Protesi di Spalla in Elezione Inquadramento Diagnostico – Dr.Giacomo Lucchesi .C.T.O.- Firenze . L’Articolazione della spalla e’ articolazione complessa che si basa sulla sinergia funzionale di piu’ articolazioni false e vere che cooperano nell’orientare la glena nella giusta posizione permettendo alla spalla di eseguire una abduzione di ben 180 ° sul piano scapolare . La protesizzazione di spalla nasce all’insegna di molte incertezze ,Neer sottolinea il fatto che la protesi debba rispettare l’anatomia della spalla infatti si parla di protesi anatomiche . L’Introduzione della Protesi Inversa ha sostanzialmente rivoluzionato il concetto di rispetto anatomico creando sulla glena una testa e sulla diafisi una sorta di invaso di accoglienza . Nella scelta della protesi e’ molto importante in elezione valutare funzionalmente e anatomicamente lo stato dei tessuti molli ,in modo particolare lo stato della cuffia dei rotatori . Useremo le protesi anatomiche nei casi in cui l’apporto dei muscoli protettori della spalla sia valido . Riserviamo la protesi inversa nei casi in cui la componente della cuffia dei rotatori e’ molto deficitaria . In ambito riabilitativo in tutti i casi in cui viene eseguita una protesizzazione grossa importanza assume il muscolo deltoide sia come capacita’ di produrre l’abduzione di spalla sia come stabilizzatore . Anche le sincinesie della scapoloomerale rivestono un ruolo importante sul risultato complessivo della protesizzazione . Sicuramente dopo la protesizzazione la stabilita’ della spalla sara’ piu’ compromessa per cui devono essere tenuti alcuni accorgimennti a riguardo in fase riabilitativa limitando in fase precoce le extrarotazioni .
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