1.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS Vedo, amo, compro Il packaging perfetto ECCO IL SEGRETO per un’azienda da felice Le sfide dell’economia indiana ARRIVA L’ELEFANTE Soffre il mal di mare? Shape è la rivista trimestrale di SCA ed è rivolta principalmente ai clienti, agli azionisti e agli analisti, ma anche ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che sono interessati alle attività e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per giugno 2014. Publisher Joséphine Edwall-Björklund Direttore responsabile Marita Sander Redazione Anna Gullers, Ylva Carlsson, Inger Finell Appelberg Ideazione Markus Ljungblom, Maria Lindén Appelberg Stampa Sörmlands Grafiska AB. Katrineholm Indirizzo SCA, Corporate Communications, Box 200, SE-101 23 Stoccolma, Svezia. Telefono +46 8 7885100 Fax +46 8 6788130 SCA Shape è pubblicata in svedese, inglese, spagnolo, tedesco, francese, olandese e italiano, ed è stampata su carta GraphoCote 90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA Corporate Communications. Il contenuto della rivista esprime il punto di vista degli autori degli articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in abbonamento o può essere letta in formato pdf su www.sca.com. Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a www.sca.com/subscribe o [email protected] Chatarina Almqvist Scrittrice, è l’autrice dell’articolo sulla VOR, pag. 39 Grazie a Dio, no! Sono nata sotto il segno dei Pesci e cresciuta vicino al mare. Il mare mi calma, anche se quando è scuro e in tempesta mi spaventa. Per-Anders Sjöquist Fotografo, ha scattato le foto a bordo della Ortviken, pag. 28 Se il mare è mosso, sì. Quando ho lavorato sulla Ortviken, la nave di SCA, mi è andata bene: il Mare del Nord era una tavola e la navigazione è stata molto piacevole. Guardare dal ponte verso il mare aperto fino all’orizzonte è stata un’esperienza fantastica. Non è stata invece divertente quella volta che ho preso un traghetto passeggeri da Tallinn a Stoccolma: le onde erano altissime e la nave oscillava talmente che ho dovuto restare sdraiato nella mia cuccetta per tutta la traversata. Il contributo I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK Youtube.com/ SCAeveryday mostra spot e video tratti dalle conferenze stampa di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti dell’azienda. Facebook.com/SCA si propone di attirare nuovi talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle già presenti su sca.com. Foto: Getty Images. Modifiche: Appelberg 2 SCA SHAPE 1 2014 Non ho una barca, ma da anni ho un sogno che cerco di realizzare tra un allenamento in bicicletta e l’altro: andare in mare con un kayak. Twitter.com/SCAeveryday offre una sintesi efficace di tutte le ultime novità su sca.com e sulle pagine SCA dei social network a beneficio dei vari utenti, dei giornalisti e dei blogger. Slideshare.com/SCAeveryday è uno spazio dedicato agli investitori e agli analisti, dove possono scaricare le presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali. Scribd.com/SCAeveryday rende disponibili online una cinquantina di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape. Instagram/ SCAeveryday Foto di SCA dal mondo. FEATURE M A L O U VA N B R E E V O O R T SOMMARIO 06. India: lo sfidante asiatico L’India sembra avviata a un brillante futuro di superpotenza economica. Eppure la strada da percorrere resta tortuosa. 16. Soluzioni ad alta tecnologia per aiutare gli incontinenti Una tecnologia misura le abitudini minzionali dei pazienti delle case di riposo. E fornisce informazioni sulle esigenze individuali in termini di assistenza e prodotti. 20. Business dal volto umano Secondo il presidente del WBCSD, Peter Bakker, le aziende non devono guardare solo al capitale finanziario, ma anche a quello sociale e naturale. 25. Miglioramento continuo Qual è la ricetta segreta di un buon packaging? Shape ha cercato di scoprirlo. 39. Marketing in scia La Volvo Ocean Race non è solo una dura battaglia in mare, ma anche un efficace strumento di marketing per gli sponsor delle barche. E INOLTRE… 12 ORE a bordo della Ortviken – pag. 28–30 SHAPE UP pag. 4–5 NEWS DA SCA pag. 42–43 Una caraffa d’acqua sul tavolo del presidente del World Business Council for Sustainable Development. SAPETE... … qual è il prodotto tissue in più rapida crescita in Cina? La risposta a pagina 37. SCA SHAPE 3 2013 3 SHAPE UP Scopri cosa succede fuori da SCA Pulizia nipponica LE TOILETTE GIAPPONESI sono considerate le più moderne Le toilette giapponesi sono molto confortevoli. Doccetta e asciugatore ad aria calda sono solo due delle innumerevoli caratteristiche. del mondo. A prima vista somigliano a quelle occidentali, ma osservandole bene si scoprono caratteristiche che ne rendono più piacevole l’utilizzo. SensoWash, la nuova toilette firmata dal designer francese Philippe Starck, ha ad esempio un coperchio motorizzato e un sedile che si alza e si abbassa premendo un pulsante su un telecomando. Non solo. Il sedile è riscaldabile (ma un sensore ne impedisce il surriscaldamento), è dotato di doccetta con vari ugelli e di asciugatore ad aria calda. Come se non bastasse, sul sedile è presente una luce notturna che permette all’utente di orientarsi facilmente in bagno anche al buio. www.sensowash.com Lo sapevate che… ... i batteri si moltiplicano per divisione binaria, in alcuni casi ogni 20 minuti. Conseguenza? Nel giro di un’ora, al posto di un solo batterio ce ne sono otto. Fonte: Uppsala University Cina, stop al figlio unico I LEADER CINESI hanno annunciato l’intenzione di allentare la cosiddetta politica del figlio unico: introdotta alla fine degli anni ’70, imponeva alla maggior parte delle famiglie di avere un figlio solo. Ora però le cose sono cambiate. Il tasso di natalità è in calo e la popolazione invecchia rapidamente. Ecco perché il Governo di Pechino ha deciso che in futuro le famiglie potranno avere due figli, a patto che uno dei genitori sia figlio unico (non devono esserlo entrambi, come ora). All’annuncio è seguito un rialzo dei titoli azionari delle aziende legate al mondo dell’infanzia: gli investitori prevedono un baby boom. 4 SCA SHAPE 1 2014 UNA FARMACIA NEL BOSCO ... Orecchie verdi Gli orecchini di vetro a goccia, con immagine stampata, sono acquistabili sul sito www.etsy.com. Semi dell’albero della moringa. Foglie dell’albero della moringa. ... E I SEMI DEGLI ALBERI DEPURANO L’ACQUA SECONDO UNO STUDIO condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Uppsala, in Svezia, i semi della moringa (Moringa oleifera) possono essere utilizzati per depurare l’acqua . Sono persino più efficaci di alcune sostanze sintetiche oggi usate per questo scopo. IN FUTURO I PRODOTTI a base oleosa potranno essere ottenuti da materie prime forestali trattate nelle bioraffinerie. Da un ettaro di foresta di pini contorti (Pinus contorta), per esempio, si possono ricavare tonnellate di cera, grasso e altre sostanze. La corteccia degli alberi contiene il 20% di materiali estraibili. E c’è di più. Alcune materie prime per l’industria farmaceutica possono essere ricavate dagli aghi. Lo sostiene una tesi di dottorato discussa alla Swedish University of Agricultural Sciences di Umeå. GESTIONE FORESTALE PER BIMBI PRIMA DI NATALE è stato pubblicato The Unexpected Forest, un libro sulla gestione forestale curato da quattro associazioni europee di settore* e dedicato ai bambini. Nella Foresta-Che-NonTi-Aspetti, la matita Spik e il taccuino Booksy si recano nei boschi e scoprono di essere parte di un ciclo molto più ampio del previsto. Un ciclo che inizia con la gestione forestale sostenibile. Spik e Booksy incontrano le persone che lavorano nella foresta e, attraverso i prodotti forestali, apprendono che quella è anche la loro origine. * Confederazione europea dei proprietari forestali (CEPF), Associazione europea delle foreste nazionali (EUSTAFOR), Confederazione europea delle industrie del legno (CEI-Bois), Confederazione europea delle industrie della carta (CEPI). Sito web dell’autrice: www.roselinedoreye.be SCA SC S C CA A SHAPE SHA HA H APE PE 1 201 2014 2 20 14 5 India il futuro è qui 6 SCA SHAPE 1 2014 FOCUS: INDIA É destinata a diventare una potenza economica, oltre che la nazione più popolosa al mondo. Ma l’India è anche complessa e piena di contraddizioni. Un Paese dove accanto a una smisurata classe media affamata di consumi dilaga la povertà infantile. E dove è più facile avere un telefono cellulare che l’accesso ai servizi igienici. testo MATTIAS ANDERSSON foto PANOS, ISTOCKPHOTO, GETTY IMAGES, JOHNER, TT-BILD SCA SHAPE 1 2014 7 FOCUS: INDIA Nel mondo, la classe media sempre più numerosa tende a spendere di più sui prodotti per la cura della persona. “Ci sono altri Paesi dove guadagniamo di più, ma sono pochi quelli con la stessa combinazione di fattori positivi”. 8 SCA SHAPE 1 2014 E NTRO 40 ANNI l’India scalzerà la Cina come maggiore potenza economica mondiale.” La previsione, datata 2012, porta la firma dell’economista Douglas McWilliams, numero uno del think tank britannico Centre for Economics and Business Research. Secondo lui, entro il 2023 la Cina supererà gli USA, ma sarà a sua volta sorpassata dall’India intorno al 2048. Da quando l’acronimo BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) è diventato popolare per definire il futuro assetto delle potenze dell’economia mondiale, le previsioni sul brillante futuro dell’India non sono mancate. Secondo stime ONU, entro il 2028 l’India subentrerà al Giappone come terza potenza economica mondiale. E nei 15 anni successivi scavalcherà FOCUS: INDIA Secondo stime ONU, entro il 2028 l’India scalzerà il Giappone come terza economia mondiale. la Cina diventando il Paese più popoloso del mondo. Nello stesso periodo, la forza lavoro indiana diventerà la più numerosa del globo, mentre la crescita dei costi si manterrà relativamente contenuta. Intanto, però, l’India è finita sotto i riflettori per il rallentamento della crescita, l’aumento del deficit della bilancia dei pagamenti, il crollo del mercato azionario e il tracollo della valuta nazionale (la rupia). Segno che le previsioni sono troppo ottimistiche? Di certo Nuova Delhi ha ancora un tasso di crescita elevato rispetto a quasi tutti gli altri paesi BRIC, anch’essi vittime di riflesso della crisi finanziaria. Il fatto che possano coesistere realtà diametralmente opposte non è una novità per il Paese. Un recente rapporto della società di consulenza professionale PwC ricorda il vecchio adagio: Essendo un paese vastissimo, l’accesso all’acqua corrente in India varia notevolmente da una regione all’altra. “Qualsiasi cosa si dica dell’India, è vero anche il contrario”. Non è un caso che la favola dei tre ciechi e dell’elefante arrivi proprio dall’India. Cosa dice la favola? Che a seconda di ciò che toccano – la coda, il corpo, le zampe o la proboscide – la descrizione che i tre ciechi fanno dell’animale è completamente diversa e scatena fra loro un’animata discussione. Ecco: lo stesso vale oggi per la realtà indiana. In India ci sono più miliardari che in Gran Bretagna e più bambini malnutriti che nell’Africa sub-sahariana. Il divario tra ricchi e poveri dei 28 stati federali è enorme. Un confronto? Nello stato nord-orientale del Bihar, patria del Buddhismo e della fertile valle del Gange, solo il 2,6% della popolazione ha accesso all’acqua corrente e oltre l’80% vive in povertà. SCA SHAPE 1 2014 9 FEATURE FOCUS: FO CU US: INDIA Nello stato sud-occidentale del Kerala, popolare meta turistica, oltre il 90% della popolazione è alfabetizzato e la percentuale di poveri è bassa per gli standard indiani (15%); insomma nello stato convivono solida crescita economica e forte terziario da un lato, tutele previdenziali e radicata influenza marxista dall’altro. Una rilevante novità rispetto al passato esiste. Tra i pochi molto ricchi e i tanti molto poveri c’è una classe media sempre più numerosa, costituita da 300 milioni di indiani. Questa categoria, che sta crescendo ad un ritmo forsennato, è costituita per un terzo da persone che si sono lasciate alle spalle la povertà solo da un decennio. È su di loro che si concentrano gli investitori. IL CRESCENTE POTERE d’acquisto, il mezzo milione di giovani consumatori e la domanda a lungo repressa nelle zone rurali hanno già attirato i protagonisti della grande distribuzione straniera. Giganti come Tesco, Carrefour e Walmart, tanto per citarne alcuni. Quando nel 2012 il Governo ha allentato le restrizioni sul loro ingresso nel mercato indiano, l’auspicio era che l’arrivo delle società straniere potesse contribuire a modernizzare e ad aumentare il reddito dei tanti agricoltori indiani che ancora costituiscono la base dell’economia del Paese. In India, infatti, la quota di prodotti di largo consumo venduta dalla grande distribuzione è solo del 2-3%. Logistica e gestione delle scorte sono complicate e obsolete e nessuna rivoluzione sembra essere all’orizzonte. Gli investitori a lungo termine intravedono però grandi opportunità. “Ci sono altri Paesi dove guadagniamo di più, ma sono pochi quelli con la stessa combinazione di fattori positivi”, riassume John Flannery, 10 S SCA AS SHAPE HAP H 1 2014 FEATURE FOCUS: INDIA Nonostante oggi ci siano donne in posizioni di prestigio, l’India resta il quarto Paese più pericoloso al mondo per l’universo femminile. “C’è una classe media sempre più numerosa, costituita da 300 milioni di indiani”. SCA SHAPE 1 2014 11 FOCUS: INDIA “Qualsiasi cosa si dica dell’India, è vero anche il contrario”. ex presidente e CEO di General Electric India, alludendo alla combinazione di manodopera specializzata, ricerca, posizionamento nella catena logistica dell’economica mondiale e solidità del mercato interno. A differenza della Cina, a cui viene costantemente paragonata, l’economia indiana punta più sul mercato interno che sulle esportazioni. ANCHE SE FINORA L’INDIA non sembrata in gra- do di tenere il passo della Cina, il divario tra i due Paesi è destinato a colmarsi in futuro e insieme rappresenteranno le forze trainanti della crescita dei BRIC. “In realtà è come voler paragonare un qualsiasi giocatore di basket a Michael Jordan”, dice Yasheng Huang, docente al MIT negli USA e L’istruzione e la condizione delle donne sono fondamentali per la crescita futura dell’India. 12 SCA SHAPE 1 2014 all’Università di Fudan in Cina. “La Cina è un fuoriclasse, ma l’India si è comportata molto bene rispetto alla maggior parte degli altri Paesi”. Huang, esperto di economie in via di sviluppo, sottolinea che il successo della Cina si fonda sul capitale umano, grazie al buon livello di scolarizzazione e alla speranza media di vita, molto più elevata che in India, dove tra l’altro quella maschile ha sempre superato quella femminile fino agli anni ’80. “Nel resto del mondo le donne vivono più degli uomini”, continua Huang. “Questo significa che in India c’è una discriminazione diff usa e sistematica nei confronti del genere femminile”. L’istruzione e la condizione delle donne sono fondamentali per la crescita futura del Paese. Benché meno povera dell’Africa sub-sahariana, FOCUS: INDIA In India, ci sono più abitanti con accesso a un telefono cellulare che ai servizi igienici. Nel Bihar, solo il 2,6% della popolazione ha accesso all’acqua corrente e oltre l’80% vive in povertà. JAMMU & KASHMIR HIMACHAL PRADESH PUNJAB UTTARAKHAND HARYANA New Dehli KIM PRA DES RAJASTHAN HAL NAC ARU ASSAM H MEGHALAYA R U ANIP TRIP H AR HA TT ISG Kolkata ORISSA MAHARASHTRA Mumbai ANDHRA PRADESH GOA KARNATAKA LA KERA TAMIL NADU Nello stato sud-occidentale del Kerala, oltre il 90% della popolazione è alfabetizzato, mentre i poveri sono il 15%. L’INDIA IN BREVE Popolazione: 1,27 miliardi Lingue: hindi e inglese, ufficiali in tutto il Paese, più altre 21 lingue considerate ufficiali a livello regionale. Crescita del PIL: 3,9% PIL pro capite: 3.829 $ USA Principali target di mercato: - Consumatori rurali con crescente potere d’acquisto: 700 milioni - Giovani consumatori: 500 milioni - Classe media: 350 milioni Fonte: IMF, PwC SCA SHAPE 1 2014 13 AM WEST BENGAL MIZOR MADHYA PRADESH GUJARAT URA M AND RKH JHA ND LA GA NA BIHAR H DES PRA SIK UTT AR CH Nuova Delhi ha una percentuale più alta di bambini malnutriti: un fenomeno che appare collegato al più basso livello di scolarizzazione, alla scarsa qualità dell’assistenza prenatale e postnatale e alla tradizionale condizione di inferiorità delle donne nelle aree rurali. Scolarizzazione e lotta alla povertà sono due priorità dell’attuale agenda politica di un Paese dove solo un terzo della popolazione ha accesso ai servizi igienici. Le sfide sono enormi, ma negli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi che, associati a una democrazia funzionante, pongono l’India in una situazione vantaggiosa per il futuro. “Oltre ad aver migliorato molte condizioni di base, l’India, a differenza della Cina, può contare su un contesto istituzionale favorevole per uno sviluppo economico sostenuto”, conclude Huang. FOCUS: INDIA SCA punta sul rampante mercato indiano investendo in uno stabilimento produttivo. Nel frattempo, per presentarsi al Paese, l’azienda ricorre a una campagna di sensibilizzazione, oltre che alla medicina tradizionale indiana e a una star di Bollywood. Namaste*, SCA L *Namaste è il tradizionale saluto indiano quando ci si incontra e quando ci si lascia. Pronunciando namaste, l’indiano si inchina leggermente e congiunge i palmi delle mani con le dita rivolte verso l’alto e i pollici a sfiorare il busto. Nell’induismo questo gesto significa “Mi inchino al divino in te”. ’INDIA È UN CONTINENTE più che un Paese, e rac- chiude enormi contrasti. È un mercato poco sviluppato, ma immensamente promettente”. Parola di Cecilia Edebo, Vice-President Consumer Goods di SCA in India. Nell’autunno 2013, SCA ha lanciato una grande campagna con una star di Bollywood, Karisma Kapoor, scelta come testimonial dei prodotti per l’igiene delle mani: “Noi indiani amiamo mangiare con le mani: questa è una buona ragione per usare fazzoletti di carta, salviettine imbevute e detergenti igienizzanti. Una grande marca internazionale come Tempo è ideale per tutti gli indiani che non vogliono rinunciare a gustare il cibo tradizionale con le mani”. Con la rapida crescita della classe media indiana, i prodotti personal care arrivano ad essere alla portata di un sempre maggior numero di persone. Sul mercato indiano, che per molti aspetti costituisce ancora un terreno vergine, è il momento del lancio della gamma di pannolini Libero, dei prodotti per l’incontinenza TENA e del tissue Tork. “I pannolini sono usati solo dal 4% dei consumatori in India, dove ogni anno nascono circa 30 milioni di bambini”, osserva Edebo. “È un mercato molto interessante, con un enorme potenziale di crescita”. OPERARE IN INDIA SIGNIFICA aff rontare sfide, ma anche cogliere opportunità di crescita in un Paese con un’economia in espansione e una popolazione che entro 15 anni diventerà la più numerosa al mondo. Secondo un’analisi della società di ricerche di mercato Transparency Market Research, per i pannolini l’India è il mercato in più rapida crescita: si prevede un aumento dell’11,6% all’anno nei 14 SCA SHAPE 1 2014 consumi, fino a un totale di 8 miliardi di pannolini entro il 2017. Le sfide sono invece legate soprattutto alle tradizioni, alla cultura e all’informazione. SCA ha lanciato la campagna di sensibilizzazione più vasta di sempre, in collaborazione con scuole, ospedali e assistenti prenatali, fornendo informazioni sull’allattamento al seno e sull’importanza del rispetto degli standard d’igiene a 780.000 neo-mamme in 5 mesi. “È bello poter fare la differenza. Molte persone hanno un basso livello di scolarizzazione e anche un piccolo sforzo può ridurre drasticamente le malattie e salvare delle vite”. I prodotti sono mirati alla realtà indiana. “La vecchia generazione è scettica nei confronti dei pannolini usa e getta, che sono a torto associati al rischio di eczemi e di irritazioni cutanee. Per mantenere un legame con la cultura tradizionale indiana, abbiamo basato lo sviluppo dei nuovi prodotti dermo-cosmetici per i bambini sull’Ayurveda, un sistema di medicina tradizionale indiana molto popolare anche in Occidente”. Un altro progetto di ampio respiro, che affonda FOCUS: INDIA I dabbawalla I 5.000 dabbawalla di Mumbai trasportano ogni giorno circa 200.000 pasti caldi dalle case della periferia agli uffici della città. Dato il loro tasso di insuccesso eccezionalmente basso (circa un pranzo su 1 milione non viene recapitato alla persona giusta), i fattorini indiani sono stati oggetto di uno studio dell’Università americana di Harvard. Il team SCA a Nashik (Maharastra), dove è impegnato a consolidare sia la distribuzione che la visibilità. Da sinistra: Nilesh, Cecilia, Sujit, Amit. le radici nella cultura indiana, è una campagna informativa sull’igiene delle mani prima dei pasti. La campagna prende spunto da una consuetudine molto diff usa nell’area di Mumbai: ogni giorno migliaia di fattorini, chiamati dabbawalla, distribuiscono ai lavoratori, soprattutto gli impiegati negli uffici, i pranzi preparati dalla famiglia a casa o da servizi di catering. SCA ha pensato di sfruttare questa opportunità di sensibilizzazione al tema dell’igiene delle mani aggiungendo prodotti specifici nelle confezioni dei pasti pronti. “In ogni confezione è inserito un igienizzante per le mani Tempo e un pacchetto di fazzoletti di carta Tempo”, spiega Edebo. “Servono per la pulizia delle mani prima e dopo il pasto, visto che gli indiani spesso mangiano con le mani. Vogliamo dare vita a una nuova consuetudine”. UN’ALTRA CAMPAGNA è stata condotta con McDonald’s, la catena di cinema INOX e la catena di Café Coffee Day: offrendo fazzoletti di carta e igienizzanti per le mani, SCA è riuscita a far arrivare il suo messaggio a 4 milioni di indiani in soli tre mesi. Oltre a queste campagne, SCA investirà 150 milioni di SEK (17 milioni di euro) in uno stabilimento nell’India sud-occidentale che inizierà a sfornare prodotti per l’igiene nel 2015. “Ci vuole tempo per fare le cose in India e per gli impazienti l’attesa può essere frustrante”, conclude Edebo, “ma le opportunità e il grande calore con cui siamo stati accolti nella democrazia più grande del mondo ci fanno pensare che gli sforzi possono regalarci grandi soddisfazioni a lungo termine”. Cecilia Edebo Età: 42 Ruolo in SCA: Vice-President Consumer Goods in India Vive a: Mumbai, India Famiglia: marito, due figli Hobby: esplorazioni, viaggi in varie parti del mondo, scoperta di altre culture. Amo la vela e amo rinnovare la nostra casa di Käringön sulla costa ovest della Svezia. Talento nascosto: ho insegnato vela e nuoto e mi piace il bodyboarding. SCA SHAPE 1 2014 15 “Il punto di partenza per una corretta gestione dell’incontinenza è concentrarsi sul singolo soggetto”. 16 SCA SHAPE 1 2014 TECNOLOGIA Curarsi è bello Un’innovativa tecnologia a sensori. Che rileva le abitudini minzionali. Ecco come migliorerà la qualità di vita degli ospiti delle case di riposo. testo SUSANNA LINDGREN foto ISTOCKPHOTO illustrazione SCA U NA DIETA, una patologia, un problema di mobi- lità o d’incontinenza. Qualsiasi sia la questione, nelle case di riposo è fondamentale individuare e capire le richieste di ogni singolo ospite. Eppure, per varie ragioni (generalmente per mancanza di risorse o conoscenze) i bisogni legati alla gestione dell’incontinenza passano spesso in secondo piano rispetto agli altri. “Per molti anziani, una gestione corretta e personalizzata dell’incontinenza è un modo per mantenere la propria dignità in un periodo delicato della vita”, sostiene Björn Ålsnäs, Global Service Innovation Manager di SCA. “Attuare una valutazione individuale significa considerare la gestione dell’incontinenza come una problematica della singola persona e non come una soluzione generale che vada bene per chiunque”. Per comprendere meglio le esigenze minzionali di ogni assistito, SCA ha sviluppato TENA Identifi, un sistema che rileva le modalità di svuotamento della vescica in un arco di tempo di 72 ore. In questo modo è possibile acquisire informazioni importanti sul tipo di assistenza di cui ciascun paziente ha bisogno. E, di conseguenza, è più facile capire quando è necessario cambiare la protezione e qual è il livello di assorbenza più adatto per ognuno. “Il punto di partenza per una corretta gestione dell’incontinenza è concentrarsi sul singolo soggetto”, spiega Ålsnäs. “Chi non è ancora incontinente dovrebbe essere aiutato a rimanere tale. Chi mostra segni di incontinenza dovrebbe essere valutato, prevedendo l’adozione di opportune misure. Con la tecnologia TENA Identifi è possibile mettere a fuoco meglio questo aspetto. Così si consente al personale della case di riposo di attuare una gestione corretta e fornire un’assistenza migliore, migliorando anche la qualità della vita degli ospiti”. DURANTE IL PERIODO di valutazione, i normali prodotti per l’incontinenza vengono sostituiti dal “TENA Identifi”, uno strumento non invasivo e perfettamente integrabile nella routine quotidiana dell’assistito: tutte le minzioni vengono misurate attraverso sottilissimi sensori che non presentano rischi per chi li indossa. La quantità di urina raccolta viene registrata su un logger collegato a un sensore. Le informazioni sono automaticamente trasmesse a un portale web dove vengono processate per mostrare il volume e l’andamento delle minzioni. È così possibile attuare una gestione dell’incontinenza più efficace. E migliorare il benessere dei pazienti. “TENA Identifi è stato sviluppato da SCA ed è ora venduto in Canada e Danimarca. Visti i riscontri positivi giunti da questi mercati, stiamo realizzando un lancio più ampio”, racconta Ålsnäs. “I vantaggi sono individuali e riguardano sia i pazienti che il personale, per non parlare del minor consumo di protezioni e dell’impatto ambientale inferiore”. SCA SHAPE 1 2014 17 TECNOLOGIA ASSISTENZA PIÙ EFFICACE IL TENA IDENTIFI FI ASSOMIGLIA a un normale prodotto per l’incontinenza TENA, capace di svolgere tutte le funzioni di base per l’assorbimento dell’urina. In realtà, Tena Identifi è il primo dispositivo che misura l’urina attraverso un sottilissimo sensore, assolutamente sicuro e integrato nella protezione. La quantità di urina raccolta viene registrata da un logger 18 SCA SHAPE 1 2014 silenzioso e riutilizzabile, collegato al prodotto. Queste informazioni vengono automaticamente trasmesse a un portale web sicuro e convertite in un report minzionale in forma del tutto anonima. Per una corretta valutazione, TENA Identifi deve essere utilizzato per 72 ore. LE RICERCHE di L SCA dimostrano S che ch l’assistenza istituzionalizzata può tu risultare molto più riis ris effi ef cace se si utilizza TENA Identifi. Lo spiega Margareta Lehmann, ga Presidente IncontiP nence Care: “Visto ne che ch l’assistenza ai pazienti incontinenti costa alla tin società svedese l’eso quivalente di svaq riati ria milioni di euro all’anno, i benefici al sono so notevoli”. “Questo ha inoltre tr un impatto positivo su sull’ambiente, grazie alla riduzione com complessiva dei pro prodotti. E non dimentichiamoci i dime benefi bene ci sulla qualità de della vita degli assistenti assiste e dei pazienti incontinenti ospitati nelle case di riposo”. We know your customers expect a luxurious restroom experience. With our new collection of high-end towels and our elegant and hygienic Tork Xpress Countertop dispenser, your business can make every impression count. ® Feel for yourself. Start a free trial at torkusa.com/feelfree © 2014 SCA Tissue North America LLC. All rights reserved. Tork® and Xpress®HYLYLNPZ[LYLK[YHKLTHYRZVM:*(;PZZ\L5VY[O(TLYPJH33*VYP[ZHMÄSPH[LZ 10 DOMANDE “Se nella gestione di un business ti poni un obiettivo, otterrai molto di più”. 20 SCA SHAPE 1 2014 Credere nella sostenibilità d’impresa Fare del bene rende più che fare soldi. Parola di Peter Bakker, a capo di un’organizzazione che raccoglie circa 200 società globali impegnate a creare un mondo sostenibile. testo NANCY PICK foto MALOU VAN BREEVOORT SCA SHAPE 1 2014 21 10 DOMANDE Peter, lei è diventato presidente del World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) nel 2012 a Ginevra. In che modo il suo ruolo di CEO in TNT, azienda che opera a livello internazionale nel settore delle spedizioni, l’ha preparata a questo nuovo incarico? “Quand’ero in TNT, la sostenibilità era una questione estremamente seria per l’azienda. L’ho sperimentato personalmente: quando questa diventa una componente importante della gestione e della comunicazione, il clima aziendale cambia completamente. Ho anche visto quali possono essere i limiti della questione. TNT è infatti una società quotata in borsa e alcuni azionisti non erano granché interessati alla sostenibilità. Credo insomma che la mia esperienza sia utile perché quando mi confronto con i CEO delle altre aziende, io conosco la delicatezza della questione”. Da cosa nasce il suo idealismo? “Non credo di essere propriamente un idealista. Posso però spiegarle da dove nasce la mia passione per la sostenibilità. Il mio colloquio di lavoro per ricoprire la carica di CEO di TNT è avvenuto l’11 settembre 2001. La nomina mi è arrivata dopo poche settimane, nel pieno dello scandalo Enron. Poi, dopo circa un mese, mentre ero a New York per lavoro, ho saputo che anche Ahold, un’importante azienda olandese, era coinvolta in un grosso scandalo. E così io mi sono ritrovato ad appena 40 anni a essere il nuovo CEO di un’azienda mondiale nel campo delle spedizioni, proprio mentre il mondo intero era impegnato a combattere il terrorismo e i CEO erano nella bufera. Allora mi sono detto: come fare a trasformare il business in una fonte di bene? Da qui è nata l’idea della collaborazione di TNT con il Programma Alimentare Mondiale e la decisione di mettere le nostre competenze logistiche al servizio della lotta alla fame nel mondo”. “Questo ha radicalmente cambiato nei nostri dipendenti il modo di vedere l’azienda, stimolando una fedeltà rinnovata e, in molti, un impegno per il volontariato. Poi nel 2004 qualcuno mi ha detto: ‘Perché combattere la fame e non i cambiamenti climatici?’. Questo aspetto era naturalmente molto più attinente a una società di spedizioni, così ho cercato di approfondirlo; ho anche conosciuto Al Gore. Dopo che abbiamo deciso di impegnarci seriamente su questo fronte, l’azienda ha trovato al suo interno un’energia nuova. Non mi ritengo 22 SCA SHAPE 1 2014 “In casa mia ho messo tutte lampade a LED di Ikea”. dunque un idealista. Ho semplicemente constatato che se gestisci il business ponendoti un obiettivo, ottieni molto di più. Ecco, mi definirei un manager con un obiettivo. Solo che questo obiettivo non è fare soldi, ma fare del bene”. Oggi lei vive in Svizzera. Cosa le manca dell’Olanda? “Nulla! Sono felicissimo di vivere qui. In Olanda ero il CEO della più grande azienda del Paese. Anche se non ero popolare come una rockstar, ero comunque un personaggio pubblico. A parte il vantaggio di andare a teatro e vedersi riservare i posti migliori, il problema era che dovunque andassi la gente mi riconosceva perché apparivo spesso sui giornali e in TV. Ora invece mi godo l’anonimato in Svizzera”. Com’è cambiata la sua vita da quando è diventato il portavoce della sostenibilità? “Viaggio più di prima, e questo è negativo per chiunque si impegni per la sostenibilità. Uso però un’auto elettrica. E in casa mia ho messo tutte lampade a LED di Ikea. In generale, cerco di essere più attento. Ho anche creato una lista per tutte le cose che compro, così che sia più facile capire se mi servono davvero. Tutti siamo abituati a comperare cose che consideriamo necessarie, anche se spesso non è così”. ECCO LE SOLUZIONI DI SCA SCA È ENTRATA a far parte del WBCSD nel 2011. Lanciato al Summit della Terra di Rio nel 1992, l’associazione è stata fondata da Stephan Schmidheiny nella convinzione che l’imprenditoria abbia un ruolo irrinunciabile da svolgere nello sviluppo sostenibile. Nel 2013 il WBCSD ha lanciato il suo piano d’azione Action 2020, delineando gli interventi che la comunità imprenditoriale deve attuare nei prossimi anni per creare un mondo sostenibile entro il 2050. SCA ha indicato nella gestione forestale sostenibile una soluzione per combattere i cambiamenti climatici. Il ragionamento di partenza è che la CO2 presente in atmosfera viene assorbita dalle piante e accumulata nel legno. Se metà delle foreste mondiali fossero gestite nel modo in cui SCA si occupa delle sue, la questione climatica sarebbe già un problema del passato. La soluzione di SCA è stata presentata come una delle “Grandi Idee” di Action 2020. “Se invece di porsi l’obiettivo del profitto ci si pone quello di fare del bene, si produce un’energia più positiva”. Peter Bakker Lei una volta ha detto: “i contabili salveranno il mondo.” Cosa voleva dire? “L’ho detto a Rio, durante una Conferenza ONU sullo sviluppo sostenibile. Se vuoi parlare al grande pubblico, devi dare messaggi semplici e sintetici. Quello che volevo dire è che gestiamo le economie mondiali secondo il modello capitalista e questo modello si basa sul rendimento del capitale finanziario. Mi sono chiesto: perché nei CdA non si parla d’altro che di capitale finanziario? Perché non si parla anche di capitale sociale e capitale naturale, cioè foreste, oceani, minerali ad uso commerciale? Io credo in un risultato netto equilibrato, che tenga conto di tutte le componenti. Questo significa però che tutte le società devono incominciare a guardare i loro risultati contabili non solo in termini di capitale finanziario. Ecco perché abbiamo deciso di riscrivere le regole della contabilità in modo da premiare le aziende ‘buone’ e punire quelle ‘cattive’. Voglio che il successo arrivi a premiare le aziende più sostenibili”. Qual è il miglior risultato che ha finora ottenuto al WBCSD? “Direi il lancio di Action 2020. Per oltre un anno, il WBCSD ha lavorato con circa 45 aziende, tra cui SCA, per capire le tendenze planetarie e societarie in modo scientifico. Ci siamo chiesti: quali sono le problematiche più importanti in termini di sostenibilità? Quali soluzioni aziendali garantiscono risultati? Il problema è che nel mondo della sostenibilità, si fanno troppe chiacchiere, ci sono troppe carte. È ora di passare a soluzioni che funzionino e di moltiplicare gli sforzi con la massima urgenza possibile”. Qual è per lei l’obiettivo più importante del WBCSD? “Sono due. Il primo è che, essendo la forza trainante dell’economia mondiale, vorrei che l’imprenditoria venisse vista come un fornitore credibile di soluzioni per la sostenibilità e che questo ruolo non competesse solo ai governi o all’ONU. Secondo obiettivo: vorrei che il 30% dei CEO nel mondo fosse veramente interessato a realizzare queste soluzioni su vasta scala. Dico il 30% perché questa è una soglia cruciale, al di sotto della quale si rimane solo degli idealisti”. Qual è la sua tempistica? “Mi sono dato 10 anni di tempo. La mia fi losofia è che non si deve mai restare a capo di un’organizzazione per più di 10 anni, altrimenti si procede con il pilota automatico”. Sta leggendo qualche bel libro? “Collapsing Consciously di Carolyn Baker, un libro sulla psicologia del crollo sociale, che io penso sia un momento che stiamo tutti vivendo. Nel mio lavoro, cerco sempre il modo migliore per parlare della situazione globale. È meglio dire ‘Il mondo è condannato e dobbiamo salvarlo?’ o è meglio dire ‘Le sfide con cui dobbiamo confrontarci sono tante, ma sviluppando le soluzioni giuste creeremo nuove opportunità per le nostre aziende’? Le aziende più sostenibili saranno quelle che avranno più successo”. Cosa vorrebbe ci fosse scritto sulla sua lapide? “Vorrei che ci fosse scritta la definizione che do di me stesso: ‘un sognatore votato all’azione’. La frase completa è: ‘Sono un sognatore votato all’azione che si rifiuta di vivere con il freno a mano tirato.’ Naturalmente, se c’è una lapide, significa che c’è anche qualcosa che mi ha costretto a fermarmi”. Età: 52 Vive a: Ginevra (Svizzera) Il suo nome si pronuncia: Bacher Titolo di studio: laurea in Economia aziendale presso la Erasmus University di Rotterdam, Olanda. Cibo preferito: sashimi giapponese (solo pesce, senza riso). Hobby: musica rock. “Mi sono convinto che il modo migliore per non invecchiare sia seguire le ultime tendenze musicali. Attualmente il mio album preferito è Reflektor, del gruppo indie canadese Arcade Fire”. La copertina dell’album Reflektor del gruppo indie Arcade Fire, che Peter Bakker ama ascoltare in cuffia. SCA SHAPE 1 2014 23 95% see clear care improvements with TENA® Solutions1 Your residents’ comfort and quality of life can be improved by the simplest things … like a conversation with TENA® If you have residents who live with the challenges of continence care, a free consultation with TENA can lead to some very positive outcomes.* TENA is more than a provider of continence care products, we’re a partner in providing unique continence-related solutions. With TENA® Solutions, residents receive individualized continence care that addresses their needs; and facilities achieve the outcomes they desire. Our approach is the most comprehensive in the industry. It includes a combination of innovative products, best-practice care routines, tools, training and expert support. All of which leads to very impressive results. Fill out the response card inserted into this publication to schedule a free, no obligation consultation with a TENA® Representative, or call us at 1-800-992-9939. * The free consultation will determine if the TENA Solutions program is right for your facility and your incontinence goals. TENA is a registered trademark of SCA Hygiene Products, AB. ©2014 SCA Personal Care 38% less leakage 47% reduction in skin irritation1 29% lower incontinence- related costs in care homes1,2 1 SCA data on file: All statistics are based on average percentages from between 85–181 TENA® Solutions case studies around the world, mainly Europe but also USA, Canada and China. Results vary across countries and care homes. 2011–2013. 2 Incontinence management-related costs measured in TENA® Solutions include product consumption, skincare, laundry and waste. MERCATI VISIONE COMPLETA SCA HA UN approccio oli- stico ai prodotti e al loro packaging. Tradotto? Vuole creare un’interazione tra contenitore e contenuto. L’obiettivo è realizzare la visione del brand, offrire al prodotto un packaging ottimale in termini di protezione e comunicazione, aggiungere valore per il consumatore. Da vera azienda globale SCA progetta il packaging in funzione della cultura e dell’economia dei Paesi a cui è destinato il prodotto. Per questo considera: DISCREZIONE Studiando il modo in cui i consumatori richiedono un prodotto per l’igiene e lo cercano sugli scaffali, SCA cerca di renderlo visibile ma con discrezione. PREZZO ACCESSIBILE Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, SCA guarda alla realtà economica. Se il consumatore medio non può permettersi confezioni multiple, commercializza il prodotto in confezioni singole. COLORI DI MODA SCA considera il modo in cui cambia il gusto popolare per i colori. Il turchese può essere trendy in un Paese, ad esempio, ma ormai datato in un altro. NON SOLO INVOLUCRO Non è unicamente la veste di un prodotto. Viste le sue molteplici funzioni, il packaging deve essere un mix equilibrato di arte, scienza ed economia. testo NANCY PICK foto ROBERT HAGSTRÖM I L PACKAGING NON È TUTTO, ma è certamente molto. Nell’85% dei casi i consumatori acquistano infatti d’impulso. Per questo l’involucro deve essere allettante. E il suo design deve comunicare qualcosa di essenziale sulla marca. Tutto qui? No, non è solo una questione di estetica. Bisogna anche proteggere il prodotto e dare informazioni sull’utilizzo e la sicurezza. E bisogna trovare il giusto equilibrio. Perché un imballo può anche essere ecologico, ma se il contenuto non arriva integro l’energia impiegata per coltivare o realizzare il prodotto va sprecata. “L’imballo perfetto protegge il prodotto, attira il consumatore nel punto vendita ed è un buon compromesso in termini di costi e impatto ambientale complessivo”, riassume Stephan Schüle, a.d. dell’International Packaging Institute in Svizzera. In realtà “nessun packaging è perfetto”, osserva la Prof.ssa Susan Selke, vicedirettore della School of Packaging della Michigan State University negli USA. “Una pubblicità recente diceva che l’uovo è un imballo perfetto, peccato è che si rompe”. IL GUSCIO DELL’UOVO ha però una qualità molto importante: è eccezionalmente robusto in rapporto al suo peso. “Il packaging”, prosegue Selke, “cerca sempre di fare di più con meno, infatti da decenni l’obiettivo è renderlo più leggero e più robusto”. La nota positiva è che, senza sacrificarne le prestazioni, sono stati fatti notevoli progressi nel ridurre l’ingombro degli imballi. SCA SHAPE 1 2014 25 FEATURE A colpo d’occhio In media il cliente impiega 4-5 secondi per localizzare e scegliere un prodotto sugli scaffali. Il packaging è dunque fondamentale. Ma prima di definire il design e i colori, bisogna considerare chi è il cliente e cosa rappresenta la marca. Per i prodotti destinati a un pubblico internazionale, è necessario anche capire il significato attribuito ai colori nei diversi mercati. Ecco i fattori che inducono un cliente a prestare attenzione a un prodotto: … COLORI Renderlo visibile: è questa la chiave per far trovare al cliente il prodotto che cerca. La visibilità si misura con il contrasto e l’elemento che crea contrasto è il colore. Questo può aumentare anche dell’80% la riconoscibilità di una marca, oltre a diventare un forte segnale di identificazione del brand. … FORME Le forme innescano un processo cognitivo di valutazione e preferenza di marca. Spesso è questa caratteristica a determinare la prima impressione. Colore e forma insieme possono quindi essere segno di qualità e aumentare la percezione della marca. Le forme simmetriche si abbinano bene ai colori passivi, le forme triangolari o romboidali a quelli attivi. … SIMBOLI I simboli sono un mezzo pressoché istantaneo di comunicazione del significato, imprimendosi nella mente del consumatore attraverso un’esposizione ripetuta. Per orientarsi tra gli scaffali, il consumatore cerca infatti istintivamente i simboli a lui familiari. … PAROLE Un imballo pieno di scritte crea confusione e distoglie l’attenzione. Molto meglio una sola scritta che differenzi in modo sintetico la marca dalla concorrenza. Fonte: brandingstrategyinsider.com 26 SCA SHAPE 1 2014 MERCATI “Per creare un design di successo bisogna capire come il consumatore interagisce con l’imballo del prodotto”. E noi lo facciamo proprio su misura Il design del packaging di un prodotto di consumo dipende da molti fattori, ma SCA sa che la cosa più importante è una: conoscere il consumatore. I sondaggi servono proprio a capire come rendere un imballo allettante, pratico e immediatamente riconoscibile. PAOLA ROSSI, 75 ANNI, vuole acquistare delle protezioni per l’incontinenza. Il packaging più adatto per lei dovrebbe: avere scritte con caratteri grandi e ad alto contrasto, in modo da leggerle bene anche se la vista è debole; essere leggero e avere un manico, per trasportarlo senza fatica; avere un involucro perforato, in modo da poterlo aprire facilmente anche se le mani sono indebolite dall’artrite. Questo packaging, sviluppato dopo lunghe riflessioni e ricerche, potrebbe essere perfetto per Paola. E non deve stupire se esteticamente è molto diverso dalle confezioni di tamponi con la grafica accattivante, quelle che SCA destina alle adolescenti. “Bisogna comprendere il consumatore”, dice Susan Baldwin, Global Packaging Director di SCA a Göteborg, in Svezia. “Bisogna capire come il consumatore interagisce con l’imballo del prodotto”. Ora SCA vuole armonizzare il packaging. Per la prima volta, le confezioni dei pannolini per bambini avranno infatti lo stesso design in tutto il mondo, sia per Libero in Scandinavia che per Drypers a Singapore, Pequeñin in Colombia o Cuddlers in Sudafrica. C’è voluto quasi un anno per mettere a punto il nuovo design globale, che • • • punta sulle foto di simpatici bambini in primo piano e sul forte legame tra bimbi e genitori. Sono stati usati colori vivaci sui lati e sulla parte alta della confezione. Risultato: massima “reperibilità” sugli scaffali. “L’obiettivo è creare un look distintivo ad altissimo impatto”, racconta Anna Smitterberg, Senior Global Master Brand Manager di SCA. “Abbiamo persino creato un nostro font, per dare un tocco personale e divertente alle scritte sulla confezione”. IL NUOVO DESIGN è frutto di un sondaggio che SCA ha condotto sui consumatori per capire come mettere in relazione i pannolini all’esperienza genitoriale. Spiega Smitterberg: “Abbiamo cercato di creare un packaging globale ispirato ai magici momenti di intimità vissuti tra genitori e bambini”. SCA ha anche filmato i bambini ritratti sulle confezioni. Obiettivo: creare un packaging “live” da vivere interattivamente attraverso il sito web o le app degli smartphone. D’altronde, con il suo forte collegamento al mondo digitale, il packaging è in costante evoluzione. “Per creare un design di successo”, ribadisce Smitterberg, “bisogna capire come il consumatore interagisce con l’imballo del prodotto”. Susan Baldwin, Global Packaging Director di SCA. CATEGORIE PER COLORE HIGH-TECH PRODOTTI NATURALI E BIO cartone non sbiancato con prevalenza di colori nelle tonalità del verde e delle terre. BRAND DEL LUSSO nero, oro o argento, da soli o combinati. PRODOTTI HIGH-TECH nero minimalista. PRODOTTI ESSENZIALI E DALLA COMPOSIZIONE SEMPLICE bianco. PRODOTTI PER BAMBINI (GIOCATTOLI) colori primari brillanti (giallo, blu, rosso). PRODOTTI FEMMINILI E NEW-AGE lavanda BRAND SOFISTICATI E ALL’AVANGUARDIA colori vivaci abbinati al nero. Fonte: designforceinc.com SCA SHAPE 1 2014 27 M/N ORTVIKEN La motonave Ortviken è una delle tre ro-ro gemelle di proprietà di SCA. Fa la spola tra i porti della Svezia settentrionale e Tilbury, nel Regno Unito, o Rotterdam, nei Paesi Bassi. Scarica carta e altri prodotti forestali nei terminal SCA e carica prodotti vari, tra cui carta riciclata. Per ogni viaggio di andata e ritorno occorrono 10 giorni. Le navi sono lunghe 170 metri. Ciascuna ha un equipaggio di 13 persone, più un apprendista di sala macchine. UFFICIO VISTA MARE L’acqua davanti agli occhi. La famiglia lontana migliaia di chilometri. Questa è la vita quotidiana dell’equipaggio della motonave Ortviken di SCA. Shape è salito a bordo. testo LISA RHODINER foto PER-ANDERS SJÖKVIST 28 SCA SHAPE 1 2014 12 ORE Il primo ufficiale di coperta, Johnny Henriksson, impegnato nel turno serale sul ponte. Q UANDO C’IMBARCHIAMO sulla Ortviken, il sole splende sul terminal di SCA Logistics, a Rotterdam. Il comandante Anders Avén presta servizio sulle navi da 28 anni, di cui gli ultimi sei trascorsi sulla M/N Ortviken. Per uscire dal porto di Rotterdam, spiega, serve l’assistenza di un pilota. “Nella maggior parte dei porti dove transitano le navi di SCA, i comandanti sono stati autorizzati a fare a meno del servizio di pilotaggio. Ma a Rotterdam noi lo utilizziamo soprattutto per motivi linguistici, perché la comunicazione radio è essenzialmente in olandese”. Dopo un paio d’ore il pilota del porto lascia la nave e al timone subentra Avén, che continua a eseguire le varie manovre mantenendo la rotta suggerita dal pilota. Sul ponte sono di vedetta il primo ufficiale di coperta e i due secondi, che si alternano in turni di quattro ore, seguiti da otto di riposo e poi di nuovo da quattro ore di lavoro. LA VITA A BORDO è sempre in movimento. Nella sala macchine i tecnici stanno sostituendo i cuscinetti di un separatore d’olio. La manutenzione programmata viene eseguita ogni tre anni con la nave ferma nel bacino di carenaggio, mentre quella ordinaria avviene continuamente, sia in mare che in porto. “La manutenzione preventiva continua è fondamentale per noi”, spiega il direttore di macchina, Stein-Ulf Johansson. “Tutte le apparecchiature sono sempre in funzione, perciò dobbiamo seguire tempistiche di manutenzione ben precise”. Per SCA la sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta: le procedure a bordo sono di vitale importanza, visto che in mare non ci sono ospedali o servizi di emergenza. SCA SHAPE 1 2014 29 12 ORE 1 2 “La cosa bella è che poi si può stare a casa per lunghi periodi”. 3 1. La manutenzione è una componente della routine operativa quotidiana. Qui il carter arrugginito di una ventola che deve essere riverniciato. 2. Colazione, pranzo e cena vengono serviti sempre alla stessa ora, tutti i giorni. Di tutti i pasti si occupa il cuoco di bordo, Luis Tolentino, che ha già lavorato su altre navi scandinave. Questa è però la sua prima volta su una nave di SCA. 3. La sosta in porto è generalmente breve, giusto il tempo di scaricare e caricare. È molto raro che i membri dell’equipaggio abbiano il tempo di scendere a terra. 30 SCA SHAPE 1 2014 “A bordo siamo totalmente vulnerabili in caso di incidente e spesso ci troviamo lontano dalla costa; è dunque importante dare sempre priorità alla sicurezza”, conferma il secondo ufficiale, Mats Kristiansson. Colazione, pranzo e cena vengono serviti sempre alla stessa ora, tutti i giorni: cibo tradizionale svedese con un tocco di Filippine, paese di cui è originario il cuoco di bordo, Luis Tolentino, che si occupa di tutti i pasti. Quando lo andiamo a trovare in cucina, Tolentino sta preparando la cena. Come ogni giovedì, è un piatto tradizionale svedese, zuppa di piselli con cialde croccanti. Pietanza che suscita parecchia nostalgia di casa nell’equipaggio. Anche se la vita a bordo è piacevole, quasi tutti sentono la mancanza della famiglia e degli amici. “Spesso la prima settimana in mare è la più difficile, poi ci si fa l’abitudine”, racconta Johansson. “È una scelta di vita e ci si abitua anche a restare via da casa per molto tempo”. Grazie a Internet, per fortuna, è più facile restare in contatto con la famiglia. “La cosa bella è che poi si può stare a casa per lunghi periodi”, ci dice. Nel tempo libero l’equipaggio può andare in palestra, giocare a badminton, fare la sauna o intrattenersi nella sala ricreativa. Tra un turno e l’altro ci si distrae con Internet, i film e il karaoke. “Di solito vado a fare jogging sul ponte di coperta, se non è pieno di merci e se il tempo è bello”, dice Avén. Il viaggio finisce nel porto di Helsingborg. La manovra di attracco sembra facile come parcheggiare un’auto: l’unica differenza è che la nave è lunga quanto due campi di calcio. “Tutto in un giorno”, precisa Avén salutandoci con un sorriso. PROSPETTIVE FEATURE Progetti in legno per un mondo migliore Un architetto italiano e un falegname svizzero hanno lasciato i loro vecchi lavori per dar vita ad un progetto basato sul “più importante materiale di questa epoca”. Shape è andata a scoprire di che si tratta. testo MATS WIGARDT foto GRISCHA RÜSCHENDORF SCA SHAPE 1 2014 31 FEATURE PROSPETTIVE S IAMO A HONG KONG, Cina. Sulla terrazza di un appartamento esclusivo, affacciato sulla città, si staglia una bella installazione in legno: è una pergola sinuosa, senza parti metalliche, pensata per il relax e l’intrattenimento degli ospiti. I creatori di questa struttura innovativa vivono a Hong Kong da tempo. Appassionati di design, architettura e artigianato, i due sono accomunati anche dall’impegno per la difesa dell’ambiente. 32 SCA SHAPE 1 2014 Non è un caso che nella sola Hong Kong, durante il 2012 l’inquinamento atmosferico abbia fatto oltre 3.000 vittime. Nati entrambi in Europa, i due hanno deciso di lanciare un’attività che avesse come comune denominatore il legno e l’ecologia. Il risultato si chiama Awawa. “L’edilizia, con la sua predilezione per l’acciaio e il calcestruzzo, è uno dei principali responsabili del degrado ambientale”, dice Roberto Davolio, architetto italiano con importanti trascorsi nel design scultoreo (vetro e acciaio), come testimonia il tetto del nuovo aeroporto di Pechino. Anche il suo amico e collega, Marc Brulhart, ha SCA IN CINA “L’edilizia, con la sua predilezione per l’acciaio e il calcestruzzo, è uno dei principali responsabili del degrado ambientale.” Materiali naturali e una produzione che utilizza le più moderne tecniche parametriche digitali: l’obiettivo è migliorare e ridefinire l’ambiente edificato. alle spalle una carriera importante. Dopo gli inizi come falegname in Svizzera, a Hong Kong si è occupato soprattutto di strategie di brand per clienti come Louis Vuitton e Moët & Chandon. SCA opera in Cina dal 1996, mentre SCA Timber è presente con una sede a Hong Kong dal 2005. SCA Timber China & S.E. Asia Ltd è stata fondata nel 2011, con Mathias Fridholm come CEO. “Lavoriamo per rafforzare la competitività del segato scandinavo”, dice lui. Via via che il consumo interno cresce e l’industria cinese avanza nella catena di valore (meno dipendenti e più macchine), aumentano anche le importazioni di prodotti lavorati in legno, destinati soprattutto all’arredamento e alla serramentistica. La Cina importa ogni mese 2,2 milioni di m3 di legno. Nel 2013 le segherie svedesi hanno esportato in Cina circa 400.000 m3 di legno, principalmente abete rosso. La quota di SCA è pari a 175.000 m3, circa il 40%. SCA è partner di Awawa per la fornitura di materia prima e di consulenza specialistica. Fridholm sottolinea l’importanza di trovare metodi innovativi in grado di aumentare la forza attrattiva del legno. “Noi siamo industriali e non abbiamo esperienza di design”, osserva Fridholm. “Collaborando con Awawa possiamo ampliare le nostre conoscenze e i nostri orizzonti, rafforzando il nostro marchio nel tempo”. “Collaborando con Awawa possiamo ampliare le nostre conoscenze e i nostri orizzonti, rafforzando il nostro marchio nel tempo”. NONOSTANTE IL SUCCESSO, entrambi cerca- vano qualcosa di nuovo, qualcosa che andasse al di là dei lauti guadagni e contribuisse a creare un mondo migliore e meno inquinato. La risposta? Il legno: un materiale organico, che assorbe CO2 e la sottrae per anni all’atmosfera. “Abbiamo compreso le potenzialità straordinarie del legno per l’ambiente”, continua Davolio. “È forse il materiale più importante della nostra Mathias Fridholm SCA SHAPE 1 2014 33 FEATURE PROSPETTIVE LA CINA IN BREVE Nome ufficiale: Repubblica Popolare Cinese Valuta: yuan cinese (CNY) Popolazione: 1.354.040.000 (2012) Città principale: Shanghai (23.470.000) Presidente: Xi Jinping PIL: 51,93 mila miliardi CNY (8,5 mila miliardi $ USA) Crescita del PIL: 7,8% (2012) Inflazione: 7,6% (2011) Speranza media di vita: 74,8 anni (2010) generazione. Grazie ai processi digitali, abbiamo iniziato a ricavarne strutture complesse”. Nella sede dell’azienda, nel distretto di Sheung Wan, dove si alternano negozietti di medicina cinese, venditori di riso e gallerie d’arte, i due colleghi hanno sviluppato un concetto che combina la lavorazione tradizionale del legno con la moderna tecnologia. “In termini di materiali, costruzione e immagine visiva, stiamo ridefinendo i moderni confini del design e dell’architettura”, spiega ancora Davolio. Il concetto innovativo a cui si ispira Awawa è che l’intero disegno esecutivo, compresi gli elementi di 34 SCA SHAPE 1 2014 collegamento (anch’essi intelligenti e sostenibili) tra i vari componenti di legno, è realizzato in digitale e il fi le può essere inviato alla macchina ovunque nel mondo. Roberto Davolio Marc Brulhart QUESTA TECNOLOGIA può essere utilizzata in modo semplice ed economico in infi nite applicazioni a seconda delle esigenze del cliente: mobili, pannelli, strutture, interi moduli abitativi. Ne è un esempio il gazebo sulla terrazza dell’appartamento di Hong Kong. “È più di un sistema costruttivo”, conclude Davolio. “È un linguaggio completamente nuovo per il design e la costruzione in legno.” CONSUMI DI TISSUE 25 0 Kg/persona e anno 36 SCA SHAPE 1 2014 Asia, India inclusa Europa Orientale 5 Europa Occidentale 10 Nord America 15 America Latina 20 “La carta igienica è il prodotto tissue che cresce maggiormente in Cina, seguono poi veline per il viso e asciugamani di carta”. MERCATO Nei Paesi in via di sviluppo CRESCE L’USO DEL TISSUE La gente che si trasferisce dalle campagne alle città cambia le proprie abitudini igieniche. Così l’utilizzo del tissue aumenta su scala globale. texto ANNIKA WIHLBORG foto GETTY IMAGES S E IL MERCATO MONDIALE del tis- sue cresce del 4% all’anno, il merito è soprattutto della Cina. Che negli ultimi 5 anni ha coperto da sola il 40-50% della crescita dei volumi globali del tissue. Tra i fattori scatenanti alla base del fenomeno c’è l’urbanizzazione su larga scala. “Non sappiamo quanto durerà il boom cinese, ma possiamo prevedere che si attesti sul 10% annuo per i prossimi 5 anni”, è la stima di Esko Uutela, esperto mondiale di tissue presso RISI, fornitrice d’informazioni per l’industria mondiale della carta e della cellulosa. La carta igienica è il prodotto tissue che cresce maggiormente in Cina, poi vengono veline per il viso e asciugamani di carta. Questi ultimi potrebbero però risalire di una posizione visto che rispetto alle veline, considerate in passato un prodotto “polivalente”, assorbono meglio i liquidi e le altre sostanze solitamente presenti in cucina. Tra le zone a maggiore crescita, l’America Latina è la seconda in assoluto, grazie ad un aumento del 5% nei consumi nel 2013. Il Brasile, dove il mercato del tissue è stato finora relativamente poco sviluppato, rappresenta il Paese latino-americano con il potenziale maggiore. “IL BRASILE HA UNA POPOLAZIONE numerosa che utilizza sempre più il tissue nella vita quotidiana”, osserva Uutela. “Per la carta igienica, il passaggio dal singolo velo ai due o tre è una conseguenza soprattutto dell’industrializzazione della nazione. Anche l’uso del tissue Away From Home è aumentato, complici i Mondiali di calcio del 2014 e le future Olimpiadi del 2016”. RISI prevede che anche in Russia l’utilizzo del tissue aumenterà del 10% all’anno nei prossimi cinque. Da quando molti produttori internazionali hanno cominciato a investire in grandi stabilimenti, infatti, la qualità della carta igienica russa è migliorata. E poi anche il mercato dei tovaglioli e degli asciugamani di carta è in costante crescita. Ecco perché RISI tiene sott’osservazione la Russia. SCA SHAPE 1 2014 37 MERCATO “Nei prossimi anni, i fattori chiave sui mercati emergenti saranno proprio l’innovazione e la sostenibilità”. Opportunità nei mercati emergenti Robert Sjöström, Senior Vice-President, Strategy & Business Development di SCA. Grazie ad un paio di acquisizioni importanti SCA ha rafforzato la sua posizione come leader globale nel tissue. texto ANNIKA WIHLBORG foto ISTOCKPHOTO 38 SCA SHAPE 1 2014 “É USATO DA MOLTISSIMI consumatori in tutto il mondo: ecco perché il tissue è uno dei segmenti principali del mercato dei prodotti per l’igiene”. A sostenerlo è Robert Sjöström, Senior Vice-President, Strategy & Business Development di SCA: “La prima priorità di SCA – dice - è crescere nei mercati emergenti come Cina, Messico, India e anche Brasile”. La rapida crescita del mercato mondiale del tissue rappresenta infatti una grande opportunità per SCA. Nel novembre 2013 il Gruppo ha completato la sua offerta per Vinda, azienda cinese produttrice di tissue, di cui è oggi azionista di maggioranza con una quota del 51,4%. Obiettivo? Sviluppare una collaborazione con Vinda che permetta di trarre vantaggio dalla sua solida e vasta rete di distribuzione. Con l’acquisizione del business tissue europeo Georgia-Pacific, nel 2012, SCA ha inoltre rilevato il noto marchio Lotus. Il risultato non costituisce solo un posizionamento più forte in Europa e un aumento della quota di mercato, ma anche l’introduzione di nuovi prodotti complementari alla gamma esistente. “Insieme alla capacità di innovazione, una delle carte vincenti sul mercato mondiale è il nostro impegno profondo per la sostenibilità”, spiega Sjöström. “Nei prossimi anni, i fattori chiave sui mercati emergenti saranno proprio l’innovazione e la sostenibilità. L’aumento della domanda di prodotti tissue più avanzati potrebbe dunque darci un vantaggio sulla concorrenza”. VOLVO OCEAN RACE Un mercato sul mare La Volvo Ocean Race non è solo la regata più impegnativa del mondo. É anche uno strumento di marketing, con un enorme potenziale. Per le aziende partecipanti l’esposizione del brand vale una fortuna. Un vero sogno imprenditoriale. Con il suo equipaggio tutto femminile, SCA ha già attirato molta attenzione ancor prima della partenza. text CHATARINA ALMQVIST photos SCA, VOLVO OCEAN RACE SCA SHAPE 1 2014 39 Ian Roman/Volvo Ocean Race VOLVO OCEAN RACE L E AZIENDE CHE PARTECIPANO alla Volvo Ericsson Racing Team, vincitore della VOR 2008/2009, si è imposto sulla concorrenza anche per l’intensità della copertura mediatica e ha creato all’azienda opportunità di business con oltre 15.000 clienti. 40 SCA SHAPE 1 2014 Ocean Race hanno parecchio da guadagnare. La regata intorno al mondo dura nove mesi e attira un miliardo di spettatori. Non solo. Simboleggia quei valori a cui molte aziende vogliono essere affiancate: innovazione, tecnologia, sostenibilità, consapevolezza ambientale, lavoro di squadra. “Come strumento di marketing la VOR ha un potenziale fantastico”, esordisce l’ex-concorrente Richard Brisius, co-fondatore di Atlant Ocean Racing e manager di Team SCA. Questa edizione sarà la settima a cui Brisius parteciperà. “Spesso la gente si meraviglia di quanto possa rendere a un’azienda la partecipazione alla VOR. Un investimento come questo può essere sfruttato per molti anni in vari modi”. Nel caso di SCA, la VOR è destinata a creare valore sia esternamente che internamente. “Molti consumatori hanno sentito parlare dei nostri prodotti, ma non sanno che a produrli è SCA”, sottolinea Christoph Michalski, responsabile dell’innovazione e dei marchi di SCA. L’azienda vede nella VOR un modo per cambiare rotta. L’obiettivo generale è raggiungere il maggior numero possibile di consumatori e aumentare in loro la consapevolezza e la percezione di SCA, così da rafforzare il legame con marchi dell’azienda come TENA, Tork, Libero e Libresse. I consumatori di oggi vogliono essere certi dei comportamenti dell’azienda che sta dietro ai prodotti acquistati, spiega Michalski. “Vogliamo anche sottolineare quanto importante sia per noi puntare sulla sostenibilità e sulle donne”. L’investimento nell’equipaggio tutto femminile di Team SCA ha già attirato molta attenzione ancor prima dell’inizio della gara. “Abbiamo destato grande interesse e di questo sono soddisfatto. Penso che, a prescindere dai nostri sforzi, ciò sia dovuto soprattutto al fatto che SCA è stata la prima a rendere nota la sua partecipazione, per di più con un equipaggio di sole donne”, sostiene Brisius. In effetti avere un team tutto femminile è piuttosto inconsueto: nella VOR non si verificava dall’edizione 2001/2002. “La nostra scelta si spiega con il fatto che l’80% dei consumatori di SCA è costituito da donne. Per noi è dunque importante che le donne abbiano la possibilità di misurarsi alla pari con gli uomini anche in ambiti dove vige generalmente un predominio maschile”, commenta Joséphine EdwallBjörklund, vicepresidente senior responsabile delle comunicazioni aziendali. “A questo team off riamo le stesse condizioni dei team maschili. Vogliamo incoraggiare le donne a essere parte della società e della vita lavorativa esattamente quanto gli uomini”. L’investimento nella VOR ha importanza anche FEATURE Una folla numerosa assiste alla partenza della quarta tappa della VOR 2011/2012, da Sanya (Cina) ad Auckland (Nuova Zelanda). VOLVO OCEAN RACE LA VOR PRENDERÀ il via “Per noi è importante che le donne abbiano la possibilità di misurarsi alla pari con gli uomini, anche in ambiti dove vige generalmente un predominio maschile”. Joséphine Edwall-Björklund all’interno di SCA. Negli ultimi anni infatti, attraverso diverse acquisizioni, l’azienda è diventata un leader globale nel settore dell’igiene e dei prodotti forestali. “La strategia del nostro team in mare rispecchia il nostro percorso aziendale”, spiega EdwallBjörklund. “Si tratta di avere in testa un obiettivo valido e di sapere come navigare insieme per raggiungerlo”. ATTIVARSI INTERNAMENTE è importante. Non a caso l’azienda sta organizzando tante attività per i suoi dipendenti nell’ambito di questo progetto. Lo scorso anno SCA ha partecipato anche alla ÅF Offshore Race, in Svezia, con un equipaggio maschile e femminile composto da dipendenti di tutto il mondo. Prima che l’azienda possa vedere il risultato fi nale della sua partecipazione alla VOR, restano però ancora molte sfide da superare. Non ultima, la concorrenza. Il faro di Vinga, il 4 ottobre 2014 da Alicante Göteborg. (Spagna) e si concluderà alla fine di giugno 2015 a Göteborg (Svezia). Finora sono cinque i team iscritti: Team SCA, Abu Dhabi Ocean Racing, Dongfeng Race Team (Cina), Team Brunel (Paesi Bassi) e Team Alvimedica (USATurchia). La regata intorno al mondo toccherà 11 Paesi: Spagna, Sudafrica, Emirati Arabi, Cina, Nuova Zelanda, Brasile, USA, Portogallo, Francia, Paesi Bassi e Svezia. Al termine, gli equipaggi avranno percorso circa 39.000 miglia nautiche (72.000 km). SCA SHAPE 1 2014 41 SCA INSIDE Notizie da SCA Vele spiegate a Parigi FOTO: RICK TOMLINSON/TEAM SCA I MEMBRI DEL TEAM SCA hanno visitato Sam Davies Liz Wardley il Salone Nautico di Parigi, dove è stata organizzata una giornata dedicata alla partecipazione di SCA alla Volvo Ocean Race. Davanti a circa 250 dipendenti dell’azienda e a 30 giornalisti, le veliste Sam Davies e Liz Wardley hanno sottolineato l’importanza del lavoro di squadra in una competizione oceanica così estrema. La giornata si è conclusa con una mini-regata di modellini di barche. “SCA ha una forte presenza sui canali digitali e un obiettivo chiaro: adattare i contenuti alle esigenze dei suoi stakeholder”. Il sito web di SCA è risultato terzo nella classifica di KWD Webranking 2013-2014, tra le 500 maggiori aziende europee. Formazione qualificata in Malesia 60 INFERMIERE malesiane, pro- venienti da 14 ospedali diversi, hanno partecipato al programma educativo sull’incontinenza. Organizzato da TENA e dalla Incontinence Foundation of Malaysia, il corso è durato tre giorni e si è svolto presso la University Malaya Medical Centre. Il programma intensivo, che si proponeva di migliorare le competenze professionali nella gestione dell’incontinenza, ha coperto un ampio range di tematiche, tutte analizzate da una prospettiva assistenziale. 42 SCA SHAPE 1 2014 “Toilette schock” sudanese DURANTE IL WORLD TOILET DAY di novembre, turisti e residenti di Amsterdam hanno potuto sperimentare grazie a SCA il modello di toilette tradizionale del Sud Sudan: un buco nel terreno. Nel toilet shop 2TheLoo, allestito nella via dello shopping, SCA ha inserito una “toilette” sudanese per evidenziare il contrasto tra la precarietà delle condizioni igienico-sanitarie nell’Africa nord-orientale e il lusso dei servizi nel mondo occidentale. L’iniziativa è stata attuata in collaborazione con Oxfam Novib, filiale olandese dell’ONG britannica. w TRAFFICO CONTAINER, AUMENTA LA CAPACITÀ SCA LOGISTICS ha avviato a fine gennaio un SCA inserita nel WWF Index UN INVITO DEL WWF destinato ai 70 tra i più importanti gruppi cartari del mondo. Oggetto: la partecipazione alla terza edizione del suo Environmental Paper Company Index (EPCI) e la pubblicazione volontaria dei dati sul proprio impatto ambientale. SCA è stato uno dei 25 produttori di cellulosa e carta a raccogliere l’invito. Ed è stata riconosciuta dal WWF, leader per trasparenza. SCA ha infatti totalizzato il 92% del punteggio per l’approvvigionamento responsabile, il 68% per la clean production e il 53% per il reporting socio-ambientale. Per un elenco completo delle 70 industrie cartarie invitate dal WWF e dei risultati ottenuti: www.panda.org/epci2013 nuovo servizio di trasporto settimanale su navi ro-ro. Destinazione: Oxelösund, Svezia. L’intenzione è migliorare l’efficienza del trasporto su navi container e ro-ro su alcune tratte. Da Londra e Rotterdam a Stoccolma e alla regione di Mälaren, nella Svezia sudorientale. Al contempo SCA Logistics sta espandendo la capacità del traffico container tra Rotterdam e San Pietroburgo. “Il flusso di merci verso la Svezia meridionale e la Russia è in aumento: abbiamo deciso di modificare le nostre rotte per aumentare la capacità di trasporto e i servizi per queste regioni”, spiega Magnus Svensson, presidente di SCA Logistics. BORSA DI STUDIO PER LA CARTA PATINATA LA BORSA DI STUDIO Alf de Ruvo 2014, del Parliamo di incontinenza SI SVOLGERÀ IN APRILE a Madrid il quinto Forum globale sull’incontinenza (GFI). Considerata una piattaforma di alto livello per chi si occupa di educazione sul tema dell’incontinenza, la conferenza attira esperti del settore medico e sociale, politici, organizzazioni non governative e manager. Il tema dell’incontinenza verrà affrontato con approccio olistico. Obiettivo: aumentare la consapevolezza del problema e contribuire a migliorare gli standard dell’assistenza nei confronti dei pazienti incontinenti. GFI è una piattaforma biennale promossa da SCA. valore di 500.000 SEK (€ 55.500), è stata assegnata a Christina Dahlström per il suo importantissimo studio sull’uniformità della patinatura della carta. Christina Dahlström lavora attualmente presso il Fibre Science and Communication Network (FSCN) della Mid Sweden University, dove sta conducendo uno studio sui supercapacitori a base di fibre. La patinatura è un metodo promettente per creare sistemi efficaci di accumulo energetico. Christina Dahlström SCA SHAPE 1 2014 43 FEATURE FEATURE A strong year and the journey continues In 2013, we strengthened our position as a leading global hygiene and forest industry company. We have made good progress on the path toward achieving our sustainability targets. Read more in SCA’s Annual Report 2013 and Sustainability Report 2013. You find them on www.sca.com where you can also order your own copy. 44 SCA CA S SHAPE SH HAP HA PE E 3 2013 www.sca.com SCA is a leading global hygiene and forest products company. The Group develops and produces sustainable personal care, tissue and forest products. Sales are conducted in about 100 countries under many strong brands, including the leading global brands TENA and Tork, and regional brands, such as Lotus, Libresse, Tempo och Libero. As Europe’s largest private forest owner, SCA places considerable emphasis on sustainable forest management. The Group had about 44,000 employees year end 2013. Sales in 2013 amounted to SEK 93bn (EUR 10.7bn).
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