Ottimizzazione dei trasporti - SUSTAINABILITY REPORT 2013

Bilancio interattivo
di Sostenibilità
202
Ottimizzazione dei trasporti / Logistica a monte e a valle / Organizzazione
GRI-G4 DMA
Questo contenuto è stato sottoposto a verifica da parte di SGS Italia S.p.A. (14 Marzo 2014)
Ottimizzazione dei trasporti
Essendo un produttore di automobili globale, persone, componenti e prodotti sono sempre in movimento nel Gruppo Fiat. Ogni anno i nostri
dipartimenti di Logistica gestiscono la movimentazione di un grande quantitativo di materiali e veicoli. Ci impegniamo al massimo per contenere le
nostre emissioni ai livelli più bassi possibili, aumentando il numero di veicoli a ridotte emissioni per il trasporto, ottimizzando il flusso logistico delle
movimentazioni e utilizzando, ove possibile, le tecnologie di telecomunicazione per ridurre lo spostamento fisico dei dipendenti.
Logistica a monte e a valle
Assicurare la massima efficienza a fronte di un minimo impatto ambientale nella gestione della movimentazione di materiali, componenti e veicoli lungo una catena di distribuzione globale
e articolata rappresenta un impegno che la Logistica del Gruppo Fiat si è assunta molti anni fa. Ottimizzando i flussi delle merci e massimizzando l’efficienza, gli sforzi del Gruppo si
concentrano sulla riduzione degli impatti ambientali riducendo le emissioni connesse ai processi logistici e minimizzando gli imballaggi non riutilizzabili.
Questi principi sono espressamente enunciati nei Green Logistics Principles che, in coerenza con le Linee Guida Ambientali del Gruppo, sulle quali si basano, forniscono indicazioni su
come contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale agendo su quattro aree principali:
n incremento di trasporti a emissioni ridotte
n impiego di soluzioni intermodali
n saturazione dei mezzi di trasporto
n riduzione dei materiali di imballo e di protezione.
Organizzazione
Il World Class Logistics (WCL) definisce i processi logistici per gli stabilimenti e la rete dei fornitori allo scopo di soddisfare requisiti di sicurezza, ergonomia, eco-compatibilità e ottimizzazione dei flussi
di trasporto. È gestito dalla funzione Logistics Engineering di Fiat e dal Logistics & Customs Department di Chrysler Group, che assolvono al compito di collegare produzione, fornitori e concessionarie
attraverso la movimentazione dei materiali. Grazie alla riprogettazione dei flussi dei materiali e all’applicazione della metodologia just-in-time, i processi sono stati migliorati eliminando o
riducendo la quantità di merci in magazzino movimentando e consegnando solo il necessario, dove necessario, al momento richiesto.
Flussi logistici Il trasporto di componenti e materie prime (trasporto a monte) verso gli stabilimenti del Gruppo e il trasporto di pezzi di ricambio (gestito da Fiat Parts & Services e da Mopar(1)) verso
magazzini e centri di distribuzione è effettuato da operatori logistici esterni incaricati dall’azienda oppure gestito direttamente dagli stessi fornitori di materie prime. Il trasporto di pezzi di
ricambio ai concessionari è eseguito da operatori logistici esterni che non sono gestiti dal Gruppo.
La divisione del Gruppo che si occupa di Parts & Service e di Customer Care.
(1)
GRI-G4 EN15, EN17, EN18, EN19, EN30
Questo contenuto è stato sottoposto a verifica da parte di SGS Italia S.p.A. (14 Marzo 2014)
Ottimizzazione dei trasporti / Logistica a monte e a valle / Performance ambientali
Bilancio interattivo
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La distribuzione di veicoli (trasporto a valle) dagli stabilimenti ai concessionari è gestito sia tramite una flotta di proprietà del Gruppo (i-FAST Automotive Logistics S.r.l. in Europa, Chrysler
Group Transport in Nord America), sia tramite vettori esterni incaricati dall’azienda.
Performance ambientali
Gli indicatori ambientali identificati e adottati sono costantemente monitorati per consentire una migliore copertura e un’approfondita conoscenza dell’impatto dei flussi logistici. I risultati di
questo monitoraggio sono utilizzati per definire ulteriori obiettivi di miglioramento.
Emissioni di CO2 nei processi logistici (2)
Nel complesso, le emissioni di CO2 rilevate nel corso del 2013 relative ai processi di logistica del Gruppo gestiti
Marchi generalisti e Premium nella regione EMEA (migliaia di tonnellate di CO2)
direttamente dai dipartimenti di logistica dei Marchi generalisti e Premium nella regione NAFTA, sono state pari a circa
2013
2011(3)
2012 (3)
900.000 tonnellate: il 52% relativo al trasporto a monte e il 48% al trasporto a valle per la distribuzione dei veicoli, con
65,7
A
monte
74,6
81,0
un incremento del 19,8% circa rispetto all’anno precedente (1).
96,1
A valle
104,7
114,5
L’incremento registrato nel 2013 nei livelli di produzione e nel mix delle vendite nella regione NAFTA ha portato a importanti
8,0
Pezzi di ricambio
8,4
9,5
sfide nella movimentazione delle merci e dei veicoli. In alcuni casi, i piani produttivi e la necessità di avere urgentemente
Totale
169,8
187,6
205,0
a disposizione del materiale non hanno permesso di sfruttare appieno lo spazio disponibile nei container, con il risultato
di un numero maggiore di chilometri per veicolo percorsi dalla flotta per il trasporto a monte.
Inoltre, l’incremento dei volumi di vendita sui mercati internazionali, che richiede la spedizione ai porti costieri, nonché l’incremento delle vendite negli stati meridionali ed occidentali degli
Stati Uniti, hanno fatto sì che un elevato numero di veicoli fosse trasportato per maggiori distanze.
Misure drastiche sono state essenziali per contenere al minimo le emissioni di CO2. Nel complesso, le emissioni di anidride carbonica per chilometro percorso per i trasporti a monte
sono aumentate dell’1,6%, a fronte dell’aumento del 17,4% nel numero di chilometri percorsi; invece le emissioni di anidride carbonica per il trasporto a valle per chilometro percorso sono
diminuite del 7,5% a fronte di un aumento del 30,3% delle distanze percorse , grazie soprattutto a un incremento del trasporto ferroviario.
Con riguardo alla regione EMEA, nel 2013 le emissioni di CO2 sono diminuite del 9,5% rispetto al 2012(3).
Aumento dei trasporti a basse emissioni Nella regione NAFTA, il Gruppo ha continuato a impegnarsi per la riduzione delle emissioni di CO2 per il trasporto a valle gestito direttamente, siglando nuove collaborazioni istituzionali.
Nel 2013, sulla scia delle collaborazioni siglate nel 2012 con alcune agenzie governative canadesi e con l’EPA (l’agenzia per la tutela dell’ambiente degli Stati Uniti), è stata lanciata
un’analoga iniziativa con il ministero messicano delle comunicazioni e dei trasporti (SCT) e con l’agenzia messicana per l’ambiente (SEMARNAT). L’obiettivo principale di Transporte Limpio
(letteralmente, “Trasporto pulito”), un programma nazionale su base volontaria, è di ridurre le emissioni di CO2 derivanti dai veicoli per il trasporto merci incrementando nel contempo il
risparmio di carburante e promuovendo ulteriori pratiche ecocompatibili.
Nel corso del 2013 abbiamo evitato l’emissione di oltre 19.000 tonnellate di CO2 grazie all’uso del trasporto ferroviario rispetto ad altre modalità più inquinanti.
Con riguardo al trasporto a valle in Europa, la flotta dei veicoli di proprietà del Gruppo trasporta su strada circa il 16% del totale delle autovetture distribuite. Sul totale della flotta, l’80% è
già conforme alla normativa Euro V. Per il 2014 sono previsti ulteriori investimenti per accrescere l’efficienza dei veicoli industriali.
Il bilancio dello scorso anno riportava emissioni di CO2 derivanti da trasporti a monte per 308.000 tonnellate. La cifra ricalcolata ammonta a 387.904 tonnellate, per un totale di 749.473 tonnellate di CO2 emessa.
La quantificazione delle emissioni di CO2 è stata effettuata secondo i criteri del Greenhouse Gas Protocol - revised edition, per quanto riguarda il trasporto su strada e al modello di calcolo ambientale IFEU Heidelberg in relazione al trasporto via nave e
via treno. Il dato è relativo al 100% dei trasporti a valle e al 71% dei trasporti a monte per volume spedito in Europa. Il dato delle emissioni derivanti dal trasporto di ricambi è relativo al 31% dei flussi a monte in peso trasportato; i flussi a valle dei ricambi
non sono monitorati perché attualmente non gestiti direttamente dal Gruppo.
(3)
I dati sono stati ricalcolati per essere coerenti con il perimetro del 2013.
(1)
(2)
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In Europa, per i trasporti a monte gestiti direttamente dal Gruppo è già operativo il divieto di accesso agli stabilimenti per i veicoli con un livello di emissioni superiori ai limiti previsti dalla normativa Euro
III; inoltre, nel 2013 è proseguita l’ introduzione di clausole contrattuali che prevedono che almeno il 50% della flotta dei fornitori sia costituita da veicoli conformi alla normativa Euro IV o
a standard più restrittivi. Nel corso del 2013 è inoltre continuato il monitoraggio per i trasporti non gestiti direttamente dal Gruppo degli standard di emissione dei veicoli utilizzati dalla gran parte
dei fornitori di componenti. Il coinvolgimento dei fornitori permette di estendere anche al loro parco veicoli gli stessi standard applicati ai trasporti gestiti direttamente dal Gruppo.
Impiego di soluzioni intermodali Per contrastare il traffico stradale e le emissioni di CO2, il Gruppo valuta la fattibilità di soluzioni alternative al trasporto su strada, come ad esempio il trasporto marittimo o ferroviario.
I trasporti a monte e a valle a seconda delle caratteristiche geografiche, delle infrastrutture e dei volumi di produzione possono richiedere una notevole percentuale di trasporto su gomma.
Nel corso del 2013 si è cercato di estendere ulteriormente le soluzioni intermodali già introdotte. In aggiunta, sono state valutate nuove tratte ferroviarie per il trasporto di materie prime
e la distribuzione dei veicoli.
Nel 2013 sul totale delle emissioni di CO2, i trasporti ferroviari a monte del Gruppo Fiat in Europa hanno aumentato il loro peso dal 5,8% all’8,0% rispetto al 2011, mentre il trasporto su
gomma è diminuito dal 93,5% al 90,6%(4). Il trasporto via mare a monte ha inciso per meno dell’1% sul totale delle emissioni.
Nello stesso periodo il trasporto via mare a valle, invece, è aumentato passando dal 32,8% delle emissioni di CO2 nel 2011 al 39,3%, mentre il trasporto su gomma ha diminuito il proprio
peso sulle emissioni totali dal 59,9% al 55,7%. La quota rimanente è ascrivibile al trasporto ferroviario. Nel corso del 2013, essendo stati inferiori i volumi trasportati in Europa, è stato più
difficile sfruttare appieno la capacità di carico dei vagoni ferroviari, con la conseguenza di una lieve diminuzione nell’uso di questa modalità di trasporto.
Nella regione NAFTA il Gruppo collabora con altri produttori di autoveicoli per il carico congiunto delle vetture, incrementando in tal modo la saturazione dei vagoni. Grazie all’incremento
delle soluzioni di trasporto intermodali, il 2013 ha fatto registrare risparmi per circa 4.500 tonnellate di CO2 e per circa 1,3 milioni di euro.
Trasporto logistico per modalità (5) Trasporto logistico per modalità Marchi generalisti e Premium nella regione EMEA (% di CO2)
2011
73,8
19,5
6,7
2012
70,8
23,0
6,2
2013
69,8
23,9
6,3
Marchi generalisti e Premium nella regione NAFTA (% dei km)
Strada
Mare
2012
41.9
58.1
2013
38.6
61.4
Ferrovie
I dati percentuali sono stati ricalcolati per includere nel perimetro FGA Engines and Transmissions.
I dati includono il trasporto a monte e a valle e non comprendono invece i dati del trasporto dei pezzi di ricambio.
(4)
(5)
Strada
Ferrovie
Ottimizzazione dei trasporti / Logistica a monte e a valle / Performance ambientali
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Saturazione dei mezzi di trasporto Ottimizzare la saturazione dei mezzi di trasporto contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi logistici e al contempo al contenimento dei costi di spedizione.
L’estensione dell’approccio “milk run (6)” a Magneti Marelli nella regione EMEA ha consentito nel 2013 una riduzione di 12.500 tonnellate di emissioni di CO2.
Nella regione NAFTA, grazie all’ottimizzazione dei tragitti giornalieri nei flussi a monte, sono stati risparmiati 870.000 chilometri, evitando l’emissione di 850 tonnellate di CO2. La collaborazione
con altre aziende del settore automotive, volta a consolidare i percorsi di raccolta, ha consentito risparmi per un ulteriore milione di chilometri, evitando emissioni per 970 tonnellate di CO2.
Il processo ha portato non solo a miglioramenti in termini economici, ma anche ad una riduzione del traffico dei veicoli pesanti.
Anche Mopar Parts and Service ha aderito ai principi del World Class Logistics (WCL) e ha intrapreso un percorso simile a quello degli stabilimenti di produzione, allo scopo di migliorare la
catena di distribuzione.
A tal fine all’interno dell’organizzazione è stato istituito un ufficio centrale e dei team operativi per guidare la metodologia WCL e supportare la rete Mopar.
La prosecuzione del programma di formazione e consapevolezza sull’utilizzo ottimale dei container ha permesso di continuare a conseguire risultati migliori anno dopo anno. Si stima che nel 2013
grazie a questo programma le spedizioni dei nostri fornitori abbiano richiesto un minor numero di rimorchi, circa 300, percorrendo 320.000 chilometri in meno, a parità di volume consegnato.
In aggiunta, il Gruppo ha avviato un progetto pilota su piccola scala, in collaborazione con il Centro Distribuzione Ricambi di Milwaukee, con l’obiettivo di determinare l’impatto di suddividere
il carico in più livelli all’interno del rimorchio sui costi di consegna. Mopar ha quantificato nell’ordine del 25% la riduzione potenziale dei rimorchi necessari e della distanza percorsa, grazie
allo spazio aggiuntivo di carico che i pianali garantiscono su ciascun rimorchio. L’estensione del progetto sarà avviata nella prima parte del 2014.
Nel 2013 il Gruppo ha proseguito il suo impegno per la riduzione delle emissioni di CO2 ricercando ulteriori soluzioni per coinvolgere altri costruttori automobilistici e aziende non del settore, per allestire un
trasporto condiviso delle merci a valle e condividere i costi di trasporto. Il Gruppo ha inoltre riservato particolare attenzione alle opportunità all’interno della rete Mopar, ottimizzando i percorsi sia a monte
che a valle per aumentare la saturazione dei mezzi di trasporto e risparmiare chilometri. Questi sforzi hanno permesso a Mopar di rifornire il 25% dei concessionari su rotte condivise.
Riduzione dei materiali da imballo e protezione L’impatto ambientale delle attività logistiche viene ridotto anche mediante la minimizzazione dell’uso di materiali da imballo e protezione e l’impiego di contenitori riutilizzabili, nel
rispetto degli standard e dei requisiti di qualità fissati. Qualora ciò non fosse possibile, il Gruppo garantisce l’applicazione di procedure standard per il recupero dei materiali.
Nonostante il Gruppo sia impegnato a ridurre gli imballi di cartone a perdere negli stabilimenti europei, nel 2013 il loro utilizzo è aumentato del 5,2% rispetto all’anno precedente (da
5,7 e 6,0 kg per veicolo), principalmente a causa di un aumento del quantitativo di cartone richiesto dal nuovo stabilimento di Grugliasco (Italia), dove vengono prodotti veicoli Maserati. Lo
stabilimento non era compreso nel perimetro di rendicontazione del 2013, tuttavia l’uso di cartone da parte dello stabilimento è stato inizialmente riportato con i dati dello stabilimento di
Mirafiori (Italia). Come conseguenza, non essendo possibile isolare le cifre effettive relative al sito di Grugliasco si è verificato un aumento percepito nel livello globale di utilizzo di cartone.
Ciò nonostante, rispetto al 2009 si registra una riduzione del 6.3% (da 6,4 a 6,0 kg per veicolo).
Il Gruppo continua a ridurre gli imballi in legno nelle consegne di componenti spediti dall’Italia. Nel 2013 le consegne verso lo stabilimento di Betim (Brasile) hanno fatto registrare una
riduzione del 9,7% nell’impiego di imballi in legno a perdere rispetto al 2012 (passando dai 7,2 del 2012 ai 6,5 kg/m3 consegnato), e una riduzione del 47,6% rispetto al 2011. Questi risultati
sono dovuti all’introduzione progressiva di casse di metallo a rendere o contenitori speciali in sostituzione degli imballi in legno a perdere. Nel 2013 il sistema di monitoraggio degli imballi in
legno è stato esteso agli stabilimenti del Gruppo in Turchia e Polonia.
Il Gruppo ha inoltre avviato progetti volti a ridurre i materiali da imballo nella regione NAFTA. Nei casi in cui si rendano necessari legno o scatole di cartone per l’esportazione di materiali
verso i siti di produzione internazionali, l’Azienda collabora con i fornitori che hanno ottenuto la certificazione dalla Sustainable Forestry Initiative (SFI).
Per milk run si intende un processo per cui i mezzi adibiti al trasporto sono organizzati in modo tale da ottimizzare i percorsi, assicurare il pieno carico e minimizzare i tempi necessari a raccogliere le merci da tutti i fornitori in una determinata area geografica.
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Ottimizzazione dei trasporti / Spostamenti casa-lavoro dei dipendenti
Spostamenti casa-lavoro dei dipendenti
Un’area nella quale il Gruppo Fiat ha concentrato il suo impegno per l’abbattimento delle emissioni di CO2 è quella degli spostamenti casa-lavoro dei suoi dipendenti. Le iniziative avviate
comprendono l’ottimizzazione dei percorsi di viaggio, la promozione dell’uso di trasporti pubblici e l’impiego di veicoli più sostenibili.
Il progetto easygo ad esempio si rivolge ai circa 18 mila dipendenti e 4 mila visitatori giornalieri del comprensorio italiano di Mirafiori (Torino). Questa iniziativa è stata sviluppata in
collaborazione con le istituzioni e le società di trasporto pubblico e prevede la partecipazione dei dipendenti per assicurarne il miglioramento continuo.
Nel 2013 abbiamo condotto un’indagine sulla mobilità su circa 1.600 dipendenti, prima del loro trasferimento in nuovi uffici realizzati presso il complesso Mirafiori di Torino. Lo studio aveva
lo scopo di analizzare le esigenze dei dipendenti in merito agli spostamenti casa-lavoro e le rotte ottimali per raggiungere il nuovo posto di lavoro. Analizzando la rete locale del trasporto
pubblico, abbiamo potuto fornire ai dipendenti informazioni a riguardo mediante la rete intranet aziendale, agevolando lo spostamento verso i nuovi uffici.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, sono state riviste le linee urbane e quelle speciali degli autobus ed è stata aumentata la frequenza di servizio in particolari momenti della giornata per
coincidere con gli orari di arrivo e partenza dei dipendenti. Sono stati inoltre attivati servizi navetta verso le principali linee degli autobus e verso le stazioni ferroviarie. Per i trasporti privati,
ci si è concentrati su biciclette e vetture personali. Sono state migliorate le piste ciclabili sia all’interno che all’esterno dello stabilimento e sono stati creati degli spazi per il parcheggio delle
biciclette.
I dipendenti dello stabilimento hanno inoltre un portale web dedicato al quale possono iscriversi per partecipare a iniziative di car pooling (condivisione dei mezzi di trasporto) ed ottenere
informazioni sui mezzi pubblici e le piste ciclabili. È inoltre attivo un indirizzo email per i dipendenti che hanno suggerimenti per potenziali miglioramenti o segnalazioni di interruzioni nel
servizio dei mezzi pubblici. Inoltre, sono stati adeguati semafori, impianti di illuminazione, attraversamenti pedonali e aree di sosta e parcheggio, allo scopo di rendere il traffico stradale più
fluido e migliorare le condizioni di sicurezza all’interno e all’esterno del complesso di Mirafiori.
I principali benefici attesi dal progetto easygo non si limitano alla riduzione dell’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro, ma comprendono anche il benessere e la soddisfazione dei
dipendenti grazie alla riduzione dei costi e dei tempi di spostamento, alla diminuzione del rischio di incidenti stradali, al contenimento dei livelli di stress e infine alla maggiore socializzazione
tra colleghi.
Per meglio pianificare le azioni di miglioramento nei prossimi anni, è stato effettuato uno studio di valutazione sugli effetti delle attività completate dall’avvio del progetto, specialmente quelle
relative ai trasporti pubblici e alle aree parcheggio.
Presso la sede centrale di Chrysler Group un programma dedicato alla sostenibilità promuove il coinvolgimento e lo sviluppo di idee provenienti dai dipendenti. Uno dei team formati tra i
dipendenti si è occupato di incentivare l’uso della bicicletta tra i propri colleghi, facendo installare presso il complesso ulteriori parcheggi per biciclette, allo scopo di permettere a chi giunge
al lavoro pedalando di parcheggiare in sicurezza. Il team ha inoltre lavorato in coordinamento con esperti locali per fornire ai dipendenti formazione sull’uso sicuro della bicicletta, con
l’obiettivo, in particolare, di promuovere la sicurezza dei ciclisti nella comunità. In aggiunta, sempre presso la sede centrale di Chrysler Group, in occasione della Giornata Mondiale della
Terra, sono state fornite informazioni sul van pooling, allo scopo di incoraggiare un trasporto più ecocompatibile, comodo e conveniente per i dipendenti.
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Ottimizzazione dei trasporti / Viaggi di lavoro
Bilancio interattivo
di Sostenibilità
Viaggi di lavoro
Il Gruppo è consapevole dell’impatto che i viaggi di lavoro possono avere sull’ambiente, sui dipendenti e, più in generale, sulla collettività e si impegna per una gestione responsabile degli
spostamenti dei propri dipendenti.
Fin dal 2011 il Gruppo Fiat ha avviato un progetto per il controllo delle emissioni di CO2 generate dai viaggi di lavoro in aereo. Nel 2013 le emissioni di CO2 relative ai viaggi aerei dei
dipendenti, considerando il 55% della forza lavoro totale del Gruppo, sono state 39.600 (1) tonnellate. Le emissioni di CO2 registrate nel 2013 sono state generate da oltre 110.000 viaggi
di lavoro effettuati nel corso dell’anno, riflesso del carattere globale del Gruppo. Il numero complessivo di chilometri percorsi è aumentato dello 0,7% rispetto al 2012, emettendo il
medesimo quantitativo di CO2.
Per minimizzare la necessità di spostamenti, è stato ulteriormente esteso l’utilizzo delle conferenze audio e video nonché dei sistemi di messaggistica istantanea, fino a raggiungere
oltre 75.000 individui. Nel 2013 si sono registrate al giorno una media di circa 34.000 telefonate, 8.500 sessioni con condivisione del monitor, 4.000 riunioni online e 350.000 sessioni di
messaggistica istantanea. Il Gruppo ha poi ulteriormente potenziato il sistema di TelePresence per le videoconferenze, avviato già nel 2012. Alla fine del 2013 questo sistema integrato di
117 sale riunioni ha registrato oltre 32.300 ore di teleconferenze, con un incremento del 120% rispetto all’anno precedente. Questi sistemi di comunicazione hanno permesso ai dipendenti
di restare in contatto con i colleghi di altre sedi senza effettuare spostamenti per lavoro e quindi senza impatto sull’ambiente.
Il calcolo è stato effettuato conformemente alle metodologie DEFRA/GHG.
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