Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • La cittadina di Apolline e Trocla ha origini lontane le cui testimonianze greco-romane le ritroviamo nei reperti archeologici portati alla luce dalle recenti campagne di scavo. La bellezza del paesaggio circostante unito alla salubrità dell’aria, dono della privilegiata posizione geografica, ha fatto si che nei secoli XVII / XVIII il paese si arricchisse di splendide ville vesuviane e palazzi gentilizi, nei quali la nobiltà napoletana amava trascorrere periodi di villeggiatura. La localizzazione di tali ville nell’area vesuviana è legata alla decisione di Carlo III di Borbone, di costruire la nuova Reggia estiva a Portici con il successivo insediamento di famiglie aristocratiche napoletane e del Clero, in campagna o lungo la costa. Queste dimore hanno avuto come ospiti famiglie nobili come Capece Minutolo Duchi di San Valentino, Capece Galeota Duchi della Regina, Marchesi Francone, Caracciolo Principe di Torchiarolo, nonchè i Marchesi Cappelli, da ricordare l’illustre figura del compositore Gaetano Doninzetti. Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli Una Villa tra il mare e la montagna di fuoco • 1833 • Tra le tante ville nel borgo antico di Pollena, edificata nel punto più elevato del paese, sorge la Villa dei Marchesi Cappelli; costruita dalla famiglia Vespoli e Latiano, appartenuta ai marchesi del Tito e poi rilevata nel 1833 da Domenico Cappelli. La Villa presenta un delizioso giardino ed un bel boschetto. L’ingresso è attraversato da un viale stupendo caratterizzato da una volta alberata, tutto pavimentato in basolato di pietra lavica, che parte da Via Cappelli, questo il nome della via principale dell’antico borgo che prende il nome dai Marchesi stessi. La facciata principale presenta un motivo di lesene in stucco coronato da mondature sporgenti, lungo la quale si apre un ampio terrazzo che presenta un bel motivo di muretti intervallati da ringhiere. Le finestre sono arricchite da architravi con cornici poggianti su finte mensole. Il piano terra era destinato ai servizi, agli alloggi per la servitù, ai locali per le guardie del corpo, per le attrezzature agricole, per le scuderie per i depositi di derrate e per le stalle di animali domestici, rimesse per carrozze, cucine e lavanderie. La Villa risalente al XVII sec. presenta ancora oggi un buono stato di conservazione anche se è stata più volte rimaneggiata e modificata per adeguare i locali a diverse destinazioni d’uso. Dal piano terra si accede al piano nobile attraverso una bella scala in pietra lavica, che porta agli alloggi del piano superiore, stanze sontuosamente arredate attraverso le quali si arriva al “salone degli affreschi” o “salone dei balli”, collegato alla terrazza che dà verso il mare, e al giardino che dà verso il Vesuvio. Il salone è affrescato da dipinti di pregiati pittori di Scuola Napoletana dell’epoca, fra cui il diletto Fedele Fischetti, pittore al quale si attribuisce la realizzazione di una mirabile “Aurora”. Come per molti artisti contemporanei dell’epoca, i suoi dipinti sono caratterizzati da soggetti allegorici o narranti scene mitologiche. In questi affreschi il Fischetti ha manifestato la capacità di suscitare meraviglia come richiede lo stile “Barocco”, caratterizzato da un’esuberanza decorativa, unendo pittura, scultura e stucco dando un effetto illusionistico della preziosità non reale ma apparente, attraverso finti marmi e dorature utilizzate in abbondanza. Divenne stimato anche per aver partecipato alla decorazione della Reggia di Caserta, con diversi affreschi; quello più famoso è quello delle “Tre Grazie” nel bagno della “Regina Maria Carolina”. Gli affreschi di questo salone sono ancora in un discreto stato di conservazione ma richiederebbero un’accurata opera di restauro. Nella Villa si può ammirare un bel pavimento dell’antica fabbrica Giustiniani. Se l ’alma ingombrati = Cura Mordage Vieni ed in questo = Sacro al silenzio Grato ricovero = Avrai la pace Il giardino Il salone della villa si apre su un ampio giardino impreziosito di piante ornamentali come le palme, le querce ed un magnifico esemplare di Ginko Biloba. Come tutte le ville dell’epoca anche Villa dei Marchesi Cappelli mostra lo splendore di un patrimonio artistico e culturale attraverso l’immensità di un parco ornato con chioschi, fontane, spalliere traforate, stemmi, panchine, laghetti, orti, busti di marmo, e giardini aromatici arricchiti da essenze mediterranee ed esotiche. Il giardino presenta una forma quadrata ed è organizzato con numerosi vialetti e centri di sosta di gusto francese. E’ presente un’area destinata un tempo al bagno privato con uno spogliatoio, le cui pareti sono ornate di affreschi a tinte delicate e una piscina sormontata di pareti ad archi e volte, circondata da pietra lavica e a cui si accedeva tramite un passaggio sotterraneo. Di gusto Neoclassico e quindi ispirato agli scavi di Pompei è la fontana situata nel punto centrale più alto del giardino, che presenta affreschi con i colori tipici del rosso pompeano ed il blu cobalto. La proprietà della Villa si estende oltre il cancello che separa il giardino dalla campagna, dove il Marchese Cappelli gestiva il lavoro dei contadini nei propri terreni. Queste ville del versante interno del Vesuvio erano delle vere e proprie ville rustiche o masserie dove prevaleva la funzione produttiva oppure riservate alla villeggiatura per chi svolgeva una vita mondana ed oziosa, quindi sede di svaghi e feste di corte. Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • La Villa ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità di Pollena Trocchia da quando il figlio del Marchese Cappelli, Emidio, sposò in seconde nozze la signorina Carotenuto, donna del luogo, la quale non avendo avuto eredi vi istituì un educandato femminile, per insegnare alle giovani donne del paese l’educazione domestica. Successivamente la Villa fu ceduta in eredità alle Suore Compassioniste, dove fu adibita ad orfanotrofio, tutt’oggi scuola materna ed elementare paritaria. Villa Cappelli presenta al suo interno una cappella, la cui porta è sormontata da un pregiato frontone in marmo. Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • Restituire ad un bene del patrimonio artistico e culturale presente sul nostro territorio la dignità che merita è lo scopo di Anna Sorrentino. L’obiettivo del progetto è risvegliare la coscienza civica di ognuno di noi, per poter comprendere l’iportanza e la tutela di un bene che ci appatiene. Anna Sorrentino insieme al marito Giuseppe Maione già titolari di Villa Egea Eventi, faranno rinascere questo “gioiello nascosto” attraverso l’organizzazione di eventi legati al mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte e della musica, nonché ricevimenti privati. Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • L’esposizione delle terrazze verso il mare e dei parchi e dei giardini verso la “Montagna di fuoco” colloca Villa dei Marchesi Cappelli tra le “Ville della Delizia”, e regala un’immagine da favola che rapisce lo sguardo e la mente in un viaggio storico unico. Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli • 1833 • Massa di Somma (Napoli) www.villaegea.it [email protected] Villa dei Marchesi Cappelli Pollena Trocchia Napoli Via Cappelli, 25 Pollena Trocchia 80040 • Napoli • per informazioni: Villa Egea Eventi 081 574 23 23 338 506 47 68 • 1833 •
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