Dalla produzione al dettaglio: il “modello Cadore

31mm x 31mm
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LUNEDÌ 27 GENNAIO 2014 ANNO IV N. 628
Dalla produzione al dettaglio: il “modello Cadore” sbarca a Milano
Alle spalle una lunga esperienza di famiglia, fu infatti il padre ad avviare nel 1980 l’attività di distribuzione all’ingrosso di montature da vista
realizzate in Italia, Marco Rovellini gestisce oggi nel capoluogo lombardo L’artigiano dell’occhiale, dove propone esclusivamente occhiali
prodotti presso i propri laboratori
«Dopo oltre vent’anni nel settore, abbiamo deciso di aprire un punto
vendita dove proporre al cliente finale i nostri prodotti, seguendo una
tendenza verso cui si sono orientate molte aziende produttrici, anche nel
Cadore. L’attività al dettaglio, però, nel corso del tempo è aumentata e oggi
rappresenta l’aspetto prevalente, anche se proseguiamo con la vendita
diretta all’ingrosso a una decina di clienti importanti tra gli ottici, soprattutto
sul territorio lombardo», racconta a b2eyes TODAY Marco Rovellini, (il primo
da sinistra nella foto, insieme al suo staff: Daniela Bianchini, Giulia Belloni e
la sorella Paola Rovellini) ottico e titolare de L’artigiano dell’occhiale, centro
ottico di Trenno, quartiere all’estremità nord-ovest di Milano, inaugurato nel
2004. Nel negozio sono in vendita esclusivamente le montature di
produzione propria a marchio Green People, principalmente realizzate in
metallo o in acetato di cellulosa, ma anche in titanio o in fibra di carbonio in
modo da soddisfare le diverse richieste.
«L’attività è iniziata in sordina, anche per l’ubicazione in una piazzetta interna un po’ decentrata. Poi però il passaparola delle persone
soddisfatte dal nostro servizio ci ha portato ad avere, fino a oggi, un giro di quasi quattromila clienti – prosegue il professionista milanese – La
leva prezzo è importante per il nostro posizionamento: chi si rivolge a noi è ovviamente attento all’aspetto economico dell’occhiale, ma la
nostra filosofia è garantire un prodotto di ottima qualità a un costo ragionevole. Per quel che riguarda le lenti oftalmiche montiamo
principalmente lenti Zeiss. Dato il costo accessibile dei nostri prodotti, rispetto alla media secondo cui gli occhiali vengono cambiati ogni tre o
quattro anni, i clienti tornano da noi con una frequenza maggiore». Con una superficie di 70 metri quadrati e ampie vetrine affacciate sulla
strada, L’artigiano dell’occhiale dispone sia di una sala refrazione sia di un laboratorio di montaggio dove vengono assemblati gli occhiali ed
eseguite buona parte delle riparazioni «Dato il flusso di lavoro stiamo però valutando se ampliare la metratura o aprire un punto vendita più
grande», conclude Marco Rovellini. (Nicoletta Tobia)
Fiera di Monaco: nel 2015 le date non cambieranno
Dopo il successo di quest’anno, anche la prossima edizione di opti si terrà dal venerdì alla domenica, precisamente dal 9 all’11 gennaio,
e non dal giovedì al sabato come era stato annunciato
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un accordo con Fiera di Monaco»,
afferma in una nota Dieter Dohr, presidente del management board di GHM, la
società che dal 2008 organizza la rassegna di ottica e che per mesi ha condotto
trattative con l’ente fieristico in merito alle date per l’anno prossimo, poiché
inizialmente sembrava che i padiglioni dal C1 al C4 sarebbero stati liberi solamente
da giovedì 8 a sabato 10 gennaio 2015. «Uno dei fattori cruciali per questa decisione
– prosegue Dohr – è stato il livello di importanza che opti ha assunto a livello
nazionale e internazionale». Secondo il manager l’edizione di quest’anno, cui hanno
preso parte oltre 500 espositori da 34 paesi e più di 24 mila visitatori, ha dimostrato
l’apprezzamento da parte di operatori e pubblico per la data anticipata a inizio
gennaio e anche per la città, dotata delle infrastrutture ottimali per ospitare l’evento
fieristico (nella foto, un momento dell'ultima edizione). (N.T.)
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LUNEDÌ 27 GENNAIO 2014 ANNO IV N. 628
Gianmario Reverdy TODAY
Effetto “fog”: quando un panno potenzia il trattamento
Smart Textile di Essilor e Fogfree di Rodenstock rappresentano una risposta pratica a un problema apparentemente banale, ma molto
fastidioso: l'improvviso appannamento delle lenti nel passaggio freddo-caldo
Lenti sempre più performanti nelle loro prestazioni sono senz'altro una grande conquista delle nuove tecnologie di progetto e di
costruzione. Spesso, però, ci rendiamo conto che nell'uso quotidiano piccoli problemi possono rendere temporaneamente difficoltosa la
completa fruizione del nostro occhiale. Mi riferisco al fastidioso fenomeno dell'appannamento delle lenti, che spesso porta l'utilizzatore a
momenti di disagio, pur in presenza di un ottimo prodotto.
Il passaggio da un ambiente molto freddo a uno caldo, soprattutto in montagna, o il trovarsi con occhiali a controllare una pentola che
bolle o all'apertura della lavastoviglie che ha appena finito il proprio ciclo: sono tre momenti noti di disagio per tutti i portatori di occhiali.
Infatti la condensazione di microparticelle di acqua sulle superfici delle lenti crea in questi casi un velo di nebbia che stenta a volte a
dissolversi. Negli ultimi anni sono stati sviluppati trattamenti di superficie sempre più validi, tesi alla soluzione di questo problema. Un buon
trattamento superficiale di antiappannamento di ultima generazione certamente riduce gli effetti del problema, che però può rimanere in
alcune situazioni limite.
Ora Essilor ai suoi trattamenti Optifog UV e Rodenstock al suo Solitaire protect plus affiancano entrambe l'utilizzo di speciali panni,
rispettivamente denominati Smart Textile e Fogfree: usati dopo la pulizia delle superfici delle lenti, creano un strato protettivo in grado di
evitare il formarsi del “fog” sulla lente. L'efficacia dell’operazione, cioè dello sfregamento del panno per alcuni secondi sulle superfici, può
durare anche alcuni giorni e può essere ripetuta più volte con lo stesso panno. [email protected]
Dai Optical: con DSX la progressiva è per destrimani e mancini
Si tratta di un design ottimizzato, applicabile su qualsiasi free form. Una lavorazione, cioè, che tiene conto della preferenza per l’uso della
mano nelle attività quotidiane. La lente risulta, quindi, ulteriormente personalizzata e soprattutto potenziata
«DSX permette di migliorare il canale di progressione, ampliare la zona da
vicino dal 20% al 35% in più (in base al disegno progressivo scelto) e avere una
visione confortevole in tutte le distanze e una naturale postura nelle attività
quotidiane – si legge in un comunicato di Dai Optical - Ad esempio, incliniamo il
foglio verso destra o verso sinistra quando scriviamo, spostiamo il baricentro
verso il lato con cui sosteniamo il libro o lo smartphone. Questo, chiaramente,
influenza anche la visione: un destrimano e un mancino non utilizzeranno mai
la stessa zona da vicino».
Visione e postura sono correlate fra di loro e una modifica della funzione
visiva spesso coincide con un cambiamento della postura e viceversa. «Quando
muoviamo gli occhi inviamo alla muscolatura della testa innumerevoli dati che
ci permettono di ricercare la migliore postura per focalizzare l'oggetto di nostro
interesse. Tale postura, ovviamente, è condizionata dalla nostra
lateralizzazione, ovvero dalla predominanza del lato destro o del lato sinistro
del nostro corpo – si legge ancora nella nota - Grazie all’ottimizzazione DSX
la lente progressiva tiene conto della lateralità manuale e vi si adatta. In questo modo il portatore ha il campo di visione più ampio nel
vicino, il canale di progressione più fluido e la visione libera in tutte le distanze. La tecnologia DSX, applicabile su qualsiasi lente progressiva
free form, permette di perfezionare la zona intermedia e da vicino attraverso un’ulteriore mappa che ricalcola il canale di progressione e, di
conseguenza, ne ingrandisce il campo di visione, mantenendo inalterate le proprietà e le caratteristiche tecniche della lente scelta».
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Direttore responsabile: Angelo Magri
Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi
E-mail: [email protected]
Supplemento al 27 gennaio 2014 di b2eyes.com
reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009
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