AQUASYSTEM Procedure e tecnologie innovative per una gestione pianificata ed integrata delle risorse idriche, l’ottimizzazione energetica ed il controllo della qualità nel Ciclo Integrato delle Acque CAPITOLATO TECNICO Attività di Ricerca INDICE DEL CONTENUTO 1 Introduzione .......................................................................................................................................... 3 1.1 Criteri per la rimodulazione degli Obiettivi Realizzativi .................................................................. 3 1.2 Sintesi del Progetto ........................................................................................................................ 3 1.3 Elenco degli Obiettivi Realizzativi .................................................................................................. 5 1.4 Articolazione delle Attività .............................................................................................................. 6 2 Descrizione degli Obiettivi Realizzativi ............................................................................................... 14 2.1.1 Linea di Ricerca 1: Sistemi di Gestione delle Fonti di Approvvigionamento Idrico ............. 14 2.1.2 Linea di Ricerca 2: Sistemi per il Monitoraggio della Quantità e Qualità delle Acque nelle Reti di Distribuzione ............................................................................................................................ 24 2.1.3 Linea di Ricerca 3: Ottimizzazione dei Consumi e Recupero Energetico nei Sistemi Acquedottistici ..................................................................................................................................... 36 2.1.4 Linea di Ricerca 4: Processi e Tecnologie per il Risparmio Idrico ...................................... 49 2.1.5 Linea di Ricerca 5: Modelli di previsione idrologica e di simulazione dell’idraulica urbana. 52 2.1.6 Linea di Ricerca 6: Sistemi di monitoraggio e controllo quali/quantitativo nelle reti di drenaggio ............................................................................................................................................ 73 2.1.7 Linea di Ricerca 7: Sistema di Supporto ai processi decisionali di Safety and Management del rischio idraulico in ambito urbano. ................................................................................................ 92 2.1.8 Linea di Ricerca 8: Sensori e tecnologie innovative per il controllo continuo ed in tempo reale dei parametri caratteristici di quantità e qualità dell’acqua ...................................................... 105 3 Cronoprogramma.............................................................................................................................. 116 4 Articolazione dei costi ....................................................................................................................... 119 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 1 Introduzione 1.1 Criteri per la rimodulazione degli Obiettivi Realizzativi Il progetto AQUASYSTEM è rivolto nel suo complesso alla gestione integrata del Ciclo delle Acque ed intende in particolare sviluppare procedure e tecnologie innovative (modellistica matematica e software dedicato, tecniche e sensoristica innovative per il monitoraggio dei sistemi idrici, sistemi di supporto decisionale) che consentano la gestione sostenibile e la pianificazione d’uso delle risorse idriche superficiali e sotterranee, il controllo continuo e in tempo reale dei parametri caratteristici di quantità e qualità dell’acqua, l’ottimizzazione energetica, la riduzione delle perdite idriche e la produzione distribuita di energia idroelettrica in ambito urbano nei sistemi acquedottistici, il controllo quali-quantitativo e la mitigazione del rischio di flash floods per i sistemi di drenaggio urbano. In tal modo verranno assicurate non solo qualità, continuità e sicurezza del servizio idrico con il contemporaneo contenimento dei costi di gestione, ma anche una riduzione dell’impatto ambientale, conseguente alla gestione più efficace delle risorse, alla riduzione delle perdite idriche e degli oneri energetici, alla riduzione dell’impatto sui corpi idrici ricettori. A tale scopo sono state predisposte 8 Linee di Ricerca, così articolate: LdR 1 (Gestione delle fonti di approvvigionamento idrico), LdR 2, 3 e 4 (Sistemi acquedottistici), LdR 5, 6 e 7 (Sistemi di drenaggio urbano), LdR 8 (Tecnologie e sensori innovativi). Il taglio applicato in sede di finanziamento, dell’ordine del 40%, ha ovviamente costretto i partner del progetto ad una revisione del programma di attività previste, come analiticamente indicato nel seguito del Capitolato Tecnico per ciascuna Linea di Ricerca e con riferimento ai diversi Obiettivi Realizzativi. Va messo subito in evidenza che la rimodulazione delle attività in conseguenza del taglio al finanziamento concesso è stata effettuata da tutti i partner e per tutte le Linee di Ricerca in maniera tale da garantire comunque il raggiungimento degli obiettivi di ricerca inizialmente previsti e da non avere ricadute sulle Linee di Ricerca collegate. Ad esempio, nell’ambito della Linea di Ricerca 1 (Sistemi di Gestione delle Fonti di Approvvigionamento Idrico), per l’OR 1.1 Rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento idrico è stata prevista una riduzione della sensoristica, in particolare per le centraline di rilievo dei dati climatici: la rete prevista sarà però comunque in grado non solo di assicurare il monitoraggio delle fonti di approvvigionamento superficiali e sotterranee, ma anche di fornire gli elementi per costituire un data base climatico (da integrare eventualmente con i dati della rete del Servizio Agrometeorologico della regione Campania) da utilizzare per una pianificazione a lungo termine dell’utilizzo delle risorse attivando, se necessario, misure di mitigazione di emergenze dovute ai processi di cambiamento climatico. I criteri generali applicati per la riduzione dei costi, da inquadrare nell’ottica enunciata in precedenza, sono i seguenti: - semplificazione, ove possibile, della modellistica idraulica e del relativo software, rinunciando sia al confronto tra più approcci diversi al medesimo problema sia all’esame di casistiche particolari (ad esempio, l’interazione tra manganese e cloro residuo nelle reti di distribuzione idrica), limitandosi ad un piccolo numero di casi d’uso per ciascun modello/software, selezionati tra quelli più completi per i problemi trattati; - riduzione del numero dei sensori da installare per le reti di monitoraggio; - riduzione dei siti pilota per i sistemi di drenaggio urbano (un solo sito invece dei due inizialmente previsti), prevedendo però l’esecuzione di tutte le attività programmate; - riduzione delle attività di sviluppo per alcune tecnologie innovative di rilievo sperimentale, focalizzando, però, comunque l’attenzione su tutti i settori di ricerca previsti nel progetto iniziale. Va, infine, segnalata la significativa riduzione dell’allocazione economica per la Linea di Ricerca 4 (Processi e tecnologie per il risparmio idrico), che è stata concentrata in ambito domestico (abitazioni e condomini), rinunciando ad uno sviluppo più ampio a livello municipale, prevedendo però di procedere ad una valutazione, sia pure preliminare, del peso del possibile recupero delle acque meteoriche in ambito urbano a livello gestionale. 1.2 Sintesi del Progetto Il progetto è rivolto alla Gestione Integrata del Ciclo delle Acque finalizzata all’Uso Sostenibile delle Risorse, all’Ottimizzazione Energetica, al Monitoraggio e Controllo della Qualità dell’Acqua nei Sistemi Acquedottistici e nelle reti di Drenaggio Urbano. Il Progetto AQUASYSTEM, pertanto, intende sviluppare procedure e tecnologie innovative che consentano una gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee, l’ottimizzazione energetica ed il controllo della qualità dell’acqua nei sistemi acquedottistici e fognari, assicurando non solo qualità, continuità e sicurezza del servizio con il contemporaneo contenimento dei AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca costi di gestione, ma anche una riduzione dell’impatto ambientale, conseguente ad una gestione più efficace delle risorse e alla riduzione delle perdite idriche, degli oneri energetici, dell’impatto sui corpi idrici ricettori. Data la vastità degli argomenti trattati e l’importanza della tematica, il progetto è strutturato in 8 linee di ricerca, che coprono: • I sistemi di adduzione, dalla sorgente fino alla rete di distribuzione urbana: o • • • linea di ricerca 1: Sistemi di Gestione delle Fonti di Approvvigionamento Idrico Le reti di distribuzione idrica urbana: o linea di ricerca 2: Sistemi per il Monitoraggio della Quantità e Qualità delle Acque nelle Reti di Distribuzione; o linea di ricerca 3: Ottimizzazione dei Consumi e Recupero Energetico nei Sistemi Acquedottistici; o linea di ricerca 4: Processi e Tecnologie per il Risparmio Idrico; I sistemi di drenaggio urbano: o linea di ricerca 5: Modelli di previsione idrologica e di simulazione dell’idraulica urbana; o linea di ricerca 6: Sistemi di monitoraggio e controllo quali/quantitativo nelle reti di drenaggio; o linea di ricerca 7: Sistema di supporto ai processi decisionali di safety and management del rischio idraulico in ambito urbano; Le tecnologie e la sensoristica innovativa per il monitoraggio delle caratteristiche di qualità dell’acqua: o linea di ricerca 8: Sensori e tecnologie innovative per il controllo continuo ed in tempo reale dei parametri caratteristici di quantità e qualità dell’acqua. Nella figura seguente vengono illustrate le relazioni gerarchiche e funzionali esistenti tra le diverse linee di ricerca. Le relazioni strettamente gerarchiche sono riportante nel GANTT riportato nel capitolo 3. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 1.3 Elenco degli Obiettivi Realizzativi Gli Obiettivi Realizzativi sono stati organizzati nelle 8 Linee di Ricerca secondo la tabella seguente. Le colonna “Note” riporta le modifiche effettuate rispetto al Progetto Esecutivo. Linea di Ricerca Linea di Ricerca 1 Obiettivo Realizzativo Note 1.1 Rete di monitoraggio quali-quantitativa approvvigionamento idrico 1.2 Modelli e Software di analisi del rischio di degradazione qualiquantitativa e delle emergenze idriche Semplificazione della modellistica, con particolare riguardo all’analisi del rischio di degrado qualitativo dei corpi idrici sotterranei 1.3 Modelli e software per il bilancio idrico e la valutazione degli impatti economici e sociali in caso di occorrenza del rischio Semplificazione della modellistica relativa alla valutazione degli impatti economici e sociali, focalizzandola sul settore idropotabile. 1.4 Modelli e software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi Semplificazione della modellistica. 2.1 Metodi di mitigazione contaminazione Semplificazione della modellistica idraulica qualitativa, rinunciando all’esame di casistiche particolari (ad esempio, l’interazione tra manganese e cloro residuo nelle reti di distribuzione idrica) 2.2 Sistema di monitoraggio per il controllo dei processi di decadimento del cloro (DBP) e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Riduzione delle metodiche d’indagine sperimentale, prendendo comunque in esame i DBP di maggiore interesse per la tutela dell’utenza 2.3 Sistema di monitoraggio per il riconoscimento l’enumerazione di nuove specie batteriologiche e Riduzione delle metodiche d’indagine sperimentale 2.4 Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning ed Early Safety Semplificazione del SSD come conseguenza della riduzione della sensoristica installata in campo e della semplificazione dei modelli implementati 3.1 Modelli e software per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento 3.2 Tecnologie innovative per il recupero energetico tramite pompe ‘inverse’ (PATs) 3.3 Criteri per la acquedottistici sistemi Semplificazione della modellistica idraulica, rinunciando al confronto tra più approcci diversi 3.4 Sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso valvole di riduzione Semplificazione della modellistica idraulica, rinunciando al confronto tra più approcci diversi 3.5 Modelli e software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici Semplificazione della modellistica, in conseguenza della riduzione delle attività in 3.1, 3.3 e 3.4 4.1 Processi e tecnologie per il risparmio e il riuso idrico Focalizzazione delle attività in ambito domestico (abitativo e condominiale). E’ prevista altresì Linea di Ricerca 2 del rischio distrettualizzazione delle dei ottimale fonti fenomeni dei di di Linea di Ricerca 3 Linea di Ricerca 4 AquaSystem Capitolato Tecnico Riduzione del numero di sensori, salvaguardando però gli obiettivi dello studio Attività di Ricerca l’analisi preliminare del potenziale contributo del recupero delle acque meteoriche a livello locale. Linea di Ricerca 5 Linea di Ricerca 6 Linea di Ricerca 7 Linea di Ricerca 8 4.2 Sistemi per il riutilizzo delle acque reflue Eliminato 4.3 Software per la determinazione della fattibilità delle reti duali Eliminato 5.1 Valutazione dello stato dell’arte di supporto alla modellazione Ridotto ad 1 sperimentazione 5.2 Modello afflussi deflussi della porzione di bacino extra-urbano Ridotto ad 1 sperimentazione 5.3 Modello idraulico della rete di drenaggio superficiale e di collettamento Ridotto ad 1 sperimentazione 5.4 Integrazione tra modello extraurbano e urbano Ridotto ad 1 sperimentazione 5.5 Modellazione del trasporto di inquinanti Eliminato 5.6 Ottimizzazione del processo di scarico delle piene 5.7 Modello di laminazione delle piene Solo analisi e modello 6.1 Definizione dei dati per il monitoraggio e controllo Ridotto ad 1 sperimentazione 6.2 Disegno del sistema (rete e centro di monitoraggio) Semplificazione connettività 6.3 Realizzazione del sistema (rete e centro di monitoraggio) Semplificazione connettività 6.4 Deploy del sistema su sito pilota Ridotto ad 1 sperimentazione 7.1 Sviluppo di un algoritmo per il DSS ed implementazione 7.2 Raccolta dati in tempo reale, data fusion, generazione allarmi e nowcasting 7.3 Deploy del sistema su sito pilota Ridotto per 1 sperimentazione 8.1 Definizione dei requisiti dei sensori e dei data model delle interfacce per il controllo dei parametri caratteristici di quantità e qualità delle acque L’attività di verifica della connettività wireless è stata inclusa nelle attività del 7.2 e 6.3 con semplificazioni 8.2 Piattaforme di microfluidica e sensori innovativi 8.3 Studio e Realizzazione di sensoristica a basso consumo per deployment distribuiti Realizzazione di un prototipo su scala laboratorio 8.4 Studio e sviluppo di bio e nano sensori per la determinazione di elementi biotici e metalli pesanti Eliminato 8.5 Sensoristica da campo innovativa basata su tecnologia UV/VIS 8.6 Piattaforme di dielettroforesi e dispersing per il monitoraggio per la rilevazione di agenti patogeni e batteri 1.4 Articolazione delle Attività Obiettivo Realizzativo OR 1.1 Rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento idrico OR 1.2 Modelli e Software AquaSystem Attività Tipologia 1.1.1 Definizione dei requisiti della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento Ricerca industriale 1.1.2 Progettazione della rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento Ricerca industriale 1.1.3 Sviluppo e installazione della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento Ricerca industriale 1.1.4 Sperimentazione sul campo monitoraggio quali-quantitativa approvvigionamento Ricerca industriale 1.2.1 Definizione dei requisiti dei modelli e del software di Capitolato Tecnico della delle rete fonti di di Ricerca Note Riduzione del numero di sensori. Semplificazione Attività di Ricerca di analisi del rischio di degradazione qualiquantitativa OR 1.3 Modelli e software per il bilancio idrico OR 1.4 Modelli e software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi OR 2.1 Metodi di mitigazione del rischio dei fenomeni di contaminazione analisi del rischio di degradazione quali-quantitativa industriale 1.2.2 Sviluppo dei modelli e del software di analisi del rischio di degradazione quali-quantitativa Ricerca industriale 1.2.3 Validazione dei modelli e del software di analisi del rischio di degradazione quali-quantitativa attraverso la sperimentazione con dati reali Ricerca industriale 1.3.1 Definizione dei requisiti dei modelli e del software per il bilancio idrico Ricerca industriale 1.3.2 Sviluppo dei modelli e del software per il bilancio idrico Ricerca industriale 1.3.3 Validazione dei modelli e del software per il bilancio idrico attraverso sperimentazione con dati reali Ricerca industriale 1.4.1 Definizione dei requisiti dei modelli e del software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi Ricerca industriale 1.4.2 Sviluppo dei modelli e del software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi Ricerca industriale 1.4.3 Validazione dei modelli e del software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi attraverso sperimentazione con dati reali Ricerca industriale 2.1.1 Definizione dei metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di contaminazione Ricerca industriale 2.1.2 Sviluppo dei metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di contaminazione Ricerca industriale 2.1.3 Validazione dei metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di contaminazione attraverso sperimentazione con dati reali Ricerca industriale 2.2.1 Definizione dei requisiti del sistema di monitoraggio dei DBP e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Ricerca industriale 2.2.2 Definizione delle procedure sperimentali per la determinazione dei DBP e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Ricerca industriale 2.2.3 Progettazione del sistema di monitoraggio dei DBP e dei sottoprodotti dannosi per la salute 2.2.4 Sviluppo e installazione del sistema di monitoraggio dei DBP e dei sottoprodotti dannosi per la salute Sviluppo Sperimentale 2.2.5 Test in laboratorio Sviluppo sperimentale 2.3.1 Definizione dei requisiti del sistema di monitoraggio dei parametri batteriologici e progettazione del sistema di monitoraggio Ricerca industriale 2.3.2 Definizione delle procedure sperimentali per la determinazione dei parametri batteriologici OR 2.2 Sistema di monitoraggio per il controllo dei processi di decadimento del cloro (DBP) e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute OR 2.3 Sistema di monitoraggio per il riconoscimento e l’enumerazione di nuove specie batteriologiche AquaSystem Capitolato Tecnico della modellistica Semplificazione della modellistica Semplificazione della modellistica. Semplificazione della modellistica (modulo qualità delle acque) Riduzione delle metodiche d’indagine sperimentale (DBP di maggiore interesse per la tutela dell’utenza). Cfr. 2.2.3 Eliminata Riduzione del numero di test Eliminata Attività di Ricerca OR 2.4 Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning ed Early Safety OR 3.1 Modelli e software per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento OR 3.2 Tecnologie innovative per il recupero energetico tramite pompe ‘inverse’ (PAT) OR 3.3 Criteri per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedottistici OR 3.4 Sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso valvole di riduzione OR 3.5 Modelli e software AquaSystem 2.3.3 Progettazione del sistema di monitoraggio dei parametri batteriologici 2.3.4 Sviluppo e installazione del sistema di monitoraggio dei parametri batteriologici Sviluppo Sperimentale 2.3.5 Test in laboratorio Sviluppo sperimentale 2.4.1 Definizione dei requisiti del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Ricerca industriale 2.4.2 Progettazione del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Ricerca industriale 2.4.3 Sviluppo e installazione del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Ricerca industriale 2.4.4 Sperimentazione sul campo del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Ricerca industriale 3.1.1 Definizione dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento Ricerca industriale 3.1.2 Sviluppo software dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento Ricerca industriale 3.1.3 Validazione dei metodi e del software per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento attraverso sperimentazione con dati reali Ricerca industriale 3.2.1 Definizione dei requisiti del sistema di recupero dell’energia tramite pompe ‘inverse’ (PATs) Ricerca industriale 3.2.2 Progettazione del sistema di recupero dell’energia tramite pompe ‘inverse’ (PATs) Ricerca industriale 3.2.3 Sviluppo del sistema di recupero dell’energia tramite pompe ‘inverse’ (PATs) Sviluppo sperimentale 3.2.4 Installazione del sistema di recupero dell’energia tramite pompe inverse e sperimentazione sul campo Sviluppo sperimentale 3.3.1 Definizione delle distrettualizzazione acquedottistici metodologie ottimale dei per la sistemi Ricerca industriale 3.3.2 Sviluppo software distrettualizzazione acquedottistici delle metodologie ottimale dei per la sistemi Ricerca industriale 3.3.3 Validazione delle metodologie per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedottistici attraverso sperimentazione con dati reali. Ricerca industriale 3.4.1 Definizione dei requisiti dei sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso valvole di riduzione della pressione Ricerca industriale 3.4.2 Sviluppo dei sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso PRV Ricerca industriale 3.4.3 Installazione dei sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso PRV e sperimentazione sul campo Ricerca industriale 3.5.1 Definizione dei requisiti dei modelli per l’analisi Ricerca Capitolato Tecnico Eliminata Riduzione del numero di test Semplificazione della modellistica idraulica Semplificazione della modellistica idraulica Semplificazione Attività di Ricerca per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici OR 4.1 Processi e tecnologie per il risparmio e il riuso idrico OR 4.2 Sistemi per il riutilizzo delle acque reflue OR 4.3 Software per la determinazione della fattibilità di reti duali OR 5.1 Valutazione dello stato dell’arte di supporto alla modellazione OR 5.2 Modello afflussi deflussi della porzione di bacino extra-urbano AquaSystem dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici industriale 3.5.2 Progettazione dei modelli e del software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici Ricerca industriale 3.5.3 Sviluppo del software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. Ricerca industriale 3.5.4 Installazione del software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici e sperimentazione sul campo Ricerca industriale 4.1.1 Definizione e sviluppo dii sistemi innovativi per la raccolta ed il riutilizzo delle acque meteoriche in ambito domestico Ricerca industriale 4.1.2 Definizione e sviluppo di sistemi innovativi per la raccolta ed il riutilizzo delle acque reflue in ambito domestico Ricerca industriale 4.1.3 Sperimentazione dei sistemi per il risparmio e il riuso idrico in siti pilota Sviluppo sperimentale 4.2.1 Definizione dei sistemi per il riutilizzo delle acque reflue Eliminata 4.2.2 Sviluppo di sistemi per il riutilizzo delle acque reflue e installazione su sito pilota Eliminata 4.2.3 Sperimentazione dei sistemi per il riutilizzo delle acque reflue su sito pilota Eliminata 4.3.1 Definizione dei criteri di fattibilità per reti duali municipali Eliminata 4.3.2 Sviluppo dei criteri di fattibilità Eliminata 4.3.3 Validazione dei criteri di sperimentazione in campo 5.1.1 Stato dell'arte della modellazione applicata a studi idrologici e condizioni superficiali di drenaggio Ricerca Industriale 5.1.2 Definizione dei parametri morfologici caratteristici dei bacini calabresi e scelta dell’area campione in base a criteri di rappresentatività delle condizioni mediane Ricerca Industriale 5.1.3 Studio idrologico per la caratterizzazione del micro clima dell’area campione Ricerca Industriale 5.1.4 Identificazione e valutazione dello stato e della funzionalità delle infrastrutture idrauliche e della strumentazione di misura presenti nel bacino campione Ricerca Industriale 5.1.5 Rilievi in situ delle condizioni superficiali di drenaggio, ed elaborazione di un modello digitale del terreno ad alta risoluzione Ricerca Industriale 5.2.1 Down-scaling di modelli idrologici e definizione di ietogrammi sintetici caratteristici per l’area campione Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.2.2 Definizione del modello concettuale di trasformazione afflussi-deflussi basato sul concetto Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione fattibilità Capitolato Tecnico attraverso della modellistica Eliminata Attività di Ricerca di similitudine morfologica OR 5.3 Modello idraulico della rete di drenaggio superficiale e di collettamento OR 5.4 Integrazione tra modello extraurbano e urbano OR 5.5 Modellazione del trasporto di inquinanti OR 5.6 Ottimizzazione del processo di scarico delle piene OR 5.7 Modello di laminazione delle piene OR 6.1 Definizione dei dati per il monitoraggio e controllo AquaSystem 5.2.3 Implementazione numerica dei modelli afflussideflussi, taratura e verifica attraverso dati storici Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.2.4 Calibrazione del modello con i dati reali raccolti attraverso la rete di monitoraggio Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.3.1 Definizione dei modelli concettuali del deflusso in superficie e nella rete di collettamento urbano Ricerca Industriale 5.3.2 Implementazione dei modelli idraulici Ricerca Industriale 5.3.3 Calibrazione dei modelli con i dati raccolti dalla rete di monitoraggio Ricerca Industriale 5.4.1 Definizione dei modelli di interfaccia Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.4.2 Implementazione dei modelli integrati Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.4.3 Calibrazione del modello con i dati raccolti dalla rete di monitoraggio Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 5.5.1 Analisi dello stato dell’Arte e definizione del modello concettuale del trasporto di inquinanti nel deflusso superficiale e nella rete di collettamento urbano Eliminata 5.5.2 Sviluppo di modelli di trasporto di inquinanti per correnti a superficie libera Eliminata 5.5.3 Calibrazione e integrazione del software sviluppato nel dimostratore Eliminata 5.6.1 Analisi della ricettività dei corpi idrici recipienti sia in termini qualitativi (capacità autodepurante) sia in termini quantitativi (portata max accoglibile) Ricerca Industriale 5.6.2 Definizione di un modello di monitoraggio e controllo quali/quantitativo degli scaricatori di piena Ricerca Industriale 5.6.3 Analisi della possibilità di impiego di vasche di prima pioggia e simulazione del relativo funzionamento Ricerca Industriale 5.7.1 Definizione delle strategie di laminazione nell’area campione e valutazione delle relative possibilità di attuazione Ricerca Industriale 5.7.2 Definizione di laminazione Ricerca Industriale 5.7.3 Implementazione del modello di laminazione Eliminata 5.7.4 Calibrazione e validazione del modello Eliminata 6.1.1 Definizione delle categorie e tipologie di dati da acquisire per ogni modello previsto Ricerca Industriale 6.1.2 Definizione della sensoristica da utilizzare/utilizzata, posizionamento e frequenza di campionamento del dato Ricerca Industriale 6.1.3 Definizione degli interventi da effettuare per le installazioni della sensoristica a supporto dei modelli individuati Ricerca Industriale 6.1.4 Definizione della integrazione ed utilizzo di dati provenienti da fonti esterne (meteo locali) e dati storici Ricerca Industriale un modello Capitolato Tecnico concettuale di Attività di Ricerca OR 6.2 Disegno del sistema (rete e centro di monitoraggio) OR 6.3 Realizzazione del sistema (rete e centro di monitoraggio) OR 6.4 Deploy del sistema su sito pilota 6.2.1 Definizione della architettura di monitoraggio multiparametrico (rete sensoristica) e del sistema di comunicazione Ricerca Industriale 6.2.2 Definizione e sviluppo di algoritmi di fusione sensoriale multilivello e di regolarizzazione dei dati acquisiti dalla sensoristica Ricerca Industriale 6.2.3 Definizione di dati e protocolli di comunicazione e di standard per la integrazione di altra sensoristica Ricerca Industriale 6.2.4 Definizione dell'architettura di integrazione dei dati geospaziali, dei modelli di dati, serie storiche, dei modelli matematici e creazione di tematismi Ricerca Industriale 6.3.1 Realizzazione della comunicazione e Ricerca Industriale 6.3.2 Realizzazione del sistema di raccolta, filtraggio e memorizzazione dati Ricerca Industriale 6.3.3 Realizzazione del sistema di integrazione dei dati raccolti con algoritmi e modelli. Ricerca Industriale 6.3.4 Realizzazione del sistema di monitoraggio e controllo ed integrazione con le basi dati cartografiche e modelli digitali del territorio. Ricerca Industriale 6.4.1 Personalizzazione del sistema e pianificazione degli interventi Ricerca Industriale 6.4.2 Installazione e test di sistema Sviluppo Sperimentale 6.4.3 Messa in esercizio e supporto del prototipo realizzato Sviluppo Sperimentale 7.1.1 Definizione dell'architettura del sistema GIS/DSS per la gestione dei sistemi di drenaggio e collettamento, la previsione del rischio e gestione delle emergenze Ricerca Industriale 7.1.2 Elaborazione di un criterio di allerta multisoglia, articolato su livelli di rischio crescente, basati sui risultati della modellazione A-D e dall'analisi degli effetti al suolo prodotti dagli eventi storici. Ricerca Industriale 7.1.3 Implementazione di algoritmi e modelli integrazione su interfaccia di gestione comune e Ricerca Industriale 7.1.4 Realizzazione di un sistema di simulazione per la validazione teorica del modello Ricerca Industriale 7.2.1 Realizzazione piattaforma di integrazione dei dati dai sensori e da fonti esterne (dati meteo locali) in tempo reale Ricerca Industriale 7.2.2 Generazione eventi ed allarmi Ricerca Industriale 7.2.3 Comunicazione di eventi ed allarmi a sistemi esterni (istituzioni) Ricerca Industriale 7.2.4 Realizzazione di un meccanismo di propagazione di notifiche in broadcast (SMS o social network) su ambiti delimitati spazialmente alle zone interessate Ricerca Industriale 7.3.1 Personalizzazione del sistema e pianificazione degli interventi Ricerca Industriale 7.3.2 Installazione e test di sistema Sviluppo Sperimentale OR 7.1 Sviluppo di un algoritmo per il DSS ed implementazione OR 7.2 Raccolta dati in tempo reale, data fusion, generazione allarmi e nowcasting OR 7.3 Deploy del sistema su sito pilota AquaSystem rete di Capitolato Tecnico connessione Attività di Ricerca OR 8.1 Definizione dei requisiti dei sensori e dei data model delle interfacce per il controllo dei parametri caratteristici di quantità e qualità delle acque OR 8.2 Piattaforme di microfluidica e sensori innovativi OR 8.3 Studio e Realizzazione di sensoristica a basso consumo per deployment distribuiti OR 8.4 Studio e sviluppo di bio e nano sensori per la determinazione di elementi biotici e metalli pesanti OR 8.5 Sensoristica da campo innovativa basata su tecnologia UV/VIS OR 8.6 Piattaforme di dielettroforesi e dispersing per il monitoraggio per la rilevazione di agenti patogeni e batteri AquaSystem 7.3.3 Messa in esercizio e supporto del prototipo realizzato Sviluppo Sperimentale 8.1.1 Definizione dei requisiti dei sensori Ricerca industriale 8.1.2 Definizione dei data model delle interfacce Eliminata 8.1.3 Definizione e valutazione della connettività mista e wirelesss per reti pervasive di sensori Eliminata 8.2.1 Progettazione dei sensori piattaforme di microfluidica delle Ricerca Industriale 8.2.2 Progettazione dei sistemi di acquisizione per i sensori innovativi Ricerca Industriale 8.2.3 Sviluppo dei sensori innovativi e delle piattaforme di microfluidica Ricerca Industriale 8.2.4 Sviluppo dei sistemi di acquisizione per i sensori innovativi Ricerca Industriale 8.2.5 Integrazione di sensori e sistemi e test di laboratorio Ricerca Industriale 8.2.6 Installazione e sperimentazione su sito pilota Sviluppo Sperimentale 8.3.1 Studio di sensori chimici e piattaforme di sensori a basso consumo energetico Ricerca Industriale 8.3.2 Studio di metodologie per la misura in situ con piattaforme a basso assorbimento Ricerca Industriale 8.4.1 Analisi e valutazione di più avanzati processi bio e nano tecnologici di rilevazione dei contaminanti nelle acque Eliminata 8.4.2 Progettazione di bio e nano – sensori per la determinazione di virus/enterobatteri e almeno due metalli pesanti in ambiente acquoso Eliminata 8.4.3 Realizzazione di prototipi di bio e nano sensori e valutazione dell’efficienza e riproducibilità delle rilevazioni su specie target di virus/ enterobatteri e metalli pesanti Eliminata 8.4.4 Valutazione dei risultati dell’attività dei bio e nanosensori con particolare riferimento alla accuratezza e riproducibilità del dato analitico Eliminata 8.5.1 Valutazione delle caratteristiche tecnologiche e funzionali di sensori multiparametrici Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 8.5.2 Allestimento e messa in funzione della rete di sensori da campo Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 8.5.3 Analisi dei risultati sul monitoraggio di acque superficiali e/o collettate nelle aree target Ricerca Industriale Ridotto ad 1 sperimentazione 8.6.1 Progettazione delle piattaforme di dielettroforesi e dispersing per il monitoraggio per la rilevazione di agenti patogeni e batteri Ricerca Industriale 8.6.2 Sviluppo delle piattaforme di dielettroforesi e dispersing per il monitoraggio per la rilevazione di agenti patogeni e batteri Ricerca Industriale 8.6.3 Integrazione dei sistemi e test di laboratorio Ricerca innovativi Capitolato Tecnico e Aggiunta realizzazione prototipo da laboratorio Attività di Ricerca Industriale 8.6.4 AquaSystem Installazione del sistema e sperimentazione su sito pilota Capitolato Tecnico Sviluppo Sperimentale Attività di Ricerca 2 Descrizione degli Obiettivi Realizzativi 2.1.1 Linea di Ricerca 1: Sistemi di Gestione delle Fonti di Approvvigionamento Idrico La prima Linea di Ricerca sarà incentrata principalmente sulle fonti di approvvigionamento idrico. Per la gestione sostenibile delle risorse idriche è infatti fondamentale definire una rete di monitoraggio qualiquantitativo specifica per le fonti di approvvigionamento idrico (OR 1.1), in grado di supportare lo sviluppo e l’applicazione di modelli e software per le analisi di rischio (OR 1.2) ed il calcolo degli impatti in caso di occorrenza del rischio, con l’obiettivo di definire un sistema di supporto decisionale (OR 1.3) nella gestione di sistemi acquedottistici complessi (OR 1.4), basato sulla variabilità della domanda e dell’offerta idrica e sulla riduzione dei consumi energetici. In particolare, le attività dovranno tenere in conto il rischio di degradazione quali-quantitativa dei corpi idrici superficiali e sotterranei. La rete di monitoraggio oggetto dell’OR 1.1 potrà essere usata per fornire dati per la validazione dei modelli e software degli OR rimanenti. Inoltre, nel corso del progetto, verrà valutata l’opportunità di integrare i modelli sviluppati negli OR 1.2 ed 1.3. Infine, i modelli ed il software per il bilancio idrico (OR 1.3) e quelli per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi (OR 1.4) potranno essere opportunamente “linkati” ai moduli specifici di gestione dei sistemi di adduzione e distribuzione idrica (OR 3.1 e 3.5). AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 1.1 Titolo Rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento idrico Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile ARIN Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’OR prevede la messa a punto di una rete di monitoraggio quali-quantitativa delle possibili fonti di approvvigionamento di un sistema idrico complesso (corpi idrici superficiali e sotterranei). L’acquisizione dei parametri che consentono di caratterizzare i corpi idrici, uniti alla contestuale raccolta dei dati ambientali e climatici (ad es., precipitazioni, temperatura, umidità, radiazione solare, vento, ecc.) consentirà, in una fase preliminare, la taratura del modello di simulazione idraulica e, in una fase successiva, la definizione di scenari a breve e a medio/lungo termine per la gestione del sistema idrico. Il sistema di acquisizione consentirà, a seconda delle circostanze, la registrazione dei dati su appositi data logger, da cui verranno prelevati con cadenza prefissata, ovvero la trasmissione in tempo reale ad una unità centrale di elaborazione e controllo. La sperimentazione su un caso reale consentirà la verifica dell’efficacia delle metodologie e delle tecnologie proposte. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista una riduzione delle centraline per il rilievo dei dati climatici: la rete sarà però comunque in grado non solo di assicurare il monitoraggio quali-quantitativo delle fonti di approvvigionamento superficiali e sotterranee, ma anche di raccogliere i dati per la realizzazione di un data base climatico (da integrare eventualmente con i dati della rete del Servizio Agrometeorologico della regione Campania), necessario per la pianificazione a lungo termine dell’utilizzo delle risorse e per l’analisi di eventuali misure di mitigazione di emergenze dovute ai processi di cambiamento climatico. Attività previste N° Attività Resp. 1.1.1 Titolo: Definizione dei requisiti della rete di monitoraggio quali- ARIN quantitativa delle fonti di approvvigionamento. Rispetto a quanto previsto nel progetto esecutivo, verrà ridotto il numero delle centraline climatiche. Contributori UNINA, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo l’analisi dei requisiti minimi e ottimali del sistema di monitoraggio e dell’unità centrale di elaborazione e controllo Output: Specifica dei Requisiti della rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 1.1.2 Titolo: Progettazione della rete di monitoraggio quali-quantitativa ASTER delle fonti di approvvigionamento OR 1.1 ARIN, TSAT Descrizione: Sulla base delle specifiche definite nell’attività precedente, verrà progettata la rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento. In particolare, verranno definite l’architettura della rete e le interfacce esterne, nonché gli scenari a breve e lungo termine per la gestione della rete. Output: Specifica di Progetto della rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento 1.1.3 Titolo: Sviluppo e installazione della rete di monitoraggio quali- ARIN quantitativa delle fonti di approvvigionamento TSAT, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo e l’installazione in campo di una rete di monitoraggio pilota. Il monitoraggio quali-quantitativo sarà effettuato per le fonti di approvvigionamento in concessione ad ARIN (sorgenti di Serino, Acquedotto di Integrazione e Riserva, campo pozzi di Cancello). In linea di massima si prevede di installare in corrispondenza: • dell’Acquedotto di Integrazione e Riserva: misuratori di portata, pressione e dei principali parametri di qualità (ad es., cloro residuo, manganese, conducibilità); • delle sorgenti di Serino: misuratori di portata e dei principali parametri di qualità; del campo pozzi di Cancello: misuratori dei livelli di falda, di portata e dei principali parametri di qualità (comprese le concentrazioni di nitriti e nitrati) Nel complesso è prevista l’installazione di almeno 1 misuratore di portata, 8 misuratori dei livelli di falda e 7 misuratori dei parametri di qualità dell’acqua. Inoltre, allo scopo di definire in maniera più completa le diverse variabili ambientali e valutarne gli effetti sulle caratteristiche qualiquantitative delle fonti di approvvigionamento si prevede di installare delle stazioni meteorologiche, equipaggiate con i seguenti sensori: sensore di temperatura ambientale (in schermo solare); sensore di umidità relativa (in schermo solare); barometro; anemometro (sensore di direzione e velocità del vento); pluviometro (sensore di rilevamento precipitazioni); piranometro e UV con mensola di sostegno. La stazione sarà inoltre munita di scheda di trasmissione, per la lettura, codifica e trasmissione via radio dei dati misurati, e di un datalogger per l’immagazzinamento temporaneo dei dati in caso di errata o mancata trasmissione. Il numero e l’ubicazione delle stazioni verrà definito sulla scorta di una caratterizzazione preliminare degli acquiferi che alimentano le fonti di approvvigionamento, allo scopo di massimizzarne l’informazione derivabile. Nel complesso è prevista l’installazione di almeno 6 stazioni di rilievo meteorologico • Output: Prototipo dimostratore su sito pilota della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 1.1.4 Titolo: Sperimentazione sul campo della rete di monitoraggio ARIN quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento OR 1.1 UNINA, ASTER, TSAT Descrizione: In questa fase verrà effettuata una campagna di sperimentazione per validare il sistema integrato con i dati reali da campo Output: Rapporto di Validazione della rete di monitoraggio qualiquantitativa delle fonti di approvvigionamento Output N° Descrizione Consegna D1.1.1 Specifica dei Requisiti della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle T0+5 fonti di approvvigionamento D1.1.2 Specifica di Progetto della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti T0+10 di approvvigionamento D1.1.3 Prototipo dimostratore della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento T0+20 D1.1.4 Rapporto di Validazione della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 1.2 Titolo Modelli e Software di analisi del rischio di degradazione quali-quantitativa e delle emergenze idriche Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D1.1.3 Prototipo dimostratore della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento T0+20 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Obiettivo dell’OR è la messa a punto di un modello matematico che consenta la simulazione qualiquantitativa dei corpi idrici di approvvigionamento di un sistema acquedottistico. Sulla scorta dei dati in ingresso, rappresentati dalle precipitazioni, dalle variabili ambientali e dalle caratteristiche fisiche dei sistemi, il modello consentirà di simulare ed analizzare gli scenari che si presenterebbero nel caso • dell’immissione accidentale o intenzionale di sostanze contaminanti, in concentrazioni tali da degradare le caratteristiche qualitative del corpo idrico e limitarne (o impedirne) lo sfruttamento ai fini dell’alimentazione acquedottistica; di una riduzione delle disponibilità idriche, conseguenti sia ad una situazione contingente, ad es. periodi caratterizzate da precipitazioni scarse o comunque inferiori alla media, sia ad un cambiamento strutturale del regime dei deflussi, dovuto ai fenomeni di mutamento climatico. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista una semplificazione della modellistica idraulica, con particolare riguardo all’analisi del rischio di degrado qualitativo dei corpi idrici sotterranei. • Attività previste N° Attività Resp. 1.2.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei modelli e del software di analisi UNINA del rischio di degradazione quali-quantitativa Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti di un modello matematico che consenta la simulazione quali-quantitativa dei corpi idrici di approvvigionamento di un sistema acquedottistico, con lo scopo di definire le funzionalità che dovranno essere implementate durante la fase di esercizio. Verranno quindi definiti i requisiti funzionali e i requisiti di interfaccia. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista la semplificazione della modellistica matematica per le acque sotterranee. Output: Specifica dei Requisiti del modello matematico per la simulazione quali-quantitativa dei corpi idrici di approvvigionamento di un sistema acquedottistico AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 1.2.2 Titolo: Sviluppo dei modelli e del software di analisi del rischio di TSAT degradazione quali-quantitativa e delle emergenze idriche OR 1.2 ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo di un software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici sotterranei e di un software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici superficiali. Output: Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici sotterranei e Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici superficiali. 1.2.3 Titolo: Validazione dei modelli e del software di analisi del rischio ARIN di degradazione quali-quantitativa e delle emergenze idriche attraverso la sperimentazione con dati reali TSAT, UNINA, ASTER Descrizione: Durante questa fase, i modelli matematici verranno validati attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo, per verificare la capacità del simulatore di calibrare i parametri del modello sulla scorta delle misure effettuate, e di aggiornare automaticamente tali valori al variare delle condizioni esterne. Output: Rapporto di Validazione del Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici sotterranei e del Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici superficiali. Output N° Descrizione Consegna D1.2.1 Specifica dei Requisiti del modello matematico per la simulazione quali- T0+10 quantitativa dei corpi idrici di approvvigionamento di un sistema acquedottistico D1.2.2 Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici sotterranei T0+20 D1.2.3 Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici superficiali T0+20 D1.2.4 Rapporto di Validazione del Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici sotterranei e del Software di simulazione quali-quantitativa di corpi idrici superficiali T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 1.3 Titolo Modelli e software per il bilancio idrico e la valutazione degli impatti economici e sociali in caso di occorrenza del rischio Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D1.1.3 Prototipo dimostratore della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento T0+20 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Nell’ambito dell’OR si metterà a punto un modello per la definizione del bilancio idrico a scala di bacino, che consenta di portare in conto le disponibilità idriche, i prelievi e le perdite idrologiche. Verrà anche messo a punto un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS), che fornisca indicazioni al gestore sulle diverse strategie di intervento in base allo stato del sistema ed alle condizioni al contorno (attuali e previste) di carattere economico e sociale. Ovviamente, una gestione “completa” del DSS presuppone una sinergia tra gestore acquedottistico ed enti territoriali, interessati anche agli altri usi. Il DSS sarà strutturato in modo da eseguire in automatico alcune istruzioni, con la sola supervisione del personale umano (ad es., l’aumento della portata da derivare nel caso di un incremento di richiesta), mentre per operazioni di maggiore complessità sarà comunque indispensabile il consenso dell’operatore. Le attività previste nell’OR (e negli OR precedenti) consentiranno, quindi, di assicurare agli utenti un accesso garantito alle risorse idriche anche nei periodi di crisi. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista la semplificazione della modellistica relativa alla valutazione degli impatti economici e sociali della carenza di risorse idriche, focalizzandola sulle problematiche del settore idropotabile. Attività previste N° Attività Resp. 1.3.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei modelli e del software per il UNINA bilancio idrico Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti dei modelli di gestione delle risorse idriche, con lo scopo di definire le funzionalità che dovranno essere implementate durante la fase di esercizio. Verranno quindi definiti i requisiti funzionali e i requisiti di interfaccia. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista la semplificazione della modellistica. Output: Specifica dei Requisiti dei modelli di gestione delle risorse idriche 1.3.2 Titolo: Sviluppo dei modelli e del software per il bilancio idrico TSAT ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo software del modello di simulazione definito nell’attività precedente. Output: Software per la valutazione il bilancio idrico AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 1.3.3 Titolo: Validazione dei modelli e del software per il bilancio idrico ARIN attraverso sperimentazione con dati reali OR 1.3 TSAT, UNINA, ASTER Descrizione: Durante questa fase, i modelli matematici verranno validati attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo, per verificare la capacità del simulatore di calibrare i parametri del modello sulla scorta delle misure effettuate, e di aggiornare automaticamente tali valori al variare delle condizioni esterne Output: Rapporto di Validazione del Software per la valutazione il bilancio idrico Output N° Descrizione Consegna D1.3.1 Specifica dei Requisiti dei modelli di gestione delle risorse idriche T0+10 D1.3.2 Software per la valutazione il bilancio idrico T0+20 D1.3.3 Rapporto di Validazione del Software per la valutazione il bilancio idrico T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 1.4 Titolo Modelli e software per la gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D1.1.3 Prototipo dimostratore della rete di monitoraggio quali-quantitativa delle fonti di approvvigionamento T0+20 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo In questo OR verrà messo a punto un modello matematico per la ottimizzazione della gestione di un sistema acquedottistico complesso, sulla scorta delle disponibilità idriche e delle richieste (ad esempio variazioni stagionali o permanenti, conseguenti a flussi migratori consistenti). Il modello sarà dotato di interfaccia grafica (GUI), in modo da assicurare la semplice implementazione del modello idraulico, e consentirà anche la simulazione del comportamento di organi di intercettazione, valvole di regolazione, impianti di sollevamento, dispositivi per il recupero energetico. Verranno messi a punto anche un modulo di “sampling design” per individuare la posizione “ottimale” dei punti di misura quali-quantitativi nel sistema e una interfaccia con i dispositivi di misura e controllo dislocati lungo la rete, in modo da consentire, sulla scorta del DSS, un controllo in tempo reale del sistema. Rispetto al progetto esecutivo, è stata prevista la semplificazione della modellistica, in base alle specifiche dei precedenti Obiettivi Realizzativi. Attività previste N° Attività Resp. 1.4.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei modelli e del software per la UNINA gestione ottimale di sistemi acquedottistici complessi Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti di un modello per la ottimizzazione della gestione di un sistema acquedottistico complesso, con lo scopo di definire le funzionalità che dovranno essere implementate durante la fase di esercizio. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista la semplificazione della modellistica. Output: Specifica dei Requisiti del modello per l’ottimizzazione della gestione di un sistema acquedottistico. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 1.4.2 Titolo: Sviluppo dei modelli e del software per la gestione ottimale TSAT di sistemi acquedottistici complessi OR 1.4 ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: l’attività avrà come obiettivo lo sviluppo di: • Modello matematico per l’ottimizzazione della gestione di un sistema acquedottistico complesso, in base all’analisi delle disponibilità idriche e dei fabbisogni (considerando, ad esempio, variazioni stagionali o permanenti, le variazioni stagionali della domanda). • DSS per la definizione delle strategie di funzionamento ottimali della rete al variare delle condizioni al contorno. Tali istruzioni verranno, nei casi più semplici, eseguite in automatico dal sistema, mentre per le decisioni più complesse sarà sempre necessario il consenso dell’operatore. Il primo modulo verrà sviluppato da UNINA e TSAT (software), il secondo da ASTER. Output: Software di simulazione di un sistema acquedottistico complessoe del Sistema di Supporto alle Decisioni. 1.4.3 Titolo: Validazione dei modelli e del software per la gestione ARIN ottimale di sistemi acquedottistici complessi attraverso sperimentazione con dati reali. TSAT, UNINA, ASTER Descrizione: durante questa fase, i modelli matematici verranno validati attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo, per verificare la capacità del simulatore di calibrare i parametri del modello sulla scorta delle misure effettuate, e di aggiornare automaticamente tali valori al variare delle condizioni esterne. Output: Rapporto di Validazione del Software di simulazione di un sistema acquedottistico complesso e del Sistema di Supporto alle Decisioni. Output N° Descrizione Consegna D1.4.1 Specifica dei Requisiti del modello per l’ottimizzazione della gestione di un T0+10 sistema acquedottistico D1.4.2 Software di simulazione di un sistema acquedottistico complesso T0+20 D1.4.3 Sistema di Supporto alle Decisioni T0+20 D1.4.4 Rapporto di Validazione del Software di simulazione di un sistema T0+30 acquedottistico complesso e del Sistema di Supporto alle Decisioni AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 2.1.2 Linea di Ricerca 2: Sistemi per il Monitoraggio della Quantità e Qualità delle Acque nelle Reti di Distribuzione Obiettivo della linea sarà quello di migliorare le metodologie per il monitoraggio quali-quantitativo continuo ed in tempo reale, in-situ (ovvero senza la necessità di portare i campioni da analizzare in laboratorio), remotizzato (ovvero controllabile da un centro di controllo), multiparametrico (in grado di misurare più parametri con un numero minimo di sensori), economico e con minimi requisiti di manutenzione. A questo scopo verranno proposte più moderne tecniche per mitigare il rischio di fenomeni di contaminazione accidentale o intenzionale negli acquedotti (OR 2.1), procedure sperimentali e modelli matematici per controllare i processi di decadimento del cloro e di formazione di sottoprodotti dannosi per la salute (OR 2.2), nuove metodologie per la determinazione di parametri batteriologici (OR 2.3) e un sistema di supporto alle decisioni (DSS) che sia in grado di acquisire in maniera continua ed in tempo reale i dati provenienti dalla rete idrica (eventualmente distrettualizzata) ed interpretarli in modo da consentire la comprensione dei fenomeni in atto (early warning) e l’applicazione automatica di misure di mitigazione del rischio (early safety) (OR 2.4). I sistemi di monitoraggio oggetto degli OR 2.2 e 2.3 potranno essere usati per fornire dati per la validazione del DSS. I dati processati dal DSS verranno utilizzati per validare i metodi di mitigazione dell’OR 2.1 Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista una semplificazione della modellistica idraulica di qualità delle acque, rinunciando però soltanto all’esame di casistiche particolari, quali, ad esempio, l’interazione tra manganese e cloro residuo nelle reti di distribuzione idrica. Inoltre è stato previsto di ridurre le metodiche d’indagine sperimentale sia per i DBP (considerando però i sottoprodotti di maggiore interesse per la tutela dell’utenza) che per le specie batteriologiche. Le suddette semplificazioni daranno ovviamente luogo anche ad una semplificazione del Sistema di Supporto Decisionale. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 2.1 Titolo Metodi di mitigazione del rischio dei fenomeni di contaminazione Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D2.4.4 Prototipo dimostratore del Sistema di Supporto Decisione per Early Warning e Early Safety T0+20 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Nell’ambito dell’OR 2.1 si implementerà un modello completo di simulazione dei processi di propagazione e di trasformazione dei contaminanti all'interno dei sistemi di distribuzione idrica, basato su un modulo idraulico, per la simulazione delle condizioni di moto in rete, e su un modulo di qualità, per la determinazione della variazione della concentrazione dei contaminanti immessi in rete a seguito di fenomeni convettivi, dispersivi, diffusivi, e dei processi di auto decadimento. Rispetto al progetto esecutivo sarà semplificato il modulo di qualità, trascurando però soltanto alcune casistiche particolari, quali ad esempio le reazioni tra manganese e cloro residuo. Il modello dovrà consentire di risolvere sia il problema “diretto”, consistente nel determinare l’area di propagazione di una sostanza contaminante in rete, noti i punti di introduzione degli agenti inquinanti, che il problema “inverso”, basato sulla determinazione della/e sorgente/i della contaminazione, a seguito del rilievo di una generica sostanza inquinante introdotta volontariamente o accidentalmente all’interno di una rete idrica. Attività previste N° Attività 2.1.1 Titolo: Definizione dei metodi di mitigazione del rischio di UNINA fenomeni di contaminazione. Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti relativo ai metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di contaminazione. Rispetto al progetto esecutivo sarà semplificato il modulo di qualità delle acque. Output: Specifica dei requisiti sui metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di contaminazione. Resp. Contributori ARIN, ASTER DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.1.2 Titolo: Sviluppo dei metodi di mitigazione del rischio di fenomeni TSAT di contaminazione OR 2.1 UNINA ARIN ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo di Software per l’implementazione delle tecniche di sampling design finalizzate alla definizione di una rete di monitoraggio dei fenomeni di contaminazione accidentale e intenzionale e di un Software per la partizione automatica di una rete di distribuzione idrica a seguito di fenomeni di contaminazione. Output: Software per l’implementazione delle tecniche di sampling design e Software per l’implementazione delle tecniche di partizionamento automatico di rete. 2.1.3 Titolo: Validazione dei metodi di mitigazione del rischio di ARIN fenomeni di contaminazione attraverso sperimentazione con dati reali UNINA TSAT ASTER Descrizione: Validazione delle tecniche implementate nella attività precedenti per una rete pilota del sistema acquedottistico di Napoli (ARIN). All’uopo la rete pilota, che sarà utilizzata anche per altre attività descritte nel seguito, sarà adeguatamente strumentata: in particolare, è prevista l’installazione di almeno 10 misuratori di pressione, 4 misuratori di portata e 4 stazioni multiparametriche di rilievo dei principali parametri di qualità dell’acqua. Output: Report sui dati forniti da una rete pilota del sistema acquedottistico di Napoli (ARIN) e sul confronto con le tecniche di simulazione implementate Output N° Descrizione Consegna D2.1.1 Specifica dei requisiti sui metodi di mitigazione del rischio di fenomeni di T0+10 contaminazione D2.1.2 Software per l’implementazione delle tecniche di sampling design T0+20 finalizzate alla definizione di una rete di monitoraggio dei fenomeni di contaminazione accidentale e intenzionale D2.1.3 Software per l’implementazione delle tecniche di partizionamento T0+20 automatico di rete, per la mitigazione del rischio di contaminazione D2.1.3 Report sulla validazione delle tecniche implementate per una rete pilota del T0+30 sistema idrico di Napoli (ARIN) AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 2.2 Titolo Sistema di monitoraggio per il controllo dei processi di decadimento del cloro (DBP) e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo I maggiori obiettivi del progetto riguarderanno: • L’approntamento di una procedura sperimentale per la determinazione dei sottoprodotti (DBP) che si formano a seguito della disinfezione delle acque a mezzo di composti del cloro, finalizzata alla definizione di un sistema di monitoraggio delle caratteristiche di qualità dell’acqua defluente all’interno delle condotte • La messa a punto di modelli matematici in grado di simulare la formazione dei DBP La realizzazione di un sistema di monitoraggio per il controllo dei processi di decadimento del cloro e la relativa installazione su sito pilota. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista una riduzione delle metodiche d’indagine sperimentale, considerando comunque i Disinfection By Products di maggiore interesse per la salute dell’utenza. • Attività previste N° Attività Resp. 2.2.1 Titolo: Definizione dei requisiti del sistema di monitoraggio dei UNINA DBP e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Contributori ARIN, CNR Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti del sistema di monitoraggio dei DBP e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute, con lo scopo di definire le caratteristiche che il sistema dovrà soddisfare e le funzionalità che dovranno essere implementate. Output: Specifica dei Requisiti del sistema di monitoraggio dei DBP 2.2.2 Titolo: Definizione delle procedure sperimentali per la UNINA determinazione dei DBP e della formazione di sottoprodotti dannosi per la salute Descrizione: L’attività sarà focalizzata sullo studio procedure sperimentali per la determinazione dei DBP. ARIN, CNR delle Output: Rapporto tecnico sulle procedure sperimentali per la determinazione dei sottoprodotti (DBP) AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.2.4 OR 2.2 Titolo: Sviluppo e installazione del sistema di monitoraggio dei TSAT DBP e dei sottoprodotti dannosi per la salute. ARIN, UNINA, CNR Descrizione: L’attività riguarderà lo sviluppo software dei modelli matematici finalizzati al monitoraggio dei DBP e l’installazione di una rete di monitoraggio pilota. La prima parte di attività (sviluppo software) sarà svolta da TSAT, la seconda da ARIN (installazione). L’installazione sarà volta sia alla successiva fase di sperimentazione in laboratorio che alla sperimentazione sul campo del DSS oggetto dell’OR 2.4. Output: Software e modelli per il monitoraggio dei DBP e Prototipo Dimostratore su Sito Pilota 2.2.5 Titolo: Test in laboratorio. UNINA CNR, TSAT Descrizione: L’attività avrà come obiettivo l’integrazione del sistema in laboratorio per poter verificare la consistenza del sistema attraverso definite procedure di test. Il numero di test di laboratorio sarà ridotto rispetto a quanto previsto nel progetto esecutivo. Output: Rapporto di validazione sul Prototipo integrato per test in laboratorio. Output N° Descrizione Consegna D2.2.1 Specifica dei Requisiti del sistema di monitoraggio dei DBP T0+5 D2.2.2 Rapporto tecnico sulle procedure sperimentale per la determinazione dei DBP T0+10 D2.2.4 Software e modelli per il monitoraggio dei DBP T0+20 D2.2.5 Prototipo Dimostratore su sito pilota T0+20 D2.2.6 T0+30 Rapporto di validazione sul Prototipo integrato per test in laboratorio AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 2.3 Titolo Sistema di monitoraggio per il riconoscimento e l’enumerazione di nuove specie batteriologiche Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’attività avrà come obiettivo l’individuazione di tecniche innovative per il riconoscimento e l’enumerazione di nuove specie batteriche, caratteristiche delle singole fonti o tipiche dell’acqua che si determina per effetto della miscelazione delle stesse, che possano essere considerate come sentinelle nel garantire la salubrità dell’acqua potabile. Inoltre, si implementerà una procedura standardizzata per la valutazione rapida di eventuali tossicità in relazione alla sicurezza relativa ad introduzioni volontarie ed involontarie. Rispetto al progetto esecutivo è stata prevista la riduzione delle metodiche d’indagine, rinunciando allo sviluppo di metodi di imaging (attività 2.3.2 e 2.3.3). Attività previste N° Attività Resp. 2.3.1 Titolo: Definizione dei requisiti del sistema di monitoraggio dei UNINA parametri batteriologici e progettazione del sistema di monitoraggio Contributori ARIN, CNR Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti del sistema di monitoraggio dei parametri batteriologici, con lo scopo di definire le caratteristiche che il sistema dovrà soddisfare e le funzionalità che dovranno essere implementate e la progettazione del sistema di monitoraggio Output: Specifica dei requisiti del sistema di monitoraggio dei parametri batteriologici AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.3.4 OR 2.3 Titolo: Sviluppo e installazione del sistema di monitoraggio dei TSAT parametri batteriologici ARIN, UNINA, CNR Descrizione: L’attività riguarderà lo sviluppo software dei modelli matematici per il monitoraggio dei parametri batteriologici e l’installazione in campo di una rete di monitoraggio pilota. La prima parte di attività (sviluppo software) sarà svolta da TSAT, la seconda da ARIN (installazione). L’installazione sarà volta sia alla successiva fase di sperimentazione in laboratorio che alla sperimentazione sul campo del DSS oggetto dell’OR 2.4. Output: Software e modelli per il monitoraggio dei parametri batteriologici e Prototipo dimostratore su sito pilota 2.3.5 Titolo: Test in laboratorio UNINA CNR, TSAT Descrizione: L’attività avrà come obiettivo l’integrazione del sistema in laboratorio per poter verificare la consistenza del sistema attraverso specifiche procedure di test Il numero di test sarà ridotto rispetto alle previsioni del progetto esecutivo. Output: Rapporto di validazione sul Prototipo integrato per test in laboratorio Output N° Descrizione Consegna D2.3.1 Specifica dei requisiti del sistema di monitoraggio dei parametri T0+10 batteriologici D2.3.5 Software e modelli per il monitoraggio dei parametri batteriologici T0+20 D2.3.6 Prototipo dimostratore su sito pilota T0+20 D2.3.7 T0+30 Rapporto di validazione sul Prototipo integrato per test in laboratorio AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 2.4 Titolo Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning ed Early Safety Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile ASTER Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D2.2.5 Software e modelli per il monitoraggio dei DBP T0+20 D2.3.5 Software e modelli per il monitoraggio dei parametri batteriologici T0+20 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’obiettivo di un sistema per il controllo in tempo reale della qualità dell’acqua che defluisce nei sistemi acquedottistici è di identificare attendibilmente gli eventi di contaminazione e di consentire un’efficace risposta locale volta a minimizzare gli effetti derivanti dell’evento. Le attività svolte avranno dunque come obiettivo la definizione, la progettazione, lo sviluppo e l’installazione in campo di un sistema di supporto alle decisioni che sia in grado di acquisire in maniera continua ed in tempo reale i dati provenienti dalla rete di distribuzione e di interpretarli per consentire la comprensione dei fenomeni in atto. Il sistema dovrà quindi essere in grado di acquisire i dati provenienti dai dispositivi remoti, archiviarli, elaborarli ed interpretarli attraverso algoritmi matematici avanzati, presentarli attraverso un adeguato supporto di visualizzazione. La chiave principale del sistema di supporto alle decisioni sarà un modello matematico basato sulla simulazione delle variazioni spazio-temporali che le caratteristiche di qualità delle acque subiscono all’interno dei sistemi idrici. Una volta definito, il sistema rappresenterà uno strumento importante sia nella fase di pianificazione (per la collocazione ottimale lungo il sistema di apparecchiature di controllo) che in quella di gestione. Attività previste N° Attività AquaSystem Resp. Capitolato Tecnico Contributori Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.4.1 Titolo: Definizione dei requisiti del Sistema di Supporto ASTER Decisionale per Early Warning e Early Safety OR 2.4 ARIN, UNINA, TSAT Descrizione L’attività sarà finalizzata alla stesura di un documento di Specifica dei Requisiti per il Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety. con l’obiettivo di definire le caratteristiche che il Sistema dovrà garantire durante la fase di esercizio. Il documento sarà strutturato attraverso le seguenti sezioni: • Requisiti Funzionali: verranno definite le funzionalità che il Sistema dovrà essere in grado di implementare (ad esempio verranno individuati i contaminanti obiettivo) , gli input attesi, gli output desiderati, le accuratezze e le prestazioni attese, le percentuali di false risposte positive e negative; • Requisiti di Interfaccia: verranno definiti i requisiti delle eventuali interfacce presenti tra i diversi moduli che costituiranno il sistema complessivo, i requisiti per le interfacce con i sistemi esterni ed i requisiti per le interfacce di utente (Human Machine Interface); • Requisiti per le risorse del calcolatore: verranno descritti i requisiti per le risorse hardware e software. Verranno ad esempio descritti i tipi di dispositivi utilizzati, le dimensioni, la capacità ed altre caratteristiche richieste ai processori, alla memoria, ai dispositivi di input/output, ai dispositivi di memorizzazione ausiliari, dispositivi di comunicazione. Verranno inoltre definiti il sistema operativo ed eventuali sistemi di gestione dei data base. Output Specifica dei Requisiti del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.4.2 Titolo: Progettazione del Sistema di Supporto Decisionale per ASTER Early Warning e Early Safety OR 2.4 ARIN, UNINA, TSAT Descrizione Sulla base delle specifiche definite nell’attività precedente, verrà progettato il Sistema di Supporto Decisionale. L’attività avrà come obiettivo la definizione dell’architettura complessiva del sistema di monitoraggio, attraverso la definizione delle interfacce con i sistemi esterni. Verranno inoltre descritti i nodi funzionali che andranno a costituire il Sistema di Supporto alle decisioni. Si renderà necessaria la definizione dei criteri per la generazione degli allarmi; verranno definite le modalità di gestione, acquisizione e controllo dei dati in modo da riconoscere se le informazioni siano coerenti o meno ai livelli di allarme previsti. Si definiranno le modalità di memorizzazione e archiviazione dei dati, le azioni da intraprendere nel caso in cui il sistema di gestione ed interpretazione dei dati riconosca un’escursione dei valori al di sopra della soglia di allarme, le modalità attraverso le quali rappresentare graficamente attraverso un’interfaccia utente (HMI) le informazioni rilevanti e gli allarmi Output Progetto del Sistema di Supporto Decisione per Early Warning e Early Safety AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 2.4.3 Titolo: Sviluppo e installazione del Sistema di Supporto ASTER Decisionale per Early Warning e Early Safety. OR 2.4 ARIN, TSAT Descrizione L’attività sarà finalizzata allo sviluppo software dei nodi funzionali definiti nelle attività precedenti. In particolari saranno realizzate le tre componenti fondamentali del Sistema di Supporto alle Decisioni: a) DATA MANAGEMENT SUBSYSTEM: includerà il Data Warehouse con i dati rilevanti per le decisioni e il software per la gestione di quest’ultimo; b) MODEL MANAGEMENT SUBSYSTEM: consisterà in un pacchetto software contenente i modelli ed il software per gestirli.I modelli consentiranno la descrizione della complessa realtà del problema da rappresentare sia nel campo dell’Early Warning che del Early Safety. Oltre alla costruzione dei modelli, saranno messi a disposizione dell’utente strumenti per testare un modello e per effettuare simulazioni. c) DIALOG MANAGEMENT SUBSYSTEM: questo sottosistema sarà destinato a gestire la comunicazione tra utente e sistema. Dovrà, pertanto, garantire la semplicità di uso del sistema attraverso menù e comandi intuitivi. La fase di sviluppo sarà seguita da campagne di validazione in laboratorio per verificare la coerenza con le funzionalità e prestazioni attese. L’attività avrà inoltre come obiettivo la realizzazione e l’installazione di un prototipo dimostratore. Output Modello software del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Prototipo dimostratore del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety 2.4.4 Titolo: Sperimentazione sul campo del Sistema di Supporto ARIN Decisionale per Early Warning e Early Safety ASTER, TSAT Descrizione Verranno effettuati test di integrazione per verificare la corretta comunicazione con la rete di monitoraggio e test di validazione per verificare che il sistema rispetti le funzionalità attese. Output Rapporto di Validazione del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety Output N° Descrizione Consegna D2.4.1 Specifica dei Requisiti del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety T0+5 D2.4.2 Progetto del Sistema di Supporto Decisione per Early Warning e Early Safety T0+10 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 2.4 D2.4.3 Modello software del Sistema di Supporto Decisione per Early Warning e Early Safety T0+20 D2.4.4 Prototipo dimostratore del Sistema di Supporto Decisione per Early Warning e Early Safety T0+20 D2.4.5 Rapporto di Validazione del Sistema di Supporto Decisionale per Early Warning e Early Safety T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 2.1.3 Linea di Ricerca 3: Ottimizzazione dei Consumi e Recupero Energetico nei Sistemi Acquedottistici Alle procedure gestionali mirate al controllo delle pressioni nei sistemi acquedottistici al fine di contenere le perdite idriche, possono essere efficacemente affiancate strategie di risparmio energetico e di valorizzazione di fonti energetiche rinnovabili. In quest’ottica si rende necessaria la definizione di metodi per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento (OR 3.1) e lo sviluppo di tecnologie innovative per il recupero energetico mediante turbine o pompe “inverse” (Pumps As Turbines – PATs) (OR 3.2). Un efficace strumento per ottimizzare la gestione di un sistema idrico è la distrettualizzazione, che consente un più efficace controllo sia delle pressioni di esercizio che delle portate in ingresso ed in uscita dai distretti. Si svilupperanno quindi processi e tecnologie automatiche volte ad identificare i distretti idraulici (OR 3.3) a cui si affiancheranno sistemi per il controllo attivo delle pressioni attraverso valvole di riduzione delle pressioni (Pressure Reducing Valves – PRV) (OR 3.4). Le attività sviluppate nell’ambito della linea di ricerca contribuiranno alla messa a punto di modelli e software per l’analisi dell’impatto economico della riduzione delle perdite e dell’ottimizzazione dei consumi energetici nei sistemi acquedottistici (OR 3.5). AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.1 Titolo Modelli e software per l’ottimizzazione dei consumi energetici degli impianti di sollevamento Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Obiettivo dell’OR è la messa a punto di un modello che consenta la definizione di strategie di intervento per i diversi scenari che possono presentarsi nel caso di un sistema acquedottistico munito di impianti di sollevamento, considerando condizioni di funzionamento sia ordinarie (ad es., la variabilità giornaliera o stagionale delle richieste idriche), sia straordinarie, conseguenti ad esempio a manovre non previste (o non prevedibili) sul sistema. Il modello dovrà inoltre garantire una buona flessibilità di funzionamento, in modo da tener conto delle eventuali variazioni della topologia del sistema e dei meccanismi di tariffazione ed incentivazione energetica. Il modello dovrà, infine, consentire l’integrazione con i modelli di bilancio idrico, in modo che l’ottimizzazione energetica del sistema si accompagni anche all’allocazione ottimale delle risorse idriche, condizione imprescindibile nel caso di sistemi complessi. Attività previste N° Attività 3.1.1 Titolo: Definizione dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi UNINA energetici degli impianti di sollevamento Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi energetici, con lo scopo di definire le funzionalità che dovranno essere implementate durante la fase di esercizio. Verranno quindi definiti i requisiti funzionali ed i requisiti di interfaccia. Output: Specifica dei Requisiti dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi energetici Resp. Contributori ARIN DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 3.1.2 Titolo: Sviluppo software dei metodi per l’ottimizzazione dei UNINA consumi energetici degli impianti di sollevamento OR 3.1 ARIN, Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo del software per la gestione ottimale dei sistemi di pompaggio e per l’analisi tecnico-economica dell’impiego di inverter. In particolare l’attività sarà finalizzata a: • inserire, all’interno dei modelli di simulazione idraulica dei sistemi idrici, un modulo per l’ottimizzazione del funzionamento dei sistemi di pompaggio, in modo da concentrare i sollevamenti nelle ore in cui minori sono le tariffe energetiche; • inserire, all’interno dei modelli di simulazione idraulica dei sistemi idrici, un modulo che, in base alle previsioni a breve/medio termine dell’evoluzione delle tariffe, possa consentire la definizione di adeguati scenari di intervento; • Mettere a punto un modello per la stima della convenienza tecnica ed economica derivante dall’adozione di inverter negli impianti di sollevamento. Output: Software per la gestione ottimale dei sistemi di pompaggio e Software per l’analisi tecnico-economica dell’impiego di inverter 3.1.3 Titolo: Validazione dei metodi e del software per l’ottimizzazione ARIN dei consumi energetici degli impianti di sollevamento attraverso sperimentazione con dati reali UNINA, TSAT, Descrizione: Durante questa fase, i modelli matematici e i software verranno validati attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo. Output: Rapporto di validazione del software per la gestione ottimale dei sistemi di pompaggio e del software per l’analisi tecnico-economica dell’impiego di inverter Output N° Descrizione Consegna D3.1.1 Specifica dei Requisiti dei metodi per l’ottimizzazione dei consumi T0+10 energetici D3.1.2 Software per la gestione ottimale dei sistemi di pompaggio T0+20 D3.1.3 Software per l’analisi tecnico-economica dell’impiego di inverter T0+20 D3.1.4 Rapporto di validazione del software per la gestione ottimale dei sistemi di pompaggio e del software per l’analisi tecnico-economica dell’impiego di inverter T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.2 Titolo Tecnologie innovative per il recupero energetico tramite pompe ‘inverse’ (PAT) Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile ARIN Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’OR mira alla definizione di un sistema di recupero in un sistema idrico dell’energia altrimenti dissipata mediante valvole di regolazione della pressione, ossia nella caratterizzazione del funzionamento delle cosiddette PAT (Pump As Turbine) e nella definizione delle curve caratteristiche “inverse”. Il sistema dovrà tenere conto della eventuale variabilità della portata e del salto utile nel corso della giornata, per cui potrà essere valutata l’opportunità di accoppiare, in parallelo alla PAT, una valvola di regolazione della pressione per garantire rendimenti accettabili e una pressione a valle compatibile con le esigenze delle utenze. Il sistema garantirà, inoltre, il collegamento alla rete elettrica, valutando le modalità di connessione più idonee, in relazione sia alla potenza prodotta, sia alla sua variabilità giornaliera. La micro generazione distribuita consentirà quindi di incrementare la quota di energia da fonte rinnovabile, da utilizzare in ambito urbano, con significativi vantaggi economici per il gestore. L’abbattimento delle pressioni in rete conseguente al funzionamento dei sistemi di recupero energetico consentirà, in parallelo, anche la riduzione delle perdite reali. Attività previste N° Attività Resp. 3.2.1 Titolo: Definizione dei requisiti del sistema dell’energia tramite pompe ‘inverse’ (PATs) di recupero UNINA Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica di Requisiti del sistema di recupero dell’energia tramite pompe inverse, con lo scopo di definire le funzionalità che dovranno essere implementate durante la fase di esercizio. Verranno quindi definiti i requisiti funzionali ed i requisiti di interfaccia con i sistemi esterni. Output: Specifica dei requisiti del sistema di recupero dell’energia tramite pompe inverse. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 3.2.2 Titolo: Progettazione del sistema di recupero dell’energia tramite UNINA pompe ‘inverse’ (PATs) OR 3.2 ARIN Descrizione: Sulla base delle specifiche definite nell’attività precedente, verrà realizzato il progetto del sistema di recupero dell’energia tramite pompe inverse. In particolare, verrà definita l’architettura del sistema, caratterizzati i moduli che integreranno il sistema, definite le modalità di gestione e di trasmissione dati. Verrà inoltre realizzata l’analisi numerico/sperimentale delle curve caratteristiche delle PAT e delle problematiche legate al collegamento tra le macchine e la rete elettrica, valutando le modalità di connessione più idonee, in relazione sia alla potenza prodotta, sia alla sua variabilità giornaliera. Output: Specifica di Progetto del sistema di recupero del’energia tramite pompe ‘inverse’ 3.2.3 Titolo: Sviluppo del sistema di recupero dell’energia tramite UNINA pompe ‘inverse’ (PAT) ARIN, TSAT, ASTER Descrizione: Nell’ambito dell’attività, TSAT svilupperà un software per l’analisi dell’ubicazione e delle condizioni di funzionamento di PAT/turbine in un sistema idrico, mentre le attività di UNINA, in collaborazione con ARIN, saranno finalizzate alla realizzazione di un prototipo a scala di laboratorio di un sistema di produzione di energia idroelettrica mediante PAT e di un prototipo a scala di laboratorio di un sistema di collegamento alla rete elettrica, ovvero di accumulo dell’energia prodotta. Output: Software per l’analisi dell’ubicazione e delle condizioni di funzionamento di PAT/turbine in un sistema idrico, Prototipo a scala di laboratorio di un sistema di produzione di energia idroelettrica mediante PAT, Prototipo a scala di laboratorio di un sistema di collegamento alla rete elettrica, ovvero di accumulo dell’energia prodotta 3.2.4 Titolo: Installazione del sistema di recupero dell’energia tramite ARIN pompe inverse e sperimentazione sul campo. UNINA, ASTER Descrizione: L’attività riguarderà l’installazione in campo del sistema di recupero dell’energia per poterne validare le funzionalità. Output: Prototipo dimostratore su sito pilota e Rapporto di Validazione. Output N° Descrizione Consegna D3.2.1 Specifica dei requisiti del sistema di recupero dell’energia tramite pompe inverse. T0+5 D3.2.2 Specifica di Progetto del sistema di recupero del’energia tramite pompe ‘inverse’ T0+10 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.2 D3.2.3 Software per l’analisi dell’ubicazione e delle condizioni di funzionamento di PAT/turbine in un sistema idrico T0+20 D3.2.4 Prototipo a scala di laboratorio di un sistema di produzione di energia idroelettrica mediante PAT T0+20 D3.2.5 Prototipo a scala di laboratorio di un sistema di collegamento alla rete elettrica, ovvero di accumulo dell’energia prodotta. T0+20 D3.2.6 Prototipo dimostratore su sito pilota T0+30 D3.2.7 Rapporto di Validazione T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.3 Titolo Criteri per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedottistici Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’attività sviluppata nell’OR consisterà nel mettere a punto una procedura innovativa per la definizione delle dimensioni, della morfologia e della struttura da assegnare ai distretti di una rete di distribuzione idrica. L’obiettivo è, quindi, di pervenire ad un approccio metodologico che, partendo dalla definizione degli obiettivi, consenta la determinazione dei livelli di distrettualizzazione e dei punti di sezionamento ottimale della rete. Diversi criteri verranno considerati per la definizione dei distretti, in relazione all’estensione spaziale della rete, alle utenze servite, ai dislivelli altimetrici, alla necessità di privilegiare la riduzione delle perdite o il recupero energetico mediante PAT e/o turbine. Verranno inoltre considerati opportuni indici prestazionali (Performance Indicators), mirati alla caratterizzazione dell’efficienza del sistema idrico distrettualizzato (ad es., lo scostamento quadratico medio dalla pressione di progetto, il deficit medio ed il surplus medio di pressione, il volume di perdita recuperato, ecc.), al fine di minimizzare la riduzione della resilienza idraulica del sistema. E’ prevista, quindi, rispetto al progetto esecutivo, la semplificazione della modellistica idraulica, considerando una sola procedura di partizione. Attività previste N° Attività Resp. 3.3.1 Titolo: Definizione di una metodologia per la distrettualizzazione UNINA ottimale dei sistemi acquedottistici Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di specifica dei Requisiti di una metodologia per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedottistici. In particolare verrà studiata una metodologia per l’identificazione ottimale dei distretti, in funzione delle dimensioni e dell’altimetria dell’area, della topologia e dei livelli di pressione della rete, del numero di utenti serviti, considerando anche opportuni indici prestazionali (Performance Indicators), mirati alla caratterizzazione dell’efficienza del sistema idrico distrettualizzato. Rispetto al progetto esecutivo è prevista quindi una semplificazione della modellistica idraulica Output: Specifica dei Requisiti di una metodologia per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedotttistici AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 3.3.2 Titolo: Sviluppo software di una metodologia distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedottistici. OR 3.3 per la TSAT ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo lo sviluppo di software per la distrettualizzazione di una rete idrica e per il calcolo di indici prestazionali del sistema distrettualizzato. Output: Software per la distrettualizzazione di una rete idrica e Software per il calcolo di indici prestazionali del sistema distrettualizzato 3.3.3 Titolo: Validazione di una metodologia per la distrettualizzazione ARIN ottimale dei sistemi acquedottistici attraverso sperimentazione con dati reali. UNINA, ASTER Descrizione: In questa fase i modelli matematici sviluppati verranno validati attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo. Output: Rapporto di validazione su rete pilota. Output N° Descrizione Consegna D3.3.1 Specifica dei Requisiti di una metodologia per la distrettualizzazione ottimale dei sistemi acquedotttistici T0+10 D3.3.2 Software per la distrettualizzazione di una rete idrica T0+20 D3.3.3 Software per il calcolo di indici prestazionali del sistema distrettualizzato T0+20 D3.3.4 Rapporto di validazione su rete pilota T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.4 Titolo Sistemi di controllo attivo delle pressioni attraverso valvole di riduzione Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile ARIN Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Nell’ambito dell’OR verrà messo a punto, in alternativa alla distrettualizzazione, un modello per la ottimizzazione del cielo piezometrico in un sistema idrico mediante l’impiego di valvole di riduzione della pressione (Pressure Reducing Valves - PRV). Tale approccio verrà anche accoppiato alla possibilità di produrre energia idroelettrica mediante l’impiego di PAT e/o turbine, sfruttando l’energia altrimenti dissipata con le valvole (cfr. OR 3.2). In questa ottica, i criteri per la localizzazione e il settaggio ottimale delle valvole potranno essere definiti con l’obiettivo di minimizzare le perdite idriche (e, quindi, minimizzando le differenze tra le pressioni in rete e i valori target), ovvero massimizzando l’energia elettrica producibile. In relazione alle caratteristiche del sistema, sarà possibile optare per una regolazione statica delle valvole, con grado di apertura fisso nel corso della giornata, o per un settaggio dinamico, nel quale le valvole (tutte o una parte) adeguano il grado di apertura ad uno o più parametri di stato misurati in tempo reale nel sistema. L’approccio proposto consentirà una rapida riduzione delle perdite, con indubbi benefici sia in campo economico che ambientale Rispetto al progetto esecutivo è prevista la semplificazione della modellistica idraulica, utilizzando un solo algoritmo di ottimizzazione accoppiato ad un solutore idraulico. Attività previste N° Attività Resp. 3.4.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei sistemi di controllo attivo delle UNINA pressioni attraverso valvole di riduzione della pressione. Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività sarà finalizzata alla stesura di un documento di specifica dei requisti del sistema di controllo attivo delle pressioni. In particolare, verranno descritti i requisiti funzionali, in termini di funzionalità implementate, prestazione, dati in input e dati in output e le interfacce con i sistemi esterni.Output: Specifica dei Requisiti del sistema di controllo attivo delle pressioni AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 3.4.2 Titolo: Sviluppo dei sistemi di controllo attivo delle pressioni TSAT attraverso PRV. OR 3.4 ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: l’attività sarà finalizzata allo sviluppo software di una metodologia per l’identificazione della posizione e della regolazione ottimali delle PRV e la definizione di opportuni indici prestazionali (Performance Indicators), mirati alla caratterizzazione dell’efficienza del sistema idrico munito di PRV. E’ prevista la semplificazione della modellistica idraulica rispetto al progetto esecutivo. Output: Software per la localizzazione e il settaggio di PRV all’interno di una rete idrica e Software per il calcolo di indici prestazionali del sistema con PRV 3.4.3 Titolo: Installazione dei sistemi di controllo attivo delle pressioni ARIN attraverso PRV e sperimentazione sul campo. UNINA, TSAT, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo l’installazione in campo del sistema di controllo attivo delle pressioni per validarne le funzionalità attraverso l’acquisizione dei dati reali dal campo. Output: Prototipo dimostratore su sito pilota e Rapporto di Validazione Output N° Descrizione Consegna D3.4.1 Specifica dei Requisiti del sistema di controllo attivo delle pressioni T0+10 D3.4.2 Software per la localizzazione di PRV all’interno di una rete idrica T0+20 D3.4.3 Software per il calcolo di indici prestazionali del sistema con PRV T0+20 D3.4.4 Prototipo dimostratore su sito pilota T0+30 D3.4.5 Rapporto di Validazione T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.5 Titolo Modelli e software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo In questo OR verranno messi a punto modelli e procedure per la caratterizzazione economica dei consumi energetici in un sistema acquedottistico, connessi alle attività di captazione, adduzione, trattamento e distribuzione. In particolare, i modelli saranno rivolti sia alla caratterizzazione dei costi negli impianti di sollevamento, sia ai ricavi conseguenti all’adozione di programmi di riduzione perdite. Con riferimento alla prima problematica, saranno presi in esame i diversi termini che concorrono alla definizione dei costi. Verranno anche analizzati i benefici (e i maggiori costi) connessi all’impiego di inverter, allo scopo di individuare una metodologia speditiva per una rapida stima della convenienza della sua adozione. Nel secondo caso, invece, verranno definiti algoritmi per la valorizzazione sul piano finanziario di un intervento di recupero perdite ed eventuale micro generazione distribuita (riduzione dei costi finanziari, ambientali e sociali; introiti per la micro generazione; incentivazioni ambientali). Rispetto al progetto esecutivo è prevista la semplificazione della modellistica, in conseguenza della riduzione delle attività negli OR 3.3 e 3.4. Attività previste N° Attività Resp. 3.5.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei modelli per l’analisi dell’impatto UNINA economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. Contributori ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la stesura di un documento di Specifica dei Requisti dei modelli per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. E’ prevista la semplificazione della modellistica rispetto al progetto esecutivo. Output: Specifica dei Requisiti dei modelli per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 3.5.2 Titolo: Progettazione dei modelli e del software per l’analisi UNINA dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. OR 3.5 ARIN, ASTER Descrizione: L’attività avrà come obiettivo la progettazione dei modelli e del software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. In particolare verranno studiate le metodologie per l’analisi delle problematiche e dei benefici derivanti dall’impiego di un inverter accoppiato ad un impianto di sollevamento, considerandone i diversi scenari di funzionamento, anche con riferimento agli aspetti gestionali e manutentivi (in sinergia con l’OR 3.1) e metodologie per l’analisi della valorizzazione economica degli interventi di recupero perdite, analizzando non solo i minori costi di acquisto, adduzione, potabilizzazione, sollevamento e distribuzione, ma anche, sia pure in via preliminare, i benefici in termini sociali ed ambientali conseguenti ad un minore sfruttamento delle risorse idriche. Output: Specifica di Progetto dei modelli e del software per l’analisi dell’impatto economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. 3.5.3 Titolo: Sviluppo del software per l’analisi dell’impatto economico TSAT dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. ARIN, UNINA, ASTER Descrizione: L’attività sarà finalizzata allo sviluppo del software per la gestione ottimale degli impianti di sollevamento (in sinergia con l’OR 3.1) e allo sviluppo del software e dei modelli per la valorizzazione economica degli interventi di recupero perdite. Output: Software per la gestione ottimale degli impianti di sollevamento e Software per la valorizzazione economica degli interventi di recupero perdite. 3.5.4 Titolo: Installazione del software per l’analisi dell’impatto ARIN economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici e sperimentazione sul campo. UNINA, TSAT, ASTER Descrizione: L’attività sarà focalizzata all’implementazione del software realizzato attraverso l’acquisizione dei dati reali da campo in modo da poter valutare l’impatto economico complessivo dei consumi energetici nei sistemi acquedottistici. Output: Report sull’impatto economico complessivo dei consumi energetici nei sistemi acquedottistici. Output N° Descrizione Consegna D3.5.1 Specifica dei Requisiti dei modelli e software per l’analisi dell’impatto T0+5 economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 3.5 D3.5.2 Specifica di Progetto dei modelli e del software per l’analisi dell’impatto T0+10 economico dei consumi energetici e della riduzione delle perdite nei sistemi acquedottistici. D3.5.3 Software per la gestione ottimale degli impianti di sollevamento (in sinergia T0+20 con l’OR 3.1). D3.5.4 Software e modelli per la valorizzazione economica degli interventi di recupero perdite. T0+20 D3.5.5 Report sull’impatto economico complessivo dei consumi energetici nei sistemi acquedottistici. T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 2.1.4 Linea di Ricerca 4: Processi e Tecnologie per il Risparmio Idrico Il risparmio idrico può, e deve, essere ottenuto anche attraverso azioni ispirate ad una differenziazione delle fonti di approvvigionamento in funzione dello specifico uso dell’acqua, destinando le acque con i requisiti migliori alle esigenze potabili ed utilizzando fonti meno nobili per altri usi. Tale intuizione si concretizza sul piano pratico nel riutilizzo in ambito domestico delle acque meteoriche e delle acque “grigie” mediante l’applicazione di adeguati sistemi di trattamento differenziato. L’obiettivo sarà dunque lo sviluppo di processi e tecnologie per il risparmio idrico basati sulla differenziazione delle fonti di approvvigionamento, sviluppando impianti pilota per il riutilizzo delle acque meteoriche e reflue (OR 4.1). AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Processi e tecnologie per il risparmio e il riuso idrico Data inizio T0 Data fine T0+30 Responsabile UNINA Localizzazione Campania OR 4.1 Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’OR 4.1 mira a definire tecniche e metodologie per il risparmio idrico mediante la raccolta ed il riuso localizzato delle acque reflue e meteoriche in ambito urbano: in tal modo si potrà procedere alla differenziazione delle fonti di approvvigionamento idrico in funzione dello specifico uso dell’acqua, destinando le risorse con i migliori requisiti alle esigenze potabili ed utilizzando le acque meteoriche per altri usi (indoor: flussaggio delle cassette di scarico, lavaggio superfici; outdoor: irrigazione, lavaggio autoveicoli). In maggior dettaglio, verranno prese in esame le possibili forme di raccolta delle acque meteoriche, le tecnologie per il loro trattamento locale, i problemi di dimensionamento impiantistico e l’efficienza degli interventi localizzati di riuso, la definizione di uno schema impiantistico per consentire, all’interno dell’edificio e della singola unità abitativa, la separazione tra acque grigie ed acque nere ed il trattamento delle prime con tecnologie innovative facilmente utilizzabili in ambito urbano. La realizzazione di interventi pilota (in abitazioni e condomini) consentirà di valutare l’efficacia e l’efficienza delle tecniche di raccolta e riutilizzo proposte, in termini di riduzione della richiesta idrica e di conseguenti ricadute economiche. Nell’ambito dell’OR, infine, uno spazio di ricerca sarà specificamente dedicato anche ai presidi tecnologici per la riduzione dei consumi domestici, al fine di consolidare il risparmio idrico Focalizzazione delle attività in ambito domestico (abitativo e condominiale). E’ prevista altresì l’analisi preliminare del potenziale contributo del recupero delle acque meteoriche a livello locale. Attività previste N° Attività 4.1.1 Titolo: Definizione e sviluppo di sistemi innovativi per la raccolta UNINA ed il riutilizzo delle acque meteoriche in ambito domestico Descrizione Definizione e messa a punto di tecnologie innovative per la separazione delle acque di prima pioggia dalle acque meteoriche e per il trattamento (pre e post stoccaggio) finalizzato al riuso in ambito domestico. Output Tecnologie impiantistiche innovative per la separazione delle acque di prima pioggia dalle acque meteoriche. Tecnologie innovative per il trattamento delle acque meteoriche. Resp. Contributori ARIN DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 4.1.2 Titolo: Definizione e sviluppo di sistemi innovativi per la raccolta ARIN ed il riutilizzo delle acque reflue in ambito domestico OR 4.1 UNINA TSAT Descrizione Definizione e messa a punto di tecnologie innovative per il riutilizzo delle acque reflue (grigie) in ambito domestico.. Output Tecnologie innovative per il riutilizzo delle acque grigie in ambito domestico. 4.1.3 Titolo: Sperimentazione dei sistemi per il risparmio e il riuso idrico ARIN in siti pilota. Descrizione Sperimentazione dei sistemi per la raccolta ed il riutilizzo delle acque meteoriche e per la raccolta ed il riutilizzo delle acque grigie in siti pilota (abitazioni e/o condomini) ed analisi tecnico-economica delle potenzialità del riuso. Sperimentazione in abitazioni e/o condomini delle tecnologie innovative per il risparmio domestico. UNINA TSAT Output: Rapporto di Validazione. Output N° Descrizione Consegna D4.1.1 Tecnologie impiantistiche innovative per la separazione delle acque di T0+10 prima pioggia dalle acque meteoriche D4.1.2 Tecnologie innovative per il trattamento delle acque meteoriche T0+10 D4.1.3 Tecnologie innovative per il riutilizzo delle acque grigie in ambito domestico T0+20 D4.1.4 Rapporto di Validazione AquaSystem T0+30 Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 2.1.5 Linea di Ricerca 5: Modelli di previsione idrologica e di simulazione dell’idraulica urbana L’obbiettivo generale della linea di ricerca è proporre un insieme di modelli matematici in grado di simulare la dinamica del deflusso urbano, sia quello superficiale sia quello che avviene nella rete fognaria. Il deflusso superficiale ha origine meteorica e si manifesta negli impluvi naturali (nel nostro caso prevalentemente fiumare) e in quelli artificiali (canali di raccolta, cunette, strade, ecc). Il primo (il deflusso nelle fiumare) coinvolge masse liquide (e quindi portate) più grandi di svariati ordini di grandezza rispetto al secondo. Basti pensare che le acque convogliate dal primo deflusso pervengono anche da superfici esterne al bacino urbano, superfici che spesso hanno estensioni di ordini di grandezza superiori. Il deflusso in fognatura delle acque meteoriche è quello che si origina prevalentemente ad opera dell’afflusso meteorico sulle superfici urbane (tetti, strade, ecc.). L’interfaccia tra i due deflussi, quello superficiale e quello sotterraneo, è costituito dagli organi di captazione (le caditoie), e dagli allacci in fognatura (dove scaricano ad esempio i pluviali degli edifici). In condizioni di deflusso regolare, i due sistemi, quello fluviale e quello fognario, non interagiscono. In concomitanza di eventi intensi le eccedenze del fognario si riversano nelle fiumare (o nei laghi o in mare). Per eventi catastrofici avviene il contrario. La modellistica matematica è un potente strumento di supporto sia ai processi decisionali di tipo ordinario (progettazione, gestione e manutenzione) sia a quelli straordinari (gestione delle emergenze causate da eventi calamitosi). I destinatari del supporto (i cosiddetti end-users) sono diversi nei due casi, trattandosi nel primo caso del gestore della rete fognaria e del depuratore e, nel secondo dell’autorità preposta alla valutazione delle criticità (il centro funzionale regionale). In campo idrologico ed idraulico esistono numerosi codici di simulazione numerica finalizzati all’uso professionale o alla ricerca scientifica. Cionondimeno, la quasi totalità dei modelli matematici in circolazione tende a rappresentare in maniera indipendente le componenti del deflusso urbano, separando ciò che avviene nei corsi d’acqua da ciò che avviene nella rete fognaria (pluviale o mista che sia), perdendo evidentemente la possibilità di indagare cosa succede quando i due sistemi interagiscono tra loro. Evenienza che accade proprio in occasione degli eventi più severi, quando maggiore è il rischio per l’ambiente (in termini di contaminazione da inquinanti) e per la sicurezza pubblica (in termini di sicurezza per la vita umana e di salvaguardia del patrimonio pubblico e privato). DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 5.1 Titolo Valutazione dello stato dell’arte di supporto alla modellazione Data inizio T0 Data fine T0+8 Responsabile UNIRC Localizzazione Calabria, Campania, Puglia Input N° Descrizione Consegna Nessun input necessario Questo OR si sviluppa in due parti specifiche: una parte riguarda il territorio, e più specificamente l’area campione; l’altra, la modellistica esistente in campo idrologico e idraulico. La prima parte dell’OR è suddivisa in due fasi. Nella prima fase si procederà alla definizione delle caratteristiche dell’area campione per l’implementazione e la sperimentazione del progetto di ricerca. Gli elementi qualificanti saranno la massima rappresentatività su scala regionale delle condizioni geomorfologiche e climatiche. In altri termini, si cercherà un dimostratore che sia rappresentativo delle condizioni mediane dei bacini e delle città calabresi e possa rappresentare un esempio generalizzabile per contesti simili da affrontare con metodologie e strumenti analoghi tramite opportuna personalizzazione dei dati di riferimento. La seconda fase dell’OR riguarderà analisi di dettaglio sull’area prescelta, includendo una valutazione dello stato e della funzionalità delle infrastrutture idrauliche e della strumentazione di misura presenti così come la realizzazione di rilievi in situ delle condizioni superficiali di drenaggio ed elaborazione di un modello digitale del terreno ad alta risoluzione. L’acquisizione di un rilievo DTM ad alta definizione permetterà di avere una base finora non disponibile negli ambiti urbani considerati, e fornirà un supporto essenziale alla buona riuscita della modellistica. Le rilevazioni oggi disponibili hanno una precisione di 20m la quale non consente un supporto adeguato alle attività previste e necessarie di supporto ai modelli. Il target è l’acquisizione di rilievi con una precisione di 20 cm. La seconda parte dell’OR avrà come finalità l’analisi critica ed il confronto tra i codici di simulazione numerica già disponibili sul mercato, al fine di valutarne l’effettivo grado di adeguatezza alle finalità preposte. Una criticità da analizzare riguarda sicuramente il modo con cui vengono affrontate le componenti di tipo idrologico e di tipo idrodinamico, che insieme concorrono alla formazione degli afflussi alla rete, nonché al deflusso nella stessa. Tali componenti vengono affrontate, quasi sempre, in modo disgiunto nei codici di simulazione numerica, non rendendo pertanto possibile l’analisi integrata degli effetti di mutua interazione. In più, essi solitamente mancano della flessibilità necessaria per conseguire una rappresentazione efficace delle complesse realtà urbane, soprattutto per quello che attiene la rappresentazione della componente idrologica, particolarmente sensibile alla necessità di rappresentare con particolare dettaglio l’effetto derivante dalle differenti tipologie del suolo e della sua destinazione d’uso in ambito urbano. Ulteriore grado di complessità deriva dall’evidente necessità di considerare, anche gli aspetti qualitativi correlati agli stessi processi di formazione e trasporto, per i quali si ripropongono le stesse problematiche di integrazione e flessibilità già evidenziate in merito agli aspetti quantitativi. Tutti questi elementi verranno analizzati attraverso la definizione di un’opportuna matrice di definizione dei livelli di performance attesi, e l’associazione ad essi di una scala di punteggi. I modelli selezionati verranno applicati per la simulazione di una serie di eventi noti, da cui si evincerà la loro capacità di riprodurre risultati attendibili. Da tale analisi scaturirà un inquadramento dello stato dell’arte, e la possibilità e le prospettive di nuovi specifici sviluppi da parte dei soggetti di ricerca coinvolti nel progetto. Attività previste N° Attività Resp. Contributori 5.1.1 Titolo UNIRC Stato dell'arte della modellazione applicata a studi idrologici e condizioni superficiali di drenaggio VITROCISET CIRPS ENEA Descrizione L’attività avrà quale finalità l’analisi critica ed il confronto tra i codici di simulazione numerica già disponibili sul mercato, al fine di valutarne l’effettivo grado di adeguatezza per le finalità preposte. Riferimento iniziale sarà costituito dai codici già in uso da ARPA ed Autorità di Bacino della Calabria, verrà poi esteso ai codici di comune impiego presso altri Centri Funzionali, con particolare attenzione a qulli sviluppati su piattaforme aperte. Output D5.1.1 Report di analisi sui modelli e matrice di performance elaborata simulando con i diversi modelli prescelti, eventi storici di cui si conoscono gli effetti. 5.1.2 Titolo Definizione dei parametri morfologici caratteristici dei bacini UNIRC calabresi e scelta dell’area campione in base a criteri di rappresentatività delle condizioni mediane VITROCISET CIRPS Descrizione L’attività sarà finalizzata ad individuare l’area pilota per la regione calabrese su cui implementare il sistema. Di questa saranno raccolte tutte le informazioni topografiche e morfologiche disponibili Output D5.1.2 Report area campione contenente: • una classificazione dei bacini calabresi in base ai principali parametri morfologici, per definire le condizioni mediane; • una analisi della suscettibilità al rischio alluvionale, sui bacini classificati al punto precedente. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 5.1.3 Titolo Studio idrologico per la caratterizzazione del micro clima UNIRC dell’area campione VITROCISET CIRPS ENEA Descrizione Relativamente all’area campione prescelta sarà condotta una analisi idrologica e meteo climatica atta a caratterizzare il sito. A questo scopo saranno raccolti tutti i dati storici disponibili tramite consultazione degli enti, in particolare ARPA Calabria, che ha già svolto attività di supporto all’allestimento dei modelli idrologici ed idraulici per scopi di previsione piene protezione civile, basati sui codici MIKE by DHI. Output D5.1.3 Report area campione contenente: 5.1.4 • la definizione del microclima plviometrico, • le elaborazioni statistiche sulle principali grandezze idrologiche e idrauliche; Titolo UNIRC Identificazione e valutazione dello stato e della funzionalità delle infrastrutture idrauliche e della strumentazione di misura presenti nel bacino campione VITROCISET CIRPS Descrizione Saranno condotte dettagliate attività in campo atte a identificare e valutare lo stato di tutte le infrastrutture idrauliche presenti, anche nell’ottica di valutare il rischio di mobilitazione di materiale solido in caso di cedimento del corpo delle opere trasversali; per ognuna delle opere sarà redatta una apposita scheda di sintesi utilizzando e implementando metodologie e sistemi informatizzati di archiviazione già messi a punto (ARCH.I.M.E.DE) Input Report di analisi sui modelli e matrice di performance (5.1.1) Report area campione (5.1.2) Output D5.1.4 Report area campione – Catasto delle Opere Idrauliche, Implementazione di “ARCH.I.M.E.DE” (ARCHivio terrItoriale inforMatizzato delle Opere iDraulichE) AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 5.1.5 Titolo Rilievi in situ delle condizioni superficiali di drenaggio, ed UNIRC elaborazione di un modello digitale del terreno ad alta risoluzione VITROCISET CIRPS Descrizione Saranno condotte dettagliate attività atte a valutare, confermare e/o modificare i dati delle condizioni superficiali di drenaggio (che possono avere subito variazioni nel tempo ripsetto a dati disponibili) sull’ area sottoposta ad attività di modellazione e simulazione. Input Report di analisi sui modelli e matrice di performance (5.1.1) Output D5.1.5 Rilievo in situ delle sezioni trasversali delle aste fluviali che interagiscono con il tessuto urbano; della rete di collettamento delle acque meteoriche; di un DTM ad alta risoluzione. Output N° Descrizione Consegna D5.1.1 Report di analisi sui modelli e matrice di performance T0+2 D5.1.2 Report area campione riguardante: le caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, stato infrastrutture e strumentazione monitoraggio T0+3 D5.1.3 Report area campione su clima pluviometrico e caratteristiche idrologiche e T0+5 idrauliche. D5.1.4 Report area campione – Schede delle opere T0+8 D5.1.5 Rilievi in situ e DTM ad alta risoluzione T0+8 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Modello afflussi deflussi della porzione di bacino extra-urbano Data inizio T0+4 Data fine T0+30 Responsabile CIRPS Localizzazione Calabria, Campania OR 5.2 Input N° Descrizione Consegna D5.1.2 Report area campione riguardante: le caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, stato infrastrutture e strumentazione monitoraggio T0+3 D5.1.3 Report area campione su clima pluviometrico e caratteristiche idrologiche e idrauliche T0+5 D5.1.4 Report area campione – Catasto delle Opere Idrauliche, Implementazione T0+8 di “ARCH.I.M.E.DE” (ARCHivio terrItoriale inforMatizzato delle Opere iDraulichE) D5.1.5 Rilievi in situ e DTM ad alta risoluzione T0+8 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Questo OR prevede essenzialmente l’impiego di diversi modelli idrologici già esistenti al fine di verificarne la capacità predittiva nella porzione di bacino extra-urbano che afferisce all’area urbana selezionata nell’OR5.1. Poiché il tempo necessario alla stima dei deflussi riduce l’anticipo sulla previsione di piena in maniera proporzionale: • al grado di complessità del modello adottato, alla risoluzione della scala spaziale della modellazione al suolo degli scenari idrologici di piena, • all’estensione complessiva del bacino idrografico monitorato, non esiste il modello migliore in assoluto, bensì esiste il modello che presenta la maggiore aderenza alla realtà territoriale dell’area di studio. Saranno quindi selezionati sia codici commerciali sia codici sviluppati a livello di prototipo da parte degli istituti di ricerca partner del progetto, alcuni dei quali saranno sviluppati nell’ambito del progetto stesso. Con riferimento ai codici non commerciali, si implementerà un nuovo modello, che dovrà permettere l’utilizzo sia “ad evento”, sia in modalità “in continuo”, nonché essere calibrato a parametri concentrati e a parametri distribuiti. La corretta parametrizzazione del modello di trasformazione afflussi-deflussi, sarà un risultato essenziale di questo OR, per evitare l’insorgenza di fenomeni di instabilità che possono inficiare l’intero sistema previsionale. Ai fini di offrire un efficace servizio di allarme di piena il modello utilizzerà una successione di previsioni idrometeorologiche caratterizzate da precisione crescente al diminuire dell’orizzonte temporale delle previsioni stesse: • con un anticipo di 48 – 72 ore, le previsioni meteorologiche quali-quantitative alla meso-scala saranno capaci di fornire utili indicazioni sul quadro evolutivo della sollecitazione meteorologica; con un anticipo di 24 – 48 ore, le previsioni meteorologiche quantitative su aree limitate, col supporto di modelli di disaggregazione spaziale fisicamente basati, saranno in grado di fornire dati significativi ai fini della modellazione al suolo degli scenari idrologici di piena; con osservazioni in tempo reale dei campi di pioggia e/o dei tiranti idrici nella rete di deflusso (effettuate tramite pluviografi e idrometri funzionanti in teletrasmissione), le previsioni quantitative di piena mediante modelli idrologici afflussi–deflussi e/o di propagazione, forniranno previsioni su un orizzonte dettato dal tempo di risposta caratteristico del bacino stesso. L’ausilio di previsori stocastici del campo di pioggia, applicati su orizzonti di alcune ore, migliorerà la qualità delle previsioni e ne aumenterà l’anticipo. Con riferimento ai codici commerciali, saranno in particolare adottati diversi moduli afflussi deflussi della famiglia MIKE già in uso presso l’ ARPA ed Autorità di Bacino selezionate come end users della piattaforma, in particolare il modulo NAM di MIKE 11 ed il modello distribuito e fisicamente basato MIKE SHE. I diversi codici commerciali e non commerciali, saranno implementati in una piattaforma comune. Questa deve permettere di ricevere in input i dati storici o in tempo reale e, consentire di visualizzare in output su un ambiente grafico web-GIS i risultati dei modelli. I diversi codici saranno implementati con riferimento alla porzione extra urbana del bacino pilota e calibrati sia sulla base dei dati storici disponibili, ottenuti durante la fase OR5.1,; sia sulla base dei dati acquisiti durante la fase di realizzazione del progetto dalla rete di monitoraggio. I codici così sviluppati saranno successivamente implementati in modalità operativa in tempo reale nell’ambito della piattaforma di supporto decisionale di cui alla linea di ricerca 7. • Attività previste N° Attività AquaSystem Resp. Capitolato Tecnico Contributori Attività di Ricerca 5.2.1 Titolo CIRPS Down-scaling di modelli idrologici e definizione di ietogrammi sintetici caratteristici per l’area campione VITROCISET UNIRC Descrizione La scala temporale che caratterizza i processi idrologici, può variare da pochi minuti a centinaia d’anni. Inoltre spesso si usano modelli a grande scala per effettuare previsioni a scale più piccole. Questo comporta una sorta di estrapolazione, o equivalentemente un trasferimento di informazioni tra le varie scale. Il problema di scala va esaminato attentamente per la definizione del modello più appropriato da utilizzare. Partendo dai risultati dell’OR5.1.3 si procederà a definire specifici scenari di precipitazione da utilizzare successivamente in input ai modelli idrologici. Saranno considerati sia eventi sintetici caratterizzati da diverso tempo di ritorno sia eventi storici atti a calibrare i parametri dei diversi modelli Output D5.2.1 Report su selezione e descrizione dei modelli afflussi deflussi 5.2.2 Titolo CIRPS Definizione del modello concettuale di trasformazione afflussideflussi basato sul concetto di similitudine morfologica VITROCISET UNIRC ENEA Descrizione Nell’ambito di questo OR saranno selezionati diversi modelli afflussi deflussi tra loro differenti per schematizzazione, grado di approssimazione, natura commerciale o meno, ecc. Saranno quindi adottati sia modelli già in uso presso gli Enti competenti sia nuovi modelli eventualmente sviluppati nell’ambito del progetto da parte dei soggetti di ricerca. I modelli scelti avranno la caratteristica della flessibilità, in quanto dovranno prevedere la possibilità di implementare sia la simulazione ad evento (dati storici), sia quella in continuo (tempo reale). Inoltre si prevede la possibilità di utilizzare i dati disponibili in bacini limitrofi caratterizzati da similitudine idromorfologica, per estendere le serie temporali e i parametri di input dei modelli (tecniche di regionalizzazione). Output D5.2.1 Report su selezione e descrizione dei modelli afflussi deflussi (Report su regionalizzazione dei parametri e delle serie temporali di input Report su selezione e descrizione dei modelli afflussi deflussi ) AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 5.2.3 Titolo CIRPS Implementazione numerica dei modelli afflussi-deflussi, taratura e verifica attraverso dati storici VITROCISET UNIRC ENEA Descrizione In questa fase si procederà alla vera e propria implementazione e calibrazione dei diversi modelli selezionati. A tal scopo ogni gruppo di lavoro procederà separatamente in relazione agli stessi eventi storici adottati per la calibrazione consentendo quindi di definirne il relativo grado di affidabilità, stimandone l’incertezza e infine confrontando i risultati ottenuti. Output D.5.2.2 Report sui metodi di stima dell’incertezza nella modellazione idrologica e analisi relativa ai modelli selezionati e implementati. 5.2.4 Titolo CIRPS Calibrazione del modello con i dati reali raccolti attraverso la rete di monitoraggio VITROCISET UNIRC Descrizione In questa fase sarà possibile affinare ulteriormente la calibrazione dei diversi modelli selezionati nonché validare la schematizzazione adottata sulla base dei dati registrati dalla rete di monitoraggio. I modelli devono poter implementare la gestione in tempo reale. Input D7.1.4 Risultati comparati di validazione del modello Output D5.2.3 Files di configurazione dei diversi modelli selezionati ed implementati Output N° Descrizione Consegna D5.2.1 Report su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli afflussideflussi T0+12 D5.2.2 Report sui metodi di stima dell’incertezza nella modellazione idrologica e analisi relativa ai modelli selezionati e implementati. T0+16 D5.2.3 Files di configurazione dei diversi modelli selezionati ed implementati T0+18 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 5.3 Titolo Modello idraulico della rete di drenaggio superficiale e di collettamento Data inizio T0+8 Data fine T0+30 Responsabile UNIRC Localizzazione Calabria, Campania, Puglia Input N° Descrizione Consegna D5.1.2 Report area campione riguardante: le caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, stato infrastrutture e strumentazione monitoraggio T0+3 D5.1.2 Report area campione riguardante: le caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, stato infrastrutture e strumentazione monitoraggio T0+3 D5.1.5 Rilievi in situ e DTM ad alta risoluzione T0+8 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Scopo dell’OR 5.3 è l’allestimento di diverse tipologie di modelli idraulici in ambito urbano sia per la rete di drenaggio sotterranea sia per la rete superficiale, comprensiva anche dei tratti di asta fluviale ricadenti nel tessuto urbano. In particolare, l’attività verrà svolta seguendo un approccio multilivello, ogni livello sarà costituito da un modello per descrivere le diverse componenti del deflusso: 1. deflusso nella rete di drenaggio sotterranea, 2. deflusso nei canali ed aste fluviali a cielo aperto in ambito urbano, 3. deflusso superficiale nell’area urbana con approccio bidimensionale. Così facendo, ciascuna componente del deflusso viene associata alla migliore rappresentazione possibile. Quanto ai modelli, saranno selezionati codici esistenti siano essi commerciali o prototipi sviluppati da parte degli istituti di ricerca partner del progetto, e saranno sviluppati nuovi codici nell’ambito del progetto stesso. In particolare si prevede di sviluppare un codice multilivello che incorpori le componenti dei deflussi (1)-(3). La novità consisterà nell’accoppiamento idrodinamico dei tre livelli, spesso assente nei modelli di calcolo oggi disponibili. Con riferimento ai codici commerciali, saranno adottati, tra l’altro, diversi moduli della famiglia MIKE by DHI già in uso presso l’ ARPA ed Autorità di Bacino, in particolare MIKE 11, MIKE FLOOD e MIKE URBAN. Ciò consentirà di avere un punto di riferimento sicuro e consolidato su cui basare il confronto con i codici di nuova generazione. Tutti i codici saranno calibrati sia sulla base dei dati storici disponibili sia sulla base dei dati acquisiti durante la fase di realizzazione del progetto dalla rete di monitoraggio. I codici così sviluppati saranno successivamente implementati in modalità operativa in tempo reale nell’ambito della piattaforma di supporto decisionale di cui alla linea di ricerca 7. Tale piattaforma integrerà i diversi modelli consentendo all’utilizzatore di scegliere quello che meglio si appresta a rappresentare le caratteristiche dell’area in esame. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.3.1 Titolo UNIRC Definizione dei modelli concettuali del deflusso in superficie e nella rete di collettamento urbano. OR 5.3 VITROCISET CIRPS ENEA Descrizione Nell’ambito di questo OR saranno selezionati diversi modelli idraulici tra loro differenti per formulazione matematica, grado di approssimazione, ecc. La scelta sarà orientata verso l’adozione di a) modelli già in uso presso gli Enti competenti; b) modelli commerciali della famiglia MIKE by DHI; e altri modelli commerciali di simile scopo; c) nuovi modelli sviluppati “ad hoc” nell’ambito del progetto da parte dei soggetti di ricerca. Lo scopo è mettere a punto un modello di simulazione dell’idraulica urbana efficace, robusto e soprattutto “personalizzato”. In questo processo i modelli commerciali faranno da “benchmark” e da punto di riferimento per i modelli “handmade”. Punto chiave del software che verrà fornito agli end-users sarà la modularità dello stesso, ovvero la sua capacità di essere inserito in un sistema previsionale più ampio che comprenda, ad esempio, la simulazione del funzionamento del sistema di adduzione e di distribuzione. Output D5.3.1 Rapporto sui diversi modelli matematici selezionati per la implementazione. Il rapporto conterrà i) la descrizione della formulazione matematica dei modelli adottati; ii) l’enunciazione dei punti di forza e di debolezza di ciascun modello; iii) la disamina dell’algoritmo e del flusso di calcolo in cui si evidenziano input, output e scala temporale del modello; iv) l’approccio numerico che si intende perseguire per l’implementazione del modello; v) il criterio di validazione e di calibrazione. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.3.2 Titolo Implementazione dei modelli idraulici OR 5.3 UNIRC VITROCISET CIRPS Titolo UNIRC Calibrazione dei modelli con i dati raccolti dalla rete di monitoraggio VITROCISET CIRPS Descrizione In questa fase si procederà alla vera e propria implementazione e ad una prima taratura dei diversi modelli selezionati. A tal scopo ogni gruppo di lavoro procederà separatamente, e utilizzerà i medesimi eventi storici per la validazione del modello su cui lavora. Si definiranno inoltre una serie di output, uguali per tutti i modelli, per consentirne un confronto puntuale. Esaurita questa fase, si procederà ad una valutazione collegiale dei risultati conseguiti, ponendo a confronto tra loro le predizioni per definirne il relativo grado di rispondenza e affidabilità. A questo punto si sceglieranno i modelli sui quali affinare lo sviluppo e il processo di calibrazione anche attraverso i dati che inizieranno nel frattempo ad essere disponibili dalle stazioni di misura che si saranno installate nell’area in esame. Output D5.3.1 Rapporto su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli idraulici. Il rapporto conterrà i) la descrizione dei casi di studio utilizzati per verificare il modello; ii) i criteri di comparazione dei risultati; iii) le analisi comparative degli output; iv) le motivazioni sulle scelte operate. 5.3.3 Descrizione In questa fase sarà possibile affinare ulteriormente la calibrazione dei diversi modelli selezionati nonché validare la schematizzazione adottata sulla base dei dati registrati dalla rete di monitoraggio. Output D5.3.2 Files di configurazione dei diversi modelli idraulici selezionati ed implementati Output N° Descrizione Consegna D5.3.1 Rapporto sui diversi modelli matematici selezionati per la implementazione T0+15 D5.3.2 Rapporto su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli idraulici T0+18 D5.3.3 Files di configurazione dei diversi modelli idraulici selezionati ed implementati AquaSystem Capitolato Tecnico T0+30 Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Integrazione tra modello extraurbano e urbano Data inizio T0+15 Data fine T0+30 Responsabile CIRPS Localizzazione Calabria, Puglia, Campania OR 5.4 Input N° Descrizione Consegna D5.2.3 Files di configurazione dei diversi modelli idrologici selezionati ed implementati T0+18 D5.3.3 Files di configurazione dei diversi modelli idraulici selezionati ed implementati T0+18 D5.1.2 Report area campione riguardante: le caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, T0+3 D5.1.3 Report area campione su clima pluviometrico e caratteristiche idrologiche e T0+5 idrauliche D5.1.4 Report area campione – Catasto delle Opere Idrauliche, Implementazione di “ARCH.I.M.E.DE” (ARCHivio terrItoriale inforMatizzato delle Opere iDraulichE) T0+8 D5.1.5 - T0+8 Rilievi in situ e DTM ad alta risoluzione DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 5.4 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Scopo dell’OR 5.4 è la realizzazione di un modello di interfaccia per combinare il modello idrologico implementato nell’OR 5.2 col modello idraulico implementato nell’OR53. Ciò al fine di consentire la rappresentazione complessiva di tutte le fasi del deflusso, includendo sia i processi idrologici di ruscellamento e formazione, sia di deflusso sulle superfici urbane, nella rete di drenaggio e nelle aste fluviali. L’integrazione tra i diversi modelli avverrà in modo totalmente dinamico, garantendo quindi le conservazioni di massa e di quantità di moto tra i diversi sistemi, e sarà gestita attraverso un’interfaccia grafica comune ai due modelli. Collegare “dinamicamente” gli output del 5.2 agli input del 5.3 richiederà di adottare una metodologia di interpolazione per adattare le diverse risoluzioni temporali adottate dai due modelli. L’approccio integrato fornirà comunque indubbi vantaggi, come quello di adottare la schematizzazione e la risoluzione spaziale più consona ad ogni area, pur mantenendo relativamente limitato il numero dei punti di calcolo e senza incorrere in problemi di condizioni al contorno tra le diverse zone. L’interfaccia tra i due modelli deve essere realizzata in modo da disporre di un modulo specifico per l’assimilazione di dati di ingresso da fonti puntuali (pluviometri, idrometri e termometri) e distribuite (radar, previsioni pluviometriche da modelli meteorologici e da stime da satellite), in alternativa all’input simulato dal modello extra-urbano. Altra caratteristica dell’interfaccia sarà quella di poter aggiornare agevolmente i parametri, sia del modello idrologico sia del modello idraulico, nel caso di successive integrazioni della rete di monitoraggio in tempo reale, oppure in caso di modifica delle condizioni di misura dei sensori (ad es. variazione della sezione in cui è collocato il sensore di livello idrometrico o della variazione dello zero idrometrico presso la sezione stessa). L’integrazione tra i due modelli verrà testata sottoponendo il modello d’assieme a scenari alluvionali noti, consentendo così di valutarne la performance complessiva. Per fare ciò, si procederà secondo la medesima logica degli OR 5.2 e 5.3, ovvero si farà uso di una selezione di codici commerciali e di codici prototipali, già in uso presso gli istituti di ricerca partner del progetto, ovvero sviluppati “ad hoc” nell’ambito del progetto stesso. Relativamente ai codici non commerciali, si realizzerà un nuovo modello che consentirà di riprodurre in maniera ottimale le caratteristiche di deflusso in ambiente urbano ed extraurbano e di considerare la complessa interazione tra canali e condotte del sistema di drenaggio in area urbana. Relativamente ai codici commerciali sarà utilizzato MIKE FLOOD che consente di utilizzare in modo integrato i modelli idrodinamici MIKE 11, monodimensionale, MIKE 21, bidimensionale ed il codice MIKE URBAN CS, sempre monodimensionale, per le reti di drenaggio. Attività previste N° Attività Resp. Contributori 5.4.1 Titolo Definizione dei modelli di interfaccia CIRPS VITROCISET UNIRC Descrizione Nell’ambito di questo OR sarà studiata la logica con cui costruire l’interfaccia tra i modelli idrologici implementati nell’OR 5.2 selezionati diversi modelli afflussi deflussi tra loro differenti per schematizzazione, grado di approssimazione, natura commerciale o meno, ecc. Saranno quindi adottati sia modelli già in uso presso gli Enti competenti, ed in particolare il codice MIKE FLOOD, sia nuovi modelli eventualmente sviluppati nell’ambito del progetto da parte dei soggetti di ricerca. Output D5.4.1 Report su selezione, descrizione del modello integrato:descrizione delle caratteristiche del modello di interfaccia da utilizzare per l’abbinamento dinamico dei diversi modelli idrologici selezionati nell’ambito dell’OR 5.2 e dei diversi modelli idraulici selezionati nell’ambito dellOR 5.3. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.4.2 Titolo Implementazione dei modelli integrati OR 5.4 CIRPS VITROCISET UNIRC Titolo CIRPS Calibrazione del modello con i dati raccolti dalla rete di monitoraggio VITROCISET UNIRC Descrizione In questa fase si procederà alla vera e propria implementazione e prima calibrazione dei diversi modelli selezionati. A tal scopo ogni gruppo di lavoro procederà separatamente in relazione agli stessi eventi storici adottati per la calibrazione consentendo quindi di definirne il relativo grado di affidabilità. Input D5.4.1 Report su selezione, descrizione dei modelli A/D Output D5.4.2 Report su implementazione e calibrazione dei modelli integrati 5.4.3 Descrizione In questa fase sarà possibile affinare ulteriormente la calibrazione del modello integrato nonché validare la schematizzazione adottata sulla base dei dati registrati dalla rete di monitoraggio Input D5.1.4 Risultati comparati di validazione del modello Output D5.4.3 Files di configurazione dei diversi modelli selezionati ed implementati Output N° Descrizione Consegna D5.4.1 Report su selezione, descrizione del modello integrato T0+16 D5.4.2 Report su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli integrati T0+18 D5.4.3 Files di configurazione dei diversi modelli selezionati ed implementati T0+21 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Ottimizzazione del processo di scarico delle piene Data inizio T0+8 Data fine T0+30 Responsabile UNIRC Localizzazione Calabria, Campania, Puglia OR 5.6 Input N° Descrizione Consegna D5.4.2 Report su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli integrati T0+18 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo I criteri convenzionali di smaltimento delle acque meteoriche nei recipienti naturali evidenziano dei grossi limiti nel controllo della qualità delle acque rilasciate, sia nel caso di collettamento separato (fognatura pluviale) sia nel caso di collettamento unitario (fognatura unitaria). Nel primo caso solitamente non vi è la preventiva sottomissione ad alcun tipo di trattamento, nel secondo, gli scaricatori di piena operano rilasciando le acque che superano un multiplo fissato (denominato grado di diluizione) rispetto alla portata nera. E’ stato accertato scientificamente che i contenuti inquinanti dei deflussi delle prime acque di pioggia sono quantitativamente simili a quelli delle acque nere. In più si riscontrano contenuti non-trascurabili di metalli pesanti. Gli interventi strutturali per la mitigazione dell’inquinamento ambientale possono essere puntuali o diffusi. I primi consistono nell’uso di vasche di prima pioggia nelle quali invasare i volumi del primo deflusso per poi recapitarli all’impianto di depurazione a fine evento. I secondi, nell’impiego di pavimentazioni ad alta drenabilità, capaci di filtrare gli inquinanti. Temi caldi della ricerca sono gli aspetti relativi all’uso combinato di scaricatori di piena e vasche di prima pioggia, con riferimento in particolare alle modalità di svuotamento delle vasche e alla concomitante definizione della soglia di portata oltre la quale attivare lo scarico. Tutto ciò allo scopo di ridurre i volumi idrici inviati alla depurazione, senza sacrificare in modo significativo l’efficacia del controllo. Altro fronte di ricerca che si intende affrontare è lo studio della composizione di pacchetti drenanti ad alta efficacia per la realizzazione di pavimentazioni urbane porose sia di tipo bituminoso sia di tipo cementizio (strade, parcheggi, marciapiedi, parchi, ecc.),con la finalità di individuare il best mix in funzione della capacità selettiva di abbattimento di sostanze inquinanti. Gli studi sopra evidenziati convergeranno nella formulazione di un modello concettuale che rappresenti il controllo degli scarichi sia attraverso sistemi strutturali puntuali (scaricatori di piena e vasche di prima pioggia) sia con sistemi strutturali diffusi (pavimentazioni drenanti). Lo sviluppo del modello comprenderà l’implementazione, la validazione e la calibrazione attraverso i dati della rete sensoristica installata sul campo. La finalità della modellazione matematica della rete sarà di riuscire a valutare i volumi idrici sversati da ogni singolo scaricatore di piena così come le masse dei solidi totali, del BOD5 e del COD. Il modello permetterà quindi di stimare l'impatto ambientale degli scaricatori, la frequenza di scarico e il grado di diluizione anche di quelli a geometria più complessa. Il modello consente pertanto di individuare le criticità idrauliche e ambientali del sistema fognario e di valutare con grande dettaglio l’efficacia di futuri interventi progettuali, evidenziando i benefici dalla soluzione proposta o di soluzioni alternative. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.6.1 OR 5.6 Titolo UNIRC Analisi della ricettività dei corpi idrici recipienti sia in termini qualitativi (capacità autodepurante) sia in termini quantitativi (portata max accoglibile) VITROCISET CIRPS Descrizione Sulla base di alcuni dei modelli allestiti nell’ambito degli OR 5.3 e 5.4 si procederà ad analizzare, in riferimento a diversi eventi, la risposta del sistema di drenaggio urbano sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’analisi consentirà di individuare eventuali soluzioni di intervento così come di indirizzare le successive fasi di gestione operativa nell’ambito della piattaforma di supporto decisionale di cui alla linea di ricerca 7 Output D5.6.1 Report su stato di ricettività dei corpi idrici 5.6.2 Titolo Definizione di un modello di monitoraggio quali/quantitativo degli scaricatori di piena UNIRC VITROCISET CIRPS Titolo UNIRC Analisi della possibilità di impiego di vasche di prima pioggia e simulazione del relativo funzionamento Descrizione VITROCISET CIRPS e controllo Descrizione Con riferimento ad alcuni dei modelli implementati nell’ambito degli OR 5.3 e 5.4 sarà schematizzato anche il funzionamento di scaricatori di piena ed altre opere di controllo e gestione idraulica che costituiranno l’input per la successiva fase di implementazione delle regole operative nella piattaforma di supporto decisionale Input D5.6.1 Report su stato di ricettività dei corpi idrici Output D5.6.2 Report su modello di monitoraggio e controllo scaricatori di piena 5.6.3 L’analisi sarà condotta sempre con l’ausilio di alcuni dei modelli numerici sviluppati nell’ambito dei precedenti OR schematizzando il comportamento delle vasche od altre strutture di controllo dei carichi inquinanti Input D5.6.2 Report su modello di monitoraggio e controllo scaricatori di piena Output D5.6.3 Report su possibilità impiego vasche di prima pioggia AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 5.6 Output N° Descrizione Consegna D5.6.1 Report su stato di ricettività dei corpi idrici T0+16 D5.6.2 Report su modello di monitoraggio e controllo scaricatori di piena T0+25 D5.6.3 Report su possibilità impiego vasche di prima pioggia T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Modello di laminazione delle piene Data inizio T0+2 Data fine T0+24 Responsabile VITROCISET Localizzazione Calabria, Campania OR 5.7 Input N° Descrizione Consegna D5.1.4 D5.1.4 Report area campione – Catasto delle Opere Idrauliche, Implementazione di “ARCH.I.M.E.DE” (ARCHivio terrItoriale inforMatizzato delle Opere iDraulichE) T0+8 D5.4.2 Report su selezione, implementazione e calibrazione dei modelli integrati T0+16 D5.4.3 Files di configurazione dei diversi modelli selezionati ed implementati T0+18 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Quello della laminazione delle piene in ambito urbano è un elemento centrale della gestione degli eventi. Il modello di laminazione è essenziale nel supporto alle decisioni in quanto serve a simulare scenari di mitigazione del rischio. Nell’ambito extra-urbano ciò significa prevedere (se disponibili) zone ad allagamento programmato (ad esempio mediante l’azionamento di paratoie mobili) di tipo diffuso o puntuale oppure ad infiltrazioni che favoriscono al contempo la ricarica delle falde. Tali zone possono essere ad esempio campi agricoli, destinati a colture poco suscettibili al danneggiamento derivante dall’allagamento. Più delicata la situazione nell’ambito urbano. L’impostazione odierna coinvolge le cosiddette applicazioni multiscopo, che risultano di grande impegno progettuale e gestionale. Questo perché con il passare del tempo le finalità degli invasi di laminazione si sono progressivamente ampliate, passando da invasi destinati al solo controllo delle piene (invasi monoscopo) a invasi a scopi multipli studiati anche per finalità urbanistiche, paesistiche o di fruizione, ovvero destinate all’affinamento della qualità delle acque di piena o anche al recupero e riutilizzazione delle stesse acque invasate. Una strategia complementare di grande attualità, che verrà perseguita nel progetto, consiste nell’individuazione e nel suggerimento all’adozione delle cosiddette Best Management Practices (BMP) e cioè di un insieme di strategie non strutturali attinenti all’uso del suolo e strutturali a carattere diffuso atte a incentivare l’infiltrazione e la laminazione locale delle portate meteoriche a monte delle reti di drenaggio urbano e dei corsi d’acqua naturali. Queste strategie mirano quindi ad ottenere due scopi: da un lato ridurre i deflussi di origine meteorica immessi in fognatura e nei ricettori, escludendo quelli non inquinati che non necessitano di un trattamento, e dall’altro laminare localmente, cioè a monte delle reti di drenaggio, quelli che devono comunque essere raccolti e trattati. Per raggiungere il primo scopo è necessario smaltire localmente una parte dei deflussi, ricorrendo a strutture filtranti atte a disperdere nel terreno una parte delle acque meteoriche raccolte da superfici impermeabili o direttamente cadute su aree rese semipermeabili, ovviamente se lo permettono le caratteristiche pedologiche del suolo e le caratteristiche qualitative delle acque meteoriche da infiltrare. Il secondo scopo, cioè la laminazione delle acque meteoriche prima del loro ingresso in fognatura, richiede opere di temporaneo immagazzinamento o utilizzando i volumi disponibili in opere realizzate ad altro scopo, quali coperture piane di edifici o parcheggi, mediante sistemi di controllo degli imbocchi, oppure realizzando invasi locali, come piccole vasche interrate o laghetti all’aperto. Obiettivo dell’OR 5.7 è individuare le strategie applicabili nel contesto territoriale prescelto e sviluppare un modello concettuale per rappresentarle. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.7.1 OR 5.7 Titolo VITROCIS UNIRC Definizione delle strategie di laminazione nell’area campione e ET valutazione delle relative possibilità di attuazione Descrizione L’attività sarà finalizzata a valutare la risposta del bacino e dell’area urbana in riferimento a diversi eventi meteorici e definire di conseguenza opportune strategie di gestione attiva e passiva degli eventi alluvionali. A tale scopo saranno applicati modelli a scala di bacino per la stima dei deflussi e delle produzioni di sedimento (es. SWAT, AnnAGNPS, WEPP).Tale attività costituisce l’input fondamentale per la successiva definizione delle soglie di allertamento e regole di gestione all’interno della piattaforma di supporto decisionale. L’attività sarà condotta facendo in particolare riferimento ad alcuni dei modelli già implementati per la rete naturale (es. MIKE 11) e di drenaggio (es. MIKE URBAN) simulando di volta in volta il diverso comportamento della rete al variare dei diversi eventi, ed integrando la simulazione delle strategie perseguibili nel contesto territoriale del dimostratore Output D5.7.1 Report su individuazione strategie di mitigazione del pericolo idraulico in ambito extra-urbano attraverso l’individuazione di possibili casse di espansione e l’attuazione di misure di mitigazione delle piene basate su protocolli • di manutenzione della rete idrografica (in particolare per la gestione della vegetazione presente in alveo e delle opere di sistemazione idraulico-forestale); di buone pratiche agricole incentivabili nell’ambito della PAC, del PSR, ecc., ai fini del contenimento delle piene; e su linee guida • per la definizione di “interventi tipo” per la “cattura” del materiale vegetale a monte delle sezioni problematiche (es. ponti, tombinamenti, restringimenti, ecc.) di interfaccia con la porzione urbanizzata del corso d’acqua. Report sull’individuazione e attuazione delle Best Management Practices in ambito urbano e sulla la definizione di interventi di natura urbanistica e pianificatoria per la minimizzazione del rischio. • AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 5.7.2 Titolo Definizione di un modello concettuale simulazione dei principali scenari attuativi OR 5.7 di laminazione VITROCIS UNIRC e ET Descrizione Sulla base dei risultati delle simulazioni di cui all’OR precedente, saranno definite le opportune regole di gestione e strategie operative, le quali saranno successivamente implementate nella piattaforma di supporto decisionale. Tali strategie si baseranno su una forte interazione con la sensoristica che sarà installata sul campo. La simulazione di almeno una strategia verrà effettuata con il supporto del modulo Control Structure di Mike Urban che consente di schematizzare gran parte delle opere di controllo e gestione del deflusso nella rete. Output D5.7.2 Report su protocolli di attuazione e tecniche di gestione delle strategie di laminazione individuate al 5.7.1. Esposizione dei risultati della simulazione derivante dall’applicazione di almeno una strategia operativa di laminazione o di BPM. Output N° Descrizione Consegna D5.7.1 Report su strategie di laminazione in area extra-urbana, su protocolli di T0+15 attuazione e linee guida buone pratiche. Report sull’individuazione e attuazione delle Best Management Practices in ambito urbano e sulla la definizione di interventi di natura urbanistica e pianificatoria per la minimizzazione del rischio D5.7.2 Report su Protocolli di Attuazione e Tecniche di Gestione delle Strategie di Laminazione indivudate al 5.7.1 AquaSystem Capitolato Tecnico T0+24 Attività di Ricerca 2.1.6 Linea di Ricerca 6: Sistemi di quali/quantitativo nelle reti di drenaggio monitoraggio e controllo La linea di ricerca è dedicata alla creazione di una infrastruttura ICT che integri dati ed informazioni sull’ intero ciclo di gestione delle acque basata su una architettura di riferimento aperta, molti modello, flessibile rispetto alla profilazione di uso e al contesto territoriale sotto esame. Il risultato finale sarà un sistema di monitoraggio e controllo quali/quantitativo delle reti di drenaggio e di collettamento urbano aperto alla integrazione con componenti ed interfacce più proprie della rete di adduzione e distribuzione. Tale sistema presenterà dati ed informazioni mappandola sui dati geospaziali disponibili (in particolare sui DTM delle locazioni oggetto di sperimentazione). Gli utilizzatori dello strumento sono gli Enti gestori della risorsa idrica, i pianificatori dello sviluppo infrastrutturale, e Centri funzionali regionali. L’interfaccia utente di tale strumento è una piattaforma informatica tipo WEB/GIS che integra differenti funzionalità e ambiti operativi. In particolare la piattaforma è un sistema di interfaccia tra diverse strutture componenti: • i modelli matematici di simulazione del funzionamento della rete di drenaggio urbano; • l’infrastruttura strumentale per il rilievo dei parametri di qualità e di quantità delle acque ad opera della rete sensoristica dispiegata sul territorio; • gli algoritmi di supporto alle decisioni in materia di analisi delle criticità e di diffusione delle allerte preventive; il sistema di analisi della situazione in caso di emergenza e degli avvisi alle istituzioni preposte alla gestione. Disporre di una piattaforma unica, permetterà di avere un quadro sinottico di tutta la struttura di gestione del territorio urbano per quanto riguarda la gestione delle acque in senso ampio, poiché comprende anche le acque dei corsi d’acqua che incidono sul tessuto urbano. La piattaforma consentirà di operare in modalità multi-modello e multi-obiettivo. Essa sarà flessibile ed espandibile perché sarà organizzata in maniera modulare, e pertanto potrà includere nuovi modelli. La struttura unitaria permetterà di stabilire regole di correlazione e analisi dati per limitare falsi allarmi, indirizzare prontamente azioni correttive, da cui esercitare simulazioni di scenario utili a pianificare in maniera ottimale interventi sul territorio e sulle varie componenti di gestione del ciclo. Attraverso questo strumento sarà pertanto possibile, da un unico punto di accesso effettuare simulazioni o previsione di evoluzione di eventi utilizzando i diversi modelli studiati e sviluppati, monitorare lo stato della intera infrastruttura di campo integrata, effettuare simulazioni e indagini atti alla progettazione e pianificazione di interventi oltre ad avere in un quadro sinottico la gestione ed il monitoraggio della intera (e disomogenea) rete di sensoristica e dati integrati nel sistema. Il sistema nel suo complesso prevede l’aggiornamento dei dati in ‘near real time’ ed in continuo e permette la storicizzazione a scopi di statistica ed analisi nell’ ottica di un miglioramento continuo delle regole, algoritmi e correlazioni definite nel sistema stesso. In particolare, nel presente progetto il sistema permetterà, da un unico punto di accesso: • • Monitoraggio in continuo di parametri quantitativi e qualitativi della fornitura e del deflusso idrico atti alla prevenzione sanitaria (rischio idropotabile) e di efficienza della rete. • Gestione e nowcasting di eventi di precipitazione sia in relazione alla sicurezza che alla gestione e prevenzione del deflusso con integrazione di dati di sensoristica in ambito urbano e di dati meteo locali in tempo reale (rischio idrogeologico ed idraulico). • Identificazione di azioni e progettazione preventiva per il riuso di acque reflue con sperimentazione di tecniche innovative di depurazione atte a complementare l’utilizzo di acque vergini da falda. • Simulazione di eventi eccezionali e previsione degli effetti in ambito urbano con diversi modelli. • Creazione di una base dati statistica per il continuo miglioramento della gestione della infrastruttura di drenaggio e di distribuzione. • Generazione di un flusso continuo di dati in grado di mantenere un controllo costante sull’efficienza dell’intero sistema idrologico dell’area target. Simulazioni di interventi sul territorio in ottica di interruzione di deflusso eccezionale o di laminazione e stoccaggio di acque per uso non potabile. Il deliverable finale di questa linea di ricerca è costituito dal sistema installato ed integrato con la connettività alla grid di sensoristica, con i modelli sviluppati o importati necessari alla validazione e calibrazione e con gli strumenti di simulazione derivati da dati ed eventi storici o da simulazioni della sensoristica di campo. Attraverso questo strumento l’utente finale otterrà un quadro sinottico della situazione ed una informazione • su eventi ed eventualmente allarmi automaticamente generati dal sistema in base ai dati raccolti, alle loro correlazioni ed alle regole definite. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Definizione dei dati per il monitoraggio e controllo Data inizio T0+3 Data fine T0+12 Responsabile ENEA Localizzazione Campania OR 6.1 Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Il presente OR ha come finalità la definizione dei parametri quali/quantitativi da valutare e/o monitorare tramite reti sensoriali, operanti in continuo e distribuite sul sistema di drenaggio urbano, per la generazione di scenari di simulazione del funzionamento del sistema stesso, anche in tempo reale, attraverso la modellistica numerica sviluppata nella Linea di Ricerca 5. Al fine di rappresentare in dettaglio il funzionamento del sistema idraulico oggetto di studio ed ottenere simulazioni affidabili di possibili eventi di inondazione è necessario disporre di misure quali/quantitative diffuse spazialmente e rilevate con sistematicità. Tale necessità, tuttavia, si scontra con il costo della realizzazione delle misure, che ci indurrà a restringere al massimo il numero delle stesse e ad integrare, in alternativa, l’insieme dei dati prelevati dai sensori, con un approccio basato su tecniche di rappresentazione della conoscenza (deduzioni, inferenze, ecc.) al fine di aumentare la capacità di gestione e controllo del sistema in via di definizione delle reti di drenaggio. Sarà quindi progettata una base di conoscenza che permetterà l’estrazione di ulteriori informazioni a partire dai dati grezzi rilevati dai sensori. Per popolare la base di conoscenza verranno studiati e progettati i modelli e le regole del dominio del sistema di drenaggio urbano, i modelli e le regole relativi ai sensori qualitativi e quantitativi, le regole di correlazione tra eventi e quelle di individuazione delle azioni da compiere. Sulla base dei parametri quali/quantitativi necessari per la modellazione del sistema di drenaggio, sarà individuata la sensoristica da installare o già operativa sul sistema da monitorare per l’acquisizione dei dati. Saranno inoltre definiti, attraverso l’applicazione di algoritmi e metodi statistici (e.g. algoritmi genetici), schemi di deployment ottimale della sensoristica e le frequenze di campionamento dei dati, in funzione delle condizioni operative reali oltre che della scala spazio-temporale richiesta dalla modellistica. Infine, saranno definite tecniche e modalità di integrazione dei dati da rilevare tramite le reti sensoriali da implementare nel progetto con i database, anche storici, popolati dalle diverse reti di monitoraggio ambientale (e.g. reti metereologiche ed idrologiche) operanti sul territorio e gestite dagli enti locali. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.1.1 Titolo: Definizione delle categorie e tipologie di dati da acquisire ENEA per ogni modello previsto OR 6.1 VITROCISET Descrizione Nell’ambito della presente attività si procederà con un approccio sistematico alla individuazione e classificazione dei principali parametri quali/quantitativi da acquisire in campo attraverso apposite reti di sensori, operanti in continuo e distribuite sui sistemi di drenaggio urbano, al fine di generare scenari di simulazione del funzionamento degli stessi, anche in tempo reale, attraverso la modellistica numerico-spaziale messa a punto nella Linea di Ricerca 5. Dato l’elevato numero di parametri da valutare per la modellazione dei sistemi suddetti, si prevede di integrare l’insieme dei dati da acquisire con informazioni estratte da questi ultimi tramite un approccio basato su tecniche di rappresentazione della conoscenza. A tal fine sarà progettata una ontologia del dominio delle reti di drenaggio e collettamento urbano e una base di conoscenza. Output D6.1.1 Documento di definizione delle categorie e tipologie di dati da acquisire per la modellistica numerica 6.1.2 Titolo: Definizione della sensoristica da utilizzare/utilizzata, ENEA posizionamento e frequenza di campionamento del dato VITROCISET Descrizione Nell’ambito della presente attività sarà in prima istanza eseguito uno screening delle reti di monitoraggio funzionanti sul territorio, utili agli scopi della simulazione del funzionamento dei sistemi di drenaggio e collettamento urbano. Sarà quindi definita la sensoristica da installare in rete per l’acquisizione dei principali parametri quali/quantitativi necessari alla sezione modellistica. Con l’ausilio di algoritmi e metodi statistici (e.g. algoritmi genetici) saranno definiti il posizionamento ottimale della sensoristica sui sistemi di drenaggio e collettamento oggetto di studio e la frequenza di campionamento dei dati in funzione delle condizioni operative reali oltre che della scala spazio-temporale richiesta dalla modellistica. Input D6.1.1 Documento di definizione delle categorie e tipologie di dati da acquisire per la modellistica numerica Output D6.1.2 Documento di definizione della sensoristica da utilizzare, posizionamento e frequenza di misura AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.1.3 Titolo: Definizione degli interventi da effettuare per le installazioni ENEA della sensoristica a supporto dei modelli individuati OR 6.1 VITROCISET Descrizione Nell’ambito della presente attività si analizzeranno le condizioni operative reali nelle quali le reti di sensori andranno ad operare; saranno quindi definiti e pianificati gli interventi necessari per il funzionamento ottimale delle singole unità sensoriali in termini di acquisizione ed elaborazione in locale dei dati rilevati e la loro trasmissione verso l’unità centrale di elaborazione. I singoli interventi saranno definiti sulla base delle caratteristiche fisicoambientali reali delle diverse tipologie di sistemi monitorati, siano essi di drenaggio o collettamento urbano. Input D6.1.2 Documento di definizione della sensoristica da utilizzare, posizionamento e frequenza di misura Output D6.1.3 Documento di definizione degli interventi a supporto dell’installazione della sensoristica in campo 6.1.4 Titolo: Definizione della integrazione ed utilizzo di dati provenienti ENEA da fonti esterne (meteo locali) e dati storici. VITROCISET Descrizione La presente attività ha lo scopo di definire tecniche e modalità di integrazione ed armonizzazione dei dati acquisiti in tempo reale ed in continuo dalle reti di sensori installate nell’ambito del Progetto con database, anche storici, popolati dalle diverse reti di monitoraggio ambientale (e.g. reti metereologiche ed idrologiche) operanti sul territorio e gestite dagli enti locali. Input D6.1.3 Documento di definizione degli interventi a supporto dell’installazione della sensoristica in campo Output D6.1.4 Documento di definizione delle tecniche e modalità di integrazione dei dati acquisiti dalla sensoristica installata con quelli provenienti da fonti esterne Output N° Descrizione Consegna D6.1.1 Documento di definizione delle categorie e tipologie di dati da acquisire per T0+5 la modellistica numerica D6.1.2 Documento di definizione della sensoristica da utilizzare, posizionamento e T0+7 frequenza di misura D6.1.3 Documento di definizione degli interventi a supporto dell’installazione della T0+10 sensoristica in campo D6.1.4 Documento di definizione delle tecniche e modalità di integrazione dei dati T0+12 acquisiti dalla sensoristica installata con quelli provenienti da fonti esterne AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Disegno del sistema (rete e centro di monitoraggio) Data inizio T0+7 Data fine T0+12 Responsabile ENEA Localizzazione Campania OR 6.2 Input N° Descrizione Consegna Nessun input necessario Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’OR avrà come finalità il disegno dell’architettura del sistema di monitoraggio e controllo quali/quantitativo delle reti di drenaggio e di collettamento urbano. Il sistema comprenderà una architettura multilivello di rete di sensori intelligenti, connessa ad una eterogenea rete di comunicazione, per il monitoraggio continuo, distribuito e in tempo reale dei principali parametri quali/quantitativi che caratterizzano il funzionamento della rete di drenaggio, di collettamento urbano e la qualità delle acque. L’architettura di rete di sensori sarà connessa mediante un sistema di trasmissione ad hoc ad una centrale di elaborazione dati (o centro di monitoraggio) che consentirà di raccogliere, elaborare e armonizzare la grande mole di dati acquisiti dalla sensoristica in campo, e renderla accessibile e fruibile, in maniera aggregata, tramite grafici, tabelle e/o livelli informativi geografici, da diverse piattaforme (console operatore, PC, tablet, etc.). In particolare, tramite appositi interfacce, i dati raccolti saranno resi disponibili al sistema di supporto ai processi decisionali di safety e management del rischio idraulico in ambito urbano sviluppato nella Linea di Ricerca 7. La piattaforma del centro di monitoraggio integrerà in particolare sistemi di data management and mining, sistemi di fusione sensoriale multilivello e un sistema Web-GIS. Attraverso questa piattaforma sarà possibile raccogliere in un unico database dati alfanumerici, dati geospaziali e serie storiche ed effettuare simulazioni o previsioni a breve termine utilizzando la modellistica numerico-spaziale messa a punto nell’ambito del progetto. Il disegno della piattaforma in oggetto prevede l’integrazione di informazioni relative anche ai sistemi idrici di adduzione e distribuzione, ponendosi come strumento unico di monitoraggio e controllo dell’intero ciclo integrato delle acque. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.2.1 Titolo Definizione della architettura multiparametrico (rete sensoristica) e comunicazione OR 6.2 di del monitoraggio ENEA sistema di VITROCISET Descrizione Nell’ambito di questa attività sarà definita e disegnata l’architettura del sistema di acquisizione dati e del sistema di comunicazione. Il sistema di acquisizione sarà imperniato su reti di dispositivi sensoriali multiparametrici intelligenti, distribuiti, capaci di monitorare in tempo reale ed in continuo parametri quali/quantitativi relativi al del sistema di drenaggio. Sarà definito in dettaglio il modello di riferimento per la connettività locale, per la trasmissione dati e si formalizzarà sia i formati e protocolli dati provenienti dai sensori che i formati di interscambio dati da spedire su WAN. Si identificheranno, qualora necessario, le tecniche di fusione sensoriale a basso livell. Saranno inoltre analizzati e risolti aspetti di affidabilità del dato (presenza costante del dato e filtraggio di condizioni anomale) e di buffering, frequenza di campionamento e meccanismi di comunicazione bidirezionali in presenza di interazione remota con la sensoristica installata. Output D6.2.1 Documento del disegno dell’architettura dei sistemi di acquisizione dati (rete sesnoristica) e di comunicazione 6.2.2 Titolo Definizione e sviluppo di algoritmi di fusione sensoriale ENEA multilivello e di regolarizzazione dei dati acquisiti dalla sensoristica VITROCISET Descrizione Nell’ambito di questa attività, sulla base delle risultanze dell’ OR 6.1, verranno individuati i punti di misura rilevanti in termini di selezione delle grandezze significative e di localizzazione sul sistema di drenaggio monitorato, con l’ausilio di tecniche di ottimizzazione multi-obiettivo. Saranno investigati algoritmi di fusione sensoriale sia allo scopo di gestire efficacemente la mole di dati generata dal sistema di acquisizione pervasiva che allo scopo di garantire l’ estrazione di indici sintetici per la gestione ottimale del sistema complesso soggetto alla misura. Il sistema di misura pervasivo ospiterà nei diversi livelli architetturali componenti SW che implementeranno gli algoritmi sviluppati. Saranno inoltre investigati, per i livelli superiori del sistema di monitoraggio, metodi di regolarizzazione del flusso dati al fine di indirizzare le problematiche di affidabilità dei nodi sensoriali e di qualità del dato acquisito che va ad alimentare la modellistica di previsione idrologica e di simulazione dell’idraulica urbana, sviluppata nell’ambito del Progetto Output D6.2.2 Documento su tecniche ed algoritmi di fusione sensoriale multilivello e di regolarizzazione dei dati acquisiti AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.2.3 Titolo Definizione di dati e protocolli di comunicazione e di ENEA standard per la integrazione di altra sensoristica. OR 6.2 VITROCISET Descrizione Questa attività definirà standard e requisiti di interfaccia con la sensoristica non installata nel progetto ma che è utile integrare o perché già esistente (e quindi non disegnata con le caratteristiche del presente progetto) o perché fornisce i dati ad un livello informativo diverso (ad esempio disponibilità di un Web Services o di un Web Socket o altro meccanismo di comunicazione). Tale definizione stabilisce pertanto una modalità generale di integrazione di altra sensoristica applicabile a contesti esistenti o alla integrazione di sensori non aderenti a standard diffusi e per i quali è necessario fornire le specifiche di un adapter. Output D6.2.3 Documento di definizione dei protocolli di comunicazione e degli standard di integrazione con sensoristica esistente 6.2.4 Titolo ENEA Definizione dell'architettura di integrazione dei dati geospaziali, dei modelli di dati, serie storiche, dei modelli matematici e creazione di tematismi VITROCISET Descrizione Nell’ambito di questa attività sarà definita e disegnata l’architettura SW del sistema di monitoraggio e controllo nelle sue componenti di raccolta e gestione in tempo reale dei dati, di trattamento ed utilizzo degli stessi rispetto sia alla modellistica definita, che alle caratteristiche di memorizzazione e storicizzazione, di integrazione rispetto alla banca dati geospaziale disponibile. Saranno definiti il livello di integrazione intermedio, le regole da applicare per la generazione di eventi e l’eliminazione di dati anomali rilevati da correlazioni spazio-temporali. I modelli matematici messi a punto nella Linea di ricerca 5 saranno integrati su una piattaforma unica e resi eseguibili. Sarà infine definito il middleware per l’acquisizione dei dati, la generazione delle informazioni e degli eventi e il trasferimento dei dati aggregati alla componente di presentazione in console. Output D6.2.4 Documento sull’architettura software del sistema di integrazione e fusione dati, gestione eventi e console operativa Output(devono essere asset tangibili, ad esempio prodotti software o hardware) N° Descrizione Consegna D6.2.1 Disegno dell’archiettura del sistema sensoristico periferico, definizione di T0+10 protocolli e standard di comunicazione e dell’integrazione alla piattaforma D6.2.2 Architettura del sistema di integrazione dati e fusione sensoriale, gestione eventi e console operativa T0+10 D6.2.3 Documento di definizione dei protocolli di comunicazione e degli standard di integrazione con sensoristica esistente T0+12 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO D6.2.4 Documento sull’architettura software del sistema di integrazione e fusione dati, gestione eventi e console operativa AquaSystem Capitolato Tecnico OR 6.2 T0+12 Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 6.3 Titolo Realizzazione del sistema (rete e centro di monitoraggio) Data inizio T0+9 Data fine T0+18 Responsabile VITROCISET Localizzazione Input N° Descrizione Consegna D6.2.1 Definizione e disegno del sistema di sensorisica periferico, protocolli e standard di integrazione alla piattaforma T0+10 D6.2.2 Architettura del sistema di integrazione e fusione dati, gestione eventi e console operativa T0+10 D6.2.3 Documento di definizione dei protocolli di comunicazione e degli standard di integrazione con sensoristica esistente T0+12 D6.2.4 Documento sull’architettura software del sistema di integrazione e fusione dati, gestione eventi e console operativa T0+12 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo In questo OR, partendo dalle specifiche e scelte di architettura definite nel OR 6.2 si realizza il sistema nelle sue diverse componenti. In particolare rispetto alle attività elencate: • Realizzazione della rete di connessione e comunicazione Si realizzano e sperimentano i meccanismi di comunicazione e di connessione in una sede campione assicurando la efficienza funzionale in tutte le condizioni di contesto e per tutte le tipologie di sensoristica prevedibili in campo reale. Vengono tarate le frequenze di campionamento e la quantità di dati. • Realizzazione del sistema di raccolta, filtraggio e memorizzazione dati Si realizza il sistema di acquisizione dati, si definiscono in dettaglio ed implementano regole di filtraggio dati e meccanismi di memorizzazione. Si realizzano alcuni strumenti di simulazione per la acquisizione di dati. Realizzazione del sistema di integrazione dei dati raccolti con algoritmi e modelli Si realizza la infrastruttura informatica che permette la integrazione dei diversi algoritmi e modelli sviluppati con i dati in tempo reale. Si definiscono ed implementano regole di correlazione e di fusione dati funzionali alla interpretazione attraverso i modelli. • Realizzazione del sistema di monitoraggio e controllo ed integrazione con le basi dati cartografiche e modelli digitali del territorio. Si realizza il sistema nel suo complesso integrando la parte di acquisizione dati, la integrazione dei modelli e dei motori di fusione e correlazione, e la presentazione di console operativa da cui sarà possibile avere un quadro sinottico delle diverse situazioni sotto osservazione (emergenze, dati di efficienza o di inquinamento) riferite alle basi di dati geospaziali messe a disposizione dagli OR precedenti (linea 5). • Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.3.1 Titolo Realizzazione della rete di connessione e comunicazione OR 6.3 VITROCIS ET Descrizione L’attività prevede di consolidare con installazioni e prove sperimentali le soluzioni ipotizzate per la comunicazione dati in ambito sensoristica distribuita. La sperimentazione prevede l’utilizzo di un test bed campione in cui verrà installata la sensoristica prevista e saranno effettuate, oltre alle attività di implemetazione specifica sui layer di trasmissione e protocolli, prove di affidabilità e stabilità di raccolta dati, frequenza di campionamento e precisione del dato (a fronte di misure ripetute nel tempo) e autonomia di consumo. Verranno stabiliti pertanto targets da rispettare per considerare il dato rilevato attendibile e sarà definito un processo sostenibile in regime di produzione (manutenzione). Verranno inoltrati in WAN messaggi contenenti i livelli informativi richiesti e dettagliati nelle specifiche contenute negli output del OR 6.2. Output Architettura di sensoristica distribuita installata e funzionante in test bed campione. D6.3.1 e D6.3.2 per descrizioni realative alla sensoristica distribuita. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.3.2 Titolo Realizzazione del sistema di raccolta, filtraggio e memorizzazione dati OR 6.3 VITROCIS ENEA ET Descrizione L’ attività prevede la realizzazione del livello di integrazione nel sistema centrale dei dati di sensoristica acquisiti dal campo. In questa attività vengono realizzate le seguenti operazioni: • Analisi del dato per identificazione ed eliminazione dati invalidi (duplicati, fuori range in assoluto o relativamente a campioni temporalmente vicini) • Memorizzazione e storicizzazione dei dati secondo formati atti ad alimentare i modelli ed a ottenere una base storica di riferimento con una rappresentazione in continuo dei fenomeni ed effetti misurati. • Realizzazione di strumenti per la simulazione dei dati atti a poter sperimentare i modelli sviluppati. • Realizzazione di metodi di fusione dati e correlazione per la generazione di livelli informativi di livello superiore • Analisi di sensoristica esistente per realizzazione interfacce di acquisizione e normalizzazione. Output Componenti dell’architettura SW centralizzata per la raccolta e memorizzazione di dati da sensoristica distribuita. D6.3.1 e D6.3.2 per descrizioni realative al livello di integrazione sensoristica, data fusion e inoltro messaggi al livello di presentazione e decision support. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.3.3 OR 6.3 Titolo Realizzazione del sistema di integrazione dei dati raccolti VITROCIS con algoritmi e modelli. ET Descrizione Questa attività rappresenta un punto di attenzione principale per la realizzazione di una piattaforma flessibile e multi modello. Nel framework sviluppato sarà creata una struttura che elencando i vari modelli a disposizione ne mantiene le caratteristiche di dati necessari in termini di formati e repository di memorizzazione. Si costruiranno le opportune viste sui dati necessari ai diversi modelli con una classificazione generale dei dati ed una mappatura sulle basi dati fisicamente disponibili (dati storici ed in tempo reale). Questa componente renderà possibile la interpretazione di un fenomeno invocando specifici modelli ed algoritmi e fornendo in uscita i risultati. Si potrà quindi analizzare un fenomeno (o una pianificazione di interventi) utilizzando diversi modelli dalla stessa piattaforma con la possibilità di scegliere quello più adatto al contesto ed al tipo di analisi in oggetto. Output Componente di integrazione di modelli e dati. D6.3.1 e D6.3.2 per descrizioni realative al livello di integrazione dei modelli. D6.3.3 Descrizione dei criteri e modalità di personalizzazione, inclusione di modelli e di dati di contesto. 6.3.4 Titolo VITROCIS ENEA Realizzazione del sistema di monitoraggio e controllo ed ET integrazione con le basi dati cartografiche e modelli digitali del territorio. Descrizione Questa attività riguarda la realizzazione della console di monitoraggio e controllo e la integrazione dei dati geospaziali e i modelli digitali del territorio. La console sarà realizzata con componenti sviluppati nei precedenti OR e racchiuderà in un unico punto di acceso i dati e le informazioni relative sia alla rete di drenaggio sia informazioni di tutta la rete di distribuzione e di adduzione. La implementazione dell’ HMI sarà basata su tecnologia HTML5 e sarà abilitata alle più avanzate metodologie di interazione (multi touch e multi screen console). L’operatore avrà su un unico punto di accesso ma su schermi multipli (e personalizzabili nei contenuti) il quadro completo della situazione disponendo sia di accesso puntuale ai dati sia alle informazioni aggregate che alle simulazioni basate sui modelli prescelti ed integrati e sui dati correnti (o storici) Output Console operativa del sistema. Output AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO N° Descrizione OR 6.3 Consegna D6.3.1 Descrizione di dettaglio delle componenti, interfacce ed integrazione di modelli e dati geospaziali T0+12 D6.3.2 Sistema integrato T0+16 D6.3.3 Descrizione dei criteri e modalità di personalizzazione, inclusione di modelli T0+18 e di dati di contesto. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Deploy del sistema su sito pilota Data inizio T0+21 Data fine T0+27 Responsabile VITROCISET Localizzazione Calabria, Campania OR 6.4 Input N° Descrizione Consegna D6.3.2 Sistema integrato T0+16 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo In questo OR, per l’ambito comunale prescelto per la sperimentazione del sistema in Calabria, verranno dapprima individuate e definite le personalizzazioni del sistema affinché esso risulti efficace nel recepire le esigenze dell’ente gestore, si procederà quindi all’ installazioni del sistema e alla esecuzione dei test di verifica funzionale, ed infine si procederà alla messa in esercizio del prototipo. In particolare rispetto alle attività elencate: La pianificazione degli interventi prevede una fase di ispezione presso il sito periferico, a valle di tale fase verranno definiti gli interventi da svolgere. Installazione e test del sistema La fase di installazione, secondo le sequenze temporali più avanti descritte, è prevista a partire da 22 mesi dopo l’inizio del progetto, e dovrà durare circa tre mesi. Nell’ultimo periodo questa fase si sovrapporrà con l’inizio delle prove funzionali e di test del sistema, anch’esse della durata prevista di tre mesi. Al termine della messa in esercizio, vi sarà l’attività di formazione del personale, e quindi la certificazione finale e la consegna del sistema. Messa in esercizio e supporto del prototipo consegnato La messa in esercizio ovviamente riguarderà da un lato le apparecchiature di campo, dall’altro le apparecchiature della Sala Operativa. Per quanto concerne il sottosistema delle apparecchiature di campo, si procederà alle verifica di funzionalità elettrica della sensoristica e successivamente alla loro taratura per la corretta acquisizione delle misure ingegneristiche delle grandezze in osservazione. Si procederà quindi alla verifica funzionale delle unità di acquisizione dati RTU e alla impostazione delle frequenze di acquisizione delle misure, infine saranno sottoposte a test di funzionalità le apparecchiature di trasmissione dati associate alle singole unità di acquisizione RTU Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.4.1 Titolo Personalizzazione del sistema e pianificazione degli interventi OR 6.4 VITROCIS ET Descrizione La personalizzazione del sistema sarà attuata fondamentalmente sulla piattaforma software centralizzata del sistema. E’ infatti su questa che l’utente opererà a regime e che costituirà l’elemento centrale di utilizzo di tutto il sistema che si andrà a realizzare. Come già accennato sono previste due linee di personalizzazione: a) La personalizzazione “con codice” presuppone l’intervento o il supporto operativo di un tecnico esperto. Questo avviene quando il cliente necessita di adattamenti del sistema che comportano obbligatoriamente la modifica del codice stesso del sistema, con lo scopo di sviluppare nuove funzionalità e/o modifiche a quelle esistenti. b) La personalizzazione “ con un click” permette all’utente cliente di intervenire direttamente sulla piattaforma andando a modificare le varie preferenze disponibili e collegate ai diversi moduli della piattaforma. Questo tipo di personalizzazione permette quindi all’utente di intervenire con semplicità ed autonomia rivedendo e modificando i processi operativi, senza bisogno dell’intervento di tecnici o consulenti. La pianificazione degli interventi di personalizzazione verrà definita a seguito di una prima fase di sperimentazione e verifica delle funzionalità condotte con la partecipazione attiva dell’utente/utilizzatore del sistema. Verranno recepite e definite le personalizzazioni “con codice” che sono quelle più onerose, parallelamente saranno anche definite tutte le opzioni per le personalizzazioni dei diversi moduli applicativi che costituiscono la piattaforma operativa di AcquaSystem. Output D6.4.1 Definizione delle specifiche tecniche per i livelli di personalizzazione della piattaforma software. • Rapporto tecnico di specifica delle personalizzazioni “con codice” • Rapporto tecnico di specifica delle personalizzazioni “con click” • Rapporto tecnico sulla pianificazione degli interventi di personalizzazione del sistema. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.4.2 Titolo OR 6.4 Installazione e test di sistema VITROCIS ET Descrizione Le attività di installazione procederanno su due componenti distinti: 1. l’installazione sul campo delle centraline di acquisizione dati (RTU Remote Terminal Unit), dei sensori e dei sistemi di trasmissione dati; 2. l’installazione delle apparecchiature hardware e software nella Sala Operativa. La pianificazione degli interventi di installazione prevede un primo giro di ispezioni in sito a valle del quale verrà redatto un Rapporto dove saranno ufficializzate tutte le decisioni prese e le attività concordate, e condivise anche con l’ufficio tecnico del Comune (ed eventualmente anche dagli altri enti coinvolti). A questo punto il responsabile delle installazioni potrà procedere con le attività di installazione in sito in modo autonomo, ma sempre in collegamento e con il supporto del personale tecnico del Comune. Per quanto riguarda le installazioni sul campo verranno dapprima realizzati i lavori civili ed impiantistici propedeutici alle installazioni della sensoristica di campo, dei sistemi di acquisizione dei dati ed ai sistemi di teletrasmissione dati alla Sala Operativa. Una volta completate le opere civili ed impiantistiche si procederà alle installazioni dei sensori, delle unità di acquisizione dati RTU ed ai sistemi di telecomunicazione per la trasmissione dei dati. Man mano che le apparecchiature vengono installate e connesse ai sistemi di alimentazione elettrica, verranno condotti i test di funzionalità sui diversi elementi. In parallelo nella Sala Operativa sarà avviata l’installazione delle apparecchiature, a cominciare dalle piattaforme di interfacciamento dati dal campo e dalla stesura di tutti i cavi di connessione, sia quelli di segnale che i cavi Ethernet. L’installazione delle piattaforme di interfacciamento è necessaria per verificare la bontà dei sistemi di trasmissione dati : alcuni computer “muletto” precedentemente configurati, si interfacceranno con i sistemi di acquisizione per verificare la corretta acquisizione dei dati e soprattutto la bontà e la continuità della trasmissione. Dopo le piattaforme di acquisizione verranno installati e collegati i mezzi di comunicazione della rete : lo Switch ethernet, il Router Firewall, convertitori seriali Ethernet, e verrà configurata la rete. Nel frattempo, man mano che vengono terminati i test del SW su ogni sottosistema, questo verrà installato e integrato nella struttura della Sala Operativa che pian piano prende forma. Output Installazioni apparecchiature di campo, apparecchiature presso la sala operativa D6.4.2: ed installazioni • Rapporto tecnico sulla pianificazione degli interventi di installazione. • Rapporto tecnico sulle installazioni di campo; • AquaSystem • Rapporto sui test di verifica funzionale delle apparecchiature apparecchiature installate; Capitolato Tecnico Rapporto tecnico sulle installazioni presso la sala operativa; • Rapporto tecnico sui test di verifica funzionale delle Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 6.4.3 Titolo Messa in esercizio e supporto del prototipo realizzato OR 6.4 VITROCIS ET Descrizione Per la messa in esercizio del sistema si prevede di identificare e dedicare due figure esperte che hanno seguito tutto lo sviluppo del progetto. Una figura sarà esperta in sfw e sarà identificata come esperto dell’intero progetto, mentre l’altra figura avrà esperienza e competenze nel settore HW e sarà identificata come responsabile delle installazioni. Queste figure professionali saranno operative presso la Sala Controllo del sistema ed in collaborazione con altre figure tecniche provvederanno a scrivere le procedure di gestione e conduzione della sala operativa e le etiche di comportamento del personale, sia in caso di conduzione normale, che di anomalia o di allarme effettivo. Verranno ripetute le operazioni normali di routine, tipo il caricamento di mappe e/o documentazione, l’estrazione ed il processamento dei dati dal database da parte dei computer Client, l’accesso alle pagine WEB dedicate e non, ecc. Verranno simulate situazioni particolari, tipo rotture di apparati o stati di allarme provenienti dalle reti, in modo da verificare e consolidare tali procedure; verranno ripetute le operazioni di intervento e sostituzione su apparecchiature o strumenti, valutando gli impatti sui tempi morti e definendo le migliori strategie, Ovviamente tutte queste operazioni non saranno affidate al caso, ma stabilite secondo una precisa procedura già stilata e concordata con il personale dei comuni e/o degli entri gestori del sistema in fase di utilizzo del sistema. Questa fase di messa in esercizio sarà fondamentale perché dovrà mettere in luce tutte le possibili anomalie, le situazioni di indeterminazione, i “punti deboli” del sistema. In questo periodo verranno anche messe a punto le procedure di contatto con gli enti esterni, soprattutto legate alle situazioni di emergenza, ma anche allo scambio di dati o informazioni. A fronte di tutte queste considerazioni, il sistema verrà aggiornato ed evoluto, assumendo la sua configurazione quasi definitiva Output Messa in esercizio delle apparecchiature di campo, e di quelle installate presso la sala operativa D6.4.3: Rapporto tecnico sulle attività di messa in esercizio: • Rapporto tecnico sulle attività di messa in esercizio delle apparecchiature di campo; • Rapporto tecncico sulle attività di messa in esercizio delle apparecchiature della sala operativa; • Rapporto tecncio sulle attività di supporto al prototipo realizzato. Output N° Descrizione Consegna D6.4.1 Definizione delle specifiche tecniche per i livelli di personalizzazione della piattaforma software T0+20 D6.4.2 Sistema operativo T0+27 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO D6.4.3 Rapporto tecnico sulle attività di messa in esercizio: AquaSystem Capitolato Tecnico OR 6.4 T0+27 Attività di Ricerca 2.1.7 Linea di Ricerca 7: Sistema di Supporto ai processi decisionali di Safety and Management del rischio idraulico in ambito urbano. In contesti orografici in cui vi sono corsi d’acqua di breve lunghezza e con notevoli dislivelli e quindi caratterizzati da pendenze molto accentuate unitamente a specifiche caratteristiche geologiche e pluviometriche, possono verificarsi fenomeni di deflusso spiccatamente torrentizio, prettamente legato all’andamento dei deflussi meteorici. Sono quindi molto comuni in tali contesti le piene irruenti, le rotture degli argini, le inondazioni e gli allagamenti delle zone pianeggianti. Gli eventi alluvionali che sistematicamente si abbattono su territori con queste caratteristiche tra cui spicca per tipologia quello calabrese, provocando enormi danni e numerose vittime, e costituiscono un freno allo sviluppo del territorio, incidendo in modo determinante sulla sicurezza e sulla qualità della vita. Attualmente le allerte sulle zone interessate sono preparate con previsioni di 12 e 24 ore, il monitoraggio in tempo reale tarato su intervalli di 20 minuti viene utilizzato anche per allertamento per evento in atto con modellistica di primo livello (solo soglie pluviometriche) indirizzando peraltro solo la causa dell’ evento e non l’effettiva conseguenza sul territorio. Il presente progetto prevede di utilizzare modelli di secondo livello che sulla base degli input della precipitazione valutano la risposta del sistema di drenaggio con le sue strutture per prevedere effetti di piene, esondazioni e allagamenti in ambito urbano e limitare di conseguenza gli effetti reali sul territorio Il controllo di primo livello risulta carente in molti casi (per assenza di una sufficiente rete di pluviometri, ridotti margini di tempo con falsi allarmi e mancati allarmi), la modellistica di secondo livello gira sia con i dati di previsione che dati in tempo reale nell’ ottica di analisi di rischio idraulico. La piattaforma fornirà pertanto, sulla base dei modelli sviluppati nella linea di ricerca 5, un accoppiamento tra modellistica idrologica ed idraulica (integrazione urbano ed extraurbano) in uno strumento unico flessibile e con possibilità di analizzare le situazioni con una capacità multimodello. Altro punto di vantaggio previsto è la rete di comunicazione integrata tra tutte le istituzioni che possono essere così collegate in maniera informatica diretta condividendo l’analisi e le previsioni in tempo reale guadagnando tempi preziosi per le azioni di emergenza e di contenimento. Anche i comuni in questo contesto avranno a disposizione eventi ed allarmi in tempo reale e localizzati precisamente sul contesto cittadino in modo da poter generare informazioni e direttive per i cittadini in ottica di sicurezza e prevenzione. In questa ottica verrà sperimentato un sistema di comunicazione su rete GSM che sarà fornito come strumento di notifica in emergenza ai Comuni a cui spetta la reale gestione di tali notifiche. In questa linea di ricerca si realizza pertanto, sulla base della piattaforma sviluppata nell’ambito della linea di ricerca 6, uno strumento di supporto alle decisioni che riesca ad identificare il rischio e le aree ad esso soggette. Il rischio viene calcolato sulla base dei modelli sviluppati, dei dati ed informazioni originati dalle diverse fonti (sia sensoristica sul campo sia interoperabilità con servizi di livello superiore come dati meteo locali provenienti da elaborazioni con radar meteo o integrazione con sorgenti satellitari) e dalle regole e correlazioni dati inseriti nella piattaforma. Una volta identificata una situazione di rischio viene inoltrata una segnalazione (per via informatica) alle autorità competenti le quali avranno una base conoscitiva in tempo reale della situazione e potranno attivare le procedure ed azioni di emergenza relative. Attraverso le implementazione dei modelli e gli strumenti di simulazione verranno studiati ed implementati sistemi di mitigazione delle piene anche attraverso il processo di laminazione sempre nell’ ottica di agevolare una pianificazione di interventi che possa prevedere ritorni sia in ottica di prevenzione dei fenomeni che di riuso e conservazione di acque meteoriche. Questa linea di ricerca, partendo dai modelli, prevede oltre alla personalizzazione informatica della piattaforma e degli strumenti di simulazione atti a definire gli scenari da analizzare, prevede l’istallazione di sensoristica distribuita sul territorio urbano ed extraurbano (i modelli sviluppati si devono integrare e interagire per definire gli effetti combinati) di tipo tradizionale ma con capacità di comunicazione dati in continuo ed in tempo reale (pluviometri e idrometri). Saranno anche identificate le fonti dati sotto forma di servizi informatici per quanto riguarda i dati meteo locali che dovranno essere fusi con le rilevazioni attuali sul campo per fornire la migliore previsione possibile degli effetti a breve termine in ambito urbano. Verranno infine studiati e proposti meccanismi di broadcasting delle informazioni sugli allarmi in modo da avvertire in tempo reale la popolazione presente nelle zone dove il rischio viene reputato maggiore, dando opportune indicazioni di allontanamento dalla zona o di rifugio. Il deliverable di questa attività di ricerca è il sistema di controllo degli eventi completo di sensoristica installata in campo, piattaforma comprendente modelli e criteri di valutazione della situazione e di correlazioni dati. L’ambiente di simulazione reso disponibile sarà utilizzato anche per identificare aree di laminazione ed accumulo in ottica rottura del deflusso e riuso. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Sviluppo di un algoritmo per il DSS ed implementazione Data inizio T0+7 Data fine T0+21 Responsabile ENEA Localizzazione Calabria, Campania OR 7.1 Input N° Descrizione Consegna Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Il presente OR avrà come finalità la progettazione e lo sviluppo di un sistema di supporto alle decisioni (DSS - Decisional Support System) per la gestione dei sistemi di drenaggio e collettamento urbano, la previsione del rischio inondazione e gestione delle emergenze. Tale sistema consentirà di prevedere in tempo reale eventi di inondazione in ambito urbano, di identificare e delineare con significativo dettaglio le aree urbane interessate e quindi di gestire le emergenze mediante un criterio di allerta multi-soglia, articolato su livelli di rischio crescente. Il sistema DSS che si andrà a sviluppare consisterà in una piattaforma GIS integrata che consentirà di raccogliere e gestire i dati geospaziali; di integrarli con i dati quali/quantitativi monitorati dalle diverse tipologie di reti di sensori installate sul territorio; di elaborare mappe previsionali di rischio e scenari di pericolosità e danno, basati sulla modellistica numerica messa a punto nell’ambito della Linea di ricerca 5 e su metodi avanzati di analisi ed elaborazioni spaziali. Il sistema GIS/DSS che si svilupperà costituirà l’interfaccia geografica del centro di monitoraggio realizzato nell’ambito Linea di ricerca 6 Attività previste N° Attività Resp. Contributori 7.1.1 Titolo ENEA Definizione dell'architettura del sistema GIS/DSS per la gestione dei sistemi di drenaggio e collettamento, la previsione del rischio e gestione delle emergenze VITROCISET UNIRC Descrizione L’attività è finalizzata al disegno dell’architettura della piattaforma di supporto decisionale basata su un sistema GIS che integrerà una componente geo-database per la raccolta e gestione dei dati geografici, una applicazione GIS locale per la previsione e gestione del rischio inondazione e una componete Web-GIS per la visualizzazione e condivisione in rete degli scenari di rischio elaborati rendendoli facilmente accessibili agli enti preposti alla gestione del rischio come ai comuni cittadini. La piattaforma GIS/DSS si integrerà con il centro di monitoraggio tramite apposite componenti informatiche. Output D7.1.1 Report sull’architettura del sistema DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.1.2 Titolo ENEA Elaborazione di un criterio di allerta multisoglia, articolato su livelli di rischio crescente, basati sui risultati della modellazione A-D e dall'analisi degli effetti al suolo prodotti dagli eventi storici. OR 7.1 VITROCISET UNIRC Descrizione Sulla base dell’analisi incrociata delle risultanze delle diverse catene modellistiche sviluppate nell’ambito della linea di ricerca 5, con approccio multi modello, sarà possibile definire le specifiche metodologie e criteri di allertamento tarati opportunamente in funzione delle esigenze di protezione civile e di tutti gli end user fruitori della piattaforma. A tal fine si farà riferimento anche ai criteri e procedure già implementate ed operative presso il Centro Funzionale di Protezione Civile di ARPA Calabria basate sia su criteri di soglie pluviometriche sia sulla modellazione degli effetti al suolo mediante il codice di calcolo MIKE 11. Output D7.1.2 Report sui criteri multisoglia di allertamento 7.1.3 Titolo ENEA Implementazione di algoritmi e modelli e integrazione su interfaccia di gestione comune. VITROCISET Descrizione L’attività è finalizzata ad implementare tutte le catene modellistiche sviluppate nell’ambito della linea di ricerca 5 all’interno della piattaforma di supporto decisionale, mediante una interfaccia di gestione comune. Con riferimento sia ai codici commerciali sia agli ulteriori modelli oggetto di sviluppo nell’ambito del progetto, saranno sviluppate opportune interfacce di collegamento tali da consentire lo scambio dati, la preparazione dell’input alle simulazioni, la fase di calcolo e la relativa gestione dell’output unitamente ai relativi algoritmi di post processamento. Output D7.1.3 Piattaforma di supporto decisionale AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.1.4 Titolo ENEA Realizzazione di un sistema di simulazione per la validazione teorica del modello. Descrizione Nell’ambito di questo lavoro, le diverse catene modellistiche implementate all’interno della piattaforma saranno utilizzate per riprodurre scenari di eventi storici in modalità operativa. L’approccio sarà quindi quello del “viaggio nel tempo”, ponendo virtualmente l’utilizzatore della piattaforma in una data del passato antecedente ad uno specifico evento e rendendo accessibili solo i dati ed informazioni in quel momento realmente disponibili. I modelli numerici saranno quindi alimentati in questa sede solo con i dati di osservazione antecedenti alla data del “viaggio nel tempo” utilizzando per il forecast il dato previsionale allora disponibile. Sarà quindi possibile confrontare le previsioni della piattaforma in modalità operativa con lo scenario poi realmente verificatosi, fornendo importanti indicazioni sulla performance ed affidabilità del sistema complessivo. Il rispetto degli stringenti requisiti del tempo reale per scopi di allertamento e protezione civile, sia in termini di accuratezza delle previsioni sia dei tempi di trasmissione dati ed elaborazione, costituirà la verifica e validazione ultima dell’obiettivo realizzativo 7.1. Output D7.1.4 Risultati comparati di validazione del modello. OR 7.1 VITROCISET UNIRC Output N° Descrizione Consegna D7.1.1 Report sull’architettura del sistema T0+11 D7.1.2 Report sui criteri multisoglia di allertamento T0+12 D7.1.3 Piattaforma di supporto decisionale T0+12 D7.1.4 Risultati comparati di validazione del modello T0+15 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 7.2 Titolo Raccolta dati in tempo reale, data fusion, generazione allarmi e nowcasting Data inizio T0+12 Data fine T0+24 Responsabile VITROCISET Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Nessun input necessario Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Scopo di questo obiettivo realizzativo è quello di fornire una integrazione di fonti di dati necessari alla rilevazione della situazione meteo e degli indicatori sul campo in tempo reale per la gestione degli eventi di precipitazione eccezionali. Il sistema raccoglie dati dalla sensoristica distribuita in campo (rilevazione di altezza di invasi, flussi nella rete di drenaggio cittadino, pluviometri) e indicazioni meteo in tempo reale (previsioni meteo in tempo reale, rilevazioni integrabili da stazioni nelle prossimità cittadine). Una prima attività di questo OR sarà pertanto il censimento delle fonti utili ad effettuare previsioni a breve integrandone contributi in tempo reale. Perché i dati raccolti siano utili alla determinazione e conoscenza della situazione si applicano tecniche di fusione dati e correlazione (laddove necessario per filtrare dati ed aggregare informazioni di livello superiore). I dati raccolti alimentano il modello prescelto di previsione e simulazione a breve che fornirà a sua volta dati in tempo reale al motore di correlazione generando eventi significativi da notificare alla console operatore. In questa fase saranno applicate tecniche di filtraggio per falsi allarmi e comunque l’inoltro definitivo di un allarme sarà sempre sotto la diretta responsabilità di un operatore qualificato sulla base dei suggerimenti generati dal modulo di Supporto alle decisioni ed agli eventi generati. Queste procedure nel loro insieme rappresentano un sistema di monitoraggio ed allerta con tecniche di nowcasting in grado di definire e ridefinire in tempi ragionevolmente brevi la evoluzione dei fenomeni dando in continuo una visione integrata degli effetti attuali e delle previsioni a breve sul territorio interessato. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.2.1 OR 7.2 Titolo Realizzazione piattaforma di integrazione dei dati dai VITROCIS ENEA sensori e da fonti esterne (dati meteo locali) in tempo reale ET Descrizione Scopo di questa attività è la identificazione di tutte le sorgenti esterne che possono avere una rilevanza dal punto di vista della definizione dei fenomeni da controllare (dati meteo disponibili a livello regionale o locale, dati di campo quali pluviometri o misure in invasi e corsi d’acqua, o sensoristica installata dal presente progetto in città allo scopo di controllare il deflusso nella rete di drenaggio). Questi dati, devono essere integrati attraverso la piattaforma comune, memorizzati in modo da creare le viste opportune per i diversi modelli da lanciare per le previsioni. Il tutto deve prevedere un utilizzo in tempo (vicino) al reale permettendo un’ aggiornamento delle previsioni ed il lancio di run dei modelli per un monitoraggio atto a innescare azioni di protezione e/o correttive. Output D7.2.1 Piattaforma integrata con dati esterni e da sensoristica per controllo eventi, presentazione dati di situazione 7.2.2 Titolo Generazione eventi ed allarmi VITROCIS ENEA ET Descrizione Questa attività riguarda la generazione di analisi provenienti dal run dei modelli di simulazione, regole e integrazione in ottica fusione dei dati ricevuti e conseguente generazione di eventi ed allarmi da inoltrare ai componenti di monitoraggio e controllo. Sarà attivata la componente di supporto alle decisioni che in base a quanto ricevuto potrà proporre una notifica di allarme in zone specifiche. Questo processo prevede un raffinamento delle informazioni ed eventuali ulteriori analisi a livello di fusione dati ad alto livello per valutare la possibilità di falsi allarmi o richiedere ulteriori simulazioni per un assessment più preciso della situazione attuale. Qualora sia confermata la necessità di un allarme questo viene generato e messo a disposizione della componente di monitoraggio e controllo per la gestione e la notifica esterna. Si preferirà comunque avere una conferma manuale alla classificazione e partenza del processo di notifica generale. Output D7.2.2 Componente di supporto alle decisioni, con generazione di eventi ed allarmi, filtraggio eventi e inoltro a operatore. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 7.2 7.2.3 Titolo Comunicazione di eventi ed allarmi a sistemi esterni VITROCIS (istituzioni) ET Descrizione Questo processo prende in ingresso il suggerimento di allarme e (sotto responsabilità di un operatore o a scelta anche in modo automatico) lo inoltra in tempo reale alle istituzioni preposte per attivare in tempo reale le opportune azioni di contenimento e sicurezza. Questo iter rappresenta rispetto alle comunicazioni attualmente in essere un notevole miglioramento dei tempi di comunicazione e di reazione a fronte di emergenze e permette una migliore risposta e coordinamento delle azioni in campo. Il sistema verrà strutturato come un servizio di comunicazione in push su sistemi che in fase di personalizzazione della piattaforma verranno definiti oppure fornendo un accesso profilato alle istituzioni per avere con il solo accesso Web le notifiche e le informazioni in tempo reale. Output D7.2.3 Componente di comunicaione alle istituzioni. 7.2.4 Titolo VITROCIS Realizzazione di un meccanismo di propagazione di notifiche in ET broadcast (SMS o social network) su ambiti delimitati spazialmente alle zone interessate Descrizione Questa attività prevede la creazione di un servizio di allerta in tempo reale una volta consolidata la esigenza e la concretezza di un allarme. Viene utilizzato il meccanismo di comunicazione GSM e si prevede di spedire un’ allerta via SMS (ma l’opzione può ovviamente essere aperta anche a meccanismi più avanzati) a tutti i telefoni esistenti nella zona sotto minaccia, con indicazioni di dove è consigliato dirigersi. A tale scopo verrà analizzato e messo in campo un meccanismo che intercetta, solo in caso di emergenza, la localizzazione dei telefoni cellulari e profila la comunicazione in base alla zona. Questo meccanismo è il più immediato ed efficace per notificare i cittadini in zone non preventivamente identificabili (altrimenti la stessa comunicazione potrebbe essere veicolata su paline o altri mezzi a disposizione del pubblico). Il meccanismo può anche essere utilizzato per comunicazione su rete chiusa ad organizzazioni che agiscono sul territorio per organizzare le comunicazioni di emergenza. Output D7.2.4 Componente di comunicazione in broadcast selezionato su area geografica. Output N° Descrizione Consegna D7.2.1 Piattaforma integrata con dati esterni e da sensoristica per controllo eventi, T0+20 presentazione dati di situazione D7.2.2 Componente di supporto alle decisioni, con generazione di eventi ed allarmi, filtraggio eventi e inoltro a operatore T0+20 D7.2.3 Componente di comunicazione alle istituzioni T0+24 D7.2.4 Componente di comunicazione in broadcast selezionato su area geografica T0+24 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Deploy del sistema su sito pilota Data inizio T0+23 Data fine T0+30 Responsabile VITROCISET Localizzazione Calabria, Campania OR 7.3 Input N° Descrizione Consegna D7.2.1 Piattaforma integrata con dati esterni e da sensoristica per controllo eventi, T0+20 presentazione dati di situazione D7.2.2 Componente di supporto alle decisioni, con generazione di eventi ed allarmi, filtraggio eventi e inoltro a operatore T0+20 D7.2.3 Componente di comunicazione alle istituzioni T0+24 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo In questo OR, per l’ ambito comunale prescelto per la sperimentazione del sistema in Calabria, verranno dapprima individuate e definite le personalizzazioni del sistema affinché esso risulti efficace nel recepire le esigenze dell’ente gestore, si procederà quindi alle installazioni del sistema e alla esecuzione dei test di verifica funzionale, ed infine si procederà alla messa in esercizio del prototipo. In particolare per la gestione delle emergenze le strumentazioni dovranno essere posizionate così come definito dalla parte di analisi e di modelli che guidano le installazioni in campo sia in ambito urbano (lungo la rete di drenaggio) che per gli invasi. La sensoristica sarà in prevalenza standard (misure quantitative e di livello) ma dovrà essere collegata con un robusto sistema di comunicazione in tempo reale. Per la comunicazione dell’ allarme verrà prevista la installazione di uno strumento di acquisizione delle linee GSM e di comunicazione che sarà installata nei dintorni delle zone critiche. Il numero e la disposizione di questi strumenti e la loro attivazione e disattivazione (si presuppone di attivare questi servizi solo nei momenti in cui si rileva la necessità) verrà deciso in base alle esigenze e caratteristiche di ognuno dei siti prescelti. Quale attività nel sito centrale si dovrà definire (e conseguentemente trovare un accordo con le istituzioni interessate) la integrazione con le sorgenti dati esterne (dati meteo locali) e della sensoristica esistente (ad esempio pluviometri) Infine dovranno essere testate in modalità integrata le configurazioni, i modelli e la corretta comunicazione con tutto il sistema. A valle di questa attività di installazione la piattaforma sarà pronta per l’esercizio e sarà data in operatività alla istituzione locale che ne aveva manifestato interesse mantenendo attivo il supporto di manutenzione e di trasferimento di skill al personale locale. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.3.1 Titolo Personalizzazione del sistema e pianificazione degli interventi OR 7.3 VITROCIS ET Descrizione La personalizzazione del sistema sarà attuata fondamentalmente sulla piattaforma software centralizzata del sistema. E’ infatti su questa che l’utente opererà a regime e che costituirà l’elemento centrale di utilizzo di tutto il sistema che si andrà a realizzare. La pianificazione degli interventi di personalizzazione verrà definita a seguito di una prima fase di sperimentazione e verifica delle funzionalità condotte con la partecipazione attiva dell’utente/utilizzatore del sistema. Output D7.3.1 Sistema funzionante su località prescelta AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.3.2 OR 7.3 Titolo Installazione e test di sistema VITROCIS ET Descrizione Le attività di installazione procederanno su due componenti distinti: 1. l’installazione sul campo delle centraline di acquisizione dati (RTU Remote Terminal Unit), dei sensori e dei sistemi di trasmissione dati; 2. Test della piattaforma personalizzata della Sala Operativa. La pianificazione degli interventi di installazione prevede un primo giro di ispezioni in sito a valle del quale verrà redatto un Rapporto dove saranno ufficializzate tutte le decisioni prese e le attività concordate, e condivise anche con l’ufficio tecnico del Comune (ed eventualmente anche dagli altri enti coinvolti). A questo punto il responsabile delle installazioni potrà procedere con le attività di installazione in sito in modo autonomo, ma sempre in collegamento e con il supporto del personale tecnico del Comune. Per quanto riguarda le installazioni sul campo verranno dapprima realizzati i lavori civili ed impiantistici propedeutici alle installazioni della sensoristica di campo, dei sistemi di acquisizione dei dati ed ai sistemi di teletrasmissione dati alla Sala Operativa. Una volta completate le opere civili ed impiantistiche si procederà alle installazioni dei sensori, delle unità di acquisizione dati RTU ed ai sistemi di telecomunicazione per la trasmissione dei dati. Man mano che le apparecchiature vengono installate e connesse ai sistemi di alimentazione elettrica, verranno condotti i test di funzionalità sui diversi elementi. Output Installazioni apparecchiature di campo, apparecchiature presso la sala operativa D7.3.2: Rapporto tecnico di installazione ed installazioni • Rapporto tecnico sulla pianificazione degli interventi di installazione. • Rapporto tecnico sulle installazioni di campo; • Rapporto sui test di verifica funzionale delle apparecchiature installate; • Rapporto tecnico sulle installazioni presso la sala operativa; • Rapporto tecnico sui test di verifica funzionale delle apparecchiature installate presso la sala operativa; • Apparecchiature hardware e software della sala operativa. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 7.3.3 Titolo Messa in esercizio e supporto del prototipo realizzato OR 7.3 VITROCIS ET Descrizione Questa attività effettua le installazioni in campo sulla base delle indicazioni progettuali definite negli OR precedenti e rende possibile la messa in esercizio sperimentale. Verranno simulate situazioni particolari, tipo rotture di apparati o stati di allarme provenienti dalle reti, in modo da verificare e consolidare tali procedure; verranno ripetute le operazioni di intervento e sostituzione su apparecchiature o strumenti, valutando gli impatti sui tempi morti e definendo le migliori strategie, Ovviamente tutte queste operazioni non saranno affidate al caso, ma stabilite secondo una precisa procedura già stilata e concordata con il personale dei comuni e/o degli entri gestori del sistema in fase di utilizzo del sistema. Questa fase di messa in esercizio sarà fondamentale perché dovrà mettere in luce tutte le possibili anomalie, le situazioni di indeterminazione, i “punti deboli” del sistema. In questo periodo verranno anche messe a punto le procedure di contatto con gli enti esterni, soprattutto legate alle situazioni di emergenza, ma anche allo scambio di dati o informazioni. A fronte di tutte queste considerazioni, il sistema verrà aggiornato ed evoluto, assumendo la sua configurazione definitiva. In corso d’opera sarà fornito il supporto alla operatività gestita direttamente dalle amministrazioni con interventi di supporto utente (telefonico e on-site) e manutenzione ordinaria della infrastruttura consegnata. Output Messa in esercizio delle apparecchiature di campo, e di quelle installate presso la sala operativa D7.3.3: Rapporto tecnico di messa in esercizio • Rapporto tecnico sulle attività di messa in esercizio delle apparecchiature di campo; • Rapporto tecnico sulle attività di messa in esercizio delle apparecchiature della sala operativa; • Rapporto tecnico sulle attività di supporto al prototipo realizzato. Output N° Descrizione Consegna D7.3.1 Sistema funzionante su località prescelta T0+26 D7.3.2 Rapporto tecnico di installazione T0+28 D7.3.3 Rapporto tecnico di messa in esercizio T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 2.1.8 Linea di Ricerca 8: Sensori e tecnologie innovative per il controllo continuo ed in tempo reale dei parametri caratteristici di quantità e qualità dell’acqua I sensori sviluppati all’interno della linea di ricerca 8 potranno essere integrati per la realizzazione delle reti di monitoraggio quali-quantitativo delle fonti di approvvigionamento (OR 8.1, in sinergia con l’OR 1.1), per il controllo dei processi di decadimento del cloro e di formazione dei Disinfection By Products (DBP) (OR 8.2, in sinergia con l’OR 2.2), per il riconoscimento di nuove specie batteriche (OR 8.6, in sinergia con l’OR 2.3) e per calibrare i modelli di previsione idrologica e di simulazione dell’idraulica urbana (in sinergia con le linee di ricerca 5 e 6). Le tipologie specifiche di sensori in termini delle loro caratteristiche di sensibilità, specificità, stabilità etc. saranno considerate nella linea 8.1 assieme con le caratteristiche di gestione e trasmissione dati. La rete di sensori multiparametrici che si intende allestire fornirà i dati in real time: le misure saranno effettuate mediante l’impiego della spettrofotometria (misurando cioè il grado di estinzione della luce su lunghezze d’onda variabili - UV/VIS, OR 8.4) immergendo la sonda direttamente nel corpo idrico da monitorare. Per l’ottimizzazione e funzionalità delle sonde saranno studiati e allestiti specifici housing e/o sistemi di auto pulizia, oltre ai relativi sistemi di alimentazione. Tali dati risultano fondamentali per l’implementazione dei modelli previsionali sviluppati nell’OR5. L’OR 8.3 si occuperà invece dello sviluppo e della messa a punto di reti di sensori, qualitativi e/o quantitativi specialmente del tipo WSN e basate su trasduttori a stato solido. Per applicazioni wired saranno altresì considerate sonde multiparametriche specificatamente destinate alle applicazioni sulla distribuzione, sul collettamento e sulla depurazione. DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 8.1 Titolo Definizione dei requisiti dei sensori e dei data model delle interfacce per il controllo dei parametri caratteristici di quantità e qualità delle acque Data inizio T0 Data fine T0+10 Responsabile ASTER Localizzazione Input N° Descrizione Consegna Nessun input richiesto Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Le attività avranno come obiettivo principale la definizione dei requisiti che dovranno guidare lo sviluppo di sensori basati su tecnologie innovative e finalizzati al monitoraggio dei parametri di quantità e qualità delle acque. Lo scopo principale è quindi quello di determinare le esigenze che il sistema dovrà soddisfare e quali sono le strategie per conseguire tale obiettivo. La prima fase delle attività sarà dedicata alla caratterizzazione del contesto nel quale il sensore dovrà operare: sistema di captazione e adduzione idrica, rete di distribuzione o rete di drenaggio. In particolare, verranno definiti degli scenari di rischio con lo scopo di individuare la complessità e le problematiche relative a ciascuna delle reti considerate. Nella fase successiva, i requisiti verranno definiti individuando le necessità delle differenti reti di monitoraggio e i relativi vincoli realizzativi (ad esempio di installazione, di trasmissione dati, etc), specificando il comportamento atteso in condizioni di funzionamento normale e al verificarsi di eventi inattesi. La fase di definizione dei requisiti vedrà il coinvolgimento attivo dei partner scientifici e delle Pubbliche Amministrazioni coinvolte nel progetto. Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 8.1.1 Titolo: Definizione dei requisiti dei sensori OR 8.1 ASTER ARIN, UNINA, CNR, ENEA Descrizione L’attività riguarderà la stesura di un documento di specifica dei requisiti con l’obiettivo di definire le linee guida per lo sviluppo dei sensori innovativi. I requisiti saranno definiti separatamente per la rete di captazione ed adduzione, di distribuzione e di drenaggio e, per ciascuna delle reti considerate, il documento sarà strutturato nelle seguenti sezioni: • Requisiti funzionali: per ciascuna tipologia di sensori considerati, verranno dettagliate le funzionalità che dovranno essere implementate, input richiesti, output desiderati e prestazioni. Ad esempio, la definizione riguarderà le grandezze da misurare, la possibilità di remotizzare le misure, la sensibilità e le accuratezze attese, la frequenza di acquisizione; • Requisiti di interfaccia: verranno dettagliati i flussi informativi scambiati e i requisiti non funzionali che riguardano gli aspetti legati alle interfacce hardware e software (definendo, ad esempio, il livello di segnale e il canale di trasmissione); • Requisiti per l’ambiente: verranno specificati i requisiti relativi all’ambiente nel quale i sensori dovranno operare e che dovranno tollerare durante la fase operativa (vento, pioggia, temperatura, posizione geografica); • Fattori di qualità: ad esempio verranno descritti i requisiti relativi all’affidabilità, alla manutenibilità, alla disponibilità, alla flessibilità e alla testabilità; • Vincoli di progetto e di sviluppo: in questa sezione saranno inclusi ad esempio i requisiti relativi alle dimensioni e al peso dei sensori; • Requisiti relativi alla logistica: verranno presi in considerazione aspetti quali l’ingombro, le modalità di trasporto, di alimentazione dei sensori e di impatto sui sistemi già esistenti. Output Specifica dei Requisiti Output N° Descrizione Consegna D8.1.1 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Sistemi di Captazione ed Adduzione T0+5 D8.1.2 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Reti di Distribuzione T0+5 D8.1.3 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Reti di Drenaggio T0+5 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO Titolo Piattaforme di microfluidica e sensori innovativi Data inizio T0+5 Data fine T0+30 Responsabile CNR Localizzazione Campania OR 8.2 Input N° Descrizione Consegna D8.1.1 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Sistemi di Captazione ed Adduzione T0+5 D8.1.2 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Reti di Distribuzione T0+5 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Studio e sviluppo di una piattaforma micro-optofludica innovativa per l’analisi di campioni liquidi, basata su tecnologia lab-on-chip. La piattaforma dovrà avere due principali caratteristiche: consentire la manipolazione e la gestione di liquidi in modo flessibile. essere innovativa rispetto alle attuali tecnologie sul piano della semplicità tecnologica (ridurre al minimo i sistemi di controllo (es. elettrodi, generatori, etc.). Dovrà essere possibile integrare nella piattaforma sistemi di imaging per l’analisi dei campioni basati sulle principali tecniche diagnostiche di microscopia. Nella piattaforma saranno integrati trasduttori ottici o elettrici compatibili con le tecnologie di fabbricazione della stessa ed in grado di rilevare la presenza di contaminanti chimici e biologici con alta sensibilità, rapidità e selettività. Attività previste N° Attività Resp. 8.2.1 Titolo: Progettazione di sistemi micro-optofluidici CNR Contributori Descrizione: l’attività avrà come obiettivi la definizione di un processo realizzativo di circuiti microfluidici, la progettazione di trasduttori ottici ed elettrici integrabili con la piattaforma, la progettazione di un sistema di imaging da integrare su chip tramite l’uso di microlenti. Queste ultime saranno ottenute da gocce sessili dispensate tramite effetto piroelettrico. Output: Flow chart di processo per la fabbricazione di circuiti microfluidici, progettazione di sistemi micro-optofluidici 8.2.2 Titolo: Sviluppo di sistemi micro-optofluidici CNR ARIN Descrizione: Sviluppo di un sistema per la manipolazione di gocce sessili tramite effetto piroelettrico. sviluppo di sensori e trasduttori ottici ed elettrici integrati nella piattaforma microfluidica. Output: realizzazione di un sistema per la manipolazione di gocce sessili su substrati al fine di ottenere micro-lenti su chip microfluidico, realizzazione di sensori integrati. AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 8.2.3 Titolo: Sviluppo di sistemi di imaging OR 8.2 CNR Descrizione: Sviluppo di un sistema per l’imaging in ambiente microfluidico con microlenti integrate su chip. Output: realizzazione di un sistema di imaging olografico per misure a contrasto di fase di microorganismi; 8.2.4 Titolo: Progettazione e sviluppo dei sistemi di controllo per CNR sistemi micro-optofluidici Descrizione: saranno progettati e sviluppati i sistemi di controllo su specifiche fornite da CNR finalizzati alla gestione della piattaforma microfluidica e dei sistemi di imaging (hardware e software di analisi) Output: progettazione e sviluppo di sistemi di controllo per la gestione della piattaforma microfluidica 8.2.5 Titolo: Integrazione di sensori e sistemi e test di laboratorio CNR ARIN, UNINA, TSAT Titolo: sperimentazione su sito pilota Descrizione: L’attività avrà ARIN come obiettivo la sperimentazione in campo dei sistemi sviluppati nelle attività precedenti Output: Sperimentazione su sito pilota UNINA, CNR, TSAT Descrizione: Integrazione della piattaforma microfluidica, dei sensori, dei sistemi micro-optofluidici (sviluppati anche nell’OR 8.5) e di controllo. microfluidiche Output: dimostrazione di funzionalità contestualmente a quelle di imaging su chip; test di laboratorio su campioni liquidi e in presenza di agenti patogeni (es. batteri) 8.2.6 Output N° Descrizione Consegna D8.2.1 Progettazione di sistemi micro-optofluidici. T0+10 D8.2.2 Realizzazione di un sistema per la manipolazione di gocce sessili su substrati al fine di ottenere micro-lenti su chip microfluidico e di sensori integrati nella piattaforma microfluidica. T0+15 D8.2.3 Realizzazione di un sistema di imaging olografico per misure a contrasto di T0+15 fase di microorganismi; D8.2.4 Progettazione di sistemi di controllo per la gestione della piattaforma microfluidica T0+20 D8.2.5 Dimostratore sistema integrato in laboratorio T0+25 D8.2.6 Test di funzionamento del dimostratore su sito pilota T0+30 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 8.3 Titolo Studio e Realizzazione di sensoristica a basso consumo per deployment distribuiti Data inizio T0+5 Data fine T0+30 Responsabile ENEA Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Nell’ambito del presente O.R. saranno investigati e sviluppati sensori basati su tecnologie a basso consumo energetico, con significativi livelli di miniaturizzazione e adatti all’integrazione su piattaforme multisensoriali off-grid. In una prima fase, si procederà all’investigazione e selezione dei dispositivi e dei materiali che costituiranno la parte attiva dei nodi sensoriali dalle caratteristiche innovative. Nella fase successiva, per i dispositivi che saranno sviluppati, si procederà con l’analisi del principio di trasduzione alla base del loro comportamento, e dell’interpretazione della risposta chimico-fisico durante l’esposizione a sollecitazioni esterne in ambiente controllato. Seguirà una caratterizzazione completa dei sensori under design in laboratorio, con la descrizione delle caratteristiche statiche, dinamiche, ambientali (operative e non) e di affidabilità, in relazione alla vita utile dei dispositivi e alle possibili cause di mal funzionamento nel sistema reale in cui sono inseriti. Si sperimenterà, in considerazione delle condizioni operative e mediante tecniche di simulazione e software prototipale, la loro integrazione in architetture distribuite interconnesse, al fine di poterli collocare nei punti ritenuti strategici della rete di drenaggio e di collettamento urbano e monitorare i parametri qualitativi funzionali ai fenomeni oggetto di studio nella Linea di ricerca 5. La validazione delle prestazioni dei prototipi sensoriali a stato solido sviluppati in condizioni reali e la comparazione con i risultati ottenibili con le normali e standardizzate metodologie di laboratorio saranno oggetto delle analisi conclusive delle attività. Attività previste N° Attività 8.3.1 Titolo Studio di sensori chimici e piattaforme di sensori a basso ENEA consumo energetico Descrizione Nell’ambito della presente attività, si procederà allo studio ed allo sviluppo dei dispositivi e dei materiali che costituiranno la parte attiva dei nodi sensoriali innovativi, tali da offrire vantaggi dal punto di vista del basso costo realizzativo, delle tecniche di fabbricazione, ma soprattutto per quanto riguarda gli aspetti legati al consumo energetico che impattano direttamente sulla frequenza di campionamento. I nodi sensoriali saranno caratterizzati completamente in laboratorio sia in termini delle loro caratteristiche di sensing che per quanto concerne le caratteristiche di comunicazione e consumo energetico. Output D8.3.1 Relazione tecnica sui nodi sensoriali sviluppati e relative piattaforme a basso consumo energetico. Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 8.3.2 OR 8.3 Titolo Studio di metodologie per la misura in situ con piattaforme ENEA a basso assorbimento. Descrizione Nell’ambito della seguente attività, si sperimenteranno in laboratorio le metodologie per la misura e in condizioni quasi realtime, dei parametri fisico/chimici oggetto di controllo nel progetto, mediante piattaforme a basso assorbimento energetico, basate sui sensori a stato solido messi a punto nell’attività precedente (8.3.1). Per quanto concerne la parte di comunicazione una possibile metodologia di misura prevede l’adozione di un’architettura multilivello, basata sul paradigma delle reti di sensori per l’olfatto artificiale, in cui i dati grezzi prelevati dai sensori vengono trasmessi (mediante un gateway) verso uno o più centri di elaborazione, su una delle possibili reti trasmissive (p.e. GSM, GPRS, UMTS, WI-Max, ecc.). I centri di elaborazione provvedono all’aggregazione dei dati mediante l’uso di protocolli standard, e, in base ai modelli dei domini dei sensori utilizzati, i dati vengono istanziati per rappresentare il particolare dominio applicativo e per inferire gli eventi da cui i dati sono stati generati. Nelle metodologie di misura verrà posto l’accento anche sulla scelta della topologia della rete, sulla densità dei nodi sensoriali nel deployment distribuito, e sulla robustezza della stessa (capacità di auto-configurazione, tolleranza ai guasti, self-healing, ecc.). Proprio a questo riguardo particolare attenzione verrà posta sullo sviluppo di specifiche tecniche di sampling caratterizzate, tra l’altro, da bassi consumi energetici. Output D8.3.2 Report sulle metodologie di misura in situ sperimentate con realizzazione di prototipo di rete su scala di laboratorio Output N° Descrizione Consegna D8.3.1 Report tecnico sulla selezione, caratterizzazione, integrazione della sensoristica per deployment distribuiti T0+20 D8.3.2 Report sulle metodologie di misura in situ sperimentate con realizzazione di prototipo di rete su scala di laboratorio T0+20 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 8.5 Titolo Sensoristica da campo innovativa basata su tecnologia UV/VIS Data inizio T0+5 Data fine T0+20 Responsabile CIRPS Localizzazione Calabria, Puglia Input N° Descrizione Consegna D5.1.2 Report area campione: relative caratteristiche morfologiche e meteoclimatiche, stato infrastrutture e strumentazione monitoraggio T0+3 D5.1.5 Rilievo in situ e DTM ad alta risoluzione T0+8 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo Si vuole valutare e posizionare nell'area target una rete di sensori multiparametrici di ultima generazione in grado di effettuare, in real time, analisi quali–quantitative dei principali parametri chimico–fisici. Le misure saranno effettuate mediante impiego della spettrofotometria ( misurando cioè il grado di estinzione della luce su lunghezze d’onda variabili ( UV/VIS)) e immergendo direttamente la sonda nel corpo idrico, rete di adduzione, fognatura o altro. Tale tecnologia consente di eliminare la fase di campionamento e successiva analisi come nei sistemi tradizionali; inoltre è fondamentale la possibilità di operare con modalità multiparametrica, variando l’ampiezza dello spettro di analisi o inserendo sonde ad hoc per parametri fisici tipo pH, T, ossigeno disciolto, ecc. La localizzazione della sensoristica prevede sostanzialmente una serie di azioni che ne consentono il funzionamento ottimale e che saranno oggetto specifico dell’attività progettuale, in particolare: 1. Analisi del contesto da monitorare: corpi idrici a regime costante o transitorio tipo fiumare, reti di adduzione e collettamento di acque grigie e/o nere, bacini di contenimento, ecc. 2. Tipologia e numero dei parametri chimico-fisici da monitorare, in modalità singola e aggregata da scegliere sulla base dei parametri caratteristici del corpo idrico o del collettore che possono rappresentare una condizione di rischio per l’area target Infine è prevista la progettazione e realizzazione di devices e sistemi di auto pulizia per l’ottimizzazione della funzionalità delle sonde; è evidente che l’immissione in acque superficiali o condotti fognari comporta una serie di problematiche legate a fenomeni di corrosione e/o adesione di particolato biotico e abiotico sulla componente sensibile della sonda. Sulla base delle condizioni ambientali saranno studiati e allestiti specifici housing e/o sistemi di pulizia, (es. insufflazione con aria compressa, ecc.) e dei relativi sistemi di alimentazione negli ambienti target Attività previste N° Attività Resp. Contributori DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 8.5.1 OR 8.5 Titolo CIRPS Valutazione delle caratteristiche tecnologiche e funzionali di sensori multiparametrici Descrizione Sulla base delle caratteristiche dei siti target e delle caratteristiche delle acque da analizzare, verranno individuate tipologie di sonde multiparametriche in grado di funzionare in modalità real time e in grado di generare e stoccare flussi di dati quali-quantitativi. Output D8.5.1 Elaborazione di schede tecniche e funzionali relative alle caratteristiche delle sonde e dei sistemi di storage e invio dei dati 8.5.2 Titolo CIRPS Allestimento e messa in funzione della rete di sensori da campo Descrizione Acquisizione delle sonde multiparametriche e realizzazione dei relativi housing qualora necessari. Allestimento dei sistemi di storage e comunicazione on line dei dati quali-quantitativi generati. Output D8.5.2 Progettazione e ralizzazione di housing per i diversi ambienti operativi In particolare saranno implementati i dossier tecnici relativi alla rete sensoriale e al suo posizionamento nelle aree target e saranno elaborate le procedure per lo svolgimento delle attività di rilevazione dei parametri ed invio dei dati 8.5.3 Titolo CIRPS Analisi dei risultati sul monitoraggio di acque superficiali e/o collettate nelle aree target Descrizione In collaborazione con altri partner verranno svolte attività di analisi e valutazione dei risultati emersi dalle attività di monitoraggio Output D8.5.3 Report tecnico sui risultati acquisiti dalla rete di monitoraggio Output N° Descrizione Consegna D8.5.1 Schede tecniche e funzonali della sensoristica e dei sistemi di data storage T0+9 D8.5.2 Progettazione e ralizzazione di housing per i diversi ambienti operativi T0+15 D8.5.3 Report tecnico sui risultati acquisiti dalla rete di monitoraggio T0+20 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO OR 8.6 Titolo Sistemi di dielettroforesi e dispensing per il monitoraggio e la rilevazione di agenti patogeni e batteri Data inizio T0+5 Data fine T0+30 Responsabile CNR Localizzazione Campania Input N° Descrizione Consegna D8.1.1 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Sistemi di Captazione ed Adduzione T0+10 D8.1.2 Specifica dei Requisiti dei Sensori per Reti di Distribuzione T0+10 Descrizione Sintetica dell’Obiettivo Realizzativo L’attività avrà come obiettivo lo studio e lo sviluppo di sistemi innovativi basati su effetti di campo elettrico “electrode-free” per lo smistamento e/o la rilevazione di analiti, presenti in campioni di acqua, che rispondano selettivamente ai campi elettrici (es. agenti patogeni; batteri; proteine; etc.). Saranno sperimentate due configurazioni principali: • Configurazione 2D: dielettroforesi (DEP) su superfici di carica piroelettrica e/o fotorefrattiva attivabile in modo spazialmente selettivo e riconfigurabile in modalità anche “tutto-ottica”; • Configurazione 3D: prelievo e rilascio di volumi molto piccoli (nell’ordine dei pico-litri) da serbatoi di campione liquido sottoesame (es. goccia sessile campione) su supporti di identificazione opportuni (es. hydrogel) per ottenere un effetto di pre-concentrazione dell’analita sul supporto e conseguente rilevazione ad elevata sensibilità. Attività previste N° Attività 8.6.1 Titolo: Progettazione di sistemi “electrode-free” CNR Descrizione: Si progetteranno i sistemi DEP e dispensing (entrambi caratterizzati dalla specificità di essere “electrode-free”) su supporti ferroelettrici opportuni sulla base delle specifiche degli analiti di interesse (agenti patogeni; batteri; etc.) in termini elettrici e fluidodinamici (es. costanti dielettriche; viscosità; miscibilità con buffer alternativi; etc.). Nel caso DEP si dovranno progettare geometrie e dimensioni dei domini ferroelettrici invertiti in corrispondenza dei quali intrappolare gli oggetti di interesse (es. batteri) e si dovrà prevedere un sistema opportuno per l’applicazione di gradienti di temperatura (positivi e negativi). Nel caso del dispensing si dovrà progettare un apparato opportuno per il controllo di 3 aspetti principali: avvicinamento di precisione al serbatoio (es. goccia sessile); stimolo termico (resistivo e ottico con laser infrarosso) da applicare al cristallo ferroelettrico guidante; osservazione in sezione del fenomeno di prelievo liquido. Output: Rapporto tecnico sulle specifiche dei sistemi “eletrodefree” e sulle modalità di gestione degli analiti tramite i sistemi “electrode-free” AquaSystem Resp. Capitolato Tecnico Contributori ARIN Attività di Ricerca DESCRIZIONE OBIETTIVO REALIZZATIVO 8.6.2 Titolo: Sviluppo di sistemi “electrode-free” OR 8.6 CNR ARIN electrode-free” su analiti di CNR ARIN Descrizione: Saranno messi a punto gli apparati di DEP e dispensing sulla base delle specifiche della progettazione effettuata in precedenza. Output: Apparati di DEP e dispensing 8.6.3 Titolo: Validazione dei sistemi interesse in forma purificata. “ Descrizione: Si sperimenteranno gli apparati “electrode-free” su campioni di liquido di interesse e in forma purificata (es. isolando un certo tipo di batterio). Output: Condizioni di utilizzo degli apparati “electrode-free” per campioni di interesse 8.6.4 Titolo: Validazione dei sistemi “electrode-free” per campioni reali ARIN UNINA, CNR Descrizione: Si sperimenteranno gli apparati “electrode-free” nel caso di campioni liquidi reali Output: Limiti di utilizzo e sensibilità degli apparati “electrodefree” per campioni reali Output N° Descrizione Consegna D8.6.1 Rapporto tecnico sulle piattaforme di dielettroforesi e dispersing per il T0+10 monitoraggio per la rilevazione di agenti patogeni e batteri D8.6.2 Apparati di DEP e dispensing T0+15 D8.6.3 Rapporto di validazione dei sistemi “electrode-free” T0+20 D8.6.4 Prototipo degli apparati “electrode-free” per campioni reali T0+20 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 3 Cronoprogramma Obiettivo Realizzativo Attività 1.1.1 OR 1.1 1.1.2 1.1.3 1.1.4 1.2.1 OR 1.2 1.2.2 1.2.3 1.3.1 OR 1.3 1.3.2 1.3.3 1.4.1 OR 1.4 1.4.2 1.4.3 2.1.1 OR 2.1 2.1.2 2.1.3 2.2.1 2.2.2 OR 2.2 2.2.3 2.2.4 2.2.5 2.3.1 2.3.2 OR 2.3 2.3.3 2.3.4 2.3.5 2.4.1 OR 2.4 2.4.2 2.4.3 2.4.4 3.1.1 OR 3.1 3.1.2 3.1.3 3.2.1 OR 3.2 3.2.2 3.2.3 3.2.4 3.3.1 OR 3.3 3.3.2 3.3.3 1 2 3 4 5 2013 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 2014 6 7 8 9 10 11 12 1 2 2015 3 4 5 6 Obiettivo Realizzativo Attività 1 2 3 4 5 2013 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 2014 6 7 8 3.4.1 OR 3.4 3.4.2 3.4.3 3.5.1 OR 3.5 3.5.2 3.5.3 3.5.4 4.1.1 OR 4.1 4.1.2 4.1.3 4.2.1 OR 4.2 4.2.2 4.2.3 4.3.1 OR 4.3 4.3.2 4.3.3 5.1.1 5.1.2 OR 5.1 5.1.3 5.1.4 5.1.5 5.2.1 OR 5.2 5.2.2 5.2.3 5.2.4 5.3.1 OR 5.3 5.3.2 5.3.3 5.4.1 OR 5.4 5.4.2 5.4.3 5.5.1 OR 5.5 5.5.2 5.5.3 5.6.1 OR 5.6 5.6.2 5.6.3 5.7.1 OR 5.7 5.7.2 5.7.3 5.7.4 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 9 10 11 12 1 2 2015 3 4 5 6 Obiettivo Realizzativo Attività 1 2 3 4 5 2013 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 2014 6 7 8 6.1.1 OR 6.1 6.1.2 6.1.3 6.1.4 6.2.1 OR 6.2 6.2.2 6.2.3 6.2.4 6.3.1 OR 6.3 6.3.2 6.3.3 6.3.4 6.4.1 OR 6.4 6.4.2 6.4.3 7.1.1 OR 7.1 7.1.2 7.1.3 7.1.4 7.2.1 OR 7.2 7.2.2 7.2.3 7.2.4 7.3.1 OR 7.3 7.3.2 7.3.3 8.1.1 OR 8.1 8.1.2 8.1.3 8.2.1 8.2.2 OR 8.2 8.2.3 8.2.4 8.2.5 8.2.6 OR 8.3 8.3.1 8.3.2 8.4.1 OR 8.4 8.4.2 8.4.3 8.5.1 OR 8.5 8.5.2 8.5.3 8.6.1 OR 8.6 8.6.2 8.6.3 8.6.4 AquaSystem Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 9 10 11 12 1 2 2015 3 4 5 6 4 Articolazione dei costi RI OR 2.3 2.3.4 SS 2.3.5 SS 2.4.1 RI 2.4.2 RI 2.4.3 RI 2.4.4 RI OR 2.4 AquaSystem 0,28 0,34 0,81 0,26 0,20 0,45 0,99 0,25 0,20 0,50 0,50 0,50 0,50 0,50 1,00 0,50 0,50 1,50 0,50 Capitolato Tecnico Personale Consulenze Personale Consulenze Calabria Calabria Campania Campania VITROCISET Consulenze SS 2.3.1 0,50 0,25 0,10 0,10 0,10 0,50 1,00 2,10 0,80 0,25 0,10 0,25 1,00 1,40 0,25 0,10 0,25 1,00 1,10 0,25 0,10 0,25 1,00 1,20 0,40 0,10 0,25 0,80 0,80 1,62 0,34 0,25 0,10 0,80 0,80 1,20 0,27 0,25 0,10 0,50 0,10 0,25 0,10 0,25 0,10 0,10 UNIRC Campania SS 2.2.5 Personale 2.2.4 UNINA Campania RI OR 2.2 Consulenze RI 2.2.2 Campania RI 2.2.1 Personale RI 2.1.3 TSAT Campania RI OR 2.1 2.1.2 Consulenze RI 2.1.1 Campania RI 1.4.3 Personale RI OR 1.4 1.4.2 Campania RI 1.4.1 Consulenze 1.3.3 Campania RI Personale RI OR 1.3 1.3.2 Campania RI 1.3.1 ENEA Consulenze 1.2.3 CNR Calabria RI Personale OR 1.2 1.2.2 0,40 0,40 1,00 0,52 0,40 0,20 0,30 0,20 0,20 0,20 0,10 0,10 0,10 0,10 0,10 0,20 0,15 1,10 0,20 0,20 0,15 0,15 0,15 Sicilia RI 1,50 0,80 1,00 1,50 1,50 0,80 2,00 0,80 0,80 1,50 0,80 0,80 1,50 0,80 0,80 1,00 0,50 0,50 0,50 CIRPS Puglia RI 1.2.1 Personale RI 1.1.4 Campania 1.1.3 Consulenze RI OR 1.1 Campania RI 1.1.2 Personale Tipologia 1.1.1 ASTER Campania Attività Obiettivo Realizzativo ARIN 0,80 0,25 0,80 0,75 0,75 Attività di Ricerca 3.1.1 RI OR 3.1 3.1.2 RI 3.1.3 RI 3.2.1 RI 3.2.2 RI 3.2.3 SS 3.2.4 SS 3.3.1 RI OR 3.3 3.3.2 RI 3.3.3 RI 3.4.1 RI OR 3.4 3.4.2 RI 3.4.3 RI 3.5.1 RI 3.5.2 RI 3.5.3 RI 3.5.4 RI 4.1.1 RI OR 3.2 OR 3.5 OR 4.1 4.1.2 RI 4.1.3 SS 5.1.1 RI 5.1.2 RI OR 5.1 5.1.3 RI 5.1.4 RI 5.1.5 RI 5.2.1 RI 5.2.2 RI 5.2.3 RI 5.2.4 RI 5.3.1 RI OR 5.3 5.3.2 RI 5.3.3 RI 5.4.1 RI OR 5.4 5.4.2 RI 5.4.3 RI 5.6.1 RI OR 5.6 5.6.2 RI 5.6.3 RI 5.7.1 RI 5.7.2 RI OR 5.2 OR 5.7 AquaSystem 0,80 0,80 1,50 0,80 0,20 0,80 0,80 1,20 1,50 0,20 0,80 0,20 0,80 0,20 1,50 0,50 0,20 0,80 0,25 0,80 1,25 1,50 0,30 0,25 0,80 0,50 0,60 1,20 0,55 0,25 1,50 0,25 0,50 0,50 0,30 1,00 0,40 0,40 0,10 0,20 0,35 0,35 0,10 0,50 0,30 0,30 0,10 0,40 1,80 0,72 0,40 0,20 0,40 1,40 0,40 0,10 0,20 0,50 0,50 1,70 0,25 0,10 0,25 1,00 0,10 0,10 0,10 0,30 0,25 0,25 0,25 0,25 0,25 1,25 1,46 1,46 1,25 0,25 0,50 0,50 0,40 0,27 0,39 0,32 0,64 0,64 0,96 0,42 0,63 0,64 0,39 0,34 0,42 0,43 0,64 0,48 0,96 0,96 0,64 1,18 0,82 0,40 0,55 0,80 0,40 1,67 1,46 1,46 0,25 0,25 0,25 Capitolato Tecnico Attività di Ricerca 0,05 0,25 0,40 0,25 0,52 0,52 0,84 0,22 0,53 0,84 0,10 0,09 0,05 0,27 0,06 0,36 0,22 0,87 0,41 0,82 1,13 0,36 0,06 1,55 0,03 0,47 0,06 0,06 0,06 0,00 0,00 0,08 0,08 0,08 0,08 0,19 0,19 0,10 0,05 0,05 0,05 0,10 0,10 0,10 0,29 0,14 6.1.1 RI 6.1.2 RI 6.1.3 RI 6.1.4 RI 6.2.1 RI 6.2.2 RI 6.2.3 RI 6.2.4 RI 6.3.1 RI 6.3.2 RI 6.3.3 RI 6.3.4 RI 6.4.1 RI OR 6.4 6.4.2 SS 6.4.3 SS 7.1.1 RI 7.1.2 RI 7.1.3 RI 7.1.4 RI 7.2.1 RI 7.2.2 RI 7.2.3 RI 7.2.4 RI OR 6.1 OR 6.2 OR 6.3 OR 7.1 OR 7.2 7.3.1 RI OR 7.3 7.3.2 SS 7.3.3 SS OR 8.1 8.1.1 RI 8.2.1 RI 8.2.2 RI 8.2.3 RI 8.2.4 RI OR 8.2 8.2.5 RI 8.2.6 SS 8.3.1 RI 8.3.2 RI 8.5.1 RI OR 8.5 8.5.2 RI 8.5.3 RI 8.6.1 RI 8.6.2 RI OR 8.3 OR 8.6 AquaSystem 8.6.3 RI 8.6.4 SS 0,30 0,25 0,30 0,25 0,55 0,55 0,15 0,15 0,25 0,90 0,65 0,25 0,40 0,35 0,25 0,30 1,30 0,90 0,40 0,70 0,25 0,80 0,40 0,40 0,50 1,50 0,34 0,40 0,34 0,56 1,12 1,01 0,78 0,10 0,34 0,30 0,10 2,20 0,15 1,35 0,25 0,50 0,50 1,50 0,75 1,00 1,00 0,96 0,48 0,29 0,00 0,19 0,19 0,53 0,00 0,79 0,37 0,00 0,25 0,15 0,15 1,85 1,85 1,55 0,40 0,40 0,40 0,80 46,55 1,77 15,60 8,08 7,92 5,25 Capitolato Tecnico 0,32 0,96 0,08 0,08 0,08 0,08 0,92 0,92 0,77 2,14 2,45 0,83 1,84 3,22 2,42 1,15 2,01 0,11 1,03 1,31 2,76 2,14 1,07 1,53 1,53 0,74 0,99 2,70 0,56 1,34 1,12 0,34 0,30 0,25 11,20 1,00 14,00 3,90 15,62 2,13 20,05 4,00 14,47 0,33 45,80 4,69 Attività di Ricerca
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