Piombo nelle munizioni, alla riunione del CMS di Quito approvate risoluzioni scritte senza un confronto con l’industria e dimenticando i pareri scientifici già ottenuti nell’applicazione del Regolamento europeo REACH L’ANPAM HA PARTECIPATO AI LAVORI DEL COP11 IN ECUADOR CERCANDO DI LIMITARE I DANNI DI UN MOVIMENTO CHE, FINO AD OGGI, NON SI È MAI CONFRONTATO CON L’INDUSTRIA. UNICO RISULTATO POSSIBILE, E OTTENUTO, È LA F ORMULA AMPIA DELLA RISOLUZIONE FINALE CHE DÀ MANDATO AI PAESI MEMBRI DI FORNIRE IMPLEMENTAZIONI ALLE LINEE GUIDA STABILITE IN AMBITO CMS Roma, 11 novembre 2014 – Lo scorso 9 novembre si sono conclusi i lavori dell’11esima riunione del Conference of the Parties (CMS -‐ Conservation of Migratory Species of Wild Animals -‐ COP11) tenutasi a Quito (Ecuador), alla quale l’ANPAM ha finalmente potuto partecipare in maniera attiva, intervenendo n elle varie s essioni di lavoro in rappresentanza d ell’industria delle armi e d elle munizioni sportive e civili. Per quanto concerne la proposta di bandire il piombo dalle munizioni, nonostante il testo finale della proposta fosse già stato ultimato dal Comitato Scientifico del CMS lo scorso luglio a Bonn (Germania), si può affermare che grazie intensa attività intrapresa da ANPAM, insieme al proprio network europeo (federazioni industriali di settore AFEMS e IEACS e rappresentanze dei cacciatori), si è riusciti ad ottenere una modifica all’ultimo minuto dell’articolo 1 della bozza di risoluzione, che attribuisce agli Stati Partecipanti il p otere di d eterminare s e ed in quale misura implementare tali raccomandazioni, attenuando sensibilmente la prescrizione sull’eliminazione graduale del piombo dalle munizioni nell’esercizio delle attività venatorie entro i prossimi tre anni. Il Direttore d ell’ANPAM – Mauro Silvis – nel corso dei lavori d el COP11 ha p otuto evidenziare formalmente come le proposte e le risoluzioni in discussione fossero state raggiunte senza il preventivo coinvolgimento del s ettore e s enza tenere conto di a lcune importanti considerazioni tecniche. Inoltre è stato messo in luce come non si sia provveduto ad effettuare una valutazione d ell’impatto che la d ecisione di vietare il piombo nelle munizioni sportive e civili avrà a livello economico ed occupazionale. Infine stupisce come sia il CMS che i rappresentanti governativi dei Ministeri dell’Ambiente degli Stati Membri dell’Europa non abbiano tenuto in a lcuna considerazione il fatto che, nell’ambito d ell’applicazione del Regolamento REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals), la Commissione Europea abbia già da tempo intrapreso un percorso di valutazione dell’impatto dell’uso di piombo nelle munizioni da caccia, supportato dalla competenza scientifica dell’European Chemichals Agency ( ECHA), che non ha portato ad a lcuna richiesta di limitazione di tale uso. Nei prossimi tre anni, con la possibilità di partecipare finalmente in modo attivo alla discussione, l’ANPAM cercherà di far emergere le considerazioni tecniche e s cientifiche finora non ascoltate. Per maggiori informazioni contattare Effeci Comunicazione - via Merulana, 247 - 00185 – Roma – www.effecicomunicazione.it Sergio Cerini – [email protected] Fabio Ciarla - [email protected] - mob.: +39 3487781089
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