LA POESIA di Emanuela Costa Counselor Filosofico e Relazionale praticante Le mani di mio padre Tiepida nicchia le Mani, ruvide e stridenti un dolore antico, contengono a cullare, una fragilità venuta dal Nulla e data…all’Oscurità. Impietrita di Vuoto, respirata di Ruvidità, apre gli occhi, incandescenti al dolore che brucia la vita. Occhi vivi, dipinti di tenebre, velati di tristezza infinita, piangono, alla vita che scorre e al Ricordo della Ruvidità di una nicchia. Rispecchiato nello stesso Dolore, oscurato dall’ipocrisia della vita, lo sguardo incendia, la speranza smarrita ed eleva a Sacralità quella Nicchia, Scrigno, innalzato ad Inno… all’Amore.
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