Programma elettorale

ELEZIONI
REGIONALI
33 anni
Medico
25 MAGGIO
OLTRE LA SOLITA
VECCHIA POLITICA
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CANDIDATI
ALLE ELEZIONI REGIONALI
LISTINO DEL PRESIDENTE
NOVARA E PROVINCIA
Davide Bono 33 anni - Torino (TO)
Ezio Conti - 63 anni - Verbania (VCO)
Fabio Fochi - 34 - Giaveno (TO)
Luca Giunti - 53 anni - Susa (TO)
Roberto Guenno - 48 anni - Baldissero Torinese (TO)
Peter John Mazzoglio - 53 anni - Carmagnola (TO)
Tommaso Merlo - 40 anni - Oggebbio (VCO)
Federico Sandrone - 46 anni - Cavallermaggiore (CN)
Roberto Scenna - 56 anni - Biella (BI)
Marisa Turco - 46 anni - Casale Corte Cerro (VB)
Raffaela Violino - 52 anni - Borgaro (TO)
Cristina Macarro - 40 anni - Novara (NO)
Gianpaolo Andrissi - 48 anni - Oleggio (NO)
Donato Lena - 53 anni - San Maurizio d’Opaglio (NO)
ALESSANDRIA E PROVINCIA
Alessia Lantieri - 31 anni - Rocca Grimalda (AL)
Paolo Domenico Mighetti - 34 anni - Cavatore (AL)
Sean Sacco - 22 anni - Alessandria (AL)
Mauro Traverso - 61 anni - Alessandria (AL)
ASTI E PROVINCIA
Fabio Martina - 41 anni - Viale (AT)
Antonio Pellettieri - 38 anni - Castelnuovo Calcea (AT)
BIELLA E PROVINCIA
Marcello Tescari - 29 anni - Trivero (BI)
Giovanni Zarrillo - 38 anni - Vallemosso (BI)
CUNEO E PROVINCIA
TORINO E PROVINCIA
Davide Bono - 33 anni - Torino (TO)
Giorgio Bertola - 44 anni - Moncalieri (TO)
Daniela Albano - 42 anni - Torino (TO)
Valentina Sganga - 27 anni - Torino (TO)
Jessica Costanzo - 30 anni - Castiglione Torinese (TO)
Francesca Frediani - 40 anni - Condove (TO)
Patrizia Battagliotti - 52 anni - S.Maurizio C.se (TO)
Federico Valetti - 31 anni - Pinerolo (TO)
Marco Nunnari - 30 anni - Torino (TO)
Paolo Vinci - 53 anni - Torino (TO)
Xavier Bellanca - 27 anni - Torino (TO)
Massimo Ternullo - 43 anni - Torino (TO)
Damiano Carretto - 35 anni - Torino (TO)
Stefania Batzella - 41 anni - Susa (TO)
Deborah Montalbano - 34 anni - Torino (TO)
Mirko Dancelli - 43 anni - Torino (TO)
Margherita Cardone - 69 anni - Torino (TO)
Antonio Fornari - 34 anni - Torino (TO)
Daniela Di Virgilio - 40 anni - Collegno (TO)
Riccardo Mario Baldini - 38 anni - Borgofranco d’Ivrea (TO)
Luigi Rizzo - 51 anni - Trofarello (TO)
VERBANO CUSIO OSSOLA
Eleonora Iussi - 39 anni - Domodossola VB (VB)
Mauro Willem Campo - 45 anni - Peveragno (CN) VERCELLI E PROVINCIA
Sandra Armando - 41 anni - Cuneo (CN)
Giuliano Bessone - 43 anni - Mondovì (CN)
Domenico Evangelista - 28 anni - Desana (VC)
Nadia Palladino - 36 anni - Grinzane Cavour (CN) Fabrizio Peritz - 44 anni - Serravalle Sesia (VC)
Fabrizio Ghirardi - 51 anni - Alba (CN)
PROGRAMMA ELETTORALE
GESTIONE DELLA POLITICA
Riduzione degli stipendi dei consiglieri a 5000
€/mese più rimborsi auto per sole attività istituzionali (-2,5 mln € l’anno). Azzerare le auto blu;
Eliminare i vitalizi retroattivamente
(-7,5 mln € l’anno);
Mettere un tetto agli stipendi dei manager regionali a 8- 10 mila € al mese);
Introduzione dei referendum abrogativi
e deliberativi, nonché finanziari per spese
sopra 10 milioni di euro, senza quorum, possibilmente con voto online per ridurre i costi
delle votazioni;
Creazione di una piattaforma regionale di
partecipazione socio-politica, con cui poter
controllare e adiuvare le attività dei consiglieri
regionali, ridurre la burocrazia per una serie di
adempimenti regionali (es. pagamento bollo auto,
controllo addizionali regionali irpef e irap, informazioni su esenzioni sanitarie e pagamento ticket);
Introduzione del responsabile anti-corruzione in Giunta ex dlgs 33/2013, con
apertura totale al pubblico delle delibere di
Giunta e determine dirigenziali, comprensivo
di libero accesso al software in uso alla Giunta
per il controllo della spesa pubblica;
Apertura immediata di un tavolo con la
Corte dei Conti, le procure della Repubblica
piemontesi e le Direzioni Investigative Antimafia per tenere sotto controllo la spesa pubblica
a livello regionale e a livello di ASL e scegliere
insieme i responsabili delle stazioni appaltanti regionali (SCR), di FinPiemonte e delle ASL
(provveditori) con rotazione annuale;
Nomine in qualunque ente di competenza regionale non più per tessera di partito, ma solo
per competenze, valutate tramite bando;
Creazione di una piattaforma regionale
dei dipendenti regionali e delle ASR per denunce anonime sul modello di wikileaks in
filo diretto con le Procure penali e contabili.
BILANCIO
Stop a bilanci previsionali di fantasia
con entrate irrealizzabili (titolo IV in particolare, cioè vendite di patrimonio immobiliare),
stop ad accensione di nuovi mutui (titolo V) se
non per opere pubbliche con un sicuro rientro.
Impegni in uscita complessivi inizialmente sotto i 10,4 miliardi di € che rappresentano le
entrate storiche degli ultimi anni. Obbligo di
DPEFR annuale;
Chiusura analisi situazione residui attivi e passivi, per comprendere l’entità del
fondo da mettere a garanzia;
Creazione di una moneta complementare pubblica che vada ad anticipare i pagamenti in euro, in modo da evitare gli effetti
negativi dei ritardi di pagamento della PA verso i propri fornitori, con possibilità di estensione verso le altre PA regionali;
Compensazione aliquote addizionali
Irpef Regionali alle prime due fasce di reddito con vincolo di spesa sul territorio;
Prosecuzione della vertenza sui derivati
con tentativo di rivalsa verso i sottoscrittori.
LAVORO,
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Introduzione del Reddito Minimo Garantito, partendo dai 10 mln € risparmiati dai costi
della politica, garantendo da subito 420 € al
mese a 2000 piemontesi senza alcun reddito.
Estensione progressiva con subentro di un fido
regionale a sfratti e pignoramenti;
PROGRAMMA ELETTORALE
Razionalizzazione della struttura organizzativa e gestionale dei Centri per l’Impiego,
mettendoli in rete anche a livello sovraprovinciale;
Snellimento burocratico e sviluppo
dell’imprenditorialità: la Regione Piemonte come personal trainer per le start up innovative per raccogliere, sviluppare e promuovere
le idee imprenditoriali più innovative e sostenibili es. green jobs e green economy;
Difesa della capacità produttiva e dei
posti di lavoro del sistema economico
piemontese con i fondi europei attraverso lo
sviluppo programmato di una filiera alternativa e
complementare ai distretti piemontesi in crisi (ad
es la mobilità elettrica per il torinese, i tessuti alternativi per il biellese…), il contrasto alla delocalizzazione e l’incentivo a nuovi contratti di insediamento di PMI;
Sostegno al lavoro, ai lavoratori ed
alle piccole e medie imprese in crisi sostenendo l’adozione nelle aziende dei contratti di solidarietà e della “staffetta generazionale”;
Creazione di una “vetrina” on line regionale e del marchio del Made in Piemonte per il sostegno all’export e ai consumi
interni a “km 0” dove tutte le attività professionali, imprenditoriali, commerciali, turistiche,
artigianali potranno avere la massima visibilità;
Messa in rete delle PMI piemontesi con
la realizzazione di un meccanismo di compensazione/baratto multilaterale tra debiti/crediti
sia tra PMI e PA che tra PMI e PMI sul modello
del wyr Svizzero, per arrivare alla creazione
di una vera e propria moneta complementare
elettronica gestita dal pubblico che ovvi alla
grave carenza di liquidità in euro;
Promozione della Responsabilità sociale
d’impresa e introduzione di una misura di
valutazione dell’impatto ambientale delle proprie produzioni (es. impronta ecologica ecc..);
Accesso al credito e contrasto all’anatocismo e all’usura bancaria: riforma dei
consorzi di garanzia piemontesi e introduzione mini bond per pmi, sostegno alle vertenze
delle PMI e non solo contro l’usura bancaria;
Ammortizzatori sociali: maggiore controllo nell’applicazione della rotazione alla cassa
integrazione in deroga;
Stimolare la diffusione dei mestieri tradizionali e artigianali: Riforma del Testo
Unico in materia di artigianato (L.R. 1/2009)
con la partecipazione dei diretti interessati;
Energia e sviluppo territoriale: fondi
europei per la creazione di una Energy Service Company regionale per anticipare gli investimenti per l’efficentamento energetico e la
produzione di energia elettrica da vere fonti
rinnovabili diffuse e distribuite, con creazione
di una rete intelligente; interventi sul territorio
in contrasto al dissesto idrogeologico:
Investimenti in ICT: consolidamento dei servizi in Cloud, riduzione dell’impatto energetico delle infrastrutture tecnologiche, creazione
di strumenti di analisi sui big-data e ampliamento del mercato di “Software-as-a-service”
(saas). Diffusione della rete internet a banda
larga su tutto il territorio con analisi bottom up
dei risultati effettivi;
Ridefinizione delle aliquote IRAP per
favorire l’occupazione sia giovanile
che non;
Istituzione di un tavolo regionale permanente con gli ambulanti dei mercati
regionali per il sostegno al commercio
locale;
Formazione professionale: riforma degli
standard formativi professionali volta ad incentivare maggiore occupabilità e a potenziare le
competenze professionali, colmando il gap tra
domanda e offerta di lavoro;
Utilizzo dei finanziamenti all’effettivo inserimento degli utenti nel mondo del lavoro;
Orientare la formazione alla Social Innovation con progetti innovativi (es. piattaforme di
co-working, fab-lab) che creino nuove risorse
e opportunità nel mercato del lavoro;
Vincolare l’accesso ai fondi a bandi
pubblici dettati da criteri di merito e
trasparenza.
PROGRAMMA ELETTORALE
SANITA’
OSPEDALE
Trasparenza e lotta alla corruzione tramite
pubblicazione online di tutti i bandi di gara
degli ultimi 10 anni delle ASR e relative proroghe con adeguata motivazione e firme responsabili;
Rotazione del personale delle commissioni di valutazione e di aggiudicazione;
rotazione degli incarichi di direzione delle
strutture sanitarie dirigenziali, in particolare
quelle dedicate ad acquisti e gestione personale; ogni acquisto necessita di competenza
finanziaria e tecnica con un capitolato che
riporti caratteristiche tecniche di alta qualità
e miglior costo;
Valutazione online e anonima da
parte dei dipendenti della dirigenza,
a partire dalle SOS fino al Direttore Generale, con creazione di un sistema di denuncia
anonima tipo wikileaks collegata alle Procure
Contabili e Penali;
Inserimento dei farmacisti ospedalieri per il controllo e la revisione della
spesa farmaceutica. Attenta valutazione di
qualunque forma di prescrizione informatizzata (es. Duf);
Reintroduzione di un’Agenzia Regionale per la programmazione sociosanitaria Regionale, nonché supporto
economico e finanziario alla struttura regionale alle prese con il Piano di
Rientro;
Tavoli mensili del Presidente della
Giunta e degli Assessorati Competente in Sanità e Bilancio con i DG, DS,
DA e con la magistratura, compresa
la DIA, per una sana e seria programmazione;
Nuove modalità e risorse per l’integrazione dei sistemi informativi tra
ospedali e territorio. Digitalizzazione completa delle prescrizioni, delle prenotazioni e dei
referti con creazione di una cartella sanitaria
elettronica unica in Regione Piemonte che sia
aggiornabile anche dalle figure professionali
presenti sul territorio, comprese le farmacie.
La Regione deve avere un registro informatico
unico, che deve essere di riferimento strategico nella programmazione degli acquisti e dei
servizi;
Con i rispami ottenuti, uscita dal piano
di rientro e sblocco del turnover: nuove assunzioni a cominciare dal personale infermieristico;
Stop a realizzazioni di nuove strutture
ospedaliere se non in presenza di un piano
finanziario credibile che non comporti la vendita di servizi ospedalieri a privati. Richiesta
alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica competente di un parere tecnico sulla situazione dell’ospedale di Verduno (CN).
Qualunque scelta di razionalizzazione
ospedaliera o di servizi deve passare
dal vaglio referendario popolare, prima che da quello politico-finanziario;
Piano di revisione del piano sociosanitario Cota con analisi di fattibilità per
riapertura o altra destinazione (sempre ospedaliera) del Valdese di Torino. Decisione sul
destino dell’ospedale Amedeo di Savoia di
Torino, contrarietà totale all’ingresso di privati
profit nella gestione del Pronto Soccorso del
Gradenigo di Torino;
I rimborsi dei DRG da parte della Regione devono avvenire solo per prestazioni
diagnostiche e terapeutiche che rispondano a standard riconosciuti;
Ridiscutere il protocollo d’intesa tra
Regione, aziende sanitarie ospedaliere e case di cura private. Fondamentale effettuare verifiche periodiche e certificate
sull’accreditamento delle strutture sanitarie,
compresi il mantenimento dei requisiti richiesti e la regolarità dei contratti del personale
operante;
Assicurazione del personale ospedaliero.
LA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE
Riorganizzazione delle strutture ospe-
PROGRAMMA ELETTORALE
daliere dismesse, tramite una riconversione e ristrutturazione funzionale, mettendo in
rete medici di medicina generlae (mmg) e pediatri di libera scelta (pls) sulla base dell’Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina
Generale vigente dal 29 luglio 2009, in
modo da dare una risposta h24 ai cittadini,
sul modello delle AFT/UCCP;
Supporto all’appropriatezza prescrittiva dei mmg e dei medici ospedalieri
(a cui deve essere dato direttamente il ricettario SSN) tramite un controllo ospedaliero;
obbligo formativo sulla base delle risultanze
di detti controlli;
Supporto e incentivo alla medicina di
iniziativa con controlli periodici degli assistiti dei mmg/pls e valutazioni anche online;
Obbligo di utilizzo sul territorio della stessa
cartella clinica elettronica in dotazione
agli ospedali o comunque intercomunicabile;
Riorganizzare le strutture distrettuali
affinchè controllino costantemente la realizzazione effettiva dei percorsi di cura e la
spesa. Tale funzione deve essere supportata
a livello informatico e di sistema informativo
con una banca dati regionale adeguata, per
un’integrazione e omogeneità di risposta ai
bisogni dei cittadini;
Rafforzamento e difesa dell’Assistenza
Domiciliare ADI, ADO e in generale delle
cure domiciliari come umanizzazione della
assistenza, anche in caso di fine vita;
Potenziamento servizi lungodegenza,
country hospital e Hospice.
EMERGENZA
ve chiuse dal Piano Sanitario Cota;
Tavolo di lavoro permanente con operatori per analisi rapporto tra dipendenti e
convenzionati e con i volontari;
Sistema regionale unico delle aziende
integrate tra loro: dagli acquisti, alle manutenzioni, alla contabilità, al personale, al CUP,
al Laboratorio Analisi, alla protesica, ecc...
PREVENZIONE
Annuario statistico regionale, con i
dati sull’offerta di servizio ed i posti
letto ospedalieri e privati accreditati;
Rapporto sull’attività di ricovero
ospedaliero che utilizza i dati rilevati
dalla scheda di dimissione ospedaliera per
verificare le ricadute delle linee strategiche
settoriali adottate dal Piemonte in termini di
assistenza erogata;
Accesso ai dati rilevati con il certificato
di assistenza al parto al fine di valutare
l’evento nascita ed il miglioramento dell’umanizzazione del parto stesso, fornendo importanti indicazioni statistico-epidemiologiche;
Accesso ai dati epidemiologici dedotti
dalla rilevazione periodica sulle malattie infettive, che consentirebbero di valutare gli interventi in questo settore e la validità delle misure di prevenzione;
Stili di vita azioni coordinate con le scuole
contro l’obesità ed educazione alimentare e
all’attività fisica. Lotta al tabagismo e all’alcoolismo, alle altre dipendenze da sostanze e al
gioco d’azzardo. Educazione alla sessualità
con la rivitalizzazione di consultori;
Garantire un sistema efficace in grado di formulare una prima diagnosi e avviare in modo
corretto il paziente al centro in cui possa effettuare gli esami diagnostici e terapie “salva vita” nel rispetto della suddivisione degli
ospedali per intensità di cura;
Attenzione all’anziano per pericoli cadute, depressione, problemi di vista;
Verifica della distribuzione dei mezzi di
soccorso a terra ed aerei nel rispetto degli standard previsti dalla Conferenza Stato-Regioni e secondo criteri di densità
abitativa, distanze e caratteristiche territoriali.
Valutazione sedi elisoccorso.;
Attenzione alle disuguaglianze tra
salute fisica e mentale. Potenziare le
cure territoriali e la prevenzione del
disagio psichico:
Verifica riapertura sedi Centrali Operati-
Collaborazione con famiglie ed associazioni pazienti Alzheimer e con disabilità;
Legge per l’utilizzo dei derivati della
cannabis a scopo terapeutico.
PROGRAMMA ELETTORALE
Formazione permanente e omogenea
a tutti gli operatori;
Coinvolgimento sociale, per una presa di
coscienza dei problemi;
POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
Prevenzione delle criticità a cominciare dalle
scuole, costituire banche dati e mappatura del territorio;
EMERGENZA SOCIALE
Rivedere le convenzioni e i protocolli
d’intesa tra i vari enti gestori; omogeneizzare gli interventi;
Adeguata risposta all’emergenza sociale attraverso la revisione/creazione di opportune forme di prima assistenza ai cittadini
in difficoltà, introducendo una nuova visione
che ponga la persona e la sua rete di prossimità al centro degli interventi, che gestiti in
maniera adeguata possono diventare punto
di ripartenza e quindi risorsa e non solo spesa;
Interfaccia con tutti gli attori presenti
(enti gestori, terzo settore vario e associazioni di volontariato) che operano direttamente
per creare una rete che possa evitare sovarapposizioni e zone grigie perché il dialogo
diventi supporto;
Revisione parametri e requisiti per l’accesso
all’edilizia convenzionata, aumento dei bandi per la locazione calmierata, promuovere
nuove modalita’ di risposta ai “senza tetto”
utilizzando edifici o spazi di proprieta’ pubblica abbandonati o inutilizzati, coinvolgendo le persone nelle operazioni di riqualifica e
mantenimento con la promozione di progetti di social-housing;
Censimento, monitoraggio e verifica delle condizioni reali di tutti i dormitori pubblici sparsi
sul territorio, ed instaurare un dialogo diretto con
il personale volontario e professionale a supporto di tutte le amministrazioni comunali.
SOCIOASSISTENZA
Le risorse economiche vanno erogate sull’effettivo bisogno; il che comporta
una seria attività di indagine e di programmazione;
Trasparenza e ricaduta sui cittadini:
creare feedback di ritorno per verificare il
grado di soddisfazione, e di informazione
del cittadino, la divulgazione e l’educazione
ai servizi sono il punto di partenza per avere idoneo comportamento nei confronti della
“cosa pubblica”;
Equipe multiprofessionali integrate
tra servizi, coinvolgendo anche terzo settore e volontariato;
Riconoscimento dell’Alzheimer come patologia e quindi come LEA a totale copertura della Sanità;
Revisione con un tavolo di lavoro con il coordinamento delle Associazioni sociosanitarie
dei livelli di assistenza sociali statuiti con
l’ultima DGR Cota, ripristinando un minimo
monte risorse ad integrazione del fondo non
autosufficienti;
Riconoscimento ed effettivo rispetto del diritto indisponibile dei figli di genitori
separati a ricevere pariteticamente da ciascuno di essi educazione e cura;
Riorganizzare la filiera per competenze, ruoli e sinergie permettendo una risposta
completa e non un mero aiuto economico;
Supporto e rifondazione dei punti famiglia integrandoli anche con servizi legali a basso
costo;
Fare “rete” partendo dalle esperienze positive , mettendo in relazione ambito
di intervento diversi, Enti Gestori , ASL, A.P.,
territorio, volontariato, etc...;
Particolare attenzione nell’assegnazione
alla categoria dei genitori separati
degli alloggi, anche solo in via temporanea;
PROGRAMMA ELETTORALE
Monitoraggio affidi e ingressi in comunità residenziali di minori e Istituzione di un osservatorio regionale indipendente per censire i
singoli casi di allontanamento a tutela e sostegno della famiglia;
Censimento dei Piani eliminazione barriere
architettoniche a livello regionale;
Impiego di giovani in servizio civile
come “compagnia” per anziani soli
e/o come “addetti a piccole commissioni”
per l’anziano stesso, In modo da ricreare
quei rapporti di vicinato tipici di qualche decina di anni fa;
Monitoraggio organizzazione soggiorni climatici (estivi e invernali) sfruttando la forza
contrattuale di una Regione.
Scelte di pianificazione comunale valutate ed approvate da un “soggetto sovracomunale” super partes;
Approvazione del Piano Paesaggistico Regionale;
Obbligo per i comuni di approvare ed attuare
il “piano di abbattimento delle barriere architettoniche” nonché il “piano di
accessibilità urbana”;
PRGC aggiornati sulla base dell’effettivo fabbisogno dei Comuni; ampliamenti
della capacità insediativa nei soli casi di
effettiva necessità (previo censimento
obbligatorio degli immobili inutilizzati). Stop
alle varianti parziali per qualunque ampliamento;
Integrazione tra norme urbanistiche e necessità trasportistiche per una mobilità sostenibile, pubblica prima che privata;
URBANISTICA
Inserire nella Legge Urbanistica l’obiettivo
consumo zero di nuovo suolo agricolo e farlo rispettare nei PTPC e nei PRGC e
Varianti oggetto di Conferenza di Copianificazione, con riuso e riutilizzo dell’edificato
abbandonato dalla pianura alla montagna;
Rilanciare l’economia legata all’edilizia incentivando la realizzazione di microinterventi diffusi, come la ristrutturazione degli
edifici solo previo efficientamento energetico;
Effettiva partecipazione democratica al
processo decisionale di approvazione
degli Strumenti Urbanistici;
Concreta lotta all’abusivismo edilizio;
Impedire la realizzazione di nuovi
centri commerciali, aiutando la ricollocazione di attività commerciali nei centri cittadini, puntando a realizzare i cd “centri commerciali naturali”;
Stop a grandi opere pubbliche, per
lo più sostituibili da piccoli interventi
fondamentali;
Prevenire e contrastare il dissesto idrogeologico;
Bonificare e riqualificare tutte le aree del
territorio regionale (“chi inquina paga”);
Recuperare, mettere in sicurezza e ristrutturare energeticamente edifici pubblici,
scolastici, ospedali, asili nido pubblici e il
patrimonio immobiliare pubblico anche
come destinazione a edilizia convenzionata;
Recuperare e valorizzare il patrimonio storico, architettonico, museale ed industriale storico e di pregio;
Recuperare la funzionalità dei corsi d’acqua con interventi (pulizia alvei senza intaccare il bioma di acqua dolce, riduzione della
pressione di impianti idroelettrici di qualunque
dimensioni mantendendo il deflusso minimo
vitale, sgombero delle costruzioni realizzate
nelle aree di esondazione) che prevengano
gli effetti delle normali piene.
PROGRAMMA ELETTORALE
Miglioramento di capillarità, tempo di
percorrenza, frequenza e costo grazie
a una riprogrammazione dei trasporti regionali e alla garanzia di coincidenze, con orari
decisi insieme ai pendolari;
EDILIZIA RESIDENZIALE
PUBBLICA
Acquisizione di immobili già costruiti,
senza più consumo di suolo ed innalzare il livello di reddito Isee per la presentazione della domanda ed il mantenimento dei
requisiti;
Piano di dismissione edilizia residenziale pubblica con concessione mutuo sociale finanziato dalla Cdp;
Sostegno alla vendita al prezzo di costo o
affitto a canone calmierato degli immobili invenduti.
Gestione intermodale grazie a:
• parcheggi di interscambio e terminal bus extraurbani all’ingresso
dell’area metropolitana e presso le
principali stazioni;
• parcheggi bici e postazioni di bike
sharing anche elettrico;
• promozione del car-sharing e car-pooling (condivisione auto) incentivando
creazione di siti dedicati;
Mappatura regionale delle piste ciclabili propedeutica alla loro interconnessione
urbana ed interurbana ed utilizzabile per segnalare i servizi dedicati ai ciclisti lungo i
percorsi;
Adesione al progetto VENTO quale volàno
per un turismo e una mobilità sostenibili;
Tariffe mirate per rendere il servizio economicamente vantaggioso per le persone di qualunque reddito;
TRASPORTI, MOBILITÀ
E INFRASTRUTTURE
No a nuove linee ad Alta Velocità (Torino-Lyon e Terzo Valico) e grandi opere,
reindirizzamento delle risorse verso opere necessarie per il trasporto locale
(raddoppio, elettrificazione, potenziamento,
riapertura di linee ferrovarie esistenti);
Bandi di gara per il trasporto pubblico,
favorendo l’ingresso nel mercato di nuovi
gestori e risparmi grazie a una concorrenza vera;
Tagli agli sprechi sui servizi doppi gomma-ferro;
Potenziamento del servizio sulle linee secondarie in qualità e frequenza;
Interventi finalizzati alla velocizzazione e incentivo del trasporto pubblico;
Promozione di una mobilità sostenibile tramite:
• linee guida regionali e percorsi educativi
(anche per la sicurezza stradale);
• incentivi alla conversione elettrica
o ibrida dei vecchi veicoli endotermici e
sostegno alle piccole e medie imprese
che realizzano o installano kit di conversione;
•diffusione di infrastrutture destinate alla
ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (colonnine);
Fondi agli enti locali per una migliore manutenzione delle strade e per i piccoli
interventi. Stop a nuovi grandi interventi
inutili (pedemontana biellese, tangenziale est
Torino);
Indirizzamento all’uso di Autovelox
fissi e ben segnalati rispetto a quelli
PROGRAMMA ELETTORALE
mobili per una reale sicurezza stradale senza intenti punitivi;
Revisione Piano Regionale della Logistica:
• Trasporto di lunga distanza indirizzato su
ferrovia;
• Riduzione pedaggi per veicoli a pieno carico, aumento se inferiore a metà portata;
• promozione di consorzi di autotrasporto su
gomma per trasporti a media/breve distanza
•coordinamento degli attori di trasporto
per massimizzare carichi e ridurre i costi;
ISTRUZIONE
Rendere pubblica e aperta l’anagrafe
delle scuole al fine di una programmazione
di interventi strutturali e colmare le eventuali
lacune esistenti;
Promozione dell’aereoporto di Caselle tramite un migliore collegamento ferroviario senza realizzazione del tunnel
sotto Corso Grosseto e ricerca di una
compagnia low-cost stabile per lo scalo;
Impostare un sistema di feedback da parte dei cittadini sulla condizione degli edifici scolastici esistenti;
Priorità agli istituti scolastici per i finanziamenti atti al risparmio energetico, con
coinvolgimento degli studenti;
Aeroporto di Levadigi: dismissione della
maggioranza del capitale della società di gestione e raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario;
Riequilibrio del dimensionamento scolastico rivedendo la distribuzione e la struttura
degli istituti comprensivi, al fine di facilitarne
la fruibilità e, al contempo, la presenza più
capillare sul territorio;
Creazione di un portale regionale della
info-mobilità con tutti gli orari e coincidenze del trasporto pubblico;
Valorizzazione dei corsi serali delle
scuole statali per studenti lavoratori come
mezzo di integrazione culturale e di reinserimento professionale;
Introduzione nell’intera rete piemontese di
BIP (biglietto integrato piemonte), BIM
(biglietto integrato metropolitano) e
dei titoli di viaggio contactless basati su
tecnologia chip e distribuiti sotto forma di tesserino, ovviamente con le modalità adeguate
alle necessità delle varie zone;
Introduzione dell “borsellino elettronico”
sulla tessera BIP/BIM. La stessa tessera potrà
essere usata anche per servizi quali bike-sharing, car-sharing e pagamento parcheggi, e i
tragitti non in abbonamento;
La gestione del servizio deve essere programmata dall’Agenzia della Mobilità Regionale, che sarà composto dagli assessori alla
mobilità della Regione e degli altri enti pubblici territoriali rilevanti (province o capoluoghi di provincia in caso di loro soppressione);
Garantire un tavolo di lavoro continuo tra
l’AMR e i rappresentati delle associazioni
dei pendolari.
Scuola digitale: destinazione prioritaria delle risorse a strumenti di utilità
collettiva piuttosto che a dispositivi personali (es. prima la lavagna multimediale per la
classe e poi i tablet individuali);
Sviluppo e promozione di progetti innovativi, etici ed ecosostenibili come le piattaforme di co-working;
Promozione dell’educazione digitale per
studenti, insegnanti e operatori;
Promozione di un’Università open source
mettendo le risorse on-line a disposizione dei
cittadini sul modello dei MOOCs (Massive
Online Open Courses); Il MoVimento 5 Stelle ritiene prioritario il
finanziamento della scuola statale,
coerentemente con l’art. 33 della Costituzione Italiana, senza misconoscere il ruolo delle
scuole paritarie:
•revisione legge 28/2007 “Norme
PROGRAMMA ELETTORALE
sull’istruzione, il diritto allo studio
e la libera scelta educativa”);
• l’accesso ai finanziamenti da parte degli istituti paritari deve avvenire tramite
bandi pubblici chiari e trasparenti
orientati al raggiungimento del massimo
benessere per i cittadini;
Superamento della gestione con inceneri- tori
attraverso la rinuncia alla costruzione di nuovi impianti ed all’ampiamento degli impianti
esistenti;
Revisione del CdA Edisu (Ente per il Diritto allo Studio Universitario) concentrandosi
su un maggiore rappresentanza studentesca
e un maggior peso della stessa;
Ricerca di accordi per lo spegnimento e riconversione dell’inceneritore di Torino con costi per i cittadini ridotti al minimo
possibile;
Ripristino dei fondi per coprire la maggior parte degli studenti aventi diritto (idonei)
e dei servizi tradizionalmente a loro dedicati,
rivedendo i criteri di idoneità in un’ottica
equa benché meritocratica, prescindendo
dalla sola media;
Adeguamento al piano di tutela delle acque in modo da favorire la protezione delle
stesse mediante una serie di interventi programmatici;
Gestione dei residui indifferenziati attraverso
il trattamento a freddo;
La Regione si dovrà spendere inoltre nei confronti del Governo per il No al numero
chiuso e per il diritto di voto agli studenti fuori sede;
Redazione di linee guida per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività ad impatto odorigeno, prendendo
spunto da quanto realizzato dalla Regione
Lombardia;
Riprogettazione dell’offerta formativa per
bambini da 0 a 6 anni, tramite la stesura di
un’apposita legge per uniformare l’offerta sul territorio ed inserire il percorso
formativo in detta fascia d’età nell’istruzione.
Introduzione di una legge regionale che disciplini la VIS - Valutazione di Impatto
sulla Salute per tutti gli impianti inquinanti
di nuova realizzazione o in caso di rinnovo
delle autorizzazioni;
AMBIENTE
Redazione di un nuovo piano regionale per la
gestione dei rifiuti, perseguendo l’obiettivo “Rifiuti Zero”, attraverso i seguenti piani d’azione:
- Pieno rispetto della gerarchia di gestione dei rifiuti prevista da norme comunitarie e
nazionali;
- Adozione di un accurato programma di
prevenzione (intesa come prevenzione
vera e propria, riduzione alla fonte e riu
so) attraverso vincoli normativi, misure eco
nomiche intraprese con il mondo produtti
vo, il commercio ed i cittadini consumatori
ed adeguate campagne di informazione;
- Marginalizzazione del conferimento dei
rifiuti in discarica;
Revisione della normativa regionale
inerente la bonifica dei siti inquinati
secondo nuovi criteri di definizione delle tecnologie migliori (BAT), sviluppo di tecnologie
innovative, creazione di un apposito fondo
per incentivi ai soggetti non responsabili, per
interventi di riqualificazione e riuso del territorio già urbanizzato attraverso il recupero delle aree dismesse, permettendo così di contenere il consumo di suolo di qualità e restituire
alla comunità parti di territorio abbandonati e
pericolosi per l’ambiente e la salute pubblica;
Introduzione dell’obbligo della figura del geologo nelle Commissioni edilizie,
in quelle Paesaggistiche e in generale in tutti
quei contesti a vari livelli pubblici nei quali
sono espresse valutazioni con evidenti ricadute sidrogeologiche; prevedere la figura del
“geologo del territorio” per Enti pubblici;
Programmazione regionale delle cave
sulla base dell’effettivo bisogno regionale, per limitare nuove coltivazioni e promuovere il riciclaggio delle materie
PROGRAMMA ELETTORALE
prime e derivate; si pensi anche all’utilizzo di
macerie per comporre nuovi materiali da costruzione; incentivare il settore ricerca a tale
scopo;
Aumentare i canoni di estrazione e
definire criteri più restrittivi in materia di controllo in merito al recupero ambientale delle
cave;
Rivedere le linee guida adottate dalla Regione Piemonte per l’installazione ed esercizio di
impianti per la produzione di energia elettrica
alimentati da biomasse con DGR 6-3315
del 30 gennaio 2012 in senso restrittivo e con maggior riguardo alla tutela
della salute dei cittadini dalle emissioni
inquinanti di tali impianti;
Adozione di un piano regionale di coordinamento per la realizzazione di nuovi
forni crematori, come previsto dall’art. 14 della legge regionale n. 15 del 13 agosto 2011,
tenendo conto anche del carico ambientale
dovuto alle emissioni in atmosfera degli stessi;
Promozione dell’informazione ai cittadini
ed alle imprese circa le problematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro.
Sostegno al CReSO’, consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per
l’ortofrutticoltura piemontese;
Sostegno a tutte le forme di “rete” tra
agricoltori al fine di scambiare esperienze
per ottenere produzioni quantitativamente e
qualitativamente migliori;
Rafforzare il rapporto tra ricerca universitaria e il mondo agricolo, anche
favorendo stage degli studenti nelle aziende;
Favorire il ricambio generazionale e
l’insediamento dei giovani nel settore
primario;
Ottimizzare l’uso dei finanziamenti della Politica Agricola Comunitaria (PAC);
Attaverso misure apposite, sostenere il recupero delle zone agricole marginali
e riportare l’agricoltura in montagna,
recuperando altresì vecchie varietà;
Sviluppare progetti di educazione
agroalimentare per avere consumatori consapevoli e sani;
Istituzione di una legge regionale che regolamenti le fattorie didattiche e gli agriturismi;
Rilancio della coltivazione della canapa (cannabis sativa) favorendo lavoro nel settore tessile, bioedilizio ed alimentare;
AGRICOLTURA
Valorizzazione e tutela dei prodotti
agricoli piemontesi, favorendo la filiera
corta ma anche l’export;
Riorganizzazione del comparto agricolo piemontese, volto a semplificare la
burocrazia a cura degli agricoltori;
Ripristino delle capannine meteorologiche per prevenire avversità atmosferiche;
Formazione per gli agricoltori, tutelando la salute degli operatori agricoli, il loro
profitto e rispettando l’ambiente;
Sostegno a forme associative, cooperativistiche e consorziali per fare impresa agricola;
Fermare la costruzione di grandi centrali a biomassa che non siano a misura
d’azienda;
Dotare la regione di un Piano Forestale
Regionale, volto a valorizzare i boschi esistenti ed agevolare, ove possibile il rimboschimento e la gestione corretta del bosco;
Puntare sulla manutenzione dei boschi
per prevenire eventi alluvionali, limitare il rischio idrogeologico e prevenire gli incendi;
Sostegno all’agricoltura biologica e altre forme di agricoltura sostenibile;
Contrastare le coltivazioni di organismi geneticamente modificati (OGM).
PROGRAMMA ELETTORALE
CULTURA
Istituire gli Stati Generali della Cultura
tra operatori culturali e politica;
Programmazione culturale pluriennale tramite un Progetto Culturale
Regione Piemonte: storia e tradizione da
raccontare, con istituzione della filiera
della cultura piemontese;
Interventi per favorire gli artisti locali e i
piccoli eventi diffusi e distribuiti sul territorio rispetto alla logica dei grandi eventi;
Semplificazione delle richieste e della
gestione dei contributi destinati alla cultura e riduzione delle tempistiche per l’elargizione dei fondi, con stop alla discrezionalità
politica dell’assegnazione. Controlli via via
più impegnativi al crescere del contributo;
POLITICHE GIOVANILI
Sostegno all’occupazione giovanile;
Rafforzamento delle misure di finanziamento di progetti di formazione;
Ridefinizione del ruolo degli Informagiovani;
Parità di trattamento tra enti associativi a organizzazioni non confessionali e confessionali;
Misure a sostegno della creatività giovanile;
Approvazione di una legge a favore delle attività
educative aconfessionali, formative, aggregatrici
e sociali rivolte ai bambini e ai ragazzi svolte da
qualsiasi ente o associazione in grado di realizzarle, a prescindere dalla connotazione religiosa o meno di tali enti o associazioni.
Tavolo tecnico settore cultura tra Regione
ed Autonomie Locali per contributi inferiori a 5000 €;
Misure per la tutela dei lavoratori del
comparto culturale, anche attingendo al
Piano Lavoro;
PARI OPPORTUNITÀ
Revisione della legge 58 (arti digitali e
transmediali, grandi e piccoli eventi, diversità);
Ripensare gli organismi di parità regionali;
Apertura di un conto corrente IBAN a
livello regionale per donazioni da privati destinato al settore culturale;
Finanziamento centri anti violenza sulle donne, con creazione di un database ANTI-VIOLENZA;
Crediti formativi a studenti per lo
svolgimento di attività di volontariato
nel settore culturale;
Tutoraggio per l’accesso ai fondi Europei;
Sviluppo e sostegno alle “Case delle Arti”;
Istituire la Giornata regionale per la libertà
di pensiero, di coscienza e di religione.
Legge contro le discriminazioni fondate
sull’appartenenza o sull’identità di genere,
sull’ orientamento sessuale, sulla religione
o sulle convinzioni personali, sull’handicap,
l’età, l’origine etnica e per la parità di trattamento;
Misure a sostegno del lavoro, degli asili nido
pubblici (possibilità di sostenere nidi aziendali) e dei nidi familiari per dare supporto al
ruolo genitoriale.
PROGRAMMA ELETTORALE
Miglioramento del servizio di trasporto pubblico di modo da rendere il territorio accessibile anche senza mezzi privati;
TURISMO
Creazione di una tessera turistica valida su tutto il territorio piemontese o in
macroaree del territorio che sia funzionale ad
incentivare la distribuzione del flusso turistico;
Creazione di un unico ente regionale di
coordinamento delle attività e iniziative turistiche e di programmazione regionale
della promozione tramite manifestazioni
ed eventi;
Superamento della stagionalità turistica, con la creazione di un’offerta alternativa e sostenibile che permetta al Piemonte di
essere potenzialmente attrattivo durante tutto
l’anno;
Suddivisione delle funzioni di sviluppo, promozione e rivendita turistica ad enti locali distinti per evitare conflitti di interesse e sovrapposizioni di funzioni;
Promozione di eventi e manifestazioni che
diano visibilità ai territori e alle loro peculiarità;
Riorganizzazione dei corsi di studio e dei
corsi privati di formazione in materia turistica
affinché formino del personale competente e
specializzato nei vari ambiti lavorativi legati
alla fruizione turistica;
Introduzione di normative specifiche atte a
garantire la legittimità delle agenzie turistiche;
Adeguamento della segnaletica in modo da
rendere le località turistiche e i punti di interesse più facilmente raggiungibili sia con i
mezzi privati che pubblici;
Introduzione di descrizione multilingua presso
monumenti e altri luoghi di interesse turistico;
Razionalizzazione della promozione turistica
online del Piemonte tramite la raccolta in un
unico sito multilingua di tutte le informazioni turistiche e da cui sarà possibile accedere ai siti degli enti locali;
Sostegno a progetti pilota per lo sviluppo
delle potenzialità turistiche di località meno
note ma non per questo meno interessanti, e
creazione di circuiti turistici locali che ne
includano la visita insieme a luoghi più conosciuti della stessa area;
Co-finanziamento di film ed opere audio-visive finalizzate alla promozione turistica del
Piemonte;
Sostegno a progetti mirati a valorizzazione
del patrimonio culturale e di quello paesaggistico ed architettonico, dell’eno-gastronomia
e delle forme di artigianato tradizionali;
Promozione delle varie tipologie di offerta turistica presenti nel territorio piemontese, sottolineando di ciascuna le caratteristiche;
Sostegno ad attività turistiche tra cui quelle
sportive e quelle legate alla navigazione dei
laghi e fiumi se svolte in modo compatibile
con l’ambiente;
Promozione delle forme di ospitalità
eco-compatibili tra cui agriturismi, alberghi diffusi, campeggi e aree attrezzate, case
vacanze, B&B, baite e rifugi in montagna,
provenienti dalla ristrutturazione dell’esistente
e disincentivo alla costruzione di nuovi edifici;
Sostegno a strutture turistiche eco-sostenibili, totalmente “accessibili”, rivolte ai giovani
sotto i 25 anni e che valorizzino l’inclusione
sociale;
Semplificazione della normativa per l’apertura di nuove realtà turistiche e degli adempimenti burocratici in carico agli operatori del
settore;
Sostegno a nuove forme di fruizione turistica
fra cui il cicloturismo, il turismo naturista e
quello didattico-creativo.
PROGRAMMA ELETTORALE
SPORT
Più Sport a scuola. Sfruttare gli orari pomeridiani per svolgere attività didattiche a carattere motorio e sportivo;
Rivalutazione degli Sport con un alto impatto positivo sulla salute come ad esempio
gli sport di fondo;
Uno Sport ad ogni età, uno Sport per ogni
età È necessario favorire una cultura di Life Long
Moving che renda l’attività fisica un elemento importante della quotidianità dei cittadini;
Sostegno all’istituzione dell’ “allenatore di
famiglia”, una figura che sia in grado di dare
indicazioni professionali per chi intenda approcciarsi a un’attività fisica di tipo amatoriale;
Stop ai finanziamenti a pioggia discrezionali alle realtà sportive e controllo delle assegnazioni dirette;
Favorire l’aggregazione delle società in
Polisportive;
Stretta collaborazione tra Scuola e Società sportive selezionate attraverso rigorosi bandi pubblici;
Sviluppare la figura di un insegnante
dedicato come tramite tra Scuola e attività sportiva;
Censimento dei centri sportivi e caccia
alle società fittizie.
Sottoscrivere la “Dichiarazione universale dei diritti dell’animale” proclamata a Parigi presso la sede dell’UNESCO
il 15/10/1978, abbreviata D.U.D.A. e visionabile qui http://www.mclink.it/assoc/lida/carta.htm
Vietare (ove ciò rientri nelle competenze
della Regione) e comunque negare patrocinio
e/o sostegno economico e finanziario a pratiche di utilizzo di animali vivi o morti che siano contrarie ai principi della
D.U.D.A.;
Promuovere la diffusione di modelli
culturali biocentrici in opposizione agli
attuali modelli antropocentrici;
Legiferare per abbattere concretamente
il randagismo con obiettivo “canili vuoti”;
Sviluppare misure di controllo della fauna dannosa per colture e boschi aventi
l’obiettivo di superare l’attuale sistema
basato solo sulla caccia di controllo
e su quella sportiva, ormai dimostratesi
inefficaci;
Sostenere i CRAS (Centri Recupero Animali Selvatici) anche per l’importante ruolo sanitario che svolgono curando gli animali;
Legiferare in tema di caccia rispettando
le volontà ripetutamente espresse dai piemontesi orientati ad una drastica riduzione dell’attività venatoria;
Adozione immediata del Piano Ittico
Regionale, già redatto ma mai approvato/
applicato, per salvaguardare la fauna ittica
del nostro territorio;
Emanare norme più stringenti che scoraggino il possesso di animali esotici
con particolare riguardo a rettili, aracnidi e
anfibi;
La regione patrocinerà iniziative divulgative
che promuovano sitemi di sperimentazione
diversi dalla vivisezione.
ANIMALI
Tutela del benessere animale negli allevamenti zootecnici;
Il M5S non fa nulla?
Il M5S è l’unica opposizione in Parlamento, la prima da anni. Ha presentato decine di proposte
di legge su tutti i temi, migliaia di modifiche di leggi, centinaia di mozioni, interrogazioni e ordini
del giorno. Così in Consiglio Regionale. Ha ottenuto importanti risultati come la compensazione
imposte-crediti delle aziende verso la pubblica amministrazione, il reato di strage ambientale, libri
scolastici digitali e gratuiti, 5 miliardi per aziende agricole, ecobonus edifici fino al 65%, più fondi
alla ricerca, più trasparenza alla Camera, difesa della Costituzione (art. 138), rateazione cartelle
Equitalia, sviluppo internet...Molte proposte purtroppo ci sono state bocciate, spesso solo perché
presentate dal M5S.
Il M5S non si allea ed è intransigente?
Abbiamo fatto una campagna elettorale contro l’attuale sistema politico. In un paese normale prendendo il 25% di consensi ci saremmo messi a governare insieme al vincitore, ma qui l’hanno impedito
prima nominando per la seconda volta (mai accaduto!) Napolitano come Presidente della Repubblica
(noi avevamo proposto Rodotà, difensore dei beni comuni) e poi scegliendo come Presidente del
Consiglio Letta, cugino di Gianni Letta, sancendo le larghe intese, per poi passare a Renzi, non eletto
dal popolo. Possiamo dire che è stato il centrosinistra a non volersi alleare con noi, non garantendo
un ricambio della classe politica.
Il M5S dice sempre di no?
No! Diciamo no alla corruzione, al furto generalizzato, alle svendite, no al diminuire le pene per i
mafiosi, no al cemento, no alla riduzione dei salari e alla precarizzazione, no ai tagli in sanità, no
al tav, no ai soldi pubblici in politica. Diciamo sì alla sanità pubblica, alle assunzioni dei giovani e
alle stabilizzazioni dei meno giovani, sì ai trasporti pubblici, sì alla salvaguardia delle piccole-medie
imprese, sì agli investimenti in ricerca, cultura, turismo, energie rinnovabili, sì alla trasparenza, sì alla
partecipazione, sì alla democrazia diretta.
Il M5S espelle chi dissente da Grillo?
Falso. Il M5S mette al voto le espulsioni di chi non condivide più le linee politiche ed il programma del
M5S, firmato all’atto della candidatura. Siamo gli unici a ridurre gli stipendi a 3000 € netti/mese, a
volte tutti quei soldi fanno un po’ di gola a qualcuno.
Il M5S è comandato da Grillo e Casaleggio?
Falso, né Grillo né Casaleggio decidono le linee politiche del M5S: queste sono nel programma
scelto online e in caso di un punto non trattato si mette ai voti come per l’abolizione del reato di immigrazione. Grillo e Casaleggio ci aiutano nella comunicazione ad evitare le insidie dei massmedia.
All’inizio non si andava in tv, poi appena gli eletti hanno iniziato a prendere confidenza con il parlare
in pubblico, si è iniziato ad andare.
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