PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica RESPONSABILITA' FUNZIONE NOMINATIVO FIRMA Rev. 1 10/2/2014 pag. 1 di 7 DATA A. Colombo A. Ferraroli R. Aondio R. Cattaneo D. Landrini Redazione Gruppo di Lavoro L. Cesana G. Achille 28/11/2012 C. Toso M. Piazzoni F. Capelli M. Pitaro P. Mazzoleni Verifica Resp. IgAN Dott. A. Ferraroli 28/11/2012 Approvazione Direttore DPM Dott. G. Achille 28/11/2012 Revisione Direttore DPM Dott. G. Achille 10/2/2014 DOCUMENTO DI PROPRIETA’ DELLA ASL DELLA PROVINCIA DI LECCO La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 2 di 7 DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE: Rev. DESCRIZIONE MODIFICA DATA 01 Specifica dell’Articolazione Organizzativa alla quale indirizzare la richiesta di accesso agi atti. 10/2/2014 La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 3 di 7 INDICE 1. SCOPO ....................................................................................................................................................... 4 2. CAMPO DI APPLICAZIONE ...................................................................................................................... 4 3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI ............................................................................................................ 4 3.1 Riferimenti interni ..................................................................................................................................... 4 3.2 Riferimenti esterni .................................................................................................................................... 4 3.3 Abbreviazioni............................................................................................................................................ 4 3.4 Definizioni................................................................................................................................................. 5 4. MODALITA’ DI ARRIVO DELLE SEGNALAZIONI/DENUNCE/ESPOSTI ................................................. 5 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI/DENUNCE........... 5 6. VALUTAZIONE DELLA SEGNALAZIONE /ESPOSTO/DENUNCIA ......................................................... 6 La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 4 di 7 1. SCOPO L’obiettivo del presente protocollo è di definire criteri e modalità condivise tra i Servizi del Dipartimento di Prevenzione Medica per la gestione delle segnalazioni / denunce / esposti inerenti la tutela della salute e sicurezza dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori, che provengono dagli utenti privati. La necessità di definire detti criteri nasce dalla constatazione che sussistono comportamenti diversi a fronte di segnalazioni / denunce / esposti. Pertanto la predisposizione del presente protocollo operativo costituisce un elemento di omogeneità per i differenti Servizi del DPM e una forma di garanzia e trasparenza sia per l’operatore ASL Responsabile del procedimento, ovvero della pratica, che per il cittadino/consumatore/utente. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente protocollo si applica a segnalazioni, denunce, esposti da parte degli utenti privati inerenti la tutela della salute e sicurezza dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori rivolte ai Servizi del Dipartimento di Prevenzione Medica 3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI 3.1 Riferimenti interni Documento Programmatico sulla sicurezza dei dati Codice Etico Comportamentale aziendale 3.2 Riferimenti esterni C.p.p. art 240 Legge 241/1990 Sentenza 1469 del 29/10/2008 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia Nota Regione Lombardia prot n H1.2009.0018063 del 15/05/2009 “Linee Guida regionali sulle attività di controllo, vigilanza e ispezione negli ambienti di vita e di lavoro di competenza dei Dipartimenti Medici di Prevenzione delle ASL” 3.3 Abbreviazioni ABBREVIAZIONE DPM URP DESCRIZIONE Dipartimento di Prevenzione Medico Ufficio Relazioni con il Pubblico La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 5 di 7 3.4 Definizioni → Utente: persone singole o in gruppi che richiedono un atto di controllo. Non rientrano in questa definizione le Associazioni e/o gli Enti sia pubblici che privati. Nel caso che Enti e/o Associazioni si limitino a trasmettere segnalazioni di privati senza alcuna valutazione di merito, queste rientrano nella definizione di segnalazione privata. → Segnalazione/denuncia/esposto: comunicazione da parte di un utente privato di situazioni ritenute, fondatamente o meno, di pregiudizio per la salute e sicurezza dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori, che potrebbe costituire le basi per l’avvio di una attività di controllo con possibile intervento di ispezione e controllo ed eventuale erogazione di sanzioni → Segnalazione non anonima: segnalazione sottoscritta e completa di riferimenti verificabili dell’autore tali da permettere la sua rintracciabilità (nome e cognome, indirizzo e n° telefonico) → Segnalazione anonima: segnalazione non sottoscritta, ovvero sottoscritta ma con dati anagrafici non identificabili o falsi, ovvero sottoscritta ma priva di riferimenti del denunciante La segnalazione può essere definita non anonima solo successivamente all’effettuazione di verifiche dirette sull’identità del segnalante. 4. MODALITA’ DI ARRIVO DELLE SEGNALAZIONI/DENUNCE/ESPOSTI Le segnalazioni/denunce/esposti da parte di un utente privato, attualmente, pervengono ai Servizi attraverso diverse modalità: A. Per via telefonica B. per posta ordinaria C. per fax D. per e-mail E. direttamente agli operatori del Servizio presso gli uffici ASL 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI/ESPOSTI/DENUNCE 1. Quando l’utente si presenta direttamente agli operatori dei Servizi si formalizza la segnalazione, e lo si rende edotto che, in caso di richiesta, la Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di informare il soggetto controllato sia del contenuto che dell’autore della segnalazione, precisando che sarà comunque il Responsabile del Servizio a valutare la segnalazione ai fini dell’eventuale attivazione dell’atto di controllo. La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 6 di 7 2. Quando perviene segnalazione per posta scritta/fax si procede ad identificare il segnalante ed a valutare la gravità del contenuto della segnalazione. L’identificazione si ritiene completata dopo accertamento, anche telefonico, dell’effettiva identità dell’autore della segnalazione. Se la segnalazione perviene con posta elettronica certificata non si procede all’identificazione del segnalante. 3. Quando la segnalazione perviene per via telefonica l’operatore risponderà che la sola segnalazione telefonica non è sufficiente ad avviare il procedimento, ma che deve essere trasmessa una segnalazione scritta in forma non anonima, con i riferimenti dell’esponente, rendendolo edotto che, in caso di richiesta, la Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di informare il soggetto controllato sia del contenuto che dell’autore della segnalazione, precisando che sarà comunque il Responsabile del Servizio a valutare la segnalazione ai fini dell’eventuale attivazione dell’atto di controllo. 4. Se la segnalazione perviene per e-mail non certificata, con esponente non rintracciabile, si risponde con lo stesso mezzo, informando l’utente delle modalità per effettuare una corretta segnalazione e che, in caso di richiesta, la Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di informare il soggetto controllato sia del contenuto che dell’autore della segnalazione, precisando che sarà comunque il Responsabile del Servizio a valutare la segnalazione ai fini dell’eventuale attivazione dell’atto di controllo 5. Nel caso in cui risulti impossibile risalire all’autore della segnalazione, questa viene comunque valutata dal Responsabile di Servizio o dal Dirigente incaricato. Le fattispecie 3 e 4 non costituiscono una corretta segnalazione fin quando l’utente privato non avrà perfezionato la richiesta in modo non anonimo. Le corrette modalità di presentazione di segnalazioni/esposti/denunce verranno pubblicate sul sito WEB dell’Azienda dal DPM in collaborazione con l’URP. 6. VALUTAZIONE DELLA SEGNALAZIONE /ESPOSTO/DENUNCIA Il Responsabile del Servizio o il Dirigente incaricato valuta l’oggetto ed il contenuto della segnalazione, anche in base alla disamina della documentazione agli atti della ASL o delle eventuali informazioni e/o documenti acquisiti da altre amministrazioni, e dispone i provvedimenti conseguenti: attivazione del controllo con gli accertamenti ritenuti opportuni ovvero archiviazione motivata della segnalazione, con annotazione formale. Pertanto l’esecuzione di ogni accertamento disposto dal Responsabile di Servizio o dal dirigente incaricato rientra tra le attività programmate. Nel caso in cui la segnalazione/esposto/denuncia contempli aspetti di competenza di diverse articolazioni organizzative aziendali il Servizio ricevente provvederà ad attivare le sinergie necessarie alla valutazione della segnalazione e all’eventuale effettuazione dei controlli in modo coordinato o congiunto. Si procederà con le medesime modalità nel caso di segnalazioni che riguardino aspetti di competenza anche di altri organismi di controllo. L’utente che ha effettuato la segnalazione/esposto/denuncia viene informato dell’esito dell’istruttoria preliminare, ossia dell’avvenuta programmazione dell’attività di controllo ovvero dell’archiviazione. La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata PROTOCOLLO SULLE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE Codice SEGNALAZIONI / DENUNCE / PO 01/DPM ESPOSTI DA PARTE DI UTENTI PRIVATI INERENTI LA TUTELA Artic. Org.: DELLA SALUTE E SICUREZZA Dipartimento DEI CITTADINI, DEI Prevenzione CONSUMATORI E DEI LAVORATORI Medica Rev. 1 10/2/2014 pag. 7 di 7 Al fine della tutela della salute e sicurezza collettiva del consumatore, cittadino e lavoratore, il Responsabile del Servizio interessato, può sempre avviare sotto la propria responsabilità una attività di controllo, anche sulla base di una segnalazione con utente non identificabile, se lo ritiene necessario in relazione al contenuto della segnalazione, alla documentazione agli atti della ASL e/o di altre informazioni, anche informali, e al rischio per la salute e sicurezza collettiva che emerge dalla valutazione complessiva della segnalazione. Se la segnalazione da parte di un utente privato perviene all’URP, le modalità di gestione e valutazione rimangono quelle sopra indicate, ma il contatto con l’utente viene mantenuto dall’URP. Si rimanda al Responsabile del Servizio la responsabilità di specificare in fase ispettiva la motivazione della programmazione del controllo. Se il soggetto controllato desidera essere informato sull’identità del segnalante e del contenuto della segnalazione dovrà inoltrare formale richiesta di accesso agli atti al Servizio detentore degli stessi, che provvederà alla sua evasione. Qualora sussistano dubbi di legittimità, previa valutazione da parte del Direttore di Dipartimento, potrà essere interpellato il Servizio Affari Generali e Legali. Qualora dagli accertamenti effettuati dovessero emergere irregolarità si procederà con l’adozione degli specifici provvedimenti da parte del competente Servizio o con la proposta di adozione di provvedimenti da parte di altre Pubbliche Amministrazioni. La riproduzione cartacea del presente documento non è soggetta a distribuzione controllata
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