Lettura e Scrittura Letto-scrittura Apprendere a leggere e a scrivere può essere inteso fondamentalmente come un processo di associazione tra simboli visivi convenzionali (grafemi) e suoni (fonemi) e viceversa. DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson lettura decodifica comprensione significato La lettura può essere anche definita come un insieme di processi che permettono di estrarre il significato dal testo, includendo sia l'identificazione delle parole (decodifica) che la comprensione del contenuto (Perfetti 1989). Questo secondo processo è lo scopo della lettura. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Leggere è un'abilità strumentale, necessaria a comprendere ed ampliare le proprie conoscenze. La lettura è di solito sollecitata dalla necessità di rispondere a un bisogno e dipende anche dal canale usato per la comunicazione. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti … Nelle culture orali i bambini con DSA probabilmente non avrebbero molte difficoltà. (A volte gli alunni con DSA si possono perdere se vengono date loro troppe informazioni in successione: «Andate al capitolo 8, paragrafo 3 pagina 80, terzo capoverso ...» Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti … Se la lettura è l'insieme dei processi che permettono di estrarre il significato dal testo, allora il canale con cui si accede al significato è meno importante del processo. I ciechi hanno un sistema di decodifica che passa da un canale sensoriale differente da quello dei vedenti, ma mantengono lo stesso scopo della lettura: estrarre il significato dal testo. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti In Italia a tre quarti circa dell'anno scolastico, la maggioranza dei bambini italiani (si stima tra l’80 e il 95 % ) ottiene alti livelli di prestazione nella lettura di parole e non-parole (Cossu, 1999) Ciò è confermato anche dalle ricerche internazionali ( Seymur 2003): nell'apprendimento della lettura, i bambini italiani sono facilitati grazie al rapporto di corrispondenza quasi biunivoca tra ortografia e fonologia, che caratterizza la nostra lingua. Nei sistemi a maggiore trasparenza ortografia, come l'italiano, i bambini di solito acquisiscono rapidamente buoni livelli di apprendimento nella lettura sia in termini di correttezza che di rapidità, che sono i due indici che evidenziano gli esiti del processo di acquisizione. La maggior parte di bambini sono in grado dopo pochi mesi dall'inizio della classe prima della scuola primaria, di leggere parole brevi. Tressoldi 1996 … mentre la correttezza nella lettura è raggiunta dai bambini italiani abbastanza velocemente, la rapidità progredisce più lentamente con un incremento continuo e costante di circa mezza sillaba all'anno dalla seconda classe della scuola primaria fino alla scuola secondaria. DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson CORRETTEZZA se è disturbata la strategia di lettura analiticofonologica (bottom-up) si avranno: errori visivi (scambio lettere simili, speculari); errori fonologici (scambio di lettere con suono simile); se è disturbata la strategia di lettura globale-lessicale (top-down): errori di anticipazione (parola letta al posto di un’altra per adeguatezza al contesto e stesso incipit). Tressoldi (1996) ...e proprio la rapidità sembra essere la variabile più critica nell'apprendimento della lettura sulla quale cadono molti bambini in difficoltà. Inserire immagine DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson logopedica FaseFaselogografica Leggere e scrivere parole in senso globale e generale Fase alfabetica Vi è una prima applicazione delle regole di conversione fonema/grafema Fase ortografica Iniziano ad instaurarsi associazioni nuove tra parti più complesse come sillabe, suffissi e morfemi Fase lessicale Le parole vengono scritte senza trasformazioni parziali, ma in maniera diretta e globale Frith 1985 DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Il modello a due vie di Castel e Coltheart DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Il modello a due vie di Castel e Coltheart (semplificazione) Parola Applicazione regole Trasformazione Ortografia e fonologia Riconoscimento diretto Recupero significato Recupero Corrispondenza fonologica Fusione informazioni fonologiche Lettura Ad alta voce DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Schema riassuntivo sulla diagnosi di dislessia Codice diagnostico Diagnosi Cosa si valuta Età minima per la diagnosi DSM-IV: 3150 Disturbo della lettura Dislessia evolutiva Rapidità e Non prima della correttezza della fine della 2a decodifica. classe della scuola primaria ICD-10; F81.0 Disturbo specifico della lettura DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Verso i 4 anni si comincia a prestare attenzione agli aspetti fonologici del linguaggio (consapevolezza fonologica globale, capacità di riflettere sula lingua orale indipendentemente dal significato). A 6 anni la consapevolezza fonologica diventa analitica e si organizza con l'esposizione al codice alfabetico ed è quindi propria del primo anno della scuola primaria tra linguaggio scritto e linguaggio parlato esiste un legame importante, la metafonologia. Competenze metalinguistiche e fonologiche sono riconosciute come uno dei prerequisiti fondamentali nell'apprendimento della lingua scritta. Interventi nella scuola primaria (o anche prima ...) per i bambini con DSA fin dalla scuola primaria occorre: allenare e velocizzare il bambino nella lettura con gli occhi; motivare alla lettura e favorire le capacità di ascolto ; offrire strategie e strumenti adatte alle caratteristiche di ognuno; DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson incentivare l'uso del righello o del dito per seguire il testo (in alcuni casi si introduce una mascherina metodo Geiger-Lettvin) accettare l'anticipazione della parola in lettura; leggere ad alta voce ai bambini; proporre ogni giorno giochi linguistici per migliorare la competenza fonologica; •lasciare spesso il tempo per la lettura individuale, silenziosa e "gratuita tenere separati i momenti dedicati all'allenamento alla lettura da quelli relativi alla comprensione dei testi. DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Motivazione alla lettura L'ascolto va educato. Il bambino che ascolta qualcuno leggere sarà curioso di sentire se le parole si ripeteranno, sarà felice di poter anticipare suoni, parole o rime, completando, senza saper leggere con gli occhi, la lettura. L'apprendimento della lettura comincia con la condivisione. DISLESSIA e altri DSA a suola - Erickson Il piacere di leggere Spesso la scuola non aiuta a stimolare l'amore per la lettura. Rodari: “ Il bambino, costretto a tener conto delle leggi interne della scuola, come il soldato deve tener conto di quelle della caserma, finisce per considerare il libro né più né meno di come il soldato considera la ramazza, usandola coscienziosamente, se è di servizio, per non incappare nella consegna, dimenticandola del tutto quando è in libera uscita” Alcuni dei "nove modi per insegnare ai ragazzi a odiare la lettura " (spunto da Rodari, 1982) 1. Presentare il libro come un'alternativa alla TV o al fumetto; 2. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni; 3. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura; 4. Trasformare il libro in uno strumento di fatica: trascrivere pagine, imparare a memoria. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti 5. Rifiutarsi di leggere al bambino; 6. Non offrire una scelta sufficiente; (è invece indispensabile offrire una scelta ricca e aggiornata); 7. Ordinare di leggere; Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Strumenti e strategie per leggere È possibile che i bambini con DSA a causa delle loro oggettive difficoltà rifiutino la lettura. Per favorirne l'interesse si dovranno offrire situazioni facilitanti e motivanti. Questo permetterà un circolo virtuoso, l'arricchimento dell'esperienza linguistica, la capacità di strutturare il pensiero. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Esistono diverse tecniche di lettura: un lettore strategico adotta tecniche differenti a seconda del tipo di materiale che ha a disposizione e dell'obiettivo per cui legge (De Beni Pazzaglia 1993) Figura Tecnica Che cos’è Serve per …. Quando Scorsa rapida del testo (skimming) Lettura molto veloce, ma superficiale Cogliere il significato generale. Approccio preliminare per la comprensione e lo studio Lettura analitica Lenta attenta, approfondita Comprendere e memorizzare le parti più importanti Dopo la fase di skimming Lettura selettiva Sulla base di Ricerca mirata di indizi, si saltano informazioni. intere parti di testo e ci si sofferma su altre. Consultazione di elenchi, per rispondere a domande di cui si individuano le parole-chiave Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Uso della sintesi vocale La letteratura dimostra che la sintesi vocale ha un effetto abilitativo sulla letto-scrittura, falsificando l'idea che questa modalità possa far disimparare a leggere e scrivere. Gli studi infatti attestano gli effetti positivi dell'utilizzo della sintesi vocale su velocità di lettura, comprensione, tempi di attenzione, difficoltà di scrittura, motivazione, autoefficacia, autonomia, stili di attribuzione e abbandono scolastico (Peroni 2006). Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Comprensione del testo Modello Simple view of reading di Gough e Tunmer Dislessia classica Nessun Disturbo buona comprensione, basso riconoscimento delle parole Buona comprensione, buon riconoscimento delle parole Disturbo specifico del linguaggio Distrurbo specifico di comprensione Bassa comprensione; basso riconoscimento delle parole Bassa comprensione; buon riconoscimento delle parole + Processi legati al riconoscimento di parola Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Disturbo della comprensione del testo (DCT) Opposto a quanto succede con la dislessia: fatica nella comprensione Buone competenze metafonologiche QI adeguato DCT Stima: circa 20 % degli studenti Profilo non riconosciuto dalla legge sui DSA Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Il profilo cognitivo degli studenti DCT non è omogeneo. QI verbale inferiore al QI di performance, nonostante il QI totale sia all'interno della fascia della normalità. Si potrebbe quindi concludere che il profilo delle difficoltà è specifico, in quanto le competenze generali sono nella norma, ma si potrebbero evidenziare delle debolezze nelle competenze linguistiche. Riassumendo il profilo del “cattivo lettore” - buone o adeguate competenze dal punto di vista della decodifica; - prestazione inadeguata in prove di comprensione del testo; - prestazioni scolastiche deficitarie nelle discipline che richiedono l'apprendimento a partire da un testo. Assenza di fattori di esclusione per i DSA: disabilità, ritardo cognitivo, fattori esterni (insegnamento inadeguato, carenze nell'ambiente di provenienza, ecc) Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti - studenti senza problemi di linguaggio e senza storie di ritardo nella sua acquisizione che leggono in modo sufficientemente corretto ma hanno difficoltà nella comprensione del testo; studenti che presentano una lentezza nell'acquisizione della tecnica della lettura che progredisce lentamente (ma non rientra nei parametri per la diagnosi di dislessia) e anche un'incapacità di comprendere in modo adeguato all'età/ scolarità il brano letto. In entrambi i casi il problema più marcato riguarda la comprensione.. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Importanza della metacognizione per gli studenti con disturbo della lettura Lavorare sulla metacognizione significa prendere come «imparare a sapere» piuttosto che «imparare a fare». Il bambino apprendere attraverso l'esperienza personale per questo motivo il vocabolario della metacognizione è pieno di parole con il medesimo prefisso auto-efficacia auto-attribuzione auto-motivazione auto-regolazione auto-istruzione.. Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti •nella comprensione del testo l'insegnante deve informare sul tipo di testo per attivare le strategie più immediate; •Ch •chiedere di fare ipotesi sul contenuto basandosi sul titolo illustrazioni contesto; •fermare la lettura per domandare ciò che stato letto e chiedere anticipazioni sullo svolgimento; •le domande di comprensione vanno inserite nel testo stesso per migliorare l'apprendimento; •poste prima della lettura per favorire un warming up e un brainstorming in grado di dare una traccia significativa ai lettori per creare aspettative focalizzare l'attenzione stimolare previsioni; Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti Lettura e comprensione Non si dimentichi nemmeno di lavorare sulla memoria breve termine che va allenata costantemente e che si è sviluppata migliora la memoria di lavoro e consente di sviluppare anche la meta-memoria. Le difficoltà nel lo studente dislessico infatti non sono solo relative alla memoria di lavoro mantenere recuperare informazioni ma anche ai limiti legati ai processi lessicali, l'incapacità di ricordare il nome di un oggetto, un luogo. Se la memoria breve termine compromessa si perde l'informazione prima ancora che venga elaborata. Scrittura Componente grafo-motoria: Percezione Organizzazione spaziale Organizzazione temporale Integrazione spazio-temporale Orientamento destra-sinistra Coordinazione motoria Dominanza laterale Memoria e attenzione Scrittura Comporre un testo scritto (Hayes Flower, De Beni, Cisotto, Carretti ) Schema riassuntivo sulla diagnosi di disturbo della scrittura Codice diagnostico Diagnosi 1 2 DSM-IV: 315.2 Disturbo dell'espressione scritta ICD-10; F81.1 Disturbo specifico della compitazione DSM-IV: 315.19 Disturbo dell'apprendimento ICD-10; F81.8 Altri disturbi delle abilità scolastiche non specificati Cosa si valuta Età minima per la diagnosi Disortografia Correttezza: Non prima della evolutiva ovvero quantità di fine della 2a errori commessi classe della durante la scuola primaria scrittura Disgrafia evolutiva Sviluppo psicomotorio Velocità di scrittura Leggibilità Direzionalità del movimento Spaziatura tra lettere e parolechiave Grandezza, allineamento e pressione Come leggere LA DISLESSIA e i DSA - Giunti La competenza tecnica di scrittura, ossia la capacità di scrivere parole, si raggiunge attraverso livelli di competenza diversi (Cornoldi) Nel processo di apprendimento della scrittura il bambino impara a produrre grafemi con segni grafici corretti, a stabilizzare il rapporto suono-segno e a rispettare la struttura della parola; a questo si aggiunge l'acquisizione delle regole ortografiche della lingua (accenti, uso dell'h e dell'apostrofo, ecc) sintattiche e morfosintattiche. Le competenze di letto-scrittura sono fortemente interconnesse. Strategie e strumenti per scrivere •far scegliere il tipo di carattere da utilizzare nella scrittura a mano (meglio evitare il corsivo e incentivare l'uso dello stampato maiuscolo; •mantenerlo fino a quando tutti i grafemi sono stati presentati; • presentare un solo carattere per volta; • evitare di far scrivere la brutta copia; •privilegiare le frasi semplici, brevi e poco complesse; •utilizzare come base di riferimento un mappa relativa all'argomento, riuscendo così a procedere con ordine; Utilizzo del PC La presenza della tastiera permette di riconoscere le lettere più facilmente (riconoscimento più facile di rievocazione ...) Consente di produrre un testo bello e soddisfacente; Compensa il problema del tratto grafico poco interpretabile/leggibile; Evita la doppia stesura di bella a brutta copia. Suggerire e consigliare l'uso della sintesi vocale per autocorreggersi e avviare l'impiego di strategie di rilettura con la sintesi vocale incentivare l'utilizzo del correttore ortografico SOLO in un secondo momento rispetto alla prima stesura del testo; non usare subito la funzione "correzione automatica" perché non completamente affidabile; spiegare come sfruttare il suggeritore per correggere gli errori segnalati dal programma di videoscrittura. Effetti di strategie e strumenti Il timore frequente dei genitori e degli insegnanti è che l'uso del PC possa impedire l'apprendimento e il miglioramento della capacità di scrittura. (dipende dallo scopo…) Ma … non è la penna che insegna a scrivere: essa è solo un mezzo e la scrittura è un'abilità. Il computer non risolve tutti problemi e non rappresenta una "cura" per i DSA. In questo caso è però lo strumento che meglio motiva alla scrittura, espone all'esercizio e all'apprendimento. Componente Classificazione errore Processo Errori fonologici nei quali non è rispettato il rapporto tra fonemi fonologico e grafemi Scambio di grafemi (prevalenti quelli per prossimità fonologica: fento per vento, e anche di grafemi per somiglianza sia morfologica che fonologica b, p, m, n. Inversioni: li per il; ni per in; grafemi inesatti: pese per pesce; magi per maghi; Omissioni di lettere o sillabe; semafro per semaforo, fuco per fuoco; aggiunta di lettere o sillabe; saradina per sardina, peconora per pecora. Processo Errori commessi nella scrittura di parole a ortografia irregolare, ortografico la cui corretta scrittura dipende dalla conoscenza di regole specifiche e non dall'analisi fonologica; il suono della parola infatti non cambia se questa viene scritta scorrettamente. Separazioni illegali: in dietro per indietro; in sieme per insieme; fusioni illegali; vicinoaloro per vicino a loro; ilmio per il mio; scambio di grafemi omofoni non omografi: licuore per liquore, squola per scuola. Omissione/aggiunta del grafema h: anno per hanno ghomitolo per gomitolo. TABELLA PROVA DI DETTATO CLASSE SECONDA SCUOLA………. CLASSE………. DATA………… ERRORI FONOLOGICI Alunno/a Scambio grafema pb vf dt mn… Omissione Inversioni Grafema o aggiunte li/il inesatto di lettere o la/al gi/ghi/ sillabe ci-chi sci gni gli… ERRORI NON FONOLOGICI Separ/fusione illegali l’avato, in-sieme, ilcane Scambio grafema omofono qu-cu-cq ALTRI TIPI DI ERRORI Omiss. o aggiunt. h (avere) Omiss. o aggiunt. accenti Omiss. o aggiunt. doppie Punteggiatura Tot. Fascia di Err. prestazione maiuscole (non sommare (Cpr, Ps, al punteggio Ra, Rii ) totale) Potenziare l'espressione scritta Agli interventi mirati alle abilità di decifrazione e compitazione la didattica dovrebbe affiancare un percorso dedicato alla composizione del testo. Si evidenzia il termine affiancare per richiamare l'importanza del non attendere che sia stato raggiunto un buon livello di padronanza delle abilità in transcodifica per impegnare gli alunni in compiti complessi. In ogni caso per le caratteristiche dei D S A il successo formativo non può identificarsi nella automatizzazione di queste capacità. Assegnare più tempo è un utile strumento compensativo per un eventuale compito di riscrittura in bella copia, ma è ininfluente sul processo compositivo. Un modello didattico efficace dovrebbe agire contemporaneamente sul piano delle procedure facilitanti e del sostegno cognitivo agli aspetti complessi del compito. Le operazioni di codifica e trascrizione che inibiscono le componenti di alto livello dovrebbero essere svolte dall'insegnante in modo da consentire all'alunno di concentrarsi sul l'ideazione e sull'organizzazione del testo. La tecnica della dettatura all' adulto permette all’insegnante di intervenire durante il processo compositivo in funzione di guida. Con lo scaffolding l'intervento mirato a orientare le scelte piuttosto che a correggere l'errore già commesso l'insegnante offre un tipo di sostegno coerente con l'impostazione della scrittura come problem solving (Pontecorvo 1999). La didattica della scrittura non dovrebbe trascurare il ruolo che la lettura ha nella costruzione di competenze compositive (Della Casa 1994; Boscolo 2002). I testi letti possono rappresentare un punto di partenza e di arrivo dello scrivere, quando divengono l'oggetto di ulteriori esercitazioni. Schemi, mappe concettuali, parafrasi sintetiche interagiscono positivamente con il processo di lettura migliorando la comprensione del testo. Dalla lettura si attingono conoscenze, si acquisiscono familiarità con tipologie testuali, schemi compositivi, strategie retoriche e, in generale, con strutture linguistiche altre dal parlato. Si ritiene che la lettura da parte dell'insegnante dovrebbe essere un appuntamento rituale, cui dedicare settimanalmente uno spazio. Esercitare gli alunni a ritrovare i propri errori (Chiara Tencati) Al termine della stesura di un testo è sempre bene consigliare agli alunni di ricontrollarlo. Questo processo di revisione implicherà la presa in considerazione di più aspetti: la punteggiatura, il lessico, l'ortografia, la morfosintassi, ecc. Per quanto concerne gli errori ortografici è consigliabile abituare l'alunno a rintracciare da solo gli errori che compie; per fare ciò deve conoscere i propri punti di debolezza (ad esempio: le doppie l'«h», gli accenti, ecc.) . Si inizierà chiedendo al bambino di verificare se ha commesso degli errori nel proprio componimento; qualora egli non li identificasse, si può procedere per gradi indicando dapprima la frase in sui è contenuto un errore (" In questa frase ti è sfuggito un errore, riesci a trovarlo?") e, se questo non fosse sufficiente, la parola scritta in maniera errata ("L'errore sta in questa parola, sei d'accordo?"), per poi concludere chiedendo al bambino di scriverla correttamente ("Ora che abbiamo individuato l'errore, sapresti scrivere la parola correttamente?"). La motivazione alla scrittura Quando si fanno richieste sul piano della lettoscrittura a dei giovani allievi con DSA bisognerebbe sempre distinguere i momenti di esercizio da altri in cui si valuta il contenuto. In questo secondo caso la valutazione dovrà essere indipendente da possibili (e probabili ) errori. Però motivare gli allievi con DSA alle attività di scrittura è possibile: mostrando interesse verso i loro pensieri e idee, verso la creatività e la fantasia che spesso dimostrano, che possono essere espresse anche attraverso il canale scritto. Alcuni software informatici usano sia il canale visivo sia quello uditivo, suscitando la curiosità e l'interesse del bambino per la scrittura che diventa divertente (appaiamento di un'immagine a fianco della parola digitata). Inoltre l'uso strategico del correttore ortografico e del suggeritore permettono di riflettere sulla modalità di autocorrezione, con risvolti positivi sull'automonitoraggio e sulla percezione di autoefficacia. Aiuto a trattenere informazioni Forma di comunicazione Scrittura a scuola Esercizi di sintesi Verifica apprendimenti Strategie per prendere appunti Le annotazioni che vengono prese durante l'ascolto possono essere anche abbreviate e/o ridotte in simboli e disegni: ognuno dovrebbe poter prendere appunti utilizzando la tecnica che più gli è congeniale. Agli alunni con DSA risulta spesso difficile stare attenti, ascoltare e prendere appunti nello stesso momento, tanto più quando vi è un disturbo della scrittura. Come può essere sfruttata al meglio la lezione dell'insegnante in classe? Molti bambini e ragazzi con DSA riportano che quando qualcuno parla, loro visualizzano. In classe, invece dei classici appunti scritti, queste immagini mentali potranno essere tradotte in disegni. Un altro modo per prendere appunti è attraverso l'utilizzo del registratore o con la smartpen che integra i due canali sensoriali di accesso all'informazione più congeniali per chi ha un DSA. Per seguire in modo proficuo una lezione è anche utile ancorarsi al libro cartaceo e usarlo in sostituzione degli appunti. Questo sarà possibile se la spiegazione segue a grandi linee il libro e se il testo offre dei buoni indici visivi. Questo processo di ancoraggio degli appunti è ancora più efficace se avviene direttamente sul libro digitale: Strategie per rispondere a domande di comprensione È importante non perdere di vista l'obiettivo di questo compito. Se la finalità della prova è verificare la preparazione su un dato argomento in una specifica disciplina, gli eventuali errori. Le domande a scelta multipla sono utili se vengono "lette con le orecchie“; in caso contrario potrebbero affaticare maggiormente e, data la brevità delle risposte, è alto il rischio di fraintendere il contenuto. Le domande aperte non devono essere generiche e devono richiedere risposte brevi. Per gli allievi con difficoltà di scrittura le prove a domande aperte non devono essere generiche e devono richiedere risposte brevi. Se si vogliono evitare errori di trascrizione e per velocizzare il processo è possibile chiedere all'allievo di sottolineare la risposta nel testo, scrivendovi accanto il numero della domanda; se la prova viene svolta con il PC, ci si potrebbe avvalere della funzione copia-incolla. Strategia per produrre riassunti In un percorso ideali di apprendimento, inizialmente potrebbe essere l'insegnante stesso a fornire una mappa con i punti che andranno toccati nel riassunto. La mappa sarà una traccia per favorire la comprensione del testo e per la successiva rielaborazione in forma di riassunto. Successivamente, quando l'allievo ha preso dimestichezza con le mappe, può essere lui stesso a strutturare i punti essenziali. Se il materiale da riassumere è un brano in formato digitale "modificabile" (es. Libro di testo digitale) si possono seguire gli indici testuali, si può leggere con la sintesi vocale e si individuano le parti più importanti. In questo caso si può anche suddividere il testo in sequenze e dare dei titoli da usare come guida nella stesura; si possono poi ricopiare le parti selezionate che vengono rielaborate e infine lette con la sintesi vocale. Scrittura in corsivo (Monica Pratelli) Spesso i docenti preferiscono che l'alunno disgrafico continui a scrivere in stampato maiuscolo, per semplificargli il compito, ma difficilmente sono consapevoli di trasmettere un messaggio che ha il sapore della diversità (è un po' come dire: "Noi andiamo avanti, tu rimani indietro"; "Noi diventiamo grandi, tu rimarrai piccolo, perché non saprai mai fare cose da grandi"). La scrittura in corsivo è senz'altro più complessa in quanto la sua esecuzione richiede una coordinazione oculo-manuale più armonica. Sarebbe comunque un errore privare il bambino disgrafico di una esperienza per lui densa di significato, particolarmente motivante in quanto lo avvicina ai coetanei. Se il bambino ha raggiunto livelli sufficienti di coordinazione motoria e visuo motoria, se ha maturato anche minimi capacità di orientamento e di integrazione spazio temporale, se riesci a controllare più adeguatamente il proprio gesto grafico, insomma se rispetto alle capacità iniziali si sono verificati miglioramenti, non c'è tempo da perdere: bisogna iniziare la fase di preparazione al corsivo il procedere poi con una serie di attività che facilitino notevolmente la relazione tra il bambino e la scrittura. Il processo di apprendimento Un percorso in cui gli alunni con DSA possono incontrare varie difficoltà (mentre potrebbero trovare più congeniali altre modalità. Un approccio strategico è una grande risorsa perché fa leva su quello che rappresenta il maggior punto di forza di un allievo con DSA, ossia l'intelligenza. I tappa: Accesso alle informazioni •difficoltà nella decodifica •difficoltà nel trattenere le informazioni nella MBT / deficit nella memoria di lavoro. In questi casi per affrontare le difficoltà specifiche viene proposta una diversa modalità di accesso all'informazione (es. la lettura con le orecchie) In questi casi per affrontare le difficoltà specifiche viene proposta una diversa modalità di accesso all'informazione (es. la lettura con le orecchie) II tappa: Comprensione È il vero obiettivo della lettura. Non rappresenta una difficoltà distintiva dei bambini con DSA. Comprendere è un compito impegnativo e complesso che costa fatica a tutti, ma grava maggiormente su coloro che investono più energie nei processi di decodifica o di controllo attentivo. Una delle soluzioni che più vengono adottate per agevolare la comprensione del testo è la sua semplificazione. Un intervento fatto da un adulto che consiste nel riassumere, tagliare, mettere in evidenza i concetti principali per evitare la lettura al bambino in difficoltà. Ha dei vantaggi nell'immediato, ma può a lungo andare non favorire un processo verso l'autonomia (la rielaborazione è dell'adulto). Potrebbe essere utile adottare strategie che agevolino il lavoro dell'alunno ma che allo stesso tempo consentano un percorso di crescita personale, ossia insegnino come "cavarsela da soli", arrivando poco alla volta a interiorizzare i criteri di selezione delle informazioni “Adattare” non significa ridurre i contenuti ma la quantità di pagine da leggere, non “togliere, semplificare” le informazioni, ma 1)completarle e integrarle attraverso l’uso di altre fonti, 2)evidenziare le parti rilevanti che, collegate tra loro, devono avere funzione ipertestuale, suggerendo la strutturazione dell’intera informazione, 3)schematizzare graficamente (mappe concettuali) per rendere visivamente immediati i collegamenti tra concetti, 4)riscrivere il testo reimpostandolo in modo da renderlo più leggibile, ovvero: in modo graficamente più chiaro •strutturalmente funzionale (dividere il testo in paragrafi intestati e i paragrafi in capoversi, raggruppando le informazioni per blocchi tematici, seguendo l’ordine cronologico,ecc) linguisticamente semplice III TAPPA: Rielaborazione e selezione delle informazioni (sarebbe in realtà un approfondimento della comprensione e una agevolazione/preparazione della memorizzazione (tappa 4) capire è diverso da ricordare (comprendere non significa necessariamente recuperare quei contenuti quando servono, es. durante una verifica) Per i ragazzi con DSA risulta difficile procedere in sequenza, quindi è particolarmente ostico l'approccio con i testi che propongono un'informazione dietro l'altra; difficile avere anche una visione globale, a causa della limitata capacità di MBT (Stella 2004). Può essere quindi utile riorganizzare il materiale secondo una modalità immediatamente visualizzabile come una mappa, in cui sono evidenti i collegamenti fra le parti o, ingenerale, ricorrere a rappresentazioni dei contenuti attraverso immagini. … le mappe non sono tutte uguali … … e sono sempre in evoluzione … IV tappa: Memorizzazione. L'allievo con DSA ha difficoltà di MBT e nel naming (denominazione rapida delle informazioni verbali, Stella 2004); nella memorizzazione di nomi, termini specifici, definizioni, date e degli automatismi (es. Tabelline); per questo viene consentito anche dalla legge, l'utilizzo di strumenti compensativi, di supporto. V TAPPA: recupero dei contenuti. (la ripetizione è intesa come un atto conclusivo di un processo e non come modalità di apprendere) Non si può dire che ci sia stato un apprendimento di un'informazione se un individuo non è in grado di recuperarla quando ne ha bisogno Il controllo non deve essere verificato da altri (es. Insegnanti) ma può essere svolto dall'allievo stesso. La tecnica utilizzata tipicamente per verificare la preparazione è la ripetizione. Una strategia che favorisce l'autonomia può essere l'utilizzo del registratore durante la ripetizione del discorso, partendo dalla mappa. Il riascolto può aiutare ad acquisire consapevolezza circa la propria preparazione e stimolare l'autocorrezione. Un eventuale difficoltà nel discorso può anche rappresentare la necessità di modificare la mappa di riferimento.
© Copyright 2025 ExpyDoc