Lanza Perugini C I I 2013-14 con copertina e prospetto

 Istituto Istruzione Secondaria Superiore “Lanza - Perugini”
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Liceo Artistico “Perugini” - Via G. Imperiale, 55 - 71122
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TITOLO I
RELAZIONI SINDACALI
In data 5 giugno 2014, presso l’I.I.S.S. Lanza-Perugini sede Liceo Classico “Lanza”,
tra il Dirigente scolastico prof. Giuseppe Trecca, la Rappresentanza Sindacale unitaria
(R.S.U) dell’Istituto e le O.O.S.S., provinciali, viene concordato il seguente Contratto
Integrativo d’Istituto:
PARTE PRIMA
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Finalità
Le relazioni sindacali dell’istituzione scolastica sono ispirate ai principi della
trasparenza, del dialogo, della collaborazione, del rispetto reciproco, della pari dignità
anche giuridica dei soggetti (art.18 comma 6 C.C.N.Q. 7/8/1998) e sono finalizzate
alla realizzazione di condizioni di lavoro eque e imparziali e di una clima relazionale
generale sereno e collaborativo.
Articolo 2
Decorrenza, durata e campo di applicazione
1. Il presente protocollo di intesa viene predisposto entro i limiti della normativa
vigente e decorre dalla data di sottoscrizione e conserva validità sino alla
sottoscrizione di un successivo accordo, fermo restando che quanto in esso
stabilito si intenderà tacitamente abrogato in parte o in toto da eventuali
successivi atti normativi e/o contrattuali gerarchicamente superiori, qualora
incompatibili. In tal caso, le parti si impegnano a incontrarsi nel più breve
tempo possibile per contrattare e formalizzare le modifiche che si rendessero
necessarie.
2. Resta comunque salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni qualora una
delle due parti lo ritenga opportuno o comunque a seguito di innovazioni
legislative e/o contrattuali.
3. Rispetto a quanto non espressamente indicato nel presente Protocollo di intesa,
si fa riferimento alla normativa legislativa e contrattuale vigente.
4. Entro cinque giorni dalla sottoscrizione del presente protocollo d’intesa il
dirigente scolastico ne trasmette copia integrale a tutti i componenti della
R.S.U. e O.O.S.S. dell’istituto e provvede ad affiggerne copia integrale all’albo
dell’Istituto. Il testo originale del presente protocollo di intesa sarà custodito a
cura del dirigente scolastico e messo a disposizione di chiunque ne faccia
richiesta, secondo le modalità previste dalla Legge 241/90.
5. Alla scadenza il presente contratto viene tacitamente rinnovato qualora una
delle parti non abbia dato disdetta con comunicazione scritta, in caso di
disdetta, le disposizioni contrattuali rimangono in vigore fino a quando non sono
sostituite dal contratto successivo.
Si procederà comunque alla stipula di un nuovo Contratto Integrativo di Istituto a
seguito della stipula di un nuovo Contratto Collettivo Nazionale.
6. La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme
contrattuali di livello superiore e dalle leggi; non può in ogni caso prevedere
2
impegni di spesa superiore ai fondi a disposizione della scuola. Le clausole
discordanti non sono valide.
Articolo 3
Procedure di raffreddamento, conciliazione e interpretazione autentica
1. In caso di controversia sull’interpretazione e/o sull’applicazione del presente
Contratto, le parti si incontreranno entro sette giorni dalla richiesta di cui al
successivo comma 2 per definire consensualmente il significato della clausola
controversa.
2. La richiesta deve essere formulata in forma scritta e deve contenere una
sintetica descrizione dei fatti.
3. Le parti non intraprendono iniziative unilaterali prima che sia concluso l’incontro
di cui al precedente comma 1.
4. Nel caso si raggiunga un accordo, questo sostituisce la clausola controversa sin
dall'inizio della vigenza contrattuale.
PARTE SECONDA
DIRITTI E LIBERTA’ GENERALI
Articolo 4
Locali, attrezzature e materiali
1. Al fine di garantire l’esercizio delle libertà sindacali ( articoli 25 e 26 Legge
300/70; articoli 3 e 4 C.C.N.Q. 7/8/1998 ), il Dirigente scolastico,
compatibilmente con l’organizzazione logistica della scuola, predispone, per le
riunioni interne e per l’espletamento del mandato della R.S.U. dell’istituto, l’uso
anche non esclusivo di idoneo locale, o parte di esso, adeguatamente arredato
per uso ufficio, provvisto di armadio con chiave per la conservazione e la
custodia dei materiali utili. Concede altresì, ai soli fini dell’espletamento, l'uso
del telefono, del fax, del fotocopiatore, di un PC con stampante, connessione
Internet, casella di posta elettronica e spazio sul sito della scuola, di un albo
sindacale riservato esclusivamente alla R.S.U. e O.O.S.S.
Articolo 5
Permessi sindacali
Per il riconoscimento e l’utilizzazione dei permessi sindacali, si fa riferimento alla
vigente normativa:
• Articoli 23 e 30 Legge 300/70;
• Articolo 6 A.C.Q. del 197/1998;
• Articoli 8, 9, 10 e 16 C.C.N.Q. Del 778/1998.
• D.M. 23 febbraio 2009.
Il monte ore annuo (a.s. 2012/2013) di permessi sindacali riguardanti la RSU, è pari
ad ore 73,37 arrotondate ad ore 73, pari a 25 minuti e 30 secondi per dipendente in
servizio con rapporto di lavoro a T.I.
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Articolo 6
Assemblee sindacali
1.
per quanto concerne le assemblee sindacali, si fa riferimento alla vigente
normativa, in particolare:
• Art. 20 Legge 300/70;
• Art. 2 C.C.N.Q. 7/8/1998;
• Art. 13 C.C.N.L. Comparto scuola 4/8/1995;
• Art. 13 C.C.N.L. Comparto scuola 15/2/2001;
• Art. 8 c. 7 e 8 C.C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009;Art. 2 c.3 del C.I.R.
del 19/03/2004.
2.
Il Dirigente Scolastico, secondo quanto previsto dall’art. 8 c.7 e 8 del
C.C.N.L. Comparto Scuola, assicurerà per ogni tipo di assemblea sindacale la
sollecita e capillare comunicazione a tutto il personale della scuola e fornirà a
tal proposito alla R.S.U. e O.O.S.S. di riferimento, prima dello svolgimento
dell’assemblea, copia della circolare interna con elenco nominativo firmato da
tutto il personale in servizio. Tale elenco è sufficiente per l’adesione
all’assemblea e il computo del monte ore disponibili.
Articolo 7
Agibilità sindacale
1. Le Segreterie Provinciali possono inviare comunicazioni e/o materiali alla R.S.U.
e O.O.S.S. tramite lettera scritta, telegramma, fax e posta elettronica. Il
Dirigente Scolastico assicurerà la tempestiva trasmissione alla R.S.U. e alle
O.O.S.S. di riferimento di tutte le comunicazioni e di tutto il materiale di cui
sopra.
2. La R.S.U. e le O.O.S.S. hanno diritto di affiggere all’Albo Sindacale materiale di
interesse sindacale e del lavoro senza preventiva autorizzazione del Dirigente
Scolastico. L’Albo Sindacale sarà collocato in luoghi visibili e la sua gestione
sarà di esclusiva competenza della R.S.U. e delle O.O.S.S..
3. Nelle ore libere dall’attività didattica, durante i turni di riposo dal servizio
previsti dalla legge o comunque usufruendo di apposito permesso sindacale, la
R.S.U. e le O.O.S.S. dell’istituto, congiuntamente o singolarmente, hanno la
facoltà di comunicare con il personale su argomenti inerenti il lavoro o
comunque di interesse sindacale. La
R.S.U. e le O.O.S.S. dell’istituto,
congiuntamente o singolarmente, hanno facoltà al di fuori dell’orario di lavoro,
di istituire servizi di carattere sindacale (consulenze, contenzioso, informazione,
ecc.), nei tempi, modi e forme ritenuti più opportuni, anche presso lo spazio
dell’istituto al loro riservato.
PARTE TERZA
CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI ISTITUTO
INCONTRI CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Articolo 8
Soggetti titolari della trattativa
1. Il soggetto titolare della trattativa in rappresentanza dell’amministrazione è
esclusivamente il Dirigente Scolastico.
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2. La delegazione trattante di parte sindacale a livello di Istituzione scolastica è
composta, dalla R.S.U. e dai rappresentanti provinciali delle organizzazioni
sindacali di categoria firmatarie del contratto, <<soggetti di pari dignità
negoziale>> ( Nota ARAN del 30/01/2001 prot. 1299 ), debitamente accreditati
presso l’Amministrazione secondo quanto previsto dall’art. 10, comma 2, del
CCNQ del 7 agosto 1998.
3. Su particolari materie è ammessa la partecipazione in qualità di consulenti di
altri soggetti, interni e/o esterni all’amministrazione, senza diritto di intervento
nel merito della contrattazione e senza diritto di voto.
4. La R.S.U. ed i sindacati territoriali, fatte salve le norme di cui alla L. 241/90 e
successive modificazioni ed integrazioni, su delega degli interessati da acquisire
agli atti della scuola, hanno diritto di accesso agli atti in ogni fase dei
procedimenti disciplinari che riguardano il personale coinvolto. La R.S.U. ed i
sindacati territoriali hanno il diritto di accesso, previa richiesta scritta, agli atti
della scuola su tutte le materie di cui all’art. 6 del C.C.N.L. 2006/2009. Il
rilascio di copia degli atti eventualmente richiesti avviene senza oneri entro 10
(dieci) giorni dalla richiesta, salvo manifesta impossibilità.
Articolo 9
Trasparenza
INFORMAZIONE - MONITORAGGIO E VERIFICA
Il Dirigente Scolastico fornirà alla RSU:
• L'informazione preventiva circa le attività aggiuntive da retribuire con il fondo della
Scuola;
• L'informazione successiva, dopo che gli incarichi sono stati attribuiti.
I prospetti analitici relativi all’utilizzo del Fondo di Istituto verranno consegnati alla
R.S.U. d’istituto, che le gestiranno nel rispetto della normativa sulla Privacy e
verranno pubblicati all’albo dei docenti e del personale A.T.A., previa acquisizione
della liberatoria da parte di tutto il personale interessato. Alla R.S.U. d’istituto
verranno consegnati gli elenchi completi indicanti:
•
•
•
•
Nominativi
Attività
Impegno
Relativi Compensi
Copia dei prospetti viene consegnata alla componente R.S.U. ed ai terminali
associativi O.O.S.S. rappresentative e/o firmatarie del CCNL 2006/2009, prima
dell’esecuzione dei pagamenti. Tutta la documentazione inerente la contrattazione,
l'informazione preventiva e successiva, sarà inviata a tutte le O.O.S.S. e alla stessa
R.S.U.
Si concorda il seguente calendario annuale degli incontri tra Dirigente scolastico e
R.S.U. tendente a garantire l'informazione preventiva e successiva di cui all'art. 6 del
CCNL:
Entro la fine del mese di marzo 2014
• esame dati relativi all'iscrizione degli alunni
• previsione degli organici di diritto della scuola e proposte di formazione delle
classi (comunque prima dell'invio allo U.S.P.)
Entro la fine del mese giugno 2014
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•
verifica dell'attuazione della contrattazione collettiva integrativa di istituto
sull'utilizzo delle risorse e del personale
Entro la fine del mese di settembre 2014
• adeguamento degli organici del personale (comunque prima dell'invio allo
U.S.P.)
• organizzazione del lavoro del personale ATA
• informazione sull'assegnazione dei docenti alle classi (comunque prima
dell'orario definitivo) e alle attività;
Entro la fine del mese di ottobre 2014
• informazione sulle misure tendenti a garantire la salute e la sicurezza nei luoghi
di lavoro
• criteri per la fruizione dei permessi per la formazione/aggiornamento del
personale
• piano delle attività aggiuntive retribuite con il fondo di istituto
• utilizzo delle risorse per attuare convenzioni, accordi di rete e contratti stipulati
con altre istituzioni pubbliche o con soggetti privati.
• criteri generali per l'impiego delle risorse del fondo di istituto in relazione alle
diverse professionalità.
• ore attribuite per gli incarichi individuali al personale docente ed ATA
• criteri di ripartizione delle funzioni miste per il personale ATA, derivanti da
convenzioni ed intese con gli enti locali e le forme di retribuzione e/o
compensazione previste dall’istituto
• misura previsionale, sulla base delle informazioni disponibili in quel momento,
dei compensi da corrispondere al personale che ricopre l'incarico di
collaboratore del dirigente scolastico
Articolo 10
Convocazione - ordine del giorno
1. Stante la parità giuridica tra i Dirigenti sindacali componenti la RS.U. e il Dirigente
scolastico (art. 18 comma 6 C.C.N.Q. 7/8/1998), l'iniziativa della convocazione
può essere presa sia dal Dirigente scolastico, sia dalla RS.U sia dalle segreterie
provinciali dei sindacati firmatari del contratto.
2. Al fine di consentire alla R.S.U. di riunirsi preliminarmente e comunque di
consentire alle parti un adeguato studio della documentazione relativa agli
argomenti da trattare, la convocazione deve essere notificata per iscritto con
almeno 5 giorni di anticipo. In situazioni di comprovata urgenza la notifica della
convocazione può essere fatta in tempi più brevi, comunque con un anticipo non
inferiore ai 24 ore.
3. La medesima procedura viene seguita per gli incontri destinati all'informazione
preventiva e successiva di cui all'articolo 6 C.C.N.L. 2006/09.
4. La convocazione deve contenere un ordine del giorno chiaro e dettagliato, deve
prevedere tempi definiti di inizio e di fine per un massimo di 3 h. e deve essere
sempre accompagnata da tutta la documentazione atta a garantire un'ampia ed
esaustiva informazione preliminare sugli argomenti da discutere. A richiesta, è
garantita alla R.S.U. e O.O.SS, la documentazione integrativa che essa ritenga
opportuna. La mancata notifica comporterà l'aggiornamento della seduta ad altra
data da concordarsi.
5. All'ordine del giorno non potranno essere inseriti argomenti riguardanti
problematiche didattiche o tecnico-professionali che siano di esclusiva
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competenza del Collegio Docenti o che interferiscano con le scelte del P.O.F.
6. Gli incontri tra R.S.U., OO.SS. e Dirigente scolastico avvengono, di norma, secondo
una calendarizzazione preventivamente concordata, fermo restando il diritto della
R.S.U. di riunirsi autonomamente, anche in orario di servizio previo avviso al
dirigente almeno 3 giorni prima, in caso di urgenza anche con un preavviso di 24
ore.
7. La riunione è valida quando ad essa partecipino il Dirigente scolastico e la
maggioranza della RSU; nel caso si verifichi l'assenza temporanea della
maggioranza della RSU, la riunione verrà rimandata entro il terzo giorno dalla data
dell'incontro.
Gli accordi devono essere sottoscritti dal Dirigente scolastico e dalla
maggioranza della RSU d’istituto.
La parte pubblica e quella sindacale, al termine di ogni incontro di contrattazione,
decidono se stendere o meno il verbale, il verbale, in ogni caso, verrrà stilato, se una
delle due parti dovesse richiederlo.
Articolo 11
Pubblicità degli atti
1. Le decisioni contrattuali prese sono pubblicate a cura del Dirigente scolastico
all'albo della scuola entro 8 giorni senza ulteriori comunicazioni.
2.
È data comunque facoltà alla R.S.U., congiuntamente o singolarmente e alle
O.O.SS. di informare puntualmente il personale sull'andamento della trattativa
mediante comunicazione scritta all'albo sindacale/registro delle comunicazioni RSU.
Articolo 12
Contingenti minimi di personale ATA in caso di sciopero
Ai sensi del CCNL 29/11/2007 i contingenti minimi di personale Ata in caso di
sciopero o partecipazione ad assemblea sindacale sono oggetto di contrattazione
integrativa d’istituto.
Secondo quanto definito dalla L.146/90, L.83/2000 e dal CCNL 2007, si conviene che
in caso di sciopero o partecipazione ad assemblea sindacale si garantisca il servizio
essenziale tramite la presenza del seguente personale:
n.1 Assistente Tecnico nella sede coordinata del Perugini e uno nella sede centrale del
Lanza;
n.1 Assistente Amministrativo nella sede coordinata del Perugini e n. 2 nella sede
centrale del Lanza;
n.1 Collaboratore scolastico nella sede coordinata del Perugini e n. 2 nella sede
centrale del Lanza;
.
Si garantirà, tramite rotazione del personale così individuato, il diritto dei lavoratori
alla partecipazione allo sciopero o all’assemblea.
In caso di sciopero del Dirigente Scolastico, lo stesso sarà sostituito dal collaboratore
vicario, o in assenza di quest’ultimo dal secondo collaboratore di presidenza.
Analogamente in caso di sciopero del DSGA, lo stesso sarà sostituito dal relativo
Assistente Amministrativo.
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TITOLO II
CONTRATTO INTEGRATIVO D’ISTITUTO PERSONALE A.T.A.
Piano delle attività del personale ATA per l’anno scolastico 2012/2013, ai
sensi dell’art. 53 CCNL 2007
• Visto il CCNL del comparto scuola del 29/11/2007, con particolare
riferimento agli artt. 46, 47, 50, 51, 53, 54, 62, 66 e 88
• La sequenza contrattuale ATA del 25/06/2008 ;
• Visto il Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2013/2014,
• Visto l’art. 14 DPR 275/99 ;
• Considerate le esigenze e le proposte del personale ATA;
• Tenuto conto dell’esperienza e delle competenze specifiche del personale in
servizio;
si concorda il seguente Piano delle attività secondo prospetto allegato (n.1)
Art. 13
MODALITA’ DI PRESTAZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA
L’orario di lavoro degli assistenti amministrativi è articolato su 36 ore settimanali per 6
giorni alla settimana ed è svolto, di norma, in:
• Orario di servizio antimeridiano dalle ore 08.00 alle ore 14,00;
• Orario pomeridiano, a seconda delle necessità della scuola e sulla base dei
criteri indicati successivamente;
COLLABORATORI SCOLASTICI
L’orario di lavoro del personale ausiliario è articolato su 36 ore settimanali e viene
svolto su sei giorni articolandosi in orario continuativo antimeridiano o
pomeridiano.
I collaboratori addetti all’apertura dell’Istituto, osservano l’orario antimeridiano
di entrata alle ore 7,30 ed uscita alle ore 13,30.
• Orario di servizio antimeridiano dalle ore 8,00 alle ore 14,00;
• l’orario pomeridiano a seconda delle necessità della scuola e sulla base dei
criteri definiti successivamente;
Art. 13 bis
Per eventuali esigenze che richiedono la prestazione di attività oltre l’orario ordinario
si applica il criterio della disponibilità, combinato con quello della rotazione al fine di
coinvolgere tutto il personale.
Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie, pasquali ed
estive) il personale ATA potrà usufruire di riposi compensativi o ferie.
Art. 14
ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI DI NATURA ORGANIZZATIVA
Criteri di assegnazione dei servizi
Il piano prevede, quindi, che il personale adotti:
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l’orario flessibile, con la possibilità di anticipare o posticipare l’entrata e l’uscita,
distribuendolo anche in cinque giornate lavorative;
l’orario plurisettimanale: il limite massimo dell’orario di lavoro ordinario
settimanale di 36 ore potrà eccedere fino a sei ore per un totale di 42 ore. Il recupero
delle ore/giorni da effettuarsi nei periodi di minore concentrazione dell’orario (vacanze
natalizie, pasquali, estive);
le turnazioni, per garantire la copertura massima dell’orario di servizio.
Prestazione dell’orario di lavoro
Per svolgere correttamente le funzioni istituzionali, consentire la puntuale
realizzazione del POF e garantire le necessarie relazioni con l’utenza, il personale ed il
pubblico.
Il ricevimento del pubblico si effettua, per rispondere con piena disponibilità a tutte
le esigenze dell’Utenza:
in orario antimeridiano - lunedì-mercoledì-sabato dalle ore 8,30 alle
ore 10,30;
in orario pomeridiano – il Martedì, Giovedì e venerdì dalle ore 15.00
alle ore 17.00, presso il Liceo Classico “V. Lanza”.
Nei periodi di intensificazione del lavoro gli assistenti amministrativi potranno
svolgere, previa autorizzazione del Dirigente scolastico, su proposta del Direttore
SS.GG.AA., le loro prestazioni anche durante l’orario pomeridiano, in aggiunta
all’orario ordinario, nel rispetto del limite massimo giornaliero, fissato dall’art. 51 del
CCNL del 2007 in nove ore, con una pausa di almeno 30 minuti.
Le ore effettuate potranno essere recuperate con una giornata di congedo
compensativo non cumulabile o in alternativa con retribuzione per prestazione di
lavoro straordinario nei limiti della disponibilità programmata del Fondo dell’
Istituzione Scolastica.
Attribuzione incarichi di natura organizzativa
L’assegnazione dei compiti di servizio sarà effettuata tenendo presente:
- gli obiettivi e le finalità che la scuola intende raggiungere;
- le professionalità individuali delle persone;
- le esigenze personali (quando si conciliano con quelle della scuola)
− la normativa vigente.
Art. 15
INDIVIDUAZIONE E ARTICOLAZIONE DEI SERVIZI
Controllo orario di lavoro
Tutto il personale è tenuto, durante l’orario di lavoro, a permanere nel posto di lavoro
assegnato.
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Si rammenta, che l’uscita dall’Istituto durante l’orario di lavoro deve essere
preventivamente autorizzata e concessa dal Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi.
Chiusura prefestiva
Nei periodi di interruzione dell’attività didattica, nel rispetto delle attività approvate
nel Piano dell’offerta formativa, è consentita la chiusura prefestiva della scuola. La
chiusura prefestiva è disposta dal Dirigente Scolastico compatibilmente con le
esigenze di servizio. Ove non intervengano imprevedibili ed eccezionali esigenze, il
servizio va organizzato in modo da consentire la chiusura nelle seguenti giornate:
Vigilia dell’Immacolata, Vigilia di Natale, Fine Anno, Capodanno, Pasqua, 30 aprile e la
settimana di Ferragosto, ultimo sabato di luglio e tutti i sabato di agosto, con
esclusione del periodo relativo agli Esami di Stato.
Il dipendente per compensare le ore lavorative non prestate può, a richiesta, utilizzare
ore a compensazione: giornate di festività soppresse o ferie e ore di lavoro
straordinario non retribuite.
• Sostituzione colleghi assenti
Nel caso in cui la chiamata degli eventuali supplenti, da parte del Dirigente Scolastico,
in base alla normativa vigente, non fosse possibile, il personale A.T.A. attua quanto
necessario per la sostituzione dei colleghi assenti. Dette intensificazioni vengono, di
norma, recuperate con riposo compensativo nel periodo natalizio, pasquale, tra il
termine delle lezioni e l’inizio delle operazioni relative agli Esami di Stato ed estivo,
sempre nel rispetto e compatibilmente con le esigenze di servizio.
• Criteri per la sostituzione del personale assente
Assistenti amministrativi: a seconda delle esigenze amministrative fra le persone
dello stesso settore o, in caso di necessità, con personale di altro settore; quest’ultimo
caso, comunque, con comunicazione di servizio individuale.
Assistenti tecnici: immediata a seconda delle esigenze didattiche di quel laboratorio,
fra le persone disponibili, con comunicazione individuale del D.S.G.A. anche
giornaliera.
Collaboratori scolastici: con sostituzione dei colleghi in servizio nello stesso edificio
o, in mancanza, con altro personale a rotazione, comunque con comunicazione di
servizio individuale.
Per l’intensificazione della prestazione in orario di servizio, in sostituzione dei colleghi
assenti per motivi di salute o personali, si propone un riconoscimento forfettario pari
a un’ora e mezza di riposo compensativo.
Per eccezionali esigenze che richiedano prestazioni oltre l’orario di servizio, in orario
notturno o festivo o notturno-festivo e l’esigenza di avere maggiore personale, si
seguono i criteri della disponibilità e della rotazione.
• Ferie
Per venire incontro alle esigenze del personale e, nello stesso tempo, per assicurare
comunque il servizio, la presentazione delle richieste da parte del personale deve
avvenire entro il 31 maggio, affinché ciascuno possa conoscere entro la prima decade
di giugno se la propria richiesta sia stata soddisfatta o meno.
Le ferie possono essere usufruite nel corso dell’anno scolastico, anche in più periodi,
uno dei quali non inferiore a 15 giorni. Detto periodo va utilizzato dal 1° luglio al 31
Agosto. I giorni di ferie non fruiti dell’anno scolastico precedente, non possono
superare il numero di giorni 8 (otto) e vanno comunque fruiti entro il 30 aprile
dell’anno successivo. Il piano di ferie verrà predisposto assegnando d’ufficio il periodo
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di ferie a coloro che non ne avranno fatto richiesta entro il termine fissato. Per
l’amministrazione sarà criterio prioritario la necessità di garantire la copertura di tutti i
settori di servizio. Nel caso di più richieste per lo stesso periodo si terrà conto delle
ferie usufruite negli anni precedenti, con il criterio della rotazione.
Elaborato il piano delle ferie, gli interessati possono chiedere di modificare il periodo
richiesto, ma l’accoglimento della richiesta è subordinata alla disponibilità dei colleghi,
allo scambio dei periodi e comunque senza che il piano di ferie subisca modifiche nella
struttura portante.
Durante l’anno scolastico le ferie vanno richieste come da C.C.N.L. con richiesta
scritta, almeno tre giorni prima, al Dirigente Scolastico sentito il Direttore dei Servizi
Generali ed Amministrativi.
Inoltre, le ferie vanno fruite, in caso di particolari esigenze di servizio o motivate
esigenze personali e di malattia, non oltre il mese di aprile dell’a.s. successivo.
Nei periodi di sospensione delle attività didattiche (vacanze natalizie,
pasquali ed estive), salvo comprovate esigenze, si osserva per tutti il solo
orario antimeridiano dalle 07.45-8.00 alle 13.45-14.00.
Annotazione:) la ripartizione dei compiti non esclude l’opportuna e necessaria
collaborazione tra le varie unità di personale nei periodi di intensa attività
lavorativa e per il rispetto delle scadenze; se necessario, saranno impartite
istruzioni per il corretto e regolare funzionamento amministrativo della scuola (cfr.
profilo professionale DSGA vigente “verifica delle attività e dei risultati
conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al
personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze”.
Art. 16
Individuazione Incarichi ai Sensi Art.7 Ccnl 2005
Proposta di Attribuzione
Con la sequenza contrattuale sottoscritta il 28 luglio 2008, con la quale si è data
attuazione alla previsione normativa di cui all’articolo 62 del vigente contratto di
comparto, si è proceduto, tra l’altro, alla rivalutazione degli importi annuali delle
posizioni economiche di cui all’articolo 7 CCNL 7.12.2005 nonché alla istituzione di
ulteriori posizioni economiche sia dell’area “A” sia dell’area “B”.
L’art. 47 del C.C.N.L. sottoscritto il 29.11.2007 è stato sostituito e novellato dalla seq.
Contr. dal seguente, il quale prevede il conferimento al personale ATA di incarichi
specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell’ambito dei profili professionali,
comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori, e lo svolgimento di compiti di
particolare responsabilità, rischio e disagio, necessari per la realizzazione del POF.
Incarichi
Specifici
LD
€ 2.461,95
LS
€ 3.267,01
Criteri di attribuzione:
1) esigenze specifiche del Plesso scolastico in relazione alla funzionalità del
servizio
2) disponibilità
3) competenza
professionale
specifica
e
capacità
di
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organizzazione,coordinamento,relazione
4) continuità con l’esperienza precedente e buona conoscenza della normativa
5) Non essere già titolari di prima o seconda posizione economica (ex art.7 ) per
poter essere assegnatari di incarichi specifici.
Art. 17
Funzioni aggiuntive
Il CCNL prevede, pertanto, l’assegnazione al personale A.T.A. di funzioni aggiuntive.
Tali funzioni, nell’ambito dei profili professionali, si caratterizzano per un maggiore
carico di lavoro oltre l’orario di servizio e per l'intensificazione dell’impegno lavorativo
anche nell’ambito dell’orario di lavoro ordinario.
Per quanto riguarda le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, si procederà alle singole
attribuzioni con formale provvedimento, in base alle esigenze che si manifesteranno
concretamente in corso d’anno.
Per la attribuzione delle prestazioni oltre orario di obbligo si fa riferimento al
successivo Titolo IV.
TITOLO III
Modalità di utilizzazione del personale in rapporto al Piano dell'Offerta
Formativa e all’orario di lezione e di servizio.
Art. 18
Criteri generali
Orario di servizio:
Il Liceo Classico “Lanza” svolgerà il seguente orario di servizio: ore 08.20-12.20,
senza riduzione d’orario; ore 8.20-13.10, con riduzione di una sola ora di lezione,
l’ultima ora; ore 08.20-14.00, con riduzione di due ore di lezione, ultima e penultima
ora;
Il Liceo artistico “Perugini”, in considerazione dell’elevato tasso di pendolari (circa il
40% degli iscritti) e a seguito delle note esplicative emesse dall’USR, la scuola per il
corrente anno scolastico adotta per tutte le classi, di vecchio e nuovo ordinamento, la
riduzione a 50 minuti della prima, quinta e sesta ore di lezione, per causa di forza
maggiore; per le classi del Liceo, laddove è obbligatorio il recupero delle frazioni
orarie, i docenti restituiranno tali frazioni, contabilizzate in ore mensili e debitamente
programmate in attività didattiche, per ognuna delle classi interessate.
L’orario di svolgimento delle attività didattiche va pertanto dalle ore 8,20 alle 13,50
ad eccezione del mercoledì in cui si prevede una interruzione, con libera uscita degli
alunni, della durata di 30 minuti (dalle 13,50 alle 14,20) e ripresa delle attività
didattiche dalle 14,20 fino alle 16,50 per i corsi di ordinamento.
Per quanto riguarda l’articolazione dell’orario di servizio dei docenti si individuano i
seguenti criteri (salvo diverse esigenze didattiche-organizzative):
• Rispetto delle 5 ore giornaliere di impegno del docente, salvo consenso
esplicito ad effettuarne n. 6, anche in presenza di riduzione dell’ora a 50
minuti.
• Equa distribuzione delle ore ( prime, seconde, …..ultime)
12
•
•
Rispetto della suddivisione dell’orario (18 ore) in non meno di 5 giorni.
Gli impegni pomeridiani non possono superare le tre ore, ad eccezione degli
impegni relativi agli scrutini.
• Discipline teoriche nelle prime ore della giornata cercando di evitare
l’accavallamento tra la sesta e la settima ora quando si effettua l'orario
prolungato nel pomeriggio.
• Per i Consigli di classe si stabilisce che la tolleranza rispetto allo slittamento
della durata sia di 15 minuti oltre i quali l'incontro verrà aggiornato.
• Trascorso un quarto d’ora dall’orario di inizio di una qualsiasi attività degli
OO.CC. se non si raggiunge il numero legale, questa viene aggiornata.
Il Dirigente scolastico in relazione all’organico di diritto (previa informazione alle
RSU ed alle OO.SS.) forma le cattedre ed assegna i docenti sulla base della
riconduzione a 18 ore e della continuità didattica, ove possibile; in caso di concorrenza
su classi o cattedre libere si farà riferimento alla graduatoria d’Istituto.
Art. 19
Sostituzione colleghi assenti
Nella sostituzione dei colleghi assenti devono essere utilizzati i docenti in servizio
nella scuola che hanno dato disponibilità in relazione al proprio orario di servizio
compresi i docenti di sostegno.
L'assegnazione di tali sostituzioni, fermo restante la normativa vigente, deve
seguire i seguenti criteri di precedenza:
a) docenti con orario di cattedra inferiore alle 18 ore;
b) docenti tenuti al recupero di permessi brevi;
c) docenti tenuti al recupero delle frazioni orarie che ne abbiano dato
disponibilità;
d) in caso di assenza del docente curricolare, il docente di sostegno in
compresenza può effettuare la sostituzione per non più di un'ora ;
e) in caso di assenza del docente di sostegno si provvederà alla sostituzione
con un altro docente di sostegno che abbia dato la disponibilità;
Il Dirigente sulla base dei criteri sopra elencati è tenuto a predisporre un piano
annuale delle sostituzioni e un riepilogo mensile delle ore effettivamente svolte; tali
tabulati saranno affissi all'albo dei docenti e consegnati in copia alla RSU.
Art. 20
Fruizione permessi brevi, permessi vari, ferie, ecc.
Fermo restante quanto previsto dal CCNL scuola, si precisa che nel caso di impegni
programmati la relativa domanda di permesso dovrà essere presentata almeno 3
giorni prima.
In caso di assoluta
necessità, che andranno debitamente documentati,
la
comunicazione dell’assenza dovrà pervenire entro le ore 8,00 dello stesso giorno e
comunque prima dell’inizio del lavoro per consentire l’organizzazione dell’attività
didattica o collegiale.
I docenti con un alto numero di classi, d’intesa con il Dirigente Scolastico, dovranno
presentare all’inizio dell’anno scolastico, sulla base delle attività previste dalla
scuola, un Piano di partecipazione alle stesse, per le 40 ore dovute di servizio.
13
Art. 21
Flessibilità oraria individuale.
I docenti possono chiedere al DS, per particolari esigenze personali e familiari
debitamente documentate, di scambiare le ore di lezioni proprie con quelle di altro
docente, della stessa classe, a condizione che lo scambio sia pareggiato entro i due
mesi successivi.
Art.22
Assegnazione incarichi
Il D.S. conferisce gli incarichi con atto motivato scritto, sulla scorta dei criteri definiti
dal C.I.I.
L’atto con il quale viene conferito l’incarico deve specificare :
• tipo di incarico
• modalità di svolgimento
• durata
• eventuali obiettivi da raggiungere rispetto al piano delle attività
• compenso orario o forfetario, se il DS possiede tutti gli elementi necessari per
una simile quantificazione, altrimenti si procederà secondo quanto indicato
successivamente.
TITOLO IV
Modalità e criteri di gestione del fondo dell’istituzione scolastica
Art. 23
Campo Di Applicazione
Le norme contenute nel presente contratto si applicano a tutto il personale docente
ed ATA in servizio nell'Istituto, sia con contratto di lavoro a tempo indeterminato che
determinato.
Art. 24
Area Negoziale
Il fondo dell'Istituzione scolastica, di seguito indicato "fondo", dalla normativa vigente,
è finalizzato a retribuire tutto il personale docente ed ATA in servizio nell'istituto per
le attività aggiuntive prestate.
Il fondo di cui al comma precedente, ai sensi dell'art. 88 del CCNL 2006/2009, rientra
tra le materie del Contratto integrativo d'Istituto, di seguito C.I.I. con l'obiettivo di
rendere la gestione del fondo:
•
Trasparente, nel senso che tutti possono sapere quali sono le risorse
disponibili e come vengono impiegate;
•
Programmata, nel senso che prima dell'avvio di una attività aggiuntiva sia
noto
all'interessato che cosa viene remunerato e quando sarà liquidato il
compenso previsto;
•
Equilibrata, nel senso che tutte le opportunità di attività aggiuntiva siano
possibili e che tutti abbiano le stesse opportunità di accedervi;
•
Finalizzata, nel senso che le risorse del fondo siano strettamente funzionali a
retribuire le attività che migliorano o ampliano l'offerta formativa rivolta agli
alunni e alla comunità in cui la scuola è inserita.
Il C.I.I. sul fondo definisce:
14
• i criteri generali di distribuzione delle risorse del fondo e tutto quanto previsto dal
CCNL.
Art. 25
Risorse oggetto di Contrattazione sul Fondo
Rientrano nell'ambito del C.I.I le seguenti risorse:
• Disponibilità finanziarie proprie del fondo dell'istituzione scolastica;
• Risorse provenienti dal
MIUR;
• Le risorse previste dalla contrattazione regionale.
• Le risorse derivanti dal finanziamento di progetti europei (PON e POR), di
progetti MIUR, da Intese con gli Enti Locali, con privati ecc. che sono destinati
alla remunerazione del personale dell'istituto, da indicare nello specifico
allegato anno per anno.
• Le risorse destinate alla formazione del personale docente e A T A.
• Le somme eventualmente non spese nel precedente esercizio finanziario (art.
83 comma 4 CCNL 2003, confermato dall’art. 2, comma 8 della sequenza
contrattuale personale A.T.A. del 25.07.2008).
• il finanziamento previsto dalla L. 440/97 che viene stabilito di volta in volta in
misura fissa o variabile.
Rientrano nelle risorse complessive d’istituto anche i seguenti ulteriori compensi
attinenti a specifici finanziamenti (dichiarazione congiunta n. 2, allegata alla sequenza
contrattuale dell’8 aprile 2008). Si tratta di risorse che risultano vincolate alle attività
progettuali per cui sono state introitate:
Ore eccedenti per le attività di avviamento alla pratica sportiva.
Funzioni strumentali.
Incarichi specifici al personale A.T.A..
Aree a rischio.
Personale comandato ex I.R.R.E., M.I.U.R..
Tutte le risorse destinate al salario accessorio del personale, qualunque sia la
provenienza, sono attribuite dal Dirigente Scolstico tenuto conto dei criteri stabiliti nel
contratto di istituto.
Art. 26
Calcolo del Fondo d’Istituto
Le somme complessivamente disponibili e ripartibili mediante la contrattazione,
calcolate dal DSGA secondo quanto previsto dal CCNL vigente e secondo i parametri
comunicati con mail prot. nn. 1067 del 18/02/2013 e 2138 del 04/04/2013 sono le
seguenti:
Scuola sec. Di II grado
Sedi erogazione servizio.
Scuola sec. Di II grado
Docenti Sc. second.
Pers. ATA
Totale
Organico di Diritto
n.4
Organico di Diritto
n. 108
n. 34
n. 142
15
CCNL 23/01/2009-Art.4c.3
- Sedi di erogazione del servizio
- Addetti in organico di diritto
- Docenti in organico di diritto
Totale
Lordo Dipendente
5.194,82
26.785,25
34.498,14
66.478,21
Lordo Stato
6.893,52
35.544,02
45.779,04
88.216,58
Poi da detrarre le seguenti cifre:
LD
Inden. Sost. DSGA
Inden. DSGA
Totale
LS
927,60
4.590,00
5.517,60
LD
Totale FIS
Ind.
DSGA
Ind.Sost.DSGA
Totale FIS 2010/2011
+
1.230,93
6.090,93
7.321,86
LS
66.478,21
5.517,60
88.216,58
7.321,86
60.960,61
80.894,72
Risorse
Le risorse finanziarie oggetto di contrattazione integrativa di sede per l'anno scolastico 2013/2014,
sono determinate come segue:
Risorse anno scolastico 201/2014
(comprensive degli oneri riflessi a carico
dell’amministrazione e dell’IRAP) - Lordo Stato
Fondo d'istituto (art. 85 CCNL 29/11/2007 come
sostituito dall'art. 1 della sequenza contrattuale
dell'8/4/2008)
Funzioni strumentali al POF (art. 33 CCNL
29/11/2007)
Incarichi specifici al personale ATA (art. 47 CCNL
29/11/2007, comma 1, lettera b) come sostituito
dall’art. 1 della sequenza contrattuale personale ATA
25/7/2008)
Attività complementari di educazione fisica (art. 87
CCNL 29/11/2007)
Progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo
immigratorio e contro l'emarginazione scolastica (art.
9 CCNL 29/11/2007)-CEDOLINO UNICO
Ulteriori finanziamenti per corsi di recupero (quota
destinata al personale docente dell'istituzione
scolastica) Assegnazione finanziamento Nota prot.n.
5104 del 23/07/2013
Assegnazioni relative a progetti nazionali e
€ 88.216,58
€
5.981,40
€ 3.267,01
€ 6.067,08
€ 14.597,00
€ 7.755,00
€ 0,00
16
comunitari (Art. 6, comma 2, lettera l) CCNL
29/11/2007)
TOTALE
Somme non utilizzate provenienti da esercizi
precedenti 2013
(Doc. € 5324,13+ ATA € 8271.98=13596.11 L.D.)
Ore Eccedenti (Sost. Colleghi Assenti)
€ 0,00
€ 18.042,03 *
€ 5.742,46
€
TOTALE COMPLESSIVO
149.668,56
Art. 27
Utilizzazione Disponibilità Residuate
Nel caso in cui le attività non esaurissero le disponibilità di cui allo specifico
finanziamento del fondo d’Istituto, le disponibilità eventualmente residuate
confluiranno nella stessa voce di spesa per la quale sono state previste nel fondo di
Istituto e verranno utilizzate secondo criteri stabiliti successivamente con la
delegazione trattante.
Analogamente, nel caso si accertassero esuberi di spesa relativi ad attività pregresse
legittimamente prestate, previo accertamento delle relative disponibilità del Fondo, si
procederà alla preliminare liquidazione di tali attività attingendo alla specifica voce di
spesa.
*ECONOMIE
Per l’anno scolastico 2013/14 si potrà usufruire delle seguenti economie:
ECONOMIE a.s. 2012/13 (L.D.) I.I.S.S. “LANZA-PERUGINI”
FIS Eco DOCENTI
CAP. 2149
PG 5
€
5.324,13
FIS ATA
CAP. 2149
PG 5
€
8.271,98
Sost. DSGA
CAP. 2149
PG 5
€
278,08
TOTALE
Funzioni
Strumentali
€ 13.874,19 CAP. 2149
PG 5
TOTALE
€
92,79
€
92,79 ECONOMIE (L.D.) Liceo Classico “LANZA”
FIS Eco 2012
Lanza
CAP. 2149
PG 5
29,13
FIS Integrazione
CAP. 2149
PG 5
445,15
17
Ore Ecc. SCA Eco
2012
CAP. 2149
PG 6
26,03
TOTALE
€ 500,31
ECONOMIE (L.D.) Liceo Artistico “Perugini”
FIS DOCENTI a.s.
2011/12
FIS ATA a.s.
2011/12
CAP. 2149
PG 5
3.537,60
CAP. 2149
PG 5
10.647,01
TOTALE
14.184,61
Economie Ore Ecc. SCA 2011-PERUGINI
€
500,34
Economie Ore Ecc. SCA 2012-PERUGINI
€
3.158,69
Economie Ore Ecc. SCA 2013
€
894,87
Econ. Att.Sport.2013+Integr. Nota prot 4157 del 27/6/13 648,26
€
990,40
TOTALE ECONOMIE Ore Eccedenti
CAP. 2149/6
5.544,30
Con nota prot. 00002564 del 24/03/2014, il Miur comunicava che le somme
giacenti e non utilizzate erano state versate al Tesoro per la loro
rassegnazione. Ad oggi ciò non è ancora avvenuto, pertanto i criteri per la
distribuzione di dette somme verranno contrattati ad effettiva assegnazione
e caricamento sul POS. Tuttavia, considerato il decremento del FIS e la
necessita del funzionamento delle attività inerenti il POF, si contrattano le
economie del solo a.s. 2012/2013.
Art. 28
Ripartizione Percentuale Fondo
Per la qualificazione e l'ampliamento dell'offerta formativa, in relazione alla
distribuzione del fondo d'Istituto si concorda la divisione tra il personale ATA e il
personale Docente secondo le seguenti percentuali:
70% per il personale Docente e 30% per il personale ATA.
Per il personale Docente sono quindi disponibili:
70%
Personale Docente
ECONOMIE 2012/13
LD
42.672,43
5.324,13
LS
56.626,31
Per il personale ATA sono quindi disponibili:
18
30%
Personale ATA
ECONOMIE 2012/13
LD
18.288,18
8.271,98
LS
24.268,42
Criteri di distribuzione del Fondo dell’istituzione scolastica per il personale
docente
La delegazione di parte pubblica e quella di parte sindacale concordano che il Fondo
dell’istituzione scolastica venga assegnato secondo i seguenti principi generali, alle
figure di seguito indicate e secondo i criteri sotto specificati:
Criteri generali per l’assegnazione degli incarichi
1. avere titoli e competenze per lo svolgimento del compito da assegnare;
2. avere svolto con serietà e competenza il ruolo negli anni precedenti all’interno della scuola;
3. avere svolto con serietà e competenza il ruolo negli anni precedenti all’interno di altre
scuole;
4. avere maggiore punteggio nella graduatoria d’istituto;
Criteri generali per l’accesso e l’assegnazione del Fondo d’istituto
Considerate le risorse sempre più esigue assegnate alla scuola come Fondo dell’istituzione
scolastica, si cercherà
di seguire i seguenti criteri nell’assegnazione delle risorse:
1. avere svolto un incarico sulla base dei criteri su indicati; 2. distribuzione equilibrata degli incarichi e dell’accesso al Fondo d’istituto e alle altre risorse disponibili da parte di tutto il personale della scuola;
3. tetto massimo nella retribuzione accessoria del personale docente, indipendentemente dalla
quantità
di attività svolte.
Figure e ruoli
L’accesso al Fondo dell’Istituzione scolastica avverrà per;
1. i collaboratori della Presidenza individuati in questo numero: a) due
collaboratori per la sede del Lanza; b) due collaboratori per la sede del
Perugini; c) un Fiduciario per ciascuna sezione staccata; d) un collaboratore
del Fiduciario per ciascuna sezione staccata;
2. le Funzioni strumentali individuate nel numero di ________ , come da
delibera del Collegio dei docenti n. 2 del 22/10/2013;
3. Al Docente che sostituirà il Dirigente Scolastico durante l’assenza estiva, se superiore a
15 giorni consecutivi;
4. al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;
5. Ai Coordinatori delle classi terminali e non terminali;
6. Ai docenti responsabili dell’orario scolastico;
7. Alla Commissione elettorale;
8. Ai responsabili dell’Educazione alla salute
9. Alla Commissione Orientamento in entrata
19
10. Ai responsabili dell’Orientamento in uscita
11. Alla Commissione Concorsi letterari
12. Alla commissione dei Certamina
13. Alla Commissione Certamen bruniano e settimana filosofica
14. Commissione Progetto D.I.O.R.
15. Commissione Olimpiadi di Matematica e altre gare di carattere matematico;
16. Commissione Incontri culturali
17. Commissioni Responsabili dei progetti
18. Commissione Progetto Qualità
19. Commissione Viaggi d'istruzione
20. Commissione attività artistiche
21. Commissioni alunni
22. Docenti che svolgeranno I.D.E.I. o attività di recupero;
Criteri per l’a.s. 2013/2014
La delegazione di parte pubblica e quella di parte sindacale concordano sui seguenti criteri:
1. che la esiguità delle risorse a disposizione (circa il 50,5% in meno rispetto a quelle
dell’anno scorso, già a loro volta decurtate del 33% rispetto all’anno scolastico
precedente), la notevole quantità di figure, ruoli e compiti che negli anni precedenti sono
stati retribuiti con il Fondo dell’istituzione scolastica, impongono dei forti
ridimensionamenti alle somme da assegnare e alle figure da retribuire;
2. che per il corrente anno scolastico, poiché il taglio alle risorse è diventato talmente forte da
mettere in discussione il senso stesso del F.I.S., non si può più procedere a dei tagli lineari,
in quanto le somme che verrebbero percepite, da tutti e da molte figure nello specifico,
sarebbero così basse da rasentare “l’offesa”, se paragonate alla mole di lavoro che queste
stesse figure svolgono. Il lavoro svolto dai docenti, infatti, è sempre stato retribuito, con il
F.I.S., in modo forfetario ovvero con somme che non corrispondevano al lavoro realmente
svolto. I tagli operati quest’anno, però, porterebbero i livelli dei compensi, se tagliati
linearmente, non a livello di compensazione forfetaria, ma a livello di “compensazione
meramente simbolica” e chiamarla compensazione assumerebbe il valore quasi di
un’offesa, non essendoci rapporto tra lavoro svolto e compenso offerto. Per la suddetta
ragione le delegazioni di parte pubblica e di parte sindacale, convengono di assumere il
seguente criteri: le prestazioni aggiuntive di carattere volontario verranno svolte dai
docenti con il “criterio della rotazione”, mentre il resto dei compiti e delle figure
riceveranno un “taglio lineare” rispetto alle risorse disponibili;
3. gli “incarichi aggiuntivi”, che possono essere svolti da tutti i docenti della scuola con il
“criterio della rotazione”, sono gli incarichi di natura didattica, come il coordinatore delle
classi terminali e non terminali, i Coordinatori di dipartimento; i Direttori di laboratorio e i
Docenti accompagnatori nei viaggi d’istruzione. Anche la Commissione elettorale,
compito di “natura elettorale”, verrà prestato su base volontaria;
4. che tale decisione viene assunta anche sulla base della rivisitazione che era già cominciata
nella C.I.I. dell’anno scorso, tra la delegazione di parte pubblica e quella di parte
sindacale, sulle figure, i compiti e i ruoli che erano stati retribuiti nel corso degli anni
scolastici precedenti nel Liceo Classico “V. Lanza” e nel Liceo Artistico “G. Perugini“,
cominciando ad indicare le priorità, le figure e le commissioni davvero strategiche per la
vita della scuola;
5. che sono essenziali, per la vita e il funzionamento della scuola, in considerazione della sua
20
realtà particolarmente complessa, la presenza di Collaboratori del Dirigente Scolastico,
individuati in questo numero: due collaboratori per il Liceo Classico “V. Lanza” e due per
il Liceo Artistico “G. Perugini”; di un fiduciario e di un collaboratore del Fiduciario per
ciascuna delle due sezioni staccate di Ascoli Satriano e Bovino;
6. che il compenso dei collaboratori del Dirigente scolastico è da intendersi
onnicomprensivo e che gli stessi possono ricevere ulteriore retribuzione solo per compiti
che esulano chiaramente da quelli inerenti alle funzioni organizzative di pertinenza dei
collaboratori stessi. A titolo esemplificativo: a) compiti didattici quali il Coordinatore di
classe; Coordinatore di dipartimento (non più retribuiti), insegnamento negli I.D.E.I.,
sostituzione per docenti assenti; b) progetti particolari e che esulano chiaramente dai
compiti organizzativi e di coordinamento e direzione spettanti ai collaboratori del
Dirigente Scolastico; c) partecipazione a progetti realizzati con Fondi europei, nazionali e
regionali e\o di soggetti ed enti pubblici e privati esterni alla scuola.
Si propone di portare il compenso dei Collaboratori del Dirigente Scolastico da 180 ore a
120 ore. I Fiduciari delle sezioni staccate da 60 ore a 50 ore e di lasciare invariato il
compenso dei Collaboratori dei Fiduciari.
7. che non verrà più utilizzato un docente retribuito per la sostituzione del Dirigente
Scolastico, ma che lo stesso organizzerà un piano ferie con i suoi collaboratori in grado di
garantire sempre la reperibilità di uno di essi in zona, per eventuali emergenze;
8. che le Funzioni strumentali verranno retribuite per la quantità e la qualità delle attività
che le stesse avranno svolto e che in considerazione del numero elevato di Funzioni
strumentali elette dal Collegio dei docenti e della somma assolutamente risibile che ne
deriverebbe utilizzando solo la somma specifica assegnata per le Funzioni Strumentali,
una quota del loro compenso inciderà sul Fondo dell’istituzione scolastica. Alle Funzioni
strumentali verrà assegnato lo stesso monte ore dell’anno scorso, per la parte incidente sul
F.I.S.;
9. che il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.), in quanto
figura che svolge un ruolo particolarmente complesso e sul quale gravano responsabilità
di carattere civile e penale venga retribuito con la stessa cifra attribuita al I Collaboratore
del Dirigente Scolastico. Le delegazioni concordano sul fatto che la retribuzione del
R.S.P.P. debba gravare, in parte sull’intero Fondo dell’Istituzione Scolastico, in quanto si
tratta di servizio svolto verso l’intera collettività scolastica, ma in considerazione del fatto
che viene svolto da un docente, si è decisa la seguente ripartizione: il 75% sulla quota del
personale docente e il 25% sulla quota del personale A.T.A.. Il compenso del R.S.P.P.
viene equiparato a quello del I collaboratore del Dirigente Scolastico e valgono per esso le
stesse limitazione e gli stessi criteri di accesso al Fondo, stabiliti per il I collaboratore.
10. che, per quest’anno scolastico, vada riconosciuto un compenso ai docenti responsabili
dell’orario scolastico, in considerazione dell’onerosità e della complessità del compito
loro assegnato. Che qualora il compito venga svolto da un docente singolo il compenso
debba essere sicuramente superiore a quello svolto da più docenti. Per il corrente a.s. viene
assegnato un budget di 120 ore per lo svolgimento di questa funzione per le due sedi del
Lanza e del Perugini;
11. Che venga riconosciuto un compenso, pari a quello dello scorso anno scolastico (40 ore),
ai responsabili dell’organizzazione dei viaggi d’istruzione, in considerazione della
particolare complessità dell’organizzazione degli stessi, ma che purtroppo non potrà essere
riconosciuto alcun compenso ai docenti accompagnatori nei viaggi d’istruzione;
12. Che l’Educazione alla salute rientra tra i compiti della Funzione strumentale per gli
alunni e che la stessa, a seconda delle risorse a disposizione, si avvarrà eventualmente
della collaborazione di altri docenti;
13. Che la Commissione Orientamento in entrata è una commissione strategica dal punto di
vista didattico per l’accoglienza degli alunni in entrata e per lo stesso sviluppo della
21
scuola; che i docenti che operano all’interno della stessa svolgono un lavoro
particolarmente delicato e complesso, anche in considerazione degli spostamenti fuori città
che l’incarico comporta. Alla Commissione, quindi, verranno riconosciuti gli impegni
secondo i seguenti criteri:
a) ore svolte a Foggia durante l’orario di servizio, nessun compenso;
a) ore svolte nella città di Foggia fuori dell’orario di servizio, compenso forfetario;
a) ore svolte fuori Foggia e fuori dell’orario di servizio, per intero.
Alla Commissione Orientamento si cercherà di garantire lo stesso compenso dello scorso anno
scolastico.
14. che, per quest’anno scolastico, venga riconosciuto un compenso ai Responsabili
dell’Orientamento in uscita, in considerazione della forte richiesta di orientamento che
viene avanzata dagli alunni delle classi terminali. Il compenso per questa figura verrà
ridotto nella misura di 22 ore forfetarie;
15. che, per quest’anno scolastico, venga riconosciuto un compenso ai docenti che svolgono
le attività di organizzazione della partecipazione della scuola ai concorsi, alle gare, alle
olimpiadi … Il compenso verrà riconosciuto in relazione ai seguenti criteri: a) complessità
della organizzazione della partecipazione; b) presenza di lavoro di correzione di compiti,
elaborati, componimenti… c) luogo di svolgimento della manifestazione; d) rilevanza dei
risultati conseguiti dalla scuola. Non potranno essere assegnate ore di insegnamento per la
preparazione degli alunni per la partecipazione alle gare;
16. che venga riconosciuto un compenso ai docenti organizzatori di eventi culturali e
manifestazioni e mostre, in base ai seguenti criteri: a) complessità dell’organizzazione; b)
rilevanza degli autori e dei soggetti invitati; c) rilevanza dell’incontro per la presenza di
altri soggetti e partner, anche finanziatori, dell’iniziativa; d) rilevanza esterna suscitata
dall’evento;
17. che, per quest’anno scolastico, venga riconosciuto un compenso ai docenti organizzatori
di Progetti all’interno della scuola, in base ai seguenti criteri: a) complessità
dell’organizzazione del progetto; b) numero delle ore di durata del progetto; c)
organizzazione di uno spettacolo finale; d) rilevanza esterna suscitata dall’evento.
18. docenti responsabili della gestione del sito, in base ai seguenti criteri: a) complessità del
lavoro svolto; b) condizione di tenuta della parte del sito di propria responsabilità;
19. che la scuola non è in condizione di riconoscere un compenso minimo ai docenti che
parteciperanno alla somministrazione di prove di valutazione organizzate dagli organi
istituzionali nazionali e internazionali e che le stesse verranno svolte secondo il criterio
della rotazione;
20. che il servizio di tutoring per i docenti in periodo di prova verrà svolto su base volontaria;
21. che in caso di assenza di una funzione strumentale o di un Responsabile di progetto e che
lo stesso venga sostituito da altro docente, il compenso verrà distribuito sulla base dei
seguenti criteri: a) criterio temporale (periodo 1° settembre – 31 agosto): compenso da
corrispondere / 365 giorni * i giorni di servizio effettuato; b) stato di avanzamento del
progetto al momento della sostituzione;
22. che il prossimo anno scolastico le nomine verranno effettuate entro il mese di settembre e
poiché a quella data è difficile conoscere le somme a disposizione dell’istituzione
scolastica e la quantità precisa delle attività che verranno svolte, nella nomina verranno
indicati i criteri di retribuzioni previsti nella C.I.I. per lo svolgimento di tale funzione.
Nella nomina sarà espressamente previsto che il compenso finale è strettamente collegato
alla somma finale che verrà effettivamente assegnata alla scuola e che quindi la
retribuzione potrà avere una decurtazione proporzionale, in diminuzione o in aumento,
anche particolarmente significativa o che addirittura la stessa potrebbe anche non esserci.
L’accettazione della nomina equivale a rinunzia ad ogni azione risarcitoria, nei confronti
della scuola, qualora le somme assegnate all’istituzione scolastica dovessero essere
22
significativamente inferiori a quanto era possibile ipotizzare, in fase previsionale, sulla
base delle somme assegnate nell’anno scolastico precedente e sulla base delle informazioni
ufficiali disponibili;
23. che tutte le attività verranno sottoposte a discussione nell’ultimo Collegio dei docenti, che
potrà decidere l’insediamento di una Commissione ristretta per una valutazione più attenta
e puntuale delle attività svolte. La Commissione verrà designata ed opererà secondo i
criteri puntualmente stabiliti dal Collegio;
24. che il Dirigente Scolastico, nell’ambito delle prerogative a lui attribuite dalla normativa
vigente e nel rispetto delle competenze degli OO.CC., procederà all’assegnazione del
Fondo dell’istituzione scolastica sulla base dei criteri qui indicati dalla C.I.I.;
25. che i compensi assegnati verranno pubblicati all’albo della scuola e sul sito dell’istituzione
scolastica, nell’area riservata che si procederà ad istituire sul sito della scuola e che chi
non vorrà che i propri compensi vengano pubblicati, dovrà produrre esplicita richiesta
scritta al Dirigente Scolastico. In caso contrario, nel momento in cui la C.I.I. verrà
sottoscritta dalla parte pubblica e dalla parte sindacale ed entrerà in vigore, la non
produzione di esplicita domanda scritta da parte dell’interessato, equivarrà a liberatoria
concessa al Dirigente scolastico per la pubblicazione dei compensi;
26. la richiesta di pubblicazione dei compensi percepiti dal personale docente all’Albo della
scuola e sul sito dell’istituzione scolastica, è stata un’esplicita e formale richiesta della
parte sindacale, per comprensibili ragioni di trasparenza, e che tale richiesta è stata
condizione per la firma della C.I.I.. La parte sindacale è rimasta ferma nella sua richiesta,
pur esplicitamente avvertita dal Dirigente Scolastico che tale procedura è stata oggetto
anche di orientamenti negativi da parte della giurisprudenza attuale e rimane un punto
controverso.
Analogo orientamento alla piena trasparenza è stato espresso dal Consiglio d’istituto.
Il Dirigente Scolastico aveva proposto la sola consegna ai Dirigenti sindacali dell’elenco
dei compensi attribuiti al personale docente.
Art. 29
Attività personale ATA
Tali risorse finanziarie saranno ripartite per intensificazione del lavoro dovuto alle
attività e ai progetti del POF, per le ore eccedenti il normale orario di lavoro e per
maggiori impegni, mentre le ore non previste dalla programmazione saranno
recuperate con riposi compensativi secondo il seguente prospetto:
Risorse anno scolastico 2013/2014....
(comprensive degli oneri riflessi a carico
dell’amministrazione e dell’IRAP)
Prestazioni aggiuntive del personale ATA (art. 88,
comma 2, lettera e) CCNL 29/11/2007)
Somme non utilizzate provenienti da esercizi
precedenti FIS 2012/2013
Compensi per il personale ATA per ogni altra attività
deliberata nell'ambito del POF (art. 88, comma 2,
lettera k) CCNL 29/11/2007)
L.D. 18.288,18
L.S. 24.268,41
L.D. 8.271,98
L.S. 10.976,91
€ 0,00
23
Compenso per il sostituto del DSGA e quota variabile
dell’indennità di direzione DSGA (art. 88, comma 2,
lettere i) e j) CCNL 29/11/2007)
Compensi DSGA (art. 89 CCNL 29/11/2007 come
sostituito dall’art. 3 della sequenza contrattuale
personale ATA 25/7/2008)
Indennità di turno notturno, festivo e notturno-festivo
del personale educativo (art. 88, comma 2, lettera g)
CCNL 29/11/2007)
Indennità di bilinguismo e trilinguismo (art. 88,
comma 2, lettera h) CCNL 29/11/2007)
Incarichi specifici (art. 47 CCNL 29/11/2007, comma
1 lettera b) come sostituito dall’art. 1 della sequenza
contrattuale personale ATA 25/7/2008)
Somme non utilizzate provenienti da esercizi
precedenti
Compensi per progetti relativi alle aree a rischio, a
forte processo immigratorio e contro l'emarginazione
scolastica (art. 9 CCNL 29/11/2007)- (ATA+Dsga)
CEDOLINO UNICO
L.D. 5.517,60
L.S. 7.321,85
€ 0,00
€ 0,00
€ 0,00
L.D. 2.461,95
L.S. 3.267,02
€ 0,00
L.D. 3.553,00
L.S. 4.714,83
Compensi relativi a progetti nazionali e comunitari
(Art. 6, comma 2, lettera l) CCNL 29/11/2007)
€ 0,00
TOTALE COMPLESSIVO
L. S. € 50.549,02
Intensificazione: attribuzione di n. 30 ore tutte intra l’orario d’obbligo.
Il recupero delle ore con riposi compensativi, preventivamente concordato con il
D.S.G.A., privilegerà, in linea prioritaria, i periodi di sospensione dell’attività didattica
e le chiusure prefestive.
Le eventuali ore aggiuntive non remunerabili con il FIS verranno usufruite con riposo
compensativo nei periodi di sospensione delle lezioni o in quelli estivi sempre
autorizzati dal Dirigente Scolastico, su proposta del Direttore S.G.A. da concordare col
DSGA e compatibilmente con le esigenze organizzative dell’Istituto.
Il Piano potrebbe essere integrato/modificato in corso d’anno, previa consultazione
della delegazione trattante, per gestire ed organizzare al meglio i processi formativi,
per rispondere adeguatamente alle esigenze degli alunni e delle loro famiglie e per
fornire all’Utenza e al Territorio un servizio sempre più qualificato.
24
18.288,18
Ass.
Amm.
vi
N°
COGNOME E NOME
3
Maggior Impegno
apertura pomeridiana
14,00/20,00
(sett/giugno
1/2h*3gg*4sett*9me
si=108h )1 Lanza e
rotazione Perugini
Maggior impegno
disponibilità
reperimento h 20
(Lanza )
Maggior impegno
disponibilità
reperimento h 25 + 6
h RC (Perugini )
3
Maggior impegno CS
in Aula Magna LANZA
- FORFETTARIO
1
2
ORE ATA
IMPORT
O
ORARIO
SPETTA N°
ORE
NTE
ORE ATA
IMPORTO
ORARIO
SPETTANT
E
N° ORE
Coll.
Scolasti TOTALE FIS
IMPORTO
ORARIO
SPETTANT
E
N° ORE
100,00
1.250,00
14,50
14,50
12,50
20,00
250,00
14,50
14,50
14,50
14,50
14,50
14,50
20,00
12,50
0,00
12,50
9
14,50 567,00
14,50
10
Straordinario AT sede
Perugini(2hsett*4sett
*8mesi*2AT)
14,50
14,50
7
ORE ATA
12,50
Straordinario AA (6
h*9 AA*9mesi + 1 h
cons =TOT h 63)
6
25.685,16
14,50
8
5
875,00
14,50
Maggior impegno AT
Aula Magna (Lanza)
+ 12 h RC (Perugini)
FORFETTARIO
Maggior impegno CS
impegnati sca Ascoli
e Bovino
3h*6gg*10mesi
Maggior impegno AA
Commissione
Elettorale
Maggior impegno AA
(Lanza 25 h +
Perugini 10 h)
Commissione Viaggi
Maggior impegno CS
sedi Bovino e Ascoli
(30 h*2)
4
Ass.
Tecnici
8.271,98
25,00
12,50
12,50
362,50
30,00
375,00
290,00
14,50
0,00
14,50
14,50
10,00
14,50
12,50
145,00
14,50
35,00
14,50
12,50
507,50
14,50
14,50
12,50
12,50
8.221,50
12,50
2.175,00
150,00
180,00
60,00
2.250,00
750,00
25
11
12
13
Straordinario AT 15
Perugini + 18 h*2 AT
a RC supporto
Mostre
Straordinario CS sede
Lanza (3h sett*3sett
*9 mesi*2 CS=162 +
5 h*6gg*2cs*3 cons
=180+ 5
h*3gg*2cs*2
colloqui=60)
Straordinario CS sede
Perugini (3h sett*4*9
mesi*1 CS=108 +5
h*6gg*2cs*3
cons=180
+5h*2gg*2cs*2collo
= 40)
EXTRA Imprevedibili
TOTALI
14,50
14,50
14,50
14,50
12,50
402,00
5.025,00
14,50
14,50
14,50
14,50
14,50
14,50
12,50
12,50
12,50
250,00
3.125,00
0,00
451,16
612,00
35,00
230,00
12,50
507,50
1.042,00
25.685,16
Art.30
Attività personale Docente
Viste le attività approvate nel POF e dagli organi collegiali, si stabilisce quanto
segue:
Particolare impegno professionale 'in aula' connesso alle
innovazioni e alla ricerca didattica e flessibilità organizzativa e
didattica (art. 88, comma 2, lettera a) CCNL 29/11/2007)
Attività aggiuntive di insegnamento (art. 88, comma 2, lettera b)
CCNL 29/11/2007)
Ore aggiuntive per l'attuazione dei corsi di recupero (art. 88,
comma 2, lettera c) CCNL 29/11/2007)
+ Potenziamento
Attività aggiuntive funzionali all'insegnamento (art. 88, comma
2, lettera d) CCNL 29/11/2007)
Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti FIS
Compensi attribuiti ai collaboratori del dirigente scolastico (art.
88, comma 2, lettera f)
Indennità di turno notturno, festivo e notturno-festivo del
personale educativo (art. 88, comma 2, lettera g) CCNL
29/11/2007)
Indennità di bilinguismo e trilinguismo (art. 88, comma 2, lettera
Risorse anno scolastico 2013/2014
(comprensive degli oneri riflessi a carico
dell’amministrazione e dell’IRAP)
€ 0,00
€ 0,00
L.D. 5.844,00
L.S. 7.755,00
€ 0,00
L.D . 5.324,13
L.S. 7.065,12
L.D. 10.850,00
L.S. 14.397,95
€ 0,00
€ 0,00
26
h) CCNL 29/11/2007)
Compensi per il personale docente ed educativo per ogni altra
attività deliberata nell'ambito del POF (art. 88, comma 2, lettera
k) CCNL 29/11/2007)
Particolari impegni connessi alla valutazione degli alunni (Art.
88, comma 2, lettera l) CCNL 29/11/2007)
Funzioni strumentali al POF (art. 33 CCNL 29/11/2007)
L.D.
31.822,43 L.S
42.228,36 € 0,00
Compensi per attività complementari di educazione fisica (art.
87 CCNL 29/11/2007)
L.D.
4.507,46
L.S.
L.D.
5.981,41
4.572,03
L.S. 6.067,08
L.D. 7.447,00
Compensi per progetti relativi alle aree a rischio, a forte
processo immigratorio e contro l'emarginazione scolastica (art. 9
CCNL 29/11/2007) (Doc+DS+Prog+Monit)
Compensi relativi a progetti nazionali e comunitari (Art. 6,
comma 2, lettera l) CCNL 29/11/2007)
Ore eccedenti per sostituzione colleghi assenti
Somme non utilizzate provenienti da esercizi precedenti
TOTALE COMPLESSIVO
L.S.
9.882,16
€ 0,00
L.D.
4.327,40
L.S.
5.742,46
€ 0,00
€ 99.119,54
Attività Personale Docente (compenso orario € 17,50) F.I.S. 2013/2014 PER AREE DI INTERVENTO – h disponibili 2.438 + h Eco 304 = h 2.742
Aree
Funzioni
F.I.S. 2012/2013
Area Dirigenza
Area
Organizzazione
Area Didattica
Area
Progettuale
Area Prove
nazionali
Area I.D.E.I.
TOT. Generale
880
1.674
Taglio lineare
50%
440
837
F.I.S. 2013/2014
Taglio selettivo
585
966
1.474
647
737
324
606
360
115
58
0
238
5.028
119
2.515
225
2.742
Funzioni Strumentali
L’Accordo Nazionale tra il MIUR e le OO.SS. del 18/11/2009 all’art. 2 –Funzioni
Strumentali- stabilisce che l’importo complessivo delle risorse relativo alle funzioni
strumentali è ripartito tra le Istituzioni scolastiche sulla base dei seguenti parametri:
27
quota base di € 1.226,07 (L.S.) spettante a ciascuna istituzione, esclusi convitti ed
educandati, più l’importo complessità di € 598,40 con ulteriore quota fissa di € 38,49
* n. 108 organico diritto docenti; pertanto l’importo spettante a codesta istituzione
scolastica, comunicato nelle citate mail, è
Funzioni
Strumentali
LD
4.507,46
LS
5.981,40
Con tale somme la contrattazione, in seguito a delibera del Collegio dei Docenti, ha
stabilito di finanziare n. 13 Funzioni strumentali.
Attività di avviamento alla pratica sportiva
Anche per quest’anno scolastico è stata inserita nel POF l’attività di avviamento alla
pratica sportiva. Il relativo progetto è stato presentato da n° 3 docenti di educazione
fisica, per i quali viene stabilito che il compenso per le ore eccedenti le 18 settimanali,
venga corrisposto come previsto nell’Accordo tra MIUR e OO.SS, secondo i seguenti
criteri:
Importo della quota fissa di € 106,44 per il nr. delle classi in organico, quindi n.57.
L’importo complessivo comunicato nella nota ministeriale n. Prot. n. 7885 del 3
dicembre 2013, codesta istituzione scolastica, è di
Pratica
Sportiva
LD
4.572,03
LS
6.067,08
che sarà obbligatoriamente legato all’effettiva attivazione dei progetti di avviamento
alla pratica sportiva e liquidato solo al reale ottenimento dei relativi finanziamenti.
Collaboratori del D.S.
Ai collaboratori ed ai Fiduciari di cui il Dirigente Scolastico si avvale in modo
continuativo nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, viene
corrisposto, per il corrente anno scolastico, il compenso forfetario a carico del fondo
d'istituto.
Resta inteso che, ai sensi dell'art. 88, lettera f, i due collaboratori del Dirigente non
possono cumulare al suddetto compenso quello previsto per le funzioni strumentali.
Art. 31
ATTIVITA’ E PROGETTI DEL PERSONALE DOCENTE
Idei / Attività di Recupero e potenziamento
Le modalità organizzative e didattiche
sono da attuarsi secondo i criteri che
verranno deliberati in Collegio Docenti. Per l’individuazione del personale
si
stabiliscono i seguenti criteri:
•
Disponibilità del docente disciplinare della classe.
•
Disponibilità del docente della stessa classe di concorso.
28
•
Disponibilità di docenti di altre discipline purché abilitati nella classe richiesta.
Qualora non ci fossero docenti interni disponibili, si provvederà alla nomina di
docenti esterni attingendo dalle graduatorie d'Istituto.
COORDINATORI
Il DS provvederà alla sostituzione del coordinatore eventualmente assente ai consigli
di classe; la sostituzione potrà essere effettuata dal D.S. o da un suo delegato, al
quale verrà assegnato il compenso detratto al coordinatore assente (ad eccezione,
ovviamente, del DS). Al coordinatore assente sarà detratta la somma pari ad un’ora
di attività funzionale all’insegnamento (€ 17.50) per ogni Consiglio di classe al quale
risulterà assente.
PON ED ALTRI PROGETTI
Fermo restante i criteri generali per l’utilizzazione del personale nei PON, si
stabiliscono i seguenti criteri di individuazione:
1. A parità di titoli, competenze ed esperienze fra soggetti esterni e interni alla
scuola, sarà data precedenza al docente interno.
2. Non possono essere assegnati più di due incarichi.
3. Per l'individuazione degli Esperti si fa riferimento a quanto stabilito nei bandi.
Per quanto attiene la definizione dei criteri per l’attribuzione dei compensi accessori al
personale relativi a progetti nazionali o comunitari rientranti nell’ambito della C.I.I. si
stabilisce di far riferimento a quanto specificatamente indicato dalle voci di spesa dei
relativi progetti. Qualora tali criteri mancassero si stabilisce di far riferimento ed
adottare i criteri di attribuzione dei compensi previsti per i PON ed indicati nelle Linee
Guida PON 2007/13.
Art. 32
FORMAZIONE
I Fondi relativi alla Formazione devono essere utilizzati prioritariamente per
l’attivazione di corsi deliberati dal collegio dei docenti. Ove la scuola non preveda
l’organizzazione di corsi con tali fondi, gli stessi saranno utilizzati per incentivare il
personale che parteciperà ai corsi di formazione promossi dall'amministrazione
centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati accreditati (art. n. 63 e 66 del
CCNL.), svolti al di fuori dell’orario di servizio.
Non appena verrà fornita l'informazione sui fondi disponibili alla RSU ed alle OO.S.S,
la delegazione trattante si riunirà per definire tutti i criteri.
A conclusione delle attività la somma disponibile sarà equamente divisa per le ore
totali effettuate dal personale ATA e Docenti. Una volta stabilito il valore di ogni
singola ora la stessa quota oraria sarà utilizzata per compensare anche le attività della
formazione specifica handicap. Eventuali residui saranno utilizzati come economie
nell’anno scolastico successivo. I criteri di accesso alle attività di formazione per tutto
il personale saranno i seguenti:
1. attinenza disciplinare/professionale;
2. numero dei partecipanti (max il 20% del personale) compatibile con il regolare
svolgimento delle attività didattiche/lavorative;
3. alternanza/ rotazione dei partecipanti alle attività formative.
29
Art. 33
Liquidazione dei Compensi
I compensi a carico del fondo sono liquidati mediante la procedura del “Cedolino
Unico” solo dopo accreditamento dei fondi in riferimento alle risorse previste dal
presente contratto, fatte salve le disponibilità finanziare diverse derivanti dai diversi
finanziamenti del F.I.S. entro il 31 agosto.
TITOLO V
Art. 34
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Ai sensi del D.Lgs. 9 Aprile 2008, n. 81 (pubblicato il 30/04/2008 in attuazione
dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro) e D.Lgs. 03 Agosto 2009 n.106, rispetto a quanto
non espressamente indicato nel presente contratto integrativo, la normativa di
riferimento primaria è costituita da tutte le norme legislative in materia di salute e
sicurezza sui luoghi di lavoro.
SOGGETTI TUTELATI
I soggetti tutelati sono tutti coloro che nell’Istituzione scolastica prestano servizio
con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato.
Ad essi sono equiparati tutti gli studenti dell’istituzione scolastica nella quale i
programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e
l’uso di laboratorio con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l’uso di
macchine, apparecchi e strumenti di lavoro, ivi comprese le apparecchiature fornite di
videoterminali.
Sono, altresì, da ricomprendere, ai fini della gestione delle ipotetiche emergenze,
anche gli studenti presenti a scuola in orario curricolare ed extracurricolare per
iniziative complementare ivi realizzate.
Gli alunni non sono numericamente computati ai fini degli obblighi che la
correla al numero del personale impegnato presso l’istituzione scolastica.
legge
Gli alunni sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione
e la revisione annuale del piano d’emergenza.
ART. 35
OBBLIGHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO IN MATERIA DI SICUREZZA
Il Dirigente scolastico,così come identificato con D.M. 21/06/1996 n.292 Datore di
lavoro deve espletare gli obblighi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro così come
indicati dagli art. 17 e 18 del Testo Unico integrato dal D.Lgs n.106 del 2009.
ART. 36
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
30
Nell’unità scolastica il Dirigente scolastico, in quanto datore di lavoro, deve organizzare il servizio di prevenzione e protezione designando per tale compito, previa
consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una o più persone tra
i dipendenti secondo le dimensioni della scuola.
Nell’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione, così come nella
designazione delle “figure sensibili” dei lavoratori, cioè incaricati della gestione
dell’emergenza, le figure scolastiche potrebbero essere individuate, nel collaboratore,
nell’assistente tecnico per i laboratori, nel docente di Educazione Fisica, comunque in
possesso di attitudini e capacità adeguate.
ART. 37
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE
Ove il dirigente scolastico non intenda assolvere direttamente la funzione, designa
previa consultazione del R.L.S. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione in possesso dei requisiti previsti dalla legge. In assenza di risorse interne
idonee e disponibili è possibile il ricorso alternativo all’esterno. Non è possibile
designare persone esterne all’istituzione scolastica come addetti al servizio di
prevenzione e protezione.
ART. 38
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Il primo adempimento del Dirigente scolastico consiste nella valutazione dei rischi e
nella conseguente stesura di un apposito documento ai sensi dell’art.17 del Testo
Unico e successive modifiche ed integrazioni, avvalendosi della collaborazione del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente ove
previsto. Tale documento viene revisionato ogni qualvolta vi siano variazioni
sostanziali all’interno dell’istituzione scolastica.
ART. 39
SORVEGLIANZA SANITARIA
I lavoratori addetti ad attività per le quali la valutazione dei rischi ha evidenziato un
rischio per la salute sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.
Essa è obbligatoria quando i lavoratori sono esposti a rischi specifici individuati dalla
legge come particolarmente pericolosi per la salute.
L’individuazione del medico che svolge la sorveglianza sanitaria è concordata con l’ASL
o altra struttura pubblica, in base a convenzione tipo definita dall’autorità scolastica
competente per territorio.
ART. 40
RIUNIONE PERIODICA DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI
Il Dirigente Scolastico direttamente o tramite il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, o il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ove ne
ricorrono le condizioni, indice almeno una volta all’anno una riunione di prevenzione e
protezione dai rischi,di cui all’art.35 del Testo Unico così come integrato dal D.Lgs 106
del 2009.
Le riunioni periodiche di prevenzione e protezione rischi sono convocate con almeno
5 (cinque) giorni di anticipo, salvo eventi imprevisti, e con ordine del giorno specifico.
Il RLS, sempre entro cinque gg. prima della riunione, deve essere messo in condizioni
31
di potervi partecipare effettivamente e proficuamente. All’uopo viene informato
preventivamente, anche con la consegna di atti e documenti, delle materie poste
all’ordine del giorno. Della riunione viene redatto verbale firmato dalle parti che è
tenuto a disposizione dei partecipanti per la sua consultazione.
Il RLS, ove si presenti una situazione di rischio o di variazione delle condizioni di
sicurezza, può chiedere che venga immediatamente convocata la riunione.
ART. 41
RAPPORTI CON GLI ENTI LOCALI
Le attività relative agli interventi strutturali e di manutenzione necessarie per
garantire la sicurezza dell’edificio adibito ad Istituzione scolastica, sono a carico
dell’Ente locale (provincia) tenuto, ai sensi della vigente normativa, alla manutenzione
ordinaria e straordinaria dell’immobile, previa richiesta formale di adempimento
all’Ente locale competente, da parte del Dirigente Scolastico. Inoltre il D.S. in caso di
pericolo grave e imminente adotta i provvedimenti di emergenza resi necessari dalla
contingenza, dei quali va informato tempestivamente l’ente locale di pertinenza.
ART. 42
ATTIVITÀ AGGIORNAMENTO, FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Nei limiti delle risorse disponibili, il Dirigente scolastico, assicurerà una informazione
ed una formazione adeguate al personale in materia di igiene e sicurezza con
riferimento al proprio posto di lavoro ed in relazione alle mansioni svolte.
La formazione dei lavoratori e quella del R.L.S. deve avvenire durante l’orario di
lavoro e non può comportare alcun onere a loro carico.
Per il personale ATA la formazione può avvenire anche in periodi di sospensione
dell’attività didattica (in orario di servizio).
Per i docenti la formazione può avvenire anche all’interno delle quaranta ore di attività
funzionali all’insegnamento.
ART. 43
ESERCITAZIONI
Le esercitazioni previste nel piano della sicurezza verranno attuate in ciascun anno
scolastico e saranno minimo due.
ART. 44
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
Con riferimento alle attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,il cui
riferimento normativo è l’art.50 del Testo Unico integrato dal D.lgs. 106/09 le parti
stabiliscono quanto segue:
A) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto di accesso ai luoghi di
lavoro nel rispetto dei limiti previsti dalla legge; egli segnala preventivamente al
Dirigente scolastico le visite che intende effettuare negli ambienti di lavoro; tali visite
possono svolgersi congiuntamente con il responsabile del servizio di prevenzione o un
addetto da questi incaricato;
B) laddove si prevede l’obbligo da parte del Dirigente scolastico di consultare il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, la consultazione si deve svolgere in
modo da garantire la sua effettiva tempestività; pertanto il Dirigente scolastico sente
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il rappresentante dei lavoratori su tutti quegli eventi per i quali la disciplina legislativa
lo preveda. In quell’occasione il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha
facoltà dì formulare proposte e opinioni sulle tematiche oggetto di consultazione, che
deve essere verbalizzata e nel verbale, depositato agli atti, devono essere riportate le
osservazioni e le proposte del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Questi
conferma l’avvenuta consultazione apponendo la propria firma sul verbale. Inoltre, il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è consultato sulla designazione del
responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione, sul piano di valutazione dei
rischi, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nell’istituzione
scolastica: è consultato anche in merito all’organizzazione della formazione.
C)
il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto dì ricevere le
informazioni e la documentazione relative alla valutazione dei rischi e alle misure di
prevenzione, nonché quelle inerenti alle sostanze e ai preparati pericolosi, alle
macchine, agli impianti, all’organizzazione del lavoro e agli ambienti di lavoro,
all’idoneità degli edifici, agli infortuni e alle malattie professionali; riceve, inoltre,
informazioni provenienti dai servizi di vigilanza:
D) il Dirigente scolastico, su istanza del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, è tenuto a fornire tutte le informazioni e la documentazione richiesta. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è tenuto a fare delle informazioni ricevute un uso
strettamente connesso alla sua funzione;
E) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha diritto alla formazione specifica
prevista . La formazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve
prevedere un programma base minimo di 32 ore, più un aggiornamento di 8h
F) il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza non può subire pregiudizio alcuno
a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le
tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali;
G) per l’espletamento dei compiti il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,
oltre ai permessi già previsti per le rappresentanze sindacali, utilizza appositi permessi
orari pari a 40 ore annue, il predetto monte ore e l’attività sono considerati tempo di
lavoro.
TITOLO VI
ART. 45
VALIDITA' DEL CONTRATTO
Il presente contratto conserva validità fino a nuova negoziazione o disdetta di una
delle parti, e in ogni caso ai sensi del Art. 65 comma 2 del D.Lgs. 159/2009, cessa la
sua efficacia dal 13 dicembre 2012.
Per la parte pubblica il Dirigente Scolastico:
Per la parte sindacale
RSU:
Per la parte sindacale OO.SS. :
1. CGIL
2. CISL
3. UIL
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4. SNALS
5. GILDA
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