Bozza di conclusioni - Senato della Repubblica

4 febbraio 2014
Bozza presentata dall'Ufficio di Presidenza della CSW
Commissione sullo status delle donne
58ª sessione
10 – 21 marzo 2014
Sfide e conseguimenti nell'attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per le
donne e le ragazze
Bozza di conclusioni concordate
1. La Commissione sullo status delle donne riafferma la Dichiarazione e la Piattaforma
d'azione di Pechino, documenti finali della 23ª sessione speciale dell'Assemblea generale,
e le dichiarazioni adottate dalla Commissione in occasione del decimo e del quindicesimo
anniversario della Quarta Conferenza mondiale sulle donne. (CSW 57 AC, par. 1)
2. La Commissione ribadisce che la Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di
discriminazione nei confronti delle donne e il relativo Protocollo opzionale, così come
altre convenzioni e trattati attinenti, forniscono un quadro giuridico internazionale e un
insieme esaustivo di misure per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro
le donne e le ragazze e per la promozione di un'uguaglianza di genere sostanziale.
(CSW57 AC, par. 3)
3. La Commissione riafferma che la piena ed effettiva attuazione degli scopi e degli
obiettivi della Dichiarazione e della Piattaforma d'azione di Pechino rappresenta un
contributo essenziale al conseguimento degli obiettivi di sviluppo concordati a livello
internazionale, compresi quelli contenuti nella Dichiarazione del Millennio. (A/RES/65/1,
A/RES/60/1)
4. La Commissione riconferma inoltre gli impegni internazionali assunti in occasione dei
vertici e delle relative conferenze delle Nazioni Unite in materia di uguaglianza di genere
e di empowerment delle donne, compresi quelli contenuti nel Programma d'azione della
Conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo e le azioni chiave per la sua
ulteriore attuazione. (CSW 57 AC, par. 2)
5. La Commissione riconferma inoltre il documento finale della Conferenza delle Nazioni
Unite sullo Sviluppo sostenibile, dal titolo "Il futuro che vogliamo", che riconosce il
ruolo vitale delle donne nel conseguimento dello sviluppo sostenibile e delibera di
sbloccare il potenziale delle donne quali motori di sviluppo sostenibile. ( A/RES/66/288,
parr. 45 e 238)
6. La Commissione ribadisce che l'uguaglianza di genere, l'empowerment delle donne, il
loro pieno godimento dei diritti umani e l'eliminazione della povertà sono elementi
essenziali per lo sviluppo economico e sociale, nonché per la realizzazione degli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio (OSM). La Commissione riafferma altresì il ruolo di vitale
importanza delle donne quali agenti di sviluppo (Dichiarazione ministeriale annuale,
ECOSOC, 2010, par. 2)
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7. La Commissione accoglie favorevolmente gli impegni e un'azione politica concertata
a livello nazionale, regionale e globale volta al raggiungimento degli OSM per le donne e
le ragazze. La Commissione riconosce le iniziative innovative di alcuni paesi
nell'attuazione degli OSM per le donne e le ragazze adeguamento degli obiettivi ai
contesti locali e le relazioni presentate su una serie più ampia di questioni relative
all'uguaglianza di genere e ai diritti delle donne.
(E/CN.6/2014/4, par. 6)
8. La Commissione accoglie positivamente i progressi realizzati a favore delle donne e
delle ragazze in diversi settori degli OSM, e riconosce l'importanza dell'OSM 3 nel
segnalare l'uguaglianza di genere e l'empowerment femminile quale priorità a livello
mondiale. La Commissione esprime il proprio speciale compiacimento per il progresso
registrato nel raggiungimento della parità di genere nelle iscrizioni alla scuola primaria e
per il progresso ottenuto nell'aumento della quota di donne presenti all'interno dei
parlamenti nazionali. (E/CN.6/2014/3 parr. 19 e 21)
9. La Commissione esprime seria preoccupazione per il fatto che i progressi raggiunti
complessivamente a favore delle donne e delle ragazze nel quadro degli OSM restano
lenti e irregolari, sia a livello nazionale che internazionale. La Commissione esprime
particolare preoccupazione per la mancanza di miglioramenti per quel che attiene ai
gruppi di donne e di ragazze più emarginate e che subiscono forme di discriminazione
molteplici per ragioni di genere, status, età, reddito, collocazione geografica, lingua,
appartenenza etnica, disabilità e razza, o perché sono donne e ragazze rurali o indigene, o
perché affette dal virus dell'HIV, o malate di AIDS. (E/CN.6/2014/3 par. 55) La
Commissione esprime inoltre preoccupazione per il fatto che la probabilità che gli OSM
possano essere raggiunti è meno elevata per le donne e le ragazze che vivono in paesi
colpiti da conflitti. (E/CN.6/2014/3 par. 57)
10. In relazione all'OSM 1, (Sradicare la povertà estrema e la fame), la Commissione nota
che persistono disparità di genere importanti per quel che attiene al tasso di occupazione
e che è più probabile che forme di occupazione vulnerabile riguardino le donne e che il
loro accesso alla protezione sociale sia più limitato. (E/CN.6/2014/3 parr. 7 e 12)
11. La Commissione constata che, in merito all'OSM 2, (Rendere universale l'istruzione
primaria) la parità di genere nelle iscrizioni alla scuola primaria è stata raggiunta in tutte
le regioni. (E/CN.6/2014/3 par. 16)
12. La Commissione nota che, in rapporto all'OSM 3, (Promuovere l'uguaglianza di
genere e l'empowerment femminile), i progressi sono stati lenti e continuano a registrarsi
dislivelli nelle iscrizioni alla scuola secondaria e terziaria; le donne continuano ad essere
sotto-rappresentate in maniera significativa nell'occupazione salariale non-agricola e la
quota di donne presenti all'interno dei parlamenti nazionali rimane bassa.
(E/CN.6/2014/3 parr.19, 20 e 21)
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13. La Commissione nota che, in merito all'OSM 4, (Ridurre la mortalità infantile), sono
stati compiuti progressi significativi per ridurre la mortalità infantile a livello globale, e
constata altresì che in alcune regioni, a causa di pratiche discriminatorie, si registrano
tassi di mortalità al di sotto dei cinque anni più elevati per le bambine. (E/CN.6/2014/3
par. 26)
14. La Commissione rileva che, in rapporto all'OSM 5, (Migliorare la salute materna) i
progressi sono stati particolarmente lenti e che le cifre relative alla mortalità materna
continuano ad essere inaccettabili; inoltre, per un numero significativo di donne, le
esigenze di pianificazione familiare restano insoddisfatte. (E/CN.6/2014/3 par. 27 )
15. La Commissione constata che, per quanto riguarda l'OSM 6 (Combattere HIV/AIDS,
la malaria ed altre malattie") i progressi sono stati limitati e che, a partire dal 2011, si
registra un costante aumento del numero di donne che convivono con l'HIV a livello
mondiale. La Commissione nota altresì la particolare vulnerabilità all'HIV delle giovani
donne, in rapporto a quella dei coetanei di sesso maschile. (E/CN.6/2014/3 parr. 34, 35 e
36)
16. La Commissione rileva che, in merito all'OSM 7 (Garantire la sostenibilità
ambientale), sono stati compiuti dei progressi relativamente all'accesso sicuro all'acqua
potabile, mentre i miglioramenti in merito all'accesso ai servizi igienico-sanitari di base
sono stati particolarmente lenti, ed è probabile che l'obiettivo non venga raggiunto, con
implicazioni gravi per le donne e le ragazze. (E/CN.6/2014/3 parr. 40 e 41)
17. La Commissione constata che, in relazione all'OSM 8, (Garantire una partnership
globale per lo sviluppo) la quota di assistenza ufficiale allo sviluppo a sostegno
dell'uguaglianza di genere risulta ancora inadeguata. La Commissione nota altresì la
persistenza di un divario di genere nell'accesso alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione. (E/CN.6/2014/3 parr. 46, 47 e 48)
18. La Commissione esprime la propria preoccupazione per il fatto che diversi indicatori
per il monitoraggio degli OSM non forniscono nessun dato relativamente alla situazione
delle donne e delle ragazze, tra cui quelli inerenti a povertà, fame, sostenibilità
ambientale e partnership globale per lo sviluppo, (E/CN.6/2014.3 parr. 8, 15, 36, 48)
19. La Commissione esprime la propria preoccupazione per il fatto che diverse questioni
critiche relative all'uguaglianza di genere, come la violenza contro le donne e le ragazze,
la quota sproporzionata di lavoro di assistenza non remunerato prestato dalle donne, la
parità di accesso a beni e risorse produttive, il differenziale retributivo di genere, la salute
sessuale e riproduttiva delle donne, e i relativi diritti, e la pari partecipazione delle donne
a tutti i livelli decisionali, non sono prese in considerazione dagli OSM. La Commissione
riconosce che, se non verranno affrontate tutte le dimensioni della disuguaglianza di
genere, non sarà possibile conseguire il rispetto dei diritti delle donne e la realizzazione
dell'empowerment femminile. (E/CN.6/2014/3 par. 52)
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20. La Commissione riconosce che i progressi a beneficio delle donne e delle ragazze in
rapporto a tutti gli OSM sono stati frenati a causa del persistere di rapporti di potere
sbilanciati tra uomini e donne, nonché di leggi, norme sociali, prassi e stereotipi
discriminatori. ( E/CN.6/2014/3 par. 53)
21. La Commissione riconosce che il conseguimento degli OSM per le donne e le ragazze
è stato interessato negativamente dall'impatto della crisi finanziaria ed economica
mondiale, dalla volatilità dei prezzi dei beni alimentari e dell'energia, dall'insicurezza
alimentare e dal cambiamento climatico. (E/CN.6/2014/3 par. 57)
22. La Commissione riconosce inoltre che il progresso a favore delle donne e delle
ragazze nel settore degli OSM è stato limitato a causa della mancanza di un
mainstreaming di genere sistematico e dell' integrazione di una prospettiva di genere
nell'elaborazione e nell'attuazione degli OSM. (E/CN.6/2014/4 par. 5)
23. La Commissione riconosce altresì che il livello insufficiente della priorità accordata e
l'inadeguatezza dell'investimento in uguaglianza di genere e empowerment femminile
continuano a limitare il progresso relativamente al raggiungimento degli OSM per le
donne e le ragazze. La Commissione sottolinea come lo stanziamento di risorse volte al
conseguimento dell'uguaglianza di genere mediante la mobilitazione di risorse a livello
nazionale e l'assistenza ufficiale allo sviluppo rimangono estremamente inadeguati.
(E/CN.6/2014/3 par. 59)
24. La Commissione riconosce altresì che l'azione di monitoraggio degli OSM sensibile
al genere è stata limitata a causa di una carenza di investimenti nelle statistiche di genere.
(E/CN.6/2014/3 par. 61)
25. Nell'accelerare il raggiungimento degli OSM e nel porre le basi per un'assegnazione
delle priorità all'uguaglianza di genere, ai diritti delle donne e al loro empowerment
all'interno dell'agenda post-2015 per lo sviluppo, la Commissione rivolge un appello agli
Stati affinché: si consegua il pieno godimento di tutti i diritti umani da parte delle donne e
delle ragazze; sia potenziato un ambiente favorevole al conseguimento dell'uguaglianza
di genere; siano massimizzati gli investimenti in materia di uguaglianza di genere e di
diritti delle donne; sia potenziata la base di prove a sostegno dell'uguaglianza di genere;
sia garantita la partecipazione delle donne a tutti i livelli e venga rafforzata l'assunzione
di responsabilità.
26. Pertanto, la Commissione sollecita i governi, i relativi organismi del sistema delle
Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e regionali, le associazioni femminili e
altre organizzazioni della società civile, nonché il settore privato, ad intraprendere le
seguenti azioni a livello, nazionale, regionale e internazionale:
A. Conseguire il pieno godimento di tutti i diritti umani da parte delle donne e delle
ragazze
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(a) Ratificare e dare piena attuazione alla Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme
di discriminazione nei confronti delle donne, ritirare tutte le riserve alla stessa e ratificare
o accedere al relativo Protocollo opzionale; (CSW 57 AC par. 34 (a))
(b) Garantire la piena ed effettiva attuazione della Piattaforma d'azione di Pechino e del
Programma d'azione delle Conferenza internazionale su Popolazione e Sviluppo;
(E/CN.6/2014/3 par. 66 (i))
(c) Eliminare tutte le forme di discriminazione contro le donne e le ragazze attraverso:
l'adozione e l'attuazione efficace e rapida di leggi e misure politiche esaustive; la
rimozione delle disposizioni discriminatorie presenti all'interno dei quadri normativi;
l'adozione di misure omnicomprensive per garantire l'accesso delle donne alla giustizia;
( E/CN.6/2014/4 parr. 88 (a) (b) e CSW 57 AC parr. 34 (v) (cc))
(d) Applicare misure concrete e a lungo termine finalizzate alla trasformazione delle
norme sociali discriminatorie, degli stereotipi e delle prassi dannose al fine di
promuovere l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne; (E/CN.6/2014/4 par.
88 (b))
(e) Collaborare con gli uomini e i ragazzi quali partner ed alleati strategici
nell'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne e delle
ragazze; (CSW 57 AC par. 34 (pp))
(f) Attuare misure specifiche e mirate a favore dei gruppi più emarginati e per le donne e
le ragazze soggette a forme molteplici di discriminazione; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (l))
(g) Affrontare i diversi fattori che contribuiscono alla povertà delle donne garantendo
loro i diritti sociali ed economici, ivi compresi quelli legati all'occupazione e a un lavoro
dignitoso, alla salute, alla protezione sociale durante l'intero ciclo di vita e a un tenore di
vita adeguato, tra cui il diritto alla sicurezza alimentare e a una nutrizione adeguata,
all'acqua e all'abitazione; (E/CN.6/2014/3 par. 9)
(h) Eliminare tutte le forme di violenza nei confronti delle donne e delle ragazze
mediante approcci coordinati e multi-settoriali atti a prevenire la violenza e a reagire alla
stessa; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (l))
(i) Assicurare la salute sessuale e riproduttiva delle donne e i relativi diritti,
comprendendo misure inerenti a servizi di qualità elevata ed universalmente accessibili
per la salute sessuale e riproduttiva, nonché servizi esaustivi legati alla prevenzione
completa e alla cura dell'HIV/AIDS; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (n))
(j) Garantire il diritto delle donne e delle ragazze a un'istruzione di qualità, attribuendo
un'attenzione specifica al miglioramento delle quote di completamento degli studi, alla
qualità dell'istruzione e alla sicurezza delle ragazze all'interno dell'ambiente scolastico;
(E/CN.6/2014/4 par. 23)
(k) Garantire il diritto delle donne al lavoro e i diritti nell'ambiente di lavoro mediante
politiche che promuovano un lavoro dignitoso per tutti, la parità della retribuzione per
attività lavorative di pari valore, vietino le molestie sessuali e sostengano la conciliazione
tra lavoro retribuito, famiglia e responsabilità legate all'assistenza, sia per le donne che
per gli uomini; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (m))
(l) Garantire alle donne parità di accesso e di controllo su beni e risorse produttive, come
la terra, la proprietà e il finanziamento; (E/CN.6/2014/4 par. 74)
(m) Fornire servizi e infrastrutture di qualità elevata, sensibili al genere e universalmente
accessibili, come assistenza sanitaria, acqua e servizi igienico-sanitari, trasporto, energia,
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alloggi, servizi finanziari, tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
( E/CN.6/2014/4 parr. 57 e 88 (o))
(n) Fornire una protezione sociale universale durante l'intero ciclo di vita che garantisca
alle donne e alle ragazze la tutela da rischi e vulnerabilità e ne promuova i diritti;
(E/CN.6/2014/4 par. 88 (p))
(o) Riconoscere, valutare, ridurre e ridistribuire il lavoro di assistenza non remunerato
mediante politiche di protezione sociale e servizi essenziali come quelli in materia di
assistenza, sviluppo delle infrastrutture e occupazione; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (q))
B. Potenziare un ambiente che renda possibile la realizzazione dell'uguaglianza di
genere
(p) Assicurare che il commercio globale, gli accordi finanziari e di investimento
promuovano l'uguaglianza di genere e integrino le iniziative di sviluppo nazionali
finalizzate alla realizzazione degli OSM per le donne e le ragazze; ( E/CN.6/2014/3 par.
66 (c))
(q) Garantire che le politiche macro-economiche promuovano l'uguaglianza di genere
creando lavoro dignitoso per tutti, mobilitando risorse per finanziare la protezione sociale,
le infrastrutture ed i servizi essenziali, riducendo le disparità basate su caratteristiche di
contesto; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (d))
(r) Garantire che le risposte fornite dalle politiche globali e nazionali alla crisi economica
e finanziaria e alla volatilità dei prezzi dei beni alimentari e dell'energia favoriscano
l'uguaglianza di genere producendo lavoro dignitoso per tutti, ridistribuendo le risorse e
generando redditi per finanziare i servizi essenziali, la protezione sociale e le
infrastrutture; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (e))
(s) Accordare sistematicamente priorità alle prospettive di uguaglianza di genere ed
integrarle all'interno di tutte le politiche sociali, economiche ed ambientali, nonché ai
programmi finalizzati a dare attuazione agli OSM, ivi comprese le politiche di sviluppo
nazionali e le strategie volte a ridurre la povertà, e le procedure di definizione dei bilanci
e di stanziamento della spesa pubblica; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (d))
(t) Adottare misure specifiche per dare attuazione agli OSM per le donne e le ragazze in
situazioni di conflitto armato e di post-conflitto ed assicurare la partecipazione delle
donne a tutti gli aspetti della costruzione della pace e della ripresa (E/CN.6/2014/4 par.
88 (h))
(u) Rafforzare la cooperazione internazionale nel settore della tecnologia e
dell'innovazione per promuovere l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne,
anche attraverso partnership tra settore pubblico e settore privato; (CSW55 AC, para. 22
(i))
C. Massimizzare gli investimenti in uguaglianza di genere e diritti delle donne
(v) Aumentare significativamente le risorse finanziarie in tutti i settori per il
conseguimento dell'uguaglianza di genere e dei diritti delle donne mediante la
mobilitazione delle risorse interne e un incremento dell'assistenza ufficiale allo sviluppo;
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(w) Istituzionalizzare la definizione di bilanci sensibili al genere in tutti i settori della
spesa pubblica per gestire le lacune nell'assegnazione delle risorse da destinare
all'uguaglianza di genere; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (f) e E/CN.6/2014/4 par. 88 (j))
(x) Garantire che siano accuratamente valutati i costi e siano stanziate adeguate risorse
per tutti i piani e le politiche nazionali e settoriali in materia di uguaglianza di genere in
modo da garantirne l'effettiva attuazione; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (i))
(y) Monitorare l'impatto di tutti i processi decisionali di tipo economico in materia di
uguaglianza di genere, comprese le spese del settore pubblico, le partnership pubblicoprivato, gli investimenti e l'assistenza ufficiale allo sviluppo e intraprendere le azioni
correttive necessarie per prevenire impatti discriminatori e promuovere l'uguaglianza di
genere; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (g))
(z) Incrementare significativamente le risorse per le organizzazioni femminili di base,
nazionali, regionali e globali per promuovere e far progredire i diritti delle donne;
(E/CN.6/2014/3 para 66 (h))
D. Rafforzare la base di prove a sostegno dell'uguaglianza di genere
(aa) Migliorare la raccolta sistematica e coordinata, l'analisi e la diffusione delle
statistiche di genere a livello nazionale mediante un sostegno tecnico e finanziario e uno
sviluppo delle capacità; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (o))
(bb) Raccogliere e diffondere con regolarità la serie minima di indicatori di genere e il
gruppo centrale di indicatori relativi alla violenza contro le donne adottati dalla
Commissione statistica delle Nazioni Unite nel 2013 (E/CN.6/2014/3 par. 66 (o))
(cc) Sviluppare standard e metodologie internazionali per migliorare i dati relativi alle
esperienze delle donne in materia di povertà, lavoro di assistenza non retribuito,
partecipazione femminile a tutti i livelli dei processi decisionali e accesso delle donne a
beni e risorse produttive; (E/CN.6/2014/3 par. 61)
(dd) Sviluppare i meccanismi nazionali di monitoraggio e valutazione per stimare
politiche e programmi volti al conseguimento degli OSM per le donne e le ragazze e
promuovere la condivisione delle prassi e delle esperienze migliori; (CSW 57 AC, parr.
34 (ppp) and (qqq))
E. Garantire la partecipazione delle donne a tutti i livelli e potenziare l'assunzione di
responsabilità
(ee) Assicurare la piena ed efficace partecipazione delle donne a tutti i livelli dei processi
decisionali all'interno delle istituzioni pubbliche e private, mediante politiche, misure
temporanee speciali e fissando obiettivi, traguardi e parametri concreti; (E/CN.6/2014/4
par. 88 (t))
(ff) Sostenere la partecipazione delle organizzazioni femminili e di altre organizzazioni
della società civile alla progettazione, all'attuazione, al monitoraggio e alla valutazione
delle politiche per l'attuazione degli OSM, nonché alla formulazione dell'agenda per lo
sviluppo post-2015; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (r))
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(gg) Garantire la responsabilità degli attori statali e non statali nella promozione
dell'uguaglianza di genere, dei diritti delle donne e dell'empowerment femminile;
(E/CN.6/2014/3 par. 66 (s))
(hh) Potenziare gli accordi istituzionali per monitorare l'attuazione degli OSM e
assicurare la trasparenza rendendo disponibili le informazioni pertinenti e sostenendo una
piena ed effettiva partecipazione delle donne; (E/CN.6/2014/4 par. 88 (u) e
E/CN.6/2014/3 par. 66 (r))
27. La Commissione sollecita gli Stati a tener conto degli insegnamenti tratti
dall'attuazione degli OSM, mentre è in corso la definizione della nuova agenda per lo
sviluppo post-2015. La Commissione invita gli Stati ad affrontare le restanti sfide cruciali
attraverso un approccio trasformativo e chiede che l'uguaglianza di genere, i diritti delle
donne e il loro empowerment siano trattati come un obiettivo autonomo e siano inseriti,
tramite traguardi e indicatori, all'interno di tutti gli obiettivi di qualsiasi nuovo quadro di
sviluppo; (E/CN.6/2014/3 par. 66 (b)).
28. La Commissione sollecita altresì tutti gli Stati e tutti i soggetti interessati ad avviare
delle revisioni esaustive, a livello nazionale e regionale, dei progressi fatti e delle sfide
affrontate nell'attuazione della Dichiarazione e della Piattaforma d'azione di Pechino,
nonché dei risultati della 23ª Sessione speciale dell'Assemblea generale, di modo che gli
esiti di dette revisioni possano alimentare la sua 59ª sessione, nel 2015. La Commissione
incoraggia in particolar modo tutti i soggetti interessati ad analizzare le sfide attuali e ad
individuare le opportunità di accelerare le azioni volte a realizzare l'uguaglianza di genere
e l'empowerment delle donne e ad avviare le opportune manifestazioni celebrative in
occasione del 20° anniversario della Quarta Conferenza mondiale sulle donne (FWCW)
(E/RES/2013/18 parr. 3 e 4, e A/RES/68/140 sul seguito della FWCW).
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