ASCOLTA, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Io prego ora davanti a te giorno e notte per i tuoi servi Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, Neemia 1,6 con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile. Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. Deuteronomio 6,4-13 36 Agosto 2014 PREGHIERA Ti offro e consacro, Signore e redentore dell'anima mia, tutto il mio cuore, tutta la mia mente, tutta l'anima mia, tutte le mie forze, tutti i miei pensieri, parole, opere, fatica. Impiego questo giorno per far piacere, dare onore e rendere gloria a te; in riparazione dei miei peccati e in ringraziamento per i tanti benefici da te ricevuti. Ti ringrazio per tutte le grazie che mi hai fatto. Ti prego e ti supplico per la tua infinita bontà, di conservarmi in questo giorno e in tutto il tempo di vita che mi darai, non lasciandomi cadere nel peccato, e difendendomi dai pericoli: e così ti serva, onori, ami come si conviene, e mi impegno a volerlo fare per tutta la mia vita. Ti benedica, o Signore, la mia volontà, compiacendosi in te solo. Sono felice, Signore, che tu sia quel che sei. La vera preghiera non è nella voce, ma nel cuore. Non sono le nostre parole, ma i nostri desideri a dar forza alle nostre suppliche. Se invochiamo con la bocca la vita eterna, senza desiderarla dal profondo del cuore, il nostro grido è un silenzio. Se senza parlare, noi la desideriamo dal profondo del cuore, il nostro silenzio è un grido. O, che grande piacere sento nel vedermi il mio grande Dio, nel vedere la gioia con la quale tu operi tutte le cose in me, nel mio prossimo, in tutto il creato. Che io sia contento, Signore, di essere sempre a tuo servizio, e più non trovi pienezza di felicità in nessuna cosa creata, ma solo in te. SAN GREGORIO BARBARIGO s. Agostino 2 35 Gesù gli disse: Mi ami? Domenica 31 Agosto Gv 21, 16 Sono moltissime, non so nemmeno quante, le persone che conosco. Con quasi tutte ho un rapporto di buona educazione; con molte un po’ di cordialità, con parecchie amicizia, con alcune confidenza. Pochissime quelle che davvero amo. Sono le persone cui tengo molto e la cui presenza rende più bella la mia vita. Mi domando se tra queste ultime c’è anche Gesù. La risposta è no. Ho molta stima, ammirazione, rispetto anche timore del Signore, ma amore vero costante no. Mi piacerebbe ci fosse, ma non voglio mentire a me stesso, per ora non c’è. Non che questa sia una scelta, è una costatazione. Mi domando che cosa fa sì che io ami alcune persone e una risposta è la confidenza che è nata dalla sincerità e dalla costanza della frequentazione. Cose che non ho con Gesù, non ho costanza nel frequentarlo, nello stare con lui. Non ho molta confidenza con lui. Signore, tu mi chiedi se ti amo. Io ti rispondo: Aiutami a trovare la via per amarti e a seguirla con costanza. Sì, mio amato, ecco come si consumerà la mia vita... Non ho altro mezzo per provarti il mio amore che gettare fiori, vale a dire non lasciarmi sfuggire alcun piccolo sacrificio, alcuno sguardo, alcuna parola; approfittare di tutte le cose più piccole e compierle per amore. Voglio soffrire per amore e gioire per amore, e così getterò dei fiori davanti al tuo trono; non ne incontrerò nessuno senza sfogliarlo per te... Poi, mentre getto i miei fiori, canterò (si può forse piangere compiendo un gesto così gioioso?), canterò anche quando mi sarà dato di cogliere i miei fiori in mezzo alle spine, e il mio canto sarà tanto più melodioso quanto più le spine saranno lunghe e pungenti. PAROLA E SILENZIO Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola, perché i nostri pensieri sono già rivolti verso la Parola. Facciamo silenzio dopo l'ascolto della Parola, perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi. Facciamo silenzio la mattina presto, perché Dio deve avere la prima Parola, e facciamo silenzio prima di coricarci, perché l'ultima Parola appartiene a Dio. Facciamo silenzio solo per amore della Parola! Dietrich Bonhoeffer TERESA DI LISIEUX 34 3 Onora il Signore con i tuoi beni Lunedì 11 Agosto Pr 3,9 C’è un verbo, “onora”, che stride, ad una prima lettura, con la parola “beni” e che mi fa pensare che questo versetto tratto dal libro dei proverbi non ha nulla a che fare con una qualche preghiera. Senza poi contare quel “tuoi” possessivo. Poi, riflettendo mi viene in mente quella domanda che un giovane rivolge a Gesù su cosa deve fare per seguirlo. La risposta del Signore è: “Va, vendi quello che hai…..” ...allora forse un nesso c’è. Per “beni” poi, si possono intendere non solo cose materiali, ma anche l’amore verso una persona, l’amicizia, la fedeltà, l’onestà, la sincerità ….. “Onora il Signore con i tuoi beni”. Ogni mio gesto, ogni mia parola, ogni cosa o affetto che mi “appartiene” mi è stato dato perché io possa onorare, rendere grazie, al Signore. Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo? Gs 5,14 Sabato 30 Agosto Non sempre si capisce tutto e subito quello che si vive. Spesso si fraintende e si capiscono le cose con lo stato d’animo e con la consapevolezza che si ha in quel determinato momento. Poi, quando è passato un po’ di tempo, le cose sembrano diverse o si capiscono diversamente da come si erano capite. Così anche con le persone, con noi stessi. Signore, aiutami a non avere fretta di mettermi dalla parte della verità Insegnami a chiedere a te qual è e dove sta la verità. Tu mi parli nelle cose della vita fa’ che io ti interroghi attraverso ciò che vivo e che sono attraverso ciò che faccio e che trovo per trovare la Verità. Amen. All’angelo custode Nel tuo silenzio La mia vita dispersa si raccoglie Come calmo scorrere d’onda Nel canto dell’ultima luce. O Signore aiutami a riconoscere i beni che hai messo nel cammino della vita e fa’ che in ogni momento siano segno di grazie e di preghiera. O Angelo della lode E della contemplazione eterna, Angelo adorante, prendi nel cavo delle pure mani il guizzo breve della mia vita e fanne un osanna di fuoco che non si estingue più. Nella tua preghiera La mia sete infinita si placa Come per vena d’acqua improvvisa Sull’erta d’arido monte. Amen Nel tuo amore Il mio cuore illimpidisce in fiducia Come lucerna avvivata Dal fluido calarvi dell’olio. 4 33 Venerdì 29 Agosto Il Signore volga verso di te il suo volto e ti dia la sua pace! Num 6,26 Chiunque si innalzerà sarà abbassato Martedì 12 Agosto Mt 23,12 Cantico di Zaccaria (Luca 1, 68-79) Basta ricevere un’occhiata storta per farsi mille domande. Basta una strizzatina d’occhio per sentirsi visti. Basta non essere guardati per sentirsi esclusi. Ognuno ha bisogno di sentirsi guardato con affetto e di guardare con affetto: mi pare che questo sia “volgere il volto verso” e mi pare che questo sguardo dia pace al cuore e forza alla vita. Chiedo al Signore di guardare le persone con occhi buoni, di essere guardato con occhi buoni. La Bibbia dice che lui ci guarda sempre con occhi buoni; io non sempre sento questo suo sguardo si di me, ma voglio fidarmi. So che tu ci guardi con bontà Fa’ che sentiamo in noi la forza della benedizione e della pace che viene dal sentirci accompagnati da te. Amen. Benedetto il Signore, Dio degli uomini, perché ha avuto compassione di noi, ha ascoltato il nostro grido d'aiuto e ha mandato il suo Figlio sulla terra. Come promesso dagli antichi profeti Dio si è fatto nostro servo ed amico per riscattare dal giogo della paura gli schiavi della legge e del peccato. Così ha rivelato la misericordia di Dio verso tutti gli uomini della terra e ha rinnovato il patto d'amore tradito dalla durezza dei cuori. Da ogni razza, lingua e cultura ha chiamato i nuovi credenti e li ha resi dei re, dei profeti, dei sacerdoti a servizio del mondo. E tu Gesù, Messia Nazareno, sarai chiamato il Cristo, il Signore, perché hai portato al suo compimento la rivelazione del volto del Padre. Hai annunciato la Buona Notizia dell'amore misericordioso di Dio che riconcilia gratuitamente gli uomini perdonando tutti i loro peccati. Come luce che illumina il cammino e come fonte inesauribile di vita la tua parola libera ogni cuore e lo incammina sulla via della pace. A te Padre di tutti gli uomini, a te Figlio, Messia Salvatore, a te Spirito, Grazia e Amore, la lode nei secoli, amen 32 Mi viene immediato il collegamento con la critica alla superbia, all’arroganza, alla saccenteria e all’esibizionismo, atteggiamenti sicuramente biasimati da Gesù, ma preferirei soffermarmi su un aspetto meno evidente. Partendo dalla considerazione che chi si innalza lo fa perché si sente migliore rispetto agli altri, nel momento in cui Dio lo “abbassa”, si può comprendere come il Suo giudizio sia diverso da quello dell’uomo. Infatti, mentre Dio vede le cose del mondo secondo una certa prospettiva, noi le consideriamo diversamente da Lui, le comprendiamo in maniera più limitata e forse superficiale, quasi avessimo sugli occhi un velo che offusca la visione integrale e completa della realtà, precludendoci l’onniscienza, che è invece propria di Dio. Appunto per questa nostra limitatezza, noi uomini cerchiamo di prevalere gli uni sugli altri, ci mettiamo spesso in mostra e talvolta ci autoincensiamo, ma Dio, che sa vedere nel profondo di ciascuno, fa sì che vengano abbassati coloro che, anche nelle piccole cose, si sentono superiori agli altri e che vengano innalzati coloro che veramente hanno capito che non conta emergere agli occhi degli uomini, ma agli occhi di Dio. Padre celeste! Ciò che in compagnia degli uomini, specialmente nel brusio della folla, tanto difficilmente si riesce a sapere: ciò che altrove si è riusciti comunque a sapere e si dimentica poi così facilmente per il chiasso della folla, cioè l'essere uomo e il significato religioso che quest'esigenza comporta: fa' che ci sia dato di saperlo, e se l'abbiamo dimenticato che torniamo a impararlo dal giglio e dall'uccello. Fa' che lo impariamo, non in una volta sola e tutto insieme, ma almeno un poco e un po' alla volta e che questa volta dall'uccello e dal giglio impariamo silenzio, obbedienza e gioia! SOREN KIERKEGAARD 5 Venerdì 1 Agosto Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore suo Dio Se oggi udite la sua voce, non indurite i vostri cuori Eb 3,7-8 Giovedì 28 Agosto 1 Sam 30,6 Dio non ci vuole perfetti. Anzi. Tra i protagonisti della Bibbia, Davide è uno di quelli che sento più vicino. Tanto grande la sua passione, il suo slancio verso Dio, quanto costante la sua fragilità. Sbagliare e cadere, cadere e ripartire, ferire e chiedere perdono...su questa scuola Davide è divenuto padre, Patriarca. Non un uomo senza difetto, ma uno che si pentiva sinceramente e si perdonava, che si accoglieva, che era in fin dei conti entrato perfettamente in sintonia ed armonia con il linguaggio, il modo d'amare di Dio. Un uomo ricco e potente che ha tanto amato la bellezza e che l'ha spesso posseduta, ma che infine è arrivato a capire che la cosa che vale più di tutto possedere è Dio. Immagino il modo di vivere di Davide e un po’ lo ritrovo oggi in mio figlio di otto mesi. Quando lo sollevo in aria per portarlo a colpire con la testa il cuore di stoffa appeso al lampadario, lui si prepara chiudendo gli occhi, mentre sorride e si abbandona al lancio. Credo che Dio, quando ci solleva verso un qualche ostacolo alla vita, ci desideri così. Spesso si sente che in questo o in quel santuario qualcuno riporta messaggi di Maria, di Gesù. Francamente sono sempre perplesso su queste cose, però rispetto il modo di credere di ciascuno e se chi segue queste cose si trova migliore le segua pure. Non ho mai sentito la voce di Dio, e allora, come posso ascoltarla? Rifletto su quello che Gesù ha detto: Io sono la via la verità la vita. Penso così: in tutto ciò che nel mio cuore mi aiuta ad essere più vero, lì c’è la voce di Dio. In tutto quello che mi aiuta a non fermarmi, a non scoraggiarmi, ma a riprendere ogni giorno il cammino lì c’è la voce di Dio. In tutto ciò che rende la mia vita più viva, più bella, più forte lì c’è la voce di Dio. Ma non sempre ascolto la parte migliore del mio cuore. Signore, aiutami a riconoscere la tua voce nella vita di ogni giorno. Ogni giorno tu parli in ciò che è buono Fa’ che io ti ascolti e ti segua. Amen. Vienimi incontro con favore Dio, che ci fortifichi. O Dio, grazie al quale distinguiamo Dio, che ci induci alla piena verità. il bene dal male. Dio, che ci richiami sulla via. Dio, grazie al quale fuggiamo il male Dio, che ci conduci fino alla porta. e perseguiamo il bene. Dio, che fai si ch'essa si apra a coloro Dio, grazie al quale non cediamo di che bussano. fronte alle avversità. Dio, che ci doni il pane di vita. Dio, grazie al quale bene serviamo e Dio, grazie al quale siamo assetati di bene siamo soggetti al potere. quell'acqua che, una volta bevuta, Dio, grazie al quale apprendiamo disseta per sempre. essere altrui le cose che reputavamo Dio, che ci purifichi e ci prepari alle nostre, ed essere nostre quelle che ricompense divine: vienimi incontro ritenevamo altrui. con favore, mio Dio. Dio, che ci spogli di quel che non è, AGOSTINO D’IPPONA per rivestirci di quello che è. Signore mio Dio, non ti chiedo di non cadere più, ti chiedo di accompagnarmi nel cammino del perdono e dell'accoglienza di me stesso. Non ti chiedo di rendermi capace di spogliarmi di tutto, ti chiedo di aiutarmi a crescere nella relazione, nell'intimità e nell'amicizia con te. 6 31 Mercoledì 27 Agosto Non desiderare la moglie del tuo prossimo Es 20,17 Con mia moglie siamo sposati da quasi trent’anni e molte cose tra me e lei sono cambiate da quando abbiamo iniziato la nostra storia. Ho sentito una volta d. Massimo dire che uno dei criteri per vedere se c’è davvero amore nella coppia è vedere se il modo di amare che ho ha fatto diventare più bella l’altra persona. Io mia moglie la vedo bella. Non so se lei mi vede più bello di trent’anni fa. Dopo glielo chiedo. Però è vero che spesso indugio a guardare altre donne, magari nemmeno le conosco, ma mi piacciono. Credo sia naturale. Non sempre le cose tra noi due sono al massimo: quando sono al minimo mi viene da guardare altre donne o anche di vederle meglio di mia moglie. Poi mi vergogno di quel che ho pensato, ma a lei non lo dico. Non so se anche lei fa gli stessi pensieri. Però è vero: se continuo a pensare alle altre donne non mi accorgo più di quel che è e che fa mia moglie e mi pare che le altre siano migliori, anche fisicamente. Poi dentro me penso alle tante cose che abbiamo fatto insieme, agli anni che ci hanno fatto diventare genitori e adulti e dico grazie al Signore che mi ha fatto incontrare questa ragazza, questa moglie. Salvaci Signore e abbi pietà degli anziani e dei giovani, dei poveri, degli orfani e delle vedove, di coloro che sono ammalati e dei tuoi servi che sono nel dolore nella disgrazia e nell’afflizione, in prigione e nella detenzione, nella reclusione, anzitutto di coloro che sono perseguitati a motivo del tuo Nome. Ricordati di loro, visitali, fortificali e dona loro la libertà e la liberazione. Salva Signore e abbi pietà di coloro che ci odiano che ci offendono che ci perseguitano e non lasciare che si perdano per causa nostra, di noi, che siamo peccatori. Chi può sapere ciò che è buono per l’uomo nella sua vita? Eccl 6,12 Aspetto in coda alla cassa e guardo il mio carrello della spesa. Rimango sorpreso di quante cose l’ho riempito. Servono veramente tutte? E nel mio “carrello” della vita quante cose ci sto mettendo? Certamente un miscuglio di cose buone e meno buone, essenziali e inutili o vane, e credo che queste ultime siano maggiori delle prime. La parola essenziale mi fa pensare al “minimo indispensabile”, mentre significa ciò che è “sostanziale”, “fondamentale”, ciò che è “essenza della vita”, richiamo all'olio essenziale che sono stato unto nel battesimo e poi nel crisma e mi da vita nuova per mezzo di Cristo. Essenziale è la sobrietà che consente di stupirsi della bellezza dell’universo. Essenziale è la parola da capire e vivere per cominciare a conoscere ciò che è buono per l’uomo nella sua vita. Signore fammi amare la semplicità della vita il rispetto del creato e delle sue creature perché ciò che hai fatto è cosa buona. Signore, vengo a te come un bambino: come un bambino che tu vuoi che io diventi, come quel bambino che diventa chi a te si abbandona. Rinuncio a tutto ciò che rappresenta il mio orgoglio e che, davanti a te, costituisce la mia vergogna. Ti ascolto, Signore, e sottometto a te il mio cuore. ANDRÉ GIDE DALLA LITURGIA ORTODOSSA 30 Sabato 2 Agosto 7 Domenica 3 Agosto Domani mattina vedrete la Gloria del Signore Es 16 Il popolo degli Ebrei nel cammino del deserto soffre sete e fame e si lamenta aspramente con Mosè e Aronne. I due fratelli invocano Dio e Dio manda la manna e le quaglie. Avevano già sperimentato molte volte l’aiuto del Signore, eppure il bisogno ha fatto mettere in dubbio la vicinanza di Dio. Sono anch’io così. Finché va tutto bene anche la mia fede va bene; non appena qualcosa va storto metto in dubbio la validità di ciò che credo. Questa frase mi fa capire che il Signore si prende cura di me, di noi anche quando io non ne siamo consapevoli. E poi penso che nella vita non posso avere tutto quando decido io: la Bibbia mi dice “domani” e così capisco che è importante anche aspettare e fare nell’attesa, quel che dipende da me. Signore, fa’ che distingua tra bisogno e capriccio. Quando preghi, rivolgi la preghiera al Padre Mt 6.6 Martedì 26 Agosto Non passa settimana, potrei quasi dire giorno, in cui non trovi motivi per lamentarmi. A volte è per sciocchezze, altre per cose relativamente più importanti; a volte lo esterno apertamente, altre no (anche se sicuramente chi mi è vicino lo percepisce…); a volte le vere ragioni mi sono chiare, altre un po’ meno, restano nascoste nel mio cuore – perché non so o non voglio farle emergere – e ciò di cui mi lamento è quindi solo un sintomo, l’esternazione di un malessere che devo trovare il coraggio di affrontare. Ebbene, com’è che reagisco a questo “malstare”? Cosa faccio, o cosa credo di poter fare per “cambiare le cose”? Spesso mi illudo di poter trovare risposta o aiuto riponendo speranze e aspettative nei “posti” sbagliati; senza accorgermene mi costruisco un mio “vitello d’oro”, che sembra darmi sicurezza… anche perché, magari, quel vitello sono io… divento auto referenziale, ho la presunzione di essere nel giusto, di non dovermi mettere in discussione. È invece sempre e solo al Padre che devo affidarmi. È Lui – più di me – a sapere di cosa ho bisogno, e sicuramente Lui sa come esaudire la mia preghiera. Porgerla, con umiltà e perseveranza, sta però a me. Aiutami a non essere schiavo delle cose che mi mancano. Cerco la tua protezione Cerco la protezione del Signore dell' alba, contro il male del creato; contro il male dell' oscurità quando si stende; contro il male di coloro che soffiano sui nodi; contro il male dell'invidioso quando invidia. Apri i miei occhi così che io veda come tu ti prendi cura di me. Insegnami a saper aspettare: la tua Gloria si rivela di nuovo ogni mattina. SURA DELL’ALBA - CORANO CXIII 8 29 Lunedì 25 Agosto Dio rende la mia via diritta 2 Sam 22,33 Nella mia auto non c’è il navigatore. Scelta? No, uso poco l’auto e i miei percorsi sono spesso gli stessi. Ammetto che quando esco dais soliti tragitti e percorro centinaia di chilometri aguzzo gli occhi a cercare indicazioni stradali, spesso chiedo a qualcuno che spesso non sa dirmi la strada da fare. Sono i momenti in cui mi pento di non essermi comprato un navigatore satellitare. È anche vero che qualche altra volta, in auto con qualche amico munito di satellitare, abbiamo sbagliato strada perché le mappe del satellitare “non era stato aggiornato”. Credo che un buon autista sia colui che quando si accorge di aver sbagliato strada chiede informazioni o, se non trova nessuno, torna indietro fino al punto in cui c’erano indicazioni sicure. Nella vita ho spesso bisogno di chiedere a qualcuno che strada prendere, o se va bene quella che sto percorrendo. Non sempre ho avuto buone indicazioni; credo di non essere sempre stato nemmeno io in grado di suggerire quelle buone. Spesso non so come parlare o cosa rispondere alle domande, anche a quelle non fatte, dei miei figli. Il versetto mi dice che Dio rende la via diritta, buona, giusta. Capisco che non devo solo guardare alle strade, ai modi di pensiero e di vita che io conosco e pratico o che qualcuno conosce o pratica, meglio domandare anche a Dio come devo andare e dove andare. O Dio, crea in me un cuore puro Sl 51,10 Quando veniamo al mondo, il nostro cuore è puro, incontaminato, ma man mano che cresciamo (parlo ovviamente per me), spesso ci affidiamo e affezioniamo troppo alle “cose” che conquistiamo a volte troppo facilmente, aiutando così inconsciamente il nostro cuore ad indurirsi facendolo diventare egoista e possessivo, perdendo contemporaneamente l’umiltà, la disponibilità e la semplicità. Ti chiedo pertanto o Dio, che da lassù tutto vedi, di aiutarmi ad aprirmi a te, in modo da farmi accettare le mie tante debolezze, creando in me un “nuovo” cuore, puro come quello ingenuo di un bambino, in modo da riuscire meglio ad accettare, apprezzare e amare il prossimo, la Vita con tutto quello che contiene. Padre, tu sei il principio della vita, della conoscenza, la fonte di ogni santità, sei tu che ci chiami alla vita, ad essere noi stessi, fa che ogni uomo alla fine possa dire: ecco in me la tua grazia non fu vana. Dio, insegnami la strada di ogni giorno. Spesso mi perdo ma continuo ad andare pensando di trovare poi la strada giusta. Non è così. Mi ritrovo poi con un senso di fatica e basta. Guida i miei pensieri, i miei sentimenti, le mie reazioni, il mio cuore, le mie parole e raddrizza tutto quello che in me è storto. 28 Lunedì 4 Agosto D.M. Turoldo 9 Martedì 5 Agosto Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio Lc 18,27 Non riesco a fare pace con una persona un famigliare che mi ha ferito. Per quanto cerchi di non lasciarmi prendere dal risentimento non riesco. Mi fa male solo vedere questa persona perché mi fa ricordare l’umiliazione che secondo me ho ricevuto da lui. Ne ho parlato a un prete in confessione e mi ha suggerito di pregare per questa persona. Non l’ho ancora fatto. Ammetto che a me sembra impossibile riuscire a perdonare e ammetto anche che questo mi fa star male. Signore mio Dio, non ho alcuna idea di dove sto andando, non vedo la strada che mi è innanzi, non posso sapere con certezza dove andrò finire. E non conosco neppure davvero me stesso e il fatto che pensi di seguire la tua volontà non significa che lo stia davvero facendo. Sono però convinto Signore, io non so come fare. che il desiderio Aiutami a trovare la via del perdono visto di compiacerti, che a te nulla è impossibile, anche le cose in realtà ti compiace. che a me sembrano tali. E spero di averlo in tutte le cose. Spero di non far mai nulla senza un tal desiderio. E so che se agirò così la mia volontà mi condurrà per la giusta via, quantunque possa non saperne nulla. Avrò però sempre fiducia in te per quanto mi possa sembrare di essere perduto e avvolto nell'ombra della morte. Non avrò paura, perché tu sei sempre con me e non mi lascerai mai solo di fronte ai pericoli. Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità Gv 16,13 Com’è difficile, specie in alcuni momenti della vita, distinguere la Verità dalla non verità, quanto di reale, autentico, ci sia di una situazione, un avvenimento, e quanto sia mediato dai miei poveri e -spesso incapaci- sensi. Ed è ancora più fatica farsi una propria opinione, nei nostri giorni, in cui siamo bombardati di tante “verità” altrui... Fa’, Signore, che io abbia sempre l’umiltà di chiederti aiuto. Solo tu sai e puoi condurci verso la luce della pienezza. Che io possa provare ad essere persona autentica e portare Verità nelle relazioni e nei rapporti con gli altri. Signore, ogni volta che consideri i miei peccati, le mie mancanze, ricordati della purezza di tua Madre! Signore, ogni volta che consideri le mie infedeltà, ricordati delle suppliche di Colei che ti ha portato in grembo! Signore, ogni volta che consideri la mia impurità, le mie sozzure, ricordati della verginità, della radiosa santità di Colei che ti ha generato! THOMAS MERTON 10 Domenica 24 Agosto 27 Sabato 23 Agosto Siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera del tuo servo Nessuno potrà farti del male Mercoledì 6 Agosto At. 18, 10 Ne 1,6 Mi colpisce che Neemia dica che si ascolta con gli orecchi attenti e con gli occhi aperti. Mi colpisce perché mi fa capire che si ascolta anche con gli occhi. Con gli occhi posso ascoltare le cose che la bocca non dice, vedendo l’espressione del viso, degli occhi, vedendo come uno si presenta, ...anche guardando la camera dei miei figli. Non sempre ascolto con gli occhi, anzi molto poco. È un aspetto da migliorare e ringrazio la Bibbia che me lo fa capire. E poi anch’io come Neemia chiedo al Signore che non ascolti solo mie (poche) preghiere ma che mi ascolti con gli occhi, che mi segua in tutto ciò che faccio. Signore apri gli occhi sulle nostre vite, seguici e guidaci. Guarda quello che facciamo: parla della nostra vita. Guarda il nostro cuore e ascolta le parole che non ti diciamo con la bocca. Padre nostro, non permettere che siamo tentati dal consumismo che rende vigliacchi, dalla violenza che uccide l'amore, dall'ideologia che snatura la fede. Libera l'uomo e la terra, Signore, da ogni potere che umilia e incatena, da un progresso che porta la morte, da un futuro senza speranza. Libera e salva tutti i tuoi figli pellegrini sulle strade del mondo, falli crescere alla statura adulta del tuo amore che è amore di Padre. Quando leggo questo passo degli Atti degli Apostoli, penso sempre a mia mamma, come tutte le mamme, che fin da bambino mi ha accompagnato con i suoi consigli e i suoi : “Sta tento a no farte del mae" , vardate in giro e non dare in posti pericoeosi". Ancora adesso, da adulto, la prima frase di mamma, dopo un saluto, è quella di non fare e farmi del male. Potenza delle mamme! Ma quale sarebbe il male? Quello di sbucciarsi cadendo dalla bicicletta o di non sudare troppo, perché poi mi viene la bronchite? Può essere, ma, come negli Atti : "Perché Io sono con te! Nessuno potrà del male", il male è ben altro. Ci viene ricordato, da Papa Francesco: il male non viene da Dio, il male sono le nostre divisioni e il nostro giudicare; il maligno entra attraverso strade ben diverse da quelle di cadere dalla bicicletta e i nostri genitori, anche i padri, sono presenti nelle nostra vita di tutti i giorni (anche se qualcuno di loro si è già accomodato in cielo), per ribadire che sono con noi, forse per interposta persona divina, perché nessuno potrà farmi del male. Loro, per grazia di Dio, ci hanno seminato...forse stanno solo proteggendo l'investimento del chicco di grano (figlio) per farlo fruttificare nel bene e nella prosperità; nella loro esperienza, supportata dalla Sapienza divina, ci sta tutta la certezza che la zizzania (che non a caso significa discordia) è il male con cui cresceremo (purtroppo) e da cui dovremo e sapremo essere diversi, per diventare alla fine del buon grano maturo, pronto per la Casa del Signore. Dio mio e Signore della mia vita, liberami dallo spirito dell’ozio, dalla volontà propria, dalle parole inutili. Ma lo spirito di purezza, di umiltà, di pazienza, di amore concedilo al tuo servitore. O mio Dio e mio Re, fa’ che io veda i miei peccati e che non giudichi il mio prossimo perché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen. S. EFREM 26 11 Giovedì 7 Agosto Pratica la giustizia, ama la pietà, cammina umilmente con il tuo Dio Chi risponde prima di aver ascoltato, mostra la sua follia e rimane confuso Venerdì 22 Agosto Pr 18,13 Mic 6 Se leggiamo un giornale sembra che intorno a noi non accada niente di buono, dai disastri naturali, alla politica e per non parlare della vita in famiglia; litigi,incomprensioni... Ed il lavoro? Quando manca si porta via anche la nostra dignità, quando c'è sembra che voglia rubarci del tempo che vorremo dedicare a qualcos'altro. Ed allora cosa ci facciamo qui? Dovremmo invece ricordarci che siamo delle creature infinitamente piccole, ma che i propri talenti possono fare grandi cose, ma solamente se ci rispettiamo a vicenda e ci prendiamo cura gli uni dagli altri. Grazie Signore del tempo che mi regali ogni giorno, aiutami a viverlo con misericordia, giustizia ed umiltà. Mio Dio, l'anima che hai messo in me è pura; tu l'hai creata, tu l'hai soffiata in me e tu la custodisci dentro di me. Tu la riprenderai da me e me la restituirai in un futuro avvenire: tutto il tempo in cui l'anima è dentro di me, io ti ringrazio, o Signore mio Dio e Dio dei miei padri. Benedetto tu, o Signore, . che restituisce le anime ai corpi morti. BENEDIZIONE EBRAICA AL MOMENTO DEL RISVEGLIO 12 Nella nostra società l’ascolto viene spesso identificato con il semplice sentire: sento, ma nello stesso tempo faccio moltissime altre cose... Mi rendo conto che abbiamo tanto bisogno di essere ascoltati e di come ascoltare gli altri sia difficile. La Bibbia non è di questo parere. Tutto in essa è permeato dall’ascolto. L’ascolto, secondo me, coinvolge tutta la persona, presuppone un empatia e accettazione, attraverso un’attenzione alla persona che coinvolge il cuore. Credo sia un cammino che esige un allenamento continuo, è un rapporto positivo in cui ogni persona si sente compresa, non giudicata. La parte superficiale dell’ascolto è la fretta di arrivare a conclusioni e dare risposte affrettate dimostrando ignoranza nell’ascolto e lo smarrimento cioè l’incapacità di creare rapporti sani, buoni, basati sull’amore. Gesù aveva occhi e cuore nuovi per ogni persona, non aveva preconcetti o schemi già fatti… Quando si ascolta con amore sono coinvolte le emozioni, i gesti, il sorriso… Così è l’ascolto della Parola che avviene quando è coinvolto il nostro cuore, nel silenzio perché diventi parte di noi, ci trasformi e cambi la nostra vita. 25 Mio Dio, mi hanno detto che Tu, molte volte, hai parlato ai Tuoi amici: ad Abramo, a Mosè, a David, al Tuo figlio Gesù quando viveva tra noi, a San Francesco.... Mio Dio, mi hanno detto che Tu parli sempre a chi vuole ascoltarti. L'universo intero, le creature della terra, le opere dell'uomo, i fatti e le persone, le pagine della Bibbia sono pieni di te. Io mi siedo. Tante voci mi piovono addosso, ogni giorno, ogni istante. I genitori, i professori e gli amici, i cantanti e i campioni, la televisione e i giornali... tutti vogliono dirmi la loro. Io mi siedo, con la testa in silenzio, con il cuore tranquillo, con il corpo disteso. Ecco, tra mille emittenti, voglio sintonizzarmi con Te. Sono pronto. Mio Dio, parla. Io ti ascolto. DON TONINO LASCONI Giovedì 21 Agosto Dio è stato molto buono con me Questa bellissima frase provoca in me una sensazione di gratitudine verso tutte le cose meravigliose che attraverso i nostri occhi giungono direttamente nell'anima. Ricordo la gioia della nascita dei miei figli. Gratitudine di vederli crescere con tutte le prove che la vita ci impone. Gratitudine per tutte le piccole gioie quotidiane come un sorriso ricevuto o un gesto gentile. Gratitudine per il dono della vita perché nulla è scontato! Ed ogni volta che volgo lo sguardo al mio passato sento di essere grata a Dio perché è stato molto buono con me! Pronuncia la parola magica: Grazie. Dilla ad alta voce, gridala dai tetti, sussurrala a te stesso, declamala a mente e poi sentila nel tuo cuore: l'importante è che, da oggi in poi, tu la porti sempre con te. Quanto a me il mio bene è stare unito a Dio Gen 33,11 Provvedi, Signore, ai tuoi figli la casa, il cibo, il vestito, un lavoro, un po’ di cultura e la dignità dei uomini liberi. Sorreggi chi è debole e solo, conforta chi è nel dolore; fatti amico di chi è emarginato, accompagna chi affronta la morte. Perdona, Signore, i peccati che l'uomo stupidamente commette: le violenze, le guerre, i razzismi e l'ingiusto accaparramento dei beni. Perdona il falso pietismo, l'orgoglio e la durezza di cuore; perdona e insegnaci a perdonare con la misura del tuo amore per noi. Il mio bene… Dio sa cosa è bene per me, solo che io penso, probabilmente, che il mio bene sia qualcos'altro. Vedo persone attorno a me e ad altri, che si comportano in modo scorretto, cattiva, truffaldino, a cui, pare, và tutto a gonfie vele! E, vergognandomene un po’, provo invidia. Ma poi ragionandoci su, capisco che non sarei, volontariamente, capace di comportarmi come loro. Allora trovo conforto nella preghiera. Prego Dio perché renda forte il mio cuore: all'invidia, alla cattiveria, alla vendetta. Trovo sollievo e mi sento in pace. Signore, aiutami nella mia pochezza: perché trovi la forza di seguirti nelle avversità; perché trovi sempre la fiducia in te; perché capisca che tu mi ami come sono. E sia pace tra popolo e popolo e tra credenti di confessioni diverse; sia pace tra famiglia e famiglia e all'interno della stessa famiglia. R. Byrne Venerdì 8 Agosto Sl 73,28 Facci riposare, Signore nostro Dio, in pace e facci rialzare, o nostro re, per la vita. Stendi sopra di noi la tenda della tua pace, correggici con il consiglio buono che viene da te e salvaci per amore del tuo Nome. Sii una protezione intorno a noi e allontana da noi il nemico, la peste, la spada, la fame e l'afflizione; allontana Satana davanti a noi e dietro di noi e nascondici all' ombra delle tue ali. Perché tu sei un Dio che ci custodisce e che ci libera; perché tu sei un Dio che è re clemente e misericordioso. Custodisci il nostro uscire e il nostro entrare nella vita e nella pace, da ora e in eterno. Benedetto sei tu, Signore, che custodisci il tuo popolo Israele per sempre. BENEDIZIONE EBRAICA 24 13 Sabato 9 Agosto Sii di esempio nelle parole, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza Non temere, solo abbi fede Mercoledì 20 Agosto Lc 8,50 1 Tm 4 "Chi meglio di me può dare l'esempio per qualcosa, anzi, per qualsiasi cosa?”. Ognuno di noi la pensa così poiché crediamo d'essere la perfezione fatta persona,tutto quello che dico è giusto,gli altri sbagliano e mi offendo pure se qualcuno ha la presunzione di correggere me! Tutto quello che faccio è corretto, io sono un credente e vado a Messa tutte le domeniche, chi è più bravo di me?. In realtà questa frase è stata scritta dall'apostolo Paolo a Timoteo proprio per ricordargli come in un manuale qual è lo stile di vita del vero cristiano. Signore, rendimi un vero cristiano, fa’ che con il tuo aiuto le mie parole siano le tue parole, che tutto quello che faccio sia il tuo gesto d'amore verso gli altri, fa’ che sia la tua voce a guidare il mio cuore nell'agire quotidiano. Si fa presto a dire fede, fede... Ma quando mi trovo nelle difficoltà questa fede sembra evaporare. Mi ricordo quando, da ragazzo, tornando a casa con la bicicletta una sera di buio pesto mi son trovato con la lampadina del fanale rotta. Ero nell’argine della Brentella, verso Ponterotto. Gli alberi rendevano ancora più buia la strada; ammetto di aver avuto timore. Come fare? Mi sono orientato guardano davanti a me, in fondo, lì da dove, oltre la galleria degli alberi veniva un po’ di luce. Ho continuato a pedalare e sono naturalmente arrivato sulla strada. Se penso a quell’episodio, adesso che sono verso la pensione, mi viene da ridere però capisco che quella debole luce somiglia un po’ alla fede. Signore, aiutami. Quando mi prende la paura aiutami a guardare in avanti e a non fermarmi Aiutami a continuare a pedalare anche quando la paura mi spingerebbe a fermarmi perché poi la strada si ritrova. Signore, solo una goccia hai messo nella mia mano, ma se molte persone uniscono le proprie mani in te, saremo pioggia ristoratrice della tua presenza. 14 23 Martedì 19 Agosto L’uomo guarda all’apparenza, ma Dio guarda al cuore 1 Sam 16,7 Gesù domandò: Che vuoi che io ti faccia? Domenica 10 Agosto Lc. 18,41 Credo che questo versetto ci suggerisca di essere autentici, genuini, di vivere consapevolmente senza paura di mostrarci per quello che siamo, senza recitare una parte o atteggiarci a qualcosa di artificialmente accattivante privo però di fondamento. Il Signore ci insegna a guardare al cuore, ad osservare le cose da dentro, andando a scavare nel profondo e a non fermarci alla superficie. Ci invita a cercare l’essenziale, che non si vede con uno sguardo poco attento, ma si può cogliere con disponibilità e sincero interesse verso gli altri donandoci occasione di entrare in relazione profonda con ciò che ognuno di noi è veramente. Signore, aiutami a ricordarmi che non esisto solo io, che nella mia Vita ci sono anche gli altri e che c’è posto per tutti, in questa Terra come nel mio cuore. Aiutami a non fare del male agli altri, così come non vorrei ne fosse fatto a me. Fa’ che non mi accontenti di guardare all’apparenza, ma di cercare pazientemente e con umiltà l’autenticità. Signore, ti prego, aiutami a guardare, come fai tu, al cuore. Amen Signore mi verrebbe da chiederti tante cose ma so che tu sai provvedere a me meglio di quanto farei io; il mio cuore è troppo piccolo per comprendere il tuo amore perciò ti chiedo: apri i miei occhi fa’ che essi possano vedere l'amore che tu hai per me perché io non riesco ad immaginarmelo. Preghiera del mattino Padre mio celeste, ti ringrazio per mezzo di tuo Figlio Gesù Cristo, perché durante questa notte, mi hai preservato da ogni male e da ogni prova. Custodiscimi in questo giorno dal peccato affinché ogni mia azione e tutta la mia vita ti siano gradite. Per questo io ti offro me stesso, il mio corpo, la mia anima e la mia vita e tutto depongo nelle tue mani. Il tuo santo angelo mi sia accanto, affinché il maligno non abbia alcun potere su di me. Amen. MARTIN LUTERO 22 15 Mercoledì 13 Agosto Non temere, Giacobbe, io ti aiuto Is 41, 14 Stamattina mi sono alzata. Ho fatto colazione e sono salita in macchina per andare a lavoro. Ancora mezza addormentata ascolto la radio. Una canzone parla dell'essere genitori e della bellezza di un figlio. No, non bellezza, ma un sapore antico e amaro si diffonde dentro me. Il sapore di una storia... della mia storia (!!!) con i miei genitori, brutta e amara, mai perdonata. Io tutta divento ora brutta e amara! Non voglio essere cosi... E allora? Nascondo questo sentimento e lo ricaccio sotto mille pensieri... "Non temere, Giacobbe, io t'aiuto." Mi aiuti a tirare fuori le cose e a guardarle in verità, mi aiuti a viverle e mi aiuti a perdonare, mi aiuti a superare i torti subiti. Non temere. La paura mi può paralizzare e non mi fa vivere. Non temere, io ti aiuto. Mi aiuti a essere una persona viva e illuminata dalla luce del perdono. 16 Dio gli ha messo nel cuore il dono di insegnare Es 35,34 Lunedì 18 Agosto Sì, Dio mi ha messo nel cuore il dono di insegnare. Non so di preciso cosa mi piaccia dell' insegnamento, probabilmente il fatto di lasciare un ricordo nella vita dei bambini che incontro, un pezzo di me, di quella che sono, affinché il mio sapere possa arricchire altre persone. Ma l'insegnamento è reciproco; mi basta guardare i miei bambini giocare, parlare, correre, disegnare, per imparare qualcosa ogni giorno. Ho imparato da loro cose che nessun adulto mi aveva mai insegnato. Ho imparato ad essere paziente (a dire il vero su questo ci sto ancora lavorando), ho imparato che ognuno di noi ha i propri tempi, la propria specificità, il proprio modo di affrontare una situazione e il mio punto di vista non è sempre quello più corretto perché a volte è necessario guardare da un' altra prospettiva. Mi hanno insegnato l'importanza di esprimente i propri sentimenti in maniera pura, senza limiti né filtri, mi hanno insegnato ad apprezzare le cose semplici, lo stupore per il mondo che ci circonda. Ogni giorno può essere un giorno nuovo se lo vogliamo, ogni giorno posso essere d' insegnamento a qualcuno e ogni giorno qualcuno può essere d' insegnamento a me. Non è necessario fare il maestro di mestiere per poter lasciare un insegnamento a qualcuno. Mi piace dire "lasciare un insegnamento", perché rende l'idea di ciò che rappresenta per me: è come lasciare una traccia, una scia di noi nella vita di qualcuno. Padre nostro, il tuo Regno è il crescere della pace, della riconciliazione e dell'amore fraterno; è il fiorire della giustizia e del perdono, della fiducia e del servizio ai fratelli. Il tuo Regno è il maturare della fede nel cuore e nelle Comunità dei credenti; è il dono e insieme la scelta di fare in tutto la tua volon- tà. La tua volontà sia fatta nei cieli dagli uomini cittadini dell'eternità e sia fatta anche qui sulla terra dagli uomini pellegrini nel tempo. Perché solo tu sei il liberatore, Signore, la sapienza e la speranza dell’uomo; solo tu sei amore e giustizia, forza e misericordia infinita. 21 Con che cosa mi presenterò al Signore? Domenica 17 Agosto Mic 6 Mi presenterò al Signore con mani vuote e con il cuore a pezzi... Di primo impatto il pensiero potrebbe essere questo. La vita di oggi, le situazioni attuali, il momento storico in cui viviamo, quasi di stenti, senza lavoro, famiglie che non arrivano a fine mese con i soldi, gente disperata che uccide per banali e assurdi perché, cosa ti rimane? Che cosa ti porterai quel giorno, a quel famoso incontro. Per alcuni e, forse, per noi cristiani ci rimane la fede, la preghiera, la forza di affidarci a qualcuno che ci dia una speranza concreta in cui credere. Signore donaci la Sapienza, la Forza e la VITA per poter dare a tutto questo un senso, una speranza, la gioia di vivere, in attesa di quel famoso giorno in cui ci presenteremo da te con la gioia nel cuore e con in mano... almeno qualcosa. Padre nostro che sei nei cieli, nella dimensione dello spirito e della vita, tu sei degno di ricevere il canto e la lode di tutti gli uomini. Ogni giorno, all'alba e al tramonto, si elevi la preghiera dei credenti a te che sei il Grande, il Santo, l'Onnipotente Signore del mondo. Ogni uomo racconti ai suoi figli le meraviglie che tu hai compiuto; invochi, contempli e agisca perché venga il tuo Regno sulla terra. 20 Imparate a fare il bene Is 1, 17 Giovedì 14 Agosto Imparare a fare il bene significa anche incoraggiare essere positivi nelle avversità del momento!!! Essere di esempio per gli altri perché l'energia positiva è contagiosa!!! Nel percorso della vita troveremo sempre qualcuno che ci metterà alla prova....ma noi dobbiamo essere forti e continuare per la nostra strada senza che questo qualcuno ci possa condizionare togliendoci l'umanità !!! Trattami con il tuo perdono, non con la tua giustizia Signore, perdonami quel che tu conosci meglio di me. Se io ricomincio, Signore, accordami una volta ancora il tuo perdono. Signore, perdonami se, avendo assunto l'impegno di fare una cosa, non hai trovato compiuta la mia promessa. Signore, perdonami se, con le mie parole, ho voluto avvicinarmi a te, e il mio cuore ha fatto il contrario. Signore, perdonami se ho peccato con gli occhi, con parole malvagie, con le brame del cuore e le colpe della lingua. Signore, trattami con il tuo perdono e non con la tua giustizia. ALI IBN ABU TALIB 17 Venerdì 15 Agosto Tante volte mi trovo ad essere nervoso perché le cose non vanno come avevo pensato. Penso a Maria e mi confronto con lei: anche lei ha avuto un cambio di programma nella sua vita, molto più importante e sconvolgente di quelli che vivo io. Penso a una famiglia di amici: lei è in attesa di un responso medico per una cura da provare per la sua malattia, che a quanto pare è cronica. È un imprevisto ben più importante di quelli che mi rendono nervoso. Signore, aiutami ad imparare da tua madre Maria a dire in ogni cosa: Avvenga di me quello che hai detto. Aiutami a trovare il bene in quello che viene. Avvenga di me quello che hai detto Lc 1 Cantico di Maria (Luca 1, 46-55) Per te, Dio e Signore, io canto, il mio cuore trabocca di gioia; proprio me sei venuto a cercare fra le tante donne del popolo. Mi diranno beata gli uomini del mio popolo e di ogni nazione perché in me germoglia il seme della tua grande potenza, Signore. Tu segui con trepida cura ogni essere che palpita vita, ogni uomo che nasce in terra è tuo figlio amato e voluto. La tua forza d'amore, Signore, rovina i progetti ai superbi, depone dai troni i potenti e innalza i puri di cuore. Ai poveri doni ogni bene spogliando i ricchi orgogliosi; soccorri chi invoca il tuo nome perché ami ogni uomo che soffre. Sei fedele ad ogni promessa fatta ai tuoi servi, i profeti, esaudisci tutte le attese perché il canto non abbia fine. Ringrazio continuamente il mio Dio per voi 1 Cor 1,4 Le parole e il ringraziamento che Paolo esprime, per tutta quella parte di comunità di Corinto, che aveva accolto la chiamata di Dio, sono le invocazioni che ognuno di noi come battezzato e come comunità innalziamo al Signore nella preghiera personale e comunitaria. Ringrazio continuamente Dio per i figli, te moglie/marito, i genitori, i fratelli/sorelle, per tutta l'umanità che mi incontra, parla interroga chiede di aprire il mio cuore! La gioia di Paolo, di trasmettere e condividere con tutti l'essere di Cristo è grande, ed ancora oggi queste parole fanno veramente accendere il cuore, pensando a quanto sia vitale sentirsi parte di una comunità, per trovare nutrimento anche per la propria vita di fede. Come in una preghiera dei fedeli allora chiedo al Signore di tenere su ciascuno di noi i suoi occhi, per custodire il nostro andare a motivo della grazia di Dio che ci è stata data. Ringrazio continuamente Dio, perché senza di voi non posso sperimentare la Parola di Cristo, l'Amore di Cristo, la Pace di Cristo, il dono della presenza di Cristo altrimenti non posso essere di Cristo. A te Dio e Signore la gloria, a te Figlio di Dio la lode, a te Spirito sorgente di vita l'amore nei secoli, amen! 18 Sabato 16 Agosto 19
© Copyright 2024 ExpyDoc