TEXTUS: TESSUTO Il testo è un messaggio reale e completo, i cui

TEXTUS: TESSUTO
Il testo è un messaggio reale e completo, i cui singoli elementi
sono organizzati in maniera coerente ed assumono un
significato compiuto, rivolto ad uno scopo comunicativo ben
preciso.
LINGUISTICA TESTUALE
Il testo viene considerato come un sistema comunicativo: un
insieme di elementi che costituiscono unaglobalità di funzioni. Per
questo in linguistica un testo è costituito da almeno due unità
linguistiche.
Il testo ha significati espliciti e significati impliciti, e un tema
centrale:
Es. Non conterei sull’aiuto di Michela. I genovesi sono
notoriamente tirchi.
Ci sono varie tipologie di testo
I SETTE CRITERI DI TESTUALITA’
COESIONE (sintassi)
COERENZA (senso)
INTENZIONALITA’ (scopo; significati espliciti ed impliciti)
[ACCETTABILITA’]
INFORMATIVITA’ (tema e rema)
SITUAZIONALITA’
extralinguistica)
INTERTESTUALITA’
(situazione
comunicativa,
anche
Le relazioni di significato che organizzano il contenuto testuale si
manifestano in tre diverse dimensioni:
Logica (I connettivi)
Tematica (tema e rema; tema centrale e sottotemi)
Gerarchica (sfondo e primo piano)
La capacità di leggere un testo presuppone:
a) il riconoscimento di ciò che fa di un atto linguistico un testo (quali
sono le leggi della sua strutturazione, in che cosa consiste la sua
coerenza ecc.);
b) la competenza testuale (figlia di quella comunicativa; capacità di
compiere operazioni sul testo: cancellazione e generalizzazione:
parafrasi, riassunto, segmentazioni, ecc.);
c) il riconoscimento dei vari tipi di testo (descrittivo, prescrittivo,
letterario, scientifico, legislativo, ecc. con i relativi codici
comunicativi).
LA PROGRESSIONE TEMATICA
Progressione con tema costante
Si ha progressione con tema costante quando ciò a cui si riferisce il tema di un’unità
linguistica ripropone ciò a cui si riferisce il tema di un’unità linguistica precedente
(ad es. tramite espressioni anaforiche). – es. 18
Progressione tematica lineare
Si ha progressione tematica lineare quando ciò a cui si riferisce il tema di un’unità
linguistica ripropone ciò a cui si riferisce il rema di un’unità linguistica precedente. –
es. 19
Porgressione per tematizzazione di una o più unità linguistiche
Si ha progressione per tematizzazione di una o più unità linguistiche quando il tema
di un’unità linguistica riprende tutto il contenuto di una o più unità linguistiche. – es.
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Testo 1
Può capitare al filologo quel che capita spesso al detective: che si imbatta in indizi che lo portano su
piste inattese rispetto a quelle previste.
Prendiamo il caso di Beatrice Barbiellini Amidei, ricercatrice di Filologia romanza alla Statale di
Milano. Avevacominciato, qualche anno fa, a studiare la novella di Griselda per verificare in che
misura il capolavoro di Boccaccio fosse debitore di un famoso trattatello in latino del XII secolo, il
De Amore di Andrea Cappellano, una sorta di vademecum laico sul comportamento amoroso. Su
questa pista, la Barbiellini si è casualmente imbattuta in un manoscritto cartaceo vergato prima
del 1372 e conservato alla Biblioteca Riccardiana di Firenze.
Questo manoscritto contieneun volgarizzamento dei primi due libri del De Amore e altri
materiali molto interessanti: due letterine amorose; quattro sonetti anonimi; una ballata (la cui
prima stanza è attribuita a Dante) accompagnata da una prosa in forma di lettera amorosa alla
donna; una lode alla donna, sempre in forma di lettera, scritta sul modello del linguaggio mistico; la
conclusione in cui l’autore dell’intero codice parla al lettore, facendo riferimento al libro come a un
organismo unitario. Bisogna tener presente che i codici coevi di questo genere sono di solito meno
eleganti nella forma e soprattutto raccolgono materiali eterogenei senza avere nessuna pretesa di
unità tematica e stilistica. In questo caso, trovandosi di fronte a un vero e proprio libro (così come
dichiarato dall'anonimo autore nella chiusa) in cui la parte finale richiama esplicitamente il testo
d'apertura, la Barbiellini è andata oltre ponendosi la domanda cruciale: chi l'ha compilato? Il tutto
(risposta compresa) è consegnato a un saggio apparso nell'ultimo numero della rivista Medioevo
romanzo. La tematica erotica che percorre il codice, la notevole qualità stilistica, l'elegante
uniformità grafica, le rubriche in rosso e i capilettera pure in rosso fanno pensare a questo libro
come al progetto di un autore non provveduto: «Un letterato ardito e abile - scrive la Barbiellini -,
in grado di padroneggiare diverse tipologie testuali». Un letterato che scrive poco prima del 1372,
unica data presente nella nota di possesso in fondo al codice, e che dimostra di conoscere a
menadito la poesia del Duecento e le opere di Dante, avventurandosi persino a completare una
ballata frammentaria dell’Alighieri senza sfigurare. Al che si aggiunge l'ampia gamma di citazioni
(da «l'ardente fiamma di Dido» a Tristano e Isotta, da Lancillotto e Ginevra allo scrittore di
exempla Valerio Massimo). A questo punto, la Barbiellini si ricorda dell’importanza che ha il De
Amoreper l’ultima novella del Boccaccio e del riferimento (presente nella chiusa) al tema del
mezzano, tanto caro all’autore del Decameron (definito Galeotto). Ma, come l’investigazione
poliziesca, anche la filologia richiede molta cautela e piedi di piombo. Si trattava dunque di
andare alla ricerca di spie e microspie, facendo ulteriori verifiche: stilistiche, tematiche, lessicali,
linguistiche, grafiche e chi più ne ha più ne metta. Ecco, in breve, questa verifica. I motivi ricorrenti
nelle opere di Boccaccio ben presenti nel codice Riccardiano sono diversi: la lettera, l’umana
fragilità, le donne pietose e misericordiose, le donne come angelo, la fiamma d’amore, l’«assoluta
fedeltà» dell’amante (che compare in Griselda), e poi il motivo principe del mezzano d’amore. […]
L'ipotesi, insomma (ma a questo punto, con tutte le possibili cautele filologiche, è più che
un'ipotesi, anche se la Barbiellini cela le sue certezze dietro un «attribuibile a Boccaccio» che
ricorda il Contini alle prese con il Fiore di Dante), è che ci troviamo di fronte a un
manoscritto autografo con testi inediti di ser Giovanni. Anzi, a un vero e proprio libro amoroso,
probabilmente destinato a un giovane amico che ne aveva fatto richiesta allo scrittore ormai
anziano, perfettamente padrone dei vari codici della letteratura erotica. E forse anche conscio che
per lui il passaggiodalla teoria alla pratica era ormai superato per motivi banalmente anagrafici. Ma
queste sono faccende che non riguardano la filologia.
Paolo Di Stefano, Svelato il mistero del codice: è Boccaccio, in “Corriere della Sera”, 23 giugno
2006.
56. Con riferimento al Testo 2, rispondi alla seguente domanda.
L’argomento centrale dell’articolo è:
A) l’attribuzione a Giovanni Boccaccio di un antico manoscritto [individuazione del tema
centrale: progressione tematica]
B) l’attribuzione a Boccaccio del “De Amore”, testo ritenuto di Andrea Cappellano
C) il ruolo importante rivestito dall’indagine filologica
D) il rinvenimento di un antico codice che ha per argomento temi amorosi
57. Con riferimento al Testo 2, rispondi alla seguente domanda.
Nel testo il filologo viene paragonato ad un detective perché:
A) anche la sua indagine può avere esiti imprevisti [individuazione del nesso logico]
B) la sua ricerca deve essere metodica e puntuale
C) il suo lavoro si basa su pochi indizi
D) le sue scoperte sono quasi sempre casuali
58. Con riferimento al Testo 2, rispondi alla seguente domanda.
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
A) Valerio Massimo è un autore della letteratura latina [significati impliciti]
B) Alcuni motivi ricorrenti nell’opera del Boccaccio compaiono anche nel codice Riccardiano
C) Il mezzano d’amore è un tema caro al Boccaccio
D) Il Contini si occupò del Fiore, attribuito da alcuni critici a Dante
59. Con riferimento al Testo 2, rispondi alla seguente domanda.
L’espressione “la filologia richiede molta cautela e piedi di piombo” significa che:
A) in ambito filologico è importante procedere con cautela [significati impliciti, deducibili dal
contesto]
B) l’attività del filologo è faticosa come quella di chi trasporta carichi pesanti
C) la filologia non consente di pervenire a scoperte indiscutibili
D) la filologia può essere esercitata solo da chi è abile nell’analisi testuale
60. Con riferimento al Testo 2, rispondi alla seguente domanda.
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
A) Andrea Cappellano è uno scrittore francese [competenza testuale]
B) Contini è un filologo
C) Giovanni Boccaccio e ser Giovanni sono la stessa persona
D) Boccaccio è morto dopo il 1370
Testo 1
Durante la loro permanenza sulla Luna, gli astronauti delle missioni Apollo non scavarono per più
di tre metri. Ma gli strumentiche lasciarono sulla sua superficie ci aiutano a capire cosa succede
nelle sue profondità. Una nuova analisi dei dati sismiciraccolti tra 30 e 40 anni fa conferma che al
centro del nostro satellite, freddo e arido, c’è un nucleo liquido e incandescente.«Il nucleo fuso ci dà
molte informazioni sull’evoluzione della Luna», spiega Renee Weber, la studiosa della NASA che
hapotuto esaminare i dati del periodo 1969-1977 grazie alla potenza di calcolo dei computer
moderni. L’attenzione è stata rivoltasoprattutto ai “lunamoti” profondi. Anche la Luna, come la
Terra, ha un centro composto di strati solidi e liquidi: quello piùinterno è il più caldo, ma si trova
allo stato solido a causa dell’enorme pressione. Il nucleo della terra è convettivo, cioèdinamico,
cosa che determina fenomeni come la tettonica a placche, il vulcanismo e il campo magnetico
terrestre. Quello dellaLuna, si pensa, è invece statico.
Il liquido presente nel nucleo esterno fa pensare che, quando si formò, 4,5 miliardi di anni fa, la
Luna fosse interamente fusa,sostiene Weber. «Anche se si è formata nello stesso periodo, la Luna
è più piccola della Terra, quindi ha perso calore edenergia più in fretta». Forse anche il nucleo
lunare è stato convettivo in passato: sulle rocce raccolte dagli astronauti ci sonotracce magnetiche.
Viaggio al centro della luna, «National Geographic», agosto 2011
51. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
Da che cosa si ricava che il nucleo della Luna è liquido e incandescente?
A) Dai dati rilevati 30-40 anni fa dei movimenti dovuti ai “lunamoti” [progressione logica]
B) Dagli scavi degli astronauti della missione Apollo
C) Dai dati forniti dagli strumenti usati dagli astronauti
D) Dal fatto che l’esterno del satellite è freddo e arido
52. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda. Lo strato più interno della Luna è:
A) caldo e solido per la forte pressione [competenza testuale: riassunto]
B) caldo e liquido per l’alta temperatura
C) un’alternanza di parti solide e parti liquide
D) freddo perché è quello interno
53. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
Cosa significa che il nucleo della Terra è convettivo?
A) Provoca movimenti della crosta terrestre [competenza testuale: parafrasi su base di
competenza scientifica]
B) Attrae per gravità la crosta terrestre
C) Sprigiona un enorme calore
D) È la conseguenza dei vulcani
54. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda. La Luna si è formata:
A) contemporaneamente alla Terra [organizzazione gerarchica: sfondo e primo piano]
B) anteriormente alla Terra
C) posteriormente alla Terra
D) in un’altra galassia
55. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
A) La Luna si è formata dalla Terra [significati impliciti]
B) La Luna ha perso calore più in fretta della Terra
C) Si pensa che il nucleo della Luna non sia convettivo
D) Gli astronauti fecero degli scavi nella Luna
Testo 1
Per sfuggire a una concezione troppo meccanicistica (che riprende il modello dell’informazione) o
troppo restrittiva, èindispensabile situare questa nozione chiave [cioè la comunicazione come
scambio] in un contesto più ampio. Le attivitàumane, nel loro insieme, si ritiene si svolgano su due
assi principali: quello dell’azione sulle cose, attraverso il quale l’uomo trasforma la natura –
l’asse della produzione –, e quello dell’azione sugli altri uomini, creatrice di relazioni
intersoggettive, fondatrici della società – l’asse della comunicazione. Il concetto di scambio, che
nella tradizione antropologica francese (soprattutto dopo M. Mauss), copre questa seconda sfera di
attività, può essere interpretato in due modi diversi, sia come il trasferimento di oggetti di valore,
sia come la comunicazione fra soggetti. I trasferimenti di oggetti che si presentano sotto la forma
di acquisizione e di privazione non possono che riguardare dei soggetti e costituiscono, nella misura
in cui si servono di forme canoniche, sistemi di relazioni interumane che regolamentano i voleri e i
doveri degli uomini. C. Lévi-Strauss ha proposto di distinguere tre dimensioni fondamentali di
questi trasferimenti-comunicazioni: agli scambi di donne, considerati come processi,
corrispondono le strutture della parentela che hanno la forma di sistemi; agli scambi di beni e
servizi corrispondono le strutture economiche; agli scambi di messaggi, le strutture linguistiche.
Algirdas Julien Greimas, Jacques Courtés, Semiotica. Dizionario ragionato della teoria del
linguaggio, La Casa Usher, Firenze 1979.
51. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda. Il termine “informazione” qui
indica:
A) un significato che ha relazione con l’informatica [decodifica lessicale in relazione al
contesto e al sistema comunicativo]
B) la comunicazione
C) il sistema di comunicazione di massa
D) un significato che indica qualcosa di soggettivo
52. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
Con l’espressione “attraverso il quale l’uomo trasforma la natura” si intende che:
A) l’asse dell’azione sulle cose trasforma la natura [comprensione della relazione di
subordinazione]
B) l’azione degli uomini trasforma la natura
C) le cose sono trasformate dall’uomo
D) l’asse trasforma la natura
53. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
Secondo quanto si legge nel testo, Lévi-Strauss afferma che gli scambi di donne sono:
A) una dimensione delle relazioni umane[significati impliciti sulla base di quanto detto sopra:
progressione logica]
B) una dimensione di commercio interumano
C) una dimensione della coesione interumana
D) una dimensione di dono interumano
54. Con riferimento al Testo 1, rispondi alla seguente domanda.
L’espressione “fondatrici della società” si riferisce a:
A) relazioni intersoggettive [sintassi]
B) azione sugli altri uomini
C) azione sulle cose e azione sugli altri uomini
D) attività umane