IT SCA magazine SHAPE 1 2014 India

1.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
Vedo, amo,
compro
Il packaging
perfetto
ECCO IL
SEGRETO
per un’azienda
da felice
Le sfide dell’economia indiana
ARRIVA
L’ELEFANTE
Soffre il mal di mare?
Shape è la rivista trimestrale di SCA
ed è rivolta principalmente ai clienti,
agli azionisti e agli analisti, ma anche ai giornalisti, agli opinion leader
e a tutti coloro che sono interessati
alle attività e allo sviluppo di SCA.
La pubblicazione del prossimo numero è prevista per giugno 2014.
Publisher
Joséphine Edwall-Björklund
Direttore responsabile
Marita Sander
Redazione
Anna Gullers,
Ylva Carlsson, Inger Finell
Appelberg
Ideazione
Markus Ljungblom, Maria Lindén
Appelberg
Stampa
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Katrineholm
Indirizzo
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Box 200, SE-101 23 Stoccolma,
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SCA Shape è pubblicata in svedese, inglese,
spagnolo, tedesco, francese, olandese e
italiano, ed è stampata su carta GraphoCote
90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa
la riproduzione solo previa autorizzazione
di SCA Corporate Communications. Il contenuto della rivista esprime il punto di vista
degli autori degli articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente le
opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape
è disponibile in abbonamento o può essere
letta in formato pdf su www.sca.com.
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Chatarina Almqvist
Scrittrice, è l’autrice dell’articolo sulla VOR, pag. 39
Grazie a Dio, no! Sono nata
sotto il segno dei Pesci e
cresciuta vicino al mare.
Il mare mi calma, anche
se quando è scuro e in
tempesta mi spaventa.
Per-Anders Sjöquist
Fotografo, ha scattato le foto a bordo della Ortviken, pag. 28
Se il mare è mosso, sì.
Quando ho lavorato sulla
Ortviken, la nave di SCA,
mi è andata bene: il Mare
del Nord era una tavola e la
navigazione è stata molto
piacevole. Guardare dal
ponte verso il mare aperto
fino all’orizzonte è stata
un’esperienza fantastica.
Non è stata invece
divertente quella volta
che ho preso un traghetto
passeggeri da Tallinn a
Stoccolma: le onde erano
altissime e la nave oscillava talmente che ho dovuto
restare sdraiato nella
mia cuccetta per tutta la
traversata.
Il contributo
I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK
Youtube.com/
SCAeveryday mostra spot
e video tratti dalle conferenze stampa
di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti
dell’azienda.
Facebook.com/SCA si
propone di attirare nuovi
talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle
già presenti su sca.com.
Foto: Getty Images.
Modifiche: Appelberg
2 SCA SHAPE 1 2014
Non ho una barca, ma
da anni ho un sogno che
cerco di realizzare tra un
allenamento in bicicletta e
l’altro: andare in mare con
un kayak.
Twitter.com/SCAeveryday
offre una sintesi efficace
di tutte le ultime novità su sca.com e
sulle pagine SCA dei social network a
beneficio dei vari utenti, dei giornalisti
e dei blogger.
Slideshare.com/SCAeveryday
è uno spazio dedicato agli investitori e
agli analisti, dove possono scaricare le
presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali.
Scribd.com/SCAeveryday
rende disponibili online una cinquantina
di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla
sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape.
Instagram/
SCAeveryday
Foto di SCA dal mondo.
FEATURE
M A L O U VA N B R E E V O O R T
SOMMARIO
06.
India: lo sfidante asiatico
L’India sembra avviata a un brillante futuro di
superpotenza economica. Eppure la strada da
percorrere resta tortuosa.
16.
Soluzioni ad alta tecnologia
per aiutare gli incontinenti
Una tecnologia misura le abitudini minzionali dei
pazienti delle case di riposo. E fornisce informazioni
sulle esigenze individuali in termini di assistenza e
prodotti.
20.
Business dal volto umano
Secondo il presidente del WBCSD, Peter Bakker,
le aziende non devono guardare solo al capitale
finanziario, ma anche a quello sociale e naturale.
25.
Miglioramento continuo
Qual è la ricetta segreta di un buon packaging?
Shape ha cercato di scoprirlo.
39.
Marketing in scia
La Volvo Ocean Race non è solo una dura battaglia
in mare, ma anche un efficace strumento di
marketing per gli sponsor delle barche.
E INOLTRE…
12 ORE a bordo della Ortviken – pag. 28–30
SHAPE UP pag. 4–5
NEWS DA SCA pag. 42–43
Una caraffa
d’acqua sul
tavolo del presidente del World
Business Council
for Sustainable
Development.
SAPETE...
… qual è il prodotto tissue in più rapida crescita in Cina? La risposta a pagina 37.
SCA SHAPE 3 2013 3
SHAPE UP
Scopri cosa succede
fuori da SCA
Pulizia nipponica
LE TOILETTE GIAPPONESI sono considerate le più moderne
Le toilette giapponesi sono molto
confortevoli. Doccetta
e asciugatore ad aria
calda sono solo due
delle innumerevoli
caratteristiche.
del mondo. A prima vista somigliano a quelle occidentali, ma
osservandole bene si scoprono caratteristiche che ne rendono più piacevole l’utilizzo.
SensoWash, la nuova toilette firmata dal designer francese Philippe Starck, ha ad esempio un coperchio motorizzato
e un sedile che si alza e si abbassa premendo un pulsante
su un telecomando. Non solo. Il sedile è riscaldabile (ma un
sensore ne impedisce il surriscaldamento), è dotato di doccetta con vari ugelli e di asciugatore ad aria calda. Come se
non bastasse, sul sedile è presente una luce notturna che
permette all’utente di orientarsi facilmente in bagno anche al
buio.
www.sensowash.com
Lo sapevate che…
... i batteri si moltiplicano per divisione binaria, in alcuni casi
ogni 20 minuti. Conseguenza? Nel giro di un’ora, al posto di un
solo batterio ce ne sono otto.
Fonte: Uppsala University
Cina, stop al figlio unico
I LEADER CINESI hanno annunciato l’intenzione di allentare la cosiddetta politica del figlio unico: introdotta
alla fine degli anni ’70, imponeva alla maggior parte delle
famiglie di avere un figlio solo.
Ora però le cose sono cambiate. Il tasso di natalità è in
calo e la popolazione invecchia rapidamente. Ecco perché
il Governo di Pechino ha deciso che in futuro le famiglie
potranno avere due figli, a patto che uno dei genitori sia
figlio unico (non devono esserlo entrambi, come ora).
All’annuncio è seguito un rialzo dei titoli azionari delle
aziende legate al mondo dell’infanzia: gli investitori prevedono un baby boom.
4 SCA SHAPE 1 2014
UNA FARMACIA
NEL BOSCO ...
Orecchie
verdi
Gli orecchini di vetro a goccia,
con immagine stampata,
sono acquistabili sul sito
www.etsy.com.
Semi dell’albero
della moringa.
Foglie
dell’albero della
moringa.
... E I SEMI DEGLI ALBERI
DEPURANO L’ACQUA
SECONDO UNO STUDIO condotto
da un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, i semi
della moringa (Moringa oleifera) possono essere utilizzati per depurare
l’acqua . Sono persino più efficaci
di alcune sostanze sintetiche oggi
usate per questo scopo.
IN FUTURO I PRODOTTI a base
oleosa potranno essere ottenuti
da materie prime forestali trattate
nelle bioraffinerie. Da un ettaro di
foresta di pini contorti (Pinus contorta), per esempio, si possono
ricavare tonnellate di cera, grasso
e altre sostanze. La corteccia
degli alberi contiene il 20% di
materiali estraibili. E c’è di più. Alcune materie prime per l’industria
farmaceutica possono essere
ricavate dagli aghi. Lo sostiene
una tesi di dottorato discussa alla
Swedish University of Agricultural
Sciences di Umeå.
GESTIONE FORESTALE
PER BIMBI
PRIMA DI NATALE è stato
pubblicato The Unexpected
Forest, un libro sulla gestione
forestale curato da quattro
associazioni europee di settore* e dedicato ai bambini.
Nella Foresta-Che-NonTi-Aspetti, la matita Spik e il
taccuino Booksy si recano nei
boschi e scoprono di essere
parte di un ciclo molto più
ampio del previsto. Un ciclo
che inizia con la gestione
forestale sostenibile. Spik e
Booksy incontrano le persone
che lavorano nella foresta e,
attraverso i prodotti forestali,
apprendono che quella è anche la loro origine.
* Confederazione europea dei
proprietari forestali (CEPF),
Associazione europea delle
foreste nazionali (EUSTAFOR),
Confederazione europea delle
industrie del legno (CEI-Bois),
Confederazione europea delle
industrie della carta (CEPI).
Sito web dell’autrice:
www.roselinedoreye.be
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SC
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C
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India
il futuro è qui
6 SCA SHAPE 1 2014
FOCUS: INDIA
É destinata a diventare
una potenza economica,
oltre che la nazione più
popolosa al mondo. Ma
l’India è anche complessa
e piena di contraddizioni.
Un Paese dove accanto
a una smisurata classe
media affamata di
consumi dilaga la povertà
infantile. E dove è più
facile avere un telefono
cellulare che l’accesso
ai servizi igienici.
testo MATTIAS ANDERSSON
foto PANOS, ISTOCKPHOTO,
GETTY IMAGES, JOHNER, TT-BILD
SCA SHAPE 1 2014 7
FOCUS: INDIA
Nel mondo, la classe
media sempre più numerosa tende a spendere di
più sui prodotti per la cura
della persona.
“Ci sono altri
Paesi dove
guadagniamo
di più, ma sono
pochi quelli
con la stessa
combinazione
di fattori
positivi”.
8 SCA SHAPE 1 2014
E
NTRO 40 ANNI l’India scalzerà la Cina
come maggiore potenza economica mondiale.” La previsione, datata
2012, porta la firma dell’economista
Douglas McWilliams, numero uno del
think tank britannico Centre for Economics and
Business Research. Secondo lui, entro il 2023 la
Cina supererà gli USA, ma sarà a sua volta sorpassata dall’India intorno al 2048.
Da quando l’acronimo BRIC (Brasile, Russia,
India, Cina) è diventato popolare per definire il
futuro assetto delle potenze dell’economia mondiale, le previsioni sul brillante futuro dell’India
non sono mancate.
Secondo stime ONU, entro il 2028 l’India subentrerà al Giappone come terza potenza economica mondiale. E nei 15 anni successivi scavalcherà
FOCUS: INDIA
Secondo stime ONU,
entro il 2028 l’India
scalzerà il Giappone
come terza economia
mondiale.
la Cina diventando il Paese più popoloso del mondo. Nello stesso periodo, la forza lavoro indiana
diventerà la più numerosa del globo, mentre la crescita dei costi si manterrà relativamente contenuta. Intanto, però, l’India è finita sotto i riflettori per
il rallentamento della crescita, l’aumento del deficit della bilancia dei pagamenti, il crollo del mercato azionario e il tracollo della valuta nazionale
(la rupia). Segno che le previsioni sono troppo ottimistiche? Di certo Nuova Delhi ha ancora un tasso di crescita elevato rispetto a quasi tutti gli altri
paesi BRIC, anch’essi vittime di riflesso della crisi finanziaria.
Il fatto che possano coesistere realtà diametralmente opposte non è una novità per il Paese.
Un recente rapporto della società di consulenza professionale PwC ricorda il vecchio adagio:
Essendo un paese
vastissimo, l’accesso
all’acqua corrente in India
varia notevolmente da una
regione all’altra.
“Qualsiasi cosa si dica dell’India, è vero anche il
contrario”.
Non è un caso che la favola dei tre ciechi e dell’elefante arrivi proprio dall’India. Cosa dice la favola? Che a seconda di ciò che toccano – la coda, il
corpo, le zampe o la proboscide – la descrizione che
i tre ciechi fanno dell’animale è completamente
diversa e scatena fra loro un’animata discussione.
Ecco: lo stesso vale oggi per la realtà indiana.
In India ci sono più miliardari che in Gran
Bretagna e più bambini malnutriti che nell’Africa sub-sahariana. Il divario tra ricchi e poveri dei
28 stati federali è enorme. Un confronto? Nello stato nord-orientale del Bihar, patria del Buddhismo
e della fertile valle del Gange, solo il 2,6% della
popolazione ha accesso all’acqua corrente e oltre
l’80% vive in povertà.
SCA SHAPE 1 2014 9
FEATURE
FOCUS:
FO
CU
US: INDIA
Nello stato sud-occidentale del
Kerala, popolare meta turistica, oltre
il 90% della popolazione è alfabetizzato e la percentuale di poveri è bassa
per gli standard indiani (15%); insomma nello stato convivono solida crescita economica e forte terziario da
un lato, tutele previdenziali e radicata
influenza marxista dall’altro.
Una rilevante novità rispetto al passato esiste. Tra i pochi molto ricchi
e i tanti molto poveri c’è una classe
media sempre più numerosa, costituita da 300 milioni di indiani. Questa
categoria, che sta crescendo ad un ritmo forsennato, è costituita per un terzo da persone che si sono lasciate alle
spalle la povertà solo da un decennio. È su di loro che si concentrano gli
investitori.
IL CRESCENTE POTERE d’acquisto,
il mezzo milione di giovani consumatori e la domanda a lungo repressa nelle zone rurali hanno già attirato
i protagonisti della grande distribuzione straniera. Giganti come Tesco,
Carrefour e Walmart, tanto per citarne alcuni.
Quando nel 2012 il Governo ha
allentato le restrizioni sul loro ingresso nel mercato indiano, l’auspicio
era che l’arrivo delle società straniere potesse contribuire a modernizzare e ad aumentare il reddito dei tanti
agricoltori indiani che ancora costituiscono la base dell’economia del
Paese. In India, infatti, la quota di prodotti di largo consumo venduta dalla
grande distribuzione è solo del 2-3%.
Logistica e gestione delle scorte sono
complicate e obsolete e nessuna rivoluzione sembra essere all’orizzonte.
Gli investitori a lungo termine
intravedono però grandi opportunità.
“Ci sono altri Paesi dove guadagniamo di più, ma sono pochi quelli
con la stessa combinazione di fattori positivi”, riassume John Flannery,
10 S
SCA
AS
SHAPE
HAP
H
1 2014
FEATURE
FOCUS:
INDIA
Nonostante oggi
ci siano donne in
posizioni di prestigio,
l’India resta il quarto
Paese più pericoloso al
mondo per l’universo
femminile.
“C’è una classe media
sempre più numerosa,
costituita da 300 milioni
di indiani”.
SCA SHAPE 1 2014 11
FOCUS: INDIA
“Qualsiasi
cosa si dica
dell’India,
è vero
anche il
contrario”.
ex presidente e CEO di General Electric India,
alludendo alla combinazione di manodopera specializzata, ricerca, posizionamento nella catena logistica dell’economica mondiale e solidità
del mercato interno. A differenza della Cina, a
cui viene costantemente paragonata, l’economia
indiana punta più sul mercato interno che sulle
esportazioni.
ANCHE SE FINORA L’INDIA non sembrata in gra-
do di tenere il passo della Cina, il divario tra i due
Paesi è destinato a colmarsi in futuro e insieme
rappresenteranno le forze trainanti della crescita
dei BRIC.
“In realtà è come voler paragonare un qualsiasi giocatore di basket a Michael Jordan”, dice
Yasheng Huang, docente al MIT negli USA e
L’istruzione e la
condizione delle donne
sono fondamentali per
la crescita futura
dell’India.
12 SCA SHAPE 1 2014
all’Università di Fudan in Cina. “La Cina è un fuoriclasse, ma l’India si è comportata molto bene
rispetto alla maggior parte degli altri Paesi”.
Huang, esperto di economie in via di sviluppo,
sottolinea che il successo della Cina si fonda sul
capitale umano, grazie al buon livello di scolarizzazione e alla speranza media di vita, molto più
elevata che in India, dove tra l’altro quella maschile ha sempre superato quella femminile fino agli
anni ’80.
“Nel resto del mondo le donne vivono più degli
uomini”, continua Huang. “Questo significa che in
India c’è una discriminazione diff usa e sistematica
nei confronti del genere femminile”.
L’istruzione e la condizione delle donne sono
fondamentali per la crescita futura del Paese.
Benché meno povera dell’Africa sub-sahariana,
FOCUS: INDIA
In India, ci sono più abitanti
con accesso a un telefono
cellulare che ai servizi
igienici.
Nel Bihar, solo il 2,6%
della popolazione ha
accesso all’acqua
corrente e oltre l’80%
vive in povertà.
JAMMU & KASHMIR
HIMACHAL
PRADESH
PUNJAB
UTTARAKHAND
HARYANA
New Dehli
KIM
PRA
DES
RAJASTHAN
HAL
NAC
ARU
ASSAM
H
MEGHALAYA
R
U
ANIP
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H
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ISG
Kolkata
ORISSA
MAHARASHTRA
Mumbai
ANDHRA
PRADESH
GOA
KARNATAKA
LA
KERA
TAMIL
NADU
Nello stato sud-occidentale
del Kerala, oltre il 90% della
popolazione è alfabetizzato,
mentre i poveri sono il 15%.
L’INDIA IN BREVE
Popolazione: 1,27 miliardi
Lingue: hindi e inglese, ufficiali in tutto
il Paese, più altre 21 lingue considerate
ufficiali a livello regionale.
Crescita del PIL: 3,9%
PIL pro capite: 3.829 $ USA
Principali target di mercato:
- Consumatori rurali con crescente potere d’acquisto: 700 milioni
- Giovani consumatori: 500 milioni
- Classe media: 350 milioni
Fonte: IMF, PwC
SCA SHAPE 1 2014 13
AM
WEST
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MIZOR
MADHYA PRADESH
GUJARAT
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Nuova Delhi ha una percentuale più alta di bambini malnutriti: un fenomeno che appare collegato al più basso livello di scolarizzazione, alla scarsa
qualità dell’assistenza prenatale e postnatale e alla
tradizionale condizione di inferiorità delle donne
nelle aree rurali.
Scolarizzazione e lotta alla povertà sono due priorità dell’attuale agenda politica di un Paese dove
solo un terzo della popolazione ha accesso ai servizi igienici. Le sfide sono enormi, ma negli ultimi
decenni sono stati fatti molti progressi che, associati a una democrazia funzionante, pongono l’India in una situazione vantaggiosa per il futuro.
“Oltre ad aver migliorato molte condizioni di
base, l’India, a differenza della Cina, può contare
su un contesto istituzionale favorevole per uno sviluppo economico sostenuto”, conclude Huang.
FOCUS: INDIA
SCA punta sul rampante mercato indiano investendo in uno
stabilimento produttivo. Nel frattempo, per presentarsi al Paese,
l’azienda ricorre a una campagna di sensibilizzazione, oltre che
alla medicina tradizionale indiana e a una star di Bollywood.
Namaste*, SCA
L
*Namaste è il tradizionale saluto indiano quando
ci si incontra e quando ci si
lascia. Pronunciando namaste, l’indiano si inchina
leggermente e congiunge
i palmi delle mani con le
dita rivolte verso l’alto e i
pollici a sfiorare il busto.
Nell’induismo questo gesto
significa “Mi inchino al
divino in te”.
’INDIA È UN CONTINENTE più che un Paese, e rac-
chiude enormi contrasti. È un mercato poco sviluppato, ma immensamente promettente”. Parola di
Cecilia Edebo, Vice-President Consumer Goods di
SCA in India.
Nell’autunno 2013, SCA ha lanciato una grande campagna con una star di Bollywood, Karisma
Kapoor, scelta come testimonial dei prodotti per
l’igiene delle mani: “Noi indiani amiamo mangiare
con le mani: questa è una buona ragione per usare
fazzoletti di carta, salviettine imbevute e detergenti igienizzanti. Una grande marca internazionale
come Tempo è ideale per tutti gli indiani che non
vogliono rinunciare a gustare il cibo tradizionale
con le mani”.
Con la rapida crescita della classe media indiana, i prodotti personal care arrivano ad essere alla
portata di un sempre maggior numero di persone.
Sul mercato indiano, che per molti aspetti costituisce ancora un terreno vergine, è il momento del
lancio della gamma di pannolini Libero, dei prodotti per l’incontinenza TENA e del tissue Tork.
“I pannolini sono usati solo dal 4% dei consumatori in India, dove ogni anno nascono circa
30 milioni di bambini”, osserva Edebo. “È un mercato molto interessante, con un enorme potenziale di crescita”.
OPERARE IN INDIA SIGNIFICA aff rontare sfide, ma
anche cogliere opportunità di crescita in un Paese
con un’economia in espansione e una popolazione che entro 15 anni diventerà la più numerosa al
mondo.
Secondo un’analisi della società di ricerche di
mercato Transparency Market Research, per i pannolini l’India è il mercato in più rapida crescita: si
prevede un aumento dell’11,6% all’anno nei
14 SCA SHAPE 1 2014
consumi, fino a un totale di 8 miliardi di
pannolini entro il 2017.
Le sfide sono invece legate soprattutto
alle tradizioni, alla cultura e all’informazione. SCA ha lanciato la campagna di sensibilizzazione più vasta
di sempre, in collaborazione con
scuole, ospedali e assistenti prenatali, fornendo informazioni sull’allattamento al seno e
sull’importanza del rispetto degli standard d’igiene a
780.000 neo-mamme in 5 mesi.
“È bello poter fare
la differenza. Molte
persone hanno un
basso livello di scolarizzazione e anche
un piccolo sforzo può
ridurre drasticamente le malattie e salvare delle vite”.
I prodotti sono
mirati alla realtà
indiana. “La vecchia
generazione è scettica nei confronti dei
pannolini usa e getta, che sono a torto
associati al rischio di
eczemi e di irritazioni cutanee. Per mantenere un legame con la cultura tradizionale indiana, abbiamo basato lo sviluppo dei nuovi prodotti dermo-cosmetici per i bambini sull’Ayurveda,
un sistema di medicina tradizionale indiana molto
popolare anche in Occidente”.
Un altro progetto di ampio respiro, che affonda
FOCUS: INDIA
I dabbawalla
I 5.000 dabbawalla di Mumbai
trasportano ogni giorno circa
200.000 pasti caldi dalle case
della periferia agli uffici della
città. Dato il loro tasso di insuccesso eccezionalmente basso
(circa un pranzo su 1 milione non
viene recapitato alla persona
giusta), i fattorini indiani sono
stati oggetto di uno studio dell’Università americana di Harvard.
Il team SCA a Nashik
(Maharastra), dove è
impegnato a consolidare
sia la distribuzione che la
visibilità.
Da sinistra: Nilesh,
Cecilia, Sujit, Amit.
le radici nella cultura indiana, è una campagna
informativa sull’igiene delle mani prima dei pasti.
La campagna prende spunto da una consuetudine molto diff usa nell’area di Mumbai: ogni giorno
migliaia di fattorini, chiamati dabbawalla, distribuiscono ai lavoratori, soprattutto gli impiegati negli uffici, i pranzi preparati dalla famiglia a
casa o da servizi di catering.
SCA ha pensato di sfruttare questa opportunità di sensibilizzazione al tema dell’igiene delle mani aggiungendo prodotti specifici nelle
confezioni dei pasti pronti.
“In ogni confezione è inserito un igienizzante per le mani Tempo e un pacchetto di fazzoletti di carta Tempo”, spiega Edebo. “Servono per
la pulizia delle mani prima e dopo il pasto, visto
che gli indiani spesso mangiano con le mani.
Vogliamo dare vita a una nuova consuetudine”.
UN’ALTRA CAMPAGNA è stata condotta con
McDonald’s, la catena di cinema INOX e la
catena di Café Coffee Day: offrendo fazzoletti
di carta e igienizzanti per le mani, SCA è riuscita a far arrivare il suo messaggio a 4 milioni di
indiani in soli tre mesi.
Oltre a queste campagne, SCA investirà
150 milioni di SEK (17 milioni di euro) in uno
stabilimento nell’India sud-occidentale
che inizierà a sfornare prodotti per l’igiene
nel 2015.
“Ci vuole tempo per fare le cose in India e
per gli impazienti l’attesa può essere frustrante”,
conclude Edebo, “ma le opportunità e il grande
calore con cui siamo stati accolti nella democrazia più grande del mondo ci fanno pensare che gli
sforzi possono regalarci grandi soddisfazioni a
lungo termine”.
Cecilia Edebo
Età: 42
Ruolo in SCA:
Vice-President
Consumer Goods in India
Vive a: Mumbai, India
Famiglia: marito, due
figli
Hobby: esplorazioni,
viaggi in varie parti del
mondo, scoperta di altre
culture. Amo la vela e
amo rinnovare la nostra
casa di Käringön sulla
costa ovest della Svezia.
Talento nascosto:
ho insegnato vela e
nuoto e mi piace il
bodyboarding.
SCA SHAPE 1 2014 15
“Il punto di
partenza per una
corretta gestione
dell’incontinenza
è concentrarsi sul
singolo soggetto”.
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TECNOLOGIA
Curarsi è bello
Un’innovativa tecnologia a sensori. Che rileva
le abitudini minzionali. Ecco come migliorerà la
qualità di vita degli ospiti delle case di riposo.
testo SUSANNA LINDGREN foto ISTOCKPHOTO illustrazione SCA
U
NA DIETA, una patologia, un problema di mobi-
lità o d’incontinenza. Qualsiasi sia la questione,
nelle case di riposo è fondamentale individuare e
capire le richieste di ogni singolo ospite.
Eppure, per varie ragioni (generalmente per
mancanza di risorse o conoscenze) i bisogni
legati alla gestione dell’incontinenza passano
spesso in secondo piano rispetto agli altri.
“Per molti anziani, una gestione corretta e
personalizzata dell’incontinenza è un modo
per mantenere la propria dignità in un periodo
delicato della vita”, sostiene Björn Ålsnäs, Global
Service Innovation Manager di SCA. “Attuare
una valutazione individuale significa considerare la gestione dell’incontinenza come una problematica della singola persona e non come una
soluzione generale che vada bene per chiunque”.
Per comprendere meglio le esigenze minzionali di ogni assistito, SCA ha sviluppato TENA
Identifi, un sistema che rileva le modalità di
svuotamento della vescica in un arco di tempo
di 72 ore. In questo modo è possibile acquisire
informazioni importanti sul tipo di assistenza
di cui ciascun paziente ha bisogno. E, di conseguenza, è più facile capire quando è necessario
cambiare la protezione e qual è il livello di assorbenza più adatto per ognuno.
“Il punto di partenza per una corretta gestione
dell’incontinenza è concentrarsi sul singolo
soggetto”, spiega Ålsnäs. “Chi non è ancora
incontinente dovrebbe essere aiutato a rimanere
tale. Chi mostra segni di incontinenza dovrebbe
essere valutato, prevedendo l’adozione di opportune misure. Con la tecnologia TENA Identifi è
possibile mettere a fuoco meglio questo aspetto.
Così si consente al personale della case di riposo
di attuare una gestione corretta e fornire un’assistenza migliore, migliorando anche la qualità
della vita degli ospiti”.
DURANTE IL PERIODO di valutazione, i normali
prodotti per l’incontinenza vengono sostituiti dal
“TENA Identifi”, uno strumento non invasivo e
perfettamente integrabile nella routine quotidiana dell’assistito: tutte le minzioni vengono
misurate attraverso sottilissimi sensori che non
presentano rischi per chi li indossa. La quantità
di urina raccolta viene registrata su un logger
collegato a un sensore. Le informazioni sono
automaticamente trasmesse a un portale web
dove vengono processate per mostrare il volume
e l’andamento delle minzioni. È così possibile attuare una gestione dell’incontinenza più efficace.
E migliorare il benessere dei pazienti.
“TENA Identifi è stato sviluppato da SCA
ed è ora venduto in Canada e Danimarca.
Visti i riscontri positivi giunti da questi mercati, stiamo realizzando un lancio più ampio”,
racconta Ålsnäs. “I vantaggi sono individuali
e riguardano sia i pazienti che il personale, per
non parlare del minor consumo di protezioni e
dell’impatto ambientale inferiore”.
SCA SHAPE 1 2014 17
TECNOLOGIA
ASSISTENZA
PIÙ EFFICACE
IL TENA IDENTIFI
FI
ASSOMIGLIA a un normale prodotto per
l’incontinenza TENA, capace di svolgere
tutte le funzioni di base per l’assorbimento
dell’urina. In realtà, Tena Identifi è il primo
dispositivo che misura l’urina attraverso un
sottilissimo sensore, assolutamente sicuro
e integrato nella protezione. La quantità di
urina raccolta viene registrata da un logger
18 SCA SHAPE 1 2014
silenzioso e riutilizzabile, collegato al prodotto. Queste informazioni vengono automaticamente trasmesse a un portale web
sicuro e convertite in un report minzionale
in forma del tutto anonima. Per una corretta valutazione, TENA Identifi deve essere
utilizzato per 72 ore.
LE RICERCHE di
L
SCA
dimostrano
S
che
ch l’assistenza istituzionalizzata
può
tu
risultare
molto più
riis
ris
effi
ef cace se si utilizza TENA Identifi.
Lo spiega Margareta
Lehmann,
ga
Presidente
IncontiP
nence
Care: “Visto
ne
che
ch l’assistenza
ai pazienti incontinenti
costa alla
tin
società
svedese l’eso
quivalente
di svaq
riati
ria milioni di euro
all’anno,
i benefici
al
sono
so notevoli”.
“Questo ha inoltre
tr un impatto positivo su
sull’ambiente,
grazie alla riduzione com
complessiva
dei pro
prodotti. E non
dimentichiamoci
i
dime
benefi
bene ci sulla qualità de
della vita degli
assistenti
assiste e dei
pazienti incontinenti ospitati nelle case
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10 DOMANDE
“Se nella
gestione di
un business
ti poni un
obiettivo,
otterrai molto
di più”.
20 SCA SHAPE 1 2014
Credere nella
sostenibilità
d’impresa
Fare del bene rende più
che fare soldi. Parola di
Peter Bakker, a capo di
un’organizzazione che
raccoglie circa 200 società
globali impegnate a creare
un mondo sostenibile.
testo NANCY PICK
foto MALOU VAN BREEVOORT
SCA SHAPE 1 2014 21
10 DOMANDE
Peter, lei è diventato presidente del World Business
Council for Sustainable Development (WBCSD) nel
2012 a Ginevra. In che modo il suo ruolo di CEO in
TNT, azienda che opera a livello internazionale nel
settore delle spedizioni, l’ha preparata a questo
nuovo incarico?
“Quand’ero in TNT, la sostenibilità era una questione estremamente seria per l’azienda. L’ho sperimentato personalmente: quando questa diventa
una componente importante della gestione e della
comunicazione, il clima aziendale cambia completamente. Ho anche visto quali possono essere
i limiti della questione. TNT è infatti una società
quotata in borsa e alcuni azionisti non erano granché interessati alla sostenibilità. Credo insomma
che la mia esperienza sia utile perché quando mi
confronto con i CEO delle altre aziende, io conosco
la delicatezza della questione”.
Da cosa nasce il suo idealismo?
“Non credo di essere propriamente un idealista.
Posso però spiegarle da dove nasce la mia passione
per la sostenibilità. Il mio colloquio di lavoro per
ricoprire la carica di CEO di TNT è avvenuto l’11
settembre 2001. La nomina mi è arrivata dopo
poche settimane, nel pieno dello scandalo Enron.
Poi, dopo circa un mese, mentre ero a New York per
lavoro, ho saputo che anche Ahold, un’importante
azienda olandese, era coinvolta in un grosso scandalo. E così io mi sono ritrovato ad appena 40 anni
a essere il nuovo CEO di un’azienda mondiale nel
campo delle spedizioni, proprio mentre il mondo
intero era impegnato a combattere il terrorismo e i
CEO erano nella bufera. Allora mi sono detto: come
fare a trasformare il business in una fonte di bene?
Da qui è nata l’idea della collaborazione di TNT con
il Programma Alimentare Mondiale e la decisione
di mettere le nostre competenze logistiche al servizio della lotta alla fame nel mondo”.
“Questo ha radicalmente cambiato nei nostri
dipendenti il modo di vedere l’azienda, stimolando
una fedeltà rinnovata e, in molti, un impegno per
il volontariato. Poi nel 2004 qualcuno mi ha detto:
‘Perché combattere la fame e non i cambiamenti
climatici?’. Questo aspetto era naturalmente molto
più attinente a una società di spedizioni, così ho
cercato di approfondirlo; ho anche conosciuto Al
Gore. Dopo che abbiamo deciso di impegnarci
seriamente su questo fronte, l’azienda ha trovato
al suo interno un’energia nuova. Non mi ritengo
22 SCA SHAPE 1 2014
“In casa mia
ho messo
tutte
lampade
a LED di
Ikea”.
dunque un idealista. Ho semplicemente constatato
che se gestisci il business ponendoti un obiettivo,
ottieni molto di più. Ecco, mi definirei un manager
con un obiettivo. Solo che questo obiettivo non è
fare soldi, ma fare del bene”.
Oggi lei vive in Svizzera. Cosa le manca dell’Olanda?
“Nulla! Sono felicissimo di vivere qui. In Olanda
ero il CEO della più grande azienda del Paese.
Anche se non ero popolare come una rockstar, ero
comunque un personaggio pubblico. A parte il vantaggio di andare a teatro e vedersi riservare i posti
migliori, il problema era che dovunque andassi la
gente mi riconosceva perché apparivo spesso sui
giornali e in TV. Ora invece mi godo l’anonimato in
Svizzera”.
Com’è cambiata la sua vita da quando è diventato il
portavoce della sostenibilità?
“Viaggio più di prima, e questo è negativo per
chiunque si impegni per la sostenibilità. Uso però
un’auto elettrica. E in casa mia ho messo tutte
lampade a LED di Ikea. In generale, cerco di essere
più attento. Ho anche creato una lista per tutte le
cose che compro, così che sia più facile capire se mi
servono davvero. Tutti siamo abituati a comperare
cose che consideriamo necessarie, anche se spesso
non è così”.
ECCO LE SOLUZIONI
DI SCA
SCA È ENTRATA a far parte del
WBCSD nel 2011. Lanciato al Summit
della Terra di Rio nel 1992, l’associazione è stata fondata da Stephan
Schmidheiny nella convinzione che
l’imprenditoria abbia un ruolo irrinunciabile da svolgere nello sviluppo
sostenibile.
Nel 2013 il WBCSD ha lanciato
il suo piano d’azione Action 2020,
delineando gli interventi che la comunità imprenditoriale deve attuare nei
prossimi anni per creare un mondo
sostenibile entro il 2050.
SCA ha indicato nella gestione forestale sostenibile una soluzione per
combattere i cambiamenti climatici.
Il ragionamento di partenza è che la
CO2 presente in atmosfera viene assorbita dalle piante e accumulata nel
legno. Se metà delle foreste mondiali
fossero gestite nel modo in cui SCA
si occupa delle sue, la questione climatica sarebbe già un problema del
passato. La soluzione di SCA è stata
presentata come una delle “Grandi
Idee” di Action 2020.
“Se invece di porsi l’obiettivo del profitto
ci si pone quello di fare del bene, si
produce un’energia più positiva”.
Peter Bakker
Lei una volta ha detto: “i contabili salveranno il
mondo.” Cosa voleva dire?
“L’ho detto a Rio, durante una Conferenza
ONU sullo sviluppo sostenibile. Se vuoi parlare
al grande pubblico, devi dare messaggi semplici
e sintetici. Quello che volevo dire è che gestiamo
le economie mondiali secondo il modello capitalista e questo modello si basa sul rendimento
del capitale finanziario. Mi sono chiesto: perché
nei CdA non si parla d’altro che di capitale finanziario? Perché non si parla anche di capitale
sociale e capitale naturale, cioè foreste,
oceani, minerali ad uso commerciale? Io
credo in un risultato netto equilibrato,
che tenga conto di tutte le componenti.
Questo significa però che tutte le società
devono incominciare a guardare i loro
risultati contabili non solo in termini
di capitale finanziario. Ecco perché
abbiamo deciso di riscrivere le regole
della contabilità in modo da premiare
le aziende ‘buone’ e punire quelle
‘cattive’. Voglio che il successo arrivi a
premiare le aziende più sostenibili”.
Qual è il miglior risultato che ha finora ottenuto
al WBCSD?
“Direi il lancio di Action 2020. Per oltre
un anno, il WBCSD ha lavorato con circa 45
aziende, tra cui SCA, per capire le tendenze
planetarie e societarie in modo scientifico. Ci
siamo chiesti: quali sono le problematiche più
importanti in termini di sostenibilità? Quali
soluzioni aziendali garantiscono risultati? Il
problema è che nel mondo della sostenibilità, si
fanno troppe chiacchiere, ci sono troppe carte.
È ora di passare a soluzioni che funzionino e di
moltiplicare gli sforzi con la massima urgenza
possibile”.
Qual è per lei l’obiettivo più importante del WBCSD?
“Sono due. Il primo è che, essendo la forza
trainante dell’economia mondiale, vorrei che
l’imprenditoria venisse vista come un fornitore
credibile di soluzioni per la sostenibilità e che
questo ruolo non competesse solo ai governi o
all’ONU. Secondo obiettivo: vorrei che il 30% dei
CEO nel mondo fosse veramente interessato a
realizzare queste soluzioni su vasta scala. Dico
il 30% perché questa è una soglia cruciale, al di
sotto della quale si rimane solo degli idealisti”.
Qual è la sua tempistica?
“Mi sono dato 10 anni di tempo. La mia
fi losofia è che non si deve mai restare a
capo di un’organizzazione per più di 10
anni, altrimenti si procede con il pilota
automatico”.
Sta leggendo qualche bel libro?
“Collapsing Consciously di Carolyn
Baker, un libro sulla psicologia del
crollo sociale, che io penso sia un
momento che stiamo tutti vivendo.
Nel mio lavoro, cerco sempre il modo
migliore per parlare della situazione globale. È
meglio dire ‘Il mondo è condannato e dobbiamo
salvarlo?’ o è meglio dire ‘Le sfide con cui dobbiamo confrontarci sono tante, ma sviluppando
le soluzioni giuste creeremo nuove opportunità
per le nostre aziende’? Le aziende più sostenibili
saranno quelle che avranno più successo”.
Cosa vorrebbe ci fosse scritto sulla sua lapide?
“Vorrei che ci fosse scritta la definizione che
do di me stesso: ‘un sognatore votato all’azione’.
La frase completa è: ‘Sono un sognatore votato
all’azione che si rifiuta di vivere con il freno a
mano tirato.’ Naturalmente, se c’è una lapide,
significa che c’è anche qualcosa che mi ha costretto a fermarmi”.
Età: 52
Vive a: Ginevra
(Svizzera)
Il suo nome si
pronuncia: Bacher
Titolo di studio: laurea
in Economia aziendale
presso la Erasmus
University di Rotterdam,
Olanda.
Cibo preferito: sashimi
giapponese (solo pesce,
senza riso).
Hobby: musica rock.
“Mi sono convinto che il
modo migliore per non
invecchiare sia seguire
le ultime tendenze
musicali. Attualmente il
mio album preferito è
Reflektor, del gruppo
indie canadese Arcade
Fire”.
La copertina
dell’album Reflektor
del gruppo indie
Arcade Fire, che Peter
Bakker ama ascoltare
in cuffia.
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1
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average percentages from between
85–181 TENA® Solutions case studies
around the world, mainly Europe but also
USA, Canada and China. Results vary
across countries and care homes.
2011–2013.
2
Incontinence management-related costs
measured in TENA® Solutions include product
consumption, skincare, laundry and waste.
MERCATI
VISIONE
COMPLETA
SCA HA UN approccio oli-
stico ai prodotti e al loro
packaging. Tradotto? Vuole
creare un’interazione tra
contenitore e contenuto.
L’obiettivo è realizzare la
visione del brand, offrire
al prodotto un packaging
ottimale in termini di protezione e comunicazione,
aggiungere valore per il
consumatore.
Da vera azienda globale
SCA progetta il packaging
in funzione della cultura e
dell’economia dei Paesi a
cui è destinato il prodotto.
Per questo considera:
DISCREZIONE
Studiando il modo in cui i
consumatori richiedono un
prodotto per l’igiene e lo
cercano sugli scaffali, SCA
cerca di renderlo visibile
ma con discrezione.
PREZZO ACCESSIBILE
Soprattutto nei Paesi in via
di sviluppo, SCA guarda
alla realtà economica. Se
il consumatore medio non
può permettersi confezioni
multiple, commercializza
il prodotto in confezioni
singole.
COLORI DI MODA
SCA considera il modo in
cui cambia il gusto popolare per i colori. Il turchese
può essere trendy in un
Paese, ad esempio, ma
ormai datato in un altro.
NON SOLO
INVOLUCRO
Non è unicamente la veste di un prodotto.
Viste le sue molteplici funzioni, il
packaging deve essere un mix
equilibrato di arte, scienza
ed economia.
testo NANCY PICK
foto ROBERT HAGSTRÖM
I
L PACKAGING NON È TUTTO, ma è certamente molto. Nell’85% dei casi i consumatori acquistano infatti d’impulso. Per
questo l’involucro deve essere allettante. E
il suo design deve comunicare qualcosa di
essenziale sulla marca.
Tutto qui? No, non è solo una questione di
estetica. Bisogna anche proteggere il prodotto
e dare informazioni sull’utilizzo e la sicurezza.
E bisogna trovare il giusto equilibrio. Perché
un imballo può anche essere ecologico, ma se
il contenuto non arriva integro l’energia impiegata per coltivare o realizzare il prodotto va
sprecata.
“L’imballo perfetto protegge il prodotto,
attira il consumatore nel punto vendita ed è un
buon compromesso in termini di costi e impatto
ambientale complessivo”, riassume Stephan
Schüle, a.d. dell’International Packaging Institute in Svizzera.
In realtà “nessun packaging è perfetto”,
osserva la Prof.ssa Susan Selke, vicedirettore
della School of Packaging della Michigan State
University negli USA. “Una pubblicità recente
diceva che l’uovo è un imballo perfetto, peccato
è che si rompe”.
IL GUSCIO DELL’UOVO ha però una qualità molto importante: è eccezionalmente robusto in
rapporto al suo peso. “Il packaging”, prosegue
Selke, “cerca sempre di fare di più con meno,
infatti da decenni l’obiettivo è renderlo più leggero e più robusto”.
La nota positiva è che, senza sacrificarne le
prestazioni, sono stati fatti notevoli progressi
nel ridurre l’ingombro degli imballi.
SCA SHAPE 1 2014 25
FEATURE
A colpo d’occhio
In media il cliente impiega 4-5 secondi per
localizzare e scegliere un prodotto sugli
scaffali. Il packaging è dunque fondamentale. Ma prima di definire il design e i colori, bisogna considerare chi è il cliente e
cosa rappresenta la marca. Per i prodotti
destinati a un pubblico internazionale, è
necessario anche capire il significato attribuito ai colori nei diversi mercati.
Ecco i fattori che inducono un cliente a
prestare attenzione a un prodotto:
… COLORI
Renderlo visibile: è questa la chiave per far
trovare al cliente il prodotto che cerca. La
visibilità si misura con il contrasto e l’elemento che crea contrasto è il colore. Questo può
aumentare anche dell’80% la riconoscibilità di
una marca, oltre a diventare un forte segnale
di identificazione del brand.
… FORME
Le forme innescano un processo cognitivo di
valutazione e preferenza di marca. Spesso è
questa caratteristica a determinare la prima
impressione. Colore e forma insieme possono
quindi essere segno di qualità e aumentare la
percezione della marca. Le forme simmetriche
si abbinano bene ai colori passivi, le forme
triangolari o romboidali a quelli attivi.
… SIMBOLI
I simboli sono un mezzo pressoché istantaneo
di comunicazione del significato, imprimendosi nella mente del consumatore attraverso
un’esposizione ripetuta. Per orientarsi tra gli
scaffali, il consumatore cerca infatti istintivamente i simboli a lui familiari.
… PAROLE
Un imballo pieno di scritte crea confusione e
distoglie l’attenzione. Molto meglio una sola
scritta che differenzi in modo sintetico la marca dalla concorrenza.
Fonte: brandingstrategyinsider.com
26 SCA SHAPE 1 2014
MERCATI
“Per creare un
design di successo
bisogna capire come il
consumatore interagisce con l’imballo del
prodotto”.
E noi lo facciamo
proprio su misura
Il design del packaging di un prodotto di consumo dipende da molti
fattori, ma SCA sa che la cosa più importante è una: conoscere il
consumatore. I sondaggi servono proprio a capire come rendere un
imballo allettante, pratico e immediatamente riconoscibile.
PAOLA ROSSI, 75 ANNI, vuole acquistare delle
protezioni per l’incontinenza. Il packaging più
adatto per lei dovrebbe:
avere scritte con caratteri grandi e ad alto contrasto, in modo da leggerle bene anche se la vista
è debole;
essere leggero e avere un manico, per trasportarlo senza fatica;
avere un involucro perforato, in modo da poterlo
aprire facilmente anche se le mani sono indebolite
dall’artrite.
Questo packaging, sviluppato dopo lunghe
riflessioni e ricerche, potrebbe essere perfetto per
Paola. E non deve stupire se esteticamente è molto
diverso dalle confezioni di tamponi con la grafica
accattivante, quelle che SCA destina alle adolescenti.
“Bisogna comprendere il consumatore”, dice
Susan Baldwin, Global Packaging Director di SCA
a Göteborg, in Svezia. “Bisogna capire come il
consumatore interagisce con l’imballo
del prodotto”.
Ora SCA vuole armonizzare il packaging. Per la prima volta, le confezioni
dei pannolini per bambini avranno
infatti lo stesso design in tutto il mondo, sia per Libero in Scandinavia che
per Drypers a Singapore, Pequeñin in
Colombia o Cuddlers in Sudafrica.
C’è voluto quasi un anno per mettere a punto il nuovo design globale, che
•
•
•
punta sulle foto di simpatici bambini in primo
piano e sul forte legame tra bimbi e genitori. Sono
stati usati colori vivaci sui lati e sulla parte alta
della confezione. Risultato: massima “reperibilità” sugli scaffali.
“L’obiettivo è creare un look distintivo ad
altissimo impatto”, racconta Anna Smitterberg,
Senior Global Master Brand Manager di SCA.
“Abbiamo persino creato un nostro font, per dare
un tocco personale e divertente alle scritte sulla
confezione”.
IL NUOVO DESIGN è frutto di un sondaggio che
SCA ha condotto sui consumatori per capire come
mettere in relazione i pannolini all’esperienza
genitoriale. Spiega Smitterberg: “Abbiamo cercato di creare un packaging globale ispirato ai
magici momenti di intimità vissuti tra genitori e
bambini”.
SCA ha anche filmato i bambini ritratti sulle confezioni. Obiettivo: creare un
packaging “live” da vivere interattivamente attraverso il sito web o le app
degli smartphone. D’altronde, con il
suo forte collegamento al mondo digitale, il packaging è in costante evoluzione.
“Per creare un design di successo”,
ribadisce Smitterberg, “bisogna capire
come il consumatore interagisce con
l’imballo del prodotto”.
Susan Baldwin, Global
Packaging Director di SCA.
CATEGORIE
PER COLORE
HIGH-TECH
PRODOTTI
NATURALI E BIO
cartone non sbiancato
con prevalenza di colori
nelle tonalità del verde e
delle terre.
BRAND DEL LUSSO
nero, oro o argento, da
soli o combinati.
PRODOTTI
HIGH-TECH
nero minimalista.
PRODOTTI ESSENZIALI E DALLA
COMPOSIZIONE
SEMPLICE
bianco.
PRODOTTI PER BAMBINI (GIOCATTOLI)
colori primari brillanti
(giallo, blu, rosso).
PRODOTTI FEMMINILI
E NEW-AGE
lavanda
BRAND SOFISTICATI
E ALL’AVANGUARDIA
colori vivaci abbinati al
nero.
Fonte: designforceinc.com
SCA SHAPE 1 2014 27
M/N ORTVIKEN
La motonave Ortviken
è una delle tre ro-ro
gemelle di proprietà di
SCA. Fa la spola tra i
porti della Svezia settentrionale e Tilbury,
nel Regno Unito, o
Rotterdam, nei Paesi
Bassi. Scarica carta e
altri prodotti forestali nei terminal SCA e
carica prodotti vari, tra
cui carta riciclata. Per
ogni viaggio di andata
e ritorno occorrono
10 giorni.
Le navi sono lunghe
170 metri. Ciascuna
ha un equipaggio di
13 persone, più un
apprendista di sala
macchine.
UFFICIO
VISTA MARE
L’acqua davanti agli occhi. La famiglia lontana
migliaia di chilometri. Questa è la vita quotidiana
dell’equipaggio della motonave Ortviken di SCA.
Shape è salito a bordo.
testo LISA RHODINER foto PER-ANDERS SJÖKVIST
28 SCA SHAPE 1 2014
12 ORE
Il primo ufficiale di coperta,
Johnny Henriksson, impegnato
nel turno serale sul ponte.
Q
UANDO C’IMBARCHIAMO sulla Ortviken,
il sole splende sul terminal di SCA
Logistics, a Rotterdam. Il comandante
Anders Avén presta servizio sulle navi da
28 anni, di cui gli ultimi sei trascorsi sulla M/N Ortviken. Per uscire dal porto di
Rotterdam, spiega, serve l’assistenza di un pilota.
“Nella maggior parte dei porti dove transitano le
navi di SCA, i comandanti sono stati autorizzati a fare a
meno del servizio di pilotaggio. Ma a Rotterdam noi lo
utilizziamo soprattutto per motivi linguistici, perché la
comunicazione radio è essenzialmente in olandese”.
Dopo un paio d’ore il pilota del porto lascia la nave
e al timone subentra Avén, che continua a eseguire le
varie manovre mantenendo la rotta suggerita dal pilota. Sul ponte sono di vedetta il primo ufficiale di coperta e i due secondi, che si alternano in turni di quattro
ore, seguiti da otto di riposo e poi di nuovo da quattro
ore di lavoro.
LA VITA A BORDO è sempre in movimento. Nella sala
macchine i tecnici stanno sostituendo i cuscinetti di
un separatore d’olio. La manutenzione programmata viene eseguita ogni tre anni con la nave ferma nel
bacino di carenaggio, mentre quella ordinaria avviene
continuamente, sia in mare che in porto.
“La manutenzione preventiva continua è fondamentale per noi”, spiega il direttore di macchina,
Stein-Ulf Johansson. “Tutte le apparecchiature sono
sempre in funzione, perciò dobbiamo seguire tempistiche di manutenzione ben precise”.
Per SCA la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta: le procedure a bordo sono di vitale importanza, visto che in mare non ci sono ospedali o servizi di
emergenza.
SCA SHAPE 1 2014 29
12 ORE
1
2
“La cosa bella
è che poi si può
stare a casa
per lunghi
periodi”.
3
1. La manutenzione è una
componente della routine
operativa quotidiana. Qui
il carter arrugginito di una
ventola che deve essere
riverniciato.
2. Colazione, pranzo e cena
vengono serviti sempre alla
stessa ora, tutti i giorni. Di
tutti i pasti si occupa il cuoco
di bordo, Luis Tolentino, che
ha già lavorato su altre navi
scandinave. Questa è però la
sua prima volta su una nave
di SCA.
3. La sosta in porto è
generalmente breve, giusto il
tempo di scaricare e caricare. È molto raro che i membri
dell’equipaggio abbiano il
tempo di scendere a terra.
30 SCA SHAPE 1 2014
“A bordo siamo totalmente vulnerabili in
caso di incidente e spesso ci troviamo lontano dalla costa; è dunque importante dare sempre priorità alla sicurezza”, conferma il secondo
ufficiale, Mats Kristiansson.
Colazione, pranzo e cena vengono serviti sempre alla stessa ora, tutti i giorni: cibo tradizionale svedese con un tocco di Filippine,
paese di cui è originario il cuoco di bordo, Luis
Tolentino, che si occupa di tutti i pasti.
Quando lo andiamo a trovare in cucina, Tolentino sta preparando la cena. Come
ogni giovedì, è un piatto tradizionale svedese, zuppa di piselli con cialde croccanti.
Pietanza che suscita parecchia nostalgia di casa
nell’equipaggio.
Anche se la vita a bordo è piacevole, quasi tutti sentono la mancanza della famiglia e degli
amici.
“Spesso la prima settimana in mare è la
più difficile, poi ci si fa l’abitudine”, racconta Johansson. “È una scelta di vita e ci si abitua
anche a restare via da casa per molto tempo”.
Grazie a Internet, per fortuna, è più facile restare in contatto con la famiglia.
“La cosa bella è che poi si può stare a casa per
lunghi periodi”, ci dice.
Nel tempo libero l’equipaggio può andare in
palestra, giocare a badminton, fare la sauna o
intrattenersi nella sala ricreativa. Tra un turno e
l’altro ci si distrae con Internet, i film e il karaoke.
“Di solito vado a fare jogging sul ponte di
coperta, se non è pieno di merci e se il tempo è
bello”, dice Avén.
Il viaggio finisce nel porto di Helsingborg. La
manovra di attracco sembra facile come parcheggiare un’auto: l’unica differenza è che la
nave è lunga quanto due campi di calcio.
“Tutto in un giorno”, precisa Avén salutandoci con un sorriso.
PROSPETTIVE
FEATURE
Progetti
in legno
per un mondo migliore
Un architetto italiano e un falegname svizzero
hanno lasciato i loro vecchi lavori per dar vita
ad un progetto basato sul “più importante
materiale di questa epoca”. Shape è
andata a scoprire di che si tratta.
testo MATS WIGARDT
foto GRISCHA RÜSCHENDORF
SCA SHAPE 1 2014 31
FEATURE
PROSPETTIVE
S
IAMO A HONG KONG,
Cina. Sulla terrazza di un
appartamento esclusivo,
affacciato sulla città, si
staglia una bella installazione in legno: è una pergola sinuosa, senza parti
metalliche, pensata per il
relax e l’intrattenimento
degli ospiti.
I creatori di questa struttura innovativa vivono
a Hong Kong da tempo. Appassionati di design,
architettura e artigianato, i due sono accomunati
anche dall’impegno per la difesa dell’ambiente.
32 SCA SHAPE 1 2014
Non è un caso che nella sola Hong Kong, durante il
2012 l’inquinamento atmosferico abbia fatto oltre
3.000 vittime.
Nati entrambi in Europa, i due hanno deciso di
lanciare un’attività che avesse come comune denominatore il legno e l’ecologia. Il risultato si chiama
Awawa.
“L’edilizia, con la sua predilezione per l’acciaio
e il calcestruzzo, è uno dei principali responsabili
del degrado ambientale”, dice Roberto Davolio,
architetto italiano con importanti trascorsi nel design scultoreo (vetro e acciaio), come testimonia il
tetto del nuovo aeroporto di Pechino.
Anche il suo amico e collega, Marc Brulhart, ha
SCA IN CINA
“L’edilizia, con
la sua predilezione
per l’acciaio e il calcestruzzo, è uno dei
principali responsabili del degrado
ambientale.”
Materiali naturali e una
produzione che utilizza le più
moderne tecniche parametriche digitali: l’obiettivo è
migliorare e ridefinire l’ambiente edificato.
alle spalle una carriera importante. Dopo gli inizi
come falegname in Svizzera, a Hong Kong si è occupato soprattutto di strategie di brand per clienti
come Louis Vuitton e Moët & Chandon.
SCA opera in Cina dal 1996, mentre SCA
Timber è presente con una sede a Hong
Kong dal 2005. SCA Timber China & S.E.
Asia Ltd è stata fondata nel 2011, con
Mathias Fridholm come CEO.
“Lavoriamo per rafforzare la competitività del segato scandinavo”, dice lui.
Via via che il consumo interno cresce e
l’industria cinese avanza nella catena di
valore (meno dipendenti e più macchine), aumentano anche le importazioni
di prodotti lavorati in legno, destinati
soprattutto all’arredamento e alla serramentistica.
La Cina importa ogni mese 2,2 milioni
di m3 di legno.
Nel 2013 le segherie svedesi hanno
esportato in Cina circa 400.000 m3 di
legno, principalmente abete rosso. La
quota di SCA è pari a 175.000 m3, circa
il 40%.
SCA è partner di Awawa per la fornitura di materia prima e di consulenza
specialistica. Fridholm sottolinea l’importanza di trovare metodi innovativi in
grado di aumentare la forza attrattiva
del legno.
“Noi siamo industriali e non abbiamo esperienza di design”, osserva
Fridholm. “Collaborando con Awawa
possiamo ampliare le nostre conoscenze e i nostri orizzonti, rafforzando il
nostro marchio nel tempo”.
“Collaborando con
Awawa possiamo
ampliare le nostre
conoscenze e i
nostri orizzonti,
rafforzando il
nostro marchio nel
tempo”.
NONOSTANTE IL SUCCESSO, entrambi cerca-
vano qualcosa di nuovo, qualcosa che andasse al
di là dei lauti guadagni e contribuisse a creare un
mondo migliore e meno inquinato. La risposta? Il
legno: un materiale organico, che assorbe CO2 e la
sottrae per anni all’atmosfera.
“Abbiamo compreso le potenzialità straordinarie del legno per l’ambiente”, continua Davolio.
“È forse il materiale più importante della nostra
Mathias Fridholm
SCA SHAPE 1 2014 33
FEATURE
PROSPETTIVE
LA CINA
IN BREVE
Nome ufficiale: Repubblica Popolare Cinese
Valuta: yuan cinese (CNY)
Popolazione:
1.354.040.000 (2012)
Città principale:
Shanghai (23.470.000)
Presidente: Xi Jinping
PIL:
51,93 mila miliardi CNY
(8,5 mila miliardi $ USA)
Crescita del PIL:
7,8% (2012)
Inflazione: 7,6% (2011)
Speranza media di vita:
74,8 anni (2010)
generazione. Grazie ai processi digitali, abbiamo
iniziato a ricavarne strutture complesse”.
Nella sede dell’azienda, nel distretto di Sheung
Wan, dove si alternano negozietti di medicina cinese, venditori di riso e gallerie d’arte, i due colleghi hanno sviluppato un concetto che combina la
lavorazione tradizionale del legno con la moderna
tecnologia.
“In termini di materiali, costruzione e immagine visiva, stiamo ridefinendo i moderni confini
del design e dell’architettura”, spiega ancora Davolio.
Il concetto innovativo a cui si ispira Awawa è che
l’intero disegno esecutivo, compresi gli elementi di
34 SCA SHAPE 1 2014
collegamento (anch’essi intelligenti e sostenibili)
tra i vari componenti di legno, è realizzato in digitale e il fi le può essere inviato alla macchina ovunque nel mondo.
Roberto Davolio
Marc Brulhart
QUESTA TECNOLOGIA può essere utilizzata in
modo semplice ed economico in infi nite applicazioni a seconda delle esigenze del cliente: mobili,
pannelli, strutture, interi moduli abitativi. Ne è
un esempio il gazebo sulla terrazza dell’appartamento di Hong Kong.
“È più di un sistema costruttivo”, conclude Davolio. “È un linguaggio completamente nuovo per
il design e la costruzione in legno.”
CONSUMI DI TISSUE
25
0
Kg/persona e anno
36 SCA SHAPE 1 2014
Asia, India inclusa
Europa Orientale
5
Europa Occidentale
10
Nord America
15
America Latina
20
“La carta igienica è il prodotto
tissue che cresce maggiormente
in Cina, seguono poi veline per
il viso e asciugamani di carta”.
MERCATO
Nei Paesi in via di sviluppo
CRESCE L’USO
DEL TISSUE
La gente che si trasferisce dalle campagne alle città
cambia le proprie abitudini igieniche. Così l’utilizzo
del tissue aumenta su scala globale.
texto ANNIKA WIHLBORG foto GETTY IMAGES
S
E IL MERCATO MONDIALE del tis-
sue cresce del 4% all’anno, il merito è
soprattutto della Cina. Che negli ultimi
5 anni ha coperto da sola il 40-50% della
crescita dei volumi globali del tissue. Tra
i fattori scatenanti alla base del fenomeno c’è l’urbanizzazione su larga scala.
“Non sappiamo quanto durerà il boom cinese, ma possiamo prevedere che si attesti sul 10%
annuo per i prossimi 5 anni”, è la stima di Esko
Uutela, esperto mondiale di tissue presso RISI,
fornitrice d’informazioni per l’industria mondiale
della carta e della cellulosa.
La carta igienica è il prodotto tissue che cresce
maggiormente in Cina, poi vengono veline per il
viso e asciugamani di carta. Questi ultimi potrebbero però risalire di una posizione visto che rispetto alle veline, considerate in passato un prodotto
“polivalente”, assorbono meglio i liquidi e le altre
sostanze solitamente presenti in cucina.
Tra le zone a maggiore crescita, l’America Latina
è la seconda in assoluto, grazie ad un aumento del
5% nei consumi nel 2013. Il Brasile, dove il mercato
del tissue è stato finora relativamente poco sviluppato, rappresenta il Paese latino-americano con il
potenziale maggiore.
“IL BRASILE HA UNA POPOLAZIONE numerosa
che utilizza sempre più il tissue nella vita quotidiana”, osserva Uutela. “Per la carta igienica, il
passaggio dal singolo velo ai due o tre è una conseguenza soprattutto dell’industrializzazione della
nazione. Anche l’uso del tissue Away From Home è
aumentato, complici i Mondiali di calcio del 2014 e
le future Olimpiadi del 2016”.
RISI prevede che anche in Russia l’utilizzo del
tissue aumenterà del 10% all’anno nei prossimi
cinque. Da quando molti produttori internazionali hanno cominciato a investire in grandi stabilimenti, infatti, la qualità della carta igienica russa
è migliorata. E poi anche il mercato dei tovaglioli
e degli asciugamani di carta è in costante crescita. Ecco perché RISI tiene sott’osservazione la
Russia.
SCA SHAPE 1 2014 37
MERCATO
“Nei prossimi anni,
i fattori
chiave sui
mercati
emergenti
saranno
proprio
l’innovazione e la sostenibilità”.
Opportunità nei
mercati emergenti
Robert Sjöström,
Senior Vice-President, Strategy &
Business Development di SCA.
Grazie ad un paio di acquisizioni importanti SCA ha rafforzato
la sua posizione come leader globale nel tissue.
texto ANNIKA WIHLBORG
foto ISTOCKPHOTO
38 SCA SHAPE 1 2014
“É USATO DA MOLTISSIMI consumatori in tutto
il mondo: ecco perché il tissue è uno dei segmenti
principali del mercato dei prodotti per l’igiene”. A
sostenerlo è Robert Sjöström, Senior Vice-President,
Strategy & Business Development di SCA: “La prima
priorità di SCA – dice - è crescere nei mercati emergenti come Cina, Messico, India e anche Brasile”.
La rapida crescita del mercato mondiale del tissue rappresenta infatti una grande opportunità per
SCA. Nel novembre 2013 il Gruppo ha completato
la sua offerta per Vinda, azienda cinese produttrice
di tissue, di cui è oggi azionista di maggioranza con
una quota del 51,4%. Obiettivo? Sviluppare una collaborazione con Vinda che permetta di trarre vantaggio dalla sua solida e vasta rete di distribuzione.
Con l’acquisizione del business tissue europeo
Georgia-Pacific, nel 2012, SCA ha inoltre rilevato
il noto marchio Lotus. Il risultato non costituisce
solo un posizionamento più forte in Europa e un
aumento della quota di mercato, ma anche l’introduzione di nuovi prodotti complementari alla
gamma esistente.
“Insieme alla capacità di innovazione, una delle carte vincenti sul mercato mondiale è il nostro
impegno profondo per la sostenibilità”, spiega
Sjöström. “Nei prossimi anni, i fattori chiave sui
mercati emergenti saranno proprio l’innovazione
e la sostenibilità. L’aumento della domanda di prodotti tissue più avanzati potrebbe dunque darci un
vantaggio sulla concorrenza”.
VOLVO OCEAN RACE
Un mercato
sul mare
La Volvo Ocean Race non è
solo la regata più impegnativa del mondo. É anche uno
strumento di marketing, con
un enorme potenziale. Per le
aziende partecipanti l’esposizione del brand vale una fortuna. Un vero sogno imprenditoriale.
Con il suo equipaggio
tutto femminile, SCA
ha già attirato molta
attenzione ancor
prima della partenza.
text CHATARINA ALMQVIST
photos SCA, VOLVO OCEAN RACE
SCA SHAPE 1 2014 39
Ian Roman/Volvo Ocean Race
VOLVO
OCEAN RACE
L E AZIENDE CHE PARTECIPANO alla Volvo
Ericsson Racing Team,
vincitore della VOR
2008/2009, si è imposto
sulla concorrenza anche
per l’intensità della
copertura mediatica e ha
creato all’azienda opportunità di business con
oltre 15.000 clienti.
40 SCA SHAPE 1 2014
Ocean Race hanno parecchio da guadagnare. La regata intorno al mondo dura
nove mesi e attira un miliardo di spettatori. Non solo. Simboleggia quei valori a cui
molte aziende vogliono essere affiancate: innovazione, tecnologia, sostenibilità, consapevolezza
ambientale, lavoro di squadra.
“Come strumento di marketing la VOR ha un
potenziale fantastico”, esordisce l’ex-concorrente Richard Brisius, co-fondatore di
Atlant Ocean Racing e manager di Team
SCA.
Questa edizione sarà la settima a
cui Brisius parteciperà. “Spesso la
gente si meraviglia di quanto possa
rendere a un’azienda la partecipazione alla VOR. Un investimento
come questo può essere sfruttato
per molti anni in vari modi”.
Nel caso di SCA, la VOR è destinata a creare valore sia esternamente
che internamente.
“Molti consumatori hanno sentito
parlare dei nostri prodotti, ma non sanno
che a produrli è SCA”, sottolinea Christoph
Michalski, responsabile dell’innovazione e dei
marchi di SCA.
L’azienda vede nella VOR un modo per cambiare rotta. L’obiettivo generale è raggiungere
il maggior numero possibile di consumatori e
aumentare in loro la consapevolezza e la percezione di SCA, così da rafforzare il legame con
marchi dell’azienda come TENA, Tork, Libero e
Libresse. I consumatori di oggi vogliono essere
certi dei comportamenti dell’azienda che sta dietro ai prodotti acquistati, spiega Michalski.
“Vogliamo anche sottolineare quanto importante sia per noi puntare sulla sostenibilità e sulle
donne”.
L’investimento nell’equipaggio tutto femminile di Team SCA ha già attirato molta attenzione
ancor prima dell’inizio della gara.
“Abbiamo destato grande interesse e di questo
sono soddisfatto. Penso che, a prescindere dai
nostri sforzi, ciò sia dovuto soprattutto al fatto
che SCA è stata la prima a rendere nota la sua partecipazione, per di più con un equipaggio di sole
donne”, sostiene Brisius.
In effetti avere un team tutto femminile è piuttosto inconsueto: nella VOR non si verificava
dall’edizione 2001/2002.
“La nostra scelta si spiega con il fatto che l’80%
dei consumatori di SCA è costituito da donne. Per
noi è dunque importante che le donne abbiano la
possibilità di misurarsi alla pari con gli uomini
anche in ambiti dove vige generalmente un predominio maschile”, commenta Joséphine EdwallBjörklund, vicepresidente senior responsabile
delle comunicazioni aziendali. “A questo team
off riamo le stesse condizioni dei team maschili.
Vogliamo incoraggiare le donne a essere parte
della società e della vita lavorativa esattamente
quanto gli uomini”.
L’investimento nella VOR ha importanza anche
FEATURE
Una folla numerosa
assiste alla partenza della
quarta tappa della
VOR 2011/2012, da Sanya
(Cina) ad Auckland
(Nuova Zelanda).
VOLVO OCEAN RACE
LA VOR PRENDERÀ il via
“Per noi è
importante
che le donne
abbiano la
possibilità
di misurarsi
alla pari con
gli uomini,
anche in
ambiti dove
vige generalmente un
predominio
maschile”.
Joséphine
Edwall-Björklund
all’interno di SCA. Negli ultimi anni infatti, attraverso diverse acquisizioni, l’azienda è diventata un
leader globale nel settore dell’igiene e dei prodotti
forestali.
“La strategia del nostro team in mare rispecchia il nostro percorso aziendale”, spiega EdwallBjörklund. “Si tratta di avere in testa un obiettivo
valido e di sapere come navigare insieme per raggiungerlo”.
ATTIVARSI INTERNAMENTE è importante. Non a
caso l’azienda sta organizzando tante attività per i
suoi dipendenti nell’ambito di questo progetto.
Lo scorso anno SCA ha partecipato anche alla
ÅF Offshore Race, in Svezia, con un equipaggio
maschile e femminile composto da dipendenti di
tutto il mondo.
Prima che l’azienda possa vedere il risultato
fi nale della sua partecipazione alla VOR, restano
però ancora molte sfide da superare. Non ultima,
la concorrenza.
Il faro di Vinga,
il 4 ottobre 2014 da Alicante Göteborg.
(Spagna) e si concluderà
alla fine di giugno 2015 a
Göteborg (Svezia). Finora
sono cinque i team iscritti:
Team SCA, Abu Dhabi
Ocean Racing, Dongfeng
Race Team (Cina), Team
Brunel (Paesi Bassi) e
Team Alvimedica (USATurchia).
La regata intorno al mondo toccherà 11 Paesi:
Spagna, Sudafrica, Emirati Arabi, Cina, Nuova Zelanda, Brasile, USA, Portogallo, Francia,
Paesi Bassi e Svezia. Al termine, gli equipaggi
avranno percorso circa 39.000 miglia nautiche
(72.000 km).
SCA SHAPE 1 2014 41
SCA INSIDE
Notizie da SCA
Vele spiegate
a Parigi
FOTO: RICK TOMLINSON/TEAM SCA
I MEMBRI DEL TEAM SCA hanno visitato
Sam Davies
Liz Wardley
il Salone Nautico di Parigi, dove è stata
organizzata una giornata dedicata alla partecipazione di SCA alla Volvo Ocean Race.
Davanti a circa 250 dipendenti dell’azienda e a 30 giornalisti, le veliste Sam Davies e
Liz Wardley hanno sottolineato l’importanza
del lavoro di squadra in una competizione
oceanica così estrema. La giornata si è
conclusa con una mini-regata di modellini
di barche.
“SCA ha una forte presenza
sui canali digitali e un
obiettivo chiaro: adattare
i contenuti alle esigenze
dei suoi stakeholder”.
Il sito web di SCA è risultato terzo nella classifica di
KWD Webranking 2013-2014, tra le 500 maggiori
aziende europee.
Formazione qualificata in Malesia
60 INFERMIERE malesiane, pro-
venienti da 14 ospedali diversi,
hanno partecipato al programma
educativo sull’incontinenza. Organizzato da TENA e dalla Incontinence Foundation of
Malaysia, il corso è durato tre giorni e si è svolto presso la University Malaya Medical Centre. Il programma
intensivo, che si proponeva di migliorare le competenze professionali nella gestione dell’incontinenza, ha
coperto un ampio range di tematiche, tutte analizzate
da una prospettiva assistenziale.
42 SCA SHAPE 1 2014
“Toilette schock” sudanese
DURANTE IL WORLD TOILET DAY di
novembre, turisti e residenti di Amsterdam hanno potuto sperimentare grazie
a SCA il modello di toilette tradizionale
del Sud Sudan: un buco nel terreno.
Nel toilet shop 2TheLoo, allestito
nella via dello shopping, SCA ha
inserito una “toilette” sudanese per
evidenziare il contrasto tra la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie
nell’Africa nord-orientale e il lusso dei
servizi nel mondo occidentale.
L’iniziativa è stata attuata in collaborazione con Oxfam Novib, filiale
olandese dell’ONG britannica.
w
TRAFFICO CONTAINER,
AUMENTA LA CAPACITÀ
SCA LOGISTICS ha avviato a fine gennaio un
SCA inserita nel WWF Index
UN INVITO DEL WWF destinato ai
70 tra i più importanti gruppi cartari
del mondo. Oggetto: la partecipazione alla terza edizione del suo
Environmental Paper Company Index
(EPCI) e la pubblicazione volontaria
dei dati sul proprio impatto ambientale. SCA è stato uno dei 25 produttori
di cellulosa e carta a raccogliere l’invito. Ed è stata riconosciuta dal WWF,
leader per trasparenza.
SCA ha infatti totalizzato il 92% del
punteggio per l’approvvigionamento responsabile, il 68% per la clean
production e il 53% per il reporting
socio-ambientale.
Per un elenco completo delle
70 industrie cartarie invitate dal WWF
e dei risultati ottenuti:
www.panda.org/epci2013
nuovo servizio di trasporto settimanale su
navi ro-ro. Destinazione: Oxelösund, Svezia.
L’intenzione è migliorare l’efficienza del trasporto su navi container e ro-ro su alcune
tratte. Da Londra e Rotterdam a Stoccolma
e alla regione di Mälaren, nella Svezia sudorientale. Al contempo SCA Logistics sta
espandendo la capacità del traffico container
tra Rotterdam e San Pietroburgo.
“Il flusso di merci verso la Svezia meridionale e la Russia è in aumento: abbiamo deciso
di modificare le nostre rotte per aumentare
la capacità di trasporto e i servizi per queste
regioni”, spiega Magnus Svensson, presidente di SCA Logistics.
BORSA DI STUDIO
PER LA CARTA
PATINATA
LA BORSA DI STUDIO Alf de Ruvo 2014, del
Parliamo di incontinenza
SI SVOLGERÀ IN APRILE a Madrid il
quinto Forum globale sull’incontinenza
(GFI). Considerata una piattaforma di
alto livello per chi si occupa di educazione sul tema dell’incontinenza, la
conferenza attira esperti del settore medico e sociale, politici,
organizzazioni non governative
e manager. Il tema dell’incontinenza
verrà affrontato con approccio olistico.
Obiettivo: aumentare la consapevolezza del problema e contribuire a migliorare gli standard dell’assistenza nei
confronti dei pazienti incontinenti.
GFI è una piattaforma biennale
promossa da SCA.
valore di 500.000 SEK (€ 55.500), è stata
assegnata a Christina Dahlström per il suo
importantissimo studio sull’uniformità della
patinatura della carta.
Christina Dahlström lavora attualmente
presso il Fibre Science
and Communication
Network (FSCN) della
Mid Sweden University,
dove sta conducendo
uno studio sui supercapacitori a base di
fibre. La patinatura è
un metodo promettente per creare sistemi
efficaci di accumulo
energetico.
Christina Dahlström
SCA SHAPE 1 2014 43
FEATURE
FEATURE
A strong year
and the journey continues
In 2013, we strengthened our position as a leading global hygiene
and forest industry company. We have made good progress on the
path toward achieving our sustainability targets. Read more in SCA’s
Annual Report 2013 and Sustainability Report 2013. You find them
on www.sca.com where you can also order your own copy.
44 SCA
CA S
SHAPE
SH
HAP
HA
PE
E 3 2013
www.sca.com
SCA is a leading global hygiene and forest products company. The Group develops and produces sustainable personal care, tissue and forest products. Sales are conducted in about 100
countries under many strong brands, including the leading global brands TENA and Tork, and
regional brands, such as Lotus, Libresse, Tempo och Libero. As Europe’s largest private forest
owner, SCA places considerable emphasis on sustainable forest management. The Group had
about 44,000 employees year end 2013. Sales in 2013 amounted to SEK 93bn (EUR 10.7bn).