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PUNTO COMA: VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI
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La Provincia Frosinone
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APRE UNO SPORTELLO PER CURARE IL COMA
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IRCCS NEUROMED: INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA, PER
ESSERE VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI
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Il Sannio
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FAMILIARI DEI PAZIENTI ARRIVA IL 'PUNTO COMA'
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Ecodelmolise.com
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INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA PER ESSERE VICINI AI
FAMILIARI DEI PAZIENTI
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Il Quotidiano del Molise
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NEUROMED APRE SPORTELLO INFORMATIVO PER LE FAMIGLIE DEI
PAZIENTI IN COMA
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FAMILIARI DEI PAZIENTI
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Home Attualità FOCUS MALATTIE RARE VAI Angioedema Ereditario IRCCS Neuromed: inaugurazione del Punto Coma, per essere vicini ai familiari dei pazienti NEWS Autore: Benedetta Morbelli, 10 Feb 2014 Attualità Citomegalovirus congenito (CMV) Emofilia Twitter
Fibrosi Polmonare Idiopatica Storie Politiche socio­sanitarie Screening Neonatale Ricerca scientifica Farmaci orfani Sperimentazioni Coma: una condizione che colpisce numerose persone e coinvolge le famiglie, che spesso sono impreparate a gestire le problematiche legate al prendersi cura di un soggetto in stato vegetativo. Malattia di Fabry Per essere vicini proprio a loro, ai caregiver, ovvero coloro che si prendono cura del malato, l' Associazione “Gli amici di Eleonora Onlus” e Neuromed firmano e presentano, lunedì 10 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la Sala Multimediale al IV piano della Clinica sita in via Atinense, 18, un protocollo d’intesa. Malattia di Gaucher Sindrome di Hunter (MPS II) Ipercolesterolemia Familiare Ipertensione arteriosa polmonare Terapie Domiciliari Cellule Staminali Cordonali Primo step di questo protocollo è l’attivazione di un Punto Coma, sportello informativo messo a disposizione delle famiglie dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza per ricevere : Telethon Mucopolisaccaridosi I (MPS I) Malattia di Pompe Neuropatia motoria ­ assistenza sanitaria, informazioni su ospedalizzazione e accoglienza pazienti; multifocale (MMN) ­ informazioni circa le associazioni dei familiari e iniziative di volontariato; Video storia Screening Neonatale, il destino di una vita in una goccia di sangue ­ fornire una guida ai diritti di INVALIDITÀ CIVILE E HANDICAP; FOCUS TUMORI RARI ­ attivare l’ assistenza domiciliare, ausili tecnici, permessi per mobilità, Mieloma Multiplo ­ ottenere agevolazioni fiscali, consigli circa le buone pratiche di riabilitazione. Sindromi Mielodisplastiche Lo sportello avrà un numero verde dedicato 800 123 973, contattabile dalle ore 8:00 alle ore 20:00 e una casella e­mail [email protected] a cui tutti potranno rivolgersi. (SMD) “Per la nostra Associazione, inaugurare il Punto Coma presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli è motivo di grande soddisfazione – afferma il Presidente dell’Associazione “Gli amici di Eleonora” Margherita Rocco ­ soprattutto all’indomani del 4° Anniversario della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. La firma del protocollo d’intesa tra la nostra Associazione e il prestigioso IRCCS Neuromed, unico vero Centro d’eccellenza per la cura delle gravi cerebrolesioni dell’Italia Centro­
meridionale, ci permette di fare quel salto di qualità nell’assistenza alle persone in Stato Vegetativo e alle loro famiglie, da sempre auspicato ma fino ad oggi materialmente non realizzato, se non in poche realtà del Nord. Questo passaggio è fondamentale per dare una concreta speranza alle famiglie che spesso si sentono abbandonate al loro destino dalla comunità.” tiroide Tumori differenziati della Tumore metastatico del colon retto Carcinoma midollare della tiroide FOCUS MALATTIE CRONICHE OrphaNews Europe, il bollettino quindicinale del Comitato dell’Unione Europea di Esperti in Malattie Rare (EUCERD), è ora anche in Italiano, grazie all’impegno di Orphanet Italia, al supporto Sclerosi Multipla AIDS ­ HIV Malattia di Parkinson Leucemia Linfatica Cronica Alzheimer Epatite C Altre Malattie Croniche Degenerazione Maculare di Genzyme Italia e alla collaborazione di M e d i A r t p r o m o t i o n . Qui maggiori informazioni. APPUNTAMENTI 1 Marzo 2014, Modena. Fuori dal buio per la Giornata delle Malattie Rare Endometriosi Parteciperanno all’evento numerosi esponenti dell’ Ital Uil e fisioterapisti e gli studenti di fisioterapia del Neuromed. Per comprendere quanto sarà importante il punto coma per le famiglie riproponiamo un bellissimo intervento che è giunto alla pagina Facebook dell’ Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed): “Tutto ciò che non si conosce rende ogni comportamento più difficile nelle scelte. La vita vegetativa è una nuova forma di vita che poche, anzi pochissime, persone conoscono anche fra i normali “addetti” ai lavori che sono i rianimatori, i medici, gli infermieri, i terapisti – afferma un’ utente di Facebook commentando il social Network dell’Istituto Neuromed ­ Vengono date informazioni alle volte sbagliate, non chiare, confuse che spesso aumentano il disorientamento e la disperazione. Se, al contrario, si hanno delle buone conoscenze è più facile capire, fare delle PARTNER SCIENTIFICI Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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“ Sono pazienti che richiedono una presa in carico globale. Non ci si deve focalizzare solo sulle prestazioni da ricevere nella fase di ricovero – afferma il Dr. Michelangelo Bartolo, Responsabile della U.O. C. Neuroriabilitazione IRCCS Neuromed – In questi casi bisogna aiutare e supportare non solo il paziente ma andare incontro alle esigenze dell’individuo e della famiglia. Una sinergia tra strutture sanitarie e associazioni è doverosa. Soprattutto in un periodo in cui dilaga la crisi economica, questa partnership può essere utile per trovare dei percorsi che possano riempire dei gap importanti nella presa in carico del paziente in stato vegetativo. Possiamo individuare percorsi e alleanze che abbiano come risultato finale quello di assicurare una continuità di cura soprattutto nella fase di post ospedalizzazione del paziente e individuare percorsi di assistenza domiciliare mirati al trattamento, specifici per questa tipologia di pazienti. È auspicabile che nella riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale ci sia anche una concreta organizzazione del percorso riabilitativo”. 10-02-2014
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28 Febbraio 2014, Trento. Selezioni Famelab 28 Febbraio 2014, Torino. Talenti in scena 22­23 Febbraio, Camerano (AN). Workshop per fratelli di bambini con disabilità 21­23 Febbraio 2014, Roma. Conferenza Internazionale sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker Vedi l'agenda completa... Segui O.Ma.R anche su scelte giuste, trovare maggiore conforto e sicurezza e soprattutto costruirsi delle ragioni, delle spiegazioni che aiutino a superare un momento così difficile. Infine si riducono notevolmente l’ansia, la paura che si provano davanti a tutto ciò che appare misterioso;il rapporto tra il familiare e l’équipe, che ha preso in cura il paziente deve essere il migliore possibile se si vuole ottenere il risultato di collaborare attivamente al recupero del paziente. Molto spesso questo rapporto è difficile, non solo perché i medici, gli infermieri ed i terapisti danno delle risposte che non soddisfano, ma anche, e soprattutto, perché i familiari non sanno fare le domande giuste e assumono atteggiamenti di poca fiducia, di sospetti, che rendono l’attesa ancora più angosciosa per tutti e che nascono dalla confusione e dalla disperazione nelle quali vengono a trovarsi, specialmente quando le cure sono lunghe e passano molti mesi senza una luce. In questi casi trovare un’ equipe che stabilisce un clima di serenità e di fiducia nei confronti del paziente e del familiare è fondamentale. La grave preoccupazione per la vita del loro caro, dopo molte settimane e mesi di malattia con aspetti misteriosi, induce molto spesso sconforto, disperazione e insopportabile dolore che non trova conforto in niente, salvo i casi delle persone che hanno una grande fede religiosa e sono abituate a professarla da sempre e non solo in caso di necessità. I medici sono impegnati a curare i pazienti e non hanno non solo il tempo necessario, ma molto spesso neanche la capacità professionale, per farsi carico del dolore dei familiari. Secondo me possono farlo solo parzialmente, perché sono impegnati nell’ottenere il recupero della coscienza di chi gli è stato affidato e ha perso il bene più prezioso: la personalità.Non sempre sono disponibili supporti psicologici di sostegno, anche perché la vita vegetativa presenta veramente aspetti ancora oscuri, e personale specializzato in questo senso si sta formando negli ultimi tempi e poi è molto difficile trovare conforto nelle parole di estranei, specialmente quando sono frutto di un approccio che usa modalità e regole che vengono dal cervello e non dal cuore di chi vuole aiutarli.Siamo ben coscienti che le nostre capacità si applicano solo alle cure del corpo, ma in 10 anni di esperienza ho sentito una moltitudine di madri, padri, fratelli sorelle, mogli, mariti, fidanzati e amici che hanno cercato una strada per capire, sopportare, accettare una simile prova. Alcuni di loro sono stati così bravi da aiutare non solo se stessi, ma anche noi, facendoci crescere molto nel nostro valore umano e non solo professionale. Questi grandi, rarissimi valori non devono rimanere patrimonio di poche persone capaci di splendide risorse umane, ma possono essere di grande aiuto a tantissimi altri che devono fare lo stesso percorso in questa spinosa via che conduce a dover conoscere una realtà nuova: la vita vegetativa.” www.ecostampa.it
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INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA PER ESSERE VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI ISERNIA ecodelmolise
Focus Cerca nel sito POZZILLI ­ COMA, una condizione che colpisce numerose persone e coinvolge INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA PER ESSERE VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI le famiglie, che spesso sono impreparate a gestire le problematiche legate al prendersi cura di un soggetto in stato vegetativo. Per essere vicini proprio a loro, ai caregiver, ovvero coloro che si prendono cura del malato, l' Associazione “Gli amici di Eleonora Onlus” (www.gliamicidieleonora.it) e Neuromed (www.neuromed.it) firmano e presentano, lunedì 10 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la Sala Multimediale al IV piano della Clinica sita in via Atinense, 18, un protocollo d’intesa. Primo step di questo protocollo è l’attivazione di un Punto Coma, sportello informativo messo a disposizione delle famiglie dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza per ricevere : ­ assistenza sanitaria, informazioni su ospedalizzazione e accoglienza pazienti; ­ informazioni circa le associazioni dei familiari e iniziative di volontariato; ­ fornire una guida ai diritti di INVALIDITÀ CIVILE E HANDICAP; ­ attivare l’ assistenza domiciliare, ausili tecnici, permessi per mobilità, ­ ottenere agevolazioni fiscali, consigli circa le buone pratiche di riabilitazione. Lo sportello avrà un numero verde dedicato 800 123 973 a cui sarà possibile chiamare dalle ore 8:00 alle ore 20:00 e una casella e­mail [email protected] a cui tutti potranno rivolgersi. “Per la nostra Associazione, inaugurare il Punto Coma presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli è motivo di grande soddisfazione – afferma il Presidente dell’Associazione “Gli amici di Eleonora” Margherita Rocco ­ soprattutto all’indomani del 4° Anniversario della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. La firma del protocollo d’intesa tra la nostra Associazione e il prestigioso IRCCS Neuromed, unico vero Centro d’eccellenza per la cura delle gravi cerebrolesioni dell’Italia Centro­meridionale, ci permette di fare quel salto di qualità nell’assistenza alle persone in Stato Vegetativo e alle loro famiglie, da sempre auspicato ma fino ad oggi materialmente non realizzato, se non in poche realtà del Nord. Questo passaggio è fondamentale per dare una concreta speranza alle famiglie che spesso si sentono abbandonate al loro destino dalla comunità.” www.provincia.campobasso.it/upax “ Sono pazienti che richiedono una presa in carico globale. Non ci si deve focalizzare solo sulle prestazioni da ricevere nella fase di ricovero – afferma il Dr. Michelangelo Bartolo, Responsabile della U.O. C. Neuroriabilitazione IRCCS Neuromed – In questi casi bisogna aiutare e supportare non solo il paziente ma andare incontro alle esigenze dell’individuo e della famiglia. Una sinergia tra strutture sanitarie e associazioni è doverosa. Soprattutto in un periodo in cui dilaga la crisi economica, questa partnership può essere utile per trovare dei percorsi che possano riempire dei gap importanti nella presa in carico del paziente in stato vegetativo. Possiamo individuare percorsi e alleanze che abbiano come risultato finale quello di assicurare una continuità di cura soprattutto nella fase di post ospedalizzazione del paziente e individuare percorsi di assistenza domiciliare mirati al trattamento, specifici per questa tipologia di pazienti. È auspicabile che nella riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale ci sia anche una concreta organizzazione del percorso riabilitativo”. Parteciperanno all’evento numerosi esponenti dell’ Ital Uil e fisioterapisti e gli studenti di fisioterapia del Neuromed. Per comprendere quanto sarà importante il punto coma per le famiglie riproponiamo un bellissimo intervento che è giunto alla pagina FACEBOOK dell’ ISTITUTO NEUROLOGICO MEDITERRANEO NEUROMED): “Tutto ciò che non si conosce rende ogni comportamento più difficile nelle scelte. La vita vegetativa è una nuova forma di vita che poche, anzi pochissime, persone conoscono anche fra i normali “addetti” ai lavori che sono 106749
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i rianimatori, i medici, gli infermieri, i terapisti – afferma un’ utente di Facebook commentando il social Network dell’Istituto Neuromed ­ Vengono date informazioni alle volte sbagliate, non chiare, confuse che spesso aumentano il disorientamento e la disperazione. Se, al contrario, si hanno delle buone conoscenze è più facile capire, fare delle scelte giuste, trovare maggiore conforto e sicurezza e soprattutto costruirsi delle ragioni, delle spiegazioni che aiutino a superare un momento così difficile. Infine si riducono notevolmente l’ansia, la paura che si provano davanti a tutto ciò che appare misterioso; il rapporto tra il familiare e l’équipe, che ha preso in cura il paziente deve essere il migliore possibile se si vuole ottenere il risultato di collaborare attivamente al recupero del paziente. Molto spesso questo rapporto è difficile, non solo perché i medici, gli infermieri ed i terapisti danno delle risposte che non soddisfano, ma anche, e soprattutto, perché i familiari non sanno fare le domande giuste e assumono atteggiamenti di poca fiducia, di sospetti, che rendono l’attesa ancora più angosciosa per tutti e che nascono dalla confusione e dalla disperazione nelle quali vengono a trovarsi, specialmente quando le cure sono lunghe e passano molti mesi senza una luce. In questi casi trovare un’ equipe che stabilisce un clima di serenità e di fiducia nei confronti del paziente e del familiare è fondamentale. La grave preoccupazione per la vita del loro caro, dopo molte settimane e mesi di malattia con aspetti misteriosi, induce molto spesso sconforto, disperazione e insopportabile dolore che non trova conforto in niente, salvo i casi delle persone che hanno una grande fede religiosa e sono abituate a professarla da sempre e non solo in caso di necessità. I medici sono impegnati a curare i pazienti e non hanno non solo il tempo necessario, ma molto spesso neanche la capacità professionale, per farsi carico del dolore dei familiari. Secondo me possono farlo solo parzialmente, perché sono impegnati nell’ottenere il recupero della coscienza di chi gli è stato affidato e ha perso il bene più prezioso: la personalità. Non sempre sono disponibili supporti psicologici di sostegno, anche perché la vita vegetativa presenta veramente aspetti ancora oscuri, e personale specializzato in questo senso si sta formando negli ultimi tempi e poi è molto difficile trovare conforto nelle parole di estranei, specialmente quando sono frutto di un approccio che usa modalità e regole che vengono dal cervello e non dal cuore di chi vuole aiutarli. Siamo ben coscienti che le nostre capacità si applicano solo alle cure del corpo, ma in 10 anni di esperienza ho sentito una moltitudine di madri, padri, fratelli sorelle, mogli, mariti, fidanzati e amici che hanno cercato una strada per capire, sopportare, accettare una simile prova. Alcuni di loro sono stati così bravi da aiutare non solo se stessi, ma anche noi, facendoci crescere molto nel nostro valore umano e non solo professionale. Questi grandi, rarissimi valori non devono rimanere patrimonio di poche persone capaci di splendide risorse umane, ma possono essere di grande aiuto a tantissimi altri che devono fare lo stesso percorso in questa spinosa via che conduce a dover conoscere una realtà nuova: la vita vegetativa.” 08 / 02 / 2014 Pagine correlate Isernia INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA PER ESSERE VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI INAUGURAZIONE DEL PUNTO COMA PER ESSERE VICINI AI FAMILIARI DEI PAZIENTI I CEREALI DELLA SALUTE FESTA MUSICALE DELLE REGIONI ITALIANE PROGETTO SCUOLE, AL NEUROMED ARRIVANO GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO ‘GIORDANO’ DI VENAFRO AREA ARCHEOLOGICA DELL´ANTICA AESERNIA Contatti Per contattare la redazione del sito Ecodelmolise scrivere all'indirizzo email [email protected] 106749
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Venerdì 7 Febbraio 2014 Home Campobasso In evidenza Isernia Dal Territorio Termoli InformamoliseTV Editoriali Punti di Vista Ultime notizie Occhio che uccide Economia Sport Spettacoli&Cultura Inchieste Agevolazioni Dal Settimanale Fuori Luogo Formazione
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Inaugurazione del Punto Coma: per essere vicini ai familiari dei pazienti  Pubblicato Venerdì, 07 Febbraio 2014 16:45  | Stampa | Scritto da Redazione Twitter
COMA, una condizione che colpisce numerose persone e coinvolge le famiglie, che spesso sono impreparate a gestire le problematiche legate al prendersi cura di un soggetto in stato vegetativo. Per essere vicini proprio a loro, ai caregiver, ovvero coloro che si prendono cura del malato, l' Associazione “Gli amici d i E l e o n o r a O n l u s” (www.gliamicidieleonora.it) e Neuromed (www.neuromed.it) firmano e presentano, lunedì 10 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la Sala Multimediale al IV piano della Clinica sita in via Atinense, 18, un protocollo d’intesa.
Primo step di questo protocollo è l’attivazione di un Punto Coma, sportello informativo messo a disposizione delle famiglie dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza per ricevere : ­ assistenza sanitaria, informazioni su ospedalizzazione e accoglienza pazienti; ­ informazioni circa le associazioni dei familiari e iniziative di volontariato; ­ fornire una guida ai diritti di INVALIDITÀ CIVILE E HANDICAP; ­ attivare l’ assistenza domiciliare, ausili tecnici, permessi per mobilità, ­ ottenere agevolazioni fiscali, consigli circa le buone pratiche di riabilitazione. Lo sportello avrà un numero verde dedicato 800 123 973 a cui sarà possibile chiamare dalle ore 8:00 alle ore 20:00 e una casella e­mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. a cui tutti potranno rivolgersi. “Per la nostra Associazione, inaugurare il Punto Coma presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli è motivo di grande soddisfazione – afferma il Presidente dell’Associazione “Gli amici di Eleonora” Margherita Rocco ­ soprattutto all’indomani del 4° Anniversario della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. La firma del protocollo d’intesa tra la nostra Associazione e il prestigioso IRCCS Neuromed, unico vero Centro d’eccellenza per la cura delle gravi cerebrolesioni dell’Italia Centro­meridionale, ci permette di fare quel salto di qualità nell’assistenza alle persone in Stato Vegetativo e alle loro famiglie, da sempre auspicato ma fino ad oggi materialmente non realizzato, se non in poche realtà del Nord. Questo passaggio è fondamentale per dare una concreta speranza alle famiglie che spesso si sentono abbandonate al loro destino dalla comunità.”“ Sono pazienti che richiedono una presa in carico globale. Non ci si deve focalizzare solo sulle prestazioni da ricevere nella fase di ricovero – afferma il Dr. Michelangelo Bartolo, Responsabile della U.O. C. Neuroriabilitazione IRCCS Neuromed – In questi casi bisogna aiutare e supportare non solo il paziente ma andare incontro alle esigenze dell’individuo e della famiglia. Una sinergia tra strutture sanitarie e associazioni è doverosa. Soprattutto in un periodo in cui dilaga la crisi economica, questa partnership può essere utile per trovare dei percorsi che possano riempire dei gap importanti nella presa in carico del paziente in stato vegetativo. Possiamo 106749
individuare percorsi e alleanze che abbiano come risultato finale quello di assicurare una continuità di cura soprattutto nella fase di post ospedalizzazione del paziente e individuare percorsi di assistenza domiciliare mirati al trattamento, Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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Inaugurazione del Punto Coma: per essere vicini ai familiari dei pazienti Inaugurazione del Punto Coma: per essere vicini ai familiari dei pazienti Data pubblicazione: 07­02­2014 COMA, una condizione che colpisce numerose persone e coinvolge le famiglie, che spesso sono impreparate a gestire le problematiche legate al prendersi cura di un soggetto in stato vegetativo.Per essere vicini proprio a loro, ai caregiver, ovvero coloro che si prendono cura del malato, l' Associazione “Gli amici di Eleonora Onlus” (www.gliamicidieleonora.it) e Neuromed (www.neuromed.it) firmano e presentano, lunedì 10 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso la Sala Multimediale al IV piano della Clinica sita in via Atinense, 18, un protocollo d’intesa.Primo step di questo protocollo è l’attivazione di un Punto Coma, sportello informativo messo a disposizione delle famiglie dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza per ricevere : ­ assistenza sanitaria, informazioni su ospedalizzazione e accoglienza pazienti; ­ informazioni circa le associazioni dei familiari e iniziative di volontariato; ­ fornire una guida ai diritti di INVALIDITÀ CIVILE E HANDICAP; ­ attivare l’ assistenza domiciliare, ausili tecnici, permessi per mobilità, ­ ottenere agevolazioni fiscali, consigli circa le buone pratiche di riabilitazione. Lo sportello avrà un numero verde dedicato 800 123 973 a cui sarà possibile c h i a m a r e d a l l e o r e 8 : 0 0 a l l e o r e 2 0 : 0 0 e u n a c a s e l l a e­mail [email protected] a cui tutti potranno rivolgersi. “Per la nostra Associazione, inaugurare il Punto Coma presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli è motivo di grande soddisfazione – afferma il Presidente dell’Associazione “Gli amici di Eleonora” Margherita Rocco ­ soprattutto all’indomani del 4° Anniversario della Giornata Nazionale degli Stati Vegetativi. La firma del protocollo d’intesa tra la nostra Associazione e il prestigioso IRCCS Neuromed, unico vero Centro d’eccellenza per la cura delle gravi cerebrolesioni dell’Italia Centro­meridionale, ci permette di fare quel salto di qualità nell’assistenza alle persone in Stato Vegetativo e alle loro famiglie, da sempre auspicato ma fino ad oggi materialmente non realizzato, se non in poche realtà del Nord. Questo passaggio è fondamentale per dare una concreta speranza alle famiglie che spesso si sentono abbandonate al loro destino dalla comunità.” “ Sono pazienti che richiedono una presa in carico globale. Non ci si deve focalizzare solo sulle prestazioni da ricevere nella fase di ricovero – afferma il Dr. Michelangelo Bartolo, Responsabile della U.O. C. Neuroriabilitazione IRCCS Neuromed – In questi casi bisogna aiutare e supportare non solo il paziente ma andare incontro alle esigenze dell’individuo e della famiglia. Una sinergia tra strutture sanitarie e associazioni è doverosa. Soprattutto in un periodo in cui dilaga la crisi economica, questa partnership può essere utile per trovare dei percorsi che possano riempire dei gap importanti nella presa in carico del paziente in stato vegetativo. Possiamo individuare percorsi e alleanze che abbiano come risultato finale quello di assicurare una continuità di cura soprattutto nella fase di personaluxuryshopper
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post ospedalizzazione del paziente e individuare percorsi di assistenza domiciliare mirati al trattamento, specifici per questa tipologia di pazienti. È auspicabile che nella riorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale ci sia anche una concreta organizzazione del percorso riabilitativo”. Parteciperanno all’evento numerosi esponenti dell’ Ital Uil e fisioterapisti e gli studenti di fisioterapia del Neuromed. Per comprendere quanto sarà importante il punto coma per le famiglie riproponiamo un bellissimo intervento che è giunto alla pagina FACEBOOK dell’ ISTITUTO NEUROLOGICO MEDITERRANEO NEUROMED): “Tutto ciò che non si conosce rende ogni comportamento più difficile nelle scelte. La vita vegetativa è una nuova forma di vita che poche, anzi pochissime, persone conoscono anche fra i normali “addetti” ai lavori che sono i rianimatori, i medici, gli infermieri, i terapisti – afferma un’ utente di Facebook commentando il social Network dell’Istituto Neuromed ­ Vengono date informazioni alle volte sbagliate, non chiare, confuse che spesso aumentano il disorientamento e la disperazione. Se, al contrario, si hanno delle buone conoscenze è più facile capire, fare delle scelte giuste, trovare maggiore conforto e sicurezza e soprattutto costruirsi delle ragioni, delle spiegazioni che aiutino a superare un momento così difficile. Infine si riducono notevolmente l’ansia, la paura che si provano davanti a tutto ciò che appare misterioso; il rapporto tra il familiare e l’équipe, che ha preso in cura il paziente deve essere il migliore possibile se si vuole ottenere il risultato di collaborare attivamente al recupero del paziente. Molto spesso questo rapporto è difficile, non solo perché i medici, gli infermieri ed i terapisti danno delle risposte che non soddisfano, ma anche, e soprattutto, perché i familiari non sanno fare le domande giuste e assumono atteggiamenti di poca fiducia, di sospetti, che rendono l’attesa ancora più angosciosa per tutti e che nascono dalla confusione e dalla disperazione nelle quali vengono a trovarsi, specialmente quando le cure sono lunghe e passano molti mesi senza una luce. In questi casi trovare un’ equipe che stabilisce un clima di serenità e di fiducia nei confronti del paziente e del familiare è fondamentale. La grave preoccupazione per la vita del loro caro, dopo molte settimane e mesi di malattia con aspetti misteriosi, induce molto spesso sconforto, disperazione e insopportabile dolore che non trova conforto in niente, salvo i casi delle persone che hanno una grande fede religiosa e sono abituate a professarla da sempre e non solo in caso di necessità. I medici sono impegnati a curare i pazienti e non hanno non solo il tempo necessario, ma molto spesso neanche la capacità professionale, per farsi carico del dolore dei familiari. Secondo me possono farlo solo parzialmente, perché sono impegnati nell’ottenere il recupero della coscienza di chi gli è stato affidato e ha perso il bene più prezioso: la personalità. Non sempre sono disponibili supporti psicologici di sostegno, anche perché la vita vegetativa presenta veramente aspetti ancora oscuri, e personale specializzato in questo senso si sta formando negli ultimi tempi e poi è molto difficile trovare conforto nelle parole di estranei, specialmente quando sono frutto di un approccio che usa modalità e regole che vengono dal cervello e non dal cuore di chi vuole aiutarli. Siamo ben coscienti che le nostre capacità si applicano solo alle cure del corpo, ma in 10 anni di esperienza ho sentito una moltitudine di madri, padri, fratelli sorelle, mogli, mariti, fidanzati e amici che hanno cercato una strada per capire, sopportare, accettare una simile prova. Alcuni di loro sono stati così bravi da aiutare non solo se stessi, ma anche noi, facendoci crescere molto nel nostro valore umano e non solo professionale. Questi grandi, rarissimi valori non devono rimanere patrimonio di poche persone capaci di splendide risorse umane, ma possono essere di grande aiuto a tantissimi altri che devono fare lo stesso percorso in questa spinosa via che conduce a dover conoscere una realtà nuova: la vita vegetativa.” XHTML | CSS LO STRILLO ­ periodico d'informazione, turismo, ed attualità: anche on line dal novembre 2011 Via Toledo, 210 ­ 80132 Napoli (Na) Tel. 081 413705 Fax: 081 412396 [email protected] Credits: CMS progettato e realizzato da Stefano Ulisse ­ 106749
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