Gli imperdibili - BellaCroazia.it

Vacanze
in Istria e Quarnero
Arte e cultura
 Musica e svago
 Sport e tempo libero
 Spiagge meravigliose
 Informazioni ed eventi
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Trascorrete una vacanza spensierata nei
campeggi di Colone e San Polo, a soli sei
chilometri da Valle, che offrono al villeggiante:
• un ambiente naturale intatto, nove
chilometri di spiaggia non viziata da
impianti del turismo di massa
• il vostro angolo di pace a pochi metri dal
mare, lontano dal caos della città
• attrezzature di elevata qualità.
• attività sportive per tutta
la vostra famiglia
• interessanti siti archeologici d’epoca
Scegliete la natura,
venite a Valle.
Il campeggio ideale
per la vostra famiglia.
romana, con resti di strade e cisterne
sotterranee.
• romantici beach bar e ristoranti
• la possibilità di affitto di casette mobili,
in grado di offrire un maggiore comfort
anche all’ospite più esigente
Sommario
6-7 8-9 Carta stradale dell’Istria e del Quarnero
Gorski kotar, il “polmone” ferito
Tra Istria e Quarnero
10 14-15
18-19
20-21
22-23
26-27
31
32-33
37
Baška, bella e impossibile
Il Quarnero e i suoi “marchi”
Abbazia, 170 anni di turismo
Rovigno la romantica
Castua, nel blues dipinto di blues
Crikvenica, paradiso al quadrato
Nell’oasi di Punat
Cherso, un gioiello indomito
Valle e la “macchina del tempo”
Vacanze
in Istria e Quarnero LUGLIO 2014
Redattore responsabile:
Ivo Vidotto
Collaboratori: Luka Kik, Rafael Rameša, Ivana Precetti, Helena
Labus Bačić, Patrizia Lalić, Viviana Ban, Viviana Car, Monica
Kajin Benussi, Moreno Vrancich
38
41 44-45 47 48-49 51 52-53 54-55 60-61 Portole, nell’occhio del leone
Torre e Abrega, la stessa lingua
Umago, la mecca dello sport
Buie, non solo vino...
Omišalj e Njivice, veri gioielli
Parenzo, la città dei mosaici
Albona e Rabac, “miniere” di relax
Orsera, fascino da... Casanova
Innamorarsi di Cittanova
25
42-43
56-57
58-59
La follia del Carnevale estivo
Il parco archeologico di Fiume
Terrano rosé, la stella dell’estate
Estate in musica, basta scegliere
Altre informazioni
62 La Jadrolinija si ringiovanisce
63-65 Orari dei principali traghetti
Lo scrigno dell’estate
12-13 Avventure in prima persona
16-17 Sagre popolari, la storia continua
Art director: Dean Černeka
Ufficio marketing:
Nirvana Beltrame Ferletta (Caposettore), Marina Juričić,
Iva Superina
Fotografie: Igor Zirojević, Ivor Hreljanović, Ivo Vidotto, Lucio
Vidotto, Enti per il turismo, Shutterstock, Photonet.hr
Foto copertina: Željko Jerneić
E per saperne di più e tenerti sempre aggiornato
visita il nostro sito: www.bellacroazia.it
Stampa:
GZH – Zagabria, Croazia
Editore: EDIT Ente giornalistico editoriale
Fiume - Rijeka, Croazia
www.edit.hr
e-mail: [email protected]
tel: +385 51 672 146, +385 51 228 764
L’Istria
6
Il Quarnero
7
Gli imperdibili
Il desiderio di rinascita della regione montana è grande
Gorski kotar,
il «polmone» ferito
8
D
opo essere stato tagliata
fuori dalle principali
vie di comunicazione,
ossia dopo che l’apertura
dell’autostrada Fiume-Zagabria ha
messo inevitabilmente in secondo
piano la vecchia statale, la storica
strada Ludovicea, la regione del
Gorski kotar si è vista costretta a
cambiare abito mentale. Mentre prima era quasi un obbligo fermarsi in
una delle tante località che si trovano
lungo la statale, ora questi abitati
possono venir visitate soltanto se
riescono a rappresentare una meta, un
obiettivo concreto, una destinazione
che viene scelta per qualche motivo
preciso, e non per caso.
Comunque sia, si ha sempre
l’impressione che un paesaggio
meraviglioso come quello della
regione montana alle spalle di Fiume,
a mezz’ora di macchina dal golfo
del Quarnero, non sia valorizzato
nel modo giusto. Gli abitanti del
Gorski kotar, ma in special modo gli
imprenditori, i ristoratori e gli operatori turistici in genere, si sono visti
costretti a pensare qualcosa di nuovo,
a reinventarsi, il tutto per poter offrire
qualcosa per cui vale la pena scendere
dall’autostrada e immergersi nel verde
di quello che viene giustamente chiamato il polmone della Croazia.
È un polmone ferito, però, che
presenta ancora profonde cicatrici
dopo il terribile gelicidio dell’inizio
di febbraio, quando l’intera regione
era stata trasformata in un inferno
di ghiaccio, quando la pioggia gelava
Gli imperdibili
all’istante non appena toccava una
qualsiasi superficie, una strada, i rami
degli alberi, l’erba... Tutto, insomma.
Le gocce a contatto con queste superfici formavano uno strato di ghiaccio
trasparente, omogeneo, liscio e molto
scivoloso, racchiudendo i rami degli
alberi, gli arbusti, gli steli dell’erba,
i veicoli, ma anche i cavi elettrici
all’interno di un involucro assai duro
di acqua cristallizzata e trasparente. A
patire di questa situazione sono stati
specialmente gli alberi, che crollavano
come se fossero di cartone. Per giorni
il silenzio invernale del Gorski kotar
veniva squarciato da suoni che sembravano raffiche di mitra e a momenti
anche esplosioni di granate. I boschi
hanno subito danni inimmaginabili.
Gli abitanti di questa regione non
La rinascita
si sono persi d’animo e ora vogliono
venirne fuori più forti che prima. Il
gelicidio è stato soltanto il colpo di
grazia e ora bisogna reagire. Le condizioni ci sono, perché stiamo parlando di un’area dal valore ambientale
e naturalistico elevatissimo, un’oasi
verde che rappresenta il rifugio ideale
per tutti quelli che vogliono evadere
dal caos della città, dimenticare i
problemi di ogni giorno e ricaricare
le… batterie.
Le potenzialità ci sono, ma
bisogna saperle sfruttare. Dopo la
chiusura di alcuni alberghi, si è capito
che bisognava puntare su qualcosa
di nuovo, su qualcosa che potesse
attirare i turisti, offrendo loro ben più
di quanto potesse farlo un “semplice” albergo. Offrire agli ospiti la
possibilità di vivere, magari, alla stessa
maniera di come vivevano gli abitanti
dell’area 50, 100 o 150 anni fa, nelle
stesse case, dormire negli stessi letti e
mangiare le stesse pietanze rappresenta quel qualcosa in più che il
Gorski kotar si propone di offrire in
futuro ai turisti.
Per molti si tratta di una scommessa, ma gli addetti ai lavori sostengono che si tratti di una scommessa
vinta in partenza, perché ai turisti,
ma non soltanto a loro, piace tuffarsi
nel passato, rivivere epoche che finora
non hanno avuto modo di percepire
se non sfogliando qualche vecchio
libro. La Regione litoraneo-montana
si sta prodigando per aiutare il Gorski
kotar lungo questo sentiero, non
agevole, ma certamente percorribile.
Una mano in questo senso la potranno dare tutti coloro che vorranno
rendersi conto in prima persona sia
delle bellezze della regione montana,
sia della tenacia e della volontà della
gente locale di recuperare e di curare
le ferite provocate dall’autostrada e
dal ghiaccio.
9
Gli imperdibili
Eventi
10
Ogni martedì Live
Jazz music concert,
The Mystic Rose
Ensemble, terrazza del
campeggio Bunculuka
10 e 24 luglio Giornata del campeggio
Zablaće, concerto
Gruppo Trend, Campeggio Zablaće
11, 25 luglio Giornata
del campeggio Bunculuka, Gruppo Trend,
concerto, terrazza del
campeggio
12-22 luglio “Contrasti meteorologici 4”,
mostra di fotografia,
Galleria Zvonimir
18, 25 luglio Serata con
il gruppo Tramuntana, Hotel Corinthia,
Bistro Funtana
18 luglio Giornata del
campeggio Bunculuka,
gruppo Yamas, Terrazza del campeggio,
Boneta Bistro &
Lounge
22 luglio (ore 21) Joso
Butorac – Serata di Bel
canto, concerto, Hotel
Corinthia, Terrazza
Funtana
24 luglio (ore 21)
concerto di musica
classica, Chiesa della
Santa Trinità
29 luglio (ore 21)
Concerto del gruppo
Bonaca di Sebenico,
Molo Vecchio
La località isolana festeggia i 110 anni di turismo
Baška, bella e… impossibile
A
Baška si iniziò a parlare
turismo agli albori del XX
secolo, con la fondazione
della “Società per l’abbellimento del paese e dell’igiene locale”,
avvenuta l’11 luglio 1904. In questo
periodo Baška e i paesi adiacenti
– Draga Bašćanska, Jurandvor e Batomalj – contavano più o meno 4000
anime, dedite al commercio, alla pesca
e all’agricoltura, ma anche alla viticoltura. L’idea di istituire un’associazione
per promuovere il turismo la si deve
ad alcune ricche famiglie di commercianti, residenti a Pola, Trieste, Zara,
Sussak (Sušak) e a Fiume (Rijeka),
le quali furono abili nel cogliere la
potenzialità della piccola cittadina
che oggi, a 110 anni di distanza, è un
importante centro turistico.
Baška giace in un’insenatura circondata da vigneti, oliveti e ginestre.
Sullo sfondo si stagliano i contorni
della affascinante catena montuosa
del Velebit, che domina tutto il litorale di terraferma, e l’isolotto di Prvić,
che sembra quasi voler difendere la
bella baia.
La spiaggia principale di Baška
è lunga addirittura 1.800 metri ed è
interamente circondata da ristoranti,
pizzerie, caffetterie e bar, alberghi e
appartamenti privati. Come se non
bastasse, con una passeggiata o una
gita in barca è possibile raggiungere
altre trenta piccole spiagge, alcune
altrettanto popolari, dove l’offerta turistica rimane ricchissima, e altre più
intime e appartate. Questa combinazione armoniosa fa sì che le spiagge
di Baška siano considerate da molti
fra le più belle dell’Adriatico. Chi ci
viene una prima volta, vorrà certamente ritornarvi, perché l’impressione
che si ha è che ci sono tante altre cose
da scoprire, per le quali merita, quindi, deviare il proprio interesse.
Anche l’offerta culturale è ricca.
La Tavola di Baška è il più antico
documento esistente in scrittura glagolitica. Si tratta di tredici righe che
rappresentano il lascito del re croato
Zvonimir (1075-1089) alla chiesa
di Santa Lucia a Jurandvor, dove è
stata trovata nel 1851, e la cui copia
si trova davanti all’altare della chiesa.
Si tratta di uno dei monumenti più
importanti del popolo croato, decisivo
per la decrittazione dell’alfabeto
glagolitico, creata dai santi Cirillo e
Metodio i quali giravano per l’Europa
facendo opera di evangelizzazione
nella seconda metà del IX secolo.
Per i turisti che vogliono rimanere
attivi anche durante il periodo di
vacanza, Baška offre l’opportunità di
praticare vari sport. A pochi chilometri dalla città ci sono due siti per
l’arrampicata, con molte vie attrezzate
a spit, mentre altre 10 vie sono addirittura a pochi metri dal mare su una
piccola falesia nei pressi del campeggio di Bunculuka.
Il ciclismo e le immersioni subacquee sono altre attività che si possono
svolgere nella località balneare e
se non si dispone dell’attrezzatura
necessaria non c’è di che preoccuparsi;
si può noleggiare tutto direttamente
sulla spiaggia.
Gli imperdibili
Tra storia e leggenda, tra mito e realtà... riviviamo l’Istria di una volta
Avventure in prima persona
I
12
stra Inspirit, questa magica,
misteriosa, splendida penisola offre una vacanza a tutto
tondo. L’avventura dei tempi
passati, delle ville romane, dei borghi
medievali, dei miti e delle leggende.
Vivere in prima persona un evento
storico ora è possibile, arricchendo le
vacanze con frammenti del passato.
Basta scegliere l’epoca storica, il luogo
e tutto diventa magia, con un gruppo
di ottimi attori, una scenografia
originale. Basta immedesimarsi nel
personaggio principale. Tutti partecipano all’avventura, tutti diventano
interpreti attivi della storia in un
viaggio straordinario.
La città di Pisino (Pazin) e precisamente il castello di Montecuccioli,
abbarbicato su un abisso di 130 metri,
fa da cornice al romanzo di Jules Verne “Mathias Sandorf ”. E sarà proprio
il personaggio principale a fare rivivere l’avventura “Fuga dal Castello”.
L’ospite vedrà Mathias e i suoi due
amici nelle segrete del castello, visiterà la stanza di Jules Verne e assisterà
alla rocambolesca fuga dal castello
per finire nella voragine ed essere
trasportato dalle impetuose acque
sotterranee del torrente. Ma niente
paura, i personaggi sono interpretati
da esperti scalatori che si muovono in
una scenografia reale.
E dopo aver trepidato per le sorti
di Mathias, niente di meglio che far
visita a Pinguente (Buzet) nel cuore
dell’Istria. L’antica bellezza della
località vi accoglierà in un passato
più recente. Per le sue vie, lastricate
in pietra, si possono assaporare la tradizione istriana, i balli, le musiche gli
antichi strumenti, i sapori e i profumi
dei cibi preparati seguendo antiche ricette e poi i giochi delle bocce e delle
plozze, da provare in prima persona.
La visita all’antica città, al Municipio
e al Museo Civico non può terminare
se non con la preparazione del pane
fatto con le proprie mani. Il vostro
pane, ancora caldo, sarà più saporito,
più buono, più naturale.
Chi era Mare Radolovich? Semplicemente la “Strega del villaggio”.
Nel pittoresca cittadina medievale di
Sanvincenti (Svevinčenat) situata nel
sud dell’Istria centrale, la fattucchiera
Mare vi introdurrà in tutti i suoi segreti e le sue ricchezze in uno scenario che rievoca il tardo Medioevo, e vi
farà conoscere il suo amore proibito.
Mare Radolovich, oggi nota come
strega Mare, fu l’erborista e guaritrice
locale. Nel 1632 i suoi concittadini,
fino a ieri suoi pazienti, l’accusarono
di aver stretto il patto con il diavolo
e la condannarono a morte. Secondo le usanze del tempo, la strega
fu bruciata al rogo nel cortile del
Castello locale. Quella notte, Mare
morì veramente oppure sopravvisse?
Oltre al processo e all’esecuzione della
strega fatti secondo le antiche usanze,
lo spettatore parteciperà a una serie
di attività e contenuti aggiuntivi:
visita alla cittadina e alle sue curiosità,
incluso il castello Grimani-Morosini,
dimostrazione degli antichi mestieri,
un concerto d’epoca e una ricca cena
rinascimentale.
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Nelle prenotazioni del pacchetto di luglio e agosto vi offriamo una giornata aggiuntiva
Pernottamento e colazione gratis
21 giugno – 23 settembre 2014
comprende: 2 mezze pensioni e bevande di benvenuto
• Un biglietto a scelta del villeggiante:
• accesso al Parco nazionale Risnjak e alle fonti del fiume Kupa
• rafting sulla “Čačina” zattera sul lago di Lokve
• accesso al ranch e possibilità di montare a cavallo
• degustazione di frutti della natura nell’orto educativo di montagna
• accesso al castello Zrinski e Museo della silvicoltura, caccia e pesca
• uso illimitato del fittness dell’albergo
Prezzo per persona: 650,00 kn
Gli imperdibili
La pro loco regionale promuove un’offerta turistica controllata
Il Quarnero e i suoi «marchi»
C
on il suo golfo, le isole e i
boschi dell’immediato entroterra, il Quarnero è una delle
più belle regioni dell’Adriatico settentrionale. Grazie a una perfetta
combinazione tra il clima mediterraneo
e quello continentale, è meta preferita
sia dei turisti desiderosi di trascorrere le
proprie vacanze tranquilli a rilassarsi su
14
una delle tante spiaggie che si trovano
sulla bellissima costa frastagliata, sia per
coloro che preferiscono sfuggire al tipico
trambusto delle località turistiche per
addentrarsi nella pace dei boschi e dei
parchi naturali.
È ben noto, però, che alle volte
il turista “fai da te” che trascorre per
la prima volta le proprie ferie in una
nuova destinazione turistica, rischia di
incontrare alcune difficoltà di carattere
organizzativo. Ed è appunto per questo
motivo che negli ultimi anni l’Ente per
il turismo del Quarnero impegna tutte le
sue forze nella promozione di un’offerta
turistica controllata, standardizzata
sotto alcuni marchi di garanzia già ben
riconosciuti e apprezzati sia dal turista
nazionale che da quello straniero.
Uno di questi è certamente il
“Kvarner Family”, un marchio relativamente nuovo che garantisce un’ottima ospitalità presso campeggi, case
vacanza e affittacamere privati. La targa
recante il marchio “Kvarner Family”
viene assegnata soltanto alle strutture
che soddisfano appieno i criteri posti
dell’Ente per il turismo del Quarnero, in
modo da assicurare all’ospite, nel corso
del suo soggiorno, degli ambienti ben
curati e arredati con gusto, arricchiti da
un pizzico di autenticità locale. Anche
coloro che viaggiano con i propri amici
a quattro zampe da quest’anno possono
tirare un sospiro di sollievo e dare un
calcio all’incertezza, in quanto è stato
lanciato il nuovo progetto “Kvarner Family – Pet friendly”, con il quale la Pro
loco cerca di accomunare tutti gli affitacamere, alberghi, ostelli, ristoranti e altre
strutture che permettono il soggiorno di
cani o gatti nei loro ambienti. Un modo
certamente valido per venire incontro a
tutti coloro che desiderano trascorrere
le vacanze assieme ai loro animali da
affezione e che tra non molto potranno
trovare una struttura adeguata alle loro
esigenze sul sito internet “Pet Friendly”,
il quale è ancora in fase di realizzazione.
Tutt’altra cosa, invece, per le informazioni che troviamo on line usando il
sito del “Kvarner Family” (www.kvar-
Gli imperdibili
nerfamily.hr), dove basta scegliere una
località e il tipo di struttura, che l’offerta
sulla schermata appare ampia e accompagnata da tutti i dati necessari per
effettuare una prenotazione. Ancora più
vasta è la scelta offerta sul sito Internet
kvarner-gourmet.com, un mezzo molto
utile per trovare un ristorante che faccia
proprio al nostro caso, sia per quanto
concerne le nostre preferenze culinarie
che il prezzo dei piatti, anche perché,
visti i tempi che corrono, oggi ogni
spesa va valutata molto attentamente.
Qui si trovano locali di ristorazione che
portano i marchi “Kvarner Gourmet”
e “Kvarner Food”, due brand dietro ai
quali troviamo innanzitutto la qualità
dei piatti offerti, per la cui preparazione
vengono usati prodotti genuini e autoctoni, la presenza di alcune specie di olio
d’oliva, di pane fatto in casa, un’ampia
scelta di vini. Non solo. Per ottenere una
delle due classificazioni, che sotto forma
di targa viene affissa davanti al locale, i
ristoratori devono prestare molta cura
anche alla presentazione delle pietanze e
al servizio prestato al cliente.
Per differenziare al meglio l’offerta
nei ristoranti quarnerini, anche in termini di spesa che il cliente dovrà affrontare,
sono state appunto create due categorie distinte. Con il termine “Kvarner
Gourmet” vengono definiti i ristoranti
che offrono tutte quelle prelibatezze del
Quarnero in modo raffinato ed elegante,
in un ambiente d’alto impatto estetico.
La denominazine “Kvarner Food”,
invece, riunisce tutto una serie di locali
che, anche se non perdono assolutamente nulla nella qualità e originalità delle
specialità gastronomiche, le propongono
in ambienti molto più semplici e tipici
della regione quarnerina (konobe, trattorie, buffet...).
Quindi, per una vacanza quarnerina
ben organizzata, tranquilla ed accogliente, condita dalle prelibatezze culinarie
tipiche della regione, basta soltanto
seguire i marchi “Kvarner” promossi
dall’Ente per il turismo del Quarnero.
15
Gli imperdibili
L’Istria è sempre uno scrigno pieno di tesori nascosti
Sagre popolari,
la storia continua...
16
F
este dei pescatori e tradizionali, sagre popolari, kermesse
gastronomiche; sono il “piatto forte” dell’offerta turistica
dell’Istria. Tutti i sapori, profumi e
fragranze della semplice e nel contempo ricca offerta di piatti preparati con
ingredienti maturati sulla fertile terra
e sotto il sole istriano. Sulla riva di
Fasana, località alle porte di Pola dalla
cui riva partono i vaporetti per il Parco
nazionale delle Brioni, il mese di luglio
è contrassegnato dalla Festa della
cucina, dei souvenir tradizionali e del
folclore. L’ospite può assistere a delle
vere e proprie competizioni gastronomiche di preparazione del piatto più
tradizionale istriano, la minestra, che
può essere fatta in mille modi, di ceci,
di granturco, la classica pasta e fagioli,
di finocchio, orzo, la minestra magra,
la “jota” (fagioli e crauti), tutto con
ingredienti genuini e di stagione.
Sui vecchi focolai delle trattorie
locali borbottano i pentoloni sopra il
fuoco aperto, i profumi si diffondono
tra le vecchie case, sulle vie e piazze
a dimostrazione che la minestra è
diventata un marchio della penisola
istriana. Una visita alle bancarelle con
prodotti tradizionali e souvenir fatti a
mano è d’obbligo. Olio d’oliva, miele,
formaggio, prosciutto crudo, vini e
grappe, dolci istriani e tanti altri prodotti degli appezzamenti a conduzione
familiare. Da non perdere la fiera della
pasta fatta a mano, che sarà lavorata
e plasmata sul posto dalle signore che
hanno imparato il mestiere dalle loro
madri e nonne nelle tipiche forme
Gli imperdibili
istriane, i fusi, i ravioli, gli strozzapreti
e tanti altri tipi di pasta, tipica istriana.
La sagra si svolge durante tutto il mese
di luglio a scadenza settimanale.
A Rovigno, bellissima città istriana,
il mare diventa tradizione. Durante
tutta l’estate, al calar della sera, quando
la calura si fa meno opprimente e il
profumo del mare si fa più intenso, un
giro in barca è il modo migliore per
terminare una giornata. E non con una
barca qualsiasi, bensì con la batana,
la tipica imbarcazione rovignese che
rispecchia la continuità del patrimonio
marinaresco locale, ma anche la continuità del modo di vivere quotidiano
della popolazione autoctona.
In questo piccolo paradiso l’avventura inizia dalla riva con la sfilata delle
batane con lampare per terminare con
una cena tradizionale, accompagnata
dalla musica popolare di un gruppo
folcloristico. Mare, cibo e musica,
connubio ideale per una vacanza
rovignese.
Orsera, nell’Istria meridionale, circondata da numerosi isolotti
facilmente raggiungibili con piccole
imbarcazioni, è famosa per le sue
spiagge, ma anche per le Sagre dei pescatori, con una ricca offerta culinaria
a base di pesce dove la sardella viene
incoronata come regina incontrastata
della festa. Fresca, appena tolta dalla
griglia e ancora calda, con l’aggiunta
di un goccio di olio d’oliva, la sardella
è una pietanza unica ed eccellente se
si “sposa” con un bicchiere di malvasia
o teran. Le feste gastronomiche in
tutte le piazze delle località istriane
rappresentano un mondo semplice
ma ricco di tradizioni, dove tutti sono
i benvenuti e accolti con calore. Le
sagre si svolgono durante tutto il mese
di luglio a scadenza settimanale.
L’Istria è piccola e allo stesso tempo grande, ma siate sicuri che ovunque
andiate troverete qualcosa che attirerà
il vostro interesse, qualcosa per cui vale
la pena dedicarsi alla… ricerca della
vacanza perfetta in tutte le sue sfaccettature. Le sagre popolari possono venir
intese come delle rappresentazioni
realistiche di un modo di vivere che
non ha età e che nemmeno il progresso tecnologico è riuscito a mettere in
secondo piano.
L’Istria è una regione che va fiera
della sua storia, delle sue tradizioni, dei
suoi usi e costumi, del suo ricchissimo
patrimonio storico e culturale, ma
anche naturale. E, non dimenticate,
l’Istria non è soltanto mare e sole.
L’Istria è molto di più…
17
Gli imperdibili
Eventi
9 luglio (ore 21.30)
Spettacolo dell’ensemble folcloristico “Zora”,
piccola scena estiva
9 e 26 luglio Voljen
Grbac e Vivien Galletta, concerto, terrazza
dell’albergo Milenij
10 luglio Putokazi,
concerto, terrazza
dell’albergo Milenij
11 luglio (ore 21) Đani
Stipaničev & Antonela
Malis, concerto, Remisens Premium Hotel
Kvarner
12 luglio Serata delle
klape, Apriano
13 luglio gara di atletica
“Trči i uživaj”
17 luglio Damir Halilić
Hal – Mare Nostrum,
concerto, terrazza
dell’albergo Milenij
18 luglio (ore 21) Gramofon Band & Special
guest Tajči, concerto,
Remisens Premium
Hotel Kvarner
19-20 luglio Galijola
2014, regata velica
19 luglio Abbazia –
città imperiale, spettacolo scenico-musicale,
località varie
19 luglio Kvartet Veljak,
concerto di musica
classica, terrazza
dell’albergo Milenij
20 luglio “Retropatija”,
18
Una città tutta da scoprire, tra eventi e monumenti architettonici
Abbazia, 170 anni di turismo
A
bbazia, detta per la sua bellezza la Perla del Quarnero,
festeggia quest’anno 170
anni di turismo e tutto in
essa è improntato a questo importante
anniversario, che segnò l’inizio dell’attività turistica in tutta la Croazia. I festeggiamenti sono partiti all’inizio dell’anno
con una serie di eventi e raggiungeranno
il loro culmine nei mesi estivi, in piena
stagione turistica, quando nel capoluogo
liburnico arriveranno ospiti da tutto il
mondo.
La storia racconta che fu un fiumano
a dare l’avvio alla trasformazione del
borgo: nel 1844 Iginio Scarpa, personaggio di grande rilievo di Fiume, costruì
Villa Angiolina, una casa di villeggiatura nei pressi dell’abbazia benedettina
di San Giacomo, la cui edificazione e il
passaggio in mano all’amministrazione
degli Asburgo segnarono a loro volta
l’inizio dello sviluppo della cittadina.
Quella villa immersa nel meraviglioso
parco circostante cambiò per sempre la
storia del luogo. In poco tempo, la residenza divenne un centro importantissimo della vita sociale. Nel 1859 vi giunse
il primo membro della famiglia imperiale austriaca, l’arciduca Ferdinando, e
poco dopo anche l’imperatrice Maria
Anna, consorte di Ferdinando I, la quale
rimase a Villa Angiolina per tutta l’estate
del 1860. Da quel momento, Abbazia
divenne il salotto sul mare della Vienna
imperiale e accolse, tra gli altri illustri
personaggi, anche Francesco Giuseppe
I e la leggendaria ballerina americana
Isadora Duncan. L’elegante cittadina
della riviera quarnerina si presenza oggi
appunto come una dama di quel perio-
Lipovica
do, dagli edifici neoclassici che ospitano
alberghi e splendide residenze, parchi
dalla lussureggiante vegetazione mediterranea e una lunghissima passeggiata
(il Lungomare) che costeggia il mare
per ben 12 chilometri e che nel 2011 ha
festeggiato i suoi primi cent’anni.
L’area era abitata fin dall’antichità
quando vi si insediarono i Liburni (IX
secolo a. C.), popolo di abili navigatori e costruttori di navi veloci, con le
quali raggiungevano le coste dell’Africa
settentrionale e dell’Asia Minore. Non vi
fu un grande progresso fino appunto alla
costruzione dell’abbazia di San Giacomo, presente tutt’oggi. Da allora nulla fu
più lo stesso per Abbazia, che oggi tende
a tornare agli antichi fasti e a diventare
nuovamente una destinazione d’élite. Il
27 marzo 1884 venne inaugurato l’albergo “Quarnero“ (oggi “Kvarner”) e un
anno dopo il “Kronprinzessin Stephanie” (oggi “Imperial”), seguiti dall’hotel
“Palace”, da “Villa Amalia” e da tutta
una serie di piccoli o grandi alberghi,
pensioni, residenze estive, ville, padiglioni, stabilimenti balneari, il lungomare, il
sentiero attraverso il bosco… Insomma,
Abbazia cambiò radicalmente. Le sue
ville e i suoi alberghi sono di eccezionale
valore architettonico. Nel XIX e la prima
metà del XX secolo era nota, accanto a
Nizza, Cannes, Biarritz e Karlovy Vary,
come uno dei più importanti e mondani
centri di cura termali d’Europa con avvio
del turismo sanitario.
È bagnata da un mare cristallino e
alle sue spalle si innalza il Monte Maggiore (a 15 minuti di viaggio in auto),
con le sue foreste e sentieri montani. Il
clima mite rende la Perla del Quarnero
Črnikovica
Gli imperdibili
luogo prediletto di villeggiatura non
soltanto nei caldi mesi estivi, ma anche
d’inverno. È inoltre un luogo ricco di
eventi culturali e di intrattenimento,
specialità culinarie uniche e negli ultimi
anni offre anche un’ampia gamma di
trattamenti di benessere e di bellezza
(conosciuti e apprezzati i suoi centri
wellness) per una vacanza in tutto relax.
Quest’anno è particolarmente ricca
l’offerta culturale (soprattutto concertistica) proposta dal Festival Opatija con
rappresentazioni presso la Scena estiva
(Ljetna pozornica), una struttura che
vanta oltre 160 anni di storia. Fu inaugurata nel 1931, in zona Lido (la famosa
spiaggia abbaziana), con una rappresentazione dell’Aida di Giuseppe Verdi, alla
quale parteciparono illustri nomi della
scena lirica dell’epoca. A quei tempi di
estendeva su 1.000 metri quadrati e poteva ospitare fino a 6.000 spettatori. Nel
1957 cambiò aspetto e venne trasferita
nell’area attuale, tra il verde del secolare
parco di Villa Angiolina.
Quest’estate si avrà modo di assistere
(il prossimo 21 luglio) al concerto dei
“Kool & The Gang”, gruppo americano
jazz, R’n’B, soul, funk e disco formatosi
nel 1964 a New Jersey. Lo show sarà
preceduto (il 19 luglio) dall’evento
intitolato “Abbazia – Città Imperiale”,
manifestazione che celebrerà i 170 del
turismo abbaziano e che si svolgerà in
vari punti all’aperto della città. Il 22
luglio, la Scena estiva ospiterà invece uno
spettacolo imperdibile dal titolo “The
World’s Biggest Ballet Stars” ovvero “Le
più grandi stelle mondiali del balletto
classico” con performance di solisti
del Mikhailovsky Theatre e Mariinsky
Theatre di San Pietroburgo, dell’Opera di Berlino, del Bolshoi Theatre di
Mosca e dei National Ballet di Londra
e Amsterdam. Il 26 luglio avrà luogo il
concerto del “Perpetuum Jazzile”, coro
a cappella sloveno che vanta 16 milioni
di visualizzazioni su You Tube, seguito
(il 30 luglio) dallo show dei “New York
Voices”, quartetto vocale statunitense
con all’attivo un premio Grammy.
Agosto sarà all’insegna di musicisti di
queste terre: l’8 sarà la volta di Bajaga e
Tomaševac
Eventi
Mali raj
dei suoi Instruktori, il 14 del fiumano
Marko Tolja, cantante swing, il 23 della
mitica Josipa Lisac e il 30 del cantautore
spalatino Gibonni che con tre ospiti spe-
ciali chiuderà l’estate culturale abbaziana.
Una carrellata di eventi da non perdere
che vi consigliamo vivamente!
Škrbići
spettacolo scenicomusicale
20 luglio Učka 2014,
corsa automobilistica,
Monte Maggiore
21 luglio (ore 21.30)
Kool & The Gang,
concerto, spiaggia di
Slatina
22 luglio (ore 21.30)
Serata gala di balletto,
le più grandi star del
balletto, Scena estiva
24 luglio Ivana Kindl,
Davor Pekota & Live
Jazz Band - Tribute to
swing, terrazza dell’albergo Milenij
25 luglio (ore 21) Radojka Šverko, concerto,
Remisens Premium
Hotel Kvarner
25 luglio Serata delle
Klape al Mandracchio,
Volosca
26 luglio (ore 21.30)
Perpetuum Jazzile – il
coro che ha conquistato Youtube, concerto,
Scena estiva
30 luglio (ore 21.30)
New York Voices, concerto, Scena estiva
31 luglio Jacques Houdek & Ivana Husar
- Beautiful melodies
of our time, concerto,
terrazza dell’albergo
Milenij
19
Gli imperdibili
Tutte le bellezze della città di Sant’Eufemia
Rovigno, il lato
più romantico
del Mediterraneo
20
Gli imperdibili
S
ulla splendida costa occidentale dell’Istria (Croazia),
appena sotto il Canale di
Leme, si trova quello che
viene considerato il luogo più romantico di tutto il Mediterraneo! Stiamo
parlando della città di Rovigno, che è
la destinazione ideale per tutti voi che
sognate l’idilliaca atmosfera dei tempi
passati e che pensate non possano ritornare. Sul Mediterraneo, un’atmosfera
del genere la potete trovare soltanto qui,
nella città dove la vita ebbe inizio su
un’isola la cui piccola superficie condizionò la struttura dell’abitato costituito
da viuzze strette, ripide e serpeggianti,
passaggi coperti e piccole piazze, che
nonostante l’urbanizzazione moderna
hanno mantenuto inalterato nei secoli il
loro fascino. Rovigno è riuscita a mantenere nei secoli e anche in epoca più
moderna quell’atmosfera caratteristica
e un’identità peculiare che non potrete
non osservare a partire dal momento in
cui metterete piede in questa bellissima
cittadina.
Dalla parte del mare la città è
protetta da rocce scoscese e dalle mura
delle case costruite sulle scogliere,
che sembrano come una diga piena
di finestre e piena di vita, mentre
verso la terraferma è protetta dalla
cinta muraria. A dominare sulla città
troviamo la spettacolare chiesa barocca
di Sant’Eufemia che si erge sulla cima
dell’abitato, dominandolo da qualsiasi
punto la guardiate, e dal cui campanile
alto 60 metri, la vista spazia dai tetti dal
colore grigio-rosso ai molteplici camini,
Eventi
alle vie e alle piazzette, sul porto e le
barche da pesca, fino al marina, dove
sono ormeggiate numerose barche a
vela e yacht, che rappresentano una
peculiarità del turismo rovignese e che
i sempre più numerosi diportisti sanno
apprezzarre.
Il magnifico nucleo storico, la costa
che si estende per 67 km, 2.289 ettari di
natura protetta, 22 isole, isolotti e scogli
ne fanno una città dalla bellezza unica.
Nata dalla ricca tradizione peschereccia,
si distingue per le sue famose batane
e le armoniose bitinade, oggi motivo
d’orgoglio locale. Tutto lo splendore del
borgo marinaro ha ispirato numero-
si artisti che in questo luogo hanno
realizzato le loro opere pittoriche più
belle, esposte poi in Grisia, la conosciutissima via degli artisti, che vi porta in
pratica dalla piazza centrale alla chiesa
di Sant’Eufemia., all’interno della quale
c’è il sarcofago con le spoglie della santa
a cui la chiesa è consacrata.
Rovigno offre numerose opportunità di divertimento; dalle passeggiate
in una natura bellissima e intatta alle
numerose possibilità di praticare varie
discipline sportive quali la vela, le
immersioni, il free climbing, il ciclismo,
diversi sport ricreativi. Rovigno vi offre
pure la possibilità di scoprire bellezze
nascoste, testimonianze del passato,
siti archeologici e un’enogastronomia
eccellente; il tutto unito ai servizi di altissimo livello dei suoi alberghi, villaggi
turistici e campeggi, dove si possono
trascorrere piacevoli vacanze all’insegna
del benessere e del relax, come pure
organizzare incontri d’affari e attività
sportive.
Romantica e misteriosa, ma allo
stesso tempo destinazione ricca di
opportunità per trascorrere una vacanza
indimenticabile e divertente, Rovigno è
una città nella quale vorrete certamente
ritornare.
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Ogni martedì e giovedì
(ore 20.30) Sfilata
notturna delle batane e
programma d’intrattenimento
Ogni mercoledì e
domenica (ore 20)
Serate all’insegna della
tradizione rovignese,
Piazza Riviera
Ogni domenica Piccola
fiera dell’antiquariato,
piazza dei cantieri
navali
8-26 luglio Programma
artistico rovignese,
mostra d’arte moderna,
chiesa di S. Tommaso
11 e 18 luglio (ore 21)
Rassegna dei giovani
talenti – concerti di
musica classica, chiesa
di San Francesco
16, 26 e 30 luglio (ore
21) Appuntamenti
rovignesi all’Estivo
della Comunità degli
Italiani
17, 22 e 27 luglio (ore
21) Festival d’estate
Rovigno, concerti,
località varie
18-19 luglio “Sete Sois
Sete Luas” Festival
della musica mediterranea, Piazza M. Tito
24 luglio (ore 21)
Solihul Youth Wind
Orchestra, concerto,
Piazza Tito
21
Gli imperdibili
Estate all’insegna della musica
Castua,
nel blues
dipinto
di blues
22
E
ra il 2007, quando Jerry
Ricks, chitarrista e cantante di musica blues di
Philadelphia, in uno dei
suoi numerosi viaggi fece tappa nel
Quarnero, più precisamente a Castua,
il piccolo borgo medievale situato in
cima al colle che sovrasta Abbazia.
La località piaque talmente tanto al
noto bluesman americano, che decise
di viverci. Si ambientò subito e ben
presto la cittadina lo accolse come un
suo abitante, tanto che gli diedero il
soprannome di “castuano nero”, di cui
Jerry Ricks andava fiero. Purtroppo,
però, da Castua partì anche il suo
ultimo viaggio. Nell’estate dello stesso
anno gli venne diagnosticata una grave
malattia e dopo soltanto un paio di
mesi perse la sua lotta contro il male.
Quale ultima dimora il bluesman scelse proprio il cimitero dell’antico borgo.
Visto che Philadelphia Jerry Ricks,
come veniva chiamato negli ambienti
musicali, era uno dei più importanti
esponenti del country blues tradizionale e rappresentava l’ultimo legame
vivente con la prima generazione di
musicisti blues, ovvero coloro che hanno posto le basi della musica moderna,
a Castua è nata l’idea di organizzare
un festival memoriale di musica blues,
volto ad attirare sul colle gli appassionati delle sonorità blues e i turisti
che nel periodo estivo soggiornano sul
Quarnero.
Si chiama “Kastav Blues Fest”
e grazie all’ottima collaborazione
che intercorre tra gli organizzatori
Gli imperdibili
e l’Associazione europea di blues
(EBA-European Blues Association),
ha luogo subito dopo il Blues Week,
ovvero la settimana di blues organizzata dall’EBA, che raccoglie i più grandi
esponenti di questo genere musicale.
Il “Kastav Blues Fest” torna
puntuale anche quest’anno, dall’1 al
4 agosto, per la sua settima edizione,
con concerti, laboratori musicali e
mostre artistiche volti a riconfermare
la validità di un progetto nato per
ricordare il sogno e la passione di Jerry
Ricks. Una manifestazione che negli
anni è cresciuta in esperienza e professionalità, che ha proposto sempre
personaggi mitici del blues internazionale e locale, i quali hanno contribuito
con la loro partecipazione a rendere il
“Kastav Blues Fest” una delle rassegne
blues più significative della regione.
Sono quattro serate d’eccezione che si
svolgeranno nelle località di Castua,
Mattuglie, Viškovo e Čavle.
Il festival aprirà il 1.mo agosto in
piazza Maresciallo Tito, a Mattuglie,
con l’esibizione del portavoce del
blues croato,Tony Lee King e Michael
Messer, divenuto ormai un habitué
del “Kastav Blues Fest”, il quale si
presenterà assieme a The Earl Trio,
ossia i chitarristi Stuart Earl e Lyndon
Webb. Il giorno dopo la kermesse si
sposterà a Castua, in Fortica, dove ad
allietare la serata estiva sarà Eugene
Hideway Bridges, americano, originario di New Orleans, definito come
un esempio eclatante di musicista
nomade. Egli, infatti, è una delle star
Eventi
applaudite ai più grandi festival blues
negli Stati Uniti, in Europa, Australia,
Singapore, Nuova Zelanda... Le sue
composizioni si trovano sulle scalette
blues sia americane che mondiali. È
stato nominato per agli US Cammy
Music Awards e all’US Blues Music
Awards, il massimo premio nel campo
del blues. Il secondo protagonista
della serata in Fortica sarà il gruppo
polese Delta Blues Gang, vincitore
del concorso Croatia Blues Challenge
e unico rappresentante croato nella
categoria band musicali a Memphis,
dove al più prestigioso concorso mondiale nel campo del blues è riuscito a
raggiungere le semifinali. Ottime sono
state le critiche per i due album finora
pubblicati: “It aint Nothing but the
Blues” e “Electric Driving Blues”.
Il “Kastav Blues Fest” proseguirà
domenica, 3 agosto, con un laboratorio
musicale condotto da Michael Messer
nella Loggia cittadina di Castua (ore
17), al quale possono partecipare tutti
gli interessati del genere musicale, ma
anche solo i curiosi desiderosi di
scambiare due parole con il maestro
e vederlo all’opera. In serata, invece,
l’appuntamento si sposterà a Viškovo,
anzi, nella frazione di Ronjgi, dove sarà
la volta dello scozzese Stevie Nimmo.
Subito dopo la band “Taste of blues”,
composta da Tomas Krkač (basso), Branimir Bogunović-Pif (chitarra) e Krešo
Randić (batteria), renderà omaggio a
uno dei più grandi chitarristi di tutti i
tempi, Rory Gallagher.
Il festival si concluderà il 4 agosto
a Grobnico, quando nella bellissima
cornice dell’antico castello, accompagnata da musicisti italiani e croati,
si esibirà l’americana Ty Le Blanc. A
chiudere la settima edizione del “Kastav Blues Fest” sarà il duo Alba&Leo.
La cantante fiumana Alba Nacinovich
si è diplomata con il massimo dei
voti nel canto jazz presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e
grazie a una borsa di studio Erasmus
ha studiato pure presso la “Escola
Superior de Música e das Artes e do
Espectáculo” di Porto, in Portogallo.
Leo Škec, invece, è un chitarrista di
grande talento con esperienza in varie
formazioni musicali.
Nell’ambito della manifestazione,
sabato 2 agosto, a Castua verranno
inaugurate le mostre artistiche di
Božidar Milinović (Caffè bar Loža) e
Claudia Lešnjaković (Caffè bar Guitar). Tutti gli eventi musicali iniziano
alle ore 21. L’ingresso è gratuito.
11, 18 e 25 luglio (ore
17-20) “Petkom u pet
u peknjici”, manifestazione gastronomica,
Museo della contea
12 e 26 luglio Sotto la
loggia – sopra tutti,
manifestazione culturale, loggia cittadina
14-18 luglio (ore 16)
festival della chitarra:
workshop, località varie
17 luglio (ore 21)
Damir Kukuruzović
Django Group, concerto, piazza Lokvina
18 luglio (ore 21)
Branko Bogunović
Pif, concerto, piazza
Lokvina
19 luglio “12. Vela
umjetnička delavnica”, mostra artistica,
località varie
19 luglio (ore 21)
Atma Mundi – Waters
and deserts, concerto,
piazza Lokvina
23-25 luglio (ore 21)
“Il 7. Festival del film
mediterraneo Spalato
presenta”, proiezioni
cinematografiche,
Crekvina
26 luglio (ore 21) The
Bambi Molesters,
concerto, Crekvina
29 luglio (ore 21)
“Pacijent dr. Freuda”.
Spettacolo teatrale,
Crekvina
23
Specializzazioni:
• Implantologia
• Protesi fissa e
mobile
• Ortodonzia
• Radiologia
• Odontoiatria
estetica
• Chirurgia orale
• Parodontologia
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Gli imperdibili
Tutti pazzi per...
Ce n’è per tutti e gli appassionati delle maschere non resteranno certamente delusi
La follia del Carnevale estivo
L
o sapevate che dalle nostre
parti esiste anche un carnevale
estivo? Questo chiassoso evento policromatico non si limita
solo ai mesi invernali. Anche l’estate porta divertimento, colori e allegria. Dunque, non solo mare, sole e... ozio, ma una
partecipazione a uno dei carnevali estivi,
punti d’incontro per i gruppi mascherati
della regione, ma anche per i numerosi
ospiti, attratti dal fascino della maschera,
anche se soltanto per una notte.
Il periodo tra gennaio e febbraio è
caratterizzato dalle maschere, dal divertimento e dall’allegria che culminano
con la grande Sfilata internazionale del
Carnevale di Fiume. La tradizione viene
riproposta in varie località anche in estate, con numerose sfilate, sagre e incontri
a tema quando i costumi si fanno più
leggeri e i lustrini abbondano.
Basta poco: un cappello, uno scialle,
un po’ di trucco e la festa più iniziare, tra
balli, qualche scherzo da buontempone,
tanta musica, incontri e il tempo passa
in fretta e spesso si finisce col salutare il
sole che sorge, stanchi ma appagati dopo
una notte passata in allegria.
Tutto parte da Novi Vinodolski,
sulla riviera orientale del Quarnero, con
una sfilata internazionale che coinvolge
una cinquantina di gruppi mascherati
del territorio, ma pure dall’Italia, dalla
Slovenia, dall’Austria e dall’Ungheria.
La bellissima isola di Cherso (Cres)
e l’omonima città ospitano la sedicesima edizione del carnevale estivo. Dalle
maschere tradizionali, legate al folklore
locale, fino ai gruppi urbani che con i
loro costumi ripropongono in modo
ironico qualche evento politico di attualità. A cerimonia terminata, si scatena
la baraonda. Tutte le maschere sfilano
per le vie cittadine, dalla Porta civica alla
piazza centrale, dove viene innalzato il
gonfalone carnascialesco.
La parata in maschera che sfila per il
centro storico in piena estate è un meraviglioso carosello dove non mancano i
gruppi folkloristici e le bande musicali, il
tutto accompagnato da una ricca offerta
enogastronomica con pietanze tipiche
isolane. Non mancate, quindi, all’appuntamento in programma il 19 luglio.
Spostandoci più a sud, ci possiamo
imbattere nel carnevale estivo di Pago,
sull’omonima isola, che vanta una lunga
tradizione, mezzo secolo di continua
attività. Un evento dalla durata di due
giorni, il 25 e 26 luglio, che richiama
una sessantina di gruppi mascherati,
molti provenienti dai Paesi limitrofi.
Tradizione, folklore e attualità, sono i
marchi che contraddistinguono questo
appuntamento. La festa inizia con
la consegna delle chiavi da parte del
sindaco al principe del Carnevale e con
il “Ballo di Pago”, eseguito dalla Società
artistico-culturale locale nei tradizionali
costumi popolari, con le ragazze che per
questa occasione indossano il bellissimo
e originale copricapo fatto di pizzo. I
partecipanti, a prescindere se abbiano il
costume o no, vengono invitati a partecipare alle danze. Il divertimento è assicurato. La sfilata passa per le vie cittadine
per terminare nella piazza principale. Il
giorno seguente si svolge la cerimonia di
premiazione dei gruppi mascherati più
originali e eleganti.
25
Gli imperdibili
Il clima e un ambiente salubre sono i punti di forza di questa località
La riviera
di Crikvenica,
un paradiso per
l’anima e il corpo
26
Gli imperdibili
I
l clima oltremodo piacevole e
salubre, l’aria pulita e un mare
altrettanto pulito, una spiccata
biodiversità della natura e una
cucina ricca e variopinta sono soltanto
alcuni dei punti di forza della Riviera
di Crikvenica, da più di un secolo
destinazione interessante e appetibile
per trascorrere le vacanze nel migliore
dei modi.
In tutte e quattro località di questa
riviera assolatissima – Crikvenica,
Dramalj, Jadranovo e Selce –, in un
ambiente dai profumi e dai sapori
tipici del Mediterraneo, avrete modo
di imbattervi in un patrimonio storico
e culturale ricco e interessante, ma
anche in contenuti che garantiranno divertimento a bambini e adulti.
Gli appassionati di attività sportive
e ricreative avranno a disposizione
passeggiate e sentieri lungomare e nella
natura dell’entroterra, piste ciclabili e
numerose altre attività… a terra e in
mare. Gli appassionati di immersioni
potranno scoprire il paradiso subacqueo, i proprietari di imbarcazioni
avranno modo di andare alla scoperta
delle vicine isole, mentre gli amanti del
parapendio potranno scoprire in volo
libero il magico Vinodol e l’entroterra
di Crikvenica.
Gli ospiti della Riviera di Crikvenica avranno a disposizione, dal mattino
alla sera, tante spiagge sulle quali
potranno riposare e rilassarsi. Si tratta
di lidi caratterizzati da bellezze naturali inimitabili, da un mare limpido
e cristallino e da passeggiate avvolte
Info
Turistička zajednica
Grada Crikvenice
Trg Stjepana Radića 1c,
HR-51 260 Crikvenica
tel: +385 51 784 101
fax: +385 51 781 056
[email protected]
Eventi
dagli aromi delle piante mediterranee.
Lunghe spiagge sabbiose e ghiaiose,
insenature tranquille e romantiche,
centri sportivi e ricreativi e una ricca
offerta gastronomica, collocano questo
tratto di costa ai vertici delle preferenze. Sono tutti i benvenuti.
La spiaggia cittadina di Crikvenica, inoltre, è adattata alle necessità
dei disabili, mentre tutti coloro che
non durante le vacanze non vorranno
rinunciare alla compagnia dei propri
amici a quattro zampe, avranno a disposizione una spiaggia per animali da
affezione, dove saranno i benvenuti.
Le vie, le piazze e le spiagge della
Riviera di Crikvenica si trasformano
in luglio e agosto in tanti palcoscenici,
sui quali vengono proposti eventi di
carattere culturale, sportivo, enogastro-
nomico. Le vostre giornate saranno
riempite da concerti, rappresentazioni,
mostre, fiere, feste dei pescatori, serate
romantiche dedicate al tipico canto
corale delle klape e concerti in riva al
mare, spettacoli di gruppi folkloristici,
battute di pesca e giri in barca a vela, e
da tante altre attività. Alcuni di questi
eventi saranno particolarmente brillanti e vi consentiranno di conoscere
in modo unico e indimenticabile le
tradizioni di queste terre.
In luglio sono in programma
due manifestazioni etno, a Selce e a
Crikvenica. In quest’ultima si cercherà
di far rivivere per un giorno l’antica Ad
Turres di epoca romana. Ciascuna di
queste due manifestazioni cercherà di
raccontare una propria storia con canti,
danze e usanze, costumi e piatti tradi-
zionali, prodotti locali e con programmi interessanti e coinvolgenti.
Il mese di agosto trascorrerà
all’insegna delle Giornate del turismo a
Selce, della celebrazione della Giornata
della Città di Crikvenica, della Settimana della pesca a Crikvenica, con
sette giorni dedicati alla gastronomia
autoctona, alle melodie del litorale e
con un programma speciale imperniato
sulla ricca tradizione della pesca.
Sarebbe impossibile elencare tutti
gli eventi che si susseguiranno nei due
mesi estivi, ma non possiamo tralasciare il festival degli artisti di strada, denominato “Crikvart”, che renderà ogni
angolo della città più brioso e vivace.
Visitate la Riviera di Crikvenica,
godetevi ogni momento e regalatevi un
riposo per l’anima e per il corpo…
Ogni lunedì “Pjesmom i plesom kroz
Crikvenicu”, spettacoli
di folclore, centro
9-13 luglio Adriatica
Folk Fest, festival del
folclore
12 luglio “Crikvenica
pod misečinun”
15 luglio (ore 21)
Serate estive con il Big
band Swingery
16 luglio Pesca con gli
ospiti
17, 23 e 30 luglio (ore
20.30) eventi musicali
nel “Kavana International”
18 e 27 luglio Serata
del litorale, festa del
pescatore
19-20 luglio Giornate
Ad turres, centro
31 luglio Jaegermeister
Tour, Neno Belan,
concerto
27
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Eventi
In questa meravigliosa località dell’isola di Veglia il turismo ha più di un secolo di vita
Una vacanza nell’oasi di Punat
P
unat, località dell’isola di
Veglia, si trova a 35 km
dal ponte che la collega
alla terraferma all’interno
dell’omonima baia, Puntarska draga.
È molto semplice da raggiungere sia
per terra che per mare. L’area è famosa
per le fantastiche spiagge che ne fanno
una rinomata destinazione turistica. Vi
si svolgono inoltre ogni anno numerose regate, tra cui, dal 1984 a maggio
di ogni anno, l’ormai tradizionale
“Croatia cup”.
A Punat quest’anno si festeggiano i
105 anni di attività turistica. Il settore
si sviluppò quando la località iniziò ad
essere frequentata da personaggi delle
famiglie reali fine ‘800 come Carlotta
del Belgio (vedova di Ferdinando
Massimiliano d’Asburgo) e Carlo I di
Romania. Da quel momento continuò
a coltivare questa vocazione naturale, soprattutto in virtù del fatto che
oltre alle bellissime spiagge naturali,
è una zona di grande pregio per la
qualità dell’offerta enogastronomica.
È molto noto, in questo contesto, il
vino prodotto da un vitigno autoctono nella vicina vallata di Verbenico
(Vrbnik), la Vrbnička žlahtina, che ben
accompagna un primo piatto fatto da
prosciutto e formaggio pecorino., ma
allo stesso tempo potrà accompagnare
tutto il vostro pranzo a base di pesce.
Ma il vanto maggiore sono gli uliveti
che la circondano e da cui si trae il rinomato olio d’oliva che non è indicato
soltanto a un uso gastronomico, ma,
nelle quantità giuste, dicono che sia
anche terapeutico. Si tratta di un olio
molto particolare, apprezzatissimo per
le sue qualità organolettiche.
Punat è una cittadina molto curata
e ricca di servizi. Il centro storico è
caratterizzato da viuzze strette dette
“calli”, sulle quali si affacciano delle
piccole case in pietra. Nella cittadina vi
sono il Convento delle carmelitane, la
Chiesa della Santissima Trinità e altri
edifici liturgici. Dalla riva di Punat
parte pure il battello che raggiunge un
piccolo isolotto che si trova nel cuore
dell’insenatura. Si tratta dell’isolotto di
Košljun, sul quale si trova attualmente
un convento dei frati francescani i
quali custodiscono una preziosa collezione etnografica, una biblioteca con
volumi altrettanto preziosi. La pace e
la tranquillità sono le caratteristiche
principali della vita su quest’angolo
di paradiso, in cui il motto è “Ora et
labora”.
Ritornando a Punat, gli impianti
ricettivi sono eccellenti come pure
quelli sportivi e ricreativi. Non manca
la possibilità di praticare sport tra i
quali primeggiano il tennis, il minigolf,
la vela, la pesca sportiva o si possono
frequentare corsi di immersione. Ci
sono dei bellissimi sentieri per escursionisti, che portano a seguire le orme
dei pastori, e numerose piste ciclabili
di varia difficoltà e che appasioneranno anche i ciclisti più esigenti. Inoltre,
le serate sono arricchite da tutta una
serie di eventi culturali e da spettacoli.
8 e 22 luglio (ore
21.30) Serate del
folclore, riva
17 luglio (ore 21)
Klapa Rašketa &
Zvonimir, concerto
19 luglio (ore 9.30)
Incontro degli ultranovantenni di Punat,
Parco dell’angelo
20 luglio (ore 21)
“Marelica i preslica”,
spettacolo teatrale,
Piazza Grande
22-27 luglio Settimana
di progetti della
Bandiera Blu, disegni
sull’asfalto, mostra
dei lavori dell’asilo
“Lastavica”
24 luglio Kamei, sopran
& Baumgartner
(organo), concerto di
musica classica, chiesa
parrocchiale
26 luglio – 1 agosto
scuola estiva di scacchi,
Narodni dom
28 luglio BASKET
TOUR 2014, torneo
di basket e programma
musicale, riva
31
Gli imperdibili
Alla scoperta di un’isola quasi completamente... selvaggia
Cherso,
un gioiello
indomito
32
V
anta una natura quasi
completamente intatta e immune all’attività dell’uomo
il che la rende deliziosamente “selvaggia”, autentica e originale,
indomita come un cavallo in cerca di
libertà, e per tal motivo ancora più
affascinante. L’isola di Cherso, con il suo
carattere sbarazzino e restìo a piacere per
forza a tutti, è di certo uno dei luoghi
più accoglienti del Golfo del Quarnero,
soprattutto per quelli che la conoscono
bene e che hanno imparato ad apprezzarla. Gioiello inimitabile, caratterizzato
da un paesaggio a tratti lussureggiante, a
tratti selvaggio e a tratti apparentemente
inospitale, ma sempre e comunque tutta
da scoprire, in primo luogo per chi ancora non ci ha messo piede. Ve la vogliamo
presentare, con tutte le sue bellezze e
peculiarità, osservata con gli occhi di un
semplice villeggiante in fuga dal caos
cittadino che cerca ristoro in qualche
angolo sperduto dell’isola, ancora ben
lontana dal diventare meta mondana
di turisti d’élite. Due sono i modi per
arrivarvi, a seconda del luogo in cui si è
diretti: si può scegliere la linea traghetti
Brestova-Faresina (Porozine) oppure
optare per quello di Valbisca-Smergo
(Merag), passando per l’isola di Veglia.
Se preferite la prima alternativa, una
volta scesi sull’isola (dopo una navigazione di circa 15 minuti) il primo abitato
è Faresina (Porozine) dove avrete modo
di ristorarvi e fare qualche tuffo prima
di proseguire verso l’interno. Durante
il percorso, non perdetevi l’occasione di
godere della bellezza della natura, del
particolare profumo che caratterizza
tutta l’isola (Cherso vanta 1.500 specie
di piante, molte delle quali aromatiche),
della terra per molti versi intatta. Non
abbiate fretta e fermatevi di tanto in tanto per godervi il vostro viaggio, con l’anima e con il corpo, entrare in sintonia con
la natura. A circa 8 chilometri e mezzo
incontrerete il minuscolo villaggio che
porta il nome di Dragozetići, con i suoi
circa 20 abitanti. Pare sia il primo abitato
sorto sull’isola.
Prossima tappa, per la quale vale
decisamente la pena visitare Cherso, è
Caisole (Beli), situata a circa 25 chilometri dallo scalo traghetti BrestovaFaresina. La raggiungerete dopo aver
deviato dalla strada principale, dopo
aver superato il caratteristico muro che
sovrasta un paesaggio idilliaco e un
ponorama mozzafiato. Prima di proseguire, è d’obbligo fermarsi per ammirare
quest’ultimo ascoltando l’instancabile
frinire dei grilli che vi accompagnerà
durante tutta la vostra permanenza
sull’isola. Caisole è il luogo dove i
maestosi grifoni hanno scoperto il loro
habitat ideale e dove, nel 1993, è stato
istituito il centro ecologico e di tutela
della natura “Caput insulae” che accoglie
volontari di tutto il mondo che lavorano
instancabili a favore della salvaguardia
di questi meravigliosi rapaci in via d’estinzione. L’istituto ha sede nell’edificio
della vecchia scuola elementare in zona
Tramontana della quale vi consigliamo vivamente di visitare l’omonimo
percorso ecologico. A Caisole, su una
collina immersa nel verde, è visibile un
grappolo di case e sotto uno strapiombo
di circa 130 metri, un mare meravi-
Gli imperdibili
glioso, un porticciolo e una spiaggia di
ghiaia. Trascorrervi le vacanze è un must
e si può optare o per gli affittacamere o
per il locale autocampeggio.
È interessante il fatto che la cittadina, la quale affonda le proprie radici nella preistoria, fu un avamposto fortificato
nel settentrione dell’isola, motivo per cui
sotto i Romani venne chiamata Caput
insulae da cui appunto Caisole.
Per proseguire verso il cosiddetto
“trittico” chersino Valona, Lubenizze e
Ossero, dovete tornare indietro raggiungendo il muro sulla strada principale
per poi svoltare a sinistra. Dopo qualche
chilometro, incontrerete il primo dei tre
abitati suindicati: Lubenizze (Lubenice), la città fatta in pietra che vanta una
storia lunga 4.000 anni. La fortificazione medievale che sorge in cima a una
roccia su uno strapiombo a circa 380
metri sopra il livello del mare, è un autentico gioiello da visitare assolutamente. Non perdetevelo per nessun motivo!
Quattro chilometri soltanto, separano Lubenizze da Valona (Valun),
cittadina situata nella parte meridionale
dell’omonima baia, tra due splendide
spiagge in ghiaia. È d’obbligo visitare
la sua Chiesa di San Marco e la famosa
“Lapide di Valona” risalente all’XI secolo, nonché il Lapidario glagolitico con
la riproduzione dei più antichi scritti
glagolitici dell’Istria, del Quarnero e
della Dalmazia.
Ossero (Osor) è una cittadina antica
situata proprio nel punto in cui le isole
di Cherso e Lussino si sfiorano. In
tempi remoti erano unite da una stretta
lingua di terra, ma in seguito è stato co-
Eventi
struito un canale per rendere più breve
la rotta di navigazione tra le due parti
dell’arcipelago. Non è noto chi lo abbia
progettato, ma sta di fatto che il canale
esiste ancora oggi e c’è un ponte girevole
che consente di superarlo. Ossero è un
vero e proprio simbolo dell’antichità e
come tale va interpretata e rispettata.
Ogni sua abitazione, ogni suo sasso
odorano di tempi che furono, lasciando
intuire un passato illirico, greco, romano,
bizantino, medievale. I sepolcri in pietra
vi giacciono dalla preistoria e i megaliti
di pietra ai piedi delle mura cittadine
risalgono al III-IV secolo a.C.
Al giorno d’oggi Ossero è un
villaggio di poche centinaia di anime
inglobato nel comune di Lussinpiccolo,
ma mantiene il suo ruolo di “capitale
culturale” delle isole. Da alcuni decenni
vi si tengono, infatti, le “Serate musicali
di Ossero” che hanno contribuito al recupero e alla valorizzazione dell’abitato.
Infine, non bisogna dimenticare la
città di Cherso (Cres), il più grande
centro abitato dell’isola, divenuto però
capoluogo soltanto dopo che Ossero fu decimata da epidemie nel XV
secolo. Nemmeno Cherso, però, è una
città recente bensì affonda le sue radici
nell’epoca romana. È situata sulla costa
occidentale dell’isola, in un’insenatura
molto ben protetta dai venti. Si sa per
certo che furono i Romani a coniare il
toponimo di Crepsa. La città ebbe il suo
periodo più roseo nel XV e XVI secolo,
in epoca rinascimentale. Procedendo
verso il porto, passeggiando per le sue
calli, il vostro sguardo sarà attratto dai
numerosi palazzi risalenti a quel periodo, il più singolare è forse quello della
famiglia Petrić in cui nacque il grande
filosofo rinascimentale Franciscus Patritius o Frane Petrić. All’inizio del XX
secolo, Cherso si presentava multilingue.
Graziadio Ascoli la classificò come
italiana con presenze slave e tra le due
guerre mondiali la maggior parte degli
abitanti si dichiarò italiana. Oggi gli
italiani costituiscono una piccola minoranza che si riunisce presso la locale
Comunità degli Italiani.
Questi sono soltanto alcuni dei
meravigliosi luoghi che l’isola di Cherso
offre. Il resto lo scoprirete da soli se
deciderete di raggiungerla e trascorrervi
le vostre vacanze o al limite un fine
settimana. Da veri amanti della stessa,
ve la consigliamo con immenso piacere.
Sarà amore a prima vista!
www.tzg-cres.hr
tel/fax: +385 51 571 535
1-31 luglio “Le cappelle
dell’isola di Cherso”,
mostra
9, 11, 16, 18, 23 e 25
luglio “Creska butega”,
fiera
7-20 luglio Teatro sulla
“Pjaceta”
10, 17 e 23 luglio
Serate culturali di
Cherso, manifestazioni
culturali, monastero di
San Francesco
12 luglio Beach party
Dražica
12 luglio La pecora di
Cherso, mostra
13 e 20 luglio Prodotti
isolani croati, fiera
13 luglio “Macmalićeva
igra“, mostra, spazi
dell’associazione “Ruta”
14 e 21 luglio le klape a
Cherso
19 luglio Carnevale
estivo di Cherso
25 luglio Granceta
fest, manifestazione
gastronomica
33
www.pulainfo.hr
I Giganti luminosi
gru in Riva, nel cantiere navale Uljanik
spettacolo di luci, ogni sera dalle ore 22 & 23 e a mezzanotte in punto
(alle ore 21 - quando è buio)
Gli imperdibili
Info
www.bale-valle.hr
Eventi
Un paese incantevole, dove trovare pace e tranquillità
Valle e la «macchina del tempo»
I
l paese di Valle (Bale), con le sue
circa 1.200 anime, è abbarbicato
su un colle a 145 metri sopra il
livello del mare, che sovrasta la
strada statale costruita sul medesimo
percorso dell’antica via consolare romana, che collegava Rovigno e Dignano.
Parlare delle bellezze naturali potrebbe
sembrare addirittura superfluo, perché
il primo colpo d’occhio è veramente
incantevole, ma Valle è anche di più,
perché può vantare un ricco patrimonio
culturale e architettonico. L’intera zona
è ben conservata ed è riuscita a passare
indenne da ogni tipo di devastazione.
Valle fu un insediamento preromanico, fortificato dai romani quando
ebbe la funzione di punto di presidio
della via Flavia, la via del commercio
che univa anticamente Pola e Trieste.
L’antico Castrum romano, ovvero il
Castrum Vallis medievale, è circondato
da bellissime vallate (doline carsiche)
e splendide colline. Vi è possibile
scorgere vecchie rovine, resti di antiche
strade romane, cisterne, pozzi, ville
romane, torchi, chiese. A momenti vi
sembrerà si essere stati trasportati da
una macchina del tempo in un’epoca
lontana, in cui non esistevano tutte
quei prodigi della tecnologia senza i
quali non possiamo immaginare la vita.
Anche senza la macchina del tempo, si
tratta di un luogo tranquillo e silenzioso, dove rilassarsi e godere di tutti quei
benefici che la pace e la natura, possono
darci, rinunciando, magari, per un po’ a
quei “prodigi della tecnologia”.
Imbarcandoci su quella nostra “macchina del tempo”, scopriremo che Valle
fu un vero e proprio castello, circondato
da alte mura merlate quattrocentesche
alte tra gli 8 e i 10 metri, disposte su
tre file con ingressi contrapposti per
garantire una miglior difesa. Venne
annessa alla Serenissima nel 1420 e fu
dotata di uno statuto. La situazione
rimase immutata fino alla caduta della
Repubblica di Venezia, avvenuta nel
1797, quando la cittadina fu annessa
all’Austria e perdette il suo status di
comune, divenendo soltanto un borgo
di Rovigno.
Oggi si possono ammirare le vecchie
case in pietra in stile gotico-veneziano,
addossate sui resti delle antiche mura,
tra le quali si articolano numerose
strette cali, con un rivestimento di lastre
di pietra in condizioni ancora buone,
nonostante il tempo.
Durante l’estate, Valle ospita tutta
una serie di eventi culturali. Tra le
manifestazioni più significative va
segnalato il cosiddetto “Castrum Vallis”,
che è una mostra collettiva di pittura
alla quale partecipano artisti di ogni…
caratura. C’è anche il “Last Minute – Open Jazz Festival”, che ospita
musicisti provenienti da tutte le parti
del mondo e, per finire, non perdetevi
la “Notte Vallese”, una festa popolare
che si svolge tradizionalmente il primo
sabato di agosto. Tra canti e balli, si
possono assaggiare i piatti tradizionali
di questa zona. Buon divertimento, fino
alle prime luci dell’alba.
7 luglio (ore 21) Klapa
Teranke, Piazza ‘’Tomaso Bembo’’
8 luglio Live music,
campeggio Colone,
Mali Mol
9 luglio (ore 20) Live
music, ‘’Paulos’’, campeggio San Polo
10 luglio (ore 20) Live
music, campeggio
Colone, “Budo”
11 luglio (ore 20) Live
music, -Hotel “La
Grisa”
11 luglio (ore 21) Live
jazz standard music,
Jazz club “Kamene
priče”
37
Gli imperdibili
Info
+385 52 644 077
+385 52 544 150
[email protected]
www.oprtalj.hr
Eventi
38
Le tracce della Serenissima nel piccolo paese dell’Istria interna
Portole, nell’occhio del… leone
P
ortole (Oprtalj) è un piccolo
e splendido paese dell’Istria
interna che, come tanti altri,
12 luglio Antiques,
sorge sulla cima di un colle.
Fiera dell’antiquariato,
Andando
dal
mare verso Portole, si sale
centro storico
dolcemente
fino
a 378 metri di alti12-13 luglio Alpe Adria
Oberkrainer Fest,
tudine, attraversando una vegetazione
esibizione dei gruppi
lussureggiante. Il comune si estende su
folcloristici
un’area di una sessantina di chilometri
quadrati, compresi tra la valli di due
fiumi, Quieto e Brazzana. Ci troviamo in una zona dove si produce un
ottimo vino, un olio extravergine d’oliva
altrettanto buono, ma anche un miele
fantastico, il miglior alleato contro
tutti i mali di stagione. Nel circondario
non potrete non notare i tanti vigneti,
dove vengono coltivati i più noti vitigni
istriani, come la malvasia e il teran.
Troviamo numerose trattorie, ristoranti
di qualità e agriturismi dove assaggiare
i piatti tradizionali dell’Istria interna.
L’area è rinomata a livello internazionale per i prodotti della terra, tra cui
spicca il prezioso tartufo, sia bianco
che nero. Numerosi turisti giungono
qui da tutto il mondo soltanto per
assaggiare questo prezioso tubero, che
viene raccolto soprattutto nei boschi
di Montona, che si estendono lungo la
vallata del fiume Quieto, noti in passati
come i boschi di San Marco.
L’accesso a Portole è caratterizzato da
un lungo filare di cipressi, che col tempo
ne è diventato uno dei simboli. In passato fu sede di un castelliere, a testimonianza che il territorio fu abitato anche
in epoca preistorica, in base alla datazione dei reperti rinvenuti fatti in alcune
grotte della zona. La scelta del luogo è
stata favorita dalla presenza abbondante
di acqua nella vallata del fiume Quieto
e dall’ottima vista su tutto il territorio
circostante, grazie alla posizione dominante sul colle. Il paese come lo vediamo
oggi è stato fondato nel 1102 dai coloni
del Patriarcato di Aquileia e fu luogo di
sanguinosi scontri con la Repubblica di
Venezia, finché nel 1421 il villaggio non
venne definitivamente soggiogato, dopo
di che fece parte della Serenissima fino
alla sua caduta, nel 1797. La presenza
veneziana non può passare inosservata.
Non appena entrati nel paese, infatti, vi
sentirete osservati da un leone di San
Marco, collocato sulla loggia cinquecentesca, restaurata nel 2006. Comunque
sia, in quel periodo Portole prosperò ed
ebbe anche un notevole sviluppo demografico, ora difficilmente immaginabile.
Una volta entrati nel paese, e dopo
aver superato la loggia, troverete un
lapidario arricchito con frammenti di
origine romana e medievale, oltre ad
altri più recenti, nonché dal rilievo di
un leone marciano. Proseguendo lungo
la strada che porta a Levade, si passa
davanti alla bellissima sede del Comune,
per arrivare alla chiesa di San Rocco,
costruita nel 1581 sulle rovine di una
chiesa più piccola. Custodisce alcuni
pregevoli affreschi, lapidi e iscrizioni di
antiche famiglie del luogo.
Nella piazza principale di Portole,
noterete certamente la pietra candida
della facciata del Duomo di San Giorgio
(XVI sec.), che custodisce preziosi altari
e dipinti. Di fronte a esso si erge maestoso il campanile, di forma rettangolare,
alto 27 metri.
Gli imperdibili
Eventi
Il fascino di un’area particolarmente fertile della penisola istriana
Torre e Abrega la stessa «lingua»
S
ono otto anni, ormai, che Torre
e Abrega parlano la stessa…
lingua. Nel 2006, infatti, due
piccoli abitati nei pressi di
Parenzo, Torre di Parenzo e Abrega
Parentina, si sono messi insieme e hanno
dato vita a un comune, che conta poco
più di duemila abitanti. Prima, ognuna
aveva la propria chiesa, il proprio campanile e la propria parrocchia, San Matrino
e Sant’Antonio. Ogni turista, ne siamo
convinti, si troverà a proprio agio, perché
la gente del posto è fatta proprio così.
Persone semplici, grandi lavoratori, per i
quali l’ospitalità è quasi una… religione. Sull’intero territorio comunale è in
vigore ufficialmente il bilinguismo croato
e italiano, in virtù della cospicua presenza
della comunità italiana autoctona.
Le due località sono divise fisicamente dalla strada Trieste-Pola, ma ciò non
impedisce loro di espandersi l’una verso
l’altra. L’intera zona è particolarmente
fertile. Da una collina a 112 metri sopra
il livello del mare si scende gradualmente
verso il mare in direzione sud-ovest,
mentre andando verso nord la discesa si
fa un po’ più brusca e si va verso la foce
del fiume simbolo dell’Istria: il Quieto.
A parte il mare, da sempre fonte di
relax, non sbaglierete fermandovi un po’
ad Abrega per ammirare il panorama,
specialmente nei giorni in cui il cielo sarà
stato pulito dalla bora.
Turismo, agricoltura, viticoltura e
olivicoltura, nonché pesca e acquicoltura
sono le principali attività economiche
degli abitanti del luogo, che è diviso in 6
insediamenti. Sin dai tempi più antichi,
la gente che abitava queste terre coltivava
la terra, sempre generosa. Oltre ai consueti ortaggi, però, un ruolo particolare
lo ebbero (e lo hanno tuttora) i vigneto
e gli uliveti. È molto apprezzato, infatti,
l’olio extravergine d’oliva, al quale il clima
particolare conferisce quel tocco in più.
È un regalo di Madre Natura, sì, ma
bisogna saperlo cogliere e valorizzarlo.
I produttori affermano che il segreto
della qualità vada ricercato nel periodo di
freddo che precede la raccolta delle olive,
che avviene a novembre, arrestandone
per un attimo la maturazione.
Quest’olio speciale viene descritto
addirittura negli epigrammi di Marco
Valerio Marziale (tra il 40 e il 103 d.C),
per cui è comprensibile che i segreti
della sua produzioni affondino le radici
in epoche lontanissime. Inoltre, tra il I
e il VI secolo d.C., nella baia di Laron
operava il principale centro di produzione di anfore, che poi venivano utilizzate
proprio per il trasporto dell’olio d’oliva
lungo il mare Adriatico. Nonostante
le virtù dell’olio d’oliva di queste terre
venissero apprezzate da secoli sulle tavole
della nobiltà europea, soltanto a partire
dal 1970, grazie anche all’intervento
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite
per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO),
è stato possibile dimostrare scientificamente che in questa area d’Istria ci sono
le caratteristiche climatiche e geomorfologiche ideali per ottenere un olio
extravergine di oliva di qualità eccellente.
www.tar-vabriga.com
10, 17, 24 e 31 luglio
(ore 21) Concerti di
musica classica, chiesa
di San Martino
16 luglio (ore 11-20)
Santa Maria Carmelitana, festività religiosa
e festa popolare
23-24 luglio Lanterna
Beer Fest, festival della
birra, party sulla spiaggia, serata di musica
26 luglio (ore 19) Festa
dei sardoni, festa popolare, Abrega
41
Un Parco archeologico nel cuore di Fiume
Da «buco nero»
a rivelazione
N
el cuore della Cittavecchia di Fiume, in piazza
Juraj Klović, dietro l’Arco
romano, si trova il Parco
archeologico nel quale sono messi in
mostra i resti del Pretorio di Clausura
Alpina dove tra il III e il IV secolo
d.C. si trovava il comando militare
preposto alla difesa del sistema di
fortificazione che si estendeva a nord
(a partire da Fiume, ovvero dall’antica Tarsatica) e del territorio interno
dell’Impero romano.
Per decenni, questo angolo dell’antico nucleo è stato praticamente un
“buco nero” nel tessuto della città,
che gli abitanti preferivano evitare e
i turisti non avevano nessun motivo
per avventurarsi in questa zona, così
poco attraente. Ma la sua fortuna è
cambiata nel 2007, quando nella zona
sono stati avviati scavi archeologici che
hanno portato alla luce un segmento
importante della storia del capoluogo
quarnerino.
Al termine delle ricerche è stato
deciso di valorizzare degnamente la
località realizzando un parco archeologico, che porta la firma dell’architetto
I muri perimetrali
42
Nenad Fabijanić. Nell’ambito degli
scavi archeologici sono stati scoperti
i resti del cortile del Pretorio, in parte
scolpito in pietra viva e in parte lastricato, quattro stanze, due scalinate e un
segmento della facciata della basilica
che si trovava dirimpetto all’ingresso e
che era adibita alle funzioni religiose.
L’Arco romano era la porta d’ingresso
del comando militare.
Si suppone che il Pretorio della
Clausura Alpina fosse stato di pianta
quadrata dal lato lungo 45 metri,
costruito nel III secolo e demolito alla
fine del IV o all’inizio del V secolo
d.C.. Nella maggior parte dell’area del
Pretorio sono sorte in seguito delle
case nuove. Il segmento del Pretorio
ora visibile e accessibile, rappresenta in realtà appena un quarto della
superficie del complesso originale, che
si estendeva fino al punto in cui ora si
trova la Cattedrale di San Vito.
Nel corso dei lavori al Parco archeologico sono state svolte delle ricerche
aggiuntive della Calle Pod voltun,
che delimita il lato settentrionale del
complesso, nell’ambito delle quali è
stato scoperto un muro costruito nella
tecnica “opus mixtum”, utilizzata nella
costruzione di tutti i muri perimetrali
del comando militare. Nello stesso
punto sono stati rinvenuti pure i resti
di una scalinata che portava nella parte
settentrionale, più elevata, della zona
che ospitava il Pretorio. Nel segmento
della calle a nord della casa Colazio (la
palazzina circondata da ponteggi, al
lato est del complesso) sono stati invece scoperti i resti della facciata della
Eventi
L’antico pretorio
basilica, costruita in grandi blocchi di
pietra. Nella parte elevata del complesso architettonico sono venuti alla
luce pure resti di una strada scolpita
nella roccia viva, in direzione est-ovest,
che passava di fronte agli edifici che
ospitavano il comando militare, siti a
nord dello spiazzo.
Bisognerà attendere ancora qualche
anno prima che l’area assuma un
aspetto definitivo, in quanto è in
programma l’opera di ristrutturazione
della succitata casa Colazio, che in un
secondo momento verrà sottoposta
a un intervento di restauro e conservazione, ma che secondo il progetto
architettonico originale di Nenad
Fabijanić doveva essere abbattuta.
Infatti, nonostante nelle condizioni del
concorso pubblico per l’ottenimento
del progetto architettonico d’idea
fosse stata prevista la demolizione
dell’edificio che, si credeva, risaliva al
1929 e non aveva nessun valore storico
nè architettonico, in seguito è sorto il
sospetto che lo stabile fosse molto più
vecchio.
Sono state avviate ulteriori ricerche
archeologiche, le quali hanno confermato che la prima fase di costruzione
della palazzina, ovvero il pianterreno,
lo scantinato e il primo piano (soltanto
l’ultimo piano dell’edificio è stato
effettivamente aggiunto nel 1929),
risalga alla fine del XVI secolo e che
nella sua edificazione furono utilizzati
elementi architettonici romani. Di
conseguenza, l’Istituto di conservazio-
ne dei beni storico-culturali ha prevenuto la demolizione della palazzina
che, contemporaneamente con l’inizio
dei lavori di assetto del Parco, è stata
sottoposta a delle ricerche d’archivio, di conservazione e strutturali in
seguito alle quali verrà deciso quali
segmenti dell’edificio verranno conservati e quale sarà la loro funzione.
Il Parco archeologico è stato
inaugurato qualche mese fa e ora si
presenta spazioso, chiaro, accogliente e
ideale per ospitare eventi di ogni tipo.
Dovrebbe, infatti, diventare un punto
culturale nel quale verranno organizzate mostre, concerti, performance e
nel quale i cittadini potranno socializzare in un ambiente piacevole.
15 luglio (ore 21.30)
La forza della chitarra,
concerto, Principium
16 e 17 luglio (ore
21.30) Slobodan
Novak, “Mirisi, zlato
i tamjan”, spettacolo
teatrale, porticello di
Cantrida
17 luglio (ore 21.30)
“Ultimate ABBA”,
concerto, giardino della
chiesa di Tersatto
17 e 18 luglio (ore
21.30) Kafka Project:
frontiere/granice/meje/
grens/borders…, spettacolo del Dramma
Italiano
15 luglio “1000 svijeća
na Gradini” manifestazione scenicaambientale, apertura
dell’Estate sul castello
17 luglio “Ja koja imam
nevinije ruke”, spettacolo teatrale
19 luglio “Plesnjak uz
Big band Josipa Forembachera”, concerto
23 luglio “Big band
osobne misije” performance musico-scenico
24 luglio “Hetero parada”, spettacolo teatrale
26 luglio Titanic, manifestazione scenica
28 luglio “Partija remija”, spettacolo teatrale
43
Quel qualcosa in più per questa nota destinazione turistica
Umago, la mecca
dello sport
44
L
a città di Umago è una delle
destinazioni turistiche croate più note nel mondo. La
sua fama è dovuta, sì, a un
perfetto connubio tra storia e cultura,
e a tutto ciò che una località turistica
deve avere, ma a dare a Umago quel
qualcosa in più rispetto alle altre mete
turistiche è il mondo dello sport.
Fra i vari eventi che si svolgono in
città quello più importante è l’ATP
Croatia Open. Si tratta del torneo
di tennis più importante in Croazia, con due decenni di tradizione
alle spalle e fior fior di campioni
che si sono sfidati per vincerlo. Fra
tutti ricordiamo Goran Ivanišević,
vincitore del prestigioso torneo di
Wimbledon, che nel 1990, alla prima
edizione del torneo, ancora giovanissimo (19 anni) riuscì ad arrivare in
finale, salvo poi perderla contro un
più esperto Goran Prpić. Quest’anno
l’ATP andrà in scena dal 18 al 27
di luglio e con la concorrenza che
aumenta di anno in anno è impossibile prevedere chi sarà il nuovo
campione.
L’offerta sportiva, arricchita da
un’architettura impressionante, ristoranti di prima classe e meravigliosi
paesaggi, non si limita al tennis.
C’è anche il calcio. La Juventus, ad
esempio, ha deciso di puntare su
Umago per la sua Scuola calcio estiva in Croazia e così i giovani (dagli 8
ai 16 anni) hanno modo di divertirsi
e di migliorare le proprie doti calcistiche, grazie a allenatori professionisti, anche durante il periodo delle
vacanze. Ma la gita ideale, per molti,
Eventi
è semplicemente una passeggiata
in bicicletta lungo uno dei tanti
itinerari turistici che attraversano
l’Istria. Il modo migliore di esplorare
l’Istria, infatti, è quello di trascorrere
la giornata in bici, potendo scegliere
tra sentieri costieri oppure le strade
dove gareggiano i professionisti a
inizio stagione.
L’offerta meno... terrena disponibile in città è l’Istria Balloon Experience, un’escursione panoramica in
mongolfiera che sorvola Verteneglio
e gli incantevoli paesaggi dell’Istria
nordoccidentale. Per raggiungere il
luogo di partenza dell’escursione,
le agenzie assicurano un servizio
navetta dall’hotel. Prima di iniziare
l’avventura, con la testa... tra le nuvole vengono offerti in omaggio uno
spuntino e un aperitivo, per aiutare
a rilassarsi e scacciare ogni eventuale paura. Non resta quindi che...
spiccare il volo.
Umago gode anche di un ricco
patrimonio storico. Nelle fonti
scritte la città viene nominata per
la prima volta nel VI secolo come
Humagum, quando il suo sviluppo
aumenta grazie alla strada romana
che da Aquileia porta verso il sud
dell’Istria. Al periodo della prima
antichità risalgono numerosi reperti
preziosi trovati a Punta Catoro,
come i resti di una ninfa marina
con pavimenti musivi. Nel fondale
di Catoro troviamo ben conservati i
resti delle costruzioni costiere e delle
banchine, mentre ricerche subacquee
hanno riportato alla luce numerosi
oggetti in ceramica. Oggi la città ha
ampie vedute culturali ed è abbellita
da gallerie moderne, ma le viuzze del
centro storico celano ancora le tracce
dell’architettura gotica e rinascimentale.
Umago rappresenta un luogo ideale per una vacanza attiva, dove oltre
ad arricchire il corpo si arricchisce
anche la mente, in un connubio
armonico tra sport e relax.
29 giugno – 12 luglio
Juventus summer
camp Croatia, Stella
Maris Resort
7, 9, 14, 16, 19, 22 e
24 luglio “Nel cuore
dell’estate”, concerti in
Piazza Libertà
10, 15, 23, 28 e 30
luglio “Umago
Classica”, concerti di
musica classica, chiesa
parrocchiale
11-13 luglio UmaGOblues, Festival of
sound and art flavours,
concerti di musica
blues, località varie
12 luglio – 2 agosto
PRO Camp Goran
Ivanišević, scuola di
tennis estiva, Umag
Tennis Academy,
Katoro
17-27 luglio “ATP
Vegeta Croatia Open”,
ATP Torneo di tennis
e contenuti vari, Stella
Maris
19-20 luglio “Bobicciada a Babici”, festa
popolare dedicata
alla minestra di mais
(bobici), Babici
26 luglio 3. Umag
open, campionato di
beachvolley 2+1, Stella
Maris
31 luglio Giornata dei
pomodori, manifestazione gastronomica,
Piazza Libertà
45
Gli imperdibili
Eventi
Lassù sul colle...
Storia e cultura si intrecciano in questa meravigliosa area d’Istria
Buie, non solo vino...
P
ercorrere le numerose strade
del vino che collegano i vigneti di Buie è uno dei modi
migliori per visitare la zona.
I produttori di vino sono numerosissimi
in zona e vanno dai piccoli artigiani
che non imbottigliano nemmeno, ai
grandi vitivinicultori che si occupano
di esportazione di vini di qualità. La
maggior parte di essi offre presentazioni
del processo di produzione, visite guidate
alle cantine, degustazioni e vendita di
alcuni prodotti unici a prezzi promozionali. Sulle strade dei rinomati produttori
buiesi s’incontrano i veri conoscitori del
vino e si apprendono le storie segrete
delle loro cantine. A loro si affiancano i laboriosi produttori d’olio, i quali
considerano, giustamente, l’ulivo l’albero
degli dei. Quindi, è un’occasione da non
perdere per tutti gli amanti del vino.
Chi viene a visitare la città non lo fa
però soltanto per i rinomati ristoranti
e il vino di qualità. L’imponente chiesa
di S. Servolo, che domina la collina
attorno alla quale si snoda la città, è ricca
di opere dei maestri tardo-barocchi.
Le sue dimensioni monumentali la
rendono la chiesa principale della città,
che viene usata soltanto nelle ricorrenze
più solenni. Il festival dell’organo è una
di queste ed è anche l’evento culturale
per eccellenza di Buie e dei paesi vicini.
Le sue origini risalgono al 1791, quando
Gaetano Callido ne costruì uno all’interno della chiesa. La collezione etnografica, fondata nel 1970, è un vero e proprio
museo delle tradizioni istriane. La sua
mostra permanente è costituita da 186
oggetti, disposti per piani in modo da
evocare l’aspetto di una tipica vecchia
casa istriana.
Il colle sul quale sorge la moderna
città di Buie pare sia stato abitato ancora
all’epoca del bronzo, quando l’altura
offriva una protezione naturale contro
i nemici. Un primo sviluppo urbano si
verificò in epoca romana, quando il territorio circostante la collina venne trattato
come una colonia di Trieste. Le caratteristiche tipiche di una città medioevale
fortificata, visibili in parte ancora oggi, si
sono sviluppate nel periodo delle invasioni barbariche, quando la fuga di molti
romani dall’Italia portò a un aumento
improvviso di popolazione.
Per la sua posizione strategica, di
“controllo” delle vie di comunicazione,
in passato veniva chiamata la “Sentinella
dell’Istria”, perché dal colle si poteva
vedere tutto quello che transitava su
questa diramazione dell’antica via Flavia,
tra i fiumi Quieto e Dragogna. Il primo
insediamento in cima al colle era in
effetti un castelliere preistorico abitato
dalle tribù degli Istri (o Histri), che
erano di origine illirica e da cui deriva
l’attuale denominazione della penisola.
Successivamente il colle fu occupato da
tribù celtiche che si insediarono in una
buona parte della penisola istriana.
Con l’arrivo dei romani, l’attuale Buie
divenne un castrum al quale venne dato
il nome di Bullea. Tramontato l’Impero
romano, arrivarono i Veneziani, come
in gran parte dell’Istria. La Serenissima
controllò quest’area dal 1358 alla sua
caduta definitiva, nel 1797, quando il
centro cittadino venne fortificato. Il resto
è storia nuova (o quasi…). Tra impero
austroungarico e truppe napoleoniche,
passando per il Regno d’Italia, giungiamo ai giorni nostri, quando Buie esibisce
orgogliosa il suo passato.
12 luglio giornata di
Canegra, Manifestazione sportiva e
di intrattenimento,
spiaggia di Canegra
12 luglio XC Canegra,
corsa di MTB XC o
cross country, resort
Kanegra
19-20 luglio Festa della
Signora del Monte
Carmelo, festa popolare, Oscurus, Buie e
Momiano
20 luglio-2 agosto
“ Vizura aperta”,
festival dei media
audiovisivi, Momiano
25 luglio Nel regno
del Moscato, mostra e
degustazione del vino
Moscato, castello di
Momiano
26-27 luglio S. Maria
Maddalena, festa
popolare, Crasizza
26 luglio XC Krono
Kavrijana Krasica,
percorso XC, gara a
cronometro, Crasizza
47
Lo straordinario patrimonio dell’isola di Veglia
Omišalj e Njivice, veri gioielli
Eventi
18 luglio (ore 21) Serata della cucina antica,
sito paleocristiano di
Mirine
24 luglio (ore 21) Concerto della compagnia
“Tramuntana”, Piazza
Prikešte
31 luglio (ore 21)
Concerto della klapa
“Šufit”, sito paleocristiano di Mirine
11 e 25 luglio (ore 21)
Festa del pescatore,
Njivice, frangiflutti
19 luglio (ore 21) Serata del folklore, Njivice,
frangiflutti
48
O
mišalj (Castelmuschio)
e Njivice sono le prime
due località dell’isola di
Veglia, che si incontrano appena attraversato il ponte
che la collega alla terraferma. Lo
straordinario patrimonio naturale
dell’isola di Veglia era noto e apprezzato anche dagli antichi Romani,
che la chiamavano Insula aurea.
Quest’insolita storia dell’isola inizia
proprio a Omišalj, che viene considerata un museo a cielo aperto, ricco
di preziosi reperti storici e culturali
che vale indubbiamente la pena di
visitare, anche per capire come si viveva da queste parti migliaia di anni
fa. Assieme a Veglia città, Omišalj è
il centro abitato isolano più antico,
con una tradizione turistica di oltre
un secolo. Njivice, a soli sei chilometri di distanza, è un antico borgo di
pescatori diventato, col passare del
tempo, una nota località turistica.
Un tempo piccolo borgo di pescatori, Njivice è diventata una nota
meta turistica, una località costiera
“con l’anima”, frequentata abitualmente da tanti turisti provenienti da
tutta Europa. Njivice fu menzionata
per la prima volta in un atto di donazione del principe Ivan Frankopan
del 1474, anche se, stando ad alcuni
recenti reperti archeologici, sembra
tragga le proprie origini da un insediamento molto più remoto.
Per secoli Njivice fu soltanto
un piccolo borgo i cui abitanti si
occupavano prevalentemente di
pesca, olivicoltura, allevamento del
bestiame e selvicoltura. La costruzione delle prime strutture ricettive,
l’albergo Luka (oggi Jadran) e Villa
Dinka, risale al 1930, considerato l’anno di nascita del turismo a
Njivice.
Negli ultimi ottant’anni il turismo è diventato la principale attività
economica di Njivice. Splendide
spiagge, un mare straordinariamente azzurro, tanto verde e un clima
sempre mite sono i punti di forza di
Njivice. Le spiagge di ghiaia, rocciose o sabbiose sono sparse un po’
dappertutto: nel paese, davanti degli
alberghi o in insenature nascoste,
ideali per chi preferisce una vacanza
rilassante.
Omišalj sorge sul versante nordovest di Veglia ed è il primo centro
abitato una volta attraverso il ponte.
Il centro storico cittadino è accovacciato su una rupe alta 85 metri che
domina questo lembo di Quarnero.
Assieme alla città di Veglia, Omišalj
è il centro abitato più antico dell’isola e vanta una tradizione turistica di
oltre un secolo.
Il patrimonio culturale e architettonico di Omišalj è estremamente
ricco. Ne sono prova i resti della romana Fulfinum, del I sec., i resti della basilica paleocristiana di Mirine,
del V secolo, e tanti altri importanti
reperti storico-archeologici. Col suo
patrimonio architettonico Omišalj
è considerata uno dei gioielli del
Quarnero. Grazie al suo clima mite,
alle eccellenti peculiarità naturali
del suo territorio e alla vicinanza del
ponte, dell’aeroporto e della città di
Fiume (Rijeka), l’Omišalj odierna è
una località turistica estremamente
attraente, rivolta innanzitutto a quei
turisti che, oltre al sole ed al mare,
sono interessati anche al suo straordinario patrimonio storico-culturale.
Le spiagge punteggiano la lunga
ed eterogenea costa di Omišalj
offrendo a ogni visitatore splendide
occasioni di divertimento e relax.
La più nota è la spiaggia di Pesja,
dove ormai da un decennio sventola
la Bandiera blu. Sistemata all’estremità di una dolce insenatura, gode
del fresco e dell’ombra di una bella
pineta e offre un’incantevole vista sul
golfo d’Omišalj.
www.tz-njivice-omisalj.hr
La Grotta Biserujka
La scoperta della grotta presso
Rudine, sopra la baia Slivanjska, risale
a più di un secolo fa. A quel tempo il
suo interno si nascondevano segreti
tutti da scoprire, che stimolavano
interesse e curiosità anche per le leggende dei tesori nascosti nella grotta.
La ragione principale per cui la grotta
è stata resa accessibile al pubblico è
stato l’interesse degli esploratori. Il
passo successivo fu l’illuminazione della grotta, che finalmente ha
permesso al pubblico di ammirare le
sue bellezze: le gallerie sotterranee,
le numerose stalattiti e stalagmiti, le
colonnette. La grotta non è molto
lunga; solo 110 metri, ma affascina
ugualmente. La temperatura all’interno è constante e va dai 10 ai 13°C
durante tutto l’anno. I passaggi della
grotta sono percorribili in sicurezza
sia dagli adulti che dai bambini. Insomma, non è necessario andare fino
a Postumia...
Il Parco di Dubec
Ha una superficie di circa 18.000
metri quadrati, con sentieri lunghi 995 metri. I piccoli sentieri, le
scorciatoie, le gradinate, il bosco di
conifere e la vegetazione sempreverde
e la natura protetta gli donano un
fascino particolare. Il Parco naturale
di Dubec è stato “costruito” nel corso
degli anni. Infatti, gli abitanti dell’isola hanno donato i propri terreni con
l’intento di creare quest’oasi verde,
ideale per una passeggiata rilassante.
49
Nuovo a
Umago
Zemljoradnička 25, Umago
Tota Davor +385 91 175 1098
Viale V. Gortan 74, Umago
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Gli imperdibili
Eventi
Bellezze storiche, ma anche prelibate raffinatezze della cucina locale
Parenzo, la città dei mosaici
P
arenzo è situata sulla costa
occidentale della penisola
istriana. È uno dei maggiori centri turistici della
regione. Di antiche origini romane, si
è sviluppata attorno al porto, protetto
dall’isolotto di San Nicola. L’intero nucleo storico di Parenzo è un
autentico monumento culturale. Le
facciate di numerosi palazzi cittadini
raccontano la storia della loro nascita,
avvenuta in differenti contesti storici.
In tanti manoscritti e in vari testi della
letteratura, Parenzo viene definita la
“città dei mosaici“, grazie alla cultura
nata con l’Eufrasiana, la basilica presso
il cui Vescovado si trova il Museo
dell’arte ecclesiastica e i resti archeologici di chiese precedenti.
I preziosi reperti del Museo del
territorio parentino testimoniano una
lunga tradizione di vita in queste aree
lunga diversi secoli. Oltre ai musei, le
vie cittadine sono gremite di gallerie d’arte e spazi espositivi in cui la
tradizione viene presentata in maniera
contemporanea.
Il clima mediterraneo, contraddistinto da condizioni climatiche
favorevoli, dal terreno fertile e dalla
vegetazione florida, ha favorito lo
sviluppo di Parenzo quale singolare
centro di villeggiatura. Grazie alle
ricchezze naturali e paesaggistiche, tra
le quali sicuramente l’aria pulita e il
mare cristallino, la cui purezza viene
regolarmente rilevata e misurata da
ormai trent’anni, è possibile trarre
beneficio sia dal mare che dalla zona
interna dell’Istria.
La ricchezza di Parenzo si misura
con il suo patrimonio storico, profondamente radicato in questo territorio
da millenni. Il centro storico, che ha
un valore inestimabile, si trova su una
penisola immersa in mare le cui fondamenta furono poste ai tempi dell’Impero Romano. I lineamenti urbani
di Parenzo, rimasti tali fino ai giorni
nostri, si riscontrano in una regolare
distribuzione geometrica della via principale, il decumanus maximus e di una
perpendicolare, il cardo maximus.
La basilica Eufrasiana, fatta
costruire nel VI sec. d.C. dal vescovo
Eufrasio, è diventata nel 1997 patrimonio mondiale tutelato dall’UNE-
SCO. All’interno delle antiche mura
cittadine, adiacenti alla più antica
piazza Marafor, vengono custoditi i
frammenti di due templi antichi.
Il comprensorio parentino abbonda
di una ricca varietà di prodotti autoctoni istriani, quali riconoscibile riflesso
della tradizione e della cultura di queste terre. Nei ristoranti, nelle konobe e
negli agriturismi è possibile gustare le
prelibatezze istriane.
L’olio d’oliva extravergine parentino,
dall’intensa profumazione e dal gusto
raffinato, rappresenta un’ottima base e
un accompagnamento essenziale dei
piatti della cucina mediterranea. La
malvasia parentina è un vino conosciuto dall’antichità, inscindibile da queste
terre di cui è un fiero rappresentante.
Ogni martedì “Lo
splendore del barocco
parentino”, presentazione della vita del
18° secolo, programma
d’intrattenimento,
Piazza Libertà
10, 17, 22, 24 e 31
luglio (ore 10-24)
“Beach Experience”,
programma d’intrattenimento giornaliero,
Zelena laguna
11, 15, 18, 22 e 25
luglio Concerti di
musica classica nella
Basilica Eufrasiana
12, 16-18 e 25 luglio
Byblos Summer
2014, manifestazioni
musicali
18 luglio “Festa Brulo”,
party sulla spiaggia,
programma d’intrattenimento, serata
con musica e fuochi
d’artificio.
20 e 27 luglio Jazz on
Square, manifestazione musicale, Piazza
Libertà
23-24 luglio Harmonica Summer Days, manifestazioni musicali
24 luglio John Henry
Newman School
(UK), concerto, Piazza
Libertà
30 luglio Festa sulla
spiaggia Borik
31 luglio Summer Games - Eco Day, Zelena
laguna
51
Gli imperdibili
Eventi
52
1 luglio – 31 agosto
(lunedì ore 19-21,
mercoledì ore 11-13)
Giornate delle gallerie
aperte, città vecchia
8, 15, 22 e 29 luglio
(ore 21.30-23) Visite
notturne guidate al
centro storico
9 e 16 luglio (ore 21)
Concerti di musica
classica, chiesa parrocchiale
11, 25 luglio (ore
21.30) Labin Art
Republika (LAR),
concerti rock, Piazzetta
della fontanella
17 luglio (ore 21.30)
Radojka Šverko, concerto, Piazzetta della
fontanella
19, 23, 30 luglio (ore
21) Estate classica di
Albona, concerti di
musica classica, località
varie
24 luglio (ore 21.30)
“La locandiera”, spettacolo teatrale, Piazzetta
della fontanella
26 luglio (ore 20)
“Labinske konti”, 46.
Manifestazione folcloristica del folklore
autoctono di Albona,
Dubrova
30-31 luglio (ore 2023) La battaglia degli
uscocchi, spettacolo
musicale e scenico,
città vecchia
In passato centro minerario, oggi centro di svaghi e di cultura
Albona e Rabac, «miniere» di relax
S
e per le vostre vacanze avete
deciso di conoscere l’Istria
evitando l’autostrada, possiamo dirvi che avete fatto la
scelta giusta. Un’ottima idea sarebbe
quella di imboccare la strada costiera,
che da Fiume, capoluogo del Quarnero,
passando per Abbazia, Laurana, Draga
di Moschiena e Fianona, vi porterà
dritto dritto fino ad Albona (Labin),
una pittoresca cittadina un tempo conosciuta per la grandi miniere di carbone
della sottostante Arsia, da anni ormai
dismesse.
Albona, infatti, che sorge su un colle
a 320 metri d’altezza, è stata per secoli
la capitale del distretto delle miniere da
cui si ricavava carbon fossile, ma la fine
del XX secolo è stata contraddistinta
dall’estinzione di un processo produttivo
in passato estremamente significativo
per tutta l’Istria, ossia la fine di un’epoca
in cui il carbone rappresentava una
fonte d’energia straordinaria, spronava
lo sviluppo dell’industria e del traffico e
che alla fine degli anni ‘40 del XX secolo dava impiego a oltre 10mila minatori.
Oggi Albona è divisa in due parti:
la città vecchia arroccata sul colle e
la parte nuova a valle denominata
Piedalbona, la città mineraria, con le
palazzine della direzione delle miniere e
l’entrata principale con gli ascensori che
portavano nelle viscere della terra, oggi
ricca di attività commerciali. Il nucleo
sul colle, invece, è un affascinante centro
storico con tortuose strade in salita e
volte accompagnate da lunghe scalinate
e calli strettissime che sembrano salire
verso il cielo.
Dalla piazza bassa, chiamata Borgo,
si giunge all’entrata della città medievale
dove c’è la porta di San Fior, del 1857,
sulla quale vi sono lo stemma di Albona
e il leone di San Marco. Si accede quindi alla lunga e quasi angusta piazza Vecchia, molto suggestiva, tutta in ripida
salita, e circondata da edifici veneziani,
di recente restaurati e riportati all’antico
splendore. Salendo, sulla destra, colpisce
la bella facciata della chiesa a tre navate
della Beata Vergine, del 1336. Lungo
la via si ergono Palazzo Scampicchio e
Palazzo Battiala Lazzarini, quest’ultimo
anche sede del Museo di Albona, con
un ricco lapidario di reperti d’epoca romana che raccontano la storia di Alvona
che era già stata chiamata Alouon dagli
antichi greci. Nelle cantine del Museo
sono state “ricostruite” le gallerie dedicate all’attività mineraria nella zona attraverso il tempo con una bella esposizione
di macchinari e attrezzi da lavoro.
Albona vanta anche una ricca storia
Gli imperdibili
culturale. Qui ebbero i natali uomini
illustri. Come non ricordare Mattia
Flaccio, seguace e vicino a Martin
Lutero, e poi medici di grande fama e
una donna straordinaria come Giuseppina Martinuzzi. Inoltre, dalla via
principale, una breve deviazione porta
alla stanzia di Dubrova. Il luogo ha
una duplice importanza: dal punto di
vista architettonico è la classica Stanzia
(ovvero fattoria) istriana, lontana dal
centro abitato, circondata da mura e con
un vasto podere all’esterno. Quarant’anni fa qui è nato anche il Simposio
mediterraneo di scultura: un appuntamento artistico internazionale che ha
portato scultori da tutto il mondo ad
incontrare la pietra istriana. Ogni estate
i progetti premiati, due o tre, vengono
realizzati in loco dagli artisti e dagli
scalpellini di supporto. Le opere così
nate rimangono lì ad arricchire i campi
circostanti, tanto da creare in tutti questi
anni un vero e proprio museo all’aperto.
Tra le creazioni più curiose “la strada”:
raggiungerà il chilometro di lunghezza,
grazie al contributo di vari artisti che
si sono impegnati e s’impegneranno
a proporre delle curiose variazioni del
classico lastricato istriano.
Dal vecchio abitato, una strada piena
di tornanti conduce verso il mare, fino a
Porto Albona (Rabac). In origine paese
di pescatori e marinai, dove ormeggiavano i grandi velieri al riparo dalla bora,
ora è una delle destinazioni balneari
più apprezzate dai turisti, con una
lunghissima spiaggia di ciottoli bianchi
accarezzata da un mare color smeraldo.
Vi sono villaggi, appartamenti e alcuni
alberghi. Il centro di Porto Albona,
conserva l’antica disposizione ad anfiteatro sul porto, ma ora le case sono state
rinnovate e sono sorte tante nuove villette. La sera si passeggia sul lungomare.
I ristoranti sono sempre pieni e vi si
possono gustare tutte le specialità locali,
dai piatti di pasta ai frutti di mare, dalla
coda di rospo in forno all’aragosta in
brodetto con polenta.
Non lontano da Porto Albona ci
sono le cittadine di Pedena (Pićan),
Gallignana (Gračišće), Passo (Paz) e
Bogliuno (Boljun), molto belle da visitare. Sui versanti del Monte Maggiore
ci si può dedicare alle attività montane,
mentre un po’ più a sud, a Schitazza
(Skitača), la vista sul Quarnero è a dir
poco meravigliosa. Oltre che alle arrampicate e alle camminate in montagna
ci si può dedicare all’equitazione o al
ciclismo.
Le località di Albona e Porto Albona durante l’estate sono mete anche per
le loro svariate manifestazioni. Così, durante i mesi di luglio e agosto il nucleo
storico di Albona ospiterà il Labin Art
Republika, un festival che coinvolgerà
numerosi cantanti, attori, comici, ma
anche giovani artisti alle prime armi.
Non mancheranno giocolieri, mimi e
acrobati nemmeno sulle rive di Porto
Albona, mentre i più giovani potranno
godere al Summer party che avrà luogo
il 20 luglio sulla più bella spiaggia della
zona, ossia Girandella. Comunque sia,
il divertimento per grandi e piccoli è
assicurato per tutta l’estate.
53
Gli imperdibili
Spiagge meravigliose, programmi musicali e artistici e quant’altro…
Orsera , fascino
da… Casanova
54
Gli imperdibili
V
isitare l’Istria e non
fermarsi almeno per un
po’ a Orsera (Vrsar),
piccolo comune con poco
più di 2.000 abitanti nella parte più
meridionale della penisola, sarebbe
veramente un peccato. Per vari motivi! Forse potrebbe sembrare esagerato e presuntuoso affermare che in
questa piccola cittadina si può trovare
veramente di tutto e per tutti i gusti,
che i programmi preparati per l’estate
sono in grado di soddisfare tutte le
categorie di ospiti, tutte le fasce d’età,
ma è proprio così!
Ogni estate, ad esempio, Orsera
ospita un festival dedicato alla chitarra classica. Si spazia dal flamenco al
jazz e alla musica classica. I concerti vengono tenuti in una cornice
d’eccezione, la basilica di Santa Maria
del Mare (del IX secolo) tra giugno e
settembre. Orsera propone un ciclo di
concerti nei quali si esibiscono gruppi
jazz, klape (gruppi corali tradizionali),
chitarristi, complessi di musica etno
e altri artisti. I concerti si svolgono
sui belvedere cittadini, da dove si
schiude un panorama mozzafiato su
uno degli arcipelaghi più suggestivi
dell’Adriatico, formato da 18 isolotti
disabitati, e sulla frastagliata costa
istriana. Insomma, un paradiso per gli
innamorati e per gli animi romantici,
i quali potranno ascoltare della buna
musica ammirando un panorama che
difficilmente potranno dimenticare.
Ci sono le Serate orseresi i cui
“fili” si intrecciano attraverso tutta
la stagione estiva e rappresentano
una specie di “eredità spirituale” del
festival dell’amore e dell’erotismo, che
a fine giugno celebra il legame storico
tra il famoso seduttore Casanova
e Orsera. Il poeta e avventuriero
Giacomo Casanova trascorse nella
romantica cittadina istriana due estati
(1743 e 1744), come racconta nelle
sue Memorie.
Dicono che l’amore e l’erotismo
rappresentino una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti, ma
anche per quelli che non lo sono. In
questo senso il Festival si manifesta
attraverso varie forme artistiche,
che vanno dalle serate letterarie alle
mostre, dagli incontri gastronomici
alle proiezioni cinematografiche e agli
immancabili eventi musicali, che sono
una parte imprescindibile delle Serate
orseresi.
Non possiamo ignorare, in questo
contesto, neppure il Montraker
Live Festival, un festival di musica
blues, rock e soul con ospiti locali
e internazionali, nello straordinario
scenario rappresentato dalla cava di
Montraker. Le voci e i suoni prodotti
dagli strumenti risuonano tra le rocce
di quella che in passato è stata una
cava di pietra. Uno spazio affascinante, che offre ai visitatori appassionati
di musica qualcosa di indimenticabile.
Il Montraker live festival ha già ospitato nomi famosi come Daniele di
Bonaventura & Black Coffee, Cedric
Burnside & Lightnin’Malcolm, il
sestetto italiano Guitarland, Damir
Kukuruzović Gipsy Jazz Quartet,
Folkrock Duo, Andy J. Forrest Band,
Ten Years After, Whishbone Ash,
Eric Sardinas, Letz Zep, Tamara Obrovac, Matija Dedić e via di
seguito.
Passeggiando per Orsera non si
può fare a meno di notare le sculture
esposte in ogni angolo del paese, ma
anche sulle spiagge, sulle banchine
del porto e nei parchi. Ma chi può
averle messe e perché? Non sono qui
per caso, bensì si tratta delle opere di
fine corso della famosa “Scuola estiva
di scultura Montraker”, che si tiene
ogni anno a inizio settembre.
La pietra locale è molto pregiata
e la presenza della cava ne è una
dimostrazione palese. Con questa
pietra sono state costruite tantissime
case e monumenti a Venezia. La Serenissima, infatti, sfruttò in maniera
indiscriminata le cave istriane.
Il paese era unito a Parenzo fin
dagli ultimi decenni del X secolo, per
cui ne seguì le sorti quando venne
annessa alla Repubblica di Venezia
nel XIII secolo), che esercitò il suo
dominio su queste terre fino alla
sua caduta, nel 1797, quando passò
all’Impero d’Austria e poi al Regno
d’Italia dopo la I Guerra Mondiale.
Orsera nacque in effetti come un
borgo di pescatori, anche in virtù della sua posizione dominante rispetto
al Canale di Leme. Il centro storico,
invece, si sviluppò in cima al colle
sovrastante, ai piedi del quale continua a estendersi la parte moderna,
turistica del paese, che vanta alcune
fra le più belle e accoglienti spiagge
dell’Istria.
La porta romana, che è parte
integrante del complesso difensivo
formato delle mura di cinta, è una
testimonianza evidente di un passato
che affonda le proprie radici in epoche lontane. La cornice della porta è
composta da tredici massi intagliati
con precisione e dai battenti in legno
di quercia istriana.
Sede di tre Castellieri nell’età del
bronzo e all’inizio dell’età del ferro,
il territorio del comune di Orsera fu
abitato anche in epoca romana, come
testimoniano, oltre alla porta, resti di
ville, un molo e una basilica paleocristiana del IV secolo.
Passeggiando per le strette viuzze
a volta della città vecchia potrete
raggiungere le porte cittadine, piccole
piazze, case di pietra, il castello romanico, piccole chiesette, ma anche tre
belvedere, dai quali potrete ammirare
un panorama che difficilmente potrà
finire nel dimenticatoio.
Il vicino Canale di Leme rappresenterà il paradiso per gli amanti
delle ostriche e di altre delizie del
mare. Non per niente Orsera è stata
premiata in più occasione come migliore destinazione turistica dell’Adriatico croato, in virtù dei chilometri
di spiagge incontaminate e di una
vegetazione ancora intatta, ma anche
dei contenuti che vengono offerti a
coloro che decidono di venire qui per
trascorrere le proprie vacanze.
Eventi
Ogni giovedì (ore 21)
Festival GitarISTRA –
Mare e Chitarre, eventi
musicali, basilica di S.
Maria del Mare
9, 30 luglio Serenate di
Orsera, città vecchia e
belvedere
11 e 25 luglio (ore 21)
Festa del pescatore,
riva
11-13 luglio Paracadutismo Campionati
Nazionali, aeroporto di
Orsera
16 e 23 luglio (ore 21)
concerti nella chiesa di
San Martino
18 luglio (ore 21)
Franko Krajcar &
Indivia Band, concerto,
centro storico, piazza
di S. Antonio
55
D
Una novità sfiziosa che sta conquistando anche il pubblico più esigente
56
Terrano rosé,
la stella dell’estate
allo scorso anno è in corso
un contenzioso slovenocroato sul diritto all’utilizzo della denominazione
Terrano o Teran, di uno dei due vitigni
tipici, assieme alla Malvasia, dell’Istria,
intesa come entità geografica che va
oltre i confini nazionali. Per la verità,
la questione del nome non occupa
ultimamente lo spazio mediatico ed
è trattata dagli esperti di Croazia,
Slovenia e Italia, da chi ne contempla
i lati storici a chi conta di svelare tutti
i segreti attraverso la genetica. Terrano
e Refosco, due cose diverse, chiamate talvolta con lo stesso nome, forse
erroneamente, ma comunque parliamo
di qualcosa di locale, tipico.
Stiamo parlando di un vitigno da
cui si ricava un vino rosso, potenzialmente scorbutico, ma se lavorato bene
offre tutte le fragranze e i sapori della
terra istriana. In ogni caso, è un vino
impegnativo che si accompagna a
pietanze sostanziose come carni rosse
e selvaggina. Ora siamo in estate e il
buon senso suggerisce di stare leggeri
anche senza rinunciare ai piaceri della
vita, del buon mangiare e, naturalmente del buon vino. La Malvasia, regina
dell’estate, non disdegnata nemmeno
quando finisce la bella stagione, non
è la sola scelta per chi in Istria vuole
bere vino rigorosamente locale. Le
rassegne dedicate alla gastronomia e
ai vini e altre iniziative promozionali
hanno creato un brand che ha fatto
dell’Istria una destinazione vinicola completa. Le strade del vino le
troviamo dovunque e la probabilità
di trovarvi delle cantine con dei vini
scarsi è minima. Prima di uscire dal
seminato, riprendiamo la rotta, cioè il
discorso del vino “estivo” che vorremmo raccomandarvi.
Si tratta di una novità che solo
negli ultimi 4-5 anni viene proposta
sul mercato. È il rosé ottenuto da quel
complicato vitigno rosso, Terrano o
Refosco che sia... Oseremmo dire che
è diventato un fenomeno, che raccoglie
proseliti per la sua amabilità e, se vogliamo, semplicità. Buona parte delle
cantine, oltre a terrano, Malvasia e i
vini prodotti da vitigni internazionali,
offre anche il rosé, ma soltanto negli
ultimi 2-3 anni. Cercando di risalire all’origine di questa innovazione,
abbiamo parlato con Klaudio Jurčić,
quattro volte campione croato tra i
sommelier, tra i primi venti in Europa
e via dicendo. Lui ricorda la cantina
Trapan di Sissano nel Sud dell’Istria,
mentre il nostro primo incontro con
questa novità è avvenuto a Vinistra,
nel 2009, dove era stato proposto da
Veralda accanto alla Malvasia Prestige,
con la quale si era aggiudicato la prima
edizione del Mondo della Malvasia, il
concorso internazionale per i vini che
portano questa denominazione.
Qual è il segreto di questo rosé,
quello tutto istriano, s’intende? “Il
rosé è in grande ascesa nel mondo e
in Francia già dagli anni Novanta. La
gente – spiega Jurčić – sembra averlo
ha definitivamente accettato. Lo stesso
avviene anche da noi, con l’Istria
che ha iniziato per prima, seguita da
Dalmazia e Slavonia. Per intender-
ci, stiamo parlando di un vino non
impegnativo, che si beve a pranzo, a
cena, in discoteca e in spiaggia. Naturalmente, per nessuna cantina questo
potrà essere il prodotto principale.
Eventualmente, può essere il terzo o
quarto vino. Rispetto agli altri, il rosé
in Istria ha uno stile diverso, con i
tannini meno accentuati, come avviene
con i rosé dalmati ottenuti dal Plavac e
con meno acidità rispetto a quelli continentali. Gli istriani si sono sistemati
in mezzo, con un vino leggero, molto
gradito al pubblico giovane”.
Se non è stato il primissimo con il
rosé, Luciano Visintin di Verteneglio
(Veralda) ha aperto sicuramente la
strada verso un’altra direzione. Per quel
che ne sappiamo, è ancora l’unico ad
aver messo sul mercato lo spumante
derivato dal rosé di cui abbiamo parlato finora: “Sono contento che l’idea del
rosé abbia avuto successo e che tutte
le cantine lo stiano proponendo, ma
per lo spumante posso dire di essere
il primo, anche perché la sua produzione richiede un minimo di due-tre
anni. Tra l’altro, il rosé non era stato
progettato come tale, ma come base
per lo spumante. Visto che non ci sono
altre varietà con sufficiente acidità per
fare lo spumante, abbiamo provato con
l’unico ad averne, cioè il Terrano o il
Refosco dal peduncolo verde. Dopo la
prima fermentazione abbiamo deciso
di imbottiglialo come rosé”.
Il Terrano, come ci conferma Jurčić,
prestatosi volentieri a farci da guida in
questo mondo, ha tutte le potenzialità
per diventare un buono spumante.
Noi lo testimoniamo dopo un’accurata
ricerca... empirica. A questo punto, se
con il rosé siamo riusciti a suggerirvi
qualcosa di diverso dal Terrano o delle
tante Malvasie, vi auguriamo di assaggiare anche lo spumante. Per qualcuno
ha il solo scopo di produrre un botto
e di annaffiarvi i presenti a una festa,
al veglione di Capodanno. Invece,
è anche e soprattutto un eccellente
aperitivo estivo.
57
Gli imperdibili
In programma numerosi eventi durante tutta la stagione
Estate in musica
Basta scegliere
58
Gli imperdibili
I
n Croazia, ma soprattutto nel
Quarnero, si sta sviluppando
negli ultimi anni una nuova
nicchia del turismo, assolutamente da non sottovalutare e sulla
quale si dovrebbe puntare in maniera
decisa per il futuro. Nato in maniera
spontanea e cresciuto negli anni, il
turismo festivaliero è un campo che
potrebbe portare (e sta già portando) al Paese risultati economici non
indifferenti, oltre che contribuire in
positivo all’immagine generale. Il
pubblico è fatto prevalentemente da
giovani che nei mesi estivi (da giugno
a settembre) arrivano in massa sulla
costa croata per divertirsi. Denominatore comune, la musica. L’offerta è
variegata e di tutti i generi, basta soltanto avere le idee chiare e scegliere:
pop, rock, jazz, soul, blues, elettronica,
e via dicendo, tutto esclusivamente
dal vivo. E non solo. Qui ci sono di
mezzo nomi importanti del panorama
musicale internazionale che ai festival
di queste terre sono ormai... di casa.
Festival elettrizzanti e all’ennesima
potenza, che si stanno facendo conoscere a piano a piano anche all’estero.
Anche se ce ne sono veramente
tanti, noi ci concentreremo soltanto
sui festival che interessano l’Istria e il
Quarnero, tanto per darvene un assaggio e chissà, forse invogliarvi a venire.
I primi in assoluto sono gli eventi
estivi di Zrće, l’ormai famosissima
spiaggia di Novalja, sull’isola di Pago.
Non siamo propriamente nell’area
quarnerina, ma parlarne è inevitabile
visto il numero (migliaia) crescente
di persone che ogni anno partecipano
all’appuntamento. Musica elettronica
in mille maniere, ventiquattro ore
su ventiquattro, da... consumare in
costume da bagno.
Un nuovo festival di musica underground, il Delta Sounds, potrebbe far
diventare Fiume la capitale del genere,
in quanto porterà nel capoluogo
quarnerino alcuni dei più grandi
deejay di Berlino. L’appuntamento è
per luglio (l’11 e il 12 e il 25 e 26 del
mese). Luogo: Porto Baross. Un altro
evento fiumano da non perdere è il
Delta Summer Street Session Festival,
in programma nei primi giorni di
luglio sul parcheggio in Delta, in
centro città. Nel circondario di Fiume,
precisamente nell’area di Grobnico, si
svolgerà quest’anno un nuovo evento,
il “Grobnik Chamber Music Festival”,
che si articolerà in diversi giorni nel
mese di luglio. La Perla del Quarnero
(Abbazia) ospiterà invece tradizionalmente il Liburnia Jazz Festival, evento
ormai noto anche fuori dai confini
del Paese, mentre a Castua ci sarà il
prestigioso “Kastav Blues Festival”.
Infine, tra luglio e agosto sulla spiaggia di Žurkovo a Fiume, sarà in auge il
Summer Pleasure Tango Beach Bar.
E se il capoluogo quarnerino si
sta appena svegliando in quanto a
festival estivi, l’Istria è ormai una
veterana. Non mancheranno pertanto
nemmeno quest’anno il tradizionale
“Avantgarde Jazz Festival” di Rovigno,
il “Byblos Carnival Festival” di Parenzo, il “Seasplash Festival” di Pola, il
“Summer Gathering” di Isola, il polese “Viva la Pola!”, lo “Slurp! Festival”
di Stignano, il rovignese “Unknown
Festival”, l’”Indirekt Festival” e
l’”Umago Blues Festival” di Umago.
La città dell’Arena ospiterà inoltre
il “Monteparadiso Hardcore Punk
Festival”, il “Dimension Festival”,
l’”Outlook Festival” e il “Weekend
Media Festival”.
Insomma, di tutto e di più. Sta a
voi scegliere!
59
Gli imperdibili
Una località che va percepita, vissuta, riconosciuta
Innamorarsi di Cittanova
U
60
n tempo era un tranquillo villaggio di pescatori,
mentre oggi, grazie alla
sua particolare posizione,
è un polo d’attrazione sia per coloro
che desiderano vivere in prima persona
l’autentica calca mediterranea, sia per
coloro che sono alla ricerca di un angolo
tranquillo e di una natura incontaminata
dover trascorrere le vacanze.
Le mura della città, costruite in pietra
nel XIII secolo, hanno conservato tutta
la ricca storia di questo borgo, il suo prezioso patrimonio culturale, la tradizione
e la cultura, la ricchezza della tavola, ma
anche la bontà e l’ospitalità delle persone,
laboriosi padroni di casa locali che
hanno sempre saputo dare il benvenuto
a ogni ospite, aiutandolo a vivere le bellezze e le ricchezze di Cittanova in tutti
i sensi. Uno dei grandi valori di questa
regione, che vi accoglierà con il cuore, è
la ricchezza della sua offerta gastronomica. Non potrete trascorrere le vacanze
in questa zona senza aver gustato quello
che la tavola locale è in grado di offrirvi,
dalle numerose specie di pesce fresco,
condito con l’olio d’oliva di produzione
nostrana e innaffiato col nostro buon
vino in uno dei migliori ristoranti del
Mediterraneo. Non è nostra presunzione, ma è così che è stato definito nella
nota trasmissione televisiva “La prova
del cuoco”.
Le mura cittadine costituiscono il
gioiello più prezioso del ricco patrimonio storico di Cittanova. A momenti si
ha l’impressione che abbiano avvolto
tutto ciò che rende Cittanova un posto
ideale per una vacanza indimenticabile,
come se avessero custodito per secoli
l’anima di questa tranquilla cittadina
costiera, un’anima che ancora oggi può
essere percepita, vissuta, riconosciuta...
È facile, a questo punto, innamorarsi di
Cittanova! Le robuste mura cittadine,
particolarmente preziose e affascinanti
come ce ne sono poche in riva al mare,
hanno riparato la città dalle minacce che
arrivavano da fuori, ma allo stesso tempo
hanno conservato anche molti beni che
vi si trovano all’interno, affinché non
vadano persi né dimenticati.
Vi aspettiamo a braccia aperte, anche
perché nei mesi estivi sono in programma tantissimi eventi imperdibili. Visto
che abbiamo parlato della buona cucina
locale, ecco che durante il mese di luglio,
più precisamente il 3, il 7, il 13 e il 20,
al Mandracchio si terrà un evento il
cui titolo, “Gnam Gnam Fest”, la dice
lunga sul suo contenuto. Si tratta di una
manifestazione gastronomica all’insegna
del pesce e dei frutti di mare, con degustazione di vini locali, olio d’oliva e altri
prodotti agricoli autoctoni, con mostra
e vendita di souvenir e oggetti fatti a
mano, laboratori creativo a tema, pro-
grammi di musica e intrattenimento...
Si chiama “Musica in ogni angolo”
l’iniziativa che nei giorni 5, 8, 10, 15, 17,
21, 24, 28 e 30 luglio occuperà il nucleo
storico della città. Si tratta di un evento
musicale con esecuzioni corali, piccole
band con strumenti acustici e diverse
altre band che durante tutta la serata, in
diversi punti del centro della città vecchia (Piazza Grande, Passaggio Venezia,
Mandracchio, Porporella…) introdurranno un’atmosfera tutta mediterranea
all’interno della cittadina, nella quale
sembrerà veramente di sentire “musica in
ogni angolo”…
Venerdì 11 e sabato 12 luglio sono in
programma le cosiddette “Notti slovene”, che si terranno al centro sportivo di
Daila e in Piazza grande. Si tratta di una
tradizionale manifestazione turistica, con
un interessante programma musicale e
di divertimento, con folclore sloveno,
gastronomia e presentazione di prodotti.
“Etno sotto il campanile” è invece il
titolo della manifestazione in programma il 18 luglio (e il 15 agosto) in Piazza
grande. Potremmo definirlo un concerto
di musica etno, oppure di musica tradizionale con arrangiamenti contemporanei. A prescindere da me lo definiremo,
si tratterà senza dubbio di un evento il
cui scopo sarà quello di avvicinare i nostri ospiti alla tradizione musicale delle
nostre aree. Il programma prevede pure
Gli imperdibili
una degustazione di vini locali e di altri
prodotti agricoli autoctoni dell’Istria,
nonché una presentazione di souvenir
istriani di buona fattura.
Restando in ambito musicale, il
26 luglio (ma anche il 23 agosto) è in
calendario uno speciale programma di
animazione con musica e danza, con
ballerini e animatori professionisti,
denominato “Dance & Music Show”,
che si terrà in Piazza grande.
Il 25 luglio (e il 22 agosto) potrete
trascorrere una serata davvero speciale,
durate la quale il ruolo di protagonisti
lo avranno gli artisti di strada e di circo,
abili giocolieri. Sarà la “Serata dei maghi
itineranti”. Il mese di agosto, invece,
inizierà con “Astro Party Lunasa” (1 e 2
agosto): nel Parco della Curia vescovile di Cittanova e in Piazza grande si
terrà una manifestazione all’insegna
Eventi
dell’astronomia e dell’astrologia, tra
misticismo e mitologia. L’Astro Party di
Cittanova si rifà all’antica cultura celtica
e svela quanto questa sia presente anche
nella civiltà moderna. Da qui anche il
nome Lùnasa. Lá Lùnasa, in Irlandese
moderno e Lùnastal in Gaelico moderno, oppure Lughnasadh in antico irlandese, è una festività gaelica del raccolto
associata tradizionalmente con il primo
giorno di agosto. È la festa del raccolto,
del grano, delle gare e dei matrimoni che
La Grande guerra nell’Adriatico
“La Grande guerra nell’Adriatico” è il titolo della mostra allestita
al Museo “Gallerion” di Cittanova,
che rimarrà aperta fino al 30 ottobre prossimo. L’epopea drammatica
della Prima guerra mondiale ha avuto
inizio esattamente cento anni fa. Le
operazioni di terra sui vari fronti
furono accompagnate da numerose
attività militari su tutti i mari del
mondo compreso l’Adriatico. Questa
ricorrenza diventa un’occasione che
non si può tralasciare nel segno del
ricordo e della pietà verso tutte le
vittime. La collezione della marina
militare della Gallerion di Cittanova e
il Museo militare dell’Esercito croato
in collaborazione con una quindicina
d’istituzioni nazionali ed estere, hanno
messo in evidenza in questa occasione,
per la prima volta, il molteplice significato di quei tragici avvenimenti.
Con numerosi documenti, fotografie, armamenti autentici e in particolare con 350 modelli di navi, sommergibili e aerei, l’esposizione illustra nel
modo più appropriato ed esauriente
la caratteristica delle operazioni
veniva celebrata nell’antichità. Lunasa,
quindi, si svolge nel segno del misticismo e della mitologia, basandosi sull’antica tradizione celtica. Durante tutto
l’evento, verrà completamente spenta l’illuminazione pubblica della città, creando
così un’atmosfera mistico-romantica.
Nel parco del vescovado cittanovese, a
pochi passi dal mare, si potrà assistere
a diversi eventi; dall’osservazione delle
stelle, sotto la guida di astronomi professionisti, all’esposizione di vari oggetti
militari nell’Adriatico e in tutta l’area
del Mediterraneo. Sono compresi e
dimostrati nel modo più appropriato
tutti i sistemi operativi di guerra, ma
anche le svariate attività impegnate
giornalmente in questo ambiente
particolare. Alcuni aspetti, come le
attività sottomarine e dell’aeronautica,
vengono affrontati per la prima volta e
presentati al pubblico.
Le azioni eroiche di guerra erano
coadiuvate dalle continue innovazioni
tecniche. Gli accadimenti sociali e politici cambiavano in conseguenza dello
sviluppo delle operazioni belliche
artistici ed artigianali, il tutto accompagnato da una musica in sottofondo scelta
per l’occasione. Verrà creata, insomma,
un’atmosfera speciale che accompagnerà
le proiezioni di fotografie di corpi celesti
sul campanile.
www.novigrad-cittanova.hr
diventando alla fine la causa principale
di significativi cambiamenti geopolitici. Tre imperi scomparvero, ma
l’infelice e maldestra trattativa di pace
dei vincitori non fece che generare un
nuovo conflitto globale.
Con questa esposizione e la sua
incisiva documentazione viene rappresentata tutta la complessità delle
operazioni belliche sul nostro mare.
Nello stesso tempo essa prelude alla
fondazione di un Museo della marina
militare, nuovo e moderno, che nella
sua versione definitiva dovrebbe assumere un carattere internazionale.
Ogni mercoledì
Beach Party, spiaggia
Maestral
14 giugno – 30 ottobre
La Grande guerra
nell’Adriatico, Mostra,
Gallerion
8, 10, 15, 17, 21, 24, 28
e 30 luglio “Musica
ad ogni angolo”, eventi
musicali nel centro
storico
11 luglio Notti slovene,
manifestazione turistica e d’intrattenimento,
Daila , centro sportivo
12 luglio Notti slovene,
manifestazione turistica e d’intrattenimento,
Piazza grande
12 e 19 luglio Beach
Party, Mareda
18 luglio “Etno sotto
il campanile”, musica
etno e tradizionale,
Piazza grande
25 luglio Serata dei maghi itineranti, Piazza
Grande
26 luglio Notte Blu,
manifestazione turistica e di intrattenimento,
Mareda
26 luglio Dance & Music Show, Programma
di animazione con
musica e danza, Piazza
grande
61
Navigando...
Il primo di una serie di quattro traghetti, il «Kornati», è in servizio sulla linea Valbisca-Smergo
La Jadrolinija si ringiovanisce
I
l futuro per la Jadrolinija, la
principale compagnia armatoriale croata con sede a Fiume,
si prospetta roseo. Infatti, una
decina di giorni fa è entrato in servizio “Kornati”, il primo di una serie di
quattro traghetti nuovi di zecca, com-
62
Janica,
la madrina
missionati al cantiere polese Uljanik e
del valore di 32 milioni di euro.
La cerimonia di consegna della
nave si è svolta lo scorso 17 giugno
di fronte al terminal passeggeri del
porto fiumano, alla presenza del
ministro della Marineria, dei Trasporti
e dell’Infrastruttura, Siniša Hajdaš
Dončić, e delle massime autorità
regionali e cittadine. Madrina del
“Kornati” Janica Kostelić, la migliore
sciatrice croata di tutti i tempi, la quale, nonostante le stampelle, ha svolto il
suo compito in maniera impeccabile,
dicendosi onorata e felice di essere
stata scelta.
Si tratta della 49.esima unità
entrata a far parte della flotta di navi
bianche dell’azienda fiumana, che,
grazie ai quattro nuovi acquisti, risulta
essere tra le più giovani nel Mediterraneo, con un’età media di 20 anni.
Il “Kornati” è stato varato allo
Scoglio Olivi il 25 gennaio 2014 ed è
la prima di quattro unità gemelle che
hanno una capacità di imbarco di 616
passeggeri e 145 automobili. I traghetti hanno una lunghezza di 99,80
e una larghezza di 17,50 metri, per un
pescaggio di 2,40 metri. L’apparato
propulsore è costituito da quattro
motori Volvo Penta da 442 kW (601
CV) ciascuno, che consentirebbero
una velocità massima di 12,5 nodi.
Tutte e quattro le navi saranno coperte dalla connessione Wi-Fi gratuita.
Come abbiamo appreso dalla
portavoce della Jadrolinija, Marija
Zaputović, il secondo traghetto, che
si chiamerà “Brač”, sarà pronto entro
la fine del mese di luglio e la sua
consegna dovrebbe avvenire nel porto
fiumano. Le rimanenti due unità, ossia
“Krk” e “Mljet”, verranno consegnate
invece nel corso dei prossimi due
mesi. La Jadrolinija tuttavia non ha
stabilito ancora le linee sulle quali
opereranno i rimanenti traghetti.
Infatti, la decisione verrà presa nei
giorni che precederanno la consegna
di ciascuna unità, sulla base dell’andamento del traffico passeggeri sulle
rispettive linee. Un esempio ne è lo
stesso “Kornati”, che avrebbe dovuto
prendere servizio sulla linea ZaraBrbinje (Isola lunga), ma è stato
“dirottato” sulla Valbisca-Smergo, a
causa di un sensibile aumento del traffico su questa linea nei primi cinque
mesi dell’anno.
DISTRETTO DI FIUME
Linea marittima
DISTRETTO DI FIUME
Linea marittima
UNIE – SANSEGO – LUSSINPICCOLO
VALBISCA – MERAG
dal 30.05 al 28.09.2014
dal 27.06 al 31.08.2014
Lun. Mer.
Ven.
Mar. Gio. Sab.
Domenica e
festivi
LINEA 310
Lun. Mer.
Ven.
5:00
5:00
13:00
LUSSINPICCOLO
18:00
18:10
-
5:55
13:55
VELE SRAKANE
-
17:15
6:30
6:40
14:40
UNIE
16:30
16:30
7:30
7:40
15:40
SANSEGO
15:30
15:30
16:40
LUSSINPICCOLO
14:30
14:30
8:30
8:40
Mar. Gio. Sab.
Nota: dal 01.09 al 28.09.2014 la nave parte da Lussinpiccolo alle 06:00 e alle 13:30.
DISTRETTO DI FIUME
Linea marittima
BRESTOVA – POROSINA
dal 27.06 al 31.08.2014
Linea 334
64
Ogni giorno
Viaggio
BRESTOVA
POROSINE
I
00:30
00:01
Linea 332
Ogni giorno
Viaggio
VALBISCA
SMERGO
I
00:01
05:00
II
05:45
06:30
III
07:15
08:30
IV
09:15
10:00
V
10:45
11:30
VI
12:15
13:00
VII
13:45
14:30
VIII
15:15
16:00
IX
16:45
17:30
X
18:15
19:00
XI
19:45
20:30
XII
21:15
22:00
XIII
22:30
23:00
Nota: la durata del transito in una direzione
è di 25 minuti
II
05:30
05:00
III
06:45
06:00
IV
08:15
07:30
V
09:45
09:00
FASCIA COSTIERA DI FIUME
Linea marittima
NOVALJA (PAGO) - ARBE – FIUME
VI
11.15
10:30
VII
12:45
12:00
VIII
14:15
13:30
IX
15:45
15:00
X
18:00
17:00
XI
20:00
19:00
XII
21:00
20:30
XIII
22:30
22:00
Nota: la durata del transito in una direzione è di 20 minuti.
dal 30.05 al 28.09.2014
Ogni
giorno a
Domenica
parte la
domenica
LINEA 9309
Ogni
giorno
6:00
9:00
NOVALJA
19:40
6:55
9:55
ARBE
18:55
8:40
11:40
FIUME
17:00
FASCIA COSTIERA DI FIUME
Traghetto
LINEA DI COLLEGAMENTO COSTIERO
M/T “LIBURNIJA”
PRIZNA – ŽIGLJEN (PAGO)
FIUME - SPALATO - STARI GRAD (isola di Lesina - Hvar) - KORČULA –
SOBRA (isola di Meleda - Mljet) - RAGUSA
dal 27.06. al 31.08.2014
Linea 335
dal 20.05. al 20.09.2014
Ogni giorno
02.06. - 13.06.
15.09. - 26.09.
PRIZNA
ŽIGLJEN
I
00:30
00:01
Lun. 19:00
Ven. 19:00
Lun. 19:00
Ven. 19:00
II
04:30
04:00
Mar. 07:00
Sab. 07:00
Mar. 07:00
Sab. 07:00
III
05:30
05:00
07:30
07:30
07:30
07:30
IV
06:30
06:00
09:15
09:15
09:15
09:15
V
07:30
07:00
09:45
09:45
09:45
09:45
VI
08:30
08:00
13:30
13:30
13:30
13:30
VII
09:30
09:00
14:00
14:00
14:00
14:00
VIII
10:30
10:00
16:15
16:15
IX
11:30
11:00
16:30
16:30
SOBRA
(Meleda)
X
12:30
12:00
XI
13:30
13:00
Mar. 18:30
Sab. 18:30
RAGUSA
XII
14:30
14:00
XIII
15:30
15:00
XIV
16:30
16:00
XV
17:30
17:00
XVI
18:30
18:00
XVII
19:30
19:00
XVIII
20:30
20:00
XIX
21:30
21:00
XX
22:30
22:00
XXI
23:30 ( al 30.08)
23:00
Nota: la durata del transito in una direzione
è di 15 minuti.
-
-
Mar. 17:30
Sab. 17:30
05.06. - 15.06.
18.09. - 28.09.
LINEa 101
16.06. - 12.09.
Viaggio
FIUME
Ven. 07:00
SPALATO
19.06. - 14.09.
Lun. 07:00
Ven. 07:00
Gio. 19:30 Dom. 19:30
Lun. 07:00
Gio. 19:30 Dom. 19:30
18:40
18:40
18:40
18:40
STARI GRAD
(Lesina)
17:00
17:00
17:00
17:00
16:40
16:40
16:40
16:40
KORČULA
(Curzola)
13:00
13:00
13:00
13:00
12:30
12:30
12:40
12:40
10:40
10:40
10:25
10:25
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Gio. 09:00 Dom. 09:00
Gio. 08:30 Dom. 08:30
ZARA - ANCONA
02.06 - 03.07
e dal 08.09 - 27.09
Lun.22:00
Mer.22:00
*Ven.22:00
ZARA
Mer.07:00
Ven.07:00
Dom.07:00
Mar.07:00
Gio.07:00
Sab.07:00
ANCONA
Mar.22:00
Gio.22:00
Sab.22:00
* 13.06. e 12.09. partenza da Zara alle ore 12:00, arrivo ad Ancona alle ore 19:30
04.07. - 24.07.
e dal 27.08. - 05.09.
Lun.22:00
Mer.22:00
Ven.12:00
Sab.12:00
ZARA
Mer.07:00
Ven.07:00
Sab.07:00 Dom.07:00
Mar.07:00
Gio.07:00
Ven.18:00
Sab.18:00
ANCONA
Mar.22:00
Gio.22:00
Ven.22:00
Sab.22:00
25.07. - 26.08.
Mar.12:00
Mer.12:00
Gio.12:00
Ven.12:00
Sab.08:00
Sab.23:45 Dom.22:00
Mar.18:00
Mer.18:00
Gio.18:00
Ven.18:00
Sab.14:00 Dom.07:00 Lun.07:00
ZARA
Mar.06:00
Mer.06:00
Gio.06:00
Ven.06:00
Sab.05:30
Sab.22:00 Dom.18:30
ANCONA
Lun.22:00
Mar.22:00
Mer.22:00
Gio.22:00
Ven.22:00
Sab.16:00 Dom.12:30
65
Grota
Spacio
ROVIGNO
Valdibora 1
cell. +385 98 85 49 51
Limski kanal 1, Sv. Lovreć
Tel: +385 52 448-119
Fax: +385 52 448-223
e-mail: [email protected]
www.istrabiz.hr/viking
Il posto ideale per sostare e
farsi uno spuntino di sardoni,
baccalà in bianco, zucchine,
formaggi e tanto ancora.
E per bere? Il nostro Grota e
altre dieci malvasie rovignese!!
Il ristorante “Viking” si affaccia sul Canale di Leme, riserva naturale nell’Istria occidentale, con allevamenti di pesci e
conchiglie fin dall’epoca romana. Particolarmente attraente
la terrazza posta ad una trentina di metri dal mare e una
cucina che sforna una ricca scelta di pietanze a base di pesce
e conchiglie, densa degli odori e sapori del mare.
La settantina di vini disponibili sarà per voi motivo di nuovi
graditi ritorni.
Il marina più vicino al ristorante è a 7 miglia
Accoglienza
e qualità
Brtonigla Verteneglio
Bracanija 1
Tel. +385 52 774 520
www.konoba-morgan.eu
Orario: dalle 12 alle 22
Chiuso martedì
• piatti sotto la campana
• fusi con gallo
• gnocchi con selvaggina
• pane e dolci fatti in casa
Venite, siamo certi che tornerete
Dai pezzetti di Paradiso raccolti dagli angeli e sparsi nel mare
di fronte alle terre istriane, nacquero le Brioni, isole dal fascino millenario.
Venite a visitarle e a trascorrere
delle giornate indimenticabili!
www.brijuni.hr