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LA
TOPOGRAFIA
I
PROMESSI
SPOSI
L
'
^5
3^
2
GIUSEPPE
BINDONI
TOPOGRAFIA
ROMANZO
DEL
I
PROMESSI
DA
CARTE
E
SPOSI
TOPOGRAFICHE,
NUMEROSE
TIPI
VEDUTE
MILANO
ENRICO
Successo
RECHIEDEI,
ad
E.
Rechibdbi
Editore
e
C."
r\
?I
I
PROPRIETÀ
LETTERARIA
r
Milano,
^
1895
—
Tip. P. Faverio,
Via
Gozzadini,
47-49.
2-19.
)"\^^'
Profazlono
Pa^.
Introdussione
Schema
JUIa
»
del Bomanzo
ricerca
del
paesetto dei Promessi
Il territorio
Lecco.
di
gianico.
Il
Rancio.
Descrizione
—
di
—
Federigo
Promessi
alla
miglio lombardo.
della
Borromeo.
l^osù
Castagna.
Acquate.
—
di don
Il paese.
Le
—
Stoppani.
campane.
La
—
—
La
—
»
25
»
45
»
54
»
72
opera
per
La
—
—
via
San
Giovanni
casa
chiale
parroc-
casa
del
orti
roco.
par-
Un'opinione
dello
autografa dei
messi
Pro-
—
redazione
e
Sposi
La
22
Sposi.
Piazza, chiesa,
—
Diocesi
Abbondio
Olate il paesetto dei Promessi
»
Mag-
e
Castello.
—
Germanedo.
—
Barco
Laorca.
—
l
Sposi.
Chiuso,
—
ix
di Lucia.
casetta
Posizione.
L'arte
—
dello
della
Olate
Stoppani.
casetta.
e
nella
I bravi
—
la casetta
nione
Un'opi-
topografia.
—
Ricostruzione
—
nella
casa
e
—
strata
illu-
nell'edizione
di Lucia
tipo
Lucìa.
di
.
Ta
Mondella
casa
al convento
Determinazione
di
un
forse,
e
—
misura
La
di Pescarenico.
della
viottola
strada.
storta
Trasparenza d'un'espressione
t'
e
—
Valore
sassosa,
—
VI
Da
JUTondella alla
casa
Il torrente
di
La
Volone.
La
—
Abbondio.
Stato
—
di Olate.
cura
delle
vecchie
Riepilogo.
—
strade.
La
—
bugia
Pag. 76
Agnese
Abbondio.
di dcn
casa
Descrizione
La
di don
casa
tipo
e
.
.
v
8^
»
89»
»
96
»
105
»
115
»
122
»
135
catastrofe.
Il
campanile.
relazione
Lucia
alla
topografìa.
Agnese.
e
i bravi,
Ambrogio,
—
11
—
La
—
Meijico in
e
fuga di Renzo,
subbuglio in Olate.
I
—
banditi
Lecco.
Lecco
antica
moderna.
e
vecchie
Strade
—
II monumento
—
e
zoni.
Man-
per Pescarenico
nuove
Pescarenico,
Un'occhiata
—
La
r
del
al paese.
La
—
la traversata?
n
dell'
tabernacolo
di
11
dei
convento.
Lo
—
del
lago.
di Lecco.
ponte
dello
E
—
don
stesso.
sbocco
Perchè
—
Un
—
nella
Don
—
voto
Abbondio
e
gli statuti
La
—
Lecco.
di
Ancora
—
al
Abbondio
di»Acquate.
cura
Un'opinione dell'Apostolo.
—
Cappuccini.
appostamento.
tabernacolo.
strada
chiesa
traversata
—
Determinazione
n
del
cronachetta
Bione.
La
—
voto
un
castello dell'Innominato.
Parte
i.
Determinazione
—
Trattato
di
4
1454.
Lodi
La
1756.
don
Abbondio.
ii.
Alemanno
di
e
Aprile
Mantova
la fuga
di
D\jieconclusioni
—
Prima
—
17
Il trattato
—
di Mantova,
e
Istromento
L'esercito
—
Confine,
Aprile 1454;
—
Chiusa.
del
Parte
1456.
Agosto
—
9
del
del
ipotesi:Vereurago
Valle
e
Fasoleda.
Un
manzoniano.
aneddoto
carola
gli statuti
e
Vereurago.
—
di
Il monte
—
Lecco.
Esclusione
Por-
Esclusione
—
di
di
di
Maggianico.
—
Chiuso
Parte
•«
ih.
Seconda
—
ipotesi:
Chiuso
e
Vaìr-
sajna.
Da
Olate
a
Chiuso,
e
da Chiuso
a
Pra
Marche.
VII
linea del Confine
La
—
Chiuso
di
e
Acquate.
Abbondio
la valle
e
rolamo.
del S. Gi-
Manzoni.
del
Sajna.
deputati di
cima
Sulla
—
lettera
Una
—
i
secondo
posizionedel
La
—
Don
—
castello
Parte
iv.
metri
di Lucia
Il Cantù
—
della redazione
passo
Il
—
i
Tra
-—
Ancora
—
viaggio
fuochi.
due
il Bovara.
e
autografa
.
.
.
"
159
»
169
»
180
^
18S
»
194
aggiunte al presentecapitele.
Kote
1. L'Innominato.
Cardinale
2. Il
—
della Diocesi.
seguito del Cardinale.
3. Il
—
visite
nelle
spagnuoli, e questionidi
4. Soldati
La
mare.
Sajna.
Valle
virgolai
una
Un
—
nella
l'Innominato.
e
Per
—
sul livello del
Abbondio
don
del castello,
Ubicazione
—
1021
A
,Pag, 147
.
—
confine
.
.
Malanotte.
La
di
Malanotte
Malanotte.
Palazzago.
Un'iscrizione
dell'Apostolo.
asserzione
Un'
—
della
Il molino
—
—
sbagliata
Chioso, 11 paese della conversione.
manzoniana.
Narrazione
Chiuso.
Chiuso.
Com«
—
Romanzo.
cortiletto
a
stolo.
dell'Apo-
e
della
del
casa
agiscano i personaggidel
vi
proposito.
a
—
del sarto
casa
Olate.
e
Olate.
in
Partenza
—
di don
ritorno
suo
dio,
Abbon-
,
di Benzo.
—
La
vigna
Catilina
di
e
Renzo.
don
il Volone.
Ancora
Psicologia e topografia.
n
e
dipintomolto
Un
—
Il Cardinale
Bltomo
del
Tipo
parroco.
Ancora
l'Innominato
e
OpinioneMello Stoppani
—
—
La
Abbondio
Don
—
tipo mappale di
Il
—
La
—
dell'amico.
casa
~
—
Rodrigo
»
196
palazzottodi don Bodrigo.
Luogo,
passo
del
nome,
della
e
costiera,
redazione
Le
—
valli.
tre
autografa.
—
—
Un
Connotati
dello
Opinioni dell'Apostolo,
Strade
Laorca.
Fumagalli.
palazzotto.
Stoppanie
—
del
—
—
C
VI
Da
JUTondella alla
casa
Il torrente
di
La
Volone.
La
—
delle
vecchie
Riepilogo.
—
strade.
La
—
bugia
Agnese
Pag.
76
Ab'bcndio.
Descrizione
La
Abbcndio.
Stato
—
di Olate.
cura
di don
casa
di don
casa
tipo
e
.
.
v
8^
»
89*
»
96
catastrofe.
Il
campanile.
relazione
Lucia
alla
topografìa.
Agnese.
e
i bravi,
Ambrogio,
—
Il
—
La
—
di
fuga
in
subbuglio
in
Menico
e
Renzo,
Olate.
I
—
banditi
Lecco.
Lecco
antica
moderna.
e
Strade
—
Il monumento
—
vecchie
e
nuove
zoni.
Man-
Pescarenico
per
Pescarenico.
Un'occhiata
—
La
r
del
al paese.
La
—
la traversata?
n
tabernacolo
chiesa
Il
dei
convento.
ponte
Lo
lago.
di Lecco.
abocco
Perchè
—
Un
—
voto
»
105
»
115
»
122
»
135
dell'appostamento.
dello
tabernacolo.
di
strada
stesso.
È nella
—
don
e
gli statuti
La
—
di
Lecco.
Ancora
—
al
Abbondio
di*Acquate.
cura
Abbondio
Don
—
Un'opinione dell'Apostolo.
—
Cappuccini.
—
del
traversata
—
Determinazione
n
del
cronachetta
Bione.
La
—
voto
un
castello dell' Lncminato.
Parte
i.
Determinazione
—
Trattato
di
4
1454.
del
La
—
1456.
ii.
Alemanno
di
e
Aprile
Mantova
la
di
fuga
D\jieconclusioni
—
Prima
—
17
Il trattato
—
tova,
di Man-
e
Istromento
L'esercito
—
Confine,
Aprile 1454;
—
Chiusa.
Abbondio.
Parte
9
del
Agosto
1756.
don
Lodi
del
ipotesi:Vereurago
Valle
e
FaBoleda.
Un
manzoniano.
aneddoto
carola
gli
e
Vereurago.
—
statuti
di
Il monte
—
Lecco.
Esclusione
Por*
Esclusione
—
di
di
di
Maggianico.
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Chiuso
Parte
ih.
Seconda
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ipotesi: Chiuso
e
Val^
sajna.
Da
Olate
a
Chiuso,
e
da
Chiuso
a
Pra
Marche.
VII
linea del Confine
La
—
Chiuso
di
e
Acquate.
Abbondio
la valle
e
Sajna.
rolamo.
del S. Gi-
Manzoni.
del
La
—
di
deputati
cima
Sulla
—
lettera
Una
—
i
secondo
Don
—
posizionedel
castello
Parte
iv.
1021
A
Lucia
di
virgolai
una
Un
—
Il
—
Il Cantù
viaggio
fuochi.
due
e
il Bovara.
autografa
.
.
.
"
159
)"
169
»
180
»
18S
»
194
aggiunte al presentecapitolo.
4. Soldati
2. Il
—
della Diocesi.
3. Il
—
Cardinale
visite
nelle
Cardinale.
seguito del
spagnuoli, e questioni di
—
confine
.
.
JUTalanotte.
La
di
Malanotte
Malanotte.
Narrazione
Chiuso.
—
parroco.
—
Romanzo.
Abbondio
Un
del
casa
Il
—
tipo mappale
di
l'Innominato
a
e
stolo.
OpinioneMello Stoppani e dell'Apodel
Tipo del cortiletto e della casa
Come
vi agiscano i personaggidel
—
dipintomolto
proposito.
a
—
sarto
Olate.
e
Olate.
in
Il Cardinale
Bltomo
—
sbagliata
Don
—
—
Ancora
dell'Apostolo.
asserzione
manzoniana.
Chiuso.
della
Il molino
—
della conversione.
Chioso, 11 paese
La
Palazzago.
Un'
—
Un'iscrizione
Partenza
—
di don
ritorno
suo
dio,
Abbon-
,
di Benzo.
—
La
vigna
Catilina
e
di
Renzo.
il Volone.
Ancora
Psicologia e topografia.
n
147
Ancora
—
i
Tra
—
—
della redazione
passo
1. L'Innominato.
La
mare.
Sajna.
Valle
nella
l'Innominato.
e
Per
—
sul livello del
metri
Abbondio
don
Kote
Pag,
del castello,
Ubicazione
—
La
—
dell'amico.
casa
~
—
Rodrigo
don
»
palazzottodi don Bodrlgo.
Luogo,
passo
nome,
e
costiera.
della redazione
Le
—
valli.
tre
autografa.
—
—
Un
Connotati
dello
palazzotto. Opinioni dell'Apostolo,
Laorca.
Strade
Stoppanie del Fumagalli.
del
—
—
—
196
\
vili
dal
distanze
e
GÌ'
Palazzotto
Olate
a
itinerari
de'
passaggio
—
lago
il
e
chiaro
luna.
di
Le
—
Cristoforo.
padre
La
Un
passo
castello.
Una
del
miglia
di
passeggiata
—
—
al
nico.
Pescare-
a
11
bravi.
—
del
e
Cantù.
Dal
frase
e
drigo.
Ro-
don
palazzotto
—
—
del
sensi
due
Pag,
203
....
Canterelli.
La
tradizione
Il
epilogo
Il
ps^zzo
l'autografo.
del-
—
—
Un
Suirautenticità
storia.
la
e
di
poggetto
Canterelli
225
...»
all'introduzione
del
»
227
Galeotto.
Notizie.
Un
Galeotto
Il
della
redazione
relazione
ai
passo
—
in
—
Sposi.
a
Petrella
—
Cantù.
Onoriamo
—
e
autografa.
luoghi
dei
Ponchielli.
grafe
Un'epi-
—
Manzoni
messi
Pro-
1
...»
230
modesto
Questo
che
Sposi,
degli
anni
mia
colla
dinanzi,
e
fatti
maravigliosi
il
indicibile
mio
a
saper
mio
per
leggere
prima
li
quel
che,
babbo,
povero
me
che
vi
cuore
libro
faceva
/
1840
che
Gonin
con
ora,
aperta
domi
allettan-
col
e
racconto
riferivano,
a
viene
fantastica,
una
immortale.
Sposi
Promessi
gustare,
del
si
della
fosse
come
quelle
lo
chi
età
rosea
volle
correttamente,
volta
alla
Rivedo
fui
appena
non
prodotto
un
mamma,
del
piccolo
attrattiva
la
la
canto
messi
Pro-
origini,
sue
illustrata
rappresentazioni
schiudendo
il
da
dei
quale
rivedo,
edizione
con
colle
dei
fino
mi
Io
luce
colle
indietro,
fanciullezza.
bambino,
alla
ora
risale
indietro
illustrativo
studio
esce
maturi,
direbbe?
come
mio
arrivato
gere
leg-
sentirmi
;
e
sue
rammento
osserva-
j
X
accomodate
zioncine
alla
intelligenza. L'ammirazione
che
tenace,
che
simpatie
quegli entusiasmi
e
più tardi,
Alessandro
di
Manzoni
la piccina
ho
disposizioni
è
il
mezzo
vita. Io, vecchio
dare
del
Genlis
bona
simpatia,
son
cose
I
il libro* da
di
farglielo
sono
un
Epistolario.N.
novelle
Veillées
memoria,
ho
Manzoni
strada
bona
Sposi,
senza
lette da
301.
du
palpito
A.
farle
piacere
del
un
al
core
bambino.
1849,
*
a
nosce
co-
un
ste
querettamente,
cor-
che
tutta
per
non
la
posso
agli sciolti
madama
sentimento
perchè
:
e
leggere;
di
vivo
:
leggere
Soave,
Chàteau
e
in
ammaliziato,
e
di
parole: Sento
saprà
appena
ciulla.
fan-
ancor
Vittoria
la
è
alle
alle
senza
che
; e
come
un'occhiata
Frugoni,
queste
è per
quelle
agli altri. Mantenetela
quello
questo
col
famigliare
de' Promessi
personaggi
li rammenta
bone
trovato
Giorgini)
tutti i
lettera
una
rivare,
ar-
mistero
che
dell'anima
(Luisina, figlia di
Giambattista
bisogno
in
di
incessantemente
principio
la
e
e
dal
sottrar
a
altro
trovano
non
Molt'anni
che
fosse,
riposti tesori,
vaneggiati
luoghi,
desiderio,
i
e
quel libro,
poi per
entro
per
quando
que'cari
di
mia
più illuminata
sempre
provata
scrutarvi
di
sete
ho
della
capacità
breve
? Perchè
di
XI
ho
Come
del
nelle
affettuose
cure
ogni
di
verità,
da
quelle
padre
povero
vita
sia
ne
migliore.
a
Mia
lavoro
l'interesse
e
del
uno
Treviso,
la
che
di
questa,
quel
flore
con
Maggio
loro
che
Dio
secreto
me
1
tiene,
appar-
germoglio
nuovo
nel
mio
ha
mi
colga
ch'ella
cetto
con-
genitori
ricompensa
amoroso
bello, intravvide
strumento
miei
alimentarsi
madre,
ridestandomi
quando,
ogni
ricevuto
il
per
ispirazioni d'amore.
prime
consolazione
modesto
potente
potuto
ha
de'
cosa
sentimento,
onesto
che
come
che
realizzato
era
veggenti
e
ritorni,
dunque
essi
Ad
si
Manzoni
mio
vedere
allora, nel
goduto
ora
ha
siero,
penIl
mio
in
una
vata
conser-
in
sto
que-
seminato,
accorgimento
nell'arte
un
impulso
di bene.
1895.
1
2
INTRODUZIONE
porta Orientale
parte
dei
fuga
di
alla
Orientale.
al
fino
lettori la
di
itinerario
palese.
Da
la
di
uscita
del
prima
ponte,
Ma
palazzotto
di
sul
sul
don
nome,
hanno
basta
essi,
E
ha
prima
una
sulla
il dubbio
topografìa
il
Maggiànico
e
sposi, sul
dell' Innominato,
sugli
conseguenza
la questione
furono
non
hanno,
non
l'hanno,
c'è
storica
nel
e
:
indicati
una
designati,
Stoppani.
di
dei
e
racconto
poterli
senza
le citazioni
mente
//
Bel
sciolto
esistevano
troverà
*.
mai,
gli
perchè
Avendo
—
Paese,
la nega;
oppure
alterati,e spostati di
si tenne
ove
o
soffia
che
opinioni
luoghi,
li suppone
romanzo
si
non
di
corrente
all' uopo
sito
vero
ereazioni
*
capezzato.
rac-
ci è fatto
non
castello
che
o
realtà
sito. Basteranno
manzo
poco
sia
ne
spontanea
e
se
che, ammettendola,
Il
l'
al-
mistero.
ritenerli
per
se
altro
per
di
e
riconoscere?
equivoco
—
e
naturale
esistenza?
quanto
sarto,
dell' azione
luoghi
V
del
della
fino
promessi
sul
Rodrigo,
adunque
i
dei
paesetto
condo
se-
Orientale
chi
Lecco
Il
S. Francesco
punto
Pescarenico,
Lecco,
corrispondenti,
Sorge
reale
di
poi
oscuro
di
porta
ancora
territorio
paese
itinerari
a
so
e
tempo
di
quel
di
corso
non
che
Canterelli.
al
chiesa
facile; da
sul
Renzo
conoscere
Tutti
è
cosa
Nel
alla
Nuova
porta
a
l'incerto.
e
un'alternativa
porta
Paola,
di
Duomo
Milano,
in
Renzo
infino
Gorgonzòla,
a
il certo
tra
anch'esso
è
infino
la maggior
per
si rabbuia
del
piazza
quel punto
all'Adda, si ondeggia
Poi
topografia
da
Renzo
Da
peste,
Cordusio.
seguenti
:
quasi affatto K
attori
non
del
furono
1889.
App,
ro^
che
stesso
il Manzoni
Milano,
Dalla
Ser,
HI;
in
nota.
*
pag.
Trivero
25.
QuERiNO.
Lecco
e
suo
Circondario.
Lecco, 1874,
INTRODUZIONE
dichiarato
V Innominato
sottile
*; (quasiché
luogo
un
quale
reale.)
*.
Ben
la
alterò
materiale;
medesima
un'attrattiva
qualunque
ordine
furono,
i
tra
rapporto
ha
non
abbia
non
nella
propria
nella
lunga
*
Lecco
e
*
serie
particolari
Memorie
Sposi,
Con
queste
autori;
mentre
volte
scoperte
propri luoghi.
non
una
—
alle
gioni
ra-
rispecchiando
dell'arte
coordinati
del
dire
punto
davanti
G.
L'Apostolo
a
di
cura
Barbèra,
Illustrazione
divina,
in
amo-
C. Andrea
Luigi
consigliere
fu
della
Giuseppe
ed
304.
1894, pag.
del
Rigutini
Veneto.
Lombardo
lume
Vo-
974.
citazioni
anche
opinioni
felici
ecc.
Firenze,
Grande
Cantù.
—
mai
?
il
se
Milano.
di
Mestica.
III, pag.
più
dei
se
in
che
e
artista,
vero
in
bellezza
vuol
non
la economia
Territorio.
suo
Promessi
Enrico
3
creazione
d'Appello
/
il
Lecco, Corti, 1855.
Apostolo.
Corte
Che
ha
l' avrebbe
alcuna
importanza
dell'arte.
di
e
sposta
di-
frivola
che
mai
ciò
savia
siccome
avvenimenti
storica,
importanza
vera
bell'arte
a
manifesti;
come
e
—
della
taverna
la verità
utilità
si
e
esistita,
mente
che
di
luoghi
nato
immagi-
mai
V autore
questione,
d'idee
ha
colla
in
uggiosa,
e
è
una
consideri
quando
lità,
un'idea-
^.
luoghi
della
locato
col-
idealmente
non
che
torna
fu
ove
dove
luogo
inteso
sorridere
a
che
nel
insieme
del
postura
luogo
angusta
potrei poi immaginare
Non
e
—
valle
del-
fantasia,
collocarlo
di
innominato,
inventata
castello
il castello
essere
là
egli
Malanotte
sul
La
—
dell"
il castello
avendola
indagine
per
descrive
la
ce
sua
possibile
fosse
non
del
della
parto
un
ogni più
vana
descrizione
la
essere
di
intendiamo
negli
autori
diametralmente
di classifìcare
qui
citati
opposte,
topografia Manzoniana;
come
opinioni, non
abbiamo
e
dati
sarà
trovato
preziosi
detto
o
a'
4
INTRODUZIONE
allo
unità
rosa
remoti
quanto
l' ufficio ;
e
di minor
e
diffonde
e
fine,
splendido
ne
l' indole
conto,
della
limiti
C
è
seconda
una
storica
notati
i
Promessi
Bovara
di
Lecco,
pubblicò
più
la corrente
Renzo
don
Magnòdeno
e
di
lui
so
non
se
basterà
Mi
^
la
di
il
lui
paesello
il palazzotto
Girolamo
dell' Innominato,
il castello
la conversione
Vercurago
ad
relativamente
citare,
erano
orme
del S.
Chiusa
a
dov'
Laorca
rocca
al
amico
Acquate
sopra
alla
indicarli.
e
*. Sulle
ad
la
l'ingegnere
topografica,
al Pomerio
sopra
pretende
e
scene
Rodrigo,
nel
afferma
quale
coetaneo
pone
comune
Lucia,
e
di
sul
quelle
ciascuno
Sposi,
carta
una
di
luoghi
la
luoghi,
i
Manzoni,
di
dei
cui
dei
capace.
comparsi
Giuseppe
di
corrente,
esistenza
Appena
è
natura
sua
individuale
tutti,figli ugualmente
su
pensiero, quella perfezione,
suo
rispettare, per
sa
quate,
Ac-
.
due
queste
commento
da
sono
Acquate,
per
delVAdda
sinistra
r altra
del
passo
un
del
del
XX
eap.
villaggio
il
,
il
villaggio
e
non
teme
asserire
Sposi
in
che
di
vista
dal
*
V.
Cantù.
Reminiscenze.
*
V.
Cantù.
Commento
102. E
1843, pag.
e
e
si discosti
che
linea
Renzo
ove
inoltre.Sulla
pie
dei
sulla
storia
Pescarenico
chiama
nati
che
nessuno
Acquate,
Voi.
ai
da
Promessi
Lombarda.
cresciuti;
e
legga
i Promessi
sola
una
questa
170, in
';
Acquate
troverà
*. E
I, pag.
monti
è V
opi-
nota.
Sposi. Milano,
1874,
gina
pa-
Ragionamenti. Milano
73.
3
Commento
^
Alessandro
274.
7, (?!)
son
vero
leva
ri-
capoverso
quale
Lucia
si
quanto
a
dove
Mestica,
e
dal
VII
lontano
non
Gubernatis
De
a
tratta
una
Rigutini
probabilità,
maggiori
Le
:
testimonianze;
citato
sopra
si legge
sole
citato, pag.
Manzonù
7, in
nota.
Firenze, Le
Monnier
1879,
pag.
273
5
INTRODUZIONE
geografici
dizionari
nei
tien
di
Lecco,
Belledo
presso
Olate
lo
per
Ben
somiglianza
questa
don
della
è
l'opinione
Stoppani
quate,
Ac-
sposi:
al
Neguecio
Zueco
andò
il
per
a
; allo
chi
per
Pomerio
comune;
*
pel Fumagalli
e
patria di
*, Olate \
Rodrigo
S
denza
cre-
paesetti del
quattro
Germanedo
*
secondo
e
guide. Né
patria dei promessi
Maggiànico,
palazzotto di
Bovara
nelle
e
a
si vantano
Omero,
illustrazioni,nei commenti,
il campo.
sola
territorio
lì
nelle
più ricantata
nione
presso
sulle
orme
lui \
di
Il castello
Sul
dell' Innominato
S. Girolamo
Girolamo
S.
Sina
*
sul
e
^
Stoppani.
Tri
Fumagalli.
Che
Che
in
è
Promessi
sito^; in
monte
Lecco,
Valsas-
Albenza
Con
ecc.
Val-
***;
topografia
Sposi.» Lecco, Andreoli,
un
vulcano
vulcano?
Pag.
21.
? Fìveiìze,Barberà,
1886,
Cit.
un
articolo di G.
un
Sposi. Sala Manzoniana,
Queste
^
Questa
a
due
E
11
Bel
Paese.
App.
n.
opinionisaranno
B.
Toschi,
I
luoghi
dei
Pro*
1046.
da
noi
De
Gubernatis
esaminate
mente
particolar-
tempo.
suo
dal
opinione, seguita
origine
lettera
una
v' ha
V.
8.
nota.
es.
per
^
*o
di
Op. cit.,pag.
è
cosa
Op.
cosa
ni;
V.
messi
^
di
'; in
rocca
del
9.
^
per
«
Querino.
VERO
^
^
romanzo
/
appiè
seg.
V.
Ser.
Guida
dappertutto.
Chiusa;
^; sul
Cadano
Fumagalli.
del
*
pag.
della
caseina
monte
Giuseppe
87
della
rocca
speciale designazione
descrittiva
pag.
nella
senza
sàssina
nella
lo troverai
Grande
Stoppani.
del
Manzoni
indubbiamente
un
al
del
Il Bel
Ser. Vili.
Sud -Est
del
da
ma,
ha
altri,
come
mostreremo,
di-
equivoco.
Illustrazione
Paese.
Cantù;
e
Lombardo
—
Veneto.
L'Albenza
Ili,974.
è la
tinuazione
con-
Resegone, parallelaall'Adda.
I
V
6
INTRODUZIONE
di
valle
nella
nel
Bregnano
a
*
paesello del
Il
Chiuso
; e
è
chi
altre
che
la
;
cora.
an-
il Canta^;
per
ma
non
Valsàssina,
colà-
il castello
che
opinioni
parti
essere,
pone
*
Brignano
a
;
nella
paese
prova
Bossino
Vercurago
do vrebb'
e
per
di
*
in
se
sarà:
qualche
un
di
Lecco
so
altri®;
diversità
Questa
castello
di
non
quelle vicinanze,
in
nel
;
sarto
per
detto,
riian
*
contado
Geradadda
nella
o
Erve
poraneamente,
contem-
regnano
verità
o
è stata
non
,
detta,
ancor
non
o
che
e
mendaci;
di
dietro
*
e
dell'Innominato
«
di
«
giunga
«
abbiamo
«
dalla
«
guida
2
«
come
Ivi.
poggio,
Bregnano,
«
«
I
poggio
breve
nome
si
o
indagini
nostre
il
porta
stacchi
questo
troppo
terrazzani
c'è il
ove
con-
lo-
non
sospese
tempo
Brignano, borgo
«
bergamasca,
«
dici da
«
hanno
«
luni
lontano
Bergamo
verso
bellissima
una
questa
miglia
tre
ostro.
villa
Reminiscenze.
Voi.
nel
^
E
sostenuta
castello-
indicandovelo
di
contado
dei
1832.
Lombardia,
nella
a
I conti
eretta
da
greco
sopra
176;
dallo
e
di
il castello
Voi.
Sposi»,
Geradadda
Treviglio, e
Visconti
Milano
che
Rampoldl
II, pag.
Stoppani,
non
Si
Lecco.
Promessi
Milana,
all'Innominato».
I, pag.
un
y",
di
murato
^
/
Rossino,
Italia,
de W
appartenesse
pubblicamente.
di
air Innominato
credesi
un'opinione
mostreranno
castello
antico
un
vi
paese
dell'Innominato
Corografia
Rampoldl
^
compire
appartenesse
«[suppone
V.
le
state
in
Noi
castello
al
».
il castello
«
dirupo.
che
si
che
poggio
essendo
di
necessità
un
su
alto
della
d' idea
accedere
valle
che
Sposi
po'
un
«Per
nella
entrare
eccelso
trovato,
FuMAGALLL
«
bisogna
qualche
118.
diverse
opinioni
Promessi
di farsi
pag.
un
dei
strazione
dimo-
piena
una
alle
sfratto
cercassero
cercare
e
a
lo
Guidai
mai
avuto
quei lettori
a
Fumagalli.
«
^
desse
quelle
Erve,
ha
da
Op.
dovi
ta-
cit»
191.
so
se
mai
/
INTRODUZIONE
topografia, riesce
ogni dire, percliè
oltre
perniciosa
mentr'essa
Di
insinua
po'
un
allusioni
abbia
incoerenti
se
nella
chi,
del
storica
anche
buoni
criteri
da
Perchè
viene
di cui
si
Curioso
e
territorio
quel
paesi
al
sia
che
fedeltà
creati
o
quella città,
o
tezza,
determina-
quello
stesso
quale
che
contiene
la cappa
sotto
di
città, si
di
strade
il
stenersi
so-
particolare.
istorica
si trovano
tata?
ten-
dentemente
indipen-
generale,
territorio
tempo
fu
della
cioè
e
di Lecco,
non
chi
da
la postura,
con
coi
strazione
dimo-
tnle
dimostrazione
quel
Romanzo
combacìa
una
tesi
in
mostrazione
di-
alla
topografia, può
alla
d'altronde
non
del
fatta?
territori
che
parla
sia
dei
di
supporre
a
fu
alterata
pianta paesi
sana
sé
qualunque
supporre
a
M^
stessa.
Romanzo
con
fatto
riente
un'esau-
a
dire
nominate,
l'opinione contraria,
Invece
e
avrebbe
non
a
d'azione
quando
o
aria,
seguito
in
non
non
dell'azione
da
topografica
sfera
località, delle
particolari
in
negativa; vale
che
il concetto
animo
fittizie.
e
dimostrazione
nessuna
loro
nel
li mena,
giù
potuto lavorare
affermarsi
diritto di
di
su,
della realtà
negazione
La
là, di
volta
per
il Manzoni
che
(li
qua,
è.
in
del
cielo !
prima
nel
territorio
parti diverse,
descrizioni
sue
un
solenne
fiche
fin da
il Manzoni
Ora
dei
Milano,
cosi
luoghi,
Lecco
e
di
ò
poi
Lecco,
viene
a
circostanziate
riconoscimento
corrispondenza
di
in
di
introduce
quando
delle
garantisce
essi
colla
proprio
due
volte, da due
fare
e
il lettore
precise, quasi
condizioni
al
storica
quelle
con
lettore
topograla
veracità.
quello: circoscritto
fedele
Il territorio
dal
V
8
INTRODUZIONE
dal
San
diviso
dai
Resegone,
e
di
pianura,
Martino
di là ; avente
riva
loro:
le
quel
Lecco,
di
e
riva
del
ricciuola
pescatori,
dall'altro
ponte,
di
fuori,
di
mezzo
in
e
di
da
Lecco
di
e
confinante
col
Valsàssina
luna,
Milano
è veramente
Tramaglino,
cui
e
redatti
erano
sbocco
del
passo
del
de'
finalmente
la
Altrettanto
strada
di santa
*
V.
XXIX,
2
Promessi
la
il
piazza
;
vecchia,
d'allora
via
e
la
colla
da
porta
Teresa,
Sposi
ai
XXXIV.
Gap. XI, XII,
XXXIV.
la
Nuova
della
de'
di
statua
e
strada
strada
corta
Filippo II,
^
il Cordusio
di
poi della
Gap. I, IV, XXXVIII,
e
Mercanti
Renzo,
Naviglio, dello
e
e
de'
Corsia
strada
itinerario
al
chiesa
colla
piazza
de' Fustagnai
dica, nel secondo
si
la
duomo,
quindi
allo
Dionigi
della
il ponte,
a
tale,
Orien-
porta
san
situazione
in
tempi
provano
di
di
*.
di Lorenzo
quello dei
borgo
Prima-
Baiabbio
e
secolo
la colonna
grucce,
di Pescheria
archi
del
e
parte la
e
Sposi. Lo
Cappuccini,
la
e
que' due
della
i Promessi
delle
degli scalini
e
da
Borghetto,
Servi, il forno
tra
dissimile
passo,
convento
stretta
del
la descrizione
esuberanza
e,
poco
il Milano
Mag-
territorio,
del
Barsio,
e
con
mezzo
poi
;
Cortenuova,
Pasturo,
e
al
e
a
dall'opposta
e
terre:
sue
Introbbio,
e
;
dal
terra,
Castello
a
ter-
chiesa
la
e
Canterelli,
paese
Bergamasco
colle
;
l'ultimo
giànico, poi Chiuso,
quella
della
ingresso
dal
discosta
convejito
fianco
di
discosto
poco
Bergamo
zone,
quali, ai posti
e
poco
anch'essa
all'
gliato
ta-
in
Pescarenico,
;
lato ; col
la strada
miglio
lago
faccia
tali
borgo,
gran
lago;
legato col ponte alla
;
terre
sue
ponte, sulla
di
monte
doppio
distinto
torrenti;
tre
poggio
dal
e
XXVII,
done
stra-
piazza
XXXI,
10
INTRODUZIONE
«
r
«
teatro
«
tradizione
«
promessi
«
mente
«
propria
«
i
«
nella
«
sia
«
rù"Liì
incognita
di
d' azione
di
immaginaria.
del
scopo
«
tivo
«
tacer
nomi
«
sioni
perchè
«
potrebbe
«
la
«
con
«
avvenire
d'
sovente
del
poco);
ciso
»
(il motivo
«
se
del
più
nutriva
«
la
dote
«
queir
«
ger
«
ben
«
l'animo,
«
portanti,
fra
«
naggi,
ritornarvi
«
particolari,
sua
intelletto
in
e
ogni
che
darsi
attorno
cui
propria;
e
anzi
prima
nel
la necessità
«
tando
«
già quella
a
naturale
di
più
frase
fu
caso
la
crearne
bell'e
aggirarsi
sì da
emer-
bisogna
contrariarsi
i suoi
ogniqualvolta
una
di
lato
le località
descrivere
il
verità;)
ogni
senza
concreto
gliante
sma-
che
detto
eccellenza,
crearsi
per-
esatto, pre-
manifestazione;
dovevano
senza
dell'indole
invadeva
poteva
non
in
Manzoni
il
spietato per
sua
libro
suo
risolversi
dirà
(con
non
desta
del
da
lo
a
allu-
mantener
rispettosa
per
mo-
scoprire,
conto
»
spirito
analitico
dell'arte,
l'autore
minuzioso,
amore
un
dello
credere
tien
pedanteria,
poco
sempre
ce
stesso,
Manzoni
qual
si
Manzoni
ui\
questioni
vero
inoltre
alla
sino
e
di
inu-
il solo
l'interesse
e
che
risparmia
non
quello'di
pubblico
indursi
esigenze
consigliato
mentre
e
si considera
d'altronde
che
che
strascico
uno
da
all'occorrenza
altro
esser
alle
e
nella
assolutamente
aver
si possano
curiosità
«
può
luoghi,
e
creato
mala-
parte topografica
se
sarebbero
libro
che
s'è
dei
le descrizioni
la
Ma
impaccio;
plausibile
così
romanzo,
anche
che
questi indizi
allo
nel
paesello
vero
leggendo
profusi
indizi
appunto
sonale
ognuno
immaginazione
supposizione
«
in
del
volgar
La
il
Acquate
che
fìssi
punti
personaggi.
ad
mette
all'ambiente
anzi
"
suoi
siano
sposi....corrisponde
«
tra
de'
che
particolari
«tili
asterisco,
un
im-
personuovi
con
planimetria
una
poi,
apposita,
fatta, bisogna
risul-
non
essendo
ben
con-
11
INTRODUZIONE
«
eludere
«
stenti, colla
«
da
risolversi
Il
Petrocchi
abbia
inteso
riserva
forse
che
storica
dei
"
anni
«
benìssimo,
€
verità
che
€
quella
tinta
dove
lui
a
nel
altro
«
:
Commento
«
del
«
voluto
dal
perchè
il
della
effettiva
esistenza
«V'ha
finzioni
«
perchè,
«
sono.
«
restiero
«
che
"
mente
*
»
che
il paese
da
Milano
i Promessi
B.
domanda,
e
della
Cantù:
lo stesso
la
storia,
storia
tipi ideali,
Sposi
;
il fo-
e
delle
luoghi
inventò
esso
persuasione
in
i
conoscere
che
abbia
quanto
propri
luogo
questione,
non
altrove
§cene,
richiamò
alla
scrittore,del
quale
ma
,
^.
Loc.
Guida,
qualche
ancora
resistono
la
interessano
non
il
risponde
quale
i nomi
libro
da
verità
non
Dalla
quelli.E
che
per
Fumagalli.
citeremo
di
desidera
quel
».
risposta traluce
mutati
Tali
nome
nominato,
L'In-
domanda
si
un'altra
d'altri luoghi
con
*.
capitolo
si
E
ad
e
»
accennò
»
rappicca
nemmeno
dirci
modo
si
«
al
non
castello?
suo
quella
ricordi
Ripamonti,
Manzoni
domanda
questa
il
primi
sempre,
cari
più
i
con
e
storico
tradotto
del
appunto
dai
parte
Perchè
«
in tutto
fu
Lecco
«
conoscendo
che
e
descrivere
piaceva
che
dopo
tra
anche
poteva
:
passato
aveva
possessi,
avuto
realtà
la
parole
seguenti
(ilManzoni)
aveva
Il Cantù
*.
»
implicitamente
nelle
luoghi
il
e
futuro....
in
di rebus
guisa
a
esi-
località
a
di darle
riconosce
«
luogp
alludere
alla
dei
altri
cit.
tratto,
Valga
promessi sposi
Zumbini
perchè
negli
per
sia
Sludi
contenente
sostiene
vedute,
non
critica.
Questo
—
tutte
portanti
im-
poi opinioni
quello
Maggiànico:
di
delle
letteratura
strano
che
volere
opinione
futata
con-
italiana,
renze,
Fi-
1894.
*
Petrocchl
3
Cantù.
DelVopera
Milano
e
il
suo
di
A,
M,
ecc.,
Milano,
territorio, II, 420.
1886, pag. 88.
12
INTRODUZIONE
le
reticenze
de'
fin
(fin de' soliloqui,
le
de' suoi
orme
pubblicare,
a
ogni
di
possa
sua
Giacché
del lettore
fede
il lettore
è per
legato al
della
ha
tanta
con
più
avrebbe
non
E
Renzo.
secentista,
e
da
sfidare
da
chiave
*
pag.
cognizione
CantC.
39.
Sulla
farlo
ha
segno
in
trarre
(poiché
individualità
è
di
volontariamente
di
del
del
secolo
ancora
parlar
con
del
del
cento
sei-
quanta
con
causa,
un
e
tore
l'Au-
per
di
contemporaneo
lui
camuffarsi
qualche
giochetto
da
valente
ci
dà
più sottile controlleria.
Lombarda,
;
trovata, mentre
prima
inganno
fondamentale
Storia
con
alla buona
scrittore
Lo
saputo
infine
egli stesso,) ogni
il concetto
s'è
egli
pubblico,
potuto
tal
a
studiato
decimosettimo,
l'impegno,
col
che
ammanire
di sincerità,
verità.
preso
medesimo
le due
Questa
cui
con
guistici,
lin-
puramente
davanti
secolo
garanzia
una
carro
decimonono
sé
del
moderno.
catena,
una
distinte
appaion
quella del rifacitore
ducent'anni
s' è
che
capriccio
scrittore
quella dello
possesso.
celate?
tener
è per
non
di
grafiche,
topo-
e
in
poteva
come
l' estensore
notizie, che
lettori
ai
dovunque
conto
venuto
ritocchi
storia,
ogni
particolari,
perfettamente
dei
un
di
itinerarie
cognizioni
con
storia:
rendendosi
Manzoni,
quella bella
quella
pensieri I) seguì
era
il
poteva
come
dopo
le
egli
di cui
Or
de'
che
Manzoni;
reconditi
e
cose
dire
informato
quale
personaggi,
secondo
ogni passo
di
minuti
più
Voglio
fatte.
di Alessandro
il
secentista,
anche
ha
estensore
primitivo
circospetto
cosa,
le
mica
sono
non
del
sono
chi
da
fatte
son
come
le
prender
poi alle reticenze, bisogna
Quanto
Manzoni
sul
Ragionamenti. Milano,
*,
la
fatti
Inro-
1842,
1^
INTRODUZIONE
storico
manzo
le
periodo
tal
la
indiquer
1821, je
brièvement
mon
représentation
de
moyen
scriveva
d'un
de
et
faits
réalité, qu'on puisse
qu'on viendrait
rini
nella
mise
luce
Mascardi
la
nel
stampata
Manzoni
da
tolse
baroccamente
alla
€
ratori
«
al
«
è
«
già dal Cantù), che
«
ravigliosa
«
nei
«
loriti
"
consimili
e
fu
che
del
Manzoni
Guerrini
della
un'altra
fatti
così
E
che
ón
verità
portò
rimanipolazione
Sforza.
2
V.
di
don
ne'
storica
nei
i Promessi
Sposi
sono
letteraria;
Epistolario di
il citato
e
commento
A.
del
M.
;
c'è
Voi.
Rigutini
me-
così,
comparsi
scoperta
che
I, n.
e
una
e
co-
quel tempo
accidentale,
ma
essa
personaggi
pubblicazione
della
ammi-
addotte
dir
da
e
di
all'esito
Gli
«
personaggi
per
storici
scoperta
torno
in-
perchè
Sposi
realmente
di storia
mento
ragiona-
alle tante
fatti
da
il
che
obbligatissimi
scoperta,
anche
1879
Agostino
il
:
essere
Promessi
Guer-
Ferrante
osservò
utile
estrinseco
contributo
*
sofistico
ricavate
tinte
ad
peso
la
véritable
febbraio
di
sua
à
mostrare
inventati, i quali furono,
con
non
16
per
(da aggiungersi
prova
col titolo
mondo
del
le
par
Olindo
*. Quando
devono
une
histoire
une
il Morandi
peste,
ro-
nel
semblables
quasi
essa
les
société
la
si
1630,
vous
eomme
dell' Achillini
lettera
Pour
al Fauriel
de
eroire
a
preso
sur
congois
Settimanale
Rassegna
in
les
découvrir
de
principale
caractéres
les
essere
scoperta.
donne
état
rispecchianti
il Manzoni
je
presentare
rap-
determinato
un
poter
idée
dirai, que
vous
da
si fosse
che
historiques,
mans
di
caratteri
e
reale,
vera
dovesse
esso
sociali
fatti
verità
storia
una
per
condizioni
mediante
segno
che
questo:
era
da
se
»
*.
nel
uno
non
quello della
ha
preso
dal
77.
Mestica,
pag.
458.
14
INTRODUZIONE
manoscritto
SUO
quale.
tal
Ch€
nel
là
e
qua
egli si
se
rimane
alla
integro
estensione,
sua
di
lare
interpo-
frutto
di
indagini
fu
l'anonimo
del-
però
il racconto
qual
fatti
dei
serie
lecito
qualche
proprie,
sue
la
credette
racconto
di osservazioni
e
fedeltà
tutta
con
così
trovato,
all'ordine
come
guardo
riai
e
particolari.
Pertanto,
nostre
è
ricerche,
r oper^
nella
dell'
propria
collaboratori.
del
U
che
Manzoni
cose
alla
prova
questa
più
e,
avendo
non
quello
esistiti.
che
in
air
occorrenza,
loro
stranezza,
di
negarla
È palese
adunque
tentato
che
di
non
quei
/
ci vende
fatti
Pi'omessi
che
dal
che
alcuna
la
per
cose
de'
citeremo
procacciar
in
personaggi,
fede
alle
ab--
quali
nostro
realmente
di
cose,
quelle
alle
più
sarebbe
il lettore
^
che
abbiamo
lucciole
per
si
trovati
Sposi,
sono
Introduzione.
a
fare
lanterne
con
; e
e
ogni
decisivo,
fossero
per
luto,
vo-
Una
a
e
se
testimonianze,
quali,
dubbi:
più
dubbio
comodarne
rac-
terlo
met-
vittorioso.
notiùafuor
avuto
eravamo
E,
alcuni
di
proprie,
conslmili,
cose
ci parve
ritrovati
mai
manoscritto,
in
di
luce, ha
sue
i nostri
conto
rac-
intera;
credibili,
meno
riuscì
tutti
ed
punto
alla
verifiche
dissipò
perfino
e
V anonimo
prova
più forti:
biam
strane
mediante
sul
darlo
dei
lecito
più
piena
fu
al
che
è
gli
quando
per
Romanzo,
il lettore
non
tener
a
dell' altro
quella
badi
:
abituarci
accordargliela
non
abbattevamo
ci
passo
bene
nelle
illuminato
dell'intiero
da
uno
dicitura
indagine
tale
lettura
stesso,
nelle
di
secentista
di
o
la
in
Or
vecchio
fede,
negar
criterio
con
necessario
distinte
nettamente
due
procedere
a
un
uomo
il riscontro
inappuntabilmente
15
INTRODUZIONE
veri, varrà
Manzoni,
che
quale
Nella
resto.
redazione
egli
contiene.
di
argomento
del
è
si
e
tempo,
topografìa
dubbio
storia
verace;
mostrò
di
lettori.
del
proprio,
quale
Lecco,
La
era
dei
stampa
usci
alla
luce.
e
Redaelli
dal
alla
quanto
Firenze,
/
e
Gonin,
dicitura,
ancora
raffrontale
tra
fa
al
suo
Nel
la
e
loro
da
due
Riccardo
storia
il criterio
quali
ai
cronologia
storia?
della
reale
teatro
del
quella
a
stesso
edizioni
Folij.
suoi
ne'
prete
intermente
direttadi
(1825) *, ci
viene
incominciata
nel
pubblicò
edizione
da
del
e
del
capo
a
1825
tre
coi
lumi,
vo-
tipi
Romanzo,
a
fondo,
linguaggio
vivente
soppressione
e
territorio
del
ritoccata
uso
uria
l'opera intiera, in
seconda
l'
immediato
più
dentro
il Manzoni
qualche
nelle
fa
anno
dalPAutore
così
per
esprimendo
Sposi
sua
una
già rendendosi
tempo
1840
vi
esistenza
pittura
qual
che
il Manzoni
ma
la
secondo
con
Sposi
Promessi
ci
storia
combattere
non
altrui,
1827, nei
nel
illustrata
egli,
mase
ri-
occhi
dubbio
Promessi
terminata
Guglielmini
V.
dov'
gli
appunto
furono
e
che
ciò
a
niente
per
che
prevenire
pensiero
il
e
voler
è
sulla
questo
e
invero
E
luoghi
con-
non
di
luogo,
i due
adunque
dei
anche
storica
*
chiamati
sieno
il
qual
Glie
meno
lo
base,
o, trattandosi
svolgendo?
venuta
Nessun
prima
insieme
e
lano,
Mi-
rappresentare
a
quello del
e
che
della
la
credibilità,
non
somiglianti
farà
di
ricerche
sue
verosimiglianza,
di
inventata,
si
veridicità,
sua
il
Sposi
nazionale
veracità
come
tutto
Promessi
manoscritto,
sottraendole
vera,
dire, della
le
talmente
della
Or
per
dicliiarato,
Tutte
nel
dubbio
più
storia
così:
veduto
aveva
Biblioteca
trovasi
punto
insultati
a
credibilità
dei
il
Aprile 1821, depositata nella
24
della
esplicitamente,
dussero
di
per
valere
potè
come
autografa
del
Manzoniana
questo
si
lettore,
argomento
la data
porta
sala
il
per
di
qualche aggiunta.
1840
e
del
i825
16
INTRODUZIONE
che
dire
di
casali;
strade
allora,
dalla
tornava
che
fu
cosi
da
e
di
noi
secentista,
che
r
Il
degni
accettare
e
secentista
buon
et il medemo
li
il Manzoni
di
avrà
Sesto,
si è
non
che
lui, lui per
lembo
velo
al
fuga,
gli sposi
partenza,
e
fatti
il
che
entrare
la madre,
voi,
fu
solo
disse
e
zioni
piccole riveladello
storico,
nella
a
codesta
chiesa
donne,
è
ch'egli,
la
quelle
a
superabile
in-
un
de"
luochi;
strappare
un
conta
Sfinge. Rac-
Cristoforo
annunziata
riprova
di
farà
primo
di
si
minaccia
padre
alle
che
Suppongo
davanti
si
il
impenetrabile
l'anonimo
della
la
parevano
l' appunto,
per
de* luochi,
il certo
ma
là, et il medemo
alto
che
cioè
».
arrestato
punto
mico
dell'a-
più bella
la
sono
taciuti;
bilità,
responsa-
Liscate, Gorgon^lq^
Maggiànico,
dei
veracità
buon
persone,
talune
che
Pescate,
rigide parole,
e
generaliter
pensato
Pescarenico,
Manzoni,
«
farà
posar
ri-
dettati.
suoi
sfuggite al proponimento
nomi,
Greco,
della
Territori]
la
delle
si
del
protestato
li nomi
rispetti si tacerà
indicando
ha
però
monianza
testi-
veracità
de'
del
parola
parola
sulla
assumere
raccomodatore
ingenuo
parentela,
come
ad
viene
fede
crederei,
quieto
cuor
sera
una
pubblica
io
sulla
con
la
alla
e
una
esistenti,
adunque
aperta
esse
per
Abbondio
Manzoni
pure
che
ora
credibilità, possiamo,
tranquilli
una
ogni
per
che
e
come
Data
così
una
d'
tagliano
don
del
don
un
attesta
allora
bravi.
dai
ville,
(Gap. I). Parlando
tuttavia;
corrono
parte
anonimo,
suo
il
e
che
curato
era
che
passeggiata
appostato
intera
dopo
sopra.
quelle stradicciuole,
di
poco
il Manzoni
quella costiera,
correvano
di
stradette
e
terre, di
sparsa
prima,
di
accennate
terre
verso
la
anni
duecento
quelle
di
è
assicurarci
per
Abbondio,
delle
costiera
quella
del
la
sera
convento
necessità
della
potrete fermarvi
18
INTRODUZIONE
il velo
tutto
lecito
sia
vi
de'
miei
dubitare
da
Ma
tanto.
rassicurante,
esteriore
insomma
sistema
né
errore
sola
di
Il
se
raggiungere
per
al
ora
non
di
l'interesse
Promessi
Sposi. Non
già offerte.
che
e
mi
é
non
stata
al
colla
entrati
mi
una
spero
luce
che
vera
la
di
nel
da
consultate
nessuna
sulla
di
fatto
aver
esser
sia
mai
venuta
provare;
revoli
deplo-
accettanda
ma
giudizi
qualche
sfuggita,
questione.
esserlo;
fatti, errori
in
cosa
di
senza
citate
sono
mi
di
menti,
e
da
segno
a
tenerlo
ri-
di
alle prove
ognuno
giuste
la
de*
lettori
dei
affermare
delle
dominio
per
rincalzo
non
dei
fatti
sforzi
rivolge di più
meritava
dimostrazione
rità
ve-
conquista^
pretensione
coscienza
e
la
relazione
esauriente
nuovo
di aulla
che
degli
si
certo
fatta
ancor
paressero
pubblicazioni
e
la
imparzialmente
ancora
che
ho
rimanga
simpatia
qualche
proposito
sfatando
la
testimonianza
rendo
meno
e
finché
della
mezzo
zandosi
avan-
accordi
campo;
dove
creare
non
intento, in
tale
però
Ho
ranti,
perseve-
che,
fronte,
del
difetto, né
poter ricevere
non
sincere,
il risultato
Lecco,
curiosità,
senza
località
qualche
e
tregua,
per
é
un
territorio
né
nò
padrona
lavorò
presente
tentarsi
accon-
denza
corrispon-
apparente
larga
quartiere
salva
si
non
là, o
e
dimostrazione
con
incontestata
e
seria
superficiali, ordinate;
non
all' assalto
all'
volta
risultato
qua
ricerche
occorrono
un
libare
Siena
una
per
il racconto
tra
complete,
dell' anonimo
uomo
qualche
veduta
esempio
qualche
a
basta
non
di constatare
particolare:
pover'
giungere
per
Dall'
?
quelle
che
circospezioni
state
e
arcani
e
rilievo.
questo
che
opinioni
Le
lavora,
portasse
19
INTRODUZIONE
Perciò
verrò
frutti
delle
mano
lungo
fatte
t'altro
fare
che
minor
risiede
sui
trovano
lungi
brevi
Lecco
di
di
qui,
Manzoni
dire
operosità,
e
di
che
in
eseguire
Così
quando
bene
documenti
a
casa,
la
per
all'orlo
sul
siete
di
il possesso
balena
che
un
I
andare,
credon
di dati
paion
un
vi
si
magnifico
interrotto,
o
falsa,
Altre
quantità
così
bene!
fa
palese
castello
non
vi
vuol
e
che
in
v'accorgete
il vostro
d'altre
dire
verà
sé, trointante
nel
che
voi
vi
eravate
a
si
mancanza
circostanze,
Che
vi
piano, al quale
primo
che,
che
; e
in
al
costringe
o
dati
poi
aria.
manca
congegno
che
un
vi
per
altre
induzioni,
sopra
induzioni,
volte, sopra
una
dell'errore
strada
e
delle
minuta
cento
con
vate
pri-
vostra
ignorate,
quella notizia,
da
della
passo
legittime, si fabbrica
s'adagiano
luoghi
e
sospeso.
si coordinano
vi
che
notizia
e
sinceri,
l'ultimo
fare
per
luogo,
sopra-
volte
quante
addentellato*
ingranaggio
suo
per
d'una
incerta
poi
r
scoperta,
una
l'
al-
primo
quiete
e
brogliati,
im-
indicazioni
e
un
raffronti
dei
fuori
ricevute
da
nella
arrivati,
forza
più bello
raccolte
o
po'
un
presentano
dati
o
di
Il lettore
poi, vengon
sopra
e
piego
im-
quanto
gli affari
originali,
comunicazioni,
territorio
con
si
si
ripetuti
danaro.
prima
nelV
e
voi
tutti
difficoltà alla
ingrosso,
attinte
a
non
a
parte
a
del
paesi
chi
da
attinte
maggior
è
; e
di
la
tut-
e
potuto
profitto
costrinse
nei
mino
Cam-
sarebbe
ricerche
a
per
mi
esso
sopraluoghi
le
o
oltre
per
incerto,
si
i
e
percorso.
maggior
e
archivi, che
tempo,
minuto.
credo
Infatti
contermini
e
dal
disagio
ad
e
che
me
il vero,
dire
natura
conducendolo
da
per
e
luoghi.
biblioteche
sa
lungo,
la
lettore
quasi
il cammino
agevole,
con
non
ricerche,
tutto
fu
che
al
esponendo
se
esame
del
costruito
il riconoscimento
uscire
lì per
che
da
lì, vi
una
faccia
20
INTRODUZIONE
trovare
la vera;
spiccia,
senza
ognora
più
né
intoppi,
ricerche
rinnovare
ed
possibili per
un
da
quiete
; ma
miei
probabilmente
esso
; se
sempre
riandare
colla
una
del
di
qui,
autorevoli
di
e
Alludo
Olate,
a
dell'attuale
di Milano
da
di
cui
ho
; e
a
sì nella
tutti
Acquate
di Magcerchia
e
in
coloro
di
gnori
si-
ai
Milano;
Cartello; ai
Arcivescovile,
Stato,
il tesoro
ricevuto
Chiuso,
Acquate,
mie
delle
una
e
nicipale
Mu-
parola,
dati, d' indicazioni,
o
consiglio.
In
pari
quanti
si
rivolgo
modo
in
trovassero
defraudare
o
di
Fuori
risposero
di
Parrochi
di Lecco,
ottenni
rono
incoraggia-
al martello
di
guito
se-
topografia
cortesi^ che
Diocesi
novano
rin-
in
il lavoro.
altri ancora,
dell'antica
come
questi
schietta
e
1891
mi
di
che
mi
Treviso,
completare
quei
ad
agli archivi
preposti
sulla
reverendi
Municipi
dei
saggio
proposito
e
viva
del
quelli di Vercurago,
giànico, di Laorca,
che
più
di
di
sede,
o
giudizi, che
e
a
ai
manchi
luoghi
vari
giugno
nell'Ateneo
moltissimi
sono
richieste.
dal
tenuta
instancabilmente
e
fino
approfondire
ad
della
gradito
di
di
il
dentro
non
memorie
conferenza
Romanzo
il conforto
oggetto,
dappertutto
Già
e' è
ai
mente
furono
il sentimento
riconoscenza.
maggior
con
che
teriale,
ma-
necessario.
però
modo
esame
dubitare
a
del
studi, trovo
a
in
in
qualunque
in
affastellato
nuovo
un
di
questioni,
cento
su
poi
qualcosa
Nel
di
teso
quali, appena
I
intervalli
ad
riprendersi
è
superfluo,
ancora
cervello
di
necessità
luoghi.
insegnante
bensì
vi arricchiranno
sui
campi
per
la
daccapo
esami
un
fatti col
e
anno,
diramazioni
senza
donde
vasti:
sia
trovatala, questa
che, anche
notizia, per
di
quanto
adesso
grado
di
farlo, di
osservazione,
nessuna
piccina
preghiera
e
di poco
conto
viva
non
a
lermi
vo-
rettifica,
potesse
21
INTRODUZIONE
che
pur
parere,
valga
a
migliorare
o
correggere
,
,
il
lavoro.
presente
innanzi
dall'
intento
curioso
lato
dello
dalla
Il
di
quella
che
s'
Con
questa
licenzio
delle
mie
povere,
d'arte,
dai
e
alle
ma
un
più
opera
tal
gli
e
tributo
con-
animi
buona,
sposi.
promessi
fiducia
e
Manzoni,
di
e
condotto
nuovo
del
sempre
opera
e
questo
mezzo
attirare
somma
intitola
ispirato
artistico
col
poter,
illustrativo,
verso
fu
scandagliare
spirito
di
speranza
quale
con
anticipata
nuova
stampe
coscienziose
questo
piccolo
fatiche.
scenza
riconofrutto
SCHEMA
Prima
d'intraprendere
buono
di
fine, più
alla
Sposi
nettamente
delineati.
che
perchè
Ma
i
casi
di
in
sposi
quei
Romanzo.
primo
a
un
mezzo,
un
aspetto,
riguarda
mezzo
quelli
e
il Romanzo
(dal
la
di
paratamente
se-
Lucia,
verrà
con-
in
diviso
come
carità
sagace
di
i
dalla
primi
di
11
otto
nella
narrata
vicende
del
di
Renzo,
novembre,
terra
di
natale,
cui
con
le
don
stoforo;
Cri-
parte,
e.
l'altra,
dal-
rapimento
catastrofe
la
finalmente
e
;
:
frate
una
come
son
dramma
di
da
tentativo
falliti, che
atto
animosa
matrimonio
il
di
codardìa
la
e
1628)
del
novembre
nel
insieme
vissuti
Rodrigo;
tentativo
fuga
10
degli
tribolate
vicende
giorni
al
7
don
entrambi
primo
le
narra
contemporaneamente
È
di
Renzo
ultimi
pochi
di
Abbondio;
il
ci
parte
persecuzioni
Sono
intiero
appaia
parte
tutto
paesello
pàtrio
del
dell'
bile
mira-
piano,
parti.
prima
La
il
principio,
non
la
considerare
quattro
memoria
un
sarà
cammino,
nostro
semplicità,
e
Promessi
ne'
il
richiamarci
sapienza
per
È
ROMANZO
DEL
l' angosciata
chiude.
si
l'atto
capitoli.
seconda
la
occorsegli
nel
storia
nel
quale,
particolare
giorno
lasciate
di
le
S.
donne
delle
tino,
Mara
SCHEMA
egli
Monza,
venne
dalle
fuggì
della
mani
nel
cugino
allora
quando
seguente,
riparò
e
della
territorio
capitoli : dal
nove
il
presso
pubblica
re-
al
IX
inclusivo.
Lasciato
della
notte
alle
di
Lucia
monti,
protezione
Dieci
Quarta
Cristoforo.
fatto
suo
prò
del
dal
Don
Rodrigo
suo
giaciglio
uscita
che
Renzo,
pubblico
suo
all' ultima
di
da
venutovi
potenti), per
dal
sciogliendo Lucia
promessi.
Milano
l'unico
mezzo
nel
terreno
sua
capa
Il
nnetta,
stoforo
Cri-
padre
cacciato
stato
nella
passando
ri-
di Lucia.
sul
steso
; il
notte
quale
del
pimento,
ra-
all'unione
ostacolo
capitoli: dal
Undici
—
padre
venuto,
gli appestati
fatto
voto
il
cerca
(dov'era
servire
colmo
sul
era
in
nella
Rimini
—
bergamasco,
convalescente.
e
mene
toglie di
territorio
Lucia
la
e
Prassede.
Rodrigo,
partita,
morte.
di
principali personaggi
infortunio,
a
paese,
già di pericolo
due
dal
per
inclusivo.
don
Lucia,
Renzo,
poema:
lui
il tetto
sotto
lazzeretto,
i
peste, ricompariscono
la
di lei da' suoi
di donna
nel
la
liberazione
al XXVII
XVIII
Milano
parte. A
di
distacco
e
stero
mona-
dell'Innominato;
Milano
a
terza
di Lucia;
conseguente
Ferrante
dal
nel
conversione
il secondo
don
di
capitoli :
della
la
andarsene
per
ricoverate
castello
la
Federigo;
finalmente
; e
nella
qui il rapimento
e
dell'Innominato;
opera
dei
donne,
lei nel
da
l'Autore
sicuro,
Signora:
passata
notte
del
in
Renzo
ci riconduce
parte
da
giustizia,
Sono
—
nel
; e
Bergamasco,
veneta.
XVII
Milano
a
23
ROMANZO
DEL
al
XXVIII
XXXVIII.
E
nello
per
romanza
musicò
io
credo
della
slancio
poco
che
non
che
si
sua
espressamente
a
su
per
beato
dimenticando
gioia
mettesse
Petrella
quel
in
Renzo
cantare
parole
lui:
del
momento,
dov'
quella
era,
bella
Ghislanzoni
24
SCHEMA
Ai
laghi
nostri
Alle
argentei,
natie
Donde
pendici,
il
Là....
Quale
il
saprà
nelle
*
SLANZONI.
poi
nostre
1
Promessi
affanni
il
se
aspetta.
pia
eterno
santo
fosse
lettore,
ci
nelja
Gli
lacrime,
felici.
che
rito
In
in
partimmo
Ritornerem
E
ROMANZO
DEL
ci
chiesetta,
giubilo
cangerà.^
paesello
voglia
e
la
pia
seguire
lo
chiesetta,
pazientemente
ricerche.
Sposi,
melodramma
in
quattro
atti
di
A.
Ghi-
26
ALLA
il
Tra
il
e
Resegone
di
sale
con
Resegone,
poggi
il
o
in
valloncelli, in
l'ossatura
de' due
acque
descrizione
Il
scende
«
di
«
rano
«
nezza
*
»
Il
s'
si
e
;
al
Manzoni
della
città.
Il
monte
*
questo
apparisca
non
che
sul
2
lago
è
nome
si eleva
tra
di Cariate.
Stoppani.
Il
Bel
La
Paese,
valle
e
di
destra,
Acquate,
al
davanti
a
di Bevazzo,
moreggia
ru-
lazzo
pa-
mezzogiorno
rinserrato
in
le
dipendenze
del
quelle del
cima
App.
tutti
da
carte,
i torrenti
sua
di
spumeggia
conosciuto
nelle
pari fì-
con
affluente
tra
e
selli
pae-
si lavo-
seta
dalla
sbocca
e
escavazione
(Resegone)
Erna
Con
che
Bione,
profonda
una
Galeotto,
san
settentrione
a
d' acque
copia
gran
e
più
incessante
la
Olate
tra
del
case,
e
quasi
giù
il
Valle, Malavedo,
e
lago
nella
è
radici
romore
Grigna,
rapido
e
con
il
viene
della
ingrossa
profondo
passa
che
GaldonCy
in
rompe
che
vigne,
e
nel
tato
acciden-
accennati
le
il ferro
getta
e
ste
dell'acque. Que-
la
fra
«
questa
si
Gerendone,
abbondanza
pari
con
Lecco.
Arlènico)
tra
ispianate, secondp
torrenti
Prato
che
piano
un
costa
la
e
di due
terreno
un
in
e
campi,
officine, dove
cento
è
circuendo
Laorca,
Giovanni,
è
lago
il lavoro
e
manzoniana.
(Pomerio,
San
monti,
rasentando
e
al
erte
grossi
settentrionale,
e
ivi
i tre
sono
Martino
ed
costiera
consta
casali;
continuo;
e
Martino
san
queìVampia
Martino,
san
il monte,
sente
e
vicina
lento
pendio
un
che
ville, di
più
La
il monte
adagia
si
terre, di
distinte.
zone
*
PAESETTO
DEL
il lago,
e
Magnòdeno
sparsa
il
RICERCA
più
e
alta
Ser.
gli scrittori,quantunque
del
contrafforte
quel
Bione
(Magnò-
Pizzo
Galavesa,
è
III.
il Pizzo.
e
gone,
Rese-
propende
PROMESSI
DEI
deno)
mormora
e
Germanedo
in
Belledo
e
si
l'Adda
dove
pie della
a
,
quel punto
si
Passiamo
in
ora
costiera,
dei
uno
promessi
renico,
Pesca-
che
lago;
in
per
è detto
mente
complessiva-
e
*
i
rassegna
quali
è
paesi
sulla
sparsi
sicuramente
la
patria dei
sposi.
Sulla
dei
patria
dati
questi
È
della
Abbondio
di
stiera
co-
curato
era
nominato
(Gap. I.)e l'In-
sopra,
alla
arrivati
Sono
gli domandò:
curazie
o
don
accennate
terre
ci
Romanzo
storici:
e
parrocchie
Infatti
il
sposi
topografici
Lecco.
delle
promessi
delle
una
di
d'una
di
sotto
Pescarenico,
•
1.
di
al
getta
e
Cariate.
di
offre
Rovinata',
riallarga
di
lago
27
SPOSI
rocchia?
par-
sua
(Gap. XXX.)
*
Per
€
chi
«
si chiama
«
ridotto
«
sopra
Germanedo,
«
sopra
uno
«
mucchio
«
tutto
«
sempre
«
notte,
«
cielo,
in
«
stessa
«di
chiesuola,
sulla
che
colossale
rovina,
spenti
lumicino
quasi spiando,
al
piano,
penetra
territorio
«
messa
d^una
vulcano?
I.
di
con
fino
al di
entro
Lecco,
magnifica
vista.
perenne
chi
—
gran
del
lago.
Di
esercita
miracolo.
le
Di
stelle
in
del
al
seno
giorno,
dovunque
monti,
che
fino
è
la
alPocchio
incoronano
il
voglia salirvi, colla
Stoppani.
è
che
sguardo,. dappertutto,
de'
"
d'un
un
veglia
si affaccia
invitando,
Edificata
acquazzone
pare
salita
morena),
una
anche
là
il diadema
di
Bione.
i lumi,
timido
cappelletta,che
bianca
«
tutti
Rovinata
della
ogni
cui
tabernacolo
minaccioso
ciglio
chiesuola
rapina, quella
sono
del
che
dirò
mezz^ora
una
(pel geologo
su
Lecco,
vecchio
sinistra
dal
sporge
di
un
circa
sponda
roccioso
quando
il
a
di sfasciume
nuova
fondo
chi
scoglio,
una
«monte,
«
fresco
Rovinata
della
Madonna
di
il territorio
conoscesse
non
Che
cosa
pro-
è
un
28
È pia
2.
cioè
su,
volte.
in
Pescarenico,
don
Domani
io
correndo,
storta
domanda
Agnese
3. È
andar
giacché
due
al
miglia,
se
tato.
aspetil colloquio
donne:
n'andò
se
quella viottola
successivo
giorno
voi, già al
al
convento,
distante
ne
sentivano
il
vento
con-
*.
dal
distante
miglia
esse
non
uscito
Cristoforo?
padre
due
forse
E
Andrete
:
di
alle
disse
Il
VII.)
Rehzo
a
parlare
per
il frate
(Gap.
sassosa
e
convento
dopo
saltelloni, già per
quasi
e
più
dov'era
giorno
quassù...,
verrò
non
casetta
stesso
Rodrigo,
suo
in
più
dice
lo
ce
dal
uscì
alla
salire
per
(Gap. IV.) Quello
con
il Manzoni
Cristoforo
padre
sia
Che
Pescarenico.
il monte,
verso
Il
di
su
PAESETTO
DEL
RICERCA
ALLA
convento
:
di
là
forse
coraggio,
in
quel
giorno. (Gap. III.)
Chiuso, Barco
promessi
Barco
il lettore
paese
di
mai
curazia.
esclusione
che
Maggianico
lui
si
paese
s
Dove
fa
poi
se
fa
quell'Alessio,
menzione
come
degli sposi. Prendo
non
l'antecedente.
c'è
eh'
P indicazione
esso
non
Maggianico
nel
Ghiuso,
come
di
con
del
di
di
stione
que-
questo
riservata
è,
V
al
quanto
e
e
fu
non
esplicita
Agnese;
persona
me,
la
parte
Abitava
Romanzo.
cugino
dei
patria
Manzoniano;
contro
ne
sia
parte
teatro'
soggiungere
da
procedimento
qual
nel
Sta
anche
Nel
vedrà
Chiuso
è da
Barco
paesi rivieraschi,
distanze.
studio
la
cercare
lasciata
Maggianico,
e
delle
a
i
tra
sposi
di
V idea
dunque
monte
A
Maggianico.
e
dice
Capitolo
e
di
estranea
al
Agnese
alla
s' intenda
,
in
citato
DEI
figlia,un
di
proprio in paese, un
(Gap. XXVI.) Poi quando
dir
29
SPOSI
proposito,
Alessio
dire
a
di
uomo
PROMESSI
parente,
un
come
rebbe
sa-
che, a voler
Maggianico:
di proposito non
e' é.
uomo
giunse
la
prima volta
lettera di Renzo,
Mondella
una
a
casa
Agnese trottò
a
Maggianico, e se la fece leggere e spiegare da
suo
queir Alessio
cugino: (Gap. XXVII.) la qual
espressione trottò a Maggianico ci fa troppo bene
si toccavano.
che i due
sentire
paesi non
la costiera
Resta
da percorrere
ora
dagli altri
lati;ma
prima è necessario
premettere una
parola
per
sul
Lombardo.
Ifiglio
migliaa
Le
in
questa
suoi
di
l'anonimo
cui
è
com'
storia, sono,
si riferisce
secentista
quelle de'
naturale,
fine,
tempi, e, se parla di paesi al di qua del condi Milano.
Gli Statuti
quelle usate nel ducato
del
Lecco
miglio è di
da
scolpito in pietra
campione
Milano.
braccia
3000
Brachia
lignamine
signatum
che
sanciscono
1534
tria
nel
del
il
secondo
legname
ad
milia
la misura
Broletto
di
nuovo
veterem
passum
de
majorem nec minorem, vlz. mezanum,
in lapide qui est in Broletto
Cómnovo
*
Mediolani
miliarium
unum.
f aduni
munis
non
Il
,
Cantù
a
ci fa
3000
braccia
degli
del
che
sapere
statuti
da
miglio milanese
cosi
legname,
di
criminali
milanese
braccio
il
era
equivale
fissato dal cap. 161
Milano;
che
scolpito in
il
una
campione
lapide del
t
^
Statuta
Criminalia
Typographia
liarii,
Pag.
Federici
55.
Communitatis
Agnelli.
M.
DC.
Leucù
LXIX.
Mediolani.
De
natura
Ex
mi-
30
ALLA
Broletto
nuovo,
r identità
r
due
applicazione,
di
metri
a
delle
uniformarsi
smarrita;
ora
equivale
tanto
che
il
che
e
1784.
misure,
agli
PAESETTO
DEL
RICERCA
*).
Ritenuta
nese
mila-
ciò
con
andremo
non
l'anonimo
statuti
miglio
errati
nel-
intendesse
di Milano,
quanto
di
quelli
a
Lecco.
Castello.
nord-est
A
nel
di Lecco,
di un'
centro
di Castello.
paese
che
questo
affatto
che
dei
Pescarenico
da
ciò
è
non
che
merito
andare
a
*?
Milano
*
V.
ad
dista
Ma
e
il
es.
il
e,
quale
suo
CantC,
Como
e
era
Voi.
il
suo
I.
sciaiuolo,
pe-
faceva
a
del
molti:
torno
ri-
cosa
a
nico,
Pescare-
convento^
Dio
lì, volle, prima
era
intanto
Territorio»
con
buon
suo
del
la
ora
una
il lettore
Milano
piazzetta
giacché
il
fare
baroccio
buon'
di
monastero
narra
conduttore
vedere
casa,
(Cap. XVIIL)
;
di
sulla
suo
dal
da
on
smontò
il
del
e
Il Manzoni
Arrivar
andare
renda
ne
cazioni
indi-
mezzo.
figlia, per
settimana
Pescarenico.
Agnese
lasciò
Castello
e
*
paesetto
profittò, come
cortesia
ogni
modo:
la
paesetto,
suo
che
questo
che
partì
lasciata
della
rammenta,
a
di
del
chilometro
Agnese
aveva
al
fino
corsa
territorio,
tutto.
dove
Monza,
locale
dire
un
appena
volta
Quella
senza^
sposi,
del
servare
os-
appunto,
complesso
il colorito
formano
promessi
quel
di
castello
matrice
a
Galdone,
escluderlo
per
chiesa
il
e
strade, giace il grosso
l'antico
paese,
e
corrisponde
non
di
rete
Basterebbe
di Lecco,
rocca
o
ampia
tra* il Gerenzone
ve
di
frate benefattore
di
Pag.
lago.
già partito alla
201.
;
volta di Rimini.
che
Agnese
aveva
di
già coir intento
non
perchè
circostanza
Questa
Castello.
di Agnese,
meta
la
stato
ponte,
doveva
voltare
a
una
Mi
pare
strada
diametralmente
al
paresse
tanto,
i
parte
che
i
col
che
con
non
lettore
una
sarebbe
ce
sia
di lui;
derando
Consi-
nel
racconto,
troveremo
parte senza,
questi:
e
sono
ancor
argomento
comodamente.
compariscono
sua.
guizzi fuggevoli,
questo
se
dere
prenalla
lo dica
que' suoi
e
senza
nome
sola
questi paesi fosse
opposta
di
è;
far
da
del S. Martino
sottigliezza,tal
che
nominati
non
falde
il Manzoni
uno
Castello
paesi
proprio
forza
Pescarenico
altro
potremo
ne
a
verso
che
sua
passato il
appena
sinistra verso
Lecco:
destra
più direttamente,
ma
sulla
essa,
prendere
per
al convento,
era
di
alcuno
Se
Pescarenico
per
avrebbe
paesi posti alle
tutti i
compreso
preso
Pescarenico
semplicemente
ramente
chia-
lì emerge
era
presentarsi
strada.
di escludere
.
quel giacché
Da
31
SPOSI
PROMESSI
DEI
1. Il
paesello dei promessi
sposi.
2. Il paesello dell'inganno di Agnese:
vengo
da.
un
e nominò
paesetto vicino. (Cap. Vili.)
la parrocchia
dov' era
di
don
drigo;
Ro3. Il paese
perchè verrei ad acquistare nella mia cura
il signor marchese,
dice don
come
un
compadrone
Ano
Abbondio.
a
(Cap. XXXVIII.) E questo
prova
..
.
contraria, potrebbe anche
supporsi
l'identico
col-
r antecedente.
4. Il
paesetto
5. Il paese
del
dov'
perchè quella
parlare al cardinale
cui
I
sono:
era
indicati
era
la
nato;
parrocchia dell' Innomi-
tal mattina
il curato
arrivò,
a
nome,
e
chiese
della parrocchia,
dell* innominato.
il castello
paesi
sarto.
di
in
(Cap. XXVI.)
oltre al borgo
di
Lecco,
32
ALLA
RICERCA
6.
Pescarenico.
7.
Maggianico.
8.
Castello.
9.
Chiuso.
Otto
o
è
paesi
nove
miglio,
mezzo
chiamato
e' è
Castello,
due
s* incrociati
dove
sul
quasi
e
•
distinti. Castello
e
nelle
parole:
queste
con
determinati
ben
al lettore
presentato
Romanzo,
PAESETTO
DEL
ultime
Sopra
Lecco
fianco
dell*
luogo
detto
un
strade
del
pagine
forse
altro
un
paese
Canterelli,
Credete
che
voi
....
alle
davanti
dissimulatrice,
e
il
Lecco,
che
ricciuola
o
che
Lecco,
le
di
di
termine
antecedenti
è
Castello
altro
un
né
conseguenza
s'era'
anche
sarebbe
a
usare
già
non
a
costiera, ai quali
riferito
paesetto
necessità
si
alluda
rispejtto a
il
quale
riferimento?
agli altri paesetti della
ma
Castello
le pesa,
parole
tempo
altra* ter-
logica
espressione
questa
capitoli
se
che
codesto
Lecco
Resta
nei
quali ragioni
il Manzoni,
qui per
e
da
? Da
?
città,
con
qualunque
come
e
pari
villaggio del territorio
costrutto,
indotto
alla
al
diventare
a
paese
subordinato,
è
ne
un
nominato
che
borgo
corta
ac-
altro
un
prima
Lecco
quel gran
e
chiamato
sarebbe
locuzione
s' incamminava
già
Manzoni
del
di
capoluogo,
a
così
manzoniana,
quella
riferirla
lecito
sia
paese
dell' arte
ragioni
il racconto;
loro,
è
non
di Renzo
e
per
Lucia.
Rancio.
settentridne
A
renzone
e
solatio
falde
il paesetto
non
(e
alle
di
colle
meno
strade
di
Castello,
del
Rancio.
di quattro
di
san
sulla
destra
Martino,
Rancio
chilometri,
quei tempi,
anche
si
dista
sono
più),
del
Gè-
eleva
dal
m.
in
a
vento
con-
4000
luogo
34
PAESETTO
DEL
RICERCA
ALLA
Laorca.
4
il cammino
Proseguendo
dalla
destra, eh' è la
sua
aperta,
e
quale
del
che
occupandoci
Laorca.
dove
da
a
miglia
Tutte
la
che
sono
contrasta
troppo
colle
l' anonimo,
sposi al convento.'
L'aspetto del paese, che
ch'era
casa
chiesa
nulla
al
la distanza
Laorca
anche
strette viuzze
scita.
riu-
sua
distanze
delle strade
che
doveva
c'erano, secondo
per
parte il presente
gran
miglia. Da
tre
e
di
da
allora,
della citata visita pastorale
si rileva
di
carta
italiano, precisa
della
possibilità
la
nel Voi. XXVI
la distanza
risponde
di 4250
sulla
prese
in
quale
la condizione
è
Lecco
con
dere
ve-
più, le forse
e
prospetto delle diverse
un
del Borromeo,
il che
cu-
dì-
una
minore
n©n
militare
riconosce
apparisce
(sic)a
si
distanze
secondo
Lecco,
è
Pescarenico
700 metri
di circa
geograjHco
lavoro
da
da
più breve,
dettagliatissima, dalla
Inoltre
Laorca,
o
non
milanesi.
queste
dell'Istituto
a
più
alla
delle residenze
stanza, presa
per
cioè
metri,
supera
due
e
e
verremo
grotta, ha
bella
più ridente
parlar poi,
parrocchiali
raziali,arriveremo
una
strada
Gerenzone,
dall'altra parte S. Giovanni
lasciando
Castagna,
del
monte
a
a
renico
Pesca-
maggiore,
essere
due
forse
miglia, che
dal paesetto dei promessi
non
a
dall' Orca
è
ridente,
rampe
o
a
toresco,
pit-
ma
scalini,non
paesetto dei promessi
sposi,
la
e
lungo la strada, colla chiesa
in fondo.
del parroco
Tanto
più che l'attuale
conto,
parrocchiale è posteriore all'epoca del racallineato
rimontando
all'anno
1691,
come
V
risulta
da
DEI
da
un'iscrizione
che
il paese,
faccia
ad
la chiesa
e
(stupendo
Ma'
tra
questo
del
Resegone,
sina, dove
Albano,
viene
il
rientra
del
è
che
per
lattiti
stapaese
dipendenza
una
della
Valsàs-
di quell'am-
deposito dei tre grossi
può esser
paesello degli sposi non
in
tanto
dal
perchè
su,
pia
in
di
Martino,
san
l'estensione
cessare
a
che
pendono
quasi all'imboccatura
pia costiera formata
Ora
cui
alle falde
il monte
e
poggio,
un
monte,
vedersi)
a
antica
Finalmente,questo
secoli.
Gerenzone
a
del
di grotta, da
guisa
a
sul
la roccia
presso
formate
posto
scoperta;
poco
essa
largo tratto
è
35
SPOSI
sussiste, è isolata,in cima
ancora
sopra
PROMESSI
del
su
renti.
torlocato
col-
paesello
degli sposi, discosto da questo forse tre miglia (Capitolo
V) c'era il palazzotto di don Rodrigo, e questo
sorgeva
sulla
rilevata
quella costiera.
d'uno
cima
de' poggi
ond'è
cosi
Manca
e
sparsa
evidentemente
ogni possibile spazio.
altre
Delle
è
non
parlare,
a
né
furono
non
sono
per
quella voltata
Agnese,
Poiché
qui
Parlo
siamo
su
di
detta
prima
Sposi, va
su
la
Prato
ciò, che
per
parrocchiali,
e
significativa di
molto
via Promessi
in
capo
piedi per
fare
strada
stmda
vedo.
altro
non
spalle
con
quella strada,
dalla
Mala
residenze
venuti
due
il Gerenzone,
disposte lungo
ponte.
rapporto
avere
se
mai
di
il
passato
La
può
terre
Arlènico, Castione,
come
Valle,
piccole
del
Sposi.
al
remo
ponte, ci ferme-
un'osservazione
che
dal
di
Lecco
ponte,
o
presso
Galeotto,e
diritta fino al
di
fatto
questo
Galdone,
ora
e
via
mena
che
Agnese.
più precisamente
il
ponte,
Promessi
appunto
f
f
36
ALLA
strada,
col
dal
*
strada
manca
quel
antecedenti
quella
è
parrocchia.)
o
indicazione
c'era,
1821, dove
a
Sul
da
che
questo
a
gere
delVAdda,
dovevano
di
scese
a
piedi
adunque
che
da
al
carretta,
due
le
al
punto
i pescivendoli
Promessi
che
quella
datato
pubblico
ebbe
e
a
essere
dovevano
iO
tutto
suo
naturale
più
o
la
strada
strada
fare
1860.
i
sotto
la
giun--
il
ponte
fardello,
di
restavano
82). Anche
^Aprile 1872^
Vanno
le
che
miglia
Sposi
il
dove
per
passato
preso
samente.
diver-
divideva
si
tugurio,
trovato
poteva
non
1) Registro
aperte
fare
aveva
via
per
altra
trovò
suo
del
autografa
narrata
autogr. Foglio
viaggio. (Redaz.
andare
al
non
servazione
all'os-
sottopongo
è
loro, cioè quando
casa
cominciò
si
Agnese
per
ma
cosa
la
punto
di
Olate,
stata
Belledo,
redazione
se
tempi
ai
fosse
(anòhe
in
Ora
prendere
meta
la
altre
Memorie
1800.
conveniva
sua
lettore
conduceva
che
quella
la
ad
ritengo,
come
stesse
esi-
questa
a
scovarne.
qual proposito
Quando
strada
del
di
le
che
che
fatto
prima
che
ricaverebbe
ne
apposta
accadde
mi
se
pubblico
dire
punto
dal
la
al
aperta
anzi
1628;
contrario
del
dì
pensata
sempre
vuol
non
Germanedo;
Acquate,
Visconti
fu
qualora
o
Azzone
una
che
non
Pescarenico,
per
soltanto
chiaro
è
Agnese,
imbocca
registri del Municipio
in
non
strada
V ho
nuativa
conti-
quasi
Dai
Aperta
registro:
via
Questa
antica.
nell'anno
argomento
non
sulla
1820, il che
già
un
però
Lecco,
a
trovo
del
prima
che
molto
non
Lecco
va
Scola.
ora
rettifilo,in linea
deviazione
ponte
fattura
Manzoni,
a
ponte,
improvvisa
che
così
tirata
PAE.SflTTO
DEL
villa
bellissima
alla
di
RICERCA
del
che
il Manzoni
di
farla
Galeotto;
si
deva
divi-
pescivendoli;
il titolo
:
Strade
e
DEI
di
l'averle
deviare
che
ve
poi fatto
Pescarenico,
la
richiamasse,
fa
della
per
motivo
che
congetturare
ricerche
persuadersi
a
altro
alcun
mi
linea
questa
senza
mediante
stesso,
37
SPOSI
abbandonare
a
Manzoni
venuto
PROMESSI
il
posteriori, sia
inesistenza
di
quella
strada.
Sermanedo.
Galleggiano
Olate, Acquate,
Giovanni,
San
Germanedo
1750
è
all'
metri
alla
addossato
su
le
per
sue
sposi.
dell'abitato,
è
esso,
nel
era
la
per
sposi
che
Ed
(portam),
chialem
Questa
casa
Da
della
la
per
fatta
slam
che
è
che
casa
Ecclesice
chiesa
ha
citata
visitatio
è
canonica
parrocchiale,
Germanedo,
aditus
altra
congiunta
scendendo
chiesa
da
i
alter q.m
paro-
Reg.
porta,
che
alla
chiesa
parisce
ap-
alla chiesa.
domum
(Lecco.
poveri
Leuci,
Ecclesia
patet ad
dai
schizzo
uno
Plebis
e
aperta,
inseguiti
congiunta
verso
ad
Vi
strada
o
Hàbet
contiguam.
un'
la
tra
Ora
dei
rispetto
si cacciarono
Menico.
che
distribuzione
scompigliata,
con
delle
cerchiamo.
sposi
riconferma:
quam
noi
Bione,
paesetto
chiesa
della
mose
fa-
all'idea
la
più,
che
paesello
parte
del
interstizio
sera
:
delle
torrente
certo
per
quella
un
e
dal
spingono
fatai" campana,
la
eccone
si
promessi
quella
Agnese
topografico
da
parroco
della
con
questo
quel
dei
in
rintocchi
di
posizione
altra
paese
dove
l' aspetto
diviso
ci
Ma
la
e
ben
del
casa
metà
corrisponde
ragionevolmente
altro
non
la
quale
del
non
promessi
convento
anche
montagna,
fauci
case,
noi
né
incirca;
esclusioni
Germanedo.
e
dal
distante
miglia. Inoltre
due
delle
sul naufragio
ancora
XXVII.)
mette
nella
stessa.
ponente,
tro-
38
ALLA
alle
viamo,
r
falde
Belledo
Ma
si
recasse
fatto
ne
dall'
navate,
pane,
mentre
aveva
che
rimontano
la
di
tutte
Al
continuativa
colla
la piazza,
l'aspetto e
laggiù
la
che
per
sepolta
che
alla
da
ci ha
ci
del
condotto
a
linea
in
più,
riva
una
a
fonda,
pro-
Infine,
disteso
in
stessa
gran
patibilità,
incom-
conclusione
una
ora
come
Gerenzone.
quella
crea
di
topografico
di
paese,
del
po(^.
e' é
dove
precipita
il
tra
chiesa,
Per
rumoreggia
paese,
canonica
casa
disegno
un
chiesa
disposizione
bene
destra,
a
del
gativa
ne-
Germanedo.
Vogliamo
fu
congiunta
netto
giardi-
un
particolarità
vedremo
la
è
essa
piazza
alle
a
posizione
sua
sulla
il torrente,
lungo
la
la vista
Abbondio
Ma
corrisponde
non
con
arcivescovile.
alla
1856.
chiesa,
facciata
visita
furono
Presentemente
come
ne
le campane
e
della
appare
davanti
e
parte
come
citata
Rancio,
era
non
al
per
rispondono
don
Giovanni
della
ha
non
di
tempo
San
l'antica.
manzoniano;
racconto
né
tre
cam'-
le navi
numero
Abbondio,
di
cinque
1829,
parrocchiale
cisivo,
de-
chiesa
Abbondio
nel
non
sarebbe
di
don
fòro
casa
ed
che
cose
di
chiesa
l'abside
davanti;
casette,
e
Castagna,
che
ricchezza
chiesa
per
dietro
posta
alla
(v. Gap. Vili) perchè
don
né
presente,
case
l' ampia
la
avere
coli' attuale
quella
Belledo.
mai.
argomento
essere
vecchia
Giovanni
San
dell'
;
alla
fu
Giovanni
un
la
due
aggiunte
a
crearsi
dal
di
gruppo
parrocchia
San
a
nel
precipiti
un
anche
Q-iovanni alla Castagna.
San
Chi
Magnòdeno,
che
altra ; né
PAESETTO
DEL
del
è
non
suir
una
RICERCA
notare
una
clie
Francesca
appartiene
nella
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S. Giovanni
donna
Manzona,
agli antenati
di
del
nostro.
di
tere,
let-
PROMESSI
DEI
SPOSI
Acquate.
sul
Rimangono
è
Acquate
del
1891
per
don
alle
tei-ritorio,
Abbondio,
e
del
dipendenza
le
strade
conduce
a
figura
d'un
case,
del
Olate,
fin
posto
quale
e
è
antecedente
dall'origine
situato
costruito
biancheggia
ospizio
un
preser^ta
in-esenta
quadrilatero.
ha
secolo
11 paese
ed
sima
antichis-
anime;
1200;
del
metà
montane,
ascese
pie'
al
"nell'ottobre
ciie
più
e
rimonta
parroco.
fitte di
a
1700
alla
istituito
vecchi,
parrocchia,
un'estesa
arrivava
nel
di
Olate
competitori:
Acquate.
e
a
soli
due
terreno
sotto
dove
minciano
co-
inti-eccio
un
sopra
la
la
strada
planimetricamente
un
tipiano,
alclie
la
40
RICERCA
ALLA
la circostanza
Ora,
la
di
presidenza
del
di
d'un
che
e
non
diminutivo
quel
la
per
più
Un
de'
patria
chi
obbliga
discesa.
espressamente
che
contenuto
entratici
in
contraria
«
troverà
se
non
mento
"
ziose
«
in
«
cuno
«
e
«
prendere
su
Lucia
o
in
su
casetta
tutto
«
ci
«
non
«
doci
senza
ad
giù;
di
né
sommato,
sarà
non
venuto
in
la
quando
che
di
personaggi
posta
cima,
né
sor-
a
dovuto
pel
gironzano
dall'alto
fuori
ai
piedi
d'un
su
Renzo
andare
mai
Lucia,
al-
che
mai
abbiano
discendere^
giace
minu-
Agnese,
che
dell'Autore
giaci-
Nelle
per
i bravi
in
recisa
il Fumagalli,
sito
di riverbero,
come
disagio.
a
suoi
che
volta
supposizione
dice
non
sia
una
molto
de'
l'impressione
l'intenzione
Acquate,
; ma
a
dica
promessi
allusione
dice
che
Manzoni
declivio.
un
teatro,
vedono
la
«
del
in
o
è
altra
il
lago,
affermazione
al paese
«basso;
non
loro
attorno
si
tazioni,
suoi
;
non
«
de'
discendesse
paese,
«
il
movimenti
il curato,
«andare
che
giustamente
su
dei
girano
spesso
del
parte
Sposi,
alcuna
monte,
spazio
con
di terreno,
pianura
con
alcun'
descrizioni
salisse
dalla
osserva
un
questo
paesello
c'è
neppure
«
Non
cinto
si
senso,»
c'è
«non
dalla
i Promessi
testa
Giacché,
«questo
il
e
suadere,
per-
quell'essere
elevazione
uscirne
un'immediata
tutto
non
usa
in
consiste
un'
sopra
voglia
per
promessi.
ostacolo
grave
adagiato
paese
suoi
a
l'Autore
che
paesello,
crea
conciliabile
troppo
pare
ci
non
se
cose,
finisce
locale, che
vecchi
in
assoluto,
valore
colorito
certo
di
sona
per-
menzione
fatta
importante,
insieme
di
argomento
un
anche
paese
questo
nella
investita
pia
antica,
ed
vasta
cura
il trovarsi
; tutto
un
altro
un'opera
come
documenti
darà
d'una
parroco,
Acquate
PAESETTO
DEL
ma
; e
una
delle
per
;
in
al
abicui
pianura
io
credo
però, portanmorèna
del
44
la
di
dispensa.
cucina
la
Ecclesiam,
estprope
locis
cella
vinaria
conservandas
Un'ultima
osservazione.
parrocchia
di
persona
Abbondio
tutti
Promessi
alla
alla
stretta
di
Lucia
di
Renzo
è
del
casa
un
in
di
e
della
ne'
esclusione
di
patria
parte
computato
la
questo
di
paesetto
clero
raccoglie
Lucia,
per
cola
pic-
nella
sola
altri
chiesa
testabilmente
incon-
c'era
della
anche
Concezione,
della
registri
gregati
se-
all'azione,
ma
Acquate
diutori,
coa-
così
supporre
estranei
in
nella
di
presenza
negativamente,
Ma
quella
vicina
così,
:
Sposi
descritta
trova
si
completamente
e
cappellania,
E
ad
superiori
il
impossibile
esclusa.
si
clausum
cubiculis,
Tutto
sposi
sarebbe
da
nei
degli
don
che
che
maxime
sacristia.
super
una
detto,
promptuario
In
tribus
cum
tot
atrium
et
la
Paroehialis
quae
primis
necessarias.
coquinam,
resta
in
è
si
Domus
conjunctum,
res
autem,
uno
Hahet
e
salotto,
come
contigua,
eique
distinguitur.
cum
chiesa.
cantina
uh
quali,
Aveva
la
superiore
della
sacristia
SPOSI
cosa.
salottino,
delle
una
PR.
tutt'altra
un
piano
stanze,
DEI
era
che
nel
E
tre
e
sopra
Acquate
null'altro
terreno
PAESETTO
DEL
canonica
La
a
RICERCA
ALLA
visita
sieme
in-
cappellano.
esclusione,
dilenmia:
o
la
aria.
patria
siam
0
nuti
perveè
di
Olate
Renzo
la
e
OLATE
PAESETTO
IL
Il
paese.
dei
mi
nella
fosse
dato
di
canonica
dei
uno
poco,
alterazione
qualche
di
paesetto
virtù
per
di
poiché
Ma
Lucia,
anche
sé,
a
e
dalla
casa
la
Sarà
lettore
il
tempi,
di
quel
dì
di
vero
don
di
é
scrivente
un
onta
fantasia
in
bondio,
Ab-
ogni
mai
caro
lato
vo-
setto,
pae-
seguirlo
'
altro
poco
e
per
la
dell'analisi.
strada
paziente
cende
vi-
sibile
impos-
ad
Agnese,
magica
le
riflettendo
e
coi
di
zione
disposi-
tutte
luogo,
quel
lo
il
legge,
mente
dalla
bacchetta
di
mi
paesello.
in
nemmen
contenti
si
loro
vagheggiato
tanto
lettore.
alla
d'jin-
chi
notare
sopravvenuta
Renzo,
redazione
forza
chiesa
intorno
riconosca
non
La
trasportare
facendogli
e
guardando
che,
—
—
per
dalla
nel
promessi
dei
di
come
ricondurgli
luoghi,
Le
parroco.
Stoppani.
tratto,
contenuta
Olate,
del
Sposi.
d'un
piazzetta
SPOSI
orti
e
dello
Promessi
che
vorrei
PROMESSI
casa
Un'opinione
—
autografa
canto,
chiesa,
Piazza,
—
campane.
Io
DEI
delle
zioni
dimostra-
un
44
la
di
dispensa.
cucina
la
Ecclesiam,
estprope
locis
della
sacristia
cella
cum
autem,
coquinam,
uno
Un'ultima
di
persona
degli
nei
tutti
Sposi
Promessi
cappellania,
alla
di
alla
stretta
patria
di
Lucia
di
quella
vicina
così,
è
del
casa
un
di
e
della
ne'
esclusione
Renzo
la
chiesa
registri
diutori,
coa-
così
gregati
se-
all'azione,
c'era
della
testabilmente
incon-
anche
Concezione,
della
visita
sieme
in-
cappellano.
dilenmia:
per
sola
ma
Acquate
questo
paesetto
nella
supporre
esclusione,
Lucia,
cola
pic-
altri
estranei
in
nella
di
presenza
in
di
clero
negativamente,
Ma
descritta
trova
:
completamente
e
esclusa.
E
parte
computato
raccoglie
impossibile
sarebbe
da
si
ad
superiori
il
si
sposi
Abbondio
don
che
che
clausura
cubiculis,
Tutto
osservazione.
parrocchia
una
maxime
sacristia.
super
resta
detto,
promptuario
In
tribus
cum
tot
atrium
et
è
la
Parochialis
quae
primis
necessarias.
res
si
Domus
conjunctum,
vinaria
eonservandas
in
e
salotto,
come
contigua,
Aveva
cantina
un
quali,
chiesa.
Habet
distinguitur.
la
superiore
eique
SPOSI
cosa.
salottino,
delle
una
PR.
tutt'altra
un
piano
stanze,
DEI
era
che
nel
E
tre
e
sopra
Acquate
null'altro
terreno
PAESETTO
DEL
canonica
La
a
RICERCA
ALLA
o
la
aria.
patria
slam
0
nuti
perveè
di
Olate
Renzo
la
e
OLATE
IL
Il
PAESETTO
paese.
Piazza,
—
campane.
dei
nella
di
dei
uno
poco,
alterazione
qualche
di
paesetto
lettore.
virtù
per
si
di
poiché
Ma
di
in
Lucia,
anche
e
dalla
casa
la
Sarà
ad
don
di
é
di
di
il vero
di
quel
un
onta
tempi,
scrivente
lettore
bondio,
Ab-
ogni
mai
caro
lato
vo-
setto,
pae-
seguirlo
'
altro
poco
e
per
dell'analisi.
la
strada
paziente
cende
vi-
sibile
impos-
fantasia
in
le
riflettendo
e
Agnese,
magica
zione
disposi-
tutte
coi
di
lo
il
legge,
luogo,
quel
dalla
bacchetta
mi
mente
sé,
a
d'jin-
chi
paesello.
loro
nemmen
contenti
redazione
forza
notare
alla
vagheggiato
tanto
La
chiesa
sopravvenuta
Renzo,
—
—
trasportare
intorno
riconosca
non
Le
parroco.
per
facendogli
e
guardando
che,
come
dalla
nel
promessi
del
Stoppani.
ricondurgli
luoghi,
dei
di
contenuta
Olate,
orti
e
tratto,
dato
piazzetta
canonica
casa
SPOSI
S^osi.
d'un
fosse
mi
PROMESSI
delio
Promessi
che
vorrei
canto,
chiesa,
Un'opinione
—
autografa
Io
DEI
delle
zioni
dimostra-
un
46
PAESETTO
IL
OLATE
•
il
Presento
al
e
il
tra
primo
direm
dai
Olate, tratto
del
di
Censo
il secondo
e
coetanei,
perciò
di
ufficio
R.
SPOSI
•
tipo del paese
esistenti
condotti
PROMESSI
DEI
al
così,
Lecco,
del
quarto
segni
di-
secolo,
romanzo
zoniano,
man-
j
È
Olate
del
estreme
la
Tutta
anime
Albano,
monte
però
ma
; sul
situato
paesettino
un
tutto
cura
in
conta
non
principio del
secondo
il Tadino
Chi
al
Olate
lembo
destra,
mette
dopo
sulla
capo
è
piazza
il
verso
e
da
viene
angolo,
la
rasenta
da
retto
nord
parrocchiale,
casa
di cinta
muro
in
fronte
linea
del
della
chiesa,
lo
principio
di
sopra
di
non
essendone
spazio
cui
esso
fa
e
non
due
chiusa
è
da
dato
finestre
e
la
che
Bonaclie
un
ni,
Giovan-
San
; 4.^ dalla
però
qualche
della
con
quella
stante
di-
passo
il
segnerebbe
però
stretta
avere
da
facciata
La
quale
l'una
Quella
essa,
di
l'altra
una
di
strada
strada
con
angolo
l'una
a
della
piantata
tra
la
a
la Olate-Bonacina
stradetta,
una
tagliata
a
con
di
facciata
strada
detta
strada
ad
dalla
; 3.^
chi.
fuo-
sull'antecedente
parrocchiale.
parroco
; e
edificio,
alla
fino
sud
25
paese,
un'altra
casca
che
conduce
in continuazione
e
chiesa
casa
presto
a
parallela
della
e
anime,
chiesa.
del
e
2.** da
monte;
Giovanni,
San
chiesa
260
case,
strada
gistri
re-
prendendo
alla
davanti
1."* dalla
:
le
tra
cento
dai
sulla
paesetto;
passi
piazza
segnata
seguitando,
cina
cento
un
alle
clive.
ac-
sette
come
sbocca
del
o
contava
non
Acquate,
estremo
XVII,
appena
il paese
da
viene
sei
un
secolo
gone,
Rese-
leggermente
e
che
arcivescovili, arrivava
e
del
propaggine
pianura,
radicai
le
presso
che
viene
ben
facciata
l'uscio,
sull'altra.
Basta
di
e
OlATE
^J:
48
OLATE
Anche
e
parte
è
resta
che
la
esistenza
di
casa.
di
della
di
strada
quella parte.
che
si
è
Giovanni
San
fatti,del
In
-alla
unito
afferma
di
don
salotto,
piano
e
di
la
aveva
cucina.
sopra
alla scala,
di fianco
dagli
dove
coi
sposi
dove
don
Ma
resta
esclusa
locali.
Or
bene.
riscontra
a
un
cantina
e
Il
andito,
alla
di
due
un
stalla;
nel
due
che
stanne
chiuse,
questo
salotto
e
dice
e
piano
e
preso
sor-
l'altra
e
nel
quella
venne
gridò
visita
terra
la
:
un
più
aiuto.
possibilità d'altri
la
della
di
casa
andito,
un
testimoni,
si
piano
la
che
detto
Abbondio
sopraluogo
Olate, nel
da
secondo
rammentare
don
per
stessa
si
est ; del
ha
da
Abbondio
interna,
non
è
parla
ci
egli
la
di
corresse
terreno
a
Ora
strada
c'è, est
ci
manzoniano
Abbondio
fors'anche
e
•
*
L'anonimo
porta
nella
soltanto
orto
che
semplicemente
alla
fosse
conjunctum
casa,
necessità
la
con
allora
primo
sulla
quel lato della
non
che
dà
certamente
quel lato,
anche
quando
Giovanni:
San
della
che
davanti
avanti
più
di
lato
per
che, rasentando
congìungesse
si
casa,
supporre
piazza da
parole,
esistenza
quello
consisteva
spazio
viridarium
altro
un
libero
trione,
setten-
queste
la
non
spazio
stradicciuola
una
se
di
viridarium
Con
da
e
lasciata
uno
Questo
prolungazione
in
fosse
è
est
affermata
di
porta principale
quoque
dorrìus.
secondario,
secondo,
piazza:
alla
lato
annesso,
parte
davanti
; alterum
maiorem
dal
È
conjunctum
uscio
; né
casa
dalla
è
orto
implicitamente
altro
SPOSI
ingresso
orto
un
septentrionali
primo,
PROMESSI
riconferma.
sua
Domui
casa.
anteportam
est
un
casa
secondo
un
della
a
quivi la
trova
dice, alla
si
DEI
dell'antico
l'esistenza
ponente
vi
PAESETTO
IL
della
cucina,
pastorale
casa
oltre
superiore,
nonica,
ca-
alla
due
OLATE
stanne
la
e
legnaia.
Eeclesiam,
atrium
et.
duo,
Da
alla
indice
un
la
tempo
Volati
di
prima
di
de
Olate
che
fu
fuor
alquanto
navata,
una
maggiore.
luogo
nella
della
vecchia
sagrestia
pastorale
era
de
ampia,
perfectionem
Sacristiae
sunt
In
in
eadem
tructam
G.
aditus
BlNDONI.
unam
dal
lato
oltre
dante,
riguar-
sinistra
a
haec
in
a
aitarla
duo
veterem,
e
si entra
della
visita
perfettamente
non
vi unica
fvontispiiio portam
Sacristia
alteram...
parte
il
campanile
quale al tempo
e
chiesina
Viceparochialis'na
ostia
zogiorno,
mez-
del
al
nondum
sa-
vero
septentrionalis
respicit cappellam
cappella
sacristiam
destra
a
presenti constructa,
hujus
di
chiesa
laterali
conduce
meridionali
reducta,
una
e
paralleli
bella
altari
fabbricata,
haec
ostium
Ecclesiae
la
Ecclesia
parte
a
unam,
lato
nuova
una
sagrestia;
appena
Habet
constat...
che
nuova,
Ecclesia
compiuta.
tis
porta
rimasto
1427,
dal
della
è
questo,
una
è
quello dell'antica.
due
a
che
questi avanzi
da
Olate
con
Presso
c'è
nel
di
et Valeriae,
all'anno
l'asse
da
spostato
curata
piccola cappella
e
che
parrocchiale
La
a
d'uso;
Vitalis
campanile,
un'altra
loro, apparisce
tra
il
presso
poco
Ecclesia
si vede
rimonterebbe
nonché
ora
1608.
però
si rileva
ricostruita
titulo SS.
sub
Pieve
della
pastorale,
stata
era
chiesetta
sagrestia
opposto,
chiese
delle
quell'anno
evecta
novo
campanile,
antica
eubicula
chiesa.
catalogo
o
chiesa
Dell'anteriore
il
autem
superius
;
eellam
coquinam,
registri 'della visita
nei
Lecco
che
aulam,
Habet
lignarium.
passiamo
E
distinguitur.
locis
stabulum
et
49
SPOSI
Viceparochialis estprope
Domus
clausum,
parvum
PROMESSI
DEI
tot maxime
Ea
vinarlam,
di
PAESETTO
IL
maiorem,,.
alteram
est
Tria
malori....
connumerata
hinc
ad
sunt, unde
inde
de
ex-
novo
patet,
4
50
È
veniva
la
sempre
chiesa
cui
a
diede
che
e
dei
dolori
entrarono
buona
Agnese
d'inusitato
giorno
Dal
dolce
Sulle
C'è
i nostri
sposi
decorazioni
il
tutto
delle
devono
secolo
due
Grossi.
*
Il
Barbini.
quanto
posteriori alla
chiesa,
che
e
dei
e
Lido,
mi
C.
da
VI,
a
può
cendiati
in-
parere,
metà
cappelle
del.
stesse,
in
oblongae
è
presente
e
allora
presentava
probabilmente
Cappuccini
annotati
al
mentre
e
gli affreschi
*;
duae
che
molte
a
perchè
prima
le
forse
*
maggiore
nuovo
a
finestre, fenestrae
Convento
1874.
l'aitar
"
a
della
oltre
esempio,
rimessi
; e
chiesa,
questa
laterali, che
Ulrico
pubblicati
ad
separi.
non
1783
aspetto. Molto
*
quella
rispose
uom
nel
frontispitio Ecelesiae;
t'altro
V
fulmine
ben
facciata
lunghe
:
"
decimosettimo
poi la
loro
con
cari;
in
cosa
videro
un
essere
promessi
stola;
e
miglioramenti,
cappelle
cenda
vi-
sovrappose.
Iddio,
qualche
apparato,
da
e
questa
dura
i due
ognun
della
congiunse
non
e
suo
ei
proferi solenni
altro
per
la
le
parola:
i lembi
Benedicendo,
che
rato,
acco-
altari, fulgidi quel
entrambi,
destre
congiunte
Quel
codesti
irrevocabile
i detti
ed
splendore.
pastor chiesti
La
E
di
pie
; a
quella
è
fine
trionfale,
si
trionfo, dopo
battaglie,
sicurezza
con
cia
Lu-
la
;
carcere;
alla
cessata
delle
e
in
del
e
tutte
tenero
rivedere
poi
dove,
fra
dove
; dove
Signore
così
addio
rapimento
quella chiesa,
del
composta
un
doveva
del
angoscie
più
SPOSI
chiesetta
soave
le lodi
cantare
a
PROMESSI
DEI
quella
dunque
questa
vedeva
PAESETTO
IL
OLATE
questa
di
tut-
muta-
38.
Pescarenico,
Antonio
Documenti
Balbiani.
—
diti
ine-
Milano.
OLATE
zioiie
è
fu
altro
del
atrium,
administrando
quod
di
esistenza
sagrestano.
al
al presente
1628, lo
da
quella
al
di
zelloni
non
il
che
; e
doveva
una
era
nato,
ogni
vi
un
la
pareti, e spazzava
die pavimentum
quoque
Octaoo
etiam
saepe
ab
le campane,
ragione,
di criterio
quante
Olate
fossero
le
—
di
in
erano,
? E
badate,
più
o
Rispondano
Campanae
Acquate,
di
ibi
chiesa
la
frequente
tempo,
due
me
suni
sono
ce
vere
pol-
ragnateli.
dai
mundatur,
laqueav
et
lo
I
servir
fatte
sapreste
sul
tutta
con
e
pur
assunto
il vostro
che
per
chè
Per-
la
scopis
si
che
questo
meno
Abbondio.
si domanderà,
—
campane
contro
leone,
purgatur.
telis
Ma
—
se
gnava
disimpe-
pulvis exeutitur,
aparietibus
aranearum
di
lo
volta
tica,
an-
quale,
cuor
don
di
alla
e
scopava
sbatteva
dalle
simo
benis-
giù bal-
11
vero,
Ambrogio
giorni, che
otto
occupato
cappelletta
lui,
di
il
opera
poteva
aperta.
chiesa
che
dire
so
sono
corse
alla
^del
la
Ambrogio
attuali
con
suna
Nes-
chiesa
alla
Ambrogio
onor
a
nella
bene
per
io
però,
escluda
tuttora
nemmen
dovere
suo
che
sagrestano,
mettere
porticina
per
possit.
settentrione,
dove
legno per
ne-
esse
quadrilatero
del
stibolo,
ve-
vestibulum,
dormiva
domicilio
;
giunge
con-
Ecclesiam
addossato
cappelle
a
che
alcun
neque
nessuna
spazio
1767
1' amministrazione
usui
dove
le due
se
servire
scaletta
affermi,
Ma
posteriore
porticus,
sagrestia,
al
mai
est ante
quel bugigattolo
della
lato
fu
per
Baptismo
che
parola
ci
coperto,
teda
neqtie
1765
parroco.
non
Nullum
Battesimo.
dal
del
casa
luogo
51
SPOSI
quell'adiacenza
chiesa
questa
a
né
dal
alla
PROMESSI
restauro
un
costruita
chiesa
Davanti
DEI
in
allora
la
que
PAESETTO
avvenuta
forse
e
IL
voi
dire
di
campanile
va
in
aria,
se
—
i rilievi
duae,
della
sonorae
visita
rale:
pasto-
atque
inter
52
concordes
sese
e
da
quando
Sposi,
almeno
vide
ne
la
mezzana
in
là
di
volta
tre.
più
si
più
mostra
una
studiato
sia
di ricondurre
allo
teatro
suo
scelta
nell'epoca
veramente
erano
risale
non
ci
del
locali
Manzoni,
dei Promessi
più piccola
J^anzoni
il
buona
gettata nel 1810,
fu
particolare
co^idizioni
quale
nel
il
come
che
disegno
grossa
la
e
Questo
le
stato
più
La
1789,
1688.
il
di
due,
notare
a
concepiva
nel
del
è
Ed
SPOSI
sono
campane
intonate.
bene
voce
le
;
PROMESSI
DEI
PAESETTO
IL
OLATE
a
trattare.
la
Ha
sancti
Ecclesia
Volati
flnes
che
di
in
a
dirmi
e
confidente
Cornelio,
Olate,
dell'illustre
«
«
nione
«
la
«
descrizioni
«
della
«
un
«
messi
«
casa
«
evidenza
«
e
il Prof.
realtà
delle
chiesa
crocchio
sposi,
del
delle
sue
si
Manzoni....
Olate
rifece
di
amici
la
che
della
«
periodo
de'
dimostrazioni.
«
la
seconda
della
sua
edizione
di
tutti
E
.
vita
di
del
.
in
.
tra
Olate
in
e
le
sagrato
mezzo
dei
a
pro-
soppiatto nella
gli astanti
suoi
della
ragionamenti
nell'ultimo
pensava
far presto,
suo
opi-
sua
sul
notturna
persuase
Maria
concordanza
più volte
scena
veridicità
la
Stoppani
s' introducevano
e
Angelo
vedono
Lo
di
curato,
e
che
ebbe
come
sosteneva
alla
qualche
l'egregio nipote
signor
uomo,
è
cosa
con
Ma
scrive
compianto
Che
tesi
sua
anche
cose
del
la
Stoppani
appoggiandosi
il
monografìa
mi
come
e
Olate
generale.
topografia
è espressamente
visite
di
sua
?, suffragando
argomento
inter
cappellano.
in favore
nella
Bonacina,
Bonacina^
delle
e' è
non
Stoppani
vulcano
un
loci
registro
lancia
una
Antonio
nel
in
oratorio
un
Bernardini
e
;
notato
Spezzò
Olate
di
cura
tra
volumetto
altre
sui
cose,
Primi
OLATE
PAESETTO
IL
di Alessandro
«
anni
"
migliorarlo, e per inserirvi
mento
di Olate patria dei
«
Ed
dopo
ecco,
Nella
dalla
ancora
portano
titolo del
don
forma,
in
e
nell'edizione
è
del
si
cinque,
vede,
di
non
a
il
che
più,
alle lettere
parrocchia
di
lettere,in tutto
In
si contano
né
e
meno?
cinque
marcati, fatti,
dunque,
0
pensato.
di
ben
Se,
perchè
avviene
come
prende
il
luogo
*
(tranne Lecco)
il territorio.
seguito, soppressi
i
composto
di
cinque
*
titoli,scomparve
anche
di
stesso
8
n.
6
»
6
Malgrate
»
8
Chiuso
»
6
Germanedo
»
9
Acquate
»
7
Morterone
»
9
»
7
Maggianico
»
10
8
San
»
11
Rancio
....
Laorca
Brumano
Balabbio
....
....
....)"
di
punti non
dere
corrisponpossono
della parola Olaie, runico
nome
questa cifra rivelatrice,che forse allo
un
Manzoni
po' troppo sottile.
potè parere
velo
il
Ora
protagonista
per
paese
distanza
caso
lettera, i cinque
una
il
capitoli
titolo.
suo
ha
botali sostituzioni,ogni punto
in
i
stampa,
a
che
disegno
di
del
nome
grossi punti, a ugual
come
è lontana
questo:
Il Curato
luogo
finale.
razzo
dal
parte
capitolo, che
primo
Abbondio,
In
capitolo suU'argoPromessi
Sposi. »
un
testa, ciascheduno
in
accrescerlo, per
per
vedute, il
cose
53
SPOSI
autografa, già citata,che
acquistò
Romanzo
Manzoni,
le
redazione
PROMESSI
DEI
Castello
.
n.
.
Giovanni
il
CASETTA
LA
Posizione.
L'arte
—
nella
nella
topografia.
Ricostruzione
Stoppani.
di
Lucia.
Olate
e
—
della
la
dello
Un'opinione
—
tipo
e
—
casa
LUCIA
DI
I
casetta.
Lucia
di
casetta
bravi
—
nell'
zione
edi-
illustrata.
Il
allineato
e
alla
di
del
bel
del
che
essa
di
par
conformità
il
estremi
del
paese.
Infatti
unghie
dei
bravi,
via
volta
del
campanile.
quel
certo
Stefano
alle
nostre
arrivato
donne,
gridò
diavolo
;
è
già
:
in
per
Pochi
VIIL)
stava
che
gente,
gambe
Che
fondo
di
casa
sulla
fate
appena
con
ai
la
due
strada,
alla
dopo,
dirimpetto
dov'era
qui, figliuoli
alla
capi
strada,
quasi
è
dalle
momenti
piazza
un
Ma
uscito
appena
in
fuori,
XVII.)
ciascuna
Menico,
(Gap.
pò*
Renzo,
a
sello,
paeera
casuccia,
(Gap.
muro,
a
Lucia
un
Bortolo
immaginarsele,
di
la
quella
anche
passava
di
anzi
pure,
del
fondo
casetta
vederla,
dice
paese,
fico
il
vanti
da-
spianata
in
era
La
L
Gap.
villaggio
necessario
qui
colto
rac-
mente
legger-
perfetta
con
Abbondio
al
Mi
IL)
fuor
don
dice
si
(Gap.
alla
capo
tutto
tutto
disse,
stradicciuola
una
mette
il
si
come
manzoniano.
casa
fondo
che
chiesa;
racconto
La
è,
lungo
salita,
in
al
Olate
di
paesetto
?
alla
corsa
ac-
Non
casa
è
56
strada
sulla
andati
il
quale
in
:
Il
vota;
e
nelle
sue
ogni
particolarità topografica,
inique macchinazioni
così
questa,
Del
due
la
altre
delle
nel
quale
allora
Lucia,
in
fuori,
di
che
strada
fondo
metteva
il
conseguenza
c'era
rocchio
guardò
scoprì
il
muro
alla
già già
fìsso
la
per
alV
chioma
'del
casetta
la
il
folta del
cortile, scoprì
Vili.)
entrata
delle
nostre
(Gap. Vili.)
fico
con
che
finestra
; e
al di
tenzione
at-
la
prese
vien
Ne
di
del
del paese,
due
Lucia
la
nia
abbiam
già fuori
AlV
scoprì
la
punto
Griso
china, fino al
estremità,
estremità
come
casa,
di
casa
leggano
;
era
gio,
villag-
del
la
un
figliuoli: son
—
che
più fuori,
trionfale (Gap. XXV.)
arco
un
La
nuità
conti-
dalla
alV
Si
(Gap.
"
far notare
dice
è
villaggio
fuori.
proprto
anche
medesima.
al
torie,
contraddi-
pel Manzoni
:
Romanzò
totalità
entrata,
addosso!
accanto
proprio
è
scorrete,
addosso!
paese:
nel
paese,
alla
vata
rile-
ben
vuol
non
alV
seguenti
passi
in
era
quel
casetta
caso,
casetta
usino
compresa
fondo,
questo
ì
pur
calcolo
a
alquanto
pensa
quella
quella
detto,
era
in
solamente
là
invece
quando
fuori;
di
case
era
che
stesso
al riferimento
discosta
era
eh'
intento.
suo
il Manzoni
Quando
casetta
Griso
direbbero
si badasse
non
ciascheduna.
che
si
che
diverse,
locuzioni
si
che
parmi
intanto
avrebbe
al
bondio,
Ab-
babilonia,
metteva
importante
rimanente
quando
di
aspettare.
un
tito
indispet-
una
chiesa,
canto
ac-
don
voltò
è
«
E
c'era
con
si
punto,
entrò
»
donne,
dopo
borbottare
lì ad
stette
due
XXV.)
proprio
paese,
nostre
certo
a
babilonia,
una
del
(Gap.
s'avviarono
un
a
seguitando
e
;
delle
Altri
trionfale.
arco
LUCIA
incontrarlo,
a
casetta
alla
DI
alV entrata
quella strada
su
è
CASETTA
,LA
suo
sua
donne,
scese
con
paesello,
casetta,
sopravansava
della
sua
melea.
ca-
LA
è
Ora
porsi
vedere
da
la
della
anche
di
del
cortiletto, sentono
che
Menico
i due
in
veniva
c'è.
e
alcuna
uscita
di
(per
potessero
arrivare,
o
strada
e
che
vien
•
E
io
che
penso
di
arte,
circostanza
che
appartata
dal
non
il
la
passini
Era
calpestio
alla
che
veniva
c'era
non
frettolosi
passini
casuccia
Ne
casa.
spazio
da
consegue
al
tra
di
di
sotto
lo sbocco
Castello.
•
senza
Manzoni
restante
di
supposizione
collocarsi
nello
Acquate,
quella
l'uscio
al-
ipotesi) voltare, prima
deve
Lucia
era
fermarsi
o
Lucia,
i
dove
arrivati, alla
di
di
aut:
di
la
Lucia
il
; ma
di Menico
cortiletto
terza
una
è
S'immaginano
possibile
passini
strada,
appena
casetta
di questa,
del
l'uscio
avanti,
i
tra
Dunque
passi !
fretta. (Gap. Vili.)
Aùt,
diritti;altra
passare
zioni
d'abita-
calpestio
diritto
air uscio.
fitto
appostati
convento.
sia, passerà
appunto
o
dal
su
falcidie
di
casetta
un
in
tali
decisiva,
stavano
s'avvicinano
che, chiunque
ferma
che
fuori
i cento
par
la
bravi,
che
mi
che
sera
più
e
onde
dir
potersi
supera
che
altre
sbocco,
tratto
non
dai
frettolosi,
della
quel
su
Iato,
dirimpetto,
villaggio, quando
fabbricati, che
Quella
da
maginare
im-
come
dalle
detto
guisa
osservazione
invasa
la
che
e
del
sotto
quate.
Ac-
dall'altro
alcuna
avesse
in
imporre
seguente.
non
di
isolata
Un'altra
casa,
ne
di
proprio
discosta
da
sia
strada
che
sensibilmente
villaggio:
e
che
dall'uno
al
si debbano
si
sia
nessuna
rimanersene
del
casa,
non
Lucia
della
sbocco
saprebbe
fila,e
sua
di
casetta
si
fosse
quale
lo
57
LUCIA
non
sopra,
una
DI
la
se
sotto
o
sopra
Se
CASETTA
delicato
un
ritorni
di
paese,
Lucia
e
mento
accorgi-
volentieri
era
separata
un
sulla
poco
anche
.
58
LA
Saraiìno
strada.
dalla
all'anima
fondo
armonia
sente
che
si accorda
semplice
quel
da
; come
di
e
del
Manzoni
alito
un
in
tile
cor-
senso
un
in
Spira
di
creta
se-
della
piccolo
suo
ritrosia.
ginal
ver
in
per
modesta
e
all'intorno, si palesa quasi
riservatezza
concetti
si
ma
quale compiacimento
so
la vita
con
chiuso
tutto
sfumature;
materiale,
fanciulla
innocente
LUCIA
DI
non
un
circostanza
questa
di
CASETTA
sti
que-
fragranza
tulliana
Ca-
:
Ut
in
flos
sepiis
Ignotus pecari, nullo
muleent
Quem
Ma
più
del
Manzoni
tus
la
conclusus,
nulla
Che
tenue
sfugge
la
un
grande
legata
nel
soltanto
di
ricomparisce
sposi,
e
il
non
diviso
del
era
Bortolo,
^
che
Fior
che
Ignoto
Cui
nasce
nella
che
a
quella
straniero.
Poi,
in
racchiusi
e
dall'aratro
molce
e
nutre
Orto
alFintorno.
chiuso
data
ricor-
dei
bravi;
dei
poveri
chioma
sua
dopo
aver
della
:
Mi
par
di
di
difeso,
illeso,
Tonda
sorella
o
all'intorno^
di
quelle parole
e
Trad.
^
e
pio
am-
angustie
cuore
orti
al gregge
Paura
le
e
^
alle
è
non
fuga
proprio dal
in
minuta
la presenza
nascondiglio
traversie
vengono
più
*
!
eonclusus
Lucia
fuga, l'effetto ci si rinnova
sua
Hor^
svolgimento
Così
nuovo
tutto
le
Renzo
lo
di
si accorge
cuore
con
il
Cantica:
la
; e
poema.
farne
per
anima
sapiente misura
con
cortiletto
pia
horius
intessuto
del
catastrofe
quel folto fico
folta
sponsa,
vicende, ond'è
e
esso
mea
imber,,.,
nella
della
misticità
a
è
aratro,
riflettersi
sacra
sorci"
hortis^
firmai sol, educai
aurae,
parvenza
grandi
coniusus
dovette
ancora
nasciiur
secretus
mia
il sole....
di
sposa,
L.
Toldo.
orto
chiuso
LA
vederla
bel
un
CASETTA
DI
quella casuccia,
appena
fico che
gli eventi
di
in
cui
su
sarà
non
un
foglie
di
pugno
le birbe
che
e
rente
fio-
di
benedizione
scalzata,
corre
pre-
sapevoli
incon-
pianta
povera
la
passò
E
dalle labbra
una
con
paese,
(Gap. XVII.)
muro.
che
Galdino,
pace,
con
fuor del
il vaticinio, uscito
fra
cappuccino,
il
passava
59
LUCIA
un
steranno
re-
secche.
di Lucia, ogni cosa
nella piccola casa
poi sempre,
che
diminutivi
ci è rappresentata
con
carezze.
son
cadetta
cortile
Aveva
un
dinanzi, che
quella
piccolo
E
la
(Gap. II)
;
veduto
aveva
strada, ed
dalla
separava
dal
nel cortiletto
alla
il
don
Rodrigo,
ventilati
saranno
e
notte
de'
zitti,nelle
e
tenebre,
nuovi
momento
davanti
alla
Poi
la
tutta
opposta
a
nostra
non
a
quella
per
strada
c'era
alla
se
casetta, quella casuccia
con
un
fico che
XVII.) All'entrata
casetta
delle
tutti
(Gap. XXV.)
passava
E
casetta
pia
la
:
più quieta
(Gap. Vili.)
e, in
casolare,
c'era
un
stra
no-
scopri
(Gapitolo
proprio
Lucia
la
la
del paese,
fuor
muro.
un
strada
una
allontanata
appena
donne,
quando
pian piano
della barca,
il
Dopo
pojese.
casetta, per
n'era
dalla
usciron
nessuno.
dal
zitti
insieme
passarono
del paese,
due
nostre
si
Lucia
Lucia, ch'era
fuori del
fondo
sua
e
dopo
partì
brigatella.Lucia, dal
bel
di
povera
cui
tardi,
casaccia
di
casetta
misurato,
passo
ciurmaglia
arrivarono
momento,
salire
per
alla
spalle
casetta
i bravacci
tutte, giacché
Cristoforo
disegni. (Gap. VI.) Renzo
alla
la
preser
qualche
di
le
nella
intanto
e
il padre
Pescarenico,
(Gap. VII) e poco
;
casetta,
mattina
volterà
i fratelli arrivarono
già
,
aspettato. (Gap. IV.) Più
Gristoforo
padre
di
dov^era
casetta
finestra
de' bravi.
quello scompiglio
di
convento
suo
alla
ano
et-
mur
un
,
(Gap. Vili.)Quella siffatta
uscì
da
affacciatosi
Stefano
e
cinto
era
accanto
alla
fale.
trion-
arco
vi rimise
Vili
il
piede,
V
60
LA
rimembranze
quante
scio, in
dalla
al
Lucia
casetta,
nella
canto
fu
finiti
di
buona;
dio
ad-
tutti
il
più
Renzo,
e
d'Agnese.
Vorticello
i
rare
prepa-
l'alloggio
anima
queir
a
volta
quello
casuccia
dissodava
suo,
ultimo,
Da
d'Agnese
povera
potesse,
seconda
la
per
XXVI.)
pensiero
sua
che
decente
disse
!
usci
madre,
dalla
staccò
queiru^
su
d'ogni oggetto
vista
alla
si
e
(Gap.
paese.
guai, il primo
dal
risvegliavano,
quelle stanzuceie,
sua
LUCIA
DI
lesi
giorni dopo
Due
CASETTA
pitolo
(Ca-
XXXVII.)
lo
Per
deir
casa
la
parola
se
non
torre
sua
di
delitto.
In
ben
simil
essere
di
di
delle
là dove
che
del
Rodrigo,
le
casucce
promontorio,
in
ville
branchi
don
sopra
pareva
mezzo
vegliasse,
V.)
e
son
come
di
tenebre,
a
una
meditando
castellacelo, finché
un
perduta;
gente
e
asilo
e
durò
ancora
ridivenne
dacché
ma
potè
dell'Innominato
il domicilio
guisa
vero
ricostanza
ciliato
deboli, quel luogo, ricon-
dei
Dio,
con
è
divenuto
tore
l'Au-
per
castello.
•
poter
macchinazioni
VI
(Gap. Vili.)
coli' umanità
Da
inique
palazzotto
nelle
palazzotto.^
(Gap.
pendìo,
sul
quando
sempre,
un
lo
e
covile.
un
addormentati,
galantuomini
un
è
scrittore,
o
falda
che, ritto
compagnia
il
indegnazione
piatta, elevato
alla
feroce
un
dello
sciagurate,
mura
ammucchiate
un
lui
l'orrore
pascenti,
pecore
la
di
biancheggianti
e
sparse
T
casaccia,
una
sulle
traluce
alla
riserbate
espressioni
signorile
propria
tal segno
a
con
villa
sia
è
passa
di
oppressore,
La
sprezzo.
Anzi
nelle
contrario,
questa
corrente
condividere
di
*
idee
l'opinione
del
siamo
condotti
compianto
a
non
Stoppani,
LA
vedere
credette
che
CASETTA
nel
segnato
di
r ho
«
descritta
«
aperta
«
di dentro
«
di sopra
«
riformata
«
addio
dal
Manzoni
appiè del
vecchio
; il
chi
t' ha
visto
le
soltanto
e
nel
dal
di
rivestiti
vede
di
da
e
non
so
da
sei
ad
queste
fico,
se
Oh!
esterne
altri
ne
1826.
si
e
pongono
opdi
esposte
di
sette
e
di
da
questa
legname,
capo
a
ripiani
di
non
ballatoi
che
di
più
è
che
e
da
e
dal
a
Lucia
; traforato
usci
tra
lato,
ogni
gono
sal-
terreno
ringhiere,
e
da
Quanto
al
quei luoghi.
la
certamente
di
in
di
serve
venti
ineguale altezza.
dappertutto
il muvettino
lati,a guisa
famiglinole
povere
finestre
lare,
rettango-
tre
casamento,
al
spalancati,
cortile
da
come
battenti
pesanti
vasto
aree
si affaccia
chiodi, stieno
un
gran
prima,
Chi
i due
metri, cinto
trovano
cortiletto, né
della!
o
mettono
e
morto,
non
di
tagliato in tutti i sensi,
e
scalette
20
un
quante
usciolini,
da
di
più
a
fu tutta
però nelle
conserva
del
davanti
aperto
abitazione
casa
topografiche
quando
teste
grosse
piazzale
anni
o
le apparenze
tipo
ingresso,
lungo
quella
anni,
nostro
d'
portone
si
di
generale,
disegno
appare
la folta chioma
abbattuto
ragioni
molti
da
trasformato
fico
suo
l'aspetto esteriore, che, quantunque
ancora
ma
tutta
Olate,
molti
Da
quella
».
all'autenticità
Eppure
sopra,
*
Acquate.
cortile, col
via.
fico
di
di
sporgente
muro,
A, di proprietà
proprio
;
prima
suo
in sulla
muro
Lucia
la
;
lago, col
il
verso
al
di
lettera
strada
alla
casa
ficio
|n quell'edi-
Lucia
tipo colla
faccia
la
vista
Io
di
casa
nostro
Fumagalli,
«
la
61
LUCIA
DI
e
casuccia,
di
Agnese
né
il
Mon-
•
1
*
Che
cosa
è
un
vulcano
?
Pag
10
62
LA
Resta
vedere
a
strada
di
ha
circostanza
io
penso,
che
dal
Lucia,
fico
che
la
della
sia
della
camera
sullo
sfondo
del
di
fico. Di
lato
da
appunto
questa
scoperto.
sul
facciata
della
un
casa
paesello,
chioma
folta del
cortile,
scoprì
e
fa
la
finestra
di
chi
che
vrebbe
do-
casetta
si
sale
Olate,
Fumagalli,
considerevole
e
la bruna
spiccasse
la
che
concepire
cortiletto,
coaseguenza
sinistra
questo,
di luna,
suo
faccia, che
desse
della
alla
per
di
vista
che
tal successione,
circostanze,
Lucia
pallido
la
Una
camera.
di
stata
collocare
dal
del
del
muro
è
al chiaro
barca,
scopri
il
sua
complesso
casetta
chioma
casetta,
sopravanzava
tal
un
della
una
secondo
fatto
Il
dubbio.
ogni
citamente;
espli-
racconto
bastare,
fisso alV estremità
sua
finestra
la
può
che
fondo
guardò
la
scoprì
fatto
levare
a
allorché
e
di
nel
vero
ov-
della
sbocco
lo dichiara
non
cader
lasciato
destra,
a
lo
verso
Il Manzoni
di Acquate.
ma
collocarsi
sale
chi
LUCIA
DI
deva
se
sinistra
a
CASETTA
ad
ma
tratto
rata
sepadi terreno
64
CASETTA
LA
nel
gnate
Manzoni,
cui
fu
esso
allaiiivo
un'
idea
Il punto
sulla
Abbondio
del
del
Gonìn
Lardniale,
il
davanti
da
s'avvia,
fedele
brontolando.
1840,
degli
benibsimo
sene
alla
del
paesello
del
dell'osservatore
vista
piazzetta
nell'originale
nell'edizione
prospettiva
sostanzialmente
di
immaginate
tratto.
in
rappresenta
furono
appariscono
non
e
vignetta
La
LUCIA
tipo di Olate,
nostro
dal
DT
paese
viene
chiesa,
La
alla
ad
che
sposi
a
darci
di
Olate.
essere
quale
don
lettiga dell'arci-
LA
che
vescovo,
viene
in
da
su
casetta
trionfale,
di
dalla
casetta
alla
vesate
la
sua
'
e
il
la
nostra
Vedi
G.
innanzi:
BlNDONI.
i monti
a
e
dello
al di
perchè,
quella
di
fronte
della
che
tesi
Ancora
-sulla
per
s' incammina
Olaie.
di
zione,
posi-
fianco
vanni.
Gio-
San
la
rappresenta
posizione
la
col
segna
a
parata
se-
fìnestre^a-
due
paesello, lasciandosela
guardante
ri-
caseggiato.
per
strada
che, uscitone,
del
essendo
dal
le
con
il
là dell'arco
destra
nascosta
sinistra
sfondo,
quelli oltre
sono
alla
scorge,
fale,
trion-
all'arco
corrisponderebbe
incisione
Renzo
verso
; e
fianco,
direzione
L'altra
dì Lucia,
sotto
sarebbe
resta
Renzo
prima
illuminato,
si
non
festa;
a
di
strada,
di
'
Lucia
almeno
o
; ma
La
Castello
di
profilo ideale,
con
La
per
65
LUCIA
DI
apparisce
quantunque
lago.
CASETTA
casetta
a
sinistra,
casa
forta
con-
quella casetta.
66
fine
Mettiamo
della
casetta
molti
dati
a
di
del
LUCIA
DI
CASETTA
LA
coiroffrire
quest'argomento
ci
quale
Lucia,
racconto,
che
e
che
pare
ci
il
risulti
lusinghiamo
tipo
dai
cor-
E
±\
B
A
Cortiletto;
A
a
D
risponda
La
casetta
suo
di
(V. Gap. XXXIII)
due
sopra.
Cucina;
; E
Scala.
alla
sostanzialmente
nel
Manzoni
B
Fico;
Andito
C
Stanza;
casetta
creatasi
dal
pensiero.
Lucia
due
aveva,
sole
quella
come
stanze
a
di
terreno,
Renzo"
e
altre
LA
CASETTA
67
LUCIA
DI
.
La
prima
a
delle
due
dei
cortiletto
Quella
fra
personaggi
che
la
cucina
hanno
che
è
clandestino, Renzo,
tavola,
il
per
che
fece
desinare;
loro
cucina.
servita
e
fu
di desinare
in cucina.
accolto
Manzoni
quelle nude
è
donne
si dessero
il lusso
in
stanza,
non
una
che
anche
don
con
credere
ruvide
e
e
V
visita
una
Questo
vuol
prima
delle
dire
due
l'uscio
aveva
cucina
fra
entrò
impannate,
due
alzò,
e
per
mettendo
"
«
fino
«
la
«
tutta
«
si
a
Ranzo,
e
la
.
cura
»
—
padre
delle
spalle
e
Cassine
Luera,
Giovanni
di
San
A.
Balbiani.
; ed
*
noci.
Va
«
di
che
quella
entrò
a
der
pren-
Lucia
Agnese.
ma,
la
quella
Gristoforo
territorio
sul
Cascione,
tra
si
d'entrarvi,
prima
Galdino...,
fra
madre
alla
e
chiata
un'oc-
segreto. (Gap. III.)Quest'al-
il
cercano
ipan-
appunto
era
In
diede
bocca,
e
cortiletto.
disse
»
stanza,
le
Olate, cioè
di
cura
il
padri,
chiedeva
noci
quale.
i
il dito alla
Le
sul
cerca
dietro
che
^
la
air altra
s'avviò
trattenne
si
volte
anche
dì ricever
terreno,
a
ingresso
il
se
(Gap. XXXVIII.)
cucina
quella
stanzette
d'
Caldino, per
le noci
che
entrò
cucina
Abbondio,
straordinaria.
così
fu
Menico
senz'altro, che
pareti,
e
fosse
non
a
clietti,
e le stoviglie si maravigliassero
loro
trimonio
ma-
sulla
il pugno
(V. Gap. VII.)In quella
potuto
il
per
presumere
il marchese
ha
nero
avven-
da
e
colazione,
La
scala.
stoviglie apparecchiate
le
povere
alla
i concerti
sul
dà
quando
battendo
(Gap. VI)
due
quelle
r incomodo
la
balzellare
quella
che
uno
che
vero
cipale
prin-
scena
mette
si presero
e
il ritrovo
e
usci:
mora
di-
consueta
per
due
; tanto
le discussioni
giorno,
altro
un
della
luogo
il
ha
stanza
dinanzi,
è
il
donne
Quella
casetta.
è
terreno
Il
e
di
Lecco
di là delle
la Bonaccina
alla
dei
Balabblo
Moniche,
con
Castagna,
Convento
da
un
tutta
Cabadone
poco
;
in Ac-
Cappuccini, ecc.
V
68
CASETTA
LA
tra
da
servire
doveva
stanza
da
legnaia,
LUCIA
DI
da
magazzino,
da
dispensa,
pollaio della
da
e
cantina,
cola
pic-
famiglinola.
cucina
quella
Da
pari,
non
un
con
e
rifinito, né
né
mendico,
Un
in
qua
un
pezzo
di pane....
alla
scala,
sconficcare
l'uscio
altri malandrini
stanza
esca,
accattato
accertarsi
che
indietro,
chio:
scala
solitudine
salì
Renzo,
e
Bettina
ne
nella
esse,
per
poi
l'accaduto.
uscire
Renzo,
in
quella,
sulla
né
terrena,
formando
tava.
mentre
Lucia.
(Gap. III.)
la
Torna
l'orec--
porge
quella
per
stava
di
secreta
da
sposa,
che
erano
e
dunate
ra-
si sparsero
la
lasciarsi
sul
viso.
stanza, dove
entrò
cina,
cu-
vare
troI due
poco
stanza
nella
angosciosamente
quale angosciosamente
a
quando
certamente
dovettero
Lucia
suo
un
nessuno.
che
e
ritirati nell'altra
Agnese,
c'è
quell'angoscia
Renzo
fuori
Cava
più interna, per
donne
E
loro
scel-
strada, attraversarono
Agnese
con
li raggiunse
anche
aveva
abbigliata
(Gap. IL)
gli
con
commissione
le
fatto
all'uscio
pianissimo
di pane.
superiore,
stanza
poveretti s'erano
dopo
tutte
fretta,
con
(Gap. Vili.) Su
Lucia,
e
né
la
per
scese
quindi Agnese,
raccontar
silenzio.
e
diritto
scala, guarda,
di
teva
met-
Griso,
va
ìion
:
via,
che
in
Il
mattina,
dato
fu
andar
entrato
stanza
ci sia
nessun
dando
zolfanelli, accende
e
all'uscio
va
la
nell'altra
entra
lanternino,
Gli
ed
quel pezzo
acciarino
pietra,
sinistro
occhiata
pian
dove,
terrena,
leratamente
di
quei del fico, entra
Chiama
quell'uscio
nella
sconficca
e
i suoi
per
la notte.
cortiletto,
come
quello
un^ altra
strada,
di
nel
terreno
come
in
scala.
carità,
spione.
Movendosi,
lì diede
e
alla
e
la
da
potè. (Gap. -VII.) Vien
come
del
chieder
a
l'uscio, entrò
sbagliar
di
finse
d'oscuro
cerVocchiate
là
in
e
metteva
cencioso
che
so
entrò
sembiante,
nel
altr'uscio
un
in--
lo ascol-
LA
quella
In
levò,
discorsi,
una
a
le
mazzetto
di
fiori, le
le
consegnò
e
spago,
che
senza
il racconto
date
Renzo,
delVorto,
parte
di
PIANO
uno
con
(Gap. Ili)
di
usciti
veduto
là.
dalla
uscì
speranza,
esser
un
comprendere
fatto
ancora
parole
non
per
strinse
Renzo;
a
abbia
fossero
ricevute
e
mano
ci
dalla
facesse
se
le
e
di tutti
bestie
come
avvolse
interlocutori
i tre
che
gambe,
di
capponi
le povere
una,
in
i
conclusione
come
a
otto
loro
stia ; riunì
fossero
ci
Agnese,
69
LUCIA
DI
credo
stanza,
Giacché
Agnese.
i
CASETTA
ragazzi,
da'
SUPERIORE.
B
I
Pianerottolo
A
che
;
di
Agnese
dietro
correrebber
gli
;
C
Camera
gridando:
di
lo
Lucia.
sposo!
lo
!
sposo
Nel
nostro
Torticello
legno,
e
è
di
e
risultato
là
un
piccolo
usciolino,
un
che
andito
mette
a
al-
d'Agnese.
scala
La
tipo
scala;
pie della
metteva
superiore.
scale,
(Gap. II)
il Griso,
in
consisteva
piano
ma
Camera
B
a
capo
Che
è
unica
Bettina
salì
plurale
un
finse
branca,
era
piccolo pianerottolo
un
se
quello
quando
un'
di
in
fretta
di
del
le
indeterminato
sbagliar
l'uscio, entrò
;
^
G4
LA
nel
gnate
Manzoni,
cui
fu
esso
e
ali
un'
del
inno
idea
11 punto
sulla
"S
nell'edizione
ii
prospettiva
Laidmale,
«^erve
fedele
davanti
s'avvia,
alla
brontolando.
del
paesello
da
1840,
degli
beni'-simo
del
dell'osservatore
vista
piazzetta
Abbondio
Gonin
sostanzialmente
di
immaginate
neil'originale
appariscono
non
del
in
rappresenta
furono
tratto.
vignetta
La
LUCIA
tipo di Olate,
nostro
dal
DI
CASETTA
paese
viene
chiesa,
La
alla
ad
che
sposi
a
darci
di
Oiate.
essere
quale
don
lettiga dell'arci-
G4
nel
gnate
dai
fu
esso
La
un'
arr
o
idea
Il punto
sulla
e
non
del
in
C
immaginate
nell'originale da
appariscono
Gonin
nell'edizione
il
prospettiva
1
1
d
sostanzialmente
di vista
piazzetta
Abbondio
)
de
LUCIA
tratto.
vignetta
rappresenta
DI
tipo di Olate, furono
nostro
Manzoni,
cui
a
CASETTA
LA
e,
serve
fedele
del
dell'osservatore
davanti
alla
s-b
n
La
o
alla
sposi
dare
a
di Olate.
paese
viene
chiesa,
s'avvia, brontolando.
degli
paesello
ben
1840, che
dei
ad
essere
quale
don
lettiga dell'arci-
LA.
che
vescovo,
apparisce
viene
in su
quantunque
con
lago.
dalla
alia
la
L'altra
di Lucia,
sua
I
e
il
la
nostra
Vedi
G.
innanzi
BlNDONI-
1 monti
delio
al ài
perchè,
quella
direzione
di
fronte
della
incisione
che
:
Ancora
la
coi
zione,
posi-
fianco
vanni.
Gio-
San
per
la
s' incammina
di
parata
se-
finestre^a-
segna
a
guardante
ri-
caseggiato.
rappresenta
posizione
Olate.
essendo
due
paesello, lasciandosela
sulla
del
per
strada
che, uscitone,
tesi
là dell'arco
dal
le
con
il
oltre
destra
alla
nascosta
sinistra
sfondo,
quelli
sono
scorge,
fale,
trion-
all'arco
corrisponderebbe
a
e
Renzo
verso
; e
sarebbe
resta
Renzo
prima
illuminato,
sotto
fianco,
si
non
festa;
a
Lucia
di
strada,
di
casetta
vesate
di
ma
;
'
Castello
almeno
o
di
per
profilo ideale,
casetta
La
trionfale,
La
da
65
LUCEA
DI
CASETTA
casetta
a
sinistra,
queUa
casa
forta
con-
casetta.
G4
nei
gnate
nostro
dal
Manzoni,
cui
fu
esso
La
e
all'arrivo
dei
non
del
appariscono
in
Gonin
immaginate
nell'originale da
Cardinale,
Il punto
di vista
piazzetta
nell'edizione
il
prospettiva
sostanzialmente
Abbondio
LUCIA
tipo di Oiate, furono
un'idea
sulla
DI
tratto.
vignetta
rappresenta
/J
CASETTA
LA
paesello
serve
benissimo
fedele
del
dell'osservatore
davanti
del
alla
s'avvia, brontolando.
La
degli
paese
viene
chiesa,
1840, che
alla
ad
sposi
a
darci
di
Olate.
essere
quale
don
lettiga dell'arci-
LA
che
vescovo,
viene
apparisce
in
quantunque
casetta
trionfale,
dalla
di
alla
vesate
prima
la
illuminato,
sua
e
il
verso
la
'
Vedi
G.
innanzi
BlNDONI.
sinistra
quella
di
della
incisione
clie
tesi
;
sfondo,
Ancora
le
con
fronte
Olate.
la
col
segna
per
zione,
posi-
s' incammina
fianco
vanni.
Gio-
San
la
rappresenta
di
parata
se-
finestre^a-
due
a
guardante
ri-
caseggiato.
per
strada
posizione
del
essendo
dal
lasciandosela
sulla
là dell'arco
destra
alla
il
oltre
quelli
perchè,
che, uscitone,
paesello,
nostra
dello
al di
nascosta
direzione
Renzo
fale,
trion-
sono
sarebbe
resta
all'arco
corrisponderebbe
a
; e
L'altra
di Lucia,
i monti
si scorge,
Renzo
festa
a
; e
fianco,
di
strada,
casetta
'
Lucia
non
ma
;
La
di
almeno
o
sotto
profilo ideale,
con
La
lago.
di
per
Castello
da
su
65
LUCIA
DI
CASETTA
casetta
a
sinistra,
casa
forta
con-
quella casetta.
66
CASETTA
LA
*
fine
Mettiamo
della
casetta
molti
dati
di
del
a
LUCIA
DI
*
coirofTrire
quest'argomento
ci
quale
Lucia,
racconto,
che
e
che
pare
ci
il
risulti
lusinghiamo
tipo
dai
cor-
E
A
a
Cortiletto;
A
a
D
nel
Manzoni
casetta
(V. Gap.
due
Cucina;
E
;
Scala.
Andito
alla
sostanzialmente
risponda
La
B
Fico;
suo
di
XXXIII)
sopra.
C
Stanza;
casetta
creatasi
dal
pensiero.
Lucia
due
aveva,
sole
quella
come
stanze
a
di
terreno,
Renzo"
e
altret
LA
CASETTA
67
LUCIA
DI
.
La
prima
a
delle
due
dei
donne
cortiletto
Quella
è
la
che
quelle
r incomodo
la
loro
cucina.
servita
e
fu
di desinare
in cucina.
accolto
Manzoni
le
e
Questo
vuol
dire
prima
delle
due
l'uscio
aveva
cucina
fra Galdino,
alzò,
sì
e
noci
fino
4f
la
«
tutta
«
noci
si
a
Ranzo,
e
quate.
cura
»
.
—
di
A.
"
le
spalle
e
Cassine
Luera,
Giovanni
Balbiani.
i panchetti,
e
ricever
tra
Gristoforo
; ed
noci.
Va
«
di
quella
a
entrò
der
prensi
Lucia
Agnese.
ma,
che
quella
In
*
la
appunto
era
cortiletto.
territorio
sul
Gascione,
anche
Galdino...,
fra
e
chiata
un'oc-
madre
alla
S
d'entrarvi,
prima
segreto. (Gap. III.)Quest'al-
il
cercano
che
dì
il
(Gap. XXXVIII.)
diede
bocca,
entrò
se
impannate,
disse
stanza,
alla
San
padre
padri,
Olate, cioè
di
sul
il
cucina
terreno,
a
delle
chiedeva
Le
la
V
fu
Menico
Abbondio,
cucina
quella
air altra
il dito
cura
e
e
fosse
non
a
quella
In
straordinaria.
cerca
dietro
che
«
i
per
s* avviò
mettendo
«
anche
don
pareti,
volte
la
per
trattenne
*
che
senz'altro,
ingresso
due
entrò
le
stanza,
una
stanzette
d'
sulla
il lusso
in
con
che
trimonio
ma-
dessero
si
credere
così
il
per
presumere
stoviglie si maravigliassero
visita
una
nero
avven-
da
donne
(V. Gap. VIL)
ruvide
e
scala.
il pugno
è
non
colazione,
potuto
nude
i concerti
e
il marchese
ha
quelle
loro
La
alla
sul
stoviglie apparecchiate
le
povere
dà
quando
battendo
Renzo,
(Gap. VI)
due
che
vero
quella
che
uno
mette
si presero
e
barellare
desinare;
il
per
è
cipale
prin-
scena
per
che
mora
di-
consueta
il ritrovo
e
usci:
altro
clandestino,
fece
due
; tanto
le discussioni
tavola,
hanno
ha
un
cucina
della
luogo
che
stanza
dinanzi,
il
fra il giorno,
personaggi
Quella
casetta.
è
terreno
Il
e
di
di
Lecco
là delle
la Bonaccina
alla
dei
Moniche,
con
Castagna,
Convento
Balabbio
da
«n
tutta
Cabadone
poco
;
in Ac-
Cappuccini,
ecc.
66
CASETTA
LA
*
fine
Mettiamo
della
casetta
molti
dati
a
di
del
LUCIA
DI
*
coirofTrire
quest'argomento
ci
quale
Lucia,
racconto,
che
e
che
pare
ci
il
risulti
lusinghiamo
tipo
dai
cor-
E
_LD
B
A
a
1
Cortiletto;
A
a
D
nel
Manzoni
casetta
(V. Gap.
due
Cucina;
; E
Scala.
sostanzialmente
risponda
La
B
Fico;
Andito
suo
di
XXXIII)
sopra.
alla
C
Stanza;
casetta
creatasi
dal
pensiero.
Lucia
due
aveva,
sole
quella
come
stanze
a
di
terreno,
Renzo"
e
altre
74
RA
spiegazione,
come
letterario, e
citore
Lo
la distanza
voltando
ci stan
storta
storta,
e
',
e
fosse
e
alla
può
in
moderno,
strada
tutte
come
acciottolata,
mi
ricordo
strada
come
Pescarenico,
di
un
a
'
tutta
Pianla
liirCARDO
per
lunghi
di
la
inteso
l'usanza
secondo
la strada
scendere
vorrei
di riferire
ora
che
lo
parte
rettifilo
{i meno
centi;
re-
strade
perchè
del
per
dire
da
tutta
che
del
ramente
fie-
paese.
quella
indicandomi
qualificava
non
plice
sem-
e
in
tratti
sassosa,
per
una
veccfiie
le
esser
sia
sta
congetturarlo. Que-
facile
resto
basta
evidente
qualche
al
stradale
ancora,
vecchietto, che
Tuttavia
(acciottolata).
abbia
linea
storta
la più breve
me
quella
tardi
accertarsene;
per
760,
Lucia,
di
arrivar
non
ben
del
territorio),la qualità
di metri
in serbo.
d'ogni altra,
da
conserva
militare
casetta
questa
più
parte è
dalia
per
carta
argomentare
Givate, poi
quasi saltelloni, giù-per
preferenza
a
(partendo
miglio detto dì
messo
mettere
uscito
un
Invece
carta
più
conia
da
sassosa,
quel tempo
a
sulla
forse
nel
1852,
926.
via
per
striache,
au-
perciò,
Canterelli
a
non
(Cap. VII.) Che
occhiata
E
Lecco
Mauri
Cristoforo,
conoento.
conto
misure
metri
a
prendendo
correndo,
viottola
si
da
È un'osservazione
n'andò
dettato.
metri
lungo
rife-
per
alle
uguale
comodi
Il padre
se
1825, parlando
austriaco
e
quella dei
sopra.
dell'antico
parte
sinistra,) misurata
a
del
propria
è
naturalmente,
precisa
Nuova,
porta
che
fa
sarebbe
miglio
su
non
del
il miglio
essendo
e
vedono,
vigenti nel Lombardo-Veneto;
allora
mezzo
tutti
si riferisce
proprio,
MONDELLA
milanese
scrittore
da
CASA
Olate
a
rissala
il Manzoni
tola
quell'appellativo di viot-
descritta.
Si
può
topograficadi Lecco-Castello, ecc. : ridotta
(1 a 4000). Lecco, fratelli Grassi, 1889.
supporre
da
Mauri
AL
CONVENTO
il
prendesse
dell'ultimo
luogo
modernato;
il
che
descritta
che
Volone,
dell'andata
degli
Abbondio,
notabile
viottola
quella
storta
sottinteso
letterario,
le
al
insieme
e
al
trovare
di
baleni
quei
fugaci
buio
coi
pensiero
della
storia
che
sono
ci
avesse
in
quel
con
tra
e
una
i due
sola
detto
paese,
Pescarenico.
di
:
e
Andò
che
il
è
Gli
che
È
in
viottola
comunicazione
vrebbero
douno
promettersi
com-
identità
l'autore
altro
essa
persona.
una
si
senza
coautori,
per
per
codesto
nella
di
ferimento
ri-
un
l'altro
e
travedere
identica
mette
don
esprime:
invece
Manzoni,
definitivo
giù
del
lui, rifacitore
a
mentre
tutto.
supposti
e
di
fosse
nota
;
quali
l'estensore
letto
si
l'uno
lascia
troppo,
di
lettore
dell'anonimo,
circospczioni
il
casa
quasi
già
cosa
a
Castello.
trattando
il Manzoni
sassosa,
e
strada
tiro.
onde
il modo
alla
mente
vera-
di
lettore,
brigata
il
giocargli
per
però
colla
sposi
che
al
presenteremo
e
sulla
altro
di
diritta,
storta
Cimitero
sarebbe
tosto
strada
a
condotto
l'attuale
non
sulla
veramente
avrebbe
presso
viottola-
Questa
lo
che
sassosa,
pensare
piegando
tratto
viottola,
un'altra
prendesse
ram-
volesse
si
portatosi
breve
dopo
e
della
certamente
non
Cristoforo,
padre
Acquate,
sopra
anche
Manzoni
superiore
tratto
oggidì
quando
del
viottola
la
Pescarenico-Olate,
strada
È
che
ragionevolmente
invece
75
PESCARENICO
DI
non
come
che
se
e'
Olate
è
CASA
M
Volone.
torrente
DON
delle
Stato
ABBONDIO
vecchie
La
Riepilogo.
—
la
del
sera
vemaria
il
sorprendere
a
l'ora
curato.
L'a-
1628.
dell'anno
giunta
e
di
cura
—
Agnese.
novembre
suonata,
era
recarsi
10
di
bugia
—
La
strade.
—
Olate.
Era
DI
CASA
ALLA
Il
MONDELLA
convenuta
Renzo
per
Lucia
e
,
Tonio
Agnese,
zitti
Zitti
Gervaso
e
tenebre,
nelle
già
sono
a
sulle
in
mosse.
usci-'
misurato,
passo
,
casetta,
dalla
ron
quella,
sero
orti
si
V
i
e
divisero.
di
angolo
a
per
essa;
Agnese
in
accorrere
picchiarono.
Lungi
(Gap.
anzitutto
strada
tra
lo
con
bravamente
gli
lì
e
casa,
dietro
più
po'
un
fermar
'
Perpetua,
di
scempiato
alla
porta,
e
VIL)
il
che
a
ma
si
scel-
ma
nascosti
loro,
tempo
Tonio,
s'affacciaron
quella
a
rimaser
con
;
viottole,
Per
vicino
promessi
impadronirsene;
Gervaso....,
quella
due
I
paese.
che
Abbondio
don
visti.
esser
arrivaron
campi,
innanzi,
e
non
per
di
casa
del
fuori
strada
d'attraversarlo:
stata
alla
diritto
andava
la
preser
sarebbe
corta
più
La.
e
pensiero,
corre
tra
che
Olate
possa
e
trattarsi
il Galdone,
di
e
fa
ALLA
triangolo
ultima
la
chiesa.
dell'abitato
di
i
avendo
per
notte
così
vedere
essa
e
era
è
venuto
in
alla
destra,
su
di
casa
Tonio
dai
sulla
espressioni,
il lettore
perchè
piazza;
si
divise,
andarono
nascosti
che
resta
La
; il che
Tonio
e
stabilita
la
viottola
vuol
fermi
restarono
quando
Così
dietro
deve
nel
Gervaso
direzione
esser
gata
la bri-
che
la
alla
brigata
porta,
quell'angolo,
dire
che
punto
dov'erano
posta
quel
alla
non
vi
ma
si
non
da
si staccaron
di
la
attraversata
si affacciarono
nascondersi
surriferite
quando
Lucia,
e
i fratelli
e
a
rimasero
Renzo
all'ingresso,
le
avendo
mato
forsul
uno
persuadersi
quell'angolo,
a
porta,
alla
davano
Gonsiderando
dovrà
di
angolo
pubblico,
davanti
piazza
orti.
negli
che
divisero,
qui si parla,
di cui
spazio
casa,
arrivaron
V
dietro
a
del pae-
lì si
e
s'affacciarono
sullo
quella
Resta
sinistra
nascosti
tutto
attualmente
discese
Abbondio,
lati della
due
l'altro
sagrato,
don
(Gap. VII.) L'angolo
quell'unico, allora
fuori, quella
viottola,
quella
Gervaso
e
di
farsi
il curato.
per
rimaser
specifica
compagnia,
alla
o
quantità
volendo
Non
buona
fosse
picchiarono.
case,
viottole
una
si
viottola
sorprendere
promessi
;
sola.
una
di
XXXIII
Gap.
per
alla
dizione
con-
delle
plurale
che
fatta,
Andando
due
al
per
prese
quel
valore
viottola
una
cui
se
vicino
I
era
Renzo
stessa
altro
giacché
indeterminata;
vedere,
che
notare
qui
aver
quella
troppo
alla
gli orti
lato
un
per
dall'altro.
campi
anche
può
setto.
da
è
rispondere
poter
per
sopra
lunga
vigne, ed
fra
e
qual
visti, quella
esser
non
campi
rasentare
Faremo
che
fra
tutta
però
pezzo
po' troppo
un
di
Olate, sulla
di
e
bel
un
vantaggio
corre
lontana
Acquate
sarebbe
77
ABBONDIO
DON
sboccare,
a
il
DI
di
Oltreché
bilanciare
non
due
colle
viene
strada
CASA
loro
parte
sero,
mosrivati,
ar-
loro.
mino.
camme-
78
del
ridionale
lo
sinistra.
dalla
di
doveva
l'opposto
del
tipo di Olate
ultimi
di
la
che
raggiunge
Ha
l'aspetto
dai
fianchi
metro
di
o
alla
spini.
Ai
rive.
delle
giunta
al
torrente.
1826
; e
questo
di
c'è
nel
ce
di
di
altra
n'era
di
apparisce
di Lecco
territorio
stato
alla
di
quale
che
cose.
ora
sotto, si avvallava
dal
di
durò
verso
di
fino
il Volone
quel
nel
del
ricorda
ancora
Dall'altro
fino
Olate,
tipo mappale
chi
uno
sull'orlo
l'alveo
cose
di frasche
per
proseguire
che
serve
tempo
siepi
strada
uri
se
al
cammina
per
a
e
e
piccolo argine,
e
fino
so
non
con
la
alla
sassoso
tanto
Renzo
esso
Acquate.
asciutto,
si
la
campi
di
largo
acqua,
di
i
destra,
estremità
condizione
come
strada,
fondo
paese,
dagli
presso
strada
spesso
cessava;
miserevole
Acquate,
del
modo
a
non
secolo,
nostro
molto
c'è
Se
Volone,
Questa
la nota
alle
tempi
Bonacina,
alla
Olate
erbacce,
gente
chiudono
lo
di
è
più;
viottolo,
stretto
di
fin
dalla
fossatello, dal
un
rivestiti
transito
e
di
di
case
di
avendo
discende,
diritta, tra
interseca
e
poco
dell'uva
la
le
e
strada
origine
Bonacina,
quasi
di
il Volone.
ha
Ivi, scavalcato
linea
con
sinistra
sua
di
strada
osservi
dall'alveo
chiama
si
correndo
Chi
tracciata
Albano,
monte
Olate.
continua
quella
a
mentre
estrei;nità
linea
questa
che
di Acquate
;
chiesa,
torrentello, che
del
sinistra
chiesa
tutto
piccolo
declivi
alla
che
dunque
gli orti.
e
torrentello, che
piccolo
Questo
case
vedrà,
in
corrisponde
un
le
lungo
alla
del
è
non
all'altra
sboccare
quando
fuori
viottolo
quel
inferiormente
sempre
strada
strada
capo
doveva
non
paese,
però
metter
capo
che,
la
Sulla
Acquate.
quella,
per
quella parte,
da
strada,
quella
una:
salendo
Rammentiamoci
casetta, presero
Questa
paese.
MONDELLA
la brigata,
e
paese,
alla
ebbe
usciron
il
CASA
DA
lato
passa
al livello
la strada
stamente
modedi ess#.
ALLA
e
CASA
fattasi in tempo
dalia
quando
sul
da
Lecco
dovette
la nostra
Difatti,per
alcun
indizio
una
Una
così
colle
fosse
due
rato
conside-
strada,
più
ancor
è nel
brigatella, non
difficoltà
di
che
pure
nepinternazionale,
guado.
vera
che
an-
il ponte, talché
era
il Volone
quei tempi come^
meglio di adesso.
renti.
cor-
maraviglia;
continuità
e
a'
e
è
rilevasi
a
sue
apparisce
non
e'
passarlo
sì che
far
e
non
comunicazione
doveva
dalle
strada, allora
Bergamo,
a
Rodrigo
strade
1826;
la
quello,veniva
ponte
autografa
lungo
Bione,
immediata
questo
redazione
di
interrotta
e
del
mappa
79
ABBONDIO
pioggia letto
di
mancanza
nella
don
di
DON
attraversata
impunemente
La
DI
straordinarie
racconto
incontrate
di notte. E bagnarsi
quantunque
quel cammino,
i piedi, nemmen
Siamo
colla nostra
sogno.
per
storia
in un
ranno
periodo di bel tempo : ce lo mostrei pleniluniisereni
e le splendide aurore,
(Vedi
su
Vili
Gap.
dire, di qui
poi lo udremo
Renzo
a
mino
quella vecchietta, sul camle domanderà
se
fuga, quando
XVII)
e
giorni da
due
può
della
sua
evitare
la
e
strada
Tanto
polvere!
una
La
XVI.)
floscio
viottola
come
,
stradette, che
cola
Non
che
di
là,
come
il povero
Renzo,
si
pur
quella
quanto
trovava
allora
tanto
alla
casa
l'agosto
del-
arsure
di
Tonio;
e
il
per
minare
cam-
a
quell'alveo
bene, che
aveva
gelsomini, dove
muricciuoli
quelli della vigna di Renzo
partivan da quella, come
metteva
sarà
per
vere,
pol-
una
piove! (Capitolo
cammino
lungo
peste, nelle
stradiccìuola
da
siepi di qua e
era
appoggiato
cancelli
che
c'è
si
non
di
quell'alveo.Serviva
su
o
della
tanto
Abbondio,
don
per
da
non
e
tempo
che
facilità
stessa
quella viottola,al tempo
1630;
dove
maestra,
a
; e
la
coi
altre
stradu-
dell'amico.
inutile aggiungere,
che
la
cura
di Olate
80
CASA
DA
si
descritta
trova
difficile
in
disseminata
dice,
in
superiore
della
Zuechi,
marcadoni,
autem
farlo,
di
cercato
incomodo.
il
d*
strada
la
cioè
e,
lasciato
la
vigna
che
l'orto
alla
arrivarono
queir
r
po' più
angolo
innanzi,
Perpetua,
piato
porta,
e
divisero.
dietro
e
di
e
la
e
a
fatti
grave
tutte
son
pa«te,
vennero
sopra
e
alla
I
di
per
metteva
è
l'uscio
due
essa;
per
(Gap. VII.)
e
sulla
scesi
là, ridi-
Di
Abbondio,
piazzetta,
e
la
tra
tolo
(Capi-
cantonata;
nascosti
loro,
tempo
Tonio,
Gervaso,.... s' affacciaron
;
cautamente,
con
In
garono
pie-
sinistra,
rimaser
Agnese
accorrere
esser
sboccare
attuale,
impadronirsene;
picchiarono.
alla
don
promessi
di
casa
pel Volone
chiesa.
sulla
stata
strada,
su
a
di
paese,
non
attraversatala
casa
del
alla
Renzo
la
usciwn
sarebbe
quella
su
di
piazza,
che
quella
casa
che
usciolino
li si
diritto
si avviottolarono
e
vicino
XXIX)
suo
fuori
s'andava
Olate, poco
fino
al
sempre
d'oggi
pia corta
passi
sinistra,
di
dire
aveva
con
La
scelsero
ma
dall'altra
strada
Per
uno.
poter
anche
strada
Acquate.
pochi
a
e
di
Abbondio;
visti. Dopo
di
giorno
la
preser
e
attraversarlo,
don
miniare
cinque personaggi
I nostri
Riepiloghiamo.
casetta,
superioris
passeggiate.
comode
e
amene
dalla
Al
(Gap. XXV.)
Ca-
Cabadoni,
senti
dovere,
suo
Villula^
UH
plures
egli (salva la pelle!)
che
^Cardinale,
cura
et Bonacince
si
non
vi
difficilisest, et
Ecclesia
ab
Abbondio
don
niente
Animarum
Vicus
Luerce,
inferioris, dlstantis
et
nominate
son
eommissa,
subjectce sunt; prweipue
essere
inferiore, distanti,
e
siquidem
laboriosa;
primis
cui
chiesa.
Rectori
hvjus
Eeclesioe
fra
casali;
come
altre, per
di
preferenza
a
miglio
un
arcivescovili,
registri
molti
Bonacine,
le due
si
nei
faticosa,
e
MONDELLA
a
con
bravamente
ma
un
fermar
lo
scem-
alla
80
CASA
DA
descritta
SÌ trova
difficile
due
si
dice,
Bonacine,
in
superiore
della
Zucchi,
che
-Cardinale,
di
cercato
il
(Gap. XXV.)
amene
comode
e
casetta,
d'
la
I nostri
e,
lasciato
la
vigna
l'orto
alla
queir
XXIX)
divisero.
dietro
V
angolo
innanzi,
po' più
Perpetua,
piato
porta,
e
di
e
e
a
grave
tutte
son
pa«te,
vennero
sopra
e
alla
I
di
per
metteva
è
l'uscio
due
essa;
per
accorrere
picchiarono.
Abbondio,
piazzetta,
e
la
(Cap. VII.)
tra
tolo
(Capi-
cantonata;
nascosti
loro,
tempo
Tonio,
Gervaso,.... s* affacciaron
scesi
là, ridi-
cautamente,
con
impadronirsene;
e
sulla
Di
rimaser
in
garono
pie-
sboccare
attuale,
Agnese
esser
alla sinistra,
don
promessi
di
casa
pel Volone;
chiesa.
sulla
stata
strada,
su
a
di
paese,
non
attraversatala
casa
del
alla
Renzo
la
usciwn
sarebbe
quella
su
di
piazza,
che
quella
casa
che
usciolino
lì si
la
e
vicino
arrivarono
corta
si avviottolarono
e
Olate, poco
fino
fuori
diritto
fatti
passi
sinistra,
di
suo
personaggi
pia
La
scelsero
dall'altra
strada
al
sempre
d'oggi
strada
s'andava
ma
pochi
a
e
che
Abbondio;
visti. Dopo
dire
aveva
con
giorno
la
preser
e
attraversarlo,
don
poter
anche
cinque
di Acquate.
strada
di
Per
uno.
passeggiate.
Riepiloghiamo.
cioè
Al
Ca-
superioris
miniare
sentì
dovere,
suo
Villulce
Cabadoni,
et Bonacince
si
cura
UH
plures
Ecclesia
non
vi
difficilisest, et
egli (salva la pelle!)
farlo,
incomodo,
dalla
ab
Abbondio
don
niente
Animarum
Vicus
Luero3,
inferioris, distantis
et
noniinate
son
eommissa,
subjectce sunt; pra^cipue autem
marcadoni,
essere
inferiore, distanti,
e
siquidem
laboriosa;
primis
cui
chiesa.
Rectori
hvjus
Eeclesioe
fra
casali;
come
di altre, per
preferenza
a
miglio
un
arcivescovili,
registri
molti
in
disseminata
le
nei
faticosa,
e
MONDELLA
a
con
bravamente
ma
un
fermar
lo
scem^
alla
ALLA
Quando
CASA
dopo
poco
fratelli, trovò
due
salutò
anche
le dette
e
aprire
ai
che
la
Agnese,
bere
a
ad
scese
ch'ella
veniva
da
Giovanni.
San
Buona
«
si
a
I tre
Giovanni
»
nominò
e
triangolo,
alla
occorre
una
Castagna.
si trovasse
su
G.
non
BiNDom.
non
casa
dall'ultimo
Olate,
a
Acquate,
Ma
la
se
gli lasciò
volata
quella
dov'era
paese
se
gran
*
di
dove
strada,
diretto
Mondella,
dei
che
tre
Io
chiudono
Castello
solita
dire
iscoprire
per
v(eino.
passetto
un
sono
dell'anonimo
Perpetua:
"
più vicini
paesetti
in
quasi
?
quest'ora
da....
Vengo
*
adisse
Agnese,
sera,
Diene,
del
loro
81
ABBONDIO
Perpetua
con
nome,
per
DON
DI
e
San
zione
circospe-
di
che
più,
non
che
uno
all'opposto capo
non
poteva
nominati.
e
nire
ve-
80
CASA
DA
si
descritta
trova
difficile
Bonacine,
le
due
si
dice,
di
casali;
cui
siquidem
subjectce sunt; prceeipue autem
Zucchi,
mareadoni,
inferioris, dlstantis
et
Abbondio
don
niente
di
cercato
il
farlo,
incomodo.
comode
e
casetta,
cioè
d'
la
strada
e,
lasciato
la
vigna
che
alla
arrivarono
XXIX)
V
angolo
Perpetua,
piato
porta,
e
innanzi,
po' più
di
e
e
a
suo
grave
tutte
son
fatti
pa«te,
vennero
sopra
I
di
per
e
metteva
è
l'uscio
due
per
accorrere
Di
scesi
là, ridi-
e
la
con
Tonio,
Gervaso,.... s' ajfacciaron
(Gap. VII.)
tolo
(Capi-
nascosti
loro,
tempo
tra
cantonata;
rimaser
In
e
sulla
Abbondio,
attuale,
impadronirsene;
picchiarono.
sinistra,
piazzetta,
Agnese
garono
pie-
cautamente,
don
promessi
essa;
esser
sboccare
chiesa.
sulla
di
casa
pel Volone;
alla
a
di
stata
strada,
attraversatala
casa
paese,
non
su
Renzo
la
del
alla
quella
su
di
alla
che
quella
usciwn
sarebbe
diritto
casa
che
divisero.
dietro
la
piazza,
vicino
usciolino
li si
e
corta
si avviottolarono
e
Olate, poco
fino
con
fuori
più
La
scelsero
passi
l'orto
di
al
sempre
d'oggi
strada
s'andava
ma
dall'altra
strada
aveva
cinque personaggi
Acquate.
sinistra,
a
e
di
pochi
visti. Dopo
dire
poter
anche
giorno
la
preser
e
Abbondio;
queir
Al
I nostri
attraversarlo,
don
di
Per
uno.
passeggiate.
Riepiloghiamo.
dalla
dovere,
suo
(Gap. XXV.)
amene
miniare
sentì
si
Ca-
superioris
egli (salva la pelle!)
che
^Cardinale,
Cabadoni,
et Bonacince
non
Villula3
illi
plures
Ecclesia
ab
cura
difficilisest, et
Vicus
Luerce,
vi
distanti,
Animarum
commissa,
laboriosa;
essere
nondinate
son
inferiore,
e
chiesa.
della
Reetori
hujus
primis
fra
come
altre, per
preferenza
superiore
miglio
un
Beclesioe
a
arcivescovili,
registri
molti
in
disseminata
in
nei
faticosa,
e
MONDELLA
a
con
bravamente
ma
un
fermar
lo
scem-
alla
ALLA
Quando
CASA
dQpo
poco
fratelli, trovò
due
salutò
anche
le dette
e
ad
scese
ai
che
la
Agnese,
bere
a
aprire
ch'ella
veniva
da
Giovanni.
San
Buona
«
si
1 tre
da....
paesetti
in
quasi
Giovanni
più
vicini
si trovasse
su
dov'era
paese
se
G.
non
BlNDONl.
Acquate,
Ma
volata
casa
dall'ultimo
Olate,
a
la
se
gli lasciò
non
quella
di
«
dove
strada,
diretto
Mondella,
dei
che
tre
lo
chiudono
Castello
solita
dire
iscoprire
per
vicino.
paesetto
un
sono
Castagna.
gran
Perpetua:
»
nominò
dell'anonimo
una
disse
»
e
"
triangolo,
alla
occorre
?
quest'ora
a
Vengo
«
Agnese,
sera,
viene,
del
loro
81
ABBONDIO
Perpetua
con
nome,
per
DON
DI
e
zione
circospe-
di
che
più,
non
che
uno
all'opposto
non
San
capo
poteva
nominati.
6
nire
ve-
DA
CASA
MONDELLA
del
vignetta
La
a
si
cui
Gap.
che
piazzetta,
con
combinate
la
don
le
topografia
di
vedere
(sia
quella
della
della
caso
casa,
medesima.
fianco
alla
ABBONDIO
DON
del
donne
il
Abbondio
insieme,
posizione
alla
fa
DI
fine
principale
presentate
son
XXIX,
alla
Gonin
la porta
rappresenta
CASA
ALLA
Gap.
e
Y altra
dal
lato
finestra,
accidentale,
con
canonica,
casa
;
perfetta
che
II,
del
della
illustrano,
o
pensato)
conformità
LA
CASA
DI
DON
ABBOOT)IO
DESCRIZIONE
PIAN
Nella
esistere
a
salotto.
narrazioni
della
la
inoltre
abbiamo
àndito,
un
dalle
rilievi
ADIACENZE
Abbondio
terreno
Questo
riconobbe
E
don
pian
dai
assodato
cucina
una
dell'anonimo,
visita
di
esistenza
fermate
con-
; la
arcivescovile
quale
cantina
una
un
e
di
e
stalla.
una
Abbiamo
di
anche
di
in
sulla
mezzogiorno,
unico
dove
per
Agnese
paese
Il
orti
per
cercare
registro
di
e
ragione
della
del
di
chiuso
da
piazza,
che
al
parroco.
ha
Uno
casa.
; e
quello
è
È
questo
tolo
(Capi-
don
bondio,
Abdal
scapparono
castello
parlato
a
vece
in-
ora
attualmente
quando
ricovero
ci
che
tacitamente
Perpetua,
quello
:
piazzetta,
sulla
uscirono
e
muro
quella
per
visita
strada
principale,
metteva
che
quQÌVusciolino
XXIX.)
strada
di
uscio
il
allora
scoperto
uno
usci
due
trovato
ch'era
ponente,
dà
r
TERRENO
di
casa
TIPO
E
minato.
dell'Inno-
ancora
settentrione
di
due
unito
84
alla
septentrionali
facciata, e,
V altro
;
presente
^est ante
Dal
scomparsa
dove
che
fico,
del
appiè
ch'ella
e
di
Abbondio
entrano
che
passo
entrati
senza
passarle,
stanze
:
Lì, dopo
cucina.
veduta
e
quella
casa,
la
di
fu
dell' 8
Uscito
di
la
occhi,
ed
vide
entrava
casa.
studiò
mala
Le
voglia,
sua
tra
l'andito
in
diede
il passo,
un
una
la
che
orticello
voce,
di
nel
colla
per
la
fu
porre
supdi
prima
dalla
essa
ritenne
da
raggiunta
e
volta,
minando
camverso
alzando
dinanzi
pochi passi
casa.
Perpetua
Abbondio,
camminava
la
teva
met-
separato
Renzo,
mentre
che
entrò
e
porci
l'orto
e
quale
don
giro,
necessario
quando
raggiunse,
altre
per
ne
;
cucina;
in
riteniamo
promessa,....
Perpetua
indietro
altr'uscio
quindi
di
casa
un
esclamato
dopo
È
noi
sono
crescere
salotto,
un
novembre,
dalla
della
casa
che
senz'altro,
quello
mattina
Renzo.
fosse
ogni
;
che
un'occhiata
per
stello,
ca-
direttamente
e
(Gap. XXX.)
ponente,
il
data
fuori,
la cucina
che
chiavi
all'uscio
per
desolazione,
nell'orto.
dal
respinge
comunica
aver
andaron
baroni,
L'orto
vede,
l'andito
dunque
li
vanno
naso,
si
che
peste,
una
al
mano
di
senton
principale)
porta
veleno,
un
la
con
la
Ecco
XXIX.)
ritorno
aiuto
senza
casa,
sate,
po-
guerlo
distin-
per
(Gap.
di
quello
è
nell'andito, (questo mostra
fanno
per
tanfo,
in
chiamava,
casa,
quale
colle
insieme
Perpetua,
e
; ed
strada
che
alla
cucina,
sulla
i danari
dall'altro, Vorto
qui: Don
chiaramente
colla
dà
sotterrò
Perpetua
viridarium
quoque
emerge
comunica
dall'andito
si accede
strada
una
domus.
manzoniano
settentrione
a
mente
probabil-
d'
mezzo
alterum
:
all' antica
dedurre,
per
majorem
racconto
Torto
casa
parte
a
davanti
dovuto
dalla
portam
viridarium
est
ponente
a
abbiam
come
separato
al
ABBONDIO
DON
conjunctum
domul
casa:
DI
CASA
LA
distante
apriva
sulla
gli
a
lui,
dalla
l'uscio;
soglia,
86
LA
struite.
Noi
lettore
il
abbiam
CASA
DI
di salirle
prima
ABBONDIO
DON
loro, presenteremo
con
tipo del pianterreno
di
cercato
costruire
coordinati
manzoniano,
dal
tipo mappale,
dal
signor
e
sui
di
Olate,
PIANO
adiacenti,
del
dati
quel
a
si
ai
ricava
offerteci
gentilmente
e
che
racconto
che
poco
indicazioni
a
Curato
luoghi
al
risultati
di
nostre
TERRENO.
Esf
X
Orto
del
b
a
Fico
Sua
Nord
Cavolo
Orlodd
«
Ovest
a
visite
a
Andito,
quella
ci lusinghiamo
b
Salotto,
intese
Cucina,
e, come
casa;
il nostro
che
allo
e
stato
descrivere.
àndito, l'altra stanza
di
Se
d
per
Cantina,
Scala.
e
Lucia,
di
la casetta
tipo corrisponda
quella
il salotto
è senz'altro
che
casa
è
di
stanzialment
so-
il Manzoni
fianco
la cantina
;
l'
al-
quella
CASA
LA
che
conteneva
la
che
rimetteva
lo
I
e
DI
botticina,
stomaco
87
ABBONDIO
DON
dove
ci
don
a
il vino
stava
Abbondio.
toli
(Capi-
XXX.)
PIANO
Giunti
sul
all'uscio
SUPERIORE.
pianerottolo,
della
i due
fratelli
ch'era
stanca,
s* avvicinarono
alla
di-fianco
scala;
t
SUPERIORE.
PIANO
Est
I
a.
I)
Kord
Sui
Ovest
a
6
Scala,
Pianerottolo,
d
gli sposi
era
Si
strinsero
sul
dunque
il
davanti
parete
suo
al
tavolino
la
striscia
Abbondio,
(Gap. Vili.) L'uscio
e
don
seduto
stava
luce
don
interna.
muro.
dove,
di
di
Stanza
pianerottolo,
dell'uscio, per
usci
e
più
Stanza
all'entrar
che
Abbondio
in
con
faccia
dei
fece riscoter
due
alla
telli,
fra-
Lucia
;
88
e
LA
di
gli
dove
per
CASA
il
le
dietro
rilievi
al
di
se
et
duo
cubicula
collocarne
alcuna
ogni
tre
superius
troviamo
non
da
cucina.
Abbondio
don
luce,
scondere
na-
trò
riscon-
non
stanze,
lignarium,
la
a
corrispondenza
In
che
non
sopra
Cessata
essi.
punta
andarsi
per
arcivescovile,
superiore
piano
autem
respiro,
in
piano,
pian
on
spalle
visita
della
ABBONDIO
DON
entrar
sposi
rattenendo
piedi,
ai
DI
andò
cando
cer-
....
tastoni
a
interna,
più
che
s'intende,
in
locuzione
usata
nella
e
V
chiuse
!
casa!
!
di
fuori
questa
eh'
Renzo,
povero
dell'oppressore,
l'apparenza
la
vittima,
Così
la
è
in
:
quella,
!
Perpetua
«
!
casa
stessa
terreno
a
entrò
tuttavia
gridando
interna,
di
fuori
»
il
Intanto
aiuto
(più
;
stanza
trovò,
lo
stanza
una
ed
scala;
seconda
Lucia:)
dentro,
tradimento
questa
la
a
piazzetta
alla
per
di
metteva
sulla
dava
relazione
casetta
si
che
uscio
va
e
mentre
spesso
era
il
don
lui
avrà
l'oppresso,
era
Abbondio
che
faceva
mondo
dice
rebbe
parun
Manzoni,
,
voglio
dire,
cosi
andava
nel
secolo
decimo
settimo.
pruso.
so-
LA
campanile.
Il
in
La
—
Olate.
sulla
"
!
della
V ombra
ed
sul
oggetto
indizio
erboso
di
dal
lato
di
che
riflettere,
erboso
il fatto
è
della
Ecclesiam
est, et
circumdatur.
a
verun
ostacolo
all'azione;
un'allusione
allo
fuga
del
lato
stato
giorno.
pure
il cimitero,
Coeme-
orientali
parte
non
ogni
:
come
'"era
et
circostanza,
Questa
racconto,
cata
spic-
quel tempo
muricciuolo.
nel
della
A
;
appariva
non
spazio,
emerge
forse
di
mattina,
un
luna
e
piazza
come
:
lunga
bruna
sguardo,
di
e
di
V ombra
fuori
certo
gridare
a
(Gap. Vili.)
un
per
gno
se-
guardava
chiaro
quasi
da
Muro
Il subbuglio
dava
che
stendeva
all' intorno
ante
non
lo
mezzogiorno
meridionali.
in
lucente
e
vivente,
chiesa
chiuso
terium
si
arrivava
alla
alla
—
non
diede
bel
più
distinguere
persona
nemico
si
e
più
e
piano
dove
davanti
il
chiesa,
poteva
relazione
Agnese.
e
finestra
una
Era
»
il
chiesa,
campanile,
si
fin
che
del
acuta
Ma,
!
in
Menico
Lucia
Renzo,
aprì
della
aiuto
e
banditi.
I
—
ritirarsi,
piazza
aiuto
di
fuga
vedendo
L'assediato,
di
i bravi
Ambrogio,
—
topografìa,
CATASTROFE
porta,
anzi
ben^
quel joia/io
delle
settentrionale,
a
per
cose;
e
quella
90
col
pei morti,
aliquando
campanile,
l'antica
da
In
Jìcata.
si
facilmente
di
o
corre
1890
il
di quanto,
Prima
; cosi
bassa
in
che
quello
fu
vidi,
che
allora,
di
forma
come
piramide
affermare
si
riabbellito, alzato
da
o
a
averlo
deve
non
cupoletta
una
padiglione,
cosi
e
proiettava
posso
terminare
a
auricalcho
descrizione
terminasse
campanile
lo
io
cappellani a^di-
campanile,
terminava
campanilis
questa
pensare,
a
fatto
e
il
strada
sormontato
ferrea,
Da
alla
presso
sulla
Turris
Crux
acuta,
Tutto
cono.
nel
è, che
so
ed
hie
preees
sorge
era
majorem
prope
se
e
ed
dorato.
conspicitur.
lunga
Nulla
meridionale,
vertice
rileva
si
non
un'ombra
alta,
ferro
summo
ereeta
ornata,
lato
est
formce
quadrata
però
di
pregare
est, ubi
chiesa,
quadrangolare,
croce
una
ove
uno
detto, appartiene
della
dal
è
tutto
croce.
cappella
abbiam
costruzione
sagrestia
fettamente
per-
Jlant
come
Bonacina:
la
ibi
nullaque
mortuis
primitiva
cappelletta
nemmanco
senza
e
combacia
poi quel recinto
Era
vero.
ereeta,
Crux
Il
camposanto,
libero, senz'alcuna
spazio
prò
del
fuori
stradicciuola
di
CATASTROFE
LA
tonda.
ro-
piramide
veduto
il
Manzoni.
Contiguo
però
dal
appunto
lato
aiuto
dormiva
di
il
qu§Ho
balzelloni
Tra
della
il
la
campana,
Il
di
scaletta
al
della
corda
e
e
presbiterio,
più
suona
a
grossa
martello.
Abbondio
e
s'in^se
vibrar
nell'aria
nelle
tnani
de' bravi.
il
Un
fu
in
di
più
giù
venne
stia;
sagreal
bile,
cam-
due
cam-
corre
don
di
rocchiale,
par-
dar
per
prima
legno,
casa
e
bugigattolo,
un
quale
gli si chiedeva,
chiesa,
la
verso
abituro,
sagrestano.
che
della
laterale
piccolo
c'erano,
grido
caduto
rispondeva
di traverso
afferra
che
che
una
per
quindi,
panette
muro
un
era
dove
al
(Gap. Vili.)
primo
tocco
l'urlo di Menico,
istante
dopo,
I
LA
il terrore
sotto
e
li fece
al
infondo
ordine.
di Lucia,
casetta
la
verso
si
dietro
che
in
buon
di
dentro,
a
gente.
"
volta,
Menico
di
tutto
tremante,
?
casa,
la
verso
li
corsa,
V
corsa
Agnese,
scio
uscio, l'u-
scono
soglia compariche, trovata
e, sentendo
infuria,
poi
tersi
met-
a
perse
il lume
qua
intese
di riferirsi
vicino
non
tuttavia
non
poteva
davanti
alla
de'
che
quella (se c'era)
casa
ancor
e,
quei
che
di don
né
e
al
vento!
con-
avuto
si
tre
sgomento
quel
strada
andare
per
l'una
abbiam
Abbondio
E
o
di
per
e
ch'egli doveva
bravi.
vassero
tro-
fosse
cosa
suo
con
dove
"
ancora
il paese,
Mondella,
possesso
arriva
qua,
nel
; ma
un'altra
essere
di
mai
attraversare
in
corta,
;) ma
aveva
giudizio,
a
più
ferma,
quell'ora,
a
del
casa
a
! per
rintocchi
senza
li
che
prima
fioca, dice:
come
non
al convento,
la
del paese
indietro
Menico
di
(per
mezza
quel luogo,
quel tempestar
"
riconosce,
voce
con
Renzo,
;
strada
di domandarsi
in
0
spinger
correvano
diceva
"
indietro,
il tempo
strada
da
Lucia,
s'avviavano
E
Il povero
"
passar
seguita
giù saltelloni;
scampanio,
di
ancora
sulla
e
Renzo,
venuti
casa,
andate
vuole
dalla
ancora
salvo.
in
questa
Perpetua,
Gervaso,
terribile
A
usciti
andava
mentre
spalanca
scala, erfin
venga
che
casa;
Tonio,
due.
era
strada
la
prese
gli andaron
Menico
e
chiesa,
alla
arriva
"
il Griso
que' malandrini
erano
non
quel
detto,
ahbiam
come
casa,
tutti
e
Menico,
(Gap. Vili.)
Ma
la
La
villaggio;
fuori,
metteva
di
que'
letto
cortiagli altri in quel povero
il Griso
li riordinò, gli arringò,
dove
partire.
martello,
a
le braccia
andare
si rimescolarono
di Lucia,
e
quella campana
lasciarono
bravi
due
di
91
CATASTROFE
senza
tenere
ri-
quest'altra
l'altra
supposto
; per
delle
sare
pas-
dove,
92
CATASTROFE
LA
il paese
circuendo
qualche
letto
sul
del
cammino,
quale
di
tutu,
e
fino
Ma
al
dovevano
quale
le
in
salvo,
evitandole
scomparire
gli disse, facendogli
disse
fretta
la
verso
cielo,
la
e
videro
che
di
casa
in
don
Noi
aprì
si
(dato
oltre
la
che
chiesa,)
la
che
vi
la
che
alla
anche
ma
Volone
particolarità
osserveremo
senz'altro
via
e
di
strada
buco
i
campi.
per
sul
si
Bonacina,
loro
corso.
per-
attraversata
da
i
mediati,
im-
campi
vuoisi, il
se
o,
stra
de-
man
prolungasse
trovati
avrebbero
non
la
primo
siepe
quella stradetta
vente;
vi-
tra
era
sinistra, che
loro
dove
anima
al
Abbondio;
(Gap. Vili.) Nessun'altra
in
piazza,
che
»
lui, »
con
ancora
siepe, dentro,
una
risolse
avanti,
la
stradetta
una
in due
s* incamminarono
c'era
non
mento
mo-
che
Andiam
"
di
sé
quel
Cammina
«
il
tero
cimi-
preclusa,
era
cenno.
in
entrarono
chiesa
in
chiesa, attraversaron
del
grazia
per
gli
;
strada
in
pia
quell'unica
Voltarono,
"
il
orrore
tutte.
un
donne.
alle
far
della
dell'attuale
ch'era
Renzo,
Volone
proseguire
di là
punto
strade, quando
lo portava
passi
al
presso
scarenico
Pe-
a
quella del
al
tratto
Castello.
tutte
di
certo
in
menava
dovuto
avrebbero
un
per
di Acquate,
che
strada
più probabilmente,
o,
:
la
trovata
punto
avrebbero
campi,
i
attraverso
conduceva.
*
*
Ma
prima
gente
ad
cominciò
porta
della
di
finestrino,
;
una
sulla
primi
I
...
e
uno
di
specie
quelli,
di
passi,
piazza,
arrivati
serrata.
era
feritoia,
la
e
ingros-
corsero
alla
Corsero
messa
tani
lon-
ancora
cinquanta
un
accorrere
chiesa:
fuori
Olate
di
ogni momento.
sava
un
che^ quei poveretti fossero
chiesa
dalla
•
al
la
cacciò
panile
cam-
bocca
dentro
a
94
del
topografìa
tutto
orecchi:
è
parte,
di
e
in
più
poco
strada,
arriva
e
massa,
(e
si
gettò nella
ha
alla
mai
il
in
in
quel
XVIII)
e
un
^
Non
cagnotto
sarebbe
superiore
più
ristretta
casetta
die
di
la
è
in
casa
Lucia.
strada
;
si
altri
Griso
e
supporre
di
Fumagalli,
chi
;
dice
Acquate,
Lucia
e
lettore
però
fosse, è
gno
se-
ché
giac-
tolo
(Capi-
;
a
tare
sven-
essere,
di Stefano
quando,
si portasse
nonimo
l'a-
se
degno
suo
casa
uno
brigata,
poteva
la
lo
...
ma
...
conoscono
del
paese:
movono
interessato
non
che
trascrive,)
Il
alla
straniero
uno
del
si
Agnese
seppe
tutti
paese
tire,
par-
banditi
o
stato,
casa.
straniero
era
Quindi
.
strada
la
che
si
non
se
gridò
già fuori del
fosse
una
un
veduti
aveva
indicato
voce,
una
ma
giù infondo
ingenuamente
illogicodi
della
chi
(dalla
*) il quale
per
luogo
bene
ricerche,
quelle
non
tale
piccolo
un
al
salvo
già capito che,
che
rinfusa
stava
Acquate,
.
son
cato.
toc-
che
Mondella.
gli
:
stato
quest'avviso^...
Manzoni
brigata
messe
A
"
giunge
seppe
che
s'eran
pellegrino
giù
confuso
non
che
dove
donne,
Correte, figliuoli: ladri,
un
e
di
in
parte
sia
nostre
casa,
stanno
su,
che
diavolo;
il
qui
quella
Stefano,
tale
d'Agnese
aUdossoJ
addosso!
sciame
è
in
Mondella,
casa
«
con
scappano
in
:
a
par
strada
Carlandrea
grida
tutti
dalla
alle
casa
Non
alla
quel
non
quel
di
su
quelle parole:
alla
e
della
sotto
signor curato.
corrono
dirimpetto
quasi
casa
chiuso,
arriva
Intanto
del
casa
voltan
Si
"
Altri
quieto.
V uscio:
c'era
in
folla, guardano
in
s'avvicinano
di
Gente
"
Jlglitioli; aiuto,
Animo,
colla
paese.
Dice, Ambrogio:
vi
del racconto
perfetta la corrispondenza
com'è
la
CATASTROFE
LA
drone.
pa-
golo
all'an-
immaginando
alquanto più
in
sa
LA
nello
confine
scrive
il
valle
il
di
banditi,
dei
covo
in
posto
di
lembo
la
attraversata,
punto
tre
Ripamonti.
di
quasi
esser
schermo
il
fine,
con-
all' estremo
e
e,
girato
in
dai
se
largo
campi
altra
V.
campi
cautamente
certo
un
a
strada
quella
dove
a
noi
che
verremo
*
via.
Lib.
dai
il paese,
su
presa
circuendo
l\hanno
Pescarenico;
a
hanno
non
ripiegare
Giovanni;
Dee,
Nei
V;
altrim.
o
i
Sposi si parla più volte
Promessi
AI
poderi
presente
sieno
Xolte più della
fondate,
iscoprite
(Gap. I.)
delle
terris,
Lib.
Hist,
XXII,
Mediolanù
pei campi.
che
exulum,
quelle parti
dovuto,
hanno
san
condurli
Urbis
*
fuggitivi,
di
aspettarli per
*
da
stati,
parrocchiale,
passati
sono
doveva
è
vi
ne
Saneti
imperia
nome
i due
tra
casa
quella
verso
'
offre
quali
mezzo
i nostri
distanza
ad
ai
:
ha
che
giù pel Volone,
via
fere
duo
che
ciascheduno.
Intanto
la
praebent
Martino,
S.
inter
Quanto
vallis
regione
ea
travano
rien-
più,
ciò
ecco
receptaculum
extremis
sive
seeuritatem
conflnia
in
in
malanni.
e
particolare,
dicitur
quae
ruberie
Est
Ripamonti:
mediis,
quia
in
que' tempi,
a
riuniti
spesso,
far
a
lecchese
Martini,
la
stato
di confine,
paesi
che
banditi,
de'
il timor
al
in
poi naturale
Era
95
CATASTROFE
Ma
siepi; e
;
persona
sepolte
che
difesi
un
in
di
due
tra
ed
è
di
passato
si
cinta
una
filosa che
donde
muri,
pezzo
esse
da
cielo
doveva
occupano
e
essere
scorciatoie
nella
l'usanza
generale
regna
di
le
strade
alzando
lo
qualche
molto
gli statuti
di
alcune
trovansi
sguardo,
di
vetta
più
costiera,
alta
murata,
preso
comune
Lecco.
afnon
monte,
Fuso
LECCO
Lecco
antica
moderna.
e
vecchie
e
nuove
Olate
que'
quel
tempi,
dalla
Uscito
novembre
orto
(Gap.
dopo
e
che
camminato
sulla
che
strada
Sina.
qual
Lecco,
aver
per
fosse
il
vertice
Castello
mura
equilatero,
nel
(che
in
di
intorno
;
a
tale
restò
E
Lecco
il carattere
le
bastioni
fortificazioni.
dei
fino
di
di
e
tre
a
piazza
Quando
di
base
di
forma
la
spiaggia,
di
strada
di
complesso
buon
fino
spaldi,
angoli
Giuseppe
militare,
Renzo
Lecco.
la
suddetta
resistettero
ciascuno
porta.
Un
borgo.
parte
allagate,
la
Valsàs-
la
aveva
per
dove
punto,
entrava
tempo,
gettò
nella
detta
Nuova
porta
avente
si
Renzo
per
un
per
Lecco,
a
alla
quel
a
campi,
Provinciale
condusse
era
triangolo
un
strada
lo
Questa
i
Castello
unisce
Mauri
del
carta
e
attraverso
a
L)
,
pezzo
da
capponi,
consideràbile,
castello.
dell'
parte
8
suoi
co'
già
un
indietro,
passo
dell'
solo
borgo
anche
era
un
mattina
andare,
Lecco,
a
la
che
lasciato
abbiamo
—
tornare
Renzo,
trovar
per
Strade
Manzoni.
monumento
Pescarenico.
per
dobbiamo
prima
Ma
Il
—
ad
lo
di
difendevano
si
apriva
che
II,
e
oggi),
ne
si
una
tolse
fece
avvicinò
a
dere
ven-
a
97
LECCO
nel
altre
vide
non
e
il
vagoni
che
che
prateria
rasa
io credo
come
è
via
strada,
Bovara.
che
ebbe
di Lecco,
statuti
l' onore
quando,
gettarvi immondizie:
dinem
del
riva
momento,
si
monti
*
ridosso,
con
sa
sia
come
e
V.
Lecco,
G.
quella
per
derivato
dal
considerato
proibiscono
turpitu-
aliquam
la
si vede
il
dopo
sboccare
quella spiaggia,
muraglione
quella
ignudo,
perta
sco-
quale,
la
mezzo
a
volata
Giovanni.
fermeremo
situazione
e
un
di
Lecco
che
bianca,
diadema
di
del
in tutti i sensi
storici
tino,
Mar-
san
piedi la spianata
Cenni
un
tevole:
incan-
del
enorme
lassù,
scintillante, solcata
Pozzi
ci
quella chiesettina
all' ingiro; a'
tutto
azzurra
su
contemplare
a
il
non
Nuova,
porto.
Noi, giunti
a
a
triangoh
es.,
per
tratto,
giunge
due
essere
presente
brevissimo
un
sotterranea,
sempre
Al
angolosa,
scende
proicere
in Flumesellam.
per
in
deva,
discen-
e
canale
di
una
torno.
all'in-
Contrada
di chi
Fiumesella,
nato,
vatici-
strada
stretta
borgo
presso
fortezza
la
*
Si diceva
destra
A
la
scorreva
Gerenzone,
di
uguali.
leggere)
Allora
1848.
al presente,
il
letta
titolo
la
lacciato
al-
quasi
mura
lecco;
levatoio,
lago, suddividendo
pressoché
delle
fasciava
ponte
legro
queir al-
sapeva
nell'anno
deserta
e
lo
di
brune
avrebbe
stampato
poi
le
hanno
nemmeno
e
città
acquistò
il
minori
che
stra,
sini-
a
lucido
sbuffanti, ne
sugli avanzi
porta:
Passato
al
dagli
lo
apparisce
quell'antica
ora
Castello,
a
e
di ferro, né
vaporiere
(perchè
ora
fino
le
destra
a
l'incrociarsi
guide
di caseggiati
Lecco
scritta
né
delle
e
risorgere
la
occhi
sicuramente
lontano
fuggir
file dei
gli
1442,) girando
le
dopo
costrutta
perchè
cosi
(detta
porta Nuova,
e
lago
da
agili
Barra,
1884.
BlNDONI.
7
—
98
LECCO
barchette,
che
Renzo,
Lucia,
e
Tonio,
Don
e
un
Valmadrera,
i
notte,
le
che
forse
ti fa
più
immobile
e
si
mole
striscie
d'
fior
d'
dinanzi
adagia
si
farsi
e
tre-
come
cola
pic-
una
e
mina
Cam-
e
move,
là
da
ripetuta
su
una
l'erte,
per
che
raggiante,
poi
nell' oscurità
perdutosi
come
della
sentire, dall'
qua
però, quella mattina,
al
fino
laggiù
di
diritta, per
Lecco,
origine,
ristaurata
e
nel
ampliata
queir amicissimo
Giuseppe
poco
Bovara.
chiesa
sotto
nel
san
delV Angelo,
di
era
rocca,
Piccola
fu
architettonica,
II
Francesco
1566
preso
prepositurale
dall' attuale.
forma
del Manzoni,
Nel
detta
•
crocio
all' in-
abbia
dell' antica
nostro
di andar
giunto
Mascari,
diversa
certa
senza
1534
La
avanzi
sopra
non
Via
che,
anticamente
chiesa.
costrutta
gli toccò
non
darsi
con
la contrada
alla
quel tempo
Può
lago.
Bovàra
Via
fino
di
quieta
in-
silenzio.
Renzo
in
dell' onda
azzurra,
lumicino
un
tratto,
un
o
senza
lago;
lontano
scompare
a
del
parte
s'accende
a
d' acqua,
del
sguardo,
quando
levigato,
e
nero
solenni
distesa
collo
a
verde,
o
la
dosso
ri-
a
e
nell'acque
quando
a
;
scuri
ti si
sprofondano
oro
Venuta
montagne,
rumore
ovvero
si
dall'onde,
Malgrate.
delle
il
soffici
Moregallo
baciato
rosa,
e
dinale,
Car-
solo, di rimpetto, i lumi
;
vermiglia,
all'altra
nel
bisbigli,
specchio
a
buio
voce
opposta
e
nel
senza
riva
quello
il
misurar
a
II
e
sulle
firmamento;
arrivi
sentire
luce
di
del
non
i diffusi
e
e
alle altre, si disegnano
une
lago,
Baro
profili giganteschi
pallidi, bagliori
sui
faccia
sorride,
color
Agnese,
e
Rodrigo,
di
e
ci
paesetto
vago
la
Don
e
il monte
tra
conoscenza:
Cristoforo,
Padre
e
Abbondio,
dove
la
apre
di nostra
V Innominato...;
e
sponde,
nomi
portan
Sforza,
secolo,
che
Carlo
su
fu
nalmente
fi-
e
disegni
l'architetto
vi trasferì
da
f
100
LECCO
Air
estremità,
opposta
della
più giù
poco
santo
Stefano;
superstite
serve
Milano,
al
fino
Qui
il
poco
scultore
di
granito
grandeggiante
di Baveno,
rosso
quale sporgono
grand'uomo
«
spirarono
«
della
«
fondo
«
nefattore, che
«
concetto
«
mortale
«
Lucia.
«
la
«
rozza,
«
lo
«
pretesto
«
lo
"
condo
«
del
Il
romanzo.
in
di
sgherro
di
sguardo
sospettoso,
Questo
tratto
Prato, che
in
della
denota
si
e
cui
Lecco
abbastanza
il
dà
padre
moderna
la
sua
probe-
le
venera-
del
dell' im-
di
il ratto
Mondella,
nella
car-
gli altri bravi;
alla
la
col
Lucìa
volge
strada,
rappresenta
Lazzaretto,
sintesi
ingannato
la
del
degli altorilievi
vittima
ha
indicare
altorilievo
di
Lucia
povera
la
Egidio, che
farsi
quella
violentemente
attendono
cui
gì' in-
espressione
la
Il
«
espressione
rappresenta
la
la introduce
e
è
intera
primo
del
genio, del grande
Sposi,
afferra
Il Nibbio
solleva,
la
Promessi
dei
L'
soggetti
I
una
faccie
tutti,sentimenti
diremmo,
quasi
sono,
in
in
di bronzo.
pure
di
*
basamento
quattro
paterna
uomo
infonde
un
immortali.
riconoscenza.
di
e
«
di
dell'
pensatore,
durrà
con-
dello
quei luoghi, che
a
immagine
buona
ci
consiste
e
sulle
mezzo
pagine
tante
sua
zione
^
là in
è
«
che
al monumento
sopra
altorilievi
quattro
porta
ammirevole
opera
si
il Galdone.
davanti
Gonfalonieri,
Francesco
di bronzo,
statua
È
Manzoni.
Alessandro
di
da
Stoppani,
presso
fermarsi,
proprio
bisogna
Manzoni
Largo
che
animata,
e
Antonio
di
nome
torre
campanile
moderna
di
porta,
1894.) Usciti
strada
bella
terza
spalle,
massiccia
al
base
(Settembre
una
da
porta
di
ora
la
era
un'altra
lì presso,
e
costruendo.
sta
v'
chiesa,
le
volgiamo
cui
a
intorno
Il
fuga.
scena
se-
terribile
Cristoforo
addita
porta
ancora
il
antica
natura
e
nome
nazione.
desti-
'^.
hdonumento
ad
A.,
stanzoni
In
Lecco.
101
LECCO
lo
Renzo
«
a
«
seminudo,
"
preda
«
senta
«
e
«
escono
«
con
«
rilievo
«
nonché
disteso
alla
sopra
dopo
che,
benedetti
di
lo
porta
TUTTA
CON
paesello
alto-
quello d'Italia,
e
»
NELL'
E
loro
LECCO
DI
VOLERE
NEL
affanni,
gioia. Il quarto
epigrafe:
CITTADINI
Renzo
tanti
del
di Lecco
là
rappre-
cioè
e
e
chiesetta
stemma
I
dramma;
schietta
seguente
fronte
di
traversie
tante
dalla
espressione
la
del
è
quale
giaciglio, in
misero
un
soluzione
il
Rodrigo,
L' altorilievo
morte.
la felice
Lucia
don
sciagurato
OPERA
CONCORDI
ITALIA
QUI
VISSE
DOVE
r
L'
AUTORE
Di
Antonio
NEL
egregia
questa
che,
e
il
né
ahi
!
ad
Alessandro
biam
Da
tolto
la
quel
punto
fino
incrocia
Da
arrivò
la
con
del
questo
caldeggiò
a
ogni
con
sua
l' inaugurazione,
vederne
in
il
la
Galeotto,
punto
in
stradone
dove
e
dalla
avanti
che
A
da
destra
il
ab-
corso
corso
torio
Vit-
nuovo
che
nuova
terzo
un
circa
Emanuele
sinistra
conduce
è
linea
sua
la
diviene
Vittorio
corso
strada,
di
nome
Bergamo.
per
la
seguendo
Pescarenico,
quale
dal
riportata.
sopra
magnifico
un
:
Monumento
del
Lecco,
prendesi
pubblicato
fu
scoprimento
strada,
retta,
a
Y illustre
fu anima
inaugura:^ione
lunghezza,
sua
palazzo
non
L*
stracca provinciale
della
la
descrizione
Emanuele
corre
che
Manzoni
perfettamente
LXXXXI.
DCCC.
d* arte
dello
unico,
numero
SPOSI
compimento.
Nell'occasione
un
M.
opera
Stoppani,
possa,
PROMESSI
DEI
ERESSERO
S' INSPIRÒ
E
sale
si
al
al ponte.
fiancheggiato
*
102
LECCO
di
di
e
sopra
dobbiamo
che
Dalla
ed
di
da
detta
da
capo
lato
un
fino
giungeva
strada
a
della
quindi
riceve
sbocca
un
col
r
Per
quale
piazza
certo
tratto
di
estremità
di
pone
via
Padre
Dal
mità
l'estre-
Cristoforo;
alla
faccia
chiesa,
di
là
del
per
vento,
con-
Cristoforo.
discesero
strada,
l' antica
Bergamo.
padre
al
quella
prima
ma
appunto
anche
di
recente
nome
al presente
affluente,
dal
percorsa
nella
strada
a
quasi
essa,
la
c'è
essa
conduce
correre
per-
venendo
Sposi;
essendo
;
si condusse
sopra,
Promessi
Lecco
strada
continuare
via
Lecco,
da
che
opposto
capo
nella
Lucia
dovette
paesetto
la
linee
a
Via
ora
Agnese
di
parte
lettori.
nostri
innanzi
va
detta
suo
Innominato,
via
ora
lago,
che
al
Dalla
ai
strade,
pesciaiolo, quando,
andare
per
Pescarenico.
a
del
baroccio
Monza,
il
verso
dubbio
senza
sul
occhio
stradicciuola,
una
quella
è
sotto,
di antiche
avanzi
sott'
porre
parte
spezzate
due
da
sotto
quella
notte
'
ì
di
'piazzetta
la
davanti
\
sileniìa
amica
quel
per
lunae,
Jìnalmente
del
chiesa
estremo
capo
sboccarono
alla
'
convento.
della
sulla
tolo
(Capi-
*
Nell'annessa
parte
e
Bergamo,
Vili.)
^
per
fuggitivi,
nostri
strada
iaeiiae
antica
carta
della
di
Lecco
citta, il
e
dintorni
reticolato
la
il
nuova.
nero
rappresenta
PESCARENICO
al
Un'occhiata
del
nachetta
del
traversata
Lecco.
di
(Gap.
guarda
rilevare
r
uno
r
e
altro
la
cammino
del
al
sul
ha
delVAdda,
dal
da
ponte:
o
pescatori,
reti,
tese
ad
vogliam
gruppetto
un
e
di
ponte
addobbate
asciugare.
Il
bel
chiesa
e
Senza
sulla
lago,
e
convento
là
di
pezzo
di
dietro
la
e
facciata.
stra
sini-
riva
poco
abitate
case,
tiamo
consta-
stessa
sulla
del
tra
Pescarenico,
a
batte
e
qua
Olate.
splendeva
terricciuola,
di
Pescarenico
un
della
dire
aspettativa.
trascorsa
fare
dinanzi,
del
in
lunari,
;
luminò
il-
argento
di
dinanzi
di
d'
tempo
Olate
a
chiesa
spiraglio,
a
fenomeni
sagrato
una
ritto
chiesa
l'ombra
girato
Pescarenico
barba
dovuto
se
proiettando
contrario,
la
due
ha
lo
cappuccini
quantità
luna,
campanile
È
dei
dei
che
però
chiesa,
la
la
quivi
come
ora
per
Il
della
porta
per
e
stava
chiesa
ponente,
a
la
entrando
che
La
traversata?
la
—
pallida,
faccia
VIIL)
—
Perchè
luna,
Cristoforo,
padre
La
Bione.
—
sospinse
la
la
del
sbocco
voto.
Renzo
Pescarenico,
Lo
cro-
—
—
lago.
Un
—
Quando
—
convento.
La
Cappuccini.
dei
chiesa
La
paese.
la
discosto
più
parte
tramagli
era
situato
e
di
(e
104
la
PESCARENICO
fabbrica
air
strada
che
Tale
del
da
secolo,
e
allo
immagini
Emanuele;
di
ali* entrata
via
Maggiore
alla
chiesa;
mette
vasta
La
Padre
col
frequentava,
accarezzato,
predetto
di
più splendida
più simpatico,
fosse
dato
L'altra
quale
via
sarebbe
di
e
a
il triste
dei
quell'Ordine,
del
san
venire
av-
ragazzino
suoi
puccini,
cap-
uscita
l' apologia
creato
il
tipo
che
cappuccino,
L' esterno
di
di
conserva
Gregorio,
convento,
lungo
avanza
Innominato,
fresco,
chiusura
quando
ammirabile
di
chiesetta
si
lui
l' imposta
d'immaginare?
quella
guarda
più
da
che
e
di
il convento
tazione,
abi-
privata
aspetto,
Manzoni,
quella
Galdino.
fra
pronosticato
avrebbe
del
porta
forse
di
serve
piazza
la chiesa,
guarda
usi
agli
nell'orto,
Alessandro
è dettai
affacciò
si
gamo,
Ber-
a
Cristoforo.
grata;
l'antico
perduto
! Chi
ad
cui
a
portata
cantina
e
è
ne
grata,
una
sa?
quell'ingresso
se
colla
lo
il paese,
e
fa, V antica
colla
la
rimpetto
conduce
di chi
era
dove
di
Padre
vento
con-
che
e
la chiesa
via
anni
il
che
stessa,
alla chiesa
e
Vittorio
terra;
Lecco
destra
battente
chi
ridotto
Ora,
da
quarto
tore
fa, il let-
e
piazza
tra
e
pochi
ancora
medesima,
sulla
davanti
Alla
Cristoforo,
convento,
terra
Innominato
piazza
vedeva
della
che
strada
via
ora
della
di mezzo,
(Gap. IV.)
corso
nuovo
fuori
capo
che
e
V antica
corre
di
al
la
mezzo
anni
più sensibile,
farà
si
situato
faccia
si
gli
e
era
il
in
e
l'aspetto attuale.
è
settant'
di
soppresso
di
il secondo
e
ne
stato
fuori,
Bergamo.
a
dissimile
di
con
il primo
tra
poco
avvicinarlo
terra,
conduce
L^cco
Pescarenico
era
Per
della
entrata
faccia
al
tuttavia)
sussiste
ne
e
il lato
preesisteva
a
ad
della
a
essa
piazza
di chi
unita,
fino
la
alla
quella dei cappuccini.
quest' ultima, quantunque
però
sinistra
il carattere
raccomodato
dello
stile clan-
V.
V
105
PESCARENICO
è
strale. L' interno
un'
ampia
colla
nave
ad
chiglia
povertà dei travicelli
dei mattoni;
è sostenuta
e
però a giusti intervalli
s' impoda tre grandi
arcate
a
stano
pieno sesto, che
sei pilastriaddossati
alle due
su
pareti. In
angolo, che
lascia
faccia
entra, si presentano
chi
a
fuori
nella
cappella
della
cappella
moderna,
che
ma
essa,
di marmo,
non
molto
destra, il pulpito di noce,
dell'ordine
è
l'uffizio
veduta
l'aitar
dove
co' suoi
confratelli;quadrilatero, con
Cristoforo
padre
un
che
sale
cui
su
si
sé
per
e
pochi
per
anni
mattoni,
il loro
la
mente
ma
meno
delle
non
care,
dei
Promessi
Ed
è
coro
strade
tta
chiesa,
poveri profughi,
vari
a
di mezzo,
era
in
colori;
ancora
a
l'
al-
riquadro
un
corrispondenza
marmo.
di
questo
per
chi,
non
Sposi,
se
per
pitture fantastiche,
quellitrova, presente sempre,
anima.
i
sapere,
di vivo
sedili
frate, pregando
di marmi
trasversali
erano
piccine;
interesse, e non
ma\ visti i luoghi
di
corsia
tre fescie
e
archi, che
in
è
fa, chi lo volesse
Notiziette
fatte
vecchio
giore
mag-
al
della
pavimento
persecutore,
nuovo,
a
meno
intorno,
ai tre
col
prostrarono
rimesso
ora
Il
Germanedo.
a
a
cantava
all'ingiro. Di
fianco
spalliere di noce
mette
piccolo uscio
all'aperto, nella
e
dal
blema
l'em-
ancora
il coro,
il
da
cappelle;
Dietro
Francescano.
minori
certamente
altre
suvvi
con
il maggiore
chiusi
sia stata
sinistra, due
A
:
due
e
laterali ad
e
dubito
Cristoforo.
padre
altari
tre
gli è propria,
che
balaustrata
larga
una
la
vedere
una
e
minore
avendo
sarà
ne
in ognuno
parte della
bello, agli ingressi della
chiesa
sua
di fra
dalle sue
bra,
lableggere, quasi ricevendolo
quel saluto magnifico e semplice che egli dava
Pax
vobis. (V. Cap. VII.)
alle donne:
del
convento
cronachetta
Nella
pubblicata dal
Cristoforo
106
PESCARENICO
è esposta
Balbiani,
e
del
«
della
chiesa
convento.
li nostri
Desiderando
fabricarvi
"
per
«
o
suo
«
d'
alloggiare
«
venendo
«
Domaso;
«
r animo
ne'
da
Cavaliere
Giovanni
Mendozza,
«
chiamato
«
Nobiltà,
«
affezionato
«
tariamente
«
pose
«
luogo,
«
briciere
«
carica
«
giubilo
accettata,
«
sogno,
il Glorioso
«
ed
«
di
Lecco,
«
in
suo
«
Chiesa;
«
gio
«
Bormio
Provinciale,
«
Puccini,
di
«
signor
«
nalmente
un'
«
convicine
Terre.
«
solenne,
D.
alla
il
fatto
*
il
da
ed
signor
di
come
la
del
assistenza
di
di
divota, si attese
questo
chiese, conventi,
caso,
e
colui
simile.
che
il
Fra
la
con
gran
di
bi-
benedire
a
nuova
di
mese
e
del
da
Cap-
prefato
processiodelle
anche
funtione, che
fervore
mag-
Francesco
altri Religiosi
popolo,
Fa-
sig. Prevosto
concorso
Terminata
con
pietra della
P.
e
Cardinale,
Secolare,
sendovi
infinità
e
faceva
il
fatta
molti
il Clero
tutto
Governatore,
e
fu
sito
principal
Foraneo
prima
pro-
Mendozza,
delegò
funtione
quale
coir
la
mettere
e
nome,
il
Borromeo
Vicario
molto
la
adunque
quanto
Carlo
gran
volon-
quale
desiderata,
Milano,
suo
di
e
Governatore
preparato
S.
il
istituito
lui sommamente
Arcivescovo
1576
Eletto
dissegno,
sod.
Lecco,
quest' impresa,
Padri
nostri
di
Signore
Religione,
nostra
se
Cover-
divotissimo
Jago,
abbracciando
a'
In
di S.
Cavaliere
accese
ch'era
Piazza
a
o
ed
ispirò
questa
Religiosi,
Como
a
Spagnuolo,
di
comodità
li
andare
Iddio
Signor
di Lecco,
maggior
facevano
per
quel tempo
e
che
luogo
un
Fortezza
così
haver
Bergamo
d'un
in
nella
passaggi
nostro
d' haver
Padri,
Convento
un
territorio, per
natore
*?
V origine
esteso
per
ben
sbpraintende alla
cirriesci
grande
fabbrica
di
107
PESCARENICO
«
a
fabbricare,
«
e
da
«
Governatore,
«
proprio,
«
le terre
«
in
oltre
con
e
facendo
le
questo
a
allo
passi da
direte
del
che
Vili.)Poi, dopo
del frate
saluto
accompagni,
Fazio
e fra
zitti alla
battello
:
«
"
e
Il Bione
dall'attuale.
fino
torrente.
al
In
angolo
con
stata
data
allora
punto dov'essa
quel punto il
lago. A
scendeva
diritto,e veniva
Pag. 11
e
tolo
(Capi-
»
uno
al
punto
in
rata
fer-
questo
con
piega
foce
mette
di
ed
nuovo
invece, il Bione
sboccare
cui
trarono.
en-
diverso
presente
già distesa
quel tempo
a
e*
la strada
e
il
videro
sbocco
lungo
Bione
zitti
parola,
s'interseca
si è
in
1
la
mezzogiorno,
verso
allargata
nel
Monza.
indicata;
loro
il lettore
Cammini
proprio
baroccio
un
s'avviarono
barattata
e
aveva
l'acqua dell'Adda
dove
porterà
riceverà, vi tras-
a
porta. Essi
la
ottuso
fino
dete
rispon-
;
preghiera, dopo il
Dio
vi guardi, il suo
angelo vi
di chiesa,
i viaggiatori usciron
ch'era
pronto,
vi
fermo;
quella mirabile
chiuse
riva
cino
lago, via pochi
perxhi
troverete
addirittura
condurrà
vi
del
battello
un
e
Monza,
a
torrente
un
barca
riva, dove
asilo
tale.
porta Orien-
riva
vedrete
Lì
La
Francesco.
alValtra
di
domandato
sarà
; vi
È
»
l'animo
un
a
quelle
alla
Bione.
«
diresse
convento
Andate
«
Pescarenico,
san
:
:
sbocco
barca
:
loro
li-
»
rincorò
Renzo;
e
Milano, nel
soggiunse
E
*
fra Cristoforo
donne
per
chiedendo
tutti.
a
fuggitivi;là
dei
tutela
una
animo
chiesa
quella
andava
fervore
e
alle mani
baccino
un
trambasciato
a
zelo
del
somministrava
che
quello
più parti, \
quali il pred. signor
i
; fra
sommo
con
mosina,
Là
benefattori
molti
da
limosine
concorrendovi
TAdda,
più
a
per
trione,
settenla
se-
15.
r
i
108
PESCARENICO
volta,
conda
scalina.
(non
nostri
fuggiaschi
Cristoforo,
Bione
o
piegati
e
invece
Il
due
A
di
V
vento
gorgoglìo
del
il
leggiero della
il cielo.
più
lontano
colpo
e
il
la
tonfo
grondanti,
di
azzurra
e
si
tirava
rotta
que* due
del
rebbe
sa-
chiava
spec-
il
del
flotto
lido, il
tra
le
remi,
pile
che
lago, uscivano
rituffavano.
Pescarenico,
e
si
vi
soltanto
ghiaie
di
un
il tremolare
che
luna,
posta,
op-
remi,
piano,
e
a
conosce
non
stato
dell* acqua
superficie
i barcaiuoli
liscio
sulle
due
a
Non
S* udiva
misurato
spiaggia
piatto,
e
se
vogando
vogano
fosse
non
frangersi
la
veneziana.
se
proda,
e
remo,
verso
lago giaceva
lento
ponte,
un
gondola
mezzo
tagliavano
a
;
oMeggiar
e
V altro
largo
potuto prendere
alla
remo
un
largo,
fondo
questa
pei campi.
Pescarenico
immobile,
da
morto
scorciatoia
il
a
della
parso
e
e
dal
lungo
abbian
non
del
spiaggia
alla
il
tra
renico
Pesca-
attraversare
fino
semprechè
gine
l'ar-
già del Guado,
detta
puntando
Lecco
il dondolìo
alito
;
dre
Pa-
ora
lungo
o
sinistra, camminare
prese
barca,
per
battuta.
Bergamo,
discendere
afferrato poi
;
da
punto,
avranno
di
Maggiore,
a
barcaiolo,
braccia,
la
strada
oppure
qualche
staccò
ne
che
quel
a
strade
la strada
via
al torrente
fino
la
quindi
e
per
la
per
lago,
due
Pescarenico;
e
si
torrente,
casotto
un
aveva
Mag-
Bione,
Manzoni,
recarsi
per
delle
prendere
destro,
il
dell'antico
ci
1806)
a
di
e
anch'esso
traccia
cune
al-
in
allodole.
saprei quale
Potevano
Lecco
Alessandro
il
dopo
delle
caccia
non
e
ad
famigliare
giovane
I
la
Pe-
a
continua
e
nuovo,
di
sito, detto
riconoscere
era
taglio
faccia
segnata
ancora
i comuni
tra
quel
In
potrebbe
la
confine
di
gianico.
al
di
fiume,
esser
si vede
insieme
carte
ed
linea
Quella
servire
di
cessa
che
Mi
rarono
assicunei
mesi
110
PESCARENICO
coni*
sulla
fondo
nel
era,
sponda,
dormire,
quella
In
Falghera,
di pecore
vicino;
alla
Castagna,
chi
è
sul
sulla
pendio,
riva,
colla
dalla
campanile
chiesa
sua
cupole
in
po' basso,
un
ad
tta
essa
tamente,
distin-
tutto
al paese,
cima
sue
chi
bran-
come
ancora
o
Mag-
colle
presoli largo, ricomparisce
ma,
Acquate,
costiera
quella splendida
da
per
Rancio,
pascenti, Olate, essendo
vede
si
non
come
si distingue
fg^tti
di
biancheggianti
e
sparse
fronte,
la
segretamente.
Giovanni
San
il braccio
posò
barca,
braccio
traversata
glanico,.... tutta
ville
sul
posò
pianse
e
della
col
e
rotonda.
,
urtar
L*
il buon
tre
la
ora
aspettati,
monte
li
sulla
Monza,
via
e
ci
quale
mai
perchè
il baroecio
invece
gli
conviene
molto
air
vedere
vero
che
;
(Gap. XXIV.)
don
e
che
a
ma
star
che
strada,
salutò
alla
voce
i
stia,
be-
di
strada
di
quànd'
il
hanno
battello
carità,
lo
provata
tutte
lago,
e
le
sempre
?
non
bene,
abbastanza,
a
del
addirittura,
che
fanno
dietro
là
Pescarenico
in
che
dispose
aspettare
che
la
via
lasciarli.
Abbondio,
n' hanno
la
lì sulla
vecchia
traversata
quelli
soddisfazione,
seccare
a
padre
per
Gristoforo
a
la
loro
far
ingrosso
glion
ad
stesse
dire
•
padre
farli montare
di
risparmiando
Per
il
dal
tempo
una
la
j)er
scosse
conduttore
Il
salire, diede
•
Ma
in
aspettare
Baro.
fece
Pescalina,
Pescarenico
ad
frustata,
una
da
alla
proda,
la
(Gap. IX.) Vuol
avvisato
venuto
del
di
lì pronto.
fermandosi
radici
contro
fornace
era
era
ponte,
alle
barca
barocciaio,
Gristoforo,
del
è
la
Il baroecio
Lucia,...
che
fece
là, dov'
di
riva
che
non
è
poi
fanno
quella
si
vo-
conseguenze;
accorta
e
111
PESCARENICO
sollecita,
ne'
è
incontentabile
suoi
movente
e
trovati.
che
umana
fastidi
lei
ai
e
travagli,
queW
angustia
buoni.
Convìen
della
dai
si
da
un
lago
che
guardato
in
esisteva,
dalla
sponda
*
GiULiNi.
V.
326.
talora
ai
ii retaggio
nel
segreto
che
spesso
canale
di
(ora
degli
mune,
co-
animi,
tormenta
del
un
per
alcune
era
sotto,
in
i
dei
interrotto
destra,
Corttìnuatione
il
quale
delle
cava
comuni-
Lecco;
e
nel
ciie
Memorie
stesso,
si
vede
'
scorso,
terzo
era
Io
non
levatoio,
Il ponte
secolo
allo
apparisce
almeno,
una
stampe
che
come
armati.
parte
cinto
certamente
ponte,
da
dalla
isolotto,
un
Censo
quali
ponte,
interrato),
di
e
sopra
il
a
capo
probabilmente
riprodotta
pag.
metteva
di torri, delle
munito
anzi
sono
che
sapere
tipi dell'ufficio
passava
per
IV.)
costiera,
coi
ne
perfino,
dunque
intorno
che
ha
nou
soddisfazione
curato;
scrupolosa
(Cap.
ella
povera
signor
ribile
inesau-
previsioni^
percliè
quella
dice,
s'aggiunge
ciò
E
premio
per
nelle
arco
sostituito
di
lora
al-
di qua
da
Milano,
un
p.
i,
112
PESCARENICO
altro
che
ponti alla
il
ciò,
di
senza
i
è
Il timore,
levatoio.
ponte
notte
creature,
deboli, inermi,
d'animo,
alla
di
possibilità
volezza,
consape-
quelle povere
quella condizion
esporre
notte, in
di fastidi
la
levati, e, anche
fossero
di
pericolo
forse
mali
o
tratti, (sappiamo
/
allora)
al
Cristoforo
della
e
basta
quanto
finezza
un
della
carità.
sua
11
di
ponte
Visconti,
al
1609.
i Russi
guidati da
di
il
abbandonare
ponte,
i Francesi
occidentali.
affrontarono
lo
battaglia,
e
a
alle
le
Milano,
ci
occhi;
oggi
passa
con
che
sui
padre
ai
Cristoforo
secoli
Manzoni
ch'ella
civile
e
sfugga
resti
dei
prima,
e
archi
estremi
finché
la
luogo
a
e
mano,
di
a
nota
dagli
Pescarenico
all' antico
storica
prima
Monza,
una
fischiando
quella
all'acque,
e
ad
una
che
mandiamo
rispettata durevolmente
posteri.
il
Valicato
Lecco,
a
ad
chiesa
di
Wukassovich,
francesi.
armi
; noi
da
fu costretto
dell'Adda,
ov'ebbe
vaporiera,
alla
il generale
respinto
i due
piani stupefatti
la
impeto
dal
1799
Lecco.
destra
scompariscono
rasente
del
di
cose
del
strutto
di-
riparatolo prestamente,
Verderio,
a
funesta
che
Oggi
sulla
il nemico
incalzarono
di
saltare
gli Austriaci,
Ma
fu
Bagration,
territorio
fecero
archi;
avere
dagli Austriaci, capitanati dal generale
ad
Azzone
restaurato
e
aprile
dopo
Serrurier,
francese
Pescarenico
Sforza,
NeU'
da
1336
undici
presente
II
nel
nel
eretto
Francesco
Fuentes
conte
fu
Lecco
conta
e
da
di
è
padre
sollecitudine
della
partito degno
di
consigliare
potuto
aver
per
soldatesca
la
cos'era
tamente
sfacciaconvento
mole
al
mobile
im-
secolo
l'augurio,
dal
pensiero
TABEMACOLO
IL
DELL'APPOSTAMENTO
dello
Determinazione
ft nella
—
gli
e
il terreno
tagliata
vicina
lo
della
sale
destra
molto
e
prosegue
più
Galeotto.
basso,
Su
stradicciuole,
G.
BlNDONI.
V
una
nel
esso
prima
e
rasente
ad
fino
poi
il
incontra
come
punto
su
dove,
due
done
Galstra-
più
bene
che
di
un
è
quand'
al
vicina
done,
Gal-
acciottolata,
Olate;
la
sinistra,
e
di
a
è
dove
a
Galdone,
scendendo
più
La
letto
col
pure,
V altra
scuna
cia-
viottola,
«Acquate,
a
al
Acquate.
larghezza
L'altra
continuo
e
da
povera
strada
segnare,
discendono
di
una
sua
il Piero,
migliore
chiesa,
di
spazio
detto
asciutto,
mano
è
in
giunga
punti
inferiori
a
lento
che
parallele,
angoli
quasi
che
due
in
torrentello,
piccolo
—
Germanedo
pendio
prima
Germanedo
dimezza
il
tra
croce
a
due
a
Abbondio
dell'Apostolo,
da
vien
Galdone,
pressoché
dai
tabernacolo.
don
di
Un'opinione
montuoso,
dicciuole
strada
partendo
il limite
tratto,
è
al
—
—
che,
al torrente
quel
La
Acquate.
Lecco.
stradetta
direzione
e
di
Abbondio
Don
—
voto.
un
Quella
in
di
cura
statuti
Ancora
stesso.
al
finisce
due
queste
da
e
Acquate,
8
114
cascano
visto
è
gli
Germanedo,
che
della
da
fronte
s' avvicini.
si
deve
Manzoni
il
entrambi,
lascia
veder
che
pitture. Abbiamo
con
il
mentre
fatto, dà
La
espressione
fino
a
un
perfettamente
quest' ultimo,
monte
e
ma
don
questo
Abbondio,
due
stradette
anche
l' altra
caso
che
altre
conduceva
prosegue
e
1840.
del
nella
stata
a
nel
la
municazione
co-
il
verso
quella del
esatto
là, prese
casa
è
al
avvenuto
saliva
di
da
parte
interruzioni,
sarebbe
per
mile
si-
zioni
illustra-
tratto
fosse
che
non
ben
direzione
che
quel
sarebbe
andando
che
tratto
per
;
s'attaglierebbe
non
viottola
cura,
nelle
scendeva
strada
quel
minante
ter-
tutto
in
la
che
più
e
edizione
grande
senz'
è
sotto
l'incontro
la
alla
menava
in
se
ed
Gonin
fatte
solo
torrente,
tabernacolo,
dere
esclu-
triangolo
a
più solido,
dal
la
per
quanto
primo
Piero;
che
non
Inoltre,
antiche
dover
cimiero
torrente, (Gap. I)
col
immediata.
nella
poi
in
delle
per
in
trovato
meschino,
Sposi,
se
denudato,
ho
non
nell' occhio,
dell' Autore
conto
sull'altro:
piccolo, basso,
elegante
il
torio
purga-
passaggio
meglio
per
del
di
più grande,
Promessi
ai
e
Notiamo
poco
secondo,
che
questione
come
basta
quanto
quello rappresentato
a
anime
la
concludente
è
un
assai
le
pietre,
Piero.
tabernacolo
questo
le
però
del
quello
vero,
completamente
memoria
alcuna
paese
coli
taberna-
purgatorio,
dipinte sull'uno
di
muro
due
dal
che
meno
a
fossero
non
valle
descritte
aver
risolta;
sarebbe
del
anime
e' è.
non
dei
bernacolo
ta-
le esigenze
tutte
quale
su
dipinte le
stavano
non
stabilire
è per
terzo
un
il territorio
storia, in tutto
potesse
perchè
da
due
questi
a
nacolo,
taber-
un
venendo
chi,
di
Uno
rispondere
possa
nostra
Se
delle
di
s'erge
quello dell'appostamento;
fermo
che
APPOSTAMENTO
Germanedo,
di
quella
su
che
ma
DELL'
TABERNACOLO
IL
sua,
il dire
quella
ché
giac-
piano, condu-
116
stradetta, dov'era
della
tata
dal
occhi
anche
libro,
ai
bravi
la
passi,
correva
si
divideva
quella
ipsilon;
alla
menava
fino
torrente,
un
a
arrivava
C'è
dal
passi
è ;
C
è
ma
quindi
sensibile,
poco
al
manedo
è
(come
il
invece,
più precisamente
retta
ho
in tutto
più 10;
per
il
Manzoni
qualcosa
modo
dev'
non
essere,
indicazioni
Una
meno,
lo
si
in
passi
non
ottuso,
anche
di
dovrebbe
arrivare
del
difficoltà
valore
del
Ger-
il Manzoni
diritto,
è
della
punto
da
27
nersi
rite-
strada,
la
vista
tutto,
quella
passi, più 14,
che
equivalere
pKi;
in
sessanta
sottrattivo
può
se
zione
biforca-
passi moderati,
ai
o
quale
la
dir così, di
potuto
al
descrisse)
veder
Romanzo
invece
se
distanza
qualcosa
a
che
e
voltate
da
va
spezzata,
lati,per
forse
le
sulla
lascierebbe
cinquanta
numeriche
qualche
muro
che
curva
dal
hanno
forza
valle
molto
destra,
linea
i tre
circa
o
nella
sessanta
lo
successivamente
contato
mofite,
correva
così
se
a
una
all'ingiù, lungo
curva,
il
forse
però,
tratto
di
Camminando
fosse.
di
foggia
il
diritta, che
muro
e
tata,
vol-
sessanta
tutte
sono
vide,
sessanta
tabernacolo,
a
angolo
dirsi
a
con
toglie dai forse
la
passeggiero.
ad
spingesi
ricostruito,
del
lo
che
facilitò
verso
scendeva
queir ultimo
certo
presente
saliva^
come
È
Galdone.
che
vide
a
pressoché
quella strada,
di
era
biforcazione?
voltata
una
viottole
strada
di
della
punto
due
del
voltata
questa
un
questa parte
anche
air
die
vede,
Dopo
forse
V altra
da
e
fece
circostanza
diritta
in
;
si
come
così
e
;
appostarlo.
destra
a
cura
d'
gli
sempre
dinanzi
questa
; e
strada
poi
e
solito d'alzar
Abbondio,
Don
possibilità
la
APPOSTAMENTO
guardarsi
abitudinario
uomo
e
di
e
quel giorno.
un
un
DELL*
TABERNACOLO
IL
ha
; e
che
a
ogni
così
nelle
verbio.
quell'av-
presentare
l'im-
d'un
foggia
crociera
di
quella
scena,
strade.
o
la
rappresenti,
in
un
trivio.
anzi
ed
o
che
Luigi
Apostolo,
di
anche
che
sia,
non
o
formarlo
a
si
il
che
vero
viottole
divide,
ha
trivio, né
un
Quella
alla
a
destra
Galdone
; e
le
tra
so
da
che
non
arrivava
/
muri
retto;
si
terni
in-
angolo,
del
rebbero
vercome
che
di viottola
quel luogo
ne
anche
alV
anni
interni
lungo
or
delle
sono;
due
adesso,
come
torrente
sia
Il
breve.
del tabernacolo,
di qua
passeggiero,
era
in
atterrato.
è
ora
la
torrente
al
questo
il tratto
del
menava
e
presso
fino
allora,
quantunque
che
monte,
valle
ci fosse
quella parte, al
piedi parecchi
(ce
i muri
Acquate
nella
se
strade,
muro
ad
il
sfiorando
comunicazione
due
stono
esi-
fianco,)
se
chiamato
verso
scendeva
non
comoda
una
saliva
Olate,
; V altra
chiesa
mai
però
di
parlato
ha.
se
così
e
Germanedo,
che
minore
cipio
muni-
Piero,
quarta
più
il
«
bivio.
un
di
cura
pò'
Manzoni,
non
di
sua
rigorosamente
si riunissero
un
al
strada,
altro
una
tanto
;
nella
chiama
torrente
per
sia
ne
lo
quella
la strada
quelle viottole
di
è
ce
due
in
divide
È
Andrea
attinte
parallela del
sua
Promessi
sito
dopo,
che
quel punto
in
quel
informazioni
rilevai
dei
1600,
al
inquantochè
anni
non
stradetta, che
stessa
descrisse
da
di
avvenuta
posteriore
1825;
trent'
una
disegno
un
come
essere
stampa
immemorabili.
ab
ne
che
Acquate,
T altra
vero
alla
Ma
o
vio
tri-
illustrativo, che
potesse
pubblicata
».
quadrivio,
quella quarta
principiò nel
fatale
trivio
un
la supponga,
che
tole
viot-
di
si troverà
non
non
Pensai
Sposi,
vero
un
due
in
si trattasse
commento
un
posteriore
operetta
è
E
al Galeotto,
arriva
si divìde
che
ipsilon, quasi
quel punto
; mentre
117
APPOSTAMENTO
quella stradetta
di
magine
a
DELL'
TABERNACOLO
IL
di
viottole, invece
nirsi
riu-
.
ad
angolo,
terminavano
in
un
tabernacolo.
118
sul
quale
di
mattone^
sur
da
protetto
consiste
ma
vecchi
denudata
a
strada,
di
bito
sinistra
due
del
nel
air
dita
duno
al
È
al
bene
che
sorriso.
stato
(chi lo
salmo
in
fin dove
vide
di
della
la
faccia
e
recitato
eroico
volesse
vigesimosesto
a
sapere)
Si
per
girando
la
faccia
guardando
qualchechiata,
ocsuno.
nes-
è deserto
versetto
a
voce
quella quiete
da
don
ad
precisamente
bondio
Ab-
essere
il
adversum
e
un
preparare
avrebbe
consistant
un*
campi:
sito
alta
voce
momento,
:
un
di
stra
sini-
Diede
quel
e
le altre
e
se
ne*
sforzo
ogni
destra
intanto
tutta
a
su-
; e,
nessuno.
recitò
uscita
mano
poteva,
che
se
a
le pene
sue:
muricciuolo
il passo,
fretta
sovvenne
bocca,
le
ispiar
bravi,
spalle
la
notare
potè, fece
queir
ivi
raccomodarlo
non
Il versetto,
in
perchè
,
alta, compose
ilarità
le
insieme
fatti
in
lo
qualche
dei
spalle
breviario
spingeva
vicine
più
collo, volgeva
del
sopra
minciavano
co-
invasa
per
gli
e
il medio
per
ma
Affrettò
case.
più
del
di
le
e
dell* occhio
arrivasse;
subito
dietro
come
intorno
coda
la
s' è
che
il
salita)
in
uscite
indietro, torcendo
con
di
due
V indice
collare,
di
come
esattissima,
sinistra,
a
o
dietro
Mise
i
quale
hanno
lui, ci fosse
e
torrentello,
Tàntalo.
le due
destra
erano
presente,
leggesse,
poco
i bravi
le
del
intonaco,
Domandò
che
no;
a
muricciuolo
sempre
se
un
coloro
di
fatto
costruzione.
è
tra
è
l'immagine
Manzoni,
(espressione
su,
stesso, se,
al
come
stradicciuola
di
; al
tenendosi
dinanzi,
mosse
di
la
Abbondio,
in
dice,
si
qualche
non
sfondo
dell'antico
apparire
tutta
sguardo
la
mi
scrostature
ad
aperto
sullo
color
a
con
semplice
un
testa, "e nuli' altro
le
Don
in
ricordano,
uri' antica
e
bigiognolo,
cornice,
una
fiamme,
e
Il tabernacolo
là.
e
APPOSTAMENTO
anime
fondo
un
qua
cappelletta,
detto,
dipinte..,
eraii
scalcinatura
più
DELL*
TABERNACOLO
IL
terzo
me
castra,
a
due
dei
siamo
bravi
timebit
non
fronte
ci
DELL'
TABERNACOLO
IL
si
e
;
non
cor
confine,
di
Castello.
alle
che
don
da
saliva
che
ci
quel lato,
colle
quella
trovavasi
alle
Acquate,
che
porta
il
che
varcò
su
s' incamminò
alla
si
Tutta
la
In
tutta
la
linea
citeremo
come
Arlènico,
la
^
mio
Quando
cuore
viene
cidere
uc-
a
grazia
di
colpo
municipi^b
la
prese
detta
ora
Lecco
divieto
ben
di
di
paura.
mi
si
e
dirimpetto
è
tener
ticolare.
parin
pecore
dentro
della
seguenti
alla
zionata
men-
curioso
determinata,
di S. Giovanni
eserciti
Bravi,
quella costiera,
i
done,
Gal-
quindi
ponte;
dei
grato
sa-
accennato.
un
per
il
del
Abbondio
don
verso
e
via
avevamo
come
pianura
degli
salì
ingranchite
da
fatto
chiesa
avrà
che
Olate.
di
cura
il
principali punti
anche
non
di
confine
di
di
Olate, sboccando
{A\
è
di
come
fosse
salita
a
statuti
zona
cura;
della
battuta
essi
con
cura;
bondio,
Ab-
quell'antichissimo
condusse
negli
; cioè
don
fuori
nome,
la
strada
tino
appun-
dov'era
sua
l'attuale
tra
Fumagalli
casa
luogo
gambe
suo
per
di là
per
e
Acquate.
passando
e
alla
darebbe
colle
Abbondio
Don
una
di
pretensioni
Olate
di^estradicciuole
delle
menava
non
morto,
uomo
un
se
di
manzoniana
della
trovasi
argomento,
questo
E
fuori
luogo
quel
fatto
il
cura,
segna
corrisponde
prese
è
della
parrocchie
narrazione
dire, che
a
i
sorge
il Galdone
quale
della
monte,
dove
i limiti
circostanza
il
verso
che
Peccato
il sito
dentro
alla
Questa
viene
che
Acquate,
Abbondio
che
ultimo
trovasi
esigenze
:
di latino!
per
quel tabernacolo,
il
mentalmente
piedi.
su
si trovò
questo,
due
fermò
di
Con
disse
sapessero
parrocchia
*
meum.
galantuomini,
Aggiungeremo
o
119
APPOSTAMENTO
:
quale
Caviate,
la
Castagna,
schierino
a
il
fronte
,
!
120
IL
TABERNACOLO
chiesa
di
S.
Sancii
Vitalis
al
va
ponte
Vitalis
per
DELL*
Olate, usque ad Ecelesiam
Volate, la strada per la quale si
de
alla chiesa
dicio
Giustina
stratam
la^o.
quindi
Il divieto
più
ancora
zona
eccezioni
e
il
e
*
il
qua
di
itur
usque
del Bione
per le capre
vasta.
E salvo
de
Quade,
fino
si va
Germanedo,
loci de Zermanedo,
corso
Sancii
Ecclesia
ad
pontem
quella per cui
qua
ad essa,
Sanctofi Jusiinae
al
dieta
a
itur
di santa
ponte per
al Bione,
et
Acquate,
stratam
in continuazione
e
di
Vitale
di
APPOSTAMENTO
ad
e
et
a
siam
Ecele-
poi fino
stesso
infino
una
comprendeva
precise e limitate
di cure
di commercio,
diche,
meper necessità
di allattamento.
Ecco
ora
perchè, quando
salì dal
padre Cristoforo
Olate, vide bensì
da
al
alla casetta
convento
le vaccherelle
tenute
di
per la corda
fanciulla
ma
pascolo
scarna,
qualche
relle
pecozione
e caprette,in quella vivace
e dettagliatadescrinon
compariscono, (v.Gap. IV.)Così pure allo
appressarsi dell' esercito alemanno, don Abbondio
si raccomandava
dalle finestre della sua
casa
gnucolando
piasulle
alla gente che
alture:
fuggiva
uomini
povera
che
curvi sotto il peso
passavano
roba, pensando
spingendo le
dietro i figli,carichi
casa,
quella che
a
loro
della
loro
lasciavano
in
vaccherelle^ conducendosi
anch'
essi
quanto potevano, e
non
minare.
potevan camInfatti
strata
se
(Cap. XXIX.)
qua
per quella
itur ad pontem de Quade, si intende
quella del Vonella
linea di quel
lone, tutta Olate era contenuta
le donne
in
con
divieto. Acquate
Lasciamo
^
t
invece
quelli che
ne
è tutta
la
al di fuori.
-parola all'Apostolo:
voglia perlustrare le vie che scorrono
apcerta risvolta, si
piedi di Acquate, giunto ad una
«
€
collo
ora
Chi
Stat. Civ. De
confìniis bestiarum.
in
«
abbatterà
"
ancor
«
è
«
ivi la
«
dette
«
nella
valle
«
stra
ascénde
«
denti
"
manzo
""
in
«
coi
€
DELL'
TABERNACOLO
IL
la
certamente
strada
una
reliquia di un antico Purgatorio ;
divide
precisamente in due strasinistro scende
un
ipsilon;il ramo
si
foggia
a
di
fino al torrente
avvisano
manzoniano,
don
bravi, ed
Lucia,
»
«
il teatro
«
Promessi
Resti
«
signor Ezechiele
Pozzi
in
quanti
si trovassero
lei un'
egida salvatrice.
né
l'ha
il SUD
a
vagheggiata
Manzoni.
Essa
non
giorno,
e
e
descritti nei
e
poveretta
il
possessore,
di stendere
grado
aspira
sopra
a
e
a
di
mazioni,
trasfor-
architettonici; le basta
così, perchè
un
Renzo
agricoltore di Acquate,
rabbellimenti
lasciata
suo
fatale
Abbondio,
gloriosa
questa
ro-
incontro
disgustoso
la patria di
del fortunato
pietà
del
il trivio
la
raccomandata
de-
queste coinci-
parrocchia di don
principale degli avvenimenti
Sposi. »
reliquia alla
esser
il
Acquate
^
d'
questo
ebbe
essere
ahi !
Tutte
a
ogni conoscitore
essere
Abbondio
il ramo
Caldone,
Acquate.
verso
situazioni
cui
cappelletta,sotto la quale
striscia rosso-gialla, che
un' antica
oggi si vede
121
APPOSTAMENTO
la vedano
con
tutti,quale
intelletto d'artista,
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
PARTE
I.
Trattato
di
1456.
don
17
Mantova
del
esaurita;
e
La
—
Chiusa.
Agosto
Il trattato
—
Alemanno
al
la
e
fuga
storica,
non
si
ad
abbiamo
essa
che
ch'io
ancora,
mi
sappia,
più
cerche
ri-
le altre
tutte
per
in
risolve
speso
forse
non
il Manzoni
dove
preciso
sito
dell'Innominato,
piiì tempo,
4
concluBioni,
castello
intorno
e
Mantova,
L'esercito
—
intorno
questione
una
di
e
1454,
Aprile
Due
li
piantò
]454;
1756,
Abbondio.—
questione
La
Aprila
9
Utromento
—
di
di
del
Lodi
Confine.
del
Determinazione
insieme.
castello
//
'
valle
che
L
angusta
Amiamo
(Nooo
di
da
precisare
Vocabolario)
«
iittà,
ili San
A
un
questa
paese,
Miniato
in
é,
è
o
posta,
scorta
più
a
del
monti.
Oiorgini
;
d'un'altura,
detto
pìaao
sia,
colla
una
poggio
di
giogaia
locuzione
a
d'un
cima
un'aspra
d'ora,
cavaliere
a
sulla
fin
avverb.
cavaliere,
era
uggiosa,
e
infuori
sporge
'
dell' innominato
basso
cavaliere
d'un
che
è
altro.
a
Firenze.
sopra
La
uni
colline
»
124
delVerto
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
sentiero.
tortuoso
e
fra
afferrare,
tante
filo
capitale*, quel
fa
ci
del
ci
basta
lo
dare
per
lo
tra
di
stato
Milano
del
racconto,
chi
vorrà
nell'epoca
che
la linea
sieno
di
le
della
senso
sarà
veneta
lo
e
di
trattato
trattato
tra
di
Foscari
trattati
il territorio
Milano,
e
la
così
veneta.
in
direzione
deno.
Nel
contrafforte
rem
di
doge
da
punto
del
detta
Tra
il
Resegone
di
nel
di
San
ponente,
capo
dal
e
sivo
succes-
lati
stipu-
1456,
cesco
Fran-
e
al
di
di
alla
pubblica
re-
s'interponeva,
il monte
Magnòdi
all'Adda,
i
quei
duca
Martino
estremo
tra
era
origine
sua
effetto
giungeva
Garlate,
qual
repubblica
Milano
territori
citare
eser-
?
agosto
Per
qual
cui
su
la
restava
que' due
a
quali
Ma
la
tra
di
duca
valle
dove
meglio, al lago
4
Lecco
levante
tratto,
di tutto,
aprile 1454,
Venezia.
di
linea.
ripete
del
Sforza
Francesco
non
vedere
quel tempo
9
Mantova
e
confine,
confine
del
Lodi
stati,
prima
Milano
di
stato
mente
storica-
certo
un
detta
di
a
del
demarcazione
La
dal
stati
seguenza,
con-
per
località
a
dalla
indagini ? E
i due
tra
E
veneta
valle, attraversata
limitato
tratto
nostre
il confine
la
sia
lunghezza,
questo
le
qual
o
naria
confi-
dell'Innominato,
quei due
tra
zione
supposi-
linea
1628.
una
il castello
confine
valli,
nel
è che
Questo
repubblica
limitatamente
seguire,
a
cioè
della
la
e
trovare
possibile per
ha
fuori
i ciottoli
stati.
qualunque
a
fosse
località, che
di
Manzoni
capitale
eonjìne ai due
sfriatto
il
valle, tra
circostanza
di
serviva
alla
fondo
Questa
torrente
torrente
quel
in
laggiù,
trovare
tanza
d'impor-
che
d'Arianna,
di
preme
circostanza
una
cose,
mi
Intanto
questo
o
di-
paesi di Chiuso
e
DETERMINAZIONE
I.
PARTE
il confine
di Vercurago,
di
corso
la
lungo
uscito
e
il
lungo
in
l'Adda,
di
Crema,
soggetto
invece, dov'esso
girando
del
giogaia
infino
Brembana,
perchè
colonna,
la
repubblica
detta
di
seminato
aperta;
il
a
lambito
è
da
Vercurago
termina,
a
fu
del
alimentato
da
trasversali
di
lago
di
parte
pittoresco
valle
dalla
nominato,
de-
enorme
di
Milano,
allora
getta
sog-
superiore
bacino
affatto
costiera
in
del
la
tutta
ghezza,
lun-
sua
il dominio
Sotto
territorio,
di
San
vi
e
tra
del
di vai
É
Galavesa.
di
minori,
di
Martino,
s'affonda
Magnòdeno,
affluenti
Garlate,
il nome,
deva
se-
valle.
della
e
territorio
un
malgrado
una
trascinatore
destra
è
Villadadda.
valle
della
torrente,
in
capo
consiglio della
meridionale
grosso
nella
presso
di-
un
così
un'
il ducato
dall' Adda
Caprino
detta
nel
a
Sàssina
quale
Martino
San
mezzodì,
ed
settentrione
il lato
di
valle
e
veneto.
A
.
(Corna
Signori;
Tre
confine,
successivo
Valtellina,
la
paeselli, che
occidente
a
del
la valle
tra
e
il
*
Grigioni.
così
La
veneta,
Magnòdeno
seguiva
monte,
questo
un'isola
Nord,
a
e
dei
Pizzo
del
Sud
divide
di confine
serviva
ai
al
da
il territorio
come
Resegone,
Resegone,
che
destra
a
Porcarola,)
di
prolungamento
suo
nodo
Valcamo-
ridiscendendo
; e
capo
diparte dal
si
monte
la
mente
trasversalda
Venezia,
a
Dall'altro
quell'alpestre
Camozzera,
Isep
Vaprio;
a
portava
lasciavasi
quello,
ducato.
al
mezzo
d'
lago
cato,
du-
del
spettanza
fin presso
si
il
seguire
a
l'Oglio, disceso
già dal
corso
di
di
sponda,
raggiungere
a
cominciava
ch'era
sinistra
abbandonata
dove,
nica
fiume,
questo
125
CONFINE
DEL
enormi
discesi
Vercurago
suo
d'Erve,
corso,
ben
la propriamente
questo
un
sassi,
che
da
sinistra, finisce
lungo
a
vallette
gettarsi
Rossino;
e
dà
noto
luogo
agli
ama-
e
al
126
Tultimo
territorio
Item
«
quel tempo,
A
valle
della
paese
di
repubblica
della
del
gite alpine.
delle
tori
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
di
di Lecco,
le
convenute
son
el
promette
Chiuso
e
del
quindi
e
Martino,
S.
Venezia,
Vercurago
ditte
«
tes
«
graliter restituir, render,
«
e
"
nome,
tutte
«
Roche,
Luoghi,
«
Monti,
«
la
Valle
«
in
mano
"
Duca,
«
o
«
quelli, e
"
sioni, Pertinentie, Jurisditioni, Raxoni,
«
gnir, Termini
«
essa
Illustrissima
«
over
possieder,
"
quelle
«
quale
«
sto.
«
Duca,
die
a
fra
de
singule
Terre,
Laghi,
Acque,
de
de
Martino,
San
e
de
alienate
zente,
sua
la
ne
de
al
riferisse
se
Romagnando
chello, el Piano
la
la
Valsaxina,
Chiusa,
«
e
«
là, essendo
«
volte
«
e
«
Passi,
«
Trezzo
«
e
«
fine, quale
de
ogni
loro
altra
de
raxone
de
et
Raxone
e
al
et
que-
e
dito
e
de
altre
Atione,
de
Torrete
Signor
Termini,
rimase
e
qua
tutte loro
cum
le
ge
Pian-
che
Jurisditione,
Jurisditione, Raxone,
adiudicate
de
over
Lecco,
Confini;
le
(Acquate)
Biono,
Lecco,
a
de
de
e
Arquà
del
(rimangano)
sono
excepto
predicto Signor
Baie,
cum
terre
Ponti, Termini,
romagna
al
de
Lecco
Jurisditione
a
tegnir,
Capitolo, qual parla
Rocha
le
eum
andasseiio
cadaune
de
de
Te-
qual,
la
e
Colion,
(rimanendo)
de
Posses-
guerra,
Bartolomeo
tien
date
sta
Ationi,
quali,
presente
sono
tutti
consueta
era
e
Signor
eum
le
cum
la
avanti
Valle,
qual
lui fosse
per
guerra,
Signoria
(che)
la
e
quelle. Ponti, Passi,
Confini,
e
Terre
che
o
Fortezze,
Illustrissimo
esso
suo
Bergamascha,
e
quale
presente
cadauna
Castelli,
in
Ponti, Passi,
le
de
mano
altri soi
de
o
Bressiana,
possanza
inte-
in
consignar
Signoria,
essa
e
far
sequen-
contraetus,
praesentis
e
resta
Signor
mediate
quindeci
Tegnir
e
o
zorni
eelebrationis
possanza
cusì
e
prefato Illustrissimo
Duca
primo
di Milano.
parte,
"
Milan,
il
ducato
contento
de
quindi
e
era
«
e
era
Duca,
e
Con-
al lUustris-
PARTE
I.
quondam
"
Simo
"
fatta
«
scriptis,»
Signor
di Lodi
il trattato
Filippo per la Pace
suprascriptis et infra-
l'uno
Chiuso
l'altro
e
dei
il
avente
Chiusa,
due
lago
promontorio del
Termopoli, dove
specie
di
angusto
un
da
il dirupato
lato,
un
quel punto
segnato da
c'era
lago,
il monte;
per
e
chiusura
una
il confine.
era
^
si vede
ancora
principiava all'estrema
la
cancello,
interrotta
ora
;
ai mille
Esso
attraversando
a
l'altro
dal-
e
guerrier le donne.
ai
muraglia, che
una
del
sponda
dieci,ed
i
passo
Magnòdeno
monte
insultare
Potrieno
In
tolo
Capi-
paesetti contermini,
s'interpone
Vercurago,
e
la
una
al
accennato,
sopra
^
13.
Tra
Duca
127
CONFINE
DEL
*; salvis
Cremona
a
Così
detto
DETERMINAZIONE
strada, dove
diritta
correva
dalle
su
inaccessibili,
erte
fino alla
e
mità
somricomparente
di quel promontorio,
che è la vetta
del San
dove ci sono
di un'antica
rocca
Girolamo,
gliavanzi
tra roccia
ora
castello.
o
linea
Questa
17
roccia
determinata
venne
"
aprile 1454. « I Commissari
che
Principe, confessando
"
tino
"
mine,
«
col
«
nella
sia
e
del
tirano
territorio
*?
n
V.
3
Adelchi.
20
novembre
DuMONT.
A.
la linea
di
Lecco.
della
sommità
*
di
territorio
dell'uno
la
Valle
Bergamo,
del
.
Valle
Istromento
con
.
di
San
di
iljter-
o
Valle
essa
il termine
Baissa
Mar-
pongono
confine
Fu
dell'altro
e
Baita
affisso
"
1441.
Corps diplomatique du
II. Se.
I.
droit
des
gents,
(que-
128
IL
chiamano
che
sta
monte)
degli Olivoli
«
e
*
direttamente
al
venire
late, detto
dove
là
di
; e
può
non
sella
o
Gavazzo,
appo
«
«
«
valle, altro
concavità
piccola
una
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
sulla
si
la
per
fiume
Adda.
»
anche,
nella
sua
schiena
il
chiama
valle
si
al
Intendi
del
zappello
discendendo,
filo camminando,
a
che
essere
deve
per-
di
lago
Gar-
inferiore, lago
parte
di
Moggio.
Il monte
di
Girolamo
il San
cui
Non
della
Olivoli, nomi
che
vi
dubbio
esser
di
quella
Girolamo,
La
Vercurago
Girolamo
; ed
si
criteri
sia
esiste
che
che
fosse
tra
all'acqua del
alla
eoa
In
due
ducale
lago,
era,
; o
quei luoghi
o
tre
d'oggi
si
è
come
da
disse
scalini,aperto
ufficio
da
di
San
quali
con
Giù
cello,
can-
muraglie,
Dicono
di
dogana;
quella
un
muricciuoli
inflno
pietroni,
in
d'una
sola
la vedetta
della
quadrata
alcuno,
e
casa,
spiagge
grossi
zappello
sui
paeselli
l'antico
forse, più modestamente,
chiamano
i
Visconti.
basse
di
casetta
che
lo vidi, il biscione
non
diga
una
una
Osteria
le
di
Pizzo
so
grosse
diparte
e
se
non
presso
serviva
i canneti
quale
stanza, che
^
di
tempi
San
parlato,
con
io
ma
al
all' Innominato.
strada,
:
non
zione
continua-
detto
di
che
casa
ma
il santuario
e
rocca,
la scritta
degli
è
sotto
Ija
affibbiare
la
Zappello
abbiamo
cui
una
altri
al
protendesi
scolta
quella
sare
preci-
Chiusa
che
Somasca,
apposto,
In
ancora
cima
è
porta
milanese.
ed
di
poter
a
la
dalla
vertice
di
ancora
adesso
ci
va
e
poi, lungo
abbassa
che
rocca
genza.
spor-
esistono;
non
segnassero
quel
potuta
del
che
ai veneziani,
apparteneva
di
retta
luoghi,
e
più
quella giogaia,
più modesta
una
Baissa
forse
presso
Viceiarola.
forma
valle
di
principale
riuscito, sui
sono
il^
sito
può
il
è
Gavazzo
un
passaggio,
di
cinta.
posto
spesso
PARTE
avanzato
a
di cose,
stato
da
Francesco
II
Sforza
il
s'intenda
fino
del
alla
reetam
Alla
usque
ad
Baissa
viene
a
di
dalle
di
rimaste,
€
di Bergamo
"
dalla
"
ad
V
inoltre
nella
circoscrivere
"
per
"
censimento.
veneta
di
Repubblica
di
17
è
non
che
raro
confinarie
la
poi,
delle
alla Città
dato
V
Venezia
i
esecuzione
in
linea
una
si rechi
a
diporto
si imbatta
superstiti, sulle
poi,
su
per
in alcuna
quali
la
da
il
tova,
Man-
verso
dei
nuovi
transazione.
di
nuova
e
quel Trattato,
a
muraglia
tese,
con-
fra
ecc.:
datato
Bergamasco,
In
repubblica
Regina
limiti,
suo
riscono
appa-
infinite
dopo
Imperatrice
sopra
il
e
la
tra
1549
al
misura
e
"
;
nel
soggiace
e
terre
confini
praticata
che
ciò
cettato
ac-
terre,
alle
Lodi,
i veri
e
abbiamo
Ne
fatte
di
pace
*
tecnica,
o
notificazioni
fra
1756.
alpinista che
per
Garlate.
in
dominii.
terminata,
Teresa,
segnanti
lacum
linea
comuni
controversia
affissi, dalla
termini,
quel punto
di Lecco
una
Milano
marzo
vennero
da
tutto
Trattato
col
Ducato
in
Maria
e
la
posta,
op-
eaxtendit
de
denunziare
Siffatte
»
citate
L'
di
misura
«
sponda
per
notificazioni
dopo
cedute,
il
1456, in seguito all' ordine
anno
Repubblica
essa
sulla
cessare
«
per
attraverso
eundo
di là, ai due
e
linea
Canonicam
parti quello dei
nel fatto delle
la prova
esse
stato, vien
qua
Chiusa
per
et sii, sieut
Clusa,
le
lirieam
confine
per
la
di Cariate,
canonica
fortalitiae de
murus
che
sco
France-
fortilizio,prolungandone,
inielligatur
elusa
da
1534, determinano
muro
già approvati
confermati
e
daziarie, idealmente
ragioni
lago
nel
corrispondenza
In
di Lecco
gli Statuti
Sforza,
I
129
CONFINE
DEL
gabellieri sul lago.
i
per
questo
DETERMINAZIONE
I.
quei monti,
di cotali
pietre
il milanese
'
legge r iscrizione
si
^
Statuta
G.
Civiltà.
BmooNi.
Pag.
:
Stato
46.
di
Milano
; e
dall' altra
130
parte
od
da
antiche,
e
per
le
Per
dell'archivio
cadute
sott' occhio
del
appunto
visionum
1456:
Civitatis
Bergomi,
i confini
del
in
gli
atti
dove
anche
atto
un
rile,
nota-
Magnijicae
in
stato
*....e
da
Ma
vecchio
di-
terminorum
reperitur
Caprino.
seguono
queir ufficio
cui
si
trovano
l'incendio
dopo
1891, il volume
Restava
la misura
non
nell' archivio
se
erano
le ricerche
in
dovette
esser
derato
desi-
di Lecco,
di
stato
quello praticate,
approdarono.
al
del
Manzoni
confine,
se
la linea
nota
parlò
sicurezza
tanta
con
allora
che
torrente
un
Cancellarla
gennaio
ricerca
? Ma
Eppure
precisa
28
si rinvenne.
farne
nulla
del
notte
Milano
in
queir archivio
di
la
positionum
nello
che
i Com-
instrumentorum
et
alia
di
comune
di
»,
tanto
mi
di Venezia,
libro
In
Inter
risposta,
non
a
Sic
con
svolgendo
parole
queste
existente
confìnium,
di
delle
di Bergamo
comunale,
di stato
Communium,
ebbi
alla città
inquantochè,
speranza
memoriali
e
fatte
quell'archivio
a
maggiore
patito
simbolo
dominazioni.
scomparse
notificazioni
«
diressi
et
sempre
le iniziali
dimensione,
dall' altro,
S. V.
e
1759;
gloria mundi!
transit
mi
lato,
un
dell'affissione
data
minor
quelle di
in
anche?
S. M.
; colla
Veneto
Stato
:
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
di
serviva
ai
confine
di
due
stati.
D'
altronde
della
vicinanze
trovarsi
chiusa
^
da.
la
in
valle
quelle
Galavesa,
e
appunto,
non
dell' Innominato.
giù, dove
Commemoriali.
parti
Busta
confine
7. Pag.
1.
altrove,
Difatti,
era
cioè
l'Adda;
non
non
nelle
doveva
dalla
dal-
132
IL
armeria
neir
vano
di
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
dei
Salvatore
San
Marca,
baldo
di
Ferdinando
nello
conquista,
La
stesso
del
ragione
mancanza
di altre
bellissima
strada
per
scaricatoi
e
sostegni,
nel
a
Colico.
non
ha
Lecco
Chi
mila;
diavoli,
son
devastano
:
arrivati
voci
sicuri;
eran
vento,
e
e
fuori
della
avrebbe
esser
*
altro
potuto far
Guida,
territorio;II, pag.
71.
per
pag.
Per
ne
mezzo:
troppo
istrada.
24
e
25.
tali
eran
aveva
le
un
non
gran
lontana
a
rere,
percor-
calesse, né
cammino,
Cantù,
un
Abbondio
e
temeva
(Cap. XXIX.)
-*
sono
I monti
portarsi
un
Prima;
piedi, don
a
menti,
porta-
a
tirava
V esercito
trovar
calata
Barsio
bocca,..
grosso;
che
possibile
raggiunto
Fumagalli.
era
si
cinquanta
fuoco
qui:
son
barche.
erano
alcun
dato
in
che
spavento.
e
son
Pasturo,
bocca
lago
strada
era
cavallo, né
d'
il
e'
non
non
non
di
passavan
da
ferrata
anticristi; hanno
sono
domani
Balabbio;
a
che
Introbbio,
piuta
com-
de' suoi
impiccio
han
Cortenuova;
saccheggiato
luna
ariani,
e
della
quaranta,
son
sono
e
ponti,
petti
para-
giorno
notìzie
le
sia
cosa
trenta,
son
;
volta
la
il
avvicinarsi,
suo
i
per
è
La
scavi,
dall'Austria,
poi
la
gnere
dell'inge-
i solidi
per
Abbondio,
una
fu
Lecco.
a
mine,
e
acque,
don
bene
sa
non
Vengono
in
del
esercito,
colle
e
Recentissima
visto
tutte
sparsero
delV
*
1832.
quella
grandiosi
per
costruita
fu
dopo
Bellano
ammirabile
delle
gli
l'imperato
del-
truppe
attuale, opera
scalpello
Ram-
Valsàssina
in
da
militare
praticati collo
conte
poco
entrare
strade
Donegani,
antica
1630.
anno
loro
neir
delle
II, mori
castello
,
Il
Treviso.
di Collalto, condottiero
XIII
al
Collalto
Conegliano
presso
provincia
ora
di
conti
Milano
Venne
e
suo
PARTE
ire per
e
DETERMINAZIONE
usciolino
un
Don
Abbondio
alla
chiesa;
poi
da*
sentieri,
vedeva
di
il paese.
Olate,
là
di
dei
col
finirono
pensare,
anzi
appunto
li
V esercito
aveva
le
Siam
Al
bene,
altre
fermarsi.
«
Volle
é
tazione
spesso
a
ogni
della
modo
Promessi
da'
notizie
loro
tempo
quella
che
Dio
poveri paesi dove
dice,
a
coloro:^
cielo.
al
non
s* hanno
;
stanza
abba-
si
grazie
che
che
mente
Propria-
venire
strada,
una
dicono
sa
scappata,
e' è
istrada.
a
glia
vo-
sentir
anderanno
(Gap. XXIX.)
dire
uaa
caso
lei
o
lità
possibi-
per
sarto.
dovrebbero
non
più, qualche
in
ma
prima
dei
al
più
^
qui
lecito
tuttavia, ed
di
lo
del
la
leotto
Ga-
veramente
ce
come
»,
e
opposti
;
fuori
e
Al
Maggianico,
o
colla
percorrere,
ospitazione
«
troppo fuori
:
a
a
è
vedevano,
presa
lontano
pas-
dal
va
diametralmente
tranquille previsioni
in
parlar
portava
e
Galdone,
raggiunti
avessero
topografia
Valsàssina.
l' esercito
essere
si
già
si diressero
che
fosse
che
paesi
di
essi
che
che
ciò, camminavano
paura
Inoltre, che
strada
che
arrivato
era
per
colla
e
Il paese
E
sagrato
alla
spalle
strada
intanto,
dov'
Balabbio,
a
del
sulla
Vercurago,
o
la
nota
il torrente
trovarsi
per
Chiuso,
le
varcarono
Maggianico.
a
è
ducendo^
ricon-
figlia,dopo
del sarto,
è segno
chiesa,
voltaron
campi
ci
pubblica,
la
casa
dall' uscio
alla
e
a
usciti
venuta,
era
casa
che
ora
uscìron
se
mezzodì,
a
E,
davanti
saron
lei in
con
finché
strada
Agnese
tempo,
poco
soggiornato
la
zetta,..
piaz-
un'occhiata
campi,
per
uscirono
e
sulla
metteva
i
per
cui
per
così
per
aver
che
s' avviarono
quella medesima
al castello,
diede, nel passare,
presero
133
CONFINE
DEL
l'andata
concertaron
Agnese,
tutV
I.
che
di
venissero
a
quelle parolone
suo,
e
le crede
Sposi. Pag. 206,
trattenersi
tonde
eleganze. »
nota
1.
come
che
L.
il
ospiti.Ospi-
popolino
Venturi.
Il
conia
fiore
134
del
Il paese
del
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
sarto
cammino
loro
che
quale, avverte,
portarli nella
valle
dell' Innominato,
principiarono
dopo,
con
d' animo,
concordi
le
fontano
del
l' Innominato
dalV
divenuto
//
osserva:
dal
l'
fatti che
al
siam
esser
XXII.)
il
essere
paese
per
più
?
che'
e il
flagello
dov'
de'
ben^attore.
non
era
raccontare,
una
del
ultimo
Quest'
manoscritto
castello
pae'ie
propri
sarto,
esempio
volta,
sua
quel
da
gli apprezzamenti
dichiarazioni
era
alla
lunga
dice
il
quillità
tran-
viaggio. 11
doveva
non
ciò
In
«^ono
Manzoni
con
affermò
che
contorni,
E
ne
il Manzoni
quanto
cardinale
risulta
di
e
del
metà
seconda
la
trovato
po' più, d' agio
un
Innominato,
irnppo
ettprc
il
baroccio
essi
dell'
dall' anonimo,
sappiamo
quel
sarto
per
metà
a
su
dal
castello
lo
;
fuggitivi
i nostri
per
era
;
che
passeggiata.
ci
fosse
ma
dai
non
veva
do-
tolo
(Capi-
II. VERCURAGO
PARTE
raccolto
Tutto
al paese
1. Quanto
deve
del
sarto
Acquate
sognare
neppur
;
di
caso
che
dosi
poten-
non
Germanedo,
e
sulla
necessariamente
trovarsi
al
siamo
conclusioni:
due
stringere queste
noi
sommato,
e
135
FASOLEDA
VALLE
E
linea
esso
Maggia-
nico, Chiuso, Vercurago.
alla valle
2. Quanto
deve
lungo la Galavesa,
trovarsi
che
dell'Innominato;
o
essa
de' suoi
alcuno
affluenti.
Primo
di
punto
ci sarà
che
partenza,
scala
ad
ulteriori ricerche.
PARTE
Prima
Un
ipotesi.
manzoniano.
di Lecco.
Maggiaaico.
Narra
"
Il monte
—
Escluaione
—
di
e
valle
Fasoleda
di Porcarola
Vercurago.
—
tuti
gli Sta-
e
EsciuBione
di
Chiuso.
—
il Cantù
Manzoni
temo
Vepcupago
—
aneddoto
IL
nelle
menato
riverire
a
(diceva)
Vercurago.
di
1
Treves
Voi.
'
Anche
far
seconda
una
*
Reminiscenze
sue
Vittorio
il
che
Emanuele,
edizione
del sarto
,
di
«
Federico
«
cavalcò
1882.
nel
*
primo
Borromeo
a
»
Vercurago
IL
allora giurisdizione
Pag. 191.
volume
non
era
si trovano
andò
a
affermazioni
consimili:
Vercurago. L'innominato
Vercurago. » Pag. 176.
non
136
IL
di
Federigo,
in
cui
ben
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
che
furono
quel tempo
a
alla
aggregate
quaranta
parrocchie
il Manzoni
Se
è
ha
finita. In
sia
Vercurago
ci
sia
al
castello, (e
da
Olate
caduta
esser
seconda
del
distanza
di
chilometri
Vercurago
che
possa
zoni)
Man-
della
monte
a
valletta
una
da
che
ho
Così
sei.
quella
del
penna
voluta,
tanto
maggio,
trovata
stione
que-
rispondente
cor-
Olate
fatto
a
io.
.
dire
a
siasi
alla
è
Vercurago
da
camminare
che
a
che
dato
e
dalla
pubblica,
re-
veramente
pensare
metà
che
della
che
quanto
sbadatamente
Galavesa,«fìno
vale
sarto,
vorr^
nessuno
resterà
non
del
Bergamo,
ciò, la
dato
caso,
1784,
di Milano.
detto
Vercurago,
a
la
espressione,
diocesi
veramente
il paese
di
il confine
alla
questo
all'anno
diocesi
entro
appartenevano
fino
e
ho
fatto
quel
essendo
sulla
cammino
colle
respinto
stato
carta
.
pografica
to-
nel
pive
^
da
sacco
di
alla
arrivare
desi
ad
da
fìtta
una
Erve.
la
cappelletta
Galavesa,
e
vi
si
arrivati
alla
(denominazione
che
essere
non
è
Austro-Venete)
^
tavolette
quali
da
1
quella
altra
Camozzera,
Per
far
a
questo
Lecco,
le tre
valle
apparisce
nelle
che
si trova
Oggiono,
prime
50.000.
cammino
sono
valletta
Palazzago
nella
scala
e
da
a
da
Resegone
Carta
Piazza
1
archivi
controversie
del
della
occorrono
pografich
to-
carte
discende
che
dipendenza
di
Fasoleda
negli
citate
Paso-
persuasi
La
allegati agli atti delle
disegni
Corna
e
cessariament
ne-
ma
valle
forse
*
Malanotte.
pubblicate,
in
la
lasciandoci
addentra,
sei
chilometri
inesistenti,
imbocca
scen-
militare
carta
altri
istrade
ancora
donde
Rossino,
per
(per
prima
sulla
camminando
supponibili)
leda
di
il curvimetro
Ma
Vercurago
lungo
pioggia autunnale,
militare
Brembana,
25
000,
la
le
delle
quarta
PARTE
II.
VERCURAGO
E
VALLE
137
FASOLEDA
r
le
presso
piccolo
un
a
di
Pizzo.
del
quel
la
di
Porcaròla.
di
Lodi
Or
certamente
Della
statuti
gli
di
cohaerentiatur
partem,
fons
quae
versus
et
;
in
usque
monte
ad
più
alle
coi
seguenti
a
alla
di
*
Statuta
Bordonale,
fonte
di
Civilia, De
datio
in
andando
2. Dalla
montis
a
la
de
valle
11
stenti,
esi-
esso
al
blico
pub-
Questo
circoscritto
è
che
locato
col-
mezzogiorno,
quale
fonte
put
ca-
dire:
porre
termine
quel
Ca-
ponit
a
prati
a
veniendo
quae
dovrà
Grumolongo,
monte.
antea,
condizioni
Da
1.
porta
detto
si
et
;
Cornae
inerenti, resta
esso
termini:
Grumolongo,
viene
coi
Lecco
est
versus
praedicta
a
ciò
seguenti
ad
prati
et
Tutto
descritto,
sotto
incanto
monte
di
Porcaròla
in
suis
qui
moniis
vallem,
;
^
Plomberam.
di
e
Galavesinam
cum
Forcellam
in
usque
concione
pratis
ipsius
Forcella
apraedicta
Lecco
monte
de'
fontem
di
era
veniendo
et
i
tra
zione
men-
termino,
quodam
ad
la pace
dicto
cum
parte
usque
partem
mons
ad
monte
de
publica
eundo
usque
antea
in
sero
usque
a
meridie
est^ a
praedicto
mocerae
Qui
.
Bordonalem,
meridiem
fino
et super
tenet
et
Portam
ad
nei
dicto
.
il
che
quella
in
di
fanno
Porcaròla
pactis, videlizet
his
Porcaròla
de
incantetur
inferìus cohaer.
stra
sini-
il confine
Mon§
in
dal
cascine
dopo
come
pratis existentibus
cura
valletta
di
giù
a
torreggia
Lecco,
comunale.
proprietà
le
sono
segnare
montagna
fluente
af-
vien
che
Fasoleda,
ci
Questa
bene.
doveva
stati.
valle
destra
riva
altro
un
a
precisamente
e
torrentello,
suo
sulla
sbocca
Galavesina,
di
sbocco
lungo
Pralegero;
la
Magnòdeno,
lo
che
nome,
letto
di
serve
e
dirimpetto
detto
destra,
Presso
di
senza
Galavesa,
giogaia
dalla
due
torrente
della
sinistra
Galavesa,
della
sorgenti
di
è
a
giorno
mezzo-
Grumolongo
Porcaròla.
Pag.
60.
138
Forcella
alla
fino
che
valle
detta
valle
valle
che
dalla
La
di
sbocca
sbocca
di
ponit caput
valle
Fasoleda.
Nelle
di Maria
comuni
pretensioni;
tra
di
e
Lecco,
medesimi
dato
alle
ad
terre
Erve,
mai
le
memorie
Nella
valle
lo
vai
alla
*
e
culmine,
mansi
via
via
E
coi
nomi
punta,
anche:
dintorni.
ecc.
di
e
I passi
è
tra
montagna
illustrata
e
descrittiva,
—
tutte
e
della
e
specie
e
minata;
acu-
si
stinguono
di-
eresia,
sasso,
chia-
montagna
Lecco,
ci
jsucco
vetta
una
selle,bocchette, forcelle,porte, buchi.
Guida
nessuno
dubbio,
Nessun
è
dov'
repubblica,
dosso, poncione,
corno,
dizio
giu-
prevalenti.
Martino,
sottovarìetà
fini
con-
nostro
a
orografica di quelle regioni,
le varietà
Lodi
esercitarono
Fasoleda,
di S.
riconfermano.
nomenclatura
dine
all'or-
i veri
si
significano poggio, cocuzzolo; pizzo
zuccone
e
di
fatta
«
di
pace
appaiono
il dominio
contestò
la
detto,
milanese
alla
statuti
Martino)
ricerche.
occidentale
parte
appartenente
ne
*
del
agli
denunciare
s'è
come
le nostre
ragioni
dalla
Ma
di
di
linea
la
1456, in seguito
dopo
di
pace
Bergamaschi
"
di San
l'anno
cedute,
infruttuosamente
le
da'
tempo
oggetto
riferendosi
Repubblica
quale,
la
sosteneva
notificazione
essa
sulla
»;
del
dopo
l'Austria
e
Bergamo
dalla
è la nostra
comparisce
(quelli della valle
di
città
trecent'anni
altro, appunto
alla
»
Galavesina,
Galavesinam,
Porcarola
di
milanese,
alla
cioè
Teresa,
il monte
Lodi,
alla
rimpetto
questioni confinarie
suaccennate
4. Quindi
^
Piomberà.
in
usque
quella
a
Sina.
rimpetto alla Galave
alla
quae
fino
ponente,
a
fino
3. Dalla
Camozzera.
Corna
di
voltando
Forcella,
detta
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
V. Lecco
—
Grassi
1893.
Introd.
*
Nell'archivio
al
n.
Dona
177, trovasi
delle
una
Rose,
nota
ora
al Museo
manoscritta
Correr
delle
di
anime
nezia^
Vedi
140
IL
dell'
CASTELLO
*
chi
Ma
va
nel
essere
della
adattare
del
circostanze
la
Nel
del
piazzetta
una
per
in
quella.
la
comitiva
e
di
piazzetta
due
alla
che
superiore,
mette
piegando
chiesa,
in
trova
che
prova
chiesa,
casa
di che
Oltre
torrente.
parrocchiale
fianco,
è
fare
da
alle
racconto
il
comitiva
fosse
alla
una
discesa
menomo
accenno.
venuta
dalla
e
di
o
quale
Supposto
seconda,
è
da
venuto
la
questo
e
alla
davanti
molti
della
la
ed
essa,
il
verso
dall'uscio
strada
riore,
infe-
per
o
parroco
arrivare
detta
cavalcature,
la
rivare
ar-
costeggiando
e
del
casa
per
per
sia
di passare
dalla
andare
curago,
Ver-
a
può
del parroco;
casa
è necessario
non
per
la
fondo
della
si
ad
Chi
del
casa
luogo
o
fianco
una
quella
chiesa;
destra,
a
la
aver
strade:
di
castello,
sur
era
verso
Somasca.
a
quest' ultima,
cui
alla
capo
conduce
che
due
entrare
dal
Galavesa,
davanti
passa
popolo
folla medesima...,
potè
dalla
per
d* altro
voltarono
a
non
venendo
popolo,
potuto
alla
avanti
ciò
di
ritorno
cavallo
a
andò
chiesa
che
nel
E
doveva
zeppa
avevan
infondo
Tutto
dove,
quella
I
lettiga
donna.
buona
non
della
e
parroco,
essa
ganno.
in-
comitiva,
la
piena
mezzo
per
fianco,
la
parroco,
che
in
caduto
del
alle
meno
non
Abbondio
don
anch'
piena
passò
con
d'esser
di
sarto,
luoghi
conversione
(Gap. XXIII.)
divise.
si
poi
avvedrà,
chiesa
forestieri,
e
paese
s'
casa
alla
e
dei
dalla
davanti
passare
del
disposizione
Innominato,
lettiga, partendo
di
e
della
paese
persuasione
conversione
maraviglia,
dell'
composta
colla
racconto,
che
dispiacere
*
Vercurago
a
paese
di
cerca
INNOMINATO
della
piazzetta di
possibile
scalini, imnon
poi
avrebbe
è
nel
che
avuto
la
PARTE
II.
E
VERCURAGO
VALLE
FASOLEDA
Vercui-ap-o
Strada
Ovesr
per
Calolzio
141
142
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
*
da
lasciandosi
che
è
circonstanziato
nel
la
chiesa
voltassero
fondo
è
cui
a
la
che
della
la
donna,
dal
che
quella
verso
subito
è
terrotta
in-
il
Manzoni,
di
tendo
met-
ci
Abbondio,
poteva
non
anche
bisogna
Ma
don
altro
aveva
né
essere
quelli compresi
signor curato
E
«
Dirò,
***.
nei
la
e
compagnia,
»
c'è
tempo
da"
poveri
(Gap. XXIX.)
;
la
e
Abbondio,
don
si
disse
dice,
coloro:
al
grazie
che
"
Dio
s' hanno
paesi dove
don
cielo.
a
anderanno
bene, qui
troppo
Al
più
voglia
sentir
ospita-
«
parlar
a
:
prima
a
"
Abbondio.
in
slam
non
chiesa.
in
come
propriamente
:
che
venire
scappata,
?
paura
sa
strada,
sicuri
bene:
curato
lei
come
disse
»
padrone
il
voce
»
hanno
non
dovrebbero
qualche
una
incamminati
signor
loro
a
pensata
qui
zioney",
risposero
di
L' hanno
«
tizie
? il
eh
»
castello
caso
sibile
pos-
repubblica.
Siamo
«
della
è
il sarto.
Sicuro,
non
in
fianco^
non
strada
Perchè
e
alcun
Scappano,
«
la
quel paese
né
della
serva.
al
ma
cavallo
a
di
avanti
completa.
il sarto
gioco
Vercurago,
«
andasse
meritata.
e
fatti accorti
disse
parroco;
della
caseggiato.
soggiungere:
in
due
i
ombra
angolo
piazzetta
perchè
delusione
Dunque,
«
del
lettiga
buona
confini
sulla
casa
è
Tuttavia
all'
divisa,
fosse
sinistra
a
vi
la
salire
per
non
quando
essere
lasciandosi
manzoniano.
che
si
comitiva
di
voltate
chiesa,
racconto
comprendere,
può
scalini,
poi, dopo
queste
alla
davanti
piazzetta
alla
di
Ma
prima,
ventotto
più innanzi,
strada
alla sinistra.
chiesa
si
altra
chiesa:
di
cavalcature;
per
per
alla
davanti
un'ascesa
destra
a
non
salita
volte
due
passare
ma
fuori
al
più,
in
ogni
altre
no^
fermar
si.
"
fretta da
Bergamo
benissimo.
sapeva
dall'àfmatura
Questo
del
lo
della
dato
«
giunto
il
e
cinque
mila
d'accordo
arrivati
"
lungo
«
ziani.
«
Giustiniano
€
gamasco,
«
volante
"
reprimere
«
quelle milizie
"
credibilmente
"
verso
nel
E
qui
domini
tutto
hanno
si
della
di
quel
San
(Gap. XXXIII.)
scappata)
^
Propriamente
*
Belli.
»
Nanl
Saggio
Historia
lì
soldato
d^un
del
; ma,
?
che
quella
soldati,
per
di
il
del
è
caso
di lancia.
di
di
sarto,
forte
che
a
un
casa
luogo,
nei
positata
sprodito
sudsua.
(tranne qualche
di doverseli
aspet-
Lanz-Knecht
ai Promessi
V.
fuori
più apertamente
che
era
domanda:
quell'incognito qui
Ma
in-
'
»
sua
proprio
era
risposta
R.
Ber-
si contennero
Milanese,
disciplina.
commento
della
Marco
squadron
uno
e
Vene-
nel
scelti
quella risposta
non
de'
affliggendo
Marco
Dice
quartieri
potesse
repubblica.
la
confini
e
l'insolenza
collocare
sarebbe
loro
i
mila
son
marciarono,
«
a'
fanti
insulto, che
questo
volesse
che,
non
straordinario
gran
paura
esatto
Milander,
le terre
in
che
nome
predetti li costeggiava
quattro
inferire
il Manzoni
trentamila
numero
Oglio,
qualunque
da
albanesi
Altrove
a
estesero
e
in
tre
visiera.
né
gli Alemanni,
tempo)
colonnello
le venete
quando
del
provveditore
di
non
(sul
»
Adda
col
cappelletti
volante,
ascendevano
da' fiumi
qua
*
veneta.
Allora
Milanese,
i fiumi
Appare
cresta
«
scrittori
«
Di
Nani:
cavalli,
gli
Abbondio
senza
squadron
CoUalto,
don
agli stradiotiy soldati
uno
dal
tenere
che
e
in
per
chiamati
repubblica
chiama
vien
gli
*
cappelletti, il
Erano
capo,
dato
fu
nome
al servizio
confine,
lanzichenecchi,
i
suggezione
lo
il
costeggiare
doveva
qual
di
squadrone
in
spedito
stato
ch'era
uno
143
FASOLEDA
VALLE
E
rammentarsi
bisogna
Qui
se
VERCURAGO
II.
PARTE
Pag. 347.
Sposi.
Roma
1892.
144
IL
tare,
e
dove
Marco,
certo
semplicemente
della
del
toro
; il che
vuol
di
territorio
dal
ospitasionì
buon
dopo,
avendo
di
dire
sarto
ritorno
; e
si
poter
fatto, secondo
il
di
di
stato
in
a
i nostri
Jlssato,
que
Dun-
del
fine
con-
nel
e
scosto
di-
troppo
che
Circa
tre
a
loro.
le
fin
spingere
però.
fuori
quella
sa,
Milano,
luogo
ma
comodo
qua
presumere
avessero
castello,
per
al
soltanto
s'ingannava
dal
era
paese
nello
troppo
si
faceva
se
San
piede,
era
come
era,
di
terra
posto
là, siamo
di
per
in
paese
resto,
quel
Lecco
ponte,
del
:
al
siamo
non
;
anche
signori,
quel
la quale
Lecco
fosse
avrebbero
percliè
di
INNOMINATO
si
non
strada
ponte
que'
perchè
già
non
DELL*
CASTELLO
un
storo
coli
co-
mese
viaggiatori
unafermaiina
nella
di
di
sperpero,
buon
per
che
risulta
coU'
uomini,
dunque
a
altrove
non
ritenersi
che
nel
e
Resta
ora
Maggianico
di
Chiuso
dalla
vendemmia,
termine
la
che
terra, sfrondati
così
Maggiànico.
sentire
valleria
ca-
denota
un'altra
dalla
venute
in
terreno,
e
non
schegge,
come
dalla
e
tralci
compagnia:
rfi
sparso
avevan
grandine
scompigliati; strappati
e
pò*
veder
a
che
quello
vigne spogliate,
come
di
subito,
viaggiatori
di
cosa
fuori
dico
E
Dopo
:
i nostri
ma
fossero
che
il
È
desunto
alloggiasse
quel paese
descrivere:
sentito
pestato
stipati
erano
abbia
sarto
a
qualche
tanto
bufera
o
cominciarono
occhi
loro
Chiuso,
che
il Manzoni
ss
Stiamo
no.
strada,
co*
Tadino
specìfica l' arma.
lanzichenecchi,
vedere,
a
fosse
strada,
e
tedesca.
fanteria
la
i
Dal
nemmeno
ne
del
paese
non
se
resto,
mento
dall'alloggia-
esente
si dice
vi
dove
ciso
quell'in-
il
tutto
alemanno,
sorte,
a
diritto.
un
fu
terra
ma
che
di
idea
nessuna
di tutte,
tremila
Attenti
con
percosse,
buona
li,per
ma
del
cose
di
ruberie,
sorte, coerente
dell'esercito
l'ultima
di
storia
lanzichenecchi.
cozzi
ai
fa
che
cento
raccontar
sporcizie:
visti
s'eran
non
solita
la
passaggio:
145
FASOLEDA
VALLE
E
sarto, sentirono
del
casa
VERCURAGO
IL
PARTE
pali, caU
i
di
a
foglie, di
sterpi ; schiantati, scapezzati gli alberi; foracchiate
le
i cancelli
siepi ;
mente
ponga
o
seminati
per
dar
chi
a
buttar
imposte
le
insieme
di
e
qua
mosinfL.
G.
di
Con
Dindoni.
là
alla
le strade
;
un* aria
uscivan
fuori porcherie,
in
meglio, chi
della
agli sportelli,per
queste immagini,
ora
sfondati,
usci
d*ogni sorte,
; e, al passar
tese
tore
paesi poi, (illet-
periodo,)
questo
più forte che
di puzzo
gente,
a
lacere, rottami
impannate
Ne*
portati via.
cenci
a
chi,
muc-
pesante
dalle
chi
a
case
la
;
raccomo-
crocchio
carrozza,
chieder
davanti
fate
zaf-
,
mentarsi
la-
a
mani
relè-
agli occhi,
10
146
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
t
mente,
nella
ora
trettanto
fatti
del
a
che
alla
è
qui
descrìtto,
arrivare
e
Castello,
ledo,
Germanedo
molto
che
vicende,
fino
che
vivo,
pertanto,
piccola
i
sono
a
via
se
frazione
paesi
trovare,
di
appoggio
di
cui
per
nel
e
la
di
in
argomenti
tore
let-
Agnese
questi,
di
nuto
te-
esser
colla
ci
carrozza,
di
Chiuso.
indiretta
ad
e
che
Maggianico,
cerchio
un
il
parrocchia,
Missirano,
passò
se
vivo.
non
paesetto
dimostrazione
ancora
Barco
da
rinserrati
uscita
questa
e
gianico
Mag-
Alessio,
mai
faccia
si
non
Lucia
diritto
ha
da
clamorose
tante
con
l'altra.
dal-
potrebbe
poi
e
cugino
buon
si
distante
a
contraria
prova
Esclusi
che,
Bel-
lasciati
Olate;
occorse
quel
di
a
per
verosimile
sarebbero
paesetto
valle
rozza
car-
non
dove
da
Maggianico
quanto
la
Pescarenico
perchè
una
la
come
parte;
una
sapere,
Magnòdeno
sul
trovi
po'
un
certo
da
paese
con
passare
Non
Acquate,
e
vorrei
rinvenire
nel
lasciati
perchè
E
?
il
Se
conciati
dovette
Olate
a
in-
sarebbero,
paesi
quali
i
per
altri
al--
trovarono
XXX.)
quali
quegli
trovare
e
(Gap.
Maggianico,
mano,
per
arrivarono;
s'aspettavano.
fosse
sarto
ci
di
aspettativa
V
con
loro,
casa
quello
carta
e
veniamo
ferro,
Vediamo
e
positivi
ora
negativa
e
senza
diretti.
trovi
148
Maggianico,
a
chilometri
di
metà,
si
cammini
valle
nella
alla
fosse
il castello
era
giova
che
e
che
venendo
Beseno
a
da
la
torrente,
piegando
di
pianta, alla
il
Zappello
dal
da
al
monte
della
settentrione
Sajna
e
carta
militare
meno
getta
Sajna
di
a
da
Chiuso
i
sentieri
chilometri
poi aggiungere
la strada
ai
è da
primi
cinque
rappresentante
la
a
Il
Ivi è
di
contrario
in
aggiungere
maggiore
tra
mezzo
di
quella
suUa
Marche,
salita
passando
questi
non
si
al castello
qualche
strada
tra
scorrendo
curvimetro
A
al
sceso
tracciati, misura
cinque.
seguendo
pro-
quasi
senso
passa
Pra
di
Marche,
Pra
(in
percorso),
il
colo
pic-
Sajna;
d'acqua, che
corso
lavesa,
Ga-
un
fin
il Forcellino.
Galavesa.
nella
lungo
altri
a
valle
di
detto
la
là per
quindi
e
mezzogiorno,
noi
remo
continue-
immaginare
nella
e
Novaia,
Lottier, e, all'imboccatura
Costa
si
per
Culmina
da
valle
luogo
piccolo
un
cammino
Beseno,
nel
di
a
costeggiando
e
e
è
cascine
presso
dobbiamo
insaccarsi
a
essa,
Folla;
che
strada,
cascina
poi
di
a
(così
alle
fin
ci
militare,
carta
Vercurago
sinistra
a
che
cascina
provinciale,
giungeremo
tratto
da
Questa
ciottoli
a
nella
alla
queste
dunque
strada
dove,
fondo
Noi
Sajna.
per
da
e
!
vero
conducono
Somasca,
Sajna.
le tracce
tutti
indicati
trovano
Gazo,
e
poi
e
si
è
vazzo,
Ga-
Vicciarola
Galavesa
sentieruoli
....
di
la
rimangono
essa
nei
credere)
schegge
di
; e
sogna
bi-
e
o
quanto
tempi...,
quei
a
due
monte
Marche
della
destra
la
di
girasse
non
delle
Vercurago,
di Prà
Fa-
Chiuso
giogaia
che
valle
l'idea
a
della
strada
lungo
c'era
strada
là
detta
una
base,
Chiuso
di
da
spasso
a
la
parte
discosta
da
al
da
messa
sette, manda
Risulteranno
Chiuso.
a
esserne
per
andare
ci
e
cinque. Poi,
meno
Se
Barco
a
che
soleda,
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
fatta
deve
; come
altra
cosa,
per
lungo
PARTE
tratto
fuggitivi per
dai
passeggiata
ce
divenuto
l'esempio
S'ella
è
se
così,
tal
a
c'è, convien
dal
vaUe
come
uomo
soverchia
dei
perchè
quali egli
stradali
era
dono,
corrispon-
altra
Chiuso
senz'altro
trovare
a
non
la
sia
valle
l'Innomina
del-
lungo
se
il confine
que' tempi
valle
il domicilio
collocarvi
però
in
passasse
da
per
salvo
lunga
una
un
contorni,
questa
pensata
sei, così da
che
più per
misure
distanza
che
ai
più
non
di
ma
benefattore. (Gap. XXIX.)
le
se
dire
Manzoni
i
il
e
i tre
mente
presumibil-
mezzo
distanza
una
dentro
stiano
ne
e
tanto
non
avendo
adunque
Saranno
dall'altra;
e
campi,
già di abbreviarla,
non
davvero,
l'Innominato,
dei
chilometri
come
149
VALSAINA
E
sentieri
iscopo,
cinque
parte
non
CHIUSO
nell'occhio.
dar
una
sui
zig-zag
a
non
III.
questa
politico.
•
Che
e
la
ci
se
misura
"
dai
le
indicazioni
parte,
da
cittadini
«
hanno
"
Carretta,
«
Adda,
delle
"
descritta,
confinante
che
e
«
«
Rastrello
«
comunicazione
«
stesso
"
sommità
per
è
del
col
continua
cui
passa
in
Nel
la
e
e
stituiti
de-
sopra
pubblica
Re-
narie
confi-
linee
limitrofi,
Taltra
per
interessate.
comunità
di
Sul
«
Chiuso.
la
dette
ove
confine
comincia
di
Moggio,
cima
un
alla
diga
alla
muro
strada
terre;
che
e
vi
è
il castello
.
alla
o
sia
da
noi
Porta
serve
prosegue
interruzione
qualche
monte,
le
l' una
lago
con
alle
però
1456,
.
la casetta
con
muro
della
il loro
che
siamo
Regina
comunità
parte
indicato
del
rispettivamente
offerte, per
per
venete
storico.
esposte
sono
»
comuni
dietro
Magnòdeno
non
l'Imperatrice
fra
Venezia
pretese
1549,
d'ogni fondamento
Trattato
di
«
del
di Lecco
affatto
citato
le notificazioni
mancano
fino
detto
e
di
lo
alla
la
150
Rocca
«
di
; indi
«
la
o
montana,
del
cui
se
Gavazzo.
la
si
Somaschi,
dov'era
la
di
coi
nel
Davanti,
la
Olginate
e
giù giù, la valle
di
la
destra
a
di
tetti
il
e
di Lecco,
Là
o
termini.
Della
che
che
rocca
di là,
e
paesi
e
i
piombo,
a
in
co
e
ciati
là, allac-
Maggiale
confitte
i fondamenti
si
ora
costruen
ri-
sta
far
si vorrebbe
dell'Innominato,
il castello
per
passare
la
è
Questa
esistono
cappella
vista
di
ancora
rocca
in su,
Gavazzo;
più
Bar
Chiuso,
più
popolosa;
e
il monte
e
Padri
una
splendida
stanno
un'antica
e
verde
e
che
dei
riva
piedi, quasi
bianca,
tica
un'an-
lago, azzurra,
alla
Vercurago,
quei greppi
su
più,
poco
di
strada
pietre dei
ai
sotto
e
gode
del
tutta
costiera
campanile
dalla
nico.
dell'Adda,
Vicciarola
caseggiati;
metri
si
Garlate
selvosa
dietro, la
pertinenza
spianata
di
Somasca
confinario,
muro
quella cima
Su
da
e
della
rocca,
quindi per
cinquanta
un
onda
di Vicciarola
alla
;
è di antica
perviene
di
paesi
il castello
si sale
Girolamo
S.
ed
rocca.
incantevole.
era
prima
giogaia
gli avanzi,
ancora
sussiste,
al Pizzo
una
portarsi
porticina, praticata
tuttora
muro
vi
quasi
Per
santuario
di
sommità
non
succede
esistono
al
fino
è
cui
a
monte
quale
alla
non
porzione
^
"
monte
rocca,
altra
dopo
Vichiarola.
Codesto
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
derando
consi-
non
:
1.
a
aperto,
l'area
2. che
spazio di
due
*
un
cortili
Trattato,
dell'Innominato
angusta
valle
una
luogo
in
il castello
che
ampio,
della
fabbricato
di
ecc.
dentro
Pag.
e
e
rocca
88.
una
e
liere
cava-
a
qui
siamo
ridente;
com'era
e
uggiosa,
era
è
troppo
il
inferiore
castello, che
spianata
davanti;
allo
aveva
3. che
di
PARTE
IIL
quella
rocca
Girolamo
CHIUSO
151
VALSAINA
E
già ruinata
fino
dal
tempo
Miani
covero
(1531),dov^'eglipose un ripe' suoi poverelli,occupata poi nel 1629 dagli
evidentemente
imperiali, e ripresa da' veneti, era
il castello
di spettanza
della
repubblica, mentre
san
dell* Innominato
4. che
confini
nei
stava
ed
queste
milanese
del
^;
altre ragioni
quella rocca,
così aderente
alla muraglia di confine, appartiene
alla storia, per poter essere
troppo apertamente
fatta sua
dalVaequa potestas ;
5. che infine è criterio sbagliato di voler trovare
delle fondamenta
a
e
ogni costo dei pezzi di muro
vere
per
per
fabbricato
un
il Pizzo
Dopo
«
alla Piomberà,
«
de' Livioli
militare
immaginario.
Cima
o
Prato
a
', che
di Vicciarola
da'
al
ed
Marche,
Bergamaschi
vien
italiana)«
il confine
(e
»
chiamato
stabilito
tenore
a
conservasi
nella
è indicato
dei PP.
casa
quello della
a
Marche
di Pra
il
Confine
Mantova,
Oculum
primo
luogo corrispondente
Il luogo detto
carta.
in fondo
alla valle
adiecit
et
acquata
^
Eieronimi
Le
sempre
sed
presso
visus
in
tenute
rocca
espulsi.»
—
est
locus,
Mediolani.
Aemiliani,
nel
mancanza
anzi
1829
V.
August.
MDCXX.
avendo
occupato
quello degli Olivoli.
.
Turtura.
Lib.
3.
De
Gap.
de^ Castellani
gli Alemanni
XI.
furono
nel
quel posto, ne
atti di controversia
veneto-milanesi.
è altro da
minenti,
im-
diruta
aedificiorummole
pervia apertaque jacebat, Opportuno
.
stationi
Mantova
totique valli
omni
tunc
in Somasca;
Veneti
Che
,
della
negli archivi
*
.
chiavi
passaggio a
da'
.
solo, omnibus
illorumque
suae
vita
.
Somaschae
Arci,
proximae
che
in Somasca,
,
*
In
».
nel
nostra
è situato
di
Somaschi
il Sito di Piomberà
carta
Foreellino
Trattato
del
Zappello
dalla
Tipo tratto dalV originale dimostrante
un
va
tra i due
loro
furono
Stati
152
il
del
principio
ora
che
vi
allora
Marche
retta,
una
come
linea
il
ecco
col
confine a* due
Forcellino
pure
dal
nel
fondo
dell'acqua
torrentaeeio
o
stati.
il confine
Pizzo
giungano
con-
berà
punti Piom-
filo
rigagnolo
al
Si
corrente
appunto
di
serviva
Prà
Da
ed
defluisce;
i due
retta
questa
:
l'attraversa.
linea
una
valle, si confonde
della
che
con
INNOMINATO
che
torrente
Marche
Pra
e
DELL'
CASTELLO
IL
è ancora
di Vicciaf
alla
ola
Piomberà.
Forcellino
Al
di
Chiuso,
«
«
che
de' Livioli
Zappello
della
Comunità
e
valli
in
Galavesa
e
delle
«
Prà~Liggiero,
dove
»
È
che
curago
vero
linea
diversa,
andando
loro
zona
a
a
passare
cui
erano
sorte,
soccorso
cumento
troncherebbe
valli né
per
milanese;
nella
In
monte
della
un'epoca
non
sul
danno
a
quale
o
delle
autentico,
dalla
muraglia,
dimostrato,
il
allude
le
per
Corna
condotto.
Ver-
ma
che
favore
al di
una
là
l'accenna
del-
torrenti,
per
la
allargava
al
basta
stro
no-
nese
mila-
la linea
riferendosi
Manzoni,
certamente
sopite.
conclusioni
nostre
radice
di
contestazioni
stavan
che,
poi passa
in loro
la
quella
cellino)
For-
bergamasche,
oltre
aver
dal
alla unione
prima
fu
perfino
di
Deputati
dai
Forcellino
il lettore
correndo
che,
assunto
è
Galavesina,
al
dal
comincia
fino
retta
sostenevano
senza
e
linea
quali
I
«
(o altrimenti
le comunità
Valderve,
e
le testimonianze
Acquate.
indicato
»
termina
e
Camozzera,
ben
di sopra
prosegue
«
di
confine
di Chiuso,
nità
comu-
assunte
vengono
il loro
della
ragioni
rappresentanti
asserito
hanno
«
"
perciò
e
dei
«
le
terminano
se
viene
interpretato
ogni
questione.
a
un
do-
dovere,
Nell'ai-
PARTE
di Alessandro
stolario
da
Giovanni
il
sotto
CHIUSO
III.
a
Sforza,
Manzoni
*
è
numero
155,
Cesare
Cantù,
raccolto
pagina
a
del
461
di
brano
un
così
153
VALSAINA
E
annotato
e
primo
lettera
volume,
del
concepito:
Settembre
è
L' Inaomiaato
.
.
Valsassina.
in
messo
alla
Quanto
Che
casa
ai
potestas
Sposi
continuato
a
gli pareva
e, in
*
Milano.
allora,
finita
questione
nel
neir
voglia
quel
volte
altre
suo
:
fare
Quidlibet
audendi
semper
fuit
Pittori
D^osar
tutto
ebber
sempre
aequa
e
sia
Trad,
poi
buon
diritto
ad
Orazio,
Del
ticismo,
Roman-
di storia
poetis
potestas.
vati
egual
alto
impastarla
Poetica.
atque
la
Che
1882.
Pictoribus
tecedente
an-
anno
misti
componimenti
stenne
so-
mento
Com-
suo
componimento,
lo scritto
de'
che
santo.
gran
il diritto di
si
come
dopo
genere,
Carrara,
Nell'Arce
cioè
al Manzoni
parere
un
Lombardo.
stesso
uno
stello
ca-
Visconti, lo
comparso
sxxWIndicatore
in
poi
ma
il Cantù
ipotesi
storia, quando
coU'invenzione
il suo
si lamenta
Visconti
Bernardino
quidlibet audendi,
colla
basso
*
Per
ecc.
fosse
Promessi
(1831)
è
Visconti.
trasportato
birbante,
gran
fondata
ho
Duchessa
di Monza,
l'Innominato
^
audendi
La
un
signora
come
che
Bernardino
certamente
quidlibet
potestas
nella
e
1832.
.
Vaequa
le ho
zoni
Man-
licenza.
Gargallo.
154
e
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
*
d* invenzione.
Valsassina?!
è
non
sforzava
Valsassina
si è
mi
terreno,
andò
il Manzoni,
scritto
la
dicono,
Valsassina
parole
mai
sulla
è
X)vvio
dal
Sposi) ed
chi
lontano
si trovava
valletta
abbia
potuto
molto
più importante
^
nel
II
storico
romanzo
che
dubbio
invenzione
si
due
sia
creduto,
opposte?
mire
il
e
l'invenzione
maniera,
o
forma
per
il
di
nome
due
forme,
celebre.
nel dabbio
invenzione,
del
nell'inganno :
e
evitati
il
sia
che
La
supposto?
presta
ad
nella
esse
erra
perchè
storico
vero
dalF intelletto
si
questi due
storico
romanzo
la
che
nell'inganno
e
fossero
perchè
non
quella
quello dell'altra,
con
rappresentare
più precisamente,
esse,
l'altra delle
accettate
sono
non
come
come,
o
fantastico
vero
queste
su
comprendere
quand'anche
di
(pronuncia
al Cantù,
sospetto,
Vunità
che
an-
messi
Pro-
far cadere
sia
E
storia.
pericoli,come
e
la storia
sia
tra
può
ha
nei
più
e
»
dubbiament
in-
come
pur,
di
scambiato
essere
se
lettera
prima
l'una
sotto
oscura,
dopo
come
l'accento
ma
vera
po-
palmo
a
Valsavina;
nella
apparisce
non
mia
Valsassina
Non
iscrisse
saldi
capi-
Soltanto
vie, palmo
Valsajna,
Valsavina;
e
sui
la
Sposi.
cosa.
ma
non
apparisce
non
la
è costato
mi
possibile d'intuire,
reso
duto,
ve-
mancandomi
Vercurago
altre
per
mente
vera-
s'è
cosa
so
fondare
a
Promessi
conquistato
aver
di
e
dei
topografia
di
lo
Io
potuto ritenere, quando,
sinceri, mi
della
scrivesse
quello che
tutto
Dopo
più concepibile.
l'averlo
altri dati
il Manzoni
che
Ma
storia
stessa
mento
assenti-
un
omogeneo.
La
realtà, quando
riconoscere
é, riguardo
si conosce,
è
per
alla
se
non
lui, e quindi
quanto
V
è rappresentata
non
tale,né
né
istruisce
mente,
se
in
quanto
in
non
ingrandirlo
si
con
sparire.
—
V.
é
quanto
Il
del
verosimile,
Discorso
un
ridurlo
citato.
cia
fac-
positivo non
conosciuto
può distinguerlo da
che
alVeffettodi rappresentarlo^
in parte
appaga.
si
che
in maniera
;
ciò
e
che
non
non
é altro, in
non
a
meno,
cendolo
fa-
156
sentieri, che
su
per
la Valsaina
con
naturale
che
al
dai
più
che
diffìcili
frane, dalle
volta
che
done,
si
il
quali
i
come
soglion
coloro,
signor
lontano,
che
sieno
loro
All'entrata
vede
don
Abbondio
alla
della
valle
buon
casa
don
Ogni
qualche
le
pe^
Chi
era
chi
gli
spa--
figurarci
partiti per
;
de'
trombe;
come
tempo,
gli ultimi
da
o
e
del
che
da
cino,
vi-
più da
Acquate,
i
come
più
venissero
partiti più tardi, ed
fermata
un
Olate
della
punti
curva.
a
o
compagnia^
da
in
mettevano
risposte.
Dobbiam
poniamo
Laorca
raggiunger
della
la
o
verse
tra-
queste
due
dipingeva
essendo
sarebbe
come
questo,
e
che
i tamburi
li
dipingere.
curato
da
e
tura,
sven-
aspettar Varrivo
senza
sentiti
fuggitivi, pur
che
e
di
a
minciarono
co-
sboccati
raggiunto
domande
nostri,
fuggitivi
erano
piegavasi
aveva
aveva
tre
corda
di
essa
il baroccio
visti
aveva
primi
i
chi
soldati;
dalle
zione
manuten-
senza
S'intende
guisa
a
barattavan
scappato,
:
ci sarebbe
viaggio
scorciatoie,
erano
comunicazione
di
viottole
e
strada.
viottole
tra
quei
castello
mai
i nostri
compagni
traverse
nella
strada
rale
natu-
per
un
a
come
tunque
quan-
anche
siffatta
secoli,
dai
Chiuso,
da
trovar
da
sboccavano
e
don
da
scopo?...
a
che
diata
imme-
flagellata dal torrente,
strada,
usciti
Appena
è
Ed
una
castello,
più
più lunga,
condurre
intemperie,
senza
e
ventati
doveva
il
più quella bella
molto
era
aperta
scomparso
strada
essere
per
carrozzabile'
fosse
se
la
l'altra, battuta
donne,
ne
luoghi,
ora,
gli
mentre
e
Belledo.
essere
profughi,
congiungono
È quindi
monte
e
dovesse
dolce
se
dal
Germanedo
;
dalle
e
schiena
poveri
territorio
Abbondio
la
quella
frequentata
ma
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
ma
con
abbiano
tuto
po-
in
grazia
le donne
sarto.
Abbondio,
posto d'armati
; alla
tutto
mento,
sgo-
Malanotte
PARTE
trovano
e
altro
un
CHIUSO
III.
picchetto. Lì
s'incamminano
i tre
anche
vorrà
i
naturale,
qual parte fosse
la salita ;
alla sinistra,o alla destra
se
gioghi
del
Porcellino
trano
s'incon-
lettore, com'è
Il
da
sapere
si ferma,
il baroccio
la salita, dove
per
coir Innominato.
157
VALSAINA
E
e
del
del torrente
; se
Pizzetto,
ovvero
l'erte
su
per
per
tore
l'Au-
che
Gavazzo.
Ed ecco
opposte di monte
ha già preveduto e ne
appagherà il desiderio.
il rapimento
l'anno prima
di
fu operato
Quando
Lucia,
e
la
da un'alta
minato
alla valle, l'Inno-
si avvicinava
carrozza
finestra del
castellacelo^ guardava
suo
uno
sbocco, aspettandola.
giù nella valle verso
la
incontro
(Gap. XX.) Vistala venire, e mandatale
si fermò alquanto alla
vecchia, l'Innominato
stra,
fineche già
con
gii occhi Jlssi a quella carrozza,
appariva più grande di molto; poi gli alzò al sole,
si nascondeva
che in quel momento
dietro la montagna.
ciò avvenire
Poteva
a
occidente, sulla costa
più; che
se
il castello
del Gavazzo
o
si
erigesse
del Borro
? Mai
alzare
poteva l'Innominato
gli occhi
che in quel momento
al sole, né vedere
si nascondeva
dietro la montagna.
di non
A meno
portare
il castello sul sommo
vertice della giogaia, la qual
cosa
non
altro
sarebbe
non
sarebbero
perchè non
più comode,
ascendenti
che
in tal caso
da
E
sogno.
un
strade
mancate
Chiuso
o
da
questo
Barco,
in
quell'inutile
giravolta per Valsaìna;
e
perchè quel ca-stello avrebbe
goduto il prospetto
si fa
del magnifico bacino
dell'Adda, del quale non
dovuta
la fronte su quel
avere
parola; anzi avrebbe
sostituzione
declivio ;
aveva
di
invece
e
sotto
a
sé
lanotte, la quale
e
uggiosa.
Ne
al di là, cioè
sappiamo
che
la porta
principale
serpeggiante della Manel fondo
della valle angusta
la strada
era
consegue
sulla
che
dovesse
essere
posto
giogaia del Porcellino.
/
158
alla
arrivati
Sono
«
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
?
parrocchia
sua
domandò
»
V Innominato.
diavoli,
Abbondio.
dalle
vivo
che
si
in
è
ora
mani,
faccia coraggio,
si
Bene,
loro
volessero
modare
inco-
a
»
non
slam
provare,
venire
e
avrei
se
riprese Vinnominato:
»
Quassù
sicuro.
il cielo
Sa
«
illustrissima.
vossignoria
«
gli ho voluti aspettare que'
non
rispose don
»
uscir
potuto
che
signore,
No,
«
verranno;
pronti
se
e
riceverli.
a
»
(Gap. XXX.)
La
d' onde
parte
Germanedo
o
il monte
; che
parte della
paesi
non
certo
era
dubbio
sarà
non
da
quartiere, scalando
di
da
dalla
aspettarseli
le
attraverso
senza
Belledo
verso
Belledo;
Galavesa,
E
potuto venire, è
avrebbero
della
terre
pubblica.
re-
all' imboccatura
anche
mancato
altro
un
mento
apposta-
d'armati.
E
«
monti
sento,
che
gente,
»
da
ma
.
ma
.
al
alla strada
e
dove
quale
che
don
E
due
"
che
che
I monti
«
i
sento
masnada
un'altra
s'erano
da
buona
per
quel castello
i
sorte
argomento
un
nella
percorsa,
guardia
alla
Bergamo
cappelletti,
incontrò.
non
di riconferma
orientale
più
di
parallela
loro
testé da
il confine;
mossi
Abbondio
la valle
linea
una
Vercurago,
passato
di
rimpetto,
chiudevano
castello, segnavano
Chiuso-
posizione
dito
col
...»
ciò abbiamo
con
di
valle
dio.
Abbon-
.
avevano
del
don
accennando
soggiunse,
la
disse
»
vengano,
quella parte, giri
Perfettamente.
rimpetto
non
chiudevano
che, anche
di
che
Speriamo
"
sulla
delle
giogaie.
È
vero,
Siam
d'armati
guardò
»
rispose Vinnominato:
pronti
anche
all'entrata
con
la
faceva
coda
loro.
per
della
«
»
dell'occhio, mostra
.
non
Quel buon
valle, che
davvero.
ma
don
dubiti,
posto
Abbondio
che
minato
l'Inno-
PARTE
Tra
—
dio
:
UBICAZIONE
IV.
fuochi,
due
proprio tra due fuochi.
—
dir
sul livello
metri
Saina.
nella valle
i due
Tra
—
Bovara.
La
—
Né
—
Il
fuochi.
Un
sappiamo,
situata, come
don
viaggio di Lucia
Il Cantù
—
e
il
autografa.
Abbondio
nel
Abbondio
l'Innominato.
e
virgola!
una
don
dove
tuto
po-
esatta.
Ancora
—
della redazione
passo
Malanotte,
mare.
Per
—
avrebbe
Castello.
del
del
—
Abbon--
IV.
Ubicazione
1021
don
sé
topograficamente più
cosa
PARTE
A
tra
diceva
—
159
CASTELLO
DEL
smontò,
era
della valle, appiè
mezzo
delV erto e tortuoso sentiero.
poggio, alV imboccatura
(Gap. XX.) Se quel luogo era appiè di quel
il castello, era
guenza
consepoggio su cui sorgeva
per
dentro
al confine
o
milanese, ovvero
ché
(poiniente
nel veneto, flia molto
ripugna,) anche
del
vicino
molto,
Marche
al
milanese;
punto più
o
non
è
in
giù
alla
sulla
vuol
questo
di Prato
nel
certamente
quanto la si misuri
è veramente
tutto
Marche.
della
mezzo
lunghezza
giusta metà
dire,
del
del
Prato
valle, in
fondo.
bacino,
non
Ma
formato
dei monti, cominciando
giro giro dall' orlo supremo
fino allo sbocco
della valle
dalla punta del Pizzo
Saìna
in quella della Galavesa.
Che
confini
il castello
dell' Innominato
sorgesse
del ducato, lo dice il Manzoni,
l'Innominato,
bandito
dallo
stato,
una
entro
i
narrando
che
bella
volta
160
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
•
risolvette
si
di
in
Milano,
non
però
col
territorio
ch'esso
il Manzoni
teneva
due
stati
sul
Là,
sul
de'
lembo
confine,
eertamente.
(Gap. XXIX.)
vicino
linea
alla
in
E
che
stamparsi
il
lo
vedeva
dove
mai
così
non
potevano
tolo
XXIX).
Ora,
o
balza
si
era
praticabile,
non
appoggi,
^
Costr.
quali
vi
e
arrivar
che
promontorio
tm
i
sicuro,
il castello
se
e
Dove
arrivavano
non
a
molto
in
del
cellino.
Por-
alto
si
di
quel
dove,
se
sé,
rammentò
a
né
le
tutto
e
non
più
cose
castello
suo
del
nato,
insangui-
ali* intorno
di
tissimo,
al-
luogo
giungeva
non
nido
suo
sopra
in
che
posto
dispetto del padrone,
gli uccelli^.
non
(Gapi-
più alto di ogni altro greppo
è lecito di figurarselo quasi
s' innalzi
sporgendone
ini
di
raccontare
situato
potesse posarsi,
uomo
Agnese
verrà
DalV
umano.
dominava
al
nessuno
sentito
luogo
d*
quello
dal
aquila
piede
di
piede
signore
(Gap. XX.)
aveva
in
V
come
selvaggio
spazio
alto.
di
orma
castellacelo,
in alto
più
ne
non
piantato
era
Perpetua:
gioghi
i
per
dirà
luoghi de"
E
dunque
passa
quel castello
vero,
tanto
a
che
la dimora
vari
aria, soldati
Era
pitolo,
ca-
innanzi
quali viveva.
così per
e
in
ordini
ritorio
ter-
col
stesso
che
confine. Più
a' suoi
gente
sul
dello
punto
tare
no-
questo
In
confinante
toglie dal Ripamonti
situata
era
che
altro
In
faremo
confine.
dire
come
era,
Qui
XIX.)
al
udito
bergamasco.
allora
che
(Gap.
confinante
castello
un
vicinissimo
abbiamo
lo
di costui
in
difatti;
vi tornò
e
casa,
ma
veneto.
era
momento
a
bergamasco,
stato
sa,
ognun
tornare
in
dal
fondo
della
fuori, alla falda
potevano
arrivar
dispetto del padrone.
se
non
valle, e
o
parete
gli uccelli,
del
monte,
tale
una
il monte
al
disse
come
è
Ora
:
in
ci è
presentato
rap-
scelto
andar
a
che
Espressione
buon
un
lassù
covero
ri-
forza ?
per
nato
quell'altra parallela dell'Innomi-
E
XXIX.)
(Gap.
ha
al di sopra
bea
aria.
Hanno
sarto:
diavolo
chi
:
di abitati
capace
ogni possibile elevatezza,
Perpetua, per
quella del
oscura
di
sommo
grande
un
il castello
Invece
-sporgenza.
di
esempio
coltivazione, si eleverebbe
di
e
o,
ad
sarebbe
come
161
CASTELLO
DEL
precipitatovi;perchè
masso
di
UBICAZIONE
IV.
PARTE
sicuro
quassù
:
non
pitolo
(Ca-
verranno.
XXX.)
Ed
io
cocuzzolo
dal
massime
scabre
vette,
d'
apparisca
colle
al
come
cifra
alto
in
alto,
d'una
castello.
Prospettava
la valle
sottoposta
abbiani
visto
nell'atto
venir
cresceva
che
passo
nesca,
saraci-
valle, il merlato
fronte
sua
che
prima
porta del
giù; e vedeva
ritto sulla
appresso
guardava
passo,,.,
e
in
avanti,
salir
ogni momento,
ti
alta finestra, ci è rappresentato
un'
a
quelle
su
colle torri,
quel castello colle
giacché l'Innominato
affacciato
poco
bussola
;
alla
parisce,
ap-
nebbia,
massiccio,
cavaliere
essa
Immagina
vedette, colle feritoie,col ponte, colla
a
zolo
cocuz-
stessa
d'oriente.
e
colla
anch'
carta
disperdersi
tratto, irto
un
proprio
che
lato
là, in
lettore, che
dunque,
nella
come
quel
Quel
mare.
roccia, elevata
una
monte,
del
da
pensiero
militare
carta
livello
sopra
del
dorso
sul
1021
spunta
sul
sulla
segnato
altimetrica
col
staccarmi
so
non
di
a
stello,
ca-
la
distanza
una
il Nibbio.
corsa
(Gap. XXI.)
castello
Quel
di
servì
passeggiata
fìzio chiudeva
segnato
alle
cortile, nella
G.
BlNDONI.
dinanzi
aveva
in sé
a
don
due
spianata, che.
una
Abbondio;
cortili. Il
e
tutto
quartiere
l'ediasse-
secondo
donne
occupava
parte
posteriore delV edificio situata
tre
lati del
11
/
162
Gli
uomini
destra
e
precipizio.
cortile
a
cortili,e dava
passaggio
andito
rimpetto
vasto
doveva
mettere
hanno
portata
donna
! Forse
monti!
i miei
veduto
del
le creste
mente
di
da
se
lato
un
parola
ogni
che
col
in
come
del
questo
quella
deserto:
di
balze
ì)ante
dov'
fra
era
il
da
il
e
lago,
e
nella
suoi
di
qua
fatta
le falde
naturale
sinceramente,
spirito sempre
avanti
di
al
nel
là
di
al
;
al
di
di
monte
quel
qua
Ma-
relazione
là
del
al
trovandosi
un
ogni
di
mezzo
termini
e
e
la lettiga) per
popolazione
del
ticolari,
par-
desideràbile
peggio
Abbondio,
don
e
al
minuti
disabitate
far parer
due
più
s' andava^
e
scure,
istava
non
quella così
torrente
visto
aver
effetto
un
il torrente:
aspre,
intendere:
Dunque
qui... ho
corrispondenza,
suoi
Intanto
lungo
popolazione
a
rità,
ca-
per
aspetto de*
V
limpido, dallo
lebolge. (Gap. XXIII.) Quei
portano
gine
Ver-
impressi
la
coli' Innominato
sassoso,
prospetto
Oh
oltre
percepito
stesso,
vero
Abbondio
sentiero
Deve
fosse
fin ne'
dell'osservatore.
vigile
(don
è
specchio
uno
con
di
lontana
mirabile
è
vero,
dall'altro
spontaneo
mandi
madre,
stavano
lo
monti.
(Gap. Vili.)
più famigliari.
Ghe
che
meno
i suoi
i monti
Martino,
Resegone,
non
è
i rifugiati
(Gap. XXX.)
Mi
mia
in
e
che
madre.
(Gap. XXI.)
il San
riconosciuto
lassù,
mia
non
altro,
pale,
princi-
roba
vide
madre!
mia
madre
è
rava
sepa-
air
porta
la
per
forza.
per
altro
provvisioni,
Lucia
Olate, dov'
a
santissima!
mia
che
qui
alla
un
deva
rispon-
che
dalVuno
salvo
in
lati delV
mez:»o,
dalle
deposito
quell' altezza
da
questa
di
a
quello che
di
corpo
occupato
servir
volessero
Fu
Il
di
parte
in
ne'
in
e
i due
parte
sua
sinistra^
a
cavaliere
a
alloggiavano
spianata.
era
M*
isolato,
e
sulla
un
per
sporgente
masso
un
sur
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
rente.
tor-
di
qua
camminava
,
Pizzetto.
E
in
164
è
IL
metri.
725
a
distanza
di
saliva
così
lassa,
certamente
540
dei
di
un
nastro
di
più
e
da
dato,
(Gap. XXX.)
tutto
il paese,
anch'
libero
passò/orse
esso.
giorno,
lanzichenecchi
là.
A
essa
il
indicato
o
da
se
che
gente
con
Erve,
e,
era
sai
as-
costiera
in
grazia
di
supporre
più
facilmente
A
questo
de"
prima
che
non
che
e
fuor della
; che
a
soldatacci
quando
cito
l'eser-
air armi.
Vengon
mandava
pronta
sempre
uomini
dire,
e
a
a
sé
con
ciò,
e
dava
an-
parte dov'era
valle, dalla
vuol
non
cappelletti di
veduti
son
e
narsi,
allonta-
libero,
bisogno, prendeva
quella di Belledo
;
sinistra, si trovò
fosse
si desse
si
inon--
Jìnì d*
che
Vinnominato
teneva
da
veneziani
Ma
concetto
pel ponte di Lecco,
destra
a
si trovava
circonvicino
altra,
passare
faceva
pericolo
che
e
Abbondio
paese
dalV
qua;
ogni avviso,
esplorare;
della
di
di
rasentano
don
fuochi,
e
volante
squadron
che
del
fluì di
che
abbastanza
l'altra asserzione,
alemanno
la
verso
quel tempo
due
parte
e
giravolte,
a
più lunga
castello,
incontestabile
una
pendìo
Belledo.
a
/' immagine
risponde
pendìo
guardasse
sentieri
per
a
tra
e
ma
lato,
del
si possono
dunque
del
questo
chi
a
declivio,
basi
Germanedo
a
del monte,
serpeggiante, (Gap. XX.) ed
Lecco,
le
proprio
lo'
davanti
viabilità, si discende
comoda
base
gomiti
a
Dall'altro
di
e
quello,
È
strada
dolce
metri.
territorio
giù
la
La
alla perpendicolare
540. Su
metri
di circa
dalla
appena.
metri, perciò la lunghezza
è
il Forcellino
castello
300
sulla
castello
spiegava
come
del
Marche
Prato
da
dal
al castello
si
INNOMINATO
di metri
è che
non
cade
retta
che
del
la elevazione
440
circa
linea
in
Perciò
planimetrica
che
è
DELL'
valle
della
strada
CASTELLO
o
dalla
di Germanedo.
parte di
PARTE
UBICAZIONE
IV.
volta, cacciando
Una
loro
a
più da
ricevette avviso
invaso
messo
e
riuniti^ e andavano
terre vicine
a
era
indietro
occupato,
i continui
scambi
da
sgombro
dove
Chiuso,
la
così
castello,
del
strada
essendovi
per
fatta
prima,
nico
Ghiuso.
Intanto
piegando
sbocco
della
venire
innanzi,
che
valle; ed
mattina
Lucia
da
guardava
tra
da
ecco
s'
era
sua
Lucia
che
abbian
sia
strada
qualche
Pescarenico,
alta
fatto
(Gap. XX.)
ore,
la
per
ha
che
Lucia
un'
finestra
abbian
presa
venuta
stessa
tempo
Maggiadel
qualche tempo verso
spuntar la carrozza,
Gosta
e
Lottiep
suo
uno
e
Saina.
quei terribili istanti che
dopo
salvezza, pochi momenti
seguente,
della
precisata
e
di
resta
quindi per
V Innominato
castellacelo
decidevano
da
non
domanderemo
che
ne
ricalcando
inverso
senso
e
La
per
ci
supporre
Gassano,
ponte di Lecco,
in
e
chiatte,
su
E
visti lan--
luoghi
quattf
di
era
tieramento,
dell'acquar-
eran
carrozza
di
più
ovvero
quella carrozza
ragione
passata l' Adda
la lunga volta
il
eran
probabilità a Barco,
noi
se
che
durò
s"
dei
la
tenuto
abbia
viaggio che
non
di
s'
soldatesche.
non
ricognizione
arrivarci, ricordandoci
e
rubare,
per
anche
per
per
esser
la situazione
un
era
lanzichenecchi
zichenecchi, si può pensare
con
Missirano, Belledo, o Germanedo.
che
vicino
a
rimasto
Fatta
V innominato
quelle parti,
paesetto
un
segnar
in-
gettarsi air improvviso sulle
quelle dove alloggiava V esercito. Questo
paesetto o non
in quel momento
potendo
costoro, per
Erano
corpi che, rimasti
vari
che
sacco.
a
di
alcuni
venir
non
165
CASTELLO
DEL
in
addormentata,
ecco
che, stando
166
COSÌ
immoto
aveva
jnire
tanto
aitilo
poi
allegria c\è ?
Saltò
mezzo,
corse
montagne
alla
fondo
case,
verso
lo
s*
e
vestito
delle
feste,
(Gap. XXI.)
la locuzione
usa
sbocco,
quasi
r
appunto
andava
sotto
qui
è
Potenza
chiaro
che,
valle
avendo
era
o
eh'
ai
è
che
gente
La
dicare
in-
a
principale,
sinistra;
uno
passava
e
di
seguenza
con-
passanti,
destra.
Se
Manzoni,
del
destra
facciata
virgoleg-
gente che
s*
viava,
av-
castello, sarebbe
al vero,
alla
la
il
così:
destra
a
dire, contrariamente
della
naria.
straordiil Manzoni
rispetto
scritto
sbocco
parte,
castello, tutti
audsuido
che
alla
virgola!
avesse
lo
verso
è
una
e
in
usciva
sbocco,
Saìna.
e
restava
detto, alla
di
a
Costa
aveva
castello
unico,
venuto
il
quello sbocco,
il
giatore
tra
apertura
castello, lo
il
lo
verso
ma
che
imboccatura
antonomasia
per
verso
come
volte,
poco
strada
che
qui
un'
verso
altre
come
isfugga
Non
Le
rognola
cene-
stessa
del
a
cielo,
a
alacrità
un'
con
e
il
nella
dalla
—
guardò.
e
andava
(virgola !) a destra
sbocco,
?
vestitosi
e
altra
tutti
Che
—
nuvola
pure
passava,
avviava,
festa;
costoro
una
distingueva,
valle, gente che
dalle
non
che
sente
a
nebbia;
tutto
era
si
tutti
di
cento,
con-
poco,
quello
finestra,
chiarore
crescendo,
poco
col
al
il
a
pruni,
velate
nuvoloso,
ma,
lì
bello
di
una
mezze
che
;
a
aprire
a
eran
piuttosto
di
covile
quel
monte,
Lottier, Saìna.)
Costa
hanno
eoa'
da
fuori
Di
esso.
con
(Erve,
del
eco
più vicino, anche
scampanìo
altro.
un
V
e
dopo
e
;
languidamente
ripeteva
confondeva
si
e
anche
sentì
attento,
lontano
festa
a
che
ma
espresso,
allegro. Stette
d'
scampanare
momento,
ogni
bene
non
che
all'orecchio
arrivarsi
sentì
suono
so
uno
qualche
un
di
non
riconobbe
che
sedere,
a
onda
un'
come
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
di
che
esso
sulla
V imboccatura
; mentre
valle, l'im-
PARTE
è
beccatura
il funesto
fermato
era
di
dalla
chi, venendo
faccia
rivolta
virgola posta
lo
tra
sbocco
la
e
circostanza
questa
si
sbocco,
dopo
avviava,
che
di
parola
Una
mente
Bovara,
porre
"
Il Gantù
fa
e
che
al verbo
riferirsi
a
di espressioni
nel
gente
«
Magnodeno,
«
ma
«
che
sarà
suo
però
1821
don
Bione,
Ecco
Rodrigo
storia
colà
co'
Voi.
lombarda*
per
I,
pag.
al
bravi
un
collocato
declivi
170,
in
RagionamentL
circa
punto,
ap-
però del
l'andata
castello:
miglio
*. "
autografa
vi si racconta
come
suoi
sui
luogo
un
redazione
Girolamo,
monte
dell' autore
è
ca-
bicocca:
intorno
nella
per
Il
«
del
vecchia
una
che
infatti
mai
:
destra
a
indicazioni
San
andarono
Reminiscenze*
di
scriveva
dell'Innominato
sul
non
Magnodeno.
1842
alle
sapere
il castello
se
Sulla
bene
dell' Innominato.
parteggiò
non
posto
avanzi
dovuto
*, «il falsa-
il Gantù
difficile trovare
ben
risponda
Giova
fu
È
«
il castello
che
nel
c'è
ove
Girolamo.
Girolamo
ancora
stello dell' Innominato
^
castello,
La
logico
rapporto
della
San
stesso,
€
^
del
scrive
"
San
a
opinione,
questa
il
la
tenesse
•
sul
ancora
all'ingegnere
di
posizione
quel complesso
*
del
si
momento.
primo
«
il
tronca
l'andata
dipingono
alla
duomo,
luogo vada
a
corso
{v. Gap. XXXIV.)
destra
piuttosto
o
del
Orientale,
porta
a
del
degli appestati
relativamente
piazza
zamento
apprez-
sinistra
la
convoglio
Renzo,
con
simile
con
di
sinistra
spalla
che
chiamò
167
CASTELLO
alla
così,
Manzoni
quella, dove
DEL
dincienticare
a
il
dir
per
è
Né
quello.
UBICAZIONE
IV.
Varcato
sulla
via
nota.
Milano,
1842,
pag.
73
"
168
che
pubblica,
tolo
conduce
ripido
al
stato
dello
confine
DELL'INNOMINATO
CASTELLO
IL
veneto;
sinistra
a
(Foglio
75.)
quella
terribile
notte,
rapidamente,
al
fino
lago;
e
festa
intorno,
tutti
per
stampa.
non
s'
e
vide
viottoli
e
di
mutamenti
fece
il
quindi
e
piano
case
in
litarie.
so-
abito
ecc.
il
conobbe
dei
si
contadini
i
di
stampa
sparsi,
avviarsi...
avvicinava
avvide
lento,
villaggi
vestì
dominava
che
più
Bovara
si
che
Manzoniano,
nella
i
il
Indubbiamente
e
là
e
qua
Guardò
da
poi
di
si
alzò,
rimasta)
era
del
mattino
alla
stanza
sua
il
andare
gliene
rapido,
prima
pendìo,
di
della
finestra
alla
castello
spuntò
si
mot-
un
al
il
era
presero
l'Innominato
risoluzione
la
allora
conduceva
quando
prima
e
(che
Lucia
E
quindi
e
che
conte.
dove
luogo
più
disegno
primo
alla
sua
portati
pografia,
to-
poi
AGGIUNTE
l^OTE
PRESENTE
AL
L' Innominato.
seguito
del
Cardinale
Il
—
Cardinale.
Santa
di
»
Federico
che
nuovo
spagnuoli
Diocesi.
e
Il
—
questioni
finarie.
con-
Cardinale
Borromeo
Arcivescovo
accresciuta
e
di
da
di
Milano,
Biagio
nell'
manoscritta
trovasi
della
visite
Innominato.
degli Angioli,
Maria
compilata
zati
di
Vita
«
nelle
Soldati
—
L'
1.
Dalla
CAPITOLO
Guen-
Ambrosiana
,
riportiamo^
air
il
nel
brano
seguente
si
quale
allude
Innominato.
«
Ammirò
il mondo
ancora
«crudeltà
Agnelli
in
mansueti,
«
grime
di
«
destre
maniere
"
minio
«
securo
«
autorevole
«
tenza.
Questo,
raccogliendo
«
quità,
che
purgarsi
«
confinanti,
di
Milanese,
un
li cuori
penitenza
mostro
di
per
aveva
cui
la nobiltà
temuto
e
Grigioni,
fierezza,
al
per
del
tutta
cacciavano
suo
per
li confini
Tra
comando
feccia
fuori
le
do-
asilo
rendeva
e
sangue
la
del
godeva
altro
di
la-
in
più indiamantiti
de'
e
Tigri
squagliati
e
Federigo.
Veneto,
le
convertire
la
po-
dell' ini-
gli
squadre
Stati
di
170
NOTE
«
Sgherri
«
e
«
odio.
«
o
«
crudeli
col
AGGIUNTE
neflci.
mille
Portatosi
«
ove
«
questi, forse
«
nascita
«
colto
ad
in
dunque
ebbe
albergare
risiedeva
e
due
ore.
«
fra
loro,
si trattenne
si
Non
né
tiranno
al debito
Volle
della
con
che
di
si
che
de'
sua
ac-
per
esso
discorresse
lo
mai
Cardinale
la mutazione
Terra
benignamente
dire, all'anonimo,
fu
Cardinale,
palesò.
ogni
sa
»
cosa.
dTquel
costumi
*.
2.
Dalla
da
del
visite
riportiamo, parte
Guenzati
Federigo
la
giudici
descrizione
nel
Borromeo
dei
uno
Diocesi.
della
ricapitolandola,
figliuolo di Giove,
e
nel
parte
tenuto
Èaco
Lib.
Vita
suddetta
modo
Minosse
nelle
Il Cardinale
testualmente,
Cantù
il
lenze
inso-
Morte.
segretamente
meno
improvvisa
il
di
Fu
penetrò
quella
quella piccola
solo
visitarlo.
cui
prosegue:
Ministro
compiere
per
bisogna
Tranne,
in
questo
cospicua,
«
*
ve-
palliati car-
contorni
que'
ancora
,
^
che
le lanciate
e
l'autore
il governatore,
«
del
di
re
tradi-
di costui, tra
Milano,
di
traversata
per
Ma
da
Eaco
gli avidi
di morte,
guise
imprese
alcune
famosa
«
tutti
di
»
Raccontate
sua
all' altrui
tribunale
sentenze
in
stragi
quello macchinavansi
; in-
eseguite
colle
umane
al
come
spacciavansi
e
«
vittime
*, ricorrevano
vendette
menti
CAPITOLO
pascevansi
svenando
Radamanto
nivano
che
quel castello,
A
"
PRESENTE
tagliacantoni
e
sangue,
di
AL
delPInferno
com-
con
Radamanto.
n, Gap.
Commento
22.
—
V.
Storico
Rivola
ai
e
Promessi
Ripamonti
Sposi.
riportatidal
172
NOTE
AGGIUNTE
la
«
geriva
«
venne
«
tica, dove
Quand'
dir
continua
in
più
col
tutto
questo
di
aria,
al
croce
portata
mula.
a
vedeva
dal
»
il
cardinale,
cui
si trovava
d' intorno
altro
tutte
di
sopra
un
un
che
cappellano
;
che
teste,
le
in let-
assentato
strade'.
mezzo
seguito
si
pensieri, gli
o
per
nella
perchè
di
indizio
in
della
pezzo
cavalcava
una
(Gap. XXV.)
Benché
«
Y
de' mondani
aura
«
flasse
«
gradire
«
popoli,
«
dell' aflfetto di
«
perciò
«
prese
il
punto
cuore,
che
come
archi
trionfali,
di
e
elogi, »
loro
veniva
ricevuto
da'
della
riverenza
teatri
ornati
soldati,
im-
di
più insigni gli
di
e
alzarono
Gli
Pastore.
borghi
squadre
con
di
vaghi
e
i
e
sempre
attestati
al
gli gon-
non
mostrava
cui
con
erano
quelli
onori
pur
gli apparati
incontro
e
in
suo
non
le
capaci
spuntare
turba
la
de' suoi
viaggiare
vede
si
lettiga,
sua
*
erano
ecco
CAPITOLO
consulta
acconcio
n'
meglio,
PRESENTE
AL
vano
anda-
musiche
con
baldacchini.
Air
delle
entrata
nostre
del paese,
due
«
sul
«
Chiesa...
del
cader
che
angelico
«
o
«
addensava
Il
di
1
Lib.
sole,
e...
più
già
cui
una
II, Gap. 18.
un
arco
più
da
un
lo
o
da
per
gran
all'altro
addirittura
raggio
ecc.
alla
popolo
nu-
del
di lui
toccargli le vestimenta,
vicino
doveva
trionfale,
più dal
un
casetta
alla
luogo
portavasi
per
all' intorno.
in
era
godere
per
sembiante,
giorno
Lucia,
lo
o
averne
per
per
spalleggiato
«meroso,
«
e'
donne,
egli
«Passava
accanto
proprio
la
benedizione,
gli
»
arrivare
parte
degli
alla
parrocchia
abitanti
erano
si
IL
CARDINALE
andati
sulla
strada
tidue, eh'
era
quelli eh'
eran
la
NELLE
V
in
s'
cui
rimasti
veniva
avevano
in
nella
ven-
cardinale,
ciulli
fan-
e
loro
contrarlo,
in-
a
truppa...Il cardinale
benedizioni
la mano,
con
cevendone
ri-
e
della
guito
gente, che quellidel sefare a tenere un pò* indietro.
bel da
un
Entrato
le solite
Chiesa, dopo
«
rimonie, sedutosi
«
secondo
«
«
popolo con
più duri
«
ricevere
«
Penitenza, dell' Eucaristia,
«
con
tutti
«
loro
la
all'altare
preci, e
ce-
salito sul pergamo,
o
a
quel
qualità de' luoghi, discorreva
i cuori
di padre, stemprando
tenerezza
in lagrime di penitenza, per disporli a
la
quei
tesori
stessa
sua
tutta
duri
de' cuori
li santissimi
degnamente
allora
E
anche
pia parte, s' avviarono
avanti, dando
il
le
vecchi, donne
in casa,
dalle bocche
«
Verso
aspettava
parte infila,parte
173
DIOCESI
incontrarlo
a
ora
DELLA
VISITE
della Confermazione,
che
Indulgenze
gente
piangere...E
a
questo paese
apportava
di visita.
in atto
presenza
la
in
d'
e
della
Sacramenti
sì che
il sarto.
; diceva
»
" è
pitolo
(Ca-
XXIV.)
«
«
poi la pastorale benedizione, ritiravasi nella
Data
del
casa
Parroco.
anche
Entrò
al
loro, sul
suo
dovessero
Ritiratosi
della
desiderio
disporsi
alle
nella
casa
poi
discorsi, gli domandò
popolo,
loro
sul
don
dopo
e,
orazione, fece, secondo
in
piccol discorso
un
air altare
potè ; andò
alquanto
di
questa (nellachiesa
in
come
stato
»
suo
il
essere
suo
amore
salvezza,
funzioni del
del parroco,
informazione
di
bondio)
Ab-
lito,
so-
per
e
come
giorno dopo.
tra gli altri
Renzo.
pitolo
(Ca-
XXV.)
«
La
mattina
seguente
«
primi albori
del
«
zioni mentale
e
giorno,
levatosi
faceva
prontamente
le consuete
alli
ora-
vocale, e, dopo recitato il Mattutino,
/
,174
NOTE
dar
per
«
a'
«
che,
«
accompagnato
T
giunta
d' andar
della
ora
nella
chiesa
studiando,
studio, fin-
veniva
dal
Clero
»
intanto
che
aspettava
Vora
gli ujizi divini, stava
di
solito
com'era
di sporsi
e
qualche
funzione,
celebrar
a
raunarsi
in
Chiesa.
Federigo^
in
di
popolo
trattenevasi
Sagramenti,
Il cardinal
di
al
tempo
«
CAPITOLO
PRESENTE
AL
AGGIUNTE
fare
tutti i
in
ritagli
tempo.
Si
voltò
Abbondio,
don
salutar
a
dalla
s'avviò
e
....
che
parte
conduceva
dietro, tra
«
in
folla
vestiva
«
mento,
«
principio alla
«
la
«
bernacolo,
«
concerne
«
ritirava
e
al
il
le
«
«
Parrocchia
«
zioni...
Altrove
giorno,
«
funzioni, si
Abbondio,
»
ch'era
disposto
dal
corso
ogni
Cardinale.
cosa
tolo
(Capi-
fatiche, ritiratosi
s' inviava
la
verso
nelle
all' im-
più vicina
fun-
medesime
»
lo
biografo
stesso
di
.per
«
e
macchinava
Arcivescovo,
che
racconta
alla
sfuggito
Sèveso,
condannato
Martino,
naie
don
impiegarsi
ecclesiastico,
San
moderatissimo.
che
ciò
tutto
e
queste
ben
il Ta-
visitava
era
incessanti
per
già proposto
stato
Finite
aveva
dava
l'antipasto!
Per
del
brunire
Sacra-
quale amministrava
paramenti,
fu chiamato
queste
Con
«
era
funzioni,
desinare,
XXV.)
eh'
Perpetua
se
la
Quindi
divino.
pranzo,
(Cap. XXIII.)
pontificali,e
la Cresima.
i
gli andò
clero
al santissimo
dopo
gli altari,
Il
processione.
ammanti
Mes^a,
il culto
vedere
per
gli
Comunione
Terminate
a
in
e
V adorazione
dopo
Entrato,
chiesa.
alla
delitti di
vendette
spacciandosi
galera,
nella
se
valle
cui
bunale
tridi
il Cardi-
contro
che,
a
dal
sangue
ricoveratosi
tale,
un
mai
gli ve-
CARDINALE
IL
«
nisse
«
ria *. »
zelo
de' nemici,
fa
vantarsi
altra
che
vita
«
urbane,
«
continuava,
€
tempo,
«
rinnovava
"
e
talvolta
e
bene
all'impensata
«tenere
in
Vedi
del
parrocchia
mia
che
:
chi
.
lo
.
e
.
gli ultimi
"
gliari più intimi, e talvolta
«
recitare
l'ufficio. Solo, andava
«
qualche
cosa,
"
pre
il calamaro
seco
"
destinato,
"
quale
«
all'altare, benediceva
"
tare
«
vuoleva
1
Lib.
faceva
per
e
addirittura
la
dare
II, Gap.
un
la Cresima.
19.
il
de'
.
portando
alla
;
per
sem-
al
luogo
Ghiesa,
nella
poscia
salito
faceva
invi-
giornata, $ massime
Diceva
fami-
sempre
.
popolo, che
sem-
cappellano
Giunto
carta
.
don
certo,
per
meditando
d'orazione
il
di
quasi
alcuno
anco
andava
poco
seguente
saputo
le notava,
che
alla
quelle parti.
talvolta
pre
»
nella
anche
lettica, e
«
anzi
parrochi.
partenza
da
in
per
l'esclamazione
la
anche
solo, ammettendo
rimote,
visita
in
e
più vicine,
improvvisa
al XXV
anni
le
li suoi
XXIV
viene
veniva
strada,
più
cacciò, fu l'essersi
il cardinale
Andava
al Gap.
se
/
parrocchia
Rodrigo
"
E
Abbondio:
alle
la comparsa
sarto;
qualche
lasciava
vigilanza
XXII
talvolta
e
mutava
portava
perpetua
al Gap.
di don
si
delle chiese
forensi,
ancora
talora
l'ordine, e
segue:
frammetteva
ancora
spesso
Federigo,
visita
alle
passava
osato
(Gap. XXIII.)
»
.
piamo
sap-
ha
quanto
colla
spesso
noi
-; e
cardinale
togliamo
bene
poscia
e
.
del
memo-
ribaldo
V altro.
manoscritta
Cominciava
eterna
monsignore
o
175
DIOCESI
di sé
pia d'un
giorno
un
nell'Ambrosiana,
pure
«
che,
DELLA
lasciata
positivamente
Da
VISITE
fatto, avrebbe
Lo
«
NELLE
la mattina
quando
la santa
176
AGGIUNTE
NOTE
Messa
«
col
«
saliva
«
ragionamento,
«
fare,
«
Dio
«
disposti
medemo
abito
sul
del
mazione.
Ed
così
«
comodarsi
«
minute
«
andava
e
è
A
«
che
che
qualche
signore
;
; che
andavan
ora
a
domandar
che
diceva
3.
queste
le
:
:
il
dietro
al
Il
se
sì ; non
lo
persone
il
più
loro
il sentimento
Fra
i
anche
ma
allora
del
cappellano
segretario,
duri
di
filo
del
dir
a
di-
che
a
cui
in
lano
Mi-
quelle
dico
chi
.
obbligato
testa, i più
discorso.
in--
a
ranti,
igno-
Andate
ripetere
le palmole
ripescherebbero
ne
una
;
qui, (Gap. XXIV.)
del
seguito
Cardinale.
il Manzoni
crocifero,
i due
quella
anche
Non
è
di
cosa
sono,
saprebbero
hanno
seguito
uno
predica
quel
a
tutti intendano.
che
cosa
la
era
adattarsi
sappia
(al
impressione,
altro, né
nessun
egli
»
un
ci
ac-
più
eh'
ciò
sapiente, che,
che
e
delle
anco
intendeva
pensare
arrivato
parola,
sua
.
tendere
ma
la
più spesso,
tanto
maniera
ceva
di-
»
.
sentirlo, perciocché
fatto più
aveva
tornava
pensare
in
cose
me
Confer-
.
insegnando.
letto tutti i libri
mai
il
ciascuno
e
uomo
un
; a
sa
cui
su
ha
non
che
gli
che
cardinale,
cono,
ben
testa,
in
aveva
capacità
scarsa
recitando
e
die
abbassare
alla
ciò
sorte,
a
(Gap. XXIV.)
bene
plebi,
sarto)
della
sacramento
meravigliosa
cosa
era
sapeva
del
(Toro
cosa
bambinetta.
«
Ma
quel
a
grazie
tutti fossero
che
e
andato
era
render
a
capo,
»
una
«
visita,
ricevere
quella
E
della
favore
a
che
quelle genti
in
accomodato
un
ciò
esponendoli
quale finita,
mitra
ivi faceva
e
pergamo,
la
colla
e
sacro,
animando
e
CAPITOLO
nella Chiesa;
pubblicamente
«
«
PRESENTE
AL
nomina
V aiutante
palafrenieriy
e
il
di
mera,
ca-
lettighiero.
SOLDATI
SPAGNOLI
DI
QUESTIONI
E
177
CONFINE
»
Il
cappellano
di
era
ceva
«
nel
ministero
XXII
Gap.
de'
l'unico
«
eravi
«
stro
di
«
ogni
altro
di
preparate,
eran
il curato
mi
dia
«
verità,
Si
«
"è
:
la
cavalcature
in
si
mule,
ordini
tigli
comunica-
due
le
e
mule
la donna
quieta
che
mula
del
all'uscio
ordine
:
una
che
l'innominato
è
saltò
to.
letterale due
quella
su
tiga,
let-
La
.
.
portata
passo,
del
voce
la
ghigno
sog-
un
palafreniere,
un
qualche
a
mosse,
mezzo
un
di strada, trovarono
da
innanzi
dico
"
con
segretario,
disse:
gli
perchè,
;
cavalcatore,
povero
glifu presentata
ch'era
gli s'accostò,
lettiga
rispose l'aiutante,
Arrivati
"
che
»
cardinale
all' alutante,
bestia
una
un
figuri,
la
accostatosi
almeno
sono
mae-
condotta
avrebbe
"
da
»
s'aspettava soltanto
e
Abbondio
Don
che
;
anche
palafrenieri prestavano
eseguiti gli
cappellano
ai
V.
Gardinale
del
faceva
del
aveva
(Guenzati.)
»
fa-
«
gli assisteva
e
casa,
inferiore.
camera
cardinale,
persona
due
servizio
dirgli che
dal
alla
Li
principale
dell'Innominato.
aiutante, che
camera.
L'aiutante
per
la visita
servizio
ogni
Per
di
Sacramenti.
XXIII
e
al
davanti
croce
l'ufficio di maestro
«
«
la
portare
ufficio
il cui
crocifero,
letiighiero;
da. due
la
e
mitiva
co-
parti, (Gap. XXIII.)
G'erano
della
visitatore
divisa
aveva
ed
4.
e
di
altre
Soldati
Poiché
di
G.
non
lettera
Dindoni.
seguito
che
la diocesi;
un
mi
so
in
sei
:
Rettori
undici
di
il
datario,
cau-
in tutto.
confine.
di soldatesche
argomento
astenere
derigo
regioni Fe-
confessore,
questioni
e
in
venuti
nico
cardinale, il cano-
di servizio
persone
dei
del
regione,
spagnoli
siamo
confini,
brano
nel
ancora
dal
di Bergamo
riportare
al Doge,
12
un
in
170
NOTE
«
Sgherri
«
e
«
odio.
«
0
«
crudeli
«
menti
"
nivano
«
neflci.
col
AGGIUNTE
«
che
svenando
Radamanto
spacciavansi
mille
alcune
per
il governatore,
Portatosi
dunque
ad
«
ove
«
questi, forse
«
nascita
«
colto
«
due
ore.
«
fra
loro,
e
si
di
avidi
tradiche
ve-
si
né
il
Cardinale,
Volle
Morte.
al debito
della
con
che
di
si
sua
che
ac-
esso
per
discorresse
lo
mai
Cardinale
palesò.
ogni
sa
»
cosa.
dfquel
de' costumi
la mutazione
Terra
benignamente
dire, all' anonimo,
fu
il
di
Fu
penetrò
lenze
inso-
prosegue:
segretamente
meno
bisogna
le lanciate
e
quella piccola
solo
visitarlo.
trattenne
Non
costui, tra cui quella
Ministro
compiere
per
improvvisa
*.
2.
Dalla
Il Cardinale
modo
nel
da
visite
riportiamo, parte
ricapitolandola,
Federigo
la
giudici
descrizione
nel
Borromeo
dei
uno
Diocesi.
della
del Guenzati
figliuolo di Giove,
e
Lib.
parte
tenuto
Èaco
Minosse
nelle
Vita
suddetta
testualmente,
Cantù
in
questo
cospicua,
Tranne,
*
Eaco
palliati car-
contorni
que'
ancora
,
^
gli
morte,
da
l'autore
in
albergare
risiedeva
di
Milano,
di
traversata
ebbe
del
di
guise
imprese
famosa
tiranno
tutti
di
»
"
Ma
tribunale
sentenze
in
all' altrui
umane
al
come
stragi
quello macchinavansi
; in-
eseguite
colle
pascevansi
*, ricorrevano
vendette
e
CAPITOLO
vittime
quel castello,
A
Raccontate
sua
PRESENTE
tagliacantoni
e
sangue,
di
AL
com-
dell' Inferno
con
Radamanto.
Il, Gap.
Commento
22.
—
V.
Storico
Rivola
ai
e
Promessi
liipamonti riportatidal
Sposi,
170
NOTE
«
Sgherri
«
e
«
odio.
«
o
«
crudeli
«
menti
"
ni
«
nefìci.
col
AGGIUNTE
vittime
spacciavansi
alcune
mille
il
di
Portatosi
ad
dunque
ebbe
«
ove
«
questi, forse
«
nascita
«
colto
albergare
risiedeva
e
si
due
ore.
«
fra
loro,
di
gli avidi
tradiche
ve-
si
né
lenze
inso-
:
prosegue
il Cardinale,
quella piccola
di
solo
di
Volle
Morte.
della
al debito
con
si
che
Cardinale
dire, all' anonimo,
sua
per
discorresse
mai
che
ac-
esso
lo
palesò.
ogni
sa
»
cosa.
dTquel
de' costumi
la mutazione
Terra
benignamente
Fu
penetrò
il
fu
le lanciate
e
segretamente
meno
improvvisa
costui, tra cui quella
Ministro
visitarlo.
trattenne
bisogna
Tranne,
*.
2.
Dalla
Il Cardinale
modo
nel
da
del
visite
riportiamo, parte
Guenzati
Federigo
la
giudici
descrizione
nel
Borromeo
dei
uno
Diocesi.
della
ricapitolandola,
figliuolo di Giove,
e
Lib.
parte
tenuto
Eaco
Minosse
nelle
Vita
suddetta
testualmente,
Cantù
Eaco
palliati car-
contorni
in
ancora
compiere
per
Non
di
que'
questo
cospicua,
«
*
di
morte,
da
V autore
in
,
^
di
Milano,
governatore,
«
del
tutti
guise
imprese
traversata
per
tiranno
tribunale
sentenze
in
air altrui
»
famosa
Ma
al
come
stragi
quello macchinavansi
; in*
eseguite
colle
umane
*, ricorrevano
vendette
e
CAPITOLO
pascevansi
svenando
Radamanto
Raccontate
«
che
quel castello,
A
vano
sua
PRESENTE
tagliacantoni
e
sangue,
di
AL
com-
dell' Inferno
con
Radamanto.
Il, Gap.
Commento
22.
—
V.
Storico
Rivola
ai
e
Promessi
Ripamonti
Sposi.
riportatidal
CARDINALE
IL
visite
le
piere
«
ducente
«
il flore
«
lissimi
«
d'aspre
dell' Insubria,
cattolico, penetra
«
possedute
«
riente
«
rupato
Repubblica
della
all'Arcivescovo,
il cardinale
Quando
in
nel
dominio
Si
annoveravano
750
queste
al
ascendevano
anime
e
"
si recava
a
luogo, dopo
qualunque
chiese
in
«
posto,
o
«
patire
ivi
qualche
scomodo,
che
«
palagi de'
cavalieri
alle
congiunti
«
che
«
di
«
piccole
facevano
*.
notti.
Ne'
"
anni
primi
mula;
una
«
mente
«
meditare,
libriccin
nome
di
ben
Lib.
giorno
vari
; v.
nelle
sue
prese
il
bilanciate, li mezzi
6.
di sangue,
Procurava
solo
nelle
Terre
per
altro
passò
Cap.
sopra
rispetti,e principal-
maggior
con
di memorie
n, Cap.
ne'
ricoverarsi
viaggiare assiso
costumava
notare
Renzo
di
piuttosto
trarvelo.
di Lucia
Pro-
o
XXVL)
poter,
e
suo
un
poi per
ma
per
per
paesello
(V. Cap.
«
*
Nel
»
sforzo
Chiesa,
Parroco,
accontentandosi
in
spacciarsene
due
«
ogni
del
volte
Le
la visita
divertiva
Arciprete,
soggette
la diocesi,
«
casa
tra-
visitare
giunto
alla
all'O-
e
560.000.
«
sempre
balze
parrocchiali.
di
numero
stato
orride
Grigioni,
più di 2520
fra
e
te
precipi-
e
Veneta.
quella diocesi
in
nobi-
dello
nelle
l'Adda,
oltre
allarga
fiumi
i confini
signori Svizzeri
dai
distretto
Castelli
e
Settentrione
a
lunghezza
suo
e
scoscese,
oltrepassando
mentre
«
allora
valli
Sposi,
quasi d'ogni intorno
barricata
montagne,
in
nel
Borghi
con
; ella è anche
si
stendendosi
scontro
ri-
a
Promessi
più miglia, racchiude
e
tosi ;
ponendovi
dei
passi
di Milano,
Diocesi
La
Diocesi,
sua
corrispondenti
i
«
nella
171
DIOCESI
DELLA
VISITE
NELLE
facilità
memorie
»
l' appunto
XXIV.)
«
leggere,
(in quel
anche
del
le risoluzioni
più opportuni,
che
gli sug-
184
CHIUSO
IL
A
spazio
Lo
che
guarda
DELLA
PAESE
CONVERSIONE
la
rappresenta
parrocchiale,
sulla
strada
cimitero,
ora
ponente,
a
chiesa
Maggianico-
Vercurago.
Il
punto
Il
punto
Il
punto
Il
punto
6 è
al
punto
il
porta
dei
/ è
molini,
la
l'uscio
ha
d'
quale
si
ingresso
di
Gaetana
salita
in
dalla
che
alla via
va
Gaetana
via
fino
Agnesi
è considerata
parroco,
salita, che
in
AgnesL
spazio
uno
strada
una
la
come
piazza
Chiuso.
I
due
punti
sia
di
delle
due
di
fondo
è
da
quale
cortiletto
saliti
per
sulle
lettiga del
punto
piena
d' altro
essa
non
avevan
La
chiesa
avviarsi
zeppa
è
della
don
vedono
iu
V;
e
all'uscio
dirimpetto
castello
si
popolo,
entrare
però
è
liberare
passar
per
in
ricorda
a
usciti
una
paese
Lucia,
alla
davanti
alla
piazzetta piena
e
forestieri, che
quella. (Cap.
molto
dal
insieme
mossero
del
popolo
e
dine
l'or-
punto
Abbondio,
si doveva
di
antica,
quale
al
mule,
potuto
P,
direzione
parrocchiale.
e
cardinale,
al
Agnesi
casa
due
si
la
del
casa
osservare
Chiuso
a
che
la
nella
giova
Gaetana
della
è
prendersi
che
mente,
separata-
risaltare
cui
a
uopo
iscrizioni
al
noi
uno
zione
nell'interpreta-
far
per
l' Innominato
Quando
anch'
al
Chiuso
cortiletto
chiesa
in
XXII)
Via
luogo:
Piazza
del
fianco
indicata;
quel
sia
sostanza
da
chiarezza
maggior
(Gap.
in
considerano
racconto,
piazzetta
sopra
/ costituiscono
si
ma
per
del
parroco,
ed
e
solo;
spazio
e
il
per
R
quale
del
parrocchiale-
casa
cortiletto
che
; e
principio
di
nome
casa
casa
sagrato.
parroco.
piccolo
un
è il
e
del
casa
punto
punto
alla
di
la
rf è
dirimpetto
Il
è
e
della
giardinetto
un
alla detta
accede
Il
l'antico
è
a
quella
più piccola.
La
XXIII.)
di Pescarenico,
strada
da-
ì
bs."V-
184
CHIUSO
IL
A
spazio
Lo
guarda
che
CONVERSIONE
DELLA
PAESE
parrocchiale,
sulla
strada
cimitero,
ora
ponente,
a
chiesa
la
rappresenta
Maggianico-
Vercurago.
Il
punto
Il
punto
Il
punto
Il
punto
" è
d
Il
il
Il
alla
di
del
d'
l'uscio
quale
si
ingresso
P.
AgnesL
via
dalla
che
salita
in
spazio
quale
alla
va
Agnesi
Gaetana
è considerata
parroco,
salita, che
in
strada
una
Gaetana
uno
la
ha
il
per
la
come
via
Ano
piazza
Chiuso.
punti eedf
due
I
solo;
spazio
sia
di
delle
due
Piazza
di
della
cortiletto
per
sulle
saliti
lettiga del
anch'
zeppa
d* altro
essa
avevan
La
chiesa
al
mule,
di
è
della
antica,
quale
popolo,
al
vedono
in
V;
punto
e
all'uscio
ricorda
però
è
a
liberare
per
una
paese
alla
alla
davanti
piazzetta piena
e
forestieri, che
quella, (Gap.
molto
dal
Lucia,
insieme
passar
in
usciti
Abbondio,
mossero
del
entrare
e
dine
l'or-
dirimpetto
castello
si
popolo
potuto
don
si doveva
cardinale,
piena
non
e
avviarsi
due
P,
direzione
parrocchiale.
casa
l'Innominato
Quando
si
Agnesi
punto
del
casa
osservare
Chiuso
a
che. la
la
nella
giova
Gaetana
al
è
prendersi
che
mente,
separata-
risaltare
cui
a
uopo
iscrizioni
Chiuso
cortiletto
da
quale
al
Via
luogo:
chiesa
è
noi
uno
zione
nell'interpreta-
far
per
fondo
in
Jìanco
indicata;
sopra
del
sia
sostanza
da
chiarezza
maggior
(Gap. XXII)
parroco,
in
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racconto,
piazzetta
quel
costituiscono
si
ma
per
del
e
è
che
; e
parrocchiale.
casa
cortiletto
principio di
di
/
casa
casa
sagrato.
parroco.
piccolo
punto
nome
molini,
del
casa
un
è il
e
punto
dei
è
al
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porta
la
detta
dirimpetto
della
giardinetto
un
è
e
alla
accede
V antico
è
a
quella
più piccola.
La
XXIII.)
di Pescarenico,
strada
da-
184
CHIUSO
IL
A
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Lo
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che
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DELLA
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sulla
strada
cimitero,
ora
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Vercurago.
Il
punto
Il
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Il
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Il
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Il
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è considerata
parroco,
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delle
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La
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zeppa
d* altro
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e
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popolo,
dine
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V;
punto
e
all'uscio
però
è
per
una
paese
usciti
liberare
alla
alla
davanti
piazzetta piena
e
forestieri, che
quella. (Cap.
molto
dal
Lucia,
insieme
passar
in
ricorda
a
mossero
del
entrare
e
al
Abbondio,
castello
si
popolo
antica,
direzione
P, dirimpetto
si doveva
di
potuto
è
al
mule,
cardinale,
del
casa
parrocchiale.
casa
due
si
Agnesi
punto
la
osservare
Chiuso
a
la
che
nella
giova
che
l'Innominato
Quando
è
prendersi
uopo
mente,
separata-
risaltare
cui
a
Gaetana
Chiuso
cortiletto
chiesa
è
iscrizioni
Via
luogo:
Piazza
anch'
al
noi
uno
zione
nell'interpreta-
far
per
fondo
in
Jianco
indicata;
sopra
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sia
sostanza
da
chiarezza
maggior
(Gap. XXII)
parroco,
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racconto,
piazzetta
quel
costituiscono
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ma
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la
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dirimpetto
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più piccola.
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XXIII.)
di Pescarenico,
strada
da-
.174
NOTE
dar
«per
«
a'
«
che,
«
accompagnato
l' ora
giunta
d' andar
chiesa
studiando,
com'era
veniva
dal
Clero
che
aspettava
Vora
gli ujìzi ditini, stava
di
fare
tutti i
in
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tempo.
Si
voltò
che
parte
in
vestiva
mento,
«
principio
«
la
«
bernacolo,
«
concerne
«
ritirava
e
il
«
desinare,
«
Parrocchia
«
zioni...
Altrove
lo
Finite
moderatissimo.
don
Abbondio,
che
»
ch'era
disposto
dal
ciò
funzioni, si
queste
ben
il Ta-
tutto
e
era
incessanti
giorno,
corso
ogni
Cardinale.
cosa
tolo
(Capi-
all' im-
fatiche, ritiratosi
s' inviava
la
verso
per
impiegarsi
nelle
stesso
biografo
racconta
di
Sèveso,
condannato
Martino,
naie
visitava
paramenti,
aveva
per
ecclesiastico,
San
quale amministrava
più
vicina
fun-
medesime
»
già proposto
stato
la
dava
e
l'antipasto!
Per
del
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Sacra-
pontificali,
fu chiamato
queste
Con
«
era
funzioni,
Perpetua
se
XXV.)
eh'
(Cap. XXIII.)
Quindi
divino.
pranzo,
le
i
gli andò
clero
santissimo
al
la Cresima.
il culto
Il
dalla
s* avviò
e
processione.
dopo
gli altari,
al
chiesa.
ammanti
Mes^a,
Comunione
vedere
in
e
gli
alla
Terminate
per
alla
l'adorazione
dopo
Entrato,
«
a
folla
Abbondio,
don
conduceva
dietro, tra
«
salutar
a
....
«
intanto
solito
studio, fin-
»
celebrar
a
disporsi
e
qualche
funzione,
Chiesa.
Federigo,
in
raunarsi
in
della
nella
CAPITOLO
di
popolo
trattenevasi
Sagramenti,
Il cardinal
di
al
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PRESENTE
AL
AGGIUNTE
«
e
macchinava
Arcivescovo,
che
alla
sfuggito
delitti di
vendette
spacciandosi
galera,
nella
se
valle
cui
bunale
tridi
il Cardi-
contro
che,
a
dal
sangue
ricoveratosi
tale,
un
mai
gli ve-
CARDINALE
IL
"
nisse
"
ria *. "
fatto, avrebbe
che,
altra
lasciata
di sé
175
DIOCESI
eterna
giorno
un
vita
V altro,
o
del
manoscritta
.
.
memo-
(Gap. XXIII.)
»
cardinale
Federigo,
nell'Ambrosiana, togliamo quanto
pure
«
DELLA
fa de' nemici, monsignore -; e noi sappiamo
d'un
che
osato
ribaldo
ha
positivamente
pia
vantarsi
Da
VISITE
zelo
Lo
"
NELLE
Cominciava
"
urbane,
«
continuava,
«
tempo,
«
rinnovava
€
e
bene
e
in
Vedi
spesso
alle forensi,
passava
frammetteva
talvolta ancora
poscia
e
bene
l'ordine,e talora
al
si
alle
portava
perpetua vigilanza
Abbondio:
E
al
strada,
le
e
più vicine,
più rimote, per
parrochi. »
improvvisa nella
l'esclamazione
Gap. XXIV
in
viene
se
qualche
li suoi
la comparsa
Gap. XXII
parrocchia del sarto;
di don
lasciava
talvolta
e
mutava
ancora
spesso
all'impensata
«tenere
segue:
colla visita delle chiese
visita
anche
alla
mia
di don
la partenza
al XXV
e
parrocchia /
Rodrigo : chi lo cacciò, fu V esser si saputo per certo,
.
che
"
il cardinale
Andava
.
.
da
anche
veniva
lettica,e quasi
in
gli ultimi anni
quelle parti.
alcuno
talvolta
solo, ammettendo
de'
"
pre
«
gliaripiù intimi,e talvolta
«
recitare
l'ufficio. Solo, andava
«
qualche
cosa,
«
pre
€
destinato, addirittura
"
quale
"
all'altare,benediceva
"
giornata, § massime
per la seguente
Diceva la mattina
vuoleva
dare la Cresima.
«
seco
anzi
il calamaro
faceva
un
tare
*
Lib.
II,Gap.
19.
le
che
e
il
anco
andava
.
.
Giunto
alla
d'orazione
poco
il
popolo, che
;
per
sempre
notava, portando
.
fami-
cappellano
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carta
sem-
al
sem-
luogo
Ghiesa,
nella
poscia
salito
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invi-
quando
la santa
.174
NOTE
AGGIUNTE
dar
per
«
a'
«
che,
«
accompagnato
l' ora
giunta
d' andar
della
nella
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chiesa
com'
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veniva
dal
Clero
che
Vora
aspettava
gli ujlzi divini, stava
di
tutti i
in
fare
ritagli
tempo,
Si
voltò
che
parte
conduceva
dietro, tra
€
in
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vestiva
mento,
«
principio alla
«
la
«
bernacolo,
«
concerne
«
ritirava
Comunione
il
per
le
«
Parrocchia
«
zioni...
Altrove
»
ch'era
corso
disposto ogni
dal
Cardinale.
cosa
tolo
(Capi-
all' im-
fatiche, ritiratosi
impiegarsi
la
verso
nelle
più
vicina
fun-
medesime
»
lo
biografo
stesso
di
Sèveso,
condannato
Martino,
naie
Abbondio,
che
funzioni, si
queste
don
s' inviava
giorno,
per
ecclesiastico,
San
ciò
tutto
e
moderatissimo.
ben
il Ta-
visitava
era
incessanti
per
già proposto
stato
Finite
aveva
dava
e
l'antipasto!
Per
del
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Sacra-
quale amministrava
paramenti,
fu chiamato
queste
«
era
funzioni,
desinare,
Con
la
Quindi
divino.
eh'
(Cap. XXIII.)
pontificali,
la Cresima.
Perpetua
se
XXV.)
«
dopo
i
gli andò
clero
al santissimo
Mes^a,
pranzo,
Il
dalla
s* avviò
e
processione.
ammanti
il culto
vedere
in
e
gli altari,
Terminate
chiesa.
alla
gli
e
al
Abbondio,
T adorazione
dopo
Entrato,
«
a
don
salutar
a
....
«
studio, fin-
»
intanto
solito
era
disporsi
e
qualche
funzione,
celebrar
a
raunarsi
in
Chiesa.
Federigo^
CAPITOLO
di
popolo
trattenevasi
Sagramenti,
Il cardinal
di
al
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«
PRESENTE
AL
«
e
macchinava
Arcivescovo,
che
racconta
alla
sfuggito
delitti di
vendette
spacciandosi
galera,
nella
se
valle
cui
bunale
tridi
il Cardi-
contro
che,
a
dal
sangue
ricoveratosi
tale,
un
mai
gli ve-
IL
CARDINALE
"
nisse
«
ria *. "
NELLE
VISITE
DELLA
lasciata
fatto, avrebbe
175
DIOCESI
di sé
eterna
memo-
zelo
fa de' nemici, monsignore i e noi sappiamo
positivamente che più d'un ribaldo ha osato
vantarsi
che, un giorno o V altro.
»
(Gap. XXIII.)
Lo
"
.
altra
Da
Cominciava
"
urbane,
"
continuava,
"
tempo,
«
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"
e
bene
e
bene
e
al
parrocchia
mia
si
:
del
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chi
.
lo
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anni
solo, ammettendo
"
gliaripiù intimi,e talvolta
«
recitare
l'ufficio. Solo, andava
«
qualche
cosa,
«
pre
«
destinato, addirittura
«
quale
«
all'altare,benediceva
"
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un
quelle parti.
alcuno
talvolta
che
il
anco
carta
andava
.
il
portando
alla
che
;
Lib.
II,Gap.
19.
sem-
al
luogo
Ghiesa,
nella
poscia
salito
faceva
invi-
per la seguente giornata, § massime
vuoleva
dare la Gresima.
Diceva la mattina
*
fami-
sempre
.
popolo,
seni-
cappellano per
Giunto
.
d'orazione
poco
de'
meditando
le notava,
e
alla
lettica,e quasi
in
pre
anzi
anche
partenza di don
saputo per certo,
da
anche
veniva
gli ultimi
faceva
visita
cacciò, fu V essersi
€
seco
l'esclamazione
la
al XXV
e
.
per
parrochi. »
improvvisa nella
in
viene
se
e
più vicine,
più rimote,
sarto; al Gap. XXIV
E
qualche
li suoi
la comparsa
Gap. XXII
il cardinale
Andava
alle
talvolta
e
strada,
le
lasciava
portava
perpetua vigilanza
parrocchia
che
segue:
mutava
ancora
spesso
Abbondio:
Rodrigo
quanto
colia visita delle chiese
spesso
l'ordine,e talora
in
di don
Federigo,
alle forensi,
passava
frammetteva
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all'impensata
Vedi
«
cardinale
poscia
«tenere
«
del
manoscritta
nell'Ambrosiana, togliamo
pure
«
vita
.
quando
la santa
.174
AGGIUNTE
NOTE
dar
«per
«
a'
«
che,
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accompagnato
l' ora
giunta
d' andar
della
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studiando,
Clero
che
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l'ora
gli ujlsi divini, stava
fare
tutti i
in
ritagli
tempo.
Si
voltò
che
parte
«
salutar
a
in
folla
vestiva
«
mento,
«
principio alla
«
la
«
bernacolo,
«
concerne
«
ritirava
Comunione
il
al
Perpetua
«
Parrocchia
"
zioni...
Altrove
il Taciò
tutto
e
che
funzioni, si
queste
moderatissimo.
don
Abbondio,
»
ch'era
corso
disposto ogni
ben
dal
Cardinale.
cosa
tolo
(Capi-
fatiche, ritiratosi
impiegarsi
la
verso
nelle
all' im-
più vicina
fun-
medesime
»
lo
biografo
stesso
di
Sèveso,
condannato
Martino,
naie
Finite
s' inviava
giorno,
per
ecclesiastico,
San
visitava
era
incessanti
per
già proposto
stato
quale amministrava
paramenti,
aveva
dava
e
l'antipasto!
Per
del
la
fu chiamato
queste
brunire
eh'
Sacra-
pontificali,
Quindi
divino.
le funzioni,
desinare,
Con
i
(Gap. XXIII.)
al santissimo
la Cresima.
pranzo,
se
«
era
dopo
gli altari,
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«
Mes^a,
il culto
vedere
per
ammanti
gli andò
clero
processione.
gli
e
Terminate
a
in
e
dalla
s'avviò
e
Il
chiesa.
alla
V adorazione
dopo
Entrato,
Abbondio,
don
conduceva
dietro, tra
«
dal
»
di
solito
com'era
studio, fin-
veniva
funzione,
celebrar
a
disporsi
e
qualche
intanto
Federigo,
in
raunarsì
in
Chiesa.
nella
CAPITOLO
di
popolo
trattenevasi
Sagramenti,
Il cardinal
di
al
tempo
PRESENTE
AL
«
e
macchinava
Arcivescovo,
che
racconta
alla
sfuggito
delitti di
vendette
spacciandosi
galera,
nella
se
valle
cui
bunale
tri-
di
il Cardi-
contro
che,
a
dal
sangue
ricoveratosi
tale,
un
mai
gli ve-
CARDINALE
IL
fatto, avrebbe
"
nisse
"
ria *. "
VISITE
DELLA
lasciata
di sé
NELLE
175
DIOCESI
eterna
memo-
zelo
fa de' nemici, monsignore-; e noi sappiamo
d'un
che
ha
ribaldo
osato
positivamente
più
vantarsi
che, un
»
giorno o l'altro,
(Gap. XXIII.)
Lo
€
.
altra
Da
manoscritta
nell'Ambrosiana,
pure
«
vita
Cominciava
"
urbane,
"
continuava,
«
tempo,
«
rinnovava
bene
del
.
cardinale
togliamo quanto
Federigo,
segue:
colla visita delle chiese
spesso
alle forensi,
passava
frammetteva
talvolta ancora
poscia
e
e
bene
l'ordine,e talora
qualche
mutava
ancora
spesso
lasciava
talvolta
e
strada,
le
e
più vicine,
all'impensata si portava alle più rimote, per
«tenere
in perpetua vigilanza li suoi
parrochi. »
"
e
al
Vedi
la comparsa
Gap. XXII
improvvisa
parrocchia del sarto; al Gap.
XXIV
di don
in
Abbondio:
E
viene
se
nella
l'esclamazione
visita
anche
alla
mia
la partenza
al XXV
di don
e
parrocchia !
Rodrigo : chi lo cacciò, fu V essersi saputo per certo,
.
che
"
il cardinale
..
gli ultimi
Andava
anche
veniva
anni
"
gliaripiù intimi,e talvolta
«
recitare
anzi
«
qualche
«
pre
"
destinato, addirittura
«
quale
"
all'altare,benediceva
"
tare
«
vuoleva
il calamaro
seco
Lib.
il
anco
faceva
per
un
II,Gap.
e
.
alla
il
popolo,
che
;
sempre
sem-
luogo
Ghiesa,
nella
poscia salito
faceva
giornata, q massime
Diceva
per
al
.
d'orazione
la Gresima.
19.
.
fami-
portando
Giunto
carta
andava
poco
la seguente
dare
le notava,
seni-
cappellano
meditando
l'ufficio. Solo, andava
che
de'
alcuno
talvolta
solo, ammettendo
pre
cosa,
quelle parti.
lettica,e quasi
in
"
*
da
la mattina
invi-
quando
la santa
176
AGGIUNTE
NOTE
Messa
«
col
«
saliva
«
ragionamento,
«
fare,
«
Dio
«
disposti
«
mazione.
medemo
sul
del
favore
«
comodarsi
«
minute
plebi,
che
e
che
è
mai
;
a
il
A
"
la
che
egli
impressione^
(al
»
che
anche
ma
domandar
loro
diceva
:
il sentimento
3.
queste
le
:
il
sì ;
lo
Il
persone
il
i
al
se
non
del
segretario,
di
filo
del
cui
anche
in
lano
Mi-
dir
Non
è
quelle
dico
chi
.
obbligato
testa, i più
discorso.
tendere
in-
a
ranti,
igno-
Andate
ripetere
le parole
ripescherebbero
ne
una
;
qui, (Gap. XXIV.)
del
seguito
Cardinale.
il
crocifero,
i due
a
a
saprebbero
hanno
seguito
cappellano
uno
più duri
dietro
andavan
che
allora
cosa
sono,
tutti intendano,
cono,
di-
che
quel
a
adattarsi
sappia
predica
signore di quella
altro, né
nessun
che
cosa;
la
era
un
ci
più
eh'
ciò
sapiente, che,
che
ac-
e
delle
anco
intendeva
pensare
che
parola,
sua
più spesso,
tanto
maniera
ceva
di-
»
.
sentirlo, perciocché
fatto più
aveva
arrivato
qualche
Fra
Confer-
.
.
a
a
ben
testa,
in
insegnando.
tornava
pensare
;
ma
della
aveva
ciascuno
letto tutti i libri
in
ora
a
grazie
tutti fossero
che
capacità
e
uomo
un
ha
sa
cui
su
e
che
scarsa
gli
cardinale,
cose
render
sacramento
abbassare
recitando
ciò
non
andato
era
(Gap. XXIV.)
bene
alla
andava
sorte,
e
meravigliosa
cosi
sapeva
del
quel
d'oro
cosa
cosa
era
sarto)
visita,
bambinetta.
«
Ma
che
a
capo,
»
una
«
ricevere
a
quella
Ed
della
in
accomodato
un
ciò
quelle genti
quale finita,
mitra
ivi faceva
e
esponendoli
animando
; la
colla
e
sacro,
pergamo,
e
E
«
abito
CAPITOLO
nella Chiesa
pubblicamente
«
«
PRESENTE
AL
Manzoni
nomina
V aiutante
palafrenieri^
e
il
di
mera,
ca-
lettighiero.
176
AGGIUNTE
NOTE
Messa
«
col
«
saliva
«
ragionamento,
«
fare,
«
Dio
«
disposti
«
mazione.
medemo
sul
quella
Ed
«
comodarsi
«
minute
«
andava
del
plebi,
e
un
sa
che
è
mai
;
a
cui
A
tanto
uomo
arrivato
qualche
anche
ma
andavan
a
domandar
che
:
il sentimento
Fra
queste
le
:
il
li
persone
il
i
più
dietro
al
loro
diceva
3.
allora
che
cosa;
se
sì ;
non
lo
hanno
seguito
del
cappellano
segretario,
uno
di
duri
filo
del
cui
anche
in
lano
Mi-
dir
Non
quelle
dico
chi
.
obbligato
testa, i più
discorso.
tendere
in-
a
ranti,
igno-
Andate
ripetere
le parole
ripescherebbero
ne
una
;
qui. (Gap. XXIV.)
del
seguito
Cardinale.
il
crocifero,
i due
a
a
saprebbero
cono,
di-
che
cosa
sono,
è
quella
quel
a
tutti intendano.
che
predica
di
signore
adattarsi
sappia
la
era
.
;
ma
(al
altro, né
nessun
che
maniera
impressione,
»
un
ci
più
egli
ciò
sapiente, che,
che
ac-
eh'
intendeva
che
e
delle
anco
più spesso,
pensare
parola,
sua
fatto più
aveva
tornava
«
ceva
di-
y"
.
sentirlo, perciocché
insegnando.
e
pensare
in
ora
Confer-
.
la
ciascuno
letto tutti i libri
ha
cose
ben
testa,
in
capacità
scarsa
gli
che
su
e
il
abbassare
recitando
cardinale.
non
a
(Gap. XXIV.)
bene
alla
ciò
sorte,
della
aveva
meravigliosa
così
sapeva
che
d'oro
cosa
cosa
era
sarto)
a
grazie
tutti fossero
che
e
quel sacramento
bambinetta.
«
Ma
visita,
andato
era
render
a
capo,
»
una
"
della
ricevere
a
che
quelle genti
in
accomodato
un
ciò
esponendoli
favore
mitra
ivi faceva
e
pergamo,
quale finita,
; la
colla
e
sacro,
animando
e
del
E
abito
CAPITOLO
nella Chiesa
pubblicamente
«
«
PRESENTE
AL
Manzoni
nomina
V aiutante
palafrenieri^
e
il
di
mera,
ca-
lettighiero.
SOLDATI
Il
di
«
ceva
«
nel
la
portare
ministero
XXII
eravi
"
stro
di
«
ogni
altro
servizio
che
dia
"
verità,
Si
sono
che
cardinale
la
la
cavalcature
in
del
mula
si
mule,
due
le
mule
la donna
che
all'aiutante, gli disse:
quieta
ordine
innanzi
mosse,
a
perchè,
;
di
:
la
to.
lettera-
strada, trovarono
le due
che
è
ghigno
sog-
un
saltò
del
voce
tiga,
let-
La
.
.
portata
passo,
quella
su
palafreniere,
un
qualche
una
mezso
un
l'innominato
da
dico
»
con
segretario,
all'uscio
glifu presentata
ch'era
tigli
comunica-
e
cavalcatore,
povero
un
"è
gli s'accostò,
lettiga
bestia
una
Arrivati
"
che
»
flg^t'i,» rispose l'aiutante,
:
mae-
palafrenieri prestavano
accostatosi
almeno
mi
da
condotta
avrebbe
«
anche
faceva
s'aspettava soltanto
e
ai
V.
Cardinale
del
eseguiti gli ordini
aveva
Abbondio
Don
(Guenzati.)
»
fa-
«
gli assisteva
e
persona
del
cappellano;
il curato
cardinale,
casa,
inferiore.
camera
preparate,
eran
alla
due
principale
dell'Innominato.
vìsita
Li
di
dirgli
di
aiutante, che
camera.
L'aiutante
dal
la
servizio
l'unico
«
al
177
CONFINE
ufficio
cui
Sacraitienti.
XXIII
e
ogni
Per
«
il
davanti
croce
de'
DI
QUESTIONI
l'ufflcio di maestro
Gap.
per
E
crocifero,
cappellano
era
«
SPAGNOLI
lettighiero;
da, due
la
e
mitiva
co-
parti. (Gap. XXIII.)
G'erano
della
visitatore
divisa
aveva
ed
4.
e
di
altre
Soldati
Poiché
di
G.
non
lettera
BlNDONl.
seguito
che
la diocesi;
un
venuti
mi
;
il caudatario,
in tutto.
confine.
di soldatesche
argomento
astenere
Rettori
undici
di
nico
cano-
derigo
regioni Fe-
confessore,
questioni
e
in
so
sei
in
di servizio
persone
dei
del cardinale, il
regione,
spagnoli
siamo
confini,
brano
nel
ancora
dal
di Bergamo
riportare
al Doge,
12
un
in
176
AGGIUNTE
NOTE
Messa
«
col
«
saliva
«
ragionamento,
«
fare,
«
Dio
«
disposti
«
mazione.
sul
del
«
comodarsi
«
minute
plebi,
e
letto
mai
;
a
A
la
che
egli
impressione,
(al
»
che
cosa;
anche
dietro
domandar
loro
diceva
:
il sentimento
3.
queste
i
andavan
che
Fra
allora
le
:
il
Il
persone
il
al
se
seguito
cappellano
segretario,
filo
del
cui
anche
in
lano
Mi-
dir
Non
è
quelle
dico
chi
.
obbligato
testa, i più
discorso.
tendere
in-
a
ranti,
igno-
Andate
ripetere le
ripescherebbero
ne
role
pa-
una
;
qui, (Gap. XXIV.)
del
seguito
Cardinale.
il
crocifero,
i due
a
a
saprebbero
hanno
del
di
più duri
sì ; non
lo
uno
cono,
di-
cosa
sono,
tutti intendano,
che
quella
quel che
a
adattarsi
sappia
predica
di
signore
altro, nò
nessun
la
era
un
ci
che
più
eh'
ciò
sapiente, che,
tutti i libri
ac-
e
delle
anco
intendeva
pensare
che
parola,
sua
più spesso,
tanto
maniera
ceva
di-
»
.
sentirlo, perciocché
fatto pia
aveva
arrivato
qualche
a
Confer-
.
.
ora
a
ben
testa,
in
insegnando.
e
pensare
in
il
ciascuno
tornava
"
; ma
ma
che
uomo
un
è
cose
della
capacità
scarsa
gli
cui
su
e
ha
sa
che
cardinale.
non
a
grazie
tutti fossero
aveva
abbassare
recitando
ciò
sorte,
andato
era
render
a
capo,
(Gap. XXIV.)
bene
alla
andava
che
meravigliosa
così
sapeva
del
che
che
e
in
accomodato
sacramento
quel
d*oro
cosa
cosa
era
sarto)
visita,
bambinetta,
«
Ma
mitra
»
quella
Ed
della
quale finita,
un
ciò
quelle genti
ricevere
a
colla
e
esponendoli
favore
; la
ivi faceva
e
pergamo,
CAPITOLO
Chiesa
sacro,
animando
e
una
«
abito
medemo
E
«
nella
pubblicamente
«
«
PRESENTE
AL
nomina
Manzoni
V aiutante
palafrenieri^
e
il
di
mera,
ca-
lettighiero.
SOLDATI
SPAGNOLI
QUESTIONI
E
DI
177
CONFINE
•
Il
cappellano crocifero,
la
di portare
era
«
ceva
«
nel
davanti
croce
l'ufficio di maestro
ministero
de'
ufficio
il cui
di
al cardinale,
fa-
«
gli assisteva
(Guenzati.) V. ai
e
casa,
Sacramenti.
principale
»
XXIII
la visita dell'Innominato.
e
Gap. XXII
alla persona
del
Cardinale
« Per
ogni servizio
anche
da
l'unico aiutante, che faceva
mae« eravi
di
stro
«
ogni altro servizio
camera.
di
L'aiutante
due
Li
"
palafrenieri prestavano
inferiore.
del
camera
»
cardinale
gli s'accostò,
comunicadirgli che aveva
eseguitigli ordini
tiglidal cappellano ; che la lettiga e le due mule
che
eran
preparate, e s'aspettava soltanto la donna
per
il curato
Abbondio
Don
dia
mi
«
verità,
Si
»
sono
bestia
una
Arrivati
—
in
all'uscio
ordine
:
ch'era
innanzi
si mosse,
a
di
la
"
mezzo
saltò
ghigno
sogto,
lettera-
un
strada, trovarono
l'innominato
da
su
le due
quella
tiga,
letpalafreniere.
qualche passo, portata da. due
del lettighiero
mitiva
una
voce
; e la co-
gli fu presentata
mule,
cavalcatore.
poterò
un
quieta ; perchè, dico
figuri,» rispose Valutante, con un
mula
del segretario,che è
: " è la
cavalcature
che
alVaiutante, gli disse:
accostatosi
almeno
«
"
condotta
avrebbe
un
.
.
La
parti. (Gap. XXIII.)
nel seguito del cardinale, il canoancora
nico
G'erano
ed
e
di
brano
spagnoli
siamo
confini,
non
venuti
mi
di lettera dei
G. BlNDONl.
diocesi;
altre persone
4. Soldati
Poiché
la
divisa
aveva
regione, che
della
visitatore
sei
:
questioni
e
argomento
astenere
Rettori
derigo
regioni Fe-
datario,
confessore, il cau-
di servizio
in
so
un
in
undici
di
in tutto.
confine.
di soldatesche
dal
di Bergamo
riportare
un
al Doge, in
12
178
degli
data
altro
Il
.
anche
di
governator
a
illustrazione
della
soldatesca
e
"
Tintrante
"
chibugieri
«
cato
"
Tagietto
€
disetta
€
che
«
luoghi
"
a
"
valle
€
costatosi
€
cario
«
artificiato, et subito
€
sciò,
"
uendo
€
erano
€
quanti
"
butorno
"
bitatori
"
robborno
€
denari
«
diuerse
€
botte
a
«
ciolo
ariete
€
tornorno
€
Mercore
"
domo
"
seduto
"
molte
circha
con
di
Milano
alli 4,
fu
di Vidisetta
di
suon
di
et
nella
di detta
le
ma
i soldati
detta
in
giù molte
quello
in
molte
che
da
ad
sforzar
alloggiar
poi di
sul
monte
teze
matina
et
villa
mobili,
in
haueuano
et
di al-
villa
pred.ta
et
ha-
dalli
quei
et
et
la Piazza
Tagietto,
prima
pochi
denari
anco
et
a
delle
dando
partiti da
Vidisetta
fenili, hauendo
che
robbe
valor
forza,
li medesimi
di
bru-
tutto, ha-
robba
per
porte,
del fuoco
abbandonate,
tolsero
chiamato
comunità
dalla
de
ac-
già vi-
che
case
erano
persone...;
pouere
di
nella
; et
et
v.ra,
solamente
era
d'altre
et
detta
della
Codacci
non
quale
quantità
di
done
Pagherà
le
instante
trouorno,
di
predetti
gente
saccheggiato
porte
di
sua
del
Ducatti
di
centenara
Du-
il Marti
et
la
con
quasi
la
casa,
ar-
valle
dei
Ser.tà
casa
prima
del-
del
gettarvi dentro
essa
Senato
a' tre
della
di
rouinorno
mura
del
Casna
vene
della
valle, fecce
quanto
spagnola.
huomini
di Simone
casa
di
al Re,
viletta
suddita
Tagietto
alla
molti
Lauina,
tamburro
dei
Ser.tà, et alogiò in Vi-
suddite
da
guidato
valle
v.ra
vilette
Lauina,
et
di
Stato
sociali
spagnioli
confini
ai
un
note
fanti
della
vene
dello
di
cina
vi-
gettare
ordine
duecento
il luoco
per
di
il Luni
Milano,
«
di
condizioni
di Lecco
governator
.
abbastanza
scopo
sulle
luce
il Manzoni
.
allo
particolarmente
e
disse
"
di
CAPITOLO
1582, epoca
Romanzo,
sprazzo
tempi,
PRESENTE
settembre
11
quella
a
AL
AGGIUNTE
NOTE
pi-
uno
Pagherà,
Il
Lauina.
spagnioli
an-
grande,
pos-
et
brusiorno
robbato
et
SPAGNOLI
SOLDATI
«
saccheggiato ciò
"
a
"
di
"
«
«
a
che
vi trouorno
Videsetta, la
sera
179
CONFINE
dentro, et andati
tornorno
nel naonte
Oldà, luogo di essa
valle, con animo, per quanto
de
s'intende, di spianar la casa^di Gio: Garba, uno
«
«
desinar
'QUESTIONI DI
E
principali habitatori di detta Valle et molte altre ;
in un
bosco
ma
perchè herano
superiore alcuni
della
venuta
archibugieri, i quali per dar segno
de' spagnioli allihuomini
di Sottochiesa, che herano
«
pronti alla diifesa insieme
dati già arrivati, sparorno
forse
spagnioli, dubitando
"
li soldati
"
et
«
disetta, cominciorno
"
quelli di Sottochiesa
«
«
di vai
vicini,subito
Gausa
far
senza
alla
pochi
sol-
archibuggiate, essi
che
fussero
altro
mandar
a
alcuni
due
che
Brembana
di tutte queste
con
herano
si
gionti tutti
in
persone
ad
compositione...»
diavolerie
campo
ritirorrio
in
erano
le
Vi-
invitar
*
pretese
giurisdizione che lo stato di Milano
accampava
sulla valle di Tagietto appartenente alla repubblica
di
veneta.
^
Arch.
confini.
di Stato
di
Venezia.
Provveditori
alla
camera
dei
*
LA
La
di
Malanotte
del
.
.
anche
potuta
la
tutVe
chiamava
quella
il
lei
è
in
esistessero
affibbiargliene
suo;
e
in
come,
radritto,
Così
1
se
ne
parti
sì
sarebbe
Sur
r
era
rifa
a
col
nome
uscio,
raggiante
sole
i nomi
ripete
che
guardia.
sopra
un
li
talvolta
ha
dei
dovuto
castello
del
ma
;
le
come
modo
non
suo,
della
lanotte,
Ma-
quel
luogo
uno,
il
poteva
di
s* inventano
Voi.
suo
tenere
quelli
i
soprannomi
I.
Lett.
96.
e
lo
Manzoni
Sfregiato
si
vantava
!
*
Senonchè
che
Dovendo
da
trovato
tutti
sieme
in-
.
.
nome.
di
dello
e
dato
.
ha
come
come
signore,
nome,
taverna
scherzando
quali
scomparire,
potente
il
scomparso
ispecie,
Epistolario.
di
pendeva
talvolta
taverna
scomparso
a
che
tuoso
tor-
e
XX.)
(Gap.
è
delVerto
corpo
taverna
quella
Oggi
le
che
insegnati,
vengono
che
due
pubblica,
voce
sbagliata.
taverna,
una
un
insegna
da
dipinto
Un'iscrizione
—
.
chiamare
vecchia
una
—
imboccatura
c'era
sentiero^
Malanotte.
della
—
alV
poggio^
molino
Il
Palazzago.
dell'Apostolo.
Un'asserzione
Appiè
MALANOTTE
i
suoi,
e
del
col
par
e
Ti-
Grossi:
per
la
182
Nulla
anni.
dì
più
LA
MALANOTTE
ho
potuto
approfondire
questo
su
fatto.
sul
Finalmente
«
alla
arrivare
di
antica
masse
«
Malanotte
mai
nome
all'infuori
avuto,
rovine
di
dicono
si
Manzoni.
di
chia-
tal
questo
dalla
Così
"
d'un
e
una
dissimile
poco
casa
prima
l' A-
non
nome,
nessun
accenno,
sentore.
A
settentrione,
un'ampia
della
su
una
casa
quella
una
bella
delV
luogo
li
presso;
ma
denominazioni
•parti,
buona
queste,
che
moderne
al
ignote
fede,
locali.
popolo,
e
un
non
tantino
fu
Ne
venne
altre
trovassero
rappresentano
la
vanagloria,
scina
ca-
que;
qualunla
posta
seguenza
con-
per
so
non
sì
la
un'altra
mattina
come
spuntino
detta
come
Malanotte,
Chiuso,
teschi,
gigan-
lo
per
contadini
Innominato,
chiamar
di
di
castagni
compagnie
rocca,
Bocca
da
da
Girolamo
San
molini
ai
ombrata
casa
una
di
rocca
andare
allegre
alle
c'è
sull'erba,
scritta:
per
prateria
meta
e
dalla
metri
trecento
un
verso
la
tal
le
paese
dal
una
Magnòdeno,
sono
del
vecchi
notte,
di
ma
altro
vi
«
rammentata
postolo;
in
i
la^pseura
«
ho
Rocca,
che
casa,
del
promontorio
altro
qual
somiglianti
da
quelle
altro
delle
che
lusioni
il-
CHIUSO
PAESE
IL
Narrazione
CONVERSIONE
DELLA
manzoniana.
Il
tipo
—
Abbondio
pani
Come
Arrivato
al
di
«
e
In
del
Vide
metteva
in
congregati.
del
canto
un
Si
dai
di
censo
di
presso
;
di
ai
e
inchinandosi,
entrò
là,
che
altri
del
lo
e
spettosa.
so-
Promessi
si
che
è
preti
(Gap.
paese
esistenti
come
in
tutti
eran
in
l'appoggiò
salottino.
tipo
mappa,
quali,
costò
S'ac-
spalancato,
molti
nel
il
passò
il cardinale.
preti,
uscio
carabina,
lettore
i
un
entrò
poi
disegni
coetanei
la
levò
l' Innominato
maravigliata
dove
salottino,
al
Lecco,
attenzione
sarto.
nome
andò
molti
dirimpetto
cortile
Presentiamo
tratto
un'
del
s'apriva.
quello,
del
Romanzo.
casa
fosse
signore
eran
del
suo
folla
dove
Il
e'
con
la
rispose
"
il
ma
Stop-
casa
il cardinale,
domandò
era.
La
—
era
; e
della
e
personaggi
folla;
bocca
dove
cortiletto
Don
—
dello
Opinione
—
proposito.
a
curato,
dov'
guardarono
i
gran
gli
e
cortiletto
un
agiscano
dov'
in
uno,
indicò
gV
una
bocca
casa
del
paese,
trovò
Chiuso.
Tipo
—
molto
dipinto
a
a
vi
—
Un
subito
Innominato
dell'Apostolo.
e
parroco.
—
V
e
Chiaso.
di
mappale
all'
detto,
Sposi.
di
un
XXIL)
Chiuso,
ufficio
sono
del
a
un
186
CHIUSO
tra
mula,
Dio
il
dal
punto/:
di
conduce
a
la
chiesti, se
e
cento
dicevano:
che
voci
là
al
tempo)
sinistra
e,
passando
la
è
(d) fino
sulla
strada
davanti
sinistra.
casa
L'altra
negli
e'
(se pur
del
orti
era
quel
a
ci
perchè
troppo angusta,
alla
il giardinetto
e
compresa
prima,
essere
viuzza
una
alla
pure
presente
canonica
a
voltarono
Vercurago,
doveva
parroco,
della
flancheggiante
che
b),
cortiletto
lasciarono
stradicciuola
(e
di
susurro
venuti
Sono
che
CONVERSIONE
DELLA
benedica!
la
al
PAESE
IL
potes.
sero
le
passare
doveva
a
voltata
dal
castello,
la
passò
,
Idue
fondo
andò
cui
a
avanti
fin che
chiesa,
don
»,
che
all'
della
ingresso
per
la
dietro
strada
la
campanile
alla
venuta,
tolo
(Capi-
diritta
e
la
nato
f. Ivi l'Innomi-
diritta sulla
la
lettiga
Vercurago,
piazza
«
molta
con
fianco,
; e
fianco,
donna,
chiamata
di
si divise.
poi
e
parroco;
arrivare
per
il
parrocchiale,
dond'era
non
da
a
ha
piazzetta
al
medesima
di
punto
voltarono
casa
anche
buona
al
il Manzoni
una
era
lasciarono
Si
quella
ritorno
piazzetta
venivano
arrivarono
precisione,
in fondo
volta
Abbondio
di Chiuso
della
inverso.
era
del
di
N^l
quale
una
casa
quella
Questa
il cammino
sur
la
era
verso
XXIV.)
e
voltarono
sibile,
impos-
non
casa.
volta;
prima
tutto
soprat-
e
grazia
folla
alla
della
cavallo
a
nella
mezzo
per
la
dietro
comitiva,
commossa
meno
il penetrarvi, in
stretta
e
diffìcile,se
troppo
quest'ultima
angolosa
Lucia
in
riuscir
lettiga;
colla
cavalcature
quale
trovasi
lettiga andò
in direzione
avanti
di Mag-
gianico.
Il
tipo qui presentato,
signor
"
grado
«
a
«
traccie
Curato
di
come
Chiuso
sac.
mi
scrive
Stefano
l' egregio
Denti
"
mal-
,
modificazioni,
vecchie
che
strade
innovazioni,
e
case
appariscono,
che
disegna
distruzioni, miste
si
conservano,
con
tutta
e
preci-
CHIUSO
"
€
sione
la
Mi
canonica
«
un
di
sempre
piccolo
cortile
che
Dezza
d'armata.
tuttavia
«
dubbio
«
Federigo
Borromeo
"
convertì
l' Innominato.
«
paese
del
«
Lecco,
e
«
parrocchiale
«
romanzo.
Chiuso
i
alcun
della
e
casa
dal
indicati
di
queir
dì
pieve
in
Olginate,
fatti
non
cogli avvenimenti
rapporto
Entrati
parroco.
ha
casa
che
l' unico
è
alla
sposi
Sposi.
nel
e
a
;
da
prima,
porta
piano
di fronte
dì terra
pochi
Tuscio
tuttavia
cortiletto
due
anni
d'
la casa
e
nel
nel
superiore.
terrene
da
si entra
della
della
del parroco,
stanze
ingresso
il segno
e
discesa
breve
una
cortiletto
sul
solo
del
con
ci vediamo
consiste
sinistra
però
promessi
Chiuso
di
Se
"
il cardinale
forania
Ma
soché
pres-
v'ha
non
particolari
dell' Adda.
e
corrisponde
chiesa
alla
Appartiene
verità
attualmente
b,
della
anche
Sposi.
soggetto
non
generale
citato,
non
"
fatti
In
presentano
piccolo cortile A,
che
al
opinione
dei
all' epoca
qui il tipo schematico
del
Gaspare
fratello
più volte
disposizioni
alla destra
Diamo
a
sacerdote
stessa
mai
se
so
il villaggio in cui
territorio
Promessi
locale, nata
non
dell' Innominato,
Chiuso
esser
Gradita
quest'opinione
ma
egli dice,
"
al castello
per
la
ora,
scrivente,
»
ai lettori dei Promessi
«
»
siti. Fu
casa
pur
lo
dice
opinione
cura,
lavoro
suo
la
le
un'
defunto
per
alla
esiste
Stoppani,
€
di
vile.
arcivesco-
davanti
",
da
stato
era
Abbondio.
dei
quella
sconosciuto
si vede
da
dal
a
nel
rocca
dove
don
deriva
Parteggiò
l'Apostolo,
Questa
come
e
e
preposto
casa
esistito,
Antonio
pubblicamente,
dei
"
immediata
da
professata
è
che
r Innominato
dall' intuizione
eh'
più
per
,
aifermazione,
eh'
",
registri dell'archivio
nei
è
passò
il domus
nonché
paese,
Ecclesiam
prope
dichiara
sì
€
«
est
rilevato
me
del
187
CONVERSIONE
DELLA
topografia
parochialis
da
PAESE
IL
era
;
quella
nell' altra
muratura,
186
CHIUSO
tra
mula,
Dio
il
la lasciarono
stradicciuola
al
tempo)
le
passare
doveva
voltata
e
la
castello,
passò
cavallo
a
infondo
andò
avanti
il cammino
fin
e
don
che
»,
il Manzoni
che
precisione,
una
all'
della
ingresso
in fondo
per
la
dietro
strada
ha
di
piazzetta
al
campanile
dond'era
e
la
da
venuta,
lettiga
tolo
(Capi-
Vercurago,
alla
diritta
e
la
nato
/. Ivi l' Innomi-
chiamata
la
fianco,
donna,
fianco,
; e
si divise,
poi
parroco;
parrocchiale,
casa
non
diritta sulla
a
ritorno
medesima
di
punto
voltarono
quella
di
anche
buona
al
sibile,
impos-
era
lasciarono
arrivarono
Abbondio
di Chiuso
Si
sero
potes-
tutto
soprat-
piazzetta
venivano
inverso.
era
della
volta
Questa
del
ci
N^l
casa.
quel
a
non
quale
una
casa
quella
verso
XXIV.)
la
era
la
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sur
era
grazia
folla
prima
voltarono
cui
a
chiesa,
alla
della
e'
del
orti
lettiga; e
nella
mezzo
commossa
Idue
dietro
giardinetto
perchè
in
alla
L'altra
negli
(se pur
il penetrarvi,
stretta
il
e
fino
strada
davanti
difficile,se
comitiva,
per
casa
colla
troppo
quest'ultima
sulla
sinistra.
angusta,
troppo
riuscir
alla
compresa
cavalcature
angolosa
Lucia,
passando
prima,
essere
viuzza
una
a
e,
la
è
presente
doveva
parroco,
sinistra
pure
(d)
canonica
a
fiancheggiante
che
b),
meno
dicevano:
che
voci
della
Vercurago,
a
chiesti, se
dal
cento
cortiletto
dal
conduce
e
CONVERSIONE
/: di là voltarono
punto
(e
di
susurro
venuti
Sono
che
DELLA
benedica!
la
al
PAESE
IL
molta
con
arrivare
per
il
piazza
«
quale
trovasi
lettiga andò
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avanti
di
Mag-
gianico.
Il
tipo qui presentato,
signor
Curato
di
come
Chiuso
sac.
mi
l' egregio
scrive
Stefano
Denti
"
mal-
,
«
grado
«
a
«
traccie
modificazioni,
vecchie
che
strade
innovazioni,
e
case
appariscono,
che
disegna
distruzioni, miste
si
conservano,
con
tutta
e
preci-
CHIUSO
€
la
sione
"
Mi
si
€
canonica
"
un
«
est prope
rilevato
me
piccolo
di
r Innominato
che
dall' intuizione
preposto
d' armata.
Parteggiò
nel
l'Apostolo,
lavoro
suo
«
la
«
tuttavia
«
dubbio
«
Federigo
Borromeo
«
converti
l' Innominato.
«
paese
del
«
Lecco,
e
«
parrocchiale
«
romanzo.
eh' é
del
che
alcun
verità
ha
casa
che
Chiuso
alla
sposi
l' unico
é
della
e
di
pieve
casa
indicati
di
di
in
queir
dal
Olginate,
fatti
non
cogli avvenimenti
rapporto
Entrati
parroco.
nel
e
a
;
piano
sul
solo
porta
di fronte
di terra
pochi
l'uscio
tuttavia
cortiletto
due
anni
d'
la
e
della
nel
superiore.
stanze
terrene
si entra
della
nel
del parroco,
casa
ingresso
il segno
e
discesa
breve
una
cortiletto
da
prima,
del
con
ci vediamo
consiste
sinistra
però
promessi
forania
Ma
Se
«
Sposi.
attualmente
b,
alla
soché
pres-
il cardinale
particolari
dell' Adda.
piccolo cortile Ay
a
i
presentano
e
v'ha
non
chiesa
qui il tipo schematico
Diamo
Questa
della
anche
corrisponde
soggetto
non
generale
Sposi.
in cui
fatti
In
Appartiene
Promessi
al
citato,
dei
all' epoca
disposizioni
destra
per
Gaspare
non
«
il villaggio
territorio
»
volte
più
mai
se
opinione
stessa
dell' Innominato,
Chiuso
le
so
fratello
egli dice,
"
al castello
alla
casa
Chiuso
esser
si vede
dei
di
non
ai lettori dei Promessi
sconosciuto
rocca
la
locale, nata
sacerdote
cura,
per
Gradita
"
quest'opinione
ma
defunto
quella
a
siti. Fu
ora,
lo scrivente,
opinione
Stoppani,
dal
e
un'
ca^
pur
Abbondio.
dei
Antonio
pubblicamente,
Dezza
da
immediata
da
professata
deriva
dice
",
don
e
alla
esiste
come
dove
per
,
vile.
arcivesco-
davanti
"
da
stato
era
archivio
più che
esistito,
sempre
il domus
eh'
",
registri dell*
nei
cortile
afTermazione,
nonché
paese,
Ecclesiam
dichiara
è
passò
del
187
CONVERSIONE
DELLA
topografia
parochialis
da
PAESE
IL
da
era
;
quella
tra
nell' al-
muratura.
ì
188
CHIUSO
IL
PAESE
DELLA
CONVERSIONE
Sud
»
•
Ovest"
Est
B
JVord
190
CHIUSO
conversione.
che
del
faccia
bruna
che
però
cancellata
Il cardinale
si
ma
più dolce
Al
dipinge
punto
Vogliamo
è
le
di
scio
:
alzato
Vada
«
due
e
comitiva
Si
doveva
poco
La
prima
presentata
rap-
che
la lettiga
fuori,
al
esatta
con
Arrivati
air
cavalcature
che
quella
stello
ca-
in
a-
dine
or-
gli fu presentata
"
disse
ali* aiutante
in
buon
su,
animo
è
su,
a
innanzi
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si
camera
il piede, che
terra
mosse,
a
è
:
arrampicandosi
suy
di
aveva
staffa.
di
su
mule,
la
?
la
lettiga, eh*
La
da
ha
verso
aiutante,
dall*
Romanzo
palafreniere.
Abbondio,
Don
Abbondio
l'andata
luogo.
su
rimettendo
pur
di don
per
le due
saltò
ne
già
su
chiesa.
comprendere
del
trovarono
un
Abbondio,
le
il campanile,
è
JB
della
cortiletto, ma
V innominato
don
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profonda,
; al
è nel
ca^a
far
esigenze
strada,
non
i7i
soave,
meno
V uscita
preparate
nel
alle
Vizi
«
dì-
non
faccia
una
sagrestia
da
modo
erano
da
ha
gli stende
stanzino
quella
,
conformità
non
piedi,
non
che
cavalcature
non
cielo
alla
da
Innominato
e
prima,
porpora,
piccolo
un
aggiungere
in
zione,
commo-
più composta.
e
e
di
una
una
terribili, ma
commozione
una
l'ingresso
e
coir
al
alza
mentre
da
ritto in
della
semplicità
cui
di
in atto
salvatore:
suo
terrori
l' impronta
sperati pensieri.
braccia,
ai
stessa
l' Innominato
contratta
vigorosa,
e
al vero,
dalla
staccano
del
amplesso
subentrando
magnifica
si
Vedesi
salotto.
nelP
gettarsi
figure, grandi
sentite
illusione
maggior
per
CONVERSIONE
DELLA
due
Sono
tappezzeria
di
PAESE
IL
agnello,
un
alla
"
sella, sorretto
cavallo.
qualche
una
passo,
del
voce
portata
lettighiero;
partì.
passar
era
davanti
entrato
alla
il cardinale
lettigapassò, .rinnominato
chiesa,
nella
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dal
clero.
seguito
passò;.
Don
.
.
Abbon-
CHIUSO
dio
si levò
PAESE
DELLA
lui il
anche
al
de' suoi
IL
cielo;
confratelliche
un'invidia,
tale, che
durò
il
a
tenerezza,
fatica
tener
a
mandò
racco-
solenne
concerto
cantavano
mesta
una
si
cappello, si chinòj
sentendo
ma
191
CONVERSIONE
distesa, provò
accoramento
un
le lacrime.
ci
Questo
fa
ciate.
che le funzioni erano
già incomincomprendere
fu di ritorno, le funMa
quando la comitiva
zioni
di chiesa
terminate,
erano
ancor
non
lo
(Capitozione
preparatorie, la celebraXXIV.) Tra le cerimonie
il discorso
al popolo, (che in quel
della messa,
ministrazione
più lungo) l'ampaese, quel giorno, sarà stato anche
dei
e
sacri, ( V. Note
agli arredi
la visita alla chiesa
e
aggiunte. N. 2.) bisogna
il cardinale
che
concedere
ben
sacramenti,
si sia
nere
potuto tratte-
probabilmente
A questo spazio
più di due ore a due ore e mezza.
di tempo corrisponde appunto quello impiegato dalla
nella chiesa
nel fare
comitiva
venire
e
fermata
Don
non
i dieci
dal
certo,
meno
dodici
o
restò
una
che
nella
solo
di
di
Lecco?)
parrocchiale di
casa
assai
cortesia,
Smontati
da
a
si
non
in
porteranno
si
di
omettano
Chiuso.
Vi
saranno
d'una
grinaggio
pelle-
ci andrà
(chinon
Lecco,
scevra
non
legittima.Consigliamo
è anche
e
parroco,
*
lettori che
nel territorio
territorio
del
casa
Olate.
per
Quelli tra' miei
dove
con
(V. Gap. XXIV.)
•
con
e
dare
an-
il ritorno
presentiva imminente
del cardinale, appena
smontato
pagno,
piantò il com-
Abbondio,
incamminò
la
chilometri, per
cavalcature
castello, su
brevissima.
che
nel
e
visitare
accolti
compiacenza
perciò questa bellissima
Calolzio, si
vedere
un'antica
sale
a
seggiata.
pas-
Somasca,
lettiga signorile
190
CHIUSO
conversione.
che
di
faccia
bruna
che
subentrando
cancellata
però
ai
di
si
ma
più
Al
dipinge
punto
è
da
Innominato
non
scio
di
:
"
alle
don
"
Don
Vada
e
la
comitiva
Si
doveva
poco
La
prima
tiga
la let-
che
fuori,
al
che
stello
ca-
esatta
con
air
cavalcature
»
disse
in
o-
dine
or-
gli fu presentata
ali* aiutante
in
animo
buon
su,
è
su,
a
innanzi
era
si
di
cannerà
il piede, che
terra
mosse,
a
è
:
arrampicandosi
su^
mule,
presentata
rap-
aveva
staffa.
di
su
lettiga, eh*
due
?
la
verso
Abbondio,
La
Romanzo
l'andata
quella
panile,
cam-
Abbondio
luogo. Arrivati
su
rimettendo
dalVaiutante,
da
ha
ne
pur
di don
per
le due
saltò
il
chiesa.
comprendere
del
esigenze
è
palafreniere.
Abbondio,
già alzato
della
è nel
ca$a
far
trovarono
un
non
su
profonda,
; al 5
cortiletto, ma
V innominato
Vizi
le
soave,
meno
l'uscita
preparate
nel
erano
da
sperati
di-
non
faccia
una
sagrestia
da
modo
strada,
ha
gli stende
stanzino
quella
,
conformità
non
piedi, i/i quella
non
che
le cavalcature
e
cielo
alla
aggiungere
in
prima,
porpora,
piccolo
un
l'ingresso
Vogliamo
zione,
commo-
più composta.
e
e
al
una
una
terribili, ma
commozione
una
dolce
e
coir
alza
mentre
braccia,
cui
della
semplicità
di
ritto in
pensieri. Il cardinale
magnifica
da
terrori
l' impronta
in atto
salvatore:
suo
contratta
vigorosa,
e
stessa
l' Innominato
del
nell'amplesso
gettarsi
dalla
staccano
Vedesi
salotto.
al vero,
figure, grandi
si
illusione
del
tappezzeria
CONVERSIONE
sentite
due
Sono
maggior
per
DELLA
PAESE
IL
agnello.
un
alla
"
sella, sorretto
cavallo.
qualche
una
passo,
del
voce
portata
lettighiero;
partì.
passar
era
davanti
entrato
lettigapassò,.
alla
il cardinale
r innominato
chiesa,
nella
quale
dal
clero.
seguito
passò;.
Don
.
.
Abbon-
CHIUSO
dio
si levò
il
confratelli che
durò
il
concerto
cantavano
mesta
una
tenerezza,
fatica
tener
a
si
cappello, si ehinò^
sentendo
ma
191
CONVERSIONE
DELLA
lui
cielo;
un'invidia,
tale, che
PAESE
anche
al
de' suoi
IL
mandò
racco-
solenne
a
distesa, provò
un
accorpamento
le lacrime.
ci
Questo
fa
che le funzioni erano
ciate.
già incomincomprendere
fu di ritorno, le funMa
quando la comitiva
zioni
di chiesa
terminate.
erano
non
ancor
lo
(Capitozione
XXIV.) Tra le cerimonie
preparatorie, la celebrail discorso
della messa,
al popolo, (che in quel
ministrazione
più lungo) l'ampaese, quel giorno, sarà stato anche
dei
e
agli arredi
sacramenti,
la visita alla chiesa
e
sacri, ( V. Note
aggiunte. N. 2.) bisogna
si sia potuto trattenere
concedere
che il cardinale
nella chiesa
meno
non
certo, e probabilmente
ben
A questo spazio
più di due ore a due ore e mezzadi tempo corrisponde appunto quello impiegato dalla
comitiva
e
nel fare
Don
dal
venire
fermata
i dieci
chilometri, per
dodici
cavalcature
castello, su
che
•
Quelli,tra' miei
nel
la
territorio
con
assai
di
cortesia,
Smontati
è anche
pagno,
piantò il com-
parroco,
non
da
a
si
in
porteranno
di Lecco,
(chi non
territorio
legittima. Consigliamo
doye
torno
il ri-
e
si
*
lettori che
Lecco?)
parrocchiale di
casa
una
Olate.
per
nel
con
imminente
presentiva
del cardinale, appena
smontato
che
del
restò solo nella casa
incamminò
e
dare
an-
(V. Gap. XXIV.)
brevissima.
Abbondio,
o
non
Chiuso.
scevra
di
omettano
Vi
visitare
accolti
saranno
d'una
compiacenza
perciò questa bellissima
Calolzio, si
vedere
un'antica
sale
grinaggio
pelle-
ci andrà
a
seggiata.
pas-
Somasca,
lettiga signorile
192
CHIUSO
all'istituto
donata
di
A.
Manzoni,
Di
là
si
salendo
di
fino
la
per
castello
la
del
casa
la
di
la
la
La
croce
Il
nel
nella
nel
in
prima)
cimitero
marmo
iscrizione
del
di
e
la
palazzo
com'è
detto
che
ne
con
Manzoni.
Chiusa.
esiste
g
segna
una
Stoppani
vantarsi
•
1841,
al
ebbe
il passaggio
recente
una
la
dallo
dove
tomba,
Sforza
castello,
sepoltura
Galeotto, (ch'era
figlio,già riportata
Alessandro
Calolzio
a
rappresenta
nel
in
nuti
ve-
stretta, i dirupi,
parrocchiale di Brusuglio,
nero,
siamo
noi
nell'andata
al
dalla
sarto.
che
morta
veva
do-
dere
pren-
verosimiglianza
chiesa
per
si
non
l'ipotesi dello
Gonin
E
avuto
garretta della
tipo
dietro
con
del
del
Chiuso.
tornando
la
si
nonica,
ca-
bastava
quale
vedrà
casa
recarsi
; ma
quale,
nostro
Manzoni,
cappella
anni
la
ospitale del
alla
del
madre
ventitré
ma
lettore.
quale
davanti
già
per
illustrazione
di
chiesa, per
quel castello
molini,
casa
la
Girolamo,
San
alla
potrebbe
Dezza,
essere
^
piazza
provinciale,
casa,
La
piccola
del
indicato
punto
del
presso
l'osteria, la diga,
antica
e
dei
iscrizione
sentieri,
per
molini
della
cascina
l'Innominato*avesse
se
a
nostro
il muro,
Al
parroco
strada
la
per
nella
davanti
via
col
dei
arriva,
bicocca.
quella
continuando
e
rocca
passare
la
presso
lamo,
Giro-
S.
si
dell'antica
cancellato
che,
patente
ruderi
lato
di
confine,
di
^
Beccaria.
Cesarla
santuario
o
ai
via
quindi
e
di
muro
avranno
proposito),
giungerà
suo
il
passato
(dove
sarà
aireremo
poi dall'altro
Discesi
rocca
Giulia
madre
dalla
Somaschi
Padri
donna
ancora,
CONVERSIONE
DELIBA
de'
ascende
dove,
fuor
PAESE
IL
venduto
stato
guida
di
Lecco;
la base
presenta
nel
non
suo
d'
una
una
stolario
Epi-
CHIUSO
in quanto
IL
PAESE
DELLA
è
la chiesa
193
CONVERSIONE
collocata
alla sinistra
de'
stri
no-
alla realtà:
personaggi, corrisponde pur essa
tali corrispondenze effetto del caso
sieno
(ma come
mai ?); sia che
l'artista fosse
crederlo
chiamato
a
tosto
parte dei segreti topografici dell'Autore ; o sia piutin
che
guite
qupi bellissimi disegni sieno state seciecamente, a questo riguardo, alcune istruzioni
particolaridello
stesso
siffatta incisione
A
punto
di
Manzoni.
colleghi
due
vista, le altre
alle pag.
134
il
lettore,sotto
del
Gonin,
da
tal
un
noi
portate
ri-
144.
e
del sarto, che
quelle incisioni .la casa
piamo
sapdella chiesa, risce
essere
più a settentrione
appastrada
dal
lato
della
fissato già
precisamente
dallo Stoppani : e, in perfetta corrispondenza a tutto
Abbondio
vi arrivano
don
e le donne
ciò, quando
In
dalla
nel
viaggio di
di
di
ha
di
strada
Il
ritorno,
ripartire,la
Vercurago,
la
Maggianico,
casa
del
fatto, che
trovasi
sarto
emerge
l'hanno
a
diritta ;
studio
massimamente
venuta
carrozza,
rivolta
dalla
pensatore, sia
potesse
da
cinto
pro-
strada
all'opposta parte, ed
'
alla sinistra.
evidente, del
speciale. Noi
chi, sia
a
in
rappresentati
sono
corrispondere
appuntino le illustrazioni Manzoni-Gonin
topografiche dei luoghi, assume,
un'importanza indiscutibile,è meriterebbe
d'uno
quando,
della
alle
dizioni
con-
ci
pare,
'le attenzioni
lo raccomandiamo
parte del
sommo
quella dell'illustre artista,ora
funto,
de-
in
di
o
grado di conoscere,
ricercare, le preziose particolarità riguardanti la
storia
di quelle incisioni.
G. BlNDONI.
essere
13
(
OLATE
ANCORA
Il
cardinale
in
Olate.
di
Partenza
don
Abbondio,
—
IntantOy
il
le
giorno,
in
giorno
già
strada
c'era
Chiuso
Da
a
Olate,
Olate.
1.
di
il
Castello.
essa,
ad
Da
fu
dove
accettare
quella
stessa
di
da
in
della
Olate,
di
Olate.
Olate
Se
la
per
ha
guito
se-
dalla
abbiamo
ch'era
Lucia,
sito
accanto
gano
obbli-
ci
trionfale,
l'arco
l'itinerario
sul
nerari
iti-
Acquate,
che
e
due
salendo
Olate
casetta
estremità
arrivasse
Acquate.
in
rizzato
donne^
questi
osservazioni
di
due
Castello,
entrato
entrato
inferiore
paese,
il cardinale
Lecco,
vien
Le
posizione
all'estremità
ad
che
è
secondo,
sulla
è
primo,
del
Germanedo,
Maggianico,
fianco,
di
strada
Maggianico,
il
andati
nostre
l'altro
o
Il
XXV,)
che
Tuno
per
Lucia,
erano
delle
(Gap.
supporsi
Chiuso,
seguito
strada
fatte
può
Chiuso,
2.
ha
trionfale.
una
di
AlVentrata
casetta
alla
seguendo
:
Se
incontrarlo.
a
arco
un
abitanti
torno.
ri-
suo
Lecco.
quella
a
degli
parte
accanto
proprio
arrivare
a
di
territorio
del
doveva
gran
visitando,
veniva
parrocchie
cui
una
sulla
cardinale
e
secondo.
del
paese,
ma
con
iti-
KITOMO
Psicologia
topografia.
e
La
Renzo.
dèlia
partì
dal
bel
e
cielo
conduce
il
sua
moglie,
dal
per
Barco
strada,
e
cui
stata
da
Agnese,
Verso
qui
sera,
è
casa
sua,
chi
tornata
don
volte
più
Abbondio
che
necessario
non
spiccate
prerogative
perda
suo
di
da
sarto
di
e
prese
quella
la
dopo
e
e
A
che
er^
da
ribattuta
quella
vista.
.
il lettore,
dell'Autore:
ne
Perpetua.
paese.
vista
e
quindi
madre,
battuta
e
il
scoprì
innanzi,
la
con
cosa
Lucia
casa
a
primi
! Passò
poi
e
il
Chiusa,
i
del
bambini
poveri
la
mai
sa
è
Bergamo
tra
gente
buona
Maggianico,
casi
da
stato
un
ed
passò
dove
e
sotto
XXXIII)
che
ch'era
insieme
vari
per
loro
era
liberazione,
Lecco,
Vercurago,
quella
per
per
verso
strada
morbo,
dei
prese
(Gap.
;
Chiuso,
di
e
paese
Passò
di
superata,
verso
dalla
avvenuto
sua
bel
un
paese
flagellati
sarà
Ma
Manzoni,
Lecco.
a
passò
più
il
sul
1630,
e
aveva
e
Rodrigo.
del
avuta
dì
vigna
don
e
d'agosto
Bortolo
attraversato
paese
egli
di
per
La
Catilina
ultimi
eh'
paese
dice
Volone.
—
agli
peste,
andava,
il
Ancora
—
—
Renzo
furor
RENZO
dell'anaico.
casa
--
Quando
DI
per
due
queste
di
procedere
tra
possedere
le
più
una
.
RITORNO
singolare
di
e
profonda
e
nelle
essere
all'estremo;
molta
A
deduzioni
sue
ci
luce
anche
dal
venga
sopra
dare
sentì
assalito
in
un
Manzoni,
e
di
dolorose,
negli orecchi
aver
Vavevan
che
fuggito
dir
così,
mente.
da
le
Queste
Il lettore
vi
mente
davanti
alla
aspettava
al
disegnato
d'andare
ch'era
stato
Lucia.
Ora
d'Agnese.
del
termine
a
solito
E
in
volte
queila
..
dovesse
volendo
Non
fuori.
.
forte
chiesa,
me
sentirsi
trova
casa
farsi
vedere,
parole
provò
a
di
abitazione
prima
da
che
quella
che
la
sua
da
e
di
casa
di
topi
dere
chienon
faine.
di
viottola
una
per
prese
biricchine,
allo
girar la
la
e
il
tempo,
testa.
Chi
estremità
e
poi
come
la
troverà
se
da
venga
in
avesse
davanti
di
fatta
come
Maggianico,
Olate
chiesa
bianco,
cero
fe-
come
effetto
certo
inferiore
qui invece, di punto
paesello,
al lettore,
un
più
ancor
piazzetta
sulla
fatto
aver
tanto
per
turbamento
un
sboccare
devono
di Agnese,
;
più,
casa
.
Quelle
alla
più
esser
la
che
si
aveva
quella
proponeva
bene
alloggio, congetturando
a
dove
chiamar
si
sulla
peggio
che
tutVal
casa
bamento
tur-
Un
ancora
era
essere^
passeggiero.
sboccare
:
di
attuai-
al resto.
e
;
fermarsi,
poteva
non
del
cammino
altre
di
sentiva, per
allo
chiesa
fu
:
martello
a
ci regnava
passi
più forte provò
ancor
piazzetta
; e
cuore
gli pareva
:
impressioni
prime
ponga
che
morte
di
silenzio
un
rato,
prepa-
rimembranze
inèrme
e
;
tar
get-
inseguito, quando
accompagnato,
que"* luoghi
al
tocchi
sinistri
que*
come
era
presentimenti
dolorosi
esser
di
folla
una
logica,
psico-
topografia.
di
stretta
una
da
fino
potrebbe
dovesse
ci
come
umano,
rivelazione
questione
una
punto
cuore
conseguente
una
quella- vista, quantunque
si
del
conoscenza
giacché
quando
197
RENZO
DI
e
la
colla
zetta
piaz-
ci si rappresenta
una
conver-
198
sione
sopra
Renzo
debba
che
s' è
non
dar
sé
RITORNO
DI
stesso.
Convien
occhio,
di accorgersene,
né
sotto
un
naturale,
qualche
di
fatto
un
il
forza
era
del
nel
forse
lei
Lucia,
di
insieme?
Come
gli
senz'essere
crepuscolo,
del
lodi
di farla
tante, quella
Signore,
sua
che
i suoi
del
cuore
di Lucia
se
dei
l'era
;
talvolta
dica,
paure
? La
ai
che
d'
più
e
con
bosco,
che
pace
chiesa
in
cui
nel
uso
di
del
e
un
già già
le
pensiero
quel camposanto
affetto
con
magine
l'im-
dove
diviso
aveva
terribile
momento
fa passar
sopra
cel
stesso
giustizia, nelle
risolveva
nel
Madonna
curato,
dove
Renzo
ove
stava,
del
cuore
pericoli:
dalla
il
Dio, della
casa
volta,
guere
distin-
cantava
memoria
di
II) quella
;
a
dove
all'intorno,
solo
un
l'amarezza
fuggitivo
un
momento,
dov'era
pensiero
urgenti
di
dolori
più, per rivedere
veduto, quella chiesa
sua
prepotenza
alla
mai
e
l'ultima
'
tanti
nutrì
col
e
condotta
decisivo
quel
voce
stretta
rità
oscu-
viva
sempre
(Gap. Vili) dove
{v. Gap.
lei le ansie
con
e
santi
memoria
parenti, la
giovine,
nell'
e
associati
che
la
come
oggetti che
da
soave
cingeva
dormivano
Lucia,
e
gli
paese
di lei
luoghi
sicurezza
con
suo
trovarvi
{v. Gap. XXXVIII)
battezzato,
fra
offrirebbe
si
giustificare
lontano
quel
perdere
sia
sbalzatone
trepidazioni, di
tante
ci
rivedeva
assenza
alla
e
la
non
tenacemente
erano
di
in
non
da
destino,
cuore
non
nato,
a
che
a
Renzo
poiché
E
speranze,
patiti
e
dov'era
mostri
incoerente.
e
che
attratto, neir
di
^uo
tante
anni
di
fosse
dire
quale valga
strano
rassegnarsi
immagine
fu
lunghi
sentirsi
non
il
tanto
come
anche
che
momento
il narratore
stupirsene,
così
inique violenze.
da
di
conviene
sé
paesetto,
suo
che
senza
perchè,
per
due
Erano
allora,
girato il paese. E dal
così, egli a cui premeva
nelP
più
dire
lui
aver
condotto
cosa
RENZO
notturne
d* uscir
di
lì.
RITORNO
di
tra
tornar
gli uomini,
....
belle
queste
Di
moderno,
I il
piuttosto, via
in
certamente
«
colui,
«
la
che
cosa
tolto
;
*
il velo
questo
nel
ma
al
anche
che
sta
Fatto
Renzo,
tore,
letperare,
su-
ragionevole
del
psicologico
stato
di fianco,
dalla
finché
per
la
strada
di San
anche
per
la
stradicciuola
volendo
farsi vedere, prese
quella stessa
gnia, quella
A
dair
altra
la
vedere
un
e'
È
di
;
buona
fuori,
compail
la
rato.
cu-
vigna,
sicché^ passando,
nelVuna
del
di
parte
una
il
stesse
viottola
Non
sorprendere
Renzo
come
la
da
era
momento
un
in
a
venne
viottola
venuto
mai?
sa
chiesa.
alla
una
per
fatta, per
poco
XXXIII.)
fuga,
così
casetta
entrare
potrebbe
della
era
circa,
mezzo
o, chi
cui
per
notte
Giovanni,
davanti
piazzetta
sulla
sboccare
al Volone,.
parte opposta
sua
più,
di
passi
quattro
con
girò Olate
a
piedi al
difficilmente
non^
gli offriva, allo
prpmessi,
personaggio.
suo
e
tra'
spiegazione
come
che,
pensato
de' suoi
gettato
di
intravvedere
ha
paesetto
potuto
attaccandosi,
i criteri
a
stesso
tempo
voluto
ha
autore,
confondere
"
inciampo,
sarebbesi
stesso
quella storia,...
di
unico
dubbio
il rifacitore
avvide
ne
topografia
volta
una
covero
ri-
p.n
senza
già cominciato
apparente
ch'egli
se
luogo
questo
cercare
conto
rese
Manzoni,
avesse
"
si
; non
della
ignaro
di
e
(Gap. XVII.)
ragioni
secentista
r anonimo
o
osteria.
air
anche
199
RENZO
DI
nell'altra^
e
fatto
Volone,
tolo
(Capi-
suo.
ai
nota
ben
'
lettori; e
Non
^
buon
avrebbe
Uso
in tesi
Sposi
parole
astratta.
e
il
lago
per
noi
che
né
incontrato
dello
V.
di
Zumbini,
Sludi
di
abbia
preso
il povero
che
ammette
letteratura
Lecco.) Firenze,
Le
quella.
per
né
Tonio,
possibilità
questa
italiana.
Monnier,
don
(I
1894.
Promèssi
^
200
RITORNO
Abbondio;
eh'
era
i suoi
In
quella
Abbondio^
Renzo
la casa
lì. E
era
e
morti
andando,
la
cosa
gran
contadini
di
vigna
don
portata
di
fln da piccino
compagno
alla
Renzo
nove
:
Non
vigna.
sua
;
d* andar
Pensò
paese.
davanti
passò
da
giovinotto, delVetà
pochi passi fuori del
era
I
fattagli
di
un
suo
avrebbero
risoluzioni
famiglia
una
d'Agnese
indirizzo
sue
di
di presso,
un
le
e
contagio^ salvo
dal
a
altro
enumerazion
era
anche
mancanza
qual
pensieri
e'
tutta
in
sa,
Pasturo,
a
preso
via
chi
e
RENZO
DI
dieci pertiche
o
.
di
Abbondio
don
a
metri
metri
80,
nel
segnato
la
nostro
parallela
strada
un*
; diede
ridotta,
era
e' e.ra
camminando
cui
soglia
d*
e...
se
terreno
:
momento
prima,
cammino.
Dopo
e
a
che
la
di
entrarvi.
sua
mancina,
lo
Questa
parallela
pochi
che
condusse
si
parte
l'altra
il Volone
vigna.
air
tura
aper-
che
stato
di
lungo
:
orto,
V
di
piede
Mise
e'
che
là.
a
era
dietro,
in-
Tornò
aperto lui, un
aveva
del
viottola
sulla
nuovo
suo
stradu-
un'altra
ne* campi,
(Gap. XXXIII)
dell'amico.
spingeva
a
strada
comunicare
e
poi
V erbacce
tra
è
verso
attraversò
di
che
casa
in
stanze
anche
metteva
alla
vicina
dall'altra
tra
due
passi, prese
alla
straducola
e
la
il sentiero
di
;
come
n* andò
fu
sarà
non
Tirò
gamba
delle
e
lato, com'
visto
e
casa
mezza
a
una
rifacendo
cola
giro,
di
per
S'affacciò
in
popolato, coperto,
era
sulla
fino
sono
quadrato
che
Galdone.
curò
si
pertiche
spinta probabilmente
occhiata
non
lontano
poco
al
corrisponde
un
a
Altro
tipo.
si sarà
quadratale
stata
termini,
più, di lunghezza
poco
o
altri
in
(Gap. XXXVIII.)
quindi dieci
;
tempo
suo
a
pertica milanese
654,500
pari,
come
marchese.
Una
quadrati
6545;
mq.
al
dirà
il conto.
Facciamo
il vero;
salvo
terreno,
di
con
il Galdone.
mezzodì
Aquate,
essa,
del paese,
e
poteva
come
All'avvicinarsi
con
di
RITORNO
V
Renzo,
che
amico,
DI
201
RENZO
sulVuscio,
era
sedere
a
sur
un
sentendo
un
calpestìo,si
panchetto di legno,
chi fosse, e, a quel che gli parve
voltò a guardar
di vedere
così al barlume, tra i rami
e le fronde,
disse:
ci
non
«
che
son
il
per poter riconoscere
doveva
la casetta
essere
straducola,
della
io
.
soprarrivato,
di fianco
e
non
voltarsi
?.^.. » Quel
di
mostra
alla
che
zione
continua-
rimpetto.
E
allora
nistra
(a sila cìnta della vigna di Renzo)
c'era
forse
colla facciata a levante, di fronte
e
per conseguenza
al Resegone.
Di fatti la mattina
seguente allo spuntar
del giorno vedremo
Renzo,
che, ritto sulla soglia
la testa per
deir uscio, con
aria, guardava
con
un
immaginarsela
bisognerà
misto
suo
di
tenerezza
che
paese,
Dopo
per
suo
il
ben
cuore
lontano
Milano, mentre
le
sue
dal
da
di
povere
del
tanto
notte, nella
donne.
E
potersi immaginare
sarebbe
aurora
dal persecutore,
volta, fuggendo
attraversato
con
V
tempo.
su
Milano, ripassando
pensatelo) quel ridente
per
ponte (con
lago, che l'ultima
di essa;
più veduta
aveva
che
salvatrice,
in
non
diritta
d' accoramento
s' incamminò
aveva
era
e
a
intento
a
cercar
barchetta
intanto
egli
che, laggiù
di Lucia,
nel
de* motale ricerca, al cominciar
menti
forte d* una
rebbe
sapiù dubbiosi e più decisivi, il suo cuore
stato diviso tra lei e don Rodrigo. (Gap. XXXVI.)
Del quale, in quel momento,
nuU'altro Renzo
poteva
inteso
bondio,
da don Abquello che aveva
sapere, se non
cioè che in paese
c'era
non
più; e quello
che
don
dall'amico, cioè come
Rodrigo se n'era
s' era
andato
la coda
tra le gambe, e non
con
più
da quelle parti. (Gap. XXXIII.) Ma
corto
dall'acveduto
lettore questa notizia, e qualche cosa
di più,
era
stata
già intravveduta, quando
similitudine
rivelatrice
nel baleno
d' una
gli si fece intendere, che don
/
202
RITORNO
Rodrigo
era
di
giurando
a
le
far
dal
tornar
ben
Il
XXV.)
Roma
a
Nel
quale,
Lucio
le
sventò
vide
dov'
era
dalle
Catilina
Catilina
ci
levato
cadde
lui
sono
corpo
campo.
d'
e
si
(Anno
armati.
62
in
Etruria,
Questi,
tati
affron-
presso
av.
Catilina
che
recò
rone
Cice-
di
vigilanza
sconfitti
furono
Roma,
sul
città,
uccidere
per
modo
per
la
un
la
Ma
macchinazioni,
per
di
congiura
una
consolato.
abbandonar
ad
milizie
stesso
l'ossa
adesso
Renzo
tramò
il
costui
costretto
stato
Roma.
*.
più
di
da
lasciate
noto,
tornò
procacciarsi
e
comparsa,
Catilina
come
e
civile.
Sergio
Cicerone,
sbuffando
altra
in
presto,
casetta
d'abitazione
case
palazzotto,
com'è
non
della
luogo
RENZO
suo
vendette,
sue
lontano,
si
partito
—
(Gap.
^
DI
Cr.)
Pistoia,
e
Luogo,
costiera.
e
nome,
redazione
autografa.
Strade
luna.
dei
Le
—
di
don
al
castello.
dal
Rodrigo.
-
—
somiglianza
di
sparsa
e
in
più
tre
forse
questo
del
del
su
poggio,
giorno,
la
il
verso
e
abitate
come
dalla
contadini
capitale
piccola
di
palazzotto
isolato,
d'
il
dal
sta
que-
luogo
il
nome)
discosto
da
convento.
guarda
mucchieito
don
Rodrigo
piccol
piè
Apmezzo-
a
un
suo
A
buona
a
de'
uno
che
sposi,
che
di
del
—
chiaro
costiera.
alla
quattro
parte
—
passeggiata
Dal
—
quella
lago, giaceva
da
La
cima
degli
e
il
e
sorgeva
scriverne
miglia,
lago
aggiunge
paesello
Laorca.
Pescarenico.
a
—
sulla
rilevata
a
Opinioni
—
—
sensi.
Rodrigo
l'anonimo
fatto meglio
(avrebbe
e
del
Cantù.
del
due
e
don
Olate
a
della
passo
palazzotto.
Cristoforo.
bicocca,
indicazione
era
passo
Un
—
Fumagalli.
passaggio
Un
frase
d'una
ond'è
poggi
—
padre
—
palazzotto
li
del
Una
del
palazzotto
bravi.
miglia
del
e
RODRIGO
valli.
tre
Stoppani
distanze
e
Gl'itinerari
Le
—
DON
Connotati
—
dello
dell'Apostolo,
Il
DI
PALAZZOTTO
IL
di
;
supole,
ca-
ed
regno.
era
pitolo
(Ca-
V.)
Curiosa
alla
che
davvero
buona
ha
un
il
nome
:
nome!
;
e
avrebbe
fatto meglio
sì
Dunque
s' intenda
un
tratta
nome
a
scriverne
luogo
d'un
noto
nel
ter-
204
PALAZZOTTO
IL
ritorio,
equivocabile,
non
Ah
determinarlo.
che
le due
manoscritto
:
Olate
queir ampia
possa
contenere
sarebbe
detto
precisamente,
di
deposito
appoggiata
la
costa
poi
si
due
a
sale
ispianate, secondo
deir
che
acque.
il
per
oltre
torrenti, si trovi
modo
costiera,
colle
il lago
sue
acque
sbocca
nelle
dalle
a
fauci
era
in
che
luogo,
che
prima
monte;
pezzo
monti,
che
e
erte
in
e
voro
il la-
e
conseguenza
anche
occidentali
dove,
dai
del
risalendo
loro
siti.
depo-
la costiera
là, dove
in
e
si
insenature
fosse
spingeva
per
entro
montagna.
di tutto
il
prima
e
e
in
Bioiie, perchè
detriti,se
i suoi
abbandona
del
formato
profonde
Germanedo,
buon
costiera,
falde
lago anche
prima
Martino
un
di
sempre
terreno
della
Escludiamo
non
un
stesso
gli avvallamenti
torrente
sarà
viene
scende
che
san
de' due
(Gap. I.) Ne
segnato
e
e
formata
continuo,
e
Il
costiera
è
valloncelli,
VoBsatura
quel qualunque
Resegone,
Al
in
e
Manzoni
il limite
lento
realtà.
solamente,
che, per
pendio
poggi
il
manzo,
Ro-
scente
appari-
costiera
contigui,
ancora
un
in
rompe
detto
la
tanto
dal
ampia
sua
ha
che
monti
con
la
mato
for-
spazia
in
grossi torrenti,
detto
Ha
Resegone.
tre
si
erroneo
:
convento
argomento
ma
quadrilatero
un
dal
indicateci
un
ristretta
mai
di
dal
il
aspetto,
ha
non
a
Olate, discosto
quadrilatero
Jion
distanze
ricorrere
limiti
nei
ha
le
primo
Manzoni
costiera,
dal
forniteci
di
il
quella
in
nome
quattro
che
vi
malizia...
distanze
e
a
sottile, che
della
paesello
miglia,
da
a
del
Obbiettare
Pescarenico.
che
alle
solo
tore,
ingenuità dell'Au-
questo
e
su
tre
la
fine
cercare
/)tò m
forse
volta
da
bastare
parti, è cosi
i limiti
entro
costiera,
tale da
il sorriso
pertanto
RODRIGO
DON
e
questa
entro
per
Convien
di
!
recita
traspare
da
DI
non
questo
quando
precipita rinserrato
secondo
luogo
perchè
ì
PALAZZOTTO
IL
205
RODRIGO
DON
DI
•
In
pia
punto
un
di
su
da
dove
mezzogiorno,
un
della
passo
ritndata
dell'Innominato,
da
ben
dinanzi
al
concento
don
tutto
del
valle
Olate
nel
pigliare ;
piano. Oltre
spazio
Olate, che
al
solo
dal
le falde
è
la
o
a
da
una
le
o
Da
nostre
distanza
determinato
prima
ad
Importa
dalla
lo
però
che
non
convento.
visuale, che
che
e
doni
abban-
presenta
fin
di
sopra
caseggiati
dall'
spingendoci
forse
che,
e
l'
dal-
son
da
una
adunque
di
Prato
di strade
rete
si
in
miglia,
tre
Malavedo,
parte
approssimativa
è cosi
valle, (Arlènico,
costeggiano
ricerche,
più,
vedere
punto
Vignola,
questa
è
miglia,
Arlènico,
una
o
qualche
forse
sien
paeselli
e
si
poggi
un
ancora
questo
Pomerio)
sponda.
Olate.
al
Giovanni,
San
condurre
palazzotto
di
cate
indile
saprebbe
adagiati nell'ampia
attraversano,
altra
due
ci
continuità
di
che
Olate
a
Da
aspetto.
una
si
non
Martino
San
Valle, Laorca,
lo
che
menti
allarga-
distanze
cingano
quello
e
piano
comodamente
convento
palazzotto
del
comodamente
Castione,
ciò,
nel
nell' occhio
si
Gerenzone,
tutt' altro
Laorca
danno
più dal
di
del
corso
non
dal
Galdone,
una
quanto
a
è discosta
modo
qual
e
per
il
(Foglio 75.)
esca
poi alle
meno
e
mai
se
notevoli
presenta
non
si rivolse
e
nido.
che
prima
strada,
sua
il passo,
del
stello
ca-
perchè, giunto
fieramente
all' intorno
che
promontori,
vicina
Galdone,
costiera,
;
al
com'egli
sulla
più
ancor
guardando
Romanzo,
voglian
un
il Bione
più,
descrive
palazzotto
si trovava
che
Aquate,
e
di
Il
che
su
gionevolment
ra-
tina
mat-
Di
che
cliiaramente
Cristoforo girasse fuori
La
tra
in
da
il Bione.
suo
appare
rallentò
sinistra,
a
padre
e
più
Rodrigo
dal
più
non
autografa,
Rodrigo
venisse
che
defluisce
redazione
don
di
cercarsi
da
settentrione,
verso
a
è
Olate
in
tre
su
fino
miglia
oltrepassi il limite
sì avrebbe
allo sbocco
206
PALAZZOTTO
IL
Bione,
del
da
Bione
da
perchè
il
naeglio
DI
si
del
occidentale
dorso
contatto,
dalla
escluso
va
molto
di
vanto
accordato
di
nel
e
Laorca.
converrà
di
il tristo
di don
eh'
Rodrigo,
è
un
petto
grup-
opinione
dar
Per
perdere
non
di
punto
nascosto
contraddizione
Fumagalli.
levaWl
Bovara,
Questa
trovò
Apostolo,
del
Pomedo,
o
il
perchè
palazzotto
Pomerio
oltre
case
dall'
pani
al
fede
al
ricetto
esser
clivio
de-
Albano.
monte
sulla
tempo,
il
Griglia. Quanto
senz'altro,
del
al
che
Albano,
o
tra
tangente
quella linea, oltre
interposizione
Per
fu
di
oriente
a
retta
una
il torrente
e
adunque,
dell'acque
mezzo
monte
il Gerenzone
tra
rimane
tiri
brividendo,
vide, rab-
Lucia
quel punto
Da
nel
punto
Pescalina,
e
quel punto
palazzotto.
un
RODRIGO
DON
nuta
soste-
nello
sentenza
le
vista
Stop-
buona,
condizioni
guenti
se-
:
Il
1.
sulla
(V
cima
che
d'un
per
di
palazzotto
è
monte,
guisa
poggio,
un
appunto
rocca
una
poter
o
d'
in
cima
isolato
; ed
da
cocca,
bi-
una
castello
S. Girolamo
girato
essere
isolato
sorgeva
somiglianza
a
quella del
come
da
Rodrigo
don
viuzza
una
a
chiocciola.
sua
poggio
Quel
2.
elevazione,
in
sporgeva
anche
congiunto
fuori;
chiamato
giaceva
V;
al
ma
alla
giova
suU'
del
che
quelli del Rigutini
di
di
e
del
prominenza
una
acque,
nel
e
per
Fiore
certo
un
per
lo
dei
detto
qual
ad
Giorgini, annettono
sul
Promessi
mare.
tolo
Capi-
voce
italiani,compresi
i vocabolari
più
al
chiate
ammuc-
sono
Sulla
è
poggio
del
Appiè
promontorio.
questa
ragione
qualche
casucce
di terrenq,
da
e
è
della
punto
montagna,
casupole,
Vili, le
Gap.
osservare
a
promontorio.
un
falda
alla
giacché
mucchietto
un
però,
era
o
punta,
che
essa
sporga
Il Venturi,
Sposi
nota
dea
l'i-
:
"
rentino,
fioPro-
IL
«
montorio
PALAZZOTTO
DI
suol
non
DON
dirsi che
207
RODRIGO
d' un'altura
di terra,
sporgente dentro ilmare, o altra raccolta d'acque * ";
si comprende
e « non
perchè qui abbia lasciato stare
^
edizione
promontorio, » che al Gap. V nella seconda
in poggio. E Policarpo Petrocchi
cambiato
aveva
:
'
Il
finire
neh'
va
Pare
a
"
»
promontorio
acqua.
che
vocabolo
sia stato usato
questo
dunque evidente
dal Manzoni
di esprimere
per analogia, nella necessità
"
di
r idea
una
di
sporgenza
monte
sulla
pianura,
fertile
l'analogie est un
champ vaste et
en
proportion du positi/ de la langue *.
del poggio, o alle falde del promon3. Appiè
di casupole, chiamate
mueehietto
torio, giaceva un
il vii-anche
villaggio. Fra
Cristoforo attraversò
laggio. (Gap. V.)
ear
4. Nella
traversata
dal
Bione
alla riva opposta,
visibili, (v. Gap. Vili.)
palazzotto e casupole eran
5. Il palazzotto di don
Rodrigo era fuori della
ci lascia comprendere
parrocchia di Olate; come
don
Abbondio
parlando col marchese,
a cui aveva
suggerito di acquistare le piccole proprietà di Renzo
delle donne.
e
Io, per dir la verità, do un parere
interessato,perchè
cura
verrei
compadrone
un
ad
come
il
acquistare nella
signor marchese.
mia
(Ga-
pitolo XXXVIII.)
ciò premesso,
Tutto
"
«
Sovrasta
un
a
di
mueehietto
'
Firenze.
2
Pag. 80,
'
1 Promessi
Pag. 89,
^
Laorca
Paggi,
nota
Lettera
nota
diamo
la
parola all'Apostolo.
poggio, e su questo si eleva
casipole, fra le quali si distin-
1886.
un
Pag. 54,
nota
5.
4.
Sposi raffrontati,ecc.:
Firenze.
Sansoni,
22.
del Manzoni
al
Fauriel, 1823. Epist.I.
1893.
208
certe
«
guono
«
accennano
«
fu
«
case
di
stre,
«
si
convincerà'
andati,
se
che
propriamente
«
qualche
«
Ella
«
l'edificio,che
«
care
«
a
«
di
«
dei
«
costanti
«
accenna
«
renico.
«
a
«
Lucia
«
la
«
milanese,
per
«
I
pochi
abitanti
«
che
«
signore,
del
«
mutilata
d'
«
muraglia
; ma
«
appreso
solamente
di
il
di
tutti
promessi
della
naviga
nel
poteva,
senza
di
lago
palazzotto
Pomerio,
sette
Laorca,
a
il
a
ottocento
(chi
provinciale)
per
attraversa,
è
un
dal
si
metri
un
piccolo
con
ad
potente
un
figura
effìgie nella
lo
una
hanno
Sposi.
Promessi
»
passeggiata
una
dalla
chiesa
battere
la
casale
tradizione
Rodrigo
dei
sentieruolo,
Rodrigo.
dipinto sopra
don
giunge
perchè
sponda
alla
per
libro
Pesca-
quel lago
sanno
V
di
volesse
non
da
come
visibile
; il
di don
cavaliere
nome
cui
tuttavia
insidie
additano
giovane
un
da
miglia
apparteneva
fatti
i cir-
tutti
appunto,
valicava
di Pomerio
In
all' epoca
su
vedere
alle
sottrarsi
indi-
gli avanzi
Pescarenico
ella
piatta torre, quando
voluto
che
torre
dessa
dubbio
quali
Rodrigo.
dista
è
e
questo
ancora
quattro
torre,
quale
difesa,
essere
dominato
casa
un
nelle
ha
don
quella
circa
Manzoni,
Priva
di
avrà
sposi
tempi
potenti feudatari.
accettata,
vedonsi
casa
edifizi. Questa
quel
i
Manzoni
quadrata,
torre
una
presto
nei
di
opere
palazzotto
questa
fu
quelle bicocche,
Alessandro
siccome
chi
Il
da
opinione
tergo
certe
di
fine-
ben
rovine,
fa, risiedevano
secolo
antiche
castello, certamente
di
una
di
davvicino
fabbricato
vero
munito
dalle
e
non
aggregato
esamini
antiche
questo
un
«
è
le
non
«palazzotto,
Chi
volta
una
piccolo
Quel
che
arcuate,
quale
la
muraglie
osservi
ne
e
finestre
Pomerio...
alte
dalle
casa
«
villici.
appella
si
dalle
fabbrica,
una
RODRIGO
DON
DI
muraglie
ricovero
«.la
"«
PALAZZOTTO
IL
vecchia
strada
nuova
che, continuando,
isolato
di
a'
lo
pie del
210
Il Zucco?
il
Ma
la
questione
colle
seguenti
:
(sulla Valsàssina
»
non
può
dove
foci del Bione,
!
Finalmente
vedere
si possa
il Bione
la
e
nella
spiaggia opposta.
perlustrato per lungo e per
di poter
al caso
lago, sono
perchè
*
una
questa
della
lungi
eminenza
dialetto
dal
coperto
«Non
il
.del
una
accennato
della
da
il
monte
Oiate, »
palazzo
volta
la
Vien
nei
rilievi della
parrocchia di
bensì
Valsàs-
luogo
in
V Adda
dalle
della
il
P
Olate.
tra
luogo,
Apostolo,
un
nobile
disegno
del
che
si
solo
; e
del
Primo,
non
»
il Pomerio
se
sul
il Zucco,
Pellegrini.»
visita
:
di traversata
Pomerio
scrive
che
addio.
asserire:
Albano
residenza
dell'architetto
lontano
La
largo quel punto
denominato
lodato
Fumagalli
Recatomi
territorio,
significa appunto
Valsàssina.
opera
Bione
del
sbocco
dal
quesito
linea
si
Lucia.
giace sulla
del
e
dallo
intanto
il commovente
avvenne
suo
vide
traghetta
i termini
Ecco
del
ma
direi,)«
chi
da
visto
esser
quale edifizio
piantato. *
è
ma
non
questione
si possa,
lo
Pomerio
«
miglia.
bricato
quel fab-
il modello
delineata
quattro miglia da Pescarenico,
sina
da
abbia
donde
meglio
parole
la
il Pomerio
se
punto
fu
di
assolutamente;
no
dal
quale
lo
lometro,
chi-
tre
Rodrigo,
qual luogo
questione
vedere
no,
don
di
adunque,
s' è accesa
di
cura
mezzo
un
famose
già nel sapere
potuto ricavare
in
ma
Il Zucco
che
paese
non
il Manzoni
palazzotto,
o
Romanzo,
dalla
esce
possibili analogie
palazzo
topografica sta,
abbia
dal
delle
onta
col
non
più, in luogo delle
poco
ad
Giacché
Zucco
dista
non
; e
o
del
corrispondenti
indispensabile al palazzotto di don
Olate, condizione
Rodrigo
RODRIGO
riporta.
r autore
che
DON
DI
passi
coi
grafici »
«
PALAZZOTTO
IL
da
vede,
mezzo
«sorge
che
sopra
giusta
piccolo colle.
il
Era
famiglia Arrigoni
palazzo, clie
L' abbiamo
pastorale tra
già
le molte
tiene
si ri-
veduto
denze
dipen-
PALAZZOTTO
IL
della
padiglione del
è
del
sinistra
a
di
la chiesa
Pomerio,
che
laggiù. Secondo,
uscire
a
Albano
monte
211
RODRIGO
DON
incomincia
traversata
che
DI
il Pomerio
di Laorca,
Pescate
a
punto del lago dal Bione
incomincia
trecento
metri
a
scoprirsi a un
da ^Pescate
*
Pescarenico
a
; ed
del
sbocco
caso,
la
per
termina
al convento
molto
dovuto
! Ed
abbia
appunto
del padre Cristoforo, perchè
per
mandati
In
allo
questo
dalla corrente, l'imbarcazione
farsi invece
che
nel
era
di distanza,
vicino
più ingiù.
la via Maggiore,
solo
che
neppure
diagonale cagionata
avrebbe
dove
è
Bione, che
e
; e
in
di faccia
pensare
Cristoforo
approdar là, padre
poveri fuggitiviallo sbocco,
è
Pescate
su.
assurdo
un
il
farli
i
è
in
di
vede
si
non
nessun
cioè
al
la guarda
chi
per
dietro
sulla
spiaggia
di faccia
si apre
fine accorgimento
di sé
dessero
non
sentore, di tenerli lontani, benché
il menomo
di notte, da
ogni luogo abitato. Bando
adunque al Pomerio, e a
qualunque dei poggi che gli stieno di sopra.
Or dunque, dove
sarà
il palazzotto?
Il palazzotto sarà
in un
vicino
luogo molto
a
Laorca; o un
più al di qua, o un poco più al
poco
di là:
e
avrebbe
però
è il
Laorca
fatto meglio
isolato
sorgeva
prominenti,
formati
che
in
fosse
*
y.
che
dalle
divisi r
frane
che
scrivesse.
sulla cima
o
dai
quello
Promessi
queir
ultimo
a
Sposi,capo
tratto
zotto
palaz-
que' poggi
del monte,
depositi delle acque,
pioggia diventan
don
Rodrigo, non
anche
di
alle radici
di
di
che
; ma
Quel
d' uno
dall' altro da rientramenti
uno
l'anonimo
luogo che
scrivere, d' accordo
si addossano
tempo
malinconica
a
fu necessario
non
del
nome
XXXVII.
dell*Adda,
dando
da
e
burroni,
torrenti.
dovrebbe
È
a
però
e
Quale
esser
Pescate;
steggia
co-
un* occhiata
Pescarenico»
ir
212
PALAZZOTTO
IL
DI
l'agio, (che
dei
di riflettere, di
osservare.
da
è
dalla
di
o
occidente.
a
si
presunzione,
di
fotografica
di
di
ora
vedere
a
indicate.
Oltre
oltre
del
a
Volone
sulla
da
particolare al
vecchie
tavola
La-
quello
quella
e
caso,
ha
quella
fatta
e
a
malagevoli
vazione
osser-
sitatori
vicolto
rac-
di
molti
e
che, più in
provinciale
sostituito, credo
i sentieri
della
tempi, quelle
salti;
la. strada
il
dai
come
prima
questi ultimi
bistorte, ripide,
nostro
a
qui aggiungere,
di
unlade-
detto
cura,
attendibili, che
Laorca,
strade
di
e
ben
conoscere
abbiamo
Olate,
erano
sarà
che
fa
ne
alle
mento
argo-
quel tempo
di farsene
che
che
di
devo
questo
su
in
XIX,
quello
a
stradali
strade
per
secolo
difficoltà
persone
rinnovamenti
passa
grande
miseranda,
sopra
diocesani,
erano
troso,
pie-
stabilimento
però
le strade
così
del
noi
idea.
Manzoni,
strada
sull'uno
al monte
dallo
in
però,
ora
*
Convien
condizione
difficile per
guata
il
quel sito corrisponda
se
che
osservare,
una
che
verso
e
il sito
nella
uscita
casa
Lec^o.
distanze
in
d'
fissare
benissimo
Laorca,
della
appiè del poggio,
Fin
può
•
Resta
è
drigo,
Ro-
presente
aver
quei poggi, addossati
risultano
che
riano
dire
a
altro
suir
da
muc-
di don
mezzogiorno,
a
pos-
è appena
Intanto
vestigio
stare,
guarda
che
parte
lago, vale
via
dovrebbero
dove
luogo
lo
non
contadini
da
piuttosto sarà
e
volontà
vestigio di quel
ultimo
coir
sparito
padronale;
il
l'ultimo
che
e
esperienza,
che
sa
volta!
casupole, abitate
di
ehietto
un'altra
al lettore
rammentare
Chi
tempo
la buona
e
luoghi, di far qualche
d'impratichirsi
sig^m dire
il
avesse
mancati)
sono
me
a
si
che
; solo
precisare
difficile di
RODRIGO
DON
e
nel
che
1842, le
serpeggianti.
IL
che
PALA'ZZOTTO
rimangono.
ancora
due
Federigo
veduto
che
in
si
«
i
accenna
strade
dice
il
dal
strade
non
si
è detto
che
disagi delle
alli disastri
«
*
malagevoli.
biografo che
Dalla
scritta
lettiga; altrove
sostenere
del fatto aggiungeremo
dell' epoca.
certe
per
»
«
213
RODRIGO
DON
conforto
A
documenti
Borromeo
neppure
«
DI
abbiamo
Guenzati,
andare
poteva
«
gli convenne
strade
impraticabili," e
che
sogliono apportare le
Parlando
poi del territorio,
nella
anche
Pieve
di Lecco
li sentieri
«
volte pie
precipitasi, cui rade
di ritegno che non
calpesta, non
gli furono
«
trasse
«
quelli a
per
Morterone
generici si trovano
raffronto
tra alcune
ricavate
dai
;
»
poi confortati
distanze
umano
pene-
Questi
ecc.
dizi
giu-
dal seguente
del territorio,
itinerarie
registri delle visite
citati
di
vita
arcivescovili,
le
corrispondenti attuali, dateci dal curvimetro.
Per
quelle potessero essere
quanto
esposte per
si
ritenere
temente
sufficiendevono
però
approssimazione,
e
Osservi
veraci.
e
corollari
i suoi
tragga
ne
le forti differenze,
il lettore
sulle
linee
stradali
di
quei poveri tempi.
tra
alcune
nel
secolo
misure
itinerarie
decimosettimo,
e
del territorio
le
Lecco
Da
a
Castello
vi é
Vj miglia
duci
Da
Acquate
Castagna
Germagnó
Da
Maggianico
Da
Olà
Dalla
Dair
uno
Orca
Da
Rancio
Da
Olate
1
e
uno
e
mezzo
.
duci
duci
mezzo
(Laorca)
tre
duci
a
Bonacina
Lv^n.Cap.
/nitore
anwm
.
Metri
I6Ó8
892
Lecco
attuali.
corrispondenti
Anno
Da
di
Distanze
Metri
attuali
425
»
3568
"
2500
"
2676
»
1500
"
3568
"
3000
»
3568
"
3175
"
2676
"
"
"
1500
3000
"
.5352
3568
"
2500
"
1784
"
1500
XIX.
*•
i
214
PALAZZOTTO
IL
che
credo
Non
dei
tre
forse
cioè
miglia
di
che
da
se
metri
di
certamente
da
sulle
camminando
nella
che
di
due
del
ascesa
dalla
che
e
delle
cammino,
e
vista
in
strada
mucchietto
e
della
del
sui
piccolo
due
poggio
e
presumibile,
questo
via
mi
sentirei
di
ai
due
e
r incertezza
un
del
r accorto
e
della
sentiero
al
che
tratto
del
pie
occidente,
senza
forse,
ci
; cifra
può
lasciare
e
in
sarebbero
che,
V usbergo
sotto
tutto
Per
scrupolo,
:
cito
le-
è
signorile)
lieve.
non
all' incirca
e
da
e
a
di
quattro chilometri
calcolo,
comodo
e
villa
una
portarla,
terzo
sarebbe
quale per l'altezza
(facilmente
pendenza
sviluppo
uno
approssimativa,
miglia
a
tieri,
sen-
conduceva
quell'altro
e
alla
dolce
servendo
sciando
Valle, la-
di
tratto
mezzogiorno
la
per
attribuire
di
Laorca,
stradali,
deviando,
chiocciola,
a
a
colo
cal-
sicuramente
villaggio, girando
lati di
strada
quel
e
Dal
appariscono,
di
vedrà
sugli antichi
riduzioni
casupole,
il
e
sizione
po-
provinciale,
cifra
pubblica,
di
attraversava
poggio
strade
mezzo;
e
la
nuova
militare
carta
chilometri
elevarsi,
altre
Olate
Prato
strada
la
parte
si
e
di meno.
da
vedo.
la
miglia, da Laorca
qualcosa
Mala
miglia,
carta
Olate,
tre
le distanze
Giovanni,
San
degli sposi
di tre
meno
di
sono
sono
che
paese
e
Lecco
a
dal
fissi sulla
Laorca
distanze.
Romanzo.
dire
Si
5352.
Lecco,
poi risulterà
per
vuol
che
;
Laorca
Olate
a
di
'
meno
discosto
è
palazzotto
Il
servito
sue
del
dati
difetti coi
Confrontiamole
1.
delle
dicazioni
in-
queste
abbiamo
arcivescovili
l'indicazione
per
che
dubitare
possa
registri
Manzoni
al
si
RODRIGO
DON
DI
di
e
per
quel-
temente
sufficien-
tranquilli.
2.
convento.
nostro
di
Meno
Anche
prospetto
quattro
qui,
da
se
miglia
miglia
sono
Laorca
dal
a
Lecco,
palazzotto
tre
secondo
saranno
al
il
evi-
IL
la via
Innominato,
quindi
la
per
poi
via
andando
(che
che
e
terzo
un
circa
di
mancanza
per
malleveria
di
fu
strada
sinistra
che
i
eh"
strada
in
strada
ripiegare
strada
di
Bione,
poco
a
sia
quanto
sulle
deduceva
^
V.
Il
*
V.
La
;
che
su,^
che
Olate
falsa
l' argomentazione
indicate
itinerarie
erano
che
di
delV
Lucia;
in
alla
punti:
si trovano
ciò
Da
di
il
pres-
apparisce
chi, basandosi
e
e
non
e
tendo
riflet-
già,rette,
non
il palazzotto,
fine.
per
Laorca*.
e
stradali,
appostamento.
diritta
Castello,
Romanzo,
o
Pescarenico,
tabernacolo
cadetta
linea.
nel
a
questi quattro
medesima
la
presero
parallelamente
Laorca,
e
di
casetta
se
a
a
si vede
subito
Giovanni
San
scesero
dalla
mena
quasi
di
sera
anche
come
villaggio,
sulla
distanze
eh'
al
ultimo
Pescarenico,
*
qual
e
quindi presero
e
fuori, voltarono
in
per
la
come
la
che,
scappati
fondo
Olate, per
Si osservi
qui,
sotto
e
Abbondio,
don
Piero
superiore
quindi
anche
l'obbiettivo,
era
Germanedo,
metteva
che
la
per
di
era
barde
miglia lom-
accettata
galantuomini
usciti, anzi
bravi,
Lucia,
s'
qual
quella del
per
lometri.
chi-
mativi
approssi-
più precisi,
lasciato
novembre,
la
per
criteri
cifra, diremo
;
lunga,)
cinque
sei. Sono
a
Laorca,
a
più
quasi
coi
e
dati
evidente
ora
7
di
Galeotto,
attendibile.
l'itinerario, de' due
quel
fino
quel forse^ dev'essere
approssimativamente
Risulta
al
sarebbe
percorso
portiamoli
prima,
tre
Giovanni
le ragioni
tutte
Per
di
un
per
Bergamo-Lecco)
Sposi Ano
Olate, la
per
Pescarenico
strada
San
e
Pescarenico.
a
da
Promessi
segnato
avremo
Laorca
(l'antica
Castello
per
da
tre
215
RODRIGO
il curvimetro
viaggiare
Facendo
DON
DI
di
più
dentemente
e
PALAZZOTTO
il
paesetto
216
PALAZZOTTO
IL
DI
dovevano
degli sposi
DON
trovarsi
RODRIGO
vasto
d'un
agli angoli
triangolo.
Colla
?alla
scorta
di
descrizione
Essi
loro
del
dell'
zitti sitti
alla
Adda.
riva
all' antico
(vicino
torniamo
topograficiie,
passaggio
s' avviarono
indicata
idee
queste
eh'
stata
era
del
sbocco
Bione
,
di
rìmpetto
Pescalina,
a
il
attuale); videro
un
r
la
parola,
remo
alla
altro
largo,
di
vento
da
di
il
(ago
ondeggiar
messo
novembre.
se
della
cielo.
La
Era
luna
quella
nel
tirava
piano,
e
che
la
novembre
vi si
notte
il
prese
un
e
poi
alito
sarebbe
tremolare
il
stato
luna,
afferrato
;
Non
liscio
fosse
non
puntando
braccia,
due
tata
barat-
e
barcaiolo,
opposta.
giaceva
leggero
il
a
data
e
staccò
ne
vogando
spiaggia
immobile,
parso
V
;
Il
se
a
pronto,
e' entrarono.
e
la
verso
battello
proda,
remo,
più
e
l'
del-
settentrione
specchiava
dal
di
e
10
queir
all' 11
anno
218
PALAZZOTTO
IL
fronte
DI
dormire,
per
come
,
DON
RODRIGO
segretamente.
pianse
e
(Gap. Vili.)
Olate, per
Quando
di
delle
sopra
di
vecchia
chiesa
.
case,
poco
cui
lo
china,
Jìno
al
vicino
V
con
in
al
è
la
nascosto,
alta,
È così
e
che
un
si potrà
l'espressione esattissima,
V occhio
*già già
il
Ove
come
palazzotto
più che
molto
sarebbe
fosse
voluto
l'osservare
frivolo
sarebbe
che
la distanza
considerabile
stata
la
per
chi l'avrebbe
per
occhio, quando,
basso
lago, spunta
più
Olate.
di
con
fianco,
Belledo,
a
prima
paesello.
suo
di
molto
scese
e
il
apparisce
gustare
e
vide,
Lucia
d'alto
da
Laorca
comprendere
scese
traversa
sinistra, di quella
a
stato
chi
la
di-
,
,/
laterale, sia
stanza
Fu
di
il dubbio
mosso
chiare
distinte,a
e
in linea
Olate
di
dallo
Bione
di falso
impugnare
sull'orlo
una
forza
di
della
riva
luce
lunare
di
successiva
al di
chilometri
che
gli
metri
è
di
chilometri
del
colli, a
al
essere
4.
verrebbe
con-
di Renzo,
caso
Trezzo,
con
uguale,
chè
per-
stinguer
plenilunio, potè didi
distanza
una
macchia
gran
2250;
Manzoni,
presso
al
riore
infe-
sono
perfettamente
una
la distanza
V4,
anche
dell'Adda
là, sui
dover
parve
e
così
all'estremità
l'asserto
giorno
un
più,
e
2
l'accusa
estendere
che
Bione
pura,
di visioni
Anzitutto
Laorca
a
quanto
godere
a
del
sbocco
sinistra.
luce, per
si arrivi
è di chilometri
del
sbocco
colla
tali distanze.
dallo
retta
da
sia
destra,
che
quasi plenilunio
un
Per
da
-
biancastra,
città, Bergamo
una
12
curamente
si-
(Gap. XVII.)
il Manzoni
Quanto
a
ciò
che
rigorosa
e
più di distanza,
lunii,
con
favorevoli
afferra
e
è,
con
quella
non
si
verità.
A
anche
perita
due
nelle
condizioni
distingue
un
fedeltà
sua
di
asserire,
chilometri
vicine
notti
di
sigente
intran-
e
ai
atmosfera,
campanile,
un
è
tamente
cer-
mezzo
plenil' occhio
fabbricato,
PALAZZOTTO
IL
di case,
gruppo
un
che
languida
quanto
per
sufficiente
finestra,
farle
a
fico. Per
nella
ricomparendo
che
del
pure
confuso
appariva
palazzotto
ella
ha
nella
fantasia
delle
aborrite
realtà
tutto
ciò ;
lo
sforzo
in
e
del
cose
del
persone
e
ciel
si
modo
certo
e
tutto
venza
par-
scoprì
sta
e
in
espresso
la incerta
scarso
bitamente
su-
l'aspetto
ella
vocabolo
quel lume
già scritte, quando,
erano
di Lecco,
porto, ignare
qualsiasi interesse,
a
tamente
cer-
sbiadita
una
modo
guardare,
visita nel territorio
da
distinguere
zione
perce-
diffuso
dei
lunari.
Queste
mia
a
di
nient'altro
poveretta
questo
rap^
quel sito, ridestò
tal
Per
degli oggetti,
raggi
della
mura.
che
in
non
e
(Gap. XXI.) Così
senso.
vedere,
potuto
andava
impressioni^
a
Rodrigo
quella parvenza,
; ma
appunto
don
di
recenti
le
al
prigioniera
successione
una
Valutarono
mente,
telletto,
dell'in-
spegnersi,
che
presto
ben
Ma
guazzabugli.
la chioma
fioco, che
a
sguardo
allo
presentava
ciò
vicino
lucignolo
del
veniva,
sua
zioni
cogni-
senso
Lucia,
a
il chiarore
castello, quando
al
però
la
delle
per
dato
il medesimo
accadde
nel
colFaiuto
aiuto
fu
casetta,
sua
potè riconoscere
simile
un
ottica,
fuggevole,
la
che,
cosa
mente,
sua
quasi
e
guenza
conse-
percezione
una
distinguere
qualche
e
della
del
Olate, provò
di
paesello
del
Per
una
Jlsso alV estremità
guardò
Lucia
allorquando
È
collina.
in
chicchessia.
da
farsi
a
219
RODRIGO
DON
meglio
tanto
e
facile
esperienza
DI
sereno,
i
da
dalla
della
che, in
villaggi
distinguono
venni
questione
chiesa
isolata
benissimo
stando
sé
anche
il Pomerio
reciproca;
di Laorca,
ultima
e
la
Thule.
di
luna
piena
della
sul
stiera
co-
lago,
in
all'aspetto,
non
la
anche
nuova
da
lontane
e
caseggiato
poterli riconoscere,
posizione
assicurato
tempo
il
e
nell'ultima
col
vecchia
campanile,
220
PALAZZOTTO
IL
*
*
Per
dalla
passare
fuori,
voltate
e
le
in
che
benché
per
suoi
notte
la
cima
del
poco
gravi
ossa
che
era
delle
il
del
monte,
del codice
Cristoforo
fino
sole
e
giorno. Allora,
dcC
convento
di
vari
il
più
si
fosse,
di
prima
leggipiù precise,
mantenute
certo
vide
fiaccate
e
poi al
arrivar
una
stoforo....
Cri-
un
a
studiò
quella giornata, pure
poter riportare un
aipviso, qual
protetti, e
:
scesa,
di
strapazzi
a'
ben
le
uscito
quando,
Voccidenie,
verso
rimaneva
sentisse
passo,
la
per
già già toccava
inclinato, che
pensò
sole,
quella casaecia,fra
a
fretta
gli occhi
alzò
punto
al
luna
spalle
s'avviò
RODRIGO
DON
DI
pia
e
cappuccinesco.
veramente
se-
(Ca^
pitolo VI.)
Il
padre
miglia dal
il ritorno;
per
cinque
Olate
al
dava
dopo
Poco
usci
tempo
dal
al
(in
miglia
cinque
San
molto
luogo
ha
del
voleva
sina,
l'unica
quanto
cacciarsi
non
tutto
padre
discesa
quel
del
da
sommato;
incirca.
tramonta
cale
lo-
tramonto
reale;
tramonto
Cristoforo
ora
due
le
e
chilometri
e
zotto,
palaz-
di
far
le
il
sue
resto), prima
di notte.
don
Rodrigo
padre Cristoforo
anche
palazzo, più burbero, più superbioso, più
suo
di
Olate,
a
due
farebbe
il sole
del
prima
al
ne
miglia
Martino,
VII.) Espressione
precisa
e
novembre
accigliato del solito,e andò
(Cap.
tutto;
ventitré
a
di
mese
l'altissimo
dietro
in
:
altre due
e
convento
palazzotto
vecchio,
nel
dal
tredici
convento;
Laorca
che
dal
tre
:
pari, povero
A
miglia
fatto
aveva
di Lucia,
casa
poi quattro
otto
quasi
altre
alla
convento
allora
gli
strada
si possa
per
restava
in
passeggiando
questa
mai
le strade
che
Lecco.
più ingenuamente
dire. Perchè
romite
camminare
quel punto
verso
popolata
se
della
verso
di
non
Valsàs-
Lecco,
villaggi
e
PALAZZOTTO
IL
di
due
imboscato
su
parti, si sarebbe
in quella valle, di castai monti, coperti lassù
gni,
di^ frassini, di: carpini e di faggi; le legna de*
Dalle
case.
per
boschi, che
suoi
assaggiare
l'amico, carino
creditore
un
a
Veniamo
del
*
punto
com'è
e
al
"
zio
venuta
a
dell'autore
questo
anche
a
il
noi,
tanti,» (siriferisce all'Innominato
castello,)«
suo
è venuta
curiosità
seguente: «La
tratto
a
volentieri
riportiamo
lavoro,
nostro
fatte
(Gap. V.)
Cantù, del quale, giunti
al
ora
tanto, avrebbe
insolente.
•
«
221
RODRIGO
DON
DI
e
; ma
la
voglia
congetture nostre.
Se
«
ancora
«
dove
«
di don
"
vollero
«
t'Egidio è in fatto fuor
«
la
supplire al silen-
ardiremmo
non
«
di
che
avventurare
altri
precedette, »
carta
topografica di Lecco
(ilBovara) « e in una
i luoghi degli avvenimenti
segnati anche
« troviamo
si vede
storia. Presso
Lecco
« di questa
adunque
il monastero
di Pescarenico,
padre Cristoforo.
Abbondio
la patria dei
e
ad Acquate, la cui
metterla
antica
dei
ne
sconsacrato
il
abitava
più
La
non
.
.
La
due
chiesa
delle abitazioni,
dintorni.*
e
di
san-
si crede
»
parrocchiale di Acquate
chiesa
parrocchia
promessi
propriamente
ratorio
Giorgio, Gateriiia ed Egidio. L'olontano
dal
abbastanza
di sant' Egidio
Sulla postura
Versasio, è altra cosa.
paese, presso
di Acquate
abbiamo
della chiesa
parlato a suo
rirsi
luogo. E quanto a quell'm fatto, che parrebbe rife-
è dedicata
ai
santi
,
a
la
ma
*?
indicazioni
casa
Commento
di
manzoniane,
non
è
Lucia, di cui è detto che
storico.
1874, pag.
102.
già la chiesa,
era
infondo
224
PALAZZOTTO
IL
zoni
un
benedetto
quel
tutto
castone;
del
parola
anche
pensiero
sulla
quale
fine
la
che
del
Romanzo
le
e
di
dinar
subor-
XXXIII.)
è
peste
bella
una
da
proferita
all'
dete
Ve-
:
adoprar
riferire
(Gap.
trista
questa
col
porta
frase
quella
e
di
istinto
Renzo
volta
qualche
medesimi!
noi
a
in
C'era
fa
di
frase
certa
una
ci
come
poco
parole
ci
d'
proposito
a
RODRIGO
DON
DI
oc-
Renzo,
Azzecca-garbugli,
si
rievoca
la
moria,
me-
.
e
sul
quale
qualche
Canterelli,
a
il
Manzoni
parola.
quel
ha
luogo
trovato
della
pure
sua
da
sepoltura
spendere
IL
dovendo
PALAZZOTTO'
le solite
fare
le sette
le nostre
mezzo
e
nella
che, identiche
contraddizione,
ragionevole
undici
di 12.488
più
se
di
anche
a
metri.
chiloche
metri,
forma,
non
particolare,
espressioni,
due
potrebbero
fosse
ne
ultimo
un
confronto
una
parere
il rispettivo
diverso
La
lembo
Chiuso, in quel
a
concepire a don
si
che monsignore
questo pensiero: Fin
avrà faccia
queste parti, don Rodrigo non
Abbondio
da
trova
di almeno
del cardinale
presenza
del territorio,fece
estremo
valore.
sarà
vare
miglia milanesi, e vi è spazio da elemetro
supposizioni a quasi un altro chilodi. più.
completo commento
vogliamo porre
A
223
RODRIGO
aggiunte,
la cifra rotonda
supporre
è certo
Il che
non
sono
BON
DI
Rodrigo che era a
far pazzie. (Gap. XXIV.) Don
cioè all'estremità
Laorca,
opposta, si risolse di partire,
lo fece
determinare
puto
e ciò che
/a V essersi sa-
di
il cardinale
certo, che
per
quelle parti. (Gap. XXV.)
estremità. Chiuso
espressione da
La
è
non
contraddizione
era
sono
queste parti; per
all'obbiettivo
cardinale
Laorca,
e
Laorca
Chiuso.
don
Per
da
poter
con
la
tener
don
Rodrigo
sua
Abbondio,
e
Rodrigo
dell'altro
quelle parti quanto
a
nella
l'incontro,
al-
quelle parti rispetto a
tendo
apparente svanisce, riflet-
dell'uno
presenza,
le due
comprese
don
da
anche
da
anche
partito; non
quelle parti, rispetto alla necessità
quella gran figura, e avesse
bastava,
non
era
cervello.
per
immediata,
per anco
costui
che
in
Il
da
cesse
fa-
pubblico dal
il conte
più distinte accoglienze, come
avrebbe
plicare
preteso. (Gap. XXV.) È proprio da apdel Manal caso
quella certa osservazione
cardinale
zio
veniva
le
y
I
224
IL
zoni
PALAZZOTTO
un
benedetto
quel
tutto
C'era
del
frase
quella
col
parola
fine
del
Romanzo
e
di
le
dinar
subor-
XXXIII.)
è
peste
bella
una
da
proferita
all'
anche
pensiero
sulla
quale
la
che
sul
quale
qualche
Canterelli,
a
il
Manzoni
parola.
quel
ha
luogo
trovato
casione;
oc-
Renzo,
Azzecca-garbugli,
si
rievoca
la
.
e
dete
Ve-
:
adoprar
riferire
(Gap.
trista
questa
e
di
istinto
Renzo
volta
qualche
medesimi!
noi
a
in
porta
fa
di
frase
certa
una
ci
come
poco
parole
ci
d'
proposito
a
RODRIGO
DON
DI
della
pure
sua
da
sepoltura
spendere
moria,
me-
226
CANTERELLI
pollo
CantereUi
a
affermarlo,
se
l'anonimo
di
aiutare
se
la
dei
del
e
non
di
è
tradizione
dalla
iscoprire
voi
venite
a
un'altalena.
nel
Canterelli,
che
che
stanno
qui
tra
sbigottito vicario,
si
non
storia
può
(scoperta
vinare.
loro
perchè
della
capi di
i
insidiosi
la
ma
soffitta
lata
pugna-
del
faceva
sediato
as-
suo
facesse precisamente
giacché
solo
era
è
;
che
dovina!
in-
strappata
subito
:
la
indo^
a
storia
una
maschera
briciolo, vi ci s'attacca
storia
quel che
narra
storia,
modo
; che
rifatta, ecc.) è costretta
e
tuita
sosti-
questo
meno
resto, quel che
sapere,
vostra
congetture,
come
o
l'anno
quel-
anzi
storia
solo, nella
(Cap. XIII.) Bella
E
resti
Del
si
di
la
a
dell'autografo;
là dove
data
palazzo.
ohe
colpi questi più
all'autenticità
affermato
contagio
? In
sappiamo
mento
docu-
un
viene
arrampicarvi
il
quello
da
confermata,
vostra
è
che
c'è
lei che
a
essere
ecco
la
Son
patente
lo
persona
rinnegare
congettura
menati
stesso
a
ciò
volta
? Una
perfettamente
per
dev'
quel secolo
a
storia:
dire
far
Ma
bisogno
che
questo,
per
potrebbe
l'anonimo?
detto
Canterelli
altro
un
sepolta
fu
e
di
determinata
una
ha
detto
morti
diamine
come
tradizione,
storico
che
glielo
non
gli ha
contagio
1630,
perchè
;
Fortuna
non
c'è
che
avvezza.
Il
poggetto
tutto
coperto
piantatavi
strada
chi
alla
sua
distanza
Canterelli
sinistra
Lecco
s'innalza
con
sul
cima,
pervenuto
da
Canterelli
di verde
in
del
v'è
di
e
una
crocicchio
da
salendo
il
da
detto
Lecco,
dalla
formato
Ca"
vede
di Castello.
altrove.
bruna
croce
quella della
campanile
fu
grande
2,50,
metri
per
alta;
elevarsi
Della
sua
e
Siam
Ci
ALL* INTRODUZIONE
EPILOGO
UN
alla
riservati
brevemente
sulla
ci
troppo
è
del
incontestabile,
giudizio
l'autorità
stante
priori
dal
quale
del
l'importanza
e
minar
d'esa-
a
giudizio
Romanzo,
difenderci,
preme
lavoro
questo
importante
un
topografia
di
fine
quale
l'autenticità
e
della
fonte.
Il conte
Stefano
udita, nella
di
la
del
sua
volume
modo
«
tera
«
stello
«
sentito
«
di tutti
«
che
dal
«
fatte
in modo
"
il lettore
dal
«
esistenti.
»
si
del
affermi,
credo
a
:
a
così
dice
più volte
nella
quei luoghi marcati
Olate
che
erano
e
I
e
Chiuso
l'egregio
;
un
ma
realmente
e
e
senza
scritti
deche
XXIII)
di riferirsi
intenda
nome
invece
di sviare
asterisco
XXII,
(v. Cap. XXI,
senza
descrizioni
veramente
sono
non
autore
quegli altri luoghi,
da
come
ca-
l' ho
Io
di dérouter,
riconoscere
nominarli,
il
immaginarie,
solo
marcati
luoghi
let-
una
asterisco,
un
coU'intenzione
poterli
di
che
in
so
le
che
169
pagina
Valsàssina.
da
non
zoni,
Man-
trasportato
affermare
ad
Non
«
ch'egli abbia
dell'Innominato
nome,
:
coll'appoggio
anche
Manzoni,
senza
due
i suoi
amici,
é
veduta
Alessandro
secondo,
«
di
pubblicazione
famiglia,
sua
testimonio
Stampa,
ma
anche
asterischi,
528
i
quali
don
Rodrigo.
un
fendente
mi
rese,
deirinnominato
bello
dir
vero,
sfiduciato, apparisce
ricerche,
o
interpretata.
è
verità
sulla
sospetto
indubitato
che
dalla
chi, lontano
di
del
parole
questione,
nel
L'egregio
corsivo
la
descrizioni.
che
sia
senso,
l'esistenza
dei
è
quale
del
qualcosa
fosse
di
fondo
questo
vale
inutile, ed
anzi
affaticarsi
tanto
sarebbe
di
io
lo
luoghi
quei
riferirsi
ha
per
ed
le
col
intende.
subire
quali il lettore
impedito
Gli
dal
fissare
sforzi
e
che
com'egli
racconto
suo
dovuto
bene,
ha
alla
era
Sia
il Manzoni
fatti fin
località
qui,
e
l'aver
del-
duto,
conce-
scrivere
nel de-
nel
ovvero
topografia dei
simi,
mede-
del fatto
dal
; a
di
e
; questo
pur
voluto,
fuorviato
le
proprio
spontaneo
le conseguenze
è
maginaria,
im-
fosse
cosa
l'insussistente.
troppo
so
ci
non
l'intenzione,
l'effetto necessario
stato
se
il riconoscimento
isviarne
rappresentato
e
di formar
quelli;
son
vero,
ogni
e
del
di tutta
storica
esistente,
non
assurdo,
per
in
il
stesse
luoghi
I
realtà,
dire
a
realtà
E
nuovo.
già
non
labbra
Romanzo.
suo
Interpreto ciò
comprendere;
fatto
della
pare
stam-
l'aspetto di essi,
dalle
confessione
la
con
almeno
o
fa
autore
solamente
ma
gazione
ne-
una
immaginario,
per
ricevere
topografia
ma
dato
luoghi,
come
Manzoni
la
parola
descritto,
vale
che
come
esclusiva.
i
entro
per
suonare
da
T intendimento
scrutarvi
tròppo
Ma
intese
aveva
non
possibili sottintesi, dovevano
in
lontano
più
Manzoni,
di
né
approfondirle,
tamente
esat-
non
o
deiraffermazione.
materiale
le
e
delle nostre
il
eleviamo
Non
come
perplesso
tempo
precisa,
assolutamente
non
calata
risultamenti
dai
ora
di
palazzotto
che,
qualche
per
il
indagini topografiche,
mie
delle
riscontri,
di
e
e
rivelazione
Questa
sul
a
descrizioni
di
mancano
non
il castello
come
all'introduzione
EPILOGO
UN
suo,
riconoscerli,
prima
gli svarioni
vista
si
presi
UN
alla
intorno
possono
o
di
edilizia
riferibile
la
de'
casupole
dell'Innominato,
che
delle
vi
de'
carrozzabili
Per
immaginazione
gli
dell'Autore
sia
nel
in
in
trovino
se,
nel
critica
con
d'una
grazia
vedere
ingenuità
di
efficacia
;
delle
mai
d'una
mente
Tutto
bastevoli
per
che
si
luoghi,
dei
; cosa
starà
dal
poterli
grande
contestata.
risposta
che
scherma,
quali
alla
esistenza
determinare
fu
Nella
reale
la
che
sia
poetica.
elementi
certezza
non
manipolata
la
data
calità
lo-
di
riconoscimento,
storico
uno
invenzione
Romanzo
pensatore
più
di
torni.
din-
nei
aspetti
rappresentati
abbia
forza
cotali
delle
e
e
immaginati;
sicuramente
tuoso
tor-
Malanotte,
valle
nella
modi
questi
sentiero
affittuari,
e
e
il castello
è
della
contadini
praticate
entrambi
furono
o
suoi
drigo,
Ro-
chiocciola
del
dell'osteria
conduce,
da
don
di
tale
;
;
chiuso
a
contadini
Chiuso
Romanzo.
palazzotto
accessori
cogli
casucce
strade
suoi
del
viuzza
come
conseguenti
e
cortiletto
il
è
della
accessori
cogli
delle
tale
di
anche
personaggi
col
razioni
alte-
per
o
tempi,
ediflzi
di
Lucia
di
casetta
spetto
all'a-
:
coi
poco
un
a'
coll'orticello;
e
muro
osservi
gli
collocamento
accessori,
è
e
veduto,
fu
corrispondere
non
presente
Olate,
ad
provano
già
come
sopravvenute
di
l'ideale
Tale
al
chi
visto
per
ragioni
reale,
lo
Romanzo,
luoghi,
codesti
due
per
abbiam
del
topografia
Tutti
evidenza.
229
all'introduzione
EPILOGO
il
in
Manzoni
c'è
vera
una
assai
menzogna
non
era
volte
ben
capace.
IL PALAZZO
Notizie.
Un
—
chielli.
Un'epigrafe
—
redazione
Castello
architetto
che
e
secolo
scorso
Pietro
il
poderi
ereditò
Lecco,
passò
e
scrive
lo
Stoppani,
«
pecuniarie,
«
tezze
€
la
«
torio
«
strinse
«
quanto
«
ad
«
strati
«
bellezze
«
dalla
rovina
d'
colpa
l' autore
allontanarsi
dalle
dai
creazioni
incantevoli
terra
de'
suoi
de'
nel
vasti
buona
suoi
della
si
della
e
sua
quasi
e
ad
"
stret-
nel
ma
terrico-
alienare
infanzia,
più
che
mente,
di
anni,
crede,
ad
;
fanzia
dell'in-
birbante,
della
natura,
Il
nostro
sue
possessi
Sposi
sua
eretto
Zanoja,
33
già le
luoghi
cari
fu
territorio
già
non
delizie
padri
in parrocchia
parte
Aveva
"
Promessi
le
I
al
padre
procuratore
un
Manzoni
Manzoni.
generalmente
dei
fatto
aveva
fu
quando
come
Pon-
Giuseppe
Alessandro
assai
irreparabile
per
di
Antonio
giovinezza.
della
e
*
e
di Lecco,
Galeotto
al
Petrella
—
al Galeotto
sorge
don
Il Galeotto
—
Onoriamo
—
disegno
con
figlio di lui don
quale
Sposi.
comune
poeta, da
e
autografa.
Cantù.
del
palazzo
di
GALEOTTO
dei Promessi
luoghi
ai
Il maestoso
nello
della
passo
in relazione
DEL
illudalle
esulare
degli immaginari
per-
PALAZZO
IL
di
sonaggi
«
Renzo
quei luoghi ! se
lontane,
tutto
chiamerei
uno
Alessandro
renderlo
a
un
una
dei
paesi
cui
a
della pue-
giovinezza,
un
giudizio
le me-
associate
sono
che
paese
e
gran
spassionato
zoni!
Man-
se, avendovi
più belli del mondo,
parte della infanzia
della prima
autunnali
rizia, e le vacanze
non
riflettessiche è impossibile dare
passata
quella
di
riviera, i contorni, le viste
concorre
dei
cari
erano
se
le bellezze
di
innamorata
giacitura della
La
Oh,
»
incantevoli
erano
all'anima
natura
*
Lucia.
e
231
GALEOTTO
DEL
di
il Manzoni
scriveva
quegli anni. Questo
al capitolo I del suo
nella redazione
tografa
auromanzo,
diffusa descrizione
più volte citata,dopo una
di quel territorio,che
da più anni, e senza
più speranze,
morie
rivedeva.
non
L'istromento
nei
di
comuni
somma
Castello
di Lecco,
porta
redazione
Dopo,
a
la
Lecco
Manzoniana
Fosse
anche
da
anni
porta la data del
la prima redazione, si
avanti
il
Il Galeotto
è quasi
manzoniano.
I
^
Castello
primi
anni
di
è il
comune
A,
M.
a
Pag.
pag.
centrale
quella sua
23
e
sui
fin
luoghi,
98,
di tutto il teatro
villa lo sguar-
seg.
appartiene come
di Olate.
Stoppani, Op. ciUy
come
*
da
cui
più.
Romanzo.
suo
il punto
Girando
sandro
Ales-
Sposi nella
aprile 1821.
veda
stando
Manzoni,
*
24
la
noyem-
piede mai
Promessi
beni
per
da
dell' 11
mise
non
fissati quellidel
^
data
autografa dei
sala
V.
Acquate
e
Manzoni,
La
*
*
dei
e
lire italiane, sottoscritto
1818'.
avesse
Galeotto
di 105.000
bre
tre
del
vendita
frazione
la parrocchia
232
PALAZZO
IL
al
do, si spiegava
in
ampio
un
è
il
Salendo
poco,
le
rompere
a
lo
appuntava
falde.
alle
egli
monte,
serpeggiante
agli estremi
e
sopra
Magnòdeno,
Maggiànico,
dimora
di
in
Abbondio,
e
quella
la
stradetta
don
tra
di
Alessio
di
cura,
'di
Abbondio
in
giù,
gli
tratti roccioso,
a
di
e
il
l'altro
dal-
di
castagneti. Al
prendendo
intravvedeva
ecco,
cresta
prospetto
Germanedo
Sceso
fino
terrapieno;
avanti
castello.
manne
ale-
Pasturo
la
sotto
don
verdi
della
ridisceso
suo
lontano,
il Manzoni
dell'aereo
il
Erna,
Magnòdeno,
praterie
boschi,
quei
Belledo,
baluardi
lungo
di
rivestito
di
il
dal
orde
strada
Quindi,
viene
colla
chiate
ammuc-
delle
la
lato
Da
poggio,
un
imboccatura
la
tabernacolo,
quale
dinanzi
grandeggiava
là
il
il Manzoni
nascosta
più giù, nell'ambito
e
d'
sopra,
sul
un
uflzio.
suo
vetta
di
paesello
Laorca,
si vedeva
da
il
le casucce
monte
elevato
la
per
il
dicendo
di
del
passa
ipsilon fatale,
tratti
valle.
il Manzoni
bravi;
Germanedo,
a
la
lembi
cui
a
i
^
sopra,
per
di
fiumana
la
Al
poema.
dell' oppressore,
dito
al di
Acquate,
popoloso
r
su
Resegone,
costa
vomitò
ancora
; e
col
andarono
Castagna,
al di
poco
segnava
che
Valsàssina,
del
Un
gran
sopra
e
Olate, predestinata
sulla
palazzotto
elevato
piatta,
torre
sua
del
gli azzeccati
e
la via
per
sguardo
il
gli appariva
dove
del
alla
Su
Qua
Galeotto
dove
ecco
sopra
Giovanni
piccola bugia.
della
rono
fu-
dell' Azzec-
il
tra
aderenze
Più
che
'azione.
e
Canterelli,
protagonisti
è San
di Olate
di
interessate
ai
patria
là
un
costui.
di
garbugli
come
quelle terre, residenza
spagnolo,
poggetto
luoghi
sua
governatore
ca-garbugli.
Castello
di
principale
del
podestà,
della
parte
intorno,
dei
ognuno
qualche
a
la
Lecco,
poeta intorno
grande
panorama,
scena
GALEOTTO
DEL
la
le
mira
torri
e
i
quindi coU'occhio
le
balze
il buon
e
il
lago,
cugino.
Al
234
PALAZZO
IL
DEL
GALEOTTO
^
cariche
donne
della
furor
alle
sènza
esigilo ritorna,
finalmente
e
;
addio
al paese
adottivo.
dalle
vedette
tima
l'ul-
per
Passavano,
quale divinatrice
pensare
nel
Renzo
quel cammino
al paese
adocchiando
gli stesse
di
il secondo
natie, rifa
diretta
volta,
terra
poi
patrio paesello
che, dato
montagne
passavano,
dalla
al
cuore,
Tramaglino,
casa
e
in
gerla ricolma;
che
peste,
Lucia
con
della
fantasia
quel
di
fatale
palazzo.
combinazione
Fortunata
Galeotto
ad
vennero
sta
la
musicarono
Amilcare
e
quel palazzo,
di
di
VILLA
QUESTA
SÈ
E
1
FINO
AL
V.
SLANzoNi
Lecco
nella
e
sulla
COSTUMI,
I
FATTI
NOSTRI
IMMORTALAVA.
FAMIGLIA
PERPETUO
dintorni.
Guida
1818
•
SCOLA
7
CULTO
1882
MARZO
POSE.
C.
*
Ora
SPOSI
CENTENARIO
PRIMO
A
Sposi:-
MANZONI
SUA
STESSO
LA
NEL
i Promessi
tra
proprietà dei signori Scola»
PROMESSI
LUOGHI,
I
distanza
di
agl'inni, ALL' ADELCHI,
ISPIRAVA
AI
OVE
Romanzo^
suo
Ponchielli*.
ALESSANDRO
SI
il
iscrizione:
seguente
IN
villa del
stessa
anni
pochi
a
che
Petrella
Enrico
vagheggiò
abitare,
maestri
loro, i due
fronte
il Manzoni
dove
Nella
I
del
Lecco
1893;
Fumagalli.
e
uno
Cantù,
scritto
dettò.
dei
Ghi-