Presentazione di PowerPoint - (e

Il Consorzio e-EAV
University of Florence
Coordinator
(IT)
Media Animation ASBL
(BE)
New Bulgarian University,
Centre for European Refugees,
Migration and Ethnic Studies
(BG)
Quadro giuridico
Il The Daphne III programme mira a
contribuire alla protezione di bambini,
giovani e donne da tutte le forme di
violenza e a raggiungere alti livelli di
difesa della salute, del benessere e
della coesione sociale.
Il suo obiettivo specifico è quello di
contribuire alla prevenzione e alla lotta
contro tutte le forme di violenza che si
verificano in contesti sia pubblici che
privati, inclusi lo sfruttamento della
prostituzione ed il traffico di esseri
umani.
Ha inoltre come scopo quello di
prendere misure preventive e di fornire
supporto e protezione alle vittime e ai
gruppi a rischio.
University of Paris 8
(FR)
Contatti
University of Leicester
(UK)
The Peace Institute
(SI)
Coordinatore Scientifico
Maria Ranieri, Ph.D.
mail: [email protected]
@eEAVProjectEU
#EAV
e-engagement
against violence
Un progetto cofinanziato
dalla Commissione Europea
per mostrare come le
organizzazioni di stampo
populista si siano appropriate dei
nuovi media allo scopo di
costruire discorsi carichi d’odio
contro l’ “altro” e per accrescere
la consapevolezza in merito a
questo argomento mediante
l’educazione ai media l’uso
impegnato dei media digitali
contro la violenza
http://www.engagementproject.eu/
University of Wien
(AT)
e-EAV Project
Panoramica del progetto
Negli ultimi vent'anni in Europa xenofobia,
razzismo e discriminazione hanno conosciuto
una crescita esponenziale. Le ragioni di questo
sviluppo allarmante sono molteplici fra cui la
globalizzazione, le problematiche relative alle
politiche migratorie e la debolezza dell'Unione
Europea come soggetto politico. La situazione
sembra essere ancora più incalzante in quei
paesi che a partire dal 2008 hanno sofferto
della crisi economica. Questa tendenza ha
coinvolto anche alcuni partiti tradizionali che
hanno fatto uso di espressioni xenofobe o
razziste per rafforzare il consenso.
Questi partiti e movimenti sono etichettati come
“populisti”,
un
concetto
dal
carattere
controverso, il cui uso è stato largamente
abusato dai media, ma che mantiene un valore
euristico in relazione all’analisi di una tendenza
politica comune ad organizzazioni diverse. In
particolare, le nuove piattaforme multimediali
ed i nuovi siti di social network sono stati visti
dalle organizzazioni populiste come mezzi per
promuovere i loro messaggi d’odio contro
l’“altro” e nuove forme di proselitismo.
In questo contesto, lo scopo principale del
progetto è contrastare il nuovo populismo ed il
razzismo trasmesso attraverso i media digitali e
i social network, promuovendo nei giovani la
consapevolezza in merito ai contenuti violenti
dei media ed il loro potenziamento mediante
l’impegno civico (o anche l’impegno digitale) e
la media/digital literacy.
Obiettivi principali
Risultati attesi
Gli obiettivi principali del progetto sono:
I principali risultati attesi dal progetto sono:
•individuare le organizzazioni populiste
presenti in sette degli stati membri europei
(Austria,
Belgio,
Bulgaria,
Francia,
Inghilterra, Italia e Slovenia) ed analizzarne
sia i discorsi che l'utilizzo che fanno dei
media digitali
•analizzare come le organizzazioni populiste
facciano uso dei nuovi media, dai siti web
fino ai social network, per diffondere i loro
messaggi
•decostruire gli stereotipi di stampo
populista in relazione alla razza, al genere,
alle disabilità e all'orientamento sessuale
•sviluppare, in modo particolare nei giovani,
l'impegno contro gli stereotipi con un’enfasi
particolare sulle competenze necessarie alla
partecipazione e alla media/digital literacy
•Attivare un processo di formazione online
supportato da un ambiente virtuale allo
scopo di formare insegnanti ed educatori
alla media literacy
•sviluppare e promuovere una comunità
virtuale composta da giovani e adulti con lo
scopo lottare contro la violenza nei media.
1. una panoramica delle nuove forme di
populismo in Europa e dell'uso che le
organizzazioni populiste fanno dei media
digitali e dei social network
2. l'implementazione di 5 moduli di media
education riguardanti il populismo e i
nuovi media, rivolti ad almeno 300
giovani e messi a disposizione come
risorse educative ad accesso libero
3. l’implementazione di 5 moduli di
formazione online riguardanti populismo
e nuovi media, rivolti ad almeno 150 tra
insegnanti ed educatori
4. l'implementazione di un portale web a
sostegno di una comunità virtuale di
giovani ed adulti contro la violenza nei
media
5. linee
guida
per
sviluppare
l'apprendimento e materiali per la
formazione su populismo e nuovi media
nel
campo
della
media/literacy
education
6. la pubblicazione di un libro scientifico
che includa i risultati della ricerca in
materia di populismo e nuovi media in
Europa