Politiche di attrattività degli investimenti diretti esteri Spunti di riflessione per l’Italia Milano, 1 luglio 2014 Gianpaolo Bruno Direttore Pianificazione strategica, studi e rete estera 1 Indice • Introduzione: dall’attrazione all’attrattività • Elementi di contesto: Scenario relativo agli investimenti internazionali nel mondo e in Europa • Perché sviluppare una politica di attrattività: Strategia, obiettivi/motivazioni (indicatori) per una politica di attrazione di investimenti • Come sviluppare una politica di attrattività: Modalità di sviluppo di una politica di attrazione – organizzazione e incentivi • Conclusioni: prospettive e assi prioritari 2 Territori e investimenti esteri • Dopo la Seconda Guerra Mondiale e fino agli anni '70, sviluppo economico pensato e promosso da/attorno allo Stato - in particolare nei suoi aspetti territoriali attraverso: aziende pubbliche, infrastrutture, regolamentazioni, incentivi... • Alla fine degli anni '50, ricorso ai grandi gruppi privati, domestici, per ridurre gli squilibri interni, in particolare a favore delle aree rurali • Alla fine degli anni '60, con le emergenze derivanti dalle prime grandi riconversioni industriali, ricerca di investimenti esteri 3 Dall’ "Attrazione"... Risoluzione di problemi locali (riduzione di squilibri/disuguaglianze all’interno del territorio) Creazione di posti di lavoro Progetti industriali Agevolazioni Siti industriali attrezzati Infrastrutture (trasporto) Aree in difficoltà: Regioni rurali in declino Regioni industriali in riconversione … 4 Territori e investimenti esteri • Dagli anni '80, apertura crescente delle economie domestiche (internazionalizzazione, globalizzazione, …) e ridimensionamento del ruolo/ peso dello Stato • Negli anni '90, emergenza di un’ “economia della conoscenza” con nuovi motori/modelli di sviluppo dell’innovazione • Dal 2000, accelerazione del processo di “convergenza” (mondiale) con integrazione/piena partecipazione di (grandi) paesi emergenti all’economia mondiale 5 ... all' "Attrattività" Inserimento nell’economia globale (elevamento del livello economico-tecnologico del territorio) Creazione di posti di lavoro (altamente) qualificati Progetti settori terziari, "knowledge-intensive" Informazioni e contatti per partnership locali Aree di eccellenza: "Hubs“ / regioni metropolitane, "Hot spots" / poli di eccellenza settoriali … 6 Indice • Introduzione: dall’attrazione all’attrattività • Elementi di contesto: Scenario relativo agli investimenti internazionali nel mondo e in Europa • Perché sviluppare una politica di attrattività: Strategia, obiettivi/motivazioni (indicatori) per una politica di attrazione di investimenti • Come sviluppare una politica di attrattività: Modalità di sviluppo di una politica di attrazione – organizzazione e “prodotto” (incentivi) • Conclusioni: prospettive e assi prioritari 7 Mondo: Investimenti internazionali (IDE/UNCTAD) Flussi di Investimenti Diretti Esteri in entrata (IDE*), nel mondo e per gruppi di economie, 1986-2013 Investimenti diretti esteri in entrata (flussi, valori in miliardi di dollari) 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 Mondo Paesi sviluppati Paesi emergenti 20 13 20 12 20 11 20 10 20 09 20 08 20 07 20 06 20 05 20 04 20 03 20 02 20 01 20 00 19 99 19 98 19 97 19 96 19 95 19 94 19 93 19 92 19 91 19 90 19 89 19 88 19 87 19 86 0 Paesi in transizione Fonte: elaborazioni ICE su dati Unctad Gli IDE includono: progetti di Creazione (Greenfield), Ampliamento e Colocalizzazione, Fusioni e Acquisizioni, Prestiti intra-gruppo 8 Investimenti: Principali tendenze negli ultimi anni (1/3) • Forte attrattività dell’Asia e, dal 2008, dell’America Latina e degli Stati Uniti • Affermazione di alcuni paesi “emergenti”, Cina e India in particolare, in qualità di paesi investitori • anche se Nord America, Europa occidentale e Giappone rappresentano insieme circa l’80% dei progetti • Concentrazione (ancora) elevata, sia per destinazione (il 50% dei progetti va nei primi 10 Paesi) sia per origine (il 75% dei progetti proviene dai primi 10 Paesi), e una forte preferenza all’investimento intra-macro-area 9 Investimenti: Principali tendenze negli ultimi anni (2/3) • Forte predominanza e crescita (continua) dei progetti nelle attività di servizi immateriali - con aumento continuo dei progetti di attività commerciali che rappresentano il 58% dei progetti nel 2012 contro il 34% nel 2003 • Importante diminuzione del peso del manifatturiero, dal 44% dei progetti nel 2003 al 24% nel 2012 (che tuttavia genera il 60% dell’occupazione) • Globalizzazione dell’insieme delle attività basate su forti competenze tecniche e scientifiche (R&S, ingegneria, “advanced manufacturing”, …) 10 Investimenti: Principali tendenze negli ultimi anni (3/3) • Internazionalizzazione crescente, e sempre più precoce, delle PMI - anche di società start-up (“Born Global”) • MNC che costruiscono catene del valore globali (GVC) • Nuove forme di internazionalizzazione, in particolare nei settori ad alta intensità di conoscenza (JV, partnership tecnologica, VAR…) • Investitori sempre più esigenti, che cercano “soluzioni” più che semplici “localizzazioni” 11 Drivers micro/macro Micro fattori Macro fattori • Bassi costi, in particolare lavoro e fiscalità • Frammentazione e dispersione geografica delle catene del valore delle aziende come dei settori • Flessibilità: regolamentazione (lavoro, ambiente, ...) e soluzioni di esternalizzazione • Congiuntura economica, generale, per settore/area • Economie esterne • Sviluppo tecnologico • Avversione per il rischio • Finanza • Qualità: Risorse umane, Infrastrutture... • Ambiente • Governi/Amministrazioni 12 Italia • Flusso di investimenti internazionali in Italia molto debole in relazione alla popolazione, alla ricchezza economica e rispetto agli altri grandi Paesi europei - Un numero di progetti tra 100 e 250 all’anno, per una creazione di posti di lavoro stimata dai 1.500 ai 5.000 all’anno - Quota dell’Italia all’interno dell’Europa occidentale, in termini di numero di progetti, inferiore al 4,5% (2009-2012) e al 2% in termini di creazione di posti di lavoro - Progetti di dimensioni ridotte, "semplici“, in termini di attività svolte, e a relativamente basso valore aggiunto per il territorio, spesso "captive“, ovvero legati al solo mercato interno italiano o a un cliente chiave, e quindi a debole dimensione internazionale 13 Contenuti del documento • Introduzione: dall’attrazione all’attrattività • Elementi di contesto: Scenario relativo agli investimenti internazionali nel mondo e in Europa • Perché sviluppare una politica di attrattività: Strategia, obiettivi/motivazioni (indicatori) per una politica di attrazione di investimenti • Come sviluppare una politica di attrattività: Modalità di sviluppo di una politica di attrazione - organizzazione e “prodotto” (incentivi) • Conclusioni: prospettive e assi prioritari 14 Posizionamento • I territori non hanno gli stessi asset, e quindi non possono offrire le stesse opportunità e avere gli stessi obiettivi • Ogni territorio deve definire, capire ed inventare un suo “posizionamento” originale, che è nello stesso tempo: - una situazione oggettiva (una base di partenza) - un progetto/obiettivo collettivo (una direzione/ambizione) in un gioco di interazione tra locale (offerta) e globale (domanda) • Ciò si traduce in una politica di attrazione che deve essere mirata (scelta di “segmenti”, in alcune aziende target), proattiva e sostenuta da un’offerta di servizi adeguata 15 Attrattività dei territori: quadro generale Domanda (aziende) Ambiente concorrenziale (territori & servizi) Posizionamento territoriale / targeting investitori e investimenti Offerta (territorio & servizi) Sviluppo dell’offerta Fonte: OCO Global Politica di marketing, promozione e ricerca diretta di investimenti 16 Approccio generale 1. Conoscenza generale del mercato, della domanda, dell’offerta e della concorrenza 2. Identificazione di segmenti prioritari di mercato sui quali approfondire lo studio: attrattività (misurata, potenziale e percepita) del territorio 3. Scelta di una strategia: - definizione del posizionamento del territorio e del targeting relativo (« segmenti») - sviluppo di basi "argumentaire" 4. Definizione di un piano d’azione: contenuto, strumenti/ supporti, azioni/ servizi, costi, calendario, ... 17 Obiettivi strategici • Occupazione (numeri di posti di lavoro - diretti e indiretti, e qualità) • Ricchezza (stipendi, imposte, fatturato indotto locale, …) • Ammortamento di infrastrutture collettive • Rafforzamento dei settori esistenti (competenze: tecnologiche/scientifiche, organizzative e commerciali, apertura internazionale, …) • Diversificazione settoriale/funzionale • Immagine, riconoscimento, … 18 Obiettivi operativi Targeting • Risorse strategiche target - Progetti: Modalità di investimento (Talenti, Finanziamenti / PPP, Organizzazioni internazionali, Eventi, ...) • Settori, funzioni/attività “Segmenti” (settore/funzione) • Aree geografiche di origine • Dimensioni: occupazione, Fondiario, ... • Key accounts: aziende strategiche 19 Indicatori • Irlanda obiettivi dell’agenzia I.D.A.: - numero totale di progetti, importo degli investimenti programmati, numero totale di posti di lavoro creati - % dei progetti localizzati al di fuori di Dublino e Cork, - % dei progetti in attività di R&S, % dei posti di lavoro creati con uno stipendio superiore a 35k€/anno • Hong Kong obiettivi dell’agenzia InvestHK: - numero di progetti creando almeno 1 posto di lavoro • Florida condizione sui progetti per gli incentivi (EFI): - media degli stipendi dei posti di lavoro creati superiore del 15% alla media dello Stato della Florida (incentivi più elevati se superiore del 50/100%) nei settori/funzioni definiti come "prioritari" 20 Targeting • Irlanda (IDA): - ICT, (Electronics), Life Sciences, Financial Services, - European HQ, Contact Centres, Shared Service Centres, Research & Development... • Hong Kong (InvestHK): - Tutto salvo il Manufacturing – includendo il Retail, l’Arte... - Recentemente (2013): Start Up/Entrepreneurs • Florida (EFI): - Aerospace, ICT, Life Sciences, (Clean Energy), Financial & Professional Services... - Corporate HQ (LatAm), Manufacturing, Research & Development 21 Indice • Introduzione: dall’attrazione all’attrattività • Elementi di contesto: Scenario relativo agli investimenti internazionali nel mondo e in Europa • Perché sviluppare una politica di attrattività: Strategia, obiettivi/motivazioni (indicatori) per una politica di attrazione di investimenti • Come sviluppare una politica di attrattività: Modalità di sviluppo di una politica di attrazione - organizzazione e incentivi • Conclusioni: prospettive e assi prioritari 22 Problematiche relative all’attrazione investimenti • Agire sulla domanda, imprenditoriale (Investment Promotion): - Promozione/comunicazione/eventi - Ricerca diretta di investitori - Assistenza all’insediamento e allo sviluppo • Agire sull’offerta, territoriale (Economic Development): - Promozione dello sviluppo “locale”, “endogeno”: . Imprenditorialità, innovazione, ricerca, formazione, export, … - Pianificazione territoriale . Programmazione/ sviluppo infrastrutture, siti/ immobiliarefondiario... - Miglioramento del quadro legale/ fiscale e del funzionamento delle amministrazioni nei loro rapporti con le aziende 23 Organizzazione • Non esiste un modello unico di Agenzia ("centrale" o "locale"…) di sviluppo economico/promozione degli investimenti • L’esistenza e le caratteristiche delle agenzie tra livello centrale e locale dipendono da fattori molteplici: - Grado di decentramento politico/amministrativo - Competenze economiche e mezzi finanziari delle istituzioni locali - Volontà politica delle istituzioni centrali/locali; (governance) - Grado di sviluppo economico e problematiche legate - Gerarchia dei motori della dinamica economica territoriale (endogeno, esogeno - "nazionale" e/o estero, ...) 24 Organizzazione: scelte a livello centrale • Agenzia/e vs Ministero/i - Articolazione con le Ambasciate • Focus - Agenzia dedicata vs. Agenzia estesa - Trade & Investment (Innovazione, Finanziamenti, Turismo, …) • Grado di centralizzazione - Articolazione con il livello “locale” (regioni, grandi città, provincie) • Make or buy: internalizzazione (partnership) ed esternalizzazione - Partnership tra livelli centrale e regionale - caso della Francia - Back-office (offerta) esternalizzato - caso dell’Inghilterra - Front-office (domanda) esternalizzato - caso della Florida 25 Modello di Attrazione Promozione (a valle) Marketing (a monte) all'estero Assistenza progetti sul territorio Ricerca diretta (a valle) territorio + estero Informazione Aftercare 26 Agenzie: esempi in Europa occidentale • Agence Française pour les Investissements Internationaux • United Kingdom Trade & Investment • Attrazione investimenti • Attrazione investimenti e sostegno all’export • 25 milioni EUR • 75 milioni GBP • 160 dipendenti • 400 dipendenti • Uffici autonomi in 22 paesi + Sede centrale/back-office a Parigi • Uffici (Ambasciate) in 30+ paesi + Sede centrale a Londra + Back-office esternalizzato • Partnership con le 22 Regioni • Competenza sull’Inghilterra + partnership con le 3 “Devolved Administrations” 27 Attrazione... in Italia Promozione (a valle) Assistenza progetti (Invitalia) Marketing (a monte) Ricerca diretta (a valle) Informazione Aftercare (Toscana, Piemonte, ...) 28 Offerta territoriale: Italia Elementi di forza + • Ricchezza del mercato domestico • Competenze distintive – industria, moda, design, ... • Tessuto industriale / PMI • Posizione geografica – in Europa, tra Ovest ed Est, e sul Mediterraneo Elementi di debolezza - • Crescita del mercato domestico (negli ultimi 15 anni) • Apertura del mercato domestico e semplicità di accesso • Quadro giuridico e fiscale e sicurezza giuridica • Costi: lavoro, utilities... • Agevolazioni finanziarie all’investimento, nelle aree prioritarie/ Mezzogiorno • Gap interno tra "Nord" e "Sud" • Qualità di vita / turismo • Conoscenza delle lingue • Immagine politica e sociale • immagine economica/ tecnologica 29 Indice • Introduzione: dall’attrazione all’attrattività • Elementi di contesto: Scenario relativo agli investimenti internazionali nel mondo e in Europa • Perché sviluppare una politica di attrattività: Strategia, obiettivi/motivazioni (indicatori) per una politica di attrazione di investimenti • Come sviluppare una politica di attrattività: Modalità di sviluppo di una politica di attrazione - organizzazione e “prodotto” (incentivi) • Conclusioni: prospettive e assi prioritari 30 Condizioni di successo (1/2) • Impegno/supporto politico ad altissimo livello a favore della politica di attrattività - ad es.: Presidenza del Consiglio, Ministeri chiave, … • Autonomia funzionale dello strumento operativo • “Running at the speed of business” (J. Adams, EFI) - adozione di approcci/metodi del settore privato, in particolare per "sales" & "key account management" - personale con doppia cultura (pubblico/privato), forte sensibilità al servizio/consulenziale e network settoriali 31 Condizioni di successo (2/2) • Accento sulla ricerca diretta di investimenti ("lead generation", permanente, sul terreno, qualitativa, sul lungo termine...) più che sulla comunicazione (evitare investimenti in comunicazione/pubblicità/eventi, se non in relazione/supporto ad azioni di lead generation mirate) • Focus nel targeting su specifiche attività/funzioni, nonché su aziende "strategiche", più che su paesi/settori • Attenzione rafforzata agli investitori già presenti, dall’aftercare all’investor development - e all’upgrading • Uso mirato di regolazioni/ incentivi per particolari settori/ attività/aziende 32 Per una politica di attrazione degli investimenti Priorità di intervento Promozione/ marketing • Mappare i potenziali investitori e creare un CRM Investimenti Esteri (sulla Rete Estera) • Selezionare competenze specialistiche sulla Rete Estera per interagire con gli investitori e creare un rapporto continuativo • Ridurre i tempi di risposta agli investitori esteri e incrementare la qualità dei contenuti nella risposta Incentivi per • Semplificare il quadro normativo di riferimento e ridurre le imposte investimenti • “Customizzare” gli incentivi su target mirati di settori/ attività/ aziende ad alto ordinari e legati alla potenziale localizzazione Incentivazione per attrazione talenti • Attuazione di programmi di attrazione/ rientro di talenti favorendone la residenza permanente (legata al lavoro) Sistema e interventi • Adottare interventi mirati nelle aree dove maggiore è il gap verso i nostri principali concorrenti (es.: classifica "Doing Business", Banca Mondiale): - Giustizia - Lavoro - Fiscalità - Energia • Attivare un supporto operativo a livello locale Portafoglio offerta • Necessità di costruire una cinghia di trasmissione (estero vs. locale) per creare una "pipeline investimenti" 33 Politiche di attrattività degli investimenti diretti esteri Grazie per la cortese attenzione! Milano, 1 luglio 2014 Gianpaolo Bruno Direttore Pianificazione strategica, studi e rete estera 34
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