notizia per la stampa

PROVINCIA DI UDINE
NOTIZIE PER LA STAMPA
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 8 agosto 2014
Via libera al Fondo Montagna 2014. Domande entro il 31 ottobre 2014
Gonano, «La novità di quest’anno è quella di sancire formalmente un concreto vantaggio a quelle
popolazioni che, rispetto ad altre, vivono una reale situazione di disagio e sfavore»
Via libera dalla Giunta Fontanini ai criteri per l’individuazione delle priorità per l’erogazione dei
contributi finanziati dal “Fondo montagna” 2014. Le domande – che dovranno essere presentate
fino al 31 ottobre di quest’anno, dovranno essere redatte sul modulo nuovo pubblicato sul sito
internet della Provincia alla pagina Fondo Montagna.
«Novità di questo Fondo Montagna 2014 – riferisce il consigliere delegato Luigi Gonano - è quella
di sancire formalmente la necessità di riconoscere un concreto vantaggio a livello di concessione
dei contributi a quelle popolazioni che, rispetto ad altre, vivono una reale situazione di disagio e
sfavore. Chi vive in alta montagna – riferisce il consigliere -, ovvero in comuni o frazioni che
distano molti chilometri dai servizi e dalle opportunità che sempre più colpevolmente il
neocentralismo governativo sposta verso i grandi agglomerati urbani, specialmente quella
montana, o chi vive ad altitudini tali per cui anche le stesse distanze chilometriche sembrano
maggiori (perché una strada montana d’inverno la si percorre con molta più difficoltà rispetto ad
una strada di pianura), avrà col Fondo Montagna 2014 un riconoscimento maggiore rispetto a chi,
seppur vivendo in comuni montani, vive più vicino al centro o ad altitudini meno impegnative
rispetto ad altre. Riconoscere coi fatti concreti, cioè con i nuovi criteri di assegnazione dei
contributi del Fondo Montagna, questa realtà che per chi vive in montagna è lampante e
lapalissiana, significa essere consapevoli delle vere necessità della popolazione, significa vivere
assieme ai propri concittadini la vita quotidiana, ad essi rispondere direttamente e con loro
affermare che vivere in montagna deve essere un diritto e non una scelta di coraggio da pagare a
caro prezzo».
La Provincia, coi nuovi criteri del Fondo Montagna, intende altresì spingere enti locali e
associazioni ad unirsi per presentare progetti condivisi da più soggetti e magari con valenze
territoriali ampie. «Questo – precisa Gonano - non certo per affermare che il piccolo non ha la
stessa dignità del grande, teoria che contestiamo ferocemente in quanto sottesa a falciare tutto
ciò che non è allineato o addentellato a chissà quali poteri, bensì per favorire la rinascita nelle
piccole comunità di quello spirito di solidarietà e collaborazione che ha sempre contraddistinto in
modo unico e caratterizzante i paesi friulani».
Il Fondo Montagna 2014, oltre a ripercorrere quelle linee di intervento che lo hanno storicamente
caratterizzato negli anni, riproporrà anche l’intervento realizzato l’anno scorso a favore delle
piccole attività economiche della nostra montagna, rappresentate per lo più dai commercianti dei
nostri piccoli paesi che eroicamente resistono di fronte a difficoltà enormi, spesso spinti dalla
consapevolezza di essere l’ultimo presidio di una comunità. «E in questo senso – chiosa Gonano rivolgiamo un forte appello e richiamo alla regione Friuli Venezia Giulia affinché applichi fino in
fondo il suo ruolo speciale di regione autonoma, intervenendo in modo forte e radicale sulla
drastica riduzione della pressione fiscale, non solo per queste piccole attività economiche, ma per
tutte quelle che operano nelle zone montane della regione. Difendere e tutelare oggi coi fatti, e
non con le chiacchiere, le montagna friulana, ovvero l’anello più debole della nostra regione,
significa difendere domani l’intero Friuli Venezia Giulia dai sempre più pesanti e frequenti attacchi
alla sua specialità ed autonomia. Non farlo – conclude Gonano - significherebbe dichiararsi
complici di questo disegno neocentralista».