Studio di sistemi alternativi di incentivazione del

GRUPPO ECONOMIA 5 STELLE - APPENDICE
R
Luca Mibelli
ECONOMIA
ECONOMIA
CINQVE
CINQVE
STELLE
STELLE
CINQUE + UNO
SCENARI FUTURI
Giugno 2014
In bilico
bilico tra
tra permanenza
permanenza ee fuga
fuga dall’Euro.
dall’Euro.
L’unica
vera
proposta
di di
programmazione
L’unica
vera
proposta
programmazione
ESEMPI
TEORICI
DI
IMPIEGO DEI CCF
economica
in
quasi
70
anni
di Repubblica
economica in 70 anni di Repubblica
arriva
arriva
dai
cittadini
italiani
dai cittadini italiani
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totali dei bonus, tramite l’annullamento del valore nominale del titolo.
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incentivazione del parlamentare
B - Per tutti i partiti, sarebbe obbligatorio inserire clausole che dimostrino coerenza
tra quanto proposto in campagna elettorale e quanto poi effettivamente fatto.
Se volessimo ipotizzare una forma di incentivazione del management pubblico su
base economica che fosse alternativa ai bonus, che attualmente vengono corrisposti a prescindere dai risultati ottenuti, dovremmo assumere come dato di fatto che
tale sistema è convertibile in forme alternative che, se da una parte produrrebbero
un minor peso sui conti dello Stato, dall’altra risulterebbero più eque e rispettose
anche verso il cittadino.
La presente proposta sugli intentivi si compone di due caratteristiche fondamentali: parte fissa, parte variabile (con opzione di salvaguardia)
Ipotizziamo fin da subito e per semplicità di operare su uno stipendio mensile di
10.000 € e scomponiamolo in una parte fissa ed in una variabile.
La parte fissa potrebbe ammontare a 4.000 ed essere corrisposta in moneta legale
(o una quantità dipendente da un livello “base” di reddito o dalla soglia di povertà,
ad esempio 10x).
Mentre la parte fissa verrebbe corrisposta in contanti, la parte variabile verrebbe
pagata in CCF1, ovvero in “titoli di credito fiscale” a scadenza 10 anni, con clausola di lock-in perpetua (cioè non possono essere ceduti a terzi).
La parte variabile corrisposta prevede un’opzione di salvaguardia, ovvero al verificarsi degli eventi che indicheremo in seguito, il titolo (CCF) viene annullato.
Gli eventi suscettibili di attivare tale opzione (chiamati trigger event) vengono fissati
ex-ante al momento dell’insediamento alla carica di parlamentare:
A - Per i partiti della coalizione che esprime il governo, dovrebbe essere reso obbligatorio per legge l’utilizzo come trigger event di indicatori statistici capaci di
descrivere la situazione economia e sociale del Paese (ad esempio crescita del PIL,
indice di Gini, PIL pro-capite, ore di cassa integrazione, grado di soddisfazione dei
cittadini, indice di benessere ovvero BES calcolato dall’istat, ecc.).
I trigger si baserebbero sui valori futuri delle varibili considerate (Esempio: indice
di Gini dopo un periodo compreso tra i 5 anni e i 10 anni successivi). In questo
lasso di tempo sarebbe possibile verificare se gli impegni presi anche basandosi su
previsioni o proiezioni (che dovrebbero essere utilizzati di norma, per non sconfinare nel campo delle mere promesse basate sul nulla) siano stati rispettati, e di
conseguenza - nell’eventualità di inadempienze - compiere decurtazioni parziali o
1 (http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html; http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/)
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Esempio: Se il PD promettesse di non acquistare gli F-35 e poi invece li comprasse, tutti i deputati
che avessero votato tale provvedimento subirebbero una decurtazione nella parte variabile.
Il senso è: se siamo in un momento talmente grave che il partito è costretto a rimangiarsi la parola, che i deputati diano il buon esempio e paghino di tasca propria. Altrimenti dovremo concludere che il momento non era così grave eo che le
promesse della campagna elettorale erano solo propaganda procaccia-voti.
L’entità di ogni singola decurtazione sul valore nominale sarà fissata dalla Corte
dei Conti (o da un’altra associazione “terza”) in base al numero di trigger event
inseriti, e comunque non potrà essere inferiore al 20% del valore nominale dello
stipendio.
Tali titoli potranno essere ceduti a terzi soltanto una volta che il parlamentare avrà
terminato la legislatura (senza averne iniziata un’altra), ma il titolare originario
(ovvero il parlamentare percettore) resterà obbligato in via di regresso in caso di
attivazione dell’opzione di annullamento. Cioè, il possessore del CCF al momento
dell’attivazione della clausola potrà rivalersi sul beneficiario originario del titolo.
I titoli non danno diritto ad alcun interesse: trattasi di zero-coupon bond (oppure
si può valutare di definire ex-ante l’interesse ad un tasso vicino o uguale a quello
dei BOT).
L’utilizzo di tali titoli (oggi utilizzzati nel settore bancario ai fini del rispetto dei
requisiti patrimoniali - Basilea 3) è praticamente illimitato, dato che cerca di dare
risposta al problema del conflitto d’agenzia tra mandante e mandatario, e quindi
può essere applicato a dirigenti di imprese pubbliche, ma anche private, ai vincitori di appalti pubblici, nonché agli amministratori degli enti locali e delle società
partecipate. Tale tipologia di titoli strutturati rientra nella categoria dei titoli di
contingent capital, o più precisamente contingent reverse convertible.
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Luca Mibelli
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