LA TOPOGRAFIA I PROMESSI SPOSI L ' ^5 3^ 2 GIUSEPPE BINDONI TOPOGRAFIA ROMANZO DEL I PROMESSI DA CARTE E SPOSI TOPOGRAFICHE, NUMEROSE TIPI VEDUTE MILANO ENRICO Successo RECHIEDEI, ad E. Rechibdbi Editore e C." r\ ?I I PROPRIETÀ LETTERARIA r Milano, ^ 1895 — Tip. P. Faverio, Via Gozzadini, 47-49. 2-19. )"\^^' Profazlono Pa^. Introdussione Schema JUIa » del Bomanzo ricerca del paesetto dei Promessi Il territorio Lecco. di gianico. Il Rancio. Descrizione — di — Federigo Promessi alla miglio lombardo. della Borromeo. l^osù Castagna. Acquate. — di don Il paese. Le — Stoppani. campane. La — — La — » 25 » 45 » 54 » 72 opera per La — — via San Giovanni casa chiale parroc- casa del orti roco. par- Un'opinione dello autografa dei messi Pro- — redazione e Sposi La 22 Sposi. Piazza, chiesa, — Diocesi Abbondio Olate il paesetto dei Promessi » Mag- e Castello. — Germanedo. — Barco Laorca. — l Sposi. Chiuso, — ix di Lucia. casetta Posizione. L'arte — dello della Olate Stoppani. casetta. e nella I bravi — la casetta nione Un'opi- topografia. — Ricostruzione — nella casa e — strata illu- nell'edizione di Lucia tipo Lucìa. di . Ta Mondella casa al convento Determinazione di un forse, e — misura La di Pescarenico. della viottola strada. storta Trasparenza d'un'espressione t' e — Valore sassosa, — VI Da JUTondella alla casa Il torrente di La Volone. La — Abbondio. Stato — di Olate. cura delle vecchie Riepilogo. — strade. La — bugia Pag. 76 Agnese Abbondio. di dcn casa Descrizione La di don casa tipo e . . v 8^ » 89» » 96 » 105 » 115 » 122 » 135 catastrofe. Il campanile. relazione Lucia alla topografìa. Agnese. e i bravi, Ambrogio, — 11 — La — Meijico in e fuga di Renzo, subbuglio in Olate. I — banditi Lecco. Lecco antica moderna. e vecchie Strade — II monumento — e zoni. Man- per Pescarenico nuove Pescarenico, Un'occhiata — La r del al paese. La — la traversata? n dell' tabernacolo di 11 dei convento. Lo — del lago. di Lecco. ponte dello E — don stesso. sbocco Perchè — Un — nella Don — voto Abbondio e gli statuti La — Lecco. di Ancora — al Abbondio di»Acquate. cura Un'opinione dell'Apostolo. — Cappuccini. appostamento. tabernacolo. strada chiesa traversata — Determinazione n del cronachetta Bione. La — voto un castello dell'Innominato. Parte i. Determinazione — Trattato di 4 1454. Lodi La 1756. don Abbondio. ii. Alemanno di e Aprile Mantova la fuga di D\jieconclusioni — Prima — 17 Il trattato — di Mantova, e Istromento L'esercito — Confine, Aprile 1454; — Chiusa. del Parte 1456. Agosto — 9 del del ipotesi:Vereurago Valle e Fasoleda. Un manzoniano. aneddoto carola gli statuti e Vereurago. — di Il monte — Lecco. Esclusione Por- Esclusione — di di di Maggianico. — Chiuso Parte •« ih. Seconda — ipotesi: Chiuso e Vaìr- sajna. Da Olate a Chiuso, e da Chiuso a Pra Marche. VII linea del Confine La — Chiuso di e Acquate. Abbondio la valle e rolamo. del S. Gi- Manzoni. del Sajna. deputati di cima Sulla — lettera Una — i secondo posizionedel La — Don — castello Parte iv. metri di Lucia Il Cantù — della redazione passo Il — i Tra -— Ancora — viaggio fuochi. due il Bovara. e autografa . . . " 159 » 169 » 180 ^ 18S » 194 aggiunte al presentecapitele. Kote 1. L'Innominato. Cardinale 2. Il — della Diocesi. seguito del Cardinale. 3. Il — visite nelle spagnuoli, e questionidi 4. Soldati La mare. Sajna. Valle virgolai una Un — nella l'Innominato. e Per — sul livello del Abbondio don del castello, Ubicazione — 1021 A ,Pag, 147 . — confine . . Malanotte. La di Malanotte Malanotte. Palazzago. Un'iscrizione dell'Apostolo. asserzione Un' — della Il molino — — sbagliata Chioso, 11 paese della conversione. manzoniana. Narrazione Chiuso. Chiuso. Com« — Romanzo. cortiletto a stolo. dell'Apo- e della del casa agiscano i personaggidel vi proposito. a — del sarto casa Olate. e Olate. in Partenza — di don ritorno suo dio, Abbon- , di Benzo. — La vigna Catilina di e Renzo. don il Volone. Ancora Psicologia e topografia. n e dipintomolto Un — Il Cardinale Bltomo del Tipo parroco. Ancora l'Innominato e OpinioneMello Stoppani — — La Abbondio Don — tipo mappale di Il — La — dell'amico. casa ~ — Rodrigo » 196 palazzottodi don Bodrigo. Luogo, passo del nome, della e costiera, redazione Le — valli. tre autografa. — — Un Connotati dello Opinioni dell'Apostolo, Strade Laorca. Fumagalli. palazzotto. Stoppanie — del — — C VI Da JUTondella alla casa Il torrente di La Volone. La — delle vecchie Riepilogo. — strade. La — bugia Agnese Pag. 76 Ab'bcndio. Descrizione La Abbcndio. Stato — di Olate. cura di don casa di don casa tipo e . . v 8^ » 89* » 96 catastrofe. Il campanile. relazione Lucia alla topografìa. Agnese. e i bravi, Ambrogio, — Il — La — di fuga in subbuglio in Menico e Renzo, Olate. I — banditi Lecco. Lecco antica moderna. e Strade — Il monumento — vecchie e nuove zoni. Man- Pescarenico per Pescarenico. Un'occhiata — La r del al paese. La — la traversata? n tabernacolo chiesa Il dei convento. ponte Lo lago. di Lecco. abocco Perchè — Un — voto » 105 » 115 » 122 » 135 dell'appostamento. dello tabernacolo. di strada stesso. È nella — don e gli statuti La — di Lecco. Ancora — al Abbondio di*Acquate. cura Abbondio Don — Un'opinione dell'Apostolo. — Cappuccini. — del traversata — Determinazione n del cronachetta Bione. La — voto un castello dell' Lncminato. Parte i. Determinazione — Trattato di 4 1454. del La — 1456. ii. Alemanno di e Aprile Mantova la di fuga D\jieconclusioni — Prima — 17 Il trattato — tova, di Man- e Istromento L'esercito — Confine, Aprile 1454; — Chiusa. Abbondio. Parte 9 del Agosto 1756. don Lodi del ipotesi:Vereurago Valle e FaBoleda. Un manzoniano. aneddoto carola gli e Vereurago. — statuti di Il monte — Lecco. Esclusione Por* Esclusione — di di di Maggianico. — Chiuso Parte ih. Seconda — ipotesi: Chiuso e Val^ sajna. Da Olate a Chiuso, e da Chiuso a Pra Marche. VII linea del Confine La — Chiuso di e Acquate. Abbondio la valle e Sajna. rolamo. del S. Gi- Manzoni. del La — di deputati cima Sulla — lettera Una — i secondo Don — posizionedel castello Parte iv. 1021 A Lucia di virgolai una Un — Il — Il Cantù viaggio fuochi. due e il Bovara. autografa . . . " 159 )" 169 » 180 » 18S » 194 aggiunte al presentecapitolo. 4. Soldati 2. Il — della Diocesi. 3. Il — Cardinale visite nelle Cardinale. seguito del spagnuoli, e questioni di — confine . . JUTalanotte. La di Malanotte Malanotte. Narrazione Chiuso. — parroco. — Romanzo. Abbondio Un del casa Il — tipo mappale di l'Innominato a e stolo. OpinioneMello Stoppani e dell'Apodel Tipo del cortiletto e della casa Come vi agiscano i personaggidel — dipintomolto proposito. a — sarto Olate. e Olate. in Il Cardinale Bltomo — sbagliata Don — — Ancora dell'Apostolo. asserzione manzoniana. Chiuso. della Il molino — della conversione. Chioso, 11 paese La Palazzago. Un' — Un'iscrizione Partenza — di don ritorno suo dio, Abbon- , di Benzo. — La vigna Catilina e di Renzo. il Volone. Ancora Psicologia e topografia. n 147 Ancora — i Tra — — della redazione passo 1. L'Innominato. La mare. Sajna. Valle nella l'Innominato. e Per — sul livello del metri Abbondio don Kote Pag, del castello, Ubicazione — La — dell'amico. casa ~ — Rodrigo don » palazzottodi don Bodrlgo. Luogo, passo nome, e costiera. della redazione Le — valli. tre autografa. — — Un Connotati dello palazzotto. Opinioni dell'Apostolo, Laorca. Strade Stoppanie del Fumagalli. del — — — 196 \ vili dal distanze e GÌ' Palazzotto Olate a itinerari de' passaggio — lago il e chiaro luna. di Le — Cristoforo. padre La Un passo castello. Una del miglia di passeggiata — — al nico. Pescare- a 11 bravi. — del e Cantù. Dal frase e drigo. Ro- don palazzotto — — del sensi due Pag, 203 .... Canterelli. La tradizione Il epilogo Il ps^zzo l'autografo. del- — — Un Suirautenticità storia. la e di poggetto Canterelli 225 ...» all'introduzione del » 227 Galeotto. Notizie. Un Galeotto Il della redazione relazione ai passo — in — Sposi. a Petrella — Cantù. Onoriamo — e autografa. luoghi dei Ponchielli. grafe Un'epi- — Manzoni messi Pro- 1 ...» 230 modesto Questo che Sposi, degli anni mia colla dinanzi, e fatti maravigliosi il indicibile mio a saper mio per leggere prima li quel che, babbo, povero me che vi cuore libro faceva / 1840 che Gonin con ora, aperta domi allettan- col e racconto riferivano, a viene fantastica, una immortale. Sposi Promessi gustare, del si della fosse come quelle lo chi età rosea volle correttamente, volta alla Rivedo fui appena non prodotto un mamma, del piccolo attrattiva la la canto messi Pro- origini, sue illustrata rappresentazioni schiudendo il da dei quale rivedo, edizione con colle dei fino mi Io luce colle indietro, fanciullezza. bambino, alla ora risale indietro illustrativo studio esce maturi, direbbe? come mio arrivato gere leg- sentirmi ; e sue rammento osserva- j X accomodate zioncine alla intelligenza. L'ammirazione che tenace, che simpatie quegli entusiasmi e più tardi, Alessandro di Manzoni la piccina ho disposizioni è il mezzo vita. Io, vecchio dare del Genlis bona simpatia, son cose I il libro* da di farglielo sono un Epistolario.N. novelle Veillées memoria, ho Manzoni strada bona Sposi, senza lette da 301. du palpito A. farle piacere del un al core bambino. 1849, * a nosce co- un ste querettamente, cor- che tutta per non la posso agli sciolti madama sentimento perchè : e leggere; di vivo : leggere Soave, Chàteau e in ammaliziato, e di parole: Sento saprà appena ciulla. fan- ancor Vittoria la è alle alle senza che ; e come un'occhiata Frugoni, queste è per quelle agli altri. Mantenetela quello questo col famigliare de' Promessi personaggi li rammenta bone trovato Giorgini) tutti i lettera una rivare, ar- mistero che dell'anima (Luisina, figlia di Giambattista bisogno in di incessantemente principio la e e dal sottrar a altro trovano non Molt'anni che fosse, riposti tesori, vaneggiati luoghi, desiderio, i e quel libro, poi per entro per quando que'cari di mia più illuminata sempre provata scrutarvi di sete ho della capacità breve ? Perchè di XI ho Come del nelle affettuose cure ogni di verità, da quelle padre povero vita sia ne migliore. a Mia lavoro l'interesse e del uno Treviso, la che di questa, quel flore con Maggio loro che Dio secreto me 1 tiene, appar- germoglio nuovo nel mio ha mi colga ch'ella cetto con- genitori ricompensa amoroso bello, intravvide strumento miei alimentarsi madre, ridestandomi quando, ogni ricevuto il per ispirazioni d'amore. prime consolazione modesto potente potuto ha de' cosa sentimento, onesto che come che realizzato era veggenti e ritorni, dunque essi Ad si Manzoni mio vedere allora, nel goduto ora ha siero, penIl mio in una vata conser- in sto que- seminato, accorgimento nell'arte un impulso di bene. 1895. 1 2 INTRODUZIONE porta Orientale parte dei fuga di alla Orientale. al fino lettori la di itinerario palese. Da la di uscita del prima ponte, Ma palazzotto di sul sul don nome, hanno basta essi, E ha prima una sulla il dubbio topografìa il Maggiànico e sposi, sul dell' Innominato, sugli conseguenza la questione furono non hanno, non l'hanno, c'è storica nel e : indicati una designati, Stoppani. di dei e racconto poterli senza le citazioni mente // Bel sciolto esistevano troverà *. mai, gli perchè Avendo — Paese, la nega; oppure alterati,e spostati di si tenne ove o soffia che opinioni luoghi, li suppone romanzo si non di corrente all' uopo sito vero ereazioni * capezzato. rac- ci è fatto non castello che o realtà sito. Basteranno manzo poco sia ne spontanea e se che, ammettendola, Il l' al- mistero. ritenerli per se altro per di e riconoscere? equivoco — e naturale esistenza? quanto sarto, dell' azione luoghi V del della fino promessi sul Rodrigo, adunque i dei paesetto condo se- Orientale chi Lecco Il S. Francesco punto Pescarenico, Lecco, corrispondenti, Sorge reale di poi oscuro di porta ancora territorio paese itinerari a so e tempo di quel di corso non che Canterelli. al chiesa facile; da sul Renzo conoscere Tutti è cosa Nel alla Nuova porta a l'incerto. e un'alternativa porta Paola, di Duomo Milano, in Renzo infino Gorgonzòla, a il certo tra anch'esso è infino la maggior per si rabbuia del piazza quel punto all'Adda, si ondeggia Poi topografia da Renzo Da peste, Cordusio. seguenti : quasi affatto K attori non del furono 1889. App, ro^ che stesso il Manzoni Milano, Dalla Ser, HI; in nota. * pag. Trivero 25. QuERiNO. Lecco e suo Circondario. Lecco, 1874, INTRODUZIONE dichiarato V Innominato sottile *; (quasiché luogo un quale reale.) *. Ben la alterò materiale; medesima un'attrattiva qualunque ordine furono, i tra rapporto ha non abbia non nella propria nella lunga * Lecco e * serie particolari Memorie Sposi, Con queste autori; mentre volte scoperte propri luoghi. non una — alle gioni ra- rispecchiando dell'arte coordinati del dire punto davanti G. L'Apostolo a di cura Barbèra, Illustrazione divina, in amo- C. Andrea Luigi consigliere fu della Giuseppe ed 304. 1894, pag. del Rigutini Veneto. Lombardo lume Vo- 974. citazioni anche opinioni felici ecc. Firenze, Grande Cantù. — mai ? il se Milano. di Mestica. III, pag. più dei se in che e artista, vero in bellezza vuol non la economia Territorio. suo Promessi Enrico 3 creazione d'Appello / il Lecco, Corti, 1855. Apostolo. Corte Che ha l' avrebbe alcuna importanza dell'arte. di e sposta di- frivola che mai ciò savia siccome avvenimenti storica, importanza vera bell'arte a manifesti; come e — della taverna la verità utilità si e esistita, mente che di luoghi nato immagi- mai V autore questione, d'idee ha colla in uggiosa, e è una consideri quando lità, un'idea- ^. luoghi della locato col- idealmente non che torna fu ove dove luogo inteso sorridere a che nel insieme del postura luogo angusta potrei poi immaginare Non e — valle del- fantasia, collocarlo di innominato, inventata castello il castello essere là egli Malanotte sul La — dell" il castello avendola indagine per descrive la ce sua possibile fosse non del della parto un ogni più vana descrizione la essere di intendiamo negli autori diametralmente di classifìcare qui citati opposte, topografia Manzoniana; come opinioni, non abbiamo e dati sarà trovato preziosi detto o a' 4 INTRODUZIONE allo unità rosa remoti quanto l' ufficio ; e di minor e diffonde e fine, splendido ne l' indole conto, della limiti C è seconda una storica notati i Promessi Bovara di Lecco, pubblicò più la corrente Renzo don Magnòdeno e di lui so non se basterà Mi ^ la di il lui paesello il palazzotto Girolamo dell' Innominato, il castello la conversione Vercurago ad relativamente citare, erano orme del S. Chiusa a dov' Laorca rocca al amico Acquate sopra alla indicarli. e *. Sulle ad la l'ingegnere topografica, al Pomerio sopra pretende e scene Rodrigo, nel afferma quale coetaneo pone comune Lucia, e di sul quelle ciascuno Sposi, carta una di luoghi la luoghi, i Manzoni, di dei cui dei capace. comparsi Giuseppe di corrente, esistenza Appena è natura sua individuale tutti,figli ugualmente su pensiero, quella perfezione, suo rispettare, per sa quate, Ac- . due queste commento da sono Acquate, per delVAdda sinistra r altra del passo un del del XX eap. villaggio il , il villaggio e non teme asserire Sposi in che di vista dal * V. Cantù. Reminiscenze. * V. Cantù. Commento 102. E 1843, pag. e e si discosti che linea Renzo ove inoltre.Sulla pie dei sulla storia Pescarenico chiama nati che nessuno Acquate, Voi. ai da Promessi Lombarda. cresciuti; e legga i Promessi sola una questa 170, in '; Acquate troverà *. E I, pag. monti è V opi- nota. Sposi. Milano, 1874, gina pa- Ragionamenti. Milano 73. 3 Commento ^ Alessandro 274. 7, (?!) son vero leva ri- capoverso quale Lucia si quanto a dove Mestica, e dal VII lontano non Gubernatis De a tratta una Rigutini probabilità, maggiori Le : testimonianze; citato sopra si legge sole citato, pag. Manzonù 7, in nota. Firenze, Le Monnier 1879, pag. 273 5 INTRODUZIONE geografici dizionari nei tien di Lecco, Belledo presso Olate lo per Ben somiglianza questa don della è l'opinione Stoppani quate, Ac- sposi: al Neguecio Zueco andò il per a ; allo chi per Pomerio comune; * pel Fumagalli e patria di *, Olate \ Rodrigo S denza cre- paesetti del quattro Germanedo * secondo e guide. Né patria dei promessi Maggiànico, palazzotto di Bovara nelle e a si vantano Omero, illustrazioni,nei commenti, il campo. sola territorio lì nelle più ricantata nione presso sulle orme lui \ di Il castello Sul dell' Innominato S. Girolamo Girolamo S. Sina * sul e ^ Stoppani. Tri Fumagalli. Che Che in è Promessi sito^; in monte Lecco, Valsas- Albenza Con ecc. Val- ***; topografia Sposi.» Lecco, Andreoli, un vulcano vulcano? Pag. 21. ? Fìveiìze,Barberà, 1886, Cit. un articolo di G. un Sposi. Sala Manzoniana, Queste ^ Questa a due E 11 Bel Paese. App. n. opinionisaranno B. Toschi, I luoghi dei Pro* 1046. da noi De Gubernatis esaminate mente particolar- tempo. suo dal opinione, seguita origine lettera una v' ha V. 8. nota. es. per ^ *o di Op. cit.,pag. è cosa Op. cosa ni; V. messi ^ di '; in rocca del 9. ^ per « Querino. VERO ^ ^ romanzo / appiè seg. V. Ser. Guida dappertutto. Chiusa; ^; sul Cadano Fumagalli. del * pag. della caseina monte Giuseppe 87 della rocca speciale designazione descrittiva pag. nella senza sàssina nella lo troverai Grande Stoppani. del Manzoni indubbiamente un al del Il Bel Ser. Vili. Sud -Est del da ma, ha altri, come mostreremo, di- equivoco. Illustrazione Paese. Cantù; e Lombardo — Veneto. L'Albenza Ili,974. è la tinuazione con- Resegone, parallelaall'Adda. I V 6 INTRODUZIONE di valle nella nel Bregnano a * paesello del Il Chiuso ; e è chi altre che la ; cora. an- il Canta^; per ma non Valsàssina, colà- il castello che opinioni parti essere, pone * Brignano a ; nella paese prova Bossino Vercurago do vrebb' e per di * in se sarà: qualche un di Lecco so altri®; diversità Questa castello di non quelle vicinanze, in nel ; sarto per detto, riian * contado Geradadda nella o Erve poraneamente, contem- regnano verità o è stata non , detta, ancor non o che e mendaci; di dietro * e dell'Innominato « di « giunga « abbiamo « dalla « guida 2 « come Ivi. poggio, Bregnano, « « I poggio breve nome si o indagini nostre il porta stacchi questo troppo terrazzani c'è il ove con- lo- non sospese tempo Brignano, borgo « bergamasca, « dici da « hanno « luni lontano Bergamo verso bellissima una questa miglia tre ostro. villa Reminiscenze. Voi. nel ^ E sostenuta castello- indicandovelo di contado dei 1832. Lombardia, nella a I conti eretta da greco sopra 176; dallo e di il castello Voi. Sposi», Geradadda Treviglio, e Visconti Milano che Rampoldl II, pag. Stoppani, non Si Lecco. Promessi Milana, all'Innominato». I, pag. un y", di murato ^ / Rossino, Italia, de W appartenesse pubblicamente. di air Innominato credesi un'opinione mostreranno castello antico un vi paese dell'Innominato Corografia Rampoldl ^ compire appartenesse «[suppone V. le state in Noi castello al ». il castello « dirupo. che si che poggio essendo di necessità un su alto della d' idea accedere valle che Sposi po' un «Per nella entrare eccelso trovato, FuMAGALLL « bisogna qualche 118. diverse opinioni Promessi di farsi pag. un dei strazione dimo- piena una alle sfratto cercassero cercare e a lo Guidai mai avuto quei lettori a Fumagalli. « ^ desse quelle Erve, ha da Op. dovi ta- cit» 191. so se mai / INTRODUZIONE topografia, riesce ogni dire, percliè oltre perniciosa mentr'essa Di insinua po' un allusioni abbia incoerenti se nella chi, del storica anche buoni criteri da Perchè viene di cui si Curioso e territorio quel paesi al sia che fedeltà creati o quella città, o tezza, determina- quello stesso quale che contiene la cappa sotto di città, si di strade il stenersi so- particolare. istorica si trovano tata? ten- dentemente indipen- generale, territorio tempo fu della cioè e di Lecco, non chi da la postura, con coi strazione dimo- tnle dimostrazione quel Romanzo combacìa una tesi in mostrazione di- alla topografia, può alla d'altronde non del fatta? territori che parla sia dei di supporre a fu alterata pianta paesi sana sé qualunque supporre a M^ stessa. Romanzo con fatto riente un'esau- a dire nominate, l'opinione contraria, Invece e avrebbe non a d'azione quando o aria, seguito in non non dell'azione da topografica sfera località, delle particolari in negativa; vale che il concetto animo fittizie. e dimostrazione nessuna loro nel li mena, giù potuto lavorare affermarsi diritto di di su, della realtà negazione La là, di volta per il Manzoni che (li qua, è. in del cielo ! prima nel territorio parti diverse, descrizioni sue un solenne fiche fin da il Manzoni Ora dei Milano, cosi luoghi, Lecco e di ò poi Lecco, viene a circostanziate riconoscimento corrispondenza di in di introduce quando delle garantisce essi colla proprio due volte, da due fare e il lettore precise, quasi condizioni al storica quelle con lettore topograla veracità. quello: circoscritto fedele Il territorio dal V 8 INTRODUZIONE dal San diviso dai Resegone, e di pianura, Martino di là ; avente riva loro: le quel Lecco, di e riva del ricciuola pescatori, dall'altro ponte, di fuori, di mezzo in e di da Lecco di e confinante col Valsàssina luna, Milano è veramente Tramaglino, cui e redatti erano sbocco del passo del de' finalmente la Altrettanto strada di santa * V. XXIX, 2 Promessi la il piazza ; vecchia, d'allora via e la colla da porta Teresa, Sposi ai XXXIV. Gap. XI, XII, XXXIV. la Nuova della de' di statua e strada strada corta Filippo II, ^ il Cordusio di poi della Gap. I, IV, XXXVIII, e Mercanti Renzo, Naviglio, dello e e de' Corsia strada itinerario al chiesa colla piazza de' Fustagnai dica, nel secondo si la duomo, quindi allo Dionigi della il ponte, a tale, Orien- porta san situazione in tempi provano di di *. di Lorenzo quello dei borgo Prima- Baiabbio e secolo la colonna grucce, di Pescheria archi del e parte la e Sposi. Lo Cappuccini, la e que' due della i Promessi delle degli scalini e da Borghetto, Servi, il forno tra dissimile passo, convento stretta del la descrizione esuberanza e, poco il Milano Mag- territorio, del Barsio, e con mezzo poi ; Cortenuova, Pasturo, e al e a dall'opposta e terre: sue Introbbio, e ; dal terra, Castello a ter- chiesa la e Canterelli, paese Bergamasco colle ; l'ultimo giànico, poi Chiuso, quella della ingresso dal discosta convejito fianco di discosto poco Bergamo zone, quali, ai posti e poco anch'essa all' gliato ta- in Pescarenico, ; lato ; col la strada miglio lago faccia tali borgo, gran lago; legato col ponte alla ; terre sue ponte, sulla di monte doppio distinto torrenti; tre poggio dal e XXVII, done stra- piazza XXXI, 10 INTRODUZIONE « r « teatro « tradizione « promessi « mente « propria « i « nella « sia « rù"Liì incognita di d' azione di immaginaria. del scopo « tivo « tacer nomi « sioni perchè « potrebbe « la « con « avvenire d' sovente del poco); ciso » (il motivo « se del più nutriva « la dote « queir « ger « ben « l'animo, « portanti, fra « naggi, ritornarvi « particolari, sua intelletto in e ogni che darsi attorno cui propria; e anzi prima nel la necessità « tando « già quella a naturale di più frase fu caso la crearne bell'e aggirarsi sì da emer- bisogna contrariarsi i suoi ogniqualvolta una di lato le località descrivere il verità;) ogni senza concreto gliante sma- che detto eccellenza, crearsi per- esatto, pre- manifestazione; dovevano senza dell'indole invadeva poteva non in Manzoni il spietato per sua libro suo risolversi dirà (con non desta del da lo a allu- mantener rispettosa per mo- scoprire, conto » spirito analitico dell'arte, l'autore minuzioso, amore un dello credere tien pedanteria, poco sempre ce stesso, Manzoni qual si Manzoni ui\ questioni vero inoltre alla sino e di inu- il solo l'interesse e che risparmia non quello'di pubblico indursi esigenze consigliato mentre e si considera d'altronde che che strascico uno da all'occorrenza altro esser alle e nella assolutamente aver si possano curiosità « può luoghi, e creato mala- parte topografica se sarebbero libro che s'è dei le descrizioni la Ma impaccio; plausibile così romanzo, anche che questi indizi allo nel paesello vero leggendo profusi indizi appunto sonale ognuno immaginazione supposizione « in del volgar La il Acquate che fìssi punti personaggi. ad mette all'ambiente anzi " suoi siano sposi....corrisponde « tra de' che particolari «tili asterisco, un im- personuovi con planimetria una poi, apposita, fatta, bisogna risul- non essendo ben con- 11 INTRODUZIONE « eludere « stenti, colla « da risolversi Il Petrocchi abbia inteso riserva forse che storica dei " anni « benìssimo, € verità che € quella tinta dove lui a nel altro « : Commento « del « voluto dal perchè il della effettiva esistenza «V'ha finzioni « perchè, « sono. « restiero « che " mente * » che il paese da Milano i Promessi B. domanda, e della Cantù: lo stesso la storia, storia tipi ideali, Sposi ; il fo- e delle luoghi inventò esso persuasione in i conoscere che abbia quanto propri luogo questione, non altrove §cene, richiamò alla scrittore,del quale ma , ^. Loc. Guida, qualche ancora resistono la interessano non il risponde quale i nomi libro da verità non Dalla quelli.E che per Fumagalli. citeremo di desidera quel ». risposta traluce mutati Tali nome nominato, L'In- domanda si un'altra d'altri luoghi con *. capitolo si E ad e » accennò » rappicca nemmeno dirci modo si « al non castello? suo quella ricordi Ripamonti, Manzoni domanda questa il primi sempre, cari più i con e storico tradotto del appunto dai parte Perchè « in tutto fu Lecco « conoscendo che e descrivere piaceva che dopo tra anche poteva : passato aveva possessi, avuto realtà la parole seguenti (ilManzoni) aveva Il Cantù *. » implicitamente nelle luoghi il e futuro.... in di rebus guisa a esi- località a di darle riconosce « luogp alludere alla dei altri cit. tratto, Valga promessi sposi Zumbini perchè negli per sia Sludi contenente sostiene vedute, non critica. Questo — tutte portanti im- poi opinioni quello Maggiànico: di delle letteratura strano che volere opinione futata con- italiana, renze, Fi- 1894. * Petrocchl 3 Cantù. DelVopera Milano e il suo di A, M, ecc., Milano, territorio, II, 420. 1886, pag. 88. 12 INTRODUZIONE le reticenze de' fin (fin de' soliloqui, le de' suoi orme pubblicare, a ogni di possa sua Giacché del lettore fede il lettore è per legato al della ha tanta con più avrebbe non E Renzo. secentista, e da sfidare da chiave * pag. cognizione CantC. 39. Sulla farlo ha segno in trarre (poiché individualità è di volontariamente di del del secolo ancora parlar con del del cento sei- quanta con causa, un e tore l'Au- per di contemporaneo lui camuffarsi qualche giochetto da valente ci dà più sottile controlleria. Lombarda, ; trovata, mentre prima inganno fondamentale Storia con alla buona scrittore Lo saputo infine egli stesso,) ogni il concetto s'è egli pubblico, potuto tal a studiato decimosettimo, l'impegno, col che ammanire di sincerità, verità. preso medesimo le due Questa cui con guistici, lin- puramente davanti secolo garanzia una carro decimonono sé del moderno. catena, una distinte appaion quella del rifacitore ducent'anni s' è che capriccio scrittore quella dello possesso. celate? tener è per non di grafiche, topo- e in poteva come l' estensore notizie, che lettori ai dovunque conto venuto ritocchi storia, ogni particolari, perfettamente dei un di itinerarie cognizioni con storia: rendendosi Manzoni, quella bella quella pensieri I) seguì era il poteva come dopo le egli di cui Or de' che Manzoni; reconditi e cose dire informato quale personaggi, secondo ogni passo di minuti più Voglio fatte. di Alessandro il secentista, anche ha estensore primitivo circospetto cosa, le mica sono non del sono chi da fatte son come le prender poi alle reticenze, bisogna Quanto Manzoni sul Ragionamenti. Milano, *, la fatti Inro- 1842, 1^ INTRODUZIONE storico manzo le periodo tal la indiquer 1821, je brièvement mon représentation de moyen scriveva d'un de et faits réalité, qu'on puisse qu'on viendrait rini nella mise luce Mascardi la nel stampata Manzoni da tolse baroccamente alla € ratori « al « è « già dal Cantù), che « ravigliosa « nei « loriti " consimili e fu che del Manzoni Guerrini della un'altra fatti così E che ón verità portò rimanipolazione Sforza. 2 V. di don ne' storica nei i Promessi Sposi sono letteraria; Epistolario di il citato e commento A. del M. ; c'è Voi. Rigutini me- così, comparsi scoperta che I, n. e una e co- quel tempo accidentale, ma essa personaggi pubblicazione della ammi- addotte dir da e di all'esito Gli « personaggi per storici scoperta torno in- perchè Sposi realmente di storia mento ragiona- alle tante fatti da il che obbligatissimi scoperta, anche 1879 Agostino il : essere Promessi Guer- Ferrante osservò utile estrinseco contributo * sofistico ricavate tinte ad peso la véritable febbraio di sua à mostrare inventati, i quali furono, con non 16 per (da aggiungersi prova col titolo mondo del le par Olindo *. Quando devono une histoire une il Morandi peste, ro- nel semblables quasi essa les société la si 1630, vous eomme dell' Achillini lettera Pour al Fauriel de eroire a preso sur congois Settimanale Rassegna in les découvrir de principale caractéres les essere scoperta. donne état rispecchianti il Manzoni je presentare rap- determinato un poter idée dirai, que vous da si fosse che historiques, mans di caratteri e reale, vera dovesse esso sociali fatti verità storia una per condizioni mediante segno che questo: era da se » *. nel uno non quello della ha preso dal 77. Mestica, pag. 458. 14 INTRODUZIONE manoscritto SUO quale. tal Ch€ nel là e qua egli si se rimane alla integro estensione, sua di lare interpo- frutto di indagini fu l'anonimo del- però il racconto qual fatti dei serie lecito qualche proprie, sue la credette racconto di osservazioni e fedeltà tutta con così trovato, all'ordine come guardo riai e particolari. Pertanto, nostre è ricerche, r oper^ nella dell' propria collaboratori. del U che Manzoni cose alla prova questa più e, avendo non quello esistiti. che in air occorrenza, loro stranezza, di negarla È palese adunque tentato che di non quei / ci vende fatti Pi'omessi che dal che alcuna la per cose de' citeremo procacciar in personaggi, fede alle ab-- quali nostro realmente di cose, quelle alle più sarebbe il lettore ^ che abbiamo lucciole per si trovati Sposi, sono Introduzione. a fare lanterne con ; e e ogni decisivo, fossero per luto, vo- Una a e se testimonianze, quali, dubbi: più dubbio comodarne rac- terlo met- vittorioso. notiùafuor avuto eravamo E, alcuni di proprie, conslmili, cose ci parve ritrovati mai manoscritto, in di luce, ha sue i nostri conto rac- intera; credibili, meno riuscì tutti ed punto alla verifiche dissipò perfino e V anonimo prova più forti: biam strane mediante sul darlo dei lecito più piena fu al che è gli quando per Romanzo, il lettore non tener a dell' altro quella badi : abituarci accordargliela non abbattevamo ci passo bene nelle illuminato dell'intiero da uno dicitura indagine tale lettura stesso, nelle di secentista di o la in Or vecchio fede, negar criterio con necessario distinte nettamente due procedere a un uomo il riscontro inappuntabilmente 15 INTRODUZIONE veri, varrà Manzoni, che quale Nella resto. redazione egli contiene. di argomento del è si e tempo, topografìa dubbio storia verace; mostrò di lettori. del proprio, quale Lecco, La era dei stampa usci alla luce. e Redaelli dal alla quanto Firenze, / e Gonin, dicitura, ancora raffrontale tra fa al suo Nel la e loro da due Riccardo storia il criterio quali ai cronologia storia? della reale teatro del quella a stesso edizioni Folij. suoi ne' prete intermente direttadi (1825) *, ci viene incominciata nel pubblicò edizione da del e del capo a 1825 tre coi lumi, vo- tipi Romanzo, a fondo, linguaggio vivente soppressione e territorio del ritoccata uso uria l'opera intiera, in seconda l' immediato più dentro il Manzoni qualche nelle fa anno dalPAutore così per esprimendo Sposi sua una già rendendosi tempo 1840 vi esistenza pittura qual che il Manzoni ma la secondo con Sposi Promessi ci storia combattere non altrui, 1827, nei nel illustrata egli, mase ri- occhi dubbio Promessi terminata Guglielmini V. dov' gli appunto furono e che ciò a niente per che prevenire pensiero il e voler è sulla questo e invero E luoghi con- non di luogo, i due adunque dei anche storica * chiamati sieno il qual Glie meno lo base, o, trattandosi svolgendo? venuta Nessun prima insieme e lano, Mi- rappresentare a quello del e che della la credibilità, non somiglianti farà di ricerche sue verosimiglianza, di inventata, si veridicità, sua il Sposi nazionale veracità come tutto Promessi manoscritto, sottraendole vera, dire, della le talmente della Or per dicliiarato, Tutte nel dubbio più storia così: veduto aveva Biblioteca trovasi punto insultati a credibilità dei il Aprile 1821, depositata nella 24 della esplicitamente, dussero di per valere potè come autografa del Manzoniana questo si lettore, argomento la data porta sala il per di qualche aggiunta. 1840 e del i825 16 INTRODUZIONE che dire di casali; strade allora, dalla tornava che fu cosi da e di noi secentista, che r Il degni accettare e secentista buon et il medemo li il Manzoni di avrà Sesto, si è non che lui, lui per lembo velo al fuga, gli sposi partenza, e fatti il che entrare la madre, voi, fu solo disse e zioni piccole riveladello storico, nella a codesta chiesa donne, è ch'egli, la quelle a superabile in- un de" luochi; strappare un conta Sfinge. Rac- Cristoforo annunziata riprova di farà primo di si minaccia padre alle che Suppongo davanti si il impenetrabile l'anonimo della la parevano l' appunto, per de* luochi, il certo ma là, et il medemo alto che cioè ». arrestato punto mico dell'a- più bella la sono taciuti; bilità, responsa- Liscate, Gorgon^lq^ Maggiànico, dei veracità buon persone, talune che Pescate, rigide parole, e generaliter pensato Pescarenico, Manzoni, « farà posar ri- dettati. suoi sfuggite al proponimento nomi, Greco, della Territori] la delle si del protestato li nomi rispetti si tacerà indicando ha però monianza testi- veracità de' del parola parola sulla assumere raccomodatore ingenuo parentela, come ad viene fede crederei, quieto cuor sera una pubblica io sulla con la alla e una esistenti, adunque aperta esse per Abbondio Manzoni pure che ora credibilità, possiamo, tranquilli una ogni per che e come Data così una d' tagliano don del don un attesta allora bravi. dai ville, (Gap. I). Parlando tuttavia; corrono parte anonimo, suo il e che curato era che passeggiata appostato intera dopo sopra. quelle stradicciuole, di poco il Manzoni quella costiera, correvano di stradette e terre, di sparsa prima, di accennate terre verso la anni duecento quelle di è assicurarci per Abbondio, delle costiera quella del la sera convento necessità della potrete fermarvi 18 INTRODUZIONE il velo tutto lecito sia vi de' miei dubitare da Ma tanto. rassicurante, esteriore insomma sistema né errore sola di Il se raggiungere per al ora non di l'interesse Promessi Sposi. Non già offerte. che e mi é non stata al colla entrati mi una spero luce che vera la di nel da consultate nessuna sulla di fatto aver esser sia mai venuta provare; revoli deplo- accettanda ma giudizi qualche sfuggita, questione. esserlo; fatti, errori in cosa di senza citate sono mi di menti, e da segno a tenerlo ri- di alle prove ognuno giuste la de* lettori dei affermare delle dominio per rincalzo non dei fatti sforzi rivolge di più meritava dimostrazione rità ve- conquista^ pretensione coscienza e la relazione esauriente nuovo di aulla che degli si certo fatta ancor paressero pubblicazioni e la imparzialmente ancora che ho rimanga simpatia qualche proposito sfatando la testimonianza rendo meno e finché della mezzo zandosi avan- accordi campo; dove creare non intento, in tale però Ho ranti, perseve- che, fronte, del difetto, né poter ricevere non sincere, il risultato Lecco, curiosità, senza località qualche e tregua, per é un territorio né nò padrona lavorò presente tentarsi accon- denza corrispon- apparente larga quartiere salva si non là, o e dimostrazione con incontestata e seria superficiali, ordinate; non all' assalto all' volta risultato qua ricerche occorrono un libare Siena una per il racconto tra complete, dell' anonimo uomo qualche veduta esempio qualche a basta non di constatare particolare: pover' giungere per Dall' ? quelle che circospezioni state e arcani e rilievo. questo che opinioni Le lavora, portasse 19 INTRODUZIONE Perciò verrò frutti delle mano lungo fatte t'altro fare che minor risiede sui trovano lungi brevi Lecco di di qui, Manzoni dire operosità, e di che in eseguire Così quando bene documenti a casa, la per all'orlo sul siete di il possesso balena che un I andare, credon di dati paion un vi si magnifico interrotto, o falsa, Altre quantità così bene! fa palese castello non vi vuol e che in v'accorgete il vostro d'altre dire verà sé, trointante nel che voi vi eravate a si mancanza circostanze, Che vi piano, al quale primo che, che ; e in al costringe o dati poi aria. manca congegno che un vi per altre induzioni, sopra induzioni, volte, sopra una dell'errore strada e delle minuta cento con vate pri- vostra ignorate, quella notizia, da della passo legittime, si fabbrica s'adagiano luoghi e sospeso. si coordinano vi che notizia e sinceri, l'ultimo fare per luogo, sopra- volte quante addentellato* ingranaggio suo per d'una incerta poi r scoperta, una l' al- primo quiete e brogliati, im- indicazioni e un raffronti dei fuori ricevute da nella arrivati, forza più bello raccolte o po' un presentano dati o di Il lettore poi, vengon sopra e piego im- quanto gli affari originali, comunicazioni, territorio con si si ripetuti danaro. prima nelV e voi tutti difficoltà alla ingrosso, attinte a non a parte a del paesi chi da attinte maggior è ; e di la tut- e potuto profitto costrinse nei mino Cam- sarebbe ricerche a per mi esso sopraluoghi le o oltre per incerto, si i e percorso. maggior e archivi, che tempo, minuto. credo Infatti contermini e dal disagio ad e che me il vero, dire natura conducendolo da per e luoghi. biblioteche sa lungo, la lettore quasi il cammino agevole, con non ricerche, tutto fu che al esponendo se esame del costruito il riconoscimento uscire lì per che da lì, vi una faccia 20 INTRODUZIONE trovare la vera; spiccia, senza ognora più né intoppi, ricerche rinnovare ed possibili per un da quiete ; ma miei probabilmente esso ; se sempre riandare colla una del di qui, autorevoli di e Alludo Olate, a dell'attuale di Milano da di cui ho ; e a sì nella tutti Acquate di Magcerchia e in coloro di gnori si- ai Milano; Cartello; ai Arcivescovile, Stato, il tesoro ricevuto Chiuso, Acquate, mie delle una e nicipale Mu- parola, dati, d' indicazioni, o consiglio. In pari quanti si rivolgo modo in trovassero defraudare o di Fuori risposero di Parrochi di Lecco, ottenni rono incoraggia- al martello di guito se- topografia cortesi^ che Diocesi novano rin- in il lavoro. altri ancora, dell'antica come questi schietta e 1891 mi di che mi Treviso, completare quei ad agli archivi preposti sulla reverendi Municipi dei saggio proposito e viva del quelli di Vercurago, giànico, di Laorca, che più di di sede, o giudizi, che e a ai manchi luoghi vari giugno nell'Ateneo moltissimi sono richieste. dal tenuta instancabilmente e fino approfondire ad della gradito di di il dentro non memorie conferenza Romanzo il conforto oggetto, dappertutto Già e' è ai mente furono il sentimento riconoscenza. maggior con che teriale, ma- necessario. però modo esame dubitare a del studi, trovo a in in qualunque in affastellato nuovo un di questioni, cento su poi qualcosa Nel di teso quali, appena I intervalli ad riprendersi è superfluo, ancora cervello di necessità luoghi. insegnante bensì vi arricchiranno sui campi per la daccapo esami un fatti col e anno, diramazioni senza donde vasti: sia trovatala, questa che, anche notizia, per di quanto adesso grado di farlo, di osservazione, nessuna piccina preghiera e di poco conto viva non a lermi vo- rettifica, potesse 21 INTRODUZIONE che pur parere, valga a migliorare o correggere , , il lavoro. presente innanzi dall' intento curioso lato dello dalla Il di quella che s' Con questa licenzio delle mie povere, d'arte, dai e alle ma un più opera tal gli e tributo con- animi buona, sposi. promessi fiducia e Manzoni, di e condotto nuovo del sempre opera e questo mezzo attirare somma intitola ispirato artistico col poter, illustrativo, verso fu scandagliare spirito di speranza quale con anticipata nuova stampe coscienziose questo piccolo fatiche. scenza riconofrutto SCHEMA Prima d'intraprendere buono di fine, più alla Sposi nettamente delineati. che perchè Ma i casi di in sposi quei Romanzo. primo a un mezzo, un aspetto, riguarda mezzo quelli e il Romanzo (dal la di paratamente se- Lucia, verrà con- in diviso come carità sagace di i dalla primi di 11 otto nella narrata vicende del di Renzo, novembre, terra di natale, cui con le don stoforo; Cri- parte, e. l'altra, dal- rapimento catastrofe la finalmente e ; : frate una come son dramma di da tentativo falliti, che atto animosa matrimonio il di codardìa la e 1628) del novembre nel insieme vissuti Rodrigo; tentativo fuga 10 degli tribolate vicende giorni al 7 don entrambi primo le narra contemporaneamente È di Renzo ultimi pochi di Abbondio; il ci parte persecuzioni Sono intiero appaia parte tutto paesello pàtrio del dell' bile mira- piano, parti. prima La il principio, non la considerare quattro memoria un sarà cammino, nostro semplicità, e Promessi ne' il richiamarci sapienza per È ROMANZO DEL l' angosciata chiude. si l'atto capitoli. seconda la occorsegli nel storia nel quale, particolare giorno lasciate di le S. donne delle tino, Mara SCHEMA egli Monza, venne dalle fuggì della mani nel cugino allora quando seguente, riparò e della territorio capitoli : dal nove il presso pubblica re- al IX inclusivo. Lasciato della notte alle di Lucia monti, protezione Dieci Quarta Cristoforo. fatto suo prò del dal Don Rodrigo suo giaciglio uscita che Renzo, pubblico suo all' ultima di da venutovi potenti), per dal sciogliendo Lucia promessi. Milano l'unico mezzo nel terreno sua capa Il nnetta, stoforo Cri- padre cacciato stato nella passando ri- di Lucia. sul steso ; il notte quale del pimento, ra- all'unione ostacolo capitoli: dal Undici — padre venuto, gli appestati fatto voto il cerca (dov'era servire colmo sul era in nella Rimini — bergamasco, convalescente. e mene toglie di territorio Lucia la e Prassede. Rodrigo, partita, morte. di principali personaggi infortunio, a paese, già di pericolo due dal per inclusivo. don Lucia, Renzo, poema: lui il tetto sotto lazzeretto, i peste, ricompariscono la di lei da' suoi di donna nel la liberazione al XXVII XVIII Milano parte. A di distacco e stero mona- dell'Innominato; Milano a terza di Lucia; conseguente Ferrante dal nel conversione il secondo don di capitoli : della la andarsene per ricoverate castello la Federigo; finalmente ; e nella qui il rapimento e dell'Innominato; opera dei donne, lei nel da l'Autore sicuro, Signora: passata notte del in Renzo ci riconduce parte da giustizia, Sono — nel ; e Bergamasco, veneta. XVII Milano a 23 ROMANZO DEL al XXVIII XXXVIII. E nello per romanza musicò io credo della slancio poco che non che si sua espressamente a su per beato dimenticando gioia mettesse Petrella quel in Renzo cantare parole lui: del momento, dov' quella era, bella Ghislanzoni 24 SCHEMA Ai laghi nostri Alle argentei, natie Donde pendici, il Là.... Quale il saprà nelle * SLANZONI. poi nostre 1 Promessi affanni il se aspetta. pia eterno santo fosse lettore, ci nelja Gli lacrime, felici. che rito In in partimmo Ritornerem E ROMANZO DEL ci chiesetta, giubilo cangerà.^ paesello voglia e la pia seguire lo chiesetta, pazientemente ricerche. Sposi, melodramma in quattro atti di A. Ghi- 26 ALLA il Tra il e Resegone di sale con Resegone, poggi il o in valloncelli, in l'ossatura de' due acque descrizione Il scende « di « rano « nezza * » Il s' si e ; al Manzoni della città. Il monte * questo apparisca non che sul 2 lago è nome si eleva tra di Cariate. Stoppani. Il Bel La Paese, valle e di destra, Acquate, al davanti a di Bevazzo, moreggia ru- lazzo pa- mezzogiorno rinserrato in le dipendenze del quelle del cima App. tutti da carte, i torrenti sua di spumeggia conosciuto nelle pari fì- con affluente tra e selli pae- si lavo- seta dalla sbocca e escavazione (Resegone) Erna Con che Bione, profonda una Galeotto, san settentrione a d' acque copia gran e più incessante la Olate tra del case, e quasi giù il Valle, Malavedo, e lago nella è radici romore Grigna, rapido e con il viene della ingrossa profondo passa che GaldonCy in rompe che vigne, e nel tato acciden- accennati le il ferro getta e ste dell'acque. Que- la fra « questa si Gerendone, abbondanza pari con Lecco. Arlènico) tra ispianate, secondp torrenti Prato che piano un costa la e di due terreno un in e campi, officine, dove cento è circuendo Laorca, Giovanni, è lago il lavoro e manzoniana. (Pomerio, San monti, rasentando e al erte grossi settentrionale, e ivi i tre sono Martino ed costiera consta casali; continuo; e Martino san queìVampia Martino, san il monte, sente e vicina lento pendio un che ville, di più La il monte adagia si terre, di distinte. zone * PAESETTO DEL il lago, e Magnòdeno sparsa il RICERCA più e alta Ser. gli scrittori,quantunque del contrafforte quel Bione (Magnò- Pizzo Galavesa, è III. il Pizzo. e gone, Rese- propende PROMESSI DEI deno) mormora e Germanedo in Belledo e si l'Adda dove pie della a , quel punto si Passiamo in ora costiera, dei uno promessi renico, Pesca- che lago; in per è detto mente complessiva- e * i rassegna quali è paesi sulla sparsi sicuramente la patria dei sposi. Sulla dei patria dati questi È della Abbondio di stiera co- curato era nominato (Gap. I.)e l'In- sopra, alla arrivati Sono gli domandò: curazie o don accennate terre ci Romanzo storici: e parrocchie Infatti il sposi topografici Lecco. delle promessi delle una di d'una di sotto Pescarenico, • 1. di al getta e Cariate. di offre Rovinata', riallarga di lago 27 SPOSI rocchia? par- sua (Gap. XXX.) * Per € chi « si chiama « ridotto « sopra Germanedo, « sopra uno « mucchio « tutto « sempre « notte, « cielo, in « stessa «di chiesuola, sulla che colossale rovina, spenti lumicino quasi spiando, al piano, penetra territorio « messa d^una vulcano? I. di con fino al di entro Lecco, magnifica vista. perenne chi — gran del lago. Di esercita miracolo. le Di stelle in del al seno giorno, dovunque monti, che fino è la alPocchio incoronano il voglia salirvi, colla Stoppani. è che sguardo,. dappertutto, de' " d'un un veglia si affaccia invitando, Edificata acquazzone pare salita morena), una anche là il diadema di Bione. i lumi, timido cappelletta,che bianca « tutti Rovinata della ogni cui tabernacolo minaccioso ciglio chiesuola rapina, quella sono del che dirò mezz^ora una (pel geologo su Lecco, vecchio sinistra dal sporge di un circa sponda roccioso quando il a di sfasciume nuova fondo chi scoglio, una «monte, « fresco Rovinata della Madonna di il territorio conoscesse non Che cosa pro- è un 28 È pia 2. cioè su, volte. in Pescarenico, don Domani io correndo, storta domanda Agnese 3. È andar giacché due al miglia, se tato. aspetil colloquio donne: n'andò se quella viottola successivo giorno voi, già al al convento, distante ne sentivano il vento con- *. dal distante miglia esse non uscito Cristoforo? padre due forse E Andrete : di alle disse Il VII.) Rehzo a parlare per il frate (Gap. sassosa e convento dopo saltelloni, già per quasi e più dov'era giorno quassù..., verrò non casetta stesso Rodrigo, suo in più dice lo ce dal uscì alla salire per (Gap. IV.) Quello con il Manzoni Cristoforo padre sia Che Pescarenico. il monte, verso Il di su PAESETTO DEL RICERCA ALLA convento : di là forse coraggio, in quel giorno. (Gap. III.) Chiuso, Barco promessi Barco il lettore paese di mai curazia. esclusione che Maggianico lui si paese s Dove fa poi se fa quell'Alessio, menzione come degli sposi. Prendo non l'antecedente. c'è eh' P indicazione esso non Maggianico nel Ghiuso, come di con del di di stione que- questo riservata è, V al quanto e e fu non esplicita Agnese; persona me, la parte Abitava Romanzo. cugino dei patria Manzoniano; contro ne sia parte teatro' soggiungere da procedimento qual nel Sta anche Nel vedrà Chiuso è da Barco paesi rivieraschi, distanze. studio la cercare lasciata Maggianico, e delle a i tra sposi di V idea dunque monte A Maggianico. e dice Capitolo e di estranea al Agnese alla s' intenda , in citato DEI figlia,un di proprio in paese, un (Gap. XXVI.) Poi quando dir 29 SPOSI proposito, Alessio dire a di uomo PROMESSI parente, un come rebbe sa- che, a voler Maggianico: di proposito non e' é. uomo giunse la prima volta lettera di Renzo, Mondella una a casa Agnese trottò a Maggianico, e se la fece leggere e spiegare da suo queir Alessio cugino: (Gap. XXVII.) la qual espressione trottò a Maggianico ci fa troppo bene si toccavano. che i due sentire paesi non la costiera Resta da percorrere ora dagli altri lati;ma prima è necessario premettere una parola per sul Lombardo. Ifiglio migliaa Le in questa suoi di l'anonimo cui è com' storia, sono, si riferisce secentista quelle de' naturale, fine, tempi, e, se parla di paesi al di qua del condi Milano. Gli Statuti quelle usate nel ducato del Lecco miglio è di da scolpito in pietra campione Milano. braccia 3000 Brachia lignamine signatum che sanciscono 1534 tria nel del il secondo legname ad milia la misura Broletto di nuovo veterem passum de majorem nec minorem, vlz. mezanum, in lapide qui est in Broletto Cómnovo * Mediolani miliarium unum. f aduni munis non Il , Cantù a ci fa 3000 braccia degli del che sapere statuti da miglio milanese cosi legname, di criminali milanese braccio il era equivale fissato dal cap. 161 Milano; che scolpito in il una campione lapide del t ^ Statuta Criminalia Typographia liarii, Pag. Federici 55. Communitatis Agnelli. M. DC. Leucù LXIX. Mediolani. De natura Ex mi- 30 ALLA Broletto nuovo, r identità r due applicazione, di metri a delle uniformarsi smarrita; ora equivale tanto che il che e 1784. misure, agli PAESETTO DEL RICERCA *). Ritenuta nese mila- ciò con andremo non l'anonimo statuti miglio errati nel- intendesse di Milano, quanto di quelli a Lecco. Castello. nord-est A nel di Lecco, di un' centro di Castello. paese che questo affatto che dei Pescarenico da ciò è non che merito andare a *? Milano * V. ad dista Ma e il es. il e, quale suo CantC, Como e era Voi. il suo I. sciaiuolo, pe- faceva a del molti: torno ri- cosa a nico, Pescare- convento^ Dio lì, volle, prima era intanto Territorio» con buon suo del la ora una il lettore Milano piazzetta giacché il fare baroccio buon' di monastero narra conduttore vedere casa, (Cap. XVIIL) ; di sulla suo dal da on smontò il del e Il Manzoni Arrivar andare renda ne cazioni indi- mezzo. figlia, per settimana Pescarenico. Agnese lasciò Castello e * paesetto profittò, come cortesia ogni modo: la paesetto, suo che questo che partì lasciata della rammenta, a di del chilometro Agnese aveva al fino corsa territorio, tutto. dove Monza, locale dire un appena volta Quella senza^ sposi, del servare os- appunto, complesso il colorito formano promessi quel di castello matrice a Galdone, escluderlo per chiesa il e strade, giace il grosso l'antico paese, e corrisponde non di rete Basterebbe di Lecco, rocca o ampia tra* il Gerenzone ve di frate benefattore di Pag. lago. già partito alla 201. ; volta di Rimini. che Agnese aveva di già coir intento non perchè circostanza Questa Castello. di Agnese, meta la stato ponte, doveva voltare a una Mi pare strada diametralmente al paresse tanto, i parte che i col che con non lettore una sarebbe ce sia di lui; derando Consi- nel racconto, troveremo parte senza, questi: e sono ancor argomento comodamente. compariscono sua. guizzi fuggevoli, questo se dere prenalla lo dica que' suoi e senza nome sola questi paesi fosse opposta di è; far da del S. Martino sottigliezza,tal che nominati non falde il Manzoni uno Castello paesi proprio forza Pescarenico altro potremo ne a verso che sua passato il appena sinistra verso Lecco: destra più direttamente, ma sulla essa, prendere per al convento, era di alcuno Se Pescarenico per avrebbe paesi posti alle tutti i compreso preso Pescarenico semplicemente ramente chia- lì emerge era presentarsi strada. di escludere . quel giacché Da 31 SPOSI PROMESSI DEI 1. Il paesello dei promessi sposi. 2. Il paesello dell'inganno di Agnese: vengo da. un e nominò paesetto vicino. (Cap. Vili.) la parrocchia dov' era di don drigo; Ro3. Il paese perchè verrei ad acquistare nella mia cura il signor marchese, dice don come un compadrone Ano Abbondio. a (Cap. XXXVIII.) E questo prova .. . contraria, potrebbe anche supporsi l'identico col- r antecedente. 4. Il paesetto 5. Il paese del dov' perchè quella parlare al cardinale cui I sono: era indicati era la nato; parrocchia dell' Innomi- tal mattina il curato arrivò, a nome, e chiese della parrocchia, dell* innominato. il castello paesi sarto. di in (Cap. XXVI.) oltre al borgo di Lecco, 32 ALLA RICERCA 6. Pescarenico. 7. Maggianico. 8. Castello. 9. Chiuso. Otto o è paesi nove miglio, mezzo chiamato e' è Castello, due s* incrociati dove sul quasi e • distinti. Castello e nelle parole: queste con determinati ben al lettore presentato Romanzo, PAESETTO DEL ultime Sopra Lecco fianco dell* luogo detto un strade del pagine forse altro un paese Canterelli, Credete che voi .... alle davanti dissimulatrice, e il Lecco, che ricciuola o che Lecco, le di di termine antecedenti è Castello altro un né conseguenza s'era' anche sarebbe a usare già non a costiera, ai quali riferito paesetto necessità si alluda rispejtto a il quale riferimento? agli altri paesetti della ma Castello le pesa, parole tempo altra* ter- logica espressione questa capitoli se che codesto Lecco Resta nei quali ragioni il Manzoni, qui per e da ? Da ? città, con qualunque come e pari villaggio del territorio costrutto, indotto alla al diventare a paese subordinato, è ne un nominato che borgo corta ac- altro un prima Lecco quel gran e chiamato sarebbe locuzione s' incamminava già Manzoni del di capoluogo, a così manzoniana, quella riferirla lecito sia paese dell' arte ragioni il racconto; loro, è non di Renzo e per Lucia. Rancio. settentridne A renzone e solatio falde il paesetto non (e alle di colle meno strade di Castello, del Rancio. di quattro di san sulla destra Martino, Rancio chilometri, quei tempi, anche si dista sono più), del Gè- eleva dal m. in a vento con- 4000 luogo 34 PAESETTO DEL RICERCA ALLA Laorca. 4 il cammino Proseguendo dalla destra, eh' è la sua aperta, e quale del che occupandoci Laorca. dove da a miglia Tutte la che sono contrasta troppo colle l' anonimo, sposi al convento.' L'aspetto del paese, che ch'era casa chiesa nulla al la distanza Laorca anche strette viuzze scita. riu- sua distanze delle strade che doveva c'erano, secondo per parte il presente gran miglia. Da tre e di da allora, della citata visita pastorale si rileva di carta italiano, precisa della possibilità la nel Voi. XXVI la distanza risponde di 4250 sulla prese in quale la condizione è Lecco con dere ve- più, le forse e prospetto delle diverse un del Borromeo, il che cu- dì- una minore n©n militare riconosce apparisce (sic)a si distanze secondo Lecco, è Pescarenico 700 metri di circa geograjHco lavoro da da più breve, dettagliatissima, dalla Inoltre Laorca, o non milanesi. queste dell'Istituto a più alla delle residenze stanza, presa per cioè metri, supera due e e verremo grotta, ha bella più ridente parlar poi, parrocchiali raziali,arriveremo una strada Gerenzone, dall'altra parte S. Giovanni lasciando Castagna, del monte a a renico Pesca- maggiore, essere due forse miglia, che dal paesetto dei promessi non a dall' Orca è ridente, rampe o a toresco, pit- ma scalini,non paesetto dei promessi sposi, la e lungo la strada, colla chiesa in fondo. del parroco Tanto più che l'attuale conto, parrocchiale è posteriore all'epoca del racallineato rimontando all'anno 1691, come V risulta da DEI da un'iscrizione che il paese, faccia ad la chiesa e (stupendo Ma' tra questo del Resegone, sina, dove Albano, viene il rientra del è che per lattiti stapaese dipendenza una della Valsàs- di quell'am- deposito dei tre grossi può esser paesello degli sposi non in tanto dal perchè su, pia in di Martino, san l'estensione cessare a che pendono quasi all'imboccatura pia costiera formata Ora cui alle falde il monte e poggio, un monte, vedersi) a antica Finalmente,questo secoli. Gerenzone a del di grotta, da guisa a sul la roccia presso formate posto scoperta; poco essa largo tratto è 35 SPOSI sussiste, è isolata,in cima ancora sopra PROMESSI del su renti. torlocato col- paesello degli sposi, discosto da questo forse tre miglia (Capitolo V) c'era il palazzotto di don Rodrigo, e questo sorgeva sulla rilevata quella costiera. d'uno cima de' poggi ond'è cosi Manca e sparsa evidentemente ogni possibile spazio. altre Delle è non parlare, a né furono non sono per quella voltata Agnese, Poiché qui Parlo siamo su di detta prima Sposi, va su la Prato ciò, che per parrocchiali, e significativa di molto via Promessi in capo piedi per fare strada stmda vedo. altro non spalle con quella strada, dalla Mala residenze venuti due il Gerenzone, disposte lungo ponte. rapporto avere se mai di il passato La può terre Arlènico, Castione, come Valle, piccole del Sposi. al remo ponte, ci ferme- un'osservazione che dal di Lecco ponte, o presso Galeotto,e diritta fino al di fatto questo Galdone, ora e via mena che Agnese. più precisamente il ponte, Promessi appunto f f 36 ALLA strada, col dal * strada manca quel antecedenti quella è parrocchia.) o indicazione c'era, 1821, dove a Sul da che questo a gere delVAdda, dovevano di scese a piedi adunque che da al carretta, due le al punto i pescivendoli Promessi che quella datato pubblico ebbe e a essere dovevano iO tutto suo naturale più o la strada strada fare 1860. i sotto la giun-- il ponte fardello, di restavano 82). Anche ^Aprile 1872^ Vanno le che miglia Sposi il dove per passato preso samente. diver- divideva si tugurio, trovato poteva non 1) Registro aperte fare aveva via per altra trovò suo del autografa narrata autogr. Foglio viaggio. (Redaz. andare al non servazione all'os- sottopongo è loro, cioè quando casa cominciò si Agnese per ma cosa la punto di Olate, stata Belledo, redazione se tempi ai fosse (anòhe in Ora prendere meta la altre Memorie 1800. conveniva sua lettore conduceva che quella la ad ritengo, come stesse esi- questa a scovarne. qual proposito Quando strada del di le che che fatto prima che ricaverebbe ne apposta accadde mi se pubblico dire punto dal la al aperta anzi 1628; contrario del dì pensata sempre vuol non Germanedo; Acquate, Visconti fu qualora o Azzone una che non Pescarenico, per soltanto chiaro è Agnese, imbocca registri del Municipio in non strada V ho nuativa conti- quasi Dai Aperta registro: via Questa antica. nell'anno argomento non sulla 1820, il che già un però Lecco, a trovo del prima che molto non Lecco va Scola. ora rettifilo,in linea deviazione ponte fattura Manzoni, a ponte, improvvisa che così tirata PAE.SflTTO DEL villa bellissima alla di RICERCA del che il Manzoni di farla Galeotto; si deva divi- pescivendoli; il titolo : Strade e DEI di l'averle deviare che ve poi fatto Pescarenico, la richiamasse, fa della per motivo che congetturare ricerche persuadersi a altro alcun mi linea questa senza mediante stesso, 37 SPOSI abbandonare a Manzoni venuto PROMESSI il posteriori, sia inesistenza di quella strada. Sermanedo. Galleggiano Olate, Acquate, Giovanni, San Germanedo 1750 è all' metri alla addossato su le per sue sposi. dell'abitato, è esso, nel era la per sposi che Ed (portam), chialem Questa casa Da della la per fatta slam che è che casa Ecclesice chiesa ha citata visitatio è canonica parrocchiale, Germanedo, aditus altra congiunta scendendo chiesa da i alter q.m paro- Reg. porta, che alla chiesa parisce ap- alla chiesa. domum (Lecco. poveri Leuci, Ecclesia patet ad dai schizzo uno Plebis e aperta, inseguiti congiunta verso ad Vi strada o Hàbet contiguam. un' la tra Ora dei rispetto si cacciarono Menico. che distribuzione scompigliata, con delle cerchiamo. sposi riconferma: quam noi Bione, paesetto chiesa della mose fa- all'idea la più, che paesello parte del interstizio sera : delle torrente certo per quella un e dal spingono fatai" campana, la eccone si promessi quella Agnese topografico da parroco della con questo quel dei in rintocchi di posizione altra paese dove l' aspetto diviso ci Ma la e ben del casa metà corrisponde ragionevolmente altro non la quale del non promessi convento anche montagna, fauci case, noi né incirca; esclusioni Germanedo. e dal distante miglia. Inoltre due delle sul naufragio ancora XXVII.) mette nella stessa. ponente, tro- 38 ALLA alle viamo, r falde Belledo Ma si recasse fatto ne dall' navate, pane, mentre aveva che rimontano la di tutte Al continuativa colla la piazza, l'aspetto e laggiù la che per sepolta che alla da ci ha ci del condotto a linea in più, riva una a fonda, pro- Infine, disteso in stessa gran patibilità, incom- conclusione una ora come Gerenzone. quella crea di topografico di paese, del po(^. e' é dove precipita il tra chiesa, Per rumoreggia paese, canonica casa disegno un chiesa disposizione bene destra, a del gativa ne- Germanedo. Vogliamo fu congiunta netto giardi- un particolarità vedremo la è essa piazza alle a posizione sua sulla il torrente, lungo la la vista Abbondio Ma corrisponde non con arcivescovile. alla 1856. chiesa, facciata visita furono Presentemente come ne le campane e della appare davanti e parte come citata Rancio, era non al per rispondono don Giovanni della ha non di tempo San l'antica. manzoniano; racconto né tre cam'- le navi numero Abbondio, di cinque 1829, parrocchiale cisivo, de- chiesa Abbondio nel non sarebbe di don fòro casa ed che cose di chiesa l'abside davanti; casette, e Castagna, che ricchezza chiesa per dietro posta alla (v. Gap. Vili) perchè don né presente, case l' ampia la avere coli' attuale quella Belledo. mai. argomento essere vecchia Giovanni San dell' ; alla fu Giovanni un la due aggiunte a crearsi dal di gruppo parrocchia San a nel precipiti un anche Q-iovanni alla Castagna. San Chi Magnòdeno, che altra ; né PAESETTO DEL del è non suir una RICERCA notare una clie Francesca appartiene nella chiesa S. Giovanni donna Manzona, agli antenati di del nostro. di tere, let- PROMESSI DEI SPOSI Acquate. sul Rimangono è Acquate del 1891 per don alle tei-ritorio, Abbondio, e del dipendenza le strade conduce a figura d'un case, del Olate, fin posto quale e è antecedente dall'origine situato costruito biancheggia ospizio un preser^ta in-esenta quadrilatero. ha secolo 11 paese ed sima antichis- anime; 1200; del metà montane, ascese pie' al "nell'ottobre ciie più e rimonta parroco. fitte di a 1700 alla istituito vecchi, parrocchia, un'estesa arrivava nel di Olate competitori: Acquate. e a soli due terreno sotto dove minciano co- inti-eccio un sopra la la strada planimetricamente un tipiano, alclie la 40 RICERCA ALLA la circostanza Ora, la di presidenza del di d'un che e non diminutivo quel la per più Un de' patria chi obbliga discesa. espressamente che contenuto entratici in contraria « troverà se non mento " ziose « in « cuno « e « prendere su Lucia o in su casetta tutto « ci « non « doci senza ad giù; di né sommato, sarà non venuto in la quando che di personaggi posta cima, né sor- a dovuto pel gironzano dall'alto fuori ai piedi d'un su Renzo andare mai Lucia, al- che mai abbiano discendere^ giace minu- Agnese, che dell'Autore giaci- Nelle per i bravi in recisa il Fumagalli, sito di riverbero, come disagio. a suoi che volta supposizione dice non sia una molto de' l'impressione l'intenzione Acquate, ; ma a dica promessi allusione dice che Manzoni declivio. un teatro, vedono la « del in o è altra il lago, affermazione al paese «basso; non loro attorno si tazioni, suoi ; non « de' discendesse paese, « il movimenti il curato, «andare che giustamente su dei girano spesso del parte Sposi, alcuna monte, spazio con di terreno, pianura con alcun' descrizioni salisse dalla osserva un questo paesello c'è neppure « Non cinto si senso,» c'è «non dalla i Promessi testa Giacché, «questo il e suadere, per- quell'essere elevazione uscirne un'immediata tutto non usa in consiste un' sopra voglia per promessi. ostacolo grave adagiato paese suoi a l'Autore che paesello, crea conciliabile troppo pare ci non se cose, finisce locale, che vecchi in assoluto, valore colorito certo di sona per- menzione fatta importante, insieme di argomento un anche paese questo nella investita pia antica, ed vasta cura il trovarsi ; tutto un altro un'opera come documenti darà d'una parroco, Acquate PAESETTO DEL ma ; e una delle per ; in al abicui pianura io credo però, portanmorèna del 44 la di dispensa. cucina la Ecclesiam, estprope locis cella vinaria conservandas Un'ultima osservazione. parrocchia di persona Abbondio tutti Promessi alla alla stretta di Lucia di Renzo è del casa un in di e della ne' esclusione di patria parte computato la questo di paesetto clero raccoglie Lucia, per cola pic- nella sola altri chiesa testabilmente incon- c'era della anche Concezione, della registri gregati se- all'azione, ma Acquate diutori, coa- così supporre estranei in nella di presenza negativamente, Ma quella vicina così, : Sposi descritta trova si completamente e cappellania, E ad superiori il impossibile esclusa. si clausum cubiculis, Tutto sposi sarebbe da nei degli don che che maxime sacristia. super una detto, promptuario In tribus cum tot atrium et la Paroehialis quae primis necessarias. coquinam, resta in è si Domus conjunctum, res autem, uno Hahet e salotto, come contigua, eique distinguitur. cum chiesa. cantina uh quali, Aveva la superiore della sacristia SPOSI cosa. salottino, delle una PR. tutt'altra un piano stanze, DEI era che nel E tre e sopra Acquate null'altro terreno PAESETTO DEL canonica La a RICERCA ALLA visita sieme in- cappellano. esclusione, dilenmia: o la aria. patria siam 0 nuti perveè di Olate Renzo la e OLATE PAESETTO IL Il paese. dei mi nella fosse dato di canonica dei uno poco, alterazione qualche di paesetto virtù per di poiché Ma Lucia, anche sé, a e dalla casa la Sarà lettore il tempi, di quel dì di vero don di é scrivente un onta fantasia in bondio, Ab- ogni mai caro lato vo- setto, pae- seguirlo ' altro poco e per la dell'analisi. strada paziente cende vi- sibile impos- ad Agnese, magica le riflettendo e coi di zione disposi- tutte luogo, quel lo il legge, mente dalla bacchetta di mi paesello. in nemmen contenti si loro vagheggiato tanto lettore. alla d'jin- chi notare sopravvenuta Renzo, redazione forza chiesa intorno riconosca non La trasportare facendogli e guardando che, — — per dalla nel promessi dei di come ricondurgli luoghi, Le parroco. Stoppani. tratto, contenuta Olate, del Sposi. d'un piazzetta SPOSI orti e dello Promessi che vorrei PROMESSI casa Un'opinione — autografa canto, chiesa, Piazza, — campane. Io DEI delle zioni dimostra- un 44 la di dispensa. cucina la Ecclesiam, estprope locis della sacristia cella cum autem, coquinam, uno Un'ultima di persona degli nei tutti Sposi Promessi cappellania, alla di alla stretta patria di Lucia di quella vicina così, è del casa un di e della ne' esclusione Renzo la chiesa registri diutori, coa- così gregati se- all'azione, c'era della testabilmente incon- anche Concezione, della visita sieme in- cappellano. dilenmia: per sola ma Acquate questo paesetto nella supporre esclusione, Lucia, cola pic- altri estranei in nella di presenza in di clero negativamente, Ma descritta trova : completamente e esclusa. E parte computato raccoglie impossibile sarebbe da si ad superiori il si sposi Abbondio don che che clausura cubiculis, Tutto osservazione. parrocchia una maxime sacristia. super resta detto, promptuario In tribus cum tot atrium et è la Parochialis quae primis necessarias. res si Domus conjunctum, vinaria eonservandas in e salotto, come contigua, Aveva cantina un quali, chiesa. Habet distinguitur. la superiore eique SPOSI cosa. salottino, delle una PR. tutt'altra un piano stanze, DEI era che nel E tre e sopra Acquate null'altro terreno PAESETTO DEL canonica La a RICERCA ALLA o la aria. patria slam 0 nuti perveè di Olate Renzo la e OLATE IL Il PAESETTO paese. Piazza, — campane. dei nella di dei uno poco, alterazione qualche di paesetto lettore. virtù per si di poiché Ma di in Lucia, anche e dalla casa la Sarà ad don di é di di il vero di quel un onta tempi, scrivente lettore bondio, Ab- ogni mai caro lato vo- setto, pae- seguirlo ' altro poco e per dell'analisi. la strada paziente cende vi- sibile impos- fantasia in le riflettendo e Agnese, magica zione disposi- tutte coi di lo il legge, luogo, quel dalla bacchetta mi mente sé, a d'jin- chi paesello. loro nemmen contenti redazione forza notare alla vagheggiato tanto La chiesa sopravvenuta Renzo, — — trasportare intorno riconosca non Le parroco. per facendogli e guardando che, come dalla nel promessi del Stoppani. ricondurgli luoghi, dei di contenuta Olate, orti e tratto, dato piazzetta canonica casa SPOSI S^osi. d'un fosse mi PROMESSI delio Promessi che vorrei canto, chiesa, Un'opinione — autografa Io DEI delle zioni dimostra- un 46 PAESETTO IL OLATE • il Presento al e il tra primo direm dai Olate, tratto del di Censo il secondo e coetanei, perciò di ufficio R. SPOSI • tipo del paese esistenti condotti PROMESSI DEI al così, Lecco, del quarto segni di- secolo, romanzo zoniano, man- j È Olate del estreme la Tutta anime Albano, monte però ma ; sul situato paesettino un tutto cura in conta non principio del secondo il Tadino Chi al Olate lembo destra, mette dopo sulla capo è piazza il verso e da viene angolo, la rasenta da retto nord parrocchiale, casa di cinta muro in fronte linea del della chiesa, lo principio di sopra di non essendone spazio cui esso fa e non due chiusa è da dato finestre e la che Bonaclie un ni, Giovan- San ; 4.^ dalla però qualche della con quella stante di- passo il segnerebbe però stretta avere da facciata La quale l'una Quella essa, di l'altra una di strada strada con angolo l'una a della piantata tra la a la Olate-Bonacina stradetta, una tagliata a con di facciata strada detta strada ad dalla ; 3.^ chi. fuo- sull'antecedente parrocchiale. parroco ; e edificio, alla fino sud 25 paese, un'altra casca che conduce in continuazione e chiesa casa presto a parallela della e anime, chiesa. del e 2.** da monte; Giovanni, San chiesa 260 case, strada gistri re- prendendo alla davanti 1."* dalla : le tra cento dai sulla paesetto; passi piazza segnata seguitando, cina cento un alle clive. ac- sette come sbocca del o contava non Acquate, estremo XVII, appena il paese da viene sei un secolo gone, Rese- leggermente e che arcivescovili, arrivava e del propaggine pianura, radicai le presso che viene ben facciata l'uscio, sull'altra. Basta di e OlATE ^J: 48 OLATE Anche e parte è resta che la esistenza di casa. di della di strada quella parte. che si è Giovanni San fatti,del In -alla unito afferma di don salotto, piano e di la aveva cucina. sopra alla scala, di fianco dagli dove coi sposi dove don Ma resta esclusa locali. Or bene. riscontra a un cantina e Il andito, alla di due un stalla; nel due che stanne chiuse, questo salotto e dice e piano e preso sor- l'altra e nel quella venne gridò visita terra la : un più aiuto. possibilità d'altri la della di casa andito, un testimoni, si piano la che detto Abbondio sopraluogo Olate, nel da secondo rammentare don per stessa si est ; del ha da Abbondio interna, non è parla ci egli la di corresse terreno a Ora strada c'è, est ci manzoniano Abbondio fors'anche e • * L'anonimo porta nella soltanto orto che semplicemente alla fosse conjunctum casa, necessità la con allora primo sulla quel lato della non che dà certamente quel lato, anche quando Giovanni: San della che davanti avanti più di lato per che, rasentando congìungesse si casa, supporre piazza da parole, esistenza quello consisteva spazio viridarium altro un libero trione, setten- queste la non spazio stradicciuola una se di viridarium Con da e lasciata uno Questo prolungazione in fosse è est affermata di porta principale quoque dorrìus. secondario, secondo, piazza: alla lato annesso, parte davanti ; alterum maiorem dal È conjunctum uscio ; né casa dalla è orto implicitamente altro SPOSI ingresso orto un septentrionali primo, PROMESSI riconferma. sua Domui casa. anteportam est un casa secondo un della a quivi la trova dice, alla si DEI dell'antico l'esistenza ponente vi PAESETTO IL della cucina, pastorale casa oltre superiore, nonica, ca- alla due OLATE stanne la e legnaia. Eeclesiam, atrium et. duo, Da alla indice un la tempo Volati di prima di de Olate che fu fuor alquanto navata, una maggiore. luogo nella della vecchia sagrestia pastorale era de ampia, perfectionem Sacristiae sunt In in eadem tructam G. aditus BlNDONI. unam dal lato oltre dante, riguar- sinistra a haec in a aitarla duo veterem, e si entra della visita perfettamente non vi unica fvontispiiio portam Sacristia alteram... parte il campanile quale al tempo e chiesina Viceparochialis'na ostia zogiorno, mez- del al nondum sa- vero septentrionalis respicit cappellam cappella sacristiam destra a presenti constructa, hujus di chiesa laterali conduce meridionali reducta, una e paralleli bella altari fabbricata, haec ostium Ecclesiae la Ecclesia parte a unam, lato nuova una sagrestia; appena Habet constat... che nuova, Ecclesia compiuta. tis porta rimasto 1427, dal della è questo, una è quello dell'antica. due a che questi avanzi da Olate con Presso c'è nel di et Valeriae, all'anno l'asse da spostato curata piccola cappella e che parrocchiale La a d'uso; Vitalis campanile, un'altra loro, apparisce tra il presso poco Ecclesia si vede rimonterebbe nonché ora 1608. però si rileva ricostruita titulo SS. sub Pieve della pastorale, stata era chiesetta sagrestia opposto, chiese delle quell'anno evecta novo campanile, antica eubicula chiesa. catalogo o chiesa Dell'anteriore il autem superius ; eellam coquinam, registri 'della visita nei Lecco che aulam, Habet lignarium. passiamo E distinguitur. locis stabulum et 49 SPOSI Viceparochialis estprope Domus clausum, parvum PROMESSI DEI tot maxime Ea vinarlam, di PAESETTO IL maiorem,,. alteram est Tria malori.... connumerata hinc ad sunt, unde inde de ex- novo patet, 4 50 È veniva la sempre chiesa cui a diede che e dei dolori entrarono buona Agnese d'inusitato giorno Dal dolce Sulle C'è i nostri sposi decorazioni il tutto delle devono secolo due Grossi. * Il Barbini. quanto posteriori alla chiesa, che e dei e Lido, mi C. da VI, a può cendiati in- parere, metà cappelle del. stesse, in oblongae è presente e allora presentava probabilmente Cappuccini annotati al mentre e gli affreschi *; duae che molte a perchè prima le forse * maggiore nuovo a finestre, fenestrae Convento 1874. l'aitar " a della oltre esempio, rimessi ; e chiesa, questa laterali, che Ulrico pubblicati ad separi. non 1783 aspetto. Molto * quella rispose uom nel frontispitio Ecelesiae; t'altro V fulmine ben facciata lunghe : " decimosettimo poi la loro con cari; in cosa videro un essere promessi stola; e miglioramenti, cappelle cenda vi- sovrappose. Iddio, qualche apparato, da e questa dura i due ognun della congiunse non e suo ei proferi solenni altro per la le parola: i lembi Benedicendo, che rato, acco- altari, fulgidi quel entrambi, destre congiunte Quel codesti irrevocabile i detti ed splendore. pastor chiesti La E di pie ; a quella è fine trionfale, si trionfo, dopo battaglie, sicurezza con cia Lu- la ; carcere; alla cessata delle e in del e tutte tenero rivedere poi dove, fra dove ; dove Signore così addio rapimento quella chiesa, del composta un doveva del angoscie più SPOSI chiesetta soave le lodi cantare a PROMESSI DEI quella dunque questa vedeva PAESETTO IL OLATE questa di tut- muta- 38. Pescarenico, Antonio Documenti Balbiani. — diti ine- Milano. OLATE zioiie è fu altro del atrium, administrando quod di esistenza sagrestano. al al presente 1628, lo da quella al di zelloni non il che ; e doveva una era nato, ogni vi un la pareti, e spazzava die pavimentum quoque Octaoo etiam saepe ab le campane, ragione, di criterio quante Olate fossero le — di in erano, ? E badate, più o Rispondano Campanae Acquate, di ibi chiesa la frequente tempo, due me suni sono ce vere pol- ragnateli. dai mundatur, laqueav et lo I servir fatte sapreste sul tutta con e pur assunto il vostro che per chè Per- la scopis si che questo meno Abbondio. si domanderà, — campane contro leone, purgatur. telis Ma — se gnava disimpe- pulvis exeutitur, aparietibus aranearum di lo volta tica, an- quale, cuor don di alla e scopava sbatteva dalle simo benis- giù bal- 11 vero, Ambrogio giorni, che otto occupato cappelletta lui, di il opera poteva aperta. chiesa che dire so sono corse alla ^del la Ambrogio attuali con suna Nes- chiesa alla Ambrogio onor a nella bene per io però, escluda tuttora nemmen dovere suo che sagrestano, mettere porticina per possit. settentrione, dove legno per ne- esse quadrilatero del stibolo, ve- vestibulum, dormiva domicilio ; giunge con- Ecclesiam addossato cappelle a che alcun neque nessuna spazio 1767 1' amministrazione usui dove le due se servire scaletta affermi, Ma posteriore porticus, sagrestia, al mai est ante quel bugigattolo della lato fu per Baptismo che parola ci coperto, teda neqtie 1765 parroco. non Nullum Battesimo. dal del casa luogo 51 SPOSI quell'adiacenza chiesa questa a né dal alla PROMESSI restauro un costruita chiesa Davanti DEI in allora la que PAESETTO avvenuta forse e IL voi dire di campanile va in aria, se — i rilievi duae, della sonorae visita rale: pasto- atque inter 52 concordes sese e da quando Sposi, almeno vide ne la mezzana in là di volta tre. più si più mostra una studiato sia di ricondurre allo teatro suo scelta nell'epoca veramente erano risale non ci del locali Manzoni, dei Promessi più piccola J^anzoni il buona gettata nel 1810, fu particolare co^idizioni quale nel il come che disegno grossa la e Questo le stato più La 1789, 1688. il di due, notare a concepiva nel del è Ed SPOSI sono campane intonate. bene voce le ; PROMESSI DEI PAESETTO IL OLATE a trattare. la Ha sancti Ecclesia Volati flnes che di in a dirmi e confidente Cornelio, Olate, dell'illustre « « nione « la « descrizioni « della « un « messi « casa « evidenza « e il Prof. realtà delle chiesa crocchio sposi, del delle sue si Manzoni.... Olate rifece di amici la che della « periodo de' dimostrazioni. « la seconda della sua edizione di tutti E . vita di del . in . tra Olate in e le sagrato mezzo dei a pro- soppiatto nella gli astanti suoi della ragionamenti nell'ultimo pensava far presto, suo opi- sua sul notturna persuase Maria concordanza più volte scena veridicità la Stoppani s' introducevano e Angelo vedono Lo di curato, e che ebbe come sosteneva alla qualche l'egregio nipote signor uomo, è cosa con Ma scrive compianto Che tesi sua anche cose del la Stoppani appoggiandosi il monografìa mi come e Olate generale. topografia è espressamente visite di sua ?, suffragando argomento inter cappellano. in favore nella Bonacina, Bonacina^ delle e' è non Stoppani vulcano un loci registro lancia una Antonio nel in oratorio un Bernardini e ; notato Spezzò Olate di cura tra volumetto altre sui cose, Primi OLATE PAESETTO IL di Alessandro « anni " migliorarlo, e per inserirvi mento di Olate patria dei « Ed dopo ecco, Nella dalla ancora portano titolo del don forma, in e nell'edizione è del si cinque, vede, di non a il che più, alle lettere parrocchia di lettere,in tutto In si contano né e meno? cinque marcati, fatti, dunque, 0 pensato. di ben Se, perchè avviene come prende il luogo * (tranne Lecco) il territorio. seguito, soppressi i composto di cinque * titoli,scomparve anche di stesso 8 n. 6 » 6 Malgrate » 8 Chiuso » 6 Germanedo » 9 Acquate » 7 Morterone » 9 » 7 Maggianico » 10 8 San » 11 Rancio .... Laorca Brumano Balabbio .... .... ....)" di punti non dere corrisponpossono della parola Olaie, runico nome questa cifra rivelatrice,che forse allo un Manzoni po' troppo sottile. potè parere velo il Ora protagonista per paese distanza caso lettera, i cinque una il capitoli titolo. suo ha botali sostituzioni,ogni punto in i stampa, a che disegno di del nome grossi punti, a ugual come è lontana questo: Il Curato luogo finale. razzo dal parte capitolo, che primo Abbondio, In capitolo suU'argoPromessi Sposi. » un testa, ciascheduno in accrescerlo, per per vedute, il cose 53 SPOSI autografa, già citata,che acquistò Romanzo Manzoni, le redazione PROMESSI DEI Castello . n. . Giovanni il CASETTA LA Posizione. L'arte — nella nella topografia. Ricostruzione Stoppani. di Lucia. Olate e — della la dello Un'opinione — tipo e — casa LUCIA DI I casetta. Lucia di casetta bravi — nell' zione edi- illustrata. Il allineato e alla di del bel del che essa di par conformità il estremi del paese. Infatti unghie dei bravi, via volta del campanile. quel certo Stefano alle nostre arrivato donne, gridò diavolo ; è già : in per Pochi VIIL) stava che gente, gambe Che fondo di casa sulla fate appena con ai la due strada, alla dopo, dirimpetto dov'era qui, figliuoli alla capi strada, quasi è dalle momenti piazza un Ma uscito appena in fuori, XVII.) ciascuna Menico, (Gap. pò* Renzo, a sello, paeera casuccia, (Gap. muro, a Lucia un Bortolo immaginarsele, di la quella anche passava di anzi pure, del fondo casetta vederla, dice paese, fico il vanti da- spianata in era La L Gap. villaggio necessario qui colto rac- mente legger- perfetta con Abbondio al Mi IL) fuor don dice si (Gap. alla capo tutto tutto disse, stradicciuola una mette il si come manzoniano. casa fondo che chiesa; racconto La è, lungo salita, in al Olate di paesetto ? alla corsa ac- Non casa è 56 strada sulla andati il quale in : Il vota; e nelle sue ogni particolarità topografica, inique macchinazioni così questa, Del due la altre delle nel quale allora Lucia, in fuori, di che strada fondo metteva il conseguenza c'era rocchio guardò scoprì il muro alla già già fìsso la per alV chioma 'del casetta la il folta del cortile, scoprì Vili.) entrata delle nostre (Gap. Vili.) fico con che finestra ; e al di tenzione at- la prese vien Ne di del del paese, due Lucia la nia abbiam già fuori AlV scoprì la punto Griso china, fino al estremità, estremità come casa, di casa leggano ; era gio, villag- del la un figliuoli: son — che più fuori, trionfale (Gap. XXV.) arco un La nuità conti- dalla alV Si (Gap. " far notare dice è villaggio fuori. proprto anche medesima. al torie, contraddi- pel Manzoni : Romanzò totalità entrata, addosso! accanto proprio è scorrete, addosso! paese: nel paese, alla vata rile- ben vuol non alV seguenti passi in era quel casetta caso, casetta usino compresa fondo, questo ì pur calcolo a alquanto pensa quella quella detto, era in solamente là invece quando fuori; di case era che stesso al riferimento discosta era eh' intento. suo il Manzoni Quando casetta Griso direbbero si badasse non ciascheduna. che si che diverse, locuzioni si che parmi intanto avrebbe al bondio, Ab- babilonia, metteva importante rimanente quando di aspettare. un tito indispet- una chiesa, canto ac- don voltò è « E c'era con si punto, entrò » donne, dopo borbottare lì ad stette due XXV.) proprio paese, nostre certo a babilonia, una del (Gap. s'avviarono un a seguitando e ; delle Altri trionfale. arco LUCIA incontrarlo, a casetta alla DI alV entrata quella strada su è CASETTA ,LA suo sua donne, scese con paesello, casetta, sopravansava della sua melea. ca- LA è Ora porsi vedere da la della anche di del cortiletto, sentono che Menico i due in veniva c'è. e alcuna uscita di (per potessero arrivare, o strada e che vien • E io che penso di arte, circostanza che appartata dal non il la passini Era calpestio alla che veniva c'era non frettolosi passini casuccia Ne casa. spazio da consegue al tra di di sotto lo sbocco Castello. • senza Manzoni restante di supposizione collocarsi nello Acquate, quella l'uscio al- ipotesi) voltare, prima deve Lucia era fermarsi o Lucia, i dove arrivati, alla di di aut: di la Lucia il ; ma di Menico cortiletto terza una è S'immaginano possibile passini strada, appena casetta di questa, del l'uscio avanti, i tra Dunque passi ! fretta. (Gap. Vili.) Aùt, diritti;altra passare zioni d'abita- calpestio diritto air uscio. fitto appostati convento. sia, passerà appunto o dal su falcidie di casetta un in tali decisiva, stavano s'avvicinano che, chiunque ferma che fuori i cento par la bravi, che mi che sera più e onde dir potersi supera che altre sbocco, tratto non dai frettolosi, della quel su Iato, dirimpetto, villaggio, quando fabbricati, che Quella da maginare im- come dalle detto guisa osservazione invasa la che e del sotto quate. Ac- dall'altro alcuna avesse in imporre seguente. non di isolata Un'altra casa, ne di proprio discosta da sia strada che sensibilmente villaggio: e che dall'uno al si debbano si sia nessuna rimanersene del casa, non Lucia della sbocco saprebbe fila,e sua di casetta si fosse quale lo 57 LUCIA non sopra, una DI la se sotto o sopra Se CASETTA delicato un ritorni di paese, Lucia e mento accorgi- volentieri era separata un sulla poco anche . 58 LA Saraiìno strada. dalla all'anima fondo armonia sente che si accorda semplice quel da ; come di e del Manzoni alito un in tile cor- senso un in Spira di creta se- della piccolo suo ritrosia. ginal ver in per modesta e all'intorno, si palesa quasi riservatezza concetti si ma quale compiacimento so la vita con chiuso tutto sfumature; materiale, fanciulla innocente LUCIA DI non un circostanza questa di CASETTA sti que- fragranza tulliana Ca- : Ut in flos sepiis Ignotus pecari, nullo muleent Quem Ma più del Manzoni tus la conclusus, nulla Che tenue sfugge la un grande legata nel soltanto di ricomparisce sposi, e il non diviso del era Bortolo, ^ che Fior che Ignoto Cui nasce nella che a quella straniero. Poi, in racchiusi e dall'aratro molce e nutre Orto alFintorno. chiuso data ricor- dei bravi; dei poveri chioma sua dopo aver della : Mi par di di difeso, illeso, Tonda sorella o all'intorno^ di quelle parole e Trad. ^ e pio am- angustie cuore orti al gregge Paura le e ^ alle è non fuga proprio dal in minuta la presenza nascondiglio traversie vengono più * ! eonclusus Lucia fuga, l'effetto ci si rinnova sua Hor^ svolgimento Così nuovo tutto le Renzo lo di si accorge cuore con il Cantica: la ; e poema. farne per anima sapiente misura con cortiletto pia horius intessuto del catastrofe quel folto fico folta sponsa, vicende, ond'è e esso mea imber,,., nella della misticità a è aratro, riflettersi sacra sorci" hortis^ firmai sol, educai aurae, parvenza grandi coniusus dovette ancora nasciiur secretus mia il sole.... di sposa, L. Toldo. orto chiuso LA vederla bel un CASETTA DI quella casuccia, appena fico che gli eventi di in cui su sarà non un foglie di pugno le birbe che e rente fio- di benedizione scalzata, corre pre- sapevoli incon- pianta povera la passò E dalle labbra una con paese, (Gap. XVII.) muro. che Galdino, pace, con fuor del il vaticinio, uscito fra cappuccino, il passava 59 LUCIA un steranno re- secche. di Lucia, ogni cosa nella piccola casa poi sempre, che diminutivi ci è rappresentata con carezze. son cadetta cortile Aveva un dinanzi, che quella piccolo E la (Gap. II) ; veduto aveva strada, ed dalla separava dal nel cortiletto alla il don Rodrigo, ventilati saranno e notte de' zitti,nelle e tenebre, nuovi momento davanti alla Poi la tutta opposta a nostra non a quella per strada c'era alla se casetta, quella casuccia con un fico che XVII.) All'entrata casetta delle tutti (Gap. XXV.) passava E casetta pia la : più quieta (Gap. Vili.) e, in casolare, c'era un stra no- scopri (Gapitolo proprio Lucia la la del paese, fuor muro. un strada una allontanata appena donne, quando pian piano della barca, il Dopo pojese. casetta, per n'era dalla usciron nessuno. dal zitti insieme passarono del paese, due nostre si Lucia Lucia, ch'era fuori del fondo sua e dopo partì brigatella.Lucia, dal bel di povera cui tardi, casaccia di casetta misurato, passo ciurmaglia arrivarono momento, salire per alla spalle casetta i bravacci tutte, giacché Cristoforo disegni. (Gap. VI.) Renzo alla la preser qualche di le nella intanto e il padre Pescarenico, (Gap. VII) e poco ; casetta, mattina volterà i fratelli arrivarono già , aspettato. (Gap. IV.) Più Gristoforo padre di dov^era casetta finestra de' bravi. quello scompiglio di convento suo alla ano et- mur un , (Gap. Vili.)Quella siffatta uscì da affacciatosi Stefano e cinto era accanto alla fale. trion- arco vi rimise Vili il piede, V 60 LA rimembranze quante scio, in dalla al Lucia casetta, nella canto fu finiti di buona; dio ad- tutti il più Renzo, e d'Agnese. Vorticello i rare prepa- l'alloggio anima queir a volta quello casuccia dissodava suo, ultimo, Da d'Agnese povera potesse, seconda la per XXVI.) pensiero sua che decente disse ! usci madre, dalla staccò queiru^ su d'ogni oggetto vista alla si e (Gap. paese. guai, il primo dal risvegliavano, quelle stanzuceie, sua LUCIA DI lesi giorni dopo Due CASETTA pitolo (Ca- XXXVII.) lo Per deir casa la parola se non torre sua di delitto. In ben simil essere di di delle là dove che del Rodrigo, le casucce promontorio, in ville branchi don sopra pareva mezzo vegliasse, V.) e son come di tenebre, a una meditando castellacelo, finché un perduta; gente e asilo e durò ancora ridivenne dacché ma potè dell'Innominato il domicilio guisa vero ricostanza ciliato deboli, quel luogo, ricon- dei Dio, con è divenuto tore l'Au- per castello. • poter macchinazioni VI (Gap. Vili.) coli' umanità Da inique palazzotto nelle palazzotto.^ (Gap. pendìo, sul quando sempre, un lo e covile. un addormentati, galantuomini un è scrittore, o falda che, ritto compagnia il indegnazione piatta, elevato alla feroce un dello sciagurate, mura ammucchiate un lui l'orrore pascenti, pecore la di biancheggianti e sparse T casaccia, una sulle traluce alla riserbate espressioni signorile propria tal segno a con villa sia è passa di oppressore, La sprezzo. Anzi nelle contrario, questa corrente condividere di * idee l'opinione del siamo condotti compianto a non Stoppani, LA vedere credette che CASETTA nel segnato di r ho « descritta « aperta « di dentro « di sopra « riformata « addio dal Manzoni appiè del vecchio ; il chi t' ha visto le soltanto e nel dal di rivestiti vede di da e non so da sei ad queste fico, se Oh! esterne altri ne 1826. si e pongono opdi esposte di sette e di da questa legname, capo a ripiani di non ballatoi che di più è che e da e dal a Lucia ; traforato usci tra lato, ogni gono sal- terreno ringhiere, e da Quanto al quei luoghi. la certamente di in di serve venti ineguale altezza. dappertutto il muvettino lati,a guisa famiglinole povere finestre lare, rettango- tre casamento, al spalancati, cortile da come battenti pesanti vasto aree si affaccia chiodi, stieno un gran prima, Chi i due metri, cinto trovano cortiletto, né della! o mettono e morto, non di tagliato in tutti i sensi, e scalette 20 un quante usciolini, da di più a fu tutta però nelle conserva del davanti aperto abitazione casa topografiche quando teste grosse piazzale anni o le apparenze tipo ingresso, lungo quella anni, nostro d' portone si di generale, disegno appare la folta chioma abbattuto ragioni molti da trasformato fico suo l'aspetto esteriore, che, quantunque ancora ma tutta Olate, molti Da quella ». all'autenticità Eppure sopra, * Acquate. cortile, col via. fico di di sporgente muro, A, di proprietà proprio ; prima suo in sulla muro Lucia la ; lago, col il verso al di lettera strada alla casa ficio |n quell'edi- Lucia tipo colla faccia la vista Io di casa nostro Fumagalli, « la 61 LUCIA DI e casuccia, di Agnese né il Mon- • 1 * Che cosa è un vulcano ? Pag 10 62 LA Resta vedere a strada di ha circostanza io penso, che dal Lucia, fico che la della sia della camera sullo sfondo del di fico. Di lato da appunto questa scoperto. sul facciata della un casa paesello, chioma folta del cortile, scoprì e fa la finestra di chi che vrebbe do- casetta si sale Olate, Fumagalli, considerevole e la bruna spiccasse la che concepire cortiletto, coaseguenza sinistra questo, di luna, suo faccia, che desse della alla per di vista che tal successione, circostanze, Lucia pallido la Una camera. di stata collocare dal del del muro è al chiaro barca, scopri il sua complesso casetta chioma casetta, sopravanzava tal un della una secondo fatto Il dubbio. ogni citamente; espli- racconto bastare, fisso alV estremità sua finestra la può che fondo guardò la scoprì fatto levare a allorché e di nel vero ov- della sbocco lo dichiara non cader lasciato destra, a lo verso Il Manzoni di Acquate. ma collocarsi sale chi LUCIA DI deva se sinistra a CASETTA ad ma tratto rata sepadi terreno 64 CASETTA LA nel gnate Manzoni, cui fu esso allaiiivo un' idea Il punto sulla Abbondio del del Gonìn Lardniale, il davanti da s'avvia, fedele brontolando. 1840, degli benibsimo sene alla del paesello del dell'osservatore vista piazzetta nell'originale nell'edizione prospettiva sostanzialmente di immaginate tratto. in rappresenta furono appariscono non e vignetta La LUCIA tipo di Olate, nostro dal DT paese viene chiesa, La alla ad che sposi a darci di Olate. essere quale don lettiga dell'arci- LA che vescovo, viene in da su casetta trionfale, di dalla casetta alla vesate la sua ' e il la nostra Vedi G. innanzi: BlNDONI. i monti a e dello al di perchè, quella di fronte della che tesi Ancora -sulla per s' incammina Olaie. di zione, posi- fianco vanni. Gio- San la rappresenta posizione la col segna a parata se- fìnestre^a- due paesello, lasciandosela guardante ri- caseggiato. per strada che, uscitone, del essendo dal le con il là dell'arco destra nascosta sinistra sfondo, quelli oltre sono alla scorge, fale, trion- all'arco corrisponderebbe incisione Renzo verso ; e fianco, direzione L'altra dì Lucia, sotto sarebbe resta Renzo prima illuminato, si non festa; a di strada, di ' Lucia almeno o ; ma La Castello di profilo ideale, con La per 65 LUCIA DI apparisce quantunque lago. CASETTA casetta a sinistra, casa forta con- quella casetta. 66 fine Mettiamo della casetta molti dati a di del LUCIA DI CASETTA LA coiroffrire quest'argomento ci quale Lucia, racconto, che e che pare ci il risulti lusinghiamo tipo dai cor- E ±\ B A Cortiletto; A a D risponda La casetta suo di (V. Gap. XXXIII) due sopra. Cucina; ; E Scala. alla sostanzialmente nel Manzoni B Fico; Andito C Stanza; casetta creatasi dal pensiero. Lucia due aveva, sole quella come stanze a di terreno, Renzo" e altre LA CASETTA 67 LUCIA DI . La prima a delle due dei cortiletto Quella fra personaggi che la cucina hanno che è clandestino, Renzo, tavola, il per che fece desinare; loro cucina. servita e fu di desinare in cucina. accolto Manzoni quelle nude è donne si dessero il lusso in stanza, non una che anche don con credere ruvide e e V visita una Questo vuol prima delle dire due l'uscio aveva cucina fra entrò impannate, due alzò, e per mettendo " « fino « la « tutta « si a Ranzo, e la . cura » — padre delle spalle e Cassine Luera, Giovanni di San A. Balbiani. ; ed * noci. Va « di che quella entrò a der pren- Lucia Agnese. ma, la quella Gristoforo territorio sul Cascione, tra si d'entrarvi, prima Galdino..., fra madre alla e chiata un'oc- segreto. (Gap. III.)Quest'al- il cercano ipan- appunto era In diede bocca, e cortiletto. disse » stanza, le Olate, cioè di cura il padri, chiedeva noci quale. i il dito alla Le sul cerca dietro che ^ la air altra s'avviò trattenne si volte anche dì ricever terreno, a ingresso il se (Gap. XXXVIII.) cucina quella stanzette d' Caldino, per le noci che entrò cucina Abbondio, straordinaria. così fu Menico senz'altro, che pareti, e fosse non a clietti, e le stoviglie si maravigliassero loro trimonio ma- sulla il pugno (V. Gap. VII.)In quella potuto il per presumere il marchese ha nero avven- da e colazione, La scala. stoviglie apparecchiate le povere alla i concerti sul dà quando battendo (Gap. VI) due quelle r incomodo la balzellare quella che uno che vero cipale prin- scena mette si presero e il ritrovo e usci: mora di- consueta per due ; tanto le discussioni giorno, altro un della luogo il ha stanza dinanzi, è il donne Quella casetta. è terreno Il e di Lecco di là delle la Bonaccina alla dei Balabblo Moniche, con Castagna, Convento da un tutta Cabadone poco ; in Ac- Cappuccini, ecc. V 68 CASETTA LA tra da servire doveva stanza da legnaia, LUCIA DI da magazzino, da dispensa, pollaio della da e cantina, cola pic- famiglinola. cucina quella Da pari, non un con e rifinito, né né mendico, Un in qua un pezzo di pane.... alla scala, sconficcare l'uscio altri malandrini stanza esca, accattato accertarsi che indietro, chio: scala solitudine salì Renzo, e Bettina ne nella esse, per poi l'accaduto. uscire Renzo, in quella, sulla né terrena, formando tava. mentre Lucia. (Gap. III.) la Torna l'orec-- porge quella per stava di secreta da sposa, che erano e dunate ra- si sparsero la lasciarsi sul viso. stanza, dove entrò cina, cu- vare troI due poco stanza nella angosciosamente quale angosciosamente a quando certamente dovettero Lucia suo un nessuno. che e ritirati nell'altra Agnese, c'è quell'angoscia Renzo fuori Cava più interna, per donne E loro scel- strada, attraversarono Agnese con li raggiunse anche aveva abbigliata (Gap. IL) gli con commissione le fatto all'uscio pianissimo di pane. superiore, stanza poveretti s'erano dopo tutte fretta, con (Gap. Vili.) Su Lucia, e né la per scese quindi Agnese, raccontar silenzio. e diritto scala, guarda, di teva met- Griso, va ìion : via, che in Il mattina, dato fu andar entrato stanza ci sia nessun dando zolfanelli, accende e all'uscio va la nell'altra entra lanternino, Gli ed quel pezzo acciarino pietra, sinistro occhiata pian dove, terrena, leratamente di quei del fico, entra Chiama quell'uscio nella sconficca e i suoi per la notte. cortiletto, come quello un^ altra strada, di nel terreno come in scala. carità, spione. Movendosi, lì diede e alla e la da potè. (Gap. -VII.) Vien come del chieder a l'uscio, entrò sbagliar di finse d'oscuro cerVocchiate là in e metteva cencioso che so entrò sembiante, nel altr'uscio un in-- lo ascol- LA quella In levò, discorsi, una a le mazzetto di fiori, le le consegnò e spago, che senza il racconto date Renzo, delVorto, parte di PIANO uno con (Gap. Ili) di usciti veduto là. dalla uscì speranza, esser un comprendere fatto ancora parole non per strinse Renzo; a abbia fossero ricevute e mano ci dalla facesse se le e di tutti bestie come avvolse interlocutori i tre che gambe, di capponi le povere una, in i conclusione come a otto loro stia ; riunì fossero ci Agnese, 69 LUCIA DI credo stanza, Giacché Agnese. i CASETTA ragazzi, da' SUPERIORE. B I Pianerottolo A che ; di Agnese dietro correrebber gli ; C Camera gridando: di lo Lucia. sposo! lo ! sposo Nel nostro Torticello legno, e è di e risultato là un piccolo usciolino, un che andito mette a al- d'Agnese. scala La tipo scala; pie della metteva superiore. scale, (Gap. II) il Griso, in consisteva piano ma Camera B a capo Che è unica Bettina salì plurale un finse branca, era piccolo pianerottolo un se quello quando un' di in fretta di del le indeterminato sbagliar l'uscio, entrò ; ^ G4 LA nel gnate Manzoni, cui fu esso e ali un' del inno idea 11 punto sulla "S nell'edizione ii prospettiva Laidmale, «^erve fedele davanti s'avvia, alla brontolando. del paesello da 1840, degli beni'-simo del dell'osservatore vista piazzetta Abbondio Gonin sostanzialmente di immaginate neil'originale appariscono non del in rappresenta furono tratto. vignetta La LUCIA tipo di Olate, nostro dal DI CASETTA paese viene chiesa, La alla ad che sposi a darci di Oiate. essere quale don lettiga dell'arci- G4 nel gnate dai fu esso La un' arr o idea Il punto sulla e non del in C immaginate nell'originale da appariscono Gonin nell'edizione il prospettiva 1 1 d sostanzialmente di vista piazzetta Abbondio ) de LUCIA tratto. vignetta rappresenta DI tipo di Olate, furono nostro Manzoni, cui a CASETTA LA e, serve fedele del dell'osservatore davanti alla s-b n La o alla sposi dare a di Olate. paese viene chiesa, s'avvia, brontolando. degli paesello ben 1840, che dei ad essere quale don lettiga dell'arci- LA. che vescovo, apparisce viene in su quantunque con lago. dalla alia la L'altra di Lucia, sua I e il la nostra Vedi G. innanzi BlNDONI- 1 monti delio al ài perchè, quella direzione di fronte della incisione che : Ancora la coi zione, posi- fianco vanni. Gio- San per la s' incammina di parata se- finestre^a- segna a guardante ri- caseggiato. rappresenta posizione Olate. essendo due paesello, lasciandosela sulla del per strada che, uscitone, tesi là dell'arco dal le con il oltre destra alla nascosta sinistra sfondo, quelli sono scorge, fale, trion- all'arco corrisponderebbe a e Renzo verso ; e sarebbe resta Renzo prima illuminato, sotto fianco, si non festa; a Lucia di strada, di casetta vesate di ma ; ' Castello almeno o di per profilo ideale, casetta La trionfale, La da 65 LUCEA DI CASETTA casetta a sinistra, queUa casa forta con- casetta. G4 nei gnate nostro dal Manzoni, cui fu esso La e all'arrivo dei non del appariscono in Gonin immaginate nell'originale da Cardinale, Il punto di vista piazzetta nell'edizione il prospettiva sostanzialmente Abbondio LUCIA tipo di Oiate, furono un'idea sulla DI tratto. vignetta rappresenta /J CASETTA LA paesello serve benissimo fedele del dell'osservatore davanti del alla s'avvia, brontolando. La degli paese viene chiesa, 1840, che alla ad sposi a darci di Olate. essere quale don lettiga dell'arci- LA che vescovo, viene apparisce in quantunque casetta trionfale, dalla di alla vesate prima la illuminato, sua e il verso la ' Vedi G. innanzi BlNDONI. sinistra quella di della incisione clie tesi ; sfondo, Ancora le con fronte Olate. la col segna per zione, posi- s' incammina fianco vanni. Gio- San la rappresenta di parata se- finestre^a- due a guardante ri- caseggiato. per strada posizione del essendo dal lasciandosela sulla là dell'arco destra alla il oltre quelli perchè, che, uscitone, paesello, nostra dello al di nascosta direzione Renzo fale, trion- sono sarebbe resta all'arco corrisponderebbe a ; e L'altra di Lucia, i monti si scorge, Renzo festa a ; e fianco, di strada, casetta ' Lucia non ma ; La di almeno o sotto profilo ideale, con La lago. di per Castello da su 65 LUCIA DI CASETTA casetta a sinistra, casa forta con- quella casetta. 66 CASETTA LA * fine Mettiamo della casetta molti dati di del a LUCIA DI * coirofTrire quest'argomento ci quale Lucia, racconto, che e che pare ci il risulti lusinghiamo tipo dai cor- E A a Cortiletto; A a D nel Manzoni casetta (V. Gap. due Cucina; E ; Scala. Andito alla sostanzialmente risponda La B Fico; suo di XXXIII) sopra. C Stanza; casetta creatasi dal pensiero. Lucia due aveva, sole quella come stanze a di terreno, Renzo" e altret LA CASETTA 67 LUCIA DI . La prima a delle due dei donne cortiletto Quella è la che quelle r incomodo la loro cucina. servita e fu di desinare in cucina. accolto Manzoni le e Questo vuol dire prima delle due l'uscio aveva cucina fra Galdino, alzò, sì e noci fino 4f la « tutta « noci si a Ranzo, e quate. cura » . — di A. " le spalle e Cassine Luera, Giovanni Balbiani. i panchetti, e ricever tra Gristoforo ; ed noci. Va « di quella a entrò der prensi Lucia Agnese. ma, che quella In * la appunto era cortiletto. territorio sul Gascione, anche Galdino..., fra e chiata un'oc- madre alla S d'entrarvi, prima segreto. (Gap. III.)Quest'al- il cercano che dì il (Gap. XXXVIII.) diede bocca, entrò se impannate, disse stanza, alla San padre padri, Olate, cioè di sul il cucina terreno, a delle chiedeva Le la V fu Menico Abbondio, cucina quella air altra il dito cura e e fosse non a quella In straordinaria. cerca dietro che « i per s* avviò mettendo « anche don pareti, volte la per trattenne * che senz'altro, ingresso due entrò le stanza, una stanzette d' sulla il lusso in con che trimonio ma- dessero si credere così il per presumere stoviglie si maravigliassero visita una nero avven- da donne (V. Gap. VIL) ruvide e scala. il pugno è non colazione, potuto nude i concerti e il marchese ha quelle loro La alla sul stoviglie apparecchiate le povere dà quando battendo Renzo, (Gap. VI) due che vero quella che uno mette si presero e barellare desinare; il per è cipale prin- scena per che mora di- consueta il ritrovo e usci: altro clandestino, fece due ; tanto le discussioni tavola, hanno ha un cucina della luogo che stanza dinanzi, il fra il giorno, personaggi Quella casetta. è terreno Il e di di Lecco là delle la Bonaccina alla dei Moniche, con Castagna, Convento Balabbio da «n tutta Cabadone poco ; in Ac- Cappuccini, ecc. 66 CASETTA LA * fine Mettiamo della casetta molti dati a di del LUCIA DI * coirofTrire quest'argomento ci quale Lucia, racconto, che e che pare ci il risulti lusinghiamo tipo dai cor- E _LD B A a 1 Cortiletto; A a D nel Manzoni casetta (V. Gap. due Cucina; ; E Scala. sostanzialmente risponda La B Fico; Andito suo di XXXIII) sopra. alla C Stanza; casetta creatasi dal pensiero. Lucia due aveva, sole quella come stanze a di terreno, Renzo" e altre 74 RA spiegazione, come letterario, e citore Lo la distanza voltando ci stan storta storta, e ', e fosse e alla può in moderno, strada tutte come acciottolata, mi ricordo strada come Pescarenico, di un a ' tutta Pianla liirCARDO per lunghi di la inteso l'usanza secondo la strada scendere vorrei di riferire ora che lo parte rettifilo {i meno centi; re- strade perchè del per dire da tutta che del ramente fie- paese. quella indicandomi qualificava non plice sem- e in tratti sassosa, per una veccfiie le esser sia sta congetturarlo. Que- facile resto basta evidente qualche al stradale ancora, vecchietto, che Tuttavia (acciottolata). abbia linea storta la più breve me quella tardi accertarsene; per 760, Lucia, di arrivar non ben del territorio),la qualità di metri in serbo. d'ogni altra, da conserva militare casetta questa più parte è dalia per carta argomentare Givate, poi quasi saltelloni, giù-per preferenza a (partendo miglio detto dì messo mettere uscito un Invece carta più conia da sassosa, quel tempo a sulla forse nel 1852, 926. via per striache, au- perciò, Canterelli a non (Cap. VII.) Che occhiata E Lecco Mauri Cristoforo, conoento. conto misure metri a prendendo correndo, viottola si da È un'osservazione n'andò dettato. metri lungo rife- per alle uguale comodi Il padre se 1825, parlando austriaco e quella dei sopra. dell'antico parte sinistra,) misurata a del propria è naturalmente, precisa Nuova, porta che fa sarebbe miglio su non del il miglio essendo e vedono, vigenti nel Lombardo-Veneto; allora mezzo tutti si riferisce proprio, MONDELLA milanese scrittore da CASA Olate a rissala il Manzoni tola quell'appellativo di viot- descritta. Si può topograficadi Lecco-Castello, ecc. : ridotta (1 a 4000). Lecco, fratelli Grassi, 1889. supporre da Mauri AL CONVENTO il prendesse dell'ultimo luogo modernato; il che descritta che Volone, dell'andata degli Abbondio, notabile viottola quella storta sottinteso letterario, le al insieme e al trovare di baleni quei fugaci buio coi pensiero della storia che sono ci avesse in quel con tra e una i due sola detto paese, Pescarenico. di : e Andò che il è Gli che È in viottola comunicazione vrebbero douno promettersi com- identità l'autore altro essa persona. una si senza coautori, per per codesto nella di ferimento ri- un l'altro e travedere identica mette don esprime: invece Manzoni, definitivo giù del lui, rifacitore a mentre tutto. supposti e di fosse nota ; quali l'estensore letto si l'uno lascia troppo, di lettore dell'anonimo, circospczioni il casa quasi già cosa a Castello. trattando il Manzoni sassosa, e strada tiro. onde il modo alla mente vera- di lettore, brigata il giocargli per però colla sposi che al presenteremo e sulla altro di diritta, storta Cimitero sarebbe tosto strada a condotto l'attuale non sulla veramente avrebbe presso viottola- Questa lo che sassosa, pensare piegando tratto viottola, un'altra prendesse ram- volesse si portatosi breve dopo e della certamente non Cristoforo, padre Acquate, sopra anche Manzoni superiore tratto oggidì quando del viottola la Pescarenico-Olate, strada È che ragionevolmente invece 75 PESCARENICO DI non come che se e' Olate è CASA M Volone. torrente DON delle Stato ABBONDIO vecchie La Riepilogo. — la del sera vemaria il sorprendere a l'ora curato. L'a- 1628. dell'anno giunta e di cura — Agnese. novembre suonata, era recarsi 10 di bugia — La strade. — Olate. Era DI CASA ALLA Il MONDELLA convenuta Renzo per Lucia e , Tonio Agnese, zitti Zitti Gervaso e tenebre, nelle già sono a sulle in mosse. usci-' misurato, passo , casetta, dalla ron quella, sero orti si V i e divisero. di angolo a per essa; Agnese in accorrere picchiarono. Lungi (Gap. anzitutto strada tra lo con bravamente gli lì e casa, dietro più po' un fermar ' Perpetua, di scempiato alla porta, e VIL) il che a ma si scel- ma nascosti loro, tempo Tonio, s'affacciaron quella a rimaser con ; viottole, Per vicino promessi impadronirsene; Gervaso...., quella due I paese. che Abbondio don visti. esser arrivaron campi, innanzi, e non per di casa del fuori strada d'attraversarlo: stata alla diritto andava la preser sarebbe corta più La. e pensiero, corre tra che Olate possa e trattarsi il Galdone, di e fa ALLA triangolo ultima la chiesa. dell'abitato di i avendo per notte così vedere essa e era è venuto in alla destra, su di casa Tonio dai sulla espressioni, il lettore perchè piazza; si divise, andarono nascosti che resta La ; il che Tonio e stabilita la viottola vuol fermi restarono quando Così dietro deve nel Gervaso direzione esser gata la bri- che la alla brigata porta, quell'angolo, dire che punto dov'erano posta quel alla non vi ma si non da si staccaron di la attraversata si affacciarono nascondersi surriferite quando Lucia, e i fratelli e a rimasero Renzo all'ingresso, le avendo mato forsul uno persuadersi quell'angolo, a porta, alla davano Gonsiderando dovrà di angolo pubblico, davanti piazza orti. negli che divisero, qui si parla, di cui spazio casa, arrivaron V dietro a del pae- lì si e s'affacciarono sullo quella Resta sinistra nascosti tutto attualmente discese Abbondio, lati della due l'altro sagrato, don (Gap. VII.) L'angolo quell'unico, allora fuori, quella viottola, quella Gervaso e di farsi il curato. per rimaser specifica compagnia, alla o quantità volendo Non buona fosse picchiarono. case, viottole una si viottola sorprendere promessi ; sola. una di XXXIII Gap. per alla dizione con- delle plurale che fatta, Andando due al per prese quel valore viottola una cui se vicino I era Renzo stessa altro giacché indeterminata; vedere, che notare qui aver quella troppo alla gli orti lato un per dall'altro. campi anche può setto. da è rispondere poter per sopra lunga vigne, ed fra e qual visti, quella esser non campi rasentare Faremo che fra tutta però pezzo po' troppo un di Olate, sulla di e bel un vantaggio corre lontana Acquate sarebbe 77 ABBONDIO DON sboccare, a il DI di Oltreché bilanciare non due colle viene strada CASA loro parte sero, mosrivati, ar- loro. mino. camme- 78 del ridionale lo sinistra. dalla di doveva l'opposto del tipo di Olate ultimi di la che raggiunge Ha l'aspetto dai fianchi metro di o alla spini. Ai rive. delle giunta al torrente. 1826 ; e questo di c'è nel ce di di altra n'era di apparisce di Lecco territorio stato alla di quale che cose. ora sotto, si avvallava dal di durò verso di fino il Volone quel nel del ricorda ancora Dall'altro fino Olate, tipo mappale chi uno sull'orlo l'alveo cose di frasche per proseguire che serve tempo siepi strada uri se al cammina per a e e piccolo argine, e fino so non con la alla sassoso tanto Renzo esso Acquate. asciutto, si la campi di largo acqua, di i destra, estremità condizione come strada, fondo paese, dagli presso strada spesso cessava; miserevole Acquate, del modo a non secolo, nostro molto c'è Se Volone, Questa la nota alle tempi Bonacina, alla Olate erbacce, gente chiudono lo di è più; viottolo, stretto di fin dalla fossatello, dal un rivestiti transito e di di case di avendo discende, diritta, tra interseca e poco dell'uva la le e strada origine Bonacina, quasi di il Volone. ha Ivi, scavalcato linea con sinistra sua di strada osservi dall'alveo chiama si correndo Chi tracciata Albano, monte Olate. continua quella a mentre estrei;nità linea questa che di Acquate ; chiesa, torrentello, che del sinistra chiesa tutto piccolo declivi alla che dunque gli orti. e torrentello, che piccolo Questo case vedrà, in corrisponde un le lungo alla del è non all'altra sboccare quando fuori viottolo quel inferiormente sempre strada strada capo doveva non paese, però metter capo che, la Sulla Acquate. quella, per quella parte, da strada, quella una: salendo Rammentiamoci casetta, presero Questa paese. MONDELLA la brigata, e paese, alla ebbe usciron il CASA DA lato passa al livello la strada stamente modedi ess#. ALLA e CASA fattasi in tempo dalia quando sul da Lecco dovette la nostra Difatti,per alcun indizio una Una così colle fosse due rato conside- strada, più ancor è nel brigatella, non difficoltà di che pure nepinternazionale, guado. vera che an- il ponte, talché era il Volone quei tempi come^ meglio di adesso. renti. cor- maraviglia; continuità e a' e è rilevasi a sue apparisce non e' passarlo sì che far e non comunicazione doveva dalle strada, allora Bergamo, a Rodrigo strade 1826; la quello,veniva ponte autografa lungo Bione, immediata questo redazione di interrotta e del mappa 79 ABBONDIO pioggia letto di mancanza nella don di DON attraversata impunemente La DI straordinarie racconto incontrate di notte. E bagnarsi quantunque quel cammino, i piedi, nemmen Siamo colla nostra sogno. per storia in un ranno periodo di bel tempo : ce lo mostrei pleniluniisereni e le splendide aurore, (Vedi su Vili Gap. dire, di qui poi lo udremo Renzo a mino quella vecchietta, sul camle domanderà se fuga, quando XVII) e giorni da due può della sua evitare la e strada Tanto polvere! una La XVI.) floscio viottola come , stradette, che cola Non che di là, come il povero Renzo, si pur quella quanto trovava allora tanto alla casa l'agosto del- arsure di Tonio; e il per minare cam- a quell'alveo bene, che aveva gelsomini, dove muricciuoli quelli della vigna di Renzo partivan da quella, come metteva sarà per vere, pol- una piove! (Capitolo cammino lungo peste, nelle stradiccìuola da siepi di qua e era appoggiato cancelli che c'è si non di quell'alveo.Serviva su o della tanto Abbondio, don per da non e tempo che facilità stessa quella viottola,al tempo 1630; dove maestra, a ; e la coi altre stradu- dell'amico. inutile aggiungere, che la cura di Olate 80 CASA DA si descritta trova difficile in disseminata dice, in superiore della Zuechi, marcadoni, autem farlo, di cercato incomodo. il d* strada la cioè e, lasciato la vigna che l'orto alla arrivarono queir r po' più angolo innanzi, Perpetua, piato porta, e divisero. dietro e di e la e a fatti grave tutte son pa«te, vennero sopra e alla I di per metteva è l'uscio due essa; per (Gap. VII.) e sulla scesi là, ridi- Di Abbondio, piazzetta, e la tra tolo (Capi- cantonata; nascosti loro, tempo Tonio, Gervaso,.... s' affacciaron ; cautamente, con In garono pie- sinistra, rimaser Agnese accorrere esser sboccare attuale, impadronirsene; picchiarono. alla don promessi di casa pel Volone chiesa. sulla stata strada, su a di paese, non attraversatala casa del alla Renzo la usciwn sarebbe quella su di piazza, che quella casa che usciolino li si diritto si avviottolarono e vicino XXIX) suo fuori s'andava Olate, poco fino al sempre d'oggi pia corta passi sinistra, di dire aveva con La scelsero ma dall'altra strada Per uno. poter anche strada Acquate. pochi a e di Abbondio; visti. Dopo di giorno la preser e attraversarlo, don miniare cinque personaggi I nostri Riepiloghiamo. casetta, superioris passeggiate. comode e amene dalla Al (Gap. XXV.) Ca- Cabadoni, senti dovere, suo Villula^ UH plures egli (salva la pelle!) che ^Cardinale, cura et Bonacince si non vi difficilisest, et Ecclesia ab Abbondio don niente Animarum Vicus Luerce, inferioris, dlstantis et nominate son eommissa, subjectce sunt; prweipue essere inferiore, distanti, e siquidem laboriosa; primis cui chiesa. Rectori hvjus Eeclesioe fra casali; come altre, per di preferenza a miglio un arcivescovili, registri molti Bonacine, le due si nei faticosa, e MONDELLA a con bravamente ma un fermar lo scem- alla 80 CASA DA descritta SÌ trova difficile due si dice, Bonacine, in superiore della Zucchi, che -Cardinale, di cercato il (Gap. XXV.) amene comode e casetta, d' la I nostri e, lasciato la vigna l'orto alla queir XXIX) divisero. dietro V angolo innanzi, po' più Perpetua, piato porta, e di e e a grave tutte son pa«te, vennero sopra e alla I di per metteva è l'uscio due essa; per accorrere picchiarono. Abbondio, piazzetta, e la (Cap. VII.) tra tolo (Capi- cantonata; nascosti loro, tempo Tonio, Gervaso,.... s* affacciaron scesi là, ridi- cautamente, con impadronirsene; e sulla Di rimaser in garono pie- sboccare attuale, Agnese esser alla sinistra, don promessi di casa pel Volone; chiesa. sulla stata strada, su a di paese, non attraversatala casa del alla Renzo la usciwn sarebbe quella su di piazza, che quella casa che usciolino lì si la e vicino arrivarono corta si avviottolarono e Olate, poco fino fuori diritto fatti passi sinistra, di suo personaggi pia La scelsero dall'altra strada al sempre d'oggi strada s'andava ma pochi a e che Abbondio; visti. Dopo dire aveva con giorno la preser e attraversarlo, don poter anche cinque di Acquate. strada di Per uno. passeggiate. Riepiloghiamo. cioè Al Ca- superioris miniare sentì dovere, suo Villulce Cabadoni, et Bonacince si cura UH plures Ecclesia non vi difficilisest, et egli (salva la pelle!) farlo, incomodo, dalla ab Abbondio don niente Animarum Vicus Luero3, inferioris, distantis et noniinate son eommissa, subjectce sunt; pra^cipue autem marcadoni, essere inferiore, distanti, e siquidem laboriosa; primis cui chiesa. Rectori hvjus Eeclesioe fra casali; come di altre, per preferenza a miglio un arcivescovili, registri molti in disseminata le nei faticosa, e MONDELLA a con bravamente ma un fermar lo scem^ alla ALLA Quando CASA dopo poco fratelli, trovò due salutò anche le dette e aprire ai che la Agnese, bere a ad scese ch'ella veniva da Giovanni. San Buona « si a I tre Giovanni » nominò e triangolo, alla occorre una Castagna. si trovasse su G. non BiNDom. non casa dall'ultimo Olate, a Acquate, Ma la se gli lasciò volata quella dov'era paese se gran * di dove strada, diretto Mondella, dei che tre Io chiudono Castello solita dire iscoprire per v(eino. passetto un sono dell'anonimo Perpetua: " più vicini paesetti in quasi ? quest'ora da.... Vengo * adisse Agnese, sera, Diene, del loro 81 ABBONDIO Perpetua con nome, per DON DI e San zione circospe- di che più, non che uno all'opposto capo non poteva nominati. e nire ve- 80 CASA DA si descritta trova difficile Bonacine, le due si dice, di casali; cui siquidem subjectce sunt; prceeipue autem Zucchi, mareadoni, inferioris, dlstantis et Abbondio don niente di cercato il farlo, incomodo. comode e casetta, cioè d' la strada e, lasciato la vigna che alla arrivarono XXIX) V angolo Perpetua, piato porta, e innanzi, po' più di e e a suo grave tutte son fatti pa«te, vennero sopra I di per e metteva è l'uscio due per accorrere Di scesi là, ridi- e la con Tonio, Gervaso,.... s' ajfacciaron (Gap. VII.) tolo (Capi- nascosti loro, tempo tra cantonata; rimaser In e sulla Abbondio, attuale, impadronirsene; picchiarono. sinistra, piazzetta, Agnese garono pie- cautamente, don promessi essa; esser sboccare chiesa. sulla di casa pel Volone; alla a di stata strada, attraversatala casa paese, non su Renzo la del alla quella su di alla che quella usciwn sarebbe diritto casa che divisero. dietro la piazza, vicino usciolino li si e corta si avviottolarono e Olate, poco fino con fuori più La scelsero passi l'orto di al sempre d'oggi strada s'andava ma dall'altra strada aveva cinque personaggi Acquate. sinistra, a e di pochi visti. Dopo dire poter anche giorno la preser e Abbondio; queir Al I nostri attraversarlo, don di Per uno. passeggiate. Riepiloghiamo. dalla dovere, suo (Gap. XXV.) amene miniare sentì si Ca- superioris egli (salva la pelle!) che ^Cardinale, Cabadoni, et Bonacince non Villula3 illi plures Ecclesia ab cura difficilisest, et Vicus Luerce, vi distanti, Animarum commissa, laboriosa; essere nondinate son inferiore, e chiesa. della Reetori hujus primis fra come altre, per preferenza superiore miglio un Beclesioe a arcivescovili, registri molti in disseminata in nei faticosa, e MONDELLA a con bravamente ma un fermar lo scem- alla ALLA Quando CASA dQpo poco fratelli, trovò due salutò anche le dette e ad scese ai che la Agnese, bere a aprire ch'ella veniva da Giovanni. San Buona « si 1 tre da.... paesetti in quasi Giovanni più vicini si trovasse su dov'era paese se G. non BlNDONl. Acquate, Ma volata casa dall'ultimo Olate, a la se gli lasciò non quella di « dove strada, diretto Mondella, dei che tre lo chiudono Castello solita dire iscoprire per vicino. paesetto un sono Castagna. gran Perpetua: » nominò dell'anonimo una disse » e " triangolo, alla occorre ? quest'ora a Vengo « Agnese, sera, viene, del loro 81 ABBONDIO Perpetua con nome, per DON DI e zione circospe- di che più, non che uno all'opposto non San capo poteva nominati. 6 nire ve- DA CASA MONDELLA del vignetta La a si cui Gap. che piazzetta, con combinate la don le topografia di vedere (sia quella della della caso casa, medesima. fianco alla ABBONDIO DON del donne il Abbondio insieme, posizione alla fa DI fine principale presentate son XXIX, alla Gonin la porta rappresenta CASA ALLA Gap. e Y altra dal lato finestra, accidentale, con canonica, casa ; perfetta che II, del della illustrano, o pensato) conformità LA CASA DI DON ABBOOT)IO DESCRIZIONE PIAN Nella esistere a salotto. narrazioni della la inoltre abbiamo àndito, un dalle rilievi ADIACENZE Abbondio terreno Questo riconobbe E don pian dai assodato cucina una dell'anonimo, visita di esistenza fermate con- ; la arcivescovile quale cantina una un e di e stalla. una Abbiamo di anche di in sulla mezzogiorno, unico dove per Agnese paese Il orti per cercare registro di e ragione della del di chiuso da piazza, che al parroco. ha Uno casa. ; e quello è È questo tolo (Capi- don bondio, Abdal scapparono castello parlato a vece in- ora attualmente quando ricovero ci che tacitamente Perpetua, quello : piazzetta, sulla uscirono e muro quella per visita strada principale, metteva che quQÌVusciolino XXIX.) strada di uscio il allora scoperto uno usci due trovato ch'era ponente, dà r TERRENO di casa TIPO E minato. dell'Inno- ancora settentrione di due unito 84 alla septentrionali facciata, e, V altro ; presente ^est ante Dal scomparsa dove che fico, del appiè ch'ella e di Abbondio entrano che passo entrati senza passarle, stanze : Lì, dopo cucina. veduta e quella casa, la di fu dell' 8 Uscito di la occhi, ed vide entrava casa. studiò mala Le voglia, sua tra l'andito in diede il passo, un una la che orticello voce, di nel colla per la fu porre supdi prima dalla essa ritenne da raggiunta e volta, minando camverso alzando dinanzi pochi passi casa. Perpetua Abbondio, camminava la teva met- separato Renzo, mentre che entrò e porci l'orto e quale don giro, necessario quando raggiunse, altre per ne ; cucina; in riteniamo promessa,.... Perpetua indietro altr'uscio quindi di casa un esclamato dopo È noi sono crescere salotto, un novembre, dalla della casa che senz'altro, quello mattina Renzo. fosse ogni ; che un'occhiata per stello, ca- direttamente e (Gap. XXX.) ponente, il data fuori, la cucina che chiavi all'uscio per desolazione, nell'orto. dal respinge comunica aver andaron baroni, L'orto vede, l'andito dunque li vanno naso, si che peste, una al mano di senton principale) porta veleno, un la con la Ecco XXIX.) ritorno aiuto senza casa, sate, po- guerlo distin- per (Gap. di quello è nell'andito, (questo mostra fanno per tanfo, in chiamava, casa, quale colle insieme Perpetua, e ; ed strada che alla cucina, sulla i danari dall'altro, Vorto qui: Don chiaramente colla dà sotterrò Perpetua viridarium quoque emerge comunica dall'andito si accede strada una domus. manzoniano settentrione a mente probabil- d' mezzo alterum : all' antica dedurre, per majorem racconto Torto casa parte a davanti dovuto dalla portam viridarium est ponente a abbiam come separato al ABBONDIO DON conjunctum domul casa: DI CASA LA distante apriva sulla gli a lui, dalla l'uscio; soglia, 86 LA struite. Noi lettore il abbiam CASA DI di salirle prima ABBONDIO DON loro, presenteremo con tipo del pianterreno di cercato costruire coordinati manzoniano, dal tipo mappale, dal signor e sui di Olate, PIANO adiacenti, del dati quel a si ai ricava offerteci gentilmente e che racconto che poco indicazioni a Curato luoghi al risultati di nostre TERRENO. Esf X Orto del b a Fico Sua Nord Cavolo Orlodd « Ovest a visite a Andito, quella ci lusinghiamo b Salotto, intese Cucina, e, come casa; il nostro che allo e stato descrivere. àndito, l'altra stanza di Se d per Cantina, Scala. e Lucia, di la casetta tipo corrisponda quella il salotto è senz'altro che casa è di stanzialment so- il Manzoni fianco la cantina ; l' al- quella CASA LA che conteneva la che rimetteva lo I e DI botticina, stomaco 87 ABBONDIO DON dove ci don a il vino stava Abbondio. toli (Capi- XXX.) PIANO Giunti sul all'uscio SUPERIORE. pianerottolo, della i due fratelli ch'era stanca, s* avvicinarono alla di-fianco scala; t SUPERIORE. PIANO Est I a. I) Kord Sui Ovest a 6 Scala, Pianerottolo, d gli sposi era Si strinsero sul dunque il davanti parete suo al tavolino la striscia Abbondio, (Gap. Vili.) L'uscio e don seduto stava luce don interna. muro. dove, di di Stanza pianerottolo, dell'uscio, per usci e più Stanza all'entrar che Abbondio in con faccia dei fece riscoter due alla telli, fra- Lucia ; 88 e LA di gli dove per CASA il le dietro rilievi al di se et duo cubicula collocarne alcuna ogni tre superius troviamo non da cucina. Abbondio don luce, scondere na- trò riscon- non stanze, lignarium, la a corrispondenza In che non sopra Cessata essi. punta andarsi per arcivescovile, superiore piano autem respiro, in piano, pian on spalle visita della ABBONDIO DON entrar sposi rattenendo piedi, ai DI andò cando cer- .... tastoni a interna, più che s'intende, in locuzione usata nella e V chiuse ! casa! ! di fuori questa eh' Renzo, povero dell'oppressore, l'apparenza la vittima, Così la è in : quella, ! Perpetua « ! casa stessa terreno a entrò tuttavia gridando interna, di fuori » il Intanto aiuto (più ; stanza trovò, lo stanza una ed scala; seconda Lucia:) dentro, tradimento questa la a piazzetta alla per di metteva sulla dava relazione casetta si che uscio va e mentre spesso era il don lui avrà l'oppresso, era Abbondio che faceva mondo dice rebbe parun Manzoni, , voglio dire, cosi andava nel secolo decimo settimo. pruso. so- LA campanile. Il in La — Olate. sulla " ! della V ombra ed sul oggetto indizio erboso di dal lato di che riflettere, erboso il fatto è della Ecclesiam est, et circumdatur. a verun ostacolo all'azione; un'allusione allo fuga del lato stato giorno. pure il cimitero, Coeme- orientali parte non ogni : come '"era et circostanza, Questa racconto, cata spic- quel tempo muricciuolo. nel della A ; appariva non spazio, emerge forse di mattina, un luna e piazza come : lunga bruna sguardo, di e di V ombra fuori certo gridare a (Gap. Vili.) un per gno se- guardava chiaro quasi da Muro Il subbuglio dava che stendeva all' intorno ante non lo mezzogiorno meridionali. in lucente e vivente, chiesa chiuso terium si arrivava alla alla — non diede bel più distinguere persona nemico si e più e piano dove davanti il chiesa, poteva relazione Agnese. e finestra una Era » il chiesa, campanile, si fin che del acuta Ma, ! in Menico Lucia Renzo, aprì della aiuto e banditi. I — ritirarsi, piazza aiuto di fuga vedendo L'assediato, di i bravi Ambrogio, — topografìa, CATASTROFE porta, anzi ben^ quel joia/io delle settentrionale, a per cose; e quella 90 col pei morti, aliquando campanile, l'antica da In Jìcata. si facilmente di o corre 1890 il di quanto, Prima ; cosi bassa in che quello fu vidi, che allora, di forma come piramide affermare si riabbellito, alzato da o a averlo deve non cupoletta una padiglione, cosi e proiettava posso terminare a auricalcho descrizione terminasse campanile lo io cappellani a^di- campanile, terminava campanilis questa pensare, a fatto e il strada sormontato ferrea, Da alla presso sulla Turris Crux acuta, Tutto cono. nel è, che so ed hie preees sorge era majorem prope se e ed dorato. conspicitur. lunga Nulla meridionale, vertice rileva si non un'ombra alta, ferro summo ereeta ornata, lato est formce quadrata però di pregare est, ubi chiesa, quadrangolare, croce una ove uno detto, appartiene della dal è tutto croce. cappella abbiam costruzione sagrestia fettamente per- Jlant come Bonacina: la ibi nullaque mortuis primitiva cappelletta nemmanco senza e combacia poi quel recinto Era vero. ereeta, Crux Il camposanto, libero, senz'alcuna spazio prò del fuori stradicciuola di CATASTROFE LA tonda. ro- piramide veduto il Manzoni. Contiguo però dal appunto lato aiuto dormiva di il qu§Ho balzelloni Tra della il la campana, Il di scaletta al della corda e e presbiterio, più suona a grossa martello. Abbondio e s'in^se vibrar nell'aria nelle tnani de' bravi. il Un fu in di più giù venne stia; sagreal bile, cam- due cam- corre don di rocchiale, par- dar per prima legno, casa e bugigattolo, un quale gli si chiedeva, chiesa, la verso abituro, sagrestano. che della laterale piccolo c'erano, grido caduto rispondeva di traverso afferra che che una per quindi, panette muro un era dove al (Gap. Vili.) primo tocco l'urlo di Menico, istante dopo, I LA il terrore sotto e li fece al infondo ordine. di Lucia, casetta la verso si dietro che in buon di dentro, a gente. " volta, Menico di tutto tremante, ? casa, la verso li corsa, V corsa Agnese, scio uscio, l'u- scono soglia compariche, trovata e, sentendo infuria, poi tersi met- a perse il lume qua intese di riferirsi vicino non tuttavia non poteva davanti alla de' che quella (se c'era) casa ancor e, quei che di don né e al vento! con- avuto si tre sgomento quel strada andare per l'una abbiam Abbondio E o di per e ch'egli doveva bravi. vassero tro- fosse cosa suo con dove " ancora il paese, Mondella, possesso arriva qua, nel ; ma un'altra essere di mai attraversare in corta, ;) ma aveva giudizio, a più ferma, quell'ora, a del casa a ! per rintocchi senza li che prima fioca, dice: come non al convento, la del paese indietro Menico di (per mezza quel luogo, quel tempestar " riconosce, voce con Renzo, ; strada di domandarsi in 0 spinger correvano diceva " indietro, il tempo strada da Lucia, s'avviavano E Il povero " passar seguita giù saltelloni; scampanio, di ancora sulla e Renzo, venuti casa, andate vuole dalla ancora salvo. in questa Perpetua, Gervaso, terribile A usciti andava mentre spalanca scala, erfin venga che casa; Tonio, due. era strada la prese gli andaron Menico e chiesa, alla arriva " il Griso que' malandrini erano non quel detto, ahbiam come casa, tutti e Menico, (Gap. Vili.) Ma la La villaggio; fuori, metteva di que' letto cortiagli altri in quel povero il Griso li riordinò, gli arringò, dove partire. martello, a le braccia andare si rimescolarono di Lucia, e quella campana lasciarono bravi due di 91 CATASTROFE senza tenere ri- quest'altra l'altra supposto ; per delle sare pas- dove, 92 CATASTROFE LA il paese circuendo qualche letto sul del cammino, quale di tutu, e fino Ma al dovevano quale le in salvo, evitandole scomparire gli disse, facendogli disse fretta la verso cielo, la e videro che di casa in don Noi aprì si (dato oltre la che chiesa,) la che vi la che alla anche ma Volone particolarità osserveremo senz'altro via e di strada buco i campi. per sul si Bonacina, loro corso. per- attraversata da i mediati, im- campi vuoisi, il se o, stra de- man prolungasse trovati avrebbero non la primo siepe quella stradetta vente; vi- tra era sinistra, che loro dove anima al Abbondio; (Gap. Vili.) Nessun'altra in piazza, che » lui, » con ancora siepe, dentro, una risolse avanti, la stradetta una in due s* incamminarono c'era non mento mo- che Andiam " di sé quel Cammina « il tero cimi- preclusa, era cenno. in entrarono chiesa in chiesa, attraversaron del grazia per gli ; strada in pia quell'unica Voltarono, " il orrore tutte. un donne. alle far della dell'attuale ch'era Renzo, Volone proseguire di là punto strade, quando lo portava passi al presso scarenico Pe- a quella del al tratto Castello. tutte di certo in menava dovuto avrebbero un per di Acquate, che strada più probabilmente, o, : la trovata punto avrebbero campi, i attraverso conduceva. * * Ma prima gente ad cominciò porta della di finestrino, ; una sulla primi I ... e uno di specie quelli, di passi, piazza, arrivati serrata. era feritoia, la e ingros- corsero alla Corsero messa tani lon- ancora cinquanta un accorrere chiesa: fuori Olate di ogni momento. sava un che^ quei poveretti fossero chiesa dalla • al la cacciò panile cam- bocca dentro a 94 del topografìa tutto orecchi: è parte, di e in più poco strada, arriva e massa, (e si gettò nella ha alla mai il in in quel XVIII) e un ^ Non cagnotto sarebbe superiore più ristretta casetta die di la è in casa Lucia. strada ; si altri Griso e supporre di Fumagalli, chi ; dice Acquate, Lucia e lettore però fosse, è gno se- ché giac- tolo (Capi- ; a tare sven- essere, di Stefano quando, si portasse nonimo l'a- se degno suo casa uno brigata, poteva la lo ... ma ... conoscono del paese: movono interessato non che trascrive,) Il alla straniero uno del si Agnese seppe tutti paese tire, par- banditi o stato, casa. straniero era Quindi . strada la che si non se gridò già fuori del fosse una un veduti aveva indicato voce, una ma giù infondo ingenuamente illogicodi della chi (dalla *) il quale per luogo bene ricerche, quelle non tale piccolo un al salvo già capito che, che rinfusa stava Acquate, . son cato. toc- che Mondella. gli : stato quest'avviso^... Manzoni brigata messe A " giunge seppe che s'eran pellegrino giù confuso non che dove donne, Correte, figliuoli: ladri, un e di in parte sia nostre casa, stanno su, che diavolo; il qui quella Stefano, tale d'Agnese aUdossoJ addosso! sciame è in Mondella, casa « con scappano in : a par strada Carlandrea grida tutti dalla alle casa Non alla quel non quel di su quelle parole: alla e della sotto signor curato. corrono dirimpetto quasi casa chiuso, arriva Intanto del casa voltan Si " Altri quieto. V uscio: c'era in folla, guardano in s'avvicinano di Gente " Jlglitioli; aiuto, Animo, colla paese. Dice, Ambrogio: vi del racconto perfetta la corrispondenza com'è la CATASTROFE LA drone. pa- golo all'an- immaginando alquanto più in sa LA nello confine scrive il valle il di banditi, dei covo in posto di lembo la attraversata, punto tre Ripamonti. di quasi esser schermo il fine, con- all' estremo e e, girato in dai se largo campi altra V. campi cautamente certo un a strada quella dove a noi che verremo * via. Lib. dai il paese, su presa circuendo l\hanno Pescarenico; a hanno non ripiegare Giovanni; Dee, Nei V; altrim. o i Sposi si parla più volte Promessi AI poderi presente sieno Xolte più della fondate, iscoprite (Gap. I.) delle terris, Lib. Hist, XXII, Mediolanù pei campi. che exulum, quelle parti dovuto, hanno san condurli Urbis * fuggitivi, di aspettarli per * da stati, parrocchiale, passati sono doveva è vi ne Saneti imperia nome i due tra casa quella verso ' offre quali mezzo i nostri distanza ad ai : ha che giù pel Volone, via fere duo che ciascheduno. Intanto la praebent Martino, S. inter Quanto vallis regione ea travano rien- più, ciò ecco receptaculum extremis sive seeuritatem conflnia in in malanni. e particolare, dicitur quae ruberie Est Ripamonti: mediis, quia in que' tempi, a riuniti spesso, far a lecchese Martini, la stato di confine, paesi che banditi, de' il timor al in poi naturale Era 95 CATASTROFE Ma siepi; e ; persona sepolte che difesi un in di due tra ed è di passato si cinta una filosa che donde muri, pezzo esse da cielo doveva occupano e essere scorciatoie nella l'usanza generale regna di le strade alzando lo qualche molto gli statuti di alcune trovansi sguardo, di vetta più costiera, alta murata, preso comune Lecco. afnon monte, Fuso LECCO Lecco antica moderna. e vecchie e nuove Olate que' quel tempi, dalla Uscito novembre orto (Gap. dopo e che camminato sulla che strada Sina. qual Lecco, aver per fosse il vertice Castello mura equilatero, nel (che in di intorno ; a tale restò E Lecco il carattere le bastioni fortificazioni. dei fino di di e tre a piazza Quando di base di forma la spiaggia, di strada di complesso buon fino spaldi, angoli Giuseppe militare, Renzo Lecco. la suddetta resistettero ciascuno porta. Un borgo. parte allagate, la Valsàs- la aveva per dove punto, entrava tempo, gettò nella detta Nuova porta avente si Renzo per un per Lecco, a alla quel a campi, Provinciale condusse era triangolo un strada lo Questa i Castello unisce Mauri del carta e attraverso a L) , pezzo da capponi, consideràbile, castello. dell' parte 8 suoi co' già un indietro, passo dell' solo borgo anche era un mattina andare, Lecco, a la che lasciato abbiamo — tornare Renzo, trovar per Strade Manzoni. monumento Pescarenico. per dobbiamo prima Ma Il — ad lo di difendevano si apriva che II, e oggi), ne si una tolse fece avvicinò a dere ven- a 97 LECCO nel altre vide non e il vagoni che che prateria rasa io credo come è via strada, Bovara. che ebbe di Lecco, statuti l' onore quando, gettarvi immondizie: dinem del riva momento, si monti * ridosso, con sa sia come e V. Lecco, G. quella per derivato dal considerato proibiscono turpitu- aliquam la si vede il dopo sboccare quella spiaggia, muraglione quella ignudo, perta sco- quale, la mezzo a volata Giovanni. fermeremo situazione e un di Lecco che bianca, diadema di del in tutti i sensi storici tino, Mar- san piedi la spianata Cenni un tevole: incan- del enorme lassù, scintillante, solcata Pozzi ci quella chiesettina all' ingiro; a' tutto azzurra su contemplare a il non Nuova, porto. Noi, giunti a a triangoh es., per tratto, giunge due essere presente brevissimo un sotterranea, sempre Al angolosa, scende proicere in Flumesellam. per in deva, discen- e canale di una torno. all'in- Contrada di chi Fiumesella, nato, vatici- strada stretta borgo presso fortezza la * Si diceva destra A la scorreva Gerenzone, di uguali. leggere) Allora 1848. al presente, il letta titolo la lacciato al- quasi mura lecco; levatoio, lago, suddividendo pressoché delle fasciava ponte legro queir al- sapeva nell'anno deserta e lo di brune avrebbe stampato poi le hanno nemmeno e città acquistò il minori che stra, sini- a lucido sbuffanti, ne sugli avanzi porta: Passato al dagli lo apparisce quell'antica ora Castello, a e di ferro, né vaporiere (perchè ora fino le destra a l'incrociarsi guide di caseggiati Lecco scritta né delle e risorgere la occhi sicuramente lontano fuggir file dei gli 1442,) girando le dopo costrutta perchè cosi (detta porta Nuova, e lago da agili Barra, 1884. BlNDONI. 7 — 98 LECCO barchette, che Renzo, Lucia, e Tonio, Don e un Valmadrera, i notte, le che forse ti fa più immobile e si mole striscie d' fior d' dinanzi adagia si farsi e tre- come cola pic- una e mina Cam- e move, là da ripetuta su una l'erte, per che raggiante, poi nell' oscurità perdutosi come della sentire, dall' qua però, quella mattina, al fino laggiù di diritta, per Lecco, origine, ristaurata e nel ampliata queir amicissimo Giuseppe poco Bovara. chiesa sotto nel san delV Angelo, di era rocca, Piccola fu architettonica, II Francesco 1566 preso prepositurale dall' attuale. forma del Manzoni, Nel detta • crocio all' in- abbia dell' antica nostro di andar giunto Mascari, diversa certa senza 1534 La avanzi sopra non Via che, anticamente chiesa. costrutta gli toccò non darsi con la contrada alla quel tempo Può lago. Bovàra Via fino di quieta in- silenzio. Renzo in dell' onda azzurra, lumicino un tratto, un o senza lago; lontano scompare a del parte s'accende a d' acqua, del sguardo, quando levigato, e nero solenni distesa collo a verde, o la dosso ri- a e nell'acque quando a ; scuri ti si sprofondano oro Venuta montagne, rumore ovvero si dall'onde, Malgrate. delle il soffici Moregallo baciato rosa, e dinale, Car- solo, di rimpetto, i lumi ; vermiglia, all'altra nel bisbigli, specchio a buio voce opposta e nel senza riva quello il misurar a II e sulle firmamento; arrivi sentire luce di del non i diffusi e e alle altre, si disegnano une lago, Baro profili giganteschi pallidi, bagliori sui faccia sorride, color Agnese, e Rodrigo, di e ci paesetto vago la Don e il monte tra conoscenza: Cristoforo, Padre e Abbondio, dove la apre di nostra V Innominato...; e sponde, nomi portan Sforza, secolo, che Carlo su fu nalmente fi- e disegni l'architetto vi trasferì da f 100 LECCO Air estremità, opposta della più giù poco santo Stefano; superstite serve Milano, al fino Qui il poco scultore di granito grandeggiante di Baveno, rosso quale sporgono grand'uomo « spirarono « della « fondo « nefattore, che « concetto « mortale « Lucia. « la « rozza, « lo « pretesto « lo " condo « del Il romanzo. in di sgherro di sguardo sospettoso, Questo tratto Prato, che in della denota si e cui Lecco abbastanza il dà padre moderna la sua probe- le venera- del dell' im- di il ratto Mondella, nella car- gli altri bravi; alla la col Lucìa volge strada, rappresenta Lazzaretto, sintesi ingannato la del degli altorilievi vittima ha indicare altorilievo di Lucia povera la Egidio, che farsi quella violentemente attendono cui gì' in- espressione la Il « espressione rappresenta la la introduce e è intera primo del genio, del grande Sposi, afferra Il Nibbio solleva, la Promessi dei L' soggetti I una faccie tutti,sentimenti diremmo, quasi sono, in in di bronzo. pure di * basamento quattro paterna uomo infonde un immortali. riconoscenza. di e « di dell' pensatore, durrà con- dello quei luoghi, che a immagine buona ci consiste e sulle mezzo pagine tante sua zione ^ là in è « che al monumento sopra altorilievi quattro porta ammirevole opera si il Galdone. davanti Gonfalonieri, Francesco di bronzo, statua È Manzoni. Alessandro di da Stoppani, presso fermarsi, proprio bisogna Manzoni Largo che animata, e Antonio di nome torre campanile moderna di porta, 1894.) Usciti strada bella terza spalle, massiccia al base (Settembre una da porta di ora la era un'altra lì presso, e costruendo. sta v' chiesa, le volgiamo cui a intorno Il fuga. scena se- terribile Cristoforo addita porta ancora il antica natura e nome nazione. desti- '^. hdonumento ad A., stanzoni In Lecco. 101 LECCO lo Renzo « a « seminudo, " preda « senta « e « escono « con « rilievo « nonché disteso alla sopra dopo che, benedetti di lo porta TUTTA CON paesello alto- quello d'Italia, e » NELL' E loro LECCO DI VOLERE NEL affanni, gioia. Il quarto epigrafe: CITTADINI Renzo tanti del di Lecco là rappre- cioè e e chiesetta stemma I dramma; schietta seguente fronte di traversie tante dalla espressione la del è quale giaciglio, in misero un soluzione il Rodrigo, L' altorilievo morte. la felice Lucia don sciagurato OPERA CONCORDI ITALIA QUI VISSE DOVE r L' AUTORE Di Antonio NEL egregia questa che, e il né ahi ! ad Alessandro biam Da tolto la quel punto fino incrocia Da arrivò la con del questo caldeggiò a ogni con sua l' inaugurazione, vederne in il la Galeotto, punto in stradone dove e dalla avanti che A da destra il ab- corso corso torio Vit- nuovo che nuova terzo un circa Emanuele sinistra conduce è linea sua la diviene Vittorio corso strada, di nome Bergamo. per la seguendo Pescarenico, quale dal riportata. sopra magnifico un : Monumento del Lecco, prendesi pubblicato fu scoprimento strada, retta, a Y illustre fu anima inaugura:^ione lunghezza, sua palazzo non L* stracca provinciale della la descrizione Emanuele corre che Manzoni perfettamente LXXXXI. DCCC. d* arte dello unico, numero SPOSI compimento. Nell'occasione un M. opera Stoppani, possa, PROMESSI DEI ERESSERO S' INSPIRÒ E sale si al al ponte. fiancheggiato * 102 LECCO di di e sopra dobbiamo che Dalla ed di da detta da capo lato un fino giungeva strada a della quindi riceve sbocca un col r Per quale piazza certo tratto di estremità di pone via Padre Dal mità l'estre- Cristoforo; alla faccia chiesa, di là del per vento, con- Cristoforo. discesero strada, l' antica Bergamo. padre al quella prima ma appunto anche di recente nome al presente affluente, dal percorsa nella strada a quasi essa, la c'è essa conduce correre per- venendo Sposi; essendo ; si condusse sopra, Promessi Lecco strada continuare via Lecco, da che opposto capo nella Lucia dovette paesetto la linee a Via ora Agnese di parte lettori. nostri innanzi va detta suo Innominato, via ora lago, che al Dalla ai strade, pesciaiolo, quando, andare per Pescarenico. a del baroccio Monza, il verso dubbio senza sul occhio stradicciuola, una quella è sotto, di antiche avanzi sott' porre parte spezzate due da sotto quella notte ' ì di 'piazzetta la davanti \ sileniìa amica quel per lunae, Jìnalmente del chiesa estremo capo sboccarono alla ' convento. della sulla tolo (Capi- * Nell'annessa parte e Bergamo, Vili.) ^ per fuggitivi, nostri strada iaeiiae antica carta della di Lecco citta, il e dintorni reticolato la il nuova. nero rappresenta PESCARENICO al Un'occhiata del nachetta del traversata Lecco. di (Gap. guarda rilevare r uno r e altro la cammino del al sul ha delVAdda, dal da ponte: o pescatori, reti, tese ad vogliam gruppetto un e di ponte addobbate asciugare. Il bel chiesa e Senza sulla lago, e convento là di pezzo di dietro la e facciata. stra sini- riva poco abitate case, tiamo consta- stessa sulla del tra Pescarenico, a batte e qua Olate. splendeva terricciuola, di Pescarenico un della dire aspettativa. trascorsa fare dinanzi, del in lunari, ; luminò il- argento di dinanzi di d' tempo Olate a chiesa spiraglio, a fenomeni sagrato una ritto chiesa l'ombra girato Pescarenico barba dovuto se proiettando contrario, la due ha lo cappuccini quantità luna, campanile È dei dei che però chiesa, la la quivi come ora per Il della porta per e stava chiesa ponente, a la entrando che La traversata? la — pallida, faccia VIIL) — Perchè luna, Cristoforo, padre La Bione. — sospinse la la del sbocco voto. Renzo Pescarenico, Lo cro- — — lago. Un — Quando — convento. La Cappuccini. dei chiesa La paese. la discosto più parte tramagli era situato e di (e 104 la PESCARENICO fabbrica air strada che Tale del da secolo, e allo immagini Emanuele; di ali* entrata via Maggiore alla chiesa; mette vasta La Padre col frequentava, accarezzato, predetto di più splendida più simpatico, fosse dato L'altra quale via sarebbe di e a il triste dei quell'Ordine, del san venire av- ragazzino suoi puccini, cap- uscita l' apologia creato il tipo che cappuccino, L' esterno di di conserva Gregorio, convento, lungo avanza Innominato, fresco, chiusura quando ammirabile di chiesetta si lui l' imposta d'immaginare? quella guarda più da che e di il convento tazione, abi- privata aspetto, Manzoni, quella Galdino. fra pronosticato avrebbe del porta forse di serve piazza la chiesa, guarda usi agli nell'orto, Alessandro è dettai affacciò si gamo, Ber- a Cristoforo. grata; l'antico perduto ! Chi ad cui a portata cantina e è ne grata, una sa? quell'ingresso se colla lo il paese, e fa, V antica colla la rimpetto conduce di chi era dove di Padre vento con- che e la chiesa via anni il che stessa, alla chiesa e Vittorio terra; Lecco destra battente chi ridotto Ora, da quarto tore fa, il let- e piazza tra e pochi ancora medesima, sulla davanti Alla Cristoforo, convento, terra Innominato piazza vedeva della che strada via ora della di mezzo, (Gap. IV.) corso nuovo fuori capo che e V antica corre di al la mezzo anni più sensibile, farà si situato faccia si gli e era il in e l'aspetto attuale. è settant' di soppresso di il secondo e ne stato fuori, Bergamo. a dissimile di con il primo tra poco avvicinarlo terra, conduce L^cco Pescarenico era Per della entrata faccia al tuttavia) sussiste ne e il lato preesisteva a ad della a essa piazza di chi unita, fino la alla quella dei cappuccini. quest' ultima, quantunque però sinistra il carattere raccomodato dello stile clan- V. V 105 PESCARENICO è strale. L' interno un' ampia colla nave ad chiglia povertà dei travicelli dei mattoni; è sostenuta e però a giusti intervalli s' impoda tre grandi arcate a stano pieno sesto, che sei pilastriaddossati alle due su pareti. In angolo, che lascia faccia entra, si presentano chi a fuori nella cappella della cappella moderna, che ma essa, di marmo, non molto destra, il pulpito di noce, dell'ordine è l'uffizio veduta l'aitar dove co' suoi confratelli;quadrilatero, con Cristoforo padre un che sale cui su si sé per e pochi per anni mattoni, il loro la mente ma meno delle non care, dei Promessi Ed è coro strade tta chiesa, poveri profughi, vari a di mezzo, era in colori; ancora a l' al- riquadro un corrispondenza marmo. di questo per chi, non Sposi, se per pitture fantastiche, quellitrova, presente sempre, anima. i sapere, di vivo sedili frate, pregando di marmi trasversali erano piccine; interesse, e non ma\ visti i luoghi di corsia tre fescie e archi, che in è fa, chi lo volesse Notiziette fatte vecchio giore mag- al della pavimento persecutore, nuovo, a meno intorno, ai tre col prostrarono rimesso ora Il Germanedo. a a cantava all'ingiro. Di fianco spalliere di noce mette piccolo uscio all'aperto, nella e dal blema l'em- ancora il coro, il da cappelle; Dietro Francescano. minori certamente altre suvvi con il maggiore chiusi sia stata sinistra, due A : due e laterali ad e dubito Cristoforo. padre altari tre gli è propria, che balaustrata larga una la vedere una e minore avendo sarà ne in ognuno parte della bello, agli ingressi della chiesa sua di fra dalle sue bra, lableggere, quasi ricevendolo quel saluto magnifico e semplice che egli dava Pax vobis. (V. Cap. VII.) alle donne: del convento cronachetta Nella pubblicata dal Cristoforo 106 PESCARENICO è esposta Balbiani, e del « della chiesa convento. li nostri Desiderando fabricarvi " per « o suo « d' alloggiare « venendo « Domaso; « r animo ne' da Cavaliere Giovanni Mendozza, « chiamato « Nobiltà, « affezionato « tariamente « pose « luogo, « briciere « carica « giubilo accettata, « sogno, il Glorioso « ed « di Lecco, « in suo « Chiesa; « gio « Bormio Provinciale, « Puccini, di « signor « nalmente un' « convicine Terre. « solenne, D. alla il fatto * il da ed signor di come la del assistenza di di divota, si attese questo chiese, conventi, caso, e colui simile. che il Fra la con gran di bi- benedire a nuova di mese e del da Cap- prefato processiodelle anche funtione, che fervore mag- Francesco altri Religiosi popolo, Fa- sig. Prevosto concorso Terminata con pietra della P. e Cardinale, Secolare, sendovi infinità e faceva il fatta molti il Clero tutto Governatore, e fu sito principal Foraneo prima pro- Mendozza, delegò funtione quale coir la mettere e nome, il Borromeo Vicario molto la adunque quanto Carlo gran volon- quale desiderata, Milano, suo di e Governatore preparato S. il istituito lui sommamente Arcivescovo 1576 Eletto dissegno, sod. Lecco, quest' impresa, Padri nostri di Signore Religione, nostra se Cover- divotissimo Jago, abbracciando a' In di S. Cavaliere accese ch'era Piazza a o ed ispirò questa Religiosi, Como a Spagnuolo, di comodità li andare Iddio Signor di Lecco, maggior facevano per quel tempo e che luogo un Fortezza così haver Bergamo d'un in nella passaggi nostro d' haver Padri, Convento un territorio, per natore *? V origine esteso per ben sbpraintende alla cirriesci grande fabbrica di 107 PESCARENICO « a fabbricare, « e da « Governatore, « proprio, « le terre « in oltre con e facendo le questo a allo passi da direte del che Vili.)Poi, dopo del frate saluto accompagni, Fazio e fra zitti alla battello : « " e Il Bione dall'attuale. fino torrente. al In angolo con stata data allora punto dov'essa quel punto il lago. A scendeva diritto,e veniva Pag. 11 e tolo (Capi- » uno al punto in rata fer- questo con piega foce mette di ed nuovo invece, il Bione sboccare cui trarono. en- diverso presente già distesa quel tempo a e* la strada e il videro sbocco lungo Bione zitti parola, s'interseca si è in 1 la mezzogiorno, verso allargata nel Monza. indicata; loro il lettore Cammini proprio baroccio un s'avviarono barattata e aveva l'acqua dell'Adda dove porterà riceverà, vi tras- a porta. Essi la ottuso fino dete rispon- ; preghiera, dopo il Dio vi guardi, il suo angelo vi di chiesa, i viaggiatori usciron ch'era pronto, vi fermo; quella mirabile chiuse riva cino lago, via pochi perxhi troverete addirittura condurrà vi del battello un e Monza, a torrente un barca riva, dove asilo tale. porta Orien- riva vedrete Lì La Francesco. alValtra di domandato sarà ; vi È » l'animo un a quelle alla Bione. « diresse convento Andate « Pescarenico, san : : sbocco barca : loro li- » rincorò Renzo; e Milano, nel soggiunse E * fra Cristoforo donne per chiedendo tutti. a fuggitivi;là dei tutela una animo chiesa quella andava fervore e alle mani baccino un trambasciato a zelo del somministrava che quello più parti, \ quali il pred. signor i ; fra sommo con mosina, Là benefattori molti da limosine concorrendovi TAdda, più a per trione, settenla se- 15. r i 108 PESCARENICO volta, conda scalina. (non nostri fuggiaschi Cristoforo, Bione o piegati e invece Il due A di V vento gorgoglìo del il leggiero della il cielo. più lontano colpo e il la tonfo grondanti, di azzurra e si tirava rotta que* due del rebbe sa- chiava spec- il del flotto lido, il tra le remi, pile che lago, uscivano rituffavano. Pescarenico, e si vi soltanto ghiaie di un il tremolare che luna, posta, op- remi, piano, e a conosce non stato dell* acqua superficie i barcaiuoli liscio sulle due a Non S* udiva misurato spiaggia piatto, e se vogando vogano fosse non frangersi la veneziana. se proda, e remo, verso lago giaceva lento ponte, un gondola mezzo tagliavano a ; oMeggiar e V altro largo potuto prendere alla remo un largo, fondo questa pei campi. Pescarenico immobile, da morto scorciatoia il a della parso e e dal lungo abbian non del spiaggia alla il tra renico Pesca- attraversare fino semprechè gine l'ar- già del Guado, detta puntando Lecco il dondolìo alito ; dre Pa- ora lungo o sinistra, camminare prese barca, per battuta. Bergamo, discendere afferrato poi ; da punto, avranno di Maggiore, a barcaiolo, braccia, la strada oppure qualche staccò ne che quel a strade la strada via al torrente fino la quindi e per la per lago, due Pescarenico; e si torrente, casotto un aveva Mag- Bione, Manzoni, recarsi per delle prendere destro, il dell'antico ci 1806) a di e anch'esso traccia cune al- in allodole. saprei quale Potevano Lecco Alessandro il dopo delle caccia non e ad famigliare giovane I la Pe- a continua e nuovo, di sito, detto riconoscere era taglio faccia segnata ancora i comuni tra quel In potrebbe la confine di gianico. al di fiume, esser si vede insieme carte ed linea Quella servire di cessa che Mi rarono assicunei mesi 110 PESCARENICO coni* sulla fondo nel era, sponda, dormire, quella In Falghera, di pecore vicino; alla Castagna, chi è sul sulla pendio, riva, colla dalla campanile chiesa sua cupole in po' basso, un ad tta essa tamente, distin- tutto al paese, cima sue chi bran- come ancora o Mag- colle presoli largo, ricomparisce ma, Acquate, costiera quella splendida da per Rancio, pascenti, Olate, essendo vede si non come si distingue fg^tti di biancheggianti e sparse fronte, la segretamente. Giovanni San il braccio posò barca, braccio traversata glanico,.... tutta ville sul posò pianse e della col e rotonda. , urtar L* il buon tre la ora aspettati, monte li sulla Monza, via e ci quale mai perchè il baroecio invece gli conviene molto air vedere vero che ; (Gap. XXIV.) don e che a ma star che strada, salutò alla voce i stia, be- di strada di quànd' il hanno battello carità, lo provata tutte lago, e le sempre ? non bene, abbastanza, a del addirittura, che fanno dietro là Pescarenico in che dispose aspettare che la via lasciarli. Abbondio, n' hanno la lì sulla vecchia traversata quelli soddisfazione, seccare a padre per Gristoforo a la loro far ingrosso glion ad stesse dire • padre farli montare di risparmiando Per il dal tempo una la j)er scosse conduttore Il salire, diede • Ma in aspettare Baro. fece Pescalina, Pescarenico ad frustata, una da alla proda, la (Gap. IX.) Vuol avvisato venuto del di lì pronto. fermandosi radici contro fornace era era ponte, alle barca barocciaio, Gristoforo, del è la Il baroecio Lucia,... che fece là, dov' di riva che non è poi fanno quella si vo- conseguenze; accorta e 111 PESCARENICO sollecita, ne' è incontentabile suoi movente e trovati. che umana fastidi lei ai e travagli, queW angustia buoni. Convìen della dai si da un lago che guardato in esisteva, dalla sponda * GiULiNi. V. 326. talora ai ii retaggio nel segreto che spesso canale di (ora degli mune, co- animi, tormenta del un per alcune era sotto, in i dei interrotto destra, Corttìnuatione il quale delle cava comuni- Lecco; e nel ciie Memorie stesso, si vede ' scorso, terzo era Io non levatoio, Il ponte secolo allo apparisce almeno, una stampe che come armati. parte cinto certamente ponte, da dalla isolotto, un Censo quali ponte, interrato), di e sopra il a capo probabilmente riprodotta pag. metteva di torri, delle munito anzi sono che sapere tipi dell'ufficio passava per IV.) costiera, coi ne perfino, dunque intorno che ha nou soddisfazione curato; scrupolosa (Cap. ella povera signor ribile inesau- previsioni^ percliè quella dice, s'aggiunge ciò E premio per nelle arco sostituito di lora al- di qua da Milano, un p. i, 112 PESCARENICO altro che ponti alla il ciò, di senza i è Il timore, levatoio. ponte notte creature, deboli, inermi, d'animo, alla di possibilità volezza, consape- quelle povere quella condizion esporre notte, in di fastidi la levati, e, anche fossero di pericolo forse mali o tratti, (sappiamo / allora) al Cristoforo della e basta quanto finezza un della carità. sua 11 di ponte Visconti, al 1609. i Russi guidati da di il abbandonare ponte, i Francesi occidentali. affrontarono lo battaglia, e a alle le Milano, ci occhi; oggi passa con che sui padre ai Cristoforo secoli Manzoni ch'ella civile e sfugga resti dei prima, e archi estremi finché la luogo a e mano, di a nota dagli Pescarenico all' antico storica prima Monza, una fischiando quella all'acque, e ad una che mandiamo rispettata durevolmente posteri. il Valicato Lecco, a ad chiesa di Wukassovich, francesi. armi ; noi da fu costretto dell'Adda, ov'ebbe vaporiera, alla il generale respinto i due piani stupefatti la impeto dal 1799 Lecco. destra scompariscono rasente del di cose del strutto di- riparatolo prestamente, Verderio, a funesta che Oggi sulla il nemico incalzarono di saltare gli Austriaci, Ma fu Bagration, territorio fecero archi; avere dagli Austriaci, capitanati dal generale ad Azzone restaurato e aprile dopo Serrurier, francese Pescarenico Sforza, NeU' da 1336 undici presente II nel nel eretto Francesco Fuentes conte fu Lecco conta e da di è padre sollecitudine della partito degno di consigliare potuto aver per soldatesca la cos'era tamente sfacciaconvento mole al mobile im- secolo l'augurio, dal pensiero TABEMACOLO IL DELL'APPOSTAMENTO dello Determinazione ft nella — gli e il terreno tagliata vicina lo della sale destra molto e prosegue più Galeotto. basso, Su stradicciuole, G. BlNDONI. V una nel esso prima e rasente ad fino poi il incontra come punto su dove, due done Galstra- più bene che di un è quand' al vicina done, Gal- acciottolata, Olate; la sinistra, e di a è dove a Galdone, scendendo più La letto col pure, V altra scuna cia- viottola, «Acquate, a al Acquate. larghezza L'altra continuo e da povera strada segnare, discendono di una sua il Piero, migliore chiesa, di spazio detto asciutto, mano è in giunga punti inferiori a lento che parallele, angoli quasi che due in torrentello, piccolo — Germanedo pendio prima Germanedo dimezza il tra croce a due a Abbondio dell'Apostolo, da vien Galdone, pressoché dai tabernacolo. don di Un'opinione montuoso, dicciuole strada partendo il limite tratto, è al — — che, al torrente quel La Acquate. Lecco. stradetta direzione e di Abbondio Don — voto. un Quella in di cura statuti Ancora stesso. al finisce due queste da e Acquate, 8 114 cascano visto è gli Germanedo, che della da fronte s' avvicini. si deve Manzoni il entrambi, lascia veder che pitture. Abbiamo con il mentre fatto, dà La espressione fino a un perfettamente quest' ultimo, monte e ma don questo Abbondio, due stradette anche l' altra caso che altre conduceva prosegue e 1840. del nella stata a nel la municazione co- il verso quella del esatto là, prese casa è al avvenuto saliva di da parte interruzioni, sarebbe per mile si- zioni illustra- tratto fosse che non ben direzione che quel sarebbe andando che tratto per ; s'attaglierebbe non viottola cura, nelle scendeva strada quel minante ter- tutto in la che più e edizione grande senz' è sotto l'incontro la alla menava in se ed Gonin fatte solo torrente, tabernacolo, dere esclu- triangolo a più solido, dal la per quanto primo Piero; che non Inoltre, antiche dover cimiero torrente, (Gap. I) col immediata. nella poi in delle per in trovato meschino, Sposi, se denudato, ho non nell' occhio, dell' Autore conto sull'altro: piccolo, basso, elegante il torio purga- passaggio meglio per del di più grande, Promessi ai e Notiamo poco secondo, che questione come basta quanto quello rappresentato a anime la concludente è un assai le pietre, Piero. tabernacolo questo le però del quello vero, completamente memoria alcuna paese coli taberna- purgatorio, dipinte sull'uno di muro due dal che meno a fossero non valle descritte aver risolta; sarebbe del anime e' è. non dei bernacolo ta- le esigenze tutte quale su dipinte le stavano non stabilire è per terzo un il territorio storia, in tutto potesse perchè da due questi a nacolo, taber- un venendo chi, di Uno rispondere possa nostra Se delle di s'erge quello dell'appostamento; fermo che APPOSTAMENTO Germanedo, di quella su che ma DELL' TABERNACOLO IL sua, il dire quella ché giac- piano, condu- 116 stradetta, dov'era della tata dal occhi anche libro, ai bravi la passi, correva si divideva quella ipsilon; alla menava fino torrente, un a arrivava C'è dal passi è ; C è ma quindi sensibile, poco al manedo è (come il invece, più precisamente retta ho in tutto più 10; per il Manzoni qualcosa modo dev' non essere, indicazioni Una meno, lo si in passi non ottuso, anche di dovrebbe arrivare del difficoltà valore del Ger- il Manzoni diritto, è della punto da 27 nersi rite- strada, la vista tutto, quella passi, più 14, che equivalere pKi; in sessanta sottrattivo può se zione biforca- passi moderati, ai o quale la dir così, di potuto al descrisse) veder Romanzo invece se distanza qualcosa a che e voltate da va spezzata, lati,per forse le sulla lascierebbe cinquanta numeriche qualche muro che curva dal hanno forza valle molto destra, linea i tre circa o nella sessanta lo successivamente contato mofite, correva così se a una all'ingiù, lungo curva, il forse però, tratto di Camminando fosse. di foggia il diritta, che muro e tata, vol- sessanta tutte sono vide, sessanta tabernacolo, a angolo dirsi a con toglie dai forse la passeggiero. ad spingesi ricostruito, del lo che facilitò verso scendeva queir ultimo certo presente saliva^ come È Galdone. che vide a pressoché quella strada, di era biforcazione? voltata una viottole strada di della punto due del voltata questa un questa parte anche air die vede, Dopo forse V altra da e fece circostanza diritta in ; si come così e ; appostarlo. destra a cura d' gli sempre dinanzi questa ; e strada poi e solito d'alzar Abbondio, Don possibilità la APPOSTAMENTO guardarsi abitudinario uomo e di e quel giorno. un un DELL* TABERNACOLO IL ha ; e che a ogni così nelle verbio. quell'av- presentare l'im- d'un foggia crociera di quella scena, strade. o la rappresenti, in un trivio. anzi ed o che Luigi Apostolo, di anche che sia, non o formarlo a si il che vero viottole divide, ha trivio, né un Quella alla a destra Galdone ; e le tra so da che non arrivava / muri retto; si terni in- angolo, del rebbero vercome che di viottola quel luogo ne anche alV anni interni lungo or delle sono; due adesso, come torrente sia Il breve. del tabernacolo, di qua passeggiero, era in atterrato. è ora la torrente al questo il tratto del menava e presso fino allora, quantunque che monte, valle ci fosse quella parte, al piedi parecchi (ce i muri Acquate nella se strade, muro ad il sfiorando comunicazione due stono esi- fianco,) se chiamato verso scendeva non comoda una saliva Olate, ; V altra chiesa mai però di parlato ha. se così e Germanedo, che minore cipio muni- Piero, quarta più il « bivio. un di cura pò' Manzoni, non di sua rigorosamente si riunissero un al strada, altro una tanto ; nella chiama torrente per sia ne lo quella la strada quelle viottole di è ce due in divide È Andrea attinte parallela del sua Promessi sito dopo, che quel punto in quel informazioni rilevai dei 1600, al inquantochè anni non stradetta, che stessa descrisse da di avvenuta posteriore 1825; trent' una disegno un come essere stampa immemorabili. ab ne che Acquate, T altra vero alla Ma o vio tri- illustrativo, che potesse pubblicata ». quadrivio, quella quarta principiò nel fatale trivio un la supponga, che tole viot- di si troverà non non Pensai Sposi, vero un due in si trattasse commento un posteriore operetta è E al Galeotto, arriva si divìde che ipsilon, quasi quel punto ; mentre 117 APPOSTAMENTO quella stradetta di magine a DELL' TABERNACOLO IL di viottole, invece nirsi riu- . ad angolo, terminavano in un tabernacolo. 118 sul quale di mattone^ sur da protetto consiste ma vecchi denudata a strada, di bito sinistra due del nel air dita duno al È al bene che sorriso. stato (chi lo salmo in fin dove vide di della la faccia e recitato eroico volesse vigesimosesto a sapere) Si per girando la faccia guardando qualchechiata, ocsuno. nes- è deserto versetto a voce quella quiete da don ad precisamente bondio Ab- essere il adversum e un preparare avrebbe consistant un* campi: sito alta voce momento, : un di stra sini- Diede quel e le altre e se ne* sforzo ogni destra intanto tutta a su- ; e, nessuno. recitò uscita mano poteva, che se a le pene sue: muricciuolo il passo, fretta sovvenne bocca, le ispiar bravi, spalle la notare potè, fece queir ivi raccomodarlo non Il versetto, in perchè , alta, compose ilarità le insieme fatti in lo qualche dei spalle breviario spingeva vicine più collo, volgeva del sopra minciavano co- invasa per gli e il medio per ma Affrettò case. più del di le e dell* occhio arrivasse; subito dietro come intorno coda la s' è che il salita) in uscite indietro, torcendo con di due V indice collare, di come esattissima, sinistra, a o dietro Mise i quale hanno lui, ci fosse e torrentello, Tàntalo. le due destra erano presente, leggesse, poco i bravi le del intonaco, Domandò che no; a muricciuolo sempre se un coloro di fatto costruzione. è tra è l'immagine Manzoni, (espressione su, stesso, se, al come stradicciuola di ; al tenendosi dinanzi, mosse di la Abbondio, in dice, si qualche non sfondo dell'antico apparire tutta sguardo la mi scrostature ad aperto sullo color a con semplice un testa, "e nuli' altro le Don in ricordano, uri' antica e bigiognolo, cornice, una fiamme, e Il tabernacolo là. e APPOSTAMENTO anime fondo un qua cappelletta, detto, dipinte.., eraii scalcinatura più DELL* TABERNACOLO IL terzo me castra, a due dei siamo bravi timebit non fronte ci DELL' TABERNACOLO IL si e ; non cor confine, di Castello. alle che don da saliva che ci quel lato, colle quella trovavasi alle Acquate, che porta il che varcò su s' incamminò alla si Tutta la In tutta la linea citeremo come Arlènico, la ^ mio Quando cuore viene cidere uc- a grazia di colpo municipi^b la prese detta ora Lecco divieto ben di di paura. mi si e dirimpetto è tener ticolare. parin pecore dentro della seguenti alla zionata men- curioso determinata, di S. Giovanni eserciti Bravi, quella costiera, i done, Gal- quindi ponte; dei grato sa- accennato. un per il del Abbondio don verso e via avevamo come pianura degli salì ingranchite da fatto chiesa avrà che Olate. di cura il principali punti anche non di confine di di Olate, sboccando {A\ è di come fosse salita a statuti zona cura; della battuta essi con cura; bondio, Ab- quell'antichissimo condusse negli ; cioè don fuori nome, la strada tino appun- dov'era sua l'attuale tra Fumagalli casa luogo gambe suo per di là per e Acquate. passando e alla darebbe colle Abbondio Don una di pretensioni Olate di^estradicciuole delle menava non morto, uomo un se di manzoniana della trovasi argomento, questo E fuori luogo quel fatto il cura, segna corrisponde prese è della parrocchie narrazione dire, che a i sorge il Galdone quale della monte, dove i limiti circostanza il verso che Peccato il sito dentro alla Questa viene che Acquate, Abbondio che ultimo trovasi esigenze : di latino! per quel tabernacolo, il mentalmente piedi. su si trovò questo, due fermò di Con disse sapessero parrocchia * meum. galantuomini, Aggiungeremo o 119 APPOSTAMENTO : quale Caviate, la Castagna, schierino a il fronte , ! 120 IL TABERNACOLO chiesa di S. Sancii Vitalis al va ponte Vitalis per DELL* Olate, usque ad Ecelesiam Volate, la strada per la quale si de alla chiesa dicio Giustina stratam la^o. quindi Il divieto più ancora zona eccezioni e il e * il qua di itur usque del Bione per le capre vasta. E salvo de Quade, fino si va Germanedo, loci de Zermanedo, corso Sancii Ecclesia ad pontem quella per cui qua ad essa, Sanctofi Jusiinae al dieta a itur di santa ponte per al Bione, et Acquate, stratam in continuazione e di Vitale di APPOSTAMENTO ad e et a siam Ecele- poi fino stesso infino una comprendeva precise e limitate di cure di commercio, diche, meper necessità di allattamento. Ecco ora perchè, quando salì dal padre Cristoforo Olate, vide bensì da al alla casetta convento le vaccherelle tenute di per la corda fanciulla ma pascolo scarna, qualche relle pecozione e caprette,in quella vivace e dettagliatadescrinon compariscono, (v.Gap. IV.)Così pure allo appressarsi dell' esercito alemanno, don Abbondio si raccomandava dalle finestre della sua casa gnucolando piasulle alla gente che alture: fuggiva uomini povera che curvi sotto il peso passavano roba, pensando spingendo le dietro i figli,carichi casa, quella che a loro della loro lasciavano in vaccherelle^ conducendosi anch' essi quanto potevano, e non minare. potevan camInfatti strata se (Cap. XXIX.) qua per quella itur ad pontem de Quade, si intende quella del Vonella linea di quel lone, tutta Olate era contenuta le donne in con divieto. Acquate Lasciamo ^ t invece quelli che ne è tutta la al di fuori. -parola all'Apostolo: voglia perlustrare le vie che scorrono apcerta risvolta, si piedi di Acquate, giunto ad una « € collo ora Chi Stat. Civ. De confìniis bestiarum. in « abbatterà " ancor « è « ivi la « dette « nella valle « stra ascénde « denti " manzo "" in « coi € DELL' TABERNACOLO IL la certamente strada una reliquia di un antico Purgatorio ; divide precisamente in due strasinistro scende un ipsilon;il ramo si foggia a di fino al torrente avvisano manzoniano, don bravi, ed Lucia, » « il teatro « Promessi Resti « signor Ezechiele Pozzi in quanti si trovassero lei un' egida salvatrice. né l'ha il SUD a vagheggiata Manzoni. Essa non giorno, e e descritti nei e poveretta il possessore, di stendere grado aspira sopra a e a di mazioni, trasfor- architettonici; le basta così, perchè un Renzo agricoltore di Acquate, rabbellimenti lasciata suo fatale Abbondio, gloriosa questa ro- incontro disgustoso la patria di del fortunato pietà del il trivio la raccomandata de- queste coinci- parrocchia di don principale degli avvenimenti Sposi. » reliquia alla esser il Acquate ^ d' questo ebbe essere ahi ! Tutte a ogni conoscitore essere Abbondio il ramo Caldone, Acquate. verso situazioni cui cappelletta,sotto la quale striscia rosso-gialla, che un' antica oggi si vede 121 APPOSTAMENTO la vedano con tutti,quale intelletto d'artista, DELL'INNOMINATO CASTELLO IL PARTE I. Trattato di 1456. don 17 Mantova del esaurita; e La — Chiusa. Agosto Il trattato — Alemanno al la e fuga storica, non si ad abbiamo essa che ch'io ancora, mi sappia, più cerche ri- le altre tutte per in risolve speso forse non il Manzoni dove preciso sito dell'Innominato, piiì tempo, 4 concluBioni, castello intorno e Mantova, L'esercito — intorno questione una di e 1454, Aprile Due li piantò ]454; 1756, Abbondio.— questione La Aprila 9 Utromento — di di del Lodi Confine. del Determinazione insieme. castello // ' valle che L angusta Amiamo (Nooo di da precisare Vocabolario) « iittà, ili San A un questa paese, Miniato in é, è o posta, scorta più a del monti. Oiorgini ; d'un'altura, detto pìaao sia, colla una poggio di giogaia locuzione a d'un cima un'aspra d'ora, cavaliere a sulla fin avverb. cavaliere, era uggiosa, e infuori sporge ' dell' innominato basso cavaliere d'un che è altro. a Firenze. sopra La uni colline » 124 delVerto DELL'INNOMINATO CASTELLO IL sentiero. tortuoso e fra afferrare, tante filo capitale*, quel fa ci del ci basta lo dare per lo tra di stato Milano del racconto, chi vorrà nell'epoca che la linea sieno di le della senso sarà veneta lo e di trattato trattato tra di Foscari trattati il territorio Milano, e la così veneta. in direzione deno. Nel contrafforte rem di doge da punto del detta Tra il Resegone di nel di San ponente, capo dal e sivo succes- lati stipu- 1456, cesco Fran- e al di di alla pubblica re- s'interponeva, il monte Magnòdi all'Adda, i quei duca Martino estremo tra era origine sua effetto giungeva Garlate, qual repubblica Milano territori citare eser- ? agosto Per qual cui su la restava que' due a quali Ma la tra di duca valle dove meglio, al lago 4 Lecco levante tratto, di tutto, aprile 1454, Venezia. di linea. ripete del Sforza Francesco non vedere quel tempo 9 Mantova e confine, confine del Lodi stati, prima Milano di stato mente storica- certo un detta di a del demarcazione La dal stati seguenza, con- per località a dalla indagini ? E i due tra E veneta valle, attraversata limitato tratto nostre il confine la sia lunghezza, questo le qual o naria confi- dell'Innominato, quei due tra zione supposi- linea 1628. una il castello confine valli, nel è che Questo repubblica limitatamente seguire, a cioè della la e trovare possibile per ha fuori i ciottoli stati. qualunque a fosse località, che di Manzoni capitale eonjìne ai due sfriatto il valle, tra circostanza di serviva alla fondo Questa torrente torrente quel in laggiù, trovare tanza d'impor- che d'Arianna, di preme circostanza una cose, mi Intanto questo o di- paesi di Chiuso e DETERMINAZIONE I. PARTE il confine di Vercurago, di corso la lungo uscito e il lungo in l'Adda, di Crema, soggetto invece, dov'esso girando del giogaia infino Brembana, perchè colonna, la repubblica detta di seminato aperta; il a lambito è da Vercurago termina, a fu del alimentato da trasversali di lago di parte pittoresco valle dalla nominato, de- enorme di Milano, allora getta sog- superiore bacino affatto costiera in del la tutta ghezza, lun- sua il dominio Sotto territorio, di San vi e tra del di vai É Galavesa. di minori, di Martino, s'affonda Magnòdeno, affluenti Garlate, il nome, deva se- valle. della e territorio un malgrado una trascinatore destra è Villadadda. valle della torrente, in capo consiglio della meridionale grosso nella presso di- un così un' il ducato dall' Adda Caprino detta nel a Sàssina quale Martino San mezzodì, ed settentrione il lato di valle e veneto. A . (Corna Signori; Tre confine, successivo Valtellina, la paeselli, che occidente a del la valle tra e il * Grigioni. così La veneta, Magnòdeno seguiva monte, questo un'isola Nord, a e dei Pizzo del Sud divide di confine serviva ai al da il territorio come Resegone, Resegone, che destra a Porcarola,) di prolungamento suo nodo Valcamo- ridiscendendo ; e capo diparte dal si monte la mente trasversalda Venezia, a Dall'altro quell'alpestre Camozzera, Isep Vaprio; a portava lasciavasi quello, ducato. al mezzo d' lago cato, du- del spettanza fin presso si il seguire a l'Oglio, disceso già dal corso di di sponda, raggiungere a cominciava ch'era sinistra abbandonata dove, nica fiume, questo 125 CONFINE DEL enormi discesi Vercurago suo d'Erve, corso, ben la propriamente questo un sassi, che da sinistra, finisce lungo a vallette gettarsi Rossino; e dà noto luogo agli ama- e al 126 Tultimo territorio Item « quel tempo, A valle della paese di repubblica della del gite alpine. delle tori DELL'INNOMINATO CASTELLO IL di di Lecco, le convenute son el promette Chiuso e del quindi e Martino, S. Venezia, Vercurago ditte « tes « graliter restituir, render, « e " nome, tutte « Roche, Luoghi, « Monti, « la Valle « in mano " Duca, « o « quelli, e " sioni, Pertinentie, Jurisditioni, Raxoni, « gnir, Termini « essa Illustrissima « over possieder, " quelle « quale « sto. « Duca, die a fra de singule Terre, Laghi, Acque, de de Martino, San e de alienate zente, sua la ne de al riferisse se Romagnando chello, el Piano la la Valsaxina, Chiusa, « e « là, essendo « volte « e « Passi, « Trezzo « e « fine, quale de ogni loro altra de raxone de et Raxone e al et que- e dito e de altre Atione, de Torrete Signor Termini, rimase e qua tutte loro cum le ge Pian- che Jurisditione, Jurisditione, Raxone, adiudicate de over Lecco, Confini; le (Acquate) Biono, Lecco, a de de e Arquà del (rimangano) sono excepto predicto Signor Baie, cum terre Ponti, Termini, romagna al de Lecco Jurisditione a tegnir, Capitolo, qual parla Rocha le eum andasseiio cadaune de de Te- qual, la e Colion, (rimanendo) de Posses- guerra, Bartolomeo tien date sta Ationi, quali, presente sono tutti consueta era e Signor eum le cum la avanti Valle, qual lui fosse per guerra, Signoria (che) la e quelle. Ponti, Passi, Confini, e Terre che o Fortezze, Illustrissimo esso suo Bergamascha, e quale presente cadauna Castelli, in Ponti, Passi, le de mano altri soi de o Bressiana, possanza inte- in consignar Signoria, essa e far sequen- contraetus, praesentis e resta Signor mediate quindeci Tegnir e o zorni eelebrationis possanza cusì e prefato Illustrissimo Duca primo di Milano. parte, " Milan, il ducato contento de quindi e era « e era Duca, e Con- al lUustris- PARTE I. quondam " Simo " fatta « scriptis,» Signor di Lodi il trattato Filippo per la Pace suprascriptis et infra- l'uno Chiuso l'altro e dei il avente Chiusa, due lago promontorio del Termopoli, dove specie di angusto un da il dirupato lato, un quel punto segnato da c'era lago, il monte; per e chiusura una il confine. era ^ si vede ancora principiava all'estrema la cancello, interrotta ora ; ai mille Esso attraversando a l'altro dal- e guerrier le donne. ai muraglia, che una del sponda dieci,ed i passo Magnòdeno monte insultare Potrieno In tolo Capi- paesetti contermini, s'interpone Vercurago, e la una al accennato, sopra ^ 13. Tra Duca 127 CONFINE DEL *; salvis Cremona a Così detto DETERMINAZIONE strada, dove diritta correva dalle su inaccessibili, erte fino alla e mità somricomparente di quel promontorio, che è la vetta del San dove ci sono di un'antica rocca Girolamo, gliavanzi tra roccia ora castello. o linea Questa 17 roccia determinata venne " aprile 1454. « I Commissari che Principe, confessando " tino " mine, « col « nella sia e del tirano territorio *? n V. 3 Adelchi. 20 novembre DuMONT. A. la linea di Lecco. della sommità * di territorio dell'uno la Valle Bergamo, del . Valle Istromento con . di San di iljter- o Valle essa il termine Baissa Mar- pongono confine Fu dell'altro e Baita affisso " 1441. Corps diplomatique du II. Se. I. droit des gents, (que- 128 IL chiamano che sta monte) degli Olivoli « e * direttamente al venire late, detto dove là di ; e può non sella o Gavazzo, appo « « « valle, altro concavità piccola una DELL'INNOMINATO CASTELLO sulla si la per fiume Adda. » anche, nella sua schiena il chiama valle si al Intendi del zappello discendendo, filo camminando, a che essere deve per- di lago Gar- inferiore, lago parte di Moggio. Il monte di Girolamo il San cui Non della Olivoli, nomi che vi dubbio esser di quella Girolamo, La Vercurago Girolamo ; ed si criteri sia esiste che che fosse tra all'acqua del alla eoa In due ducale lago, era, ; o quei luoghi o tre d'oggi si è come da disse scalini,aperto ufficio da di San quali con Giù cello, can- muraglie, Dicono di dogana; quella un muricciuoli inflno pietroni, in d'una sola la vedetta della quadrata alcuno, e casa, spiagge grossi zappello sui paeselli l'antico forse, più modestamente, chiamano i Visconti. basse di casetta che lo vidi, il biscione non diga una una Osteria le di Pizzo so grosse diparte e se non presso serviva i canneti quale stanza, che ^ di tempi San parlato, con io ma al all' Innominato. strada, : non zione continua- detto di che casa ma il santuario e rocca, la scritta degli è sotto Ija affibbiare la Zappello abbiamo cui una altri al protendesi scolta quella sare preci- Chiusa che Somasca, apposto, In ancora cima è porta milanese. ed di poter a la dalla vertice di ancora adesso ci va e poi, lungo abbassa che rocca genza. spor- esistono; non segnassero quel potuta del che ai veneziani, apparteneva di retta luoghi, e più quella giogaia, più modesta una Baissa forse presso Viceiarola. forma valle di principale riuscito, sui sono il^ sito può il è Gavazzo un passaggio, di cinta. posto spesso PARTE avanzato a di cose, stato da Francesco II Sforza il s'intenda fino del alla reetam Alla usque ad Baissa viene a di dalle di rimaste, € di Bergamo " dalla " ad V inoltre nella circoscrivere " per " censimento. veneta di Repubblica di 17 è non che raro confinarie la poi, delle alla Città dato V Venezia i esecuzione in linea una si rechi a diporto si imbatta superstiti, sulle poi, su per in alcuna quali la da il tova, Man- verso dei nuovi transazione. di nuova e quel Trattato, a muraglia tese, con- fra ecc.: datato Bergamasco, In repubblica Regina limiti, suo riscono appa- infinite dopo Imperatrice sopra il e la tra 1549 al misura e " ; nel soggiace e terre confini praticata che ciò cettato ac- terre, alle Lodi, i veri e abbiamo Ne fatte di pace * tecnica, o notificazioni fra 1756. alpinista che per Garlate. in dominii. terminata, Teresa, segnanti lacum linea comuni controversia affissi, dalla termini, quel punto di Lecco una Milano marzo vennero da tutto Trattato col Ducato in Maria e la posta, op- eaxtendit de denunziare Siffatte » citate L' di misura « sponda per notificazioni dopo cedute, il 1456, in seguito all' ordine anno Repubblica essa sulla cessare « per attraverso eundo di là, ai due e linea Canonicam parti quello dei nel fatto delle la prova esse stato, vien qua Chiusa per et sii, sieut Clusa, le lirieam confine per la di Cariate, canonica fortalitiae de murus che sco France- fortilizio,prolungandone, inielligatur elusa da 1534, determinano muro già approvati confermati e daziarie, idealmente ragioni lago nel corrispondenza In di Lecco gli Statuti Sforza, I 129 CONFINE DEL gabellieri sul lago. i per questo DETERMINAZIONE I. quei monti, di cotali pietre il milanese ' legge r iscrizione si ^ Statuta G. Civiltà. BmooNi. Pag. : Stato 46. di Milano ; e dall' altra 130 parte od da antiche, e per le Per dell'archivio cadute sott' occhio del appunto visionum 1456: Civitatis Bergomi, i confini del in gli atti dove anche atto un rile, nota- Magnijicae in stato *....e da Ma vecchio di- terminorum reperitur Caprino. seguono queir ufficio cui si trovano l'incendio dopo 1891, il volume Restava la misura non nell' archivio se erano le ricerche in dovette esser derato desi- di Lecco, di stato quello praticate, approdarono. al del Manzoni confine, se la linea nota parlò sicurezza tanta con allora che torrente un Cancellarla gennaio ricerca ? Ma Eppure precisa 28 si rinvenne. farne nulla del notte Milano in queir archivio di la positionum nello che i Com- instrumentorum et alia di comune di », tanto mi di Venezia, libro In Inter risposta, non a Sic con svolgendo parole queste existente confìnium, di delle di Bergamo comunale, di stato Communium, ebbi alla città inquantochè, speranza memoriali e fatte quell'archivio a maggiore patito simbolo dominazioni. scomparse notificazioni « diressi et sempre le iniziali dimensione, dall' altro, S. V. e 1759; gloria mundi! transit mi lato, un dell'affissione data minor quelle di in anche? S. M. ; colla Veneto Stato : DELL'INNOMINATO CASTELLO IL di serviva ai confine di due stati. D' altronde della vicinanze trovarsi chiusa ^ da. la in valle quelle Galavesa, e appunto, non dell' Innominato. giù, dove Commemoriali. parti Busta confine 7. Pag. 1. altrove, Difatti, era cioè l'Adda; non non nelle doveva dalla dal- 132 IL armeria neir vano di DELL'INNOMINATO CASTELLO dei Salvatore San Marca, baldo di Ferdinando nello conquista, La stesso del ragione mancanza di altre bellissima strada per scaricatoi e sostegni, nel a Colico. non ha Lecco Chi mila; diavoli, son devastano : arrivati voci sicuri; eran vento, e e fuori della avrebbe esser * altro potuto far Guida, territorio;II, pag. 71. per pag. Per ne mezzo: troppo istrada. 24 e 25. tali eran aveva le un non gran lontana a rere, percor- calesse, né cammino, Cantù, un Abbondio e temeva (Cap. XXIX.) -* sono I monti portarsi un Prima; piedi, don a menti, porta- a tirava V esercito trovar calata Barsio bocca,.. grosso; che possibile raggiunto Fumagalli. era si cinquanta fuoco qui: son barche. erano alcun dato in che spavento. e son Pasturo, bocca lago strada era cavallo, né d' il e' non non non di passavan da ferrata anticristi; hanno sono domani Balabbio; a che Introbbio, piuta com- de' suoi impiccio han Cortenuova; saccheggiato luna ariani, e della quaranta, son sono e ponti, petti para- giorno notìzie le sia cosa trenta, son ; volta la il avvicinarsi, suo i per è La scavi, dall'Austria, poi la gnere dell'inge- i solidi per Abbondio, una fu Lecco. a mine, e acque, don bene sa non Vengono in del esercito, colle e Recentissima visto tutte sparsero delV * 1832. quella grandiosi per costruita fu dopo Bellano ammirabile delle gli l'imperato del- truppe attuale, opera scalpello Ram- Valsàssina in da militare praticati collo conte poco entrare strade Donegani, antica 1630. anno loro neir delle II, mori castello , Il Treviso. di Collalto, condottiero XIII al Collalto Conegliano presso provincia ora di conti Milano Venne e suo PARTE ire per e DETERMINAZIONE usciolino un Don Abbondio alla chiesa; poi da* sentieri, vedeva di il paese. Olate, là di dei col finirono pensare, anzi appunto li V esercito aveva le Siam Al bene, altre fermarsi. « Volle é tazione spesso a ogni della modo Promessi da' notizie loro tempo quella che Dio poveri paesi dove dice, a coloro:^ cielo. al non s* hanno ; stanza abba- si grazie che che mente Propria- venire strada, una dicono sa scappata, e' è istrada. a glia vo- sentir anderanno (Gap. XXIX.) dire uaa caso lei o lità possibi- per sarto. dovrebbero non più, qualche in ma prima dei al più ^ qui lecito tuttavia, ed di lo del la leotto Ga- veramente ce come », e opposti ; fuori e Al Maggianico, o colla percorrere, ospitazione « troppo fuori : a a è vedevano, presa lontano pas- dal va diametralmente tranquille previsioni in parlar portava e Galdone, raggiunti avessero topografia Valsàssina. l' esercito essere si già si diressero che fosse che paesi di essi che che ciò, camminavano paura Inoltre, che strada che arrivato era per colla e Il paese E sagrato alla spalle strada intanto, dov' Balabbio, a del sulla Vercurago, o la nota il torrente trovarsi per Chiuso, le varcarono Maggianico. a è ducendo^ ricon- figlia,dopo del sarto, è segno chiesa, voltaron campi ci pubblica, la casa dall' uscio alla e a usciti venuta, era casa che ora uscìron se mezzodì, a E, davanti saron lei in con finché strada Agnese tempo, poco soggiornato la zetta,.. piaz- un'occhiata campi, per uscirono e sulla metteva i per cui per così per aver che s' avviarono quella medesima al castello, diede, nel passare, presero 133 CONFINE DEL l'andata concertaron Agnese, tutV I. che di venissero a quelle parolone suo, e le crede Sposi. Pag. 206, trattenersi tonde eleganze. » nota 1. come che L. il ospiti.Ospi- popolino Venturi. Il conia fiore 134 del Il paese del DELL'INNOMINATO CASTELLO IL sarto cammino loro che quale, avverte, portarli nella valle dell' Innominato, principiarono dopo, con d' animo, concordi le fontano del l' Innominato dalV divenuto // osserva: dal l' fatti che al siam esser XXII.) il essere paese per più ? che' e il flagello dov' de' ben^attore. non era raccontare, una del ultimo Quest' manoscritto castello pae'ie propri sarto, esempio volta, sua quel da gli apprezzamenti dichiarazioni era alla lunga dice il quillità tran- viaggio. 11 doveva non ciò In «^ono Manzoni con affermò che contorni, E ne il Manzoni quanto cardinale risulta di e del metà seconda la trovato po' più, d' agio un Innominato, irnppo ettprc il baroccio essi dell' dall' anonimo, sappiamo quel sarto per metà a su dal castello lo ; fuggitivi i nostri per era ; che passeggiata. ci fosse ma dai non veva do- tolo (Capi- II. VERCURAGO PARTE raccolto Tutto al paese 1. Quanto deve del sarto Acquate sognare neppur ; di caso che dosi poten- non Germanedo, e sulla necessariamente trovarsi al siamo conclusioni: due stringere queste noi sommato, e 135 FASOLEDA VALLE E linea esso Maggia- nico, Chiuso, Vercurago. alla valle 2. Quanto deve lungo la Galavesa, trovarsi che dell'Innominato; o essa de' suoi alcuno affluenti. Primo di punto ci sarà che partenza, scala ad ulteriori ricerche. PARTE Prima Un ipotesi. manzoniano. di Lecco. Maggiaaico. Narra " Il monte — Escluaione — di e valle Fasoleda di Porcarola Vercurago. — tuti gli Sta- e EsciuBione di Chiuso. — il Cantù Manzoni temo Vepcupago — aneddoto IL nelle menato riverire a (diceva) Vercurago. di 1 Treves Voi. ' Anche far seconda una * Reminiscenze sue Vittorio il che Emanuele, edizione del sarto , di « Federico « cavalcò 1882. nel * primo Borromeo a » Vercurago IL allora giurisdizione Pag. 191. volume non era si trovano andò a affermazioni consimili: Vercurago. L'innominato Vercurago. » Pag. 176. non 136 IL di Federigo, in cui ben DELL'INNOMINATO CASTELLO che furono quel tempo a alla aggregate quaranta parrocchie il Manzoni Se è ha finita. In sia Vercurago ci sia al castello, (e da Olate caduta esser seconda del distanza di chilometri Vercurago che possa zoni) Man- della monte a valletta una da che ho Così sei. quella del penna voluta, tanto maggio, trovata stione que- rispondente cor- Olate fatto a io. . dire a siasi alla è Vercurago da camminare che a che dato e dalla pubblica, re- veramente pensare metà che della che quanto sbadatamente Galavesa,«fìno vale sarto, vorr^ nessuno resterà non del Bergamo, ciò, la dato caso, 1784, di Milano. detto Vercurago, a la espressione, diocesi veramente il paese di il confine alla questo all'anno diocesi entro appartenevano fino e ho fatto quel essendo sulla cammino colle respinto stato carta . pografica to- nel pive ^ da sacco di alla arrivare desi ad da fìtta una Erve. la cappelletta Galavesa, e vi si arrivati alla (denominazione che essere non è Austro-Venete) ^ tavolette quali da 1 quella altra Camozzera, Per far a questo Lecco, le tre valle apparisce nelle che si trova Oggiono, prime 50.000. cammino sono valletta Palazzago nella scala e da a da Resegone Carta Piazza 1 archivi controversie del della occorrono pografich to- carte discende che dipendenza di Fasoleda negli citate Paso- persuasi La allegati agli atti delle disegni Corna e cessariament ne- ma valle forse * Malanotte. pubblicate, in la lasciandoci addentra, sei chilometri inesistenti, imbocca scen- militare carta altri istrade ancora donde Rossino, per (per prima sulla camminando supponibili) leda di il curvimetro Ma Vercurago lungo pioggia autunnale, militare Brembana, 25 000, la le delle quarta PARTE II. VERCURAGO E VALLE 137 FASOLEDA r le presso piccolo un a di Pizzo. del quel la di Porcaròla. di Lodi Or certamente Della statuti gli di cohaerentiatur partem, fons quae versus et ; in usque monte ad più alle coi seguenti a alla di * Statuta Bordonale, fonte di Civilia, De datio in andando 2. Dalla montis a la de valle 11 stenti, esi- esso al blico pub- Questo circoscritto è che locato col- mezzogiorno, quale fonte put ca- dire: porre termine quel Ca- ponit a prati a veniendo quae dovrà Grumolongo, monte. antea, condizioni Da 1. porta detto si et ; Cornae inerenti, resta esso termini: Grumolongo, viene coi Lecco est versus praedicta a ciò seguenti ad prati et Tutto descritto, sotto incanto monte di Porcaròla in suis qui moniis vallem, ; ^ Plomberam. di e Galavesinam cum Forcellam in usque concione pratis ipsius Forcella apraedicta Lecco monte de' fontem di era veniendo et i tra zione men- termino, quodam ad la pace dicto cum parte usque partem mons ad monte de publica eundo usque antea in sero usque a meridie est^ a praedicto mocerae Qui . Bordonalem, meridiem fino et super tenet et Portam ad nei dicto . il che quella in di fanno Porcaròla pactis, videlizet his Porcaròla de incantetur inferìus cohaer. stra sini- il confine Mon§ in dal cascine dopo come pratis existentibus cura valletta di giù a torreggia Lecco, comunale. proprietà le sono segnare montagna fluente af- vien che Fasoleda, ci Questa bene. doveva stati. valle destra riva altro un a precisamente e torrentello, suo sulla sbocca Galavesina, di sbocco lungo Pralegero; la Magnòdeno, lo che nome, letto di serve e dirimpetto detto destra, Presso di senza Galavesa, giogaia dalla due torrente della sinistra Galavesa, della sorgenti di è a giorno mezzo- Grumolongo Porcaròla. Pag. 60. 138 Forcella alla fino che valle detta valle valle che dalla La di sbocca sbocca di ponit caput valle Fasoleda. Nelle di Maria comuni pretensioni; tra di e Lecco, medesimi dato alle ad terre Erve, mai le memorie Nella valle lo vai alla * e culmine, mansi via via E coi nomi punta, anche: dintorni. ecc. di e I passi è tra montagna illustrata e descrittiva, — tutte e della e specie e minata; acu- si stinguono di- eresia, sasso, chia- montagna Lecco, ci jsucco vetta una selle,bocchette, forcelle,porte, buchi. Guida nessuno dubbio, Nessun è dov' repubblica, dosso, poncione, corno, dizio giu- prevalenti. Martino, sottovarìetà fini con- nostro a orografica di quelle regioni, le varietà Lodi esercitarono Fasoleda, di S. riconfermano. nomenclatura dine all'or- i veri si significano poggio, cocuzzolo; pizzo zuccone e di fatta « di pace appaiono il dominio contestò la detto, milanese alla statuti Martino) ricerche. occidentale parte appartenente ne * del agli denunciare s'è come le nostre ragioni dalla Ma di di linea la 1456, in seguito dopo di pace Bergamaschi " di San l'anno cedute, infruttuosamente le da' tempo oggetto riferendosi Repubblica quale, la sosteneva notificazione essa sulla »; del dopo l'Austria e Bergamo dalla è la nostra comparisce (quelli della valle di città trecent'anni altro, appunto alla » Galavesina, Galavesinam, Porcarola di milanese, alla cioè Teresa, il monte Lodi, alla rimpetto questioni confinarie suaccennate 4. Quindi ^ Piomberà. in usque quella a Sina. rimpetto alla Galave alla quae fino ponente, a fino 3. Dalla Camozzera. Corna di voltando Forcella, detta DELL'INNOMINATO CASTELLO IL V. Lecco — Grassi 1893. Introd. * Nell'archivio al n. Dona 177, trovasi delle una Rose, nota ora al Museo manoscritta Correr delle di anime nezia^ Vedi 140 IL dell' CASTELLO * chi Ma va nel essere della adattare del circostanze la Nel del piazzetta una per in quella. la comitiva e di piazzetta due alla che superiore, mette piegando chiesa, in trova che prova chiesa, casa di che Oltre torrente. parrocchiale fianco, è fare da alle racconto il comitiva fosse alla una discesa menomo accenno. venuta dalla e di o quale Supposto seconda, è da venuto la questo e alla davanti molti della la ed essa, il verso dall'uscio strada riore, infe- per o parroco arrivare detta cavalcature, la rivare ar- costeggiando e del casa per per sia di passare dalla andare curago, Ver- a può del parroco; casa è necessario non per la fondo della si ad Chi del casa luogo o fianco una quella chiesa; destra, a la aver strade: di castello, sur era verso Somasca. a quest' ultima, cui alla capo conduce che due entrare dal Galavesa, davanti passa popolo folla medesima..., potè dalla per d* altro voltarono a non venendo popolo, potuto alla avanti ciò di ritorno cavallo a andò chiesa che nel E doveva zeppa avevan infondo Tutto dove, quella I lettiga donna. buona non della e parroco, essa ganno. in- comitiva, la piena mezzo per fianco, la parroco, che in caduto del alle meno non Abbondio don anch' piena passò con d'esser di sarto, luoghi conversione (Gap. XXIII.) divise. si poi avvedrà, chiesa forestieri, e paese s' casa alla e dei dalla davanti passare del disposizione Innominato, lettiga, partendo di e della paese persuasione conversione maraviglia, dell' composta colla racconto, che dispiacere * Vercurago a paese di cerca INNOMINATO della piazzetta di possibile scalini, imnon poi avrebbe è nel che avuto la PARTE II. E VERCURAGO VALLE FASOLEDA Vercui-ap-o Strada Ovesr per Calolzio 141 142 DELL'INNOMINATO CASTELLO IL * da lasciandosi che è circonstanziato nel la chiesa voltassero fondo è cui a la che della la donna, dal che quella verso subito è terrotta in- il Manzoni, di tendo met- ci Abbondio, poteva non anche bisogna Ma don altro aveva né essere quelli compresi signor curato E « Dirò, ***. nei la e compagnia, » c'è tempo da" poveri (Gap. XXIX.) ; la e Abbondio, don si disse dice, coloro: al grazie che " Dio s' hanno paesi dove don cielo. a anderanno bene, qui troppo Al più voglia sentir ospita- « parlar a : prima a " Abbondio. in slam non chiesa. in come propriamente : che venire scappata, ? paura sa strada, sicuri bene: curato lei come disse » padrone il voce » hanno non dovrebbero qualche una incamminati signor loro a pensata qui zioney", risposero di L' hanno « tizie ? il eh » castello caso sibile pos- repubblica. Siamo « della è il sarto. Sicuro, non in fianco^ non strada Perchè e alcun Scappano, « la quel paese né della serva. al ma cavallo a di avanti completa. il sarto gioco Vercurago, « andasse meritata. e fatti accorti disse parroco; della caseggiato. soggiungere: in due i ombra angolo piazzetta perchè delusione Dunque, « del lettiga buona confini sulla casa è Tuttavia all' divisa, fosse sinistra a vi la salire per non quando essere lasciandosi manzoniano. che si comitiva di voltate chiesa, racconto comprendere, può scalini, poi, dopo queste alla davanti piazzetta alla di Ma prima, ventotto più innanzi, strada alla sinistra. chiesa si altra chiesa: di cavalcature; per per alla davanti un'ascesa destra a non salita volte due passare ma fuori al più, in ogni altre no^ fermar si. " fretta da Bergamo benissimo. sapeva dall'àfmatura Questo del lo della dato « giunto il e cinque mila d'accordo arrivati " lungo « ziani. « Giustiniano € gamasco, « volante " reprimere « quelle milizie " credibilmente " verso nel E qui domini tutto hanno si della di quel San (Gap. XXXIII.) scappata) ^ Propriamente * Belli. » Nanl Saggio Historia lì soldato d^un del ; ma, ? che quella soldati, per di il del è caso di lancia. di di sarto, forte che a un casa luogo, nei positata sprodito sudsua. (tranne qualche di doverseli aspet- Lanz-Knecht ai Promessi V. fuori più apertamente che era domanda: quell'incognito qui Ma in- ' » sua proprio era risposta R. Ber- si contennero Milanese, disciplina. commento della Marco squadron uno e Vene- nel scelti quella risposta non de' affliggendo Marco Dice quartieri potesse repubblica. la confini e l'insolenza collocare sarebbe loro i mila son marciarono, « a' fanti insulto, che questo volesse che, non straordinario gran paura esatto Milander, le terre in che nome predetti li costeggiava quattro inferire il Manzoni trentamila numero Oglio, qualunque da albanesi Altrove a estesero e in tre visiera. né gli Alemanni, tempo) colonnello le venete quando del provveditore di non (sul » Adda col cappelletti volante, ascendevano da' fiumi qua * veneta. Allora Milanese, i fiumi Appare cresta « scrittori « Di Nani: cavalli, gli Abbondio senza squadron CoUalto, don agli stradiotiy soldati uno dal tenere che e in per chiamati repubblica chiama vien gli * cappelletti, il Erano capo, dato fu nome al servizio confine, lanzichenecchi, i suggezione lo il costeggiare doveva qual di squadrone in spedito stato ch'era uno 143 FASOLEDA VALLE E rammentarsi bisogna Qui se VERCURAGO II. PARTE Pag. 347. Sposi. Roma 1892. 144 IL tare, e dove Marco, certo semplicemente della del toro ; il che vuol di territorio dal ospitasionì buon dopo, avendo di dire sarto ritorno ; e si poter fatto, secondo il di di stato in a i nostri Jlssato, que Dun- del fine con- nel e scosto di- troppo che Circa tre a loro. le fin spingere però. fuori quella sa, Milano, luogo ma comodo qua presumere avessero castello, per al soltanto s'ingannava dal era paese nello troppo si faceva se San piede, era come era, di terra posto là, siamo di per in paese resto, quel Lecco ponte, del : al siamo non ; anche signori, quel la quale Lecco fosse avrebbero percliè di INNOMINATO si non strada ponte que' perchè già non DELL* CASTELLO un storo coli co- mese viaggiatori unafermaiina nella di di sperpero, buon per che risulta coU' uomini, dunque a altrove non ritenersi che nel e Resta ora Maggianico di Chiuso dalla vendemmia, termine la che terra, sfrondati così Maggiànico. sentire valleria ca- denota un'altra dalla venute in terreno, e non schegge, come dalla e tralci compagnia: rfi sparso avevan grandine scompigliati; strappati e pò* veder a che quello vigne spogliate, come di subito, viaggiatori di cosa fuori dico E Dopo : i nostri ma fossero che il È desunto alloggiasse quel paese descrivere: sentito pestato stipati erano abbia sarto a qualche tanto bufera o cominciarono occhi loro Chiuso, che il Manzoni ss Stiamo no. strada, co* Tadino specìfica l' arma. lanzichenecchi, vedere, a fosse strada, e tedesca. fanteria la i Dal nemmeno ne del paese non se resto, mento dall'alloggia- esente si dice vi dove ciso quell'in- il tutto alemanno, sorte, a diritto. un fu terra ma che di idea nessuna di tutte, tremila Attenti con percosse, buona li,per ma del cose di ruberie, sorte, coerente dell'esercito l'ultima di storia lanzichenecchi. cozzi ai fa che cento raccontar sporcizie: visti s'eran non solita la passaggio: 145 FASOLEDA VALLE E sarto, sentirono del casa VERCURAGO IL PARTE pali, caU i di a foglie, di sterpi ; schiantati, scapezzati gli alberi; foracchiate le i cancelli siepi ; mente ponga o seminati per dar chi a buttar imposte le insieme di e qua mosinfL. G. di Con Dindoni. là alla le strade ; un* aria uscivan fuori porcherie, in meglio, chi della agli sportelli,per queste immagini, ora sfondati, usci d*ogni sorte, ; e, al passar tese tore paesi poi, (illet- periodo,) questo più forte che di puzzo gente, a lacere, rottami impannate Ne* portati via. cenci a chi, muc- pesante dalle chi a case la ; raccomo- crocchio carrozza, chieder davanti fate zaf- , mentarsi la- a mani relè- agli occhi, 10 146 DELL'INNOMINATO CASTELLO IL t mente, nella ora trettanto fatti del a che alla è qui descrìtto, arrivare e Castello, ledo, Germanedo molto che vicende, fino che vivo, pertanto, piccola i sono a via se frazione paesi trovare, di appoggio di cui per nel e la di in argomenti tore let- Agnese questi, di nuto te- esser colla ci carrozza, di Chiuso. indiretta ad e che Maggianico, cerchio un il parrocchia, Missirano, passò se vivo. non paesetto dimostrazione ancora Barco da rinserrati uscita questa e gianico Mag- Alessio, mai faccia si non Lucia diritto ha da clamorose tante con l'altra. dal- potrebbe poi e cugino buon si distante a contraria prova Esclusi che, Bel- lasciati Olate; occorse quel di a per verosimile sarebbero paesetto valle rozza car- non dove da Maggianico quanto la Pescarenico perchè una la come parte; una sapere, Magnòdeno sul trovi po' un certo da paese con passare Non Acquate, e vorrei rinvenire nel lasciati perchè E ? il Se conciati dovette Olate a in- sarebbero, paesi quali i per altri al-- trovarono XXX.) quali quegli trovare e (Gap. Maggianico, mano, per arrivarono; s'aspettavano. fosse sarto ci di aspettativa V con loro, casa quello carta e veniamo ferro, Vediamo e positivi ora negativa e senza diretti. trovi 148 Maggianico, a chilometri di metà, si cammini valle nella alla fosse il castello era giova che e che venendo Beseno a da la torrente, piegando di pianta, alla il Zappello dal da al monte della settentrione Sajna e carta militare meno getta Sajna di a da Chiuso i sentieri chilometri poi aggiungere la strada ai è da primi cinque rappresentante la a Il Ivi è di contrario in aggiungere maggiore tra mezzo di quella suUa Marche, salita passando questi non si al castello qualche strada tra scorrendo curvimetro A al sceso tracciati, misura cinque. seguendo pro- quasi senso passa Pra di Marche, Pra (in percorso), il colo pic- Sajna; d'acqua, che corso lavesa, Ga- un fin il Forcellino. Galavesa. nella lungo altri a valle di detto la là per quindi e mezzogiorno, noi remo continue- immaginare nella e Novaia, Lottier, e, all'imboccatura Costa si per Culmina da valle luogo piccolo un cammino Beseno, nel di a costeggiando e e è cascine presso dobbiamo insaccarsi a essa, Folla; che strada, cascina poi di a (così alle fin ci militare, carta Vercurago sinistra a che cascina provinciale, giungeremo tratto da Questa ciottoli a nella alla queste dunque strada dove, fondo Noi Sajna. per da e ! vero conducono Somasca, Sajna. le tracce tutti indicati trovano Gazo, e poi e si è vazzo, Ga- Vicciarola Galavesa sentieruoli .... di la rimangono essa nei credere) schegge di ; e sogna bi- e o quanto tempi..., quei a due monte Marche della destra la di girasse non delle Vercurago, di Prà Fa- Chiuso giogaia che valle l'idea a della strada lungo c'era strada là detta una base, Chiuso di da spasso a la parte discosta da al da messa sette, manda Risulteranno Chiuso. a esserne per andare ci e cinque. Poi, meno Se Barco a che soleda, DELL'INNOMINATO CASTELLO IL fatta deve ; come altra cosa, per lungo PARTE tratto fuggitivi per dai passeggiata ce divenuto l'esempio S'ella è se così, tal a c'è, convien dal vaUe come uomo soverchia dei perchè quali egli stradali era dono, corrispon- altra Chiuso senz'altro trovare a non la sia valle l'Innomina del- lungo se il confine que' tempi valle il domicilio collocarvi però in passasse da per salvo lunga una un contorni, questa pensata sei, così da che più per misure distanza che ai più non di ma benefattore. (Gap. XXIX.) le se dire Manzoni i il e i tre mente presumibil- mezzo distanza una dentro stiano ne e tanto non avendo adunque Saranno dall'altra; e campi, già di abbreviarla, non davvero, l'Innominato, dei chilometri come 149 VALSAINA E sentieri iscopo, cinque parte non CHIUSO nell'occhio. dar una sui zig-zag a non III. questa politico. • Che e la ci se misura " dai le indicazioni parte, da cittadini « hanno " Carretta, « Adda, delle " descritta, confinante che e « « Rastrello « comunicazione « stesso " sommità per è del col continua cui passa in Nel la e e stituiti de- sopra pubblica Re- narie confi- linee limitrofi, Taltra per interessate. comunità di Sul « Chiuso. la dette ove confine comincia di Moggio, cima un alla diga alla muro strada terre; che e vi è il castello . alla o sia da noi Porta serve prosegue interruzione qualche monte, le l' una lago con alle però 1456, . la casetta con muro della il loro che siamo Regina comunità parte indicato del rispettivamente offerte, per per venete storico. esposte sono » comuni dietro Magnòdeno non l'Imperatrice fra Venezia pretese 1549, d'ogni fondamento Trattato di « del di Lecco affatto citato le notificazioni mancano fino detto e di lo alla la 150 Rocca « di ; indi « la o montana, del cui se Gavazzo. la si Somaschi, dov'era la di coi nel Davanti, la Olginate e giù giù, la valle di la destra a di tetti il e di Lecco, Là o termini. Della che che rocca di là, e paesi e i piombo, a in co e ciati là, allac- Maggiale confitte i fondamenti si ora costruen ri- sta far si vorrebbe dell'Innominato, il castello per passare la è Questa esistono cappella vista di ancora rocca in su, Gavazzo; più Bar Chiuso, più popolosa; e il monte e Padri una splendida stanno un'antica e verde e che dei riva piedi, quasi bianca, tica un'an- lago, azzurra, alla Vercurago, quei greppi su più, poco di strada pietre dei ai sotto e gode del tutta costiera campanile dalla nico. dell'Adda, Vicciarola caseggiati; metri si Garlate selvosa dietro, la pertinenza spianata di Somasca confinario, muro quella cima Su da e della rocca, quindi per cinquanta un onda di Vicciarola alla ; è di antica perviene di paesi il castello si sale Girolamo S. ed rocca. incantevole. era prima giogaia gli avanzi, ancora sussiste, al Pizzo una portarsi porticina, praticata tuttora muro vi quasi Per santuario di sommità non succede esistono al fino è cui a monte quale alla non porzione ^ " monte rocca, altra dopo Vichiarola. Codesto DELL'INNOMINATO CASTELLO IL derando consi- non : 1. a aperto, l'area 2. che spazio di due * un cortili Trattato, dell'Innominato angusta valle una luogo in il castello che ampio, della fabbricato di ecc. dentro Pag. e e rocca 88. una e liere cava- a qui siamo ridente; com'era e uggiosa, era è troppo il inferiore castello, che spianata davanti; allo aveva 3. che di PARTE IIL quella rocca Girolamo CHIUSO 151 VALSAINA E già ruinata fino dal tempo Miani covero (1531),dov^'eglipose un ripe' suoi poverelli,occupata poi nel 1629 dagli evidentemente imperiali, e ripresa da' veneti, era il castello di spettanza della repubblica, mentre san dell* Innominato 4. che confini nei stava ed queste milanese del ^; altre ragioni quella rocca, così aderente alla muraglia di confine, appartiene alla storia, per poter essere troppo apertamente fatta sua dalVaequa potestas ; 5. che infine è criterio sbagliato di voler trovare delle fondamenta a e ogni costo dei pezzi di muro vere per per fabbricato un il Pizzo Dopo « alla Piomberà, « de' Livioli militare immaginario. Cima o Prato a ', che di Vicciarola da' al ed Marche, Bergamaschi vien italiana)« il confine (e » chiamato stabilito tenore a conservasi nella è indicato dei PP. casa quello della a Marche di Pra il Confine Mantova, Oculum primo luogo corrispondente Il luogo detto carta. in fondo alla valle adiecit et acquata ^ Eieronimi Le sempre sed presso visus in tenute rocca espulsi.» — est locus, Mediolani. Aemiliani, nel mancanza anzi 1829 V. August. MDCXX. avendo occupato quello degli Olivoli. . Turtura. Lib. 3. De Gap. de^ Castellani gli Alemanni XI. furono nel quel posto, ne atti di controversia veneto-milanesi. è altro da minenti, im- diruta aedificiorummole pervia apertaque jacebat, Opportuno . stationi Mantova totique valli omni tunc in Somasca; Veneti Che , della negli archivi * . chiavi passaggio a da' . solo, omnibus illorumque suae vita . Somaschae Arci, proximae che in Somasca, , * In ». nel nostra è situato di Somaschi il Sito di Piomberà carta Foreellino Trattato del Zappello dalla Tipo tratto dalV originale dimostrante un va tra i due loro furono Stati 152 il del principio ora che vi allora Marche retta, una come linea il ecco col confine a* due Forcellino pure dal nel fondo dell'acqua torrentaeeio o stati. il confine Pizzo giungano con- berà punti Piom- filo rigagnolo al Si corrente appunto di serviva Prà Da ed defluisce; i due retta questa : l'attraversa. linea una valle, si confonde della che con INNOMINATO che torrente Marche Pra e DELL' CASTELLO IL è ancora di Vicciaf alla ola Piomberà. Forcellino Al di Chiuso, « « che de' Livioli Zappello della Comunità e valli in Galavesa e delle « Prà~Liggiero, dove » È che curago vero linea diversa, andando loro zona a a passare cui erano sorte, soccorso cumento troncherebbe valli né per milanese; nella In monte della un'epoca non sul danno a quale o delle autentico, dalla muraglia, dimostrato, il allude le per Corna condotto. Ver- ma che favore al di una là l'accenna del- torrenti, per la allargava al basta stro no- nese mila- la linea riferendosi Manzoni, certamente sopite. conclusioni nostre radice di contestazioni stavan che, poi passa in loro la quella cellino) For- bergamasche, oltre aver dal alla unione prima fu perfino di Deputati dai Forcellino il lettore correndo che, assunto è Galavesina, al dal comincia fino retta sostenevano senza e linea quali I « (o altrimenti le comunità Valderve, e le testimonianze Acquate. indicato » termina e Camozzera, ben di sopra prosegue « di confine di Chiuso, nità comu- assunte vengono il loro della ragioni rappresentanti asserito hanno « " perciò e dei « le terminano se viene interpretato ogni questione. a un do- dovere, Nell'ai- PARTE di Alessandro stolario da Giovanni il sotto CHIUSO III. a Sforza, Manzoni * è numero 155, Cesare Cantù, raccolto pagina a del 461 di brano un così 153 VALSAINA E annotato e primo lettera volume, del concepito: Settembre è L' Inaomiaato . . Valsassina. in messo alla Quanto Che casa ai potestas Sposi continuato a gli pareva e, in * Milano. allora, finita questione nel neir voglia quel volte altre suo : fare Quidlibet audendi semper fuit Pittori D^osar tutto ebber sempre aequa e sia Trad, poi buon diritto ad Orazio, Del ticismo, Roman- di storia poetis potestas. vati egual alto impastarla Poetica. atque la Che 1882. Pictoribus tecedente an- anno misti componimenti stenne so- mento Com- suo componimento, lo scritto de' che santo. gran il diritto di si come dopo genere, Carrara, Nell'Arce cioè al Manzoni parere un Lombardo. stesso uno stello ca- Visconti, lo comparso sxxWIndicatore in poi ma il Cantù ipotesi storia, quando coU'invenzione il suo si lamenta Visconti Bernardino quidlibet audendi, colla basso * Per ecc. fosse Promessi (1831) è Visconti. trasportato birbante, gran fondata ho Duchessa di Monza, l'Innominato ^ audendi La un signora come che Bernardino certamente quidlibet potestas nella e 1832. . Vaequa le ho zoni Man- licenza. Gargallo. 154 e DELL'INNOMINATO CASTELLO IL * d* invenzione. Valsassina?! è non sforzava Valsassina si è mi terreno, andò il Manzoni, scritto la dicono, Valsassina parole mai sulla è X)vvio dal Sposi) ed chi lontano si trovava valletta abbia potuto molto più importante ^ nel II storico romanzo che dubbio invenzione si due sia creduto, opposte? mire il e l'invenzione maniera, o forma per il di nome due forme, celebre. nel dabbio invenzione, del nell'inganno : e evitati il sia che La supposto? presta ad nella esse erra perchè storico vero dalF intelletto si questi due storico romanzo la che nell'inganno e fossero perchè non quella quello dell'altra, con rappresentare più precisamente, esse, l'altra delle accettate sono non come come, o fantastico vero queste su comprendere quand'anche di (pronuncia al Cantù, sospetto, Vunità che an- messi Pro- far cadere sia E storia. pericoli,come e la storia sia tra può ha nei più e » dubbiament in- come pur, di scambiato essere se lettera prima l'una sotto oscura, dopo come l'accento ma vera po- palmo a Valsavina; nella apparisce non mia Valsassina Non iscrisse saldi capi- Soltanto vie, palmo Valsajna, Valsavina; e sui la Sposi. cosa. ma non apparisce non la è costato mi possibile d'intuire, reso duto, ve- mancandomi Vercurago altre per mente vera- s'è cosa so fondare a Promessi conquistato aver di e dei topografia di lo Io potuto ritenere, quando, sinceri, mi della scrivesse quello che tutto Dopo più concepibile. l'averlo altri dati il Manzoni che Ma storia stessa mento assenti- un omogeneo. La realtà, quando riconoscere é, riguardo si conosce, è per alla se non lui, e quindi quanto V è rappresentata non tale,né né istruisce mente, se in quanto in non ingrandirlo si con sparire. — V. é quanto Il del verosimile, Discorso un ridurlo citato. cia fac- positivo non conosciuto può distinguerlo da che alVeffettodi rappresentarlo^ in parte appaga. si che in maniera ; ciò e che non non é altro, in non a meno, cendolo fa- 156 sentieri, che su per la Valsaina con naturale che al dai più che diffìcili frane, dalle volta che done, si il quali i come soglion coloro, signor lontano, che sieno loro All'entrata vede don Abbondio alla della valle buon casa don Ogni qualche le pe^ Chi era chi gli spa-- figurarci partiti per ; de' trombe; come tempo, gli ultimi da o e del che da cino, vi- più da Acquate, i come più venissero partiti più tardi, ed fermata un Olate della punti curva. a o compagnia^ da in mettevano risposte. Dobbiam poniamo Laorca raggiunger della la o verse tra- queste due dipingeva essendo sarebbe come questo, e che i tamburi li dipingere. curato da e tura, sven- aspettar Varrivo senza sentiti fuggitivi, pur che e di a minciarono co- sboccati raggiunto domande nostri, fuggitivi erano piegavasi aveva aveva tre corda di essa il baroccio visti aveva primi i chi soldati; dalle zione manuten- senza S'intende guisa a barattavan scappato, : ci sarebbe viaggio scorciatoie, erano comunicazione di viottole e strada. viottole tra quei castello mai i nostri compagni traverse nella strada rale natu- per un a come tunque quan- anche siffatta secoli, dai Chiuso, da trovar da sboccavano e don da scopo?... a che diata imme- flagellata dal torrente, strada, usciti Appena è Ed una castello, più più lunga, condurre intemperie, senza e ventati doveva il più quella bella molto era aperta scomparso strada essere per carrozzabile' fosse se la l'altra, battuta donne, ne luoghi, ora, gli mentre e Belledo. essere profughi, congiungono È quindi monte e dovesse dolce se dal Germanedo ; dalle e schiena poveri territorio Abbondio la quella frequentata ma DELL'INNOMINATO CASTELLO IL ma con abbiano tuto po- in grazia le donne sarto. Abbondio, posto d'armati ; alla tutto mento, sgo- Malanotte PARTE trovano e altro un CHIUSO III. picchetto. Lì s'incamminano i tre anche vorrà i naturale, qual parte fosse la salita ; alla sinistra,o alla destra se gioghi del Porcellino trano s'incon- lettore, com'è Il da sapere si ferma, il baroccio la salita, dove per coir Innominato. 157 VALSAINA E e del del torrente ; se Pizzetto, ovvero l'erte su per per tore l'Au- che Gavazzo. Ed ecco opposte di monte ha già preveduto e ne appagherà il desiderio. il rapimento l'anno prima di fu operato Quando Lucia, e la da un'alta minato alla valle, l'Inno- si avvicinava carrozza finestra del castellacelo^ guardava suo uno sbocco, aspettandola. giù nella valle verso la incontro (Gap. XX.) Vistala venire, e mandatale si fermò alquanto alla vecchia, l'Innominato stra, fineche già con gii occhi Jlssi a quella carrozza, appariva più grande di molto; poi gli alzò al sole, si nascondeva che in quel momento dietro la montagna. ciò avvenire Poteva a occidente, sulla costa più; che se il castello del Gavazzo o si erigesse del Borro ? Mai alzare poteva l'Innominato gli occhi che in quel momento al sole, né vedere si nascondeva dietro la montagna. di non A meno portare il castello sul sommo vertice della giogaia, la qual cosa non altro sarebbe non sarebbero perchè non più comode, ascendenti che in tal caso da E sogno. un strade mancate Chiuso o da questo Barco, in quell'inutile giravolta per Valsaìna; e perchè quel ca-stello avrebbe goduto il prospetto si fa del magnifico bacino dell'Adda, del quale non dovuta la fronte su quel avere parola; anzi avrebbe sostituzione declivio ; aveva di invece e sotto a sé lanotte, la quale e uggiosa. Ne al di là, cioè sappiamo che la porta principale serpeggiante della Manel fondo della valle angusta la strada era consegue sulla che dovesse essere posto giogaia del Porcellino. / 158 alla arrivati Sono « DELL'INNOMINATO CASTELLO IL ? parrocchia sua domandò » V Innominato. diavoli, Abbondio. dalle vivo che si in è ora mani, faccia coraggio, si Bene, loro volessero modare inco- a » non slam provare, venire e avrei se riprese Vinnominato: » Quassù sicuro. il cielo Sa « illustrissima. vossignoria « gli ho voluti aspettare que' non rispose don » uscir potuto che signore, No, « verranno; pronti se e riceverli. a » (Gap. XXX.) La d' onde parte Germanedo o il monte ; che parte della paesi non certo era dubbio sarà non da quartiere, scalando di da dalla aspettarseli le attraverso senza Belledo verso Belledo; Galavesa, E potuto venire, è avrebbero della terre pubblica. re- all' imboccatura anche mancato altro un mento apposta- d'armati. E « monti sento, che gente, » da ma . ma . al alla strada e dove quale che don E due " che che I monti « i sento masnada un'altra s'erano da buona per quel castello i sorte argomento un nella percorsa, guardia alla Bergamo cappelletti, incontrò. non di riconferma orientale più di parallela loro testé da il confine; mossi Abbondio la valle linea una Vercurago, passato di rimpetto, chiudevano castello, segnavano Chiuso- posizione dito col ...» ciò abbiamo con di valle dio. Abbon- . avevano del don accennando soggiunse, la disse » vengano, quella parte, giri Perfettamente. rimpetto non chiudevano che, anche di che Speriamo " sulla delle giogaie. È vero, Siam d'armati guardò » rispose Vinnominato: pronti anche all'entrata con la faceva coda loro. per della « » dell'occhio, mostra . non Quel buon valle, che davvero. ma don dubiti, posto Abbondio che minato l'Inno- PARTE Tra — dio : UBICAZIONE IV. fuochi, due proprio tra due fuochi. — dir sul livello metri Saina. nella valle i due Tra — Bovara. La — Né — Il fuochi. Un sappiamo, situata, come don viaggio di Lucia Il Cantù — e il autografa. Abbondio nel Abbondio l'Innominato. e virgola! una don dove tuto po- esatta. Ancora — della redazione passo Malanotte, mare. Per — avrebbe Castello. del del — Abbon-- IV. Ubicazione 1021 don sé topograficamente più cosa PARTE A tra diceva — 159 CASTELLO DEL smontò, era della valle, appiè mezzo delV erto e tortuoso sentiero. poggio, alV imboccatura (Gap. XX.) Se quel luogo era appiè di quel il castello, era guenza consepoggio su cui sorgeva per dentro al confine o milanese, ovvero ché (poiniente nel veneto, flia molto ripugna,) anche del vicino molto, Marche al milanese; punto più o non è in giù alla sulla vuol questo di Prato nel certamente quanto la si misuri è veramente tutto Marche. della mezzo lunghezza giusta metà dire, del del Prato valle, in fondo. bacino, non Ma formato dei monti, cominciando giro giro dall' orlo supremo fino allo sbocco della valle dalla punta del Pizzo Saìna in quella della Galavesa. Che confini il castello dell' Innominato sorgesse del ducato, lo dice il Manzoni, l'Innominato, bandito dallo stato, una entro i narrando che bella volta 160 DELL'INNOMINATO CASTELLO IL • risolvette si di in Milano, non però col territorio ch'esso il Manzoni teneva due stati sul Là, sul de' lembo confine, eertamente. (Gap. XXIX.) vicino linea alla in E che stamparsi il lo vedeva dove mai così non potevano tolo XXIX). Ora, o balza si era praticabile, non appoggi, ^ Costr. quali vi e arrivar che promontorio tm i sicuro, il castello se e Dove arrivavano non a molto in del cellino. Por- alto si di quel dove, se sé, rammentò a né le tutto e non più cose castello suo del nato, insangui- ali* intorno di tissimo, al- luogo giungeva non nido suo sopra in che posto dispetto del padrone, gli uccelli^. non (Gapi- più alto di ogni altro greppo è lecito di figurarselo quasi s' innalzi sporgendone ini di raccontare situato potesse posarsi, uomo Agnese verrà DalV umano. dominava al nessuno sentito luogo d* quello dal aquila piede di piede signore (Gap. XX.) aveva in V come selvaggio spazio alto. di orma castellacelo, in alto più ne non piantato era Perpetua: gioghi i per dirà luoghi de" E dunque passa quel castello vero, tanto a che la dimora vari aria, soldati Era pitolo, ca- innanzi quali viveva. così per e in ordini ritorio ter- col stesso che confine. Più a' suoi gente sul dello punto tare no- questo In confinante toglie dal Ripamonti situata era che altro In faremo confine. dire come era, Qui XIX.) al udito bergamasco. allora che (Gap. confinante castello un vicinissimo abbiamo lo di costui in difatti; vi tornò e casa, ma veneto. era momento a bergamasco, stato sa, ognun tornare in dal fondo della fuori, alla falda potevano arrivar dispetto del padrone. se non valle, e o parete gli uccelli, del monte, tale una il monte al disse come è Ora : in ci è presentato rap- scelto andar a che Espressione buon un lassù covero ri- forza ? per nato quell'altra parallela dell'Innomi- E XXIX.) (Gap. ha al di sopra bea aria. Hanno sarto: diavolo chi : di abitati capace ogni possibile elevatezza, Perpetua, per quella del oscura di sommo grande un il castello Invece -sporgenza. di esempio coltivazione, si eleverebbe di e o, ad sarebbe come 161 CASTELLO DEL precipitatovi;perchè masso di UBICAZIONE IV. PARTE sicuro quassù : non pitolo (Ca- verranno. XXX.) Ed io cocuzzolo dal massime scabre vette, d' apparisca colle al come cifra alto in alto, d'una castello. Prospettava la valle sottoposta abbiani visto nell'atto venir cresceva che passo nesca, saraci- valle, il merlato fronte sua che prima porta del giù; e vedeva ritto sulla appresso guardava passo,,., e in avanti, salir ogni momento, ti alta finestra, ci è rappresentato un' a quelle su colle torri, quel castello colle giacché l'Innominato affacciato poco bussola ; alla parisce, ap- nebbia, massiccio, cavaliere essa Immagina vedette, colle feritoie,col ponte, colla a zolo cocuz- stessa d'oriente. e colla anch' carta disperdersi tratto, irto un proprio che lato là, in lettore, che dunque, nella come quel Quel mare. roccia, elevata una monte, del da pensiero militare carta livello sopra del dorso sul 1021 spunta sul sulla segnato altimetrica col staccarmi so non di a stello, ca- la distanza una il Nibbio. corsa (Gap. XXI.) castello Quel di servì passeggiata fìzio chiudeva segnato alle cortile, nella G. BlNDONI. dinanzi aveva in sé a don due spianata, che. una Abbondio; cortili. Il e tutto quartiere l'ediasse- secondo donne occupava parte posteriore delV edificio situata tre lati del 11 / 162 Gli uomini destra e precipizio. cortile a cortili,e dava passaggio andito rimpetto vasto doveva mettere hanno portata donna ! Forse monti! i miei veduto del le creste mente di da se lato un parola ogni che col in come del questo quella deserto: di balze ì)ante dov' fra era il da il e lago, e nella suoi di qua fatta le falde naturale sinceramente, spirito sempre avanti di al nel là di al ; al di di monte quel qua Ma- relazione là del al trovandosi un ogni di mezzo termini e e la lettiga) per popolazione del ticolari, par- desideràbile peggio Abbondio, don e al minuti disabitate far parer due più s' andava^ e scure, istava non quella così torrente visto aver effetto un il torrente: aspre, intendere: Dunque qui... ho corrispondenza, suoi Intanto lungo popolazione a rità, ca- per aspetto de* V limpido, dallo lebolge. (Gap. XXIII.) Quei portano gine Ver- impressi la coli' Innominato sassoso, prospetto Oh oltre percepito stesso, vero Abbondio sentiero Deve fosse fin ne' dell'osservatore. vigile (don è specchio uno con di lontana mirabile è vero, dall'altro spontaneo mandi madre, stavano lo monti. (Gap. Vili.) più famigliari. Ghe che meno i suoi i monti Martino, Resegone, non è i rifugiati (Gap. XXX.) Mi mia in e che madre. (Gap. XXI.) il San riconosciuto lassù, mia non altro, pale, princi- roba vide madre! mia madre è rava sepa- air porta la per forza. per altro provvisioni, Lucia Olate, dov' a santissima! mia che qui alla un deva rispon- che dalVuno salvo in lati delV mez:»o, dalle deposito quell' altezza da questa di a quello che di corpo occupato servir volessero Fu Il di parte in ne' in e i due parte sua sinistra^ a cavaliere a alloggiavano spianata. era M* isolato, e sulla un per sporgente masso un sur DELL'INNOMINATO CASTELLO IL rente. tor- di qua camminava , Pizzetto. E in 164 è IL metri. 725 a distanza di saliva così lassa, certamente 540 dei di un nastro di più e da dato, (Gap. XXX.) tutto il paese, anch' libero passò/orse esso. giorno, lanzichenecchi là. A essa il indicato o da se che gente con Erve, e, era sai as- costiera in grazia di supporre più facilmente A questo de" prima che non che e fuor della ; che a soldatacci quando cito l'eser- air armi. Vengon mandava pronta sempre uomini dire, e a a sé con ciò, e dava an- parte dov'era valle, dalla vuol non cappelletti di veduti son e narsi, allonta- libero, bisogno, prendeva quella di Belledo ; sinistra, si trovò fosse si desse si inon-- Jìnì d* che Vinnominato teneva da veneziani Ma concetto pel ponte di Lecco, destra a si trovava circonvicino altra, passare faceva pericolo che e Abbondio paese dalV qua; ogni avviso, esplorare; della di di rasentano don fuochi, e volante squadron che del fluì di che abbastanza l'altra asserzione, alemanno la verso quel tempo due parte e giravolte, a più lunga castello, incontestabile una pendìo Belledo. a /' immagine risponde pendìo guardasse sentieri per a tra e ma lato, del si possono dunque del questo chi a declivio, basi Germanedo a del monte, serpeggiante, (Gap. XX.) ed Lecco, le proprio lo' davanti viabilità, si discende comoda base gomiti a Dall'altro di e quello, È strada dolce metri. territorio giù la La alla perpendicolare 540. Su metri di circa dalla appena. metri, perciò la lunghezza è il Forcellino castello 300 sulla castello spiegava come del Marche Prato da dal al castello si INNOMINATO di metri è che non cade retta che del la elevazione 440 circa linea in Perciò planimetrica che è DELL' valle della strada CASTELLO o dalla di Germanedo. parte di PARTE UBICAZIONE IV. volta, cacciando Una loro a più da ricevette avviso invaso messo e riuniti^ e andavano terre vicine a era indietro occupato, i continui scambi da sgombro dove Chiuso, la così castello, del strada essendovi per fatta prima, nico Ghiuso. Intanto piegando sbocco della venire innanzi, che valle; ed mattina Lucia da guardava tra da ecco s' era sua Lucia che abbian sia strada qualche Pescarenico, alta fatto (Gap. XX.) ore, la per ha che Lucia un' finestra abbian presa venuta stessa tempo Maggiadel qualche tempo verso spuntar la carrozza, Gosta e Lottiep suo uno e Saina. quei terribili istanti che dopo salvezza, pochi momenti seguente, della precisata e di resta quindi per V Innominato castellacelo decidevano da non domanderemo che ne ricalcando inverso senso e La per ci supporre Gassano, ponte di Lecco, in e chiatte, su E visti lan-- luoghi quattf di era tieramento, dell'acquar- eran carrozza di più ovvero quella carrozza ragione passata l' Adda la lunga volta il eran probabilità a Barco, noi se che durò s" dei la tenuto abbia viaggio che non di s' soldatesche. non ricognizione arrivarci, ricordandoci e rubare, per anche per per esser la situazione un era lanzichenecchi zichenecchi, si può pensare con Missirano, Belledo, o Germanedo. che vicino a rimasto Fatta V innominato quelle parti, paesetto un segnar in- gettarsi air improvviso sulle quelle dove alloggiava V esercito. Questo paesetto o non in quel momento potendo costoro, per Erano corpi che, rimasti vari che sacco. a di alcuni venir non 165 CASTELLO DEL in addormentata, ecco che, stando 166 COSÌ immoto aveva jnire tanto aitilo poi allegria c\è ? Saltò mezzo, corse montagne alla fondo case, verso lo s* e vestito delle feste, (Gap. XXI.) la locuzione usa sbocco, quasi r appunto andava sotto qui è Potenza chiaro che, valle avendo era o eh' ai è che gente La dicare in- a principale, sinistra; uno passava e di seguenza con- passanti, destra. Se Manzoni, del destra facciata virgoleg- gente che s* viava, av- castello, sarebbe al vero, alla la il così: destra a dire, contrariamente della naria. straordiil Manzoni rispetto scritto sbocco parte, castello, tutti audsuido che alla virgola! avesse lo verso è una e in usciva sbocco, Saìna. e restava detto, alla di a Costa aveva castello unico, venuto il quello sbocco, il giatore tra apertura castello, lo il lo verso ma che imboccatura antonomasia per verso come volte, poco strada che qui un' verso altre come isfugga Non Le rognola cene- stessa del a cielo, a alacrità un' con e il nella dalla — guardò. e andava (virgola !) a destra sbocco, ? vestitosi e altra tutti Che — nuvola pure passava, avviava, festa; costoro una distingueva, valle, gente che dalle non che sente a nebbia; tutto era si tutti di cento, con- poco, quello finestra, chiarore crescendo, poco col al il a pruni, velate nuvoloso, ma, lì bello di una mezze che ; a aprire a eran piuttosto di covile quel monte, Lottier, Saìna.) Costa hanno eoa' da fuori Di esso. con (Erve, del eco più vicino, anche scampanìo altro. un V e dopo e ; languidamente ripeteva confondeva si e anche sentì attento, lontano festa a che ma espresso, allegro. Stette d' scampanare momento, ogni bene non che all'orecchio arrivarsi sentì suono so uno qualche un di non riconobbe che sedere, a onda un' come DELL'INNOMINATO CASTELLO IL di che esso sulla V imboccatura ; mentre valle, l'im- PARTE è beccatura il funesto fermato era di dalla chi, venendo faccia rivolta virgola posta lo tra sbocco la e circostanza questa si sbocco, dopo avviava, che di parola Una mente Bovara, porre " Il Gantù fa e che al verbo riferirsi a di espressioni nel gente « Magnodeno, « ma « che sarà suo però 1821 don Bione, Ecco Rodrigo storia colà co' Voi. lombarda* per I, pag. al bravi un collocato declivi 170, in RagionamentL circa punto, ap- però del l'andata castello: miglio *. " autografa vi si racconta come suoi sui luogo un redazione Girolamo, monte dell' autore è ca- bicocca: intorno nella per Il « del vecchia una che infatti mai : destra a indicazioni San andarono Reminiscenze* di scriveva dell'Innominato sul non Magnodeno. 1842 alle sapere il castello se Sulla bene dell' Innominato. parteggiò non posto avanzi dovuto *, «il falsa- il Gantù difficile trovare ben risponda Giova fu È « il castello che nel c'è ove Girolamo. Girolamo ancora stello dell' Innominato ^ castello, La logico rapporto della San stesso, € ^ del scrive " San a opinione, questa il la tenesse • sul ancora all'ingegnere di posizione quel complesso * del si momento. primo « il tronca l'andata dipingono alla duomo, luogo vada a corso {v. Gap. XXXIV.) destra piuttosto o del Orientale, porta a del degli appestati relativamente piazza zamento apprez- sinistra la convoglio Renzo, con simile con di sinistra spalla che chiamò 167 CASTELLO alla così, Manzoni quella, dove DEL dincienticare a il dir per è Né quello. UBICAZIONE IV. Varcato sulla via nota. Milano, 1842, pag. 73 " 168 che pubblica, tolo conduce ripido al stato dello confine DELL'INNOMINATO CASTELLO IL veneto; sinistra a (Foglio 75.) quella terribile notte, rapidamente, al fino lago; e festa intorno, tutti per stampa. non s' e vide viottoli e di mutamenti fece il quindi e piano case in litarie. so- abito ecc. il conobbe dei si contadini i di stampa sparsi, avviarsi... avvicinava avvide lento, villaggi vestì dominava che più Bovara si che Manzoniano, nella i il Indubbiamente e là e qua Guardò da poi di si alzò, rimasta) era del mattino alla stanza sua il andare gliene rapido, prima pendìo, di della finestra alla castello spuntò si mot- un al il era presero l'Innominato risoluzione la allora conduceva quando prima e (che Lucia E quindi e che conte. dove luogo più disegno primo alla sua portati pografia, to- poi AGGIUNTE l^OTE PRESENTE AL L' Innominato. seguito del Cardinale Il — Cardinale. Santa di » Federico che nuovo spagnuoli Diocesi. e Il — questioni finarie. con- Cardinale Borromeo Arcivescovo accresciuta e di da di Milano, Biagio nell' manoscritta trovasi della visite Innominato. degli Angioli, Maria compilata zati di Vita « nelle Soldati — L' 1. Dalla CAPITOLO Guen- Ambrosiana , riportiamo^ air il nel brano seguente si quale allude Innominato. « Ammirò il mondo ancora «crudeltà Agnelli in mansueti, « grime di « destre maniere " minio « securo « autorevole « tenza. Questo, raccogliendo « quità, che purgarsi « confinanti, di Milanese, un li cuori penitenza mostro di per aveva cui la nobiltà temuto e Grigioni, fierezza, al per del tutta cacciavano suo per li confini Tra comando feccia fuori le do- asilo rendeva e sangue la del godeva altro di la- in più indiamantiti de' e Tigri squagliati e Federigo. Veneto, le convertire la po- dell' ini- gli squadre Stati di 170 NOTE « Sgherri « e « odio. « o « crudeli col AGGIUNTE neflci. mille Portatosi « ove « questi, forse « nascita « colto ad in dunque ebbe albergare risiedeva e due ore. « fra loro, si trattenne si Non né tiranno al debito Volle della con che di si che de' sua ac- per esso discorresse lo mai Cardinale la mutazione Terra benignamente dire, all'anonimo, fu Cardinale, palesò. ogni sa » cosa. dTquel costumi *. 2. Dalla da del visite riportiamo, parte Guenzati Federigo la giudici descrizione nel Borromeo dei uno Diocesi. della ricapitolandola, figliuolo di Giove, e nel parte tenuto Èaco Lib. Vita suddetta modo Minosse nelle Il Cardinale testualmente, Cantù il lenze inso- Morte. segretamente meno improvvisa il di Fu penetrò quella quella piccola solo visitarlo. cui prosegue: Ministro compiere per bisogna Tranne, in questo cospicua, « * ve- palliati car- contorni que' ancora , ^ che le lanciate e l'autore il governatore, « del di re tradi- di costui, tra Milano, di traversata per Ma da Eaco gli avidi di morte, guise imprese alcune famosa « tutti di » Raccontate sua all' altrui tribunale sentenze in stragi quello macchinavansi ; in- eseguite colle umane al come spacciavansi e « vittime *, ricorrevano vendette menti CAPITOLO pascevansi svenando Radamanto nivano che quel castello, A " PRESENTE tagliacantoni e sangue, di AL delPInferno com- con Radamanto. n, Gap. Commento 22. — V. Storico Rivola ai e Promessi Ripamonti Sposi. riportatidal 172 NOTE AGGIUNTE la « geriva « venne « tica, dove Quand' dir continua in più col tutto questo di aria, al croce portata mula. a vedeva dal » il cardinale, cui si trovava d' intorno altro tutte di sopra un un che cappellano ; che teste, le in let- assentato strade'. mezzo seguito si pensieri, gli o per nella perchè di indizio in della pezzo cavalcava una (Gap. XXV.) Benché « Y de' mondani aura « flasse « gradire « popoli, « dell' aflfetto di « perciò « prese il punto cuore, che come archi trionfali, di e elogi, » loro veniva ricevuto da' della riverenza teatri ornati soldati, im- di più insigni gli di e alzarono Gli Pastore. borghi squadre con di vaghi e i e sempre attestati al gli gon- non mostrava cui con erano quelli onori pur gli apparati incontro e in suo non le capaci spuntare turba la de' suoi viaggiare vede si lettiga, sua * erano ecco CAPITOLO consulta acconcio n' meglio, PRESENTE AL vano anda- musiche con baldacchini. Air delle entrata nostre del paese, due « sul « Chiesa... del cader che angelico « o « addensava Il di 1 Lib. sole, e... più già cui una II, Gap. 18. un arco più da un lo o da per gran all'altro addirittura raggio ecc. alla popolo nu- del di lui toccargli le vestimenta, vicino doveva trionfale, più dal un casetta alla luogo portavasi per all' intorno. in era godere per sembiante, giorno Lucia, lo o averne per per spalleggiato «meroso, « e' donne, egli «Passava accanto proprio la benedizione, gli » arrivare parte degli alla parrocchia abitanti erano si IL CARDINALE andati sulla strada tidue, eh' era quelli eh' eran la NELLE V in s' cui rimasti veniva avevano in nella ven- cardinale, ciulli fan- e loro contrarlo, in- a truppa...Il cardinale benedizioni la mano, con cevendone ri- e della guito gente, che quellidel sefare a tenere un pò* indietro. bel da un Entrato le solite Chiesa, dopo « rimonie, sedutosi « secondo « « popolo con più duri « ricevere « Penitenza, dell' Eucaristia, « con tutti « loro la all'altare preci, e ce- salito sul pergamo, o a quel qualità de' luoghi, discorreva i cuori di padre, stemprando tenerezza in lagrime di penitenza, per disporli a la quei tesori stessa sua tutta duri de' cuori li santissimi degnamente allora E anche pia parte, s' avviarono avanti, dando il le vecchi, donne in casa, dalle bocche « Verso aspettava parte infila,parte 173 DIOCESI incontrarlo a ora DELLA VISITE della Confermazione, che Indulgenze gente piangere...E a questo paese apportava di visita. in atto presenza la in d' e della Sacramenti sì che il sarto. ; diceva » " è pitolo (Ca- XXIV.) « « poi la pastorale benedizione, ritiravasi nella Data del casa Parroco. anche Entrò al loro, sul suo dovessero Ritiratosi della desiderio disporsi alle nella casa poi discorsi, gli domandò popolo, loro sul don dopo e, orazione, fece, secondo in piccol discorso un air altare potè ; andò alquanto di questa (nellachiesa in come stato » suo il essere suo amore salvezza, funzioni del del parroco, informazione di bondio) Ab- lito, so- per e come giorno dopo. tra gli altri Renzo. pitolo (Ca- XXV.) « La mattina seguente « primi albori del « zioni mentale e giorno, levatosi faceva prontamente le consuete alli ora- vocale, e, dopo recitato il Mattutino, / ,174 NOTE dar per « a' « che, « accompagnato T giunta d' andar della ora nella chiesa studiando, studio, fin- veniva dal Clero » intanto che aspettava Vora gli ujizi divini, stava di solito com'era di sporsi e qualche funzione, celebrar a raunarsi in Chiesa. Federigo^ in di popolo trattenevasi Sagramenti, Il cardinal di al tempo « CAPITOLO PRESENTE AL AGGIUNTE fare tutti i in ritagli tempo. Si voltò Abbondio, don salutar a dalla s'avviò e .... che parte conduceva dietro, tra « in folla vestiva « mento, « principio alla « la « bernacolo, « concerne « ritirava e al il le « « Parrocchia « zioni... Altrove giorno, « funzioni, si Abbondio, » ch'era disposto dal corso ogni Cardinale. cosa tolo (Capi- fatiche, ritiratosi s' inviava la verso nelle all' im- più vicina fun- medesime » lo biografo stesso di .per « e macchinava Arcivescovo, che racconta alla sfuggito Sèveso, condannato Martino, naie don impiegarsi ecclesiastico, San moderatissimo. che ciò tutto e queste ben il Ta- visitava era incessanti per già proposto stato Finite aveva dava l'antipasto! Per del brunire Sacra- quale amministrava paramenti, fu chiamato queste Con « era funzioni, desinare, XXV.) eh' Perpetua se la Quindi divino. pranzo, (Cap. XXIII.) pontificali,e la Cresima. i gli andò clero al santissimo dopo gli altari, Il processione. ammanti Mes^a, il culto vedere per gli Comunione Terminate a in e V adorazione dopo Entrato, chiesa. alla delitti di vendette spacciandosi galera, nella se valle cui bunale tridi il Cardi- contro che, a dal sangue ricoveratosi tale, un mai gli ve- CARDINALE IL « nisse « ria *. » zelo de' nemici, fa vantarsi altra che vita « urbane, « continuava, € tempo, « rinnovava " e talvolta e bene all'impensata «tenere in Vedi del parrocchia mia che : chi . lo . e . gli ultimi " gliari più intimi, e talvolta « recitare l'ufficio. Solo, andava « qualche cosa, " pre il calamaro seco " destinato, " quale « all'altare, benediceva " tare « vuoleva 1 Lib. faceva per e addirittura la dare II, Gap. un la Cresima. 19. il de' . portando alla ; per sem- al luogo Ghiesa, nella poscia salito faceva invi- giornata, $ massime Diceva fami- sempre . popolo, che sem- cappellano Giunto carta . don certo, per meditando d'orazione il di quasi alcuno anco andava poco seguente saputo le notava, che alla quelle parti. talvolta pre » nella anche lettica, e « anzi parrochi. partenza da in per l'esclamazione la anche solo, ammettendo rimote, visita in e più vicine, improvvisa al XXV anni le li suoi XXIV viene veniva strada, più cacciò, fu l'essersi il cardinale Andava al Gap. se / parrocchia Rodrigo " E Abbondio: alle la comparsa sarto; qualche lasciava vigilanza XXII talvolta e mutava portava perpetua al Gap. di don si delle chiese forensi, ancora talora l'ordine, e segue: frammetteva ancora spesso Federigo, visita alle passava osato (Gap. XXIII.) » . piamo sap- ha quanto colla spesso noi -; e cardinale togliamo bene poscia e . del memo- ribaldo V altro. manoscritta Cominciava eterna monsignore o 175 DIOCESI di sé pia d'un giorno un nell'Ambrosiana, pure « che, DELLA lasciata positivamente Da VISITE fatto, avrebbe Lo « NELLE la mattina quando la santa 176 AGGIUNTE NOTE Messa « col « saliva « ragionamento, « fare, « Dio « disposti medemo abito sul del mazione. Ed così « comodarsi « minute « andava e è A « che che qualche signore ; ; che andavan ora a domandar che diceva 3. queste le : : il dietro al Il se sì ; non lo persone il più loro il sentimento Fra i anche ma allora del cappellano segretario, duri di filo del dir a di- che a cui in lano Mi- quelle dico chi . obbligato testa, i più discorso. in-- a ranti, igno- Andate ripetere le palmole ripescherebbero ne una ; qui, (Gap. XXIV.) del seguito Cardinale. il Manzoni crocifero, i due quella anche Non è di cosa sono, saprebbero hanno seguito uno predica quel a tutti intendano. che cosa la era adattarsi sappia (al impressione, altro, né nessun egli » un ci ac- più eh' ciò sapiente, che, che e delle anco intendeva pensare arrivato parola, sua . tendere ma la più spesso, tanto maniera ceva di- » . sentirlo, perciocché fatto più aveva tornava pensare in cose me Confer- . insegnando. letto tutti i libri mai il ciascuno e uomo un ; a sa cui su ha non che gli che cardinale, cono, ben testa, in aveva capacità scarsa recitando e die abbassare alla ciò sorte, a (Gap. XXIV.) bene plebi, sarto) della sacramento meravigliosa cosa era sapeva del (Toro cosa bambinetta. « Ma quel a grazie tutti fossero che e andato era render a capo, » una « visita, ricevere quella E della favore a che quelle genti in accomodato un ciò esponendoli quale finita, mitra ivi faceva e pergamo, la colla e sacro, animando e CAPITOLO nella Chiesa; pubblicamente « « PRESENTE AL nomina V aiutante palafrenieriy e il di mera, ca- lettighiero. SOLDATI SPAGNOLI DI QUESTIONI E 177 CONFINE » Il cappellano di era ceva « nel ministero XXII Gap. de' l'unico « eravi « stro di « ogni altro di preparate, eran il curato mi dia « verità, Si « "è : la cavalcature in si mule, ordini tigli comunica- due le e mule la donna quieta che mula del all'uscio ordine : una che l'innominato è saltò to. letterale due quella su tiga, let- La . . portata passo, del voce la ghigno sog- un palafreniere, un qualche a mosse, mezzo un di strada, trovarono da innanzi dico " con segretario, disse: gli perchè, ; cavalcatore, povero glifu presentata ch'era gli s'accostò, lettiga rispose l'aiutante, Arrivati " che » cardinale all' alutante, bestia una un figuri, la accostatosi almeno sono mae- condotta avrebbe " da » s'aspettava soltanto e Abbondio Don che ; anche palafrenieri prestavano eseguiti gli cappellano ai V. Gardinale del faceva del aveva (Guenzati.) » fa- « gli assisteva e casa, inferiore. camera cardinale, persona due servizio dirgli che dal alla Li principale dell'Innominato. aiutante, che camera. L'aiutante per la visita servizio ogni Per di Sacramenti. XXIII e al davanti croce l'ufficio di maestro « « la portare ufficio il cui crocifero, letiighiero; da. due la e mitiva co- parti, (Gap. XXIII.) G'erano della visitatore divisa aveva ed 4. e di altre Soldati Poiché di G. non lettera Dindoni. seguito che la diocesi; un mi so in sei : Rettori undici di il datario, cau- in tutto. confine. di soldatesche argomento astenere derigo regioni Fe- confessore, questioni e in venuti nico cardinale, il cano- di servizio persone dei del regione, spagnoli siamo confini, brano nel ancora dal di Bergamo riportare al Doge, 12 un in 170 NOTE « Sgherri « e « odio. « 0 « crudeli « menti " nivano « neflci. col AGGIUNTE « che svenando Radamanto spacciavansi mille alcune per il governatore, Portatosi dunque ad « ove « questi, forse « nascita « colto « due ore. « fra loro, e si di avidi tradiche ve- si né il Cardinale, Volle Morte. al debito della con che di si sua che ac- esso per discorresse lo mai Cardinale palesò. ogni sa » cosa. dfquel de' costumi la mutazione Terra benignamente dire, all' anonimo, fu il di Fu penetrò lenze inso- prosegue: segretamente meno bisogna le lanciate e quella piccola solo visitarlo. trattenne Non costui, tra cui quella Ministro compiere per improvvisa *. 2. Dalla Il Cardinale modo nel da visite riportiamo, parte ricapitolandola, Federigo la giudici descrizione nel Borromeo dei uno Diocesi. della del Guenzati figliuolo di Giove, e Lib. parte tenuto Èaco Minosse nelle Vita suddetta testualmente, Cantù in questo cospicua, Tranne, * Eaco palliati car- contorni que' ancora , ^ gli morte, da l'autore in albergare risiedeva di Milano, di traversata ebbe del di guise imprese famosa tiranno tutti di » " Ma tribunale sentenze in all' altrui umane al come stragi quello macchinavansi ; in- eseguite colle pascevansi *, ricorrevano vendette e CAPITOLO vittime quel castello, A Raccontate sua PRESENTE tagliacantoni e sangue, di AL com- dell' Inferno con Radamanto. Il, Gap. Commento 22. — V. Storico Rivola ai e Promessi liipamonti riportatidal Sposi, 170 NOTE « Sgherri « e « odio. « o « crudeli « menti " ni « nefìci. col AGGIUNTE vittime spacciavansi alcune mille il di Portatosi ad dunque ebbe « ove « questi, forse « nascita « colto albergare risiedeva e si due ore. « fra loro, di gli avidi tradiche ve- si né lenze inso- : prosegue il Cardinale, quella piccola di solo di Volle Morte. della al debito con si che Cardinale dire, all' anonimo, sua per discorresse mai che ac- esso lo palesò. ogni sa » cosa. dTquel de' costumi la mutazione Terra benignamente Fu penetrò il fu le lanciate e segretamente meno improvvisa costui, tra cui quella Ministro visitarlo. trattenne bisogna Tranne, *. 2. Dalla Il Cardinale modo nel da del visite riportiamo, parte Guenzati Federigo la giudici descrizione nel Borromeo dei uno Diocesi. della ricapitolandola, figliuolo di Giove, e Lib. parte tenuto Eaco Minosse nelle Vita suddetta testualmente, Cantù Eaco palliati car- contorni in ancora compiere per Non di que' questo cospicua, « * di morte, da V autore in , ^ di Milano, governatore, « del tutti guise imprese traversata per tiranno tribunale sentenze in air altrui » famosa Ma al come stragi quello macchinavansi ; in* eseguite colle umane *, ricorrevano vendette e CAPITOLO pascevansi svenando Radamanto Raccontate « che quel castello, A vano sua PRESENTE tagliacantoni e sangue, di AL com- dell' Inferno con Radamanto. Il, Gap. Commento 22. — V. Storico Rivola ai e Promessi Ripamonti Sposi. riportatidal CARDINALE IL visite le piere « ducente « il flore « lissimi « d'aspre dell' Insubria, cattolico, penetra « possedute « riente « rupato Repubblica della all'Arcivescovo, il cardinale Quando in nel dominio Si annoveravano 750 queste al ascendevano anime e " si recava a luogo, dopo qualunque chiese in « posto, o « patire ivi qualche scomodo, che « palagi de' cavalieri alle congiunti « che « di « piccole facevano *. notti. Ne' " anni primi mula; una « mente « meditare, libriccin nome di ben Lib. giorno vari ; v. nelle sue prese il bilanciate, li mezzi 6. di sangue, Procurava solo nelle Terre per altro passò Cap. sopra rispetti,e principal- maggior con di memorie n, Cap. ne' ricoverarsi viaggiare assiso costumava notare Renzo di piuttosto trarvelo. di Lucia Pro- o XXVL) poter, e suo un poi per ma per per paesello (V. Cap. « * Nel » sforzo Chiesa, Parroco, accontentandosi in spacciarsene due « ogni del volte Le la visita divertiva Arciprete, soggette la diocesi, « casa tra- visitare giunto alla all'O- e 560.000. « sempre balze parrocchiali. di numero stato orride Grigioni, più di 2520 fra e te precipi- e Veneta. quella diocesi in nobi- dello nelle l'Adda, oltre allarga fiumi i confini signori Svizzeri dai distretto Castelli e Settentrione a lunghezza suo e scoscese, oltrepassando mentre « allora valli Sposi, quasi d'ogni intorno barricata montagne, in nel Borghi con ; ella è anche si stendendosi scontro ri- a Promessi più miglia, racchiude e tosi ; ponendovi dei passi di Milano, Diocesi La Diocesi, sua corrispondenti i « nella 171 DIOCESI DELLA VISITE NELLE facilità memorie » l' appunto XXIV.) « leggere, (in quel anche del le risoluzioni più opportuni, che gli sug- 184 CHIUSO IL A spazio Lo che guarda DELLA PAESE CONVERSIONE la rappresenta parrocchiale, sulla strada cimitero, ora ponente, a chiesa Maggianico- Vercurago. Il punto Il punto Il punto Il punto 6 è al punto il porta dei / è molini, la l'uscio ha d' quale si ingresso di Gaetana salita in dalla che alla via va Gaetana via fino Agnesi è considerata parroco, salita, che in AgnesL spazio uno strada una la come piazza Chiuso. I due punti sia di delle due di fondo è da quale cortiletto saliti per sulle lettiga del punto piena d' altro essa non avevan La chiesa avviarsi zeppa è della don vedono iu V; e all'uscio dirimpetto castello si popolo, entrare però è liberare passar per in ricorda a usciti una paese Lucia, alla davanti alla piazzetta piena e forestieri, che quella. (Cap. molto dal insieme mossero del popolo e dine l'or- punto Abbondio, si doveva di antica, quale al mule, potuto P, direzione parrocchiale. e cardinale, al Agnesi casa due si la del casa osservare Chiuso a che la nella giova Gaetana della è prendersi che mente, separata- risaltare cui a uopo iscrizioni al noi uno zione nell'interpreta- far per l' Innominato Quando anch' al Chiuso cortiletto chiesa in XXII) Via luogo: Piazza del fianco indicata; quel sia sostanza da chiarezza maggior (Gap. in considerano racconto, piazzetta sopra / costituiscono si ma per del parroco, ed e solo; spazio e il per R quale del parrocchiale- casa cortiletto che ; e principio di nome casa casa sagrato. parroco. piccolo un è il e del casa punto punto alla di la rf è dirimpetto Il è e della giardinetto un alla detta accede Il l'antico è a quella più piccola. La XXIII.) di Pescarenico, strada da- ì bs."V- 184 CHIUSO IL A spazio Lo guarda che CONVERSIONE DELLA PAESE parrocchiale, sulla strada cimitero, ora ponente, a chiesa la rappresenta Maggianico- Vercurago. Il punto Il punto Il punto Il punto " è d Il il Il alla di del d' l'uscio quale si ingresso P. AgnesL via dalla che salita in spazio quale alla va Agnesi Gaetana è considerata parroco, salita, che in strada una Gaetana uno la ha il per la come via Ano piazza Chiuso. punti eedf due I solo; spazio sia di delle due Piazza di della cortiletto per sulle saliti lettiga del anch' zeppa d* altro essa avevan La chiesa al mule, di è della antica, quale popolo, al vedono in V; punto e all'uscio ricorda però è a liberare per una paese alla alla davanti piazzetta piena e forestieri, che quella, (Gap. molto dal Lucia, insieme passar in usciti Abbondio, mossero del entrare e dine l'or- dirimpetto castello si popolo potuto don si doveva cardinale, piena non e avviarsi due P, direzione parrocchiale. casa l'Innominato Quando si Agnesi punto del casa osservare Chiuso a che. la la nella giova Gaetana al è prendersi che mente, separata- risaltare cui a uopo iscrizioni Chiuso cortiletto da quale al Via luogo: chiesa è noi uno zione nell'interpreta- far per fondo in Jìanco indicata; sopra del sia sostanza da chiarezza maggior (Gap. XXII) parroco, in considerano racconto, piazzetta quel costituiscono si ma per del e è che ; e parrocchiale. casa cortiletto principio di di / casa casa sagrato. parroco. piccolo punto nome molini, del casa un è il e punto dei è al punto porta la detta dirimpetto della giardinetto un è e alla accede V antico è a quella più piccola. La XXIII.) di Pescarenico, strada da- 184 CHIUSO IL A spazio Lo guarda che CONVERSIONE DELLA PAESE parrocchiale, sulla strada cimitero, ora ponente, a chiesa la rappresenta Maggianico- Vercurago. Il punto Il punto Il punto Il punto accede " è d Il il Il alla di strada una d' sì ingresso salita in dalla via che alla via va Ano Agnesi Gaetana è considerata parroco, salita, che in AgnesL spazio punti eedf due solo; spazio sia la come di piazza delle due di da quale al della cortiletto saliti per sulle lettiga del piena avevan La chiesa avviarsi zeppa d* altro essa non e della quale don popolo, dine l'orvedono ia V; punto e all'uscio però è per una paese usciti liberare alla alla davanti piazzetta piena e forestieri, che quella. (Cap. molto dal Lucia, insieme passar in ricorda a mossero del entrare e al Abbondio, castello si popolo antica, direzione P, dirimpetto si doveva di potuto è al mule, cardinale, del casa parrocchiale. casa due si Agnesi punto la osservare Chiuso a la che nella giova che l'Innominato Quando è prendersi uopo mente, separata- risaltare cui a Gaetana Chiuso cortiletto chiesa è iscrizioni Via luogo: Piazza anch' al noi uno zione nell'interpreta- far per fondo in Jianco indicata; sopra del sia sostanza da chiarezza maggior (Gap. XXII) parroco, in considerano racconto, piazzetta quel costituiscono si ma per del e di Gaetana quale del l'uscio quale R uno la ha il per Chiuso. I ' è parrocchiale. casa cortiletto che ; e principio di / casa casa sagrato. parroco. piccolo punto nome molini, del casa un è il e punto dei è al punto porta la detta dirimpetto della giardinetto un è e alla V antico è a quella più piccola. La XXIII.) di Pescarenico, strada da- .174 NOTE dar «per « a' « che, « accompagnato l' ora giunta d' andar chiesa studiando, com'era veniva dal Clero che aspettava Vora gli ujìzi ditini, stava di fare tutti i in ritagli tempo. Si voltò che parte in vestiva mento, « principio « la « bernacolo, « concerne « ritirava e il « desinare, « Parrocchia « zioni... Altrove lo Finite moderatissimo. don Abbondio, che » ch'era disposto dal ciò funzioni, si queste ben il Ta- tutto e era incessanti giorno, corso ogni Cardinale. cosa tolo (Capi- all' im- fatiche, ritiratosi s' inviava la verso per impiegarsi nelle stesso biografo racconta di Sèveso, condannato Martino, naie visitava paramenti, aveva per ecclesiastico, San quale amministrava più vicina fun- medesime » già proposto stato la dava e l'antipasto! Per del brunire Sacra- pontificali, fu chiamato queste Con « era funzioni, Perpetua se XXV.) eh' (Cap. XXIII.) Quindi divino. pranzo, le i gli andò clero santissimo al la Cresima. il culto Il dalla s* avviò e processione. dopo gli altari, al chiesa. ammanti Mes^a, Comunione vedere in e gli alla Terminate per alla l'adorazione dopo Entrato, « a folla Abbondio, don conduceva dietro, tra « salutar a .... « intanto solito studio, fin- » celebrar a disporsi e qualche funzione, Chiesa. Federigo, in raunarsi in della nella CAPITOLO di popolo trattenevasi Sagramenti, Il cardinal di al tempo PRESENTE AL AGGIUNTE « e macchinava Arcivescovo, che alla sfuggito delitti di vendette spacciandosi galera, nella se valle cui bunale tridi il Cardi- contro che, a dal sangue ricoveratosi tale, un mai gli ve- CARDINALE IL " nisse " ria *. " fatto, avrebbe che, altra lasciata di sé 175 DIOCESI eterna giorno un vita V altro, o del manoscritta . . memo- (Gap. XXIII.) » cardinale Federigo, nell'Ambrosiana, togliamo quanto pure « DELLA fa de' nemici, monsignore -; e noi sappiamo d'un che osato ribaldo ha positivamente pia vantarsi Da VISITE zelo Lo " NELLE Cominciava " urbane, « continuava, « tempo, « rinnovava € e bene e in Vedi spesso alle forensi, passava frammetteva talvolta ancora poscia e bene l'ordine,e talora al si alle portava perpetua vigilanza Abbondio: E al strada, le e più vicine, più rimote, per parrochi. » improvvisa nella l'esclamazione Gap. XXIV in viene se qualche li suoi la comparsa Gap. XXII parrocchia del sarto; di don lasciava talvolta e mutava ancora spesso all'impensata «tenere segue: colla visita delle chiese visita anche alla mia di don la partenza al XXV e parrocchia / Rodrigo : chi lo cacciò, fu V esser si saputo per certo, . che " il cardinale Andava . . da anche veniva lettica,e quasi in gli ultimi anni quelle parti. alcuno talvolta solo, ammettendo de' " pre « gliaripiù intimi,e talvolta « recitare l'ufficio. Solo, andava « qualche cosa, « pre € destinato, addirittura " quale " all'altare,benediceva " giornata, § massime per la seguente Diceva la mattina vuoleva dare la Cresima. « seco anzi il calamaro faceva un tare * Lib. II,Gap. 19. le che e il anco andava . . Giunto alla d'orazione poco il popolo, che ; per sempre notava, portando . fami- cappellano meditando carta sem- al sem- luogo Ghiesa, nella poscia salito faceva invi- quando la santa .174 NOTE AGGIUNTE dar per « a' « che, « accompagnato l' ora giunta d' andar della nella in chiesa com' studiando, veniva dal Clero che Vora aspettava gli ujlzi divini, stava di tutti i in fare ritagli tempo, Si voltò che parte conduceva dietro, tra € in folla vestiva mento, « principio alla « la « bernacolo, « concerne « ritirava Comunione il per le « Parrocchia « zioni... Altrove » ch'era corso disposto ogni dal Cardinale. cosa tolo (Capi- all' im- fatiche, ritiratosi impiegarsi la verso nelle più vicina fun- medesime » lo biografo stesso di Sèveso, condannato Martino, naie Abbondio, che funzioni, si queste don s' inviava giorno, per ecclesiastico, San ciò tutto e moderatissimo. ben il Ta- visitava era incessanti per già proposto stato Finite aveva dava e l'antipasto! Per del brunire Sacra- quale amministrava paramenti, fu chiamato queste « era funzioni, desinare, Con la Quindi divino. eh' (Cap. XXIII.) pontificali, la Cresima. Perpetua se XXV.) « dopo i gli andò clero al santissimo Mes^a, pranzo, Il dalla s* avviò e processione. ammanti il culto vedere in e gli altari, Terminate chiesa. alla gli e al Abbondio, T adorazione dopo Entrato, « a don salutar a .... « studio, fin- » intanto solito era disporsi e qualche funzione, celebrar a raunarsi in Chiesa. Federigo^ CAPITOLO di popolo trattenevasi Sagramenti, Il cardinal di al tempo « PRESENTE AL « e macchinava Arcivescovo, che racconta alla sfuggito delitti di vendette spacciandosi galera, nella se valle cui bunale tridi il Cardi- contro che, a dal sangue ricoveratosi tale, un mai gli ve- IL CARDINALE " nisse « ria *. " NELLE VISITE DELLA lasciata fatto, avrebbe 175 DIOCESI di sé eterna memo- zelo fa de' nemici, monsignore i e noi sappiamo positivamente che più d'un ribaldo ha osato vantarsi che, un giorno o V altro. » (Gap. XXIII.) Lo " . altra Da Cominciava " urbane, " continuava, " tempo, « rinnovava " e bene e bene e al parrocchia mia si : del / chi . lo . anni solo, ammettendo " gliaripiù intimi,e talvolta « recitare l'ufficio. Solo, andava « qualche cosa, « pre « destinato, addirittura « quale « all'altare,benediceva " tare il calamaro un quelle parti. alcuno talvolta che il anco carta andava . il portando alla che ; Lib. II,Gap. 19. sem- al luogo Ghiesa, nella poscia salito faceva invi- per la seguente giornata, § massime vuoleva dare la Gresima. Diceva la mattina * fami- sempre . popolo, seni- cappellano per Giunto . d'orazione poco de' meditando le notava, e alla lettica,e quasi in pre anzi anche partenza di don saputo per certo, da anche veniva gli ultimi faceva visita cacciò, fu V essersi € seco l'esclamazione la al XXV e . per parrochi. » improvvisa nella in viene se e più vicine, più rimote, sarto; al Gap. XXIV E qualche li suoi la comparsa Gap. XXII il cardinale Andava alle talvolta e strada, le lasciava portava perpetua vigilanza parrocchia che segue: mutava ancora spesso Abbondio: Rodrigo quanto colia visita delle chiese spesso l'ordine,e talora in di don Federigo, alle forensi, passava frammetteva talvolta ancora all'impensata Vedi « cardinale poscia «tenere « del manoscritta nell'Ambrosiana, togliamo pure « vita . quando la santa .174 AGGIUNTE NOTE dar «per « a' « che, « accompagnato l' ora giunta d' andar della chiesa studiando, Clero che aspettava l'ora gli ujlsi divini, stava fare tutti i in ritagli tempo. Si voltò che parte « salutar a in folla vestiva « mento, « principio alla « la « bernacolo, « concerne « ritirava Comunione il al Perpetua « Parrocchia " zioni... Altrove il Taciò tutto e che funzioni, si queste moderatissimo. don Abbondio, » ch'era corso disposto ogni ben dal Cardinale. cosa tolo (Capi- fatiche, ritiratosi impiegarsi la verso nelle all' im- più vicina fun- medesime » lo biografo stesso di Sèveso, condannato Martino, naie Finite s' inviava giorno, per ecclesiastico, San visitava era incessanti per già proposto stato quale amministrava paramenti, aveva dava e l'antipasto! Per del la fu chiamato queste brunire eh' Sacra- pontificali, Quindi divino. le funzioni, desinare, Con i (Gap. XXIII.) al santissimo la Cresima. pranzo, se « era dopo gli altari, XXV.) « Mes^a, il culto vedere per ammanti gli andò clero processione. gli e Terminate a in e dalla s'avviò e Il chiesa. alla V adorazione dopo Entrato, Abbondio, don conduceva dietro, tra « dal » di solito com'era studio, fin- veniva funzione, celebrar a disporsi e qualche intanto Federigo, in raunarsì in Chiesa. nella CAPITOLO di popolo trattenevasi Sagramenti, Il cardinal di al tempo PRESENTE AL « e macchinava Arcivescovo, che racconta alla sfuggito delitti di vendette spacciandosi galera, nella se valle cui bunale tri- di il Cardi- contro che, a dal sangue ricoveratosi tale, un mai gli ve- CARDINALE IL fatto, avrebbe " nisse " ria *. " VISITE DELLA lasciata di sé NELLE 175 DIOCESI eterna memo- zelo fa de' nemici, monsignore-; e noi sappiamo d'un che ha ribaldo osato positivamente più vantarsi che, un » giorno o l'altro, (Gap. XXIII.) Lo € . altra Da manoscritta nell'Ambrosiana, pure « vita Cominciava " urbane, " continuava, « tempo, « rinnovava bene del . cardinale togliamo quanto Federigo, segue: colla visita delle chiese spesso alle forensi, passava frammetteva talvolta ancora poscia e e bene l'ordine,e talora qualche mutava ancora spesso lasciava talvolta e strada, le e più vicine, all'impensata si portava alle più rimote, per «tenere in perpetua vigilanza li suoi parrochi. » " e al Vedi la comparsa Gap. XXII improvvisa parrocchia del sarto; al Gap. XXIV di don in Abbondio: E viene se nella l'esclamazione visita anche alla mia la partenza al XXV di don e parrocchia ! Rodrigo : chi lo cacciò, fu V essersi saputo per certo, . che " il cardinale .. gli ultimi Andava anche veniva anni " gliaripiù intimi,e talvolta « recitare anzi « qualche « pre " destinato, addirittura « quale " all'altare,benediceva " tare « vuoleva il calamaro seco Lib. il anco faceva per un II,Gap. e . alla il popolo, che ; sempre sem- luogo Ghiesa, nella poscia salito faceva giornata, q massime Diceva per al . d'orazione la Gresima. 19. . fami- portando Giunto carta andava poco la seguente dare le notava, seni- cappellano meditando l'ufficio. Solo, andava che de' alcuno talvolta solo, ammettendo pre cosa, quelle parti. lettica,e quasi in " * da la mattina invi- quando la santa 176 AGGIUNTE NOTE Messa « col « saliva « ragionamento, « fare, « Dio « disposti « mazione. medemo sul del favore « comodarsi « minute plebi, che e che è mai ; a il A " la che egli impressione^ (al » che anche ma domandar loro diceva : il sentimento 3. queste le : il sì ; lo Il persone il i al se non del segretario, di filo del cui anche in lano Mi- dir Non è quelle dico chi . obbligato testa, i più discorso. tendere in- a ranti, igno- Andate ripetere le parole ripescherebbero ne una ; qui, (Gap. XXIV.) del seguito Cardinale. il crocifero, i due a a saprebbero hanno seguito cappellano uno più duri dietro andavan che allora cosa sono, tutti intendano, cono, di- che quel a adattarsi sappia predica signore di quella altro, né nessun che cosa; la era un ci più eh' ciò sapiente, che, che ac- e delle anco intendeva pensare che parola, sua più spesso, tanto maniera ceva di- » . sentirlo, perciocché fatto più aveva arrivato qualche Fra Confer- . . a a ben testa, in insegnando. tornava pensare ; ma della aveva ciascuno letto tutti i libri in ora a grazie tutti fossero che capacità e uomo un ha sa cui su e che scarsa gli cardinale, cose render sacramento abbassare recitando ciò non andato era (Gap. XXIV.) bene alla andava sorte, e meravigliosa cosi sapeva del quel d'oro cosa cosa era sarto) visita, bambinetta. « Ma che a capo, » una « ricevere a quella Ed della in accomodato un ciò quelle genti quale finita, mitra ivi faceva e esponendoli animando ; la colla e sacro, pergamo, e E « abito CAPITOLO nella Chiesa pubblicamente « « PRESENTE AL Manzoni nomina V aiutante palafrenieri^ e il di mera, ca- lettighiero. 176 AGGIUNTE NOTE Messa « col « saliva « ragionamento, « fare, « Dio « disposti « mazione. medemo sul quella Ed « comodarsi « minute « andava del plebi, e un sa che è mai ; a cui A tanto uomo arrivato qualche anche ma andavan a domandar che : il sentimento Fra queste le : il li persone il i più dietro al loro diceva 3. allora che cosa; se sì ; non lo hanno seguito del cappellano segretario, uno di duri filo del cui anche in lano Mi- dir Non quelle dico chi . obbligato testa, i più discorso. tendere in- a ranti, igno- Andate ripetere le parole ripescherebbero ne una ; qui. (Gap. XXIV.) del seguito Cardinale. il crocifero, i due a a saprebbero cono, di- che cosa sono, è quella quel a tutti intendano. che predica di signore adattarsi sappia la era . ; ma (al altro, né nessun che maniera impressione, » un ci più egli ciò sapiente, che, che ac- eh' intendeva che e delle anco più spesso, pensare parola, sua fatto più aveva tornava « ceva di- y" . sentirlo, perciocché insegnando. e pensare in ora Confer- . la ciascuno letto tutti i libri ha cose ben testa, in capacità scarsa gli che su e il abbassare recitando cardinale. non a (Gap. XXIV.) bene alla ciò sorte, della aveva meravigliosa così sapeva che d'oro cosa cosa era sarto) a grazie tutti fossero che e quel sacramento bambinetta. « Ma visita, andato era render a capo, » una " della ricevere a che quelle genti in accomodato un ciò esponendoli favore mitra ivi faceva e pergamo, quale finita, ; la colla e sacro, animando e del E abito CAPITOLO nella Chiesa pubblicamente « « PRESENTE AL Manzoni nomina V aiutante palafrenieri^ e il di mera, ca- lettighiero. SOLDATI Il di « ceva « nel la portare ministero XXII eravi " stro di « ogni altro servizio che dia " verità, Si sono che cardinale la la cavalcature in del mula si mule, due le mule la donna che all'aiutante, gli disse: quieta ordine innanzi mosse, a perchè, ; di : la to. lettera- strada, trovarono le due che è ghigno sog- un saltò del voce tiga, let- La . . portata passo, quella su palafreniere, un qualche una mezso un l'innominato da dico » con segretario, all'uscio glifu presentata ch'era tigli comunica- e cavalcatore, povero un "è gli s'accostò, lettiga bestia una Arrivati " che » flg^t'i,» rispose l'aiutante, : mae- palafrenieri prestavano accostatosi almeno mi da condotta avrebbe « anche faceva s'aspettava soltanto e ai V. Cardinale del eseguiti gli ordini aveva Abbondio Don (Guenzati.) » fa- « gli assisteva e persona del cappellano; il curato cardinale, casa, inferiore. camera preparate, eran alla due principale dell'Innominato. vìsita Li di dirgli di aiutante, che camera. L'aiutante dal la servizio l'unico « al 177 CONFINE ufficio cui Sacraitienti. XXIII e ogni Per « il davanti croce de' DI QUESTIONI l'ufflcio di maestro Gap. per E crocifero, cappellano era « SPAGNOLI lettighiero; da, due la e mitiva co- parti. (Gap. XXIII.) G'erano della visitatore divisa aveva ed 4. e di altre Soldati Poiché di G. non lettera BlNDONl. seguito che la diocesi; un venuti mi ; il caudatario, in tutto. confine. di soldatesche argomento astenere Rettori undici di nico cano- derigo regioni Fe- confessore, questioni e in so sei in di servizio persone dei del cardinale, il regione, spagnoli siamo confini, brano nel ancora dal di Bergamo riportare al Doge, 12 un in 176 AGGIUNTE NOTE Messa « col « saliva « ragionamento, « fare, « Dio « disposti « mazione. sul del « comodarsi « minute plebi, e letto mai ; a A la che egli impressione, (al » che cosa; anche dietro domandar loro diceva : il sentimento 3. queste i andavan che Fra allora le : il Il persone il al se seguito cappellano segretario, filo del cui anche in lano Mi- dir Non è quelle dico chi . obbligato testa, i più discorso. tendere in- a ranti, igno- Andate ripetere le ripescherebbero ne role pa- una ; qui, (Gap. XXIV.) del seguito Cardinale. il crocifero, i due a a saprebbero hanno del di più duri sì ; non lo uno cono, di- cosa sono, tutti intendano, che quella quel che a adattarsi sappia predica di signore altro, nò nessun la era un ci che più eh' ciò sapiente, che, tutti i libri ac- e delle anco intendeva pensare che parola, sua più spesso, tanto maniera ceva di- » . sentirlo, perciocché fatto pia aveva arrivato qualche a Confer- . . ora a ben testa, in insegnando. e pensare in il ciascuno tornava " ; ma ma che uomo un è cose della capacità scarsa gli cui su e ha sa che cardinale. non a grazie tutti fossero aveva abbassare recitando ciò sorte, andato era render a capo, (Gap. XXIV.) bene alla andava che meravigliosa così sapeva del che che e in accomodato sacramento quel d*oro cosa cosa era sarto) visita, bambinetta, « Ma mitra » quella Ed della quale finita, un ciò quelle genti ricevere a colla e esponendoli favore ; la ivi faceva e pergamo, CAPITOLO Chiesa sacro, animando e una « abito medemo E « nella pubblicamente « « PRESENTE AL nomina Manzoni V aiutante palafrenieri^ e il di mera, ca- lettighiero. SOLDATI SPAGNOLI QUESTIONI E DI 177 CONFINE • Il cappellano crocifero, la di portare era « ceva « nel davanti croce l'ufficio di maestro ministero de' ufficio il cui di al cardinale, fa- « gli assisteva (Guenzati.) V. ai e casa, Sacramenti. principale » XXIII la visita dell'Innominato. e Gap. XXII alla persona del Cardinale « Per ogni servizio anche da l'unico aiutante, che faceva mae« eravi di stro « ogni altro servizio camera. di L'aiutante due Li " palafrenieri prestavano inferiore. del camera » cardinale gli s'accostò, comunicadirgli che aveva eseguitigli ordini tiglidal cappellano ; che la lettiga e le due mule che eran preparate, e s'aspettava soltanto la donna per il curato Abbondio Don dia mi « verità, Si » sono bestia una Arrivati — in all'uscio ordine : ch'era innanzi si mosse, a di la " mezzo saltò ghigno sogto, lettera- un strada, trovarono l'innominato da su le due quella tiga, letpalafreniere. qualche passo, portata da. due del lettighiero mitiva una voce ; e la co- gli fu presentata mule, cavalcatore. poterò un quieta ; perchè, dico figuri,» rispose Valutante, con un mula del segretario,che è : " è la cavalcature che alVaiutante, gli disse: accostatosi almeno « " condotta avrebbe un . . La parti. (Gap. XXIII.) nel seguito del cardinale, il canoancora nico G'erano ed e di brano spagnoli siamo confini, non venuti mi di lettera dei G. BlNDONl. diocesi; altre persone 4. Soldati Poiché la divisa aveva regione, che della visitatore sei : questioni e argomento astenere Rettori derigo regioni Fe- datario, confessore, il cau- di servizio in so un in undici di in tutto. confine. di soldatesche dal di Bergamo riportare un al Doge, in 12 178 degli data altro Il . anche di governator a illustrazione della soldatesca e " Tintrante " chibugieri « cato " Tagietto € disetta € che « luoghi " a " valle € costatosi € cario « artificiato, et subito € sciò, " uendo € erano € quanti " butorno " bitatori " robborno € denari « diuerse € botte a « ciolo ariete € tornorno € Mercore " domo " seduto " molte circha con di Milano alli 4, fu di Vidisetta di suon di et nella di detta le ma i soldati detta in giù molte quello in molte che da ad sforzar alloggiar poi di sul monte teze matina et villa mobili, in haueuano et di al- villa pred.ta et ha- dalli quei et et la Piazza Tagietto, prima pochi denari anco et a delle dando partiti da Vidisetta fenili, hauendo che robbe valor forza, li medesimi di bru- tutto, ha- robba per porte, del fuoco abbandonate, tolsero chiamato comunità dalla de ac- già vi- che case erano persone...; pouere di nella ; et et v.ra, solamente era d'altre et detta della Codacci non quale quantità di done Pagherà le instante trouorno, di predetti gente saccheggiato porte di sua del Ducatti di centenara Du- il Marti et la con quasi la casa, ar- valle dei Ser.tà casa prima del- del gettarvi dentro essa Senato a' tre della di rouinorno mura del Casna vene della valle, fecce quanto spagnola. huomini di Simone casa di al Re, viletta suddita Tagietto alla molti Lauina, tamburro dei Ser.tà, et alogiò in Vi- suddite da guidato valle v.ra vilette Lauina, et di Stato sociali spagnioli confini ai un note fanti della vene dello di cina vi- gettare ordine duecento il luoco per di il Luni Milano, « di condizioni di Lecco governator . abbastanza scopo sulle luce il Manzoni . allo particolarmente e disse " di CAPITOLO 1582, epoca Romanzo, sprazzo tempi, PRESENTE settembre 11 quella a AL AGGIUNTE NOTE pi- uno Pagherà, Il Lauina. spagnioli an- grande, pos- et brusiorno robbato et SPAGNOLI SOLDATI « saccheggiato ciò " a " di " « « a che vi trouorno Videsetta, la sera 179 CONFINE dentro, et andati tornorno nel naonte Oldà, luogo di essa valle, con animo, per quanto de s'intende, di spianar la casa^di Gio: Garba, uno « « desinar 'QUESTIONI DI E principali habitatori di detta Valle et molte altre ; in un bosco ma perchè herano superiore alcuni della venuta archibugieri, i quali per dar segno de' spagnioli allihuomini di Sottochiesa, che herano « pronti alla diifesa insieme dati già arrivati, sparorno forse spagnioli, dubitando " li soldati " et « disetta, cominciorno " quelli di Sottochiesa « « di vai vicini,subito Gausa far senza alla pochi sol- archibuggiate, essi che fussero altro mandar a alcuni due che Brembana di tutte queste con herano si gionti tutti in persone ad compositione...» diavolerie campo ritirorrio in erano le Vi- invitar * pretese giurisdizione che lo stato di Milano accampava sulla valle di Tagietto appartenente alla repubblica di veneta. ^ Arch. confini. di Stato di Venezia. Provveditori alla camera dei * LA La di Malanotte del . . anche potuta la tutVe chiamava quella il lei è in esistessero affibbiargliene suo; e in come, radritto, Così 1 se ne parti sì sarebbe Sur r era rifa a col nome uscio, raggiante sole i nomi ripete che guardia. sopra un li talvolta ha dei dovuto castello del ma ; le come modo non suo, della lanotte, Ma- quel luogo uno, il poteva di s* inventano Voi. suo tenere quelli i soprannomi I. Lett. 96. e lo Manzoni Sfregiato si vantava ! * Senonchè che Dovendo da trovato tutti sieme in- . . nome. di dello e dato . ha come come signore, nome, taverna scherzando quali scomparire, potente il scomparso ispecie, Epistolario. di pendeva talvolta taverna scomparso a che tuoso tor- e XX.) (Gap. è delVerto corpo taverna quella Oggi le che insegnati, vengono che due pubblica, voce sbagliata. taverna, una un insegna da dipinto Un'iscrizione — . chiamare vecchia una — imboccatura c'era sentiero^ Malanotte. della — alV poggio^ molino Il Palazzago. dell'Apostolo. Un'asserzione Appiè MALANOTTE i suoi, e del col par e Ti- Grossi: per la 182 Nulla anni. dì più LA MALANOTTE ho potuto approfondire questo su fatto. sul Finalmente « alla arrivare di antica masse « Malanotte mai nome all'infuori avuto, rovine di dicono si Manzoni. di chia- tal questo dalla Così " d'un e una dissimile poco casa prima l' A- non nome, nessun accenno, sentore. A settentrione, un'ampia della su una casa quella una bella delV luogo li presso; ma denominazioni •parti, buona queste, che moderne al ignote fede, locali. popolo, e un non tantino fu Ne venne altre trovassero rappresentano la vanagloria, scina ca- que; qualunla posta seguenza con- per so non sì la un'altra mattina come spuntino detta come Malanotte, Chiuso, teschi, gigan- lo per contadini Innominato, chiamar di di castagni compagnie rocca, Bocca da da Girolamo San molini ai ombrata casa una di rocca andare allegre alle c'è sull'erba, scritta: per prateria meta e dalla metri trecento un verso la tal le paese dal una Magnòdeno, sono del vecchi notte, di ma altro vi « rammentata postolo; in i la^pseura « ho Rocca, che casa, del promontorio altro qual somiglianti da quelle altro delle che lusioni il- CHIUSO PAESE IL Narrazione CONVERSIONE DELLA manzoniana. Il tipo — Abbondio pani Come Arrivato al di « e In del Vide metteva in congregati. del canto un Si dai di censo di presso ; di ai e inchinandosi, entrò là, che altri del lo e spettosa. so- Promessi si che è preti (Gap. paese esistenti come in tutti eran in l'appoggiò salottino. tipo mappa, quali, costò S'ac- spalancato, molti nel il passò il cardinale. preti, uscio carabina, lettore i un entrò poi disegni coetanei la levò l' Innominato maravigliata dove salottino, al Lecco, attenzione sarto. nome andò molti dirimpetto cortile Presentiamo tratto un' del s'apriva. quello, del Romanzo. casa fosse signore eran del suo folla dove Il e' con la rispose " il ma Stop- casa il cardinale, domandò era. La — era ; e della e personaggi folla; bocca dove cortiletto Don — dello Opinione — proposito. a curato, dov' guardarono i gran gli e cortiletto un agiscano dov' in uno, indicò gV una bocca casa del paese, trovò Chiuso. Tipo — molto dipinto a a vi — Un subito Innominato dell'Apostolo. e parroco. — V e Chiaso. di mappale all' detto, Sposi. di un XXIL) Chiuso, ufficio sono del a un 186 CHIUSO tra mula, Dio il dal punto/: di conduce a la chiesti, se e cento dicevano: che voci là al tempo) sinistra e, passando la è (d) fino sulla strada davanti sinistra. casa L'altra negli e' (se pur del orti era quel a ci perchè troppo angusta, alla il giardinetto e compresa prima, essere viuzza una alla pure presente canonica a voltarono Vercurago, doveva parroco, della flancheggiante che b), cortiletto lasciarono stradicciuola (e di susurro venuti Sono che CONVERSIONE DELLA benedica! la al PAESE IL potes. sero le passare doveva a voltata dal castello, la passò , Idue fondo andò cui a avanti fin che chiesa, don », che all' della ingresso per la dietro strada la campanile alla venuta, tolo (Capi- diritta e la nato f. Ivi l'Innomi- diritta sulla la lettiga Vercurago, piazza « molta con fianco, ; e fianco, donna, chiamata di si divise. poi e parroco; arrivare per il parrocchiale, dond'era non da a ha piazzetta al medesima di punto voltarono casa anche buona al il Manzoni una era lasciarono Si quella ritorno piazzetta venivano arrivarono precisione, in fondo volta Abbondio di Chiuso della inverso. era del di N^l quale una casa quella Questa il cammino sur la era verso XXIV.) e voltarono sibile, impos- non casa. volta; prima tutto soprat- e grazia folla alla della cavallo a nella mezzo per la dietro comitiva, commossa meno il penetrarvi, in stretta e diffìcile,se troppo quest'ultima angolosa Lucia in riuscir lettiga; colla cavalcature quale trovasi lettiga andò in direzione avanti di Mag- gianico. Il tipo qui presentato, signor " grado « a « traccie Curato di come Chiuso sac. mi scrive Stefano l' egregio Denti " mal- , modificazioni, vecchie che strade innovazioni, e case appariscono, che disegna distruzioni, miste si conservano, con tutta e preci- CHIUSO " € sione la Mi canonica « un di sempre piccolo cortile che Dezza d'armata. tuttavia « dubbio « Federigo Borromeo " convertì l' Innominato. « paese del « Lecco, e « parrocchiale « romanzo. Chiuso i alcun della e casa dal indicati di queir dì pieve in Olginate, fatti non cogli avvenimenti rapporto Entrati parroco. ha casa che l' unico è alla sposi Sposi. nel e a ; da prima, porta piano di fronte dì terra pochi Tuscio tuttavia cortiletto due anni d' la casa e nel nel superiore. terrene da si entra della della del parroco, stanze ingresso il segno e discesa breve una cortiletto sul solo del con ci vediamo consiste sinistra però promessi Chiuso di Se " il cardinale forania Ma soché pres- v'ha non particolari dell' Adda. e corrisponde chiesa alla Appartiene verità attualmente b, della anche Sposi. soggetto non generale citato, non " fatti In presentano piccolo cortile A, che al opinione dei all' epoca qui il tipo schematico del Gaspare fratello più volte disposizioni alla destra Diamo a sacerdote stessa mai se so il villaggio in cui territorio Promessi locale, nata non dell' Innominato, Chiuso esser Gradita quest'opinione ma egli dice, " al castello per la ora, scrivente, » ai lettori dei Promessi « » siti. Fu casa pur lo dice opinione cura, lavoro suo la le un' defunto per alla esiste Stoppani, € di vile. arcivesco- davanti ", da stato era Abbondio. dei quella sconosciuto si vede da dal a nel rocca dove don deriva Parteggiò l'Apostolo, Questa come e e preposto casa esistito, Antonio pubblicamente, dei " immediata da professata è che r Innominato dall' intuizione eh' più per , aifermazione, eh' ", registri dell'archivio nei è passò il domus nonché paese, Ecclesiam prope dichiara sì € « est rilevato me del 187 CONVERSIONE DELLA topografia parochialis da PAESE IL era ; quella nell' altra muratura, 186 CHIUSO tra mula, Dio il la lasciarono stradicciuola al tempo) le passare doveva voltata e la castello, passò cavallo a infondo andò avanti il cammino fin e don che », il Manzoni che precisione, una all' della ingresso in fondo per la dietro strada ha di piazzetta al campanile dond'era e la da venuta, lettiga tolo (Capi- Vercurago, alla diritta e la nato /. Ivi l' Innomi- chiamata la fianco, donna, fianco, ; e si divise, poi parroco; parrocchiale, casa non diritta sulla a ritorno medesima di punto voltarono quella di anche buona al sibile, impos- era lasciarono arrivarono Abbondio di Chiuso Si sero potes- tutto soprat- piazzetta venivano inverso. era della volta Questa del ci N^l casa. quel a non quale una casa quella verso XXIV.) la era la volta; sur era grazia folla prima voltarono cui a chiesa, alla della e' del orti lettiga; e nella mezzo commossa Idue dietro giardinetto perchè in alla L'altra negli (se pur il penetrarvi, stretta il e fino strada davanti difficile,se comitiva, per casa colla troppo quest'ultima sulla sinistra. angusta, troppo riuscir alla compresa cavalcature angolosa Lucia, passando prima, essere viuzza una a e, la è presente doveva parroco, sinistra pure (d) canonica a fiancheggiante che b), meno dicevano: che voci della Vercurago, a chiesti, se dal cento cortiletto dal conduce e CONVERSIONE /: di là voltarono punto (e di susurro venuti Sono che DELLA benedica! la al PAESE IL molta con arrivare per il piazza « quale trovasi lettiga andò in direzione avanti di Mag- gianico. Il tipo qui presentato, signor Curato di come Chiuso sac. mi l' egregio scrive Stefano Denti " mal- , « grado « a « traccie modificazioni, vecchie che strade innovazioni, e case appariscono, che disegna distruzioni, miste si conservano, con tutta e preci- CHIUSO € la sione " Mi si € canonica " un « est prope rilevato me piccolo di r Innominato che dall' intuizione preposto d' armata. Parteggiò nel l'Apostolo, lavoro suo « la « tuttavia « dubbio « Federigo Borromeo « converti l' Innominato. « paese del « Lecco, e « parrocchiale « romanzo. eh' é del che alcun verità ha casa che Chiuso alla sposi l' unico é della e di pieve casa indicati di di in queir dal Olginate, fatti non cogli avvenimenti rapporto Entrati parroco. nel e a ; piano sul solo porta di fronte di terra pochi l'uscio tuttavia cortiletto due anni d' la e della nel superiore. stanze terrene si entra della nel del parroco, casa ingresso il segno e discesa breve una cortiletto da prima, del con ci vediamo consiste sinistra però promessi forania Ma Se « Sposi. attualmente b, alla soché pres- il cardinale particolari dell' Adda. piccolo cortile Ay a i presentano e v'ha non chiesa qui il tipo schematico Diamo Questa della anche corrisponde soggetto non generale Sposi. in cui fatti In Appartiene Promessi al citato, dei all' epoca disposizioni destra per Gaspare non « il villaggio territorio » volte più mai se opinione stessa dell' Innominato, Chiuso le so fratello egli dice, " al castello alla casa Chiuso esser si vede dei di non ai lettori dei Promessi sconosciuto rocca la locale, nata sacerdote cura, per Gradita " quest'opinione ma defunto quella a siti. Fu ora, lo scrivente, opinione Stoppani, dal e un' ca^ pur Abbondio. dei Antonio pubblicamente, Dezza da immediata da professata deriva dice ", don e alla esiste come dove per , vile. arcivesco- davanti " da stato era archivio più che esistito, sempre il domus eh' ", registri dell* nei cortile afTermazione, nonché paese, Ecclesiam dichiara è passò del 187 CONVERSIONE DELLA topografia parochialis da PAESE IL da era ; quella tra nell' al- muratura. ì 188 CHIUSO IL PAESE DELLA CONVERSIONE Sud » • Ovest" Est B JVord 190 CHIUSO conversione. che del faccia bruna che però cancellata Il cardinale si ma più dolce Al dipinge punto Vogliamo è le di scio : alzato Vada « due e comitiva Si doveva poco La prima presentata rap- che la lettiga fuori, al esatta con Arrivati air cavalcature che quella stello ca- in a- dine or- gli fu presentata " disse ali* aiutante in buon su, animo è su, a innanzi era si camera il piede, che terra mosse, a è : arrampicandosi suy di aveva staffa. di su mule, la ? la lettiga, eh* La da ha verso aiutante, dall* Romanzo palafreniere. Abbondio, Don Abbondio l'andata luogo. su rimettendo pur di don per le due saltò ne già su chiesa. comprendere del trovarono un Abbondio, le il campanile, è JB della cortiletto, ma V innominato don quella profonda, ; al è nel ca^a far esigenze strada, non i7i soave, meno V uscita preparate nel alle Vizi « dì- non faccia una sagrestia da modo erano da ha gli stende stanzino quella , conformità non piedi, non che cavalcature non cielo alla da Innominato e prima, porpora, piccolo un aggiungere in zione, commo- più composta. e e di una una terribili, ma commozione una l'ingresso e coir al alza mentre da ritto in della semplicità cui di in atto salvatore: suo terrori l' impronta sperati pensieri. braccia, ai stessa l' Innominato contratta vigorosa, e al vero, dalla staccano del amplesso subentrando magnifica si Vedesi salotto. nelP gettarsi figure, grandi sentite illusione maggior per CONVERSIONE DELLA due Sono tappezzeria di PAESE IL agnello, un alla " sella, sorretto cavallo. qualche una passo, del voce portata lettighiero; partì. passar era davanti entrato alla il cardinale lettigapassò, .rinnominato chiesa, nella quale dal clero. seguito passò;. Don . . Abbon- CHIUSO dio si levò PAESE DELLA lui il anche al de' suoi IL cielo; confratelliche un'invidia, tale, che durò il a tenerezza, fatica tener a mandò racco- solenne concerto cantavano mesta una si cappello, si chinòj sentendo ma 191 CONVERSIONE distesa, provò accoramento un le lacrime. ci Questo fa ciate. che le funzioni erano già incomincomprendere fu di ritorno, le funMa quando la comitiva zioni di chiesa terminate, erano ancor non lo (Capitozione preparatorie, la celebraXXIV.) Tra le cerimonie il discorso al popolo, (che in quel della messa, ministrazione più lungo) l'ampaese, quel giorno, sarà stato anche dei e sacri, ( V. Note agli arredi la visita alla chiesa e aggiunte. N. 2.) bisogna il cardinale che concedere ben sacramenti, si sia nere potuto tratte- probabilmente A questo spazio più di due ore a due ore e mezza. di tempo corrisponde appunto quello impiegato dalla nella chiesa nel fare comitiva venire e fermata Don non i dieci dal certo, meno dodici o restò una che nella solo di di Lecco?) parrocchiale di casa assai cortesia, Smontati da a si non in porteranno si di omettano Chiuso. Vi saranno d'una grinaggio pelle- ci andrà (chinon Lecco, scevra non legittima.Consigliamo è anche e parroco, * lettori che nel territorio territorio del casa Olate. per Quelli tra' miei dove con (V. Gap. XXIV.) • con e dare an- il ritorno presentiva imminente del cardinale, appena smontato pagno, piantò il com- Abbondio, incamminò la chilometri, per cavalcature castello, su brevissima. che nel e visitare accolti compiacenza perciò questa bellissima Calolzio, si vedere un'antica sale a seggiata. pas- Somasca, lettiga signorile 190 CHIUSO conversione. che di faccia bruna che subentrando cancellata però ai di si ma più Al dipinge punto è da Innominato non scio di : " alle don " Don Vada e la comitiva Si doveva poco La prima tiga la let- che fuori, al che stello ca- esatta con air cavalcature » disse in o- dine or- gli fu presentata ali* aiutante in animo buon su, è su, a innanzi era si di cannerà il piede, che terra mosse, a è : arrampicandosi su^ mule, presentata rap- aveva staffa. di su lettiga, eh* due ? la verso Abbondio, La Romanzo l'andata quella panile, cam- Abbondio luogo. Arrivati su rimettendo dalVaiutante, da ha ne pur di don per le due saltò il chiesa. comprendere del esigenze è palafreniere. Abbondio, già alzato della è nel ca$a far trovarono un non su profonda, ; al 5 cortiletto, ma V innominato Vizi le soave, meno l'uscita preparate nel erano da sperati di- non faccia una sagrestia da modo strada, ha gli stende stanzino quella , conformità non piedi, i/i quella non che le cavalcature e cielo alla aggiungere in prima, porpora, piccolo un l'ingresso Vogliamo zione, commo- più composta. e e al una una terribili, ma commozione una dolce e coir alza mentre braccia, cui della semplicità di ritto in pensieri. Il cardinale magnifica da terrori l' impronta in atto salvatore: suo contratta vigorosa, e stessa l' Innominato del nell'amplesso gettarsi dalla staccano Vedesi salotto. al vero, figure, grandi si illusione del tappezzeria CONVERSIONE sentite due Sono maggior per DELLA PAESE IL agnello. un alla " sella, sorretto cavallo. qualche una passo, del voce portata lettighiero; partì. passar era davanti entrato lettigapassò,. alla il cardinale r innominato chiesa, nella quale dal clero. seguito passò;. Don . . Abbon- CHIUSO dio si levò il confratelli che durò il concerto cantavano mesta una tenerezza, fatica tener a si cappello, si ehinò^ sentendo ma 191 CONVERSIONE DELLA lui cielo; un'invidia, tale, che PAESE anche al de' suoi IL mandò racco- solenne a distesa, provò un accorpamento le lacrime. ci Questo fa che le funzioni erano ciate. già incomincomprendere fu di ritorno, le funMa quando la comitiva zioni di chiesa terminate. erano non ancor lo (Capitozione XXIV.) Tra le cerimonie preparatorie, la celebrail discorso della messa, al popolo, (che in quel ministrazione più lungo) l'ampaese, quel giorno, sarà stato anche dei e agli arredi sacramenti, la visita alla chiesa e sacri, ( V. Note aggiunte. N. 2.) bisogna si sia potuto trattenere concedere che il cardinale nella chiesa meno non certo, e probabilmente ben A questo spazio più di due ore a due ore e mezzadi tempo corrisponde appunto quello impiegato dalla comitiva e nel fare Don dal venire fermata i dieci chilometri, per dodici cavalcature castello, su che • Quelli,tra' miei nel la territorio con assai di cortesia, Smontati è anche pagno, piantò il com- parroco, non da a si in porteranno di Lecco, (chi non territorio legittima. Consigliamo doye torno il ri- e si * lettori che Lecco?) parrocchiale di casa una Olate. per nel con imminente presentiva del cardinale, appena smontato che del restò solo nella casa incamminò e dare an- (V. Gap. XXIV.) brevissima. Abbondio, o non Chiuso. scevra di omettano Vi visitare accolti saranno d'una compiacenza perciò questa bellissima Calolzio, si vedere un'antica sale grinaggio pelle- ci andrà a seggiata. pas- Somasca, lettiga signorile 192 CHIUSO all'istituto donata di A. Manzoni, Di là si salendo di fino la per castello la del casa la di la la La croce Il nel nella nel in prima) cimitero marmo iscrizione del di e la palazzo com'è detto che ne con Manzoni. Chiusa. esiste g segna una Stoppani vantarsi • 1841, al ebbe il passaggio recente una la dallo dove tomba, Sforza castello, sepoltura Galeotto, (ch'era figlio,già riportata Alessandro Calolzio a rappresenta nel in nuti ve- stretta, i dirupi, parrocchiale di Brusuglio, nero, siamo noi nell'andata al dalla sarto. che morta veva do- dere pren- verosimiglianza chiesa per si non l'ipotesi dello Gonin E avuto garretta della tipo dietro con del del Chiuso. tornando la si nonica, ca- bastava quale vedrà casa recarsi ; ma quale, nostro Manzoni, cappella anni la ospitale del alla del madre ventitré ma lettore. quale davanti già per illustrazione di chiesa, per quel castello molini, casa la Girolamo, San alla potrebbe Dezza, essere ^ piazza provinciale, casa, La piccola del indicato punto del presso l'osteria, la diga, antica e dei iscrizione sentieri, per molini della cascina l'Innominato*avesse se a nostro il muro, Al parroco strada la per nella davanti via col dei arriva, bicocca. quella continuando e rocca passare la presso lamo, Giro- S. si dell'antica cancellato che, patente ruderi lato di confine, di ^ Beccaria. Cesarla santuario o ai via quindi e di muro avranno proposito), giungerà suo il passato (dove sarà aireremo poi dall'altro Discesi rocca Giulia madre dalla Somaschi Padri donna ancora, CONVERSIONE DELIBA de' ascende dove, fuor PAESE IL venduto stato guida di Lecco; la base presenta nel non suo d' una una stolario Epi- CHIUSO in quanto IL PAESE DELLA è la chiesa 193 CONVERSIONE collocata alla sinistra de' stri no- alla realtà: personaggi, corrisponde pur essa tali corrispondenze effetto del caso sieno (ma come mai ?); sia che l'artista fosse crederlo chiamato a tosto parte dei segreti topografici dell'Autore ; o sia piutin che guite qupi bellissimi disegni sieno state seciecamente, a questo riguardo, alcune istruzioni particolaridello stesso siffatta incisione A punto di Manzoni. colleghi due vista, le altre alle pag. 134 il lettore,sotto del Gonin, da tal un noi portate ri- 144. e del sarto, che quelle incisioni .la casa piamo sapdella chiesa, risce essere più a settentrione appastrada dal lato della fissato già precisamente dallo Stoppani : e, in perfetta corrispondenza a tutto Abbondio vi arrivano don e le donne ciò, quando In dalla nel viaggio di di di ha di strada Il ritorno, ripartire,la Vercurago, la Maggianico, casa del fatto, che trovasi sarto emerge l'hanno a diritta ; studio massimamente venuta carrozza, rivolta dalla pensatore, sia potesse da cinto pro- strada all'opposta parte, ed ' alla sinistra. evidente, del speciale. Noi chi, sia a in rappresentati sono corrispondere appuntino le illustrazioni Manzoni-Gonin topografiche dei luoghi, assume, un'importanza indiscutibile,è meriterebbe d'uno quando, della alle dizioni con- ci pare, 'le attenzioni lo raccomandiamo parte del sommo quella dell'illustre artista,ora funto, de- in di o grado di conoscere, ricercare, le preziose particolarità riguardanti la storia di quelle incisioni. G. BlNDONI. essere 13 ( OLATE ANCORA Il cardinale in Olate. di Partenza don Abbondio, — IntantOy il le giorno, in giorno già strada c'era Chiuso Da a Olate, Olate. 1. di il Castello. essa, ad Da fu dove accettare quella stessa di da in della Olate, di Olate. Olate Se la per ha guito se- dalla abbiamo ch'era Lucia, sito accanto gano obbli- ci trionfale, l'arco l'itinerario sul nerari iti- Acquate, che e due salendo Olate casetta estremità arrivasse Acquate. in rizzato donne^ questi osservazioni di due Castello, entrato entrato inferiore paese, il cardinale Lecco, vien Le posizione all'estremità ad che è secondo, sulla è primo, del Germanedo, Maggianico, fianco, di strada Maggianico, il andati nostre l'altro o Il XXV,) che Tuno per Lucia, erano delle (Gap. supporsi Chiuso, seguito strada fatte può Chiuso, 2. ha trionfale. una di AlVentrata casetta alla seguendo : Se incontrarlo. a arco un abitanti torno. ri- suo Lecco. quella a degli parte accanto proprio arrivare a di territorio del doveva gran visitando, veniva parrocchie cui una sulla cardinale e secondo. del paese, ma con iti- KITOMO Psicologia topografia. e La Renzo. dèlia partì dal bel e cielo conduce il sua moglie, dal per Barco strada, e cui stata da Agnese, Verso qui sera, è casa sua, chi tornata don volte più Abbondio che necessario non spiccate prerogative perda suo di da sarto di e prese quella la dopo e e A che er^ da ribattuta quella vista. . il lettore, dell'Autore: ne Perpetua. paese. vista e quindi madre, battuta e il scoprì innanzi, la con cosa Lucia casa a primi ! Passò poi e il Chiusa, i del bambini poveri la mai sa è Bergamo tra gente buona Maggianico, casi da stato un ed passò dove e sotto XXXIII) che ch'era insieme vari per loro era liberazione, Lecco, Vercurago, quella per per verso strada morbo, dei prese (Gap. ; Chiuso, di e paese Passò di superata, verso dalla avvenuto sua bel un paese flagellati sarà Ma Manzoni, Lecco. a passò più il sul 1630, e aveva e Rodrigo. del avuta dì vigna don e d'agosto Bortolo attraversato paese egli di per La Catilina ultimi eh' paese dice Volone. — agli peste, andava, il Ancora — — Renzo furor RENZO dell'anaico. casa -- Quando DI per due queste di procedere tra possedere le più una . RITORNO singolare di e profonda e nelle essere all'estremo; molta A deduzioni sue ci luce anche dal venga sopra dare sentì assalito in un Manzoni, e di dolorose, negli orecchi aver Vavevan che fuggito dir così, mente. da le Queste Il lettore vi mente davanti alla aspettava al disegnato d'andare ch'era stato Lucia. Ora d'Agnese. del termine a solito E in volte queila .. dovesse volendo Non fuori. . forte chiesa, me sentirsi trova casa farsi vedere, parole provò a di abitazione prima da che quella che la sua da e di casa di topi dere chienon faine. di viottola una per prese biricchine, allo girar la la e il tempo, testa. Chi estremità e poi come la troverà se da venga in avesse davanti di fatta come Maggianico, Olate chiesa bianco, cero fe- come effetto certo inferiore qui invece, di punto paesello, al lettore, un più ancor piazzetta sulla fatto aver tanto per turbamento un sboccare devono di Agnese, ; più, casa . Quelle alla più esser la che si aveva quella proponeva bene alloggio, congetturando a dove chiamar si sulla peggio che tutVal casa bamento tur- Un ancora era essere^ passeggiero. sboccare : di attuai- al resto. e ; fermarsi, poteva non del cammino altre di sentiva, per allo chiesa fu : martello a ci regnava passi più forte provò ancor piazzetta ; e cuore gli pareva : impressioni prime ponga che morte di silenzio un rato, prepa- rimembranze inèrme e ; tar get- inseguito, quando accompagnato, que"* luoghi al tocchi sinistri que* come era presentimenti dolorosi esser di folla una logica, psico- topografia. di stretta una da fino potrebbe dovesse ci come umano, rivelazione questione una punto cuore conseguente una quella- vista, quantunque si del conoscenza giacché quando 197 RENZO DI e la colla zetta piaz- ci si rappresenta una conver- 198 sione sopra Renzo debba che s' è non dar sé RITORNO DI stesso. Convien occhio, di accorgersene, né sotto un naturale, qualche di fatto un il forza era del nel forse lei Lucia, di insieme? Come gli senz'essere crepuscolo, del lodi di farla tante, quella Signore, sua che i suoi del cuore di Lucia se dei l'era ; talvolta dica, paure ? La ai che d' più e con bosco, che pace chiesa in cui nel uso di del e un già già le pensiero quel camposanto affetto con magine l'im- dove diviso aveva terribile momento fa passar sopra cel stesso giustizia, nelle risolveva nel Madonna curato, dove Renzo ove stava, del cuore pericoli: dalla il Dio, della casa volta, guere distin- cantava memoria di II) quella ; a dove all'intorno, solo un l'amarezza fuggitivo un momento, dov'era pensiero urgenti di dolori più, per rivedere veduto, quella chiesa sua prepotenza alla mai e l'ultima ' tanti nutrì col e condotta decisivo quel voce stretta rità oscu- viva sempre (Gap. Vili) dove {v. Gap. lei le ansie con e santi memoria parenti, la giovine, nell' e associati che la come oggetti che da soave cingeva dormivano Lucia, e gli paese di lei luoghi sicurezza con suo trovarvi {v. Gap. XXXVIII) battezzato, fra offrirebbe si giustificare lontano quel perdere sia sbalzatone trepidazioni, di tante ci rivedeva assenza alla e la non tenacemente erano di in non da destino, cuore non nato, a che a Renzo poiché E speranze, patiti e dov'era mostri incoerente. e che attratto, neir di ^uo tante anni di fosse dire quale valga strano rassegnarsi immagine fu lunghi sentirsi non il tanto come anche che momento il narratore stupirsene, così inique violenze. da di conviene sé paesetto, suo che senza perchè, per due Erano allora, girato il paese. E dal così, egli a cui premeva nelP più dire lui aver condotto cosa RENZO notturne d* uscir di lì. RITORNO di tra tornar gli uomini, .... belle queste Di moderno, I il piuttosto, via in certamente « colui, « la che cosa tolto ; * il velo questo nel ma al anche che sta Fatto Renzo, tore, letperare, su- ragionevole del psicologico stato di fianco, dalla finché per la strada di San anche per la stradicciuola volendo farsi vedere, prese quella stessa gnia, quella A dair altra la vedere un e' È di ; buona fuori, compail la rato. cu- vigna, sicché^ passando, nelVuna del di parte una il stesse viottola Non sorprendere Renzo come la da era momento un in a venne viottola venuto mai? sa chiesa. alla una per fatta, per poco XXXIII.) fuga, così casetta entrare potrebbe della era circa, mezzo o, chi cui per notte Giovanni, davanti piazzetta sulla sboccare al Volone,. parte opposta sua più, di passi quattro con girò Olate a piedi al difficilmente non^ gli offriva, allo prpmessi, personaggio. suo e tra' spiegazione come che, pensato de' suoi gettato di intravvedere ha paesetto potuto attaccandosi, i criteri a stesso tempo voluto ha autore, confondere " inciampo, sarebbesi stesso quella storia,... di unico dubbio il rifacitore avvide ne topografia volta una covero ri- p.n senza già cominciato apparente ch'egli se luogo questo cercare conto rese Manzoni, avesse " si ; non della ignaro di e (Gap. XVII.) ragioni secentista r anonimo o osteria. air anche 199 RENZO DI nell'altra^ e fatto Volone, tolo (Capi- suo. ai nota ben ' lettori; e Non ^ buon avrebbe Uso in tesi Sposi parole astratta. e il lago per noi che né incontrato dello V. di Zumbini, Sludi di abbia preso il povero che ammette letteratura Lecco.) Firenze, Le quella. per né Tonio, possibilità questa italiana. Monnier, don (I 1894. Promèssi ^ 200 RITORNO Abbondio; eh' era i suoi In quella Abbondio^ Renzo la casa lì. E era e morti andando, la cosa gran contadini di vigna don portata di fln da piccino compagno alla Renzo nove : Non vigna. sua ; d* andar Pensò paese. davanti passò da giovinotto, delVetà pochi passi fuori del era I fattagli di un suo avrebbero risoluzioni famiglia una d'Agnese indirizzo sue di di presso, un le e contagio^ salvo dal a altro enumerazion era anche mancanza qual pensieri e' tutta in sa, Pasturo, a preso via chi e RENZO DI dieci pertiche o . di Abbondio don a metri metri 80, nel segnato la nostro parallela strada un* ; diede ridotta, era e' e.ra camminando cui soglia d* e... se terreno : momento prima, cammino. Dopo e a che la di entrarvi. sua mancina, lo Questa parallela pochi che condusse si parte l'altra il Volone vigna. air tura aper- che stato di lungo : orto, V di piede Mise e' che là. a era dietro, in- Tornò aperto lui, un aveva del viottola sulla nuovo suo stradu- un'altra ne* campi, (Gap. XXXIII) dell'amico. spingeva a strada comunicare e poi V erbacce tra è verso attraversò di che casa in stanze anche metteva alla vicina dall'altra tra due passi, prese alla straducola e la il sentiero di ; come n* andò fu sarà non Tirò gamba delle e lato, com' visto e casa mezza a una rifacendo cola giro, di per S'affacciò in popolato, coperto, era sulla fino sono quadrato che Galdone. curò si pertiche spinta probabilmente occhiata non lontano poco al corrisponde un a Altro tipo. si sarà quadratale stata termini, più, di lunghezza poco o altri in (Gap. XXXVIII.) quindi dieci ; tempo suo a pertica milanese 654,500 pari, come marchese. Una quadrati 6545; mq. al dirà il conto. Facciamo il vero; salvo terreno, di con il Galdone. mezzodì Aquate, essa, del paese, e poteva come All'avvicinarsi con di RITORNO V Renzo, che amico, DI 201 RENZO sulVuscio, era sedere a sur un sentendo un calpestìo,si panchetto di legno, chi fosse, e, a quel che gli parve voltò a guardar di vedere così al barlume, tra i rami e le fronde, disse: ci non « che son il per poter riconoscere doveva la casetta essere straducola, della io . soprarrivato, di fianco e non voltarsi ?.^.. » Quel di mostra alla che zione continua- rimpetto. E allora nistra (a sila cìnta della vigna di Renzo) c'era forse colla facciata a levante, di fronte e per conseguenza al Resegone. Di fatti la mattina seguente allo spuntar del giorno vedremo Renzo, che, ritto sulla soglia la testa per deir uscio, con aria, guardava con un immaginarsela bisognerà misto suo di tenerezza che paese, Dopo per suo il ben cuore lontano Milano, mentre le sue dal da di povere del tanto notte, nella donne. E potersi immaginare sarebbe aurora dal persecutore, volta, fuggendo attraversato con V tempo. su Milano, ripassando pensatelo) quel ridente per ponte (con lago, che l'ultima di essa; più veduta aveva che salvatrice, in non diritta d' accoramento s' incamminò aveva era e a intento a cercar barchetta intanto egli che, laggiù di Lucia, nel de* motale ricerca, al cominciar menti forte d* una rebbe sapiù dubbiosi e più decisivi, il suo cuore stato diviso tra lei e don Rodrigo. (Gap. XXXVI.) Del quale, in quel momento, nuU'altro Renzo poteva inteso bondio, da don Abquello che aveva sapere, se non cioè che in paese c'era non più; e quello che don dall'amico, cioè come Rodrigo se n'era s' era andato la coda tra le gambe, e non con più da quelle parti. (Gap. XXXIII.) Ma corto dall'acveduto lettore questa notizia, e qualche cosa di più, era stata già intravveduta, quando similitudine rivelatrice nel baleno d' una gli si fece intendere, che don / 202 RITORNO Rodrigo era di giurando a le far dal tornar ben Il XXV.) Roma a Nel quale, Lucio le sventò vide dov' era dalle Catilina Catilina ci levato cadde lui sono corpo campo. d' e si (Anno armati. 62 in Etruria, Questi, tati affron- presso av. Catilina che recò rone Cice- di vigilanza sconfitti furono Roma, sul città, uccidere per modo per la un la Ma macchinazioni, per di congiura una consolato. abbandonar ad milizie stesso l'ossa adesso Renzo tramò il costui costretto stato Roma. *. più di da lasciate noto, tornò procacciarsi e comparsa, Catilina come e civile. Sergio Cicerone, sbuffando altra in presto, casetta d'abitazione case palazzotto, com'è non della luogo RENZO suo vendette, sue lontano, si partito — (Gap. ^ DI Cr.) Pistoia, e Luogo, costiera. e nome, redazione autografa. Strade luna. dei Le — di don al castello. dal Rodrigo. - — somiglianza di sparsa e in più tre forse questo del del su poggio, giorno, la il verso e abitate come dalla contadini capitale piccola di palazzotto isolato, d' il dal sta que- luogo il nome) discosto da convento. guarda mucchieito don Rodrigo piccol piè Apmezzo- a un suo A buona a de' uno che sposi, che di del — chiaro costiera. alla quattro parte — passeggiata Dal — quella lago, giaceva da La cima degli e il e sorgeva scriverne miglia, lago aggiunge paesello Laorca. Pescarenico. a — sulla rilevata a Opinioni — — sensi. Rodrigo l'anonimo fatto meglio (avrebbe e del Cantù. del due e don Olate a della passo palazzotto. Cristoforo. bicocca, indicazione era passo Un — Fumagalli. passaggio Un frase d'una ond'è poggi — padre — palazzotto li del Una del palazzotto bravi. miglia del e RODRIGO valli. tre Stoppani distanze e Gl'itinerari Le — DON Connotati — dello dell'Apostolo, Il DI PALAZZOTTO IL di ; supole, ca- ed regno. era pitolo (Ca- V.) Curiosa alla che davvero buona ha un il nome : nome! ; e avrebbe fatto meglio sì Dunque s' intenda un tratta nome a scriverne luogo d'un noto nel ter- 204 PALAZZOTTO IL ritorio, equivocabile, non Ah determinarlo. che le due manoscritto : Olate queir ampia possa contenere sarebbe detto precisamente, di deposito appoggiata la costa poi si due a sale ispianate, secondo deir che acque. il per oltre torrenti, si trovi modo costiera, colle il lago sue acque sbocca nelle dalle a fauci era in che luogo, che prima monte; pezzo monti, che e erte in e voro il la- e conseguenza anche occidentali dove, dai del risalendo loro siti. depo- la costiera là, dove in e si insenature fosse spingeva per entro montagna. di tutto il prima e e in Bioiie, perchè detriti,se i suoi abbandona del formato profonde Germanedo, buon costiera, falde lago anche prima Martino un di sempre terreno della Escludiamo non un stesso gli avvallamenti torrente sarà viene scende che san de' due (Gap. I.) Ne segnato e e formata continuo, e Il costiera è valloncelli, VoBsatura quel qualunque Resegone, Al in e Manzoni il limite lento realtà. solamente, che, per pendio poggi il manzo, Ro- scente appari- costiera contigui, ancora un in rompe detto la tanto dal ampia sua ha che monti con la mato for- spazia in grossi torrenti, detto Ha Resegone. tre si erroneo : convento argomento ma quadrilatero un dal indicateci un ristretta mai di dal il aspetto, ha non a Olate, discosto quadrilatero Jion distanze ricorrere limiti nei ha le primo Manzoni costiera, dal forniteci di il quella in nome quattro che vi malizia... distanze e a sottile, che della paesello miglia, da a del Obbiettare Pescarenico. che alle solo tore, ingenuità dell'Au- questo e su tre la fine cercare /)tò m forse volta da bastare parti, è cosi i limiti entro costiera, tale da il sorriso pertanto RODRIGO DON e questa entro per Convien di ! recita traspare da DI non questo quando precipita rinserrato secondo luogo perchè ì PALAZZOTTO IL 205 RODRIGO DON DI • In pia punto un di su da dove mezzogiorno, un della passo ritndata dell'Innominato, da ben dinanzi al concento don tutto del valle Olate nel pigliare ; piano. Oltre spazio Olate, che al solo dal le falde è la o a da una le o Da nostre distanza determinato prima ad Importa dalla lo però che non convento. visuale, che che e doni abban- presenta fin di sopra caseggiati dall' spingendoci forse che, e l' dal- son da una adunque di Prato di strade rete si in miglia, tre Malavedo, parte approssimativa è cosi valle, (Arlènico, costeggiano ricerche, più, vedere punto Vignola, questa è miglia, Arlènico, una o qualche forse sien paeselli e si poggi un ancora questo Pomerio) sponda. Olate. al Giovanni, San condurre palazzotto di cate indile saprebbe adagiati nell'ampia attraversano, altra due ci continuità di che Olate a Da aspetto. una si non Martino San Valle, Laorca, lo che menti allarga- distanze cingano quello e piano comodamente convento palazzotto del comodamente Castione, ciò, nel nell' occhio si Gerenzone, tutt' altro Laorca danno più dal di del corso non dal Galdone, una quanto a è discosta modo qual e per il (Foglio 75.) esca poi alle meno e mai se notevoli presenta non si rivolse e nido. che prima strada, sua il passo, del stello ca- perchè, giunto fieramente all' intorno che promontori, vicina Galdone, costiera, ; al com'egli sulla più ancor guardando Romanzo, voglian un il Bione più, descrive palazzotto si trovava che Aquate, e di Il che su gionevolment ra- tina mat- Di che cliiaramente Cristoforo girasse fuori La tra in da il Bione. suo appare rallentò sinistra, a padre e più Rodrigo dal più non autografa, Rodrigo venisse che defluisce redazione don di cercarsi da settentrione, verso a è Olate in tre su fino miglia oltrepassi il limite sì avrebbe allo sbocco 206 PALAZZOTTO IL Bione, del da Bione da perchè il naeglio DI si del occidentale dorso contatto, dalla escluso va molto di vanto accordato di nel e Laorca. converrà di il tristo di don eh' Rodrigo, è un petto grup- opinione dar Per perdere non di punto nascosto contraddizione Fumagalli. levaWl Bovara, Questa trovò Apostolo, del Pomedo, o il perchè palazzotto Pomerio oltre case dall' pani al fede al ricetto esser clivio de- Albano. monte sulla tempo, il Griglia. Quanto senz'altro, del al che Albano, o tra tangente quella linea, oltre interposizione Per fu di oriente a retta una il torrente e adunque, dell'acque mezzo monte il Gerenzone tra rimane tiri brividendo, vide, rab- Lucia quel punto Da nel punto Pescalina, e quel punto palazzotto. un RODRIGO DON nuta soste- nello sentenza le vista Stop- buona, condizioni guenti se- : Il 1. sulla (V cima che d'un per di palazzotto è monte, guisa poggio, un appunto rocca una poter o d' in cima isolato ; ed da cocca, bi- una castello S. Girolamo girato essere isolato sorgeva somiglianza a quella del come da Rodrigo don viuzza una a chiocciola. sua poggio Quel 2. elevazione, in sporgeva anche congiunto fuori; chiamato giaceva V; al ma alla giova suU' del che quelli del Rigutini di di e del prominenza una acque, nel e per Fiore certo un per lo dei detto qual ad Giorgini, annettono sul Promessi mare. tolo Capi- voce italiani,compresi i vocabolari più al chiate ammuc- sono Sulla è poggio del Appiè promontorio. questa ragione qualche casucce di terrenq, da e è della punto montagna, casupole, Vili, le Gap. osservare a promontorio. un falda alla giacché mucchietto un però, era o punta, che essa sporga Il Venturi, Sposi nota dea l'i- : " rentino, fioPro- IL « montorio PALAZZOTTO DI suol non DON dirsi che 207 RODRIGO d' un'altura di terra, sporgente dentro ilmare, o altra raccolta d'acque * "; si comprende e « non perchè qui abbia lasciato stare ^ edizione promontorio, » che al Gap. V nella seconda in poggio. E Policarpo Petrocchi cambiato aveva : ' Il finire neh' va Pare a " » promontorio acqua. che vocabolo sia stato usato questo dunque evidente dal Manzoni di esprimere per analogia, nella necessità " di r idea una di sporgenza monte sulla pianura, fertile l'analogie est un champ vaste et en proportion du positi/ de la langue *. del poggio, o alle falde del promon3. Appiè di casupole, chiamate mueehietto torio, giaceva un il vii-anche villaggio. Fra Cristoforo attraversò laggio. (Gap. V.) ear 4. Nella traversata dal Bione alla riva opposta, visibili, (v. Gap. Vili.) palazzotto e casupole eran 5. Il palazzotto di don Rodrigo era fuori della ci lascia comprendere parrocchia di Olate; come don Abbondio parlando col marchese, a cui aveva suggerito di acquistare le piccole proprietà di Renzo delle donne. e Io, per dir la verità, do un parere interessato,perchè cura verrei compadrone un ad come il acquistare nella signor marchese. mia (Ga- pitolo XXXVIII.) ciò premesso, Tutto " « Sovrasta un a di mueehietto ' Firenze. 2 Pag. 80, ' 1 Promessi Pag. 89, ^ Laorca Paggi, nota Lettera nota diamo la parola all'Apostolo. poggio, e su questo si eleva casipole, fra le quali si distin- 1886. un Pag. 54, nota 5. 4. Sposi raffrontati,ecc.: Firenze. Sansoni, 22. del Manzoni al Fauriel, 1823. Epist.I. 1893. 208 certe « guono « accennano « fu « case di stre, « si convincerà' andati, se che propriamente « qualche « Ella « l'edificio,che « care « a « di « dei « costanti « accenna « renico. « a « Lucia « la « milanese, per « I pochi abitanti « che « signore, del « mutilata d' « muraglia ; ma « appreso solamente di il di tutti promessi della naviga nel poteva, senza di lago palazzotto Pomerio, sette Laorca, a il a ottocento (chi provinciale) per attraversa, è un dal si metri un piccolo con ad potente un figura effìgie nella lo una hanno Sposi. Promessi » passeggiata una dalla chiesa battere la casale tradizione Rodrigo dei sentieruolo, Rodrigo. dipinto sopra don giunge perchè sponda alla per libro Pesca- quel lago sanno V di volesse non da come visibile ; il di don cavaliere nome cui tuttavia insidie additano giovane un da miglia apparteneva fatti i cir- tutti appunto, valicava di Pomerio In all' epoca su vedere alle sottrarsi indi- gli avanzi Pescarenico ella piatta torre, quando voluto che torre dessa dubbio quali Rodrigo. dista è e questo ancora quattro torre, quale difesa, essere dominato casa un nelle ha don quella circa Manzoni, Priva di avrà sposi tempi potenti feudatari. accettata, vedonsi casa edifizi. Questa quel i Manzoni quadrata, torre una presto nei di opere palazzotto questa fu quelle bicocche, Alessandro siccome chi Il da opinione tergo certe di fine- ben rovine, fa, risiedevano secolo antiche castello, certamente di una di davvicino fabbricato vero munito dalle e non aggregato esamini antiche questo un « è le non «palazzotto, Chi volta una piccolo Quel che arcuate, quale la muraglie osservi ne e finestre Pomerio... alte dalle casa « villici. appella si dalle fabbrica, una RODRIGO DON DI muraglie ricovero «.la "« PALAZZOTTO IL vecchia strada nuova che, continuando, isolato di a' lo pie del 210 Il Zucco? il Ma la questione colle seguenti : (sulla Valsàssina » non può dove foci del Bione, ! Finalmente vedere si possa il Bione la e nella spiaggia opposta. perlustrato per lungo e per di poter al caso lago, sono perchè * una questa della lungi eminenza dialetto dal coperto «Non il .del una accennato della da il monte Oiate, » palazzo volta la Vien nei rilievi della parrocchia di bensì Valsàs- luogo in V Adda dalle della il P Olate. tra luogo, Apostolo, un nobile disegno del che si solo ; e del Primo, non » il Pomerio se sul il Zucco, Pellegrini.» visita : di traversata Pomerio scrive che addio. asserire: Albano residenza dell'architetto lontano La largo quel punto denominato lodato Fumagalli Recatomi territorio, significa appunto Valsàssina. opera Bione del sbocco dal quesito linea si Lucia. giace sulla del e dallo intanto il commovente avvenne suo vide traghetta i termini Ecco del ma direi,)« chi da visto esser quale edifizio piantato. * è ma non questione si possa, lo Pomerio « miglia. bricato quel fab- il modello delineata quattro miglia da Pescarenico, sina da abbia donde meglio parole la il Pomerio se punto fu di assolutamente; no dal quale lo lometro, chi- tre Rodrigo, qual luogo questione vedere no, don di adunque, s' è accesa di cura mezzo un famose già nel sapere potuto ricavare in ma Il Zucco che paese non il Manzoni palazzotto, o Romanzo, dalla esce possibili analogie palazzo topografica sta, abbia dal delle onta col non più, in luogo delle poco ad Giacché Zucco dista non ; e o del corrispondenti indispensabile al palazzotto di don Olate, condizione Rodrigo RODRIGO riporta. r autore che DON DI passi coi grafici » « PALAZZOTTO IL da vede, mezzo «sorge che sopra giusta piccolo colle. il Era famiglia Arrigoni palazzo, clie L' abbiamo pastorale tra già le molte tiene si ri- veduto denze dipen- PALAZZOTTO IL della padiglione del è del sinistra a di la chiesa Pomerio, che laggiù. Secondo, uscire a Albano monte 211 RODRIGO DON incomincia traversata che DI il Pomerio di Laorca, Pescate a punto del lago dal Bione incomincia trecento metri a scoprirsi a un da ^Pescate * Pescarenico a ; ed del sbocco caso, la per termina al convento molto dovuto ! Ed abbia appunto del padre Cristoforo, perchè per mandati In allo questo dalla corrente, l'imbarcazione farsi invece che nel era di distanza, vicino più ingiù. la via Maggiore, solo che neppure diagonale cagionata avrebbe dove è Bione, che e ; e in di faccia pensare Cristoforo approdar là, padre poveri fuggitiviallo sbocco, è Pescate su. assurdo un il farli i è in di vede si non nessun cioè al la guarda chi per dietro sulla spiaggia di faccia si apre fine accorgimento di sé dessero non sentore, di tenerli lontani, benché il menomo di notte, da ogni luogo abitato. Bando adunque al Pomerio, e a qualunque dei poggi che gli stieno di sopra. Or dunque, dove sarà il palazzotto? Il palazzotto sarà in un vicino luogo molto a Laorca; o un più al di qua, o un poco più al poco di là: e avrebbe però è il Laorca fatto meglio isolato sorgeva prominenti, formati che in fosse * y. che dalle divisi r frane che scrivesse. sulla cima o dai quello Promessi queir ultimo a Sposi,capo tratto zotto palaz- que' poggi del monte, depositi delle acque, pioggia diventan don Rodrigo, non anche di alle radici di di che ; ma Quel d' uno dall' altro da rientramenti uno l'anonimo luogo che scrivere, d' accordo si addossano tempo malinconica a fu necessario non del nome XXXVII. dell*Adda, dando da e burroni, torrenti. dovrebbe È a però e Quale esser Pescate; steggia co- un* occhiata Pescarenico» ir 212 PALAZZOTTO IL DI l'agio, (che dei di riflettere, di osservare. da è dalla di o occidente. a si presunzione, di fotografica di di ora vedere a indicate. Oltre oltre del a Volone sulla da particolare al vecchie tavola La- quello quella e caso, ha quella fatta e a malagevoli vazione osser- sitatori vicolto rac- di molti e che, più in provinciale sostituito, credo i sentieri della tempi, quelle salti; la. strada il dai come prima questi ultimi bistorte, ripide, nostro a qui aggiungere, di unlade- detto cura, attendibili, che Laorca, strade di e ben conoscere abbiamo Olate, erano sarà che fa ne alle mento argo- quel tempo di farsene che che di devo questo su in XIX, quello a stradali strade per secolo difficoltà persone rinnovamenti passa grande miseranda, sopra diocesani, erano troso, pie- stabilimento però le strade così del noi idea. Manzoni, strada sull'uno al monte dallo in però, ora * Convien condizione difficile per guata il quel sito corrisponda se che osservare, una che verso e il sito nella uscita casa Lec^o. distanze in d' fissare benissimo Laorca, della appiè del poggio, Fin può • Resta è drigo, Ro- presente aver quei poggi, addossati risultano che riano dire a altro suir da muc- di don mezzogiorno, a pos- è appena Intanto vestigio stare, guarda che parte lago, vale via dovrebbero dove luogo lo non contadini da piuttosto sarà e volontà vestigio di quel ultimo coir sparito padronale; il l'ultimo che e esperienza, che sa volta! casupole, abitate di ehietto un'altra al lettore rammentare Chi tempo la buona e luoghi, di far qualche d'impratichirsi sig^m dire il avesse mancati) sono me a si che ; solo precisare difficile di RODRIGO DON e nel che 1842, le serpeggianti. IL che PALA'ZZOTTO rimangono. ancora due Federigo veduto che in si « i accenna strade dice il dal strade non si è detto che disagi delle alli disastri « * malagevoli. biografo che Dalla scritta lettiga; altrove sostenere del fatto aggiungeremo dell' epoca. certe per » « 213 RODRIGO DON conforto A documenti Borromeo neppure « DI abbiamo Guenzati, andare poteva « gli convenne strade impraticabili," e che sogliono apportare le Parlando poi del territorio, nella anche Pieve di Lecco li sentieri « volte pie precipitasi, cui rade di ritegno che non calpesta, non gli furono « trasse « quelli a per Morterone generici si trovano raffronto tra alcune ricavate dai ; » poi confortati distanze umano pene- Questi ecc. dizi giu- dal seguente del territorio, itinerarie registri delle visite citati di vita arcivescovili, le corrispondenti attuali, dateci dal curvimetro. Per quelle potessero essere quanto esposte per si ritenere temente sufficiendevono però approssimazione, e Osservi veraci. e corollari i suoi tragga ne le forti differenze, il lettore sulle linee stradali di quei poveri tempi. tra alcune nel secolo misure itinerarie decimosettimo, e del territorio le Lecco Da a Castello vi é Vj miglia duci Da Acquate Castagna Germagnó Da Maggianico Da Olà Dalla Dair uno Orca Da Rancio Da Olate 1 e uno e mezzo . duci duci mezzo (Laorca) tre duci a Bonacina Lv^n.Cap. /nitore anwm . Metri I6Ó8 892 Lecco attuali. corrispondenti Anno Da di Distanze Metri attuali 425 » 3568 " 2500 " 2676 » 1500 " 3568 " 3000 » 3568 " 3175 " 2676 " " " 1500 3000 " .5352 3568 " 2500 " 1784 " 1500 XIX. *• i 214 PALAZZOTTO IL che credo Non dei tre forse cioè miglia di che da se metri di certamente da sulle camminando nella che di due del ascesa dalla che e delle cammino, e vista in strada mucchietto e della del sui piccolo due poggio e presumibile, questo via mi sentirei di ai due e r incertezza un del r accorto e della sentiero al che tratto del pie occidente, senza forse, ci ; cifra può lasciare e in sarebbero che, V usbergo sotto tutto Per scrupolo, : cito le- è signorile) lieve. non all' incirca e da e a di quattro chilometri calcolo, comodo e villa una portarla, terzo sarebbe quale per l'altezza (facilmente pendenza sviluppo uno approssimativa, miglia a tieri, sen- conduceva quell'altro e alla dolce servendo sciando Valle, la- di tratto mezzogiorno la per attribuire di Laorca, stradali, deviando, chiocciola, a a colo cal- sicuramente villaggio, girando lati di strada quel e Dal appariscono, di vedrà sugli antichi riduzioni casupole, il e sizione po- provinciale, cifra pubblica, di attraversava poggio strade mezzo; e la nuova militare carta chilometri elevarsi, altre Olate Prato strada la parte si e di meno. da vedo. la miglia, da Laorca qualcosa Mala miglia, carta Olate, tre le distanze Giovanni, San degli sposi di tre meno di sono sono che paese e Lecco a dal fissi sulla Laorca distanze. Romanzo. dire Si 5352. Lecco, poi risulterà per vuol che ; Laorca Olate a di ' meno discosto è palazzotto Il servito sue del dati difetti coi Confrontiamole 1. delle dicazioni in- queste abbiamo arcivescovili l'indicazione per che dubitare possa registri Manzoni al si RODRIGO DON DI di e per quel- temente sufficien- tranquilli. 2. convento. nostro di Meno Anche prospetto quattro qui, da se miglia miglia sono Laorca dal a Lecco, palazzotto tre secondo saranno al il evi- IL la via Innominato, quindi la per poi via andando (che che e terzo un circa di mancanza per malleveria di fu strada sinistra che i eh" strada in strada ripiegare strada di Bione, poco a sia quanto sulle deduceva ^ V. Il * V. La ; che su,^ che Olate falsa l' argomentazione indicate itinerarie erano che di delV Lucia; in alla punti: si trovano ciò Da di il pres- apparisce chi, basandosi e e non e tendo riflet- già,rette, non il palazzotto, fine. per Laorca*. e stradali, appostamento. diritta Castello, Romanzo, o Pescarenico, tabernacolo cadetta linea. nel a questi quattro medesima la presero parallelamente Laorca, e di casetta se a a si vede subito Giovanni San scesero dalla mena quasi di sera anche come villaggio, sulla distanze eh' al ultimo Pescarenico, * qual e quindi presero e fuori, voltarono in per la come la che, scappati fondo Olate, per Si osservi qui, sotto e Abbondio, don Piero superiore quindi anche l'obbiettivo, era Germanedo, metteva che la per di era barde miglia lom- accettata galantuomini usciti, anzi bravi, Lucia, s' qual quella del per lometri. chi- mativi approssi- più precisi, lasciato novembre, la per criteri cifra, diremo ; lunga,) cinque sei. Sono a Laorca, a più quasi coi e dati evidente ora 7 di Galeotto, attendibile. l'itinerario, de' due quel fino quel forse^ dev'essere approssimativamente Risulta al sarebbe percorso portiamoli prima, tre Giovanni le ragioni tutte Per di un per Bergamo-Lecco) Sposi Ano Olate, la per Pescarenico strada San e Pescarenico. a da Promessi segnato avremo Laorca (l'antica Castello per da tre 215 RODRIGO il curvimetro viaggiare Facendo DON DI di più dentemente e PALAZZOTTO il paesetto 216 PALAZZOTTO IL DI dovevano degli sposi DON trovarsi RODRIGO vasto d'un agli angoli triangolo. Colla ?alla scorta di descrizione Essi loro del dell' zitti sitti alla Adda. riva all' antico (vicino torniamo topograficiie, passaggio s' avviarono indicata idee queste eh' stata era del sbocco Bione , di rìmpetto Pescalina, a il attuale); videro un r la parola, remo alla altro largo, di vento da di il (ago ondeggiar messo novembre. se della cielo. La Era luna quella nel tirava piano, e che la novembre vi si notte il prese un e poi alito sarebbe tremolare il stato luna, afferrato ; Non liscio fosse non puntando braccia, due tata barat- e barcaiolo, opposta. giaceva leggero il a data e staccò ne vogando spiaggia immobile, parso V ; Il se a pronto, e' entrarono. e la verso battello proda, remo, più e l' del- settentrione specchiava dal di e 10 queir all' 11 anno 218 PALAZZOTTO IL fronte DI dormire, per come , DON RODRIGO segretamente. pianse e (Gap. Vili.) Olate, per Quando di delle sopra di vecchia chiesa . case, poco cui lo china, Jìno al vicino V con in al è la nascosto, alta, È così e che un si potrà l'espressione esattissima, V occhio *già già il Ove come palazzotto più che molto sarebbe fosse voluto l'osservare frivolo sarebbe che la distanza considerabile stata la per chi l'avrebbe per occhio, quando, basso lago, spunta più Olate. di con fianco, Belledo, a prima paesello. suo di molto scese e il apparisce gustare e vide, Lucia d'alto da Laorca comprendere scese traversa sinistra, di quella a stato chi la di- , ,/ laterale, sia stanza Fu di il dubbio mosso chiare distinte,a e in linea Olate di dallo Bione di falso impugnare sull'orlo una forza di della riva luce lunare di successiva al di chilometri che gli metri è di chilometri del colli, a al essere 4. verrebbe con- di Renzo, caso Trezzo, con uguale, chè per- stinguer plenilunio, potè didi distanza una macchia gran 2250; Manzoni, presso al riore infe- sono perfettamente una la distanza V4, anche dell'Adda là, sui dover parve e così all'estremità l'asserto giorno un più, e 2 l'accusa estendere che Bione pura, di visioni Anzitutto Laorca a quanto godere a del sbocco sinistra. luce, per si arrivi è di chilometri del sbocco colla tali distanze. dallo retta da sia destra, che quasi plenilunio un Per da - biancastra, città, Bergamo una 12 curamente si- (Gap. XVII.) il Manzoni Quanto a ciò che rigorosa e più di distanza, lunii, con favorevoli afferra e è, con quella non si verità. A anche perita due nelle condizioni distingue un fedeltà sua di asserire, chilometri vicine notti di sigente intran- e ai atmosfera, campanile, un è tamente cer- mezzo plenil' occhio fabbricato, PALAZZOTTO IL di case, gruppo un che languida quanto per sufficiente finestra, farle a fico. Per nella ricomparendo che del pure confuso appariva palazzotto ella ha nella fantasia delle aborrite realtà tutto ciò ; lo sforzo in e del cose del persone e ciel si modo certo e tutto venza par- scoprì sta e in espresso la incerta scarso bitamente su- l'aspetto ella vocabolo quel lume già scritte, quando, erano di Lecco, porto, ignare qualsiasi interesse, a tamente cer- sbiadita una modo guardare, visita nel territorio da distinguere zione perce- diffuso dei lunari. Queste mia a di nient'altro poveretta questo rap^ quel sito, ridestò tal Per degli oggetti, raggi della mura. che in non e (Gap. XXI.) Così senso. vedere, potuto andava impressioni^ a Rodrigo quella parvenza, ; ma appunto don di recenti le al prigioniera successione una Valutarono mente, telletto, dell'in- spegnersi, che presto ben Ma guazzabugli. la chioma fioco, che a sguardo allo presentava ciò vicino lucignolo del veniva, sua zioni cogni- senso Lucia, a il chiarore castello, quando al però la delle per dato il medesimo accadde nel colFaiuto aiuto fu casetta, sua potè riconoscere simile un ottica, fuggevole, la che, cosa mente, sua quasi e guenza conse- percezione una distinguere qualche e della del Olate, provò di paesello del Per una Jlsso alV estremità guardò Lucia allorquando È collina. in chicchessia. da farsi a 219 RODRIGO DON meglio tanto e facile esperienza DI sereno, i da dalla della che, in villaggi distinguono venni questione chiesa isolata benissimo stando sé anche il Pomerio reciproca; di Laorca, ultima e la Thule. di luna piena della sul stiera co- lago, in all'aspetto, non la anche nuova da lontane e caseggiato poterli riconoscere, posizione assicurato tempo il e nell'ultima col vecchia campanile, 220 PALAZZOTTO IL * * Per dalla passare fuori, voltate e le in che benché per suoi notte la cima del poco gravi ossa che era delle il del monte, del codice Cristoforo fino sole e giorno. Allora, dcC convento di vari il più si fosse, di prima leggipiù precise, mantenute certo vide fiaccate e poi al arrivar una stoforo.... Cri- un a studiò quella giornata, pure poter riportare un aipviso, qual protetti, e : scesa, di strapazzi a' ben le uscito quando, Voccidenie, verso rimaneva sentisse passo, la per già già toccava inclinato, che pensò sole, quella casaecia,fra a fretta gli occhi alzò punto al luna spalle s'avviò RODRIGO DON DI pia e cappuccinesco. veramente se- (Ca^ pitolo VI.) Il padre miglia dal il ritorno; per cinque Olate al dava dopo Poco usci tempo dal al (in miglia cinque San molto luogo ha del voleva sina, l'unica quanto cacciarsi non tutto padre discesa quel del da sommato; incirca. tramonta cale lo- tramonto reale; tramonto Cristoforo ora due le e chilometri e zotto, palaz- di far le il sue resto), prima di notte. don Rodrigo padre Cristoforo anche palazzo, più burbero, più superbioso, più suo di Olate, a due farebbe il sole del prima al ne miglia Martino, VII.) Espressione precisa e novembre accigliato del solito,e andò (Cap. tutto; ventitré a di mese l'altissimo dietro in : altre due e convento palazzotto vecchio, nel dal tredici convento; Laorca che dal tre : pari, povero A miglia fatto aveva di Lucia, casa poi quattro otto quasi altre alla convento allora gli strada si possa per restava in passeggiando questa mai le strade che Lecco. più ingenuamente dire. Perchè romite camminare quel punto verso popolata se della verso di non Valsàs- Lecco, villaggi e PALAZZOTTO IL di due imboscato su parti, si sarebbe in quella valle, di castai monti, coperti lassù gni, di^ frassini, di: carpini e di faggi; le legna de* Dalle case. per boschi, che suoi assaggiare l'amico, carino creditore un a Veniamo del * punto com'è e al " zio venuta a dell'autore questo anche a il noi, tanti,» (siriferisce all'Innominato castello,)« suo è venuta curiosità seguente: «La tratto a volentieri riportiamo lavoro, nostro fatte (Gap. V.) Cantù, del quale, giunti al ora tanto, avrebbe insolente. • « 221 RODRIGO DON DI e ; ma la voglia congetture nostre. Se « ancora « dove « di don " vollero « t'Egidio è in fatto fuor « la supplire al silen- ardiremmo non « di che avventurare altri precedette, » carta topografica di Lecco (ilBovara) « e in una i luoghi degli avvenimenti segnati anche « troviamo si vede storia. Presso Lecco « di questa adunque il monastero di Pescarenico, padre Cristoforo. Abbondio la patria dei e ad Acquate, la cui metterla antica dei ne sconsacrato il abitava più La non . . La due chiesa delle abitazioni, dintorni.* e di san- si crede » parrocchiale di Acquate chiesa parrocchia promessi propriamente ratorio Giorgio, Gateriiia ed Egidio. L'olontano dal abbastanza di sant' Egidio Sulla postura Versasio, è altra cosa. paese, presso di Acquate abbiamo della chiesa parlato a suo rirsi luogo. E quanto a quell'm fatto, che parrebbe rife- è dedicata ai santi , a la ma *? indicazioni casa Commento di manzoniane, non è Lucia, di cui è detto che storico. 1874, pag. 102. già la chiesa, era infondo 224 PALAZZOTTO IL zoni un benedetto quel tutto castone; del parola anche pensiero sulla quale fine la che del Romanzo le e di dinar subor- XXXIII.) è peste bella una da proferita all' dete Ve- : adoprar riferire (Gap. trista questa col porta frase quella e di istinto Renzo volta qualche medesimi! noi a in C'era fa di frase certa una ci come poco parole ci d' proposito a RODRIGO DON DI oc- Renzo, Azzecca-garbugli, si rievoca la moria, me- . e sul quale qualche Canterelli, a il Manzoni parola. quel ha luogo trovato della pure sua da sepoltura spendere IL dovendo PALAZZOTTO' le solite fare le sette le nostre mezzo e nella che, identiche contraddizione, ragionevole undici di 12.488 più se di anche a metri. chiloche metri, forma, non particolare, espressioni, due potrebbero fosse ne ultimo un confronto una parere il rispettivo diverso La lembo Chiuso, in quel a concepire a don si che monsignore questo pensiero: Fin avrà faccia queste parti, don Rodrigo non Abbondio da trova di almeno del cardinale presenza del territorio,fece estremo valore. sarà vare miglia milanesi, e vi è spazio da elemetro supposizioni a quasi un altro chilodi. più. completo commento vogliamo porre A 223 RODRIGO aggiunte, la cifra rotonda supporre è certo Il che non sono BON DI Rodrigo che era a far pazzie. (Gap. XXIV.) Don cioè all'estremità Laorca, opposta, si risolse di partire, lo fece determinare puto e ciò che /a V essersi sa- di il cardinale certo, che per quelle parti. (Gap. XXV.) estremità. Chiuso espressione da La è non contraddizione era sono queste parti; per all'obbiettivo cardinale Laorca, e Laorca Chiuso. don Per da poter con la tener don Rodrigo sua Abbondio, e Rodrigo dell'altro quelle parti quanto a nella l'incontro, al- quelle parti rispetto a tendo apparente svanisce, riflet- dell'uno presenza, le due comprese don da anche da anche partito; non quelle parti, rispetto alla necessità quella gran figura, e avesse bastava, non era cervello. per immediata, per anco costui che in Il da cesse fa- pubblico dal il conte più distinte accoglienze, come avrebbe plicare preteso. (Gap. XXV.) È proprio da apdel Manal caso quella certa osservazione cardinale zio veniva le y I 224 IL zoni PALAZZOTTO un benedetto quel tutto C'era del frase quella col parola fine del Romanzo e di le dinar subor- XXXIII.) è peste bella una da proferita all' anche pensiero sulla quale la che sul quale qualche Canterelli, a il Manzoni parola. quel ha luogo trovato casione; oc- Renzo, Azzecca-garbugli, si rievoca la . e dete Ve- : adoprar riferire (Gap. trista questa e di istinto Renzo volta qualche medesimi! noi a in porta fa di frase certa una ci come poco parole ci d' proposito a RODRIGO DON DI della pure sua da sepoltura spendere moria, me- 226 CANTERELLI pollo CantereUi a affermarlo, se l'anonimo di aiutare se la dei del e non di è tradizione dalla iscoprire voi venite a un'altalena. nel Canterelli, che che stanno qui tra sbigottito vicario, si non storia può (scoperta vinare. loro perchè della capi di i insidiosi la ma soffitta lata pugna- del faceva sediato as- suo facesse precisamente giacché solo era è ; che dovina! in- strappata subito : la indo^ a storia una maschera briciolo, vi ci s'attacca storia quel che narra storia, modo ; che rifatta, ecc.) è costretta e tuita sosti- questo meno resto, quel che sapere, vostra congetture, come o l'anno quel- anzi storia solo, nella (Cap. XIII.) Bella E resti Del si di la a dell'autografo; là dove data palazzo. ohe colpi questi più all'autenticità affermato contagio ? In sappiamo mento docu- un viene arrampicarvi il quello da confermata, vostra è che c'è lei che a essere ecco la Son patente lo persona rinnegare congettura menati stesso a ciò volta ? Una perfettamente per dev' quel secolo a storia: dire far Ma bisogno che questo, per potrebbe l'anonimo? detto Canterelli altro un sepolta fu e di determinata una ha detto morti diamine come tradizione, storico che glielo non gli ha contagio 1630, perchè ; Fortuna non c'è che avvezza. Il poggetto tutto coperto piantatavi strada chi alla sua distanza Canterelli sinistra Lecco s'innalza con sul cima, pervenuto da Canterelli di verde in del v'è di e una crocicchio da salendo il da detto Lecco, dalla formato Ca" vede di Castello. altrove. bruna croce quella della campanile fu grande 2,50, metri per alta; elevarsi Della sua e Siam Ci ALL* INTRODUZIONE EPILOGO UN alla riservati brevemente sulla ci troppo è del incontestabile, giudizio l'autorità stante priori dal quale del l'importanza e minar d'esa- a giudizio Romanzo, difenderci, preme lavoro questo importante un topografia di fine quale l'autenticità e della fonte. Il conte Stefano udita, nella di la del sua volume modo « tera « stello « sentito « di tutti « che dal « fatte in modo " il lettore dal « esistenti. » si del affermi, credo a : a così dice più volte nella quei luoghi marcati Olate che erano e I e Chiuso l'egregio ; un ma realmente e e senza scritti deche XXIII) di riferirsi intenda nome invece di sviare asterisco XXII, (v. Cap. XXI, senza descrizioni veramente sono non autore quegli altri luoghi, da come ca- l' ho Io di dérouter, riconoscere nominarli, il immaginarie, solo marcati luoghi let- una asterisco, un coU'intenzione poterli di che in so le che 169 pagina Valsàssina. da non zoni, Man- trasportato affermare ad Non « ch'egli abbia dell'Innominato nome, : coll'appoggio anche Manzoni, senza due i suoi amici, é veduta Alessandro secondo, « di pubblicazione famiglia, sua testimonio Stampa, ma anche asterischi, 528 i quali don Rodrigo. un fendente mi rese, deirinnominato bello dir vero, sfiduciato, apparisce ricerche, o interpretata. è verità sulla sospetto indubitato che dalla chi, lontano di del parole questione, nel L'egregio corsivo la descrizioni. che sia senso, l'esistenza dei è quale del qualcosa fosse di fondo questo vale inutile, ed anzi affaticarsi tanto sarebbe di io lo luoghi quei riferirsi ha per ed le col intende. subire quali il lettore impedito Gli dal fissare sforzi e che com'egli racconto suo dovuto bene, ha alla era Sia il Manzoni fatti fin località qui, e l'aver del- duto, conce- scrivere nel de- nel ovvero topografia dei simi, mede- del fatto dal ; a di e ; questo pur voluto, fuorviato le proprio spontaneo le conseguenze è maginaria, im- fosse cosa l'insussistente. troppo so ci non l'intenzione, l'effetto necessario stato se il riconoscimento isviarne rappresentato e di formar quelli; son vero, ogni e del di tutta storica esistente, non assurdo, per in il stesse luoghi I realtà, dire a realtà E nuovo. già non labbra Romanzo. suo Interpreto ciò comprendere; fatto della pare stam- l'aspetto di essi, dalle confessione la con almeno o fa autore solamente ma gazione ne- una immaginario, per ricevere topografia ma dato luoghi, come Manzoni la parola descritto, vale che come esclusiva. i entro per suonare da T intendimento scrutarvi tròppo Ma intese aveva non possibili sottintesi, dovevano in lontano più Manzoni, di né approfondirle, tamente esat- non o deiraffermazione. materiale le e delle nostre il eleviamo Non come perplesso tempo precisa, assolutamente non calata risultamenti dai ora di palazzotto che, qualche per il indagini topografiche, mie delle riscontri, di e e rivelazione Questa sul a descrizioni di mancano non il castello come all'introduzione EPILOGO UN suo, riconoscerli, prima gli svarioni vista si presi UN alla intorno possono o di edilizia riferibile la de' casupole dell'Innominato, che delle vi de' carrozzabili Per immaginazione gli dell'Autore sia nel in in trovino se, nel critica con d'una grazia vedere ingenuità di efficacia ; delle mai d'una mente Tutto bastevoli per che si luoghi, dei ; cosa starà dal poterli grande contestata. risposta che scherma, quali alla esistenza determinare fu Nella reale la che sia poetica. elementi certezza non manipolata la data calità lo- di riconoscimento, storico uno invenzione Romanzo pensatore più di torni. din- nei aspetti rappresentati abbia forza cotali delle e e immaginati; sicuramente tuoso tor- Malanotte, valle nella modi questi sentiero affittuari, e e il castello è della contadini praticate entrambi furono o suoi drigo, Ro- chiocciola del dell'osteria conduce, da don di tale ; ; chiuso a contadini Chiuso Romanzo. palazzotto accessori cogli casucce strade suoi del viuzza come conseguenti e cortiletto il è della accessori cogli delle tale di anche personaggi col razioni alte- per o tempi, ediflzi di Lucia di casetta spetto all'a- : coi poco un a' coll'orticello; e muro osservi gli collocamento accessori, è e veduto, fu corrispondere non presente Olate, ad provano già come sopravvenute di l'ideale Tale al chi visto per ragioni reale, lo Romanzo, luoghi, codesti due per abbiam del topografia Tutti evidenza. 229 all'introduzione EPILOGO il in Manzoni c'è vera una assai menzogna non era volte ben capace. IL PALAZZO Notizie. Un — chielli. Un'epigrafe — redazione Castello architetto che e secolo scorso Pietro il poderi ereditò Lecco, passò e scrive lo Stoppani, « pecuniarie, « tezze € la « torio « strinse « quanto « ad « strati « bellezze « dalla rovina d' colpa l' autore allontanarsi dalle dai creazioni incantevoli terra de' suoi de' nel vasti buona suoi della si della e sua quasi e ad " stret- nel ma terrico- alienare infanzia, più che mente, di anni, crede, ad ; fanzia dell'in- birbante, della natura, Il nostro sue possessi Sposi sua eretto Zanoja, 33 già le luoghi cari fu territorio già non delizie padri in parrocchia parte Aveva " Promessi le I al padre procuratore un Manzoni Manzoni. generalmente dei fatto aveva fu quando come Pon- Giuseppe Alessandro assai irreparabile per di Antonio giovinezza. della e * e di Lecco, Galeotto al Petrella — al Galeotto sorge don Il Galeotto — Onoriamo — disegno con figlio di lui don quale Sposi. comune poeta, da e autografa. Cantù. del palazzo di GALEOTTO dei Promessi luoghi ai Il maestoso nello della passo in relazione DEL illudalle esulare degli immaginari per- PALAZZO IL di sonaggi « Renzo quei luoghi ! se lontane, tutto chiamerei uno Alessandro renderlo a un una dei paesi cui a della pue- giovinezza, un giudizio le me- associate sono che paese e gran spassionato zoni! Man- se, avendovi più belli del mondo, parte della infanzia della prima autunnali rizia, e le vacanze non riflettessiche è impossibile dare passata quella di riviera, i contorni, le viste concorre dei cari erano se le bellezze di innamorata giacitura della La Oh, » incantevoli erano all'anima natura * Lucia. e 231 GALEOTTO DEL di il Manzoni scriveva quegli anni. Questo al capitolo I del suo nella redazione tografa auromanzo, diffusa descrizione più volte citata,dopo una di quel territorio,che da più anni, e senza più speranze, morie rivedeva. non L'istromento nei di comuni somma Castello di Lecco, porta redazione Dopo, a la Lecco Manzoniana Fosse anche da anni porta la data del la prima redazione, si avanti il Il Galeotto è quasi manzoniano. I ^ Castello primi anni di è il comune A, M. a Pag. pag. centrale quella sua 23 e sui fin luoghi, 98, di tutto il teatro villa lo sguar- seg. appartiene come di Olate. Stoppani, Op. ciUy come * da cui più. Romanzo. suo il punto Girando sandro Ales- Sposi nella aprile 1821. veda stando Manzoni, * 24 la noyem- piede mai Promessi beni per da dell' 11 mise non fissati quellidel ^ data autografa dei sala V. Acquate e Manzoni, La * * dei e lire italiane, sottoscritto 1818'. avesse Galeotto di 105.000 bre tre del vendita frazione la parrocchia 232 PALAZZO IL al do, si spiegava in ampio un è il Salendo poco, le rompere a lo appuntava falde. alle egli monte, serpeggiante agli estremi e sopra Magnòdeno, Maggiànico, dimora di in Abbondio, e quella la stradetta don tra di Alessio di cura, 'di Abbondio in giù, gli tratti roccioso, a di e il l'altro dal- di castagneti. Al prendendo intravvedeva ecco, cresta prospetto Germanedo Sceso fino terrapieno; avanti castello. manne ale- Pasturo la sotto don verdi della ridisceso suo lontano, il Manzoni dell'aereo il Erna, Magnòdeno, praterie boschi, quei Belledo, baluardi lungo di rivestito di il dal orde strada Quindi, viene colla chiate ammuc- delle la lato Da poggio, un imboccatura la tabernacolo, quale dinanzi grandeggiava là il il Manzoni nascosta più giù, nell'ambito e d' sopra, sul un uflzio. suo vetta di paesello Laorca, si vedeva da il le casucce monte elevato la per il dicendo di del passa ipsilon fatale, tratti valle. il Manzoni bravi; Germanedo, a la lembi cui a i ^ sopra, per di fiumana la Al poema. dell' oppressore, dito al di Acquate, popoloso r su Resegone, costa vomitò ancora ; e col andarono Castagna, al di poco segnava che Valsàssina, del Un gran sopra e Olate, predestinata sulla palazzotto elevato piatta, torre sua del gli azzeccati e la via per sguardo il gli appariva dove del alla Su Qua Galeotto dove ecco sopra Giovanni piccola bugia. della rono fu- dell' Azzec- il tra aderenze Più che 'azione. e Canterelli, protagonisti è San di Olate di interessate ai patria là un costui. di garbugli come quelle terre, residenza spagnolo, poggetto luoghi sua governatore ca-garbugli. Castello di principale del podestà, della parte intorno, dei ognuno qualche a la Lecco, poeta intorno grande panorama, scena GALEOTTO DEL la le mira torri e i quindi coU'occhio le balze il buon e il lago, cugino. Al 234 PALAZZO IL DEL GALEOTTO ^ cariche donne della furor alle sènza esigilo ritorna, finalmente e ; addio al paese adottivo. dalle vedette tima l'ul- per Passavano, quale divinatrice pensare nel Renzo quel cammino al paese adocchiando gli stesse di il secondo natie, rifa diretta volta, terra poi patrio paesello che, dato montagne passavano, dalla al cuore, Tramaglino, casa e in gerla ricolma; che peste, Lucia con della fantasia quel di fatale palazzo. combinazione Fortunata Galeotto ad vennero sta la musicarono Amilcare e quel palazzo, di di VILLA QUESTA SÈ E 1 FINO AL V. SLANzoNi Lecco nella e sulla COSTUMI, I FATTI NOSTRI IMMORTALAVA. FAMIGLIA PERPETUO dintorni. Guida 1818 • SCOLA 7 CULTO 1882 MARZO POSE. C. * Ora SPOSI CENTENARIO PRIMO A Sposi:- MANZONI SUA STESSO LA NEL i Promessi tra proprietà dei signori Scola» PROMESSI LUOGHI, I distanza di agl'inni, ALL' ADELCHI, ISPIRAVA AI OVE Romanzo^ suo Ponchielli*. ALESSANDRO SI il iscrizione: seguente IN villa del stessa anni pochi a che Petrella Enrico vagheggiò abitare, maestri loro, i due fronte il Manzoni dove Nella I del Lecco 1893; Fumagalli. e uno Cantù, scritto dettò. dei Ghi-
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