1 DATI GENERALI (EMIRATI ARABI UNITI) Forma di stato Superficie Confederazione di Emirati Lingua arabo (inglese largamente diffuso) Religione musulmana Moneta Dirham (tasso fisso con US$ pari a 3.67 dhs) 83600 km2 2 PERCHÈ GLI EMIRATI ARABI UNITI Prospettive di crescita negli scambi commerciali Per l’Italia gli EAU rappresentano da diversi anni il principale mercato di sbocco per le nostre esportazioni verso l'intero mondo arabo. L’interscambio commerciale tra Italia ed EAU ha ripreso a crescere a ritmo sostenuto a partire dal 2011. I principali settori delle nostre esportazioni verso gli EAU, rimangono stabilmente concentrati nell’oreficeria-gioielleria e nei macchinari industriali e prodotti meccanici. Rimangono però elevate prospettive di crescita anche in diversi altri settori. Possibilità di accesso delle nostre imprese Grazie ai notevoli piani di sviluppo e infrastrutturali previsti dal Governo emiratino nei diversi settori costruttivi, le prospettive per le nostre imprese di acquisire commesse per la realizzazione di opere civili, sia nel settore pubblico che privato, rimangono elevate. Anche le nostre PMI possono inserirsi come fornitori settoriali o sub-contractors. Prospettive di maggiore integrazione delle nostre aziende Negli Emirati sono già presenti oltre 300 aziende italiane operanti nei più disparati settori produttivi. L’attuale normativa emiratina sulla costituzione nel Paese di attività straniere, prevede l’obbligo di avvalersi di un partner emiratino con la formula del 49-51% della proprietà in favore del partner locale stesso. Da tempo è stato avviato un riesame della suddetta normativa, annunciando una revisione delle percentuali di partecipazione. Nel contempo, sono state implementate in tutto il Paese numerose Zone Franche, che consentono il 100% della proprietà e varie agevolazioni commerciali. Possibilità di incremento dei flussi turistici nei due sensi La domanda turistica emiratina è caratterizzata da una clientela di lusso, con un livello culturale medio alto ed una sempre crescente propensione a viaggiare. La composizione demografica molto variegata del crea una distinzione tra emiratini ed “expats” (espatriati). Se gli emiratini vantano uno dei redditi pro-capite piu’ alto al mondo, anche i locali expats però amano viaggiare. In aumento anche il flusso di viaggiatori dall'Italia (sia per turismo che per affari). Prospettive di una maggiore partecipazione al settore finanziario Gli EAU si stanno sempre più attestando quale hub finanziario di livello mondiale. Occorrerebbe in prospettiva intensificare ulteriormente la presenza italiana nel paese anche in questo settore, sensibilizzando opportunamente gli ambienti bancari e finanziari nazionali. 3 LA RECENTE ASSEGNAZIONE DELL’ EXPO 2020 A DUBAI È DESTINATO AD AVERE UN ENORME IMPATTO SULLO SVILUPPO DELL’INTERO PAESE. 43 MILIARDI DI USD DESTINATI ALLE INFRASTRUTTURE, OSPITALITÀ E TURISMO IN VISTA DELL’EXPO. Alcuni Progetti (Fonte: Infomercatiesteri) 91 mld di USD per la realizzazione di Dubailand 37 mld di USD per l’Aviation City nell’Emirato di Al Ain 2,7 mld di USD per il mega-piano annunciato dal Presidente degli EAU, HH Sheikh Khalifa bin Zaywed Al Nahyan, che punta alla ricostruzione di 12.500 unità abitative realizzate prima del 1990. 4 Realizzazione di un nuovo insediamento urbano, denominato Sheikh Mohammed binRashid City, che includerà – fra l’altro - il più grande centro commerciale del mondo, un parco tematico ispirato agli Universal Studios e un parco più grande di Hyde Park a Londra. DOVE INVESTIRE Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Costruzioni Prodotti alimentari Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 5 PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE La domanda di gioielli risente dei gusti differenti dei numerosi espatriati provenienti da Asia, Africa e paesi arabi (oltre all’ area occidentale), residenti negli EAU; ulteriore caratteristica e' l'elevato livello del reddito pro capite della popolazione di nazionalità locale che la rende un acquirente potenzialmente interessante. L'esportatore che volesse intraprendere rapporti commerciali con partners EAU, deve tenere presente, però, che gli arabi tendono tradizionalmente ad essere fedeli ai fornitori che in passato hanno già riscosso la loro fiducia e di cui hanno già testato l'affidabilità; il contatto personale e’ perciò assai importante, e deve essere ripetuto periodicamente in occasione di eventi fieristici e similari. L'oro europeo a 18 k e' commercializzato esclusivamente presso i centri di primissima qualità e presso i negozi situati nei grandi alberghi; il suo prezzo risente del fatto che quasi sempre si tratta di design esclusivo o di grandi marche. Il mercato della vendita all'ingrosso e' ben strutturato, al contrario di quello al dettaglio che e' molto più frammentato. Pertanto un operatore italiano che vuole introdursi nel mercato degli Emirati troverà più facile e più conveniente entrare in contatto con un grossista perché questi conosce tutte le opportunità di affari e sarà in grado di capire qual è la domanda adatta al genere di prodotto offerto. Inoltre un grossista farà ordinativi di maggiore consistenza. 6 COSTRUZIONI In ripresa il settore delle costruzioni e dell'impiantistica che nel corso dei primi 9 mesi del 2012 ha visto un incremento pari al 26.6% attestandosi in valore assoluto a 201,5 milioni di euro. Sebbene alcune opere siano state accantonate, i progetti destinati a diventare realtà rappresentano ancora un’ampia maggioranza. Secondo una ricerca condotta dalla società di consulenza indipendente BNC, almeno il 70% del totale dei progetti registrati nell’area GCC sono in via d’esecuzione. La ripresa del settore e' rafforzata dalla continua presenza di aziende Italiane alla principale fiera di settore BIG 5, dove l'Italia continua negli anni a posizionarsi come primo paese partner in termini di metri quadri occupati e aziende partecipanti. Di fatto la posizione strategica del porto di Dubai, la presenza della zona franca, gli interessi asiatici, africani ed europei che si polarizzano sul territorio degli Emirati Arabi, sono alla base della selezione di questo mercato come meta primaria di promozione dei prodotti di tutto il mondo. 7 PRODOTTI ALIMENTARI Gli Emirati importano circa il 90% di prodotti alimentari, alimenti finiti e ingredienti. L’industria alimentare negli Emirati è in continua crescita, soprattutto alla luce della significativa espansione del settore del turismo e del gran numero di nuovi hotel e resort che hanno aperto negli Emirati Arabi. Basti pensare che negli EAU sono presenti oltre 400 alberghi. Il settore del turismo ha aumentato la domanda di prodotti alimentari importati. I prodotti italiani sono riconosciuti quali prodotti di alto livello qualitativo. Nel settore carne e prodotti animali, il prodotto italiano maggiormente importato negli Emirati e’ dato dai formaggi e latticini, che rappresentano meno del 1% del valore totale. Il sistema distributivo, tra cui la vendita all’ingrosso, negli Emirati è altamente avanzato grazie all’esistenza di strutture ben attrezzate. I più grossi punti vendita agiscono anche come importatori per certi prodotti che rivendono direttamente ad altri punti vendita in tutta la Federazione. In termini di quote di importazione, la fornitura italiana di kiwi e’ molto alta, rappresentando quasi il 42% del valore totale della specifica categoria del settore frutticolo. Altri prodotti che soddisfano la domanda degli Emirati sono le pesche (32%) e le susine (6%). La quota dei prodotti italiani importanti in questo settore rappresenta il 4%. Il principale prodotto alimentare finito italiano importato è rappresentato dalla pasta. 8 ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO (ANCHE IN PELLE E IN PELLICCIA) Un’azienda di moda intenzionata a lavorare a Dubai riscontra in linea di massima le stesse opportunità e difficoltà che si presentano per qualsiasi impresa di altri settori. I prodotti italiani, in modo particolare per la loro qualità, sono sempre la prima scelta per coloro in grado di acquistarli. Non e’ facile tuttavia, ad eccezione delle grandi marche, affermare un prodotto italiano solo per la sua qualità: data l’elevata presenza di prodotti di provenienza asiatica a prezzi contenuti, e visto che la valuta locale e’ da sempre agganciata al dollaro USA, gli importatori/grossisti mirano ai quantitativi, finendo per non essere interessati a sostenere i costi per affermare prodotti di nicchia. I consumatori pretendono comunque la possibilità di scelta tra il maggior numero di modelli possibile. Pertanto il design e' e sarà sempre più la chiave per conquistare quote di mercato negli Emirati. Gli acquirenti richiedono nuovi prodotti e nuove idee, in breve, continue novità. L’abbigliamento griffato ha un ottimo riscontro a Dubai, vero e proprio “tempio” dello shopping, rispetto agli altri Emirati. I prodotti delle più importanti firme vengono commercializzati dalle principali società presenti nei principali shopping mall di Dubai. Il prodotto della moda italiana, soprattutto quello firmato, costituisce ancora uno status symbol per chi lo indossa e, per i locali, un segno di distinzione. 9 ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA (ANCHE DA FONTI RINNOVABILI) Negli EAU si è registrato negli ultimi anni, grazie anche al forte sviluppo industriale, un incremento della domanda di energia elettrica (circa 5-6 % annuo) e si stima che, nei prossimi cinque anni, il fabbisogno sarà tale da richiedere addirittura il raddoppio dell’attuale capacità produttiva. L’Incremento della domanda di energia è dovuto non solo al forte sviluppo industriale e dei servizi, ma anche all’incremento costante della popolazione e del tenore di vita del Paese (notevole è il consumo legato agli impianti di condizionamento, con forti picchi stagionali nel periodo estivo). Essendo, peraltro, il Paese dotato di ingenti risorse naturali, quali petrolio e gas, il settore della produzione- distribuzione- trasmissione di energia elettrica, si è sviluppato e consolidato negli ultimi 15 anni in maniera direttamente consequenziale: il 97% degli impianti di produzione utilizzano i gas, il 90% della domanda è concentrata nei grandi centri urbani e industriali, la maggior parte degli impianti di produzione sono invece concentrati ad Abu Dhabi. Il Ministero dell’Energia ha in cantiere un intenso programma di sviluppo e ampliamento della capacità delle centrali esistenti: le grandi sfide dei prossimi anni sono però legate non solo all’incremento della capacità ed al conseguente potenziamento degli impianti, ma anche al potenziamento della rete di distribuzione, da rendere più efficiente e capillare, soprattutto negli Emirati nord orientali, nonché all’impiego futuro di fonti alternative (energia solare). Gli Emirati Arabi Uniti continuano a dimostrare il loro impegno nel promuovere e migliorare l'innovazione, la ricerca e la regolamentazione delle energie rinnovabili ed ambientali a livello globale. Lo sviluppo dell’industria delle tecnologie pulite (cleantech) e delle energie rinnovabili nei paesi del Golfo e’ assicurato, oltre che da un periodo di crescita sostenuta, anche dall’interesse sia del settore pubblico che di quello privato. Dal lato pubblico, esiste, infatti, un impegno in crescita per lo sviluppo sostenibile da parte dei governi di questi Paesi, che si riflette in obiettivi ambiziosi per incrementare la quota d’energia rinnovabile nel mix di generazione d’energia nazionale, come anche la creazione di sempre più favorevoli quadri normativi. 10 COSA VENDERE Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature: La composizione dell’export italiano torna ad essere quella tradizionale che caratterizza il tessuto imprenditoriale italiano. Il potenziale per le produzioni ed i servizi italiani sul mercato potrà nel medio termine beneficiare della presenza nel Paese di un elevato reddito pro-capite e di una ricchezza petrolifera che durerà almeno per i prossimi 100 anni. Di fatto gli Emirati Arabi Uniti hanno rappresentato una delle più dinamiche realtà dell’intera regione; Prodotti alimentari; Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia): Il mercato e’ in pieno sviluppo e I prodotti italiani, in modo particolare per la loro qualita’, sono sempre la prima scelta per coloro in grado di acquistarli. Non e’ facile tuttavia, ad eccezione delle grandi marche, affermare un prodotto italiano solo per la sua qualità: data l’elevata presenza di prodotti di provenienza asiatica a prezzi contenuti, gli importatori/grossisti mirano ai quantitativi, finendo per non essere interessati a sostenere I costi per affermare prodotti di nicchia. Le firme italiane sono presenti in Dubai all’interno dei numerosi centri commerciali che si trovano in città. Se la produzione di abbigliamento dovesse sopravvivere nella regione, gli E.A.U. potrebbero diventare una buona scelta per quanto riguarda la creazione di uffici e magazzini delle principali firme nell’export dell’abbigliamento. 11 Mobili: Collegato al settore delle costruzioni vi è quello dell’arredamento e dei mobili. La continua costruzione di nuove abitazioni ed uffici, la crescita nel livello medio del salario, la disponibilità a titolo gratuito di abitazioni per i cittadini di nazionalità emiratina, hanno determinato una crescita progressiva della domanda di mobili. I mobili italiani continuano ad avere un grande apprezzamento tra i consumatori e gli importatori locali: il prodotto italiano, infatti, gode di largo prestigio in tutto il Paese e gli esportatori italiani possono e devono guardare al mercato degli Emirati sempre più come un trampolino di lancio per la penetrazione commerciale in altri mercati del Golfo, del Medio Oriente e del Sub Continente; Costruzioni: Sebbene alcune opere siano state accantonate, i progetti destinati a diventare realtà rappresentano ancora un’ampia maggioranza. Secondo una ricerca condotta dalla società di consulenza indipendente BNC, almeno il 70% del totale dei progetti registrati nell’area GCC sono in via d’esecuzione. La ripresa del settore e' rafforzata dalla continua presenza di aziende Italiane alla principale fiera di settore BIG 5, dove l'Italia continua negli anni a posizionarsi come primo paese partner in termini di metri quadri occupati e aziende partecipanti. Di fatto la posizione strategica del porto di Dubai, la presenza della zona franca, gli interessi asiatici, africani ed europei che si polarizzano sul territorio degli Emirati Arabi, sono alla base della selezione di questo mercato come meta primaria di promozione dei prodotti di tutto il mondo. 12 INDICATORI MACROECONOMICI Indicatore PIL Nominale (mln €) 2010 2011 2012 2013 283 338 392 454 Variazione del PIL reale (%) 1 4 3 3 Popolazione (mln) 6 7 7 7 PIL pro-capite a parità di potere d'acquisto ($) 54 55 54 54 Disoccupazione (%) 4,9 4 5 5 Debito pubblico (% PIL) 53 45 40 34 0 0 1 2 -1 9 9 4 Inflazione (%) Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) Fonte: Valori PIL espressi in Dollari. Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. 13 DISPONIBILITA’ MATERIE PRIME Il Governo di Abu Dhabi ha recentemente avviato un programma per il recupero e lo sfruttamento di granulati di zolfo dalle attività estrattive di gas e petrolio, da destinare poi all'esportazione. In tale ambito, sono già stati avviati progetti per l'installazione di impianti industriali di recupero zolfo presso i campi estrattivi di Habsan e Al Hosn (al centro del Paese), che saranno poi collegati con i terminali marittimi d'imbarco sulla costa emiratina tramite 180 Km. di linea ferroviaria, la cui realizzazione è già stato affidata ad un consorzio guidato dall'italiana Saipem insieme alla Tecnimont. 14 RISCHI POLITICI Vicinanza geografica all’Iran Un'eventuale involuzione delle tensioni tra l'Iran e la comunita’ internazionale, specie in relazione al programma nucleare, potrebbe avere ripercussioni sugli EAU, anche per il tramite di una chiusura dello Stretto di Hormuz con conseguente interruzione dei traffici marittimi. Uno scenario quest’ultimo che gli E.A.U. hanno però già scongiurato grazie all’inaugurazione dell’oleodotto Habshan-Fujairah che, collegando Golfo Persico e Oceano Indiano, permette di trasportare direttamente il greggio via terra verso i terminali di esportazione. Instabilità interna Negli ultimi mesi si sono intensificate alcune attivita' preventive e repressive finalizzate a contenere i rischi legati alle attivita' di cellule fondamentaliste o di gruppi vicini alla Fratellanza Musulmana. Tali fenomeni pur non rappresentando in questa specifica fase una minaccia per la sicurezza del Paese potrebbero in futuro costituire un punto di debolezza per la stabilita' del Paese. 15 RISCHI ECONOMICI Rischio sovrano A livello di Governo federale il rischio sovrano non si presenta come un elemento di particolare allarme. A livello locale a fronte di una maggiore solidità dell'Emirato di Abu Dhabi, sarà tuttavia opportuno monitorare la situazione del debito pubblico di Dubai. Quest'ultimo Emirato, seppur in forte ripresa economica a seguito della crisi del 2008 non ha ridotto in questi ultimi anni la propria esposizione che resta superiore al 100% del PIL e non e' ancora riuscito ad ottenere accordi di rinegoziazione del debito con tutti i creditori istituzionali. Rischio immobiliare I dati pubblicati dal governo di Dubai mostrano segnali di stabilizzazione e in alcuni casi di ripresa del mercato del real estate nella prima metà del 2012. In ripresa sono soprattutto gli immobili di prestigio e gli spazi commerciali in cui convergono i capitali provenienti dal Pakistan, Iran, siria ed Egitt in cerca di rifugio rispettivamente dalla svalutazione della rupia e dalle sanzioni internazionali. Le prospettive del real estate sono incoraggianti e favorite da una stabilità politica e dal regime di cambio agganciato al dollaro, che pone il settore al riparo dalla crisi dell’eurozona 16 RISCHI OPERATIVI Contesto generale Non sussistono difficoltà di fondo per operare negli Emirati, sia in caso di presenza stabile in loco, sia in caso di collaborazioni temporanee. Tuttavia e' sempre bene tener presente che gli EAU per quanto abbiano adottato modelli di vita vicini a quelli occidentali rimangono un Paese di cultura araba e di religione islamica. E' dunque opportuno che i comportamenti siano adeguati e rispettosi dei valori locali: nella vita sociale, così come nei rapporti di affari. La controparte locale E' importante ricordare che l'attività di distribuzione e' ricompresa fra quelle che caratterizzano l'operato di un agente; di conseguenza, affidare ad una controparte locale, attraverso contratto, l'incarico di distributore, equivale ad affidargli l'incarico di agente esclusivo. E' sempre bene effettuare una verifica sull'affidabilità e solvibilità della controparte e utilizzare lo strumento della lettera di credito. La costituzione di una società La società a responsabilità limitata e' una opzione per le attività commerciali con un livello cospicuo di fatturato e/o un raggio operativo ampio, potendosi avvantaggiare di quanto gli E.A.U. possono offrire in termini di infrastrutture, servizi e contatti come principale centro commerciale dell'area del Golfo Arabico. Tuttavia la maggioranza della società,51%,deve essere detenuto da persone fisiche o giuridiche locali. 17 RAPPORTI CON L’ITALIA La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da oltre 300 società tra unità con propria filiale e molte altre che operano tramite agenti locali. Il potenziale per le produzioni ed i servizi italiani sul mercato potrà nel medio termine beneficiare della presenza nel Paese di un elevato reddito pro-capite e di una ricchezza petrolifera che durerà almeno per i prossimi 100 anni. Di fatto gli Emirati Arabi Uniti hanno rappresentato una delle più dinamiche realtà dell’intera regione. Il mantenimento di un’adeguata porzione di mercato richiede tuttavia azioni promozionali mirate contro una concorrenza sempre più competitiva, che identifica negli Emirati un mercato privilegiato, ed un mirato coordinamento delle imprese (in particolare piccole e medie) italiane anche “a valle”, oltre che “a monte” (ad esempio attraverso la formazione di consorzi), al fine di presentare offerte mirate per meglio sfruttare, attraverso un approccio selettivo volto ad evidenziare l’unicità’ e la differenziazione del prodotto italiano, le opportunità offerte dai grandi progetti di sviluppo, in particolare nei settori infrastrutture e costruzioni. 18 EXPORT ITALIANO Gli EAU si confermano il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane in Medio Oriente e Nord Africa. L’ export italiano in valori assoluti è passato da 3.75 miliardi di euro nel 2009 a 3,68 miliardi nel 2010. Si nota una stabilizzazione dell’export italiano dopo il calo del 40% dovuto alla crisi della fine del 2008. Nel 2011, l’export italiano è aumentato del 28.5% rispetto all'anno precedente, e le importazioni dall’Italia hanno registrato un aumento del 91.2% Le principali voci dell’export italiano sono rappresentate da macchinari e gioielleria. Da notare che 2/3 delle importazioni negli EAU hanno come destinazione finale l’area del Golfo ed del subcontinente indiano. 19 PRESENZA ITALIANA 20 21 Gli EAU non possiedono un’industria manifatturiera nel settore automobilistico, tuttavia, l’elevato reddito contribuisce alla creazione di un mercato di nicchia per la vendita di autoveicoli importati e per la riesportazione degli stessi nei Paesi limitrofi. Inoltre, il settore della distribuzione di parti e componenti auto e’ in espansione e riesce a coprire il mercato locale e quello regionale. Tra il 2001 e il 2006 il numero degli autoveicoli in circolazione è aumentato del 650%. Il mercato degli EAU per le parti di ricambio e’ valutato intorno a USD 2,3 miliardi ogni anno, mentre per la regione del Golfo si attesta intorno a USD 5 miliardi. Inoltre, l’aumento della durata degli autoveicoli importati a 10 anni contribuisce alla crescita del settore, assieme ad altri fattori che obbligano o fanno propendere all’uso delle automobili, come le condizioni climatiche proibitive per gran parte dell’anno, il basso costo del carburante e la mancanza di trasporti pubblici significativi. Le principali esportazioni di parti di ricambio con destinazione Dubai provengono da Giappone (USD 544 milioni), Cina (USD 517 milioni), Germania (USD 408 milioni), USA (USD 197 milioni) e Italia (USD 175 milioni). 22 23 La crisi che ha investito i mercati internazionali non ha risparmiato gli Emirati Arabi Uniti. Tuttavia, dopo alcuni anni difficili il Paese ha ripreso a guardare avanti. La vera domanda è per ora concentrata sul mercato egli affitti e sulla richiesta che arriva dalle tante famiglie che stanno cambiando casa per approfittare dei prezzi relativamente bassi. Uno degli effetti positivi della crisi è proprio il fatto che il crollo dei prezzi ha generato, soprattutto a Dubai, un riassestamento del mercato su parametri più stabili e "normali", dopo anni in cui i prezzi sono cresciuti fuori di ogni logica di mercato. Negli scorsi anni si è assistito ad una maggiore stabilizzazione del mercato. Nel frattempo i real state developer sono impegnate ad ultimare i progetti già avviati. Si sta dunque puntando su una politica di consolidamento e di visione sul lungo periodo e l’attenzione è spostata sul completamento d’importanti opere infrastrutturali. 24 LE IMPRESE ITALIANE Sebbene il periodo di crisi ed un calo delle esportazioni, le imprese italiane stanno giocando un ruolo significativo nel settore delle costruzioni degli EAU, riuscendo ad ottenere commesse importanti, pur operando in un contesto molto competitivo. Fra le aziende di cui si ha notizia ed attive nel settore, figura Impregilo. Nel settore infrastrutturale troviamo Salini e Todini. Altre aziende che possiamo trovare nel territorio sono Rizzani De Eccher, Pool Engineering e Pizzarotti. 25 26 Negli Emirati Arabi Uniti il mercato del settore calzature e pelletteria sta crescendo proporzionalmente all’aumento del potere d’acquisto dei consumatori e del mercato turistico. La rapida crescita economica e il nuovo benessere del Paese sono ben riscontrabili nell’incessante ricerca da parte dei consumatori di beni di lusso. I marchi più conosciuti sono entrati a far parte dello stile di vita emiratino e ciò ha portato gli EAU a diventare la principale destinazione per lo shopping internazionale ed il turismo di lusso. La costante crescita demografica e i guadagni esentasse hanno determinato un forte aumento della domanda di aree destinate ai servizi al dettaglio. Gli Emirati Arabi Uniti sono considerati la “stella nascente” nel mondo del turismo e si prevede che nei prossimi cinque anni diventerà una delle principali mete turistiche. Anche il settore immobiliare che attrae sempre più turisti contribuirà ad una forte crescita nel settore delle vendite al dettaglio. Ed infine va ricordato che gli EAU sono stati eletti come miglio Paese per lo shopping di marca e di alta qualità. 27 ESPORTAZIONI DI CALZATURE Tipologia di scarpe 2009 2010 Variazione Calzature con tomaio in pelle/cuoio 56.33 9 55.01 2 -2.36% Calzature con tomaio in sintetico 1.645 1.461 -11.19% Pantofole 0.495 0.267 -46.06% Calzature con tomaio in gomma 0.102 0.362 254.90% Calzature con tomaio in altro materiale 3.322 3.732 12.34% Totale 61.90 3 60.83 4 -1.73% (valore in milioni di EUR) Fonte: elaborazioni ANCI su dati ISTAT 28 EXPORT ITALIANO Valori 2010 2010 2011 gen - apr gen - apr Esportazioni 60.854 22.115 26.024 Importazioni 271 116 82 Saldo 60.584 21.999 25.942 Saldo normalizzato (%) 99,1 99,0 99,4 Variazioni sull'anno precedente Esportazioni -1,5 -20,8 17,7 Importazioni -58,5 -29,4 -29,3 Saldi (variazioni assolute) -559 -5.750 3.944 Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT 29 INDICE Perché Emirati Arabi Uniti Pag. 3 Rapporti con l’Italia Pag. 18 EXPO 2020 a Dubai Pag. 4 Export italiano Pag. 19 Dove investire Pag. 5 Presenza italiana Pag. 20 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Pag. 6 Settore automotive Pag. 21 Costruzioni Pag. 7 Settore costruzioni Pag. 23 Prodotti alimentari Pag. 8 Le imprese italiane Pag. 25 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) Pag. 9 Settore calzature e pelletteria Pag. 26 Esportazioni di calzature Pag. 28 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Pag. 10 Export italiano Pag. 29 Cosa vendere Pag. 11 Indicatori macroeconomici Pag. 13 Disponibilità materie prime Pag. 14 Rischi politici Pag. 15 Rischi economici Pag. 16 Rischi operativi Pag. 17 30 Fonte ricerca informazioni: Infomercatiesteri e ICE A CURA DI Export Business S.r.l. Via Strà 105 – 37042 Caldiero VR Tel: 045 6152474 Fax: 045 6170670 [email protected] Web: www.exportbusiness.it
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