Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 Sommar io Sommario IMPEGNO PER UNA VITA MIGLIORE Periodico d’informazione della Federazione Malattie Rare Infantili Anno XI - n. 3 Anno 2008 Registrato presso il Tribunale di Torino, n. 5167 del 12 giugno 1998 Editoriale pag. 2 Un residence e un centro di attività per i giovani affetti da una malattia rara: pag. 5 Inofrmazioni da Sanità News pag. 7 Direzione e Redazione: Via Susa 37 - 10138 Torino [email protected] Da Eurordis pag. 8 La voce delle associazioni pag. 8 Direttore Responsabile: Maria Antonietta Ricci Redazione: Prof. Alberto Musso Donatella Garitta, Vincenzo Vitagliano Promuovere la ricerca scientifica: uno degli scopi dell’Associazione italiana Niemann-Pick pag. 13 Aiutare gli altri per aiutare se stessi pag. 16 Impaginazione: Associazione Culturale Carta e Penna Via Susa, 37 - 10138 Torino Tel.: 011.434.68.13 www.cartaepenna.it [email protected] Scartabellando pag. 17 Le Ricette di Elena pag. 20 Giochi pag. 21 L’isola dei desideri pag. 24 Stampa: AGV - Torino G L I A M IC I D I V A L E N T IN A (A tassia T e lea ng iectasia o S ind rom e di L ou is-B ar ) V ia C .L.N . 42/a - 1 00 95 G rug liasco (T O ) T el. fax: 0 11 41 529 20 www.atassia-teleangiectasia.it - gliam ici@ atav.191.it F E D E R A Z IO N E M A L A T T IE R A R E C .so G alileo G a lile i, 3 8 - 101 26 T orin o T e l. 0 1 1 6 1 60 02 - F a x: 0 11 6 78 70 52 w w w .m alattie-rare .org - info @ m alattie-ra re .org A ssociazion e Italia na N iem an n P ick - O N LU S V ia C a fasse , 2 8 1 0 074 - LA N Z O T .S E - T O T e l. 0 1 23 .2899 5 - F a x 01 23.3 20 149 info @ nie m annp ick.org - w w w .nie m a nnpick.org A N F A ssociazio ne naziona le N eu roF ibrom ato si S e de de l P ie m o nte : S ig. M o stacci T el - fax: 0 11 41 1 3 6 43 w w w .neu ro fibro m a tosi.o rg A N IP I - P o rtato ri P ato log ia Ip ofisarie D ott. W a lte r Z a ccagn in i C .so M a tteo tti 2 3 - T orino C ell.: 3 35 33 0 0 87 an ip i.p ie m on te @ virgilio.it A P A D E S T - S ind rom e di T u rner S ig .ra M arta G iu nti - V ia S elva g gio, 1 88 1 00 94 - G ia ven o (T O ) T el.: 01 1 9 339 8 73- m artagiu nti@ tin .it A rfS A G - F am ig lie A dren og en ita le P iem o n te S ig.ra D o m enica P a lerm o p resso O sped ale R e g in a M a rghe rita T el. 01 1 3 13 53 45 a rfsagp@ libero.it F ed erazione A ssociazioni S o gg etti P rade r-W illi P re side nte S ig .ra M aria A nton ie tta R icci O spe da le B a m b in G esù d i R om a T el.: 3 38 68 90 1 87 w w w .p ra derw illi.it - pra de rw illi@ p rad erw illi.it E A M A S E uro p ea n A ssociatio n F rie nds of M cC une A lbrigh t S ynd rom e V ia B org ovecchio 25 - 10 04 1 C arig nan o (T O ) T el.-fax: 01 1 9 6 9 7 2 58 in fo@ ea m a s.n et M E T A - A ssociaz io ne M alattie M eta bo lich e E re ditarie O IR M C lin ica P e diatrica T el.: 0 11 31 3 53 63 m a rco .spa da@ un ito .it 1 Impegno per una vita migliore EDITORIALE PROF. ALBERTO MUSSO indisponibilità a cambiare parere o almeno a provare, e arroganza (ma sappiamo noi cosa si deve fare….), la tipica arroganza dell’ignorante che è l’atteggiamento più difficile da combattere. Far accettare dalla società e dalla scuola non solo a parole ma con i fatti i comportamenti quotidiani e la apertura mentale i bambini con disabilità: questa potrebbe essere la vera sfida dei prossimi anni. Trovate allegata una petizione che una mamma indirizza al ministro della Pubblica Istruzione Gelmini in cui non solo denuncia le difficoltà incontrate ma fa una proposta operativa e pratica che non costa nulla allo stato se non un po’ di buona volontà da parte dei vertici del provveditorato agli studi. Infatti con il progettato ritorno al maestro unico nelle elementari un certo numero di maestri e maestre in ruolo si troveranno libere, e potrebbero essere utilizzate per fornire un sostegno organico ai bambini con difficoltà di apprendimento o di comportamento. E’ quel sostegno che spesso fa la differenza fra il successo (nella scuola e nella vita) ed il fallimento. Se siete d’accordo con la petizione, firmatela in calce indicando il vostro nome, cognome e numero dalla carta di identità, e inviatela per posta alla redazione di questo notiziario. Primo numero di autunno, rientro a scuola, ripresa dell’attività lavorativa al 100% (per chi ha fatto le ferie), sempre gli stessi problemi… A gennaio nell’ambito del congresso ormai tradizionale sulla patologia immune e le malattie orfane (le nostre malattie rare) organizziamo un forum delle associazioni piemontesi. L’argomento sarà più o meno sulle nuove frontiere delle associazioni. Cominciate a mettere in agenda questo appuntamento. Da quando infatti abbiamo iniziato questo percorso molte cose sono cambiate. Rispetto a 10 anni fa l’assistenza sanitaria per i malati rari è migliorata moltissimo. La normativa nazionale e regionale consente di ottenere la maggior parte dei farmaci per i nostri malati attraverso il Sistema sanitario. A livello di strutture e di medici vi è molta più conoscenza e consapevolezza dei problemi. La normativa può essere interpretata largamente a nostro favore. Certo non bisogna fermarsi, molto è ancora da fare e bisogna vigilare per incrementare la qualità dell’assistenza, ma dal punto sanitario l’ottimismo è legittimo. Dove invece le cose sono poco o nulla cambiate è a livello sociale e soprattutto scolastico. Sto seguendo adesso il caso di una bambina di 5 anni con un modestissimo ritardo, che adeguatamente stimolata e sostenuta può benissimo essere inserita nella classe che le compete per età. La mia opinione è condivisa sia dalla neuropsichiatra che la ha in cura sia dalla fisioterapista. Ebbene tutti e tre ci stiamo scontrando con l’opposizione delle due maestre di asilo che non vogliono accettarla nell’ultima classe in quanto secondo loro non servirebbe, non è in grado, rallenta tutti etc. Ho incontrato in queste maestre prevenzione, Due note veloci: 1) Chiedendo conferma ovviamente al vostro medico di riferimento, quest’anno è particolarmente importante fare il vaccini anti influenza, non solo per i nostri bambini ma anche per tutti i conviventi, onde ridurre il rischio di contagio. 2) Perché solo in Piemonte ed in Lazio il vaccino contro la meningite deve essere integralmente pagato dalle famiglie? 2 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 Tagliare o fotocopia e restituire a Carta e Penna - Via Susa, 37 - 10138 Torino per l’inoltro al Ministro. EGREGIO MINISTRO DELL’ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA Onorevole Mariastella GELMINI Quando le insegnanti mi dicevano “Gioele oggi è stata tranquilla” cosa volevano dire? È stata forse seduta a guardare il nulla tutto il tempo mentre i suoi coetanei imparavano cose nuove? Io non voglio solo una figlia serena e ben accolta a scuola, ma pretendo una figlia che possa seguire delle lezioni. La Costituzione Italiana dice che l’istruzione è un diritto per tutti, ma i nostri figli al momento ne sono esclusi e non sono tutelati. Esistono 7.000 malattie rare, quindi i tipi di disabilità sono molto vari, e quindi sono consapevole che un insegnante non possa essere al corrente di ogni patologia. Ed è per questo che è assurdo che le insegnanti di sostegno vengano assunte dalla graduatoria generale e che ogni anno cambino. Ci vogliono mesi per comprendere almeno in parte i nostri figli, mesi per capire come agire, mesi di colloqui con i terapisti e con i genitori e poi cambia l’insegnante e si riparte da zero. I nostri figli, oltre a non imparare nulla, hanno l’enorme disagio di non avere una figura di riferimento stabile e ciò può comportare gravi disturbi comportamentali e di salute. Egregio sig. ministro, penso che sia il momento di fare un grande cambiamento per valorizzare quei bambini italiani che tanto possono dare se gli si da almeno un’opportunità! Basterebbe una legge che permetta di stilare una graduatoria speciale e nel momento in cui l’insegnante scelto inizia un percorso scolastico con un bambino diversamente abile, possa proseguirlo per l’intero ciclo, in modo da poter garantire la continuità, tutelando in tal senso il minore. E’ un piccolo cambiamento della normativa a costo zero ma che può dare soddisfacenti risultati. Non consideriamo i nostri figli come un peso per la società, ma come una grande risorsa per il nostro paese, solo così ci potrà essere vera integrazione, vera istruzione e vera crescita morale e spirituale per un popolo. Sono la mamma di una bambina diversamente abile di 10 anni non verbalizzata. Da 6 anni utilizzo con mia figlia la CAA (Comiunicazione Aumentativa Alternativa). Questo sistema, molto efficace per comunicare, comporta alla famiglia ed agli operatori un lavoro non indifferente. Io ho iniziato con 4 oggetti semplici che Gioele (mia figlia) riconosceva e collegava a determinate azioni (es.: spugna=bagnetto, bicchiere=bere…). Da questo primo passo, con costanza, perseveranza e fatica siamo passati alle fotografie e dopo 3 anni ai simboli PCS (Pictur Communication Symbols). Ora Gioele comunica con ogni persona attraverso un quaderno con 230 simboli PCS. Gioele frequenta la 4a elementare ed abbiamo applicato i simboli PCS ad ogni materia, traducendo ogni lezione con queste piccole immagini. Mia figlia è in grado di seguire un piano di studi adeguato alle sue capacità cognitive grazie alla letto-scrittura. Le traduzioni sono fatte in collaborazione con l’insegnante di sostegno e l’educatrice, che si sono “messe in gioco” ed hanno imparato da noi questo metodo. Ma non è sempre così! Lo scorso anno scolastico abbiamo visto passare diverse supplenti che NON sapevano neppure approcciarsi ad un disabile; figuriamoci se conoscevano la CAA! Alcune, visto il troppo lavoro sono scappate, accettando altri incarichi, così, ogni volta, mi ritrovavo a rispiegare all’insegnante di turno la CAA e la sua applicazione. Pochi insegnanti hanno seguito un corso sulla CAA, eppure di bambini e ragazzi con ritardo mentale non verbalizzati ce ne sono molti. Cosa fanno a scuola se non hanno un sistema strutturato per comunicare e non sono in grado di leggere e scrivere? Qual è la loro qualità di vita se non possono esprimere MAI le loro esigenze, preferenze ed emozioni? La scuola non deve solo integrare i nostri figli, ma deve fornire loro un’istruzione! Distinti saluti Voccia Susanna 3 Impegno per una vita migliore La / Il sottoscritto ___________________________________________________________________________________ residente a ___________________________________________________________________________________ Carta d’identità n. ___________________________ rilasciata dal Sindaco del Comune di ___________________________ con scadenza ______________________________ aderisce alla petizione promossa dalla sig.ra Susanna Voccia. Data ______________________ Firma ______________________________ 4 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 UN RESIDENCE E UN CENTRO DI ATTIVITÀ PER I GIOVANI AFFETTI DA UNA MALATTIA RARA: LA DANIMARCA APRE LA STRADA (07-08) di Paloma Tejada - tradotto da Roberta Ruotolo ‘La malattia può renderli molto ansiosi e frustrati, specialmente se sono confusi o non sanno cosa stia accadendo loro. Per questo, è importante prevedere sempre cosa accadrà durante il giorno e programmare un piano di attività di routine che i residenti possano seguire,’ spiega la signora Juul-Pedersen. ‘Le istruzioni relative a queste attività, come, ad esempio, fare un bagno o le pulizie domestiche, vengono messe per iscritto e i residenti possono seguirle nell’arco della giornata.’ Come parte di questo sforzo di adattare il programma alle particolarità della malattia, gli assistenti sociali ricevono una formazione speciale e aderiscono ai seguenti valori: ‘essere prevedibili, chiari, affidabili, trattare tutti con dignità’. Lo staff partecipa a degli incontri settimanali di 3 ore per discutere di ciascun residente e programmare le attività per la settimana successiva. Il residence e il centro di attività sono finanziati con la pensione di invalidità che ciascun residente riceve dallo Stato, mentre il comune provvede al pagamento degli stipendi dello staff e alle spese di gestione del ‘Granbakken Living- and Activity Centre’. I residenti hanno diritto ad una pensione che è abbastanza consistente da coprire le spese di affitto, trasporto, cibo ed altre necessità. Sfortunatamente questo non è possibile nella maggior parte degli altri Paesi europei dove il sostegno per l’invalidità è inferiore o addirittura inesistente. A questo proposito, è interessante confrontare il modello danese con altre idee su come trattare i giovani che hanno bisogni particolari. “Nel Regno Unito la cosa è differente,” sostiene John Dart di DEBRA Europe “la maggior parte dei servizi sociali nel Regno Unito non è favorevole alla creazione di comunità ristrette. Si ritiene importante che le persone con disabilità mantengano contatti con il mondo esterno e si preferiscono sistemazioni in case e strade comuni, pertanto vi è una certa resistenza a finanziare la costruzione di residence come Grankoglen.” Karin Juul-Pedersen opera in questo settore da 25 anni ed è convinto che creare una comunità di persone con la stessa malattia, che vivono insieme, sia il modo migliore per rompere l’isolamento e migliorare i rapporti sociali. Ciononostante, Juul-Pedersen sa perfettamente che questo non è possibile ovunque. Ammette, inoltre, che non è stata trovata una risposta al problema dell’età e dell’invalidità. Per il momento il programma è indirizzato solo ai giovani tra i 18 e i 26 anni e non agli adulti più anziani. In ogni caso, è chiaro che le malattie rare necessitano di cure adeguate e che la gestione clinica della malattia ha una notevole importanza, come mostrato da uno studio comparativo sull’obesità e la crescita in 150 famiglie colpite da PWS vedi abstract su PubMed del Journal of Intellectual Disability Research; 426-436 ; 20 febbraio Come è possibile sostenere le persone adulte che vivono con una malattia rara ed invalidante? Una risposta a questa domanda si può trovare nel residence e nel centro di attività ‘Grankoglen’ per i giovani colpiti dalla sindrome di Prader-Willi ed altre persone con bisogni particolari. La sindrome di Prader-Willi (PWS) è un difetto dello sviluppo neurologico associato ad obesità, ritardo di crescita e moderato difetto di apprendimento. Grankoglen si trova nella regione Midtjylland in Danimarca ed è l’unico del suo genere in questo Paese. Il residence è stato costruito nel 2003 ed è il risultato delle esperienze raccolte da un’equipe che ha lavorato a questo progetto dal 1999, insieme alle persone adulte colpite da PWS. Il residence è formato da 8 appartamenti, costruiti apposta per questo tipo di persone, dove attualmente vivono tutto l’anno 11 giovani affetti da PWS. Il residence e il centro di attività sono parte di un complesso più ampio di costruzioni che ospita circa altri 40 disabili. Il residence per la PWS è stato designato specificatamente per trattare i sintomi della malattia e provvedere ai bisogni specifici dei malati. Ad esempio, i servizi di acqua e riscaldamento sono centralizzati, in modo da evitare che i residenti si preoccupino della loro gestione. La sala da pranzo è in comune e i pasti giornalieri vengono preparati ed organizzati da un direttore del catering. A disposizione dei residenti vi è anche una palestra da utilizzare quotidianamente per gli esercizi. Si tratta di servizi molto importanti per i malati di PWS, considerando che la malattia è caratterizzata da un appetito insaziabile ed incontrollato, talvolta accompagnato da comportamento ostinato ed inflessibile, nonché da difficoltà di apprendimento e memoria a breve termine. ‘Non è soltanto la sindrome, ma l’intero essere umano con i suoi bisogni che cerchiamo di aiutare,’ spiega Karin Juul-Pedersen, direttore del residence. ‘Controlliamo la quantità di cibo ingerito, poiché la maggior parte dei residenti soffre di obesità patologica e gravi disturbi dell’appetito, ma cerchiamo anche di ricordare che questi giovani hanno bisogno di socializzare e divertirsi come tutti i loro coetanei.’ Per questo motivo ci sono 13 assistenti sociali a tempo pieno che lavorano nel residence e nel centro di attività, aiutando i malati di PWS a socializzare, controllando che svolgano esercizi fisici e terapie mediche, aiutandoli a gestire le proprie finanze ed altre particolari esigenze quotidiane. Inoltre, sono state preparate delle linee guida individuali per ciascun residente, in stretta collaborazione con uno psichiatra e un nutrizionista, in modo tale che ciascun assistente sia in grado di gestire ogni paziente conoscendo i comportamenti e le reazioni abituali di ognuno di loro. Le linee guida sono state anche discusse con esperti del centro per le malattie rare dell’ospedale universitario di Aarhus. 5 Impegno per una vita migliore 2008. Lo studio, che è stato finanziato dall’associazione Prader-Willi Francia, mostra come, a causa della mancanza di una gestione clinica, gli adulti francesi affetti da PWS abbiano un grado di obesità maggiore rispetto ad altri adulti con PWS nel Regno Unito e negli Stati Uniti. La gestione clinica può essere più facile in contesti idonei come il residence Grankoglen, ma è importante ricordare che ci sono altri modelli, che sono altrettanto esemplari e che non implicano la vita in comunità così ristrette. Questo è il caso dell’equipe di Spielmeyer-Vogt per la malattia di Batten in Danimarca. Questa équipe che è composta da 7 persone: un medico, uno psicologo, 2 insegnanti, 2 rappresentanti dei genitori e un assistente sociale che funge anche da coordinatore, offre sostegno personalizzato a 28 famiglie colpite dalla malattia di Batten in Danimarca. Questi due esempi hanno in comune il fatto di essere incentrati sul paziente e non sulla malattia e riconoscono che per molte di queste malattie non esiste cura, pertanto la dimensione sociale della qualità della vita è tanto importante quanto la ricerca di un trattamento medico appropriato. ... le vacanze per noi sono finite ma il nostro amico Pinguino continua a godersi sole e mare... Armati di colori e matite e completa il disegno. 6 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 INFORMAZIONI DA SANITÀ NEWS PFIZER RIPRENDE LA PRODUZIONE DI UN FARMACO PER UN SOLO PAZIENTE IL MINISTRO SACCONI DETTA LE PRIORITÀ DEL SSN Si tratta di un bambino sardo affetto da una malattia rara: sarà nuovamente disponibile in farmacia a partire dal 1 ottobre il farmaco OHB12, a base di vitamina B12 semplice, idrossocobolamina, necessario a mantenere in vita il piccolo Stefano, il bimbo sardo di 3 anni malato di aciduria metilmalonica con omocistinuria. L’azienda farmaceutica Pfizer, che in precedenza aveva interrotto la produzione del medicinale intende in questo modo rispettare l’impegno preso nei confronti dei genitori del piccolo affetto dalla grave malattia rara. L’azienda farmaceutica, una volta venuta a conoscenza che la somministrazione della terapia equivalente era insostenibile per il piccolo, per i dosaggi e le modalita’ di somministrazione, ha immediatamente spedito 140 confezioni di OHB12 al medico curante del bambino, garantendo la scorta necessaria fino a settembre. L’azienda ha inoltre accolto l’appello dei genitori del bambino, sentendosi in dovere di riprendere la produzione del farmaco che si e’ rivelato inaspettatamente fondamentale per Stefano. L’audizione in commissione sanità del Senato “Il rigoroso controllo della spesa sanitaria, soprattutto in vista del federalismo fiscale” così come “la necessità di superare la lacerazione tra Nord e Sud”, di “garantire le buone pratiche” a tutto il paese, e di avere come benchmark livelli essenziali di assistenza (Lea) ottimali, rende “necessaria” una cabina nazionale di regia, in accordo con le regioni”. E’ quanto ha dichiarato ieri il Ministro Sacconi durante l’audizione tenutasi in commissione sanità del Senato, per presentare le linee programmatiche del ministero in materia sanitaria. Una “robusta” cabina di regia Stato-Regioni “che si avvalga di strumenti ed esperti per il monitoraggio in tempo reale della qualità dei servizi e dell’analisi dei bisogni con riferimento ai livelli essenziali di assistenza, ma che si occupi anche di un monitoraggio costante dell’andamento della spesa”. Per le Regioni che sono alle prese con i Piani di rientro dal deficit, Sacconi ha chiarito che le verifiche sono ancora in corso ma e’ chiaro che la spesa sanitaria acquista una rilevanza sempre più particolare in vista del federalismo fiscale, a suo parere “ineludibile”. Oggi il deficit del servizio sanitario nazionale e’ a quota 3,2 miliardi a fronte di 102 miliardi di spesa nel 2007 per il Servizio sanitario nazionale. Prende intanto forma l’organizzazione di governo dopo la rivoluzione che ha riguardato il ministero della salute, ora sotto la cappa del Welfare insieme a Lavoro e Politiche sociali. Per quanto riguarda la struttura dell’esecutivo, le deleghe per i sottosegretari al Welfare con competenze sanitarie sono già sul tavolo della Corte dei conti per la registrazione e sono state già firmate da Sacconi. Al sottosegretario Ferruccio Fazio, ha spiegato Sacconi, andranno le deleghe per la programmazione sanitaria, la ricerca e le politiche della salute. A Francesca Martini andranno infine le deleghe per il rapporto con le Regioni ed il Fondo sanitario nazionale. Infine, al sottosegretario Eugenia Roccella saranno affidate le deleghe per i temi cosiddetti eticamente sensibili. Nel corso della sua audizione in commissione Sanita’ del Senato, Sacconi e’ intervenuto anche sui temi che dividono le coscienze in commissione Sanità del Senato, Sacconi e’ intervenuto anche sui temi che dividono le coscienze e che sono spesso al centro anche del dibattito politico. Sull’aborto, in particolare, il ministro del Welfare ha sottolineato come prima di parlare di modifiche della 194 e’ bene applicare appieno quella legge in tutte le sue parti. Mentre per quanto riguarda la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, Sacconi ha anticipato che e’ in corso una “rigorosa verifica” per valutare la congruità legislativa delle nuove linee guida varate dall’ex ministro della salute Livia Turco per l’applicazione delle norme sulla pma. Una verifica che, secondo Sacconi “non potrà che condurre ad un intervento correttivo”. L’audi- UN FARMACO PER RIDURRE I DANNI PROVOCATI DALL’OBESITÀ Il rimonabant è da poco disponibile in Italia in fascia C L’obesità causa la morte di oltre 50 mila italiani ogni anno e rappresenta di fatto il secondo rischio per la salute dopo il fumo. Sono questi i dati diffusi da Roberto Vettor, ordinario di medicina interna all’Università di Padova che ha annunciato l’arrivo in Italia di un nuovo farmaco ‘salva-cuore’ per pazienti obesi o in sovrappeso, la molecola ‘rimonabant’. Gli ultimi dati certificano che in Italia circa il 50% degli uomini e il 34% delle donne sono in sovrappeso. Se poi ai problemi di peso si aggiungono uno o piu’ fattori di rischio come diabete di tipo 2, ipertensione o bassi valori di colesterolo ‘buono’, cresce la predisposizione per queste persone a sviluppare problemi di tipo cardio-metabolico: condizione che, secondo gli esperti, riguarda almeno 4 milioni di italiani. Ed è proprio a chi ha questi fattori di rischio che si rivolge la molecola ‘rimonabant’, terapia comunque da aggiungersi alla dieta e all’esercizio fisico. In ogni caso, specificano gli esperti, rimonabant non è un farmaco per dimagrire, ma una molecola capace di ridurre il rischio cardio-metabolico: ad esempio migliorando i livelli di colesterolo ‘buono’, o abbassando i trigliceridi nel sangue. Il rimonabant è da poco disponibile in Italia in fascia C e una confezione mensile costa 114 euro. Il suo uso non è indicato nei pazienti depressi o trattati con anti-depressivi perché, riporta l’Agenzia italiana del Farmaco, può raddoppiare il rischio di depressione, di pensieri di suicidio e i casi di tentato suicidio. 7 Impegno per una vita migliore zione di Sacconi ha toccato diversi punti a partire dall’annuncio di un “Libro verde” entro giugno con cui aprire il confronto per proporre un nuovo modello di “welfare delle opportunità”. Sul tavolo intanto ci sono alcune questioni sulle quali urge una risposta. Come ad esempio il contratto della dirigenza medica. Potrebbe concludersi positivamente a breve la lunga vertenza sul contratto della dirigenza medica, scaduto ormai da quasi due anni e mezzo. Lo auspica Sacconi: “Ho provveduto a integrare il comitato di settore con il sottosegretario Martini ha spiegato -ai fini di accelerare quanto più la stipula, mi auguro in tempi brevi, del contratto collettivo della diri- genza medica, il cui negoziato si sta esercitando mi pare su uno scambio attinente agli orari di lavoro. Siamo fortemente impegnati e interessati a che esso si concluda rapidamente, e in generale - ha precisato il ministro penso sia sempre un errore realizzare contratti successivamente alla loro scadenza”. Le novità annunciate da Sacconi passano anche per alcune riforme istituzionali: la prima riguarderà l’Agenzia nazionale dei servizi sanitari e l’altra l’Aifa. Ambedue le strutture verranno riorganizzate. Ma il futuro della sanità potrebbe passare, secondo Sacconi, anche per la trasformazione degli ospedali in spa. Immagine di Alexandra [email protected] DA EURORDIS L’Assemblea Generale di Eurordis tenutasi a Copenhagen a maggio, ha adottato all’unanimità la relazione sulle attività e il resoconto finanziario 2007 nonché il programma di lavoro 2008. E’ stato il momento di volgere uno sguardo indietro al passato e avanti a quanto ancora ci aspetta. Cresce sempre di più il nostro orgoglio per aver fatto di Eurordis un’organizzazione paneuropea di malati senza eguali e di elevato standard. Eurordis sta spianando la strada in molte aree dell’innovazione sociale e del partenariato e mira a disegnare un contesto migliore per le malattie rare. Nel 2008 il nostro impegno sarà maggiore. All’ordine del giorno abbiamo l’adozione della Comunicazione della Commissione sulle Malattie Rare e le Raccomandazioni del Consiglio sulle Malattie Rare, che porteranno all’adozione dei Piani Nazionali per le Malattie Rare in tutti gli Stati della Comunità Europea. Oltre il 2008, Eurordis e i suoi membri scommetteranno sull’implementazione a livello nazionale ed europeo di queste nuove politiche. Se il 2008 si concluderà positivamente, avremo una chiara e promettente mappa comune sulla politica per le malattie rare per i prossimi cinque anni. Eurordis sta costituendo un percorso solido di successi che hanno un impatto diretto sulle persone colpite da malattie rare. Tra questi successi si iscrive anche una rete europea di membri e volontari e di attività crescenti, un programma di sviluppo sui farmaci (farmaci orfani, farmaci pediatrici, terapie avanzate), la promo- zione delle malattie rare come una priorità per la salute pubblica e la ricerca, la promozione di centri di eccellenza e networks europei di riferimento per le malattie rare e conferenze europee. In particolare, Eurordis sta costituendo una forte comunità pan-europea. La prima prova è il numero crescente di organizzazioni che ne fanno parte fino a 310, con 34 nazioni e molte malattie rare rappresentate, nonché il rapido aumento di networks di 180 volontari regolarmente coinvolti nelle nostre attività. Tre nuove Federazioni nazionali sono nate in Romania, Bulgaria ed Ungheria. Tre nuovi networks europei sono stati sviluppati nel 2007 come infoline per le malattie rare, servizi per la terapia del sollievo e programmi di ricreazione terapeutica. Un’ulteriore prova è la straordinaria partecipazione di 700 rappresentanti dei malati alle sessioni di formazione, workshops, conferenze, sondaggi, comunità online organizzate da Eurordis. Da ultimo, ma non meno importante, il successo della prima giornata delle malattie rare promossa da Eurordis e dalle sue Federazioni nazionali ha portato la nostra campagna di sensibilizzazione alle malattie rare ad un livello più alto. Durante l’estate è tempo di fare tesoro di queste esperienze, di riposare e riflettere per tornare pieni di energie per proseguire la nostra battaglia! Yann Le Cam Chief Executive Officer 8 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI ASSOCIAZIONE PER L’AIUTO AI SOGGETTI CON LA SINDROME DI PRADER WILLI Il rientro dalle vacanze si prospetta molto impegnativo per la nostra associazione è previsto infatti per il 27 settembre 2008 un Convegno dalle particolarità territoriali, ma aperto a tutti coloro che vogliono parteciparvi. Il Convegno si svolgerà presso il Centro Amici del Mondo a Ponte San Nicolò (Padova). Altro importante incontro per la nostra Organizzazione è previsto per l’ 8 Novembre 2008 a Salerno. Questo seminario organizzato dalla sede dell’associazione Campania illustrerà temi sociali e sanitari dei pazienti affetti dalle malattie rare, approfondendo maggiormente gli aspetti determinati dalla malattia come la disabilità, l’handicap intellettivo. Il convegno tratterà argomenti pratici che riguardano la vita sociale dei ragazzi e cercherà di fornire soluzioni e suggerimenti per migliorare la qualità della loro vita ma anche quella delle famiglie. Infine ultima e importante comunicazione riguarda il progetto di Parent Training esposto dalla Dottoressa Domenica Taruscio il 19 aprile 2008 a Torino in occasione del Convegno Nazionale della Federazione. Questa grande opportunità offerta per il momento ad una ventina delle nostre famiglie si propone di sviluppare modelli di intervento psicoeducativo familiare per la Sindrome di Prader Willi, attraverso la metodologia di “Parent training”, finalizzata ad incrementare le abilità genitoriali delle famiglie nel gestire i propri figli. Gli incontri vengono condotti da due tutor (un genitore ed un professionista con esperienza), con l’intervento di specialisti e la presenza di osservatori. L’interprete principale è: il genitore. Gli incontri si svolgeranno a Roma presso l’Istituto Sup. di Sanità il 13 sett.2008 – 18 ott. 2008 – 15 nov. 2008 – 13 dic. 2008 e 17 gen. 2009. CASA SORA Buona parte del giornale dedicata alla nostra associazione è riservata esclusivamente a “Casa Sora”. Questo evidenzia l’importanza che questo progetto ha per i soggetti affetti dalla sindrome di Prader Willi e per le loro famiglie. Di seguito pubblichiamo la relazione del Vice Presidente della Federazione, Domenico Posterino, organizzata per definire le modalità di collaborazione che la Federazione intende offrire alla Fondazione “Casa Sora per voi” affinchè i ragazzi P.W. di tutta Italia possano avere un luogo non ospedalizzato dove poter godere di piacevoli soggiorni a finalità anche formative e riabilitative. i medici l’Associazione PWS deve essere il punto di riferimento per i soggiorni. In concreto si è convenuto che rappresentanti dell’Associazione PWS saranno presenti nel Comitato Scientifico di “Casa Sora” che organizza e gestisce i soggiorni. L’Associazione PWS dovrà inoltre essere il primo filtro per il raccoglimento delle domande, organizzando un apposito link sul sito nazionale. I soggiorni in pratica diventeranno secondo le parole del Prof. Chiumello “un’offerta dell’Associazione PWS ai propri aderenti”. Si partirà in settembre/ottobre con un primo corso pilota, in cui verranno inseriti ragazzi che sono seguiti dal S. Raffaele, per poi iniziare con i corsi veri e propri , dopo questo primo test. Al pomeriggio alle ore 15,45 Gilberto Michielli e Domenico Posterino,( Silvano Ciancamerla è ripartito) su invito del Prof. Chiumello, hanno partecipato alla riunione congiunta del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Scientifico della Fondazione “Casa Sora per voi” presso i locali della stessa in Foresto Sparso (BG). I lavori sono stati aperti dalla D.ssa Anita Sora, la quale ha ringraziato i presenti e ha ribadito le ragioni e i RELAZIONE DELLA RIUNIONE TENUTASI IL 4 LUGLIO 2008 Si è svolta venerdì 4 luglio presso l’Ospedale S.Raffaele di Milano una riunione promossa dal Prof. Chiumello al fine di individuare i percorsi di collaborazione tra la nostra Federazione Nazionale e il Comitato Scientifico che sovrintenderà ai soggiorni presso la struttura “Casa Sora”, inaugurata il 15 giugno scorso. Sono stati invitati i membri della Giunta (Ciancamerla, Michielli, Posterino) e le dottoresse: Achutegui, Bosio, Bregani, De Candia, Natali Sora. All’inizio dell’incontro, dopo la presentazione del Prof. Chiumello ha preso la parola il Presidente PWS Silvano Ciancamerla, che ringraziando dell’invito ha fatto presente come sia quanto mai necessaria la collaborazione fra la Federazione Nazionale e il gruppo di lavoro che coordinerà “Casa Sora”. Recuperando anche quei passaggi di scarsa informazione avvenuti nel passato. Il Prof. Chiumello si è detto d’accordo sull’impostazione della collaborazione, tanto più necessaria per impostare le strategie di lavoro per i prossimi 2/3 anni. Secondo 9 Impegno per una vita migliore Momenti della cerimonia d’inaugurazione di Casa Sora 10 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 prendere parte al Convegno del giorno successivo e di incontrarsi, in questi due giorni, con il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e con il Comitato Scientifico della stessa; 5. di cominciare a dare comunicazione attraverso il sito della Prader Willi dell’inizio operativo dei soggiorni formativi e delle informazioni che saranno definite in accordo con il Comitato Scientifico della Fondazione Casa Sora. Si è poi discusso su alcuni aspetti concreti dei soggiorni (Assicurazione dei ragazzi, trasporti, presenze di personale durante i soggiorni, es. nutrizionista, cuochi, animatori, medici, ecc.) e sulla necessità di procedere alla selezione dei ragazzi seguendo un percorso che vede impegnate le diverse Associazioni Prader Willi regionali e la Federazione Nazionale in un’azione di stimolo e anche di proposta avendo il compito di essere l’anello di congiunzione tra le famiglie e il Comitato Scientifico di Casa Sora. Importante test di verifica sarà il primo soggiorno organizzato per il 19-20-21 settembre 2008 e al quale parteciperanno pochi ragazzi scelti autonomamente dal Comitato Scientifico della Fondazione Casa Sora che sono conosciuti dai medici del San Raffaele di Milano. Da qui si partirà, traendone tutte le informazioni utili possibili, per impostare e migliorare in itinere i soggiorni futuri che andranno a regime con l’inizio dell’anno prossimo e che si ricorda saranno gratuiti. La nostra impressione è che accanto ad una ovvia preoccupazione che precede ogni grande evento, ci siano in tutti i protagonisti di questa nuova e affascinante avventura, tanta passione, professionalità, impegno e soprattutto convinzione e amore per quello che si sta realizzando. Foresto Sparso, 4/7/2008 La Giunta Esecutiva propositi che l’hanno portata a questo grande gesto di solidarietà ricordando tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la meravigliosa struttura che ospiterà i nostri ragazzi P.W. nei loro soggiorni, che il Prof. Chiumello definisce “percorsi formativi”. La riunione è proseguita con la presentazione della proposta di un programma scientifico da parte di Maria Grazia Natali Sora, neurologa pediatrica del San Raffaele di Milano e nipote della D.ssa Anita Sora e alla cui discussione hanno partecipato, in modo particolare, la D.ssa Palma Bregani, il Prof. Giuseppe Chiumello e la D.ssa Laura Bosio. A tal proposito, in accordo con i rappresentanti della Federazione P.W. , si è stabilito: 1. che il Comitato scientifico della Fondazione Casa Sora predisponga e faccia pervenire alla Federazione Prader Willi, entro il 10 settembre p.v., la bozza di una scheda che le famiglie dovranno compilare per richiedere il soggiorno presso Casa Sora; 2. che la Federazione P. W. esamini tale scheda e faccia le proprie considerazioni entro il 4 ottobre in modo da poter essere subito operativi e procedere con la selezione e l’inizio dei soggiorni; 3. di organizzare presso la struttura di Foresto Sparso un convegno sugli aspetti psichiatrici, psicologici e comportamentali dei soggetti Prader Willi, per il 25 ottobre 2008, rivolto a psichiatri, psicologi e a coloro che saranno interessati a partecipare, e al quale convegno sarà invitato a relazionare il Dr. Tony Holland che è uno tra i più importante esperti a livello mondiale; 4. in concomitanza con tale importante evento è stata convocata il 24 ottobre la riunione dei medici del Gruppo di Studio delle obesità genetiche allargata a tutti i componenti l’Assemblea della Federazione Prader Willi, che contestualmente avranno occasione di svolgere loro autonome riunioni e soprattutto avranno occasione di Ed ora un piccolo e piacevole ritratto della Casa presentato da Francesca Melis, presidente dell’associazione piemonte INAUGURAZIONE CASA SORA Il 15/06/2008 eravamo presenti in molti all’ inaugurazione della casa Sora, una casa bellissima nata con la donazione di una antica struttura e un finanziamento donato dalla dott.ssa Sora per la ristrutturazione della casa stessa, oltre al sostegno economico di altre due famiglie con figli affetti dalla sindrome di Prader Willi. Al progetto di ristrutturazione hanno collaborato i volontari tra cui molti alpini di Foresto Sparso. All’inaugurazione erano presenti molti sindaci dei comuni vicini ed alcuni gruppi di alpini di Bergamo. Inoltre molte dottoresse del reparto endocrinologico dell’Ospedale san Raffaele di Milano, il prof Chiumello , la dott.ssa Bregani , Bosio e Irune e molte famiglie con i propri figli. La casa è situata a Valle di Mezzo a due colline ed è vicino al paese; per raggiungerla bisogna attraversare una piccola salita ripida La casa è di due piani; il piano terra ospita la zona giorno con diversi saloni. Al secondo piano le camere sono 5 con 3 bagni dotati di vasca e doccia. Le camere sono da 2 posti letto; ogni camera ha 3 pareti bianche e una di colore diverso che richiama il colore dell’ armadio. I colori della parete sono azzurro, rosa, verde ecc Sempre in questo piano vi è un ampio terrazzo con uno splendido panorama sulla collina. Intorno alla casa c’è un grande prato per passeggiare e davanti alla casa è stata edificata una piccola grotta, simile alla grotta di Lourdes dove si è svolta la Santa Messa di inaugurazione. Nel retro della casa ci sono dei bellissimi sentieri semplici per effettuare lunghe e rilassanti passeggiate. Seguirà al più presto una riunione tra medici e i presidenti delle associazioni regionali per concordare le modalità di accesso al soggiorno formativo e per valutare le fasce di età dei soggetti P.W. che potranno utilizzarla, tenendo conto anche degli adulti e dell’accessibilità per la distanza (week-end). Si parlerà quindi di fasce di età, attività e gestione se potrà essere svolta da volontari o da figure professionali ed inoltre si preciseranno le modalità di comunicazione alle famiglie. 11 Impegno per una vita migliore PARENT-TRAINING NELLA SINDROME DI PRADER WILLI: L’OPINIONE DI UN GENITORE di Gilberto Michielli In tempi moderni, con l’avvento dell’associazionismo, tutti o quasi, i nostri figli crescono aiutati da tutti quei medici che li seguono con grande interesse e dedizione, prodighi di consigli e sempre pronti ad intervenire ad ogni richiesta. Ora i genitori hanno la possibilità di non incorrere negli errori, che, per mancanza di informazioni, abbiamo fatto noi genitori anziani. Oggi anche se abbiamo molta più esperienza, non siamo ancora in grado di dare delle risposte a quei genitori che hanno grossi problemi gestionali, per i quali, i consigli e gli aiuti dei medici, non sono sufficienti. Ma ? ecco la domanda… prima ancora, cosa c’era?... il buio totale?... Questo discorso di certo non può bastare alle famiglie, ma, può essere per loro una magra consolazione. Però di strada ne è stata fatta tanta, anche se il percorso da compiere è ancora molto lungo, siamo solo alla prima tappa! Perciò io sento grande soddisfazione per i bambini che nascono in questi tempi, che nella sfortuna, sono sicuramente un po’ più fortunati dei nostri figli più grandi. Un piccolo flash sull’incontro di “parent-training nella sindrome di Prader Willi” organizzato dalla dott.sa Domenica Taruscio in collaborazione con la Federazione Nazionale P.W. che ha avuto luogo il 13/9/2008 a Roma presso l’Istiuto Sup. di Sanità. Presenti una ventina di genitori, i vertici della Federazione, psicologi e studiosi del Centro nazionale delle Malattie rare. Il prof. Grugni ha aperto i lavori con una relazione approfondita sugli aspetti della sindrome, diagnosi e trattamento e ruolo attivo nella gestione. La dott.ssa Bosio nel pomeriggio ha trattato un argomento molto importante “come gestire la dieta e i problemi connessi all’alimentazione a casa”. Grande è stata la partecipazione dei genitori che hanno potuto esprime i tanti dubbi che li animano. Il prof. Grugni non è riuscito ha terminare la sua relazione per rispondere a tutte le domande che gli sono state rivolte. Molta soddisfazione è stata espressa dalle famiglie al termine dell’incontro.” Ed ora pubblichiamo le parole lette per l’’occasione da Gilberto Michielli, genitore di Igor di anni 23. Molto rilevanti per il loro significato. Da sempre una domanda si dibatte nella mia mente. Dov’ erano prima i nostri figli? La famiglia Michielli: Gilberto, Igor e Tiziana 12 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 PROMUOVERE LA RICERCA SCIENTIFICA: UNO DEGLI SCOPI DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NIEMANN-PICK di Simona Portonero A seguito della pubblicazione del Bando dell’Associazione Italiana Niemann-Pick per la promozione di due progetti di ricerca di base sulla Malattia di Niemann-Pick, con scadenza 29 febbraio, giornata europea delle Malattie Rare, numerose domande di partecipazione sono giunte alla nostra Associazione. La somma messa a disposizione dall’Associazione era di complessivi 40.000,00 euro. Nel rispetto dell’adesione entusiasta da parte degli Istituti interessati e per un dovuto, scrupoloso rigore per l’assegnazione delle borse di studio, si è costituita un’apposita commissione grazie al supporto del Presidente e del Vicepresidente della Federazione Malattie Rare Infantili FMRI, nelle persone del Prof. Alberto Musso e del Dott.Roberto Lala quali membri esterni dell’associazione ed indiscussi esperti di malattie rare, che si ringraziano, ha contribuito alla strutturazione della griglia di valutazione. La Commissione valutatrice era altresì costituita dal Dott. Fabio Ragusa, Coordinatore del Comitato Medico Scientifico e da Luigi Bonavita e Alberto Lionello, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione. La Commissione, riunitasi presso la sede sociale il 18 aprile 2008, dopo un attento esame dei progetti di ricerca pervenuti, ha dichiarato vincenti i seguenti progetti: “Analisi funzionale di mutazioni missenso della proteina NPC1 riscontrate in pazienti italiani con malattia di Niemann Pick di tipo C” Responsabile del progetto: Prof. Sebastiano Calandra Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Modena e Reggio Emilia; “Un nuovo approccio terapeutico per la malattia di Niemann Pick di tipo C basato sullo studio delle azioni neuronali della proteina NPC1 in forma normale e patologica” Responsabile del progetto: Dott.ssa Colombaioni Laura. Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Neuroscienze di Pisa. La commissione scientifica ha però ritenuto meritevoli nei contenuti tutti i progetti pervenuti. L’Associazione si dichiara disponibile a mantenere attivo il rapporto con i ricercatori che hanno partecipato al bando e con quanti lo vorranno in futuro, al fine di promuovere possibili forme e modalità di partecipazione ai loro progetti. VIA CAFASSE, 28 10074 - LANZO T.SE - TO TEL. 0123.28995 - FAX 0123.320149 [email protected] www.niemannpick.org 13 Impegno per una vita migliore Ascolto e cura della famiglia-paziente 1° Congresso – Sabato 22 novembre 2008 2° Congresso – Sabato 24 gennaio 2009 Abbiamo avviato questa iniziativa pensando alle famiglie, ai nostri figli, a tutti coloro che hanno a cuore il disagio dovuto a situazioni di malattia persistenti.Le nostre associazioni operano, ognuna con la propria professionalità e sensibilità, negli ambiti generali dell’emersione, della diffusione e della promozione dei temi sociali ed assistenziali connessi alle malattie rare.Proponiamo un percorso di approfondimento, composto da due eventi congressuali, su argomenti d’interesse generale, ma che svilupperemo con la sensibilità tipica di chi si deve misurare quotidianamente con malattie complesse, rare, che possono durare tutta la vita. Riteniamo sostanziale la vostra partecipazione per riflettere insieme, per favorire lo sviluppo della rete di relazioni tra persone coinvolte, per promuovere una maggiore consapevolezza di questi argomenti.Questa iniziativa, ideata dall’associazione Eamas, rientra nel progetto denominato “Emersione, diffusione, e promozione dei temi sociali ed assistenziali connessi all’ambito delle malattie rare in Piemonte” finanziato dalla fondazione Paideia, con il contributo della Provincia di Torino ed in collaborazione con tutte le associazioni citate. L’ingresso alle manifestazioni è libero. È gradita comunicazione di partecipazione con modulo d’iscrizione in word scaricabile dal sito www.eamas.net, sezione conferenze e simposi. La trasmissione del modulo è obbligatoria per Medici e Professionisti, per la richiesta dei crediti ECM. 1° Congresso – Sabato 22 novembre 2008 COMUNICAZIONE E CONSENSO Sede: Sermig - Torino e del consenso tra medico e paziente, la cui evoluzione nel tempo ha favorito la creatività e la riflessione di molti artisti. In apertura una rappresentazione teatrale, ideata per l’occasione, dal titolo “Una firma qui: per favore” proporrà l’esperienza ed il vissuto delle famiglie. Seguiranno interventi riguardanti i diritti delle persone-paziente; la comunicazione ospedaliera; il valore del consenso nel rapporto tra medico-famiglia-paziente; l’esperienza e le esigenze delle persone coinvolte. Una testimonianza ed una riflessione sul sostegno che la malattia richiede concluderanno il congresso. Nei locali adiacenti sarà allestita la mostra “Curare e guarire, occhio artistico e occhio clinico”, attinente il valore della comunicazione Orari di apertura della mostra: dal 22 al 28 novembre compresi 17:30-21:00. Mattino, su prenotazione: martedì 25 e venerdì 28, 9:00-12:00. Si consiglia una visita guida. Prenotarsi presso [email protected], [email protected], 331.2534877 ore serali. Per informazioni: contattare, ore serali: Valter Dal Pos – Eamas - 340.3792849 Aurelio Dal Ferro – Eamas - 349.0542104 Mail: [email protected], [email protected] PROMOTORI: Eamas - Fmri - Anipi - Aspw - Carta e Penna SPONSOR: Paideia - Provincia di Torino Con il PATROCINIO di: Regione Piemonte - Provincia di Torino - Città di Torino - Telethon Con il PATROCINIO e la collaborazione di: Medicina e Persona - Scienza e Vita - Smr 14 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 Programma - 22 novembre 2008 Sede della manifestazione: SERMIG Salone della pace, Piazza Borgo Dora 61, Torino Maria Tiziana Bertero (Mauriziano - Torino) Silvia Bonino (Psicologa dello sviluppo - Torino) Mario Melazzini (Primario D.H. S. Maugeri - Pavia) 12:15 Il consenso come origine del rapporto tra medico, famiglia e paziente. Roberto Lala (Div. Endocrinologia Pediatrica OIRM, Torino – V.P. Fmri) Rita Andreo (Div. Endocrinologia Pediatrica OIRM, Torino) Anna Campiotti Marazza (Psicologa – Milano) 13:15 Buffet 14:30 L’esperienza personale del paziente, del genitore e del medico di fronte ad una diagnosi importante. Esigenze personali di ognuno. Elisabetta Bignamini (Dir. Centro di Pneumologia OIRM - S. ANNA, Torino) Testimonianza Paolo Arosio (Neonatologo - Milano) 15:30 La buona comunicazione e il consenso sono proporzionati al sostegno che la malattia richiede? Testimonianza 16:10 Dibattito e conclusioni 17:00 Consegna moduli per crediti ECM 8:45 Iscrizione / accettazione 9:15 Introduzione lavori e presentazione opera teatrale Conduzione / coordinamento: Adriano Moraglio (Il Sole 24 Ore Nord Ovest) - Walter Dal Pos (presidente Eamas) Saluto Telethon: Guido Cappio (coordinatore provinciale) 9:30 Rappresentazione teatrale: “Una firma qui: per favore” 10:30 Coffee-break 10:45 Comunicazione e consenso, diritti inalienabili della persona-paziente. Mariella Immacolato (medico legale – direttore AZ.USL1, Massa Carrara) 11:15 Riflessioni e vissuti sulla comunicazione e sul consenso. Un’opportunità di dialogo da valorizzare in ambito ospedaliero. Sono stati richiesti i crediti ECM 2° Congresso – Sabato 24 gennaio 2009 DOLORE E SOFFERENZA …C’è un viaggio da fare • La sofferenza nella malattia cronica • Valenza educativa della sofferenza. Saranno proposte, in fine, alcune testimonianze come invito alla riflessione. L’evento, che ha struttura organizzativa equivalente, prevede una drammatizzazione teatrale inedita e l’approfondimento dei seguenti temi. • Il senso del dolore • La sofferenza alla luce delle più recenti ricerche • Quali nuovi percorsi assistenziali? • Il dolore: una patologia che condiziona la sfera fisica-psichica del paziente e della famiglia Accompagnerà il congresso la mostra “Misurare il desiderio infinito? La qualità della vita”. E’ posto in evidenza il valore delle persone che soffrono ed il diritto alla vita. Il programma del giorno sarà comunicato in seguito Le mostre sono a cura dell’Associazione Medicina e Persona, realizzate in occasione della manifestazione “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, anni 2005 e 2008. EAMAS - European Association Friends of Mc Cune Albright Syndrome Via Borgovecchio n° 25, 10041 Carignano (TO) Italy, Fisc. Code 94037550012 Tel./Fax ++.39.011.9697258 - E-mail: [email protected] Bank account n° 34400.54 – ABI 01030, CAB 01000, Monte dei Paschi di Siena, Torino. Bank coordinates IT 65 T 01030 01000 000003440054 Post office account n° 39045109 (Italy) Web site: www.eamas.net Approved by REGIONE PIEMONTE (Prot. n° 328/28.1) Registro del Volontariato ONLUS – Settore Sanità 15 Impegno per una vita migliore AIUTARE GLI ALTRI PER AIUTARE SE STESSI di Laura PERIN “Se accendi una lanterna per un’altra persona anche la tua vita ne sarà illuminata”. Questo è ciò che il Budda Nichiren Daishonin nel 1200 diceva ed è ciò infelice e non volevo più esserlo: così ho deciso di accettare il fatto di avere una malattia rara e soprattutto ho deciso di fare qualcosa perché si parlasse che ho imparato da questa pratica meravigliosa che è il Buddismo, ma cominciamo dall’inizio. Mi chiamo Laura Perin, ho 39 anni, vivo a Lissone, di questo tipo di patologie poco considerate dalla sanità e dalle società farmaceutiche. Ho contattato la giornalista de Il Corriere della una piccola cittadina vicino a Milano e sono affetta da Sindrome di Turner, diagnosticatami all’età di 12 Sera, Margherita De Bac, che ha scritto un libro meraviglioso sulle malattie rare dal titolo “Siamo solo anni grazie all’intuizione della dr.ssa Gerloni, una bravissima reumatologa che mi aveva in cura in quanto avevo l’artrite reumatoide alle ginocchia. noi” perché nel libro non ha citato la Sindrome di Turner: ha pubblicato un articolo su Il Corriere sulla mia storia e sono stata contattata per due volte dal- Appena mi ha visitata ha subito capito che c’era qualcosa che non andava, ero troppo in ritardo con lo sviluppo così, dopo avermi guarito dall’artrite mi la Rai e sono andata in due trasmissioni per parlare di questa Sindrome! Ho anche deciso di aiutare, per quel che mi è ha mandata in altri ospedali a fare un sacco di accertamenti e da questi è uscita la diagnosi: Sindrome di Turner… e che cos’è? Mi sono subito chiesta possibile, l’Associazione APADEST… sto cercando di organizzare un concerto di beneficenza per raccogliere fondi da destinare all’associazione e so- allora. I medici mi davano spiegazioni che non capivo o prattutto alla ricerca e spero davvero di riuscire in questo intento. forse non volevo capire, la rabbia era troppa. Anni ed anni passati a prendere medicine, a guardare le atre ragazze crescere e svilupparsi ed io Quello che voglio dire è che tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare qualcosa; solo così, solamente se ci alziamo e lottiamo per far sì invece no e a continuarmi a chiedere il perché. Per moltissimi anni ho rifiutato l’idea di essere affetta da una malattia rara; prendevo le mie medici- che si parli delle malattie rare potremo aiutare la ricerca, avere possibilità che si trovi una cura ed ottenere maggiori fondi ed agevolazioni. ne, facevo regolarmente i miei dovuti controlli ma non ne parlavo con gli altri, era come se in qualche modo avessi rimosso la cosa. Il mio Maestro e Presidente dell’istituto Buddista Soka Gakkai Daisaku Ikeda dice che il cambiamento di ogni singolo individuo porta ad un profondo cam- Questo finché non ho incontrato il Buddismo: da allora ho capito che non parlare della mia patologia e continuare a compiangermi non solo non mi avreb- biamento della società… alziamoci e lottiamo tutti insieme per vincere e costruire una vita migliore per chi come noi è affetto da una malattia rara. be aiutato a guarire, ma avrei continuato ad essere Io ho deciso di accendere questa lanterna, e voi? APADEST SINDROME DI TURNER SIG.RA MARTA GIUNTI - VIA SELVAGGIO, 188 10094 - GIAVENO (TO) TEL.: 011 9339873- [email protected] 16 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 SCARTABELLANDO compilare la richiesta ogni anno. La circolare odierna dispone che da ora in poi non esiste più il limite temporale alla concessione dei permessi con l’ovvia eccezione di quei provvedimenti in cui sia stata riconosciuta una disabilità grave solo temporanea. Naturalmente il lavoratore è tenuto a comunicare entro 30 giorni l’avvenuto cambiamento delle condizioni descritte nella domanda di concessione con particolare riguardo a: a) l’eventuale ricovero a tempo pieno del soggetto in condizioni di disabilità grave; b) la revisione del giudizio di gravità delle condizioni di handicap da parte dell’Asi; c) le modifiche ai periodi di permesso richiesti: d) la fruizione di permessi, per lo stesso soggetto in condizioni di disabilità grave, da parte di altri familiari. 5. Nel caso in cui sia stata presentata domanda per il riconoscimento, da parte della Commissione, dello stato di handicap in situazione di gravità e siano trascorsi 90 giorni dalla data della domanda, si può presentare, a corredo della domanda di permesso, un certificato rilasciato dal medico specialista nella patologia denunciata che sarà efficace fino all’accertamento definitivo da parte della Commissione. Quindi il lavoratore correderà la domanda sia del certificato dello specialista che della copia della domanda inoltrata alla Asl per il riconoscimento dell’handicap. A questo va inoltre allegata una dichiarazione (come previsto dalla Circolare lnps n. 32/ 2006) con la quale il lavoratore si impegna alla restituzione delle somme percepite se non venisse riconosciuta la situazione di handicap grave alla fine del procedimento. 6. La circolare n. 53/2008 afferma la possibilità per il lavoratore handicappato in situazione di gravità, che fruisce dei suoi permessi ex legge 104/92, di cumulare ulteriori giorni di permesso qualora assista un proprio familiare con handicap grave senza che debba essere acquisito nessun parere medico legale sulla capacità del lavoratore di soddisfare le necessità assistenziali del familiare anch’esso in condizioni di disabilità grave. 7. In ultimo la circolare in esame ammette la possibilità di fruire nello stesso mese sia dei permessi lavorativi (tre giorni mensili) sia di un periodo di congedo straordinario (due anni nel corso del periodo lavorativo) purché, ovviamente, non coincidenti. DA CONTROCITTÀ 6-7/2008 PERMESSI LAVORATIVI DI CUI ALL’ARTICOLO 33 DELLA LEGGE 104/92: UNA NUOVA CIRCOLARE Una nuova Circolare dell’lnps del 29 aprile 2008, la n. 53, riprecisa le condizioni per la fruizione dei permessi lavorativi citati nel titolo. Ripercorriamo lo schema della Circolare per portare a conoscenza le nuove disposizioni e invitiamo chi volesse prendere visione del testo completo a cercarlo nel sito dell’Inps www.inps.it. 1. Il lavoratore che intende chiedere permessi o congedi per assistenza ad un familiare disabile deve presentare domanda all’azienda dove lavora o all’lnps con la documentazione prescritta, in particolare il certificato attestante l’handicap grave. La domanda va compilata sul modulo scaricabile dal sito dell’lnps. Le domande verranno gestite per via informatica. La risposta verrà inviata dall’lnps sia al datore di lavoro che al lavoratore. 2. La circolare, rifacendosi alla sentenza della Corte di Cassazione, Sezione lavoro n. 175 del 5/1/2005, precisa che la verifica delle condizioni per la concessione dei permessi è in capo al datore di lavoro. All’Inps invece spetta un controllo preventivo e formale sulle domande al fine dell’autorizzazione al datore di lavoro a compensare le somme corrisposte al lavoratore con contributi obbligatori che la ditta versa per i dipendenti. Di fatto avviene che: a) il lavoratore presenta la domanda al datore di lavoro e all’lnps; b) l’lnps acquisisce la domanda per via informatica ed effettua un controllo formale; e) se il controllo è positivo l’lnps comunica l’accoglimento al datore di lavoro ed al lavoratore (cioè l’lnps autorizza l’azienda ad anticipare il pagamento); d) il datore di lavoro effettua le verifiche sostanziali sui requisiti di legge e concede i permessi e i congedi se ritiene soddisfacenti tali requisiti. Su questo aspetto della Circolare emerge chiaramente che l’Inps si tira fuori sulla verifica dell’esistenza dei presupposti di legge per la concessione dei permessi e rinvia alla concreta gestione del singolo rapporto di lavoro eventuali contrasti che ne potessero nascere. Su questo punto è facile fin d’ora prevedere situazioni di scontro non facilmente sanabili ma anche possibili situazioni di abusivismo concordato fra le parti. 3. In una precedente circolare, la n. 90 del 2007, l’lnps aveva previsto che nel caso che il lavoratore richiedente, risiedesse o lavorasse in un luogo distante da quello in cui risiede il soggetto disabile, dovesse presentare a corredo della domanda un programma di assistenza firmato sia dal lavoratore che dal disabile. Con la circolare in esame viene precisato che anche in questo caso è il datore di lavoro che deve verificare in concreto la sussistenza dei requisiti di legge per la concessione dei permessi. La nuova modulistica necessaria allo scopo verrà pubblicata sul sito dell’lnps. 4. Come risaputo sino ad oggi, il lavoratore doveva AGEVOLAZIONI PER LE PERSONE DISABILI SUI TRASPORTI PUBBLICI Avvicinandosi il periodo dell’anno in cui aumentano i viaggi riteniamo utile ritornare sull’argomento La Carta Blu (Ferrovia) La Carta Blu e una tessera gratuita nominativa con validità quinquennale: offre al viaggiatore disabile con accompagnatore la possibilità di acquistare un solo biglietto ordinario valido per due persone, con esclusione dei supplementi eventualmente previsti (cuccette e vagone letto). 17 Impegno per una vita migliore E’ valida solo sui percorsi nazionali e non è cumulabile con altre carte di riduzione e/o particolari agevolazioni tariffarie. La Carta Blu è utilizzabile anche nei collegamenti marittimi delle Ferrovie dello Stato. un allucinante documento in cui veniva richiesta una estesa esclusione sociale delle persone colpite da handicap. Infatti, dopo aver premesso che «la generalità dei cittadini invalidi costituisce nel suo complesso un insieme nettamente distinto del popolo italiano» la Commissione «addita pertanto, come indispensabile ed indilazionabile, una radicale e completa riforma di struttura nel settore degli invalidi che, prescindendo dalla causa invalidante, sia attuata differenziando chiaramente i cittadini portatori di invalidità permanenti dai cittadini sani o incidentalmente malati, distinguendosi sotto questo aspetto dalle riforme che oggi lodevolmente la Repubblica affronta nei campi del lavoro, dell’assistenza sanitaria, della istruzione e della casa». Veniva quindi chiesto che l’auspicata riforma di struttura «preveda la delega dello Stato ad un unico ente di diritto pubblico di ogni azione di pubblico intervento, e quindi dell’istruzione e l’addestramento professionale degli invalidi e del loro collocamento al lavoro, dell’assistenza sanitaria, limitatamente agli esiti dell’invalidità permanente, di quella sociale, morale e giuridica e della cura e di ogni altra provvidenza che possa essere a loro rivolta». L’amministrazione di questo ente di diritto pubblico doveva «essere espressione diretta ed esclusiva delle associazioni di categoria». Dunque, sono state finanziate anche organizzazioni che nel recente passato non hanno affatto operato a favore dell’integrazione sociale delle persone con handicap. Come si ottiene. Possono richiedere la Carta Blu le persone disabili, residenti e domiciliate in Italia, titolari dell’indennità di accompagnamento (attestata da apposita certificazione). E’ necessario consegnare al Centro di accoglienza disabili della Stazione Centrale della propria città o alla biglietteria documentazione medica, rilasciata dallaAsl competente, attestante il proprio stato di invalidità. Le Agenzie di viaggio convenzionate con le Ferrovie dello Stato sono abilitate al rilascio della Carta Blu. CONTINUANO I FINANZIAMENTI CLIENTELARI ALL’ANMIC, ENS, UNMS, ANMIL E UIC DA PROSPETTIVE ASSISTENZIALI, N. 162/08 Con l’approvazione della legge 29 novembre 2007, n. 222 i partiti presenti nel Parlamento hanno concesso, con riferimento al 2007, un contributo di un milione di euro a ciascuna delle seguenti organizzazioni: Anmic (Associazione nazionale mutilati e invalidi civili), Ens (Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi), Unms (Unione nazionale invalidi per servizio), Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) e Uic (Unione italiana ciechi). Com’è noto si tratta di organizzazioni private che, in base alle norme costituzionali, sono sullo stesso identico livello delle altre strutture che si occupano di persone colpite da handicap. Pertanto il finanziamento di queste organizzazioni, e non delle altre che svolgono le medesime attività, costituisce non solo un evidente favoritismo. Privilegio che è praticato anche da numerose Regioni, ma anche uno spreco del denaro pubblico. Da notare che alcuni di questi enti, ad esempio l’Anmic, godono di un altro privilegio: quello di ricevere dalle Commissioni sanitarie preposte all’accertamento dell’handicap i nominativi delle persone che presentano istanza per ottenere il riconoscimento dei diritti sanciti dalle leggi vigenti. Si tratta di una procedura illegittima da parte delle Regioni, che hanno in materia ampie competenze anche legislative, delle AsI, delle sopra citate Commissioni e dell’Anmic in quanto vengono violate le vigenti norme sulla riservatezza dei dati personali. Molto blanda è stata finora l’azione del Garante per la riservatezza dei dati personali, come si evince anche dal fatto che non ha ancora risposto al reclamo presentato in data 9 luglio 2004 dall’avvocato Federico Cipolla e sollecitato mediante una raccomandata a/r del 7 aprile 2005. Detto reclamo era motivato dalla comunicazione inviata dall’Anmic di Torino al minore A. B., con la quale i genitori del fanciullo erano invitati a recarsi pressola sede dell’Anmic per ricevere chiarimenti in merito alla domanda di invalidità. Da notare che anni or sono una Commissione, costituita dai presidenti dell’Anmic e dell’Unms, nonché dalla libera Associazione mutilati e invalidi civili, dell’Opera nazionale mutilati e invalidi di guerra e dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra aveva predisposto SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE: AUTORIZZATA LA DISATTIVAZIONE DEL PRESIDIO SANITARIO DI SOPRAVVIVENZA DI UNA PERSONA IN STATO VEGETATIVO IRREVERSIBILE In base alla sentenza n. 21748, pronunciata dalla Corte di Cassazione in data 16 ottobre 2007, «qualora una persona malata giaccia da moltissimi anni (nella specie, oltre 15 anni) in stato vegetativo permanente, con conseguente radicale incapacità di rapportarsi, in qualsiasi modo, con il mondo esterno, e sia tenuta artificialmente in vita mediante un sondino nasogastrico che provvede alla sua alimentazione ed idratazione, il giudice - su richiesta del tutore del malato ed in contraddittorio con un curatore speciale - può autorizzare la disattivazione di tale presidio sanitario (fatta salva l’applicazione delle misure suggerite dalla scienza e dalla pratica medica nell’interesse del paziente) unicamente in presenza dei seguenti presupposti essenziali ed inderogabili: «a) quando la condizione di stato vegetativo sia in base ad un rigoroso apprezzamento clinico, irreversibile, e non vi sia alcun fondamento medico, secondo gli standard scientifici riconosciuti a livello internazionale, che lasci supporre la benché minima possibilità di un qualche, sia pure flebile, recupero della coscienza e di ritorno ad una percezione del mondo esterno; «b) sempre che l’istanza del tutore sia realmente espressiva, in base ad elementi di prova chiari, univoci e convincenti, della volontà del paziente medesimo, tratta da sue precedenti dichiarazioni ovvero dalla sua personalità, dal suo stile di vita e dai suoi convincimenti, corrispondenti al suo modo di concepire, prima di cadere 18 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 in stato di incoscienza, l’idea stessa di “dignità della persona” e della “qualità della vita”. «Ove l’uno o l’altro presupposto non, sussista, il giudice deve negare l’autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di,capacità di intendere e di volere del soggetto interessato e dalla percezione che altri possano avere della “qualità della vita” stessa». lare in tutte le zone a traffico limitato (ZTL), e che era stato multato dai vigili urbani di Roma per essere entrato nella ZTL della Capitale con il solo permesso rilasciato dall’amministrazione di Milano. Per questo l’interessato aveva fatto ricorso in Cassazione sostenendo che i soggetti con invalidità devono poter circolare nelle Zone a traffico limitato di tutta Italia e senza bisogno che il permesso al libero transito sia collegato all’utilizzo di un veicolo con una specifica targa. La Suprema Corte ha condiviso le ragioni del ricorrente ed ha annullato la sentenza del Giudice di Pace di Roma che aveva confermato la sanzione amministrativa, stabilendo che alle persone «con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta» deve essere consentita la circolazione a bordo di veicoli nelle zone a traffico limitato ed in quelle pedonali dei Comuni di tutta Italia, anche se il permesso di circolazione nelle ZTL è stato rilasciato solo dal Comune di residenza. PARERE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA LOMBARDIA: COMPETE ALLA PROVINCIA PROVVEDERE AL TRASPORTO DEGLI ALLIEVI CON HANDICAP DELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI Su richiesta del Sindaco del Comune di Brembate (Bergamo), circa la competenza degli oneri nel caso in cui il servizio di assistenza scolastica debba essere assicurato ad alunni con handicap frequentanti la scuola secondaria superiore, con parere della Corte dei Conti della Lombardia depositato il 18 febbraio 2008 ha affermato che «la Provincia ha l’obbligo di attivarsi per lo svolgimento del servizio» di trasporto dall’abitazione alla sede scolastica e viceversa. Inoltre ha precisato che, poiché «la frequenza della scuola anche superiore costituisce un diritto costituzionalmente garantito per i portatori di handicap (...) non può essere interrotto un servizio reso, interruzione costituente una immotivata lesione di un diritto costituzionalmente garantito». Ricordiamo che con sentenza del 22 febbraio 2006 il Tar di Salerno aveva ordinato «alla Provincia di Salerno di provvedere alla assicurazione, in favore della ricorrente, del servizio di trasporto a titolo gratuito dalla abitazione alla sede scolastica» di una ragazza «portatrice di handicap con invalidità al 100% ed iscritta all’Istituto magistrale di Salerno, che non era in grado di usufruire degli ordinari mezzi pubblici di trasporto dal proprio Comune di residenza, B...., a quello di Salrno, ove la scuola era localizzata». INUTILE L’ISTITUZIONE DI UN GARANTE PER L’INFANZIA L’Unicef Italia (cfr. Conquiste del lavoro del 21marzo 2008) ha proposto al Governo l’istituzione del Garante per l’infanzia, preposto alla tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti. È incredibile che gli esperti del settore. come sono (o dovrebbero esserlo) i dirigenti dell’Unicef Italia, si preoccupino della nomina di un Garante per l’infanzia che ne tuteli i diritti, quando le leggi italiane non riconoscono ai soggetti più deboli (i minori ed i loro nuclei familiari) alcun diritto esigibile in materia di assistenza sociale. Come ripetiamo da anni, in materia socio-assistenziale ci sono solamente gli articoli 154 e 155 del regio decreto 773/1931 (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) che obbligano i Comuni ad assicurare il ricovero agli inabili al lavoro privi di mezzi necessari per vivere e cioè ai fanciulli, agli anziani ed ai soggetti con handicap. Ricordiamo, in particolare all’Unicef Italia e alla Cisl che fa parte dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e che sostiene l’istituzione del Garante, che nella legislazione vigente è ancora presente (si veda il 5° comma dell’articolo 8 della legge di riforma dell’assistenza e dei servizi sociali n. 328/2000) l’odiosa distinzione fra l’assistenza ai minori nati nel matrimonio (di competenza dei Comuni) e gli interventi diretti ai fanciulli nati al di fuori di esso, le cui funzioni continuano ad essere assegnate alle Province dall’ancora vigente legge 2838 del 1928. Purtroppo non vi sono Regioni che hanno cancellato detta assurda separazione, nonostante siano trascorsi quasi otto anni dall’entrata in vigore della legge 328/2000. I VEICOLI DEI SOGGETTI CON HANDICAP POSSONO CIRCOLARE IN TUTTI I COMUNI ITALIANI Libero accesso ai veicoli delle persone con disabilità nelle zone a traffico limitato in tutta Italia. Lo ha stabilito la Seconda Sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 719/2008 del 24 ottobre 2007, depositata in Cancelleria il 16 gennaio 2008, accogliendo il ricorso di un soggetto portatore di handicap al quale il Comune di Milano aveva rilasciato nel 2002 il permesso di circo- www.malattie-rare.org E-mail: [email protected] 19 Impegno per una vita migliore LE RICETTE DI ELENA Pensiero: il mio momento libero quando torno da scuola nel pomeriggio prima della cena e quando aspetto che mi vengono a prendere per andare a scuola sono: le ricette, i compiti, i giochi e i miei CD del computer che sono musica giochi alle volte anche le lettere. Per finire mi piacciono molto anche i giochi di PC GENIUS. Mi piacerebbe sapere cosa fate voi nel tempo libero. per togliere l’acidità al sugo e proseguite la cottura a pentola scoperta per una decina di minuti circa Incorporate adesso il riso bollito e le fave alla salsa di pomodoro e riempite con il composto ottenuto le piccole zucche. Disponete le zucche in una pirofila da forno non troppo grande leggermente unta d’olio coprite e fate cuocere in forno a 190°c. per circa 1ora e ½ . Quando le zucche saranno cotte estraetele dal forno tagliatele a metà e servitele su un piatto di portata infine spolverizzatele con il coriandolo tritato. Portate in tavola immediatamente PESCATRICE ALLA GRIGLIA CON VERDURE AL SALTO 2 cucchiai di olio di semi di arachidi 2 spicchi d’aglio schiacciati 2 peperoncini rossi freschi tritati 1 peperone rosso tagliato a cubetti 2 cucchiai di salsa di ostriche 1 cucchiaio di salsa di pesce 2 cucchiai di zucchero di palma grattugiato 1 cucchiaio di concentrato di tamarindo 8 cipolle tagliati a pezzi lunghi 3 cm 4 tranci di pescatrice da 200 gr 25 gr di zenzero fresco tagliato a cubetti 60 ml di brodo di pollo 50 gr di foglie di coriandolo fresco 250 gr di cavolo a pezzetti 280 gr di verza sminuzzato TROTA SALMONATA CON FINOCCHI Scaldate l’olio in una padella grande e rosolate lo zenzero l’aglio e il peperoncino finché saranno fragranti. Unite i peperoni e fateli saltare finché si saranno ammorbiditi. Unite il brodo le salse lo zucchero e il tamarindo portate a ebollizione e lasciate bollire per 1 minuto. Togliete la pentola dal fuoco e incorporate il coriandolo. Nel frattempo cuocere il pesce sulla griglia leggermente unta d’olio per 5 minuti o fino alla cottura desiderata e servitelo in tavola con le verdure. 2 spicchi d’aglio affettati 1 cucchiaio di olio d’oliva 8 grosse foglie fresche di vite 1 cucchiaio di scorza d’arancia grattugiata 4 filetti di trota salmonata da 200 gr 60 ml di succo d’arancia 60 ml di vino bianco secco 125 ml di brodo di pollo 600 gr di finocchi 200 gr di cipolle bionde affettate finemente 180 gr di acini d’uva bianca senza semi Accendete il forno a 180°. Mondati i finocchi mettendo da parte 50 gr di barbine affettateli finemente e metteteli in una pirofila grande con la cipolla l’aglio l’olio il succo d’arancia il brodo e il vino. Coprite e cuocere in forno i finocchi per 30 minuti. Togliete il coperchio e proseguite la cottura per altri 20 minuti mescolando di tanto in tanto finché i finocchi saranno morbidi. Nel frattempo mettete le foglie di vite in una pentola piena di acqua bollente e dopo 10 secondi trasferite in una ciotola piena di acqua gelata. Fatele asciugare sulla carta da cucina e sovrapponetele leggermente a due a due sul piano di lavoro con la costola rivolta verso l’alto. Mettete al centro di due foglie di vite un filetto di trota ricopritelo con ¼ di scorza d’arancia e con ¼ delle barbine di finocchio e richiudete le foglie sopra al pesce. Ripetete con il resto degli ingredienti sistemate i fagottini sulla placca unta d’olio e cuocere in forno per 15 minuti o finché il pesce sarà cotto a piacere. Mescolate gli acini d’uva ai finocchi coprite e aspettate 2 minuti prima di servire in tavola con il pesce MINI ZUCCHE RIPIENE 65 gr di riso bollito 110 gr di fave surgelate lasciate scongelate e pelate 3 pomodori di media dimensione tritati finemente 2 zucche gialle piccole ciascuna del peso di circa 450 gr 2 spicchi d’aglio tritati 2 cucchiaini di cumino in polvere 2 cucchiaini di paprika dolce in polvere 1 cucchiaio di olio d’oliva 1 cipolla media tritata finemente 1 cucchiaino di coriandolo in polvere 1 cucchiaino di cuccuma in polvere 1 cucchiaino di zucchero 1 cucchiaino di foglie di coriandolo fresco tritate Tagliate via la calotta superiore delle zucche e svuotatele da semi e membrane con l’apposito strumento lasciando uno spessore di polpa di circa 1 cm. Scaldate l’olio in un tegame e fate rosolare la cipolla l’aglio e le spezie in polvere mescolando fino a quando la cipolla sarà appassita e diventata trasparente. A questo punto unite i pomodori freschi tritati e lo zucchero 20 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 GIOCHI a cura di Vincenzo Vitagliano Ciao, il mondo dell’economia in questo periodo non va per niente bene. Crisi, aumento dei prezzi, le famiglie faticano ad arrivare a fine mese e giovani e meno giovani sono alle prese con i problemi del lavoro. Lavoro sempre più precario e con poche prospettive. Anche i giovani più qualificati trovano lavoro difficoltà. Ma proprio in questo momento è arrivata la notizia del grande piano di salvataggio che gli Stati Uniti d’America hanno varato per aiutare l’economia americana e, di conseguenza, quella mondiale (si spera). Credo che tutti dobbiamo fare gli scongiuri sperando in un successo del piano ed un miglioramento della situazione. Speriamo solo che la crisi non faccia diminuire sensibilmente i fondi a favore della sicurezza sociale in generale e della sanità in particolare. Ed ora pensiamo a trascorrere qualche minuto di relax con i nostri giochi. GIOCO 1 - INDOVINA IL TITOLO Le figure proposte richiamano fiabe, romanzi o film famosi. Provate a indovinarne il titolo. __________________________________________________ _______________________________________________ ________________________________________________________ 21 Impegno per una vita migliore GIOCO 2 - DUE REBUS Frase (3, 4, 6, 8) CHE NESI Frase (3, 5, 2, 4) A GIOCO 3 - ENIGMISTICA TRADIZIONALE Cambi di Iniziale (Le parole devono essere identificate dal testo e una si ottiene cambiando la lettera iniziale dell’altra). (Ciclista disattento) Correndo nella sera buia senza YXXXXX , finì con la sua bici nel ZXXXXX. (La tessitrice) Usando con sapienza i fili colorati, con trama ed YXXXXX ricava un disegno ZXXXXX. (Ostacolo imprevisto) Tornando a casa dopo un incontro perso, eppure era il YXXXXXXX , il pugile suonato travolse un ZXXXXXXX. (Il re della savana) E’ proprio un po’ un ribasso il povero leone: dotato del YXXXXXX del toro teme il ZXXXXXX. Falsi diminutivi (la seconda parola si trova facendo il diminutivo della prima) 22 Anno XI - N. 3 luglio, agosto, settembre 2008 (La carie colpisce) Il XXXX, seppur mastino, aveva male al XXXXXX. (Vacanze lampo) Amante dello sci, grazie alla settimana XXXXX andò fino a XXXXXXX. (Vecchi western) Il bravo Henry XXXXX, cow boy di tanti film, vinto il duello, infine rinfoderò la colt nella sua XXXXXXX. GIOCO 4 - APPUNTAMENTO CON LA NATURA Ci avviamo verso la conclusione di questo numero con il più classico dei nostri appuntamenti. Ancora una volta ci occupiamo del riscaldamento terrestre per ribadire un concetto molto semplice: ancora oggi c’è qualche scienziato che non condivide i timori per il riscaldamento della terra con tutte le conseguenze che invece stiamo già vivendo. Ma anche se il riscaldamento globale non dipendesse tutto dalle attività umane, non sarebbe in ogni caso logico assumere comportamenti meno nocivi per la nostra terra? Sfruttare le energie rinnovabili (il vento, il sole, le maree) fa in modo che il nostro passaggio sulla terra lasci meno tracce e quindi chi verrà dopo troverà un mondo certamente più vivibile. E’ un ragionamento troppo semplice per trovare condivisione perché ciò che guida le azioni umane è un semplice calcolo dei costi. Fino a che carbone, petrolio e loro derivati saranno a buon mercato, non si farà tutto il possibile per sostituirli. Un problema molto delicato è quello del nucleare. Gli italiani, dopo il gravissimo incidente avvenuto nella centrale di sovietica di Cernobyl, decisero di eliminare dal Paese l’energia nucleare. Oggi si parla di costruire nuove centrali. Allo stato attuale non si può essere contrari per principio, visto che la nostra spesa per l’energia è molto alta, e che i Paesi nostri confinanti, come la Francia, hanno un gran numero di centrali nucleari. Questo non ci esime dal perseguire con serietà la strada delle energie alternative, prevedendo nel contempo di costruire centrali nucleari che siano al massimo livello di sicurezza e di pulizia. Non è una cosa facile da accettare ma sono convinto che le conoscenze attuali e la futura ricerca ci daranno la possibilità di utilizzare energia più pulita e senza rischi per la popolazione e per il pianeta. Ed ecco la domanda finale: Dove fu costruita la prima pila atomica e quale scienziato italiano partecipò al progetto? Non dimenticare di inviare la soluzione di questo ultimo gioco in redazione Ciao a tutti e arrivederci al prossimo numero. Soluzioni di questo numero: Titoli: IL GATTO CON GLI STIVALI – IL RE LEONE – LA SPADA NELLA ROCCIA - Cambi di iniziali: FANALE/CANALE – ORDITO/ARDITO – CAMPIONE/LAMPIONE – RUGGITO/MUGGITO. Falsi Diminutivi: CANE/CANINO – CORTA/CORTINA – FONDA/FONDINA. Rebus: TRE NOTE AMICHE TORINESI – FAR FALLI (I)N AREA – 23 Impegno per una vita migliore L’isoLa dei desideri L’isola dei desideri accoglie le poesie classificatesi al secondo posto del Concorso Letterario Internazionale Prader Willi - IV edizione, anno 2007 - indetto dall’Associazione Carta e Penna di Torino. SANTI ZAGAMI (TORINO) FABIANO BRACCINI (MILANO) Sezione poesia Sezione poesia a tema* IL VUOTO DEI SILENZI IL SUBLIME PIANISTA (Alzheimer: un morbo che cancella ogni capacità della vita) Amore mio, ancora aiutami a sognare come ai bei tempi della giovinezza. Parlami, ti prego, di cieli tersi oppur di nuvole d’argento vaganti a gruppi nell’azzurro cielo. E intanto ora ci scopriamo soli, veramente soli… Ci è compagna amara l’iniqua solitudine… Amore, dunque, aiutami a vivere e sognare perché è troppo greve il vuoto dei silenzi. Mi è di conforto solo il suon della tua voce. Parlami sempre, parlami di stelle e ancora d’infinito, di mari calmi e aperti alla Speranza… Aiutami ed io vivrò di poesia per te ed a mia volta anch’io, coi versi miei, sognare ti farò e canterò di te, della ragazza splendida di “ieri”. Erano ali spiegate le melodie che da quelle finestre volavano per l’aria a unirsi leggere ai suoni della natura. Chopin, Schubert, Liszt, armonie serene di primo mattino, poi i fioriti ricami di Mozart; romanze, sonate e notturni struggenti dopo il calare del sole. Musiche soavi, intense o delicate: colonna sonora di un’esistenza preziosa d’emozione e sensibilità. Ma ora è silenzio. Il pianista ammalato neppure distingue i tasti neri dai bianchi: ebano e avorio sono diventati gioco di colori confusi e privi di senso, i pedali gli sembrano ormai freni di un’auto impazzita che vorrebbe scappare via dal mondo. E quale sgomento non saper più guidare la mente, le mani, le dita! Non trovare più il filo di qualche motivo. Ogni nota per lui è un puntino banale, gli spartiti sono granelli di sabbia nel deserto dell’ansia, gli accordi inaccessibili vette, le sinfonie oceani tenebrosi e senza fine con tempeste che fanno paura. Il pianoforte è abbandonato e inutile: muto nell’ombra come muta è la voce di un artista raro che insieme all’oro dei biondi capelli poco a poco ha smarrito il valore del suo sublime percorso di vita. * Gli autori dovevano trattare l’handicap nell’accezione più ampia del termine. 24
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