2112. Rassegna Sicilia 3_04_2014

RASSEGNA
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3 Aprile 2014
Atenei siciliani
GdS –
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Meno posti e ospedali accorpati: ecco le novità.
Deidier: quello spazio fra l’eccesso e il proibito e i limiti da superare.
Ersu senza vertici, sit-in di studenti contro la Scilabra.
Università – Due giorni per << Ripensare l’antimafia >>.
Giurisprudenza – Dibattito sull’Ue e il suo futuro
La Sicilia –
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All’Università senza età – Nonno Gaetano, 80 anni e tre lauree.
Formazione - Tirocinio in ateneo per 48 neolaureati.
Il nuovo modello - Tutti gli accorpamenti Chiusura graduale di alcuni punti di
nascita.
La Repubblica – Buchi e sprechi, le sfide che aspettano i nuovi manager.
Giornale di Sicilia
Se z
Fatti&Notizie
data
3/04/2014
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4
I NODI DELLA SICILIA
APPRODA IN COMMISSIONE ALL'ARS IL NUOVO PIANO SANITARIO: LE STRUTTURE PIÙ PICCOLE SARANNO RIUNITE IN CONSORZI
Meno posti e ospedali accorpati: ecco le novità
O Più spazio in corsia alla lungodegenza e alla riabilitazione. L'assessore Borsellino: aspettiamo l'ok dal ministero, poi operativi
di Canicattì e Licata. Nella provincia
mssena, 16C1 Sp0daverraimu r-
11 tre Policlinici di Palenno, Messi-
na e Catania vedtmune scendere
talora dotazione roto pleNsfiva niente da 2.260 posti letto per pazienti acuti a 2.036. Crescono invece i posti letto nelle strutture di
eccellenza.
Filippo Passanti no
TWIr- FR gr'F_ MSSANT NO
"boe Un taglie crvirtnale, riduce il nun iero dei posti ICOLI ifi Si Cala _ saLanuu 18.720, cioè 861 In meno tiEpett o
sses.sorato alai 1U 513 I previsti
la Salute nel 2010_ Quello déic iso ieri è
tuttavia un taglio infedele ai 1.500 pesti che la Regirme avrebbe durino
cancellare scoo ade lana wirna bozza
del piano di ri organizzazione bocciato in Cm-rum is Al] ne 5 ailità all'ifirs nel
noverntre se urso,
Il taglio è, però, sola ,cvirtual e. perchéin realtà' postiletto finora dispunibili 5011g stati 1b.1331 (gli altri non
sono mai stati creati). Quindi ne restano da attivare 1.889. Un date che
SCI a comunque un vide rispetto u
quanto prevista nel precedente piano varato dall'ex assessore Massimo
Russo.
il nuovo piano prevede anche la
nascita in tutta l'isela di Ospedali Ra
dia, sorta di consorzi, che consentiranno di salvare le piccole strutture.
Gua rdando al numeri reali, l'ospedale CiviC0 di Palemo, ilpiii graniic della Sicilia, %TELA rtimintrne i propri p0stiletto per acuii (destinati a pazienti
che markilesi.ant-) forme eli malattia
plii gravi) da 1.153a 131 II Garibaldi di
Catania ne nianterrà r.i86 degli attuali
530 e il Papardo di Messina 431 invece di 452. Tra le altre strutto re di maggiori dimensioni, il Cannty.zare di Cutania che subirà un taglio da 560 a
535 posti letto, casi corna Villa Sofia,
a Palermo, che dovrà accontentarsi
di 70b pesti tetto invece degli attuali
755. I !re Policlinici di a lena o, Messina e Care niavedra nn o scendere la loro diitsziuuiiu eurnule[isivanierae da
2,260 pesti letto per aiuti a 2.-03fl.
Aumentano, invece, lievemente i
numeri dei posti letto nelle strutture
LA REGIONE LA PRIMA
A DOTARSI DEL N'ANO
PIANO: 51 ATTENDONO
400 MILIONI DA ROMA
di eccellenza: Bu coheri, isniett, san
Raffaele, Oasi di Traina, Ron Inc pu-
lci° e Rizz Dli. Con la nuova mappa
della rete ospedaliera in Sicilia l' as .SeSSOre Lucia Borsellino punta a fare
rientrare la Regione all'interno del
parametro nazienale: 3 posti letto
ogni mille abitanti a cui si aggiungono 0,2 posti di lungodegenza e 0,5 di
riabilitazione sempre ogni mille abitanti. Un aumento che interessa soprattutto la lungo degenza e la riabilitazione. , ,Siarno la prima regione in
I trilla a dotarsi del piano di riniodu l zione — dice l'assessore Borsellino -.
Abbiamo persino anticipate i tempi,
dato cheti ministero della Salute non
ha ancora approvato il r.egolaimen-
pti in due sole strutture; quelle di
Caitanissetm-San CataldO - Muss o-
meli e blazzarino-Nisecrui-Geln, I
sette presidi ospedalieri della provincia di Catania -verranno aceurputi in
tre Ospedali. riuniti. Acireale-Gian -c,
3 isneavilla-Brori t c-Pa t erri4 Miit ello' Caltagirone. I quadro ospedali della provincia di Enna VCILaill re trasformati in due: Nicosia-Leoni:m-te e Enna-Piazza An-nerina. In provincia di
Messina, invece, nasceranno due
Ospedali riuniti: Milazzo-Barcellon a -Lipari e SETI t'Agata-141istretta. N el
Siracusano saranno unite le strutture di Avida e Noto. A Palermo lingua ssia sarà associato a Valla delle Ginestre. Formeranno due distretti unici
Parliniee- Ciorleotw e P e trali a-Termini, Nel Ragusano nasceranno gli
OspedaliRiuniti di Vil Paria-Uni-liso e
IvIodiea-Scieli. Infine, nel Trapanese
gli Ospedali Riuniti saranno tre: 'frapani-Aleattko- Pantelleria, I arsala-Salerni e Mazara-Castelvetrian o.
Eh-. Dopo il passaggio in giunta e in
corni nissione il piane s
vinto al irdnis tero della Salute . « E nno
venti giorni sarà operativo». sostiene
'1 1 a sse ss 4 re. LI eir del ministena, spiega l'assessore, consentirà alla Sicilia
di ottenere Luaggiort risorse, circa
46(1 milioni di etre, per l'edilizia
ospedaliera e per 1' a m mode rna ment o tecn dio gico delle strutture. il pia no vede -così la luce dopo mesi di
scontri ali 'Ars. Per Pippo Digiaeou
presidente delle commissione 5 aità, iiquinn.do si lavora al riparo da polemiche si porta sempre a casa un
buon iisultato».
Gli ospedali «a eco rpa ti»
Per salvare 37 ospedali di previncia dalla mannaia del decide Balduzai. che fissava la chiusura delle strutture con meno di 120 posti Letto, viene stabilito l' acca rpa meni o dei piccoli presidi che diventeranno ,cOspedati riuniti». In provincia di Agri ger te. ad esempio, verranno riuniti in
un'unica struttura rirgariizzstivum tli
ospedali di Sciacca e [libera e quelli
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ez
Società
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3/04/2014
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»INTERVISTA. Parla il docente di Letterature comparate all'Università di Palermo e poeta: «Oggi, in una civiltà così dominata dalle immagini, non c'è più pudore»
Deidier: quello spazio fra l'eccesso e il proibito e i limiti da superare
«La pornografia d'arte non esiste, se
ne è andata con il comune senso del
pudore»: il teorico della pornografia
inesistente quando sfiora l'arte è il
professor Roberto Deidier, docente
di Letterature comparate all'Università di Palermo, poeta e autore di saggi
letterari su Italo Calvino, Sandro Penna, prossimo volume per Mondadort:
«Il nuovo libro di poesie». Ma escludendo l'arte, la pornografia resta in
vera grandezza su tutto. «La pornografia d'arte non è facile da individuare spiega Roberto Deidier - perché non
è uno dei possibili linguaggi artistici,
ma va oltre l'arte, ha il suo spazio fra
l'eccesso e II proibito, è ciò che eccede il nostro sistema di valori, la nostra
coscienza e ci spinge a superarne i limiti. Dall'altra parte c'è il proibito
che rappresenta qualcosa di irrimediabilmente attraente e rispetto a quale non riusciamo a sottrarci, ne subiamo il fascino e l'attrattiva».
*61) a E fra l'eccesso e il proibito,
non è quello lo spazio della pornografia?
«È quello, ma mentre un tempo la po r-
nografia d'arte era una contraddizione oggi questo non è vero perché la
pornografia non esiste più, nel senso
che quel sistema di valori fra l'eccesso e il proibito si è molto relativizzato
e la pornografia non è diventata solo
un concetto ma una idea che ha a che
fare con un certo immaginario erotico. È, diventata un concetto estensivo: tanto è vero che possiamo usare
l'aggettivo pornografico come qualcosa che ci disturba e ci irrita rispetto
a un sistema di valori che non è più
soltanto di tipo erotico o sessuale».
nostra morale».
l** E non potrebbe la pornografia essere l'abbattimento della
vergogna?
«Oggi non esiste più il senso tradizionale della vergogna e credo che oggi
nella società della comunicazione ci
siano dei cambiamenti fra i due elementi della pornografia, l'eccesso e il
proibito: oggi il proibito non esiste
più mentre continua ad esistere l'eccesso, siamo sottoposti ad eccesso di
immagini che spesso ci risuonano e
ci risultano pornografiche».
• 0.0 In particolare, politica pornografica?
«Una politica ridotta a spettacolo
spesso deprimente che non si occupa
più dell'interesse dei cittadini è pornografica».
*se E il comune senso del pudore?
«È rimasto nelle aule di qualche pretura degli anni Cinquanta, oggi non c'è
più pudore, una civiltà così dominata
dalle immagini non ha più pudore».
(Te)
00 La politica, i giornali?
«Diciamo che lo spettacolo di certa
politica è pornografico, che alcune
trasmissioni televisive e radiofoniche
ci raggiungono come pornografiche».
ilii*ok Tutto quello che disturba è
pornografico?
«Pornografico è tutto ciò che ci spin-
ge e ci costringe a spostare in avanti i
limiti della nostra educazione e della
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Cronaca di Palermo
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• Protesta in assessorato
Ersu senza vertici,
sit-in di studenti
contro la Scilabra
Fuori per protesta. Ieri gli studenti
delle associazioni Run (Rete universitaria nazionale), Unixcento, Vivere ates1320 e Intesa universitaria hanno manifestato davanti all'assessorato all'Istruzione e alla Formazione, decidendo di
non partecipare al tavolo tecnico sul
nuovo disegno di legge sul diritto allo
studio. «Una delegazione di circa loo
studenti - scrivono i rappresentanti ha voluto manifestare la propria indignazione verso l'operato di questo assessorato che non ha ancora dotato l'Ersu di un presidente, paralizzando l'ente». Dopo 16 mesi senza un cda, gli studenti chiedono ora un confronto pubblico con l'assessore. «Saremo lieti di partecipare a un nuovo tavolo tecnico, dopoche sarà data priorità alle problematiche reali degli studenti». (*GIOPA*)
Un momento della manifestazione di protesta di ieri all'assessorato
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Cronaca di Palermo
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• Università
Due giorni
per «Ripensare
l'antimafia»
so. «Ripensare l'antimafia». È questo il tema di due giorni di incontri organizzati dall'università degli studi in
collaborazione con il dipartimento di
Studi europei e della integrazione internazionale. Due giorni durante i
quali si confronteranno esperti, politici, docenti, giornalisti. Si comincia domani mattina alle g nella sala magna
di Palazzo Steri. Molti i nomi importanti che interverranno dal procuratore di Roma Pignatone alla presidente
della commissione parlamentare antiomafia, Rosy Bindi, dal professore
Giovanni Fiandaca al rettore Roberto
Lagalla, dal presidente della corte
d'appello Vincenzo Olilveri al prefetto Francesca Cannizzo. Sabato mattina, al Rouge et Noir, proiezione del
film «La mafia uccide solo d'estate»
di Pif che a seguire sarà intervistato
dal giornalista di Mediaset, Gaetano
Savatteri, insieme a Pina Picierno, responsabile legalità del Pd, e Giorgia
Meloni, presidente di «Fratelli d'Italia».
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Palermo e Provincia
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• Giurisprudenza
Dibattito sull'Ue
e il suo futuro
• So Organizzato dall'Antenna Europe Direct, si svolgerà oggi dalle 15.30
alle 18.30, nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, in via Maqueda
172, il «Dibattito sul futuro dell'Unione» che affronterà varie domande:
quali sono le competenze dell'UE?Voto europeo: identità politiche o identità nazionali? La velocità dell'integrazione europea. Interverranno fra gli
altri Giuseppe Verde, Elio Sanfilippo
e l'assessore regionale Nelli Scilabra.
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LA SICILIA
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36.
si Ex dirigente sindacale, La
Guardia ha in casa 1.500 libri
e ama la letteratura, l'arte
e la storia, oltre che la politica
Prima Scienze politiche, negli
Anni 60, poi Lettere moderne
e adesso Filologia moderna: in
50 anni tre traguardi prestigiosi
Nonno Gaetano, 80 anni e tre lauree
«Studiare mi appassiona, ma mia moglie è stanca di vedermi seduto»
(
LLOCY GULLOTTA
Amante dei libri, circa 1.500 quelli conservati con cura
nella sua libreria, sistemati per genere e periodo storico. Gaetano La Guardia, 80 anni, è un uomo simpatico
e vivace, ha voglia di imparare e scoprire.
«Mi piace intrufolarmi, parlare con í giovani e tenermi sempre aggiornato e informato». E' umile, come sovente lo sono gli uomini di cultura e l'Idea «di non conoscere mai abbastanza» lo segue costantemente. Un
uomo appassionato del sapere
tanto che ieri si è
laureato per la
terza volta.
Ex dirigente
sindacale (segretario provinciale
dell'allora FederColtivatori, respongabile provinciale dell'Inas,
componente della
segreteria provinciale della Fnp Cisl e componente
del comitato provinciale dell'Inps)
pensionato iscritto alla Fnp Cisl, ha
conseguito, col
massimo dei voti, la laurea specialistica in Filologia moderna, all'Università degli Studi di Catania. relatore il
professor Antonio Di Silvestro, e ha discusso la tesi dal
titolo "Quanti ne ho visti passare, quanti ne ho subiti di
gutti...», Libero Bigiaretti; Attraversando il Novecento".
«Si tratta della descrizione della personalità dello
scrittore marchigiano nei confronti della letteratura
nell'arco di quasi tutto il Novecento» spiega La Guardia
che aggiunge: «Conseguire un'altra laurea non mi provoca nessun effetto, ho studiato e sono contento di
quanto realizzato certo - confessa sorridendo - ho provato ansia nel sostenere gli esami, ma questa è una mia
caratteristica. La prima laurea l'ho conseguita negli
anni '60, sono appassionato di politica e quindi ai tempi scelsi la facoltà di Scienze politiche - racconta - ma
la mia passione sono sempre state la letteratura, Parte,
la storia oltre che la politica e così è arrivata la seconda
laurea in Lettere moderne e adesso quella in Filologia».
«Non ho mai perso l'abitudine allo studio - aggiunge
il laureato ottuagenario - è una passione che continuerò
a coltivare ho già
in programma di
.
,
Witék.?Z
approfondire alcuni autori come
Parise, Chiara, Bassani ela stessa Goliarda Sapienza,
ma lo farò per
conto mio; un'altra laurea per il
momento non la
prendo in considerazione, mia
moglie è un po'
stanca di vedermi
sempre seduto a
studiare...».
Il neolaureato
ha ricevuto le congratulazioni di Rosaria Rotolo, segretaria generale della Cisi catanese, di Marco Lombardo, segretario generale Frip pensionati Cisl Catania, e di
Fulvio Garigliano, presidente provinciale dell'associazione di volontariato Anteas.«La Guardia è l'esempio di
come sia possibile mantenersi attivi intellettualmente
anche dopo la pensione e anche quando gli anni passano. Lo spirito e la curiosità di conoscere fanno parte della natura umana e La Guardia interpreta la voglia di fare e di essere parte attiva tanto nella società quanto nelFazione sindacale»,
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LA SICILIA
Catania
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36.
FORMAZIONE
Tirocinio in ateneo
per 48 neolaureati
Esperienza tirocinante nelle strutture dell'Università
di Catania per 48 giovani laureati. grazie a un
progetto promosso dal Ministero dello Sviluppo
Economico e dal Ministero del Lavoro nell'ambito
del progetto "Lavoro & Sviluppo 4", gestito da Italia
Lavoro (agenzia tecnica del Ministero del Lavoro), la
cui attivazione è stata supportata anche dal Servizio
XII Centro per l'impiego di Catania.
I nuovi tirocinanti - che riceveranno una borsa
mensile - sono stati selezionati a seguito di un avviso
pubblico e collaboreranno con vari uffici e strutture
fino al prossimo 31 luglio, sotto la guida di un tutor
che li seguirà durante tutto il percorso formativo. I
settori di attività in cui verranno svolti i tirocini
riguardano l'amministrazione e la contabilità
pubblica, il placement d'Ateneo, i sistemi informativi
e gestionali, il counseling psicologico orientativo e di
carriera, il Contamination Lab, gli
Spin off, la Web tv e la radio
d'Ateneo.
«Siamo molto contenti di accogliervi
nella nostra Università - ha detto il
rettore Giacomo Pignataro, aprendo
,
l'incontro con tutti i tirocinanti
nell'aula magna del Palazzo centrale
siamo certi che il vostro contributo
sarà prezioso per consentire ai nostri
uffici di migliorare i servizi erogati
dall'Ateneo e di mettere a punto
progetti innovativi». Sono quindi intervenuti il
presidente del Cof d'ateneo, Nunzio Crimi, il
presidente del Capitt, Rosario Faraci, e il delegato alla
Comunicazione, Luciano Granozzi, che hanno
sottolineato «l'alta qualificazione dei laureati
selezionati e l'importanza dell'esperienza che si
apprestano a compiere che, pur limitata nel tempo e
nelle disponibilità economiche, potrà comunque
consentire loro di arricchire ulteriormente il già
nutrito curriculum professionale attraverso un
impiego qualificato in una pubblica
amministrazione».
Nel corso della giornata inaugurale del periodo di
tirocinio, sono inoltre intervenuti il direttore del Cof
Carmelo Pappalardo, che ha illustrato la mappa
delle aree in cui verranno svolti i tirocini, il dott.
Davide Valentino Gullotta di Italia Lavoro, che ha
spiegato le procedura da seguire per il corretto
svolgimento del tirocinio, e i funzionari dell'Area
per la prevenzione e la sicurezza dell'Università
Antonino Gulisano e Giuseppe Caccia che hanno
tenuto una sessione di formazione obbligatoria
sulla sicurezZa nei luoghi di lavoro.
Doppio
obiettivo:
migliorare le
competenze di
Chi lavora e i
servizi
all'utenza
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LA SICILIA
i Fatti
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03/04/2014
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IL NUOVO MODELLO
Tutti gli accorpamenti
Chiusura graduale
di alcuni punti nascita
re il piano di rientro, ma oggi abbiamo
PALERMO. Il nuovo modello organizzativo "accorpa" più presidi nei distretti. Il l'ambizione di diventare, subito dopo
Piano prevede come annunciato la crea- le regioni più virtuose».
Gli fa eco l'assessore alla Salute, Lucia
zione degli "ospedali riuniti", mentre
gradualmente saranno disattivati alcu- Borsellino: «È un nuovo modello organi punti nascita non in linea con gli nizzativo che accorpa più presidi nei
standard nazionali preservando quelli distretti, lo abbiamo fatto per sfatare la
convinzione che i piccoli presidi ospenei comuni di più difficile accesso.
In provincia di Agrigento si passa da 5 dalieri debbano essere chiusi. Se la dipresidi ospedalieri a 2 strutture riunite: sattivazione è motivata da indici di
Sciacca e Ribera, e quelli di Canicattì e inappropriatezza, occorre ripensare al
Licata. Con 1205 posti letto rimodulati. modello organizzativo, accorpando più
Nella provincia di Caltanissetta, i vec- presidi ospedalieri. È un'operazione vechi 6 ospedali verranno accorpati in due rità su offerte della regione. Ci sarà ansole strutture: quelle di "Caltanissetta- che la possibilità di vedere sbloccati i
San Cataldo e Mussomeli", e "Mazzari- fondi per l'edilizia sanitaria, è.un'operano, Niscemi e Gela" con 914 posti letto zione di rilancio».
LE AZIENDE OSPEDALIERE UNIVERSIrimodulati.
17 presìdi ospedalieri della provincia TARIE. La rete prevede anche la rimodudi Catania verranno accorpati in tre lazione dei posti letto dei tre ospedali
Ospedali riuniti: "Acireale-Giarre", universitari Policlinico. A Palermo sono
"Biancavilla-Paternò-Bronte", "Militel- previsti 620 posti letto di cui 568 per
lo-Caltagirone" con 4.348 posti rimodu- acuti e 52 in day hospital. A Catania i posti letto previsti sono 927 di cjui 803 per
lati.
I quattro ospedali della provincia di acuti e 124 in day hospital. A Messina,
Enna verranno trasformati in due Ospe- invece, 592 posti letto di cui 565 ordinadali riuniti: "Nicosia-Leonforte" e "En- ri per acuti e 27 in day hospital.
E poi ci sono gli Istituti di Ricerca.
na-Piazza Armerina" con 582 posti letCento
posti letto sono previsti per l'Ito rimodulati.
In provincia di Messina, invece, reste- smett (Istituto Mediterraneo per i Traranno "indipendenti" i presidi di Patti e pianti) di Palermo; 88 posti per l'Oasi di
Taormina, mentre verranno accorpati Troina e 115 di riabilitazione per la Bogli altri cinque in due distinti Ospedali nino Pulejo di Messina.
La rimodulazione della nuova rete dei
riuniti: "Milazzo-Barcellona-Lipari" e
"Sant'Agata-Mistretta", per complessivi posti letto, che si realizzerà nel triennio
2013/2015, ha tenuto conto di alcuni
2623 posti letto.
«È la prima rete ospedaliera con par- elementi fondamentali, tra i quali, queltecipazione popolare - ha spiegato il lo fondamentale, l'allineamento dell'inpresidente della Commissione Sanità, dicatore regionale agli standard nazioPippo Digiacomo -. Per la prima volta si nali per specialità: 3 posti letto per 1000
fa un piano regolatore della sanità sici- abitanti per acuti e 0,7 posti letto per
liana, condiviso con il popolo e con i 1000 abitanti (0,2 lungodegenza e 0,5
sindaci. Eravamo una "regione cana- per riabilitazione per posti acuti).
A. F.
glia" che non sarebbe mai riuscita a fa-
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LA REPUBBLICA
Palermo
data
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II
ez
Buchi e sprechi, le sfide che aspettano i nuovi manager
Le aziende sanitarie
macinano un fatturato
di 8 miliardi all'anno
Dallaspesa farmaceutica
fuori controllo
ai macchinari guasti
GIUSISPICA
.
.
I CONTI, eccezioni a parte, sono
tornati a posto. E anzi hanno registrato unutiledi due milioni di
curo. Eppurelanuovaleva di manager targata Crocetta non tro'vera la strada spianata alla guidadellamacchinadella sanitàs
eiliana, ancora alle prese con
un'assistenza territoriale che
stenta a decollare, spese fuori
controllo per l'acquisto di farmaci e interi ospedali da mettere in piedi. Un'eredità importante per i super-dirigenti che
hanno conquistato le chiavi dellediciassetteaziende sanitariee
ospedaliere dell'Isola che insiememacinano 8 miliardie mezzo
di euro all'anno.
Certo, alcune aziende sono
più avanti di altre. Tutte, comunque, hanno le loro piccole o
grandi grane A partire dall'Asp
di Palermo, la più grande con
quasi ottomila dipendenti e un
budget di un miliardo e duecento mila curo, dove rimane in sella Antonino Candela. Per lui la
sfida è il governo delle liste d'attesa e l'apertura del presidio Casa del Sole, chiusodatre anni per
un cavillo. Dalla sua può già vantare più di misuccesso, come ilrtsparirti° di 16 milioni di euro sulla spesa farmaceutica. Un'azienda dai bilanci sani va in dote
anche a Giovanni Migliore, scelto all'ospedale Civico. L'unico
ostacolo sul suo cammino potrebbe essere l'apertura del Corni, il polo pediatrico d'eccellenza che dovràospit are la metàdei
reparti ora all'ospedale dei Bambini: dopo tre anni i lavori sono
ancora in alto mare a causa anchedei cambi diprogrammadella Regione.
Nonavrà vi tafacile nemmeno
Renato LI Dormi al Policlinico di
Palermo, che gestisce 1.767 dipendenti per un budget di 188
milioni di euro. Nel bilancio
provvisorio spunta uno sforamentotra i quattro ai cinque milioni di curo . Colpa anche delmega cantiere in corso che ha por- i
tato alla cniusura di -interi reparti. I guai più spinosi saranno per
Gervasio Venuti, scelto alla guida dell'ospedale Villa Sofia-Cervello. Oltre a ereditare un bucò
di bilancio da sette milioni di eliro, dovrà ridare serenità a un
ambiente travolto dall'inchiesta giuditaria che ha spinto alle
dimissioni l'ex commissario
Giacomo Sampieri, indagato insieme al primario di Chirurgia
plastica Matteo Tuti no per alcune operazioni chirurgiche sospette, e dilaniato dai veleni. che
hanno innescato decine di querele di medici contro medici.
All'Asp di Catania il nuovo direttore Mario Zappia dovrà mettere le mani nel bubbone della
spesa farmaceutica: rispetto ai
13 milioni di risparmio chiesti
da piazza Ziino, ne sono rientrati solo nove. E bisogna pure mettere ordine nella giungla delle
residenze sa nitarie assistiteche
qui, in controtenclen.za, hanno
trovato terreno fertile. Dovràfare i conti con i disagi nel pronto
soccorso. invece il nuovo manager del Garibaldi di Catania
Francesco Basile: il progetto per
ilnuovorepairto c'è, adesso bisogna dare un'accelerata prima
che la gente si stufi di aspettare
in spazi angusti e inadeguati E
se Angelo Pellicanò, scelto al
Cannizzaro di Catania, troverà
uno sforamento di due milioni di
eu_ro, per Paolo Cantarti nominato al Policlinico di Catania le
partite aperte sono tante, dall' apertura dell'ospedale San Marco al Librino, dove verranno trasferiti i reparti dei vecchi presidi
se, eredita un'azienda tutto
sommato sana, non può dire lo
stesso il nuovo manager dell'ospedale Papardo Piemonte, Michele Vullo, che troverà uno buco tra i due e i tre milioni.
A Caltanissetta Ida Grossi
avrà le difficoltà maggiori con
presidi sul territorio sguarniti,
ma anche con la grave situazione di inquinamento a Gela. E alle prese con un'altra emergenza, quella legata agli sbarchi di
immigrati lungo le coste, si troverà il neo-direttore dell'Asp di
VILLA SOFIA-CERVELLO
Qui da affrontare
c'è un buco da
sette milioni e da
ritrovare la serenità
dopo il caso che
ha portato alle
dimissioni Sampled
CIVICO
Da affrontare
l'apertura del Cem i
il polo pediatrico
d'eccellenza che
dovrà ospitare
metà dei reparti
del Di Cristina
_
POLKLINICO
li megacantiere
ancora aperto
ha portato a uno
sforarnento
di quattro, cinque
milioni
nel bilancio
Vittorio Emanuelee Santo Bambino, al potenziamento del dipartimento materno-infantile,
Brutte sorprese per Gaetano
Sirna, che all'Asia di Messina dovrà mettere a posto la spesa farmaceutica ancora in tue 4 milioni di euro sforati rispetto agli
obiettivi. Aperta è anche la questione dei punti nascita insicuri
per carenza di personale e attrezzature. E poi c'è la scure della rimodulazione, che cancella
90 posti letto. Mentre Marco Restuccia, del Policlinico messine-
Università degli studi di Palermo —Servizio Stampa
Siracusa Salvatore Brugaletta.
Chedovrà anchecontenerelafuga dei pazienti verso altre province. Un punto di partenza potrebbe essere l'apertura dei reparti di Oncologia ed Ematologia ad Augusta. Come anche la
Radioterapia all'ospedale di Siracusa. Dove, tral'altro, si aspetta da anni la costruzione del nuovo ospedale ancora al palo.
La sfida di trattenere iPazienti all'interno dei confini della
provincia riguarda anche l'Asp
di Enna, dove i quattro ospedali
attivi perdono oltre 44 milioni di
euro all'anno perché la gente
sceglie di andarsi a curare altrove e nei quattro presidi territoriali d'assistenza manca praticamente tutto, a partire dagli infermieri. Lo stesso vale per l'Asp
di Agrigento, dove Salvatore Ficarra, oltre a una mobilità passiva da record, eredita anche reparti-fantasma come quello di
chirurgia dell'ospedale San Giovarmi Di Dio, che occupa appena
40per cento dei postilettoogni
anno. Strada in discesa, almeno
sembra, per Fabrizio De Nicola,
riconfermato alla guidadell'Asp
diTrapani dove ilproblema sono
soprattutto le attese dei pazienti per un esame o una visita specialistica. Ma l'azienda più sana,
quasi aliena in una Sicilia abituata a fare i conti coi disagi, la
eredita Maurizio Aricò: all'Asp
di Ragusa le casse sono a posto,
l'unica grana da risolvere è l'apertura del nuovo ospedale ormai pronto a partire.
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