Reazione autoimmune, insulina, ipoglicemia: questi i termini più conosciuti e ricorrenti. Ma cosa significa vivere con il diabete? Convivere con uno sconosciuto che ha scelto te come compagno di vita. C M Y CM MY CY CMY K Avrai già letto nelle pagine precedenti di alimentazione corretta, attività fisica, accesso alle cure ma non hai ancora letto che dietro tutto ciò c’è una persona come te, con i suoi progetti di vita, le sue fragilità, ma anche le sue ambizioni. E allora? Cosa succede col diabete? Cosa cambierà nella tua vita? La risposta a queste domande passa anche attraverso il tuo comportamento e attraverso il comportamento di tutti quelli che il diabete non sanno cosa sia. Il diabete non è una malattia contagiosa e nemmeno invalidante per le attività di vita ordinaria, ma questa normalità chiede alla persona con diabete un prezzo da pagare. In molti casi, circa 30.000, il conto è presentato anche a genitori di bambini che il diabete ha scelto di accompagnare per tutta la vita. Vivere con il diabete tipo 1 è come mantenere la perfetta tenuta di strada alla guida di un’automobile, solo che a disposizione non hai volante, cambio e freno, ma glucometro, insulina e glucagone. Diabete Italia riunisce le Associazioni fra persone con diabete e le Società Scientifiche e Professionali delle professioni mediche legate al diabete. Ha l’obiettivo, tra l’altro, di coordinare la Giornata Mondiale del Diabete e di difendere – dialogando con Regioni, Governo, Parlamento e media – i diritti delle persone con diabete garantendo loro l’assistenza più appropriata. Nel 2006 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 14 novembre Giornata Mondiale del Diabete. Si tratta di un evento eccezionale per dimensione e capillarità. In Italia, medici, infermieri e persone con diabete organizzano, in modo volontario, oltre 700 eventi in quasi 500 città di tutto il Paese offrendo gratuitamente una valutazione del rischio di diabete, controlli e consigli. Un elenco degli eventi si trova nel sito www.giornatadeldiabete.it ‘ Il diabete ci ha scelto, è vero... ma, se noi siamo in grado di scegliere noi stessi... la nostra vita... la nostra felicità... , possiamo trovare tutta la forza per reagire e per gestirlo al meglio. ‘ Diabete Tipo 1 Nessun dolore, nessuna malattia, nessun imprevisto sarà mai un ‘ostacolo’ quando la via che si percorre è chiara... e ... soltanto ‘nostra’..., quando scegliamo noi stessi. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Con il patrocinio di Presidenza del Consiglio Ministero della Salute Croce Rossa Italiana GIOR DIAB NATA Con il contributo volontario e non condizionante di: MON DIAL ETE E DE 15-16 NOVE MBR E 201 4 Il diabete ha scelto me. Ma anche io ho scelto me. L Alimentazione sana C’è un vecchio adagio che sottolinea l’importanza di una sana e equilibrata alimentazione: “l’uomo si scava la fossa con i propri denti …”. Una cattiva alimentazione apre le porte a numerose malattie: obesità, diabete tipo 2, ipertensione e alle conseguenze di queste malattie vale a dire infarto, ictus, tumori. C M Y CM MY CY CMY K Al contrario, una sana ed equilibrata alimentazione previene il diabete tipo 2 e, qualora si presentasse la malattia, la cura al meglio. Alcune semplici ‘regole’ per una sana alimentazione: 1. Frazionare l’alimentazione in 3 pasti e 2 spuntini. 2. Fare una buona prima colazione 3. Conservare un peso corporeo accettabile 4. Bere frequentemente acqua durante la giornata 5. Masticare bene ogni boccone prima di deglutire 6. Seguire un’alimentazione variata e appetibile con erbe aromatiche e spezie 7. Evitare il consumo di grassi animali 8. Consumare più pesce (soprattutto pesce azzurro) 9. Prediligere alimenti ricchi in carboidrati complessi, fibre, vitamine e minerali come frutta, verdura, legumi, cereali integrali 10. Zucchero: si assume già dal latte e dalla frutta 11. Vino: con moderazione (1-2 bicchieri/die); evitare superalcoolici 12. Sale: moderare l’aggiunta a tavola. L’alimentazione è un pilastro anche della cura del diabete tipo 1: la terapia con insulina, necessaria in questa forma di diabete, richiede un equilibrio tra la quantità dei carboidrati assunti ai pasti e la quantità di insulina da somministrare. Se questo equilibrio non è raggiunto, possiamo avere o troppi carboidrati con valori elevati di glicemia o troppa insulina con valori troppo bassi di glicemia (ipoglicemia). Attività fisica La sedentarietà è un problema per la salute interessa, in Italia, circa il 40% della popolazione ed è alla base del progressivo incremento di sovrappeso e obesità, oltre che di diabete e malattie cardiovascolari. L’attività fisica fa bene alla salute, aumenta il benessere psico-fisico individuale e il guadagno in salute equivale a risparmio sulla spesa sanitaria e aumento di ricchezza della nazione. 1. L’aumento di prevalenza di obesità e diabete può essere arginato con alimentazione sana e regolare attività fisica 2. Una regolare attività fisica è in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete tipo 2, oltre ad essere un potente strumento terapeutico 3. Si raccomandano almeno 30 minuti di attività fisica lieve/moderata 5 giorni a settimana 4. Consigliata valutazione medica prima di iniziare un’attività fisica sicura 5. Nelle persone con diabete tipo1 l’esercizio fisico contribuisce, insieme alla terapia insulinica, a migliorare il controllo metabolico 6. La persona con diabete che si accinge a svolgere attività fisica e/o sportiva deve attenersi ad alcune semplici regole: adattare dieta e terapia all’esercizio, misurare la glicemia prima, durante e dopo l’attività, non iniziare l’attività fisica se la glicemia è inferiore a 80 mg/dl o superiore a 250 mg/dl 7. Integrare, in assenza di controindicazioni, attività fisica aerobica (passeggiata, bicicletta, nuoto, ballo) ed esercizi per la flessibilità corporea (ginnastica a corpo libero) 8. In persone giovani con diabete tipo 1 ben allenate e motivate non ci sono limiti per lo svolgimento di qualsiasi tipo di attività fisica (legge 115/87); per chi la pratica in modo continuativo e strutturato l’attività fisica è stimolo a migliorarsi e nelle attività di squadra o svolte con altri, l’attività che si effettua è fonte di divertimento: più si migliora nei risultati ottenuti, più ci si diverte, ci si sente meglio, rilassati, più tranquilli, ci si sente in equilibrio. Accesso alle cure Il messaggio più forte, relativamente alla cura del diabete mellito, è che il trattamento intensivo e attuato con immediatezza alla diagnosi determina una prognosi più favorevole. Essenziale è quindi la tempestività di accesso alle cure più adeguate, oltre che l’etica uniformità di cura per tutti i pazienti. Questo obiettivo si può raggiungere riorganizzando l’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale secondo i bisogni assistenziali del paziente, al fine di garantire la qualità delle cure, migliorando l’appropriatezza organizzativa. Il diabete mellito si colloca tra le principali patologie croniche, specie nell’anziano: per l’elevata prevalenza, la lunga durata, l’ampio spettro di complicanze e le sequele emotive e psicologiche, rappresenta un problema sanitario rilevante per le persone di tutte le età e di tutte le classi sociali. Il peso della malattia diabetica sul sistema socio-sanitario ha stimolato le istituzioni a elaborare il Piano Sanitario Nazionale sul Diabete. Questo importante e innovativo documento, in via di approvazione da parte delle Regioni, contiene i principi per una corretta e moderna gestione della malattia: il lavoro interdisciplinare, l’integrazione tra le diverse competenze, la centralità della persona con diabete, il ruolo del volontariato. L’implementazione del Piano porterà a un miglioramento della qualità della vita delle persone con diabete, a un uso appropriato delle risorse, a un miglior risultato clinico. In considerazione del sempre crescente aumento di prevalenza del diabete mellito, il modello terapeutico vincente è quello della gestione integrata specialista diabetologo-medico di famiglia, basato sullo scambio continuo di informazioni cliniche relative a ciascun paziente, mediante protocolli diagnostico-terapeutici condivisi. Prendersi cura di una patologia cronica come il diabete comporta un approccio negoziale con il paziente al quale va assicurata, in ogni caso, una buona qualità di vita.
© Copyright 2024 ExpyDoc