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Venerdì 4 luglio, la Delegazione CISAL si è incontrata con la Rappresentanza aziendale di Infrastrutture e Reti per il confronto sul documento nazionale di Ristrutturazione e Riorganizzazione della rete elettrica. GRUPPO ENEL: Ristrutturazione Infrastrutture e Reti
Relativamente ai criteri adottati (ed illustrati dall’azienda) per perseguire gli obiettivi della Divisione e raggiungere i pronosticati livelli di eccellenza operativa, abbiamo fatto notare che nel ridurre il numero di Zone (38 sul territorio nazionale e 121 Unità Operative), è stato adottato un metodo applicativo non uniforme: si passa da un minimo di clienti pari a 161 mila per “zona La spezia“ , 114 mila per “zona Sondrio“ , 153 mila per “zona Benevento“ ad un massimo di 800 mila per “zona Milano”, 910 mila per zona Napoli , 700 mila per “zona Bari“ e così via per zone che oscillano ,a seguito della nuova struttura, tra i 450 mila ed i seicentomila clienti (MT e BT) da monitorare sia in termini di fornitura di e.e. che in termini commerciali . Lo stesso ragionamento vale per le U.O. accorpate. La prima osservazione posta ha riguardato la disparità d’attribuzione del numero di clienti: l’azienda su questa domanda non ha chiarito in via definitiva il tema e nell’ammettere la non omogeneità del numero di clientela su zone e U.O. si è impegnata a recepire le perplessità e di approfondire la tematica della ridistribuzione dei clienti e l’eventuale reintegro di qualche zona eliminata. Nello specifico del documento abbiamo affrontato: SVILUPPO RETE, ESERCIZIO RETE, COMMERCIALE RETE, ZONE, UNITÀ OPERATIVE; di seguito una breve sintesi di questi ambiti. SVILUPPO RETE Il nuovo assetto organizzativo prevede una modifica di assegnazione dei lavori (c.d.
griglia di regolamentazione dei lavori
complessi) tra PLA e ZONE; se si eliminano 18 distaccamenti PLA , significa che queste attività lavorative saranno svolte dalle Zone che, conseguentemente, vengono ampliate territorialmente e numericamente con la clientela da servire . La proposta CISAL è stata di mantenere l’attuale assetto del PLA lasciando in loco le risorse degli ex Distaccamenti coordinate direttamente dal PLA di riferimento; inoltre il filone API, (che con il PLA ha solo alcune attività in comune), per tutto ciò che è Patrimonio Industriale di ENEL Distribuzione Spa, ha una sua ben specifica attività e funzione che può essere indipendente dallo stesso PLA ed essere coordinato direttamente dallo SVR. L’azienda nel ritenere giusta la proposta CISAL, pur confermando l’eliminazione dei 18 distaccamenti PLA, ha dichiarato accettabile la proposta di lasciare in loco le risorse svolgendo attività di PLA. ESERCIZIO RETE Per quanto riguarda i Centri Operativi, mentre si afferma che non sono previsti cambiamenti, si rileva che ci saranno le “riconduzioni” dei Centri (che sono allocati presso i distaccamenti regionali) presso le sedi di DTR o presso le Unità Conduzione e Monitoraggio rete. Queste analisi sono state demandate a livello regionale per la sola valutazione degli eventuali accorpamenti. La CISAL ha precisato che occorreva fare chiarezza, in questa fase nazionale, e sapere anticipatamente i criteri da seguire per eventuali operazioni di accentramento e le motivazioni di queste variazioni organizzative dei Centri a livello di singola DTR. L’azienda a questo proposito ha dichiarato che l’azione di accorpamento e quindi le conseguenti valutazioni decentrate si faranno solo in quelle “Zone accorpate” dove si troveranno coesistere, sulla stessa zona, due Centri Operativi. [Pag. 1 di 2] Cisal-FederEnergia – C.F. 97105010587- Via Torino, 95 - 00184 - Roma
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COMMERCIALE RETE La nuova denominazione dell’Unità Vettoriamento e Misura con le relative cessioni di attività all’Esercizio rete (Telegestione e Verifiche complessi di misura) altamente specialistiche, ci conferma la netta divisione tra le attività operative specialistiche e quelle tipicamente commerciali e finanziarie. Su questo aspetto abbiamo chiesto all’azienda una posizione chiara relativa all’eventualità che questa divisione netta di competenze fosse il preludio di una futura azione di esternalizzazione dell’attività; la Delegazione aziendale ha già, in sede d’incontro, dichiarato che non è assolutamente prevista nessuna operazione di esternalizzazione dell’attività. ZONE La CISAL ha precisato che, anche partendo dall’assetto che l’azienda vuole introdurre, bisogna tener conto che le Zone devono esistere anche guardando oltre al numero dei clienti asserviti, ben ponderando le particolari posizione geografiche, (Zone interne), la lunghezza delle linee MT in aereo, orografia del territorio ed altro; caratteristiche che, come sanno i lavoratori che operano sul campo, ben diversificano le aree centro e quelle metropolitane. Se le Zone sono destinate prevalentemente a fornire un servizio di qualità alla clientela, sarà possibile incrementare (?) , il carico di lavoro alle risorse (dirette del PLA) provenienti dagli ex‐Distaccamenti; inoltre, si apprende che su tutte le Zone, “l’Unità Gestione Connessioni” sarà svincolata dalla Unità Progr. e Gestione, per cui si verrà a creare un’unica tipologia di ZONA e non più la Zona A , la Zona B e C. Richiamando i documenti del 2007 e del 2009, a seguito del trasferimento delle attività AT sulle Zone, abbiamo evidenziato come niente sia cambiato e come la disparità di inquadramento, tra addetti alle Zone tipo A e Zone tipo B o C, sia ancora marcatamente presente. La CISAL ritiene che l’attuale processo di riorganizzazione debba essere legato alla redazione di un verbale di armonizzazione degli inquadramenti per tutto il personale di ZONA. Per quanto riguarda i nuovi ambiti da creare ( Rete e tele gestione , verifica Clienti) non si evince ‐dal documento‐ se le attività specialistiche di diagnostica e prove sulla rete MT saranno svolte da questa area d’attività. L’azienda su questo punto ha precisato che questa attività, prettamente specialistica, rientra nella Telegestione e verifiche complesse e quindi ceduta all’Esercizio. UNITÀ OPERATIVE Dall’illustrazione del documento non è emerso come saranno effettuati gli accorpamenti delle 121 Unità Operative sul territorio nazionale e nemmeno se le nuove U.O. previste avranno un nuovo assetto geografico sul territorio da gestire pertanto la CISAL ha chiesto un ulteriore passaggio di approfondimento prima di formalizzare i prossimi incontri nazionali. Ferma restando la libertà imprenditoriale d’organizzazione dell’attività lavorativa e prendendo atto dello schema della riorganizzazione, abbiamo ricordato che a seguito dell’esodo incentivato del personale (applicazione Art. 4 c.d. Legge Fornero) è realisticamente ragionevole aspettarsi che, a fine anno, molte realtà lavorative saranno carenti di personale formato ed idoneo all’espletamento delle attività lavorative sul territorio; siccome questa è una criticità nota da viversi mesi, auspichiamo che, a seguito dell’attuale riorganizzazione, non si evidenzi a breve in termini ancor più drammatici. Il prossimo incontro è previsto nel corso della prossima settimana. La Direzione Nazionale Giuseppe Romano – Michele Rizzi [Pag. 2 di 2] Cisal-FederEnergia – C.F. 97105010587- Via Torino, 95 - 00184 - Roma
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