Vacanze in Istria e Quarnero Arte e cultura Musica e svago Sport e tempo libero Spiagge meravigliose Informazioni ed eventi bella .it tel: +385 52 824 338 fax: +385 52 824 382 [email protected] www.camping-monperin.hr Trascorrete una vacanza spensierata nei campeggi di Colone e San Polo, a soli sei chilometri da Valle, che offrono al villeggiante: • un ambiente naturale intatto, nove chilometri di spiaggia non viziata da impianti del turismo di massa • il vostro angolo di pace a pochi metri dal mare, lontano dal caos della città • attrezzature di elevata qualità. • attività sportive per tutta la vostra famiglia • interessanti siti archeologici d’epoca Scegliete la natura, venite a Valle. Il campeggio ideale per la vostra famiglia. romana, con resti di strade e cisterne sotterranee. • romantici beach bar e ristoranti • la possibilità di affitto di casette mobili, in grado di offrire un maggiore comfort anche all’ospite più esigente Sommario 6-7 8-9 Carta stradale dell’Istria e del Quarnero Gorski kotar, il “polmone” ferito Tra Istria e Quarnero 10 14-15 18-19 20-21 22-23 26-27 31 32-33 37 Baška, bella e impossibile Il Quarnero e i suoi “marchi” Abbazia, 170 anni di turismo Rovigno la romantica Castua, nel blues dipinto di blues Crikvenica, paradiso al quadrato Nell’oasi di Punat Cherso, un gioiello indomito Valle e la “macchina del tempo” Vacanze in Istria e Quarnero LUGLIO 2014 Redattore responsabile: Ivo Vidotto Collaboratori: Luka Kik, Rafael Rameša, Ivana Precetti, Helena Labus Bačić, Patrizia Lalić, Viviana Ban, Viviana Car, Monica Kajin Benussi, Moreno Vrancich 38 41 44-45 47 48-49 51 52-53 54-55 60-61 Portole, nell’occhio del leone Torre e Abrega, la stessa lingua Umago, la mecca dello sport Buie, non solo vino... Omišalj e Njivice, veri gioielli Parenzo, la città dei mosaici Albona e Rabac, “miniere” di relax Orsera, fascino da... Casanova Innamorarsi di Cittanova 25 42-43 56-57 58-59 La follia del Carnevale estivo Il parco archeologico di Fiume Terrano rosé, la stella dell’estate Estate in musica, basta scegliere Altre informazioni 62 La Jadrolinija si ringiovanisce 63-65 Orari dei principali traghetti Lo scrigno dell’estate 12-13 Avventure in prima persona 16-17 Sagre popolari, la storia continua Art director: Dean Černeka Ufficio marketing: Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić, Iva Superina Fotografie: Igor Zirojević, Ivor Hreljanović, Ivo Vidotto, Lucio Vidotto, Enti per il turismo, Shutterstock, Photonet.hr Foto copertina: Željko Jerneić E per saperne di più e tenerti sempre aggiornato visita il nostro sito: www.bellacroazia.it Stampa: GZH – Zagabria, Croazia Editore: EDIT Ente giornalistico editoriale Fiume - Rijeka, Croazia www.edit.hr e-mail: [email protected] tel: +385 51 672 146, +385 51 228 764 L’Istria 6 Il Quarnero 7 Gli imperdibili Il desiderio di rinascita della regione montana è grande Gorski kotar, il «polmone» ferito 8 D opo essere stato tagliata fuori dalle principali vie di comunicazione, ossia dopo che l’apertura dell’autostrada Fiume-Zagabria ha messo inevitabilmente in secondo piano la vecchia statale, la storica strada Ludovicea, la regione del Gorski kotar si è vista costretta a cambiare abito mentale. Mentre prima era quasi un obbligo fermarsi in una delle tante località che si trovano lungo la statale, ora questi abitati possono venir visitate soltanto se riescono a rappresentare una meta, un obiettivo concreto, una destinazione che viene scelta per qualche motivo preciso, e non per caso. Comunque sia, si ha sempre l’impressione che un paesaggio meraviglioso come quello della regione montana alle spalle di Fiume, a mezz’ora di macchina dal golfo del Quarnero, non sia valorizzato nel modo giusto. Gli abitanti del Gorski kotar, ma in special modo gli imprenditori, i ristoratori e gli operatori turistici in genere, si sono visti costretti a pensare qualcosa di nuovo, a reinventarsi, il tutto per poter offrire qualcosa per cui vale la pena scendere dall’autostrada e immergersi nel verde di quello che viene giustamente chiamato il polmone della Croazia. È un polmone ferito, però, che presenta ancora profonde cicatrici dopo il terribile gelicidio dell’inizio di febbraio, quando l’intera regione era stata trasformata in un inferno di ghiaccio, quando la pioggia gelava Gli imperdibili all’istante non appena toccava una qualsiasi superficie, una strada, i rami degli alberi, l’erba... Tutto, insomma. Le gocce a contatto con queste superfici formavano uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, racchiudendo i rami degli alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba, i veicoli, ma anche i cavi elettrici all’interno di un involucro assai duro di acqua cristallizzata e trasparente. A patire di questa situazione sono stati specialmente gli alberi, che crollavano come se fossero di cartone. Per giorni il silenzio invernale del Gorski kotar veniva squarciato da suoni che sembravano raffiche di mitra e a momenti anche esplosioni di granate. I boschi hanno subito danni inimmaginabili. Gli abitanti di questa regione non La rinascita si sono persi d’animo e ora vogliono venirne fuori più forti che prima. Il gelicidio è stato soltanto il colpo di grazia e ora bisogna reagire. Le condizioni ci sono, perché stiamo parlando di un’area dal valore ambientale e naturalistico elevatissimo, un’oasi verde che rappresenta il rifugio ideale per tutti quelli che vogliono evadere dal caos della città, dimenticare i problemi di ogni giorno e ricaricare le… batterie. Le potenzialità ci sono, ma bisogna saperle sfruttare. Dopo la chiusura di alcuni alberghi, si è capito che bisognava puntare su qualcosa di nuovo, su qualcosa che potesse attirare i turisti, offrendo loro ben più di quanto potesse farlo un “semplice” albergo. Offrire agli ospiti la possibilità di vivere, magari, alla stessa maniera di come vivevano gli abitanti dell’area 50, 100 o 150 anni fa, nelle stesse case, dormire negli stessi letti e mangiare le stesse pietanze rappresenta quel qualcosa in più che il Gorski kotar si propone di offrire in futuro ai turisti. Per molti si tratta di una scommessa, ma gli addetti ai lavori sostengono che si tratti di una scommessa vinta in partenza, perché ai turisti, ma non soltanto a loro, piace tuffarsi nel passato, rivivere epoche che finora non hanno avuto modo di percepire se non sfogliando qualche vecchio libro. La Regione litoraneo-montana si sta prodigando per aiutare il Gorski kotar lungo questo sentiero, non agevole, ma certamente percorribile. Una mano in questo senso la potranno dare tutti coloro che vorranno rendersi conto in prima persona sia delle bellezze della regione montana, sia della tenacia e della volontà della gente locale di recuperare e di curare le ferite provocate dall’autostrada e dal ghiaccio. 9 Gli imperdibili Eventi 10 Ogni martedì Live Jazz music concert, The Mystic Rose Ensemble, terrazza del campeggio Bunculuka 10 e 24 luglio Giornata del campeggio Zablaće, concerto Gruppo Trend, Campeggio Zablaće 11, 25 luglio Giornata del campeggio Bunculuka, Gruppo Trend, concerto, terrazza del campeggio 12-22 luglio “Contrasti meteorologici 4”, mostra di fotografia, Galleria Zvonimir 18, 25 luglio Serata con il gruppo Tramuntana, Hotel Corinthia, Bistro Funtana 18 luglio Giornata del campeggio Bunculuka, gruppo Yamas, Terrazza del campeggio, Boneta Bistro & Lounge 22 luglio (ore 21) Joso Butorac – Serata di Bel canto, concerto, Hotel Corinthia, Terrazza Funtana 24 luglio (ore 21) concerto di musica classica, Chiesa della Santa Trinità 29 luglio (ore 21) Concerto del gruppo Bonaca di Sebenico, Molo Vecchio La località isolana festeggia i 110 anni di turismo Baška, bella e… impossibile A Baška si iniziò a parlare turismo agli albori del XX secolo, con la fondazione della “Società per l’abbellimento del paese e dell’igiene locale”, avvenuta l’11 luglio 1904. In questo periodo Baška e i paesi adiacenti – Draga Bašćanska, Jurandvor e Batomalj – contavano più o meno 4000 anime, dedite al commercio, alla pesca e all’agricoltura, ma anche alla viticoltura. L’idea di istituire un’associazione per promuovere il turismo la si deve ad alcune ricche famiglie di commercianti, residenti a Pola, Trieste, Zara, Sussak (Sušak) e a Fiume (Rijeka), le quali furono abili nel cogliere la potenzialità della piccola cittadina che oggi, a 110 anni di distanza, è un importante centro turistico. Baška giace in un’insenatura circondata da vigneti, oliveti e ginestre. Sullo sfondo si stagliano i contorni della affascinante catena montuosa del Velebit, che domina tutto il litorale di terraferma, e l’isolotto di Prvić, che sembra quasi voler difendere la bella baia. La spiaggia principale di Baška è lunga addirittura 1.800 metri ed è interamente circondata da ristoranti, pizzerie, caffetterie e bar, alberghi e appartamenti privati. Come se non bastasse, con una passeggiata o una gita in barca è possibile raggiungere altre trenta piccole spiagge, alcune altrettanto popolari, dove l’offerta turistica rimane ricchissima, e altre più intime e appartate. Questa combinazione armoniosa fa sì che le spiagge di Baška siano considerate da molti fra le più belle dell’Adriatico. Chi ci viene una prima volta, vorrà certamente ritornarvi, perché l’impressione che si ha è che ci sono tante altre cose da scoprire, per le quali merita, quindi, deviare il proprio interesse. Anche l’offerta culturale è ricca. La Tavola di Baška è il più antico documento esistente in scrittura glagolitica. Si tratta di tredici righe che rappresentano il lascito del re croato Zvonimir (1075-1089) alla chiesa di Santa Lucia a Jurandvor, dove è stata trovata nel 1851, e la cui copia si trova davanti all’altare della chiesa. Si tratta di uno dei monumenti più importanti del popolo croato, decisivo per la decrittazione dell’alfabeto glagolitico, creata dai santi Cirillo e Metodio i quali giravano per l’Europa facendo opera di evangelizzazione nella seconda metà del IX secolo. Per i turisti che vogliono rimanere attivi anche durante il periodo di vacanza, Baška offre l’opportunità di praticare vari sport. A pochi chilometri dalla città ci sono due siti per l’arrampicata, con molte vie attrezzate a spit, mentre altre 10 vie sono addirittura a pochi metri dal mare su una piccola falesia nei pressi del campeggio di Bunculuka. Il ciclismo e le immersioni subacquee sono altre attività che si possono svolgere nella località balneare e se non si dispone dell’attrezzatura necessaria non c’è di che preoccuparsi; si può noleggiare tutto direttamente sulla spiaggia. Gli imperdibili Tra storia e leggenda, tra mito e realtà... riviviamo l’Istria di una volta Avventure in prima persona I 12 stra Inspirit, questa magica, misteriosa, splendida penisola offre una vacanza a tutto tondo. L’avventura dei tempi passati, delle ville romane, dei borghi medievali, dei miti e delle leggende. Vivere in prima persona un evento storico ora è possibile, arricchendo le vacanze con frammenti del passato. Basta scegliere l’epoca storica, il luogo e tutto diventa magia, con un gruppo di ottimi attori, una scenografia originale. Basta immedesimarsi nel personaggio principale. Tutti partecipano all’avventura, tutti diventano interpreti attivi della storia in un viaggio straordinario. La città di Pisino (Pazin) e precisamente il castello di Montecuccioli, abbarbicato su un abisso di 130 metri, fa da cornice al romanzo di Jules Verne “Mathias Sandorf ”. E sarà proprio il personaggio principale a fare rivivere l’avventura “Fuga dal Castello”. L’ospite vedrà Mathias e i suoi due amici nelle segrete del castello, visiterà la stanza di Jules Verne e assisterà alla rocambolesca fuga dal castello per finire nella voragine ed essere trasportato dalle impetuose acque sotterranee del torrente. Ma niente paura, i personaggi sono interpretati da esperti scalatori che si muovono in una scenografia reale. E dopo aver trepidato per le sorti di Mathias, niente di meglio che far visita a Pinguente (Buzet) nel cuore dell’Istria. L’antica bellezza della località vi accoglierà in un passato più recente. Per le sue vie, lastricate in pietra, si possono assaporare la tradizione istriana, i balli, le musiche gli antichi strumenti, i sapori e i profumi dei cibi preparati seguendo antiche ricette e poi i giochi delle bocce e delle plozze, da provare in prima persona. La visita all’antica città, al Municipio e al Museo Civico non può terminare se non con la preparazione del pane fatto con le proprie mani. Il vostro pane, ancora caldo, sarà più saporito, più buono, più naturale. Chi era Mare Radolovich? Semplicemente la “Strega del villaggio”. Nel pittoresca cittadina medievale di Sanvincenti (Svevinčenat) situata nel sud dell’Istria centrale, la fattucchiera Mare vi introdurrà in tutti i suoi segreti e le sue ricchezze in uno scenario che rievoca il tardo Medioevo, e vi farà conoscere il suo amore proibito. Mare Radolovich, oggi nota come strega Mare, fu l’erborista e guaritrice locale. Nel 1632 i suoi concittadini, fino a ieri suoi pazienti, l’accusarono di aver stretto il patto con il diavolo e la condannarono a morte. Secondo le usanze del tempo, la strega fu bruciata al rogo nel cortile del Castello locale. Quella notte, Mare morì veramente oppure sopravvisse? Oltre al processo e all’esecuzione della strega fatti secondo le antiche usanze, lo spettatore parteciperà a una serie di attività e contenuti aggiuntivi: visita alla cittadina e alle sue curiosità, incluso il castello Grimani-Morosini, dimostrazione degli antichi mestieri, un concerto d’epoca e una ricca cena rinascimentale. Tel: +385 51 508 160 e-mail: [email protected] www.hotel-risnjak.hr Pacchetto estivo 2014 Nelle prenotazioni del pacchetto di luglio e agosto vi offriamo una giornata aggiuntiva Pernottamento e colazione gratis 21 giugno – 23 settembre 2014 comprende: 2 mezze pensioni e bevande di benvenuto • Un biglietto a scelta del villeggiante: • accesso al Parco nazionale Risnjak e alle fonti del fiume Kupa • rafting sulla “Čačina” zattera sul lago di Lokve • accesso al ranch e possibilità di montare a cavallo • degustazione di frutti della natura nell’orto educativo di montagna • accesso al castello Zrinski e Museo della silvicoltura, caccia e pesca • uso illimitato del fittness dell’albergo Prezzo per persona: 650,00 kn Gli imperdibili La pro loco regionale promuove un’offerta turistica controllata Il Quarnero e i suoi «marchi» C on il suo golfo, le isole e i boschi dell’immediato entroterra, il Quarnero è una delle più belle regioni dell’Adriatico settentrionale. Grazie a una perfetta combinazione tra il clima mediterraneo e quello continentale, è meta preferita sia dei turisti desiderosi di trascorrere le proprie vacanze tranquilli a rilassarsi su 14 una delle tante spiaggie che si trovano sulla bellissima costa frastagliata, sia per coloro che preferiscono sfuggire al tipico trambusto delle località turistiche per addentrarsi nella pace dei boschi e dei parchi naturali. È ben noto, però, che alle volte il turista “fai da te” che trascorre per la prima volta le proprie ferie in una nuova destinazione turistica, rischia di incontrare alcune difficoltà di carattere organizzativo. Ed è appunto per questo motivo che negli ultimi anni l’Ente per il turismo del Quarnero impegna tutte le sue forze nella promozione di un’offerta turistica controllata, standardizzata sotto alcuni marchi di garanzia già ben riconosciuti e apprezzati sia dal turista nazionale che da quello straniero. Uno di questi è certamente il “Kvarner Family”, un marchio relativamente nuovo che garantisce un’ottima ospitalità presso campeggi, case vacanza e affittacamere privati. La targa recante il marchio “Kvarner Family” viene assegnata soltanto alle strutture che soddisfano appieno i criteri posti dell’Ente per il turismo del Quarnero, in modo da assicurare all’ospite, nel corso del suo soggiorno, degli ambienti ben curati e arredati con gusto, arricchiti da un pizzico di autenticità locale. Anche coloro che viaggiano con i propri amici a quattro zampe da quest’anno possono tirare un sospiro di sollievo e dare un calcio all’incertezza, in quanto è stato lanciato il nuovo progetto “Kvarner Family – Pet friendly”, con il quale la Pro loco cerca di accomunare tutti gli affitacamere, alberghi, ostelli, ristoranti e altre strutture che permettono il soggiorno di cani o gatti nei loro ambienti. Un modo certamente valido per venire incontro a tutti coloro che desiderano trascorrere le vacanze assieme ai loro animali da affezione e che tra non molto potranno trovare una struttura adeguata alle loro esigenze sul sito internet “Pet Friendly”, il quale è ancora in fase di realizzazione. Tutt’altra cosa, invece, per le informazioni che troviamo on line usando il sito del “Kvarner Family” (www.kvar- Gli imperdibili nerfamily.hr), dove basta scegliere una località e il tipo di struttura, che l’offerta sulla schermata appare ampia e accompagnata da tutti i dati necessari per effettuare una prenotazione. Ancora più vasta è la scelta offerta sul sito Internet kvarner-gourmet.com, un mezzo molto utile per trovare un ristorante che faccia proprio al nostro caso, sia per quanto concerne le nostre preferenze culinarie che il prezzo dei piatti, anche perché, visti i tempi che corrono, oggi ogni spesa va valutata molto attentamente. Qui si trovano locali di ristorazione che portano i marchi “Kvarner Gourmet” e “Kvarner Food”, due brand dietro ai quali troviamo innanzitutto la qualità dei piatti offerti, per la cui preparazione vengono usati prodotti genuini e autoctoni, la presenza di alcune specie di olio d’oliva, di pane fatto in casa, un’ampia scelta di vini. Non solo. Per ottenere una delle due classificazioni, che sotto forma di targa viene affissa davanti al locale, i ristoratori devono prestare molta cura anche alla presentazione delle pietanze e al servizio prestato al cliente. Per differenziare al meglio l’offerta nei ristoranti quarnerini, anche in termini di spesa che il cliente dovrà affrontare, sono state appunto create due categorie distinte. Con il termine “Kvarner Gourmet” vengono definiti i ristoranti che offrono tutte quelle prelibatezze del Quarnero in modo raffinato ed elegante, in un ambiente d’alto impatto estetico. La denominazine “Kvarner Food”, invece, riunisce tutto una serie di locali che, anche se non perdono assolutamente nulla nella qualità e originalità delle specialità gastronomiche, le propongono in ambienti molto più semplici e tipici della regione quarnerina (konobe, trattorie, buffet...). Quindi, per una vacanza quarnerina ben organizzata, tranquilla ed accogliente, condita dalle prelibatezze culinarie tipiche della regione, basta soltanto seguire i marchi “Kvarner” promossi dall’Ente per il turismo del Quarnero. 15 Gli imperdibili L’Istria è sempre uno scrigno pieno di tesori nascosti Sagre popolari, la storia continua... 16 F este dei pescatori e tradizionali, sagre popolari, kermesse gastronomiche; sono il “piatto forte” dell’offerta turistica dell’Istria. Tutti i sapori, profumi e fragranze della semplice e nel contempo ricca offerta di piatti preparati con ingredienti maturati sulla fertile terra e sotto il sole istriano. Sulla riva di Fasana, località alle porte di Pola dalla cui riva partono i vaporetti per il Parco nazionale delle Brioni, il mese di luglio è contrassegnato dalla Festa della cucina, dei souvenir tradizionali e del folclore. L’ospite può assistere a delle vere e proprie competizioni gastronomiche di preparazione del piatto più tradizionale istriano, la minestra, che può essere fatta in mille modi, di ceci, di granturco, la classica pasta e fagioli, di finocchio, orzo, la minestra magra, la “jota” (fagioli e crauti), tutto con ingredienti genuini e di stagione. Sui vecchi focolai delle trattorie locali borbottano i pentoloni sopra il fuoco aperto, i profumi si diffondono tra le vecchie case, sulle vie e piazze a dimostrazione che la minestra è diventata un marchio della penisola istriana. Una visita alle bancarelle con prodotti tradizionali e souvenir fatti a mano è d’obbligo. Olio d’oliva, miele, formaggio, prosciutto crudo, vini e grappe, dolci istriani e tanti altri prodotti degli appezzamenti a conduzione familiare. Da non perdere la fiera della pasta fatta a mano, che sarà lavorata e plasmata sul posto dalle signore che hanno imparato il mestiere dalle loro madri e nonne nelle tipiche forme Gli imperdibili istriane, i fusi, i ravioli, gli strozzapreti e tanti altri tipi di pasta, tipica istriana. La sagra si svolge durante tutto il mese di luglio a scadenza settimanale. A Rovigno, bellissima città istriana, il mare diventa tradizione. Durante tutta l’estate, al calar della sera, quando la calura si fa meno opprimente e il profumo del mare si fa più intenso, un giro in barca è il modo migliore per terminare una giornata. E non con una barca qualsiasi, bensì con la batana, la tipica imbarcazione rovignese che rispecchia la continuità del patrimonio marinaresco locale, ma anche la continuità del modo di vivere quotidiano della popolazione autoctona. In questo piccolo paradiso l’avventura inizia dalla riva con la sfilata delle batane con lampare per terminare con una cena tradizionale, accompagnata dalla musica popolare di un gruppo folcloristico. Mare, cibo e musica, connubio ideale per una vacanza rovignese. Orsera, nell’Istria meridionale, circondata da numerosi isolotti facilmente raggiungibili con piccole imbarcazioni, è famosa per le sue spiagge, ma anche per le Sagre dei pescatori, con una ricca offerta culinaria a base di pesce dove la sardella viene incoronata come regina incontrastata della festa. Fresca, appena tolta dalla griglia e ancora calda, con l’aggiunta di un goccio di olio d’oliva, la sardella è una pietanza unica ed eccellente se si “sposa” con un bicchiere di malvasia o teran. Le feste gastronomiche in tutte le piazze delle località istriane rappresentano un mondo semplice ma ricco di tradizioni, dove tutti sono i benvenuti e accolti con calore. Le sagre si svolgono durante tutto il mese di luglio a scadenza settimanale. L’Istria è piccola e allo stesso tempo grande, ma siate sicuri che ovunque andiate troverete qualcosa che attirerà il vostro interesse, qualcosa per cui vale la pena dedicarsi alla… ricerca della vacanza perfetta in tutte le sue sfaccettature. Le sagre popolari possono venir intese come delle rappresentazioni realistiche di un modo di vivere che non ha età e che nemmeno il progresso tecnologico è riuscito a mettere in secondo piano. L’Istria è una regione che va fiera della sua storia, delle sue tradizioni, dei suoi usi e costumi, del suo ricchissimo patrimonio storico e culturale, ma anche naturale. E, non dimenticate, l’Istria non è soltanto mare e sole. L’Istria è molto di più… 17 Gli imperdibili Eventi 9 luglio (ore 21.30) Spettacolo dell’ensemble folcloristico “Zora”, piccola scena estiva 9 e 26 luglio Voljen Grbac e Vivien Galletta, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 10 luglio Putokazi, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 11 luglio (ore 21) Đani Stipaničev & Antonela Malis, concerto, Remisens Premium Hotel Kvarner 12 luglio Serata delle klape, Apriano 13 luglio gara di atletica “Trči i uživaj” 17 luglio Damir Halilić Hal – Mare Nostrum, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 18 luglio (ore 21) Gramofon Band & Special guest Tajči, concerto, Remisens Premium Hotel Kvarner 19-20 luglio Galijola 2014, regata velica 19 luglio Abbazia – città imperiale, spettacolo scenico-musicale, località varie 19 luglio Kvartet Veljak, concerto di musica classica, terrazza dell’albergo Milenij 20 luglio “Retropatija”, 18 Una città tutta da scoprire, tra eventi e monumenti architettonici Abbazia, 170 anni di turismo A bbazia, detta per la sua bellezza la Perla del Quarnero, festeggia quest’anno 170 anni di turismo e tutto in essa è improntato a questo importante anniversario, che segnò l’inizio dell’attività turistica in tutta la Croazia. I festeggiamenti sono partiti all’inizio dell’anno con una serie di eventi e raggiungeranno il loro culmine nei mesi estivi, in piena stagione turistica, quando nel capoluogo liburnico arriveranno ospiti da tutto il mondo. La storia racconta che fu un fiumano a dare l’avvio alla trasformazione del borgo: nel 1844 Iginio Scarpa, personaggio di grande rilievo di Fiume, costruì Villa Angiolina, una casa di villeggiatura nei pressi dell’abbazia benedettina di San Giacomo, la cui edificazione e il passaggio in mano all’amministrazione degli Asburgo segnarono a loro volta l’inizio dello sviluppo della cittadina. Quella villa immersa nel meraviglioso parco circostante cambiò per sempre la storia del luogo. In poco tempo, la residenza divenne un centro importantissimo della vita sociale. Nel 1859 vi giunse il primo membro della famiglia imperiale austriaca, l’arciduca Ferdinando, e poco dopo anche l’imperatrice Maria Anna, consorte di Ferdinando I, la quale rimase a Villa Angiolina per tutta l’estate del 1860. Da quel momento, Abbazia divenne il salotto sul mare della Vienna imperiale e accolse, tra gli altri illustri personaggi, anche Francesco Giuseppe I e la leggendaria ballerina americana Isadora Duncan. L’elegante cittadina della riviera quarnerina si presenza oggi appunto come una dama di quel perio- Lipovica do, dagli edifici neoclassici che ospitano alberghi e splendide residenze, parchi dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e una lunghissima passeggiata (il Lungomare) che costeggia il mare per ben 12 chilometri e che nel 2011 ha festeggiato i suoi primi cent’anni. L’area era abitata fin dall’antichità quando vi si insediarono i Liburni (IX secolo a. C.), popolo di abili navigatori e costruttori di navi veloci, con le quali raggiungevano le coste dell’Africa settentrionale e dell’Asia Minore. Non vi fu un grande progresso fino appunto alla costruzione dell’abbazia di San Giacomo, presente tutt’oggi. Da allora nulla fu più lo stesso per Abbazia, che oggi tende a tornare agli antichi fasti e a diventare nuovamente una destinazione d’élite. Il 27 marzo 1884 venne inaugurato l’albergo “Quarnero“ (oggi “Kvarner”) e un anno dopo il “Kronprinzessin Stephanie” (oggi “Imperial”), seguiti dall’hotel “Palace”, da “Villa Amalia” e da tutta una serie di piccoli o grandi alberghi, pensioni, residenze estive, ville, padiglioni, stabilimenti balneari, il lungomare, il sentiero attraverso il bosco… Insomma, Abbazia cambiò radicalmente. Le sue ville e i suoi alberghi sono di eccezionale valore architettonico. Nel XIX e la prima metà del XX secolo era nota, accanto a Nizza, Cannes, Biarritz e Karlovy Vary, come uno dei più importanti e mondani centri di cura termali d’Europa con avvio del turismo sanitario. È bagnata da un mare cristallino e alle sue spalle si innalza il Monte Maggiore (a 15 minuti di viaggio in auto), con le sue foreste e sentieri montani. Il clima mite rende la Perla del Quarnero Črnikovica Gli imperdibili luogo prediletto di villeggiatura non soltanto nei caldi mesi estivi, ma anche d’inverno. È inoltre un luogo ricco di eventi culturali e di intrattenimento, specialità culinarie uniche e negli ultimi anni offre anche un’ampia gamma di trattamenti di benessere e di bellezza (conosciuti e apprezzati i suoi centri wellness) per una vacanza in tutto relax. Quest’anno è particolarmente ricca l’offerta culturale (soprattutto concertistica) proposta dal Festival Opatija con rappresentazioni presso la Scena estiva (Ljetna pozornica), una struttura che vanta oltre 160 anni di storia. Fu inaugurata nel 1931, in zona Lido (la famosa spiaggia abbaziana), con una rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi, alla quale parteciparono illustri nomi della scena lirica dell’epoca. A quei tempi di estendeva su 1.000 metri quadrati e poteva ospitare fino a 6.000 spettatori. Nel 1957 cambiò aspetto e venne trasferita nell’area attuale, tra il verde del secolare parco di Villa Angiolina. Quest’estate si avrà modo di assistere (il prossimo 21 luglio) al concerto dei “Kool & The Gang”, gruppo americano jazz, R’n’B, soul, funk e disco formatosi nel 1964 a New Jersey. Lo show sarà preceduto (il 19 luglio) dall’evento intitolato “Abbazia – Città Imperiale”, manifestazione che celebrerà i 170 del turismo abbaziano e che si svolgerà in vari punti all’aperto della città. Il 22 luglio, la Scena estiva ospiterà invece uno spettacolo imperdibile dal titolo “The World’s Biggest Ballet Stars” ovvero “Le più grandi stelle mondiali del balletto classico” con performance di solisti del Mikhailovsky Theatre e Mariinsky Theatre di San Pietroburgo, dell’Opera di Berlino, del Bolshoi Theatre di Mosca e dei National Ballet di Londra e Amsterdam. Il 26 luglio avrà luogo il concerto del “Perpetuum Jazzile”, coro a cappella sloveno che vanta 16 milioni di visualizzazioni su You Tube, seguito (il 30 luglio) dallo show dei “New York Voices”, quartetto vocale statunitense con all’attivo un premio Grammy. Agosto sarà all’insegna di musicisti di queste terre: l’8 sarà la volta di Bajaga e Tomaševac Eventi Mali raj dei suoi Instruktori, il 14 del fiumano Marko Tolja, cantante swing, il 23 della mitica Josipa Lisac e il 30 del cantautore spalatino Gibonni che con tre ospiti spe- ciali chiuderà l’estate culturale abbaziana. Una carrellata di eventi da non perdere che vi consigliamo vivamente! Škrbići spettacolo scenicomusicale 20 luglio Učka 2014, corsa automobilistica, Monte Maggiore 21 luglio (ore 21.30) Kool & The Gang, concerto, spiaggia di Slatina 22 luglio (ore 21.30) Serata gala di balletto, le più grandi star del balletto, Scena estiva 24 luglio Ivana Kindl, Davor Pekota & Live Jazz Band - Tribute to swing, terrazza dell’albergo Milenij 25 luglio (ore 21) Radojka Šverko, concerto, Remisens Premium Hotel Kvarner 25 luglio Serata delle Klape al Mandracchio, Volosca 26 luglio (ore 21.30) Perpetuum Jazzile – il coro che ha conquistato Youtube, concerto, Scena estiva 30 luglio (ore 21.30) New York Voices, concerto, Scena estiva 31 luglio Jacques Houdek & Ivana Husar - Beautiful melodies of our time, concerto, terrazza dell’albergo Milenij 19 Gli imperdibili Tutte le bellezze della città di Sant’Eufemia Rovigno, il lato più romantico del Mediterraneo 20 Gli imperdibili S ulla splendida costa occidentale dell’Istria (Croazia), appena sotto il Canale di Leme, si trova quello che viene considerato il luogo più romantico di tutto il Mediterraneo! Stiamo parlando della città di Rovigno, che è la destinazione ideale per tutti voi che sognate l’idilliaca atmosfera dei tempi passati e che pensate non possano ritornare. Sul Mediterraneo, un’atmosfera del genere la potete trovare soltanto qui, nella città dove la vita ebbe inizio su un’isola la cui piccola superficie condizionò la struttura dell’abitato costituito da viuzze strette, ripide e serpeggianti, passaggi coperti e piccole piazze, che nonostante l’urbanizzazione moderna hanno mantenuto inalterato nei secoli il loro fascino. Rovigno è riuscita a mantenere nei secoli e anche in epoca più moderna quell’atmosfera caratteristica e un’identità peculiare che non potrete non osservare a partire dal momento in cui metterete piede in questa bellissima cittadina. Dalla parte del mare la città è protetta da rocce scoscese e dalle mura delle case costruite sulle scogliere, che sembrano come una diga piena di finestre e piena di vita, mentre verso la terraferma è protetta dalla cinta muraria. A dominare sulla città troviamo la spettacolare chiesa barocca di Sant’Eufemia che si erge sulla cima dell’abitato, dominandolo da qualsiasi punto la guardiate, e dal cui campanile alto 60 metri, la vista spazia dai tetti dal colore grigio-rosso ai molteplici camini, Eventi alle vie e alle piazzette, sul porto e le barche da pesca, fino al marina, dove sono ormeggiate numerose barche a vela e yacht, che rappresentano una peculiarità del turismo rovignese e che i sempre più numerosi diportisti sanno apprezzarre. Il magnifico nucleo storico, la costa che si estende per 67 km, 2.289 ettari di natura protetta, 22 isole, isolotti e scogli ne fanno una città dalla bellezza unica. Nata dalla ricca tradizione peschereccia, si distingue per le sue famose batane e le armoniose bitinade, oggi motivo d’orgoglio locale. Tutto lo splendore del borgo marinaro ha ispirato numero- si artisti che in questo luogo hanno realizzato le loro opere pittoriche più belle, esposte poi in Grisia, la conosciutissima via degli artisti, che vi porta in pratica dalla piazza centrale alla chiesa di Sant’Eufemia., all’interno della quale c’è il sarcofago con le spoglie della santa a cui la chiesa è consacrata. Rovigno offre numerose opportunità di divertimento; dalle passeggiate in una natura bellissima e intatta alle numerose possibilità di praticare varie discipline sportive quali la vela, le immersioni, il free climbing, il ciclismo, diversi sport ricreativi. Rovigno vi offre pure la possibilità di scoprire bellezze nascoste, testimonianze del passato, siti archeologici e un’enogastronomia eccellente; il tutto unito ai servizi di altissimo livello dei suoi alberghi, villaggi turistici e campeggi, dove si possono trascorrere piacevoli vacanze all’insegna del benessere e del relax, come pure organizzare incontri d’affari e attività sportive. Romantica e misteriosa, ma allo stesso tempo destinazione ricca di opportunità per trascorrere una vacanza indimenticabile e divertente, Rovigno è una città nella quale vorrete certamente ritornare. www.tzgrovinj.hr Ogni martedì e giovedì (ore 20.30) Sfilata notturna delle batane e programma d’intrattenimento Ogni mercoledì e domenica (ore 20) Serate all’insegna della tradizione rovignese, Piazza Riviera Ogni domenica Piccola fiera dell’antiquariato, piazza dei cantieri navali 8-26 luglio Programma artistico rovignese, mostra d’arte moderna, chiesa di S. Tommaso 11 e 18 luglio (ore 21) Rassegna dei giovani talenti – concerti di musica classica, chiesa di San Francesco 16, 26 e 30 luglio (ore 21) Appuntamenti rovignesi all’Estivo della Comunità degli Italiani 17, 22 e 27 luglio (ore 21) Festival d’estate Rovigno, concerti, località varie 18-19 luglio “Sete Sois Sete Luas” Festival della musica mediterranea, Piazza M. Tito 24 luglio (ore 21) Solihul Youth Wind Orchestra, concerto, Piazza Tito 21 Gli imperdibili Estate all’insegna della musica Castua, nel blues dipinto di blues 22 E ra il 2007, quando Jerry Ricks, chitarrista e cantante di musica blues di Philadelphia, in uno dei suoi numerosi viaggi fece tappa nel Quarnero, più precisamente a Castua, il piccolo borgo medievale situato in cima al colle che sovrasta Abbazia. La località piaque talmente tanto al noto bluesman americano, che decise di viverci. Si ambientò subito e ben presto la cittadina lo accolse come un suo abitante, tanto che gli diedero il soprannome di “castuano nero”, di cui Jerry Ricks andava fiero. Purtroppo, però, da Castua partì anche il suo ultimo viaggio. Nell’estate dello stesso anno gli venne diagnosticata una grave malattia e dopo soltanto un paio di mesi perse la sua lotta contro il male. Quale ultima dimora il bluesman scelse proprio il cimitero dell’antico borgo. Visto che Philadelphia Jerry Ricks, come veniva chiamato negli ambienti musicali, era uno dei più importanti esponenti del country blues tradizionale e rappresentava l’ultimo legame vivente con la prima generazione di musicisti blues, ovvero coloro che hanno posto le basi della musica moderna, a Castua è nata l’idea di organizzare un festival memoriale di musica blues, volto ad attirare sul colle gli appassionati delle sonorità blues e i turisti che nel periodo estivo soggiornano sul Quarnero. Si chiama “Kastav Blues Fest” e grazie all’ottima collaborazione che intercorre tra gli organizzatori Gli imperdibili e l’Associazione europea di blues (EBA-European Blues Association), ha luogo subito dopo il Blues Week, ovvero la settimana di blues organizzata dall’EBA, che raccoglie i più grandi esponenti di questo genere musicale. Il “Kastav Blues Fest” torna puntuale anche quest’anno, dall’1 al 4 agosto, per la sua settima edizione, con concerti, laboratori musicali e mostre artistiche volti a riconfermare la validità di un progetto nato per ricordare il sogno e la passione di Jerry Ricks. Una manifestazione che negli anni è cresciuta in esperienza e professionalità, che ha proposto sempre personaggi mitici del blues internazionale e locale, i quali hanno contribuito con la loro partecipazione a rendere il “Kastav Blues Fest” una delle rassegne blues più significative della regione. Sono quattro serate d’eccezione che si svolgeranno nelle località di Castua, Mattuglie, Viškovo e Čavle. Il festival aprirà il 1.mo agosto in piazza Maresciallo Tito, a Mattuglie, con l’esibizione del portavoce del blues croato,Tony Lee King e Michael Messer, divenuto ormai un habitué del “Kastav Blues Fest”, il quale si presenterà assieme a The Earl Trio, ossia i chitarristi Stuart Earl e Lyndon Webb. Il giorno dopo la kermesse si sposterà a Castua, in Fortica, dove ad allietare la serata estiva sarà Eugene Hideway Bridges, americano, originario di New Orleans, definito come un esempio eclatante di musicista nomade. Egli, infatti, è una delle star Eventi applaudite ai più grandi festival blues negli Stati Uniti, in Europa, Australia, Singapore, Nuova Zelanda... Le sue composizioni si trovano sulle scalette blues sia americane che mondiali. È stato nominato per agli US Cammy Music Awards e all’US Blues Music Awards, il massimo premio nel campo del blues. Il secondo protagonista della serata in Fortica sarà il gruppo polese Delta Blues Gang, vincitore del concorso Croatia Blues Challenge e unico rappresentante croato nella categoria band musicali a Memphis, dove al più prestigioso concorso mondiale nel campo del blues è riuscito a raggiungere le semifinali. Ottime sono state le critiche per i due album finora pubblicati: “It aint Nothing but the Blues” e “Electric Driving Blues”. Il “Kastav Blues Fest” proseguirà domenica, 3 agosto, con un laboratorio musicale condotto da Michael Messer nella Loggia cittadina di Castua (ore 17), al quale possono partecipare tutti gli interessati del genere musicale, ma anche solo i curiosi desiderosi di scambiare due parole con il maestro e vederlo all’opera. In serata, invece, l’appuntamento si sposterà a Viškovo, anzi, nella frazione di Ronjgi, dove sarà la volta dello scozzese Stevie Nimmo. Subito dopo la band “Taste of blues”, composta da Tomas Krkač (basso), Branimir Bogunović-Pif (chitarra) e Krešo Randić (batteria), renderà omaggio a uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, Rory Gallagher. Il festival si concluderà il 4 agosto a Grobnico, quando nella bellissima cornice dell’antico castello, accompagnata da musicisti italiani e croati, si esibirà l’americana Ty Le Blanc. A chiudere la settima edizione del “Kastav Blues Fest” sarà il duo Alba&Leo. La cantante fiumana Alba Nacinovich si è diplomata con il massimo dei voti nel canto jazz presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e grazie a una borsa di studio Erasmus ha studiato pure presso la “Escola Superior de Música e das Artes e do Espectáculo” di Porto, in Portogallo. Leo Škec, invece, è un chitarrista di grande talento con esperienza in varie formazioni musicali. Nell’ambito della manifestazione, sabato 2 agosto, a Castua verranno inaugurate le mostre artistiche di Božidar Milinović (Caffè bar Loža) e Claudia Lešnjaković (Caffè bar Guitar). Tutti gli eventi musicali iniziano alle ore 21. L’ingresso è gratuito. 11, 18 e 25 luglio (ore 17-20) “Petkom u pet u peknjici”, manifestazione gastronomica, Museo della contea 12 e 26 luglio Sotto la loggia – sopra tutti, manifestazione culturale, loggia cittadina 14-18 luglio (ore 16) festival della chitarra: workshop, località varie 17 luglio (ore 21) Damir Kukuruzović Django Group, concerto, piazza Lokvina 18 luglio (ore 21) Branko Bogunović Pif, concerto, piazza Lokvina 19 luglio “12. Vela umjetnička delavnica”, mostra artistica, località varie 19 luglio (ore 21) Atma Mundi – Waters and deserts, concerto, piazza Lokvina 23-25 luglio (ore 21) “Il 7. Festival del film mediterraneo Spalato presenta”, proiezioni cinematografiche, Crekvina 26 luglio (ore 21) The Bambi Molesters, concerto, Crekvina 29 luglio (ore 21) “Pacijent dr. Freuda”. Spettacolo teatrale, Crekvina 23 Specializzazioni: • Implantologia • Protesi fissa e mobile • Ortodonzia • Radiologia • Odontoiatria estetica • Chirurgia orale • Parodontologia • Pedodonzia • Laboratorio odontotecnico San Mauro 157, Momiano Tel. +385 52 779 033 Cell. + 385 99 4420 242 www.sinkovic.hr • Fra le specialità: gulasch di Boscarin, fusi, gnocchi, ravioli. • Da scoprire il Tartufone San Mauro (combinazione di tartufo nero fresco e cioccolato). • Vini autoctoni, moscato, grappe e liquore di Terrano (vincitore di medaglie d’oro). • Dolci, sciroppi e marmellate fatti in casa. • 8 appartamenti con vista sulla costa italiana. 30 anni di esperienza • ditta familiare • prezzi convenienti materiali e tecnologia a norma CE Siamo tutti uguali davanti al dentista, ma non tutti i dentisti sono uguali… Tel: +385 51 829 600 Cel: +385 91 336 2445 www.orto-nova.hr [email protected] Impianti da 430,00 € Corona 200,00 € Sbiancamento da 110,00 € Sognate viaggi lontaaaani? Centro astronomico Fiume osservatorio e planetario digitale Tutti i mercoledì, alle 19.30, programma estivo speciale per turisti in lingua inglese Lošinjska 16 51000 Rijeka Croazia www.astronomski-centar-rijeka.hr Astronomski centar Rijeka Gli imperdibili Tutti pazzi per... Ce n’è per tutti e gli appassionati delle maschere non resteranno certamente delusi La follia del Carnevale estivo L o sapevate che dalle nostre parti esiste anche un carnevale estivo? Questo chiassoso evento policromatico non si limita solo ai mesi invernali. Anche l’estate porta divertimento, colori e allegria. Dunque, non solo mare, sole e... ozio, ma una partecipazione a uno dei carnevali estivi, punti d’incontro per i gruppi mascherati della regione, ma anche per i numerosi ospiti, attratti dal fascino della maschera, anche se soltanto per una notte. Il periodo tra gennaio e febbraio è caratterizzato dalle maschere, dal divertimento e dall’allegria che culminano con la grande Sfilata internazionale del Carnevale di Fiume. La tradizione viene riproposta in varie località anche in estate, con numerose sfilate, sagre e incontri a tema quando i costumi si fanno più leggeri e i lustrini abbondano. Basta poco: un cappello, uno scialle, un po’ di trucco e la festa più iniziare, tra balli, qualche scherzo da buontempone, tanta musica, incontri e il tempo passa in fretta e spesso si finisce col salutare il sole che sorge, stanchi ma appagati dopo una notte passata in allegria. Tutto parte da Novi Vinodolski, sulla riviera orientale del Quarnero, con una sfilata internazionale che coinvolge una cinquantina di gruppi mascherati del territorio, ma pure dall’Italia, dalla Slovenia, dall’Austria e dall’Ungheria. La bellissima isola di Cherso (Cres) e l’omonima città ospitano la sedicesima edizione del carnevale estivo. Dalle maschere tradizionali, legate al folklore locale, fino ai gruppi urbani che con i loro costumi ripropongono in modo ironico qualche evento politico di attualità. A cerimonia terminata, si scatena la baraonda. Tutte le maschere sfilano per le vie cittadine, dalla Porta civica alla piazza centrale, dove viene innalzato il gonfalone carnascialesco. La parata in maschera che sfila per il centro storico in piena estate è un meraviglioso carosello dove non mancano i gruppi folkloristici e le bande musicali, il tutto accompagnato da una ricca offerta enogastronomica con pietanze tipiche isolane. Non mancate, quindi, all’appuntamento in programma il 19 luglio. Spostandoci più a sud, ci possiamo imbattere nel carnevale estivo di Pago, sull’omonima isola, che vanta una lunga tradizione, mezzo secolo di continua attività. Un evento dalla durata di due giorni, il 25 e 26 luglio, che richiama una sessantina di gruppi mascherati, molti provenienti dai Paesi limitrofi. Tradizione, folklore e attualità, sono i marchi che contraddistinguono questo appuntamento. La festa inizia con la consegna delle chiavi da parte del sindaco al principe del Carnevale e con il “Ballo di Pago”, eseguito dalla Società artistico-culturale locale nei tradizionali costumi popolari, con le ragazze che per questa occasione indossano il bellissimo e originale copricapo fatto di pizzo. I partecipanti, a prescindere se abbiano il costume o no, vengono invitati a partecipare alle danze. Il divertimento è assicurato. La sfilata passa per le vie cittadine per terminare nella piazza principale. Il giorno seguente si svolge la cerimonia di premiazione dei gruppi mascherati più originali e eleganti. 25 Gli imperdibili Il clima e un ambiente salubre sono i punti di forza di questa località La riviera di Crikvenica, un paradiso per l’anima e il corpo 26 Gli imperdibili I l clima oltremodo piacevole e salubre, l’aria pulita e un mare altrettanto pulito, una spiccata biodiversità della natura e una cucina ricca e variopinta sono soltanto alcuni dei punti di forza della Riviera di Crikvenica, da più di un secolo destinazione interessante e appetibile per trascorrere le vacanze nel migliore dei modi. In tutte e quattro località di questa riviera assolatissima – Crikvenica, Dramalj, Jadranovo e Selce –, in un ambiente dai profumi e dai sapori tipici del Mediterraneo, avrete modo di imbattervi in un patrimonio storico e culturale ricco e interessante, ma anche in contenuti che garantiranno divertimento a bambini e adulti. Gli appassionati di attività sportive e ricreative avranno a disposizione passeggiate e sentieri lungomare e nella natura dell’entroterra, piste ciclabili e numerose altre attività… a terra e in mare. Gli appassionati di immersioni potranno scoprire il paradiso subacqueo, i proprietari di imbarcazioni avranno modo di andare alla scoperta delle vicine isole, mentre gli amanti del parapendio potranno scoprire in volo libero il magico Vinodol e l’entroterra di Crikvenica. Gli ospiti della Riviera di Crikvenica avranno a disposizione, dal mattino alla sera, tante spiagge sulle quali potranno riposare e rilassarsi. Si tratta di lidi caratterizzati da bellezze naturali inimitabili, da un mare limpido e cristallino e da passeggiate avvolte Info Turistička zajednica Grada Crikvenice Trg Stjepana Radića 1c, HR-51 260 Crikvenica tel: +385 51 784 101 fax: +385 51 781 056 [email protected] Eventi dagli aromi delle piante mediterranee. Lunghe spiagge sabbiose e ghiaiose, insenature tranquille e romantiche, centri sportivi e ricreativi e una ricca offerta gastronomica, collocano questo tratto di costa ai vertici delle preferenze. Sono tutti i benvenuti. La spiaggia cittadina di Crikvenica, inoltre, è adattata alle necessità dei disabili, mentre tutti coloro che non durante le vacanze non vorranno rinunciare alla compagnia dei propri amici a quattro zampe, avranno a disposizione una spiaggia per animali da affezione, dove saranno i benvenuti. Le vie, le piazze e le spiagge della Riviera di Crikvenica si trasformano in luglio e agosto in tanti palcoscenici, sui quali vengono proposti eventi di carattere culturale, sportivo, enogastro- nomico. Le vostre giornate saranno riempite da concerti, rappresentazioni, mostre, fiere, feste dei pescatori, serate romantiche dedicate al tipico canto corale delle klape e concerti in riva al mare, spettacoli di gruppi folkloristici, battute di pesca e giri in barca a vela, e da tante altre attività. Alcuni di questi eventi saranno particolarmente brillanti e vi consentiranno di conoscere in modo unico e indimenticabile le tradizioni di queste terre. In luglio sono in programma due manifestazioni etno, a Selce e a Crikvenica. In quest’ultima si cercherà di far rivivere per un giorno l’antica Ad Turres di epoca romana. Ciascuna di queste due manifestazioni cercherà di raccontare una propria storia con canti, danze e usanze, costumi e piatti tradi- zionali, prodotti locali e con programmi interessanti e coinvolgenti. Il mese di agosto trascorrerà all’insegna delle Giornate del turismo a Selce, della celebrazione della Giornata della Città di Crikvenica, della Settimana della pesca a Crikvenica, con sette giorni dedicati alla gastronomia autoctona, alle melodie del litorale e con un programma speciale imperniato sulla ricca tradizione della pesca. Sarebbe impossibile elencare tutti gli eventi che si susseguiranno nei due mesi estivi, ma non possiamo tralasciare il festival degli artisti di strada, denominato “Crikvart”, che renderà ogni angolo della città più brioso e vivace. Visitate la Riviera di Crikvenica, godetevi ogni momento e regalatevi un riposo per l’anima e per il corpo… Ogni lunedì “Pjesmom i plesom kroz Crikvenicu”, spettacoli di folclore, centro 9-13 luglio Adriatica Folk Fest, festival del folclore 12 luglio “Crikvenica pod misečinun” 15 luglio (ore 21) Serate estive con il Big band Swingery 16 luglio Pesca con gli ospiti 17, 23 e 30 luglio (ore 20.30) eventi musicali nel “Kavana International” 18 e 27 luglio Serata del litorale, festa del pescatore 19-20 luglio Giornate Ad turres, centro 31 luglio Jaegermeister Tour, Neno Belan, concerto 27 di Katarina e Alen Leš • Tršće-Ćabar Cell. +385 95 577 44 55 www.gorskilazi.com • Baita da favola tutta in legno immersa in un parco privato prossimo al paese • Due stanze di alto comfort • Ottima garanzia di perfetto relax Frankopanska 1, 51516 Vrbnik - Verbenico Tel. + 385 51 857 142 • e-mail: [email protected] • www.gospoja.hr Gli imperdibili www.tzpunat.hr Eventi In questa meravigliosa località dell’isola di Veglia il turismo ha più di un secolo di vita Una vacanza nell’oasi di Punat P unat, località dell’isola di Veglia, si trova a 35 km dal ponte che la collega alla terraferma all’interno dell’omonima baia, Puntarska draga. È molto semplice da raggiungere sia per terra che per mare. L’area è famosa per le fantastiche spiagge che ne fanno una rinomata destinazione turistica. Vi si svolgono inoltre ogni anno numerose regate, tra cui, dal 1984 a maggio di ogni anno, l’ormai tradizionale “Croatia cup”. A Punat quest’anno si festeggiano i 105 anni di attività turistica. Il settore si sviluppò quando la località iniziò ad essere frequentata da personaggi delle famiglie reali fine ‘800 come Carlotta del Belgio (vedova di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo) e Carlo I di Romania. Da quel momento continuò a coltivare questa vocazione naturale, soprattutto in virtù del fatto che oltre alle bellissime spiagge naturali, è una zona di grande pregio per la qualità dell’offerta enogastronomica. È molto noto, in questo contesto, il vino prodotto da un vitigno autoctono nella vicina vallata di Verbenico (Vrbnik), la Vrbnička žlahtina, che ben accompagna un primo piatto fatto da prosciutto e formaggio pecorino., ma allo stesso tempo potrà accompagnare tutto il vostro pranzo a base di pesce. Ma il vanto maggiore sono gli uliveti che la circondano e da cui si trae il rinomato olio d’oliva che non è indicato soltanto a un uso gastronomico, ma, nelle quantità giuste, dicono che sia anche terapeutico. Si tratta di un olio molto particolare, apprezzatissimo per le sue qualità organolettiche. Punat è una cittadina molto curata e ricca di servizi. Il centro storico è caratterizzato da viuzze strette dette “calli”, sulle quali si affacciano delle piccole case in pietra. Nella cittadina vi sono il Convento delle carmelitane, la Chiesa della Santissima Trinità e altri edifici liturgici. Dalla riva di Punat parte pure il battello che raggiunge un piccolo isolotto che si trova nel cuore dell’insenatura. Si tratta dell’isolotto di Košljun, sul quale si trova attualmente un convento dei frati francescani i quali custodiscono una preziosa collezione etnografica, una biblioteca con volumi altrettanto preziosi. La pace e la tranquillità sono le caratteristiche principali della vita su quest’angolo di paradiso, in cui il motto è “Ora et labora”. Ritornando a Punat, gli impianti ricettivi sono eccellenti come pure quelli sportivi e ricreativi. Non manca la possibilità di praticare sport tra i quali primeggiano il tennis, il minigolf, la vela, la pesca sportiva o si possono frequentare corsi di immersione. Ci sono dei bellissimi sentieri per escursionisti, che portano a seguire le orme dei pastori, e numerose piste ciclabili di varia difficoltà e che appasioneranno anche i ciclisti più esigenti. Inoltre, le serate sono arricchite da tutta una serie di eventi culturali e da spettacoli. 8 e 22 luglio (ore 21.30) Serate del folclore, riva 17 luglio (ore 21) Klapa Rašketa & Zvonimir, concerto 19 luglio (ore 9.30) Incontro degli ultranovantenni di Punat, Parco dell’angelo 20 luglio (ore 21) “Marelica i preslica”, spettacolo teatrale, Piazza Grande 22-27 luglio Settimana di progetti della Bandiera Blu, disegni sull’asfalto, mostra dei lavori dell’asilo “Lastavica” 24 luglio Kamei, sopran & Baumgartner (organo), concerto di musica classica, chiesa parrocchiale 26 luglio – 1 agosto scuola estiva di scacchi, Narodni dom 28 luglio BASKET TOUR 2014, torneo di basket e programma musicale, riva 31 Gli imperdibili Alla scoperta di un’isola quasi completamente... selvaggia Cherso, un gioiello indomito 32 V anta una natura quasi completamente intatta e immune all’attività dell’uomo il che la rende deliziosamente “selvaggia”, autentica e originale, indomita come un cavallo in cerca di libertà, e per tal motivo ancora più affascinante. L’isola di Cherso, con il suo carattere sbarazzino e restìo a piacere per forza a tutti, è di certo uno dei luoghi più accoglienti del Golfo del Quarnero, soprattutto per quelli che la conoscono bene e che hanno imparato ad apprezzarla. Gioiello inimitabile, caratterizzato da un paesaggio a tratti lussureggiante, a tratti selvaggio e a tratti apparentemente inospitale, ma sempre e comunque tutta da scoprire, in primo luogo per chi ancora non ci ha messo piede. Ve la vogliamo presentare, con tutte le sue bellezze e peculiarità, osservata con gli occhi di un semplice villeggiante in fuga dal caos cittadino che cerca ristoro in qualche angolo sperduto dell’isola, ancora ben lontana dal diventare meta mondana di turisti d’élite. Due sono i modi per arrivarvi, a seconda del luogo in cui si è diretti: si può scegliere la linea traghetti Brestova-Faresina (Porozine) oppure optare per quello di Valbisca-Smergo (Merag), passando per l’isola di Veglia. Se preferite la prima alternativa, una volta scesi sull’isola (dopo una navigazione di circa 15 minuti) il primo abitato è Faresina (Porozine) dove avrete modo di ristorarvi e fare qualche tuffo prima di proseguire verso l’interno. Durante il percorso, non perdetevi l’occasione di godere della bellezza della natura, del particolare profumo che caratterizza tutta l’isola (Cherso vanta 1.500 specie di piante, molte delle quali aromatiche), della terra per molti versi intatta. Non abbiate fretta e fermatevi di tanto in tanto per godervi il vostro viaggio, con l’anima e con il corpo, entrare in sintonia con la natura. A circa 8 chilometri e mezzo incontrerete il minuscolo villaggio che porta il nome di Dragozetići, con i suoi circa 20 abitanti. Pare sia il primo abitato sorto sull’isola. Prossima tappa, per la quale vale decisamente la pena visitare Cherso, è Caisole (Beli), situata a circa 25 chilometri dallo scalo traghetti BrestovaFaresina. La raggiungerete dopo aver deviato dalla strada principale, dopo aver superato il caratteristico muro che sovrasta un paesaggio idilliaco e un ponorama mozzafiato. Prima di proseguire, è d’obbligo fermarsi per ammirare quest’ultimo ascoltando l’instancabile frinire dei grilli che vi accompagnerà durante tutta la vostra permanenza sull’isola. Caisole è il luogo dove i maestosi grifoni hanno scoperto il loro habitat ideale e dove, nel 1993, è stato istituito il centro ecologico e di tutela della natura “Caput insulae” che accoglie volontari di tutto il mondo che lavorano instancabili a favore della salvaguardia di questi meravigliosi rapaci in via d’estinzione. L’istituto ha sede nell’edificio della vecchia scuola elementare in zona Tramontana della quale vi consigliamo vivamente di visitare l’omonimo percorso ecologico. A Caisole, su una collina immersa nel verde, è visibile un grappolo di case e sotto uno strapiombo di circa 130 metri, un mare meravi- Gli imperdibili glioso, un porticciolo e una spiaggia di ghiaia. Trascorrervi le vacanze è un must e si può optare o per gli affittacamere o per il locale autocampeggio. È interessante il fatto che la cittadina, la quale affonda le proprie radici nella preistoria, fu un avamposto fortificato nel settentrione dell’isola, motivo per cui sotto i Romani venne chiamata Caput insulae da cui appunto Caisole. Per proseguire verso il cosiddetto “trittico” chersino Valona, Lubenizze e Ossero, dovete tornare indietro raggiungendo il muro sulla strada principale per poi svoltare a sinistra. Dopo qualche chilometro, incontrerete il primo dei tre abitati suindicati: Lubenizze (Lubenice), la città fatta in pietra che vanta una storia lunga 4.000 anni. La fortificazione medievale che sorge in cima a una roccia su uno strapiombo a circa 380 metri sopra il livello del mare, è un autentico gioiello da visitare assolutamente. Non perdetevelo per nessun motivo! Quattro chilometri soltanto, separano Lubenizze da Valona (Valun), cittadina situata nella parte meridionale dell’omonima baia, tra due splendide spiagge in ghiaia. È d’obbligo visitare la sua Chiesa di San Marco e la famosa “Lapide di Valona” risalente all’XI secolo, nonché il Lapidario glagolitico con la riproduzione dei più antichi scritti glagolitici dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia. Ossero (Osor) è una cittadina antica situata proprio nel punto in cui le isole di Cherso e Lussino si sfiorano. In tempi remoti erano unite da una stretta lingua di terra, ma in seguito è stato co- Eventi struito un canale per rendere più breve la rotta di navigazione tra le due parti dell’arcipelago. Non è noto chi lo abbia progettato, ma sta di fatto che il canale esiste ancora oggi e c’è un ponte girevole che consente di superarlo. Ossero è un vero e proprio simbolo dell’antichità e come tale va interpretata e rispettata. Ogni sua abitazione, ogni suo sasso odorano di tempi che furono, lasciando intuire un passato illirico, greco, romano, bizantino, medievale. I sepolcri in pietra vi giacciono dalla preistoria e i megaliti di pietra ai piedi delle mura cittadine risalgono al III-IV secolo a.C. Al giorno d’oggi Ossero è un villaggio di poche centinaia di anime inglobato nel comune di Lussinpiccolo, ma mantiene il suo ruolo di “capitale culturale” delle isole. Da alcuni decenni vi si tengono, infatti, le “Serate musicali di Ossero” che hanno contribuito al recupero e alla valorizzazione dell’abitato. Infine, non bisogna dimenticare la città di Cherso (Cres), il più grande centro abitato dell’isola, divenuto però capoluogo soltanto dopo che Ossero fu decimata da epidemie nel XV secolo. Nemmeno Cherso, però, è una città recente bensì affonda le sue radici nell’epoca romana. È situata sulla costa occidentale dell’isola, in un’insenatura molto ben protetta dai venti. Si sa per certo che furono i Romani a coniare il toponimo di Crepsa. La città ebbe il suo periodo più roseo nel XV e XVI secolo, in epoca rinascimentale. Procedendo verso il porto, passeggiando per le sue calli, il vostro sguardo sarà attratto dai numerosi palazzi risalenti a quel periodo, il più singolare è forse quello della famiglia Petrić in cui nacque il grande filosofo rinascimentale Franciscus Patritius o Frane Petrić. All’inizio del XX secolo, Cherso si presentava multilingue. Graziadio Ascoli la classificò come italiana con presenze slave e tra le due guerre mondiali la maggior parte degli abitanti si dichiarò italiana. Oggi gli italiani costituiscono una piccola minoranza che si riunisce presso la locale Comunità degli Italiani. Questi sono soltanto alcuni dei meravigliosi luoghi che l’isola di Cherso offre. Il resto lo scoprirete da soli se deciderete di raggiungerla e trascorrervi le vostre vacanze o al limite un fine settimana. Da veri amanti della stessa, ve la consigliamo con immenso piacere. Sarà amore a prima vista! www.tzg-cres.hr tel/fax: +385 51 571 535 1-31 luglio “Le cappelle dell’isola di Cherso”, mostra 9, 11, 16, 18, 23 e 25 luglio “Creska butega”, fiera 7-20 luglio Teatro sulla “Pjaceta” 10, 17 e 23 luglio Serate culturali di Cherso, manifestazioni culturali, monastero di San Francesco 12 luglio Beach party Dražica 12 luglio La pecora di Cherso, mostra 13 e 20 luglio Prodotti isolani croati, fiera 13 luglio “Macmalićeva igra“, mostra, spazi dell’associazione “Ruta” 14 e 21 luglio le klape a Cherso 19 luglio Carnevale estivo di Cherso 25 luglio Granceta fest, manifestazione gastronomica 33 www.pulainfo.hr I Giganti luminosi gru in Riva, nel cantiere navale Uljanik spettacolo di luci, ogni sera dalle ore 22 & 23 e a mezzanotte in punto (alle ore 21 - quando è buio) Gli imperdibili Info www.bale-valle.hr Eventi Un paese incantevole, dove trovare pace e tranquillità Valle e la «macchina del tempo» I l paese di Valle (Bale), con le sue circa 1.200 anime, è abbarbicato su un colle a 145 metri sopra il livello del mare, che sovrasta la strada statale costruita sul medesimo percorso dell’antica via consolare romana, che collegava Rovigno e Dignano. Parlare delle bellezze naturali potrebbe sembrare addirittura superfluo, perché il primo colpo d’occhio è veramente incantevole, ma Valle è anche di più, perché può vantare un ricco patrimonio culturale e architettonico. L’intera zona è ben conservata ed è riuscita a passare indenne da ogni tipo di devastazione. Valle fu un insediamento preromanico, fortificato dai romani quando ebbe la funzione di punto di presidio della via Flavia, la via del commercio che univa anticamente Pola e Trieste. L’antico Castrum romano, ovvero il Castrum Vallis medievale, è circondato da bellissime vallate (doline carsiche) e splendide colline. Vi è possibile scorgere vecchie rovine, resti di antiche strade romane, cisterne, pozzi, ville romane, torchi, chiese. A momenti vi sembrerà si essere stati trasportati da una macchina del tempo in un’epoca lontana, in cui non esistevano tutte quei prodigi della tecnologia senza i quali non possiamo immaginare la vita. Anche senza la macchina del tempo, si tratta di un luogo tranquillo e silenzioso, dove rilassarsi e godere di tutti quei benefici che la pace e la natura, possono darci, rinunciando, magari, per un po’ a quei “prodigi della tecnologia”. Imbarcandoci su quella nostra “macchina del tempo”, scopriremo che Valle fu un vero e proprio castello, circondato da alte mura merlate quattrocentesche alte tra gli 8 e i 10 metri, disposte su tre file con ingressi contrapposti per garantire una miglior difesa. Venne annessa alla Serenissima nel 1420 e fu dotata di uno statuto. La situazione rimase immutata fino alla caduta della Repubblica di Venezia, avvenuta nel 1797, quando la cittadina fu annessa all’Austria e perdette il suo status di comune, divenendo soltanto un borgo di Rovigno. Oggi si possono ammirare le vecchie case in pietra in stile gotico-veneziano, addossate sui resti delle antiche mura, tra le quali si articolano numerose strette cali, con un rivestimento di lastre di pietra in condizioni ancora buone, nonostante il tempo. Durante l’estate, Valle ospita tutta una serie di eventi culturali. Tra le manifestazioni più significative va segnalato il cosiddetto “Castrum Vallis”, che è una mostra collettiva di pittura alla quale partecipano artisti di ogni… caratura. C’è anche il “Last Minute – Open Jazz Festival”, che ospita musicisti provenienti da tutte le parti del mondo e, per finire, non perdetevi la “Notte Vallese”, una festa popolare che si svolge tradizionalmente il primo sabato di agosto. Tra canti e balli, si possono assaggiare i piatti tradizionali di questa zona. Buon divertimento, fino alle prime luci dell’alba. 7 luglio (ore 21) Klapa Teranke, Piazza ‘’Tomaso Bembo’’ 8 luglio Live music, campeggio Colone, Mali Mol 9 luglio (ore 20) Live music, ‘’Paulos’’, campeggio San Polo 10 luglio (ore 20) Live music, campeggio Colone, “Budo” 11 luglio (ore 20) Live music, -Hotel “La Grisa” 11 luglio (ore 21) Live jazz standard music, Jazz club “Kamene priče” 37 Gli imperdibili Info +385 52 644 077 +385 52 544 150 [email protected] www.oprtalj.hr Eventi 38 Le tracce della Serenissima nel piccolo paese dell’Istria interna Portole, nell’occhio del… leone P ortole (Oprtalj) è un piccolo e splendido paese dell’Istria interna che, come tanti altri, 12 luglio Antiques, sorge sulla cima di un colle. Fiera dell’antiquariato, Andando dal mare verso Portole, si sale centro storico dolcemente fino a 378 metri di alti12-13 luglio Alpe Adria Oberkrainer Fest, tudine, attraversando una vegetazione esibizione dei gruppi lussureggiante. Il comune si estende su folcloristici un’area di una sessantina di chilometri quadrati, compresi tra la valli di due fiumi, Quieto e Brazzana. Ci troviamo in una zona dove si produce un ottimo vino, un olio extravergine d’oliva altrettanto buono, ma anche un miele fantastico, il miglior alleato contro tutti i mali di stagione. Nel circondario non potrete non notare i tanti vigneti, dove vengono coltivati i più noti vitigni istriani, come la malvasia e il teran. Troviamo numerose trattorie, ristoranti di qualità e agriturismi dove assaggiare i piatti tradizionali dell’Istria interna. L’area è rinomata a livello internazionale per i prodotti della terra, tra cui spicca il prezioso tartufo, sia bianco che nero. Numerosi turisti giungono qui da tutto il mondo soltanto per assaggiare questo prezioso tubero, che viene raccolto soprattutto nei boschi di Montona, che si estendono lungo la vallata del fiume Quieto, noti in passati come i boschi di San Marco. L’accesso a Portole è caratterizzato da un lungo filare di cipressi, che col tempo ne è diventato uno dei simboli. In passato fu sede di un castelliere, a testimonianza che il territorio fu abitato anche in epoca preistorica, in base alla datazione dei reperti rinvenuti fatti in alcune grotte della zona. La scelta del luogo è stata favorita dalla presenza abbondante di acqua nella vallata del fiume Quieto e dall’ottima vista su tutto il territorio circostante, grazie alla posizione dominante sul colle. Il paese come lo vediamo oggi è stato fondato nel 1102 dai coloni del Patriarcato di Aquileia e fu luogo di sanguinosi scontri con la Repubblica di Venezia, finché nel 1421 il villaggio non venne definitivamente soggiogato, dopo di che fece parte della Serenissima fino alla sua caduta, nel 1797. La presenza veneziana non può passare inosservata. Non appena entrati nel paese, infatti, vi sentirete osservati da un leone di San Marco, collocato sulla loggia cinquecentesca, restaurata nel 2006. Comunque sia, in quel periodo Portole prosperò ed ebbe anche un notevole sviluppo demografico, ora difficilmente immaginabile. Una volta entrati nel paese, e dopo aver superato la loggia, troverete un lapidario arricchito con frammenti di origine romana e medievale, oltre ad altri più recenti, nonché dal rilievo di un leone marciano. Proseguendo lungo la strada che porta a Levade, si passa davanti alla bellissima sede del Comune, per arrivare alla chiesa di San Rocco, costruita nel 1581 sulle rovine di una chiesa più piccola. Custodisce alcuni pregevoli affreschi, lapidi e iscrizioni di antiche famiglie del luogo. Nella piazza principale di Portole, noterete certamente la pietra candida della facciata del Duomo di San Giorgio (XVI sec.), che custodisce preziosi altari e dipinti. Di fronte a esso si erge maestoso il campanile, di forma rettangolare, alto 27 metri. Gli imperdibili Eventi Il fascino di un’area particolarmente fertile della penisola istriana Torre e Abrega la stessa «lingua» S ono otto anni, ormai, che Torre e Abrega parlano la stessa… lingua. Nel 2006, infatti, due piccoli abitati nei pressi di Parenzo, Torre di Parenzo e Abrega Parentina, si sono messi insieme e hanno dato vita a un comune, che conta poco più di duemila abitanti. Prima, ognuna aveva la propria chiesa, il proprio campanile e la propria parrocchia, San Matrino e Sant’Antonio. Ogni turista, ne siamo convinti, si troverà a proprio agio, perché la gente del posto è fatta proprio così. Persone semplici, grandi lavoratori, per i quali l’ospitalità è quasi una… religione. Sull’intero territorio comunale è in vigore ufficialmente il bilinguismo croato e italiano, in virtù della cospicua presenza della comunità italiana autoctona. Le due località sono divise fisicamente dalla strada Trieste-Pola, ma ciò non impedisce loro di espandersi l’una verso l’altra. L’intera zona è particolarmente fertile. Da una collina a 112 metri sopra il livello del mare si scende gradualmente verso il mare in direzione sud-ovest, mentre andando verso nord la discesa si fa un po’ più brusca e si va verso la foce del fiume simbolo dell’Istria: il Quieto. A parte il mare, da sempre fonte di relax, non sbaglierete fermandovi un po’ ad Abrega per ammirare il panorama, specialmente nei giorni in cui il cielo sarà stato pulito dalla bora. Turismo, agricoltura, viticoltura e olivicoltura, nonché pesca e acquicoltura sono le principali attività economiche degli abitanti del luogo, che è diviso in 6 insediamenti. Sin dai tempi più antichi, la gente che abitava queste terre coltivava la terra, sempre generosa. Oltre ai consueti ortaggi, però, un ruolo particolare lo ebbero (e lo hanno tuttora) i vigneto e gli uliveti. È molto apprezzato, infatti, l’olio extravergine d’oliva, al quale il clima particolare conferisce quel tocco in più. È un regalo di Madre Natura, sì, ma bisogna saperlo cogliere e valorizzarlo. I produttori affermano che il segreto della qualità vada ricercato nel periodo di freddo che precede la raccolta delle olive, che avviene a novembre, arrestandone per un attimo la maturazione. Quest’olio speciale viene descritto addirittura negli epigrammi di Marco Valerio Marziale (tra il 40 e il 103 d.C), per cui è comprensibile che i segreti della sua produzioni affondino le radici in epoche lontanissime. Inoltre, tra il I e il VI secolo d.C., nella baia di Laron operava il principale centro di produzione di anfore, che poi venivano utilizzate proprio per il trasporto dell’olio d’oliva lungo il mare Adriatico. Nonostante le virtù dell’olio d’oliva di queste terre venissero apprezzate da secoli sulle tavole della nobiltà europea, soltanto a partire dal 1970, grazie anche all’intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), è stato possibile dimostrare scientificamente che in questa area d’Istria ci sono le caratteristiche climatiche e geomorfologiche ideali per ottenere un olio extravergine di oliva di qualità eccellente. www.tar-vabriga.com 10, 17, 24 e 31 luglio (ore 21) Concerti di musica classica, chiesa di San Martino 16 luglio (ore 11-20) Santa Maria Carmelitana, festività religiosa e festa popolare 23-24 luglio Lanterna Beer Fest, festival della birra, party sulla spiaggia, serata di musica 26 luglio (ore 19) Festa dei sardoni, festa popolare, Abrega 41 Un Parco archeologico nel cuore di Fiume Da «buco nero» a rivelazione N el cuore della Cittavecchia di Fiume, in piazza Juraj Klović, dietro l’Arco romano, si trova il Parco archeologico nel quale sono messi in mostra i resti del Pretorio di Clausura Alpina dove tra il III e il IV secolo d.C. si trovava il comando militare preposto alla difesa del sistema di fortificazione che si estendeva a nord (a partire da Fiume, ovvero dall’antica Tarsatica) e del territorio interno dell’Impero romano. Per decenni, questo angolo dell’antico nucleo è stato praticamente un “buco nero” nel tessuto della città, che gli abitanti preferivano evitare e i turisti non avevano nessun motivo per avventurarsi in questa zona, così poco attraente. Ma la sua fortuna è cambiata nel 2007, quando nella zona sono stati avviati scavi archeologici che hanno portato alla luce un segmento importante della storia del capoluogo quarnerino. Al termine delle ricerche è stato deciso di valorizzare degnamente la località realizzando un parco archeologico, che porta la firma dell’architetto I muri perimetrali 42 Nenad Fabijanić. Nell’ambito degli scavi archeologici sono stati scoperti i resti del cortile del Pretorio, in parte scolpito in pietra viva e in parte lastricato, quattro stanze, due scalinate e un segmento della facciata della basilica che si trovava dirimpetto all’ingresso e che era adibita alle funzioni religiose. L’Arco romano era la porta d’ingresso del comando militare. Si suppone che il Pretorio della Clausura Alpina fosse stato di pianta quadrata dal lato lungo 45 metri, costruito nel III secolo e demolito alla fine del IV o all’inizio del V secolo d.C.. Nella maggior parte dell’area del Pretorio sono sorte in seguito delle case nuove. Il segmento del Pretorio ora visibile e accessibile, rappresenta in realtà appena un quarto della superficie del complesso originale, che si estendeva fino al punto in cui ora si trova la Cattedrale di San Vito. Nel corso dei lavori al Parco archeologico sono state svolte delle ricerche aggiuntive della Calle Pod voltun, che delimita il lato settentrionale del complesso, nell’ambito delle quali è stato scoperto un muro costruito nella tecnica “opus mixtum”, utilizzata nella costruzione di tutti i muri perimetrali del comando militare. Nello stesso punto sono stati rinvenuti pure i resti di una scalinata che portava nella parte settentrionale, più elevata, della zona che ospitava il Pretorio. Nel segmento della calle a nord della casa Colazio (la palazzina circondata da ponteggi, al lato est del complesso) sono stati invece scoperti i resti della facciata della Eventi L’antico pretorio basilica, costruita in grandi blocchi di pietra. Nella parte elevata del complesso architettonico sono venuti alla luce pure resti di una strada scolpita nella roccia viva, in direzione est-ovest, che passava di fronte agli edifici che ospitavano il comando militare, siti a nord dello spiazzo. Bisognerà attendere ancora qualche anno prima che l’area assuma un aspetto definitivo, in quanto è in programma l’opera di ristrutturazione della succitata casa Colazio, che in un secondo momento verrà sottoposta a un intervento di restauro e conservazione, ma che secondo il progetto architettonico originale di Nenad Fabijanić doveva essere abbattuta. Infatti, nonostante nelle condizioni del concorso pubblico per l’ottenimento del progetto architettonico d’idea fosse stata prevista la demolizione dell’edificio che, si credeva, risaliva al 1929 e non aveva nessun valore storico nè architettonico, in seguito è sorto il sospetto che lo stabile fosse molto più vecchio. Sono state avviate ulteriori ricerche archeologiche, le quali hanno confermato che la prima fase di costruzione della palazzina, ovvero il pianterreno, lo scantinato e il primo piano (soltanto l’ultimo piano dell’edificio è stato effettivamente aggiunto nel 1929), risalga alla fine del XVI secolo e che nella sua edificazione furono utilizzati elementi architettonici romani. Di conseguenza, l’Istituto di conservazio- ne dei beni storico-culturali ha prevenuto la demolizione della palazzina che, contemporaneamente con l’inizio dei lavori di assetto del Parco, è stata sottoposta a delle ricerche d’archivio, di conservazione e strutturali in seguito alle quali verrà deciso quali segmenti dell’edificio verranno conservati e quale sarà la loro funzione. Il Parco archeologico è stato inaugurato qualche mese fa e ora si presenta spazioso, chiaro, accogliente e ideale per ospitare eventi di ogni tipo. Dovrebbe, infatti, diventare un punto culturale nel quale verranno organizzate mostre, concerti, performance e nel quale i cittadini potranno socializzare in un ambiente piacevole. 15 luglio (ore 21.30) La forza della chitarra, concerto, Principium 16 e 17 luglio (ore 21.30) Slobodan Novak, “Mirisi, zlato i tamjan”, spettacolo teatrale, porticello di Cantrida 17 luglio (ore 21.30) “Ultimate ABBA”, concerto, giardino della chiesa di Tersatto 17 e 18 luglio (ore 21.30) Kafka Project: frontiere/granice/meje/ grens/borders…, spettacolo del Dramma Italiano 15 luglio “1000 svijeća na Gradini” manifestazione scenicaambientale, apertura dell’Estate sul castello 17 luglio “Ja koja imam nevinije ruke”, spettacolo teatrale 19 luglio “Plesnjak uz Big band Josipa Forembachera”, concerto 23 luglio “Big band osobne misije” performance musico-scenico 24 luglio “Hetero parada”, spettacolo teatrale 26 luglio Titanic, manifestazione scenica 28 luglio “Partija remija”, spettacolo teatrale 43 Quel qualcosa in più per questa nota destinazione turistica Umago, la mecca dello sport 44 L a città di Umago è una delle destinazioni turistiche croate più note nel mondo. La sua fama è dovuta, sì, a un perfetto connubio tra storia e cultura, e a tutto ciò che una località turistica deve avere, ma a dare a Umago quel qualcosa in più rispetto alle altre mete turistiche è il mondo dello sport. Fra i vari eventi che si svolgono in città quello più importante è l’ATP Croatia Open. Si tratta del torneo di tennis più importante in Croazia, con due decenni di tradizione alle spalle e fior fior di campioni che si sono sfidati per vincerlo. Fra tutti ricordiamo Goran Ivanišević, vincitore del prestigioso torneo di Wimbledon, che nel 1990, alla prima edizione del torneo, ancora giovanissimo (19 anni) riuscì ad arrivare in finale, salvo poi perderla contro un più esperto Goran Prpić. Quest’anno l’ATP andrà in scena dal 18 al 27 di luglio e con la concorrenza che aumenta di anno in anno è impossibile prevedere chi sarà il nuovo campione. L’offerta sportiva, arricchita da un’architettura impressionante, ristoranti di prima classe e meravigliosi paesaggi, non si limita al tennis. C’è anche il calcio. La Juventus, ad esempio, ha deciso di puntare su Umago per la sua Scuola calcio estiva in Croazia e così i giovani (dagli 8 ai 16 anni) hanno modo di divertirsi e di migliorare le proprie doti calcistiche, grazie a allenatori professionisti, anche durante il periodo delle vacanze. Ma la gita ideale, per molti, Eventi è semplicemente una passeggiata in bicicletta lungo uno dei tanti itinerari turistici che attraversano l’Istria. Il modo migliore di esplorare l’Istria, infatti, è quello di trascorrere la giornata in bici, potendo scegliere tra sentieri costieri oppure le strade dove gareggiano i professionisti a inizio stagione. L’offerta meno... terrena disponibile in città è l’Istria Balloon Experience, un’escursione panoramica in mongolfiera che sorvola Verteneglio e gli incantevoli paesaggi dell’Istria nordoccidentale. Per raggiungere il luogo di partenza dell’escursione, le agenzie assicurano un servizio navetta dall’hotel. Prima di iniziare l’avventura, con la testa... tra le nuvole vengono offerti in omaggio uno spuntino e un aperitivo, per aiutare a rilassarsi e scacciare ogni eventuale paura. Non resta quindi che... spiccare il volo. Umago gode anche di un ricco patrimonio storico. Nelle fonti scritte la città viene nominata per la prima volta nel VI secolo come Humagum, quando il suo sviluppo aumenta grazie alla strada romana che da Aquileia porta verso il sud dell’Istria. Al periodo della prima antichità risalgono numerosi reperti preziosi trovati a Punta Catoro, come i resti di una ninfa marina con pavimenti musivi. Nel fondale di Catoro troviamo ben conservati i resti delle costruzioni costiere e delle banchine, mentre ricerche subacquee hanno riportato alla luce numerosi oggetti in ceramica. Oggi la città ha ampie vedute culturali ed è abbellita da gallerie moderne, ma le viuzze del centro storico celano ancora le tracce dell’architettura gotica e rinascimentale. Umago rappresenta un luogo ideale per una vacanza attiva, dove oltre ad arricchire il corpo si arricchisce anche la mente, in un connubio armonico tra sport e relax. 29 giugno – 12 luglio Juventus summer camp Croatia, Stella Maris Resort 7, 9, 14, 16, 19, 22 e 24 luglio “Nel cuore dell’estate”, concerti in Piazza Libertà 10, 15, 23, 28 e 30 luglio “Umago Classica”, concerti di musica classica, chiesa parrocchiale 11-13 luglio UmaGOblues, Festival of sound and art flavours, concerti di musica blues, località varie 12 luglio – 2 agosto PRO Camp Goran Ivanišević, scuola di tennis estiva, Umag Tennis Academy, Katoro 17-27 luglio “ATP Vegeta Croatia Open”, ATP Torneo di tennis e contenuti vari, Stella Maris 19-20 luglio “Bobicciada a Babici”, festa popolare dedicata alla minestra di mais (bobici), Babici 26 luglio 3. Umag open, campionato di beachvolley 2+1, Stella Maris 31 luglio Giornata dei pomodori, manifestazione gastronomica, Piazza Libertà 45 Gli imperdibili Eventi Lassù sul colle... Storia e cultura si intrecciano in questa meravigliosa area d’Istria Buie, non solo vino... P ercorrere le numerose strade del vino che collegano i vigneti di Buie è uno dei modi migliori per visitare la zona. I produttori di vino sono numerosissimi in zona e vanno dai piccoli artigiani che non imbottigliano nemmeno, ai grandi vitivinicultori che si occupano di esportazione di vini di qualità. La maggior parte di essi offre presentazioni del processo di produzione, visite guidate alle cantine, degustazioni e vendita di alcuni prodotti unici a prezzi promozionali. Sulle strade dei rinomati produttori buiesi s’incontrano i veri conoscitori del vino e si apprendono le storie segrete delle loro cantine. A loro si affiancano i laboriosi produttori d’olio, i quali considerano, giustamente, l’ulivo l’albero degli dei. Quindi, è un’occasione da non perdere per tutti gli amanti del vino. Chi viene a visitare la città non lo fa però soltanto per i rinomati ristoranti e il vino di qualità. L’imponente chiesa di S. Servolo, che domina la collina attorno alla quale si snoda la città, è ricca di opere dei maestri tardo-barocchi. Le sue dimensioni monumentali la rendono la chiesa principale della città, che viene usata soltanto nelle ricorrenze più solenni. Il festival dell’organo è una di queste ed è anche l’evento culturale per eccellenza di Buie e dei paesi vicini. Le sue origini risalgono al 1791, quando Gaetano Callido ne costruì uno all’interno della chiesa. La collezione etnografica, fondata nel 1970, è un vero e proprio museo delle tradizioni istriane. La sua mostra permanente è costituita da 186 oggetti, disposti per piani in modo da evocare l’aspetto di una tipica vecchia casa istriana. Il colle sul quale sorge la moderna città di Buie pare sia stato abitato ancora all’epoca del bronzo, quando l’altura offriva una protezione naturale contro i nemici. Un primo sviluppo urbano si verificò in epoca romana, quando il territorio circostante la collina venne trattato come una colonia di Trieste. Le caratteristiche tipiche di una città medioevale fortificata, visibili in parte ancora oggi, si sono sviluppate nel periodo delle invasioni barbariche, quando la fuga di molti romani dall’Italia portò a un aumento improvviso di popolazione. Per la sua posizione strategica, di “controllo” delle vie di comunicazione, in passato veniva chiamata la “Sentinella dell’Istria”, perché dal colle si poteva vedere tutto quello che transitava su questa diramazione dell’antica via Flavia, tra i fiumi Quieto e Dragogna. Il primo insediamento in cima al colle era in effetti un castelliere preistorico abitato dalle tribù degli Istri (o Histri), che erano di origine illirica e da cui deriva l’attuale denominazione della penisola. Successivamente il colle fu occupato da tribù celtiche che si insediarono in una buona parte della penisola istriana. Con l’arrivo dei romani, l’attuale Buie divenne un castrum al quale venne dato il nome di Bullea. Tramontato l’Impero romano, arrivarono i Veneziani, come in gran parte dell’Istria. La Serenissima controllò quest’area dal 1358 alla sua caduta definitiva, nel 1797, quando il centro cittadino venne fortificato. Il resto è storia nuova (o quasi…). Tra impero austroungarico e truppe napoleoniche, passando per il Regno d’Italia, giungiamo ai giorni nostri, quando Buie esibisce orgogliosa il suo passato. 12 luglio giornata di Canegra, Manifestazione sportiva e di intrattenimento, spiaggia di Canegra 12 luglio XC Canegra, corsa di MTB XC o cross country, resort Kanegra 19-20 luglio Festa della Signora del Monte Carmelo, festa popolare, Oscurus, Buie e Momiano 20 luglio-2 agosto “ Vizura aperta”, festival dei media audiovisivi, Momiano 25 luglio Nel regno del Moscato, mostra e degustazione del vino Moscato, castello di Momiano 26-27 luglio S. Maria Maddalena, festa popolare, Crasizza 26 luglio XC Krono Kavrijana Krasica, percorso XC, gara a cronometro, Crasizza 47 Lo straordinario patrimonio dell’isola di Veglia Omišalj e Njivice, veri gioielli Eventi 18 luglio (ore 21) Serata della cucina antica, sito paleocristiano di Mirine 24 luglio (ore 21) Concerto della compagnia “Tramuntana”, Piazza Prikešte 31 luglio (ore 21) Concerto della klapa “Šufit”, sito paleocristiano di Mirine 11 e 25 luglio (ore 21) Festa del pescatore, Njivice, frangiflutti 19 luglio (ore 21) Serata del folklore, Njivice, frangiflutti 48 O mišalj (Castelmuschio) e Njivice sono le prime due località dell’isola di Veglia, che si incontrano appena attraversato il ponte che la collega alla terraferma. Lo straordinario patrimonio naturale dell’isola di Veglia era noto e apprezzato anche dagli antichi Romani, che la chiamavano Insula aurea. Quest’insolita storia dell’isola inizia proprio a Omišalj, che viene considerata un museo a cielo aperto, ricco di preziosi reperti storici e culturali che vale indubbiamente la pena di visitare, anche per capire come si viveva da queste parti migliaia di anni fa. Assieme a Veglia città, Omišalj è il centro abitato isolano più antico, con una tradizione turistica di oltre un secolo. Njivice, a soli sei chilometri di distanza, è un antico borgo di pescatori diventato, col passare del tempo, una nota località turistica. Un tempo piccolo borgo di pescatori, Njivice è diventata una nota meta turistica, una località costiera “con l’anima”, frequentata abitualmente da tanti turisti provenienti da tutta Europa. Njivice fu menzionata per la prima volta in un atto di donazione del principe Ivan Frankopan del 1474, anche se, stando ad alcuni recenti reperti archeologici, sembra tragga le proprie origini da un insediamento molto più remoto. Per secoli Njivice fu soltanto un piccolo borgo i cui abitanti si occupavano prevalentemente di pesca, olivicoltura, allevamento del bestiame e selvicoltura. La costruzione delle prime strutture ricettive, l’albergo Luka (oggi Jadran) e Villa Dinka, risale al 1930, considerato l’anno di nascita del turismo a Njivice. Negli ultimi ottant’anni il turismo è diventato la principale attività economica di Njivice. Splendide spiagge, un mare straordinariamente azzurro, tanto verde e un clima sempre mite sono i punti di forza di Njivice. Le spiagge di ghiaia, rocciose o sabbiose sono sparse un po’ dappertutto: nel paese, davanti degli alberghi o in insenature nascoste, ideali per chi preferisce una vacanza rilassante. Omišalj sorge sul versante nordovest di Veglia ed è il primo centro abitato una volta attraverso il ponte. Il centro storico cittadino è accovacciato su una rupe alta 85 metri che domina questo lembo di Quarnero. Assieme alla città di Veglia, Omišalj è il centro abitato più antico dell’isola e vanta una tradizione turistica di oltre un secolo. Il patrimonio culturale e architettonico di Omišalj è estremamente ricco. Ne sono prova i resti della romana Fulfinum, del I sec., i resti della basilica paleocristiana di Mirine, del V secolo, e tanti altri importanti reperti storico-archeologici. Col suo patrimonio architettonico Omišalj è considerata uno dei gioielli del Quarnero. Grazie al suo clima mite, alle eccellenti peculiarità naturali del suo territorio e alla vicinanza del ponte, dell’aeroporto e della città di Fiume (Rijeka), l’Omišalj odierna è una località turistica estremamente attraente, rivolta innanzitutto a quei turisti che, oltre al sole ed al mare, sono interessati anche al suo straordinario patrimonio storico-culturale. Le spiagge punteggiano la lunga ed eterogenea costa di Omišalj offrendo a ogni visitatore splendide occasioni di divertimento e relax. La più nota è la spiaggia di Pesja, dove ormai da un decennio sventola la Bandiera blu. Sistemata all’estremità di una dolce insenatura, gode del fresco e dell’ombra di una bella pineta e offre un’incantevole vista sul golfo d’Omišalj. www.tz-njivice-omisalj.hr La Grotta Biserujka La scoperta della grotta presso Rudine, sopra la baia Slivanjska, risale a più di un secolo fa. A quel tempo il suo interno si nascondevano segreti tutti da scoprire, che stimolavano interesse e curiosità anche per le leggende dei tesori nascosti nella grotta. La ragione principale per cui la grotta è stata resa accessibile al pubblico è stato l’interesse degli esploratori. Il passo successivo fu l’illuminazione della grotta, che finalmente ha permesso al pubblico di ammirare le sue bellezze: le gallerie sotterranee, le numerose stalattiti e stalagmiti, le colonnette. La grotta non è molto lunga; solo 110 metri, ma affascina ugualmente. La temperatura all’interno è constante e va dai 10 ai 13°C durante tutto l’anno. I passaggi della grotta sono percorribili in sicurezza sia dagli adulti che dai bambini. Insomma, non è necessario andare fino a Postumia... Il Parco di Dubec Ha una superficie di circa 18.000 metri quadrati, con sentieri lunghi 995 metri. I piccoli sentieri, le scorciatoie, le gradinate, il bosco di conifere e la vegetazione sempreverde e la natura protetta gli donano un fascino particolare. Il Parco naturale di Dubec è stato “costruito” nel corso degli anni. Infatti, gli abitanti dell’isola hanno donato i propri terreni con l’intento di creare quest’oasi verde, ideale per una passeggiata rilassante. 49 Nuovo a Umago Zemljoradnička 25, Umago Tota Davor +385 91 175 1098 Viale V. Gortan 74, Umago Aperto 12 - 24h Tel:0911751098, 0914975156 Facebook: Konoba Da Lorenzo Aperto 0 - 24 h 70 slot machine Cocktail bar Facebook: AC Paganini www.paganini-umag.com Gli imperdibili Eventi Bellezze storiche, ma anche prelibate raffinatezze della cucina locale Parenzo, la città dei mosaici P arenzo è situata sulla costa occidentale della penisola istriana. È uno dei maggiori centri turistici della regione. Di antiche origini romane, si è sviluppata attorno al porto, protetto dall’isolotto di San Nicola. L’intero nucleo storico di Parenzo è un autentico monumento culturale. Le facciate di numerosi palazzi cittadini raccontano la storia della loro nascita, avvenuta in differenti contesti storici. In tanti manoscritti e in vari testi della letteratura, Parenzo viene definita la “città dei mosaici“, grazie alla cultura nata con l’Eufrasiana, la basilica presso il cui Vescovado si trova il Museo dell’arte ecclesiastica e i resti archeologici di chiese precedenti. I preziosi reperti del Museo del territorio parentino testimoniano una lunga tradizione di vita in queste aree lunga diversi secoli. Oltre ai musei, le vie cittadine sono gremite di gallerie d’arte e spazi espositivi in cui la tradizione viene presentata in maniera contemporanea. Il clima mediterraneo, contraddistinto da condizioni climatiche favorevoli, dal terreno fertile e dalla vegetazione florida, ha favorito lo sviluppo di Parenzo quale singolare centro di villeggiatura. Grazie alle ricchezze naturali e paesaggistiche, tra le quali sicuramente l’aria pulita e il mare cristallino, la cui purezza viene regolarmente rilevata e misurata da ormai trent’anni, è possibile trarre beneficio sia dal mare che dalla zona interna dell’Istria. La ricchezza di Parenzo si misura con il suo patrimonio storico, profondamente radicato in questo territorio da millenni. Il centro storico, che ha un valore inestimabile, si trova su una penisola immersa in mare le cui fondamenta furono poste ai tempi dell’Impero Romano. I lineamenti urbani di Parenzo, rimasti tali fino ai giorni nostri, si riscontrano in una regolare distribuzione geometrica della via principale, il decumanus maximus e di una perpendicolare, il cardo maximus. La basilica Eufrasiana, fatta costruire nel VI sec. d.C. dal vescovo Eufrasio, è diventata nel 1997 patrimonio mondiale tutelato dall’UNE- SCO. All’interno delle antiche mura cittadine, adiacenti alla più antica piazza Marafor, vengono custoditi i frammenti di due templi antichi. Il comprensorio parentino abbonda di una ricca varietà di prodotti autoctoni istriani, quali riconoscibile riflesso della tradizione e della cultura di queste terre. Nei ristoranti, nelle konobe e negli agriturismi è possibile gustare le prelibatezze istriane. L’olio d’oliva extravergine parentino, dall’intensa profumazione e dal gusto raffinato, rappresenta un’ottima base e un accompagnamento essenziale dei piatti della cucina mediterranea. La malvasia parentina è un vino conosciuto dall’antichità, inscindibile da queste terre di cui è un fiero rappresentante. Ogni martedì “Lo splendore del barocco parentino”, presentazione della vita del 18° secolo, programma d’intrattenimento, Piazza Libertà 10, 17, 22, 24 e 31 luglio (ore 10-24) “Beach Experience”, programma d’intrattenimento giornaliero, Zelena laguna 11, 15, 18, 22 e 25 luglio Concerti di musica classica nella Basilica Eufrasiana 12, 16-18 e 25 luglio Byblos Summer 2014, manifestazioni musicali 18 luglio “Festa Brulo”, party sulla spiaggia, programma d’intrattenimento, serata con musica e fuochi d’artificio. 20 e 27 luglio Jazz on Square, manifestazione musicale, Piazza Libertà 23-24 luglio Harmonica Summer Days, manifestazioni musicali 24 luglio John Henry Newman School (UK), concerto, Piazza Libertà 30 luglio Festa sulla spiaggia Borik 31 luglio Summer Games - Eco Day, Zelena laguna 51 Gli imperdibili Eventi 52 1 luglio – 31 agosto (lunedì ore 19-21, mercoledì ore 11-13) Giornate delle gallerie aperte, città vecchia 8, 15, 22 e 29 luglio (ore 21.30-23) Visite notturne guidate al centro storico 9 e 16 luglio (ore 21) Concerti di musica classica, chiesa parrocchiale 11, 25 luglio (ore 21.30) Labin Art Republika (LAR), concerti rock, Piazzetta della fontanella 17 luglio (ore 21.30) Radojka Šverko, concerto, Piazzetta della fontanella 19, 23, 30 luglio (ore 21) Estate classica di Albona, concerti di musica classica, località varie 24 luglio (ore 21.30) “La locandiera”, spettacolo teatrale, Piazzetta della fontanella 26 luglio (ore 20) “Labinske konti”, 46. Manifestazione folcloristica del folklore autoctono di Albona, Dubrova 30-31 luglio (ore 2023) La battaglia degli uscocchi, spettacolo musicale e scenico, città vecchia In passato centro minerario, oggi centro di svaghi e di cultura Albona e Rabac, «miniere» di relax S e per le vostre vacanze avete deciso di conoscere l’Istria evitando l’autostrada, possiamo dirvi che avete fatto la scelta giusta. Un’ottima idea sarebbe quella di imboccare la strada costiera, che da Fiume, capoluogo del Quarnero, passando per Abbazia, Laurana, Draga di Moschiena e Fianona, vi porterà dritto dritto fino ad Albona (Labin), una pittoresca cittadina un tempo conosciuta per la grandi miniere di carbone della sottostante Arsia, da anni ormai dismesse. Albona, infatti, che sorge su un colle a 320 metri d’altezza, è stata per secoli la capitale del distretto delle miniere da cui si ricavava carbon fossile, ma la fine del XX secolo è stata contraddistinta dall’estinzione di un processo produttivo in passato estremamente significativo per tutta l’Istria, ossia la fine di un’epoca in cui il carbone rappresentava una fonte d’energia straordinaria, spronava lo sviluppo dell’industria e del traffico e che alla fine degli anni ‘40 del XX secolo dava impiego a oltre 10mila minatori. Oggi Albona è divisa in due parti: la città vecchia arroccata sul colle e la parte nuova a valle denominata Piedalbona, la città mineraria, con le palazzine della direzione delle miniere e l’entrata principale con gli ascensori che portavano nelle viscere della terra, oggi ricca di attività commerciali. Il nucleo sul colle, invece, è un affascinante centro storico con tortuose strade in salita e volte accompagnate da lunghe scalinate e calli strettissime che sembrano salire verso il cielo. Dalla piazza bassa, chiamata Borgo, si giunge all’entrata della città medievale dove c’è la porta di San Fior, del 1857, sulla quale vi sono lo stemma di Albona e il leone di San Marco. Si accede quindi alla lunga e quasi angusta piazza Vecchia, molto suggestiva, tutta in ripida salita, e circondata da edifici veneziani, di recente restaurati e riportati all’antico splendore. Salendo, sulla destra, colpisce la bella facciata della chiesa a tre navate della Beata Vergine, del 1336. Lungo la via si ergono Palazzo Scampicchio e Palazzo Battiala Lazzarini, quest’ultimo anche sede del Museo di Albona, con un ricco lapidario di reperti d’epoca romana che raccontano la storia di Alvona che era già stata chiamata Alouon dagli antichi greci. Nelle cantine del Museo sono state “ricostruite” le gallerie dedicate all’attività mineraria nella zona attraverso il tempo con una bella esposizione di macchinari e attrezzi da lavoro. Albona vanta anche una ricca storia Gli imperdibili culturale. Qui ebbero i natali uomini illustri. Come non ricordare Mattia Flaccio, seguace e vicino a Martin Lutero, e poi medici di grande fama e una donna straordinaria come Giuseppina Martinuzzi. Inoltre, dalla via principale, una breve deviazione porta alla stanzia di Dubrova. Il luogo ha una duplice importanza: dal punto di vista architettonico è la classica Stanzia (ovvero fattoria) istriana, lontana dal centro abitato, circondata da mura e con un vasto podere all’esterno. Quarant’anni fa qui è nato anche il Simposio mediterraneo di scultura: un appuntamento artistico internazionale che ha portato scultori da tutto il mondo ad incontrare la pietra istriana. Ogni estate i progetti premiati, due o tre, vengono realizzati in loco dagli artisti e dagli scalpellini di supporto. Le opere così nate rimangono lì ad arricchire i campi circostanti, tanto da creare in tutti questi anni un vero e proprio museo all’aperto. Tra le creazioni più curiose “la strada”: raggiungerà il chilometro di lunghezza, grazie al contributo di vari artisti che si sono impegnati e s’impegneranno a proporre delle curiose variazioni del classico lastricato istriano. Dal vecchio abitato, una strada piena di tornanti conduce verso il mare, fino a Porto Albona (Rabac). In origine paese di pescatori e marinai, dove ormeggiavano i grandi velieri al riparo dalla bora, ora è una delle destinazioni balneari più apprezzate dai turisti, con una lunghissima spiaggia di ciottoli bianchi accarezzata da un mare color smeraldo. Vi sono villaggi, appartamenti e alcuni alberghi. Il centro di Porto Albona, conserva l’antica disposizione ad anfiteatro sul porto, ma ora le case sono state rinnovate e sono sorte tante nuove villette. La sera si passeggia sul lungomare. I ristoranti sono sempre pieni e vi si possono gustare tutte le specialità locali, dai piatti di pasta ai frutti di mare, dalla coda di rospo in forno all’aragosta in brodetto con polenta. Non lontano da Porto Albona ci sono le cittadine di Pedena (Pićan), Gallignana (Gračišće), Passo (Paz) e Bogliuno (Boljun), molto belle da visitare. Sui versanti del Monte Maggiore ci si può dedicare alle attività montane, mentre un po’ più a sud, a Schitazza (Skitača), la vista sul Quarnero è a dir poco meravigliosa. Oltre che alle arrampicate e alle camminate in montagna ci si può dedicare all’equitazione o al ciclismo. Le località di Albona e Porto Albona durante l’estate sono mete anche per le loro svariate manifestazioni. Così, durante i mesi di luglio e agosto il nucleo storico di Albona ospiterà il Labin Art Republika, un festival che coinvolgerà numerosi cantanti, attori, comici, ma anche giovani artisti alle prime armi. Non mancheranno giocolieri, mimi e acrobati nemmeno sulle rive di Porto Albona, mentre i più giovani potranno godere al Summer party che avrà luogo il 20 luglio sulla più bella spiaggia della zona, ossia Girandella. Comunque sia, il divertimento per grandi e piccoli è assicurato per tutta l’estate. 53 Gli imperdibili Spiagge meravigliose, programmi musicali e artistici e quant’altro… Orsera , fascino da… Casanova 54 Gli imperdibili V isitare l’Istria e non fermarsi almeno per un po’ a Orsera (Vrsar), piccolo comune con poco più di 2.000 abitanti nella parte più meridionale della penisola, sarebbe veramente un peccato. Per vari motivi! Forse potrebbe sembrare esagerato e presuntuoso affermare che in questa piccola cittadina si può trovare veramente di tutto e per tutti i gusti, che i programmi preparati per l’estate sono in grado di soddisfare tutte le categorie di ospiti, tutte le fasce d’età, ma è proprio così! Ogni estate, ad esempio, Orsera ospita un festival dedicato alla chitarra classica. Si spazia dal flamenco al jazz e alla musica classica. I concerti vengono tenuti in una cornice d’eccezione, la basilica di Santa Maria del Mare (del IX secolo) tra giugno e settembre. Orsera propone un ciclo di concerti nei quali si esibiscono gruppi jazz, klape (gruppi corali tradizionali), chitarristi, complessi di musica etno e altri artisti. I concerti si svolgono sui belvedere cittadini, da dove si schiude un panorama mozzafiato su uno degli arcipelaghi più suggestivi dell’Adriatico, formato da 18 isolotti disabitati, e sulla frastagliata costa istriana. Insomma, un paradiso per gli innamorati e per gli animi romantici, i quali potranno ascoltare della buna musica ammirando un panorama che difficilmente potranno dimenticare. Ci sono le Serate orseresi i cui “fili” si intrecciano attraverso tutta la stagione estiva e rappresentano una specie di “eredità spirituale” del festival dell’amore e dell’erotismo, che a fine giugno celebra il legame storico tra il famoso seduttore Casanova e Orsera. Il poeta e avventuriero Giacomo Casanova trascorse nella romantica cittadina istriana due estati (1743 e 1744), come racconta nelle sue Memorie. Dicono che l’amore e l’erotismo rappresentino una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti, ma anche per quelli che non lo sono. In questo senso il Festival si manifesta attraverso varie forme artistiche, che vanno dalle serate letterarie alle mostre, dagli incontri gastronomici alle proiezioni cinematografiche e agli immancabili eventi musicali, che sono una parte imprescindibile delle Serate orseresi. Non possiamo ignorare, in questo contesto, neppure il Montraker Live Festival, un festival di musica blues, rock e soul con ospiti locali e internazionali, nello straordinario scenario rappresentato dalla cava di Montraker. Le voci e i suoni prodotti dagli strumenti risuonano tra le rocce di quella che in passato è stata una cava di pietra. Uno spazio affascinante, che offre ai visitatori appassionati di musica qualcosa di indimenticabile. Il Montraker live festival ha già ospitato nomi famosi come Daniele di Bonaventura & Black Coffee, Cedric Burnside & Lightnin’Malcolm, il sestetto italiano Guitarland, Damir Kukuruzović Gipsy Jazz Quartet, Folkrock Duo, Andy J. Forrest Band, Ten Years After, Whishbone Ash, Eric Sardinas, Letz Zep, Tamara Obrovac, Matija Dedić e via di seguito. Passeggiando per Orsera non si può fare a meno di notare le sculture esposte in ogni angolo del paese, ma anche sulle spiagge, sulle banchine del porto e nei parchi. Ma chi può averle messe e perché? Non sono qui per caso, bensì si tratta delle opere di fine corso della famosa “Scuola estiva di scultura Montraker”, che si tiene ogni anno a inizio settembre. La pietra locale è molto pregiata e la presenza della cava ne è una dimostrazione palese. Con questa pietra sono state costruite tantissime case e monumenti a Venezia. La Serenissima, infatti, sfruttò in maniera indiscriminata le cave istriane. Il paese era unito a Parenzo fin dagli ultimi decenni del X secolo, per cui ne seguì le sorti quando venne annessa alla Repubblica di Venezia nel XIII secolo), che esercitò il suo dominio su queste terre fino alla sua caduta, nel 1797, quando passò all’Impero d’Austria e poi al Regno d’Italia dopo la I Guerra Mondiale. Orsera nacque in effetti come un borgo di pescatori, anche in virtù della sua posizione dominante rispetto al Canale di Leme. Il centro storico, invece, si sviluppò in cima al colle sovrastante, ai piedi del quale continua a estendersi la parte moderna, turistica del paese, che vanta alcune fra le più belle e accoglienti spiagge dell’Istria. La porta romana, che è parte integrante del complesso difensivo formato delle mura di cinta, è una testimonianza evidente di un passato che affonda le proprie radici in epoche lontane. La cornice della porta è composta da tredici massi intagliati con precisione e dai battenti in legno di quercia istriana. Sede di tre Castellieri nell’età del bronzo e all’inizio dell’età del ferro, il territorio del comune di Orsera fu abitato anche in epoca romana, come testimoniano, oltre alla porta, resti di ville, un molo e una basilica paleocristiana del IV secolo. Passeggiando per le strette viuzze a volta della città vecchia potrete raggiungere le porte cittadine, piccole piazze, case di pietra, il castello romanico, piccole chiesette, ma anche tre belvedere, dai quali potrete ammirare un panorama che difficilmente potrà finire nel dimenticatoio. Il vicino Canale di Leme rappresenterà il paradiso per gli amanti delle ostriche e di altre delizie del mare. Non per niente Orsera è stata premiata in più occasione come migliore destinazione turistica dell’Adriatico croato, in virtù dei chilometri di spiagge incontaminate e di una vegetazione ancora intatta, ma anche dei contenuti che vengono offerti a coloro che decidono di venire qui per trascorrere le proprie vacanze. Eventi Ogni giovedì (ore 21) Festival GitarISTRA – Mare e Chitarre, eventi musicali, basilica di S. Maria del Mare 9, 30 luglio Serenate di Orsera, città vecchia e belvedere 11 e 25 luglio (ore 21) Festa del pescatore, riva 11-13 luglio Paracadutismo Campionati Nazionali, aeroporto di Orsera 16 e 23 luglio (ore 21) concerti nella chiesa di San Martino 18 luglio (ore 21) Franko Krajcar & Indivia Band, concerto, centro storico, piazza di S. Antonio 55 D Una novità sfiziosa che sta conquistando anche il pubblico più esigente 56 Terrano rosé, la stella dell’estate allo scorso anno è in corso un contenzioso slovenocroato sul diritto all’utilizzo della denominazione Terrano o Teran, di uno dei due vitigni tipici, assieme alla Malvasia, dell’Istria, intesa come entità geografica che va oltre i confini nazionali. Per la verità, la questione del nome non occupa ultimamente lo spazio mediatico ed è trattata dagli esperti di Croazia, Slovenia e Italia, da chi ne contempla i lati storici a chi conta di svelare tutti i segreti attraverso la genetica. Terrano e Refosco, due cose diverse, chiamate talvolta con lo stesso nome, forse erroneamente, ma comunque parliamo di qualcosa di locale, tipico. Stiamo parlando di un vitigno da cui si ricava un vino rosso, potenzialmente scorbutico, ma se lavorato bene offre tutte le fragranze e i sapori della terra istriana. In ogni caso, è un vino impegnativo che si accompagna a pietanze sostanziose come carni rosse e selvaggina. Ora siamo in estate e il buon senso suggerisce di stare leggeri anche senza rinunciare ai piaceri della vita, del buon mangiare e, naturalmente del buon vino. La Malvasia, regina dell’estate, non disdegnata nemmeno quando finisce la bella stagione, non è la sola scelta per chi in Istria vuole bere vino rigorosamente locale. Le rassegne dedicate alla gastronomia e ai vini e altre iniziative promozionali hanno creato un brand che ha fatto dell’Istria una destinazione vinicola completa. Le strade del vino le troviamo dovunque e la probabilità di trovarvi delle cantine con dei vini scarsi è minima. Prima di uscire dal seminato, riprendiamo la rotta, cioè il discorso del vino “estivo” che vorremmo raccomandarvi. Si tratta di una novità che solo negli ultimi 4-5 anni viene proposta sul mercato. È il rosé ottenuto da quel complicato vitigno rosso, Terrano o Refosco che sia... Oseremmo dire che è diventato un fenomeno, che raccoglie proseliti per la sua amabilità e, se vogliamo, semplicità. Buona parte delle cantine, oltre a terrano, Malvasia e i vini prodotti da vitigni internazionali, offre anche il rosé, ma soltanto negli ultimi 2-3 anni. Cercando di risalire all’origine di questa innovazione, abbiamo parlato con Klaudio Jurčić, quattro volte campione croato tra i sommelier, tra i primi venti in Europa e via dicendo. Lui ricorda la cantina Trapan di Sissano nel Sud dell’Istria, mentre il nostro primo incontro con questa novità è avvenuto a Vinistra, nel 2009, dove era stato proposto da Veralda accanto alla Malvasia Prestige, con la quale si era aggiudicato la prima edizione del Mondo della Malvasia, il concorso internazionale per i vini che portano questa denominazione. Qual è il segreto di questo rosé, quello tutto istriano, s’intende? “Il rosé è in grande ascesa nel mondo e in Francia già dagli anni Novanta. La gente – spiega Jurčić – sembra averlo ha definitivamente accettato. Lo stesso avviene anche da noi, con l’Istria che ha iniziato per prima, seguita da Dalmazia e Slavonia. Per intender- ci, stiamo parlando di un vino non impegnativo, che si beve a pranzo, a cena, in discoteca e in spiaggia. Naturalmente, per nessuna cantina questo potrà essere il prodotto principale. Eventualmente, può essere il terzo o quarto vino. Rispetto agli altri, il rosé in Istria ha uno stile diverso, con i tannini meno accentuati, come avviene con i rosé dalmati ottenuti dal Plavac e con meno acidità rispetto a quelli continentali. Gli istriani si sono sistemati in mezzo, con un vino leggero, molto gradito al pubblico giovane”. Se non è stato il primissimo con il rosé, Luciano Visintin di Verteneglio (Veralda) ha aperto sicuramente la strada verso un’altra direzione. Per quel che ne sappiamo, è ancora l’unico ad aver messo sul mercato lo spumante derivato dal rosé di cui abbiamo parlato finora: “Sono contento che l’idea del rosé abbia avuto successo e che tutte le cantine lo stiano proponendo, ma per lo spumante posso dire di essere il primo, anche perché la sua produzione richiede un minimo di due-tre anni. Tra l’altro, il rosé non era stato progettato come tale, ma come base per lo spumante. Visto che non ci sono altre varietà con sufficiente acidità per fare lo spumante, abbiamo provato con l’unico ad averne, cioè il Terrano o il Refosco dal peduncolo verde. Dopo la prima fermentazione abbiamo deciso di imbottiglialo come rosé”. Il Terrano, come ci conferma Jurčić, prestatosi volentieri a farci da guida in questo mondo, ha tutte le potenzialità per diventare un buono spumante. Noi lo testimoniamo dopo un’accurata ricerca... empirica. A questo punto, se con il rosé siamo riusciti a suggerirvi qualcosa di diverso dal Terrano o delle tante Malvasie, vi auguriamo di assaggiare anche lo spumante. Per qualcuno ha il solo scopo di produrre un botto e di annaffiarvi i presenti a una festa, al veglione di Capodanno. Invece, è anche e soprattutto un eccellente aperitivo estivo. 57 Gli imperdibili In programma numerosi eventi durante tutta la stagione Estate in musica Basta scegliere 58 Gli imperdibili I n Croazia, ma soprattutto nel Quarnero, si sta sviluppando negli ultimi anni una nuova nicchia del turismo, assolutamente da non sottovalutare e sulla quale si dovrebbe puntare in maniera decisa per il futuro. Nato in maniera spontanea e cresciuto negli anni, il turismo festivaliero è un campo che potrebbe portare (e sta già portando) al Paese risultati economici non indifferenti, oltre che contribuire in positivo all’immagine generale. Il pubblico è fatto prevalentemente da giovani che nei mesi estivi (da giugno a settembre) arrivano in massa sulla costa croata per divertirsi. Denominatore comune, la musica. L’offerta è variegata e di tutti i generi, basta soltanto avere le idee chiare e scegliere: pop, rock, jazz, soul, blues, elettronica, e via dicendo, tutto esclusivamente dal vivo. E non solo. Qui ci sono di mezzo nomi importanti del panorama musicale internazionale che ai festival di queste terre sono ormai... di casa. Festival elettrizzanti e all’ennesima potenza, che si stanno facendo conoscere a piano a piano anche all’estero. Anche se ce ne sono veramente tanti, noi ci concentreremo soltanto sui festival che interessano l’Istria e il Quarnero, tanto per darvene un assaggio e chissà, forse invogliarvi a venire. I primi in assoluto sono gli eventi estivi di Zrće, l’ormai famosissima spiaggia di Novalja, sull’isola di Pago. Non siamo propriamente nell’area quarnerina, ma parlarne è inevitabile visto il numero (migliaia) crescente di persone che ogni anno partecipano all’appuntamento. Musica elettronica in mille maniere, ventiquattro ore su ventiquattro, da... consumare in costume da bagno. Un nuovo festival di musica underground, il Delta Sounds, potrebbe far diventare Fiume la capitale del genere, in quanto porterà nel capoluogo quarnerino alcuni dei più grandi deejay di Berlino. L’appuntamento è per luglio (l’11 e il 12 e il 25 e 26 del mese). Luogo: Porto Baross. Un altro evento fiumano da non perdere è il Delta Summer Street Session Festival, in programma nei primi giorni di luglio sul parcheggio in Delta, in centro città. Nel circondario di Fiume, precisamente nell’area di Grobnico, si svolgerà quest’anno un nuovo evento, il “Grobnik Chamber Music Festival”, che si articolerà in diversi giorni nel mese di luglio. La Perla del Quarnero (Abbazia) ospiterà invece tradizionalmente il Liburnia Jazz Festival, evento ormai noto anche fuori dai confini del Paese, mentre a Castua ci sarà il prestigioso “Kastav Blues Festival”. Infine, tra luglio e agosto sulla spiaggia di Žurkovo a Fiume, sarà in auge il Summer Pleasure Tango Beach Bar. E se il capoluogo quarnerino si sta appena svegliando in quanto a festival estivi, l’Istria è ormai una veterana. Non mancheranno pertanto nemmeno quest’anno il tradizionale “Avantgarde Jazz Festival” di Rovigno, il “Byblos Carnival Festival” di Parenzo, il “Seasplash Festival” di Pola, il “Summer Gathering” di Isola, il polese “Viva la Pola!”, lo “Slurp! Festival” di Stignano, il rovignese “Unknown Festival”, l’”Indirekt Festival” e l’”Umago Blues Festival” di Umago. La città dell’Arena ospiterà inoltre il “Monteparadiso Hardcore Punk Festival”, il “Dimension Festival”, l’”Outlook Festival” e il “Weekend Media Festival”. Insomma, di tutto e di più. Sta a voi scegliere! 59 Gli imperdibili Una località che va percepita, vissuta, riconosciuta Innamorarsi di Cittanova U 60 n tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, mentre oggi, grazie alla sua particolare posizione, è un polo d’attrazione sia per coloro che desiderano vivere in prima persona l’autentica calca mediterranea, sia per coloro che sono alla ricerca di un angolo tranquillo e di una natura incontaminata dover trascorrere le vacanze. Le mura della città, costruite in pietra nel XIII secolo, hanno conservato tutta la ricca storia di questo borgo, il suo prezioso patrimonio culturale, la tradizione e la cultura, la ricchezza della tavola, ma anche la bontà e l’ospitalità delle persone, laboriosi padroni di casa locali che hanno sempre saputo dare il benvenuto a ogni ospite, aiutandolo a vivere le bellezze e le ricchezze di Cittanova in tutti i sensi. Uno dei grandi valori di questa regione, che vi accoglierà con il cuore, è la ricchezza della sua offerta gastronomica. Non potrete trascorrere le vacanze in questa zona senza aver gustato quello che la tavola locale è in grado di offrirvi, dalle numerose specie di pesce fresco, condito con l’olio d’oliva di produzione nostrana e innaffiato col nostro buon vino in uno dei migliori ristoranti del Mediterraneo. Non è nostra presunzione, ma è così che è stato definito nella nota trasmissione televisiva “La prova del cuoco”. Le mura cittadine costituiscono il gioiello più prezioso del ricco patrimonio storico di Cittanova. A momenti si ha l’impressione che abbiano avvolto tutto ciò che rende Cittanova un posto ideale per una vacanza indimenticabile, come se avessero custodito per secoli l’anima di questa tranquilla cittadina costiera, un’anima che ancora oggi può essere percepita, vissuta, riconosciuta... È facile, a questo punto, innamorarsi di Cittanova! Le robuste mura cittadine, particolarmente preziose e affascinanti come ce ne sono poche in riva al mare, hanno riparato la città dalle minacce che arrivavano da fuori, ma allo stesso tempo hanno conservato anche molti beni che vi si trovano all’interno, affinché non vadano persi né dimenticati. Vi aspettiamo a braccia aperte, anche perché nei mesi estivi sono in programma tantissimi eventi imperdibili. Visto che abbiamo parlato della buona cucina locale, ecco che durante il mese di luglio, più precisamente il 3, il 7, il 13 e il 20, al Mandracchio si terrà un evento il cui titolo, “Gnam Gnam Fest”, la dice lunga sul suo contenuto. Si tratta di una manifestazione gastronomica all’insegna del pesce e dei frutti di mare, con degustazione di vini locali, olio d’oliva e altri prodotti agricoli autoctoni, con mostra e vendita di souvenir e oggetti fatti a mano, laboratori creativo a tema, pro- grammi di musica e intrattenimento... Si chiama “Musica in ogni angolo” l’iniziativa che nei giorni 5, 8, 10, 15, 17, 21, 24, 28 e 30 luglio occuperà il nucleo storico della città. Si tratta di un evento musicale con esecuzioni corali, piccole band con strumenti acustici e diverse altre band che durante tutta la serata, in diversi punti del centro della città vecchia (Piazza Grande, Passaggio Venezia, Mandracchio, Porporella…) introdurranno un’atmosfera tutta mediterranea all’interno della cittadina, nella quale sembrerà veramente di sentire “musica in ogni angolo”… Venerdì 11 e sabato 12 luglio sono in programma le cosiddette “Notti slovene”, che si terranno al centro sportivo di Daila e in Piazza grande. Si tratta di una tradizionale manifestazione turistica, con un interessante programma musicale e di divertimento, con folclore sloveno, gastronomia e presentazione di prodotti. “Etno sotto il campanile” è invece il titolo della manifestazione in programma il 18 luglio (e il 15 agosto) in Piazza grande. Potremmo definirlo un concerto di musica etno, oppure di musica tradizionale con arrangiamenti contemporanei. A prescindere da me lo definiremo, si tratterà senza dubbio di un evento il cui scopo sarà quello di avvicinare i nostri ospiti alla tradizione musicale delle nostre aree. Il programma prevede pure Gli imperdibili una degustazione di vini locali e di altri prodotti agricoli autoctoni dell’Istria, nonché una presentazione di souvenir istriani di buona fattura. Restando in ambito musicale, il 26 luglio (ma anche il 23 agosto) è in calendario uno speciale programma di animazione con musica e danza, con ballerini e animatori professionisti, denominato “Dance & Music Show”, che si terrà in Piazza grande. Il 25 luglio (e il 22 agosto) potrete trascorrere una serata davvero speciale, durate la quale il ruolo di protagonisti lo avranno gli artisti di strada e di circo, abili giocolieri. Sarà la “Serata dei maghi itineranti”. Il mese di agosto, invece, inizierà con “Astro Party Lunasa” (1 e 2 agosto): nel Parco della Curia vescovile di Cittanova e in Piazza grande si terrà una manifestazione all’insegna Eventi dell’astronomia e dell’astrologia, tra misticismo e mitologia. L’Astro Party di Cittanova si rifà all’antica cultura celtica e svela quanto questa sia presente anche nella civiltà moderna. Da qui anche il nome Lùnasa. Lá Lùnasa, in Irlandese moderno e Lùnastal in Gaelico moderno, oppure Lughnasadh in antico irlandese, è una festività gaelica del raccolto associata tradizionalmente con il primo giorno di agosto. È la festa del raccolto, del grano, delle gare e dei matrimoni che La Grande guerra nell’Adriatico “La Grande guerra nell’Adriatico” è il titolo della mostra allestita al Museo “Gallerion” di Cittanova, che rimarrà aperta fino al 30 ottobre prossimo. L’epopea drammatica della Prima guerra mondiale ha avuto inizio esattamente cento anni fa. Le operazioni di terra sui vari fronti furono accompagnate da numerose attività militari su tutti i mari del mondo compreso l’Adriatico. Questa ricorrenza diventa un’occasione che non si può tralasciare nel segno del ricordo e della pietà verso tutte le vittime. La collezione della marina militare della Gallerion di Cittanova e il Museo militare dell’Esercito croato in collaborazione con una quindicina d’istituzioni nazionali ed estere, hanno messo in evidenza in questa occasione, per la prima volta, il molteplice significato di quei tragici avvenimenti. Con numerosi documenti, fotografie, armamenti autentici e in particolare con 350 modelli di navi, sommergibili e aerei, l’esposizione illustra nel modo più appropriato ed esauriente la caratteristica delle operazioni veniva celebrata nell’antichità. Lunasa, quindi, si svolge nel segno del misticismo e della mitologia, basandosi sull’antica tradizione celtica. Durante tutto l’evento, verrà completamente spenta l’illuminazione pubblica della città, creando così un’atmosfera mistico-romantica. Nel parco del vescovado cittanovese, a pochi passi dal mare, si potrà assistere a diversi eventi; dall’osservazione delle stelle, sotto la guida di astronomi professionisti, all’esposizione di vari oggetti militari nell’Adriatico e in tutta l’area del Mediterraneo. Sono compresi e dimostrati nel modo più appropriato tutti i sistemi operativi di guerra, ma anche le svariate attività impegnate giornalmente in questo ambiente particolare. Alcuni aspetti, come le attività sottomarine e dell’aeronautica, vengono affrontati per la prima volta e presentati al pubblico. Le azioni eroiche di guerra erano coadiuvate dalle continue innovazioni tecniche. Gli accadimenti sociali e politici cambiavano in conseguenza dello sviluppo delle operazioni belliche artistici ed artigianali, il tutto accompagnato da una musica in sottofondo scelta per l’occasione. Verrà creata, insomma, un’atmosfera speciale che accompagnerà le proiezioni di fotografie di corpi celesti sul campanile. www.novigrad-cittanova.hr diventando alla fine la causa principale di significativi cambiamenti geopolitici. Tre imperi scomparvero, ma l’infelice e maldestra trattativa di pace dei vincitori non fece che generare un nuovo conflitto globale. Con questa esposizione e la sua incisiva documentazione viene rappresentata tutta la complessità delle operazioni belliche sul nostro mare. Nello stesso tempo essa prelude alla fondazione di un Museo della marina militare, nuovo e moderno, che nella sua versione definitiva dovrebbe assumere un carattere internazionale. Ogni mercoledì Beach Party, spiaggia Maestral 14 giugno – 30 ottobre La Grande guerra nell’Adriatico, Mostra, Gallerion 8, 10, 15, 17, 21, 24, 28 e 30 luglio “Musica ad ogni angolo”, eventi musicali nel centro storico 11 luglio Notti slovene, manifestazione turistica e d’intrattenimento, Daila , centro sportivo 12 luglio Notti slovene, manifestazione turistica e d’intrattenimento, Piazza grande 12 e 19 luglio Beach Party, Mareda 18 luglio “Etno sotto il campanile”, musica etno e tradizionale, Piazza grande 25 luglio Serata dei maghi itineranti, Piazza Grande 26 luglio Notte Blu, manifestazione turistica e di intrattenimento, Mareda 26 luglio Dance & Music Show, Programma di animazione con musica e danza, Piazza grande 61 Navigando... Il primo di una serie di quattro traghetti, il «Kornati», è in servizio sulla linea Valbisca-Smergo La Jadrolinija si ringiovanisce I l futuro per la Jadrolinija, la principale compagnia armatoriale croata con sede a Fiume, si prospetta roseo. Infatti, una decina di giorni fa è entrato in servizio “Kornati”, il primo di una serie di quattro traghetti nuovi di zecca, com- 62 Janica, la madrina missionati al cantiere polese Uljanik e del valore di 32 milioni di euro. La cerimonia di consegna della nave si è svolta lo scorso 17 giugno di fronte al terminal passeggeri del porto fiumano, alla presenza del ministro della Marineria, dei Trasporti e dell’Infrastruttura, Siniša Hajdaš Dončić, e delle massime autorità regionali e cittadine. Madrina del “Kornati” Janica Kostelić, la migliore sciatrice croata di tutti i tempi, la quale, nonostante le stampelle, ha svolto il suo compito in maniera impeccabile, dicendosi onorata e felice di essere stata scelta. Si tratta della 49.esima unità entrata a far parte della flotta di navi bianche dell’azienda fiumana, che, grazie ai quattro nuovi acquisti, risulta essere tra le più giovani nel Mediterraneo, con un’età media di 20 anni. Il “Kornati” è stato varato allo Scoglio Olivi il 25 gennaio 2014 ed è la prima di quattro unità gemelle che hanno una capacità di imbarco di 616 passeggeri e 145 automobili. I traghetti hanno una lunghezza di 99,80 e una larghezza di 17,50 metri, per un pescaggio di 2,40 metri. L’apparato propulsore è costituito da quattro motori Volvo Penta da 442 kW (601 CV) ciascuno, che consentirebbero una velocità massima di 12,5 nodi. Tutte e quattro le navi saranno coperte dalla connessione Wi-Fi gratuita. Come abbiamo appreso dalla portavoce della Jadrolinija, Marija Zaputović, il secondo traghetto, che si chiamerà “Brač”, sarà pronto entro la fine del mese di luglio e la sua consegna dovrebbe avvenire nel porto fiumano. Le rimanenti due unità, ossia “Krk” e “Mljet”, verranno consegnate invece nel corso dei prossimi due mesi. La Jadrolinija tuttavia non ha stabilito ancora le linee sulle quali opereranno i rimanenti traghetti. Infatti, la decisione verrà presa nei giorni che precederanno la consegna di ciascuna unità, sulla base dell’andamento del traffico passeggeri sulle rispettive linee. Un esempio ne è lo stesso “Kornati”, che avrebbe dovuto prendere servizio sulla linea ZaraBrbinje (Isola lunga), ma è stato “dirottato” sulla Valbisca-Smergo, a causa di un sensibile aumento del traffico su questa linea nei primi cinque mesi dell’anno. DISTRETTO DI FIUME Linea marittima DISTRETTO DI FIUME Linea marittima UNIE – SANSEGO – LUSSINPICCOLO VALBISCA – MERAG dal 30.05 al 28.09.2014 dal 27.06 al 31.08.2014 Lun. Mer. Ven. Mar. Gio. Sab. Domenica e festivi LINEA 310 Lun. Mer. Ven. 5:00 5:00 13:00 LUSSINPICCOLO 18:00 18:10 - 5:55 13:55 VELE SRAKANE - 17:15 6:30 6:40 14:40 UNIE 16:30 16:30 7:30 7:40 15:40 SANSEGO 15:30 15:30 16:40 LUSSINPICCOLO 14:30 14:30 8:30 8:40 Mar. Gio. Sab. Nota: dal 01.09 al 28.09.2014 la nave parte da Lussinpiccolo alle 06:00 e alle 13:30. DISTRETTO DI FIUME Linea marittima BRESTOVA – POROSINA dal 27.06 al 31.08.2014 Linea 334 64 Ogni giorno Viaggio BRESTOVA POROSINE I 00:30 00:01 Linea 332 Ogni giorno Viaggio VALBISCA SMERGO I 00:01 05:00 II 05:45 06:30 III 07:15 08:30 IV 09:15 10:00 V 10:45 11:30 VI 12:15 13:00 VII 13:45 14:30 VIII 15:15 16:00 IX 16:45 17:30 X 18:15 19:00 XI 19:45 20:30 XII 21:15 22:00 XIII 22:30 23:00 Nota: la durata del transito in una direzione è di 25 minuti II 05:30 05:00 III 06:45 06:00 IV 08:15 07:30 V 09:45 09:00 FASCIA COSTIERA DI FIUME Linea marittima NOVALJA (PAGO) - ARBE – FIUME VI 11.15 10:30 VII 12:45 12:00 VIII 14:15 13:30 IX 15:45 15:00 X 18:00 17:00 XI 20:00 19:00 XII 21:00 20:30 XIII 22:30 22:00 Nota: la durata del transito in una direzione è di 20 minuti. dal 30.05 al 28.09.2014 Ogni giorno a Domenica parte la domenica LINEA 9309 Ogni giorno 6:00 9:00 NOVALJA 19:40 6:55 9:55 ARBE 18:55 8:40 11:40 FIUME 17:00 FASCIA COSTIERA DI FIUME Traghetto LINEA DI COLLEGAMENTO COSTIERO M/T “LIBURNIJA” PRIZNA – ŽIGLJEN (PAGO) FIUME - SPALATO - STARI GRAD (isola di Lesina - Hvar) - KORČULA – SOBRA (isola di Meleda - Mljet) - RAGUSA dal 27.06. al 31.08.2014 Linea 335 dal 20.05. al 20.09.2014 Ogni giorno 02.06. - 13.06. 15.09. - 26.09. PRIZNA ŽIGLJEN I 00:30 00:01 Lun. 19:00 Ven. 19:00 Lun. 19:00 Ven. 19:00 II 04:30 04:00 Mar. 07:00 Sab. 07:00 Mar. 07:00 Sab. 07:00 III 05:30 05:00 07:30 07:30 07:30 07:30 IV 06:30 06:00 09:15 09:15 09:15 09:15 V 07:30 07:00 09:45 09:45 09:45 09:45 VI 08:30 08:00 13:30 13:30 13:30 13:30 VII 09:30 09:00 14:00 14:00 14:00 14:00 VIII 10:30 10:00 16:15 16:15 IX 11:30 11:00 16:30 16:30 SOBRA (Meleda) X 12:30 12:00 XI 13:30 13:00 Mar. 18:30 Sab. 18:30 RAGUSA XII 14:30 14:00 XIII 15:30 15:00 XIV 16:30 16:00 XV 17:30 17:00 XVI 18:30 18:00 XVII 19:30 19:00 XVIII 20:30 20:00 XIX 21:30 21:00 XX 22:30 22:00 XXI 23:30 ( al 30.08) 23:00 Nota: la durata del transito in una direzione è di 15 minuti. - - Mar. 17:30 Sab. 17:30 05.06. - 15.06. 18.09. - 28.09. LINEa 101 16.06. - 12.09. Viaggio FIUME Ven. 07:00 SPALATO 19.06. - 14.09. Lun. 07:00 Ven. 07:00 Gio. 19:30 Dom. 19:30 Lun. 07:00 Gio. 19:30 Dom. 19:30 18:40 18:40 18:40 18:40 STARI GRAD (Lesina) 17:00 17:00 17:00 17:00 16:40 16:40 16:40 16:40 KORČULA (Curzola) 13:00 13:00 13:00 13:00 12:30 12:30 12:40 12:40 10:40 10:40 10:25 10:25 - - Gio. 09:00 Dom. 09:00 Gio. 08:30 Dom. 08:30 ZARA - ANCONA 02.06 - 03.07 e dal 08.09 - 27.09 Lun.22:00 Mer.22:00 *Ven.22:00 ZARA Mer.07:00 Ven.07:00 Dom.07:00 Mar.07:00 Gio.07:00 Sab.07:00 ANCONA Mar.22:00 Gio.22:00 Sab.22:00 * 13.06. e 12.09. partenza da Zara alle ore 12:00, arrivo ad Ancona alle ore 19:30 04.07. - 24.07. e dal 27.08. - 05.09. Lun.22:00 Mer.22:00 Ven.12:00 Sab.12:00 ZARA Mer.07:00 Ven.07:00 Sab.07:00 Dom.07:00 Mar.07:00 Gio.07:00 Ven.18:00 Sab.18:00 ANCONA Mar.22:00 Gio.22:00 Ven.22:00 Sab.22:00 25.07. - 26.08. Mar.12:00 Mer.12:00 Gio.12:00 Ven.12:00 Sab.08:00 Sab.23:45 Dom.22:00 Mar.18:00 Mer.18:00 Gio.18:00 Ven.18:00 Sab.14:00 Dom.07:00 Lun.07:00 ZARA Mar.06:00 Mer.06:00 Gio.06:00 Ven.06:00 Sab.05:30 Sab.22:00 Dom.18:30 ANCONA Lun.22:00 Mar.22:00 Mer.22:00 Gio.22:00 Ven.22:00 Sab.16:00 Dom.12:30 65 Grota Spacio ROVIGNO Valdibora 1 cell. +385 98 85 49 51 Limski kanal 1, Sv. Lovreć Tel: +385 52 448-119 Fax: +385 52 448-223 e-mail: [email protected] www.istrabiz.hr/viking Il posto ideale per sostare e farsi uno spuntino di sardoni, baccalà in bianco, zucchine, formaggi e tanto ancora. E per bere? Il nostro Grota e altre dieci malvasie rovignese!! Il ristorante “Viking” si affaccia sul Canale di Leme, riserva naturale nell’Istria occidentale, con allevamenti di pesci e conchiglie fin dall’epoca romana. Particolarmente attraente la terrazza posta ad una trentina di metri dal mare e una cucina che sforna una ricca scelta di pietanze a base di pesce e conchiglie, densa degli odori e sapori del mare. La settantina di vini disponibili sarà per voi motivo di nuovi graditi ritorni. Il marina più vicino al ristorante è a 7 miglia Accoglienza e qualità Brtonigla Verteneglio Bracanija 1 Tel. +385 52 774 520 www.konoba-morgan.eu Orario: dalle 12 alle 22 Chiuso martedì • piatti sotto la campana • fusi con gallo • gnocchi con selvaggina • pane e dolci fatti in casa Venite, siamo certi che tornerete Dai pezzetti di Paradiso raccolti dagli angeli e sparsi nel mare di fronte alle terre istriane, nacquero le Brioni, isole dal fascino millenario. Venite a visitarle e a trascorrere delle giornate indimenticabili! www.brijuni.hr
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