Progetto Tritone - Gruppo Proponente Caratteristiche e competenze specifiche del Gruppo Proponente Il Soggetto Proponente dell’installazione della Barge • L’Ing. Angelo Ferrari di Salsomaggiore, già Direttore Tecnico Lamborghini e Moto Guzzi, che interviene con la propria “Ferrari & Partners” curando tutta la parte relativa a motori, turbine, impianti meccanici di bordo; Progetto Tritone presso il Porto di Genova e che ne curerà anche la preventiva costruzione è la Società Europam. • L’Arch. Aldo Cichero di Morsasco (AL), stilista nautico molto noto ed apprezzato a Genova e nel mondo, La società ha avviato da tempo un suo programma autore di circa 300 imbarcazioni, che interviene con per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, il proprio “Studio Cichero S.r.l.” curando lo styling del in particolare bio-fuel di seconda generazione, progetto, tutti gli aspetti organizzativi e cantieristici cioè proveniente da proprie coltivazioni “no-food” navali allo stesso connessi e capofila di F.C.F.; caratterizzate da alta compatibilità etico-ambientale. • Il Prof. Giordano Franceschini dell’Università di Perugia, 1 Per questo progetto Europam ha costituito una stabile che interviene con la propria PSGR S.r.l. curando joint venture in esclusiva con il raggruppamento tutti gli aspetti ambientali e autorizzativi connessi F.C.F., che è invece il progettista della Barge alla installazione della barge in un dato sito ed alla Progetto Tritone. F.C.F. (con sede a Genova) prende realizzazione delle correlate opere a terra. il nome dalle iniziali dei cognomi dei suoi progettisti Il Progetto Tritone è stato depositato come brevetto e precisamente: d’invenzione industriale n. MI2011A000113. Progetto Tritone - progetto Descrizione sintetica del Progetto Il soggetto proponente Europam, avendo completato positivamente la fase di analisi della progettazione preliminare, dello studio dell’inquadramento normativo e della valutazione di sostenibilità economica, propone l’istallazione all’interno della Diga Foranea del Porto di Genova di una barge della famiglia “Progetto Tritone” il cui impianto completo delle necessarie installazioni a terra è d’ora innanzi denominato “Tritone 56 MW”. Sfruttando le sue dimensioni contenute, le sue caratteristiche di semi-sommergibilità e le sue forme semplici e pulite caratterizzate da un modesto sviluppo verticale, tale impianto permette, con un ridotto impatto ambientale, di soddisfare rapidamente bisogni primari di energia elettrica della città. In particolare si propone l’installazione della barge allo scopo di: • Produrre in loco energia elettrica da fonte rinnovabile, Style by Design by da consegnare in alta tensione (132 KV) attraverso un cavidotto in parte sottomarino e in parte interrato le centrali di bordo spesso fonte di emissioni eccedenti alla vicina (2.000 mt.) sottostazione Terna presso la i parametri normalmente previsti per la generazione di centrale ENEL “Lanterna”. L’energia “verde” prodotta energia elettrica (Porti Verdi). L’energia non utilizzata dall’impianto potrà essere distribuita ad utilizzatori in localmente sarà immessa sulla rete nazionale. ambito locale, ad esempio le attività insediate nell’ambito portuale e le navi in porto, che potranno arrestare • Fornire una quota parte di energia elettrica a media tensione (15 KV) e acqua calda all’Acquario di Genova. • Fornire acqua calda per teleriscaldamento al deposito costiero della SAAR e ad altri enti interessati. Si tenga presente che globalmente è disponibile una quantità di energia recuperata dal raffreddamento dei motori pari 12-15 MW a 90°C, sotto forma di acqua riscaldata utilizzabile anche per alimentare una rete di teleriscaldamento di quartiere. 2 Progetto Tritone - tecnologia Tecnologie applicate Porti Nei porti il sistema di ancoraggio è mediante piloni di Il primo concetto che ha guidato la progettazione di scorrimento verticali collegati al molo e al fondale e questo nuovo tipo di struttura è stato quello di realizzare non utilizza corpi morti che potrebbero dare intralcio alla un natante adatto ad essere istallato, oltre che nei porti, navigazione e alla manovra delle navi. anche offshore senza l’utilizzo di strutture di protezione dai Le barges, che sono telepresidiate, hanno imbarcato a marosi di tipo fisso e collegate con la rete di distribuzione bordo la riserva di bio-massa per garantire un’autonomia elettrica mediante cavo sottomarino ed eventualmente, operativa di circa dodici giorni e devono essere rifornite quando necessario e/o richiesto, con le condotte di di combustibile ogni dieci giorni da bettoline predisposte rifornimento del bio-combustibile e di adduzione a terra a tale impiego o mediante la pipeline sottomarina ove dell’acqua potabile e/o acqua calda per teleriscaldamento presente. prodotta sulla barge. Il combustibile è stoccato in n° 10 serbatoi separati posizionati sui due fianchi della barge e in n° 1 serbatoio La Barge Progetto Tritone è concepita per resistere giornaliero da 294 ton posizionato a poppa per un totale a qualsiasi condizione di mare e vento ed essere di 3590 ton. pienamente funzionante con uno stato del mare di Tutti i serbatoi sono posizionati all’interno del doppio grado 7 secondo la scala Douglas e una forza del scafo e sono attraversati dai fasci tubieri dell’acqua di vento pari a 8 secondo la scala Beaufort. raffreddamento dei motori che debitamente termostata Si noti, quindi, che l’impatto delle opere a terra è minimo e mantiene alla corretta temperatura e quindi alla corretta che finita l’esigenza operativa in quella zona la barge può fluidità il combustibile. essere trasferita ed ancorata altrove e le opere a terra La potenza installata su questo primo tipo di barge facilmente rimosse. è di 51 MWe (esempio n° 3 gruppi motogeneratori Il sistema di ancoraggio, secondo i casi, prevede : Offshore Per l’ancoraggio offshore della barge al fondale marino si utilizzano otto ancore del tipo permanente (per esempio le skrew) dotate di catena con traversino posata sul fondo per almeno due volte la profondità del fondale. Una delle catene di ancoraggio viene utilizzata come guida per trasferire a bordo dalla barge il cavo elettrico sottomarino e le eventuali pipeline. Il posizionamento della barge è tenuto sotto controllo da un sistema di monitoraggio GPS. Due sole ancore sono in grado di mantenere in posizione la Barge Progetto Tritone. 3 Progetto Tritone - tecnologia MAN 18V51/60 DF) ed il calore residuo dei gas di scarico di un portello stagno, mentre tutti gli snorkel sono realizzati dei motori viene riutilizzato per generare vapore ed ottenere con sistemi di chiusura anti uragano e tagliafuoco. altri 5 MWe tramite una turbina. Il sistema è predisposto 4 per produrre anche acqua potabile e/o acqua calda per La barge, quindi, avvolge i gruppi installati, con un doppio teleriscaldamento. scafo di sicurezza (come tutte le moderne petroliere) Tutti i gruppi di produzione di energia, i componenti e questo, oltre all’intrinseca sicurezza ambientale, porta accessori sono istallati all’interno della barge i cui vani ad avere un baricentro molto basso e molto vicino al sono coibentati ed insonorizzati e comunicano con centro di spinta idrostatico con indubbi vantaggi alla l’esterno solo attraverso gli snorkel di aspirazione e stabilità del natante ed all’efficienza dello stesso. ventilazione e i camini di scarico. Inoltre la barge è dotata di un doppio fondo che consente, Sia gli snorkel che i camini sono dotati di silenziatori. Ad imbarcando e sbarcando acqua di mare, di compensare esempio ogni motore è dotato di due silenziatori in serie le variazioni di peso dovute ai consumi e mantenere (uno da 25 dBA all’interno e uno da 35 dBA nel camino). costante l’assetto dell’imbarcazione. Questo doppio fondo La barge dispone di una torretta d’accesso dotata è diviso in quattro compartimenti stagni (n° 2 laterali Progetto Tritone - tecnologia e n° 2 centrali) che in caso d’emergenza possono essere che in caso di avaria può isolare il settore interessato, evacuati in maniera rapida mediante l’utilizzo di riserve preservando le altre zone da eventuali danni. d’aria compressa (30 bar). Inoltre la presenza di queste camere di compensazione consente, eventualmente, Le tre zone in cui risulta divisa la zona d’attività produttiva di variare l’assetto della barge fino a portare, nel caso hanno le seguenti funzioni: dei porti, la coperta a livello del molo e ridurre, se voluto l’impatto visivo della struttura. 1. Stiva di poppa Zona occupata dagli impianti di scarico, I 6 boccaporti di imbarco e sbarco dei gruppi sono chiusi costituiti da silenziatori, impianti SCR e dal sistema di da portelli stagni manovrabili idraulicamente e dotati di chiusure di sicurezza. 5 produzione di vapore e dagli scambiatori di calore. A poppa risultano istallati anche: il serbatoio giornaliero Il vano interno della barge è diviso in quattro parti collegate della biomassa (294 ton), il serbatoio delle morchie (26 da porte stagne e taglia fuoco con certificato A30 ton), il serbatoio dell’acqua demineralizzata (86 ton), il MED del R.I.N.A.. I due vani di prua sono collegati da serbatoio dell’olio motore di riserva (25 ton), il serbatoio un montacarichi da 5 ton che che arriva fino in coperta del bio-diesel d’emergenza (68 ton), gruppi pompe di consentendo l’imbarco di componenti e pezzi di ricambio. travaso lubrificante, gruppi pompe di travaso biomassa, In totale la barge risulta divisa in otto compartimenti stagni. gruppi pompe di travaso morchie, generatore di vapore Tutto questo conferisce una sicurezza intrinseca alla barge ausiliario. Colorazione by Progetto Tritone - tecnologia 2. Sala macchine centrale Zona occupata dai motogeneratori e dalla turbina a vapore comprese tutte le parti di gruppi stessi. 3. Stiva di prua Zona occupata da: servizio di officina (piano motogeneratori), motopompa antincendio (primo piano), gruppo elettrogeno servizi (primo piano), impianto antincendio a polveri (primo piano), compressore aria di servizio con relativo serbatoio di stoccaggio (primo piano), generatori di acqua potabile e demineralizzata, compressore aria per l’avviamento dei motori relativi, serbatoi di stoccaggio (piano motogeneratori), gruppi pompe di sentina (piano motogeneratori), gruppi pompe di travaso acqua di mare per compensazione assetto (piano motogeneratori), gruppi pompe urea, serbatoio di riserva dell’acqua potabile, autoclavi, montacarichi. N.B. Nella zona di prua, in coperta, si trovano anche la zona di accoglienza, le cabine mentre al primo piano i quadri elettrici dell’illuminazione, della telesorveglianza e dei motori e i relativi pannelli di controllo. Per finire si fa notare che, essendo tutti gli impianti istallati sottocoperta ed essendo la barge concepita ad assetto costante e con superfici inclinate che riducono gli effetti dei marosi e del vento sulle superfici esposte, con una adeguata verniciatura (mimetica od artistica curata dall’Atelier Mendini) il mascheramento dell’aspetto sopra la superficie del mare può risultare molto efficace pur mantenendo tutti i sistemi di segnalazione necessari alla sicurezza della navigazione e costituire nel caso di verniciatura artistica (alcuni artisti di rilievo mondiale hanno dato la loro disponibilità) un elemento di trasformazione di una struttura industriale in elemento di attrazione turistica. 6 La barge sarà omologata R.I.N.A. come “F.O.U.”. Progetto Tritone - vantaggi Principali vantaggi offerti dal Progetto Tritone. Ridotta superficie dello specchio acqueo in ambito portuale da richiedere in concessione, circa 3000 metri quadrati, inferiori a quelli di una centrale su terra di pari potenzialità. Contenimento dell’impatto ambientale nella logistica di approvvigionamento del bio-fuel di alimentazione, con esclusione del trasporto terrestre nel territorio nazionale poiché “l’ultimo miglio” dal deposito costiero del bio fuel alla “centrale galleggiante” si effettua con pipeline o bettolina. Ridotto impatto ambientale conseguente all’adozione del carburante bio-fuel che, rispetto agli idrocarburi di origine fossile, è costituito da grassi vegetali biodegradabili provenienti da coltivazioni “no-food”. In tali combustibili non è presente alcuna traccia di zolfo e nei prodotti di combustione l’emissione di particolato è estremamente ridotta. La barge è dotata di impianto di abbattimento degli NOx, in grado di portare le emissioni di ossidi d’azoto a livelli inferiori a quelli stabiliti dalla vigente normativa nazionale. Realizzando la centrale su barge e producendone la struttura nei cantieri navali si anticipano notevolmente i tempi di produzione riducendoli a circa 12 mesi e si evitano gli sconvolgimenti ambientali ed urbanistici legati all’apertura di cantieri edili. Genova Smart City Le finalità del progetto Tritone Energia sono coerenti con le finalità di Smart City, per la rilevanza economica, per il livello di innovazione e per la riproducibilità del modello concettuale può dare un vantaggio competitivo alla candidatura di Genova al prossimo “call for proposal” CEE. Oltre alle matrici proposte il progetto Tritone Energia si inquadra in: • Matrice Porto: produzione locale di energia rinnovabile; realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili; biomasse. • Matrice Energia: generazione distribuita; sviluppo di soluzioni per integrare le FER in ottica di distretto energetico. Programmabilità della produzione di energia elettrica (è previsto l’utilizzo per 8000-8300 ore/anno). Ripristino del sito a fine esercizio limitato al rimorchio della centrale galleggiante presso il cantiere navale che provvederà al rewamping per una ulteriore fase di impiego anche per l’estero o alla demolizione. L’iniziativa avrà ricadute interessanti sul sistema industriale ligure e in particolare genovese, dove tre primari cantieri da noi consultati hanno già manifestato il loro interesse, trovando nel Progetto Tritone un nuovo filone di attività con la realizzazione di questi mezzi in piccola serie dato l’interessante prospettiva di mercato anche estero. 7 Progetto Tritone - ambiente Impatto sull’ambiente del Progetto Tritone Come già esposto negli elaborati di carattere generale, la barge Tritone 56 MW è un mezzo navale speciale, delle dimensioni in pianta di 76 x 38 metri predisposta in maniera specifica ed esclusiva per la produzione di energia elettrica e termica (sotto forma di vapore o di acqua riscaldata) da fornire a terra. L’imbarcazione è di tipo immergibile, contiene al suo interno tutti gli apparati funzionali alla cogenerazione. In altri termini costituisce una centrale autonoma di della barge stessa, anche il progetto delle opere a terra generazione di energia elettrica e calore tale da essere funzionali all’installazione, quali i già menzionati cavidotti contemporaneamente di elevate dimensioni e di e condotte sia in esecuzione sottomarina che a terra, applicazione puntuale o dislocabile, collegata a terra per l’impatto ambientale, acustico e visivo, mentre non si mezzo di un cavo sottomarino per la cessione della corrente ricorre a particolari installazioni per il suo ancoraggio, in generata, di una condotta sottomarina per la cessione quanto lo stesso, all’interno dei porti, avviene con i sistemi dell’energia termica e di una condotta sempre sottomarina correntemente usati, mentre al largo è previsto il ricorso ad per l’alimentazione anche da terra dei combustibili. un sistema speciale a sette ancore. La barge può stoccare a bordo combustibili liquidi, è Il progetto delle infrastrutture a terra riveste ulteriore dotata di struttura di sicurezza a doppio scafo come le importanza dal punto di vista autorizzativo in quanto, nella petroliere, è ancorabile presso siti di immediato utilizzo maggioranza dei casi, le infrastrutture ricadono in zona energetico quali, ad esempio, i porti oppure è installabile demaniale. L’impianto di cogenerazione contenuto nella al largo del mare lontana degli insediamenti urbani, è barge è di tipo a a ciclo combinato, dual fuel in quanto immergibile a piacimento per contenerne l’impatto visivo alimentato normalmente ad olio vegetale e, in caso di o per compensarne le variazioni di carico connesse carenza dello stesso, a gas naturale in condizione di Back- al consumo dei combustibili a bordo. Il concetto di Up. L’impianto è caratterizzato da una potenza elettrica barge evolve quello di chiatta di generazione, già in complessiva pari a 56 MW e da una potenza termica uso soprattutto negli Stati Uniti per portare l’energia recuperabile pari a 16.8 MW. L’impianto è collocato elettrica in zone disagiate del Terzo Mondo oppure nei all’interno della Sala Macchine della barge, ed è costituito territori disastrati dopo la seconda Guerra Mondiale. da: 3 motori alternativi dual fuel, accoppiati ai rispettivi Naturalmente il progetto di installazione della barge in generatori elettrici, ciascuno della Potenza Elettrica di 17 MW, per una Potenza complessiva di 51 MW. un dato sito ricomprende, oltre a tutti gli aspetti propri 8
© Copyright 2024 ExpyDoc