Il settore BIOMEDICALE Progetto MISE-Unioncamere Febbraio 2014 Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali - Università di Padova Agenda • Inquadramento del settore • Metodologia ANALISI AZIENDE MANIFATTURIERE • Descrizione del campione • Analisi economico-finanziaria • Analisi brevettuale • Analisi dei marchi • Legame tra performance economico-finanziarie e IPRs • Conclusioni 2 Agenda ANALISI AZIENDE COMMERCIALI • Descrizione del campione • Analisi economico-finanziaria • Analisi brevettuale • Analisi dei marchi • Conclusioni ALLEGATO 1: Contestualizzazione nel Progetto MISE-Unioncamere ALLEGATO 2: L’analisi statistica 3 Inquadramento del settore 4 Il settore biomedicale • Il biomedicale è un settore complesso che interessa molte aree tecnologiche, dalla fisica, alla meccanica, passando per la biologia Fonte: ‘’Trend tecnologico e innovazione nel medicale’’, Camera di Commercio di Padova 5 Il settore biomedicale • Il biomedicale si identifica come un settore ad alta tecnologia generalmente organizzato in distretti, che presenta le seguenti caratteristiche distintive: – riporta a mercati nei quali il 'fattore conoscenza' costituisce il presupposto indispensabile del successo economico – l'innovazione è di tipo radicale, e consiste essenzialmente nell'incorporazione di conoscenza scientifica in nuovi prodotti o dispositivi – ciò che ha luogo nei distretti tecnologici è quindi un complesso processo di valorizzazione economica della ricerca scientifica e tecnologica, che poi si distribuisce sul territorio limitrofo e vede nelle imprese il soggetto in grado di capitalizzare i risultati della ricerca traendone vantaggio economico e producendo ricchezza Fonte: ‘’Trend tecnologico e innovazione nel medicale’’, Camera di Commercio di Padova 6 Il biomedicale in Italia • In Italia, la struttura produttiva del settore è piccola e polverizzata • Analizzando la distribuzione territoriale, si evidenzia come il settore sia concentrato nel Centro-Nord Italia: Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto raccolgono oltre il 56% delle unità locali • In tali territori si sono concentrati anche i principali cluster e sistemi distrettuali più innovativi, caratterizzati da un’intensa interazione tra mondo imprenditoriale e ricerca Fonte: ‘’Dinamica di domanda e offerta di dispositivi medici nel Veneto’’, Cergas, Università Bocconi, Milano 7 Il Distretto Biomedicale Veneto • Il Distretto Biomedicale Veneto (DBV) è un sistema di imprese ad elevata specializzazione tecnologica e forte impatto sul sistema regionale • Le imprese del DBV sono di piccola dimensione e coprono molti ambiti di applicazione: biotecnologia, diagnostica, dentale, materiali di consumo, ortopedia, ottica • L’obiettivo principale del DBV è favorire e incentivare le interazioni esistenti o possibili tra la struttura produttiva, il segmento di domanda pubblica e le istituzioni di sostegno, ovvero il circuito di formazione delle conoscenze tecnologiche necessarie alle imprese per produrre innovazione e restare competitive sui mercati internazionali Fonte: http://www.osservatoriobiomedicaleveneto.it 8 Metodologia 9 Criteri di selezione delle aziende • Attività: codici ATECO caratterizzanti – 2660: Fabbricazione di strumenti per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche – 28993: Fabbricazione di apparecchi per istituti di bellezza e centri di benessere – 3092: Fabbricazione di biciclette e veicoli per invalidi – 32501: Fabbricazione di mobili per uso medico, apparecchi medicali per diagnosi, di materiale medico-chirurgico e veterinario, di apparecchi e strumenti per odontoiatria – 32503: Fabbricazione di protesi ortopediche, altre protesi ed ausili – 46463: Commercio all'ingrosso di articoli medicali ed ortopedici – 4774: Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati • Dimensione aziendale: superiore a 1 milione di euro di fatturato • Localizzazione: regione Veneto (sede aziendale) 172 aziende: 86 manifatturiere 86 commerciali 10 Metodologia • Il database utilizzato per reperire i dati economico-finanziari è AIDA (fornito da Bureau Van Dijk) • Per ogni settore è stato costruito un database contenente per ciascuna azienda i seguenti dati (anni dal 2003 al 2012): – Anno di costituzione – Risultato operativo – Indirizzo della sede legale – Utile Netto – Codice ATECO 2007 – Crediti verso clienti entro/oltre 12 mesi – Numero di dipendenti – Totale crediti a breve/oltre – Immobilizzazioni immateriali – Totale disponibilità liquide – Attività totali – Fornitori entro/oltre 12 mesi – Patrimonio netto – Totale debiti a breve/oltre – Ricavi delle vendite – Oneri finanziari Le analisi successive vengono condotte in maniera separata prima per le aziende manifatturiere e poi per le commerciali. 11 Analisi aziende manifatturiere 12 Descrizione del campione 13 Distribuzione delle aziende manifatturiere per provincia • Il 35% circa delle aziende manifatturiere del settore biomedicale è localizzato in provincia di Padova • Seguono poi le province di Vicenza, Treviso e Verona 14 Età delle aziende manifatturiere • Anche se alcune aziende manifatturiere del settore sono state fondate a partire dai primi anni 50, lo sviluppo più consistente è avvenuto a partire dagli anni ‘80. 15 Numero di dipendenti aziende manifatturiere • Il numero medio di dipendenti delle aziende manifatturiere è pari a 33, a conferma che il campione è costituito per lo più da piccole e medie imprese • Il valore mediano più basso implica che la quota di imprese piccole è elevata e il numero medio viene innalzato dalla presenza del campione di alcune imprese più grandi Valore medio e mediano del numero dipendenti Numero dipendenti Valore Medio 33 Valore Mediano 19 16 Analisi economico-finanziaria Fatturato e attività totali 17 Dati di fatturato aziende manifatturiere 1/5 • Nel 2012, la maggior parte delle aziende manifatturiere ha un fatturato tra i 2 e i 10 milioni di euro • Circa un quarto delle aziende ha un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro 18 Dati di fatturato aziende manifatturiere 2/5 • L’insieme di aziende appartenenti al campione registra un andamento complessivamente crescente di fatturato totale • Dopo un lieve calo nel 2009, il fatturato complessivo del campione ha dimostrato un’importante crescita a partire dal 2010 • Il grafico considera sia l’insieme delle 86 aziende (campione intero) che il sottoinsieme delle aziende che presentano i dati di fatturato in tutti gli anni (sempre presenti) 19 Dati di fatturato aziende manifatturiere 3/5 • Le micro e piccole imprese registrano complessivamente una leggera contrazione del fatturato medio, in particolare tale riduzione si è manifestata dal 2009 al 2010 • Al contrario, le aziende di maggiori dimensioni mostrano un andamento del fatturato medio crescente in tutti gli anni di riferimento, eccetto un lievissimo calo tra il 2008 e il 2009 20 Dati di fatturato aziende manifatturiere 4/5 • Il fatturato medio dell’intero campione di aziende manifatturiere risulta pressocchè costante sino al 2009, mentre dall’anno successivo si evidenzia una crescita 21 Dati di fatturato aziende manifatturiere 5/5 • Mentre tra il 2003 e il 2007 il fatturato delle aziende manifatturiere è cresciuto con un tasso medio dell’7,6%, il periodo post-crisi registra un calo nella crescita del fatturato (2,4%), pur mantenendosi positivo anche negli anni di maggior difficoltà economica Tasso di crescita del fatturato (pre-post 2007) Periodo Crescita fatturato 2003-2007 7,6% 2008-2011 2,4% * Calcolato come Cagr del fatturato 2003-2007 = (fatturato2007/fatturato2003)1/(2007-2003) – 1 Il dato aggregato è dato dalla media aritmetica dei cagr del fatturato delle singole imprese 22 Andamento degli asset aziende manifatturiere • Gli asset totali delle aziende manifatturiere hanno una crescita che sfiora il 7% negli anni tra il 2003 e il 2007, e tale crescita si mantiene al 6% nel periodo 2008-2012 Tasso di crescita degli asset totali (pre-post 2007) Periodo Crescita asset totali 2003-2007 6,9% 2008-2012 6,1% * Calcolato come Cagr degli asset 2003-2007 = (asset2007/asset2003)1/(2007-2003) – 1 Il dato aggregato è dato dalla media aritmetica dei cagr degli asset delle singole imprese 23 Livello di patrimonializzazione aziende manifatturiere • Il campione delle aziende manifatturiere registra un’incidenza del patrimonio netto sulle attività totali costante a partire dal 2008 e con un valore medio attorno al 30%, in linea con la media delle aziende italiane 24 Immobilizzazioni immateriali aziende manifatturiere • La percentuale di aziende manifatturiere che dichiara a bilancio delle immobilizzazioni immateriali ha una tendenza crescente negli anni, fino ad arrivare al 90% nel 2011 • Considerando le sole aziende che registrano a bilancio delle immobilizzazioni immateriali, l’andamento medio dell’incidenza delle immobilizzazioni immateriali sulle attività totali si assesta intorno al 4%, toccando il massimo nel 2009 (circa 4,5%) Andamento della % di aziende con immobilizzazioni immateriali Incidenza delle immobilizzazioni immateriali sul fatturato Nota: L’analisi è stata condotta sulle aziende che presentano alla voce «immobilizzazioni immateriali» un valore superiore a zero. 25 Evidenze aziende manifatturiere • Le aziende manifatturiere si sono sviluppate principalmente a partire dagli anni ’80 • Negli anni, si registra un costante sviluppo del settore, con aziende nuove e un aumento del giro d’affari complessivo • Le aziende manifatturiere hanno per lo più un fatturato tra 2 e 10 milioni di euro • La maggior parte delle imprese registra in modo sistematico immobilizzazioni immateriali a stato patrimoniale, ma l’incidenza sulle attività totali si mantiene su valori contenuti 26 Analisi economico-finanziaria Redditività e liquidità 27 Indicatori di redditività: ROS delle aziende manifatturiere • Il rapporto medio tra reddito operativo (Ebit) e fatturato, denominato (ROS), ha, nel complesso, un andamento leggermente decrescente • I valori di tale indicatore finanziario restano comunque compresi tra il 6% e l’8% circa Andamento del ROS medio 10% 7.9% 8% 6% 7.8% 7.0% 7.5% 5.9% 6.9% 6.4% 6.1% 6.6% 4% 5.6% 2% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROS = (Ebit / Fatturato )*100 28 Indicatori di redditività: ROA delle aziende manifatturiere • Il rapporto medio tra Ebit e attivo netto (ROA) presenta, negli anni di riferimento, un trend decrescente • In particolare, i due cali maggiormente significativi si sono verificati nel 2004 e nel 2008 Andamento del ROA medio 12% 10% 9.5% 8% 9.8% 9.0% 8.3% 6.6% 6.7% 8.4% 8.5% 6% 6.5% 6.4% 4% 2% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROA = (Ebit / Attivo Netto )*100 29 Indicatori di redditività: ROE delle aziende manifatturiere • Il rapporto medio tra utile e patrimonio netto (ROE) delle aziende manifatturiere del campione ha un andamento piuttosto altalenante • In particolare, i cali più significativi si sono verificati nel 2005, nel 2009 e nel 2011, pur rimanendo su valori interessanti Andamento del ROE medio 16% 13.6% 14.0% 12.3% 13.4% 14% 13.1% 12.2% 12% 11.5% 10% 8% 8.0% 6% 9.8% 8.9% 4% 2% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROE = (Utile / Patrimonio Netto )*100 30 Liquidità primaria delle aziende manifatturiere • L’indice di liquidità primaria (o current ratio) esprime la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite correnti generate dalle passività a breve, con le entrate correnti generate dalle attività a breve • Tale indice di liquidità assume, per le aziende manifatturiere del campione, valori molto bassi, significativamente inferiori a 1 Andamento dell'indice di liquidità primaria 0.30 0.26 0.25 0.10 0.21 0.19 0.20 0.15 0.25 0.14 0.14 0.17 0.18 0.19 0.20 0.05 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *Liquidità primaria = Disponibilità liquide / Debiti a breve 31 Crediti e debiti commerciali aziende manifatturiere • L’incidenza dei crediti commerciali sul fatturato è pressochè stabile e si attesta attorno al 34%, quindi risulta significativa • L’incidenza dei debiti commerciali sul fatturato ha nel complesso un andamento lievemente decrescente al di sotto del 20% Incidenza dei crediti commerciali sul fatturato 40% 33.5% 35% 32.3% 34.1% 34.7% 34.1% 31.3% 32.4% 34.7% 36.1% 31.2% 30% 25% 20% 15% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Incidenza dei debiti commerciali sul fatturato 40% 35% 30% 24.4% 25% 19.5% 19.5% 19.5% 19.2% 19.6% 18.0% 18.0% 20% 15% 17.6% 15.0% 10% 5% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 32 Copertura degli oneri finanziari aziende manifatturiere • Nel complesso l’indice di copertura degli oneri finanziari del campione delle aziende manifatturiere assume negli anni valori abbastanza costanti, compresi tra 8 e 11 circa • Tali valori suggeriscono la capacità da parte delle aziende del settore di coprire gli interessi verso le banche e/o vs altri finanziatori Andamento della copertura degli oneri finanziari 12 10 8 6 4 2 0 11.2 9.8 8.9 8.3 8.5 11.0 10.2 9.8 10.9 10.8 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *Copertura On. Fin. = Reddito Operativo / Oneri finanziari totali 33 Evidenze aziende manifatturiere • L’analisi degli indicatori di redditività evidenzia che le aziende manifatturiere hanno un andamento simile e costante nel tempo per quanto riguarda la redditività delle vendite (ROS) • Invece, il ROA delle aziende manifatturiere mostra un andamento calante • Ciò è dovuto principalmente all’andamento dell’Ebit che cresce leggermente e in modo minore rispetto alle attività • Particolare attenzione meritano l’incidenza dei crediti sul fatturato, che è piuttosto elevata, e i livelli di liquidità che si attestano su valori critici • Al contrario, le aziende del campione nel complesso presentano buoni livelli di copertura degli oneri finanziari 34 Analisi brevettuale 35 Metodologia – DB brevettuali • Database utilizzato: Thomson Innovation • Partendo dalla lista di aziende del settore, si procede con la ricerca dei brevetti di ogni azienda • La ricerca produce una lista di risultati che mostrano le informazioni di base di ogni singolo brevetto (Anno di pubblicazione, classe tecnologica, paese, ecc.) • Analisi ed elaborazione dei dati raccolti 36 Evoluzione temporale dei brevetti aziende manifatturiere • Il numero totale di brevetti raccolti senza limitazioni temporali è 321 • Si nota che oltre l’85% dei brevetti sono successivi al 2000, a testimonianza della crescente tendenza alla protezione dell’innovazione negli ultimi anni da parte di un settore giovane • Le successive analisi sono state effettuate sui 281 brevetti registrati a partire dal 2000 Evoluzione temporale brevetti 60% 48.6% 50% 38.9% 40% 30% 20% 10% 0% 12.5% 156 125 2000-2005 >2005 40 <2000 37 Aziende manifatturiere brevettanti per classe di fatturato • In totale le aziende manifatturiere brevettanti (senza limitazioni temporali) rappresentano circa il 22% del campione • Si nota una maggiore propensione alla brevettazione da parte delle aziende con fatturato superiore ai 10 milioni di Euro; tra esse il 50% detiene brevetti 100% Distribuzione delle aziende brevettanti per classe di fatturato 80% 60% 40% 20% 0% 0.0% 0.0% 0.0% < 2 M€ 2 M€ - 10 M€ > 10 M€ 38 Numerosità dei portafogli brevettuali delle aziende manifatturiere 30 • Le aziende con fatturato superiore a 10 milioni di Euro detengono in media portafogli brevettuali decisamente numerosi (media di 26,1 brevetti per ogni azienda brevettante), mentre le aziende con fatturato tra 2 e 10 M€ hanno in media 6 brevetti • La curva ABC mostra che i brevetti sono piuttosto concentrati in poche aziende, infatti circa il 27% delle aziende brevettanti detiene l’80% di brevetti Dimensione media dei portafogli brevettuali per classi di fatturato 26.1 Curva ABC 100% 80% 20 60% 40% 10 5.9 20% 1.0 < 2 M€ 2 M€ - 10 M€ 5.3% 10.5% 15.8% 21.1% 26.3% 31.6% 36.8% 42.1% 47.4% 52.6% 57.9% 63.2% 68.4% 73.7% 78.9% 84.2% 89.5% 94.7% 100.0% 0% 0 > 10 M€ 39 Ampiezza geografica brevetti aziende manifatturiere • Il country code ci informa sul grado di internazionalizzazione dei brevetti che risultano avere tutti una copertura internazionale • Il 56,7% dei brevetti risultano europei (EP), mentre i restanti estendono la protezione anche in paesi extra-europei, registrando il brevetto presso ufficio del WIPO (WO) e degli USA (US) • Tali dati evidenziano la tendenza a proteggere a livello internazionale Distribuzione geografica dei brevetti Percentuale di deposito nelle diverse aree EP 56,7% WO 24,6% US 18,7% Europei 43.30% 56.70% 40 Internazionali Classi tecnologiche più rilevanti brevetti aziende manifatturiere • La classe tecnologica più rilevante per le aziende manifatturiere fa riferimento, in generale, alle attrezzature ortopediche e infermieristiche • Seguono la classe relativa agli strumenti chirurgici e diagnostici e quella relativa alle attrezzature per il trasporto e la degenza di disabili e pazienti Ranking IPC Code più frequenti Ranking IPC Code Categoria IPC Quota brevetti A61F Attrezzature ortopediche o infermieristiche, protesi, filtri innestabili nei vasi sanguigni 27,32% A61B Strumenti chirurgici o di diagnosi 19,76% A61G Attrezzature per il trasporto o la degenza di pazienti o persone disabili 9,02% 41 Evidenze aziende manifatturiere • La principale evidenza relativa al settore del biomedicale è che è un settore molto giovane in termini di brevettazione • La propensione alla brevettazione è maggiore tra le imprese manifatturiere con fatturato oltre i 10 milioni di euro che possiedono portafogli decisamente numerosi • La tendenza è ad avere brevetti internazionali 42 Analisi dei marchi 43 Metodologia – DB dei marchi • Database utilizzati: Romarin e UIBM • Il database Romarin contiene i marchi internazionali, che, per settori in cui le aziende sono molto piccole e il mercato è legato al territorio nazionale, non dà una fotografia precisa; per questo gli si è affiancato il database UIBM dei marchi italiani • Partendo dalla lista di aziende del settore, si procede con la ricerca dei marchi di ogni azienda per titolare • I dati raccolti sono stati elaborati per ottenere le informazioni di interesse 44 Evoluzione temporale dei marchi aziende manifatturiere • Il totale dei marchi raccolti per le aziende manifatturiere è 63, detenuti da poco più della metà delle aziende (37 aziende su 86) • Le successive analisi prendono in esame soltanto i 39 marchi depositati dal 2000 Evoluzione temporale dei marchi 60% 54.0% 50% 40% 38.1% 30% 20% 7.9% 10% 0% 24 5 < 2000 2000-2005 45 34 >2005 Aziende manifatturiere con marchi per classe di fatturato • Si nota un legame tra classi di fatturato e la propensione alla registrazione dei marchi: all’aumentare del fatturato le aziende tendono a depositare un numero crescente di marchi • Infatti oltre il 45% dei marchi del campione appartiene alle aziende con fatturato superiore a 10 milioni di Euro, mentre circa il 40% è detenuto dalle imprese con fatturato tra 2 e 10 milioni di Euro Distribuzione delle aziende con marchi per classe di fatturato 46.2% 50% 38.5% 40% 30% 20% 15.4% 10% 0% < 2 M€ 2 M€ - 10 M€ 46 > 10 M€ Numerosità dei portafogli di marchi delle aziende manifatturiere • La maggior parte delle aziende manifatturiere che detengono marchi ne ha meno di 5 nel proprio portafoglio (il 70% delle aziende detentrici di marchi ne ha un portafoglio da 2 a 5) Distribuzione delle aziende con marchi per numerosità del portafoglio 80% 69.2% 60% 40% 30.8% 20% 7.7% 0% 1 2-5 Numero di marchi posseduti 47 >5 Ampiezza geografica marchi aziende manifatturiere • Tutti i marchi registrati dalle aziende manifatturiere a partire dal 2000 sono internazionali, ad evidenziare una grande attenzione delle aziende manifatturiere ai mercati esteri • Le aree principali per cui viene chiesta la protezione sono i Paesi Orientali, per prima la Cina, quindi la Russia e gli Stati Uniti Percentuale di deposito nei diversi Paesi Cina 13,0% Russia 8,5% Usa 8,5% Giappone 6,9% Corea del Sud 6,9% Distribuzione geografica 0.0% Internazionali Italiani 100.0% 48 Classi merceologiche per aziende manifatturiere • La classe merceologica più rilevante per il campione di aziende manifatturiere fa riferimento ad apparecchi e strumentazioni medicochirurgiche Ranking Nice class più frequenti Nice Class 10 12 25 Descrizione Apparecchi e strumenti chirurgici, medici; articoli ortopedici; materiale di sutura; protesi Veicoli; apparecchi di locomozione terrestri, aerei o nautici Articoli di abbigliamento, scarpe, cappelleria 49 Percentuale marchi 31,43% 17,15% 11,43% Evidenze aziende manifatturiere • Nel settore del biomedicale, il numero di aziende che ha depositato marchi è maggiore del numero di aziende che ha depositato brevetti • Per le aziende manifatturiere, si evidenzia una maggior tendenza delle aziende più grandi a depositare più marchi, sebbene i portafogli di marchi rimangano contenuti per tutte le imprese • Tutti i marchi hanno copertura internazionale, soprattutto verso Paesi dell’Estremo Oriente, Russia e USA 50 Legame tra performance economico-finanziarie e IPRs 51 Analisi per quadranti • L’analisi per quadranti viene effettuata suddividendo le aziende in base al fatto che abbiano livelli di ROS e di crescita del fatturato superiori o inferiori alla media del campione nell’intervallo temporale 20082011 • Si analizzano le imprese in base alla numerosità di brevetti e marchi posseduti in relazione al quadrante in cui si trovano NOTA: l’analisi per quadranti viene effettuata sulle sole aziende manifatturiere, a causa della bassa numerosità di aziende commerciali aventi brevetti e marchi. 52 Analisi per quadranti: manifatturiero Aziende con fatturato inferiore a 2 M€ Q1: ECCELLENZA Q3: REDDITIVITA’ • 100% con brevetti • 0% con marchi • 0% con brevetti • 0% con marchi 25% di aziende 50% di aziende 12,5% di aziende ROS 12,5% di aziende • 0% con brevetti • 100% con marchi • 0% con brevetti • 0% con marchi Q4: CRITICITA’ Q2: CRESCITA CRESCITA DEL FATTURATO 53 Analisi per quadranti: manifatturiero Aziende con fatturato tra 2 e 10 M€ Q1: ECCELLENZA Q3: REDDITIVITA’ • 2,6% con brevetti • 0% con marchi • 52,6% con brevetti • 87,5% con marchi 20,6% di aziende 28,2% di aziende 25,6% di aziende ROS 25,6% di aziende • 26,3% con brevetti • 14,3% con marchi • 18,4% con brevetti • 0% con marchi Q4: CRITICITA’ Q2: CRESCITA CRESCITA DEL FATTURATO 54 Analisi per quadranti: manifatturiero Aziende con fatturato superiore a 10 M€ Q1: ECCELLENZA Q3: REDDITIVITA’ • 38,5% con brevetti • 45,5% con marchi • 0% con brevetti • 0% con marchi 6,3% di aziende 31,3% di aziende 25% di aziende ROS 37,5% di aziende • 18,1% con brevetti • 27,3% con marchi • 43,4% con brevetti • 27,3% con marchi Q4: CRITICITA’ Q2: CRESCITA CRESCITA DEL FATTURATO 55 Analisi per quadranti Evidenze • L’analisi fa emergere come le aziende con fatturato inferiore a 2 milioni di euro risultino distribuite per lo più nel quadrante criticità (Q4) • Invece, le aziende con fatturato tra 2 e 10 milioni di euro risultano equamente suddivise nei quattro quadranti • Per quanto riguarda le aziende medio-grandi (fatt > 10 M€), emerge che il quadrante eccellenza (Q1) è molto poco popolato 56 Analisi per quadranti Evidenze • In merito ai diritti di proprietà intellettuale, tra le aziende che si posizionano nel quadrante eccellenza (Q1), le micro imprese e le imprese più grandi (fatt > 10 M€) non detengono brevetti né marchi, mentre parte di quelle con fatturato tra i 2 ed i 10 milioni di euro possiede brevetti e marchi in misura maggiore rispetto alle aziende presenti negli altri quadranti • In generale, non sembra esserci un pattern regolare che lega le aziende che registrano brevetti e marchi al loro posizionamento nei quadranti 57 Analisi statistica 58 Analisi statistica • Per avere un’indicazione più significativa circa il legame tra il possesso di brevetti e marchi e le performance economico-finanziarie, è stata effettuata un’analisi statistica che si propone di testare l’effetto di una o più variabili indipendenti su una data variabile dipendente (per un approfondimento, si veda l’Allegato 1) • Per quanto riguarda le aziende manifatturiere del settore biomedicale, il test statistico evidenzia che non esiste un’associazione positiva tra il possesso di brevetti e marchi ed i ricavi di vendita • Questo non significa che il possesso di marchi e brevetti non dia altri vantaggi all’impresa, come ad esempio fedeltà dei clienti e le barriere all’innovazione verso i concorrenti. NOTA: l’analisi statistica viene effettuata sulle sole aziende manifatturiere, a causa della bassa numerosità di aziende commerciali aventi brevetti e marchi. 59 Conclusioni 60 Implicazioni aziende manifatturiere • Dalle analisi emerge che le aziende manifatturiere del settore del biomedicale registrano brevetti e marchi in modo consistente • L’attività brevettuale è molto concentrata su poche aziende manifatturiere di dimensioni più grandi; infatti, il 22% delle aziende registra brevetti e i portafogli brevettuali sono significativi, soprattutto per le grandi aziende • Al contrario, circa il 43% delle aziende manifatturiere deposita marchi, ma con portafogli molto contenuti • Un elemento positivo è legato alla forte tendenza alla registrazione di brevetti e marchi a livello internazionale 61 Implicazioni aziende manifatturiere • Si deve segnalare che l’attività legata ai brevetti è piuttosto recente e ha avuto un forte e rapido sviluppo • In generale, sembra trasparire un contesto caratterizzato da una ridotta capacità di valorizzare gli asset intangibili oggetto dell’analisi • Le imprese non sembrano in grado di generare specifici ritorni economico-finanziari legati significativamente al proprio portafoglio brevetti e marchi. Ciò non esclude che le aziende possano ricavare altri tipi di benefici dal deposito di brevetti e marchi 62 Analisi aziende commerciali 63 Descrizione del campione 64 Distribuzione delle aziende commerciali per provincia • Anche la maggior parte delle aziende commerciali del settore biomedicale è localizzata in provincia di Padova, il 26,7% in provincia di Verona 65 Età delle aziende commerciali • L’evoluzione delle aziende commerciali mostra un andamento fortemente crescente negli anni, a dimostrazione che l’aspetto commerciale si è via via affiancato più recentemente a quello produttivo 66 Numero di dipendenti aziende commerciali • Il numero medio di dipendenti delle aziende commerciali è 10, a conferma che il campione è costituito per lo più da piccole imprese • Il valore mediano conferma questa tendenza Valore medio e mediano del numero dipendenti Numero dipendenti Valore Medio 10 Valore Mediano 15 67 Analisi economico-finanziaria Fatturato e attività totali 68 Dati di fatturato aziende commerciali 1/5 • Nel 2012, quasi la metà delle aziende commerciali ha un fatturato tra i 2 e 10 milioni di euro • Risulta piuttosto elevata anche la quota di aziende commerciali con un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro 69 Dati di fatturato aziende commerciali 2/5 • L’insieme di aziende commerciali registra, negli anni di riferimento, un andamento crescente di fatturato totale • Il grafico considera sia l’insieme delle 86 aziende (campione intero) che il sottoinsieme delle aziende che presentano i dati di fatturato in tutti gli anni (sempre presenti) 70 Dati di fatturato aziende commerciali 3/5 • Le micro e piccole imprese registrano un trend leggermente positivo per il fatturato medio • Per le aziende di maggiori dimensioni tale trend crescente diventa più significativo, al punto che il fatturato medio arriva a raddoppiare nel 2011 rispetto al 2004 71 Dati di fatturato aziende commerciali 4/5 • L’andamento del fatturato medio del campione delle aziende commerciali mostra un trend complessivamente crescente in tutti gli anni d’analisi, sebbene su valori inferiori rispetto alle aziende manifatturiere 72 Dati di fatturato aziende commerciali 5/5 • Nel periodo tra il 2003 e il 2007 il tasso medio di crescita del fatturato delle aziende commerciali è stato mediamente del 10%, mentre nel periodo postcrisi si evidenzia un lieve calo nella crescita del fatturato (7,4%) Tasso di crescita del fatturato (pre-post 2007) Periodo Crescita fatturato 2003-2007 10% 2008-2011 7,4% * Calcolato come Cagr del fatturato 2003-2007 = (fatturato2007/fatturato2003)1/(2007-2003) – 1 Il dato aggregato è dato dalla media aritmetica dei cagr del fatturato delle singole imprese 73 Andamento degli asset aziende commerciali • Gli asset totali delle aziende commerciali registrano una crescita pressocché costante nell’intero arco temporale considerato, che si attesta intorno a valori pari all’11% Tasso di crescita degli asset totali (pre-post 2007) Periodo Crescita asset totali 2003-2007 11% 2008-2012 11,6% * Calcolato come Cagr degli asset 2003-2007 = (asset2007/asset2003)1/(2007-2003) – 1 Il dato aggregato è dato dalla media aritmetica dei cagr degli asset delle singole imprese 74 Livello di patrimonializzazione aziende commerciali • Il campione delle aziende commerciali registra un’incidenza del patrimonio netto sulle attività totali complessivamente in crescita e si attesta, nel 2012, attorno a valori del 31% 75 Immobilizzazioni immateriali aziende commerciali • La quota di aziende commerciali che registra a bilancio delle immobilizzazioni immateriali ha una tendenza moderatamente crescente nel tempo, arrivando all’80% negli ultimi anni • Considerando le sole aziende che registrano a bilancio delle immobilizzazioni immateriali, l’andamento medio dell’incidenza delle immobilizzazioni immateriali sulle attività totali registra un forte aumento a partire dal 2007 e attualmente si assesta intorno ai valori dello 4% Incidenza delle immobilizzazioni immateriali sul fatturato Andamento della % di aziende con immobilizzazioni immateriali 76 Evidenze aziende commerciali • La maggior parte delle aziende commerciali si sono sviluppate dopo gli anni ’80 • Negli anni, si registra un costante sviluppo del settore, con aziende nuove e un aumento del giro d’affari complessivo • Le aziende commerciali sono mediamente micro o piccole imprese e mostrano una crescita del giro d’affari complessivo, anche negli anni caratterizzati da maggior difficoltà economica • La maggior parte delle imprese registra in modo sistematico immobilizzazioni immateriali, ma l’incidenza sulle attività totali si mantiene su valori contenuti 77 Analisi economico-finanziaria Redditività e liquidità 78 Indicatori di redditività: ROS delle aziende commerciali • Il rapporto medio tra reddito operativo (Ebit) e fatturato, denominato (ROS), ha nel complesso valori compresi tra il 6% e l’8% circa • In particolare si riscontra un calo nel valore medio del ROS negli anni tra il 2007 e il 2009 e dopo il 2011 Andamento del ROS medio 10% 6.9% 7.2% 8% 6% 7.9% 8.3% 7.3% 6.9% 6.3% 6.1% 7.7% 6.4% 4% 2% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROS = (Ebit / Fatturato )*100 79 Indicatori di reddittività: ROA delle aziende commerciali • Il rapporto medio tra Ebit e attivo netto (ROA) ha nel complesso valori compresi tra il 7,3% e 11,6% • Il ROA si riduce nel 2005, 2008 e 2012 Andamento del ROA medio 14% 12% 10% 8% 10.6% 10.5% 11.6% 8.6% 8.3% 9.1% 8.6% 8.8% 7.3% 7.3% 6% 4% 2% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROA = (Ebit / Attivo Netto )*100 80 Indicatori di redditività: ROE delle aziende commerciali • Il rapporto medio tra utile e patrimonio netto (ROE) delle aziende commerciali del campione ha un andamento piuttosto altalenante • In particolare, i cali più significativi si sono verificati nel 2004, nel 2008 e nel 2012, attestandosi comunque attorno a valori interessanti Andamento del ROE medio 25% 20% 15% 20.93% 22.04% 21.28% 16.54% 19.07% 17.32% 15.40% 11.15% 13.25% 10% 13.33% 5% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *ROE = (Utile / Patrimonio Netto )*100 81 Liquidità primaria delle aziende commerciali • L’indice di liquidità primaria (o current ratio) esprime la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite correnti generate dalle passività a breve, con le entrate correnti generate dalle attività a breve • Anche le aziende commerciali presentano un indice di liquidità crescente, ma su valori che meritano attenzione Andamento dell'indice di liquidità primaria 0.40 0.33 0.30 0.20 0.14 0.20 0.18 0.19 0.18 0.27 0.23 0.22 0.25 0.10 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *Liquidità primaria = Disponibilità liquide / Debiti a breve 82 Crediti e debiti commerciali aziende commerciali • L’incidenza dei crediti commerciali sul fatturato per le aziende commerciali è piuttosto elevata, dal momento che tocca valori mediamente compresi tra il 43% ed il 52% • L’incidenza dei debiti commerciali sul fatturato ha nel complesso un andamento lievemente decrescente al di sotto del 20% Incidenza dei crediti commerciali sul fatturato 60% 50% 52.44% 44.77% 40% 43.12% 30% 51.82% 49.69% 52.82% 45.98% 50.45% 46.82% 40% Incidenza dei debiti commerciali sul fatturato 49.68% 30% 22.45% 20% 20% 21.27% 20.98% 17.85% 17.20% 18.24% 17.14%17.23% 15.68% 16.45% 10% 10% 0% 0% 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 83 Copertura degli oneri finanziari aziende commerciali • Nel complesso l’indice di copertura degli oneri finanziari del campione delle aziende commerciali ha un andamento piuttosto altalenante nel tempo, ma su valori sempre buoni • I valori da tale indice suggeriscono comunque la capacità da parte delle aziende del settore di coprire gli interessi verso le banche e/o altri finanziatori Andamento copertura oneri finanziari 17.9 20 16.6 15.6 15 11.6 15.6 11.0 10.0 8.6 10 14.4 10.6 5 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 *Copertura On. Fin. = Reddito Operativo / Oneri finanziari totali 84 Evidenze aziende commerciali • L’analisi degli indicatori di redditività evidenzia che le aziende commerciali hanno un andamento simile e costante nel tempo per quanto riguarda la redditività delle vendite (ROS) • Il ROA e il ROE delle aziende commerciali si assestano su valori interessanti, anche negli anni di maggior difficoltà economica • Particolare attenzione meritano l’incidenza dei crediti sul fatturato, che è piuttosto elevata, e i livelli di liquidità che si attestano su valori critici • Al contrario, le aziende del campione nel complesso presentano buoni livelli di copertura degli oneri finanziari 85 Analisi brevettuale 86 Metodologia – DB brevettuali • Database utilizzato: Thomson Innovation • Partendo dalla lista di aziende del settore, si procede con la ricerca dei brevetti di ogni azienda • La ricerca produce una lista di risultati che mostrano le informazioni di base di ogni singolo brevetto (Anno di pubblicazione, classe tecnologica, paese, ecc.) • Analisi ed elaborazione dei dati raccolti 87 Evoluzione temporale dei brevetti aziende commerciali • Il numero totale di brevetti raccolti senza limitazioni temporali è 44 detenuti da 2 aziende, di cui una ha un fatturato compreso tra i 2 e i 10 milioni di Euro, l’altra invece ha un fatturato superiore ai 10 milioni di Euro • Anche in questo caso, si nota che oltre il 90% dei brevetti sono successivi al 2000 • Le successive analisi sono state effettuate sui 40 brevetti registrati a partire dal 2000 Evoluzione temporale brevetti 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 73% 32 18% 9% 8 4 <2000 2000-2005 88 >2005 Numerosità dei portafogli brevettuali delle aziende commerciali • L’azienda con fatturato superiore a 10 milioni di Euro detiene un portafoglio che dal 2000 conta una trentina di brevetti, mentre quella con fatturato inferiore a tale soglia ha un portafoglio di dimensione minore ma comunque consistente • Il possesso di brevetti, in questo caso, si concentra in due sole aziende Dimensione media dei portafoglio brevettuali per classi di fatturato 40 32 30 20 8 10 0 < 2 M€ 2 M€ - 10 M€ 89 > 10 M€ Ampiezza geografica brevetti aziende commerciali • Il country code ci informa sul grado di internazionalizzazione dei brevetti, che risultano avere tutti una copertura internazionale • Il 26% dei brevetti risultano europei (EP), mentre i restanti estendono la protezione anche in paesi extra-europei registrando il brevetto presso ufficio del WIPO (WO) e degli USA (US) • Tali dati evidenziano la tendenza a proteggere a livello internazionale Percentuale di deposito nelle diverse aree WO Distribuzione geografica dei brevetti 38% 26% Europei US EP 36% Internazionali 74% 26% 90 Classi tecnologiche più rilevanti brevetti aziende commerciali • Le due classi tecnologiche più rilevanti per le aziende commerciali fanno riferimento, in generale, agli strumenti per analisi chimiche e/o fisiche • Segue la classe relativa alle apparecchiature per la microbiologia e l’enzimologia Ranking IPC Code più frequenti Ranking IPC Code G01N B01L C12M Categoria IPC Strumenti e metodi per analizzare i materiali a partire dalla loro composizione chimica o dalle loro proprietà fisiche Strumenti di uso generico per analisi chimiche o fisiche Apparecchiature per la microbiologia o per l’enzimologia 91 Quota brevetti 38,78% 24,49% 16,33% Evidenze aziende commerciali • Solo due tra le aziende commerciali detengono brevetti • Si evidenzia che il settore è molto giovane in termini di brevettazione • La tendenza è ad avere brevetti internazionali 92 Analisi dei marchi 93 Metodologia – DB dei marchi • Database utilizzati: Romarin e UIBM • Il database Romarin contiene i marchi internazionali, che, per settori in cui le aziende sono molto piccole e il mercato è legato al territorio nazionale, non dà una fotografia precisa; per questo gli si è affiancato il database UIBM dei marchi italiani • Partendo dalla lista di aziende del settore, si procede con la ricerca dei marchi di ogni azienda per titolare • I dati raccolti sono stati elaborati per ottenere le informazioni di interesse 94 Evoluzione temporale dei marchi aziende commerciali • Il totale dei marchi raccolti per le aziende del campione è 14, detenuti da 5 aziende su 86 • Le successive analisi prendono in esame soltanto i 13 marchi depositati dal 2000 Evoluzione temporale dei marchi 75.0% 80% 60% 40% 20% 0% 16.7% 8.3% 2 1 < 2000 11 2000-2005 95 >2005 Aziende commerciali con marchi per classe di fatturato • Si nota una certa polarizzazione delle aziende commerciali per quanto riguarda il possesso di marchi che si ricorda, però, sono solo 11 dopo il 2000 • Infatti oltre il 40% dei marchi del campione appartiene alle aziende con fatturato inferiore a 2 milioni di Euro, mentre il 60% è detenuto dalle imprese con fatturato superiore a 10 milioni di Euro Distribuzione delle aziende con marchi per classe di fatturato 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 60% 40% 0% < 2M€ 2M€ - 10 M€ 96 > 10M€ Numerosità dei portafogli di marchi delle aziende commerciali • La maggior parte delle aziende che detengono marchi ne ha 1 soltanto Distribuzione delle aziende per numerosità del portafogli 80% 60% 60% 40% 20% 20% 20% 0% 1 2-5 >5 Numero di marchi del portafoglio 97 Ampiezza geografica marchi aziende commerciali • Anche i marchi registrati dalle aziende commerciali a partire dal 2000 hanno tutti una protezione a livello internazionale, a conferma dell’attenzione verso i mercati esteri • Le aree principali per cui viene chiesta la protezione sono gli Stati Uniti, la Russia ed i Paesi Orientali Percentuale di deposito nei diversi Paesi Usa 13,7% Russia 11,8% Distribuzione geografica 0.0% Internazionali Italiani Cina 9,8% Giappone 9,8% Corea del Sud 9,8% 100.0% 98 Classi merceologiche per aziende commerciali • La classe merceologica più rilevante per il campione di aziende commerciali fa sempre riferimento ad apparecchi e strumentazioni medico-chirurgiche • Seguono quelle relative agli strumenti di misura, controllo e salvavita e prodotti ad uso sanitario-farmaceutico Ranking Nice class più frequenti Nice Class 10 09 05 Descrizione Apparecchi e strumenti chirurgici, medici; articoli ortopedici; materiale di sutura; protesi Strumenti di misura, controllo, e salvavita Prodotti farmaceutici, dentistici e veterinari; prodotti igienici per scopi medici; alimenti e sostanze dietetiche per uso medico o veterinario, alimenti per neonati 99 Percentuale marchi 76,93% 15,38% 7,69% Evidenze aziende commerciali • Nel settore del biomedicale, il numero di aziende che ha depositato marchi è maggiore del numero di aziende che ha depositato brevetti • Il 60% di marchi è detenuto dalle imprese con fatturato superiore a 10 milioni di Euro • Tutti i marchi hanno copertura internazionale, soprattutto verso Paesi dell’Estremo Oriente, Russia e USA 100 Conclusioni 101 Implicazioni aziende commerciali • Dalle analisi emerge che le aziende commerciali del settore del biomedicale registrano brevetti e marchi in modo praticamente trascurabile • La tendenza alla registrazione di brevetti e marchi è a livello internazionale • In generale, considerata la ridotta presenza di marchi e brevetti, il patrimonio immateriale protetto non sembra rivestire un ruolo strategico per le aziende commerciali. 102 ALLEGATO 1 Contestualizzazione nel progetto MISE-Unioncamere 103 Il Progetto MISE-Unioncamere • L’obiettivo del lavoro consiste nell’analizzare ed integrare dati di carattere economico-finanziario con informazioni relative ai diritti di proprietà intellettuale (IPRs – Intellectual Property Rights), nella fattispecie brevetti e marchi, a livello di impresa • Il progetto si propone inoltre di fornire una metodologia volta ad effettuare analisi dei diritti di proprietà intellettuale su specifici distretti/poli industriali 104 Specifiche metodologiche • L’analisi viene effettuata su tre specifici settori negli ultimi anni fino al 2012, considerando le imprese venete con un fatturato superiore a 1 milione di euro • Le evidenze che ne derivano sono volte a fornire una visione su specifiche di settore legate alla gestione degli asset intangibili 105 Possibili approcci metodologici Settoriale puro Istituzionale Basato su IPRs Specifiche Identificazione dei soggetti a partire dai codici ATECO di riferimento Identificazione diretta delle imprese affiliate ad un distretto o forme assimilabili Identificazione del portafoglio brevettuale di una certa area geografica su di una certa area tecnologica Logica Bilanci IPRs Dataset per elaborazioni Ragioni sociali Bilanci IPRs Dataset IPRs Imprese Bilanci Dataset Limiti • Esclusione di IPRs assegnati ad imprese escluse dal settore di partenza • Problemi di classificazione ATECO • Incertezza sulla esaustività della base informativa • Rischio di bias nelle analisi legati a motivazioni a livello di impresa nella scelta di adesione al distretto/polo • Necessità di competenze più specialistiche per la fase iniziale di raccolta dati • Focalizzazione su brevetti e non altre forme di IPRs 106 Analisi per settore Settore Approccio Metodologico Riferimenti Refrigerazione Istituzionale Settoriale puro Elenco imprese fornito dal distretto Refricold e AIDA (Codici ATECO 2007) Packaging Settoriale puro AIDA (Codici ATECO 2007) Biomedicale Settoriale puro AIDA (Codici ATECO 2007) 107 ALLEGATO 2 L’analisi statistica 108 Metodologia • Per avere un’indicazione più significativa circa il legame tra il possesso di brevetti e marchi e le performance economico-finanziarie, è stata effettuata un’analisi statistica che si propone di testare l’effetto di una o più variabili indipendenti su una data variabile dipendente • Il modello utilizzato è una regressione di tipo panel, che si basa cioè su un insieme di dati rilevati nell’intervallo temporale considerato • L’analisi panel, condotta con un software statistico (es: Stata), riceve in input un formato di dati che ha la seguente forma: Legenda: PAT = Brevetti, TM = Marchi 109 Metodologia • Le variabili inserite nel modello sono: Variabili indipendenti Numero di brevetti Numero di marchi Variabili dipendenti Fatturato ROS ROE Variabili di controllo Dimensione dell’azienda Età dell’azienda • Il modello su cui si basa l’analisi ha la seguente forma: Salesi,t = β0 + β1(∑τ Patentsi,τ) + β2(∑τ Trademarksi,τ) + β3(Firm assetsi,t) + Error term 110 Risultati dell’analisi • Si riporta di seguito il dettaglio dei risultati dell’analisi statistica per il modello avente come variabile dipendente i ricavi di vendita Nota: Perché il test sia significativo, la variabile P deve assumere un valore inferiore allo 0.005 111
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