Comunicato Unagipa - Associazione Nazionale Avvocati Italiani

Comunicato Unagipa
Scritto da A.R.
Martedì 20 Maggio 2014 18:47 -
COMUNICATO UNAGIPA Al Ministro della Giustizia
Al Presidente di Corte di Appello di Roma
e p.c.
Al Consiglio Superiore della Magistratura
Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della
legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
Oggetto: Proclamazione dell’astensione nazionale dalle udienze dei Giudici di Pace nella sede
di Roma nei giorni 3 e 4 giugno 2014
Avendo esperito le procedure di raffreddamento previste dall’articolo 7 del Codice di
autoregolamentazione per l’esercizio dello sciopero predisposto dall’Unione Nazionale dei
Giudici di Pace, per le astensioni dalle attività giudiziarie nel comparto degli uffici del giudice di
pace, e di cui alla nota del 24 aprile 2014, l’Unione Nazionale Giudici di Pace, non avendo
ricevuto alcun esito positivo alla richiesta di cui al punto 3 della lettera sopra citata , proclama
con la presente lo sciopero dei giudici di pace della sede di Roma nei giorni 3 e 4 giugno 2014.
L’Unione denuncia al riguardo che, nonostante il notevole carico di lavoro dell’ufficio di Roma
ed i gravi ritardi delle cancellerie, pure particolarmente efficienti, nell’espletamento degli
adempimenti di competenza dovuti:
- si sono registrati, tra l’altro, notevoli ritardi nella pubblicazione delle sentenze,
- non è stato disposto alcun trasferimento di personale amministrativo;
- addirittura, con circolare del Capo Dipartimento del DOP presso il Ministero della Giustizia,
emessa il 10 aprile, è stato disposto, in aperta violazione della previsione normativa, il
trasferimento presso Tribunali e Procure del 97% del personale amministrativo addetto negli
Uffici del Giudice di Pace soppressi, il cui carico di lavoro sarà assegnato integralmente agli
Uffici del Giudice di Pace accorpante; nel caso di Roma, a seguito dell’accorpamento di Ostia,
oltre 8.000 procedimenti l’anno graveranno in più sui già insostenibili carichi di lavoro;
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- non vengono erogate le indennità di legge ai giudici di pace della sede di Roma che provvedono al regolare deposito delle sentenze, in relazione ad una illegittima circolare del
direttore generale del DAG del Ministero della Giustizia;
- detta circolare modifica di fatto precedenti e numerose circolari dello stesso Ministero,
- la scrivente organizzazione distrettuale è intervenuta con i suoi massimi responsabili fin dal 24
marzo presso il Capo Dipartimento del DAG e che la stessa ha assicurato una pronta e
favorevole soluzione del problema dei pagamenti in applicazione della sentenza delle Sezioni
Unite della Cassazione n.13794/12,
- è stato sollecitato più volte il Direttore Generale Affari di Giustizia Civile presso il DAG, al
quale sono stati forniti i chiarimenti e la documentazione necessaria,
- a distanza di due mesi nessun provvedimento correttivo è stato comunicato e nessun trasferimento di personale è stato disposto;
- persiste l’inadempienza dell’ufficio per il pagamento delle competenze dei giudici da due
mesi;
- si è aggravato notevolmente il disagio dei cittadini e degli avvocati per il ritardo nella
pubblicazione delle sentenze e dei decreti ingiuntivi;
- è stato investito il Presidente nazionale, che ha interessato i massimi dirigenti del Ministero
della Giustizia fin dal 9 maggio u.s. senza alcun esito.
Pertanto si denuncia e si protesta per le gravissime disfunzioni degli Uffici del Giudice di Pace
di Roma determinate dalla assoluta insufficienza del personale amministrativo in servizio,
carente del 50% rispetto alle necessità, che nella sede di Roma ha provocato, tra l’altro, ritardi
di 2 anni nella pubblicazione delle sentenze, nonchè per l’incomprensibile e reiterato
atteggiamento negativo ed illegittimo dei competenti dirigenti del Ministero della Giustizia, che
ha determinato gravissimi disservizi a carico degli utenti dell'Ufficio e, addirittura, il blocco del
pagamento degli stipendi dei giudici di pace.
Roma 19 maggio 2014
Il Presidente Circondariale Il Segretario Generale Il Presidente Nazionale Oliviero Campana Alberto Rossi Gabriele Longo
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