Corriere del Ticino 27 MERCOLEDÌ 10 DICEMBRE 2014 BORSA SVIZZERA SMI (–1,41%) 9.051 9.212 USD/CHF (ore 18.00) 1,2015 GIO VE LU MA ME GIO VE 1,2388 1,2425 0,9701 0,9676 1,2024 LU 1,2388 1,2289 1,2021 1,2018 1,2015 1,2307 VE LU MA ME 9.051 ME EURO/USD (ore 18.00) 1,2037 0,9778 9.181 9.118 EURO/CHF (ore 18.00) 0,9784 0,9780 9.168 0,9701 MA ME GIO 1,2284 GIO VE LU MA ECONOMIA NOTIZIEFLASH ECOFIN Per le multinazionali un giro di vite fiscale ❚❘❙ Il Consiglio Ecofin ha approvato una nuova norma per prevenire l’evasione fiscale delle multinazionali: si tratta di un emendamento alla direttiva che regola il trattamento delle società sussidiarie rispetto alle case madri, che prevede una clausola «antiabuso» per prevenire le interpretazioni scorrette della direttiva e garantire la coerenza della sua applicazione nei diversi Stati dell’Unione europea. BERLINO Frena l’export tedesco nel mese di ottobre SECO Disoccupazione in altalena A novembre aumento in rapporto a ottobre, ma non rispetto a un anno prima Sergio Montorfani: «Nel nostro cantone si registra una tendenza di fondo positiva» VANNI CARATTO ❚❘❙ Crescono i senza lavoro in Svizzera a novembre rispetto al mese precedente, ma rimangono stabili rispetto ad un anno fa. In Ticino, a fronte di un aumento di 0,2 punti rispetto a ottobre, si ha una diminuzione di 0,4 punti rispetto ad un anno fa. Così la disoccupazione si attesta a novembre al 3,2% nella Confederazione e al 4,4% in Ticino. I numeri non preoccupano Sergio Montorfani, capo della sezione Lavoro del Canton Ticino: «Assistiamo a novembre all’aumento classico della disoccupazione per fattori stagionali, ma in Ticino si registrano 650 persone in meno in disoccupazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quindi la tendenza è positiva». In Ticino si è registrato un fenomeno particolare: negli scorsi mesi i disoccupati sono aumentati oltre la tendenza stagionale, mentre a novembre si è avuto il fenomeno opposto. La ragione sembra legata ad una cattiva stagione turistica che ha fatto anticipare l’in- gresso in disoccupazione di molte persone. Guardando ai numeri assoluti, a novembre presso gli uffici regionali di collocamento erano iscritte 136.552 persone in tutta la Svizzera, 4.155 in più del mese precedente, ha indicato la segreteria di Stato dell’Economia (SECO). In Ticino i disoccupati erano 7.014. Valori più elevati, intermini percentuali, si registrano solo nel Canton Ginevra (5,3%), Neuchâtel (5,1%) e Vaud (4,8%). Inferiore alla media nazionale è invece la disoccupazione nei Grigioni, attestatasi al 2,0%, con 2.158 persone iscritte ai centri di collocamento. Tornando a livello elvetico, leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro del 2,2%, gli stranieri del 6,1%, con punte di oltre il 12% per bulgari e romeni. Intanto in settembre 3.100 persone hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione. Il peso dell’età Fra i giovani il tasso di disoccupazione in Svizzera è del 3,3% (senza variazione mensile, –0,1 annuale). I disoccupati di 15-24 anni sono 18.602. Un disoccupato rimane in media 28 settimane senza lavoro. Ciò corrisponde a poco più di mezzo anno. Tuttavia vi sono sostanziali differenze a seconda della fascia d’età: i giovani trovano lavoro molto più rapidamente rispetto agli ultra 50enni. Una persona tra i 15 e i 24 anni rimane disoccupata in media per 13 settimane. Tra i 50enni e oltre la permanenza media in disoccupazione ammonta a 45 settimane, ha indicato ieri in una teleconferenza Boris Zürcher, responsabile della direzione Lavoro presso la segreteria di Stato dell’Economia (SECO). D’altra parte però la quota di persone senza impiego tra i giovani è più alta rispetto a quella degli ultra 50enni: in novembre nei centri regionali di collocamento erano iscritti il 3,3% dei 15-24enni e il 2,7% dei 50enni e più. Le previsioni di Manpower Il mercato del lavoro svizzero potrebbe rallentare nel primo trimestre del 2015: secondo il periodico studio Manpower le prospettive di impiego segnalano un calo significativo in diversi campi di attività, in particolare nell’edilizia e nell’industria manifatturiera. Anche i datori di lavoro che operano nel settore della finanza, delle assicurazioni, dell’immobiliare e dei servizi alle imprese anticipano un risultato negativo per la prima volta dall’introduzione del barometro, nel 2005. Il 4% calcola di aumentare gli effettivi l’anno prossimo, il 7% vede una riduzione, il resto una stabilità. Dopo la correzione dei dati stagionali, la previsione netta dell’impiego si attesta a –2%, un risultato in arretramento di 4 punti rispetto al trimestre precedente e di 3 punti su base annua. La Svizzera centrale registra la previsione netta di impiego più elevata (+6%), mentre molto più pessimista è la Svizzera orientale (–11%). Negativo anche il Mittelland (–6%). In Ticino le previsioni sono stabili (0%). ❚❘❙ Frena l’export della Germania, mentre l’import registra un brusco ribasso: a ottobre le esportazioni sono calate dello 0,5% su base mensile dopo il balzo del 5,5% registrato a settembre – comunica l’Ufficio di Statistica Destatis – e le importazioni hanno segnato un –3,1% dopo il +5,2% del mese prima (dato rivisto). Il surplus commerciale è così salito a 20,6 miliardi di euro dai 18,6 miliardi di settembre. HAY GROUP Salari in rialzo dell’1,4% nel corso del 2015 ❚❘❙ I salariati in Svizzera possono sperare l’anno prossimo in un aumento medio delle retribuzioni dell’1,4%, una percentuale inferiore a quella del resto d’Europa. Secondo la società di consulenza Hay Group, il potere d’acquisto reale dovrebbe salire dell’1,2%, in considerazione dell’inflazione attesa allo 0,2%. COMPAGNIE AEREE Il sindacato piloti di Belair minaccia lo sciopero ❚❘❙ Aria di tempesta presso Belair, filiale svizzera della compagnia aerea tedesca Air Berlin: il sindacato dei piloti minaccia uno sciopero a causa delle trattative fallite sulle condizioni di lavoro. Belair impiega attualmente 288 persone, di cui circa 100 sono piloti. CSB Assicurazioni sotto la lente Incontro a Vezia su evoluzioni normative e nuove sfide per il settore Mercati Il crollo di Atene trascina al ribasso le Borse ❚❘❙ Anche il settore assicurativo, al pari di quello finanziario, è interessato da importanti evoluzioni normative, a livello svizzero ed internazionale: sottoposto alla supervisione della Finma, è chiamato ad una maggiore trasparenza ed agli adempimenti imposti dalla nuova legge sui servizi finanziari (Fidleg) attualmente in consultazione, rivolta a proteggere in modo più incisivo assicurati ed investitori. L’evoluzione del comparto è stata al centro del Forum svoltosi presso il Centro di studi bancari di Vezia. Il ruolo delle compagnie nel nuovo scenario economico, demografico e legislativo, è stato delineato da Philipp Gmür, CEO di Helvetia Assicurazioni: l’obiettivo è proporre prodotti nuovi ma an- ❚❘❙ Gli indici in picchiata alla Borsa greca hanno condizionato ieri la giornata dei listini. Atene ha chiuso a –12,78% sui timori di elezioni anticipate e di effetti sugli impegni presi con la Troika UE-BCEFMI. Il capo del Governo, Antonis Saramas, insieme al vicepremier Evangelos Venizelos, ha avviato a sorpresa la procedura per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Le elezioni avrebbero dovuto tenersi a febbraio e sono state invece anticipate al prossimo 17 dicembre. Ora si teme anche lo scioglimento del Parlamento. La giornata dei mercati era già iniziata male con lo scivolone di Shanghai (–5,43%): secondo l’agenzia di stampa statale, il Governo cinese potrebbe rivedere al ribasso il target sulla crescita per il che migliorare quelli attuali, offrire più prestazioni accessorie e semplificare le procedure. Aumentano intanto i canali di informazione e di vendita, sia tradizionali che informatici, con nuovi soggetti quali banche, marche di autovetture ed altre istituzioni che entrano nel mercato. E ci sono nuove sfide che vengono, ad esempio, dai bassi tassi d’interesse, negativi per i programmi vita o per quelli previdenziali: possono essere vinte, secondo Gmür, segmentando la clientela sulla base di caratteristiche comuni ed offrendo prodotti più flessibili. Un esempio sono i premi sull’assicurazione auto commisurati al chilometraggio o alle caratteristiche del guidatore, o altre soluzioni già presenti su altri mercati ed ora allo studio anche in Svizzera. La via maestra resta comunque la formazione dei consulenti, sempre più coinvolti, fra l’altro, nelle problematiche previdenziali ed a carattere finanziario. All’attività di formazione assicurativa sono stati dedicati gli interventi di Matthias Stettler, dell’Associazione fra le imprese assicurative (SVV/ASA) e di Nicole Pfister, responsabile del nuovo programma Cicero presso l’Associazione per la formazione professionale nell’assicurazione (AFA/VBV). Cicero è un sistema di formazione permanente certificata per consulenti che punta all’aggiornamento continuo, garantendo standard professionali elevati, in linea con le richieste del mercato internazionale. GIAN LUIGI TRUCCO 2015 dal 7,5% al 7%. Le Borse europee hanno così subito aperto al ribasso, ampliando le perdite nel corso della giornata: Londra ha chiuso a –2,14%, Francoforte a –2,21%, Milano a –2,81%. Negativa anche Zurigo a –1,41%. A New York il Dow Jones ha perso lo 0,29% e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,54%. Secondo il dipartimento del Commercio USA nel mese di ottobre le scorte all’ingrosso sono aumentate dello 0,4%. Il prezzo del petrolio intanto continua a scendere: lunedì sera a New York in chiusura veniva scambiato a 63,04 dollari al barile (–4,25%), il livello più basso da cinque anni. Ieri il WTI è riuscito solo frazionalmente a recuperare da quei livelli, scambiando in serata intorno a 63,67 dollari.
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