DOC. 13

Signor
Avv. Franco Lardelli
Presidente della Camera di protezione
del Tribunale di appello
Via Pretorio 16
6900 Lugano
Lugano, 24 gennaio 2014
Vigilanza e formazione Autorità Regionali di Protezione,
richiesta di incontro.
Egregio avv. Lardelli,
AGNA, Associazione Genitori non Affidatari si batte per un rapporto paritario tra bambini, padri e
madri, nonostante separazione o divorzio, e per il rispetto dei loro diritti della personalità (art. 28
CCS).
I bambini/figli non devono essere allontanati da uno dei genitori se non per motivi di estrema
gravità; essi devono poter ricevere affetto, amore, cure, ecc. in ugual misura sia dal padre che della
madre.
La bigenitorialità, l’affido condiviso ed il diritto alle relazioni personali (art. 273 CCS) devono essere
meglio promossi e protetti.
I doveri, i diritti, le gioie, ecc. del padre e della madre vanno salvaguardati in pari modo e misura
(art. 5 protocollo 7 CEDU, parità tra i coniugi), senza discriminazioni basate sul genere (art. 21 CEDU
e art. 8 Cost.fed).
Qualora un solo genitore abbia l'affidamento della prole, questo genitore ha l’obbligo di sostenere e
promuovere i contatti tra i figli e l' altro genitore; il rispetto della sfera famigliare va garantito a
entrambi i genitori ed ai figli (art. 8 CEDU).
Insieme ad altre, la nostra associazione si batte inoltre per garantire il “diritto ad un equo processo”
(art. 6 CEDU) a tutti i genitori e i figli, che ne richiedessero l’intervento delle autorità per proteggere
i loro diritti della personalità, in particolar modo il diritto alla bigenitorialità ed alle relazioni
personali.
A tale scopo l' Associazione si propone di operare, ad esempio, al fine di :
- Incidere attraverso una capillare opera di sensibilizzazione sulle strutture preposte a disciplinare in
caso di disaccordo le modalità per l' esercizio delle relazioni personali tra genitori non affidatari e i
figli, proponendo regole più adatte alle necessità dei figli, coinvolgendo su queste problematiche
politici, giudici, avvocati, psicologi, mediatori e consulenti familiari, educatori, assistenti sociali ecc.,
sia in via preventiva che assistenziale.
Associazione Genitori Non Affidatari - Via G.B. Pioda 4 - 6900 Lugano
www.agna.ch - [email protected] – 091 921 42 43
- Fare emergere, anche a livello mediatico, e affrontare in modo critico e propositivo una casistica di
situazioni abnormi conseguenti alla attuale prassi di interpretazione e attuazione delle leggi.
Ad esempio, rilevare i casi in cui il diritto di visita è stato limitato / negato, elencare le modalità e le
motivazioni considerate per l' attribuzione dei figli (affidamento) da parte delle autorità, recensire e
valutare le esperienze dei genitori con le autorità regionali di protezione ecc.
- Dialogare con le autorità affinché vengano definiti dei criteri di affidamento per i figli chiari e
trasparenti
- Informare sul significato e sulle modalità d' applicazione delle “relazioni personali” tra la prole e il
genitore non affidatario.
- Stabilire e mantenere collegamenti con Enti ed organizzazioni pubbliche e private, nazionali o
estere, che svolgono attività analoghe.
- Proporsi come ente di raccordo fra genitori non affidatari e le pubbliche istituzioni.
- Incoraggiare e favorire studi e ricerche.
- Fare emergere e combattere ogni discriminazione finanziaria: ad es. sull' attribuzione dell'
abitazione coniugale, sull' imposizione fiscale dei contributi alimentari del genitore debitore, sulla
suddivisione degli averi di previdenza (cassa pensione, AVS, ecc.), sulla concessione dell' assistenza
giudiziaria, ecc.
L’attività più recente e incisiva di AGNA è stata senza dubbio la proposta, nel 2012 degli
emendamenti concernenti gli art 6, 8 e 9 della Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di
protezione del minore e dell’adulto il cui obiettivo è la maggiore preparazione professionale dei
presidenti, dei membri permanenti, dei delegati comunali e del personale addetto richiesta dal
nuovo diritto tutorio.
Maggiore preparazione professionale che abbiamo richiesto in quanto, stante alle numerose
segnalazioni raccolte al nostro sportello di consulenza (attivo dal 2007 riconosciuto e finanziato
tramite la LFam) , il sistema in vigore non funzionava, creava ovunque disagio e malcontento,
abbandonava i bambini a fare merce di scambio e di ricatto da parte del genitore affidatario, se poi
non c'era nemmeno la autorità parentale congiunta c’erano tragedie che le commissioni tutorie
fingevano di non vedere o non vedevano per totale incompetenza.
Un esempio, se interpellati in merito alla insoddisfazione degli utenti molti membri delle CTR
davano per scontato che in ogni conflitto ce n’è uno contento e uno scontento, mentre la scienza
moderna in materia, con delle esperienze sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, insegna
che se si affrontano i casi con un’ottica più pedagogica e più psicologica, cosa che dovrebbero fare
queste autorità visto che si definiscono multidisciplinari, i risultati non sono perfetti, ma comunque
decisamente ottimi, nell’interesse degli utenti.
La nostra proposta è stata raccolta dalle deputate Signore Amanda Rückert, Pelin Kandemir Bordoli,
Greta Gysin, Giovanna Viscardi, e approvata a larga maggioranza dal Parlamento in prima e dal
popolo in seconda istanza, a seguito del noto referendum lanciato dai Comuni.
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Come scritto nell’appello
!,
Le numerose richieste di aiuto che genitori (in genere padri) continuano a rivolgere al nostro sportello di
consulenza dimostrano che il nostro obiettivo è ancora lontano dall'essere raggiunto.
Il nostro appello di Natale ha attirato l’attenzione del deputato Dr. Paolo Peduzzi il quale tramite
una interrogazione ha sottoposto una serie di domande, alle quali il Lodevole Consiglio di Stato ha
risposto in data 14 gennaio 2014.
Nella a risposta, il CDS, si limita a nostro parere ai soli dossier presi in considerazione dalla Camera
di Protezione del Tribunale d’Appello mentre non dice nulla di tutti quelli ancora inevasi e pendenti
nelle ARP alle quali l’appello di AGNA è stato pure recapitato.
Da quanto viene comunicato, si ha l’impressione che il ricorso al “ricorso” contro le decisioni delle
ARP da parte di genitori divorziati o separati alle prese con procedure relative al loro diritto alla
bigenitorialità e alle relazioni con i propri figli sia un fatto raro
Dalle segnalazioni dei nostri consulenti allo sportello si evince che:
- Molto spesso i ricorsi al Tribunale d’appello arrivano solo dopo lunghi ed estenuanti mesi, a volte
anni, di attesa delle risoluzioni delle ARP.
- Sempre più spesso genitori responsabili, e sottolineiamo responsabili, rinunciano ad inoltrare
ricorso o per timore del pregiudizio negativo nei loro confronti dell’ARP, sapendo che in futuro
avranno sicuramente ancora da rivolgersi a loro, o perché temono reazioni ingeneranti maggiori
conflitti con la controparte, per vendetta della controparte,
- Un ulteriore segnalazione raccolta dagli operatori dello sportello e che definiamo assolutamente
negativa è l’assenza di modalità operative omogene tra le ARP, capita infatti che un’ARP definisca
“pasticcio” l’operato di un’altra ARP.
La rinuncia all’inoltro del ricorso avviene dunque quasi sempre per evitare che i propri figli
subiscano ancora maggiormente le conseguenze già nefaste dei conflitti, e non per l’efficienza
della ARP.
Questo ci riporta al tema della maggiore preparazione professionale dei presidenti, dei membri
permanenti e dei delegati comunali richiesta oltre che dal nuovo diritto tutorio, anche dalla
comunità che con il proprio voto ha approvato l’introduzione degli emendamenti citati.
Come citato in apertura AGNA è sempre pronta a mettersi a disposizione delle istituzioni e
collaborare nella ricerca di soluzioni costruttive che vadano a beneficio della collettività.
Ora, poiché la Legge sull’organizzazione e la procedura in materia di protezione del minore e
dell’adulto, per i requisiti dei Membri ARP all’Art 9 cpv3 dice:
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e l’autorità di vigilanza (art. 441 CC) è la Camera di protezione del Tribunale di appello,
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con questo scritto chiediamo cortesemente di poterla incontrare, possibilmente in tempi brevi, allo
scopo di:
-analizzare, con lei, le inefficienze delle ARP segnalateci
- verificare se e come AGNA può essere di aiuto per porvi rimedio collaborando nella realizzazione
di corsi di formazione puntuali.
Ringraziamo per l’attenzione, e nell’attesa di un suo riscontro porgiamo cordiali saluti
Pietro Vanetti
Rudy Novena
Presidente
segratrio
079 223 93 50
C.p.c. :
Lodevole Dipartimento delle istituzioni
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