Chiarimenti al 10/06/2014

CHIARIMENTI AL 09/06/2014
Domanda 1:
Fideiussione Bancaria Provvisoria:

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In caso di rilascio della fideiussione firmata digitalmente dal fideiussore è sufficiente allegare il
documento informatico o necessita, comunque, trasmettere anche il formato cartaceo della stessa a
mezzo posta?
E' corretto calcolare il valore della cauzione sull'importo di Euro 1.010.000 (base d'asta - ridotto
del 50% per gli aventi diritto)?
Risposta 1:


In caso di rilascio della fideiussione firmata digitalmente dal fideiussore è sufficiente allegare il documento
informatico;
E' corretto calcolare il valore della cauzione sull'importo di Euro 1.010.000 posto a base d’asta. Per la riduzione
del 50% dell’importo come già indicato all’art. Art. 11 – “Deposito cauzionale provvisorio” del disciplinare di
gara, la cauzione richiesta è l’1% dell’importo a base d’asta in quanto per partecipare alla procedura è richiesto
alle società il possesso della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 relativa all’oggetto di gara.
Domanda 2:
Referenze Bancarie: è' sufficiente allegare le Referenze bancarie firmate digitalmente dal Legale
Rappresentante o necessita di trasmettere a codesta Amministrazione anche gli originali per posta?
Risposta 2:
Le referenze bancarie devono essere prodotte aventi valore legale. Pertanto possono essere allegate in originale
cioè firmate digitalmente dal funzionario bancario ovvero in copia autentica ai sensi del D.P.R. 28/12/2000, n.
445.
Domanda 3:
Tassa a favore dell'AVCP è' sufficiente allegare la ricevuta dello scontrino rilasciato dal "punto lotto" firmato
digitalmente dal Legale Rappresentante o necessita di trasmettere anche l'originale per posta?
Risposta 3:
È' sufficiente allegare la ricevuta dello scontrino rilasciato dal "punto lotto" firmato digitalmente dal Legale
Rappresentante.
Domanda 4:
Art. 3.1 del capitolato speciale d’appalto:
I contenitori di azoto liquido nei quali dovrà essere travasato il prodotto sono di proprietà della stazione
appaltante?
Risposta 4:
I serbatoi fissi di accumulo azoto liquido sono n. 3 e sono dislocati a Brescia, Mantova e Milano via Juvara di
cui:
 Il serbatoio di Brescia è di proprietà ARPA,
 I serbatoi di Mantova e di Milano via Juvara sono di proprietà dell’attualo fornitore.
Sono presenti inoltre anche serbatoi mobili di azoto liquido (DEWAR), i quali sono di proprietà ARPA
Domanda 5:
Art. 3.1 del capitolato speciale d’appalto
Si chiede di specificare cosa si intende per “La ditta aggiudicataria dovrà provvedere, qualora presenti, alla
voltura a proprio nome dei serbatoi di gas liquefatto attualmente di stanza presso ARPA” Tale affermazione
farebbe presupporre la proprietà ARPA dei beni ed in questo caso sarebbe necessario avere evidenza della
conformità degli stessi alle normative vigenti in quanto non si comprende come su serbatoi non di proprietà e
dei quali non si possiede documentazione si possa valutare il costo di adeguamento alle normative come
peraltro da voi riportato nel seguito del paragrafo che cita “I serbatoi-erogatori dovranno essere corredati da
adeguati dispositivi di sicurezza e gassificazione e dovranno portare le seguenti indicazioni:
data di collaudo e costruzione;
specifiche tecniche: capacità, temperatura max e minima di esercizio;
schema dell’impianto in modo da consentire una rapida identificazione di valvole ed interruttori
sui quali intervenire in casi di urgenza;
o adeguate strumentazioni e/o sistemi che consentano la rapida identificazione del tipo di prodotto
contenuto;
o quanto previsto dalla normativa relativa ai recipienti in pressione.”
Le dichiarazioni di cui sopra contraddittorie con la chiusura del paragrafo che testualmente cita “Tutti i
contenitori utilizzati per l’erogazione del servizio saranno di proprietà della Ditta Aggiudicataria e resteranno tali
anche al momento della conclusione dell’appalto.”
o
o
o
Si chiede quindi se la stazione appaltante intende cedere contenitori di sua proprietà all’aggiudicatario
dell’appalto ed in questo caso di specificare se tale cessione sarà a titolo oneroso o meno.
Risposta 5:
Il serbatoio di azoto liquido di proprietà ARPA dislocato presso la sede di Brescia non è oggetto di voltura e
dovrà essere utilizzato per lo stoccaggio dell’azoto liquido.
I serbatoi fissi dislocati presso le sedi di Mantova e Milano via Juvara, di proprietà dell’attuale fornitore,
dovranno essere sostituiti da serbatoi forniti dalla ditta aggiudicataria.
ARPA non intende cedere alla ditta aggiudicataria serbatoi fissi e DEWAR di sua proprietà.
Per quanto riguarda le bombole di tutti i gas tecnici, si precisa che le stesse dovranno essere di proprietà della
ditta aggiudicataria e dovranno essere ritirate dalla ditta medesima alla scadenza del periodo contrattuale. La
ditta aggiudicataria non potrà utilizzare bombole di altra proprietà, anche se presenti presso le strutture ARPA
di stoccaggio
Domanda 6:
Art. 4.1 del capitolato speciale d’appalto
Con riferimento alla richiesta relativa alla gestione e al riordino dei prodotti atteso che viene richiesto
“L’outsourcing del servizio amministrativo per la gestione ed il riordino del prodotto deve essere impostato in
modo da consentire di avere sempre a disposizione le quantità di gas necessarie al processo produttivo delle
singole strutture tecniche agenziali, senza rischio di arresto del servizio a causa di mancanze del prodotto
dovute ad errori di riordino o dimenticanze.”
Si chiede, vista la particolare tipologia dei prodotti utilizzati se esistono procedure specifiche relative alle
operazioni di cambio bombola volte a preservare la purezza dei gas e se in presenza di tali procedure è possibile
avere evidenza degli schemi funzionali dei singoli impianti, considerato che tali informazioni hanno particolare
rilievo nelle valutazioni economiche e che la loro assenza costituisce indubbio vantaggio concorrenziale per
l’attuale fornitore.
Analogamente sia per una corretta valutazione delle attività presso il sito sia per poter definire gli oneri relativi
ai progetti di adeguamento delle installazioni esistenti siamo a richiedere di aver un dettagliato elenco delle
apparecchiature che dovranno essere fornite in comodato d’uso.
Risposta 6:
ARPA non ha procedure specifiche relative alle operazioni di cambio bombole volte a preservare la purezza dei
gas e non possiede schemi funzionali dei singoli impianti. ARPA non possiede un elenco delle apparecchiature
che dovranno essere fornite per il controllo per il monitoraggio delle bombole scariche
Domanda 7:
Art. 4.4 del capitolato speciale d’appalto
Si chiede di specificare cosa si intente “Gli eventuali impianti necessari allo stoccaggio ed all’evaporazione dei
gas, e così pure le bombole, i serbatoi e gli accessori, dovranno essere forniti in comodato d’uso gratuito, da
parte della ditta aggiudicataria, sino alla scadenza dell’appalto.”
Dai sopralluoghi effettuati si è rilevata la presenza delle seguenti unità funzionali
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
Centrali di decompressione
Sistemi di ancoraggio e ricovero contenitori
Trasduttori di pressione e pressostati
Sistemi di acquisizione e trasmissione dati con relative connessioni (armadi identificati nei sopralluoghi
con la marcatura “Platinum”.
Si chiede di specificarci quali di queste attrezzature sono di proprietà ARPA e quali invece sono messe a
disposizione dall’attuale fornitore.
Risposta 7:
Le attrezzature elencate nel quesito sono di proprietà ARPA
Domanda 8:
Art. 4.4 del capitolato speciale d’appalto
Al fine di progettare correttamente il servizio si chiede l’evidenza della classificazione “Atex” relativa alle aree
a cui avrà accesso il nostro personale e ove dovranno essere installati i dispositivi di rilevazione delle pressioni
e trasmissione del segnale.
Risposta 8:
In tutte le sedi laboratoristiche sono stati dismessi gli impianti centralizzati di erogazione di gas Idrogeno e
Acetilene, ad eccezione delle sedi di Milano via Juvara e Brescia. Nella sede di Milano via Juvara è attiva una
rampa per Acetilene a servizio del laboratorio ASL. Nella sede di Brescia è attiva una rampa per Idrogeno a
servizio del laboratorio ASL. Non vi è classificazione ATEX per le sedi ARPA.
Domanda 9:
Nell’allegato B Servizio di Gestione Manutentiva al punto 2 dell’articolo 4.1 “Attività propedeutiche al servizio
manutentivo: Rilievo tecnico e classificazione degli impianti”
Viene richiesto “Ai fini del controllo per il monitoraggio delle bombole scariche, la ditta dovrà realizzare, per
le sedi di Milano, Parabiago, Monza Bergamo e Brescia, anche modificando gli impianti esistenti, un sistema
di controllo e monitoraggio delle bombole scariche , tale sistema dovrà consentire, sia presso il laboratorio
della sede interessata, sia presso la sede della ditta, di monitorare, mediante appositi rilevatori di quantità e
segnalatori acustici, lo stato di carica delle rampe dei gas tecnici”
Si chiede di indicare le aree presso le sedi interessate ove i segnali di esaurimento bombole dovranno essere
riportati e resi disponibili agli utilizzatori indicando la classificazione ATEX dell’area identificata.
Risposta 9:
I segnali di esaurimento bombole dovranno essere riportati e resi disponibili agli utilizzatori in singolo punto di
utenza da dislocare presso corridoio/disimpegno/locale di servizio, all’interno dell’area laboratoristica
Domanda 10:
Nell’allegato B all’articolo Art. 4.2.1 Manutenzione preventiva (programmata) e manutenzione correttiva (su
guasto).
Vengono indicate le attività e di manutenzione programmata e le frequenze minime di intervento sugli
impianti, sottolineando altresì l’importanza dell’esecuzione delle prove di tenuta.
Nella tabella riportata vi sono una serie di attività che prevedono la sostituzione degli organi di tenuta
(Guarnizioni).
Poiché tali attività presuppongono l’interruzione dell’erogazione dei gas ed il successivo ricondizionamento
della linea, e quindi la sospensione temporanea delle attività di laboratorio per diverse ore/giorni.
Si chiede se tali attività debbano essere effettuate come indicato su base semestrale se possono essere effettuate
nei normali giorni lavorativi o se invece si debbano prevedere interventi fuori dai normali orari di lavoro.
Risposta 10
Le attività di manutenzione preventiva e correttiva devono essere eseguite nel normale orario di lavoro previo
preavviso e concordamento dell’intervento con il personale ARPA. Fanno eccezione gli interventi di
manutenzione preventiva e correttiva che richiedono l’interruzione dell’erogazione dei gas per tempi superiori
alle 4 ore, per i quali può essere richiesto l’intervento al di fuori del normale orario di lavoro, senza
riconoscimento da parte di ARPA di ulteriori oneri aggiuntivi.
Domanda 11:
Sempre nella tabella richiamata nella domanda 10, sono indicate con la lettera V =revisione una serie di
interventi da effettuarsi sugli organi costituenti l’impianto.
Poiché la definizione Revisione comprende una serie di attività molto ampia che presuppongono in molti casi
lo smontaggio del componente.
Si chiede di voler meglio dettagliare cosa si intende con Revisione e se tali attività debbano presupporre lo
smontaggio degli organi costituenti l’installazione.
Risposta 11
Per revisione si intende attività di verifica dello stato di efficienza e funzionalità dell’impianto. Tale intervento
non richiede lo smontaggio dell’impianto
Domanda 12
Nell’allegato B del capitolato speciale all’ Art.2 Erogazione del servizio di gestione manutentiva è richiesta la
redazione di un progetto gestionale dettagliato indicando che “Tale progetto gestionale sarà oggetto di valutazione
ai fini dell’attribuzione del punteggio relativo all’offerta tecnica, secondo le modalità descritte all’art. 15 del
disciplinare di gara”
Si chiede di meglio specificare i criteri di valutazione del progetto considerato che l’articolo del disciplinare di gara
citato si riferisce alle “Varianti” in corso di esecuzione del contratto.
Risposta 12:
Per un mero errore materiale è stato richiamato l’art. 15 del disciplinare di gara anziché l’art. 16 del disciplinare
di gara “Modalità di aggiudicazione”.
Domanda 13:
Nell’allegato B del capitolato speciale all’ Art. 4.1 Attività propedeutiche al servizio manutentivo: Aggiornamento
dell’inventario tecnico e adeguamento delle centrali gas tecnici ai fini del controllo e del monitoraggio delle
bombole scariche al punto 2 è richiesta la redazione di un progetto preliminare contenente:

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una relazione tecnica dettagliata degli interventi da eseguire.
una documentazione grafica (schema funzionale) esplicativa degli interventi
poiché si cita testualmente “Tale progetto preliminare, che non dovrà riportare in alcun modo i costi degli
interventi da eseguire, sarà oggetto di valutazione ai fini dell’attribuzione del punteggio relativo all’offerta tecnica,
secondo le modalità descritte all’art. 10 del disciplinare di gara”
Si chiede di meglio specificare i criteri di valutazione del progetto considerato che l’articolo del disciplinare di gara
citato si riferisce “all’Avvalimento”
Risposta 13:
Per un mero errore materiale è stato richiamato l’art. 10 del disciplinare di gara anziché l’art. 16 del disciplinare
di gara “Modalità di aggiudicazione”
Domanda 14:
Nell’allegato A “Tipologie gas tecnici” rileviamo le seguenti incongruenze per le quali si chiede di chiarire se:
a.
Anidride Carbonica 4.0 il titolo è da intendersi 99,99% ( come si desumerebbe dalla sigla 4 =
numero di 9 prima e dopo la virgola e 0= primo numero dopo i 9) o 99,95% come indicato nella
tabella purezza %
b. Azoto 6.0 il titolo è da intendersi 99,9999%
c. Argon Metano 5 e 10% qualità ECD si chiede di confermare i titoli dei componenti da utilizzare
per la realizzazione della miscela e le tolleranze di realizzazione della stessa
d. Aria 5.0 i titoli dei componenti l’aria (azoto ed ossigeno sono da intendersi 99,999%
e. Azoto compresso ed Azoto Gas si chiede di specificare il titolo richiesto
f. Ossigeno 5.0 il titolo è da intendersi 99,999% ( come si desumerebbe dalla sigla 5 = numero di 9
prima e dopo la virgola e 0= primo numero dopo i 9) o 99,9995% come indicato nella tabella
purezza %
g. Idrogeno 4.5 il titolo è da intendersi 99,995%
h. Protossido d’azoto vi chiediamo di volerci confermare l’unità di misura da utilizzare, anche nel
modulo di offerta economica visto che nella colonna UM subito dopo la colonna CONTENITORE
si riporta Litri mentre nella colonna a UM a lato del consumo stimato si riporta Kg.
Risposta 14:
Punto a: si conferma il titolo di 99.99%;
Punto b: si conferma il titolo di 99.9999%;
Punto c: La miscela Argon/Metano 5% è utilizzata in gascromatografia, come gas di make up nei detector
ECD. Il grado di purezza dei due componenti richiesto è: Argon 5.0 e metano minimo 4.5. è
accettabile una tolleranza di preparazione della miscela del 5%;
Punto d: si conferma che il requisito è aria cromatografica 5.0 (99.999%)
Punto f: si conferma il titolo 99,999%
Punto g: si conferma il titolo 99,995%
Punto h: l’unità di misura da utilizzare è “litri”
Domanda 15:
Dai sopralluoghi effettuati presso le varie sedi emerge la presenza di sistemi di produzione aria compressa
in sedi differenti da Milano via Juvara e Parabiago.
Si chiede di confermare che i sistemi di compressione installati presso le due sedi sopraindicate sono i soli
a dover essere periodicamente soggetti a manutenzione.
Risposta 15:
Si precisa che i sistemi di produzione di aria compressa sono esclusivamente quelli per la distribuzione in rete e
sono dislocati nelle seguenti sedi:
N. 2 compressori a Milano via Juvara
N. 2 compressori a Parabiago
N. 1 compressore a Como