contestazione

19/02 2014 17:13 FAI 082539434
STUDIO SCHETTINO
ÌI001
COMANDO DI POLIZIA MUNICIPALE
COMUNE DI ATRIFALDA
OGGETTO: CONTESTAZIONE VERBALE DI VIOLAZIONE DEL CAS. N6 A2483
Con la presente s) procede atta contestazione dei verbale dì violazione dei C.&S. n° A2483 elevato
dalla Polizia Municipale del Comune di Atrìpalda in data 5,12.2013 per violazione dell'alt 158
comma 2 tett. Q) dei D.L.VO 285/92 "(asciava m sosta il veicolo indicato nello spazio riservato stia
fermata o alla sosta dì veicoli per pensose invalide",
In data 5.12.2013 alte ore 08:45 In via Vitate n. 42 in Atrtpalda, veniva elevata al SIg.
Venezia Raffaele - nato n 1.5.1946 ad Atdpalda <Av) ed ivi residente alla via G. Cammarata, 65 contravvenzione per aver sostato netto spazio riservato al veicoli al servizio di persone invalide,
notìficatagli in data 7.2.2014, infrangendo così il C.d.S.
Circostanza, questa, in cui non vi sarebbe nulla di strano, se non fosse che ali1 interno della
autovettura Fonti targata BX337MX, fosse stato regolarmente esposto 11 contrassegno invalidi.
Difetti, il Sig. Venezia Raffaele è titolare, in quanto portatore di handicap» del contrassegno
invalidi n* 236 rilascialo dal Comune di Atripalda - Polizia Municipale - con validità fino al
15.12,2014, ergo, valido al momento della corttrawenzfond ( art. 12 comma 1 DPR 24 luglio 1996
n. 503 " alle persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta è rifasciato dai Comuni,
a seguito di apposita documentata istanza, lo spedale contrassegno di cui al decreto def
Presidente delia Repubblica 16 dicembre 1992 n, 495, che deve essere apposto sulta parte
anteriore del veicolo ).
H giorno 5.12.201$ 8 Sig. Venezia aveva parcato l'autovettura di sua proprietà senza
arrecare alcun intralcio al traffico e apponendo, regolarmente, nella parte anteriore del veicolo il
contrassegno, in modo tale che il recto risultasse chiaramente visibile per eventuali controll».
Tuttavia, gli agenti di Polizia Municipale, al momento dell'ifMa^OTj^ja^^^e Amministrativa,
non avevano scorto suddetto contrassegno apposto siil^aSs^^^Pamo^mm
tfee^1
Orbene, è doveroso evidenziare che il contrassegno Invalidi è quello strumento che mette a
riparo i soggetti portatori dì handicap etó invalidi da improprie contestazioni o verbattzzazionl &
infrazioni; permea© alle persone con problemi di deambulazione di usufruire di facilitazioni nella
circolazione e nella sosta di veicoli al loro servizio, anche In zone vietate alla generalità dei veicoli.
Si tratta, pertanto, di una spedale autorizzazione che, previo accertamento medico, viene rilasciato
dal proprio Comune di residenza ed è utilizzabile su tutto li territorio nazionale ( sit.188 del Codice
della Strada e ari, 381 del Regolamento di esecuzione del C.d.S. ).
A deaa del $&. Venezia non è la prima volta che 3} verifica tale episodio, che incide su quei diritto
a fui legittimamente riconosciuto, per cui non sì spiega la ragione per ta quote Porgano in questione
non proceda alfa verifica dell'effettiva titolarità dell'esercizio di una facoltà a lui legittimamente
riconosciuta dalie Autorità competenti,
Preme, a tal riguardo, soffermarsi su un nuovo orientamento della giurisprudenza di
legittimità {cfr. Cass. Cfe 12723008.17689/20Q7 e 21918/2006). che na equiparalo l'esposizione
del citato permesso all'esercizio di un diritto ed ha riconosciuto che l'esposizione del
"contrassegno invalidi * costituisce una scriminante assimilabile all'esercizio di un diritto ex ari. 51
delc,p.
Infatti come più volte espresso delta nostra Costituzione e dai Trattato di Nizza, che
riprende, aggiornandola, la Dichiarazione dei diritti fondamentali dell*uomof ora parte integrante del
Trattato di Lisbona, tale contrassegno è espressione di un diritto universale.
Indica non solo un principio solidaristico sotteso air art 32 Cosi, relativo alla tutela deHa salute,
ros è anche l'estrinsecazione del dritto alla lìbera circolazione ( ari, 16 Cosi ) ed alia vita di
relazione.
SI potrebbe osservare che 11 suddetto permesso è voto ad eliminane quelle discriminazioni
e Hmttezfonf osteggiate dagli am 2 e 3 Cosi ed è in linea con la normativa europea volta a tutelare
I soggetti deboli, come I disabill, nel caso di specie, avente li fine di abbattere urne le barriere
fìsiche e "virtuali* che impediscono l'effettiva uguaglianza, formale e sostanziale, dei cittadini.
L'alt 4 L esatti «anctece che 'non risponde dote violazioni ammlntearivc chi ha
na".
Pertanto, il Sig. Venezia sostando in area riservata ai disabili, non ha fatto altra che
esercitare tale facoltà, facendo valere i suoi Interessi costituzionalmentericonosciutie garantiti,
non essendoci nessuna norma contraria al foro esercizio né elementi per ascrivergli una quafsiasi
responsabilità.
Perl&opra evidenziati, si chiede che vanga annullato il verbale di violazione n. A2483, stante la
scriminante dell'esercizio df una facoltà di cui affari 51 e.p.
Venezia Raffaele
Per accettaztone e mandato difensivo all'aw.
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