RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE PER I D.S.A. Ins. Luciana Bizzarri a.s. 2013/2014 In funzione di alcuni elementi di base… Legge n°170/2010 Linee Guida 12/7/2011 Dir. MIUR 27/12/2012 C.M. MIUR n°8 - 6/3/2013 Nota MIUR n°1551- 27/6/2013 C.M. n° 2563 - 22/11/2013 … il lavoro svolto durante l’anno è stato indirizzato su diversi versanti. Il resoconto che segue identifica i settori d’intervento e le modalità adottate nell’adempimento del compito assegnatomi come Funzione Strumentale. AMBITO 1. PROGETTO ”UN ATTIVITÀ SVOLTE 1.1. Partecipazione, con le insegnanti di classe prima, agli incontri di formazione inziale e in corso d’anno. 1.2. Intervento diretto all’interno delle classi prime di scuola primaria dell’Istituto ai fini della somministrazione dei test. Prima somministrazione del test di dettato: febbraio 2014. Seconda somministrazione dei test di dettato e lettura: maggio 2014. CREDITO DI FIDUCIA AL BAMBINO CHE APPRENDE” Percorsi di individuazione precoce e 1.3. Correzione delle prove: analisi quantitativa e qualitativa dell’errore. Elaborazione dei dati raccolti, loro inserimento insieme alla valutazione qualitativa, in quadri sintetici ragionati. Invio di tale documentazione al CSI di Reggio E. per la predisposizione degli sportelli di restituzione agli insegnanti. potenziamento per difficoltà di apprendimento della letto-scrittura nelle classi prime (Screening DSA) 2. RILEVAZIONE CASI DSA PRESENTI 1.4. Raccordi col CSI (dott.ssa M. Benassi) e con la dirigente dell’Istituto capofila (dott.ssa A. Cattani – IC Albinea) per la definizione di alcune fasi attuative e l’organizzazione degli sportelli di restituzione agli insegnanti (marzo – giugno). 1.5. Raccordi con le referenti d’Istituto dell’IC Correggio2 e dell’IC di San Martino in Rio. Incontri con la referente dell’IC di S. Martino per un confronto comune sulle modalità di correzione e valutazione del primo test somministrato (febbraio 2014). 1.6. Consulenze e raccordo in itinere con gli insegnanti di Scuola Primaria coinvolti nel percorso di lavoro formativo. 1.7. Partecipazione agli incontri di formazione, strutturati nel corso della seconda parte dell’anno scolastico, specifici per i referenti d’Istituto. 1.8. Elaborazione di un questionario indirizzato agli insegnanti dell’I.C. “Correggio 1” per la verifica/valutazione del lavoro svolto all’interno del progetto formativo attivato. 1.9. Raccolta dei dati del questionario e redazione della verifica finale sul percorso svolto dagli insegnanti di classe prima (vd. allegato). 2.1. Aggiornamento dei fascicoli personali degli alunni con diagnosi di DSA già presenti nell’Istituto e predisposizione di nuovi fascicoli per gli alunni di recente segnalazione. NELL’ISTITUTO E 2.2. Aggiornamento della banca dati elettronica, creata lo scorso anno, relativa agli studenti con diagnosi di DSA presenti all’interno delle scuole dell’Istituto. 2.3. Controllo periodico della documentazione clinica (diagnosi) pervenuta in corso d’anno e della relativa documentazione prodotta dalla scuola (PDP). 2.4. DATI QUANTITATIVI: al momento sono presenti 12 alunni iscritti alla scuola secondaria e 12 alla scuola primaria. Sono depositate presso la direzione alcune relazioni cliniche relative ad alunni per i quali è stata formulata un’ipotesi diagnostica di sospetto D.S.A. AGGIORNAMENTO DELLA BANCA DATI 6.1. Convocazione della commissione (20 e 29 maggio 2014). Argomenti trattati e lavoro svolto: Verifica relativa all’uso del nuovo modello di PDP unificato. Analisi e confronto di diversi modelli di PDP in uso presso altre istituzioni scolastiche. 3. COMMISSIONE D.S.A. D’ISTITUTO Adattamento del modello di PDP attuale con nuova proposta per il prossimo anno scolastico. Proposte per la formazione dei docenti, con particolare riferimento all’approfondimento di tematiche relative all’ultimo anno della scuola primaria e alla scuola secondaria in generale. Lavoro congiunto con le insegnanti referenti per la disabilità: elaborazione di un modello di PDP per alunni con BES (vd. punto 5). 4. LAVORO NEL 4.1. Analisi di diversi modelli di PAI in uso presso altre istituzioni scolastiche. 4.2. Confronto dei PAI e studio di un modello funzionale al lavoro nel nostro Istituto anche alla luce delle indicazioni emerse nel corso di formazione ISECS “Nuovi paesaggi educativi – BES: I Bisogni Educativi Speciali”. 4.3. Elaborazione di un modello di PAI per l’IC Correggio1. 5.1. Analisi di alcuni modelli di Piano Didattico personalizzato (PDP) per alunni con BES non certificati in uso presso altre istituzioni scolastiche. 5.2. Confronto dei materiali e studio di un modello di PDP unico per i due ordini di scuola presenti nell’IC Correggio1. 5.3. Elaborazione di un modello di PDP per BES non certificati da adottarsi per il prossimo anno scolastico. 6.1. Partecipazione agli incontri della commissione zonale ISECS per le problematiche inerenti gli alunni con DSA (novembre 2013; dicembre 2013; febbraio 2014; maggio 2014). 6.2. Diffusione, presso i colleghi dell’Istituto, delle principali tematiche emerse durante gli incontri. 6.3. Suggerimenti in merito alle proposte di formazione che ISECS metterà in atto, a favore della scuola, il prossimo anno scolastico. GRUPPO “GLI”: DEFINIZIONE DEL P.A.I. (Piano Annuale per l’Inclusione) PER ALUNNI CON BES 5. PARTECIPAZIONE A COMMISSIONI CONGIUNTE: DSA E DISABILITÀ 6. COMMISSIONE ZONALE PER LE PROBLEMATICHE DEGLI ALUNNI CON D.S.A. (tavolo distrettuale ISECS) 7.1. Contatti col Centro Educativo Up-Prendo di Carpi. 7.2. Comunicazione alle famiglie circa l’attivazione di percorsi estivi a supporto di bambini e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. 7.3. Comunicazione alle famiglie riguardo incontri pubblici aventi tematiche legate ai DSA. 8.1. Raccolta dati e informazioni, per l’anno scolastico 2013/14, sulle attività di identificazione precoce di possibili Disturbi Specifici dell’Apprendimento. 9.1. Raccordi periodici con Dirigente Scolastico al fine di coordinare in modo funzionale gli interventi sui D.S.A. all’interno dell’Istituto e con gli altri organismi del territorio. 7. INFORMATIVA ALLE FAMIGLIE 8. RACCOLTA DATI PER USP - UFFICIO INTEGRAZIONE 9. RACCORDO COL DIRIGENTE SCOLASTICO 10. RACCORDO 10.1. Raccordo con le insegnanti referenti sui DSA delle scuole S. Francesco e G. Marconi CON REFERENTI SCUOLE DELL’ISTITUTO E REFERENTI DI ALTRI ISTITUTI 11. INCONTRO C.T.I.H. (ex C.T.H.) 10.2. Raccordi con le referenti degli IC Correggio2 e San Martino in Rio sia per la gestione del Progetto “Un credito di fiducia…” che per coordinare gli interventi presso il tavolo zonale ISECS per i DSA. 11.1 Partecipazione all’incontro del C.T.I.H. (gennaio 2014) 11.2 Raccolta proposte dalle scuole dell’Istituto per l’acquisto di software didattico. 12.1. Diffusione presso i colleghi dell’Istituto di materiali/verbali/link utili all’approfondimento delle tematiche relative ai D.S.A. 12. INFORMAZIONI AI COLLEGHI 12.2. Consulenze circa la compilazione del PDP. 12.3. Consulenze inerenti il Progetto “Un credito di fiducia…”. 13. RACCOLTA ADESIONI SCREENING SULLE ABILITÀ DI CALCOLO (“SPILLO MATE”) 13.1. Comunicazione ai colleghi delle classi dalla 1° alla 5° circa l’opportunità di partecipare allo screening “Spillo Mate” (inserito nel pacchetto “Un credito di fiducia…”). 13.2. Raccolta delle adesioni e contatti periodici con CSI (Centro Servizi per l’Integrazione) e l’Istituto capofila (IC Albinea) per sollecitare l’avvio della somministrazione con tirocinanti dell’università di Modena e Reggio E. NELLA SCUOLA PRIMARIA 13.3. Comunicazione ai colleghi della non attuazione dello screening causa mancato invio, da parte dell’università, del personale inizialmente garantito. RISULTATI CONSEGUITI » RACCORDO e COORDINAMENTO tra insegnanti con incarichi speciali: la proficua collaborazione e, in taluni casi, il lavoro congiunto sia degli insegnanti con Funzione Strumentale che delle Commissioni ad essi collegate, ha consentito la definizione di strumenti/documenti ragionati e condivisi. Faccio particolare riferimento al lavoro che ha portato l’Istituto alla possibilità di adottare un proprio PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) per alunni con Bisogni Educativi Speciali. Il percorso, articolato nel tempo, ha visto riunirsi in un GLI le insegnanti F.S. per la disabilità, l’insegnante F.S. per i DSA ed alcune insegnanti dell’Istituto interessate all’argomento. L’apporto di ognuna è stato fondamentale nel pervenire all’elaborazione di uno strumento, il PAI dell’Istituto Comprensivo Correggio1, pronto ora per la discussione e la successiva approvazione, con le eventuali modifiche, in sede di collegio docenti. » ELABORAZIONE del PDP (Piano Didattico Personalizzato) per alunni con BES non certificati: la commissione DSA e le insegnanti F.S. per la disabilità hanno discusso, condividendo la linea suggerita dal Dirigente Scolastico, circa la preparazione di un modello di PDP diversificato rispetto a quello attualmente in uso per gli alunni con diagnosi di DSA. Dopo un attento confronto di modelli di PDP reperiti in rete, si è giunti alla creazione di uno strumento unico per i due ordini di scuola, da sottoporre all’approvazione dei colleghi. » REVISIONE del PDP per alunni con diagnosi di DSA: la commissione DSA, alla luce dell’utilizzo fatto in corso d’anno e di recenti indicazioni pervenute in corsi di formazione specifici, hanno apportato alcune modifiche al PDP unico utilizzato per la prima volta durante il corrente anno scolastico. Tali modifiche rendono lo strumento PDP maggiormente funzionale al lavoro da svolgere con gli alunni aventi diagnosi di DSA, presentando ora parti già predisposte per un monitoraggio in itinere. » PERCORSO DI INDIVIDUAZIONE PRECOCE E POTENZIAMENTO PER DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA NELLE CLASSI PRIME: la nuova collaborazione con gli organismi che gestiscono il Progetto “Un credito di fiducia al bambino che apprende” ha consentito di svolgere un’esperienza progettuale che ha visto coinvolti tutti gli insegnanti di classe prima di scuola primaria sia nella parte di formazione che in quella didattica di recupero/potenziamento. » COLLABORAZIONE CON L’ENTE LOCALE: anche quest’anno ha continuato ad operare il tavolo zonale sui DSA, guidato dal coordinatore per la qualificazione scolastica dott. R. Gherardi. Utili e funzionali sono state le azioni di raccordo tra le diverse (per ordine e grado) istituzioni scolastiche ivi rappresentate. Buon successo di adesione ha ricevuto la proposta, nata lo scorso anno, del corso di formazione sui BES, organizzato e finanziato dalle amministrazioni comunali del territorio col patrocinio dell’USR-ER. OSSERVAZIONI Al termine di questo anno scolastico, il mio giudizio come insegnante referente sui D.S.A., può ritenersi sostanzialmente positivo. Le idee di lavoro ipotizzate ad inizio d’anno e i relativi obiettivi sono stati portati a termine. Le azioni svolte sono state pensate in funzione della massima inclusione possibile per gli alunni con particolari bisogni educativi: non solo i bambini ed i ragazzi con Disturbo Specifico dell’Apprendimento ma, in generale, tutti coloro che vengono considerati aventi Bisogni Educativi Speciali. Il cambiamento nella gestione del percorso di individuazione precoce di DSA nelle classi prime è stato notevole, soprattutto nelle tappe operative di screening vero e proprio che ora vengono in toto delegate alla scuola nella figura del referente. Nonostante il carico di lavoro sia stato decisamente superiore rispetto al passato, in ordine a somministrazione, correzione, valutazione quantitativa e qualitativa delle prove e formazione/aggiornamento, ritengo di poter esprimere una valutazione globalmente positiva. L’esperienza maturata nell’anno in corso servirà per ottimizzare le azioni future. Così come avevo già avuto occasione di esprimere lo scorso anno, la Funzione Strumentale che ho ricoperto si è rivelata stimolante ed ha, ancora una volta, arricchito il mio bagaglio di esperienza facendomi crescere non solo professionalmente. La reale collaborazione, la condivisione di intenti e obiettivi avute con alcune colleghe in particolare e l’attenzione del Dirigente Scolastico hanno consentito di indirizzare il mio operato, quello della commissione da me coordinata e quello del nuovo gruppo che si è venuto a costituire in corso d’anno (GLI per la stesura del PAI) in maniera funzionale. In generale, mi hanno sostenuta ed aiutata a pensare che l’indirizzo intrapreso nel lavoro fosse adeguato. CRITICITÀ A conclusione di un anno di lavoro, riflettendo sui percorsi attuati e sulle modalità in cui si è articolato il loro svolgimento, ritengo di poter effettuare alcune riflessioni. L’impegno di ciascuno, le considerazioni degli “attori” che operano all’interno e a fianco del sistema scuola possono e potranno meglio indirizzare gli interventi futuri nell’ambito dei DSA e, in una visione un po’ più ampia, dei ragazzi con BES. Ottimizzare gli interventi significa garantire a tutti il diritto all’istruzione, favorirne il successo scolastico e assicurare eguali opportunità. In questo sono determinanti l’integrazione e gli sforzi congiunti di Scuola, Famiglia, Servizi Sanitari e Sociali. Il lavoro della F.S. sui D.S.A., svolto sulla base dei bisogni evidenziati, ha risposto anche ad esigenze di coordinamento e monitoraggio delle situazioni esistenti. In sintesi: Per quanto riguarda il Progetto che ha coinvolto le classi prime di scuola primaria “Un credito di fiducia al bambino che apprende” la verifica interna al nostro istituto (vd. allegato) si è rivelata, in generale, positiva con alcune rilevazioni di non secondaria importanza. Il mancato apporto diretto degli operatori dell’AUSL territoriale viene valutato come aspetto negativo: la collaborazione col servizio di NPIA territoriale permetteva un confronto più mirato e immediato, con uno scambio diretto ed in itinere di informazioni e suggerimenti molto efficaci. L’eventuale presa in carico dei casi sospetti di DSA avveniva più tempestivamente, con un raccordo più significativo tra i diversi protagonisti dell’azione educativa: Famiglia, Servizio Sanitario, Scuola. Servono forme di feedback più costanti, da parte dei colleghi dell’Istituto, al fine di consentire una maggiore rappresentatività nel momento della partecipazione a tavoli di lavoro interni all’istituto e territoriali. Nonostante la normativa relativa ai DSA sia ormai diffusa da tempo, si è notato, in taluni casi, una non completa conoscenza della stessa da parte del corpo docente. IPOTESI DI MIGLIORAMENTO Dopo avere riletto le mie considerazioni dello scorso anno scolastico circa le ipotesi di miglioramento per il futuro, ritengo di poterle ancora ritenere valide. Pertanto riaffermo che: L'applicazione della Legge 170/2010 comporta che tutti noi docenti siamo consapevoli di alcuni obiettivi imprescindibili legati al nostro modo di fare scuola di qualità. Valuto siano importanti: Un approccio didattico attento, in quanto favorente un migliore impatto della problematica D.S.A. nel contesto scolastico, non solo nell'ottica del recupero di competenze tecniche ma anche allo scopo di costruire competenze alte. Ambienti per l’apprendimento costruttivi, collaborativi e “inclusivi”: una didattica che da "non convenzionale" diventi abituale e consolidata porterà l'insegnante a privilegiare l'uso di strumenti specifici e modi di valutazione più duttili. Un’osservazione sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno in nell’ottica della personalizzazione: le strategie didattiche devono consentire ad ogni alunno una propria forma di eccellenza cognitiva. La comunicazione efficace tra diversi ordini di scuola. COMPITI DEGLI INSEGNANTI… È necessario che tutto il corpo docente sia formato sulle modalità di apprendimento in situazioni di specifiche disabilità. Compito dell'insegnante è quello di saper ipotizzare la natura della difficoltà scolastica (e di conseguenza consigliare alla famiglia un percorso di verifica presso gli specialisti del settore) ma anche adattare la propria didattica. Questo non solo ai fini della "compensazione" ma soprattutto per consentire la formazione di schemi concettuali stabili. È compito della Scuola occuparsi della formazione dell’alunno, al di là di certificazioni o segnalazioni specialistiche. La “presa in carico” dello studente con dislessia diventa fondamentale tanto più precoce è l'intervento: prima si inizia più alta è la possibilità di influenzare lo sviluppo della funzione. Saper riconoscere quel periodo sensibile entro cui l'azione educativo/rieducativa produce risultati più incisivi e duraturi, la cosiddetta “finestra evolutiva”, porterà gli insegnanti alla ricerca di un insegnamento più funzionale, meglio articolato e più efficace. PROPOSTE PER IL FUTURO Per vari motivi, alcune delle proposte che già avevo formulato al termine dello scorso anno scolastico, non hanno potuto essere attivate. La componente economica, in tale caso, ha avuto un’incidenza determinante. Ritengo proposte utili e funzionali al lavoro degli insegnanti: Prevedere momenti di formazione su aspetti legati alla didattica inclusiva e alle strategie metodologiche in particolare per gli insegnanti delle ultime classi di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado. Organizzare incontri rivolti a studenti, insegnanti, famiglie con personaggi e/o esperti che, a vario titolo, si occupano delle tematiche inerenti i D.S.A. Attivare, all’inizio del prossimo anno scolastico (settembre-ottobre 2014), percorsi finalizzati all’uso di software specifico per DSA rivolti agli alunni e agli studenti di 4°-5° primaria e delle tre classi di secondaria (eventualmente aperti ai genitori). Ipotizzare momenti di autoformazione interna all’Istituto su tematiche legate ai DSA, anche sulla base di eventuali specifiche tematiche proposte dai colleghi. Coordinare le azioni che porteranno all’ampliamento delle proposte formulate dall’Istituto capofila che coordina il Progetto “Un credito di fiducia…”: tali proposte prevedono un ampliamento delle azioni di screening alla classe 2° di scuola primaria e un percorso di formazione per i docenti della scuola secondaria di primo grado. Verificare la percorribilità della strada che porti all’eventuale re-inserimento dell’AUSL territoriale-NPIA all’interno del Progetto “Un credito di fiducia…”. Correggio, 10/6/2014 Ins. F.S. per i D.S.A. Luciana Bizzarri
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