Supplemento al Documento di Registrazione

CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO S.p.A.
SÜDTIROLER SPARKASSE AG
Società iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Bolzano
iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari
Sede sociale in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano
Capitale sociale Euro 311.850.000,00 interamente versato
Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione al
Registro delle Imprese di Bolzano: 00152980215
Codice ABI 06045-9
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
SUPPLEMENTO
AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
approvato dalla CONSOB con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014 e depositato in data 14 luglio 2014
ED
AL PROSPETTO DI BASE RELATIVO AL PROGRAMMA DI EMISSIONE DI
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE PERIODICHE
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CRESCENTE CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE
PERIODICHE
OBBLIGAZIONI ZERO COUPON
OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE PERIODICHE
OBBLIGAZIONI A TASSO A VARIABILE CON CAP E/O FLOOR CON EVENTUALE
RIMBORSO A RATE PERIODICHE
approvato dalla CONSOB con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014 e depositato in data 14 luglio 2014.
Il presente documento costituisce un Supplemento al Documento di Registrazione ed al Prospetto di Base
sopra indicati. Il Supplemento è stato redatto ai sensi dell’articolo 94, comma 7 del decreto legislativo del 24
febbraio 1998, n. 58 (il TUF), come successivamente modificato ed integrato, al fine di fornire all’investitore
informazioni aggiornate sull’Emittente concernenti, nello specifico (i) la situazione economico-patrimoniale
dell’Emittente a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, in data
26 agosto 2014, della relazione finanziaria consolidata al 30 giugno 2014, nonché (ii) l’introduzione della
Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive), la quale individua i poteri e gli
strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie possono adottare per la
risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca.
Il presente Supplemento è stato depositato presso la CONSOB in data 3 novembre 2014 a seguito
dell’approvazione con nota n. 0085537/14 del 29 ottobre 2014.
Per effetto dell’approvazione e pubblicazione del presente Supplemento, qualsiasi riferimento al Documento
di Registrazione ed al Prospetto di Base dovrà intendersi come riferimento al Documento di Registrazione
ed al Prospetto di Base come modificati dal presente Supplemento.
Si informano gli investitori che, ai sensi dell’art. 95-bis, comma 2, del TUF, coloro che hanno già
concordato di sottoscrivere le Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Fisso”
(recante codice ISIN: IT0005055824), e le Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso
Variabile” (recante codice ISIN: IT0005055907), prima della pubblicazione del presente Supplemento,
hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dalla pubblicazione dello stesso, di revocare la
loro accettazione mediante l’invio di una comunicazione scritta all’indirizzo dell’Emittente:
Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A., Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano.
Si informano inoltre gli investitori che, l’Emittente riconoscerà su base volontaria a coloro che hanno
sottoscritto durante il periodo di collocamento conclusosi in data 30 settembre 2014, le Obbligazioni
del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Fisso” (recante codice ISIN: IT0005039398), e le
Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Variabile” (recante codice ISIN:
IT0005039380), prima della pubblicazione del presente Supplemento, il diritto, esercitabile entro due
giorni lavorativi dalla pubblicazione del presente Supplemento di rivendere a Cassa di Risparmio di
Bolzano S.p.a. le obbligazioni sottoscritte al medesimo prezzo di emissione più il rateo interessi
maturato e senza applicazione di alcuna spesa.
Il presente Supplemento è a disposizione presso la sede legale dell’Emittente in via Cassa di Risparmio 12, I
– 39100 Bolzano, nonché sul sito web dell’Emittente (www.caribz.it e www.sparkasse.it).
L'adempimento di pubblicazione del Supplemento non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
2
Indice
1
PERSONE RESPONSABILI ...................................................................................................................... 4
1.1
Persone responsabili del Supplemento ................................................................................................. 4
1.2
Dichiarazione di responsabilità .............................................................................................................. 4
2
MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO...................................................................................................... 5
3
SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE ...................................................................... 7
3.1
Modifiche al frontespizio del Documento di Registrazione .................................................................... 7
3.2
Modifiche al capitolo 3.1 ........................................................................................................................ 8
3.3
Modifiche al capitolo 3.2 ...................................................................................................................... 12
3.4
Modifiche al capitolo 4 ......................................................................................................................... 18
3.5
Modifiche al capitolo 5 ......................................................................................................................... 19
3.6
Modifiche al capitolo 7 ......................................................................................................................... 22
3.7
Modifiche al capitolo 11 ....................................................................................................................... 23
3.8
Modifiche al capitolo 14 ....................................................................................................................... 24
4
SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE.......................................................................................... 25
4.1
Modifiche al frontespizio del Prospetto di Base ................................................................................... 25
4.2
Modifiche alla “Sezione III – Nota di Sintesi” ....................................................................................... 27
4.3
Modifiche alla “Sezione IV – Fattori di Rischio” ................................................................................... 38
4.4
Modifiche alla “Sezione V – Documento di Registrazione” ................................................................. 39
4.5
Modifiche alla “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari” .......................................... 40
4.6
Modifiche al frontespizio delle Condizioni Definitive ............................................................................ 45
3
1
PERSONE RESPONSABILI
1.1
Persone responsabili del Supplemento
La responsabilità per i dati e le notizie contenuti nel presente Supplemento è assunta da Cassa di Risparmio
di Bolzano S.p.A., con sede in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano.
1.2
Dichiarazione di responsabilità
Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A., con sede in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano, attesta
che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Supplemento
sono, per quanto di sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
4
2
MOTIVAZIONE DEL SUPPLEMENTO
Il presente Supplemento è stato redatto al fine di fornire agli investitori informazioni aggiornate sull’Emittente,
concernenti, nello specifico
(i)
la situazione economico-patrimoniale dell’Emittente a seguito dell’approvazione da parte del
Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, in data 26 agosto 2014, della relazione finanziaria
consolidata al 30 giugno 2014, nonché
(ii)
l’introduzione della Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive), la quale
individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie
possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca.
Ciò premesso, a far data dalla pubblicazione presso la Consob del presente Supplemento:
3.1 Il frontespizio del Documento di Registrazione si intende integralmente sostituito con quello di seguito
riportato nel presente Supplemento;
3.2 Nel capitolo 3.1 “Fattori di rischio” è stato inserito il paragrafo 3.1.1.bis “Rischio connesso alla perdita
d’esercizio dell’Emittente e del Gruppo registrata alla data del 30 giugno 2014”, i paragrafi 3.1.3 “Rischi
connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano”, 3.1.6 “Rischio connesso al deterioramento della
qualità del credito”, 3.1.8 “Rischio di liquidità” risultano essere stati modificati. Il paragrafo 3.1.11.
“Rischio connesso all’evoluzione normativa del settore bancario e finanziario” è stato sostituito dal
“Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche
intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie”.
3.3 Nel capitolo 3.2 “Informazioni finanziarie sull’Emittente su base consolidata” sono state inserite: Tabella
1 bis “Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata”, Tabella 2 bis “Principali indicatori di
rischiosità creditizia su base consolidata”, Tabella 3 bis “Composizione dei crediti deteriorati netti”,
Tabella 4 bis “Indicatori del rischio di liquidità”, Tabella 5 bis “Principali dati di stato patrimoniale su
base consolidata”, Tabella 6 bis “Esposizione del Gruppo al debito sovrano”, Tabella 7 bis “Principali
dati di conto economico su base consolidata”.
È stato inoltre modificato il paragrafo 3.2.1 “Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato”.
3.4 Nel capitolo 4 “Informazioni sull’Emittente” è stato modificato il paragrafo 4.1.5 “Qualsiasi evento
recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua
solvibilità”.
3.5 Nel capitolo 5.1 “Principali attività” è stato modificato il paragrafo: 5.1.1 “Breve descrizione delle
principali attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi
prestati”.
3.6 Nel capitolo 7 “Informazioni sulle tendenze previste” i paragrafi: 7.1 “Dichiarazione attestante che non di
sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo
bilancio sottoposto a revisione pubblicato”, e 7.2 “Informazioni su tendenze, incertezze, richieste,
impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso” si intendono integralmente sostituiti con quelli di seguito
riportati nel presente Supplemento.
3.7 Nel capitolo 11 “Informazioni finanziarie riguardanti le attivitá e le passivitá, la situazione finanziaria ed i
profitti e le perdite dell’Emittente” i paragrafi: 11.4 “Data delle ultime informazioni finanziarie”, 11.5
“Informazioni finanziarie infrannuali ed altre informazioni finanziarie”, e 11.7 “Cambiamenti significativi
nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo” si intendono integralmente sostituiti con quelli di
seguito riportati nel presente Supplemento.
3.8 Il capitolo 14 “Documenti accessibili al pubblico” si intende integralmente sostituito con quello di seguito
riportato nel presente Supplemento.
4.1 Il frontespizio del Prospetto di Base si intende integralmente sostituito con quello di seguito riportato nel
presente Supplemento;
4.2 Nella Sezione III – Nota di Sintesi, la Sezione B.4b “Descrizione delle tendenze note riguardanti
l’Emittente ed i settori in cui opera” si intende integralmente sostituita con quella di seguito riportata nel
presente Supplemento. Nella sezione B.12 sono stati modificati, integrati le seguenti tabelle ed i
seguenti paragrafi “Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata”, “Principali indicatori di
rischiosità creditizia su base consolidata”, “Composizione dei crediti deteriorati netti”, “Indicatori del
rischio di liquidità”, “Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata”, “Esposizione del Gruppo
al debito sovrano”, “Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali
delle prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato”,
“Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo”, “Principali dati di
conto economico su base consolidata”, ed “Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato”.
La sezione B.13 è stata modificata, integrata come di seguito nel presente Supplemento.
5
4.3
4.4
4.5
4.6
Nella Sezione C – “Strumenti finanziari” la Sezione C8 “Descrizione dei diritti connessi agli strumenti
finanziari / Ranking degli strumenti finanziari” si intende modificata come di seguito riportato del
presente Supplemento.
Nella Sezione D – “Rischi” all’interno della sezione D.2 “Informazioni fondamentali sui principali rischi
che sono specifici per l’Emittente” sono stati modificati, integrati i seguenti rischi: “Rischio connesso alla
perdita d’esercizio dell’Emittente e del Gruppo registrata nell’anno 2013”, “Rischi connessi
all’esposizione del Gruppo al debito sovrano”, “Rischio connesso al deterioramento della qualità del
credito”, ed il “Rischio connesso all’evoluzione normativa del settore bancario e finanziario” è stato
sostituito dal “Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie”.
Nella sezione D.3 “Informazioni fondamentali sui principali rischi che sono specifici per gli strumenti
finanziari” è stato inserito il “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione
previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
La Sezione IV – “Fattori di rischio” si intende integralmente sostituita con quella di seguito riportata nel
presente Supplemento.
La Sezione V – “Documento di Registrazione” si intende integralmente sostituita con quella di seguito
riportata nel presente Supplemento.
Nel capitolo 2 della “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari” è stata integrata con il
paragrafo 2.11 “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti
dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
Nel capitolo 4 della “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari” sono stati modificati ed
integrati i punti 4.1.1 “Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico”, 4.5
“Ranking degli strumenti finanziari”, 4.6 “Diritti connessi agli strumenti finanziari” e 4.8.2 “Modalità di
ammortamento del prestito”.
Il frontespizio alla Condizioni Definitive si intende integralmente sostituito con quello di seguito riportato
nel presente Supplemento.
Si informano gli investitori che, ai sensi dell’art. 95-bis, comma 2, del TUF, coloro che hanno già
concordato di sottoscrivere le Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Fisso”
(recante codice ISIN: IT0005055824), e le Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso
Variabile” (recante codice ISIN: IT0005055907), prima della pubblicazione del presente Supplemento,
hanno il diritto, esercitabile entro due giorni lavorativi dalla pubblicazione dello stesso, di revocare la
loro accettazione mediante l’invio di una comunicazione scritta all’indirizzo dell’Emittente:
Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A., Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano.
Si informano inoltre gli investitori che, l’Emittente riconoscerà su base volontaria a coloro che hanno
sottoscritto durante il periodo di collocamento conclusosi in data 30 settembre 2014, le Obbligazioni
del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Fisso” (recante codice ISIN: IT0005039398), e le
Obbligazioni del prestito denominato “Obbligazioni a Tasso Variabile” (recante codice ISIN:
IT0005039380), prima della pubblicazione del presente Supplemento, il diritto, esercitabile entro due
giorni lavorativi dalla pubblicazione del presente Supplemento di rivendere a Cassa di Risparmio di
Bolzano S.p.a. le obbligazioni sottoscritte al medesimo prezzo di emissione più il rateo interessi
maturato e senza applicazione di alcuna spesa.
6
3
3.1
SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
Modifiche al frontespizio del Documento di Registrazione
Per effetto del presente Supplemento, il frontespizio del Documento di Registrazione deve intendersi
integralmente sostituito dal seguente (le modifiche sono messe in evidenza mediante sottolineatura):
CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO S.p.A.
SÜDTIROLER SPARKASSE AG
Società iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Bolzano
iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari
Sede sociale in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano
Capitale sociale Euro 311.850.000,00 interamente versato
Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione al
Registro delle Imprese di Bolzano: 00152980215
Codice ABI 06045-9
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
di Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A.
La Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. (l’Emittente o la Banca) ha predisposto il presente Documento di
Registrazione (il Documento di Registrazione, in cui si devono ritenere comprese le informazioni indicate
come ivi incluse tramite riferimento) in conformità ed ai sensi della Direttiva sul Prospetto (Direttiva
2003/71/CE, la Direttiva).
Il Documento di Registrazione può essere consultato presso la sede legale dell’Emittente in via Cassa di
Risparmio 12, I – 39100 Bolzano nonché sul sito web dell’Emittente (www.caribz.it e www.sparkasse.it). Una
copia cartacea del suddetto documento sarà consegnato dall’Emittente ad ogni potenziale investitore che ne
faccia richiesta, prima della sottoscrizione dell’investimento o degli investimenti proposti, unitamente alle
copie cartacee del Prospetto di Base, delle Condizioni Definitive e della Nota di Sintesi applicabili.
Il presente documento è stato depositato presso la CONSOB il 14 luglio 2014 a seguito dell’approvazione
comunicata con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014, cosí come modificato ed integrato dal
Supplemento depositato presso la Consob in data 3 novembre 2014, a seguito dell’approvazione
comunicata in data 29 ottobre con nota nr. 0085537/14.
L'adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della
CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso
relativi.
7
3.2
Modifiche al capitolo 3.1
Nel capitolo 3.1 “Fattori di rischio” è stato inserito il paragrafo 3.1.1.bis “Rischio connesso alla perdita
d’esercizio dell’Emittente e del Gruppo registrata alla data del 30 giugno 2014”, i paragrafi 3.1.3 “Rischi
connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano”, 3.1.6 “Rischio connesso al deterioramento della
qualità del credito”, 3.1.8 “Rischio di liquidità” risultano essere stati modificati. Il paragrafo 3.1.11. “Rischio
connesso all’evoluzione normativa del settore bancario e finanziario” è stato sostituito dal “Rischio connesso
all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla
risoluzione delle crisi bancarie”.
FATTORI DI RISCHIO
3.1.1 bis Rischio connesso alla perdita dell’Emittente e del Gruppo registrata alla data del 30 giugno
2014
Il bilancio infrannuale dell’Emittente per il periodo concluso al 30 giugno 2014 ha registrato una perdita netta
pari a 58,5 milioni di euro, rispetto al risultato dello stesso periodo del precedente esercizio pari ad un utile di
0,5 milioni di euro.
Passando ad analizzarne i dati, si sottolinea che il margine di intermediazione pari a 120,4 milioni di euro, ha
registrato un aumento dell’1,7% rispetto al periodo precedente (118,4 milioni di euro). Il risultato del primo
semestre 2014 risulta condizionato da consistenti rettifiche (124,4 milioni di euro) a copertura del rischio di
credito per cassa e firma a seguito di modifiche alle metodologie di valutazione del valore di presunto
realizzo e di classificazione del portafoglio crediti orientate a maggiore prudenza (per maggiori informazioni
si fa rimando al successivo punto 3.1.6 “Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito). Dopo
le rettifiche sul credito stanziati nel periodo il tasso di copertura sul credito anomalo complessivo si attesta al
39% (contro il 32% a dicembre 2013).
A livello consolidato il periodo chiuso al 30 giugno 2014, ha registrato una perdita netta pari a 60,7 milioni di
euro, rispetto alla perdita dell’analogo periodo dell’esercizio precedente pari a 0,8 milioni di euro.
Il risultato del primo semestre 2014 risulta condizionato da consistenti rettifiche (125,004 milioni di euro) a
copertura del rischio di credito per cassa e firma a seguito di modifiche alle metodologie di valutazione del
valore di presunto realizzo e di classificazione del portafoglio crediti orientate a maggiore prudenza.
3.1.3 Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano
Al 30 giugno 2014 il Gruppo detiene in portafoglio titoli riferiti al debito sovrano per un valore di bilancio di
685,7 milioni di euro, pari al 47,9% del totale delle Attività finanziarie per cassa (55,9% al 31 dicembre
2013).
Le esposizioni classificate come debito sovrano detenute dal Gruppo al 30 giugno 2014, ed al 31 dicembre
2013 consistono esclusivamente in titoli di Stato Italiano. Nella tabella che segue si da dettaglio
dell’incidenza delle esposizioni totali verso il debito sovrano al 30 giugno 2014 e al 31 dicembre 2013 sul
totale delle attività finanziarie (diverse dai contratti derivati) in essere alle stesse date.
Dati in 000
30/06/2014
Totale Attività finanziarie disponibili per la vendita
31/12/2013
1.324.885
1.148.068
619.103
576.577
46,7%
50,2%
105.883
270.433
- di cui debito sovrano
66.563
217.247
- % incidenza del debito sovrano
62,9%
80,3%
1.430.768
1.418.501
685.666
793.824
47,9%
55,9%
- di cui debito sovrano
- % incidenza del debito sovrano
Totale Attività detenute per la negoziazione
Totale Attività finanziarie
- di cui debito sovrano
- % incidenza del debito sovrano
8
FATTORI DI RISCHIO
Non esistono né esposizioni classificate come “Attività finanziarie detenute fino a scadenza”, né esposizioni
classificate come “Attività finanziarie valutate al fair value”.
L’aumento dell’incidenza del debito sovrano rispetto al totale delle attività finanziare (49,4% al 31 dicembre
2012, 55,9% al 31 dicembre 2013 e 34,8% al 30 giugno 2014) è in linea con i requisiti previsti dal nuovo
indicatore di liquidità “LCR”, in quanto i titoli di Stato italiani sono classificati come “attività di 1° livello”.
3.1.6 Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
La valutazione delle possibili perdite in cui l’Emittente potrebbe incorrere relativamente alle singole
esposizioni creditizie ed al complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra cui
l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a specifici settori produttivi, il peggioramento
della posizione competitiva delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle controparti
affidate, il livello di indebitamento delle famiglie ed altri fattori esterni quali i requisiti legali e regolamentari. In
particolare si rileva che nel periodo di riferimento dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2014:
•
•
•
•
il rapporto sofferenze lorde su impieghi lordi passa dal 5,9% al 7,0% (dato di sistema 8,9%), con un
incremento del comparto da 400,8 milioni a 463,3 milioni di euro, e
il rapporto partite anomale lorde su impieghi lordi passa dal 13,1% al 16,0%, per effetto dell’incremento
dell’aggregato (da 891,7 milioni di euro a 1.052,5 milioni di euro)
il tasso di copertura sulle sofferenze è passato dal 55% al 57%, quello sugli incagli dal 16% al 26%
il tasso di copertura sul credito anomalo complessivo è passato dal 32% al 39%
L’incremento del livello di copertura è da attribuire principalmente e coerentemente con il difficile contesto
macroeconomico, ad una maggiore prudenza nella valutazione del valore di presunto realizzo delle garanzie
a copertura dei crediti deteriorati, ottenuto applicando nella valutazione delle garanzie a copertura delle
posizioni ad incaglio e a sofferenza percentuali significative di abbattimento del più recente valore di stima
dei beni.
Il sensibile aumento dell’impatto delle rettifiche a conto economico rispetto al primo semestre dell’esercizio
precedente, è da ricondurre peraltro, oltre a quanto indicato al punto precedente, anche ad una maggior
prudenza nell’applicazione dei criteri di classificazione del portafoglio crediti.
Il sensibile aumento dell’impatto delle rettifiche a conto economico rispetto al primo semestre dell’esercizio
precedente (125.004 mila euro al 30 giugno 2014, contro 37.313 mila euro al 30 giugno 2013), è da
ricondurre peraltro, anche ad una maggior prudenza nell’applicazione dei criteri di classificazione del
portafoglio crediti.
3.1.8 Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che l’Emittente non sia in grado di adempiere i propri impegni di pagamento
alla scadenza, ciò a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) e/o dalla incapacità di
vendere attività sul mercato (asset liquidity risk). La corretta applicazione della politica di liquidità è
monitorata sia dal Servizio Treasury, che si occupa della gestione della liquidità, sia dal Servizio Risk
Management, che si occupa della certificazione e del monitoraggio degli indicatori e dei limiti, e si pone
come obiettivi di consentire all’Emittente di essere solvibile in qualsiasi condizione degli affari, di recepire le
direttive dell’Autorità di Vigilanza e al tempo stesso di tenere conto delle specificità operative e di assicurare
un livello di liquidità tale da consentire di far fronte ai propri impegni contrattuali in ogni momento. Alla data di
redazione del prospetto l’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity risk comportino
alcun aspetto di criticità, in considerazione del proprio profilo di liquidità. A conferma di ciò si ricorda che il
rapporto tra impieghi alla clientela e la raccolta diretta da clientela è equilibrato, ovvero pari al 98,8% al 30
giugno 2014.
3.1.11 Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
L’Emittente è soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di vigilanza,
esercitata dalle istituzioni preposte (in particolare, Banca d’Italia e CONSOB). Sia la regolamentazione
applicabile, sia l’attività di vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni
della prassi.
9
FATTORI DI RISCHIO
Inoltre, in qualità di emittente di strumenti finanziari diffusi tra il pubblico, l’Emittente è chiamato al rispetto di
ulteriori disposizioni emanate dalla CONSOB.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito
finanziario e bancario, l’Emittente è soggetto a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di antiriciclaggio,
usura, tutela del cliente (consumatore).
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da parte delle
autorità internazionali. A partire dal 1° gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata modificata in
base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo
rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e
dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del rischio di liquidità negli istituti
bancari.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero a
partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle
attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total Capital ratio pari
almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi includono il c.d. “capital
conservation buffer”, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un indicatore
di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il mantenimento
di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni
in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con
orizzonte temporale superiore all’anno, introdotto per garantire che attività e passività presentino una
struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
• per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° gennaio 2015, con un minimo
in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n.
575/2013 (“CRR”);
• per l’indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di Basilea prevedesse una soglia minima del
100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla un limite
regolamentare sulla liquidità strutturale.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai nuovi
requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere significativi.
Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio,
pubblicata il 12 giugno 2014 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, in ordine alla istituzione di un
quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva
Bank Recovery and Resolution Directive o “BRRD”, o “Direttiva”), che s’inserisce nel contesto della
definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi
bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali
preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una
situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali
dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi
per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito
se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base alla direttiva, si
registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un
sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori
di titoli di debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota
garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in).
10
FATTORI DI RISCHIO
Pertanto, con l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con
possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni,
in via permanente, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di
cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi
versati dalle banche a livello nazionale.
La Direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale entro il 31 dicembre 2014 ed entrerà in vigore a
decorrere dal 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le
quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al
1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni della Direttiva potranno essere applicate agli strumenti finanziari
già in circolazione, anche se emessi prima dei suddetti termini. Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso
all’utilizzo del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi” inserito nel capitolo 2.18 della Nota Informativa del Prospetto di
Base.
Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato
rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o
applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi
rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
11
3.3
Modifiche al capitolo 3.2
Nel capitolo 3.2 “Informazioni finanziarie sull’Emittente su base consolidata” sono state inserite: Tabella 1 bis
“Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata”, Tabella 2 bis “Principali indicatori di rischiosità
creditizia su base consolidata”, Tabella 3 bis “Composizione dei crediti deteriorati netti”, Tabella 4 bis
“Indicatori del rischio di liquidità”, Tabella 5 bis “Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata”,
Tabella 6 bis “Esposizione del Gruppo al debito sovrano”, Tabella 7 bis “Principali dati di conto economico su
base consolidata”.
È stato inoltre modificato il paragrafo 3.2.1 “Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato”.
Le informazioni finanziarie relative al 31 dicembre 2013 sono state sottoposte a revisione contabile e
certificazione da parte della societá di revisione KPMG S.p.A., le informazioni finanziarie relative al 30
giugno 2014 sono state sottoposte a revisione contabile limitata e certificazione da parte della stessa società
di revisione KPMG S.p.A..
Tabella 1 bis: Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata
Date le consistenti modifiche regolamentari intervenute, non è possibile il confronto tra i nuovi valori di
dettaglio della consistenza patrimoniale di vigilanza, come più avanti descritti, e quelli determinati al 31
dicembre 2013 con la precedente normativa prudenziale del “Patrimonio di Vigilanza”.
Il 1° gennaio è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento
contenuta nel Regolamento (UE) 26.06.2013 n. 575 (CRR – Capital Requirements Regulation) e nella
Direttiva (UE) 26.06.2013 n. 36 (CRD IV – Capital Requirements Directive) che traspongono negli stati
dell’Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. Basilea 3).
Banca d’Italia, nell’ambito di un complesso processo di revisione della normativa di vigilanza delle banche,
ha emanato la Circolare n. 285 “Disposizioni di vigilanza per le banche” del 17 dicembre 2013 che
sostituisce le Circolari n. 263/2006 e 229/1999, e con la quale:
• sono state esercitate le opzioni nazionali previste dal CRR
• sono state recepite le disposizioni tecniche secondarie della CRD IV
La nuova normativa istituisce un regime transitorio per l’introduzione graduale di parte della disciplina che
prevede:
• l’introduzione graduale “phase in” di parte della nuova disciplina sui fondi propri e sui requisiti
patrimoniali lungo un periodo generalmente di 4 anni (2014-2017)
• regole di “grandfathering” per la computabilità parziale, con graduale esclusione entro il 2021, dei
pregressi strumenti di capitale del patrimonio di base e del patrimonio supplementare che non
soddisfano tutti i requisiti prescritti dal CRR
• le scelte sul predetto regime transitorio operate dalla Banca d’Italia, in quanto di competenza delle
autorità di vigilanza nazionali secondo quanto consentito dal CRR, sono contenute nella Circolare
285/2013
I coefficienti patrimoniali minimi da rispettare per il 2014 risultano essere i seguenti:
• CET1 capital ratio pari al 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione del capitale (Capital Conservation
Buffer – CCB)
• Tier1 capital ratio pari al 5,5% + 2,5% di CCB
• Total capital ratio pari all’8% + 2,5% di CCB
COMPOSIZIONE DEI FONDI PROPRI
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione
dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
Totale
30/06/2014
655.202
-2.532
C. CET1 lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/- B)
652.670
D. Elementi da dedurre dal CET
-22.470
E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di
disposizioni transitorie
-23.918
12
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 – CET1) (C – D +/- E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) al lordo degli elementi da
degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti AT1 oggetto di disposizioni transitorie
606.282
dedurre e
754
-
H. Elementi da dedurre dall’AT1
-
I. Regime transitorio – Impatto su AT1 (+/-), inclusigli strumenti emessi da filiazioni ed inclusi
nell’AT1 per effetto di disposizioni transitorie
-754
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) (G – H +/- I)
-
M. Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
130.237
41.447
-
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio . Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni ed inclusi nel T2
per effetto di disposizioni transitorie
8.436
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) (M – N +/- O)
138.673
Q. Totale Fondi Propri (F + L + P)
744.955
Nel confronto con il dato di consistenza patrimoniale di vigilanza, al 31 dicembre 2013 (799.740 mila euro),
impatta in misura preponderante il risultato della perdita infrannuale consolidata.
A fronte di un totale di “Attività di rischio ponderate” pari a 6.774 milioni di euro, i coefficienti di solvibilità
consolidati (rapporto tra il Totale Fondi Propri e le attività di rischio ponderate) dell'Emittente, alla data del 30
giugno 2014 sono risultati i seguenti:
• CET1 capital ratio: 9,0%
• Tier1 capital ratio: 9,0%
• Total capital ratio: 11,0%
• Attività ponderate per il rischio su totale attività: 79,5%
All’Emittente non sono stati richiesti ulteriori requisiti da parte di Banca d’Italia.
Il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito è effettuato utilizzando l’approccio
standardizzato. Per quanto riguarda gli altri rischi quantificabili, il metodo standard è utilizzato anche per il
calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di mercato. Per il calcolo dell’assorbimento del
rischio operativo l’Emittente utilizza il metodo base.
Tabella 2 bis: Principali indicatori di rischiosità creditizia su base consolidata
Gli elementi per il calcolo degli indicatori sotto riportati di rischiosità creditizia, sono tratti alle singole date:
• dalla tabella A.1.6 “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti”
della Parte E – Sezione 1 della Nota Integrativa Consolidata per quanto attiene i riferimenti a sofferenze
e partite anomale lorde e nette ed i relativi rapporti di copertura
• dalla tabella A.1.2 “Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità
creditizia (valori lordi e netti)” della Parte E – Sezione 1 della Nota Integrativa Consolidata per quanto
attiene i riferimenti agli impieghi lordi e netti
Banca
30/06/2014
Sistema
30/06/2014
Banca
31/12/2013
Sistema
31/12/2013
Sofferenze lorde su impieghi lordi
7,03%
8,87%
5,87%
9,10%
Sofferenze nette su impieghi netti
3,25%
4,22%
2,79%
n.d.
13
Banca
30/06/2014
Sistema
30/06/2014
Banca
31/12/2013
Sistema
31/12/2013
Rapporto di copertura sofferenze
56,85%
54,77%
54,70%
54,70%
Partite anomale lorde su impieghi lordi
15,96%
n.d.
13,07%
16,60%
Partite anomale nette su impieghi netti
10,42%
n.d.
9,31%
n.d.
Rapporto di copertura delle partite anomale
39,04%
n.d.
32,10%
39,90%
Sofferenze nette su patrimonio netto
30,52%
n.d.
25,35%
n.d.
7
n.d.
6
n.d.
1.504.414
n.d.
1.557.203
n.d.
24,44%
n.d.
23,49%
n.d.
Numero grandi rischi
Esposizione verso grandi rischi
Grandi rischi su impieghi netti
Fonte dei dati relativi al sistema bancario:
Banca d’Italia – Rapporto di Stabilità n.1 maggio 2014 (“banche piccole”) e ABI Monthly outlook – Giugno 2014.
Tabella 3 bis: Composizione dei crediti deteriorati netti
30/06/2014
euro 000
31/12/2013
euro 000
Sofferenze
199.909
181.368
Incagli
335.392
333.625
Esposizioni Ristrutturate
60.652
25.455
Esposizioni Scadute
45.622
65.030
641.575
605.478
Totale
I crediti deteriorati netti incrementano la loro consistenza rispetto al 2013 per complessivi 36 milioni di euro
(+5,96%), di cui 18,5 milioni per crediti in sofferenza e 1,8 milioni per le posizioni incagliate. Le altre
categorie di credito deteriorato, che ricomprendono le “esposizioni scadute”, registrano un incremento di
15,8 milioni.
Le sofferenze lorde incrementano la consistenza rispetto al 2013 per complessivi 62,5 milioni di euro (da
400,8 a 463,3 milioni di euro) con un incremento del 15,6%. Nell’ambito delle altre partite anomale lorde si
rileva un incremento del 20,01%, da 490,9 milioni a 589,1 milioni di euro.
L’impatto del costo del rischio di credito (cassa e firma) è stato pari al 30 giugno 2014 a 125,0 milioni di euro
con un incremento del 263,2%. Il grado di copertura sul credito anomalo complessivo cresce dal 32,1% al
39,0% e dal 54,7% al 56,9% sulle sofferenze.
Il paragrafo “Indicatori del rischio di liquidità” collegato alla Tabella 4 risulta cosi di seguito
modificato
Il Loan to Deposit Ratio (rapporto tra impieghi alla clientela e la raccolta diretta da clientela) è equilibrato,
ovvero pari al 98,8% al 30 giugno 2014. Tale livello risulta essere in linea con la strategia di solidità definita
dall’Emittente anche in relazione alle indicazioni regolamentari prospettiche.
14
30/06/2014
Loan to Deposit Ratio*
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
31/12/2013
31/12/2012
98,8%
101,5%
118,6%
121,5%
155,5%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
‘* Impieghi verso clientela / raccolta diretta
Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento dei propri impegni di pagamento
causato dall’incapacità di reperire provvista (funding liquidity risk) e/o dalla presenza di limiti allo smobilizzo
delle attività (market liquidity risk).
Il rischio di liquidità è misurato, gestito e controllato con due differenti orizzonti temporali secondo quanto
previsto dall’apposito impianto normativo interno:
• a breve termine (di norma fino ad un anno) al fine di valutare l’adeguatezza delle attività utilizzabili per
far fronte alle eventuali esigenze di fondi (cosiddetta liquidità operativa),
• a medio-lungo termine (di norma oltre l’anno) al fine di valutare l’equilibrio finanziario della banca con
particolare riferimento al grado di trasformazione delle scadenze (cosiddetta liquidità strutturale).
Si precisa che le “Attività non vincolate disponibili e stanziabili in garanzia di finanziamenti” sia sul mercato
sia nell’ambito di operazioni di rifinanziamento con la BCE, ammontano al 30 giugno 2014 a 785 milioni di
euro.
Nell’ambito della propria attività di funding, l’Emittente presenta un’esposizione presso la Banca Centrale
Europea pari ad 1 miliardo di euro rappresentata da due operazioni di LTRO (Long Term Refinancing
Operation) di nominali 500 milioni euro ciascuna rispettivamente con scadenza 29 gennaio e 26 febbraio
2015.
In data 24 settembre 2014 l’Emittente ha provveduto ha partecipato alla prima asta TLTRO per un
ammontare complessivo di 315 milioni di euro; in data 1 ottobre 2014 si è proceduto al rimborso anticipato
pari a 500 milioni di euro dell’operazione in scadenza il 29 gennaio 2015. Conseguentemente l’esposizione
complessiva verso la BCE ammonta a 815 milioni di euro.
Tabella 4 bis: Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata
30/06/2014
euro 000
31/12/2013
euro 000
Crediti vs clientela
6.154.558
6.504.851
-5,4%
Attività finanziarie
1.482.508
1.468.905
0,9%
Raccolta diretta da clientela
6.382.987
6.859.490
-6,9%
Raccolta indiretta da clientela
3.440.421
3.393.904
1,4%
916.937
819.930
11,8%
8.524.568
8.995.136
-5,2%
Capitale sociale
311.850
311.850
-
Patrimonio netto del Gruppo
654.980
715.320
-8,4%
Saldo interbancario netto passivo
Totale attivo
15
Var.%
Tabella 5 bis: Esposizione del Gruppo al debito sovrano
30/06/2014
euro ‘000
31/12/2013
Nominale
Valore di Bilancio
Nominale
Valore di Bilancio
BOT
150.000
149.879
260.700
260.727
BTP
194.200
202.780
232.000
237.058
CCT
325.200
333.007
291.000
296.040
Totale titoli debito
669.400
685.666
784.700
793.824
Il valore di bilancio coincide con il fair value dei titoli; tutte le esposizioni detenute sono infatti classificate tra
le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” e le “Attività finanziarie di negoziazione”. Nessun titolo
presenta caratteristiche di “titolo strutturato”.
Al 30 giugno 2014 il rating assegnato allo Stato Italia dalle principali società di rating risultava essere:
•
•
•
•
Moody’s: Baa2 con outlook stable;
Standard & Poor’s: BBB con outlook negativo;
Fitch: BBB+ con outlook stable;
DBRS: - A low con outlook negativo.
Per quanto attiene ai finanziamenti verso Stati sovrani, si precisa, che tra i “Crediti verso clientela” al 30
giugno 2014 figurano esposizioni verso controparti “Governi” pari a 6 milioni di euro ed “Altri enti pubblici”
per un ammontare pari a 52 milioni di euro (158 milioni di euro complessivi al 31 dicembre 2013),
rappresentative rispettivamente del 0,9% e del 2,4% dell’ammontare dei crediti verso la clientela.
Per ulteriori informazioni in merito all’esposizione del Gruppo al debito sovrano, si rinvia al capitolo 3.1 del
presente documento(“Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano”).
Tabella 7 bis: Principali dati di conto economico su base consolidata
30/06/2014
euro 000
30/06/2013
euro 000
Var.%
62.355
63.423
-1,7%
116.265
111.111
4,6%
Risultato netto della gestione
finanziaria
-8.739
73.798
-111,8%
Costi operativi
74.984
72.384
3,6%
Utile/Perdita attività corrente al lordo
delle imposte
-83.676
5.821
-1537,5%
Utile/Perdita d'esercizio
-60.691
780
-7680,9%
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Il risultato economico consolidato registra una perdita netta di 60,7 milioni di euro rispetto alla perdita di 0,8
milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2013. Il risultato netto è condizionato dal costo del credito,
laddove prudenzialmente sono stati accantonati 125,004 milioni di euro contro i 37,313 milioni dello stesso
periodo dell’esercizio precedente.
Al di là delle svalutazioni sui crediti, che come detto hanno giocato un ruolo determinante nel risultato del
periodo, il margine di intermediazione è risultato in crescita (+4,6%) seppur con un margine di interesse
sostanzialmente sugli stessi valori dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
16
Il risultato netto delle gestione finanziaria, a causa dell’impatto del costo del rischio di credito, si attesta a 8,7 milioni di euro contro 73,8 milioni di euro nel confronto dello stesso periodo del precedente esercizio.
Le componenti del risultato economico dell’esercizio sopra evidenziate si rispecchiano nelle risultanze del
Return on Equity (ROE) che si attesta al -8,48% rispetto al -0,11% del 30 giugno 2013. Il Cost Income Ratio
al contrario migliora passando dal 65,9% del giugno 2013 al 64,4 del giugno 2014.
3.2.1 Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato
Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio bancario al 30 giugno 2014 risulta essere pari a
4,2 milioni di euro, con un valore medio nel semestre pari a 4,6 milioni di euro. Per lo stesso portafoglio gli
effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/- 100 punti base sono pari rispettivamente a +11,0 e -5,0
milioni euro.
Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio di negoziazione di vigilanza al 30 giugno 2014
risulta essere pari a 0,8 milioni di euro, con un valore medio nel semestre pari a 1,0 milioni di euro. Per lo
stesso portafoglio gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/- 100 punti base sono pari
rispettivamente a +0,2 e -0,1 milioni euro.
E’ da considerarsi irrilevante il rischio di cambio in quanto le posizioni in valuta sono sistematicamente
coperte effettuando operazioni di raccolta/impiego nella medesima valuta.
17
3.4
Modifiche al capitolo 4
Nel capitolo 4 “Informazioni sull’Emittente” è stato modificato il paragrafo 4.1.5 “Qualsiasi evento recente
verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità”.
4.1.5 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la
valutazione della sua solvibilità
Non si sono verificati eventi recenti nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della
sua solvibilità.
18
3.5
Modifiche al capitolo 5
Nel capitolo 5.1 “Principali attività” è stato modificato il paragrafo: 5.1.1 “Breve descrizione delle principali
attività dell’Emittente con indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati”.
La tabella che evidenzia il contributo che ciascuno dei settori di attività ha apportato al totale dei proventi
operativi netti a livello consolidato per periodo è stata integrata come di seguito riportato.
30/06/2014
Dati consolidati
euro 000
Margine da interessi
(intermediazione creditizia)
31/12/2013
%
euro 000
31/12/2012
%
euro 000
%
62.355
53,63
125.902
55,17
148.645
59,41
Margine finanziario
17.123
14,73
27.208
11,92
24.905
9,96
2
36.787
31,64
75.092
32,91
76.645
30,63
116.265
100,00
228.202
100,00
250.195
100,00
1
Margine da servizi
Totale margine di
contribuzione lordo
La tabella che evidenzia l’”Attività di intermediazione creditizia” è stata integrata come di seguito riportato.
30/06/2014
31/12/2013
31/12/2012
euro 000
euro 000
euro 000
Raccolta da clientela
6.382.987
6.859.490
6.569.520
Raccolta da banche
1.117.369
1.117.042
1.158.109
Crediti verso clientela
6.154.558
6.504.851
6.861.566
200.432
297.112
351.066
Dati consolidati
3
Crediti verso banche
Le tabelle che evidenziano la “Raccolta da clientela” sono state integrate come di seguito riportato.
Tabella indicante la ripartizione per forme tecniche.
30/06/2014
Dati consolidati
31/12/2013
31/12/2012
%
euro 000
2.994.047
77,06
2.863.110
75,66
2.312.967
73,11
Depositi vincolati
710.095
18,28
760.764
20,10
668.344
21,12
Altri finanziamenti
95.319
2,45
73.637
1,95
87.865
2,78
Altri debiti
85.939
2,21
86.732
2,29
94.664
2,99
3.885.400
100,00
3.784.243
100,00
3.163.840
100,00
Conti correnti e depositi liberi
Totale depositi
euro 000
1
%
euro 000
%
Il margine finanziario fa riferimento ai risultati rivenienti da (i) Dividendi, (ii) Risultato dell‘attività di negoziazione, (iii) Risultato di copertura , (iv) Utili da
cessioni/riacquisti, (v) Risultato delle attività/passività valutate al fair value.
2
Di cui al 30 giugno 2014 commissioni attive per 38.370 e commissioni passive per 1.583 mila euro (rispettivamente 37.376 e 1.611 mila euro nello stesso
periodo del 2013).
3
Nelle due successive tabelle è fornito il dettaglio della voce.
19
Tabella indicante la ripartizione dei debiti rappresentati da titoli della raccolta diretta.
30/06/2014
31/12/2013
31/12/2012
Dati consolidati
euro 000
%
euro 000
%
Obbligazioni
1.958.720
78,42
2.637.490
85,77
3.356.137
98,55
538.868
21,58
437.757
14,23
49.543
1,45
2.497.588
100,00
3.075.247
100,00
3.405.680
100,00
Certificati di deposito
Totale debiti rappresentati da titoli
euro 000
%
Nel primo semestre 2014 rileva il rimborso di obbligazioni per nominali 565 milioni di euro scaduti nei mesi di
marzo e aprile.
La tabella che evidenzia l’”Attività di raccolta da banche” è stata integrata come di seguito riportato.
30/06/2014
Dati consolidati
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Debiti verso banche centrali
Altri finanziamenti
Totale debiti verso banche
euro 000
31/12/2013
%
euro 000
31/12/2012
%
euro 000
%
20.007
1,79
18.896
1,69
14.525
1,25
2.841
0,25
2.840
0,25
41.458
3,58
1.015.048
90,84
1.013.847
90,76
1.058.256
91,38
79.473
7,11
81.459
7,29
43.870
3,79
1.117.369
100,00
1.117.042
100,00
1.158.109
100,00
L’ammontare della voce “Debiti verso banche centrali” fa riferimento ad Operazioni di Mercato Aperto (OMA)
di rifinanziamento LTRO poste in essere con garanzia di Asset Backed Security detenuti nell'ambito delle
operazioni di cartolarizzazione di crediti, e di prestiti obbligazionari emessi con garanzia dello Stato.
Il paragrafo “Crediti verso clientela” viene integralmente sostituito dal seguente.
Il portafoglio impieghi è composto da crediti per cassa a breve termine ed a medio/lungo termine. Gli
impieghi risultano prevalentemente concessi ai privati ed alle piccole e medie realtà commerciali ed
industriali situate nella provincia di Bolzano.
Alla data del 30 giugno 2014 i crediti ammontano a 6.155 milioni di euro, con una diminuzione rispetto
all'anno finanziario chiuso il 31 dicembre 2013 del 5,4%.
Le principali tipologie di credito erogato alla clientela sono le seguenti:
• Credito a breve termine: rientrano in questa categoria tutte le forme tecniche di impiego a vista o a breve
termine (entro i 12 mesi), principalmente verso clientela corporate, quali, ad esempio, aperture di credito
in conto corrente, finanziamenti con piano di rimborso predefinito, forme tecniche di portafoglio,
anticipazioni su documenti commerciali e prestiti personali. Al 30 giugno 2014, tali forme di impiego
ammontano a 1.416 milioni di euro, corrispondenti al 23,0% del totale degli impieghi per cassa;
• Credito a medio/lungo termine (oltre i 12 mesi): tali forme di impiego sono rappresentate
prevalentemente da mutui ipotecari per l’acquisto di immobili ad uso abitativo e residenziale,
principalmente a clientela privata. I crediti a medio/lungo termine ammontano al 30 giugno 2014 a 4.738
milioni di euro, corrispondenti al 77,0%, del totale degli impieghi per cassa.
La distribuzione degli impieghi verso le imprese si concentra in modo prevalente nei segmenti dell'edilizia,
del turismo e dei servizi.
20
La tabella che evidenzia i “Crediti verso banche” è stata integrata come di seguito riportato.
30/06/2014
Dati consolidati
Riserva obbligatoria
euro 000
31/12/2013
%
31/12/2012
euro 000
%
euro 000
%
105.439
52,61
147.758
49,73
204.430
58,23
Conti correnti e depositi liberi
54.720
27,30
24.305
8,18
109.461
31,18
Depositi vincolati
21.110
10,53
125.049
42,09
37.175
10,59
Altri finanziamenti
19.163
9,56
-
-
-
200.432
100,00
297.112
351.066
100,00
Totale crediti verso Banche
100,00
La tabella che evidenzia i dati relativi alla “Raccolta indiretta” sia nel risparmio gestito che in quello
amministrato è stata integrata come di seguito riportato.
30/06/2014
31/12/2013
31/12/2012
euro 000
euro 000
euro 000
2.473
3.097
14.449
Prodotti assicurativi
605.651
598.179
602.757
Fondi comuni
902.762
782.760
681.890
Totale Risparmio Gestito
1.510.886
1.384.036
1.299.096
Raccolta amministrata
1.929.534
2.009.867
1.864.643
Raccolta indiretta
3.440.421
3.393.904
3.163.739
Patrimoni gestiti
21
3.6
Modifiche al capitolo 7
Nel capitolo 7 “Informazioni sulle tendenze previste” i paragrafi: 7.1 “Dichiarazione attestante che non di
sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo bilancio
sottoposto a revisione pubblicato”, e 7.2 “Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti
che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per
l’esercizio in corso” si intendono integralmente sostituiti dai seguenti.
7.1
Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle
prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente
dalla chiusura dell’ultimo esercizio per il quale siano state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a
revisione.
7.2
Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero
ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per
l’esercizio in corso
Sulla base delle informazioni disponibili, l’Emittente non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste,
impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell’Emittente e del Gruppo almeno per l’esercizio in corso, ivi comprese le problematiche inerenti i rischi di
liquidità, di credito e di redditività ritenute comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale.
Si segnala che l’Emittente ha convocato il giorno 04 novembre 2014 un’assemblea straordinaria dei soci il
cui ordine del giorno prevede la modifica di alcuni articoli dello statuto sociale. In particolare l'assemblea
straordinaria è convocata al fine del conferimento di delega al Consiglio di Amministrazione in merito alla
facoltà di aumentare il capitale sociale, in una o più volte ed in via scindibile, a pagamento in contanti fino ad
un importo massimo di 107.800.000 euro. Tale delega ha durata di cinque anni e scade il 04.11.2019. Tutti i
soci hanno ricevuto una lettera personale ai fini della convocazione alla suddetta assemblea straordinaria, il
cui avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito Internet dell’Emittente in data 17 settembre 2014, sul
quotidiano “La Repubblica” in data 30 settembre 2014 e sulla Gazzetta Ufficiale in data 27 settembre 2014.
22
3.7
Modifiche al capitolo 11
Nel capitolo 11 “Informazioni finanziarie riguardanti le attivitá e le passivitá, la situazione finanziaria ed i
profitti e le perdite dell’Emittente” i paragrafi: 11.4 “Data delle ultime informazioni finanziarie”, 11.5
“Informazioni finanziarie infrannuali ed altre informazioni finanziarie” 11.6 “Procedimenti giudiziali e arbitrari
ed ispezione Banca d’Italia” e 11.7 “Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del
Gruppo” si intendono integralmente sostituiti dai seguenti.
11.4
Data delle ultime informazioni finanziarie
Le ultime informazioni sono relative al bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2014,
approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente con delibera del 26 agosto 2014.
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali ed altre informazioni finanziarie
L’Emittente ha pubblicato le informazioni semestrali separate e consolidate al 30 giugno 2014 le quali sono
state sottoposte a revisione contabile limitata e certificazione da parte della società di revisione KPMG
S.p.A. Le informazioni finanziarie separate e consolidate sono incorporate mediante riferimento nel presente
Supplemento. Le stesse risultano essere disponibili nelle modalità riportate nel capitolo 14 del presente
documento.
Fascicolo di Bilancio Consolidato semestrale abbreviato di Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. per
il 30 giugno 2014
30/06/2014
Stato Patrimoniale
pagg. 8 - 9
Conto Economico
pag. 10
Rapporti con Parti Correlate
pagg. 190 - 192
Politiche e Procedure di Gestione del Rischio
pagg. 142 - 180
Politiche Contabili
pagg. 17 - 52
Relazione della Società di Revisione
pagg. 196 - 197
Fascicolo di Bilancio Separato semestrale abbreviato di Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. per il
30 giugno 2014
30/06/2014
Stato Patrimoniale
pagg. 7 - 8
Conto Economico
pag. 9
Rapporti con Parti Correlate
pagg. 178 - 180
Politiche e Procedure di Gestione del Rischio
pagg. 131 - 168
Politiche Contabili
pagg. 16 - 47
Relazione della Società di Revisione
pagg. 184 - 185
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali ed ispezione Banca d’Italia
Nello svolgimento delle proprie attività, l'Emittente è parte in alcuni procedimenti giudiziari. Il contenzioso in
essere è stato debitamente analizzato dalla Banca che, alla luce di tali analisi, ha effettuato accantonamenti
in bilancio in misura ritenuta appropriata alle circostanze e ne ha dato menzione nella nota integrativa al
bilancio, ove ritenuto opportuno, secondo i corretti principi contabili. Nonostante a fronte dei rischi da
controversie legali sia stanziato un fondo pari a 4,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2013, non può essere
escluso che un esito sfavorevole alla Banca da uno o più procedimenti giudiziari possa determinare un
impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca medesima.
A far data dal 8 ottobre 2014, l’Emittente è sottoposto ad un’ispezione ordinaria espletata dall’Organo di
Vigilanza.
23
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria e
commerciale del Gruppo, verificatisi dalla chiusura infrannuale dell’esercizio al 30 giugno 2014.
3.8
Modifiche al capitolo 14
Il capitolo 14 “Documenti accessibili al pubblico” si intende integralmente sostituito dal segeunte.
Dalla data di pubblicazione del presente Supplemento al Documento di Registrazione e per tutta la durata
della sua validità, i seguenti documenti possono essere consultati gratuitamente presso la sede legale
nonché nel sito web dell'Emittente, www.caribz.it e www.sparkasse.it:
•
•
•
•
•
•
•
Statuto dell’Emittente;
fascicolo del Bilancio Consolidato dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31/12/2013 assoggettato
revisione contabile completa e relativi allegati;
fascicolo del Bilancio Individuale dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31/12/2013 assoggettato
revisione contabile completa e relativi allegati;
fascicolo del Bilancio Consolidato dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31/12/2012 assoggettato
revisione contabile completa e relativi allegati; e
fascicolo del Bilancio Individuale dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31/12/2012 assoggettato
revisione contabile completa e relativi allegati;
fascicolo del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato per il periodo chiuso il 30/06/2014 soggetto
revisione contabile limitata;
fascicolo del Bilancio Individuale Semestrale Abbreviato per il periodo chiuso il 30/06/2014 soggetto
revisione contabile limitata.
a
a
a
a
a
a
L’Emittente pubblicherà sul suo sito web www.caribz.it e www.sparkasse.it eventuali eventi societari e/o
informazioni infrannuali, avvenuti dopo la redazione del presente Supplemento al Documento di
Registrazione.
24
4
SUPPLEMENTO AL PROSPETTO DI BASE
4.1
Modifiche al frontespizio del Prospetto di Base
Per effetto del presente Supplemento, il frontespizio del Prospetto di Base deve intendersi
integralmente sostituito dal seguente (le modifiche sono messe in evidenza mediante sottolineatura):
CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO S.p.A.
SÜDTIROLER SPARKASSE AG
Società iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Bolzano
iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari
Sede sociale in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano
Capitale sociale Euro 311.850.000,00 interamente versato
Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione al
Registro delle Imprese di Bolzano: 00152980215
Codice ABI 06045-9
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
PROSPETTO DI BASE
relativo al Programma di Emissione di
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE PERIODICHE
OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CRESCENTE CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE
PERIODICHE
OBBLIGAZIONI ZERO COUPON
OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON EVENTUALE RIMBORSO A RATE PERIODICHE
OBBLIGAZIONI A TASSO A VARIABILE CON CAP E/O FLOOR CON EVENTUALE
RIMBORSO A RATE PERIODICHE
Il presente documento costituisce il Prospetto di Base ed è stato predisposto da Cassa di Risparmio di
Bolzano S.p.A. (l’Emittente) in conformità ed ai sensi della Direttiva sui Prospetti (Direttiva 2003/71/CE o la
Direttiva) ed è redatto in conformità all’articolo 26 del Regolamento 2004/809/CE ed in conformità alla
delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche.
L’investitore è invitato a leggere con particolare attenzione la sezione Fattori di Rischio.
In occasione di ogni emissione di obbligazioni realizzata sotto il Programma di Emissione cui il presente
Prospetto di Base si riferisce, l’Emittente provvederà ad indicare le caratteristiche dell’emissione nelle
Condizioni Definitive, che verranno rese pubbliche entro il giorno dell’inizio dell’offerta. Il Prospetto di Base è
costituito dai seguenti documenti:
• la Nota di Sintesi;
• il Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 14 luglio 2014 a seguito
dell’approvazione con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014, che può essere consultato presso la sede
25
•
•
•
legale nonché sul sito web dell’Emittente (www.caribz.it e www.sparkasse.it) ed incluso mediante
riferimento nella Sezione V del presente Prospetto di Base;
la Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari;
le Condizioni Definitive; nonché
dai documenti indicati come inclusi mediante riferimento dei medesimi.
L’informativa completa su Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A. e sull'offerta degli strumenti finanziari può
essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta di tutti i documenti che costituiscono il
Prospetto e, con riferimento a ciascuna emissione che sarà effettuata nell’ambito del Programma, sulla base
delle relative Condizioni Definitive nonché della Nota di Sintesi relativa all’emissione stessa.
Il presente documento è stato depositato presso la CONSOB in data 14 luglio 2014 a seguito
dell’approvazione con nota n 0057707/14 del 9 luglio 2014, modificato ed integrato dal Supplemento
depositato presso la Consob in data 3 novembre 2014, a seguito dell’approvazione comunicata in
data 29 ottobre con nota nr. 0085537/14, e può essere consultato presso la sede legale nonché sul sito
web dell’Emittente (www.caribz.it e www.sparkasse.it).
Una copia cartacea dei suddetti documenti verrà consegnata dall’Emittente ad ogni potenziale investitore
che ne faccia richiesta, prima della sottoscrizione dell’investimento o degli investimenti proposti, unitamente
alle copie cartacee delle Condizioni Definitive e della Nota di Sintesi applicabili.
L’adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
26
4.2
Modifiche alla “Sezione III – Nota di Sintesi”
Nella “Sezione III – Nota di Sintesi” sono state apportate le seguenti modifiche, integrazioni.
Sezione B – Emittente
La Sezione B.4b “Descrizione delle tendenze note riguardanti l’Emittente ed i settori in cui opera” si intende
integralmente sostituita dalla seguente. Nella sezione B.12 sono stati modificati, integrati le seguenti tabelle
ed i seguenti paragrafi “Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata”, “Principali indicatori di
rischiosità creditizia su base consolidata”, “Composizione dei crediti deteriorati netti”, “Indicatori del rischio di
liquidità”, “Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata”, “Esposizione del Gruppo al debito
sovrano”, “Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle
prospettive dell’Emittente, dalla data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato”, “Cambiamenti
significativi nella situazione finanziaria o commerciale del Gruppo”, “Principali dati di conto economico su
base consolidata”, ed “Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato”. La sezione B.13 è stata
modificata, integrata come di seguito.
B.4b
Descrizione delle
tendenze note
riguardanti l’Emittente
e i settori in cui opera
Sulla base delle informazioni disponibili, l’Emittente non è a
conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che
potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle
prospettive dell’Emittente e del Gruppo almeno per l’esercizio in corso,
ivi comprese le problematiche inerenti i rischi di liquidità, di credito e di
redditività ritenute comunque tali da non generare dubbi sulla
continuità aziendale.
Si segnala che l’Emittente ha convocato il giorno 04 novembre 2014
un’assemblea straordinaria dei soci il cui ordine del giorno prevede la
modifica di alcuni articoli dello statuto sociale. In particolare
l'assemblea straordinaria è convocata al fine del conferimento di
delega al Consiglio di Amministrazione in merito alla facoltà di
aumentare il capitale sociale, in una o più volte ed in via scindibile, a
pagamento in contanti fino ad un importo massimo di 107.800.000
euro. Tale delega ha durata di cinque anni e scade il 04.11.2019. Tutti i
soci hanno ricevuto una lettera personale ai fini della convocazione alla
suddetta assemblea straordinaria, il cui avviso di convocazione è stato
pubblicato sul sito Internet dell’Emittente in data 17 settembre 2014,
sul quotidiano “La Repubblica” in data 30 settembre 2014 e sulla
Gazzetta Ufficiale in data 27 settembre 2014.
B.12
Informazioni finanziarie
fondamentali
selezionate
sull’Emittente relative
agli esercizi passati
Fondi propri e coefficienti patrimoniali su base consolidata
Date le consistenti modifiche regolamentari intervenute, non è
possibile il confronto tra i nuovi valori di dettaglio della consistenza
patrimoniale di vigilanza, come più avanti descritti, e quelli determinati
al 31 dicembre 2013 con la precedente normativa prudenziale del
“Patrimonio di Vigilanza”.
A titolo informativo i coefficienti patrimoniali consolidati, determinati con
la previgente normativa, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013
sono i seguenti:
31/12/2012
31/12/2013
Patrimonio di vigilanza
869.756
Tier 1 capital ratio
10,15%
9,66%
Total capital ratio
12,10%
11,67%
7.189.488
6.853.538
80,91%
76,19%
Attività di rischio ponderate
Attività ponderate per il rischio su totale attività
799.740
Il 1° gennaio è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le
banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE)
26.06.2013 n. 575 (CRR – Capital Requirements Regulation) e nella
27
Direttiva (UE) 26.06.2013 n. 36 (CRD IV – Capital Requirements
Directive) che traspongono negli stati dell’Unione Europea gli standard
definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. Basilea
3).
Banca d’Italia, nell’ambito di un complesso processo di revisione della
normativa di vigilanza delle banche, ha emanato la Circolare n. 285
“Disposizioni di vigilanza per le banche” del 17 dicembre 2013 che
sostituisce le Circolari n. 263/2006 e 229/1999, e con la quale:
• sono state esercitate le opzioni nazionali previste dal CRR
• sono state recepite le disposizioni tecniche secondarie della CRD
IV
La nuova normativa istituisce un regime transitorio per l’introduzione
graduale di parte della disciplina che prevede:
• l’introduzione graduale “phase in” di parte della nuova disciplina sui
fondi propri e sui requisiti patrimoniali lungo un periodo
generalmente di 4 anni (2014-2017)
• regole di “grandfathering” per la computabilità parziale, con
graduale esclusione entro il 2021, dei pregressi strumenti di
capitale del patrimonio di base e del patrimonio supplementare che
non soddisfano tutti i requisiti prescritti dal CRR
• le scelte sul predetto regime transitorio operate dalla Banca
d’Italia, in quanto di competenza delle autorità di vigilanza
nazionali secondo quanto consentito dal CRR, sono contenute
nella Circolare 285/2013
I coefficienti patrimoniali minimi da rispettare per il 2014 risultano
essere i seguenti:
• CET1 capital ratio pari al 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione
del capitale (Capital Conservation Buffer – CCB)
• Tier1 capital ratio pari al 5,5% + 2,5% di CCB
• Total capital ratio pari all’8% + 2,5% di CCB
COMPOSIZIONE DEI FONDI PROPRI
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
Totale
30/06/201
4
655.202
-2.532
C. CET1 lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio (A+/- B)
652.670
D. Elementi da dedurre dal CET
-22.470
E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di
minoranza oggetto di disposizioni transitorie
-23.918
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 –
CET1) (C – D +/- E)
606.282
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) al lordo degli
elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti AT1 oggetto di disposizioni transitorie
H. Elementi da dedurre dall’AT1
754
-
I. Regime transitorio – Impatto su AT1 (+/-), inclusigli strumenti emessi
da filiazioni ed inclusi nell’AT1 per effetto di disposizioni transitorie
-754
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 – AT1) (G
– H +/- I)
-
M. Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) al lordo degli elementi da dedurre e
degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
28
130.237
41.447
-
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio . Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi
da filiazioni ed inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie
8.436
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier2 – T2) (M – N +/- O)
138.673
Q. Totale Fondi Propri (F + L + P)
744.955
Nel confronto con il dato di consistenza patrimoniale di vigilanza, al 31
dicembre 2013 (799.740 mila euro), impatta in misura preponderante il
risultato della perdita infrannuale consolidata.
A fronte di un totale di “Attività di rischio ponderate” pari a 6.774 milioni
di euro, i coefficienti di solvibilità consolidati (rapporto tra il Totale
Fondi Propri e le attività di rischio ponderate) dell'Emittente, alla data
del 30 giugno 2014 sono risultati i seguenti:
• CET1 capital ratio: 9,0%
• Tier1 capital ratio: 9,0%
• Total capital ratio: 11,0%
• Attività ponderate per il rischio su totale attività: 79,5%
All’Emittente non sono stati richiesti ulteriori requisiti da parte di Banca
d’Italia.
Il calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito è
effettuato utilizzando l’approccio standardizzato. Per quanto riguarda
gli altri rischi quantificabili, il metodo standard è utilizzato anche per il
calcolo dell’assorbimento patrimoniale a fronte dei rischi di mercato.
Per il calcolo dell’assorbimento del rischio operativo l’Emittente utilizza
il metodo base.
Principali indicatori di rischiosità creditizia su base consolidata
30/06/2014
Banca
31/12/2013
Sistema
Banca
31/12/2012
Sistema
Banca
Sistema
Sofferenze lorde
su impieghi lordi
7,03%
8,87%
5,87%
9,10%
4,27%
7,40%
Sofferenze nette
su impieghi netti
3,25%
4,22%
2,79%
n.d.
2,10%
n.d.
56,85%
54,77%
54,70%
54,70%
52,40%
56,00%
15,96%
n.d.
13,07%
16,60%
10,54%
14,40%
10,42%
n.d.
9,31%
n.d.
7,83%
n.d.
39,04%
n.d.
32,10%
39,90%
27,90%
37,80%
30,52%
n.d.
25,35%
n.d.
19,26%
n.d.
7
n.d.
6
n.d.
5
n.d.
1.504.414
n.d.
1.557.203
n.d.
1.229.647
n.d.
24,44%
n.d.
23,49%
n.d.
17,92%
n.d.
Rapporto di
copertura
sofferenze
Partite anomale
lorde su impieghi
lordi
Partite anomale
nette su impieghi
netti
Rapporto di
copertura delle
partite anomale
Sofferenze nette
su patrimonio netto
Numero grandi
rischi
Esposizione verso
grandi rischi
Grandi rischi su
impieghi netti
Fonte dei dati relativi al sistema bancario: Banca d’Italia – Rapporto di Stabilità n.5 aprile 2013, n.1
maggio 2014 (“banche piccole”) e ABI Monthly outlook – Settembre 2014.
29
Composizione dei crediti deteriorati netti
30/06/2014
euro 000
31/12/2013
euro 000
31/12/2012
euro 000
Sofferenze
199.909
181.368
144.255
Incagli
335.392
333.625
299.250
Esposizioni ristrutturate
60.652
25.455
5.720
Esposizioni scadute
45.622
65.030
89.964
641.575
605.478
539.189
Totale
I crediti deteriorati netti incrementano la loro consistenza rispetto al
2013 per complessivi 36 milioni di euro (+5,96%), di cui 18,5 milioni per
crediti in sofferenza e 1,8 milioni per le posizioni incagliate. Le altre
categorie di credito deteriorato, che ricomprendono le “esposizioni
scadute”, registrano un incremento di 15,8 milioni.
Le sofferenze lorde incrementano la consistenza rispetto al 2013 per
complessivi 62,5 milioni di euro (da 400,8 a 463,3 milioni di euro) con
un incremento del 15,6%. Nell’ambito delle altre partite anomale lorde
si rileva un incremento del 20,01%, da 490,9 milioni a 589,1 milioni di
euro.
L’impatto del costo del rischio di credito (cassa e firma) è stato pari al
30 giugno 2014 a 125,0 milioni di euro con un incremento del 263,2%.
Il grado di copertura sul credito anomalo complessivo cresce dal
32,1% al 39,0% e dal 54,7% al 56,9% sulle sofferenze.
Il paragrafo “Indicatori del rischio di liquidità” collegato alla
Tabella 4 risulta cosi di seguito modificato
Il Loan to Deposit Ratio (rapporto tra impieghi alla clientela e la
raccolta diretta da clientela) è equilibrato, ovvero pari al 98,8% al 30
giugno 2014. Tale livello risulta essere in linea con la strategia di
solidità definita dall’Emittente anche in relazione alle indicazioni
regolamentari prospettiche.
30/06/2014
Loan to Deposit Ratio*
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
31/12/2013
31/12/2012
98,8%
101,5%
118,6%
121,5%
155,5%
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
‘* Impieghi verso clientela / raccolta diretta
Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di
inadempimento dei propri impegni di pagamento causato
dall’incapacità di reperire provvista (funding liquidity risk) e/o dalla
presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk).
Il rischio di liquidità è misurato, gestito e controllato con due differenti
orizzonti temporali secondo quanto previsto dall’apposito impianto
normativo interno:
• a breve termine (di norma fino ad un anno) al fine di valutare
l’adeguatezza delle attività utilizzabili per far fronte alle eventuali
esigenze di fondi (cosiddetta liquidità operativa),
• a medio-lungo termine (di norma oltre l’anno) al fine di valutare
l’equilibrio finanziario della banca con particolare riferimento al
grado di trasformazione delle scadenze (cosiddetta liquidità
strutturale).
30
Si precisa che le “Attività non vincolate disponibili e stanziabili in
garanzia di finanziamenti” sia sul mercato sia nell’ambito di operazioni
di rifinanziamento con la BCE, ammontano al 30 giugno 2014 a 785
milioni di euro.
Nell’ambito della propria attività di funding, l’Emittente presenta
un’esposizione presso la Banca Centrale Europea pari ad 1 miliardo di
euro rappresentata da due
operazioni di LTRO (Long Term
Refinancing Operation) di nominali 500 milioni euro ciascuna
rispettivamente con scadenza 29 gennaio e 26 febbraio 2015.
In data 24 settembre 2014 l’Emittente ha provveduto ha partecipato
alla prima asta TLTRO per un ammontare complessivo di 315 milioni di
euro; in data 1 ottobre 2014 si è proceduto al rimborso anticipato pari a
500 milioni di euro dell’operazione in scadenza il 29 gennaio 2015.
Conseguentemente l’esposizione complessiva verso la BCE ammonta
a 815 milioni di euro.
Principali dati di stato patrimoniale su base consolidata
30/06/2014
euro 000
31/12/2013
euro 000
Var. %
2014-2013
31/12/2012
euro 000
Crediti vs clientela
6.154.558
6.504.851
-5,4%
6.861.566
Attività finanziarie
1.482.508
1.468.905
0,9%
1.045.933
Raccolta diretta da
clientela
6.382.987
6.859.490
-6,9%
6.569.520
Raccolta indiretta
da clientela
3.440.421
3.393.904
1,4%
3.163.739
916.937
819.930
11,8%
807.043
8.524.568
8.995.136
-5,2%
8.885.796
Capitale sociale
311.850
311.850
-
311.850
Patrimonio netto del
Gruppo*
655.150
717.300
-8,4%
750.998
Saldo interbancario
netto passivo
Totale attivo
‘* comprende anche la quota di PN di terzi
Esposizione del Gruppo al debito sovrano
Al 30 giugno 2014 il Gruppo detiene in portafoglio titoli di Stato Italiano
per un valore di bilancio, il quale coincide con il fair value dei titoli, di
685,7 milioni di euro (793,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e 481,5
milioni di euro al 31 dicembre 2012). Tutti i titoli sono classificati tra le
“Attività finanziarie disponibili per la negoziazione” e le “Attività
finanziarie per la vendita”. Nessun titolo presenta caratteristiche di
“titolo strutturato”.
Dichiarazione attestante che non si sono verificati cambiamenti
negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente, dalla data
dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi
sostanziali delle prospettive dell’Emittente dalla chiusura dell’ultimo
esercizio per il quale siano state pubblicate informazioni finanziarie
sottoposte a revisione.
31
Cambiamenti significativi
commerciale del Gruppo
nella
situazione
finanziaria
o
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi
della situazione finanziaria e commerciale del Gruppo, verificatisi dalla
chiusura infrannuale dell’esercizio al 30 giugno 2014.
Principali dati di conto economico su base consolidata
30/06/2014
euro 000
Margine di interesse
30/06/2013
euro 000
Var.%
62.355
63.423
-1,7%
116.265
111.111
4,6%
Risultato netto della gestione
finanziaria
-8.739
73.798
-111,8%
Costi operativi
74.984
72.384
3,6%
Utile/Perdita attività corrente
al lordo delle imposte
-83.676
5.821
-1537,5%
Utile/Perdita d'esercizio
-60.691
780
-7680,9%
Margine di intermediazione
31/12/2013
euro 000
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione
finanziaria
Costi operativi
Utile/Perdita attività corrente
al lordo delle imposte
Utile/Perdita d'esercizio
31/12/2012
euro 000
Var.%
125.902
148.645
-15,30%
228.202
250.195
-8,79%
151.819
153.107
-0,84%
105.973
170.725
-37,93%
-30.692
18.315
-267,58%
-28.575
3.830
-846,08%
Il risultato economico consolidato registra una perdita netta di 60,7
milioni di euro rispetto alla perdita di 0,8 milioni di euro registrati nello
stesso periodo del 2013. Il risultato netto è condizionato dal costo del
credito, laddove prudenzialmente sono stati accantonati 125,004
milioni di euro contro i 37,313 milioni dello stesso periodo dell’esercizio
precedente.
Al di là delle svalutazioni sui crediti, che come detto hanno giocato un
ruolo determinante nel risultato del periodo, il margine di
intermediazione è risultato in crescita (+4,6%) seppur con un margine
di interesse sostanzialmente sugli stessi valori dello stesso periodo
dell’esercizio precedente.
Il risultato netto delle gestione finanziaria, a causa dell’impatto del
costo del rischio di credito, si attesta a -8,7 milioni di euro contro 73,8
milioni di euro nel confronto dello stesso periodo del precedente
esercizio.
Le componenti del risultato economico dell’esercizio sopra evidenziate
si rispecchiano nelle risultanze del Return on Equity (ROE) che si
attesta al -8,48% rispetto al -0,11% del 30 giugno 2013. Il Cost Income
Ratio al contrario migliora passando dal 65,9% del giugno 2013 al 64,4
del giugno 2014.
32
Esposizione del portafoglio bancario al rischio di mercato
Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio bancario al
30 giugno 2014 risulta essere pari a 4,2 milioni di euro, con un valore
medio nel semestre pari a 4,6 milioni di euro. Per lo stesso portafoglio
gli effetti di una variazione dei tassi di interesse di +/- 100 punti base
sono pari rispettivamente a +11,0 e -5,0 milioni euro.
Il Value at Risk sulle posizioni attive presenti nel portafoglio di
negoziazione di vigilanza al 30 giugno 2014 risulta essere pari a 0,8
milioni di euro, con un valore medio nel semestre pari a 1,0 milioni di
euro. Per lo stesso portafoglio gli effetti di una variazione dei tassi di
interesse di +/- 100 punti base sono pari rispettivamente a +0,2 e -0,1
milioni euro.
E’ da considerarsi irrilevante il rischio di cambio in quanto le posizioni
in valuta sono sistematicamente coperte effettuando operazioni di
raccolta/impiego nella medesima valuta.
Sezione C – Strumenti finanziari
La sezione C.8 è stata modificata, integrata come di seguito.
C.8
Descrizione dei diritti
connessi agli strumenti
finanziari / Ranking
degli strumenti
finanziari
Le obbligazioni incorporano i diritti ed i vantaggi previsti dalla
normativa italiana applicabile agli strumenti finanziari della stessa
categoria e quindi il diritto alla riscossione delle cedole alla date di
regolamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla data di
scadenza oppure in rate periodiche di capitale pagabili entro la data di
scadenza.
Le obbligazioni offerte costituiscono obbligazioni dirette, non garantite
e non subordinate dell'Emittente e sono parimenti ordinate (pari
passu) tra loro e con altre obbligazioni non assistite da garanzie reali
dell'Emittente.
Fatto salvo quanto indicato nella Sezione D3 del presente documento
sugli Strumenti Finanziari in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri
strumenti di risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Sezione D – Rischi
Nella sezione D.2 sono stati modificati, integrati i seguenti rischi: “Rischio connesso alla perdita d’esercizio
dell’Emittente e del Gruppo registrata nell’anno 2013”, “Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito
sovrano”, “Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito”, ed il “Rischio connesso
all’evoluzione normativa del settore bancario e finanziario” è stato sostituito dal “Rischio connesso
all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina sulla
risoluzione delle crisi bancarie”.
Nella sezione D.3 è stato inserito il “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri stumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
D.2
Informazioni
fondamentali sui
principali rischi che
sono specifici per
l’Emittente
Rischio connesso alla perdita dell’Emittente e del Gruppo
registrata alla data del 30 giugno 2014
Il bilancio infrannuale dell’Emittente per il periodo concluso al 30
giugno 2014 ha registrato una perdita netta pari a 58,5 milioni di euro,
rispetto al risultato dello stesso periodo del precedente esercizio pari
ad un utile di 0,5 milioni di euro.
Passando ad analizzarne i dati, si sottolinea che il margine di
intermediazione pari a 120,4 milioni di euro, ha registrato un aumento
dell’1,7% rispetto al periodo precedente (118,4 milioni di euro). Il
risultato del primo semestre 2014 risulta condizionato da consistenti
33
rettifiche (124,4 milioni di euro) a copertura del rischio di credito per
cassa e firma a seguito di modifiche alle metodologie di valutazione
del valore di presunto realizzo e di classificazione del portafoglio
crediti orientate a maggiore prudenza (per maggiori informazioni si fa
rimando al successivo punto 3.1.6 “Rischio connesso al
deterioramento della qualità del credito). Dopo le rettifiche sul credito
stanziati nel periodo il tasso di copertura sul credito anomalo
complessivo si attesta al 39% (contro il 32% a dicembre 2013).
A livello consolidato il periodo chiuso al 30 giugno 2014, ha registrato
una perdita netta pari a 60,7 milioni di euro, rispetto alla perdita
dell’analogo periodo dell’esercizio precedente pari a 0,8 milioni di
euro.
Il risultato del primo semestre 2014 risulta condizionato da consistenti
rettifiche (125,004 milioni di euro) a copertura del rischio di credito per
cassa e firma a seguito di modifiche alle metodologie di valutazione
del valore di presunto realizzo e di classificazione del portafoglio
crediti orientate a maggiore prudenza.
Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano
Al 30 giugno 2014 il Gruppo detiene in portafoglio titoli riferiti al debito
sovrano per un valore di bilancio di 685,7 milioni di euro, pari al 47,9%
del totale delle Attività finanziarie per cassa (55,9% al 31 dicembre
2013).
Le esposizioni classificate come debito sovrano detenute dal Gruppo
al 30 giugno 2014,
ed al 31 dicembre 2013 consistono
esclusivamente in titoli di Stato Italiano. Nella tabella che segue si da
dettaglio dell’incidenza delle esposizioni totali verso il debito sovrano
al 30 giugno 2014 e al 31 dicembre 2013 sul totale delle attività
finanziarie (diverse dai contratti derivati) in essere alle stesse date.
Dati in 000
30/06/2014
31/12/2013
Totale Attività finanziarie disponibili per la vendita
1.324.885
1.148.068
619.103
576.577
46,7%
50,2%
105.883
270.433
- di cui debito sovrano
66.563
217.247
- % incidenza del debito sovrano
62,9%
80,3%
1.430.768
1.418.501
685.666
793.824
47,9%
55,9%
- di cui debito sovrano
- % incidenza del debito sovrano
Totale Attività detenute per la negoziazione
Totale Attività finanziarie
- di cui debito sovrano
- % incidenza del debito sovrano
Non esistono né esposizioni classificate come “Attività finanziarie
detenute fino a scadenza”, né esposizioni classificate come “Attività
finanziarie valutate al fair value”.
L’aumento dell’incidenza del debito sovrano rispetto al totale delle
attività finanziare (49,4% al 31 dicembre 2012, 55,9% al 31 dicembre
2013 e 34,8% al 30 giugno 2014) è in linea con i requisiti previsti dal
nuovo indicatore di liquidità “LCR”, in quanto i titoli di Stato italiani
sono classificati come “attività di 1° livello”.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
La valutazione delle possibili perdite in cui l’Emittente potrebbe
incorrere relativamente alle singole esposizioni creditizie ed al
complessivo portafoglio degli impieghi dipende da molteplici fattori, tra
cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative a
34
specifici settori produttivi, il peggioramento della posizione competitiva
delle controparti, l’eventuale cattiva gestione delle imprese o delle
controparti affidate, il livello di indebitamento delle famiglie ed altri
fattori esterni quali i requisiti legali e regolamentari. In particolare si
rileva che nel periodo di riferimento dal 31 dicembre 2013 al 30
giugno 2014:
•
il rapporto sofferenze lorde su impieghi lordi passa dal 5,9% al
7,0% (dato di sistema 8,9%), con un incremento del comparto da
400,8 milioni a 463,3 milioni di euro, e
• il rapporto partite anomale lorde su impieghi lordi passa dal 13,1%
al 16,0%, per effetto dell’incremento dell’aggregato (da 891,7
milioni di euro a 1.052,5 milioni di euro)
• il tasso di copertura sulle sofferenze è passato dal 55% al 57%,
quello sugli incagli dal 16% al 26%
• il tasso di copertura sul credito anomalo complessivo è passato
dal 32% al 39%
L’incremento del livello di copertura è da attribuire principalmente e
coerentemente con il difficile contesto macroeconomico, ad una
maggiore prudenza nella valutazione del valore di presunto realizzo
delle garanzie a copertura dei crediti deteriorati, ottenuto applicando
nella valutazione delle garanzie a copertura delle posizioni ad incaglio
e a sofferenza percentuali significative di abbattimento del più recente
valore di stima dei beni.
Il sensibile aumento dell’impatto delle rettifiche a conto economico
rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente, è da ricondurre
peraltro, oltre a quanto indicato al punto precedente, anche ad una
maggior prudenza nell’applicazione dei criteri di classificazione del
portafoglio crediti.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che l’Emittente non sia in grado di
adempiere i propri impegni di pagamento alla scadenza, ciò a causa
dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) e/o dalla
incapacità di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk). La
corretta applicazione della politica di liquidità è monitorata sia dal
Servizio Treasury, che si occupa della gestione della liquidità, sia dal
Servizio Risk Management, che si occupa della certificazione e del
monitoraggio degli indicatori e dei limiti, e si pone come obiettivi di
consentire all’Emittente di essere solvibile in qualsiasi condizione
degli affari, di recepire le direttive dell’Autorità di Vigilanza e al tempo
stesso di tenere conto delle specificità operative e di assicurare un
livello di liquidità tale da consentire di far fronte ai propri impegni
contrattuali in ogni momento. Alla data di redazione del prospetto
l’Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity
risk comportino alcun aspetto di criticità, in considerazione del proprio
profilo di liquidità. A conferma di ciò si ricorda che il rapporto tra
impieghi alla clientela e la raccolta diretta da clientela è equilibrato,
ovvero pari al 98,8% al 30 giugno 2014.
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del
settore bancario ed alle modifiche intervenute nella disciplina
sulla risoluzione delle crisi bancarie
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di
discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire
dal 1° gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza è stata
modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea
III, con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti
patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e
dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione
del rischio di liquidità negli istituti bancari.
In particolare gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria
35
con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime,
ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un
Common Equity Tier 1 ratio pari almeno al 7% delle attività ponderate
per il rischio, un Tier 1 Capital ratio pari almeno all’8,5% e un Total
Capital ratio pari almeno al 10,5% delle suddette attività ponderate
per il rischio.
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono,
tra l’altro, l’introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity
Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la costituzione e il
mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza
della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave
stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding
Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale superiore all’anno,
introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura
per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
• per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire
dal 1° gennaio 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a
raggiungere il 100% dal 1° gennaio;
• per l’indicatore NSFR, sebbene la proposta del Comitato di
Basilea prevedesse una soglia minima del 100% da rispettare a
partire dal 1° gennaio 2018, il CRR per il momento non contempla
un limite regolamentare sulla liquidità strutturale.
Tra le novità regolamentari si segnala la Direttiva 2014/59/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicata il 12 giugno 2014
sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, in ordine alla istituzione
di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi
e delle imprese di investimento (Direttiva Bank Recovery and
Resolution Directive o “BRRD”, o “Direttiva”).
Tra gli aspetti innovativi della BRRD si evidenzia l’introduzione di
strumenti e poteri che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione
delle crisi bancarie possono adottare per la risoluzione di una
situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la
continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo
l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i
costi per i contribuenti. In particolare, si registra il passaggio da un
sistema di risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bailout) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai
detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di debito
non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte
eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro
100.000,00 (c.d. bail-in). Pertanto, con l’applicazione dello strumento
del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la svalutazione, con
possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione
in titoli di capitale delle obbligazioni, in via permanente, anche in
assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere
l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.
806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato
mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale.
La Direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale entro il 31
dicembre 2014 ed entrerà in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2015,
fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in”
per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di
posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni della Direttiva potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, anche se emessi prima dei
suddetti termini. Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all’utilizzo
del “bail in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva
36
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi” nel
successivo elemento D.3.
Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema
di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto, ovvero eventuali
mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di
interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle
competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi
rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
D.3
Informazioni
fondamentali sui
principali rischi che
sono specifici per gli
strumenti finanziari
Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri stumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione
degli enti creditizi (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di
seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e gli strumenti che le
Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d.
“resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per
la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al
fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente,
riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti.
La Direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale entro il 31
dicembre 2014 ed entrerà in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2015,
fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d. strumento del “bailin” per le quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di
posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al 1° gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni della Direttiva potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, anche se emessi prima
dei suddetti termini.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle
Autorità è previsto il summenzionato strumento del “bail-in” ossia il
potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore
nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli Obbligazionisti si
ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero
convertito in titoli di capitale il proprio investimento, in via permanente,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza
dell’Emittente.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia
individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli
azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della
banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o
passività della banca soggetta a risoluzione, a favore di una o più
società veicolo.
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, la
sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente, con un
nuovo soggetto giuridico senza necessità di un previo consenso di
quest’ultimo ed il trasferimento delle attività e passività dell’originario
debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di
credito per il sottoscrittore.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere
l’utilizzo del Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n.
806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato
mediante contributi versati dalle banche a livello nazionale.
37
4.3
Modifiche alla “Sezione IV – Fattori di Rischio”
La “Sezione IV – Fattori di Rischio” è integralmente sostituita dalla seguente.
SEZIONE IV – FATTORI DI RISCHIO
1
Fattori di Rischio relativi all’Emittente
Rinvio al capitolo 3 del Documento di Registrazione, incluso mediante riferimento nel presente Prospetto di
Base, ed al capitolo 3.2 del Supplemento al Documento di Registrazione ed al Prospetto di Base
2
Fattori di Rischio legati agli strumenti finanziari
Rinvio al capitolo 2 della Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari ed al capitolo 4.5 del
Supplemento al Documento di Registrazione ed al Prospetto di Base.
38
4.4
Modifiche alla “Sezione V – Documento di Registrazione”
La “Sezione V – Documento di Registrazione” è integralmente sostituita dalla seguente.
SEZIONE V – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
La presente sezione include mediante riferimento le informazioni contenute nel Documento di Registrazione
sull’Emittente depositato presso la CONSOB in data 14 luglio 2014, a seguito di approvazione rilasciata con
nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014, modificato ed integrato dal Supplemento depositato presso la Consob
in data XX ottobre 2014, a seguito dell’approvazione comunicata in data XX ottobre con nota nr. XXXXX/14.
39
4.5
Modifiche alla “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari”
Nel capitolo 2 della “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari” è stato integrato il “Rischio
connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva europea in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi”.
FATTORI DI RISCHIO
2.11
Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” e degli altri stumenti di risoluzione previsti dalla
Direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Il 12 giugno 2014 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva 2014/59/UE del
Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi
(c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la “Direttiva”), individuando i poteri e gli
strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. “resolution Authorities”,
di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una situazione di crisi o dissesto di una banca.
Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del
dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli
azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun
creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con
procedura ordinaria di insolvenza.
La Direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale entro il 31 dicembre 2014 ed entrerà in vigore a
decorrere dal 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative al c.d. strumento del “bail-in” per le
quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al
1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni della Direttiva potranno essere applicate agli strumenti finanziari
già in circolazione, anche se emessi prima dei suddetti termini.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del “bail-in” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del “bail-in”, gli
Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder svalutato, azzerato, ovvero convertito in titoli di
capitale il proprio investimento, in via permanente, anche in assenza di una formale dichiarazione di
insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni,
l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche
sospendendo il pagamento per un periodo transitorio.
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia,
secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di
capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe
1, nonchè potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2
Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno
svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e
non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con
gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
40
FATTORI DI RISCHIO
Tali ultimi strumenti di risoluzione potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del rapporto
giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca emittente,
con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il trasferimento
delle attività e passività dell’originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di
credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi, attraverso l’eventuale iniezione di capitale
pubblico ovvero la sottoposizione della banca a proprietà pubblica temporanea, potranno essere concessi
solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i
presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Il rischio fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione
bancaria (il “Fondo”) - di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel
quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità
decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche
condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a
risoluzione.
41
Nel capitolo 4 della “Sezione VI – Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari” sono stati modificati ed
integrati i punti 4.1.1 “Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico”, 4.5
“Ranking degli strumenti finanziari”, 4.6 “Diritti connessi agli strumenti finanziari” e 4.8.2 “Modalità di
ammortamento del prestito”.
4.1.1
Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico
Le obbligazioni oggetto del presente Programma di Emissione sono offerte alla pari, sotto o sopra la pari del
valore nominale e danno diritto al rimborso del 100% del valore nominale in un’unica soluzione alla data di
scadenza oppure in rate periodiche di capitale pagabili entro la data di scadenza (ad eccezione delle
Obbligazioni Zero Coupon), salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri
strumenti di risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi. Inoltre danno diritto al pagamento di cedole periodiche (ad eccezione delle Obbligazioni Zero
Coupon), il cui ammontare è determinato come indicato nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna
emissione.
Il Programma di Emissione prevede i seguenti tipi di obbligazioni:
a) Obbligazioni a Tasso Fisso
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche, il cui ammontare è determinato in ragione di
un tasso di interesse fisso.
b) Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche, il cui ammontare è determinato in ragione di
un tasso di interesse fisso crescente.
c) Obbligazioni Zero Coupon
Le obbligazioni sono emesse ad un prezzo sotto la pari e non prevedono la corresponsione periodica di
interessi. La differenza tra l’importo dovuto a titolo di rimborso ed il Prezzo di Emissione rappresenta gli
interessi capitalizzati delle obbligazioni.
d) Obbligazioni a Tasso Variabile
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di una prima cedola fissa e di cedole variabili periodiche, il cui
ammontare è legato all’andamento di un Parametro di Indicizzazione, eventualmente aumentato o diminuito
di uno spread espresso in punti percentuali oppure moltiplicato per un fattore di partecipazione.
e) Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e/o Floor
Le obbligazioni danno diritto al pagamento di una prima cedola fissa e di cedole variabili periodiche, il cui
ammontare è legato all’andamento di un Parametro di Indicizzazione, eventualmente aumentato o diminuito
di uno spread espresso in punti percentuali.
Nelle Condizioni Definitive delle Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap sarà previsto un limite percentuale
massimo (Cap) al tasso applicabile per la determinazione delle cedole variabili, per cui la cedola non potrà
essere superiore al valore Cap.
Nelle Condizioni Definitive delle Obbligazioni a Tasso Variabile con Floor sarà previsto un limite percentuale
minimo (Floor) al tasso applicabile per la determinazione delle cedole variabili, per cui la cedola non potrà
essere inferiore al valore Floor.
Nelle Condizioni Definitive delle Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e con Floor sarà previsto un limite
percentuale minimo (Floor) ed un limite percentuale massimo (Cap) al tasso applicabile per la
determinazione delle cedole variabili, per cui la cedola non potrà essere inferiore al valore Floor e non potrà
essere superiore al valore Cap.
Non sono previsti né premi né oneri di rimborso, né altri elementi di maggiorazione o di decurtazione
(commissioni, spese ed altri oneri a carico degli investitori) del valore di rimborso dei titoli.
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.
4.5
Ranking degli strumenti finanziari
Le obbligazioni offerte costituiscono obbligazioni dirette, non garantite e non subordinate dell'Emittente e
sono parimenti ordinate (pari passu) tra loro e con altre obbligazioni non assistite da garanzie reali
dell'Emittente, fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri
strumenti di risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti
creditizi.
4.6
Diritti connessi agli strumenti finanziari
Le obbligazioni incorporano i diritti ed i vantaggi previsti dalla normativa italiana applicabile agli strumenti
finanziari della stessa categoria e quindi il diritto alla riscossione delle cedole di interesse alla date di
regolamento degli interessi ed al rimborso del capitale alla data di scadenza. Il diritto al rimborso del capitale
42
ed al pagamento delle cedole spetta automaticamente al possessore del titolo senza che lo stesso debba
porre in essere alcuna procedura di richiesta, salvo quanto previsto dalla direttiva europea in tema di
risanamento risoluzione degli enti creditizi, come di seguito rappresentato.
In particolare la Direttiva 2014/59/UE (c.d. Banking Resolution and Recovery Directive, di seguito la
“Direttiva”), individua i poteri e gli strumenti che le Autorità nazionali preposte alla risoluzione delle crisi
bancarie (c.d. “resolution Authorities”, di seguito le “Autorità”) possono adottare per la risoluzione di una
situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali
dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema finanziario nonché i costi
per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le
sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito
se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto lo strumento del “bailin” ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione
in titoli di capitale delle obbligazioni in via permanente (art. 2 comma 1 Direttiva), questo anche in assenza di
una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle obbligazioni,
l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche
sospendendo il pagamento per un periodo transitorio (art 63 comma 1 j), Direttiva).
Nell’applicazione dello strumento del “bail in”, le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia,
secondo l’ordine di priorità dei crediti previsto dalla procedura ordinaria di insolvenza:
1) innanzitutto dovranno essere svalutati gli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier 1);
2) se tali strumenti non risultassero sufficienti, le Autorità potranno svalutare e/o convertire gli strumenti di
capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments) in strumenti del capitale primario di classe
1, nonchè potranno svalutare e/o convertire, a seguire, gli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2
Instruments) e gli eventuali debiti subordinati in strumenti del capitale primario di classe 1;
3) se la svalutazione risultasse ancora inferiore agli importi stimati dalle Autorità le medesime potranno
svalutare il valore nominale o l’importo da pagare non corrisposto anche delle obbligazioni non subordinate e
non garantite (o la parte di valore/importo eccedente il limite della garanzia) o convertirle in capitale.
Lo strumento sopra descritto del “bail-in” potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione con
gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla Direttiva quali:
(i) vendita dell’attività di impresa senza il preventivo consenso degli azionisti;
(ii) cessione ad un ente-ponte delle attività, diritti o passività della banca soggetta a risoluzione;
(iii) separazione delle attività, vale a dire cessione delle attività, diritti o passività della banca soggetta a
risoluzione, a favore di una o più società veicolo.
Fatto salvo quanto sopra, in circostanze eccezionali, quando è applicato lo strumento del bail-in, l’Autorità
potrà escludere, integralmente o parzialmente, talune passività dall’applicazione dei poteri di svalutazione o
di conversione (art. 44 comma 3 Direttiva), in particolare allorché:
a) non è possibile sottoporre a bail-in tale passività entro un tempo ragionevole;
b) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per conseguire la continuità delle funzioni
essenziali e delle linee di business principali;
c) l’esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per evitare di provocare un ampio contagio;
d) l’applicazione dello strumento del bail-in a tali passività determinerebbe una distruzione di valore tale che
le perdite sostenute da altri creditori sarebbero più elevate che nel caso in cui tali passività fossero escluse
dal bail-in.
Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare, pertanto, una novazione soggettiva del
rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell’originario debitore, ossia la Banca
emittente, con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest’ultimo ed il
trasferimento delle attività e passività dell’originario debitore.
Quanto fin qui illustrato potrà risultare mitigato per effetto dell’istituzione del cd. Fondo unico di risoluzione
bancaria (il “Fondo”) – di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio nel
quadro del meccanismo di risoluzione unico e del Fondo di risoluzione unico. In particolare, qualora l’Autorità
decida di escludere alcune categorie di creditori dal bail-in potrà chiedere, nel rispetto di specifiche
condizioni ed entro determinati limiti, che il Fondo intervenga a fornire un contributo all’ente soggetto a
risoluzione.
43
La Direttiva dovrà essere recepita a livello nazionale entro il 31 dicembre 2014 ed entrerà in vigore a
decorrere dal 1° gennaio 2015, fatta eccezione per le disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le
quali è stata prevista la possibilità per lo Stato Membro di posticipare il termine di decorrenza, al più tardi, al
1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni della Direttiva potranno essere applicate agli strumenti finanziari
già in circolazione, anche se emessi prima dei suddetti termini.
4.8.2 Modalità di ammortamento del prestito
Per le Obbligazioni a Tasso Fisso, Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente, Obbligazioni a Tasso Variabile ed
Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e/o Floor, il rimborso, che in nessun caso potrà essere inferiore al
valore nominale dei titoli, avverrà al Prezzo di Rimborso, indicato nelle Condizioni Definitive relative a
ciascuna emissione secondo una delle seguenti modalità:
(i) in un’unica soluzione alla data di scadenza, o
(ii) in un numero di rate periodiche di capitale, il cui importo sarà determinato nelle Condizioni Definitive
medesime e comunque pagabili entro la data di scadenza
Per le Obbligazioni Zero Coupon, il rimborso avverrà in un’unica soluzione alla data di scadenza.
Fatto salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all’utilizzo del bail-in e degli altri strumenti di
risoluzione prevista dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi.
Non è prevista la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’Emittente.
44
4.6
Modifiche al frontespizio delle Condizioni Definitive
Per effetto del presente Supplemento, il frontespizio delle Condizioni Definitive deve intendersi
integralmente sostituito dal seguente (le modifiche sono messe in evidenza mediante sottolineatura):
CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO S.p.A.
SÜDTIROLER SPARKASSE AG
Società iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di Bolzano
iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari
Sede sociale in Via Cassa di Risparmio 12, I – 39100 Bolzano
Capitale sociale Euro 311.850.000,00 interamente versato
Codice fiscale, partita I.V.A. e numero iscrizione al
Registro delle Imprese di Bolzano: numero 00152980215
Codice ABI 06045-9
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia
CONDIZIONI DEFINITIVE
relative all’emissione di [ammontare nominale complessivo della tranche] di
[OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO] [CON RIMBORSO A RATE PERIODICHE]
[OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO CRESCENTE] [CON RIMBORSO A RATE PERIODICHE]
[OBBLIGAZIONI ZERO COUPON]
[OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE] [CON RIMBORSO A RATE PERIODICHE]
[OBBLIGAZIONI A TASSO VARIABILE CON CAP E/O FLOOR] [CON RIMBORSO A RATE
PERIODICHE]
Scadenza [xxx]
ISIN [xxx]
di Cassa di Risparmio di Bolzano S.p.A.
ai sensi del Programma di Emissione
di cui al Prospetto di Base depositato presso la CONSOB in data 14 luglio 2014
a seguito dell’approvazione comunicata con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014.
Condizioni Definitive trasmesse a CONSOB in data [XXX].
Il presente documento costituisce le Condizioni Definitive relative alle emissioni di [“Obbligazioni a Tasso
Fisso”], [“Obbligazioni a Tasso Fisso Crescente”], [“Obbligazioni Zero Coupon”], [“Obbligazioni a Tasso
Variabile”], [“Obbligazioni a Tasso Variabile con Cap e/o Floor”] [con rimborso a rate periodiche]. Esso deve
essere letto congiuntamente al Prospetto di Base ed al Documento di Registrazione, depositati presso la
Consob in data 14 luglio 2014, a seguito dell’approvazione con nota n. 0057707/14 del 9 luglio 2014, cosí
come modificato ed integrato dal Supplemento depositato presso la Consob in data 3 novembre
45
2014, a seguito dell’approvazione comunicata in data 29 ottobre con nota nr. 0085537/14 al fine di
ottenere informazioni complete sull’Emittente e sulle Obbligazioni.
L’Emittente attesta che:
a) le presenti Condizioni Definitive sono state elaborate ai fini dell’articolo 5, paragrafo 4 della Direttiva
2003/71/CE (la “Direttiva Prospetto”), e devono essere lette congiuntamente al Prospetto di Base ed ad
suo eventuale supplemento (o ai suoi eventuali supplementi);
b) il Prospetto di Base, ed il suo eventuale Supplemento (o i suoi eventuali Supplementi), sono stati
pubblicati a norma dell’articolo 14 della Direttiva 2003/71/CE e sono a disposizione del pubblico presso
la sede dell’Emittente, nonché consultabili nel sito internet dell’Emittente www.caribz.it e
www.sparkasse.it.
c) al fine di ottenere informazioni complete sull’investimento proposto occorre leggere congiuntamente sia
il Prospetto di Base che le presenti Condizioni Definitive;
d) la Nota di Sintesi di codesto prestito obbligazionario è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
L’adempimento di pubblicazione delle Condizioni Definitive mediante Avviso Integrativo non
comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei
dati e delle notizie allo stesso relativi.
I termini di seguito utilizzati e non direttamente definiti hanno lo stesso significato attribuito loro nel Prospetto
di Base.
46