LEGO: mattoncini per sognare

Istituto Tecnico Commerciale Statale
“Pier Fortunato Calvi”
Anno scolastico 2013/2014
Esame di Stato
LEGO:
mattoncini per sognare
Martina Garon
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INDICE DEI CONTENUTI
1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 2
2. Mappa del percorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3
3. Storia di un gruppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
4. Economia Aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
Il sogno diventa un incubo
5. Matematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 13
Vendite inaspettate
6. Scienza delle Finanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16
Il Fisco tra i giocattoli
7. Inglese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20
Legoland
8. Informatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22
Robot e cubetti
9. Curiosità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 26
10. Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27
11. Bibliografia e sitografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 29
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1. INTRODUZIONE
LEGO: solo un giocattolo?
I LEGO sono giocattoli, forse i primi giochi "da grandi", con i quali, da bambini, abbiamo passato
molte ore, che hanno lasciato un ricordo indelebile della nostra infanzia.
Questo passatempo, però, continua ad invitarci, in qualche modo, ad incastrare quei pezzi di
plastica: sarà per il colore attraente, per la voglia di creare miniature di oggetti reali o per il semplice
desiderio di incastrare, tanto che sembra, quasi, un impulso automatico.
Oltre ad un mero passatempo, quei famosi mattoncini aiutano il bambino ad imparare, testare,
costruire e distruggere di sua iniziativa, senza che ci siano obblighi o regole vincolanti.
Un'eccezione sono le cosiddette “istruzioni”, basilari per la costruzione di “opere” meno infantili, che
possono essere modificate in qualsiasi momento, permettendo la nascita di qualcosa di nuovo: un po' di
immaginazione ed anche la costruzione meno artistica trova un senso.
Se si approfondisce l'argomento, però, si scopre che non è solamente un giocattolo, ma che trova
l'attenzione sia di ragazzi, sia di persone più mature, che lo descrivono quasi come una forma d'arte, se
non un mezzo utile a scopi tutt'altro che ludici.
Inizia, quindi, un viaggio tra i mattoncini più famosi del mondo, che risalta il valore delle cose
semplici, necessarie per progetti più ampi e funzionali, non solo a livello educativo, ma anche a livello
economico e sociale.
Questo cammino comincia con la nascita e la crescita di una grande azienda, nata dalla fantasia,
passando per un successivo periodo di declino, descritto in termini economici aziendali.
La situazione, poi, è migliorata, anche rispetto a quella iniziale, affermazione confermata dal trend
vendite e dal grafico che si è potuto ricavare, analizzato nella parte di Matematica.
L'imposizione fiscale, a cui è sottoposta questa società, è descritta nella sezione dedicata alla
Scienza delle Finanze, mentre i parchi a tema LEGO, presenti in mezzo mondo, sono presentati in
Inglese.
Infine, i mattoncini sono applicati alla robotica che, insieme al sito web (supporto della
presentazione dell'elaborato), viene descritta nella sezione Informatica.
Il percorso si conclude con delle piccole curiosità, che risultano molto interessanti.
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2. MAPPA DEL PERCORSO
LEGO: mattoncini per sognare
ECONOMIA
AZIENDALE
Analisi delle cause
che portarono alla
crisi aziendale
MATEMATICA
Analisi del trend di
serie storiche
SCIENZA
DELLE FINANZE
Regime fiscale
INGLESE
Legoland
INFORMATICA
Robotica e software
open-source,
sito Web
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3. STORIA DI UN GRUPPO
“Costruire è molto importante.
Permette di ascoltare l'intera persona.”
Valeria Maltoni,
Direttore delle Comunicazioni Cerexagri Inc., USA
Da mobili a giocattoli
I mattoncini colorati sono nati dalla mente di Ole Kirk
Christiansen (7 aprile 1891 – 11 marzo 1958), un falegname danese,
che, nel 1916, aprì a Billund (Danimarca) una piccola falegnameria,
nella quale costruiva abitazioni ed arredi interni per le fattorie della
regione, grazie all'aiuto di una squadra di apprendisti.
Nell'arco della storia, quest'attività è stata colpita da molte
sfortune, la prima delle quali fu accidentale: nel 1924, infatti, la
piccola bottega fu oggetto di un incendio, causato accidentalmente
dai due figli.
Christiansen non si abbatté e ne costruì un'altra, più grande della
precedente, che dovette affrontare la Grande Depressione del '29.
Quest'ultima provocò una crisi economica (e non solo, perché fu
anche sociale, industriale ed istituzionale), che colpì tutti gli Stati a livello mondiale e che mise a dura
prova le attività dell'epoca: le alternative, infatti, non erano molte e consistevano nel chiudere l'attività
od abbassare drasticamente i costi di produzione.
La falegnameria in questione decise, quindi, di fabbricare versioni in miniatura dei prodotti,
producendo principalmente giocattoli, che, però, venivano acquistati raramente dalle famiglie, che, non
avendo denaro per comprarli, pagavano con cibo.
Una breve prosperità fu data dalla produzione degli arredi e degli yo-yo, che, se rimanevano
invenduti, diventavano ruote per i camion giocattolo.
Nel frattempo, il figlio Godtfred iniziò a lavorare col padre e, successivamente, nacquero i primi
mattoncini, nominati LEGO, termine ispirato da leg godt ("gioca bene" in danese); da altre possibili fonti,
traduzioni potrebbero derivare da lĕgo (dal latino
"metto insieme", "assemblo") o legot (in finlandese,
termine gergale per indicare i denti umani, che
richiamano la forma dei mattoncini).
Nel 1949, grazie alla diffusione della plastica, fu
utilizzato l'acetato di cellulosa come materia prima
dei mattoncini, che componevano il primo camion
scomponibile (ispirato dai prodotti brevettati da
Hilary "Harry" Fisher Page, per la società Kiddicraft):
questi avevano una forma simile a quelli attuali e
vennero denominati "LEGO Mursten" (mattoncini
LEGO).
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3. STORIA DI UN GRUPPO
Rivenditori e consumatori, però, rimasero scettici nei confronti del nuovo materiale, facendo sì che
molte scatole fossero restituite per scarsa vendita; inoltre i mattoncini in sé avevano problemi di
duttilità, che limitavano gli incastri tra loro.
Per risolvere questi problemi, venne modificata la struttura del giocattolo, aggiungendo un altro
cilindro nella parte inferiore, che assicurava maggiore stabilità e più possibilità di combinazioni.
Alla morte del padre, avvenuta nel 1958, il figlio Godtfred fu a capo della società, integrandola con
una nuova sezione interna, denominata “Futura”, con il compito di sviluppare nuove idee.
Nel '60 l'azienda, che contava 450 dipendenti, fu colpita da un altro incendio, che bruciò il
magazzino dei giocattoli in legno: si decise, quindi, di abbandonare la produzione con questo materiale.
Da questo momento, inizia la storia dei LEGO come li conosciamo oggi: l'introduzione delle ruote
(1962), i mattoncini adatti anche ai più piccoli e, nel '63, l'abbandono della cellulosa, per essere
sostituita dalla plastica ABS (acrilonitrile butadiene stirene), che è atossica, meno soggetta a
deformazioni ed alla perdita di colore e più resistente a calore, acidi ed altri agenti chimici: una prova ne
è la loro compatibilità con quelli attuali e la conservazione delle forme e dei colori originali.
Furono, inoltre, introdotti i manuali d'istruzione, che decretarono il successo del sistema “Treno”,
con motore originale a 4,5 volt.
Infine, furono creati il il Parco a tema “Legoland” a Billund (inaugurato il 7 giugno 1968) e
mattoncini della linea Duplo, adatti ai bambini più piccoli.
Il mito si fa strada
Negli anni Settanta, la produzione venne particolareggiata grazie all'introduzione di parti di mobilio
per le case delle bambole e alle navi dagli scafi realmente galleggianti, per rendere felici sia le
femminucce che i maschietti.
Nel frattempo il figlio di Godtfred, Kield Kirk Kristiansen (con la "k" a causa di un errore anagrafico
del certificato di nascita, mai corretto), entrò a far parte dell'azienda,che contava oltre 900 dipendenti.
Kristiansen, dopo varie specializzazioni in business, sia in Svizzera, sia in Danimarca, fu parte attiva
dell'azienda, anche se partecipava sin da bambino, comparendo nelle immagini pubblicitarie e
progettando nuovi modelli.
La sua attenzione si concentrò nella creazione di nuovi stabilimenti di produzione e di dipartimenti
per la ricerca e lo sviluppo, per mantenere un costante aggiornamento sulla produzione, e nelle prime
figure umane, inserite nelle scatole LEGO family (diventando
così la linea più venduta in assoluto).
Le prime confezioni per "costruttori esperti" risalgono al
1975, con parti mobili come ingranaggi, differenziali,
cremagliere, leve, assi e perni per riprodurre le vere automobili,
dotate addirittura di sterzo, cilindri e pistoni in movimento.
L'aggiunta degli "omini" decretò il successo, con gambe e
braccia orientabili, un bel sorriso e il classico viso giallo, che
popolarono abitazioni, strade e veicoli, razzi e Rover lunari.
LEGO cercò però di soddisfare le esigenze delle più piccole con la produzione di animaletti e
elementi di gioielleria da assemblare.
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3. STORIA DI UN GRUPPO
Nel 1979, Kristiansen divenne il presidente della società e l'anno dopo istituì la "Divisione Prodotti
Educativi", per rendere più istruttivo questo semplice giocattolo, continuando sempre ad aprire nuovi
stabilimenti in Europa ed in America (ad esempio, quello nello Jutland, Danimarca, competente nella
sola produzione di pneumatici).
La seconda generazione
Tutto era pronto per la nascita di una seconda generazione, che sperimentava ancor di più: da treni
con motori a 12V (con luci, scambi, segnali e sistemi di frizione), alla definizione degli attuali “LEGO
Technic”, con automobili e fuoristrada che puntavano più sulla struttura meccanica che all'estetica in sé,
a mattoncini dedicati ai bambini piccoli tali da evitare il soffocamento, senza contare i castelli con tanto
di principesse protette da cavalieri e le navi dei pirati, pronte a salpare verso nuove isole, senza
dimenticare l'introduzione dei primi LEGO controllabili da un computer, con pezzi speciali gestiti dal
linguaggio di programmazione LOGO.
Intanto, il parco “Legoland” a Billund contava più di un milione di visitatori, l'azienda diventò una tra
le dieci maggiori industrie produttrici di giocattoli (l'unica europea in classifica) ed, al “professore di
Dinamiche di Business LEGO”, Xavier Gilbert, fu assegnata la cattedra all' International Institute for
Management Development a Losanna, Svizzera.
Nel 1991, fu attuato un processo di standardizzazione dei componenti elettrici, per renderli
utilizzabili con qualsiasi altro componente, e nel '92 furono stabiliti due Guinness World Record: un
castello composto da 400.000 mattoncini, di 4,45m per 5,22m (costruito e pubblicizzato dalla televisione
svedese), ed una ferrovia lunga 545m, con tre locomotive.
Le innovazioni, però, continuarono, con l'aggiunta di viti, dati e chiavi inglesi per piccoli carpentieri
e dei colori pastello per le signorine.
L'importanza del particolare
I colori base dei mattoncini sono stati fin da sempre rosso, giallo, blu, nero, bianco e grigio chiaro,
che vennero accompagnati da altri negli anni Novanta, grazie al rinnovamento degli stampi.
La curiosità è il rifiuto, per molto tempo, della produzione di mattoncini di colore verde, per evitare
la costruzione di mezzi militari in miniatura e l'associazione dell'azienda ad immagini di guerra; questa
ideologia venne, poi, modificata con la produzione dei personaggi armati (indiani, pirati, cavalieri ed i
protagonisti di “Guerre Stellari”).
Il colore degli omini rimase sempre il giallo, con qualche cambio di tonalità, che li riavvicinava alla
realtà, e solamente con le linee “Guerre Stellari” ed “Harry Potter” furono introdotti i personaggi ispirati
a figure cinematografiche.
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4. ECONOMIA AZIENDALE
“Fra il 1999 e il 2003, l’azienda non aveva alcuna idea di quanto costasse produrre la maggior parte
dei suoi mattoncini. Addirittura, i kit con micromotori e fibra ottica costavano di più rispetto a
quanto l’azienda incassasse dalla vendita. In pratica, si trattava di referenze in perdita di cui
nessuno era a conoscenza.”
Mark Stafford,
uno dei designer selezionati presso la base di fan
Il sogno diventa un incubo
Sembrava che LEGO potesse continuare a produrre e confezionare i suoi blocchetti ad oltranza,
riscuotendo il successo meritato e rallegrando i pomeriggi di miliardi di bambini, e perché no, anche
degli adulti... Ma non aveva fatto i conti proprio con i suoi clienti migliori.
E mentre la British Association of Toy Retailers nominava questo prodotto “il giocattolo del secolo”,
alcuni dei loro “clienti” decisero di approdare nel mondo dei videogiochi, facendo crollare le vendite dei
mattoncini.
Fu così che l'anno 2004 fu l'apice delle perdite, dato che LEGO dovette dichiarare che, in bilancio,
figurava un deficit di 188 milioni di euro.
Le prime conseguenze furono le dimissioni del presidente Poul Plougmann e l'immediato ritorno di
Kjeld Kirk Kristiansen, che provò a salvare l'azienda con un migliaio di licenziamenti di dipendenti e con
la modifica di alcune tonalità di colore (grigio, grigio scuro, marrone e viola): questa manovra però non
risollevò il risultato economico dell'impresa, che l'anno successivo accusava perdite maggiori,
nonostante le vendite ammontassero a 100.000.000 euro (1,35 miliardi di dollari); Kristianses, quindi, si
dimise, versando alla società più di 100.000 euro del suo patrimonio personale.
L'antefatto
Tra il 1998 ed il 2004, la società aveva continuamente perso soldi, fino a quando le vendite
diminuirono del 30% nel 2003 e del 40% l'anno successivo, tanto che i dirigenti di LEGO Group
stimarono di distruggere 250.000 euro (337.000 dollari) ogni giorno.
Nel 2004, la Danske Bank A/S smise di concedere fido all'azienda, date le numerose perdite, prestiti
di cui Kjeld usufruì dal 1997 al 2001.
Nonostante l'introduzione di nuove serie, come i “LEGO Technic ”, che prevedono la costruzione di
macchine e robot con ingranaggi azionabili con motori a carica manuale o elettrica, o i “Mindstrom”, in
collaborazione con il Mit di Boston, la crisi fu pesante e colpì tutti i settori dell'azienda.
Incastri fatti male
Le cause possono essere molte, come la troppa
diversificazione della linea di prodotti, dato che erano
stati fatti parchi a tema e gadget senza, però,
rinnovare il prodotto in sé, oppure l'avanzata dei
videogiochi o la concorrenza a basso costo cinese.
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4. ECONOMIA AZIENDALE
Forse, però, le cause andrebbero ricercate nell'organizzazione della società, nello specifico
nell'innovazione e nella catena di fornitura.
Ad esempio, nel 2004 vigevano gli stessi sistemi di approvvigionamento di 10 anni prima, con l e
aggravanti di un servizio clienti scadente e della poca organizzazione della vendita prodotti.
La vendita, infatti, era rimasta focalizzata verso i piccoli dettaglianti, che richiedevano la merce LEGO
quand'era necessaria ed in piccole quantità, proprio come accadeva nel 1950, sistema che venne, però,
surclassato dai grandi rivenditori come “WalMart” e “Carrefour”.
L'azienda, quindi, non aveva perso in qualità del prodotto, dato che il suo brand building era uno
dei principali riconosciuti in tutto il mondo, ma in qualità d'organizzazione, che venne sorpassata da chi
analizzava meglio ciascun cost driver per fornire la merce just-in-time.
La situazione poteva essere salvata solamente eliminando le inefficienze, allineandosi, quindi, al
mercato e limitando gli sprechi dovuti ai trasporti tra due stabilimenti e tre centri d'imballaggio,
ciascuno localizzato in uno Stato diverso; all'Amministratore delegato d'allora, Jorgen Vig Knudstorp, fu
affidato questo compito.
Il problema di fondo era uno: LEGO era incapace di gestire i propri costi; iniziarono, così, analisi su
livelli diversi, che portarono alla ricostruzione dell'azienda, mattone dopo mattone.
Product development
La produzione dei nuovi mattoncini era diventata molto particolareggiata, tanto che, ad esempio,
dai due colori primari originari (bianco e nero), si era passati a più di cento tonalità diverse, oppure una
scatola per costruire una nave pirata comprendeva otto pirati, con dieci tipi di gambe diversi ed
altrettanti abiti: tutto ciò dimostrava la cura dei dettagli, indispensabile in una produzione artigianale,
ma anche che i progettisti non avevano tenuto conto dei costi dei materiali e per la produzione in sé.
Inoltre, l'aumento della diversificazione dei nuovi prodotti, non è fatto negativo, ma ha portato ad
uno scoordinamento con la strategia di business che era stata attuata: infatti, solamente trenta prodotti
hanno generato l'80% delle vendite, facendo sì che gli altri non fossero più fabbricati. Ogni anno, quindi,
venivano sostenuti costi per prodotti che non venivano venduti, fatto continuato per anni.
Sourcing
LEGO aveva più di undicimila fornitori, che procuravano le materie prime necessarie: un numero
quasi doppio del personale di cui necessita la “Boeing” per costruire i suoi aerei.
Inoltre, ogni ingegnere aveva i suoi fornitori di fiducia, fatto che costituiva un problema, data
l'espansione a livello mondiale dell'azienda.
Infine, ogni prodotto aveva il suo specifico materiale, che veniva ordinato in quantità ridotte ed ad
intervalli irregolari, dato lo specifico utilizzo, creando così molto spreco, sia di tempo, che di denaro.
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4. ECONOMIA AZIENDALE
Manufacturing
Fin dall'inizio, LEGO ha avuto un grosso vantaggio a livello produttivo, con i più sofisticati processi
di stampaggio ad iniezione di tutto il mondo, grazie ad ottocento macchine solo nelle sedi danesi.
Ciascun stabilimento produttivo era gestito, però, come una sede indipendente da tutti gli altri,
senza coordinazione all'interno di tutto il sistema: ad esempio, gli ordini non erano organizzati e non era
possibile creare un quadro affidabile delle esigenze della domanda, dell'inventario e della capacità di
fornitura; inoltre, i siti produttivi erano collocati in Danimarca, Svizzera e Stati Uniti d'America, dove le
spese di trasporto sono maggiori.
Ciò rendeva la programmazione a lungo termine molto difficile e gli ordini dovevano essere fatti
all'esigenza, aumentandone i costi.
Distribution
Il Gruppo LEGO ha dato, fin dalla nascita, molta attenzione ai piccoli rivenditori, che costituivano un
terzo dei grossisti totali, senza dare molta importanza alle grandi catene di distribuzione.
Così, l'azienda aveva grandi spese per fornire i piccoli negozi, che richiedevano poca merce, dato
che il 7% delle richieste consisteva in meno di una scatola piena: quindi, non c'erano sol amente i costi
logistici, ma anche di confezionamento per una quantità ridottissima di merce, oltre a quelli per la
tenuta degli inventari e dei piccoli magazzini in ciascuna località.
Un nuovo inizio
Era, quindi, palese la necessità di trasformazione.
Knudstorp creò un gruppo eterogeneo di
dirigenti e senior management che doveva sviluppare
una strategia per la ripresa, mentre un altro gruppo,
formato da progettisti, rappresentanti di vendita,
logistica, IT e manifatturieri, doveva modificare il
sistema a livello operativo.
Questo portò certamente a nuove strategie, che
portavano sempre ad accusare qualcun altro d'inefficienza.
I lavoratori
La situazione era grave e le soluzioni dei numerosi problemi richiedevano molto tempo, che, però
non era disponibile.
Furono, comunque, fissati degli obiettivi da raggiungere, tramite un'analisi approfondita della
supply-chain, della produttività, della pianificazione e del controllo.
Il progetto, dopo essere stato approvato, sarebbe stato modificato solo in caso di difetto,
garantendo la rigidità del lavoro che si stava svolgendo.
Inoltre, LEGO Group era nata come impresa familiare: era, quindi, necessario mantenere la fedeltà
del gruppo lavoro, attuando una totale trasparenza con i dipendenti.
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4. ECONOMIA AZIENDALE
I lavoratori furono messi a conoscenza della grave situazione dell'azienda e furono partecipi delle
decisioni aziendali, anche a sacrificio delle loro occupazioni.
Le squadre di lavoro riuscirono a trovare un accordo, tanto che la produzione fu spostata dal nord
America al Messico, così da abbassare i costi a scapito di grandi licenziamenti.
Strategie d'impresa leadership di costo
Oltre ad un programma per la pianificazione della produzione, ne fu fatto uno sui costi, che
rendesse il sourcing più strategico.
Così, furono pianificati gli acquisti delle resine e scartati i fornitori più onerosi, dando un nuovo
slancio alla produzione.
Furono anche creati dei nuovi vincoli, che
potessero essere la base del motto “solo il meglio è
abbastanza buono”, che si rifà al famoso Leg Godt.
I termini, infatti, erano nati per dare orgoglio al
prodotto, ma si erano trasformati nella pura
produzione di giocattoli e giustificazione per difendere
una qualità, che non poteva essere modificata: ad esempio, se erano necessarie delle variazioni, non
potevano essere apportate, perché infierivano sulla qualità.
Furono ridotti la gamma di personaggi, le sfumature e i costi d'acquisto, che permisero di
abbassare questi ultimi dell'80%.
Inoltre, ai progettisti furono dati dei vincoli per la realizzazione di nuovi personaggi e l'utilizzo di
nuove materie prime, utilizzando le forme ed i colori in modi nuovi, anziché crearne altri.
Il senior manager scrisse “i migliori cuochi non sono quelli che hanno tutti gli ingredienti di fronte a
loro. Sono quelli che vanno in qualunque cucina e lavorano con quello che hanno” : ciò permise di
aumentare la creatività, con una contemporanea diminuzione dei costi.
Altra innovazione riguardava la produzione: furono tagliati i cicli produttivi, adattando le macchine
a tutti i mattoncini, riducendo i costi di riattrezzaggio, ed impostando con una ciclicità di fabbricazione
da quattro a dodici settimane.
Infine, le vendite avrebbero avuto una cadenza mensile verso lo stesso cliente, abbassandone i
costi.
Se erano necessarie delle modifiche alle macchine, dovevano essere coordinate anche con il team di
imballaggio, dato che ciascuna scatola ha un packaging diverso.
Fu
modernizzata
anche
l'esternalizzazione: LEGO, in passato, aveva già
optato per l'outsourcing per il 10% della
produzione, ma era convinta a non dare la
produzione ad aziende cinesi; scelse, quindi, la
Repubblica Ceca, dato che era più vicina ai
mercati orientali.
La logistica fu migliorata, oltre per questo
aspetto, anche perché il numero di fornitori
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4. ECONOMIA AZIENDALE
scese da ventisei a tre o quattro: questa fu un adattamento alle politiche della concorrenza, dato che
altre aziende avevano apportato queste modifiche anni prima.
La vera novità fu quella di creare un unico centro di produzione in Repubblica Ceca, chiudendone
cinque tra Danimarca, Germania e Francia: ciò permise di essere vicino alla grande distribuzione, grazie
all'apparato logistico rinnovato, e di avere buona traccia delle scorte.
Fu chiara la consapevolezza che i clienti avevano esigenze diverse e che era necessario mantenere
un contatto continuo con i rivenditori più grandi, con la gestione delle scorte e con la personalizzazione
del prodotto.
I rivenditori più piccoli sarebbero stati ancora forniti, ma a condizioni più regolari e standardizzate,
aggiungendo sconti per i primi ordini e rifiutando l'invito di cartoni non a pieno carico.
Anche i clienti furono partecipi allo sviluppo del prodotto, rendendoli più felici e dando maggiore
attenzione all'acquirente stesso, che poteva trovare un assortimento migliore ed un'esclusiva molto
limitata di alcuni prodotti.
Ad esempio, quando ci si rese conto che esistevano problemi anche con i designer, furono assunti
altri trenta laureati provenienti dalle migliori scuole di design europee: questi, però, non sapevano nulla
né del giocattolo in questione, né della filosofia di fondo dell'impresa.
In questo modo, la produzione di mattoncini raddoppiò, da seimila a dodicimila, aumentando le
problematiche relative allo stoccaggio ed al trasporto di merce, che non dava ritorno economico; nel
2006, quindi, venne fatto il primo workshop per reclutare veri appassionati, sia bambini, che adulti
(quest'ultimi denominati “Afol”).
Un solo obiettivo
Tutti questi radicali cambiamenti hanno portato dei risvolti positivi: hanno salvato 50 milioni di euro
(67 milioni di dollari) dal 2004 e si prevede che si possano risparmiarne altri 100 milioni di euro (135
milioni di dollari), nei prossimi due anni.
Nonostante l'aumento dei prezzi del petrolio sui materiali e sui mezzi di trasporto, il fatturato è
aumentato del 12% nel 2005, anno in cui il gruppo ha registrato i suoi primi profitti, che ammontavano
a 61.000.000 di euro (72 milioni di dollari).
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4. ECONOMIA AZIENDALE
Nel 2006 il fatturato è aumentato dell'11% ed i profitti del 240%, rispetto a quelli dell'anno
precedente: Knudstorp disse, addirittura, che l'azienda sarebbe stata “un po' troppo avanti rispetto alla
concorrenza in alcuni parametri”.
Secondo Bloomberg, infatti, LEGO è diventato il primo produttore di giocattoli, capitalizzando, nel
2012, 14,6 milioni di dollari, superando il maggiore concorrente, il produttore di Barbie Mattel, con 14,4
milioni di dollari, e Hasbro, che con i giochi in scatola capitalizza 5,4 miliardi di dollari; il tutto grazie a
45,7 miliardi di mattoncini prodotti, mentre le vendite quadruplicavano negli ultimi anni.
Al giorno d'oggi...
Oggi, Kjel Kirk Kristiansen ha un patrimonio netto di 5,9 miliardi di dollari.
La famiglia controlla LEGO Group per il 75% attraverso la società d'investimento “Kirkbi A / S”,
mentre il 25% è detenuto da “LEGO Foundation”, associazione fondata nel '86 che raccoglie fondi da
destinare ai bambini più poveri.
Riuscire ad ottenere il prodotto giusto, nel momento e nel luogo giusti, ha permesso a LEGO Group
di dedicarsi nuovamente allo sviluppo del business, che non era possibile quando l'intero sistema era
arretrato di 10-15 anni.
Ora, quindi, rimane un unico obiettivo: fare meravigliosi giocattoli.
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5. MATEMATICA
“Il nostro obiettivo è: zero richiami di prodotto – sempre.”
Kjel Kirk Kristiansen
Vendite inaspettate
La felicità dei bambini aumentò con la
contemporanea crescita delle vendite, che
è
possibile
analizzare
tramite
l'interpolazione statistica.
Quest'ultima indica i legami che
esistono tra due variabili x e y,
permettendo di determinare la funzione il
cui grafico si “accosti” il più possibile ai
dati osservati, senza però attraversare i
punti noti.
Ciò è possibile grazie a diversi
procedimenti, tra cui il più diffuso è il
metodo dei minimi quadrati, che consiste nella determinazione dei valori che rendano minima la somma
dei quadrati delle differenze fra i valori osservati y i ed i valori teorici ŷ: quindi, ∑(yi - ŷi)2 da rendere
minimo.
In questo caso, è stata utilizzata la perequazione per medie mobili (o meccanica), che sostituisce i
valori reali con altri teorici, ottenuti mediante medie semplici, o ponderate, di tre, cinque, … termini, di
cui quello considerato occupa il posto centrale, per rendere l'andamento dei dati più regolare: in questo
modo, viene eliminato il movimento ciclico, che riguarda le oscillazioni periodiche, o non periodiche,
dovute ai “cicli economici” (prosperità, recessione, crisi, ripresa).
In questo modo, i risultati sono più livellati, ma bisogna tenere conto di alcuni inconvenienti: la
perdita del primo e l'ultimo termine e l'arbitrarietà con la quale si sceglie il numero di dati da sommare.
Analisi
È stata considerata una parabola d'equazione y=a+bx+cx2 come funzione interpolante, ottenuta
con il metodo dei minimi quadrati.
Dati, quindi, i dati dei fatturati (iscritti nei bilanci di Lego Group A / S) relativi agli esercizi compresi
tra gli anni 1995 e 2013, sono stati livellati sette dati per volta, facendone una media semplice.
In seguito, sono stati calcolati i valori dei coefficienti di a, b e c, che sono stati sostituiti
nell'equazione, per poi ricavarne i dati teorici.
A dimostrazione che è stata fatta una buona interpolazione, è stato calcolato l'indice quadratico
medio di scostamento (I2), che deve essere minore di 0,1 per accettare la funzione interpolante.
13
5. MATEMATICA
Funzione parabola interpolante: y=a+bx+ cx2
n=13
Anno
x
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
0
0
0
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
0
0
0
TOTALE
130
{
{
Reddito
Dati
Perequati/yi
(mDKK)
6,844
0,00000
7,534
0,00000
7,616
0,00000
7,680
8,27843
9,808
8,67229
9,467
8,56314
9,000
8,37443
9,601
8,28114
6,770
7,99400
6,295
7,78829
7,027
7,86343
7,798
8,15771
8,027
9,47829
9,526
11,25486
11,661
13,55029
16,014
16,06229
18,731
0,00000
23,095
0,00000
25,382
0,00000
207,876
124,31859
x2
x3
x4
xy
x2*y
0
0
0
16
25
36
49
64
81
100
121
144
169
196
225
256
0
0
0
0
0
0
64
125
216
343
512
729
1.000
1.331
1.728
2.197
2.744
3.375
4.096
0
0
0
0
0
0
256
625
1.296
2.401
4.096
6.561
10.000
14.641
20.736
28.561
38.416
50.625
65.536
0
0
0
0,00000
0,00000
0,00000
33,11372
43,36145
51,37884
58,62101
66,24912
71,94600
77,88290
86,49773
97,89252
123,21777
157,56804
203,25435
256,99664
0,00000
0,00000
0,00000
1.482
18.460
243.750
1.327,98009
0,00000
0,00000
0,00000
132,45488
216,80725
308,27304
410,34707
529,99296
647,51400
778,82900
951,47503
1.174,71024
1.601,83101
2.205,95256
3.048,81525
4.111,94624
0,00000
0,00000
0,00000
ŷi
(yi-ŷi)^2
0,00000
0,00000
0,00000
9,52300
8,61118
7,94985
7,53902
7,37869
7,46885
7,80950
8,40065
9,24230
10,33444
11,67707
13,27020
15,11383
0,00000
0,00000
0,00000
0,000
0,000
0,000
1,549
0,004
0,376
0,698
0,814
0,276
0,000
0,289
1,176
0,733
0,178
0,078
0,900
0,000
0,000
0,000
16.118,94853 124,31859
7,072
na+b∑x+c∑x2=∑yi
a∑x+b∑x2+c∑x3=∑xyi
a∑x2+b∑x3+c∑x4=∑x2yi
13a+130b+1.482c=124,31859
130a+1.482b+18.460c=1.327,98009
1.482a+18.460b+243.750c=16.118,94853
Matrice denominatore
13,00000
130,00000
1.482,00000
130,00000
1.482,00000
1.482,00000 18.460,00000 = 4.736.732
18.460,00000 243.750,00000
Matrice a
124,31859
1.327,98009
16.118,94853
130,00000
1.482,00000
1.482,00000 18.460,00000 = 74.249.368,09
18.460,00000 243.750,00000
a= 15,67523
124,31859
1.482,00000
1.327,98009 18.460,00000 = -9.658.422,05
16.118,94853 243.750,00000
b = -2,03905
Matrice b
13,00000
130,00000
1.482,00000
14
5. MATEMATICA
Matrice c
13,00000
130,00000
1.482,00000
130,00000
1.482,00000
18.460,00000
124,31859
1.327,98009 = 593.263,78
16.118,94853
c= 0,12525
Equazione parabola interpolante:
y=15,67523-2,03905x+0,12525x2
Indice quadratico medio di scostamento:
I2 =
√
∑(yi-ŷi)2
n
=
∑ŷi
n
√
7,072
13
= 0,077125
124,32
13
I2 è minore di 0,1, quindi i valori teorici rappresentano in modo ottimale quelli originali.
Trend serie storica - fatturati "Lego Group A / S" anni 1998-2010
18
16
Fatturati (mDDK)
14
12
10
8
6
4
2
0
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Anni
Reddito (mDKK)
Dati Perequati/yi
ŷi
15
6. SCIENZA DELLE FINANZE
“La separazione degli interessi dei proprietari da quelli della dirigenza non costituisce una
debolezza per l'azienda, poiché i proprietari sono membri del consiglio di amministrazione e
sempre al corrente delle attività quotidiane.”
Codice di Condotta Aziendale
Il Fisco tra i giocattoli
LEGO Group A / S è una holding danese, con una forma giuridica che equivale alla società per azioni
italiana.
Come le ApS (società a responsabilità limitata danese), è soggetta ad imposta sui redditi che grava
sulla persona giuridica, a differenza delle società di persone, dove la tassazione avviene in capo ai soci.
In generale, l'onere fiscale è molto elevato ed è una caratteristica che accomuna tutti i Paesi
scandinavi, dato l'alto livello di benessere della popolazione.
Imposta sul reddito
Le imposte sui redditi sono imposte dirette, che colpiscono le
manifestazioni direte ed immediate di ricchezza, cioè il conseguimento
di redditi o il possesso di patrimonio.
Le imposte riguardanti i redditi di persone fisiche sono molto alte in
Danimarca, ma questo compensa il numero ridotto di contributi sociali e
previdenziali richiesti dallo Stato.
Queste imposte sono formate da altre cinque: contributo al mercato del lavoro, imposta statale,
imposta municipale, oneri sanitari e imposta ecclesiastica.
Queste valgono sia per i residenti, che per i non: per essere considerati domiciliati, si deve avere la
residenza in Danimarca o vi si deve risiedere per più di sei mesi.
Imposte sui redditi di persone fisiche
Il presupposto per applicazione di quest'imposta è il possesso di redditi, in denaro o natura, da
parte di una persona fisica, che comprendono i redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo; i
soggetti passivi sono sia i residenti, che i non residenti, per quest'ultimi solamente per i redditi prodotti
all'interno dello Stato.
Per i lavoratori autonomi danesi c'è una particolarità, dato che il reddito imponibile è calcolato con
le stesse regole che riguardano i redditi di società, al quale verranno aggiunti gli altri redditi, di fonte
diversa.
Esistono deduzioni per gli interessi passivi, per oneri per i figli a carico, per i contributi previdenziali
(fino a 50 mila corone), per i contributi per il fondo di disoccupazione e per le spese per il trasporto
riguardanti il tragitto casa-lavoro (a seconda del chilometraggio).
Inoltre, viene riconosciuta un'ulteriore deduzione del 6,95% sulla remunerazione totale, fino ad un
massimo di 22.300 corone: la base imponibile, quindi, è formata dal reddito complessivo del
contribuente, al netto degli oneri deducibili.
16
6. SCIENZA DELLE FINANZE
È individuata l'esenzione per le prime 46.630 corone di reddito, cifra che, per le coppie sposate o
conviventi, può essere riconosciuta sul reddito del partner, se non se ne usufruisce; la quota si riduce a
31.500 corone per i minorenni.
L'imposta ha carattere progressivo: ciò significa che viene calcolata sulla quota di reddito
corrispondente ad una determinata fascia, applicando l'aliquota specifica, mentre la parte che ne eccede
viene applicata un'aliquota diversa.
Reddito imponibile (DKK)
Reddito imponibile (€)
Da 0 a 46.630
Da 0 a 6.265
Da 46.630,01 a 423.804,01
Da 6.265,01 a 56.945
Oltre 423.804,01
Oltre 56.945,01
Aliquota
0%
40.23%
55%
Una volta sottratte le detrazioni, gli acconti versati in precedenza ed i crediti d'imposta, si avrà
l'imposta netta.
I ricercatori, o simili, stranieri sono sottoposti ad un'imposizione fiscale diversa: per i primi tre anni
di permanenza in Danimarca, viene applicata un'imposta che sostituisce tutte le altre, con aliquota fissa
del 26%, senza però il beneficio di deduzioni, che può variare a seconda del tipo di lavoro, del reddito
percepito e della durata del soggiorno.
Allo scadere di questo periodo, vengono concessi altri quattro anni a tassazione ordinaria: nel caso
in cui il contribuente non lasci il Paese in questo lasso di tempo, deve restituire i benefici che ha ricevuto
nell'arco dei primi tre anni.
In Italia...
L'imposta sul reddito di persone fisiche è denominata “Irpef” ed è molto simile a quella applicata in
Danimarca: l'unica differenza consiste nell'individuazione degli scaglioni.
Reddito imponibile (€)
Aliquota
Fino a 15.000
23%
Da 15.000,01 a 28.000
27%
Da 28.000,01 a 55.000
38%
Da 55.000,01 a 75.000
41%
Oltre 75.000,01
43%
A questo deve essere aggiunta l'addizionale regionale, con un'aliquota media del 1,73%, e quella
comunale, con aliquota compresa tra 0,5% e 0,8%.
17
6. SCIENZA DELLE FINANZE
In questo modo, si può notare come l'imposizione fiscale sia diversa nei due Stati:
Categoria
Reddito imponibile (€)
Imposte in
Italia (€)
Imposte in
Danimarca (€)
Pensionato
20.000
5.206
5.526
60.000
20.068
22.068
100.000
38.040
44.068
500.000*
216.606
264.068
1.5 milioni*
874.703
-
2 milioni
-
1.089.068
200.000
83.640
99.068
1.5 milioni*
655.337
814.068
300.000
128.869
154.068
1 milione*
435.912
539.068
Sportivo
Manager
Libero professionista
*sui redditi superiori a 300.000€ si applica un contributo di solidarietà pari al 3% sulla parte eccedente ai 300.000€;
è stato utilizzato il cambio medio per il periodo gennaio 2012-novembre 2012 pari ad Euro 7,442247
Imposte sui redditi di società
In Danimarca, sono esonerati dall'applicazione delle imposte sui redditi di di società ne sono
esonerate le comunità religiose riconosciute e le istituzioni ecclesiastiche collegate alla religione di
Stato, la Banca Centrale danese, i servizi sanitari industriali, le imprese di risanamento urbano ed i fondi
pensione.
I redditi che derivano da compagnie di assicurazione sono tassati solamente se eccedono 1 milione
di corone.
Inoltre, sono esenti i dividendi che derivano da società controllate per più del 10% e le perdite,
iscritte in bilancio, possono essere dedotte per i cinque anni immediatamente successivi all'anno
d'imposta nel quale sono conseguite.
L'imposta italiana corrispondente si chiama “Ires” e non è molto diversa.
Imposta sul Valore Aggiunto
Quest'imposta viene applicata a tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi, avvenute sia nel
Paese, sia con le importazioni; in Danimarca sono esenti i servizi sanitari, educativi e finanziari ad
un'aliquota del 25%, senza altri scaglioni.
In Italia, invece, l'aliquota base è del 22%, che si riduce al 10% per i servizi offerti da alberghi, bar,
ristoranti e altri prodotti turistici, determinati prodotti alimentari, i prodotti fitosanitari e particolari
opere di recupero edilizio; diventa del 4% per i generi alimentari di prima necessità, la stampa
quotidiana o periodica, i libri, le opere per l'abbattimento delle barriere architettoniche, alcuni tipi di
sementi ed i fertilizzanti.
18
6. SCIENZA DELLE FINANZE
Rapporti fiscali Italia - Danimarca
Per evitare doppie tassazioni e l'evasione fiscale, esistono diversi accordi stipulati tra la Repubblica
Italiana ed il Regno di Danimarca:
• Convenzione del 5 maggio 1999, firmata a Copenaghen e ratificata in Italia con legge n. 745
dell'11 luglio 2002 ed entrata in vigore il 27 gennaio 2003;
• Accordo operativo tra i Ministeri delle Finanze dei due Paesi, per l'applicazione delle
disposizioni sulla scambio di informazioni previsto dalla suddetta Convenzione, firmato a Roma
il 26 ottobre 2004;
• Accordo amministrativo tra i due Ministeri delle Finanze, per l'effettuazione di verifiche
simultanee, firmato a Copenaghen il 26 febbraio 1980.
19
7. INGLESE
“Everything is awesome”
LEGO Movie Music
Legoland
Legoland (mark registered as "LEGOLAND")
is a chain of amusement parks by LEGO.
It isn't exclusive property of LEGO Group,
since it has only 30% of the total shares, but it is
managed by Merlin Entertainments, a British
amusement-parks chain.
example, the roller coasters aren't so extreme.
All the attractions of the park are built by
LEGO bricks and are perfect for families with
little children, until eleven years old and, for
In each park there are many areas specialized in a specific activity: for example, in “Explorer Land”
there is a safari with LEGO animals, a school for driving mini-electric cars for children and a minimonorail.
Also, “Legoredo” is a small far-west-village, where there is a reconstruction of Mount Rushmore with
the four Presidents (built with 2.500.000 bricks).
There is “Pirateland”, with pirates and small ships, “Castleland” with LEGO knights and “Duploland”,
for babies.
The most important area, and the one that is in each park, is “Miniland”, with the representation of
the most famous palaces and points of interest of all the world.
Today, there are some parks all over the world, such as:
•
Legoland Billund (Denmark): it is the oldest of all parks and it is visited by 1.6 million of people
every year, so it is the biggest attraction in Denmark, along with Copenhagen;
•
Legoland Windsor (UK): it is the first park that was founded in 1994; it has been built where
there used to be the “Windsor Safari Park”;
•
Legoland Deutschland (Günzburg, Germany): born in 2002; in Sierksdor (north Germany); there
was also a second park, opened on 1973, but closed by 1976: now it has been sold and it is
called “Hansa-Park”;
•
Legoland California (Carlsbad, USA): opened on 20th March 1999 and it holds also the Water
Park “Sea Life” (the same as Gardaland);
•
Legoland Florida (Winter Haven, USA): it was started on 15th October 2011, the biggest of the
world;
•
Legoland Malaysia (Nusajaya, Malesia): the attractions that compose Miniland are very
interesting, because there are all points of interest of Asia; it is the first LEGO's park of the
Middle East and it was inaugurated on 15th September 2012.
20
7. INGLESE
Today, there is work in progress in Dubai (United Arab Emirates), Japan and South Korea.
In Italy, in 2007, Nick Varney, CEO of Merlin Entertainments, has revealed a project for inserting a
“Legoland Discovery Center” in Gardaland, but the project failed.
The 75% of shares of Gardaland are property of Merlin.
21
8. INFORMATICA
"Fantastico, ho appena ricevuto un regalo da Lego!"
Shubham Banerjee,
dodicenne californiano
Robot e cubetti
La robotica è la disciplina dell'ingegneria che
studia e sviluppa metodi che permettano ad un
robot di eseguire dei compiti specifici,
riproducendo il lavoro umano...
Ed i mattoncini?
Esistono particolari set di gioco, denominati
“LEGO MINDSTORMS”, che permettono di
costruire dei robottini, nei quali sono inseriti dei
particolari componenti.
Quest'ultimi possono essere ingranaggi,
servomotori, sensori di colore, contatto e
infrarossi che sono all'interno della costruzione
finale, il tutto gestito da un dispositivo, che fa da
“cuore” all'intero sistema: questi sono solamente
le parti basilari, perché è possibile aggiungere
misuratori di energia, sensori giroscopici, di suono,
di temperature ed ad ultrasuoni.
Il risultato sarà un robot di mattoncini, in
grado di muoversi ed interagire con l'ambiente
circostante, secondo le indicazioni impartite tramite il telecomando ad infrarossi.
Il “mattoncino intelligente”, che fa da nucleo, è chiamato “EV3” (evoluzione 3) ed è la terza
generazione di queste costruzioni programmabili, preceduta da NTX e NTX 2.0: ha delle porte USB e
microSD ed, inoltre, è in grado di collegarsi via Bluetooth e Wi-Fi con altri dispositivi.
All'interno contiene un processore che utilizza una piattaforma Linux.
Esiste anche un linguaggio di programmazione, molto simile a C (linguaggio programmazione ad
alto livello), chiamato ROBOTC, che viene applicato alla robotica, inclusi i LEGO, con tanto di
competizioni a livello mondiale.
Comunque, il software, scaricabile dal sito, è open-source, quindi è protetto da licenza GPL ed
possibile vederne il contenuto.
22
8. INFORMATICA
Robot tra i bambini
“LEGO Education” è un progetto, promosso dall'azienda, che vede i mattoncini applicati nella
robotica per l'educazione dei bambini.
Il “mattoncino intelligente” è indicato per le scuole secondarie, ma le costruzioni con ingranaggi
sono adatte anche ai bambini più piccoli, con tanto di corsi per istruire gli insegnanti in queste
competenze.
A livello europeo, questa possibilità è offerta dal “Progetto TERECoP”, proprio per introdurre la
robotica e l'informatica nell'educazione nell'apprendimento.
In Italia, questo è promosso dal museo civico di Rovereto, dove si svolgono anche i “FIRST LEGO
Legue”, il campionato riservato ai ragazzi con età compresa tra gli 11 e 16 anni.
Inoltre, l'Università di Padova collaborerà all'incontro internazionale “ Teaching Robotics & Teaching
with Robotics” (TRTWR) ed alla conferenza internazionale “Robotics in Education” (RIE), che si terranno a
Padova il 18 luglio 2014.
23
8. INFORMATICA
Giocando s'impara
Shubham Banerjee è un dodicenne californiano che ha realizzato un prototipo di stampante di
caratteri Braille, punzonati su una striscia di carta simile a quella usata dalle calcolatrici portatili: usa una
traballante testina di stampa formata da qualche rondella e una puntina da disegno, che scorre lungo gli
assi incastonati in una struttura di mattoncini colorati.
La stampante è stata testata da un amico non vedente, che ne conferma il corretto funzionamento:
con un gioco da 350 euro, si può creare una stampante da 2.000 euro.
Questo è uno dei tanti esempi, come il Guinness World Record ottenuto con la risoluzione del cubo
di Rubik in 3,253 secondi da parte una struttura completamente in mattoncini, o quello per la pista di
un trenino LEGO lunga più di quattro chilometri.
I mattoncini possono essere usati anche tra i computer e la fantasia non manca: dai case, alle
tastiere e mouse, fino ad arrivare agli switch.
Il viaggio in HTML
La presentazione di questo lavoro di tesina è supportato da un sito internet, che permette di
cogliere i principali aspetti che caratterizzano questa nicchia del mondo dei giocattoli.
Il sito web è scritto in linguaggio standard HTML (HyperText Markup Language), che permette di
creare ipertesti da rendere disponibili nel World Wide Web.
É molto particolare, perché non descrive l'aspetto finale del documento, ma solamente l'aspetto
logico: in questo modo è possibile definire il layout del documento a seconda del dispositivo dal quale
si accede e rendere più facile la manutenibilità.
Inoltre, non è quindi un linguaggio di programmazione (in quanto non definisce variabili, funzioni o
strutture di controllo), ma di formattazione.
Il documento viene salvato su dischi fissi, che possono fungere anche da server, per renderlo
accessibile ad un numero ampio di utenti.
La scrittura è basata sui tag, delle marcature che permettono di specificare il browser le
24
8. INFORMATICA
informazioni riguardanti l'elemento considerato.
Il layout di questi documenti è definito da un altro file, detto foglio di stile (con estensione .css,
Cascading Style Sheet), all'interno del quale viene definito l'aspetto grafico degli elementi del
documento in HTML.
Quindi, una volta definito l'elemento da prendere in considerazione, vengono specificati i diversi
parametri (che variano dall'allineamento allo sfondo).
Inoltre, è stato utilizzato anche il linguaggio JavaScript, che aggiunge una maggiore interattività al
file HTML, grazie a dei microprogrammi utilizzabili solo nelle pagine web: infatti, è un linguaggio dal
lato client, a differenza del linguaggio Java, che permette di creare programmi, applicazioni e applet da
lato server.
Javascript, quindi, è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti, che permette di automatizzare
alcune azioni compiute all'interno di pagine Web.
25
9. CURIOSITÀ
“Si può scoprire di più su una persona in un'ora di gioco, che in un anno di conversazione”
Platone
•
La materia prima è l'ABS, una plastica resistente formata da granelli, che vengono scaldati fino a
232°C e resi liquidi per essere versati negli stampi;
•
La fusione della materia prima avviene in due impianti, localizzati in Danimarca ed in Svizzera. Le
decorazioni ed il confezionamento si svolgono negli stabilimenti in Danimarca, Svizzera, USA, Corea
del Sud e Repubblica Ceca;
•
La media di produzione annuale è di circa 20 miliardi di mattoncini all'anno, ovvero circa 2,3 milioni
all'ora;
•
Vengono fabbricati una quantità limitata di mattoncini con macchine ad alta precisione, tanto che gli
stampi ad iniezione hanno sensori che rilevano le minime variazioni di pressione e temperatura ed
hanno una tolleranza di un millesimo di millimetro. Inoltre, il personale specializzato controlla che
non ci siano anomalie di misura o colore: solo diciotto pezzi su un milione non rispettano gli
standard qualitativi; ne è conferma il fatto che i mattoncini degli anni Sessanta si incastrano
perfettamente con quelli attuali;
•
Il nipote di Ole, Kjeld, è l'uomo più ricco della Danimarca, con i suoi 6,5 miliardi di dollari;
•
Il volume del classico pezzo 2x4 è di 4,9152 cm3 e, con sei di questi, sono possibili 915 miliardi di
combinazioni;
•
Unendo uno sopra l'altro 40 miliardi di mattoncini, si potrebbe raggiungere la Luna;
•
Fino ad oggi sono stati construiti, in tutto il mondo, 190 miliardi di mattoncini ed altri componenti,
per un totale di 19 miliardi di costruzioni all'anno;
•
I personaggi LEGO che popolano la Terra sono 4 miliardi;
•
Ogni abitante della Terra possiede in media 62 mattoncini;
•
LEGO è la più grande azienda produttrice di pneumatici al mondo, con 306 milioni di ruote all'anno;
•
Sulle ceneri di un deposito bruciato da un incendio, nel parco Legoland di Windsor, fu costruito
l'attuale “LEGO Hotel”; il 15 maggio scorso ne è scoppiato un altro, nel parco a San Diego;
•
Nel 2001, la filiale svizzera INTERLEGO AG intentò una causa nei confronti della “Tianjin COKO Toy
Co.”, per violazione del diritto d'autore;
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“LEGO serious play” è una forma innovativa di espressione, utilizzata nelle aziende, che consiste
nell'utilizzare i mattoncini per esprimere concetti.
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10. CONCLUSIONE
Ed è così che termina quest'escursione in un mondo dove regna la fantasia, dove non ci sono
regole precise, ma basta l'immaginazione.
Rimane un mistero cosa ci porta ad essere tanto appassionati di un giocattolo, che non ha nulla di
elaborato e che è semplice come uno scarabocchio su un foglio bianco.
I mattoncini più famosi del mondo, che tra un po' di anni potranno essere stampati comodamente a
casa, grazie alle stampanti 3D, continueranno ad abitare con i più piccoli, che nonostante le nuove
tecnologie, sentiranno il richiamo di un gioco tanto semplice ed immediato.
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10. CONCLUSIONE
“I migliori cuochi non sono quelli che hanno tutti gli ingredienti di fronte a loro.
Sono quelli che vanno in qualunque cucina e lavorano con quello che hanno.”
Senior Manager LEGO Group
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11. BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
Storia di un gruppo
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http://it.wikipedia.org/wiki/LEGO
http://www.lego.com/it-it
Economia aziendale
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http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/19/crisi_impero_Lego_videogiochi_battono_co_0_9901193167.shtml
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http://www.strategy-business.com/article/07306?pg=all
http://economia.panorama.it/aziende/lego-film-fallimento-successo
http://www.bloomberg.com/news/2013-03-13/lego-builds-new-billionaires-as-toymaker-topples-mattel.html
http://www.economist.com/node/8083013
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-02-27/lego-festeggia-conti-e-assume-2013-utili-volati-820-milioni-+9percento-mentreorganico-aumenta-13percento-181817.shtml?uuid=AB1jxdz&fromSearch
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Matematica
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A. M. GAMBOTTO MANZONE, B. CONSOLINI, Conoscere e applicare la matematica 3, Tramontana, 2009
Bilanci d'esercizio LEGO Group A / S, esercizi 1995-2013
Scienza delle Finanze
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N. ARDOLFI, R. M. PALMISANO, Scienza delle finanze e sistema tributario, Tramontana, 2011
http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_valore_aggiunto
http://www.fiscoetasse.com/blog/sistema-fiscale-danese/
http://www.fiscooggi.it/dal-mondo/schede-paese/articolo/scheda-paese-la-danimarca
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2013/01/tassazioneeuropa.pdf?uuid=022c224e-5645-11e2-90c1-2802a9a02636?uuid=AbqN7DHH
Inglese
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http://it.wikipedia.org/wiki/Legoland
http://www.legoland.com/
http://www.touringclub.com/articolo/legoland-il-mondo-e-rettangolare.aspx
Informatica
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http://education.lego.com/en-gb/preschool-and-school/secondary/11plus-mindstorms-education
http://en.wikipedia.org/wiki/Lego_Mindstorms_EV3
http://it.wikipedia.org/wiki/CSS
http://it.wikipedia.org/wiki/HTML
http://it.wikipedia.org/wiki/Robotica
http://time.com/27557/watch-this-lego-robot-solve-a-rubiks-cube-in-a-record-3-25-seconds/
http://www.apogeonline.com/webzine/2014/03/26/dodici-anni-e-ancora-a-giocare-con-il-lego
http://www.it-robotics.it/progetti/terecop-project/
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Curiosità
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ED SHEERAN, Lego House, +, Warner Music Group, 2011
http://archiviostorico.corriere.it/1999/gennaio/19/crisi_impero_Lego_videogiochi_battono_co_0_9901193167.shtml
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http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-10-10/kjeld-kirk-kristiansen-lego-193426.shtml?uuid=AbnYtVsI&fromSearch
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http://www.robotc.net/
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