I Quaderni di Malachia Gli autori dei libri di conchiglie Maria Amato I Quaderni di Malachia n.3 – Vers. 1.0 - 2011 www.malachia.it Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Dedicato al mio grande amico Domenico Ramazzotti per la sua disponibilità, competenza ed umiltà. Grazie a lui il mio piccolo mondo è più ricco. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 2 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Prefazione Sembra ieri, avevo appena sei anni, che stavo su una spiaggia a raccogliere quei guscetti colorati che già tanto mi affascinavano e a dargli nomi inventati, improvvisando una molto improbabile determinazione. Penso che il punto di partenza sia uguale per tutti coloro che subiscono il fascino della natura, che sanno essere curiosi e avidi di sapere. Ci sono stati uomini che hanno, più degli altri voluto approfondire e scoprire e sono diventati grandi per la loro dedizione e competenza, che hanno saputo diffondere e condividere il loro sapere. Grazie a loro a chiunque voglia avvicinarsi alla malacologia, basta consultare i libri, le pubblicazioni per nutrire quella grande passione che ci coinvolge. Ma chi sono questi uomini, studiosi, scienziati, naturalisti, da dove vengono, come vivono, quali le loro opere, i loro viaggi e le scoperte? Un breve viaggio attraverso le loro vite, un modesto omaggio alle loro grandi capacità, un ringraziamento per il sudore versato sopra un microscopio: ecco a voi coloro che grazie a Dio hanno voluto scrivere libri sulle conchiglie. Maria Amato Note legali: © 2011 Tutti i diritti riservati - All rights reserved Maria Amato A.N.M. - Associazione Naturalistica Malachia è permessa la distribuzione gratuita della pubblicazione purchè in edizione integrale e senza alcuna modifica e non per motivi commerciali. Per tutti gli altri casi è necessaria l'autorizzazione scritta dell'autore. Pagina 3 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Carl Nilsson Linnaeus (1707- 1778) Carl Nilsson Linnaeus nacque il 23 maggio del 1707 in una fattoria a Stenbrohult nella provincia di Smaland (sud della Svezia, contea di Kronoberg), da Nils Ingemarsson, contadino e appassionato giardiniere, e Christina Broderson, figlia del locale pastore protestante. Alla morte del suocero, quando il piccolo Carl aveva solo 18 mesi, Nils ereditò la carica di pastore luterano e assunse la guida religiosa della comunità. Il padre di Carl era interessato alla botanica, tanto da adottare come cognome, all'inizio degli studi in teologia, "Linnaeus" ovvero la latinizzazione della parola dialettale lind (tiglio) traendo spunto da un grosso tiglio situato nei pressi della sua casa natale. Questa stessa scelta era stata fatta precedentemente da due fratelli della nonna paterna di Linneo, quando dovettero intraprendere gli studi per diventare sacerdoti. La pianta di tiglio è tutt'oggi in Vittaryd, Smaland, seppur in cattive condizioni. Anche Carl, per il quale era prevista una carriera ecclesiastica, sviluppò fin dall'infanzia un grande interesse per la botanica e per i nomi delle piante, al contrario non mostrò nessun interesse e nessuna attitudine per il sacerdozio tanto che il suo insegnante di scienze nonché medico locale, Johann Rothman, convinse suo padre a fargli frequentare l'università di Lund. Nel 1727 si iscrisse così all'Università dove iniziò lo studio della medicina, ma molto probabilmente il suo vero interesse era quello di studiare le sostanze mediche usate a quei tempi, la stragrande maggioranza dalle quali era costituita da vegetali. L'anno successivo (1728) si trasferì all'Università di Uppsala, la migliore della Svezia, dove divenne studente di Olaus Rudbeck . Linneo passò la maggior parte del suo tempo a raccogliere e a studiare vari tipi di piante. Già dal 1730 iniziò a prendere forma il suo metodo di classificazione tassonomica. Ancora studente, giunto alla convinzione che gli organi riproduttivi delle piante, ovvero le parti del fiore (petali, stami e pistilli) potessero essere utilizzati come base per la loro classificazione, scrisse un breve trattato sull'argomento, Preludia Sponsaliorum Plantarum ("Nozze delle piante"), che gli fece ottenere ancora durante gli studi la posizione di docente presso il giardino botanico. Ciò gli procurò, purtroppo, anche una condanna: poiché ebbe l'imprudenza di basare la classificazione su quello che osò chiamare "il sistema sessuale" delle piante, esaminando i loro "organi riproduttivi". Ebbene, per questo ebbe una denuncia dallo stato svedese per "immoralità" e la condanna della Comunità luterana per "sospetto di libertinismo". Nel 1731 l'Accademia delle Scienze di Uppsala finanziò la sua spedizione in Lapponia, in quanto Linneo era in ristrettezze economiche. Scrisse il resoconto della sua spedizione etnografica e botanica nell'opera Lachesis lapponica (pubblicata postuma nel 1811); nel 1734 organizzò un'altra spedizione nella Svezia centrale. I risultati scientifici furono illustrati nell'opera Flora Lapponica Exhibens Plantas per Lapponiam Crescentes, secundum Systema Sexuale Collectas in Itinere Impensis[1] (1737). Nel 1735 si trasferì in Olanda e terminò i suoi studi di medicina all'università di Harderwijk. Successivamente però si iscrisse anche all'università di Leiden per continuare i propri studi. In questa fase della sua vita la sua reputazione di botanico era già ampia ed affermata. Nel 1738 tornò in Svezia dove iniziò a esercitare la professione di medico, dedicandosi principalmente alla cura della sifilide. Nel 1739 fu uno dei fondatori dell'Accademia Reale Svedese delle Scienze. Nello stesso anno sposò Sara Morea, figlia di un medico. Due anni dopo, nel 1741, ottenne una cattedra presso la facoltà di medicina all'università di Uppsala ma l'anno successivo la scambiò con la cattedra di botanica, dietetica e materia medica (che conservò fino alla morte). A Uppsala restaurò il giardino botanico, disponendo le piante secondo il suo ordine di classificazione. Linneo continuò a organizzare spedizioni in tutto il mondo, con il fine di scoprire e classificare tutti gli esseri viventi e i minerali della Terra. Molti dei suoi studenti presero parte alle spedizioni ed alcuni addirittura perirono durante i viaggi. Nel 1751 Linneo pubblicò "Philosophia botanica", opera che esercitò una grande influenza su molti suoi contemporanei, dove si affermava che le specie, create in forma eterna e immutabile secondo un progetto divino, erano spontaneamente CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 4 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie disposte in un sistema naturale che si prestava alla classificazione. Dimostrò che le piante si riproducono sessualmente e stabilì i nomi delle parti dei fiori. Creò uno schema tassonomico suddiviso in cinque categorie: varietà, specie, genere, ordine e classe. La definizione e l'introduzione nel 1753 della nomenclatura binomiale nel sistema di classificazione delle piante e degli animali, nel quale ogni animale e ogni pianta sono indicati con due nomi latini: il primo riferito al genere, il secondo alla specie, fu il merito maggiore dello svedese. Nel 1758 acquistò l'azienda di Hammarby dove creò un modesto museo destinato ad accogliere la sua collezione privata. Nel 1761 il re Adolfo Federico di Svezia gli conferì un titolo nobiliare a seguito del quale Linneo convertì il suo nome in Carl von Linné. I suoi ultimi anni di vita furono caratterizzati da un crescente pessimismo e dalla depressione; nel 1774 fu colpito da una serie di piccoli infarti e morì nel 1778. A Linneo si deve la definizione e l'introduzione nel 1735 della nomenclatura binomiale, basata sul modello aristotelico di definizione mediante genere prossimo e differenza specifica, nel sistema di classificazione delle piante e degli animali. Con questo metodo tassonomico (concepito poco più di un secolo prima da Bauhin) a ciascun organismo sono attribuiti due nomi (in origine in latino): il primo si riferisce al Genere di appartenenza dell'organismo stesso ed è uguale per tutte le specie che condividono alcuni caratteri principali (nomen genericum); il secondo termine, che è spesso descrittivo, designa la Specie propriamente detta (nome triviale o nome specifico). La portata dell’innovazione fu enorme; precedentemente alla nomenclatura binomiale il sistema di nomenclatura era semplicemente basato su un'estesa descrizione di ogni pianta, in latino, per i caratteri distintivi ritenuti di rilievo, in modo del tutto arbitrario, da ogni classificatore. Linneo era molto religioso e credeva che studiando ciò che Dio aveva creato fosse possibile comprendere la saggezza divina. A suo parere lo studio della natura rivelerebbe l'ordine divino della creazione di Dio, e il lavoro del naturalista era quello di costruire una "classificazione naturale" per rilevare quest'ordine nell'universo. Si rileva, quindi, che il pensiero del naturalista era di tipo fissista, come poi quello di Cuvier elaborato nella sua teoria delle catastrofi, in contrasto con la nascita delle teorie evoluzionistiche. Dopo la morte di suo figlio, chiamato anche lui Carl, la moglie e le figlie vendettero la sua biblioteca, i suoi manoscritti e le sue collezioni di storia naturale al naturalista britannico Sir James Edward Smith che fondò la Società Linneana di Londra. OPERE Linneo pubblicò la prima edizione del Systema Naturae all'inizio della sua permanenza triennale nei Paesi Bassi (1735 1738). Come consueto per la letteratura scientifica del tempo, il libro fu pubblicato in latino. L'opera descrive a grandi linee le idee dell'autore circa la classificazione gerarchica del mondo naturale, dividendolo nel regno animale (Regnum animale), nel regno vegetale (Regnum vegetabile) e nel regno minerale (Regnum lapideum). Tra il 1735 e il 1770 l'opera fu pubblicata in tredici edizioni. Il titolo dell'opera rimase invariato nelle sue tredici edizioni, con qualche variazione nel sottotitolo fino alla decima edizione. Il titolo integrale (con sottotitolo) della decima edizione, considerata quella di riferimento, è Systema Naturae per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis, ovvero, in italiano: Sistema della Natura attraverso i Tre Regni della Natura, secondo le classi, gli ordini, i generi e le specie, con caratteristiche, differenze, sinonimi, luoghi. Nel libro, la classificazione del regno vegetale non fu una classificazione spontanea, ma di convenienza: essa seguì il nuovo sistema sessuale di Linneo dove le specie con lo stesso numero di stami erano considerate nello stesso gruppo. Linneo credeva di star classificando la creazione di Dio e non stava cercando di esporre relazioni evolutive. I nomi poco pratici usati fino ad allora, come per esempio Physalis annua ramosissima, ramis angulosis glabris, foliis dentatoserratis, furono sostituiti con brevi e adesso familiari "binomi", formati dal nome generico seguito da un epiteto specifico - nell'esempio dato, Physalis angulata. Questi binomi servirono come modello di riferimento per la nomenclatura delle specie. I taxa superiori vennero costruiti e organizzati in modo semplice e ordinato. Sebbene il sistema, noto al giorno d'oggi come nomenclatura binomiale, fosse stato sviluppato da Gaspard Bauhin e Johann Bauhin quasi 200 anni prima, Linnaeus fu il primo ad usarlo coerentemente in tutta l'opera, anche nei generi monospecifici, e si Pagina 5 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie può dire che lo ha reso popolare in tutta la comunità scientifica. La classificazione degli animali fu più spontanea. Ad esempio, gli esseri umani furono, fin da principio, posti insieme con altri primati (come Anthropomorpha). Nel 1758, al momento della sua decima edizione, l'opera classificava 4.400 specie di animali e 7.700 specie di piante. Inoltre, come l'opera progrediva, lui faceva dei cambiamenti: nella prima edizione le balene vennero erroneamente classificate come pesci; nella decima edizione, pubblicata nel 1758, le balene furono spostate nel gruppo dei mammiferi. In questa stessa edizione, introdusse l'utilizzo di due nomi parziali (vedi nomenclatura binomiale) per le specie animali, qualcosa ha fatto per le specie vegetali (vedi nomenclatura botanica) nella pubblicazione di Species Plantarum del 1753. Visto il successo dell'opera, Carl von Linné continuò a pubblicare nuove edizioni aggiornate e ampliate. Dalle 11 pagine della prima edizione, pubblicata nei Paesi Bassi nel 1735, il libro crebbe fino a raggiungere le 3000 pagine della tredicesima e ultima edizione, pubblicata in Svezia nel 1770. Opere: • Systema Naturae, sive, Regna Tria Naturae systematice proposita per classes, ordines, genera, & species. Rotterdam,[3] editore Theodorum Haak, tipografia Joannis Wilhelmi de Groot, 1735. pp 11. Prima edizione. • Systema Naturae a quoTtria Naturæ Regna, classi secundum, Ordines, generi, specie, proponuntur systematice. - Pp [1-2], 1-80. Linneo, C. 1740. Stockholmiæ. Seconda edizione. • Caroli systema Linnaei natvrae, sive Regna tria natvrae systematice proposita per classi, Ordines, et generi specie - Pp [1a Linneo, Systema Naturae, copertina della 1 edizione. 8], 1-70, [1]. Halle 1740. (Gebauer). Terza edizione. • Systema Naturae a quo proponuntur Naturæ Regna classi secundum tria, Ordines, generi e specie. Quarta Editio emendata ab auctore & aucta. Accesserunt nomina Gallica. - Pp j-xxvj [= 1-26], [1], 1-108. Parisiis 1744. (David.) Quarta edizione. • Caroli Linnæi systema natvræ in qvo natvræ regna tria, le classi secvndvm, Ordines, generi, specie, systematice proponvntvr. Recvsvm et societatis, qvæ impensas contvlit, accomodatvm vsvi. Editio altera avctior et emendatior. - Pp 1-88. Halæ Magdebvrgicæ 1747. Quinta edizione. • Systema Naturæ sistens Regna Tria Naturæ, in classes et ordines, genera et species redacta tabulisque æneis illustrata . Holmiae, Impensis Godofr. Kiesewetteri, Stoccolma 1748. 1 volume. Sesta edizione. • Systema Naturae sistens Naturæ tria regna, nelle classi di et ordines, generi specie et redacta tabulisque illustrata æneis. Secundum emendatam sextam Stockholmiensem & editionem auctam. - Pp [A], [1-5], 1-224, [1-22], tab. I-VIII [= 1-8]. 1748 Lipsiae. Settima edizione • Caroli Linnæi Indelning i Ort-Riket, efter Systema Naturae, på Swenska öfwersatt af Johan J. Haartman. - Pp [1-12], 1-136, [1-8]. Stoccolma 1753. Ottava edizione • Systema Naturae sistens tria Naturæ regna nelle classi di et ordines, genera et specie redacta, illustrata tabulisque æneis. Accedunt vocabula gallica. Editio auctior multo & emendatior. - Pp [1-7], 1-227, [1-19], tab. I-VIII [= 1-8]. Lugduni Batavorum. Leiden 1756. Nona edizione • Systema Naturae per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. Stoccolma, Imprensis Laurentii Salvii, Stoccolma 1758. Decima edizione Vol.1. • Systema Naturae per regna tria Naturae, classi secundum, Ordines, generi, specie, characteribus cum, differentiis, synonymis, locis. Tomus II. Editio Decima, reformata. - Pp [1-4], 825-1.384. Holmiæ. Stoccolma 1759. Decima edizione Vol.2 • Systema natvrae per regna tria natvrae, classi secvndvm, Ordines, generi, specie, characteribvs CVM, differentiis, synonymis, locis. est Tomvs I. Praefactvs Ioachimvs Ioannes Langivs. Ad decimam reformatam editionem Holmiensem. - Pp [1-8], 1-824. Halae Magdebvrgicae. Halle 1760. Undicesima edizione. • Systema Naturae per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. Holmiae, Imprensis Laurentii Salvii, Stoccolma 1766. Dodicesima edizione Vol.1. • Systema Naturae, Tom. I. Pars II. Editio duodecima reformata. - Pp 533-1327, [1-37]. Stoccolma 1767. Dodicesima edizione Vol.2.Systema Naturae per regna tria Naturae, classi secundum, Ordines, generi, specie, CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 6 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie • • • • • • • • • • • • • • • • cum characteribus & differentiis. Tomus III. - Pp 1-236, [10-20], tab. I-III [= 1-3]. Holmiæ. Stoccolma 1768. Dodicesima edizione Vol.3. Systema Naturae per Regna Tria Naturae, secundum classes, ordines, genera, species, cum characteribus, differentiis, synonymis, locis. 1770. 6 volumi, pp 3000. Tredicesima edizione. Bibliotheca botanica 1736 Fundamenta botanica 1736 Genera plantarum 1737 Flora Lapponica 1737 Hortus Cliffortianus 1737 Classes plantarum, 1738 Flora svecica 1745 Fauna svecica 1746 Hortus upsaliensis 1748 Amoenitates academicae (7 volumi) 1749-69 Philosophia botanica 1750 Species Plantarum. Exhibentes plantas rite cognitas, ad genera relatas, cum differentiis specificis, nominibus trivialibus, synonymis selectis, locis natalibus, secundum systema sexuale digestas, prima edizione, pp. 1200, + XXXI. Stoccolma, Imprensis Laurentius Salvius, 1753. Fungus melitensis, 1755 Mantissa plantarum 1767 Lachesis Lapponica (Edizione postuma del manoscritto sul viaggio in Lapponia) 1811 LINK http://it.wikipedia.org/wiki/Linneohttp://linnaeus.sourceforge.net/ http://www.scricciolo.com/linnaeus.htm http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Systema_Naturae http://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/Documenti.nsf/0/66342b3c61fbc998c12572d8004290c4/$FILE/ATTM 30G6/Le_parole_di_Linneo.pdf Pagina 7 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie I Sowerby, una dinastia di naturalisti James Sowerby (1757- 1822) Il capostipite James Sowerby è stato un illustratore e naturalista inglese, coltivò la sua passione per le scienze naturali, botanica, mineralogia, geologia, paleontologia, malacologia e micologia dipingendo centinaia di tavole descrittive, l'uso di colori vivaci e testi accessibili erano destinati a far raggiungere ad un pubblico sempre più ampio, opere di storia naturale. Nacque il 21 marzo 1757, al n. 2 di Bolt-in-Passage Tun, Fleet Street, nella città di Londra e morì dall'altra parte del fiume Tamigi, al n. 2-3 Mead Place , Lambeth, il 25 ottobre 1822. James era il figlio di John Sowerby, un lapidario, e sua moglie Arabella Goodspeed. Suo padre morì quando il fratello maggiore era ancora troppo giovane per portare avanti l'azienda di famiglia, che era in declino. Studiò arte alla Royal Academy di Londra e fu apprendista presso Richard Wright. Durante gli studi presso la Royal Academy, James incontrò e fece amicizia con un compagno, Robert De Carle che lo invitò nella sua casa di Norwich, dove Sowerby incontrò sua sorella più piccola Anne Brettingham De Carle. I due furono subito molto attratti l'uno dall'altro e, a tempo debito, si sposarono. Nel 1786 si trasferì nella casa in Mead Place, un regalo del padre della sposa. La casa apparentemente sopravvisse fino al bombardamento di Londra durante la Seconda Guerra Mondiale. Dal matrimonio con Anne Brettingham De Carle ebbe tre figli: James De Carle Sowerby (1787-1871), George Brettingham Sowerby I (1788-1854) e Charles Edward Sowerby (1795-1842), che contribuirono a continuare il lavoro cominciato dal padre con l'illustrazione della storia naturale. Uno dei primi incarichi per Sowerby fu quello di realizzare le piastre per la monografia “Geranologia” del botanico L'Hértier de Brutelle e dei suoi due successivi lavori. In seguito Sowerby venne contattato da William Curtis (1746-1799), botanico e noto autore del magnifico Londinensis Flora, or Plates and Descriptions of such Plants as Grow Wild in the Environs of London (Londra 1777-1798). Curtis gli insegnò il modo migliore per descrivere le piante e i loro fiori. James colorò a mano molte delle tavole di questa pubblicazione, che fu descritto come "insuperabile nella storia dell'illustrazione botanica", e fece le incisioni su rame per un certo numero di essi. Copie di questo lavoro sono oggi rare. I primi numeri del primo giornale botanico inglese, The Botanical Magazine, contenevano settanta dei suoi disegni. Nel 1790 James Sowerby iniziò la prima delle sue opere illustrate, con le descrizioni fornite da Sir James E. Smith sulla botanica di Inghilterra, English Botany; or Coloured Figures of British Plants, with their Essential Characters, Synonyms and Places of Growth, rilasciato in parti in più di 23 anni , fu terminata nel 1813. Questo lavoro, considerato il suo più importante, è completo composto da 36 volumi con 2.592 stampe a colori dipinti a mano, e gli valse il soprannome di Sowerby's Botany. Grazie alla cura che Sowerby mise nel descrivere con accuratezza i soggetti rappresentati, in contrasto con le analoghe opere di quel tempo, non solo permise a una grande fetta di pubblico di avvicinarsi alla storia naturale, ma anche di ottenere l’apprezzamento e i consensi dei ricercatori. La seconda pubblicazione più importante di Sowerby fu Mineral Conchology of Great Britain, or Coloured Figures and Descriptions of those Remains of Testaceous Animals, or Shells which have been Preserved at Various Times, and Depths in the Earth (Londra l812-1846), è in realtà un lavoro di paleontologia sugli invertebrati fossili (termini che non erano ancora usati ai giorni di Sowerby) nel quale registrò per la prima volta, molti fossili indice che si trovano in Inghilterra. Questa pubblicazione garantì a Sowerby le credenziali come un serio studioso di scienze geologiche. Anche questo lavoro, fu pubblicato in parti, nell’arco di 34 anni (le parti finali furono prodotte dai figli James De Carle Sowerby e George Brettingham Sowerby), e si componeva di 650 tavole a colori, ognuna con una descrizione, raccolte in sette volumi. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 8 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Ha pubblicato due importanti opere illustrate in mineralogia : the British Mineralogy (1804 - 1817) e come supplemento ad esso Exotic Mineralogy (1811 - 1820). The British Mineralogy: Or Coloured Figures Intended to Elucidate the Mineralogy of Great Britain è completo di 550 tavole colorate a mano di minerali e rocce, tutti, presumibilmente, eseguito su rame da James Sowerby, e ciascuno accompagnato da una descrizione del soggetto dipinto. Molti geologi e scienziati donarono a Sowerby numerosi campioni di piante, minerali, funghi, quadrupedi, uccelli, insetti, tutti provenienti dalla Gran Bretagna, circa 500 esemplari. Questo spinse Sowerby ad aggiungere una stanza sul retro della sua abitazione per adibirla a museo che vide la visita del Presidente della Royal Society, Joseph Banks e di Charles Francis Greville. Fra i campioni della mostra c’era anche il primo meteorite trovato nello Yorkshire nel 1795. OPERE • James Sowerby - Flora Luxuriens Or The Florist's Delight. London, 1789-1791 • Sibthrop 's Flora Graeca , 10 voll. 1806-1840 • Sowerby fornisce le piastre in rame per la stampa del libro di Curtis Londinensis Flora, or Plates and Descriptions of such Plants as Grow Wild in the Environs of London • English Botany or, Coloured Figures of British Plants, with their Essential Characters, Synonyms and Places of Growth, con descrizioni fornite da Sir James E. Smith, è un lavoro fatto nell’arco di 23 anni fino al suo completamento nel 1813. Questo lavoro è stato pubblicato in 36 volumi con 2.592 incisioni a mano. Ha anche pubblicato Exotic Botanica nel 1804. • Coloured figures of English fungi or mushrooms, 4 vols. pubblicati tra il 1789 e 1791 • A Specimen of the Botany of New Holland scritto da James Edward Smith e illustrato da James Sowerby, è stato pubblicato da Sowerby tra il 1793 e il 1795, diventando la prima monografia sulla Flora d'Australia . • Mineral Conchology of Great Britain • British Mineralogy: Or Coloured figures intended to elucidate the mineralogy of Great Britain (R. Taylor and co., London) è stata pubblicata in parti e tra il 1802 1817 (R. Taylor e co., Londra). • Exotic Mineralogy: Or Coloured Figures of Foreign Minerals, come supplemento al British Mineralogy (1811), • • per includere i campioni americani. A New Elucidation of Colours, Original Prismatic and Material Familiar Lessons on Mineralogy and Geology Link http://www.lhconklin.com/bio/publications/sowerby.htm http://commons.wikimedia.org/wiki/File:James_Sowerby.jpg http://bibliodyssey.blogspot.com/2007/11/mineral-conchology-of-great-britain.html Pagina 9 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie La famiglia Sowerby I membri della famiglia Sowerby sono stati prolifici autori e illustratori per lo studio dei molluschi. George Brettingham Sowerby (1788-1854) (Sowerby I) naturalista, illustratore e malacologo britannico era figlio di James Sowerby, insieme al fratello James De Carle Sowerby continuò il lavoro del padre sulle conchiglie fossili, completando la pubblicazione della seconda parte di Mineral Conchology of Great Britain. George pubblicò la prima delle sue circa 50 opere sui molluschi nel 1825, Cataloguing the collection of a British earl. Il più importante tra i suoi lavori fu Thesaurus Conchyliorum in cinque volumi con 234 tavole illustrate. Iniziata da George I e suo figlio George Brettingham Sowerby (1812-1884) (Sowerby II) nel 1842, fu terminata da George II e suo figlio George Brettingham Sowerby (1843-1884) (Sowerby III) circa 45 anni dopo. Il lavoro comprende anche i contributi di altri ricercatori. George II e George III divennero a loro volta esperti naturalisti, illustrando e scrivendo le proprie opere sulle conchiglie. A partire da James, i tre Georges e un paio di cugini, i Sowerbys hanno contribuito con circa 5000 nuovi nomi alla letteratura dei molluschi. George Brettingham Sowerby II (1812-1884) James De Carle Sowerby (1787-1871) Bibliografia: • • • • • • • • • A Conchological Manual (1839) Thesaurus Conchyliorum, Or, Monographs of Genera of Shells V. 3 Text (1866) Illustrated Index of British Shells : Containing Figures of All the Recent Species, With Names And Other Information (1859) Marine Shells of South Africa Marine Shells of South Africa: a Catalogue of All the Known Species Appendix to Marine Shells of South Africa : a Catalogue of All the Known Species : With References to Figures in Various Works, Descriptions of New Species, And Figures of Such As Are New, Little Known, Or Hitherto Unfigured Malacostraca Podophthalmata Britanniae, Or, Descriptions of Such British Species of the Linnean Genus Cancer As Have Their Eyes Elevated On Footstalks Monograph of the Genus Tellina Conchologia Iconica, Or, Illustrations of the Shells of Molluscous Animals Link http://www.florilegius.com/gallery/main.php?g2_itemId=7094 http://www.vannarotolo.it/GALLERIES/Past_Malacologists/Sowerby_II.htm http://www.qwiki.com/q/#!/George_Brettingham_Sowerby_I http://www.georgeglazer.com/archives/prints/animals/sowerby.html http://www.redhousecollection.com/catalog/Sowerby_Shell_Prints-47-1.html CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 10 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Pagina 11 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Gérard Paul Deshayes (1795 – 1875) Geologo e paleontologo francese, nacque a Nancy il 13 maggio 1795, morì a Boran sur Oise il 9 giugno 1875. Il padre era professore di fisica sperimentale all’ l'école centrale du département de la Meurthe. Deshayes studiò medicina a Strasburgo, e poi prese la laurea di Bachelier ès Lettres a Parigi nel 1821, ma abbandonò la professione medica per dedicarsi alla storia naturale. Seguì le lezioni di Lamarck a Parigi . Per qualche tempo diede lezioni private su geologia e, successivamente, divenne docente di storia naturale del Museum d'Histoire Naturelle di Parigi. Si distinse per le sue ricerche sui molluschi fossili e viventi del bacino di Parigi e di altre aree del Terziario. I suoi studi sulle relazioni dei fossili con le specie recenti lo ha portato già nel 1829 ad arrivare a conclusioni in qualche modo simili a quelle raggiunte da Lyell . Fu uno dei fondatori della Société Géologique de France . Nel 1839 iniziò la pubblicazione del suo Traité de élémentaire conchyliologie , l'ultima parte del quale non è stato rilasciato fino al 1858. Nello stesso anno (1839) andò in Algeria per il governo francese, e trascorse tre anni effettuando esplorazioni in quel paese. La sua opera principale fu Mollusques de l'Algérie, ed è stato rilasciata (incompleto) nel 1848. Nel 1870 gli fu assegnata la Wollaston Medal della Geological Society of London. Opere • Description des coquilles fossiles des environs de Paris (2 vols. and atlas, 18241837) • Description de coquilles caractéristiques des terrains.– Paris: F. G. Levrault, 1831.– 264 pp., 14 pls. • Mollusques. In: Saint-Hilaire G., Deshayes G., Saint-Vincent B., Saint-Vincent B. Expédition scientifique de Morée. Section des sciences physiques. Tome III. Première partie. Zoologie. Première section.– Animaux vertébrés, mollusques et polypies.– ParisStrasbourg: F. G. Levrault., 1832.– p. 81-203, pls. 18-26. • Traité élémentaire de conchyliologie avec les applications de cette science à la geologie. o (1839-1853). Premiere Partie Introduction. (part 1 - Introduction) o (1843-1850). Seconde Partie Conchiféres dimyaires (Part 2) o (1839-1853). Explication des planches. (Explanation of plates) o (1839-1857). Atlas. (Atlas of plates) • Description des animaux sans vertèbres découverts dans le bassin de Paris (3 vols. and atlas, 1856-1866) • Catalogue des mollusques de l'île de la Reunion (1863). CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 12 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Link http://en.wikipedia.org/wiki/G%C3%A9rard_Paul_Deshayes http://fr.wikipedia.org/wiki/G%C3%A9rard_Paul_Deshayes Pagina 13 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Alcide Dessalines d'Orbigny (1802 – 1857) Alcide Charles Victor Marie Dessalines d'Orbigny Nacque a Couëron il 6 settembre 1802 , morì a soli 55 anni dopo un anno di malattia nella piccola città di Pierrefitte-sur-Seine, vicino Parigi il 30 giugno 1857, dove la sua tomba si può ancora vedere. Naturalista francese fu il fondatore della micropaleontologia e diede contributi importanti in molti settori, tra cui zoologia (compresa Malacologia), paleontologia, geologia, archeologia e antropologia. Alcide nacque in una famiglia di viaggiatori e amanti delle scienze naturali. Il padre Charles-Marie, impiegato in marina come medico e naturalista dilettante, trasmise al figlio l'entusiasmo per la biologia, la zoologia e la botanica. Nel 1820, la famiglia si trasferì a La Rochelle; in questa città culturalmente attiva e sul mare Alcide avrebbe trovato tutti i mezzi per coltivare i propri interessi studiando la fauna marina. La sua prima passione furono gli animali microscopici che egli stesso denominò foraminiferi. La sua prima opera, su questo argomento, viene oggi considerata il fondamento della moderna scienza della micropaleontologia; tra l'altro, in essa descriveva oltre mille specie di foraminiferi, ponendo le basi su cui si fonda tutt'ora la loro classificazione. L'opera sui foraminiferi destò l'interesse di importanti scienziati dell'epoca, in particolare il geologo Pierre Louis Antoine Cordier (1777-1861) e Georges Cuvier, e valse ad Alcide un ingaggio da parte del Museo di Storia Naturale di Parigi. In tutta la sua vita come seguace di Cuvier, avrebbe seguito le sue teorie rispetto al lamarckismo, d'Orbigny respingeva l'evoluzione e credeva invece nella creazione. Con i fondi del museo, egli partì per una missione che dal 1826 al 1833 lo vide toccare Brasile, Argentina, Paraguay, Cile, Perù e Bolivia e tornò in Francia, con un enorme collezione di oltre 10.000 campioni. In queste regioni, già esplorate da altri celebri naturalisti (per esempio Alexander von Humboldt e Aimé Bonpland), Alcide fece nuove scoperte, pubblicando per il Museo numerosi articoli di botanica, zoologia, geografia, geologia ed etnografia. Descrisse una parte delle sue scoperte in La Relation du Voyage dans l'Amérique Méridionale pendant les Annes 1826 à 1833 (Parigi, 1824-1847), in 90 fascicoli. Charles Darwin, suo contemporaneo, chiamò quest’opera "uno dei grandi monumenti della scienza del secolo". d’Orbigny ebbe numerose interazioni con Darwin, per esempio assegnò il nome comune di Rea Darwin all’uccello Sudamericano Rhea pennata. Nella sua carriera ottenne numerosi riconoscimenti onorifici, tra cui Cavaliere de l'Ordre royal de la Légion d'honneur, presidente della Société géologique de France (1843), ufficiale della Legion d'onore della Repubblica di Bolivia, cavaliere dell'Ordine di San Wladimir di Russia. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 14 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Al suo ritorno in Francia, Alcide iniziò anche a specializzarsi in paleontologia e stratigrafia. Nel 1840, d'Orbigny iniziò la descrizione metodica dei fossili francesi pubblicando La Paléontologie Française (8 voll). Nel 1849 pubblicò Prodrome de Paléontologie Stratigraphique , in cui descrisse quasi 18.000 specie fossili, con confronti stratigrafici tra le ere geologiche. Nel 1853 aprì una sezione paleontologica e divenne professore di paleontologia presso il Muséum National d'Histoire Naturelle di Parigi, pubblicando Cours élémentaire de Paléontologie et de Géologie relativo a paleontologia e zoologia collegate alla stratigrafia. La cattedra di paleontologia fu creata soprattutto in suo onore. Egli descrisse per primo le ere geologiche e definì i numerosi strati geologici, dividendo gli strati fossiliferi in sei periodi (terrains) e ventisette stadi (étages), la maggior parte ancora oggi in uso come cronostratigrafica di riferimento quali Toarciano, Calloviano, Oxfordiano, Kimmeridgiano, Aptiano , Albiano e Cenomaniano. Oltre ad aver fondato la micropaleontologia, d'Orbigny lasciò attraverso la sua opera un immenso corpus di conoscenze scientifiche in una quantità di settori. Attraverso la micropaleontologia applicata ai foraminiferi, fornì importanti indicazioni sui cambiamenti climatici della Terra in epoca preistorica. Fu un precursore della biogeografia e formulò la prima ipotesi di scala geologica dei tempi. Nei suoi viaggi classificò oltre 100.000 specie. Con le sue osservazioni nei campi della stratigrafia e della micropaleontologia contribuì sia alla tecnica della ricerca del petrolio che alla costruzione del tunnel sotto la Manica. Infine, le opere scritte sul Sudamerica sono ricche di indicazioni antropologiche ed etnologiche. I più di 100.000 esemplari della Collezione d'Orbigny furono venduti dalla sua vedova, nel luglio 1858 per la somma di 55.000 franchi. Questi sono stati catalogati da M. Hupé e sono ora conservati in gran parte nel 'Salle d'Orbigny' al primo piano della 'Galerie d'Anatomie Comparée et de Paléontologie' alla Muséum National d'Histoire Naturelle a Parigi. Il busto di d'Orbigny è tra quelli di paleontologi famosi ornamento all'esterno della galleria sul lato ovest). Particolarmente importanti sono le ricerche di d'Orbigny's sui briozoi, otto opere apparse tra il 1841 e il 1854. Le sue descrizioni sono state pubblicate prima nel La Relation du Voyage dans l'Amérique Méridionale in cui descrisse 46 specie di briozoi moderne del Pacifico e delle coste atlantiche del Sud America. In questo lavoro furono descritti anche due nuovi generi, Cyclostome fasciculipora e Ctenostome terebripora e la prima descrizione per Escharina torquata , più tardi rinominata subtorquata , che è la specie tipo Cheilostomi Watersipora . Pubblicò un breve documento nella Revue et Magasin de Zoologie Pure et Appliquée dove venivano descritti 27 nuovi generi di briozoi fossili, tra cui alcune forme paleozoiche. Il Prodrome de Paléontologie Stratigraphique elenca 184 nuove specie e 5 nuovi generi di briozoi, minuziosamente descritti. L’altra sua opera Terrain Crétacé con 1191 pagine di testo e più 201 tavole, descrive circa 900 specie. D'Orbigny introdusse in questo lavoro 170 nuovi generi, 97 dei quali sono ciclostomi e 73 cheilostomi. Terrain Crétacé deve ancora essere superato, almeno in termini di dimensioni, come monografia sui briozoi del Cretaceo, nonostante i 150 anni trascorsi dalla sua pubblicazione. Pagina 15 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Opere • • • • • La Relation du Voyage dans l'Amérique Méridionale pendant les Annes 1826 à 1833 (Parigi, 18241847) La Paléontologie Française (8 voll) 1840 Prodrome de Paléontologie Stratigraphique 1849 Dictionnaire Universel d’Histore Naturelle 1849 Cours élémentaire de Paléontologie et de Géologie 1853 Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Alcide_Dessalines_d'Orbigny http://en.wikipedia.org/wiki/Alcide_d'Orbigny http://www.nhm.ac.uk/research-curation/research/projects/dorbigny/dOrbhistory.html http://adventures-of-the-blackgang.tumblr.com/post/2437687828/sea-shells-dictionnaire-universel-dhistore-naturelle-18 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 16 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829) Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet cavaliere di Lamarck nacque a Bazentin-le-Petit, Piccardia, Francia settentrionale, il 1º agosto 1744 e morì a Parigi il 18 dicembre 1829. Era l’undicesimo figlio in una famiglia aristocratica ma povera. Tradizionalmente i membri maschi della famiglia Lamarck servivano nell'esercito francese infatti il fratello maggiore di Lamarck fu ucciso in combattimento durante l'assedio di Bergen-op-Zoom, e altri due fratelli erano in servizio quando Lamarck era ancora un bambino, ma cedendo al desiderio del padre, egli entrò in un collegio gesuita ad Amiens nel 1750. Fu un biologo, zoologo e botanico francese. Coniò verso la fine del XVIII secolo il termine "biologia" ed elaborò il Lamarckismo, ovvero la teoria sulla eredità dei caratteri acquisiti. Dopo la morte del padre nel 1760, si comprò un cavallo e raggiunse l'esercito francese che in quel momento era in Germania. Partecipò alla Guerra di Pomerania con la Prussia nell'armata al comando del duca de Broglie mostrato grande coraggio sul campo di battaglia e fu promosso ufficiale sul posto con la nomina a Luogotenente. Si ritirò dall'esercito dopo essere stato ferito nel 1766 e fu inviato a Parigi per essere curato. Stabilitosi a Monaco lesse il suo primo libro di botanica Traité des Plantes usuelles di James Francis Chomel. Rientrato a Parigi con una pensione di soli 400 franchi all'anno, Lamarck decise di esercitare una professione, cominciò studiare medicina, e contemporaneamente lavorava in una banca per mantenersi. Studiò medicina per quattro anni, ma era interessato alla botanica, soprattutto dopo le sue visite al Jardin du Roi , e divenne allievo di Bernard de Jussieu, un importante naturalista francese e trascorse dieci anni a studiare la flora francese. Si dedicò inoltre allo studio della biologia e della meteorologia, conseguì la laurea in Scienze Biologiche, specializzandosi in Zoologia e Botanica all'Università di Parigi nel 1774. Terminati gli studi, nel 1778 pubblicò il primo di tre volumi del catalogo descrittivo La flore française, compilato con un nuovo metodo da lui introdotto. L'8 agosto 1778, Lamarck sposò Marie Anne Rosalie Delaporte. Nel 1779 Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon, uno dei migliori scienziati francesi del tempo lo aiutò a diventare membro dell'Accademia Francese delle Scienze e nel 1781 botanico reale. Viaggiò attraverso l'Europa come accompagnatore del figlio di Georges-Louis Leclerc. Nei suoi due anni di viaggio, Lamarck raccolse piante rare che non erano disponibili nel Giardino Reale, e anche altri campioni di storia naturale. Il 22 aprile 1781 nacque il suo primo figlio André al quale fece da padrino il suo collega André Thouin. Il 7 gennaio 1786, nacque il suo secondo figlio, Antoine e Laurent de Jussieu , nipote di Bernardo de Jussieu, gli fece da padrino. Il 21 aprile dell'anno successivo nacque Charles René,il terzo figlio, René Louiche Desfontaines , un professore di botanica presso il Giardino Reale e la sorella maggiore di Lamarck, Marie Charlotte Pelagie De Monet furono i padrini. Nel 1788, il successore di Buffon, sovrintendente del Giardino Reale, CharlesClaude Flahaut de la Billaderie, conte d'Angiviller , diede la carica di custode del erbario del Giardino Reale a Lamarck, con uno stipendio annuo di 1000 franchi. Nel 1788 ottenne la nomina alla cattedra di Botanica e nel 1793, quando fu fondato il Muséum national d'Histoire naturelle, Lamarck fu nominato professore di zoologia con uno stipendio di quasi 2500 franchi all'anno. Nel 1790, al culmine della Rivoluzione francese, Lamarck cambiò il nome del Jardin du Roi in Jardin des Plantes , un nome che non implicava una stretta associazione con il re Luigi XVI . Nel frattempo sua moglie diede alla luce altri tre figli prima di morire il 27 Pagina 17 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie settembre 1792. L'anno seguente, il 9 ottobre, si risposò con Charlotte Reverdy, che era 30 anni più giovane di lui. Il 26 settembre 1794, Lamarck fu nominato Segretario dell'Assemblea dei docenti per il museo. Nel 1797, la sua seconda moglie Charlotte morì, e l'anno successivo si sposò ancora una volta con Julie Mallet, che morì nel 1819. Durante i suoi primi sei anni come professore, Lamarck pubblicò, nel 1798, un lavoro sull'influenza della luna sull’ atmosfera terrestre. Egli cominciò come un essenzialista che credeva nell’immutabilità delle specie, tuttavia, dopo aver lavorato sui molluschi della zona di Parigi, crebbe in lui la convinzione che col passare del tempo si verifica la trasmutazione o il cambiamento nella natura di una specie. A tal proposito, egli si propose di sviluppare una teoria e l'11 maggio 1800, si presentò in una conferenza al Muséum national d'histoire naturelle in cui delineava il suo primo sviluppo di nuove idee sull'evoluzione. Nel 1801, pubblicò Système des animaux sans vertèbres, un lavoro importante sulla classificazione degli invertebrati. In questo lavoro, introdusse le definizioni di gruppi naturali tra gli invertebrati. Egli ha separato echinodermi , aracnidi, crostacei e anellidi dal vecchio taxon per i vermi conosciuto come Vermes. Lamarck fu il primo a separare aracnidi e crostacei dagli insetti. Grazie a questo è ricordato, almeno in malacologia, come tassonomo di statura considerevole. Nel 1802 sostituì Al Diderot e D'Alembert alla redazione della grande Enciclopedie methodique dove usò il termine da lui coniato “biologia” per la prima volta nel suo senso moderno. Lo stesso anno pubblicò anche Hydrogéologie. In questo lavoro sosteneva che le correnti globali tendono a scorrere da est ad ovest, ed erodono i continenti sui loro confini orientali, il materiale eroso viene trasportato e si deposita ai confini occidentali. Così i continenti marciano costantemente verso ovest. In quell'anno, pubblicò anche Recherches sur l'Organisation des Corps Vivants , nel quale egli trattò la sua teoria sull'evoluzione. Egli credeva che tutta la vita è stata organizzata in una catena verticale, che partiva per gradi dalle forme di vita più basse a quelle più alte, dimostrando così un percorso di evoluzione progressiva in natura. A lui si devono il riordinamento, le divisioni e le suddivisioni degli animali. Con la pubblicazione nel 1809 dell'opera Philosophie zoologique, Lamarck giunse alla conclusione che gli organismi, così come si presentavano, fossero il risultato di un processo graduale di modificazione che avveniva sotto la pressione delle condizioni ambientali. Durante l'arco della sua vita Lamarck divenne controverso, attacco la teoria sulla chimica proposta da Lavoisier. Nel suo lavoro, Lamarck aveva preferito una teoria tradizionale sulla base di quattro elementi. Egli entrò anche in conflitto con l’ampiamente rispettato paleontologo Georges Cuvier, che non era un sostenitore dell’evoluzionismo. Secondo Bowler, Cuvier ridicolizzò la teoria di Lamarck sulla trasformazione e difese la fissità delle specie. Cuvier era chiaramente ostile alle attuali teorie sulla sfumatura materialistica della trasformazione, ma non ne consegue necessariamente che egli considerava l’origine delle specie soprannaturale; sicuramente lui è stato attento ad usare un linguaggio neutro per indicare le cause delle origini di nuove forme di vita, e anche dell'uomo. Lamarck gradualmente divenne cieco poco prima di morire. Quando morì, la sua famiglia era così povera che i libri e il contenuto della sua casa furono venduti all'asta per poter seppellire il suo corpo. Dopo la sua morte, Cuvier continuò a denigrare Lamarck. In epoca moderna, Lamarck è principalmente ricordato per una teoria della ereditarietà dei caratteri acquisiti, chiamata successione morbida o lamarckismo. Nel tentativo di dare una spiegazione a quella che era una prima teoria evoluzionista, egli basò la sua teoria su tre idee: CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 18 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie • La grande varietà di viventi: Lamarck riteneva che poche specie fossero riuscite a mutare nel corso degli anni. • L'uso e il non uso degli arti: secondo Lamarck, le specie avevano con il tempo sviluppato gli organi del loro corpo che permettevano di sopravvivere e di adattarsi all'ambiente. Per spiegare questa idea ricorse all'esempio delle giraffe: in un primo momento, secondo Lamarck, sarebbero esistite solo giraffe con il collo corto; queste ultime, per lo sforzo fatto per arrivare ai rami più alti, sarebbero poi riuscite a sviluppare collo e zampe anteriori e quindi ad avere organi adatti alle circostanze. • L'ereditarietà dei caratteri acquisiti: Lamarck credeva che le specie tramandassero i caratteri acquisiti (il collo e le zampe più lunghi nel caso delle giraffe) ai discendenti. La teoria evoluzionista successiva ha abbandonato la teoria lamarckiana, soprattutto per quanto riguarda l'ereditarietà dei caratteri acquisiti: è ormai appurato che le mutazioni somatiche (che riguardano cioè il corpo) non si possono trasmettere ereditariamente, perché esse non intervengono sul patrimonio genetico dell'individuo che sarà poi trasmesso alla progenie. Tuttavia, gli ultimi studi sul citoplasma, sulla clonazione somatica riproduttiva nei mammiferi e sui citoplasti universali stanno dimostrando che tale teoria, contrariamente a quanto era stato ritenuto in precedenza, è integrabile in alcune sue parti con quella della selezione naturale del biologo inglese Charles Darwin (che era tra l'altro un estimatore di Lamarck). Nonostante ciò, Lamarck rimane il primo scienziato a propugnare una teoria evoluzionista che affermasse la mutazione delle specie nel corso del tempo (idea che sarà poi condivisa da Darwin). In questo modo infatti Lamarck portava la biologia fuori dal creazionismo e fondava una prospettiva dinamica della storia della natura. Opere • • • • • • • La flore française Encyclopédie methodique Philosophie zoologique 1809 Système des animaux sans vertebre 1801 Hydrogéologie 1802 Recherches sur l'Organisation des Corps Vivants 1801 Histoire naturelle des animaux sans vertèbres, présentant les particuliers et généraux caractères de ces animaux 1815-1822 Link http://en.wikipedia.org/wiki/Jean-Baptiste_Lamarck http://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Baptiste_de_Lamarck Pagina 19 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Rodolfo Amando Philippi (1808-1904) Rodolfo Amando (o Rudolph Amandus) Philippi, primogenito di Johann Wilhelm Eberhard Philippi e di Maria Anna Krumwiede , nacque a Charlottenburg in Germania il 14 settembre 1808 e morì a Santiago del Cile il 23 luglio 1904 a 96 anni, fu Naturalista, paleontologo e zoologo. A dieci anni fu mandato a Yverdòn in Svizzera con suo fratello minore a studiare dal filosofo Pestalozzi, dove comincia a sviluppare la sua passione attraverso l’osservazione diretta della natura. Tornato in Germania entrò all’Università di Berlino, dove si Laureò con lode con un lavoro sui Ditteri. Nel 1833 si laureò in Medicina e Chirurgia. Per problemi di salute si recò diverse volte in Italia (1830-1831, 1838-1840) accompagnato da sua moglie Carolina. A Napoli nacque il suo primo di dieci figli Federico, che divenne suo collaboratore e discepolo, e qui realizzo il suo primo lavoro di Malacologia del Mediterraneo e sulla Geologia dell’italia, con il quale si fece conoscere dalla comunità scientifica europea ricevendo riconoscimenti sia dal governo italiano che da quello tedesco. Collaborò a riviste scientifiche e nel 1836 pubblicò un lavoro sui molluschi della Sicilia, che gli portò il riconoscimento del re di Prussia Federico Guglielmo III con la concessione della medaglia d’oro. In Germania fu professore alla cattedra di Storia Naturale al Liceo Industriale di Kessel. Partecipò alla rivoluzione del 1848, ma a causa delle sue ideologie liberali, fu perseguitato e costretto a lasciare la sua patria e con l’aiuto di suo fratello Bernhard Eunom Philippi, il 20 luglio 1851 si imbarcò ad Hamburgo raggiungendo il 4 dicembre Valparaiso. Bernhard Eunom Philippi morì prematuramente per mano degli indigeni di Punta Arenas. Per Philippi cominciarono anni dedicati allo studio della natura cilena. Dopo aver fatto tappa in varie zone del territorio cileno, tra cui il Deserto di Atacama nella zona della colonizzazione tedesca, arrivò a Valdivia e al Lago Llanquihue, esplorando insieme ai suoi amici scienziati Carl Ochsenius e Guglielmo Döll. Nella citta di Valdivia nel 1852, ebbe la nomina di rettore del Liceo de Hombres. Il 10 ottobre 1853, l’ Universidad de Chile, riconoscendo il suo valore nello sviluppo scientifico, gli concesse l’incarico di professore di Botanica e Zoologia ed ebbe il compito di disegnare e costruire un giardino botanico. Lo stesso governo cileno gli conferì l’incarico di Direttore del Museo Nacional de Historia Natural, dove collaborò regolarmente con Christian Ludwig Landbeck. Philippi ebbe un’accoglienza così buona che fece trasferire in Cile anche sua moglie con i bambini come pure la sua intera biblioteca e tutta la sua collezione scientifica. Nel 1866 l’Instituto Nacional lo nominò professore di Storia Naturale. Alla sua morte suo figlio Federico successe alla sua cattedra e alla direzione del Museo. A Valdivia esiste tutt’oggi il Museo de la Exploraciòn Rodulfo A. Philippi che contiene parte dei suoi scritti e dei suoi lavori di ricerca. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 20 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Opere • Philippi RA (1836). Molluscorum Enumeratio Siciliae viventium cum tum in tertiaria fossilium Tellure, quae in Suo observavit itinere. Vol. 1 . • Philippi RA (1844). Molluscorum Enumeratio Siciliae viventium cum tum in tertiaria fossilium Tellure, quae in Suo observavit itinere. Vol. 2 Link http://es.wikipedia.org/wiki/Rodolfo_Amando_Philippi http://www.fundacionphilippi.cl/fundacion/PHILIPPI.html Pagina 21 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Tommaso Allery Di Maria, marchese di Monterosato (1841-1927) Nacque a Palermo nel 27 Giugno 1841 e vi morì nel 1° Marzo 1927. Sostenuto negli studi naturalistici dalla famiglia, divenne studioso insigne della malacofauna del Mediterraneo. Si distinse come il più autorevole tra gli specialisti italiani del settore del XIX secolo e fu apprezzato dagli studiosi di malacologia di tutto il mondo. Monterosato si concentrò prevalentemente alla malacofauna Mediterranea. In questo fu all’avanguardia per l'epoca in cui, piuttosto che di Mediterraneo, si parlava solo di Sicilia, o di Puglia, Liguria, etc. e questo anche per ovvi motivi geo-storici. Il primo a concepire il Mediterraneo come un tutto unico e a dedicarvi una monografia fu il Weinkauff. Data la sua ritrosia alla ricerca sul campo, raccolse un notevole quantitativo di campioni da studiare grazie alla collaborazione con altri studiosi. Durante i suoi numerosi viaggi in Italia ed all’estero, tenne costanti contatti con i più famosi malacologi dell’epoca. La sua produzione scientifica fu di notevole importanza, in particolare descrisse numerose nuove specie, enumerò le conchiglie mediterranee e studiò i giacimenti fossili quaternari di Ficarazzi e del Monte Pellegrino. Quanto raccolse e collezionò di fossile o di Atlantico venne usato sempre come materiale di confronto ai fini di definire meglio le peculiarità della malacofauna Mediterranea. E su questa aveva una biblioteca che si può dire praticamente completa. Questa sua specializzazione gli permise di raggiungere vette di analisi sconosciute a contemporanei. La sua collezione è attualmente conservata, ancora nelle cassettiere originali, presso il Museo Civico di Storia Naturale di Roma e fa parte della Collezione Malacologica del Museo Zoologico. È da annoverare tra le più importanti raccolte storiche di maggior prestigio di conchiglie marine mediterranee in istituzioni pubbliche, italiane ed estere, collezione di riferimento soprattutto per gli studiosi che si occupano di malacologia sistematica. Questa collezione è il risultato di oltre sessant'anni di ricerca, tra la seconda metà dell'Ottocento e gli anni venti del secolo scorso, di raccolta intensiva, di frequenti viaggi in Italia e all'estero, dai quali il marchese riportava importante materiale donato dai suoi numerosi corrispondenti, di scambi e acquisti. Egli fu particolarmente interessato alle "microconchiglie", conchiglie di piccolissime dimensioni, al cui studio sistematico si dedicò con passione, creando molti nomi per specie ancora non descritte. Come scrisse il malacologo inglese Tomlin, nel necrologio del marchese, più piccola era la conchiglia da lui CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 22 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie esaminata, più esatta e attendibile ne risultava l'identificazione. È per questo che nella sua collezione sono presenti numerose e sottili provette in vetro, contenti minuscoli esemplari, talora di taglia inferiore al millimetro, le cui caratteristiche essere rilevabili solo con un microscopio stereoscopico. Opere • • • • • • • • • • • Conchiglie del Mediterraneo 1881 Conchiglie littorali mediterranee 1883 Conchiologia - Nota intorno ai Donax del Mediterraneo 1889 Conchiglie delle profondità del mare di Palermo 1890 Molluschi fossili quaternarii di S.Flavia 1891 Nota intorno ai Pectunculus dei mari d'Europa 1892 Conchiglie terrestri viventi e fossili di Monte Pellegrino 1894 Note intorno alle Najadi siciliane 1896 Articolo sulle Auriculidae, Assiminidae e Truncatellidae dei mari d'Europa 1906 Articolo sul Pecten opercularis e sue forme 1906 Nota sull'Arca Noae 1916 Link http://www.catalogomultimediale.unina.it/?p=466 http://www.sim-online.it/risorse/monterosato/testi/foto.htm http://www.museodizoologia.it/conservazione/collezioni/collezioni-malacologiche http://www.sim-online.it/area.php?idarea=26 http://www.sim-online.it/risorse/monterosato/testi/eredita.htm Pagina 23 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Georges Leopold Chretien Frédéric Dagobert, Barone di Cuvier (1769-1832) Nacque a Montbéliard (in tedesco Mömpelgard nella regione di Württemberg in Germania, una comunità francofona nelle montagne del Giura, a quel tempo non sotto la giurisdizione francese, ma sotto quella del Duca di Württemberg) il 23 agosto 1769, con il nome di Georg Kuefer. Suo padre era un ufficiale in congedo a stipendio ridotto appartenente ad una famiglia protestante che era emigrata dai monti del Giura, sul confine francosvizzero, a causa delle persecuzioni religiose. Fin da giovane dimostrò una discreta inclinazione verso l'investigazione dei fenomeni naturali, facendosi notare per il suo attaccamento allo studio e la sua notevole memoria. Dopo aver trascorso quattro anni (1784-1788) alla Accademia Caroliniana di Stoccarda fondata dal duca di Württemberg, studiando e laureandosi in Scienze Biologiche, nel periodo della Rivoluzione francese accettò l'incarico di tutore presso la famiglia del Conte d'Héricy in Normandia, che aveva l'abitudine di trascorrere l'estate vicino a Fécamp e ottenne una posizione all'interno del governo locale. Qui cominciò a crearsi una reputazione da naturalista e fece amicizia con A. H. Tessier, di professione agricoltore, che a quell'epoca viveva a Fécamp e che raccomandò Cuvier presso i propri amici a Parigi. Grazie a Tessier, dopo un periodo di corrispondenza con il noto naturalista Etienne Geoffroy Saint-Hilaire Cuvier fu invitato da quest’ultimo ad andare a Parigi. Nel 1795 venne nominato assistente del professore di anatomia comparata al Muséum National d'Histoire Naturelle di Parigi. Nello stesso anno venne fondato l'Institut de France e Cuvier ne venne eletto membro e diventò prima professore di zoologia e poi di anatomia animale. Nel 1796 iniziò ad insegnare all'École Centrale du Pantheon e, in occasione dell'inaugurazione dell'Institut de France nell'aprile dello stesso anno, lesse in pubblico il suo primo saggio di paleontologia, che fu in seguito pubblicato, nel 1800, con il titolo Mémoires sur les espèces d'éléphants vivants et fossiles. Nel 1798 venne pubblicato il suo primo lavoro come autore, il Tableau élémentaire de l'Histoire naturelle des animaux, un compendio del suo corso di lezioni alla École du Pantheon, che può essere considerato come il fondamento e la prima esposizione della sua classificazione scientifica del regno animale. Nel 1799 subentrò a L. J. M. Daubenton come professore di storia naturale nel Collège de France e, l'anno successivo, pubblicò le Leçons d'anatomie comparée, divenuto poi un classico dell'anatomia comparata. Nella sua realizzazione venne assistito da André Marie Constant Duméril nei primi due volumi, e da Georges Louis Duvernoy nei successivi tre. Nel 1802 Cuvier divenne professore titolare al Jardin des Plantes, e lo stesso anno venne nominato commissario dell'Institut de France per accompagnare gli ispettori generali della pubblica istruzione. Con questa carica visitò il sud della Francia; ma, all'inizio del 1803, venne nominato segretario a vita dell'Institut CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 24 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie de France nel dipartimento delle scienze fisiche e biologiche, e, pertanto, dovette abbandonare l'incarico di commissario e rientrare a Parigi. Da questo momento in avanti si dedicò specialmente a tre settori di ricerca: il primo riguardante la struttura e la classificazione dei Molluschi, il secondo l'anatomia comparata e la classificazione sistematica dei Pesci e il terzo i fossili di Mammiferi e Rettili. Si occupò secondariamente anche dell'osteologia delle forme viventi facenti parte degli stessi gruppi. Iniziò a scrivere saggi sui Molluschi fin dal 1792, ma la maggior parte dei suoi lavori su questo argomento vennero pubblicati negli Annales du museum tra il 1802 e il 1815; essi vennero in seguito raccolti nelle Mémoires pour l'ervir de l'histoire et a l'anatomie des mollusques, pubblicate in un unico volume a Parigi nel 1817. Per quanto riguarda i Pesci, le ricerche di Cuvier in collaborazione con Achille Valenciennes, iniziate nel 1801, culminarono nella pubblicazione tra il 1828 e il 1831, della Histoire naturelle des poissons, contenente le descrizioni di 5000 specie di pesci. Per quanto concerne le ricerche sulla paleontologia dei Mammiferi, si può tranquillamente affermare che essa venne praticamente creata e definita da Cuvier. Egli pubblicò un gran numero di scritti concernenti questo settore di ricerca: parte di essi riguardava l'analisi delle ossa di animali estinti, altra parte descriveva i risultati di osservazioni di scheletri di animali viventi, esaminati soprattutto nell'ottica di fare luce sulle affinità strutturali con le forme fossili. Nel secondo gruppo di scritti va sicuramente collocato un buon numero di trattati sull'osteologia del Rhinoceros indicus, del tapiro, dell'Hyrax capensis, dell'ippopotamo, del bradipo, del lamantino, etc. Al primo gruppo va ascritto un numero persino maggiore di saggi riguardanti i mammiferi estinti ritrovati negli strati dell'Eocene di Montmartre, le specie fossili di ippopotamo, il Didelphys gypsorum, il Megalonyx, il Megatherium, la iena delle caverne, lo pterodattilo, il Palaeotherium, le specie estinte di rinoceronte, l'orso delle caverne, il mastodonte, le specie estinte di elefante, le specie fossili di lamantino e di foca, le forme fossili di coccodrilli, cheloni, pesci, uccelli, etc. I risultati delle principali ricerche paleontologiche e geologiche di Cuvier vennero alla fine resi pubblici in due opere disitnte. La prima è la famosa Recherches sur les ossements fossiles de quadrupedes, pubblicata a Parigi nel 1812, con edizioni successive nel 1821 e nel 1825; la seconda è il suo Discours sur les revolutions de la surface du globe, pubblicato a Parigi nel 1825. Ma nessuna delle sue opere ottenne un così alto riconoscimento come il suo Regne animal distribué d'après son organisation, la cui prima edizione fu pubblicata in quattro volumi in ottavo nel 1817, la seconda in cinque volumi tra il 1829 e il 1830. In questo lavoro Cuvier raccolse i risultati di tutte le sue precedenti ricerche sulla struttura degli animali viventi ed estinti. Tutta l'attività di ricerca è ascrivibile allo stesso Cuvier, ad eccezione della parte sugli Insetti, dove fu assistito dall'amico Pierre André Latreille. Nel 1821, Cuvier fece ciò che poi venne definito il suo "Dictum temerario": egli affermò che molto probabilmente non sarebbero più state scoperte nuove specie di animali. Invece molte scoperte di questo tipo sono state effettuate dall'affermazione di Cuvier ad oggi. Pagina 25 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Dopo che Napoleone prese il potere, lo nominò Ispettore Generale della Pubblica Educazione e Consigliere di Stato. Rimase Consigliere di Stato anche durante le monarchie dei tre re seguenti: Cuvier dunque visse durante tre governi diversi (rivoluzione, governo napoleonico e monarchia) senza trarne danni. Oltre alle sue attività di ricerca nel campo della zoologia e della paleontologia, Cuvier lavorò molto come segretario a vita dell'Institut de France e, in generale, come ufficiale legato alla educazione pubblica; molto del suo lavoro venne in seguito pubblicato. In conseguenza di ciò, nel 1808, egli venne incaricato da Napoleone Bonaparte di dirigere il consiglio della Università Imperiale e, con questo ruolo, presiedette (negli anni 1809, 1811 e 1813) alcune commissioni incaricate di esaminare lo stato delle strutture educative di alto livello nei distretti al di là delle Alpi e del Reno che erano stati annessi alla Francia, e di riferire circa la loro possibile affiliazione all'università centrale. Cuvier pubblicò tre rapporti distinti su questo argomento. Sempre come segretario a vita dell'Institut de France, egli non soltanto elaborò un discreto numero di éloges historiques sui membri deceduti dell'Accademia delle Scienze di Parigi, ma fu anche autore di alcuni resoconti sulla storia della fisica e delle scienze naturali, il più importante dei quali fu il Rapport historique sur le progrès des sciences physiques depuis 1789, pubblicato nel 1810. Prima della caduta di Napoleone (1814) Cuvier venne ammesso al Consiglio di Stato, e la sua posizione rimase tale anche in seguito alla restaurazione dei Borboni. Egli venne eletto rettore dell'università e con questa carica, ricoprì ad interim la funzione di presidente del Consiglio della Pubblica Istruzione, mentre, contemporaneamente, come luterano, fu soprintendente della Facoltà di Teologia Protestante. Nel 1826 venne nominato gran ufficiale della Légion d'Honneur; nel 1831 venne innalzato da Luigi Filippo di Francia al rango di pari di Francia e, in seguito, nominato presidente del Consiglio di Stato. All'inizio del 1832 Cuvier venne nominato Ministro degli Interni, ma morì a Parigi il 13 maggio dello stesso anno dopo una breve malattia. Cuvier non credeva nell’evoluzione degli organismi, qualsiasi modifica all’anatomia di un organismo lo avrebbe reso incapace di sopravvivere. Studiò i gatti e ibis mummificati che Geoffrey aveva portato dall’ invasione napoleonica dell'Egitto, e dimostrò che non erano diversi dai loro omologhi viventi. Cuvier usò questo per sostenere la sua affermazione che forme di vita non si evolvono nel tempo. Alcuni scienziati credevano che i fossili fossero i resti di animali ormai estinti, altri invece sostenevano che Dio non poteva aver creato delle forme di vita per poi spazzarle via e quindi in qualche parte ancora inesplorata del pianeta queste sopravvivevano. Si ipotizzò che i Mammut di cui si erano ritrovati i resti, vivessero ancora nei deserti americani. Cuvier con i suoi approfonditi studi sull’anatomia dimostrò non solo che l’Elefante indiano è una specie diversa da quella africana ma che entrambi non avevano nulla a che fare con i Mammut. Cuvier in contrapposizione con Jean-Baptiste Lamarck fu il fondatore teoria delle catastrofi. La Terra è un pianeta molto vecchio e nella sua lunga storia era possibile che ci fossero state delle catastrofi naturali periodiche che avessero spazzato via alcune specie lasciandone altre che avrebbero poi ripopolato il mondo. Cuvier possedeva una delle menti più geniali della storia. Quasi da solo, ha fondato la paleontologia dei vertebrati come disciplina scientifica e ha creato il metodo comparativo della biologia degli organismi. Aveva una leggendaria abilità di ricostruire gli organismi da frammenti fossili, e molte delle sue ricostruzioni si sono rivelate sorprendentemente accurate, basando le sue ricostruzioni sulla sua profonda conoscenza dell’anatomia comparata degli organismi viventi. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 26 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Opere • • • • • • • • • Tableau élémentaire de l'Histoire naturelle des animaux, 1798 Mémoires sur les espèces d'éléphants vivants et fossiles, 1800 Leçons d'anatomie comparée, 1800-1805 Rapport historique sur le progrès des sciences physiques depuis 1789, 1810 Recherches sur les ossements fossiles de quadrupedes, 1812 Mémoires pour l'ervir de l'histoire et a l'anatomie des mollusques, 1817 Regne animal distribué d'après son organisation, 1815-1817 Discours sur les revolutions de la surface du globe, 1825 Histoire naturelle des poissons, 1828-1831 Link http://it.wikipedia.org/wiki/Georges_Cuvier http://www.liceofoscarini.it/studenti/c2003/evoluzione/Ipertesto/cuvier.html http://www.ucmp.berkeley.edu/history/cuvier.html Pagina 27 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Giovanni Battista Brocchi (1772-1826) Naturalista e geologo italiano, nacque a Bassano del Grappa nel 1772 e morì a Khartum (Sudan) nel 1826, durante una spedizione scientifica. Viene definito come il padre della Malacologia fossile italiana e la sua opera Conchigliologia fossile subappennina segna una pietra miliare nella Paleontologia italiana. Compiuti i primi studi nel paese di origine, studiò poi giurisprudenza e teologia presso l’Università di Padova. I suoi interessi principali furono però rivolti alle scienze della natura, verso le quali diresse costantemente i propri sforzi intellettuali. Abbracciò la vita ecclesiastica e fu docente di Storia naturale al liceo di Brescia dal 1801 al 1808. In questo stesso anno, fu nominato ispettore delle miniere del Regno d’Italia napoleonico, incarico che mantenne fino al 1813 con lo scioglimento del Consiglio delle Miniere. Nel 1806 visitò le Prealpi bresciane, Dipartimento del Mella, descrivendone le caratteristiche mineralogiche nel: Trattato mineralogico e chimico sulle miniere di ferro del dipartimento del Mella (Brescia, 1806). Nel 1809 si recò nella miniera di Viconago (Valmarchirolo - Valganna, Varese). Nel 1810 effettuò studi litologici e paleontologici in Val di Fassa (esplorazione effettuata in compagnia del mineralista Marco Corniani degli Algarotti). Tra il 1811 e il 1812 effettuò un viaggio mineralogico e vulcanologico. Iniziò il 31 luglio da Milano alla volta dell’Italia centrale da salse di Sassuolo, Barigazzo (località del Modenese), Firenze, dove visita alcune collezioni mineralogiche, attraverso la Valdarno raggiunse il 28 di agosto la Valdarno inferiore, poi da Siena verso Roma visitò la rocca di Radicofani e passò da Bolsena e Ronciglione. Raggiunta Roma, visitò i colli della città partendo dal Campidoglio, il 29 settembre visitò la località detta Capo di Bove, mentre il 14 ottobre fu nei pressi del lago di Nemi. Giunse a Napoli il 10 novembre, dove soggiornò fino al marzo dell’anno successivo, effettuando diverse escursioni nelle aree limitrofe. Visitò Pompei ed Ercolano e ascese al Vesuvio (prima ascesa dalla strada del Romitorio il 24 novembre). La seconda esplorazione sul Vesuvio è del 20 dicembre 1811. Durante questo periodo ispezionò anche i Campi Flegrei. Il 17 gennaio 1812 visitò i dintorni del lago di Agnano, quindi alla volta dell’isola d’Ischia, il 21 gennaio 1812 effettuò un’escursione sulle pendici del Monte Zaro. Alla fine del mese di marzo rientrò a Roma e, successivamente, visitò le allumiere di Tolfa. Il dettagliato resoconto autografo del viaggio, effettuato tra il 1811 e il 1812, è conservato presso la biblioteca civica di Bassano del Grappa: Brocchi G., Giornale del viaggio mineralogico per varj paesi dell’Italia, manoscritto 31.A.20, Biblioteca Civica di Bassano del Grappa. Nel 1821 visitò anche Carnia e Carinzia. Oltre ad avere viaggiato in Italia, dal 1822 visitò l’Egitto su invito del viceré di quel paese, al fine di rilevare miniere utili allo stato e progettarne lo scavo. Si recò quindi in Siria e, nel 1826, attraversando Senaar, CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 28 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie rimase vittima dei disagi e del clima, morendo a Khartum. Non fu mai smentita l’ipotesi di un eventuale assassinio. Darwin si ispirò per la sua teoria trasformista alla “analogia di Brocchi”, secondo cui le nascite e le estinzioni delle specie sono analoghe alla nascita e alla morte degli individui. Brocchi scriveva che una legge costante e generale della natura sembrava aver fissato dall’origine il termine della loro durata e Le specie perivano come gli individui. Charles Lyell, il maestro di Darwin, lesse la monografia di Brocchi Conchiologia fossile subappennina prima di intraprendere lo studio delle formazioni del Terziario subappenninico. In un’altra sua opera, Trattato mineralogico e chimico sulle miniere del Dipartimento del Mella, Brocchi sostiene che le rocce e i minerali si formano ed evolvono secondo cause semplici e naturali, cioè secondo le leggi ordinarie della fisica e della chimica. Egli scriveva che la natura, nella costruzione delle montagne, ha messo in opera da sempre gli stessi materiali e si è generalmente servita degli stessi ingredienti. Un piccolo numero di sostanze semplici ha dato origine a differenti specie costanti di minerali, attraverso dei mescolamenti e multiple combinazioni. L’unità della natura, al di là dalle diversità strutturali tra le montagne, era garantita dall’ipotesi fondamentale secondo cui si era prodotto in ogni luogo un processo di cristallizzazione universale, un processo lento, graduale, uniforme, irreversibile. Una tesi in contrasto con la posizione catastrofista di Cuvier e di Buckland. Accanto all’evoluzione del Regno minerale Brocchi pone il fissismo, l’immobilità e la ripetizione dei tipi nei Regni animali e vegetali; in essi “le specie tutte sono state modellate all’inizio, ciascuna conserva la propria essenza, nessuna si trasforma in un’altra, e il loro numero non aumenta nel corso degli anni”. Brocchi, similmente ai moralisti inglesi, pensava l’universo come un ordine sottoposto a leggi costanti e universali. In un primo tempo rifiutò quindi il trasformismo delle specie. Questa posizione fissista si attenuò nel corso degli anni, anche per la frequentazione scientifica di due naturalisti italiani, M. Rusconi e P. Configliachi, vicini alle posizioni trasformiste di Lamarck, e così il suo pensiero si avvicinò a una forma di evoluzionismo basata sull’influenza delle condizioni ambientali. A 190 anni dalla sua morte l’Opera del Brocchi appare ancora oggi uno strumento valido e indispensabile per lo studio delle stratigrafie e dei fossili degli Appennini. Opere • • • • Trattato mineralogico e chimico sulle miniere di ferro del dipartimento del Mella, Brescia 1806. Sulla miniera di piombo argentifero di Viconago, Dipartimento del Lario, «Giornale della Società dell’Incoraggiamento delle Scienze e delle Arti, stabilita in Milano», tomo VIII, parte I, Milano 1809, pp. 1-60. Memoria mineralogica sopra la Valle di Fassa in Tirolo, Silvestri, Milano 1811. Conchiologia fossile subappennina con osservazioni geologiche sugli Appennini e sul suolo adiacente, Silvestri, Milano 1843, IIa ed., voll. 2 (Ia ed., Milano, Stamperia Reale, 1814) Link http://www.edizionisettepassi.com/Brocchi.htm http://webspace.webring.com/people/rm/malacfoss/Bibliografia.htm http://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=97485 http://en.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Battista_Brocchi Pagina 29 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 30 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Constantine Samuel Rafinesque-Schmaltz (1783-1840) Constantine Samuel Rafinesque-Schmaltz nacque a Galata, un sobborgo di Costantinopoli (Istanbul), il 22 ottobre 1783 e morì a Philadelphia, 18 settembre 1840. Fu biologo e archeologo statunitense, ma di origine franco-tedesca. Personaggio dal comportamento eccentrico e per tale motivo spesso non compreso dai suoi contemporanei, alternava il suo interesse tra la zoologia, la botanica, la malacologia, la meteorologia, la teoria dell'evoluzione e la letteratura. Era un poliglotta. Suo padre era un mercante francese di Marsiglia mentre sua madre era di discendenza tedesca nata a Costantinopoli. L'anno seguente la sua nascita la sua famiglia si trasferì in Francia ma durante i disordini della rivoluzione francese, il ragazzo fu mandato a vivere con i parenti in Toscana. Trascorse la sua giovinezza a Marsiglia e pur avendo ricevuto una scarsa istruzione (fu in gran parte autodidatta), all'età di dodici anni già conosceva il latino e aveva impiantato un erbario. Le sue speranze di una formazione universitaria in Svizzera vennero vanificate dalla riduzione del reddito della famiglia, dopo che suo padre morì a Philadelphia nel 1793, di febbre gialla, contratta durante un viaggio commerciale in Cina. Nel 1802, all'età di diciannove anni, Rafinesque soggiornò negli Stati Uniti a Philadelphia con suo fratello, e viaggiò attraverso la Pennsylvania e Delaware dove fece la conoscenza di alcuni giovani botanici. Nel 1805 tornò in Europa con la sua collezione di esemplari botanici e si stabilì a Palermo in Sicilia e vi rimase per 10 anni. Qui si dedicò al commercio di piante medicinali e divenne così bravo nel commercio che avrebbe potuto andare in pensione all'età di 25 e dedicarsi alla storia naturale. Continuò a raccogliere fiori e si dedicò allo studio dei pesci, nominando molte specie. Pubblicò nel 1810 due opere di ittiologia: Caratteri di Alcuni Nuovi Generi e Ittiologia Siciliana. Per un certo periodo Rafinesque lavorò anche come segretario per il console americano. In Sicilia ebbe 2 figli con la sua compagna, Josephine Vacarro che non poteva sposare legalmente, perché era un protestante mentre lei era una cattolica romana. Nel 1815, la sua compagna lo lasciò e suo figlio (chiamato Linné in omaggio a Carl von Linné, il nome svedese di Linneo) morì. Decise allora di ritornare negli Stati Uniti ma perdette la sua intera biblioteca (cinquanta casse di libri) e tutta la sua collezione personale (fra cui 60 000 conchiglie) quando la nave che le trasportava dall'Italia affondò al largo del Connecticut. A New York, nel 1818, diventò membro fondatore del nuovo Lyceum of Natural History. A quella data, aveva già descritto e denominato più di 250 nuove specie di vegetali e di animali. Lentamente ricreò la sua collezione. Pagina 31 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Nel 1819, diventò professore di botanica alla Transylvania University a Lexington nel Kentucky. Vi insegnò anche il francese e l'italiano. Descrisse tutte le specie nuove in cui si imbatteva e pubblicò Ichthyologia Ohiensis nel 1820 sui pesci del fiume Ohio. Pubblicò nel 1825 Neogenyton, che gli valse parecchie critiche da parte dei botanici che frequentava. Nella primavera del 1826, fu obbligato a lasciare il suo posto all'università per ragioni non chiare (per alcuni aveva un'avventura con la moglie del presidente dell'università, per altri, non svolgeva i corsi che gli erano stati affidati). Si trasferì a Philadelphia senza un impiego. Tenne dei corsi pubblici e pubblicò, per lo più a sue spese, delle opere. Il suo libro Medical Flora, a manual of the Medical Botany of the United States of North America (1828-1830) è senza dubbio la sua opera più famosa. In Herbarium rafinesquianum, descrisse numerose nuove piante. Si interessò ugualmente alle collezioni raccolte nel corso della spedizione Lewis e Clark. Descrisse pure parecchie specie nuove tra le quali il cane della prateria (Cynomys ludovicianus), il topo dai piedi bianchi (Peromyscus leucopus), il cervo mulo (Odocoileus hemionus). Nei libri che pubblicò tra il 1836 e il 1838, presentò centinaia di nuovi generi e migliaia di nuove specie delle principali regioni del mondo (si stima che sia l’autore di più di 6 700 taxa). La maggior parte di questi nomi non sono stati accettati dalla comunità scientifica. Fu messo al bando dalla comunità scientifica per la sua propensione a creare di sana pianta delle nuove specie. Per esempio, prendendo spunto da una lettera dove Audubon gli descriveva un pesce e una tartaruga appartenente alla mitologia, Rafinesque ne trasse subito due nuove specie. Quando i giornali scientifici americani rifiutarono di pubblicare i suoi articoli, lui li fece uscire in un giornale regionale, il Kentucky Gazette o in due pubblicazioni che aveva fondato (Annals of Nature, 1820, e Journal and Friend of Knowledge, 1832). Ma a parte i suoi lavori fantasiosi (come il suo libro del 1819 sui serpenti marini), è l'autore di ottime opere di storia naturale. Rafinesque scoprì nell'abitazione di John James Audubon anche una specie sconosciuta di pipistrelli. Sviluppò una sua propria versione della teoria dell'evoluzione. Nel 1836, creò un falso documento intitolato Walam Olum, nel quale affermava di essere capace di tradurre gli scritti antichi dei nativi americani Delaware o Lenape. Morì di tumore allo stomaco non diagnosticato e fu sepolto nel cimitero di Ronaldson. Le sue collezioni vennero disperse o distrutte. Nel 1924, i suoi presunti resti furono trasferiti alla Transylvania University per ricevere una onorevole sepoltura. Nel 1841, Thomas Nuttall gli dedicò il genere Rafinesquia (famiglia delle Asteraceae) che comprende due specie. Opere 1810 : Caratteri di Alcuni Nuovi Generi 1810 : Indice d'ittiologia siciliana; ossia, catalogo metodico dei nomi latini, italiani, e siciliani dei pesci, che si rinvengono in Sicilia disposti secondo un metodo naturale e seguito da un'appendice che contiene la descrizione de alcuni nuovi pesci siciliani. Messina: 1–70, 2 pls. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 32 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie 1814 : Specchio delle scienze (Palermo). 1815 : Analyse de la nature, ou tableau de l'univers et des corps organisés (Palermo), nel quale tenta di elaborare un uovo sistema di classificazione. 1817 : Florula ludoviciana. 1820 : Ichthyologia Ohiensis 1824: Ancient history, or Annals of Kentucky; with a survey of the ancient monuments of North America, and a tabular view of the principal languages and primitive nations of the whole earth — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. 1825 : Neogenyton. 1828-1830 : Medical Flora, a manual of the Medical Botany of the United States of North America. 1832-1833 : Atlantic Journal and Friend of Knowledge (8 volumi). 1832 : A monograph of the fluviatile bivalve shells of the river Ohio — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. 1836 : A life of Travels. 1836 : The American nations; or, outlines of their general history, ancient and modern, including: the whole history of the earth and mankind in the western hemisphere; the philosophy of American history; the annals, traditions, civilization, lanuguages, &c., of all the American nations, tribes, empires, and states — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. 1836-1838 : New flora and botany of North America (4 volumi). 1838 : Alsographia americana. 1838 : Sylva tellurana. Mantis synopt. New genera and species of trees and shrubs of North America, and other regions of the earth, omitted or mistaken by the botanical authors and compilers, or not properly classified, now reduced by their natural affinities to the proper natural orders and tribes — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. 1838 : The ancient monuments of North and South America — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. 1840 : Autikon botanikon. Icones plantarum select. nov. vel rariorum, plerumque americana, interdum african. europ. asiat. oceanic. — Una copia in formato digitale può essere consultata liberamente su Archive.org. Link http://it.wikipedia.org/wiki/Constantine_Samuel_Rafinesque-Schmaltz http://faculty.evansville.edu/ck6/bstud/rafin.html Pagina 33 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie http://books.google.it/books?id=t385AAAAcAAJ&pg=PA242&lpg=PA242&dq=tavole+rafinesque&source=bl &ots=K5N1JTWxUD&sig=_2bWNwvRI9NX1jxnIt_B9Jsy4sY&hl=it&ei=47SqTYSfLs_GswaemvGJCA&sa=X&oi= book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CBoQ6AEwAQ#v=onepage&q=tavole%20rafinesque&f=false Jacopo Marsigli - Annali di Storia Naturale – Tomo primo, Bologna 1829 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 34 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Benjamin Charles Marie Payraudeau (1798-1865) Benjamin Charles Marie Payraudeau studiò con Jean-Baptiste de Lamarck al Muséum National d'Histoire Naturelle. Fu il primo zoologo a compilare un inventario dell'isola di Corsica tra il 1824 e il 1825 in cui segnalò 1.100 specie di uccelli e invertebrati. In questa spedizione scoprì il Gabbiano corso e la sottospecie desmarestii del Marangone dal ciuffo, descrivendoli nel Deux espèces Nouvelles d'oiseaux, appartenant generi et aux Mouette Cormoran pubblicato nella Revue Annales de Sciences Naturelles (Paris, 1826, tome 8, p. 460465), così come 71 nuove specie tra i molluschi marini e terrestri (di cui 32 attualmente valide). Un’altra sua pubblicazione Catalogue descriptif et méthodique des annélides et des mollusques de l'île de Corse (Paris, 1826), con la descrizione di 356 anellidi e molluschi, fu un lavoro di prima classe che fu accolto dalla l'Académie des Sciences e gli portò il riconoscimento dei suoi colleghi. Nel 1868 la sua intera collezione ornitologica (Musée ornithologique Charles-Payraudeau) fu ereditata dalla Mairie de La Chaize-le-Vicomte in Vendée, e comprende 2.000 specie, di cui 1.200 uccelli del Paleartico occidentale e 800 uccelli dal sud del mondo (Africa equatoriale, Sud America, Australia, ecc.) e le 71 specie di molluschi marini e continentali scoperti da Payraudeau. Pagina 35 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Opere Deux espèces Nouvelles d'oiseaux, appartenant generi et aux Mouette Cormoran 1826 Catalogue descriptif et méthodique des annélides et des mollusques de l'île de Corse 1826 Link http://en.wikipedia.org/wiki/Charles_Payraudeau http://www.lachaizelevicomte.fr/fr/information/6403/musee -ornithologique-charles-payraudeau http://abcd.ville-larochesuryon.fr/lrsy/node/1331 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 36 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Étienne Alexandre Arnould Locard (1841-1904) Étienne Alexandre Arnould Locard nacque a Lione l’ 8 dicembre 1841 e morì nel 1904, fu un naturalista , malacologo e geologo francese. È senza dubbio il più prolifico malacologo francese della "Nouvelle École" insieme a Jules René Bourguignat (18281892) il suo maestro. Ha descritto diverse centinaia di specie soprattutto nei molluschi d'acqua dolce ed Helix. Strettamente legato al Museo di Storia Naturale a Lione e al Dr. Louis Lortet (1838 1909), che lo dirigeva, ha scrisse un dettagliato resoconto degli oggetti in mostra nelle vetrine del Museo, intitolato Muséum d'Histoire naturelle de Lyon, Guide aux Collections de Zoologie, Géologie et Minéralogie. Per molti anni riclassificò le collezioni Terver Angel Paulin (1798 - 1875) e Gaspard Louis André Michaud (1795 - 1880) e conchiglie riportate dalle missioni in Medio Oriente dal Dr. Lortet. Questo portò alla pubblicazione di varie opere come Malacologie lyonnaise d'après la collection de Terver e Malacologie des lacs de Tibériade, d'Antioche et d'Homs en Syrie . Locard era un uomo da museo, collezionava poco ma preferiva studiare e descrivere. Nel 1895 , ha revisionato la raccolta di conchiglie di Draparnaud Jacques Philippe Raymond ( 1772 - 1804 ) depositata presso il Musée impérial et royal d'histoire naturelle de Vienne e pubblicò Ipsa Draparnaudi Conchylia di quasi 200 pagine. Come geologo, si è interessato alla malacofauna dei terreni del Quaternario nelle vicinanze di Lione, le questioni del polimorfismo delle specie e l'influenza dell'ambiente sulla specie. Neolamarckiano convinto e positivista, questo gli permette di giustificare la creazione di un gran numero di specie, convinto come Jules René Bourguignat che i molluschi sono gli esseri più suscettibili ad essere influenzati dai fattori ambientali. Il suo Prodrome de la Malacologie française è un considerevole lavoro che riconosce oltre 1 200 specie e Notices conchyliologiques, iniziato nel 1888, comprende non meno di 50 volumi. Ha scritto anche un gran numero di biografie molto dettagliate di alcuni naturalisti del suo tempo come Martial Étienne Mulsant ( 1797 - 1880 ), Gaspard Louis André Michaud , Angel Terver Paulin e ha scritto un articolo storico, il Malacologistes lyonnais. Pagina 37 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Opere 1881-1890. Contributions à la Faune malacologique française. Ann. Soc. linn. Lyon et Ann. Soc. Hist. nat. Agric. Arts utiles Lyon. con 15 memorie. 1884-1887. Matériaux pour servir à l'histoire de la Malacologie française. Bull. Soc. mal. Fr. Paris. con 7 memorie. 1888-1898. Notices conchyliologiques. L'Echange, Revue linnéenne, Lyon. Che raggruppa 50 mémoires. 1866. Monographie géologique du Mont-d'Or lyonnais et de ses dépendances. Lyon. In collaborazione con Albert Falsan 1877. Malacologie lyonnaise, ou Description des Mollusques terrestres et aquatiques des environs de Lyon, d'après la collection de M. A.P. Terver. Lyon. 1878. Note sur les migrations malacologiques aux environs de Lyon. Lyon. 1879. Description de la Faune malacologique des Terrains quaternaires des environs de Lyon. Lyon, 1 pl. 1881. Études sur les variations malacologiques d'après la Faune vivante et fossile de la partie centrale du bassin du Rhône. Lyon, 2 vol. 1881. Catalogue des Mollusques terrestres et aquatiques du département de l'Ain. Lyon. 1882. Prodrome de Malacologie française, ou Catalogue général des Mollusques vivants de France. Lyon. 1883. Malacologie des lacs de Tibériade, d'Antioche et d'Homs en Syrie. Lyon, 4 pl. 1884. De la valeur des caractères spécifiques en Malacologie. Lyon. Link http://www.naturamediterraneo.com/forum/topic.asp?whichpage=0,8&TOPIC_ID=134657& http://fr.wikipedia.org/wiki/Arnould_Locard http://www.stromboidea.de/?n=Species.AporrhaisPespelecani http://openlibrary.org/books/OL23370581M/Turbinidæ CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 38 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Pagina 39 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 40 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Spiridon Brusina (1845-1909) Spiridon (o Spiro ) Brusina nacque a Zara l’11 dicembre 1845 e morì a Zagabria il 21 maggio 1908. Fu malacologo, paleontologo e zoologo, considerato uno dei padri fondatori della biologia della Croazia. Dopo gli studi a Vienna , divenne professore di zoologia a Zagabria e diresse il Museo di Zoologia dal 1876 . Nel tardo 1885 insieme a Oton Kučera e Gjuro Pilar, partecipa alla fondazione della Società Croata di Scienze Naturali a Zagabria e fu il suo primo presidente dal 18861898, oltre che editore del Journal Glasnik nel 1887 (la stessa rivista nel 1972 divenne il celebre Periodicum biologorum). Fu anche eletto membro della Accademia jugoslava di Scienze e Arti fondata nel 1866 e per le sue eccezionali scoperte scientifiche, anche di numerose altre accademie nazionali, quali Zagabria, Budapest, Belgrado, Palermo, Philadelphia e Istanbul. Pagina 41 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie S’interessò particolarmente a fossili e molluschi. Condusse un ampio studio su molluschi provenienti da Dalmazia, Slavonia e Croazia centrale. Pubblicò molte opere anche nel campo di ittiologia, ornitologia e mammiferi. Nel 1894 organizzò la prima spedizione di ricerca in Adriatico lungo la costa est da Trieste a Budva, con un importante studio scientifico dedicato alla fauna del mar Adriatico. Fu regolarmente in contatto con molti zoologi stranieri famosi e partecipò a numerose conferenze internazionali. Contribuì anche a pubblicizzare le idee di Darwin, entusiasta della sua teoria sull’evoluzione. Opere Brusina S. (1870). "Monographie der Gattungen Emmericia und Fossarulus ". Verhandlungen der kaiserlichköniglichen Zoologisch Botanischen-Gesellschaft in Wien 20 : 925-938. Brusina S. (1886). "Ueber die Mollusken-Fauna-Ungarns Oesterreich". Mittheilungen des Naturwissenschaftlichen für Steiermark Vereins 22 (1885): 29-56. Graz. Brusina S. (1904). "Zur Rettung unserer Mollusken-Fauna". Nachrichtsblatt der Deutschen Gesellschaft Malakozoologischen 36 : 157 -168. Link http://www.hbsd.hr/BioPovijest_eng.html http://en.wikipedia.org/wiki/File:S._Brusina.jpg http://en.wikipedia.org/wiki/Spiridon_Brusina http://fr.wikipedia.org/wiki/Spiridon_Brusina http://www.tzzadar.hr/fr/a-propos-de-zadar/personnages-ca-la-bres-na-s-a-zadar/26-12-2010/spiridonbrusina http://biologorum.irb.hr/index.php/biologorum/pages/view/pb_history CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 42 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Philippe Dautzenberg (1849 -1935) Philippe Dautzenberg nacque a Elsene il 20 dicembre 1849 e morì a Parigi il 9 maggio 1935. Fu malacologo belga. Raccolse la maggior parte della collezione di conchiglie del Regio Istituto di Scienze Naturali belga, che consiste di 9.000.000 di esemplari ed è una delle tre più grandi collezioni di conchiglie nel mondo. Dopo gli studi presso l'Ateneo Reale di Bruxelles il 19 ottobre 1867 si recò a Parigi, dove iniziò a lavorare presso la Maison Demy-Doineau et Braquenié, una società di proprietà di amici di suo padre famosa per i suoi tappeti. Nel 1872 si sposò con Marie Gabrielle Braquenie. Fin da piccolo Dautzenberg si interessò a conchiglie e insetti. Le conchiglie in particolare furono una grande passione per lui. Dopo aver fatto la sua fortuna attraverso la fabbricazione di tappeti, acquisì una vasta collezione di conchiglie attraverso le molte esplorazioni in Francia, nelle aste o tramite scambi. Non fu solo collezionista ma lasciò un buon lavoro di tassonomia su specie dell'Africa occidentale, del Madagascar e Nuova Caledonia. Entrò in contatto con molti famosi malacologhi e corrispondeva con alcune personalità fra cui il Principe Alberto di Monaco, il re Leopoldo III e l'imperatore Hirohito, i quali gli affidarono i loro esemplari da determinare. Arrivarono anche i campioni raccolti da varie missioni scientifiche. Nel 1929 aveva già una biblioteca composta da 7.957 lavori specializzati tra cui molti libri rari come Universal Conchologist (1784) Thomas Martyn, Museum Calonnianum (1797) Christian Hee Hwass , Museum Boltenianum (1798) Röding, Catalogue des Curiosités de la Nature (1767) Pedro Franco Davila . La sua straordinaria raccolta contava circa 31 600 specie recenti e 7000 specie fossili. Nonostante il suo lungo soggiorno in Francia Dautzenberg rimase molto attaccato alla sua patria e nel 1929 lasciò la sua collezione, di quasi 4,5 milioni di esemplari e 40.000 specie, compresa la sua libreria, ricca di quasi 8000 documenti, all' Institut Royal des Sciences Naturelles de Belgique. Dautzenberg fu membro di numerose associazioni scientifiche ed artistiche e di molte di loro inoltre, ne assunse la presidenza. Nel 1892 divenne presidente della Société Zoologique de France. Negli anni 19031904 fu presidente della Société royale zoologique et malacologique de Belgique. E 'stato premiato con numerosi riconoscimenti ed è stato anche comandante onorario della dell'Ordine di Leopoldo e di Cavaliere della Legione d'Onore . Pagina 43 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Philippe Dautzenberg pubblicò numerosi articoli nel Bulletin de la Société belge de géologie, Journal de Conchyliologie, Mémoires de la Société Zoologique de France, Feuille des jeunes naturalistes e altri periodici. E 'anche l'autore dell'Atlas de Poche des Coquilles des Côtes de France (Manche, Océan, Méditerranée) communes, pittoresques ou comestibles (P. Klincksieck, Paris, 1897). Descrisse nelle sue 210 pubblicazioni non meno di 1.895 nuovi taxa. Opere • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Nouvelle liste de coquilles de Cannes. Rennes – Paris 1886 Une excursion malacologique à Saint-Lunaire (Ille-et-Vilain) et aux environs de cette localite. Rennes – Paris 1887 Observations sur quelques coquilles fossiles recuillies au Congo par M. le commandant Zboinski. Bruxelles 1888 Recolte malacologiques de M. l'abbe Cuillieret aux Iles Canaries et au Senegal. Lille 1890 Mollusques recueillis au Congo par M. E[douard François, 1841 - 1911] Dupont entre l'embouchure de Fleuve et le confluent du Kassai. Bruxelles 1890 Recoltes malacologiques de M. le capitaine Em. Door, dans le haut-Senegal et le Sudan français de 1886 a 1889. Lille 1890 Catalogue des mollusques marins recueillis dans la baie du Pouliguen. Rennes-Paris 1890 Voyage de la goelette "Melita" aux Canaries et au Senegal. 1889-1890. Mollusques testaces. Lille 1891 Contribution à la faune malacologique du Golf de Gascogne. Lille 1891 Description d'une espece nouvelle du genre "Chama" provenant des cotes oceaniques de France. Nantes 1892 Contribution à la faune malacologique des Iles Sechelles, recoltes de MM. Ch[arles] Alluaud, A[lbert 1851] Fauvel et Philibert. Lille 1893 Mollusques marins de Saint-Jean-de-Luz. Lille 1894 Mollusques recueillis à Saint-Jean-de-Luz et à Guetharry. Rennes-Paris 1894 Description d'un helicieen nouveau provenant de la cote occidentale du Maroc. Lille 1894 Liste des mollusques terrestres et fluviatiles recueillis par M. Th. Barrois en Palestine et en Syrie. Lille 1894 Description d'une nouvelle espece de "Modiola" provenant du littoral occidental de la France. Renne-Paris 1895 Mollusques recueillis sur les cotes de la Tunisie et de l'Algerie. Lille 1895 De l'existence du genre "Berthelinia" Crosse a l'epoque actuelle. Lille 1895 Liste des mollusques marins provenant des Iles Glorieuses. Nantes 1895 Recherches zoologiques dans les serres du Museum de Paris. Mollusques. Rennes-Paris 1896 Atlas de Poche des Coquilles des Côtes de France (Manche, Océan, Méditerranée) communes, pittoresques ou comestibles (P. Klincksieck, Paris, 1897) Contribution à la faune malacologique de Sumatra (Recoltes de M. J.-L.Weyers). Bruxelles 1899 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 44 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie • • • • • • • • • • • • • • Croisieres du yacht Chazalie dans l'Atlantique. Mollusques. Lille 1900 Description de troi mollusques nouveaux provenant de l'Etat indipendent du Congo. Bruxelles 1901 Observations sur quelques mollusques rapportes par M. Ch[arles] Alluand, du sud de Madagascar. Lille 1902 Recolte malacologique de M. Weyers dans le Sultanat de Sambas (Borneo). Bruxelles 1903 Supplement à la faunule malacologique des environs de Saint-Malo. Renne-Paris 1906 Sur les mollusques marins provenant des campagnes scientifiques de M.A.Gruvel [Jean Abel, 1870 - ] en Afrique occidentale, 1906-1909. Parigi 1909 Campagne arctique 1907. Mollusques et brachiopods. Bruxelles 1910 Mollusques marins. Mission Gruvel [Jean Abel, 1870- ] sur la Cote occidentale d'Afrique (19091910). Parigi 1912 Les Lamellibranches de l'expedition du Siboga. Partie systematique, I) Pectinides. Leiden 1912 Mollusques terrestres de la Nouvelle Caledonie et des Iles Loyalty. Berlino 1923 Mollusques provenant des campagnes scientifiques du Prince Albert 1° de Monaco dans l'Ocean Atlantique et danse le Golfe di Guascogne Monaco 1927 Olivides de la Nouvelle Caledonie et des ses dependences. Rennes 1927 Les mollusques de Fabius Columna [F. Colonna 1567- 1650]. Parigi 1932 Recolte malacologique au Spitzberg. Parigi 1933 Link http://fr.wikipedia.org/wiki/Philippe_Dautzenberg http://www.natuurinformatie.nl/ndb.kbin.en/natuurdatabase.nl/i000306.html http://piacenza.unicatt.it/biblioteca/CatalogoMalacologia.pdf Pagina 45 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 46 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Pagina 47 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Giuseppe Seguenza (Messina, 1833 - 1889) Giuseppe Seguenza nacque a Messina l’8 giugno 1833 e morì sempre a Messina il 3 febbraio 1889. Fu un naturalista e geologo italiano. i primi rudimenti della letteratura italiana e le prime nozioni di geografia e aritmetica le apprese alla scuola del prof. Antonino Caglia Ferro. Proseguì gli studi di letteratura italiana con un altro insegnante d'eccezione, il sacerdote Andrea Vayola, uno tra i più celebri latinisti dell'epoca e professore di lettere latine e greche al "Maurolico". Compiuti gli studi di farmacista, ai quali lo aveva indirizzato il padre anch’esso farmacista (esiste ancora la Farmacia Seguenza ed è nei pressi della casa natale), nel 1854 si diede allo studio delle scienze geologiche e mineralogiche, alle quali si sentiva attratto maggiormente frequentando il corso di scienze naturali all'Università di Messina, fra la disapprovazione dei parenti che preferivano si occupasse maggiormente delle discipline relative alla professione di farmacista. A ventitré anni egli scoprì che tutti i prodotti delle emanazioni di Vulcano (una delle Isole Eolie) contengono composti arsenicali. In seguito compì altri lavori intorno ai giacimenti metalliferi di Fiumedinisi, ai terreni e ai fossili del territorio messinese e di quello calabro, i quali furono premiati e pubblicati a proprie spese dalla Regia Accademia dei Lincei. Furono i due lavori che ne diffusero la fama tra i naturalisti italiani ed esteri, tanto da essere proclamato socio in diverse, esclusive ed autorevoli accademie. Nel 1863 quando era professore reggente alla cattedra di Storia Naturale nel Real Liceo di Messina pubblicò, a Torino, il suo importante studio "Disquisizioni paleontologiche intorno ai corallarii fossili delle rocce terziarie del distretto di Messina". L'illustrazione, poi, di un terreno terziario caratteristico e molto ben sviluppato a Messina, che egli chiamò " Zancleano", gli valse l'assegnazione di una medaglia d'argento all' "Esposizione Universale" di Parigi nel 1867. Nel 1876 con la pubblicazione di una delle sue più insigni opere, relativa ai "Cirripedi terziarii dell'Italia meridionale", otteneva l'ambitissimo e prestigioso premio “medaglia Wollaston” dalla Società Geologica di Londra e, successivamente, l'Accademia dei Lincei dava alle stampe due sue opere fondamentali: Studi geologici e paleontologici sul Cretaceo medio dell'Italia meridionale (1882) e " Lo Stretto di Messina studiato nella sua costituzione e nelle sue fasi geologiche". Fu reggente di Storia Naturale prima e poi titolare della cattedra al Liceo Maurolico dal 1861 al 1863, e dal 1867 al 1870, passò poi a quella dell’Istituto Tecnico di Messina, e infine nel 1872 divenne libero docente presso l'Università di Messina. Fu il primo ad occupare, nel 1876, la cattedra universitaria di Mineralogia e Geologia. Meritò numerose onorificenze per le sue appassionate ricerche, organizzate in quasi un centinaio di pubblicazioni, sulla costituzione geologica dei terreni terziari, sul cretaceo medio dell' Italia meridionale e Sicilia, sulla paleontologia malacologica. Da ricordare Le formazioni terziarie della provincia di Reggio Calabria (1879). Fu consigliere comunale dal 1862, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Sanità, Presidente della Regia Accademia Peloritana, e fondatore del Gabinetto Geologico Provinciale. CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 48 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Professore di Geologia nella Regia Università di Messina, direttore del Regio Gabinetto geologico messinese, socio onorario di quasi tutte le Accademie d'Italia, Giuseppe Seguenza morì a Messina, ad appena cinquantasei anni, compianto dai dotti di tutta Europa e venne sepolto al Gran Camposanto nell'ipogeo del Famedio degli illustri messinesi. Fu il figlio Luigi (Messina 1873 - ivi 1908) ad occuparsi della prosecuzione della sua opera. Al figlio Luigi, anch'egli geologo e paleontologo, si devono varî lavori sulla geologia della provincia di Messina e un'illustrazione dei Vertebrati terziarî del Messinese. Uno dei tre Licei Scientifici (Liceo Scientifico G. Seguenza) della città di Messina è famoso per la sua esclusività e preparazione degli studenti. Fu inoltre intitolato a suo nome il museo di Nizza di Sicilia, i cui responsabili scientifici sono i professori Domenica Saccà e Carmelo Saccà. Opere Disquisizioni paleontologiche intorno ai corallarii fossili delle rocce terziarie del distretto di Messina 1863 Cirripedi terziarii dell'Italia meridionale 1876 Studi geologici e paleontologici sul Cretaceo medio dell'Italia meridionale 1882 Lo Stretto di Messina studiato nella sua costituzione e nelle sue fasi geologiche. Le formazioni terziarie della provincia di Reggio Calabria 1879 Link http://www.maurolicomessina.it/seguenza.php http://www.conchigliedelmediterraneo.it/shell.php?classe=Gastropoda&fam=Skeneidae http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Seguenza http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-seguenza/ http://www.messinaierieoggi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=225&Itemid=584 Pagina 49 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Arturo Issel (1842-1922) Nacque a Genova l’11 aprile 1842 e compì gli studi nella città natale dando presto prova della sua propensione per le materie scientifiche. Di religione ebraica, fu uno scienziato, geologo, paleontologo e malacologo italiano. Laureatosi presso l'Università di Pisa con una tesi in Scienze Naturali iniziò la ricerca applicando sul campo tutte quelle discipline da lui studiate, come la geologia, la geochimica, la geofisica, la pedologia, l'ecologia, la paleontologia e tutte le altre attinenti allo studio della Scienza della Terra. Operò dapprima in Liguria per poi spingere la ricerca ad altre regioni italiane e alla zona confinante con la Provenza. Amico d’infanzia di Giacomo Doria lo aiutò sempre, come geologo, nella raccolta del materiale per il suo museo genovese di storia naturale. Nel 1864 apparve la sua prima opera riguardo alle scoperte di una grotta ossifera trovata nella zona di Finale Ligure, che verrà poi chiamata la Caverna delle Arene Candide. Issel partecipò a diverse spedizioni in Africa orientale, compresa quella guidata da Orazio Antinori e Odoardo Beccari nel 1870. Fu nominato giovanissimo (a 24 anni) come primo responsabile di Geologia e Mineralogia presso l'Università degli Studi di Genova nel 1866 e nel 1870 ne ottenne l'incarico definitivo che mantenne fino al 1891. Nel 1891, mantenendo la cattedra di Geologia e abbandonando quella di Mineralogia, assunse l’incarico di direttore generale dell’Istituto e Museo Geologico collegato all’Università, dedicandovisi con passione fino al 1917. Anche basandosi sulle propria esperienze in Africa, Arturo Issel diede un forte impulso alla formazione scientifica dei viaggiatori: il suo obiettivo era fornire una preparazione di base a tutti coloro che, anche solo occasionalmente, potevano raccogliere campioni, esemplari, osservazioni in giro per il mondo e riportarli alle istituzioni competenti in Italia. In particolare scrisse alcuni manuali, coordinò una Raccolta nel 1881, e contribuì in maniera determinante a proporre una Scuola per Viaggiatori da allestire a Genova (circa 1891). Si interessò inoltre di archeologia preistorica e negli anni 1921 e 1922, anno della sua morte, fu Presidente della Società Ligure di Storia Patria che conserva tuttora importanti documenti su di lui. Morì a Genova il 27 novembre 1922. Opere • Issel A. 1869 - Malacologia del Mar Rosso CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 50 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie • • • • • • • Issel A. 1874 - Molluschi borneensi Arturo Issel, Liguria geologica e preistorica, Con note e disegni originali di N. Morelli; panorami e fotografie di G. Dalle piane, 3 vol. (2 vol. di testo e un atlante), Genova, Antonio Donath Editore, 1882. Arturo Issel, Bibliografia scientifica della Liguria, (geologia, paleontologia, mineralogia, geografia, meteorologia, etnografia, paletnologia e scienze affini), Genova, Tip. Marittima, 1887. Arturo Issel, Compendio di geologia, Col concorso dell'ing. S. Traverso. Parte 1, Torino, UnioneTipografica-Editrice, 1896. Arturo Issel, Compendio di geologia, Col concorso dell'ing. S. Traverso. Parte 2, Torino, UnioneTipografica-Editrice, 1897. Arturo Issel, Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos - E. TREVES EDITORE MILANO 1872 Issel R. 1918 - Biologia marina, forme e fenomeni della vita nel mare Link http://www.parcobeigua.it/jAPSBeigua/resources/cms/images/ISSEL_volto_d0.jpg http://www.ilcornodafrica.it/sc-issel.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Arturo_Issel Pagina 51 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Filippo Bonanni (1638-1725) Filippo Bonanni, o Buonanni nacque a Roma il 7 gennaio 1638 e vi morì il 30 marzo 1725. Fu un gesuita, storico, biologo ed erudito italiano, era insomma un ecclesiastico senza esperienza e una vera e propria formazione scientifica ma fu capace di eccellenti osservazioni e scritti. Dopo essersi formato nelle scuole gesuitiche, entrò nell'ordine nel 1654. Nel 1698 divenne il curatore della celebre collezione di antichità di Athanasius Kircher. Allievo di Francesco Eschinardi, ebbe una buona preparazione naturalistica e tecnica. Bonanni era un collezionista di conchiglie e fu l'autore del primo libro dedicato esclusivamente al conchiglie, pubblicato a Roma nel 1681, con il titolo di “Ricreazione dell'occhio e della mente nell'osservatione delle chiocciole” con il quale dette l'avvio alla polemica contro coloro che negavano la teoria della generazione spontanea. Anche Linneo prese ispirazione dalle sue illustrazioni. Redi, Anton Felice Marsili, Malpighi scrissero contro Bonanni. Egli, tuttavia, continuò a difendere lo spontaneismo genetico nelle “Observationes circa viventia qua in rebus non viventibus reperiuntur” del 1691. La conoscenza nella compilazione e la qualità delle illustrazioni lo hanno reso un lavoro importante. Bonanni, utilizzando un microscopio a tre lenti, cercò di dimostrare che la genesi spontanea era possibile negli animali "senza sangue e senza cuore", in contraddizione con gli studi sperimentali di Francesco Redi. Nel 1698 Bonanni fu nominato curatore del noto gabinetto delle curiosità (collezione di antichità), raccolte da Athanasius Kircher ed esposte nel Collegio Romano dei Gesuiti. Pubblicò un catalogo della collezione nel 1709 a Roma. Tra i suoi molti lavori di erudizione vanno segnalati “Numismata Pontificum Romanorum quae a tempore Martini V usque ad annum M.DC.XCIX vel authoritate publica vel privato genio in lucem prodiere” in due volumi, trattato sulle monete pontificie (Roma, 1699), e il “Gabinetto Armonico pieno d'Instromenti” (Roma, 1722), una splendida raccolta di 150 stampe di strumenti musicali di tutto il mondo. Opere • • • Ricreazione dell'occhio e della mente nell'osservatione delle chiocciole 1681 Mentis et oculi in Observatione Animalium Testaceorum 1684 Observationes circa viventia qua in rebus non viventibus reperiuntur 1691 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 52 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie • • Numismata Pontificum Romanorum quae a tempore Martini V usque ad annum M.DC.XCIX vel authoritate publica vel privato genio in lucem prodiere 1699 Gabinetto Armonico pieno d'Instromenti 1722 Link http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Bonanni http://en.wikipedia.org/wiki/Filippo_Bonanni Pagina 53 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Henri Marie Ducrotay de Blainville (1777-1850) Henri Marie Ducrotay de Blainville zoologo e anatomista francese, nacque ad Arques la Bataille, vicino a Dieppe in Normandia, il 12 settembre 1777 in una famiglia di piccola nobiltà. Perse il padre molto presto e raggiunse il fratello in un collegio di Neufchâtel dove vennero educati dai Benedettini. Nel 1796 a 19 anni si recò a Parigi per studiare pittura, conducendo una vita di piacere e divertimenti. Una volta sperperate tutte le sue ricchezze, cominciò a studiare medicina e nel 1808 conseguì il dottorato in medicina con una tesi dal titolo “Propositions extraites d’un essai sur la respiration, suivies de quelques expériences sur l’influence de la huitième paire de nerfs dans la respiration”, ma alla fine si dedicò alla storia naturale imparando a conoscere i rettili del Museo di Parigi e attirando l'attenzione di Georges Cuvier. Quest’ultimo, notò l'abilità nel disegno di Blainville e lo prese come collaboratore per la scrittura di un libro di anatomia comparata. Blainville sostituì il suo maestro come insegnante presso l'Ateneo nel 1811, poi al College de France nel 1812, e infine al Museo due anni più tardi. Nel 1812 fu aiutato da Cuvier ad ottenere la cattedra di anatomia e zoologia presso la Facoltà di Scienze di Parigi, con una tesi dal titolo “Dissertation sur la place que la famille des ornithorhynques et des échidnés doit occuper dans les séries naturelles”, ma nel 1814 tra i due scaturì una discordia che sfociò in ostilità aperta. Nel 1813 fu assistente di Jean-Claude Delamétherie nella pubblicazione del Journal de physique, de chimie, d’histoire naturelle et des arts, ma dal 1817 al 1823 ne assunse la direzione. Nel 1825, dopo tre fallimenti, Blainville fu ammesso come membro dell'Accademia Francese delle Scienze, e nel 1830 fu designato come successore di Jean-Baptiste Lamarck alla cattedra di storia naturale, molluschi, vermi e zoofiti, e a quella di zoologia. Due anni dopo, alla morte di Cuvier, ottenne la cattedra di anatomia comparata, che continuò ad occupare per diciotto anni, dimostrandosi degno successore del suo grande maestro. Nel 1832, fu eletto membro straniero della Accademia Reale Svedese delle Scienze. Morì il 1 maggio 1850 per una crisi apoplettica fulminante a l'Embarcadère du Havre (oggi stazione di Saint-Lazare) mentre si trovava sul treno per recarsi a Caen. Mentre Cuvier fondava la sua teoria sul fatto che il regno animale si compone di gruppi distinti, per Bainville gli esseri formano una serie continua e ordinata, quindi non creazioni successive ma una creazione CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 54 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie unica. Tutti gli animali sono creati da Dio. Bainville si opponeva alla teoria di Cuvier. Due opere dimostrano la sua teoria: De l'organisation des animaux ou principes d'anatomie comparée ( 1822 ) e Sur les principes de la zooclassie ou de la classification des animaux ( 1847 ). Egli raggiunse la posizione più alta a cui potesse aspirare, era autoritario, prepotente, indomabile, ma anche gentile, generoso e brillante con allievi ed amici. Non si sposò mai, ma considerava suo nipote Adolphe come un figlio. Opere • • • • • • • • Prodrome d'une nouvelle distribution du règne animal (1816) De l'organisation des animaux ou principes d'anatomie comparée (1822) Ostéographie ou description iconographique comparée du squelette et du système dentaire des mammifères récents et fossiles (1839–64) Faune française (1821–30) Cours de physiologie générale et comparée (1833) Manuel de malacologie et de conchyliologie (1825-7) Histoire des sciences de l'organisme (1845) Sur les principes de la zooclassie ou de la classification des animaux (1847) Link http://en.wikipedia.org/wiki/Henri_Mar ie_Ducrotay_de_Blainville http://www.appllachaise.net/appl/article.php3?id_articl e=2512 Pagina 55 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie CONCHIS LIBRORVM AVCTORES Pagina 56 Maria Amato – I Quaderni di Malachia – Gli autori dei libri di conchiglie Indice Blainville ............................................................................................................................................. 54 Bonanni .............................................................................................................................................. 52 Brocchi................................................................................................................................................ 28 Brusina ............................................................................................................................................... 41 Cuvier ................................................................................................................................................. 24 Dautzenberg ....................................................................................................................................... 43 Deshayes ............................................................................................................................................ 12 d'Orbigny ............................................................................................................................................ 14 Issel..................................................................................................................................................... 50 Lamarck .............................................................................................................................................. 17 Linnaeus ............................................................................................................................................... 4 Locard ................................................................................................................................................. 37 Monterosato ...................................................................................................................................... 22 Payraudeau ........................................................................................................................................ 35 Philippi................................................................................................................................................ 20 Rafinesque.......................................................................................................................................... 31 Seguenza ............................................................................................................................................ 48 Sowerby................................................................................................................................................ 8 Pagina 57 CONCHIS LIBRORVM AVCTORES
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