Intervento a cura di Antonino Borghi

Milano
21 Novembre 2014
L’armonizzazione contabile degli enti locali ed i controlli
dell’organo di revisione
a cura di Antonino Borghi
1
Gradualità entrata in vigore
1 gennaio 2015
Gli schemi di bilancio annuale e pluriennale e rendiconto
previgenti avranno la funzione autorizzatoria (art.11 comma
12)
Ai fini conoscitivi entreranno in vigore i nuovi schemi per
tipologia di entrata e missioni e programmi di spesa
Nel caso di esercizio provvisorio o gestione provvisorio si
applica la disciplina del 2014
Le variazioni di bilancio saranno effettuate sulla base della
normativa previgente
Adozione del principio della competenza finanziaria
potenziata
2
Gradualità entrata in vigore
1 gennaio 2015
Riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al 1 gennaio
2015 (art.3 comma 5)
Iscrizione del fondo pluriennale vincolato come prima voce di entrata
nel bilancio autorizzatorio annuale e pluriennale (art.11,comma 12)
Contabilizzazione del fondo crediti di dubbia esigibilità
Gli enti in sperimentazione nel 2014 adottano i nuovo schemi di
bilancio che hanno effetto giuridico ed autorizzatorio. Nel caso di
esercizio o gestione provvisorio si applica per tali enti il principio
applicato 4/2
3
Gradualità entrata in vigore
1 gennaio 2016
I nuovi schemi di bilancio (allegato 9) e di rendiconto(allegato 10)
avranno funzione autorizzatoria
Entreranno in vigore le novità in materia di variazione al bilancio e per
il tesoriere
Dovrà essere applicato il principio della programmazione e adozione
del DUP
Dovrà essere adottato il piano dei conti integrato e la codifica della
transazione elementare
Dovrà essere applicato il principio della contabilità economico
patrimoniale integrata con la finanziaria
4
Gradualità entrata in vigore
30 settembre 2016
Deliberazione bilancio consolidato per gli enti con popolazione
superiore a 5.000 abitanti con facoltà di rinvio all’esercizio successivo,
salvo gli enti che sono in sperimentazione nel 2014
1 gennaio 2017
Sostituzione della codifica SIOPE con il piano dei conti integrato.
5
A regime
30 GENNAIO
Resa del conto da parte del tesoriere
Resa del conto degli agenti contabili interni
30 APRILE
Termine per deliberare il rendiconto da parte dell’organo
consiliare
Contestualmente al rendiconto l’ente approva il rendiconto
consolidati comprensivo dei risultati degli eventuali organismi
strumentali.
30 GIUGNO
La giunta presenta al consiglio di DUP
6
A regime
• 31 luglio
• Il consiglio delibera il DUP
Termine per deliberare l’assestamento generale da parte del
Consiglio
Termine per deliberare la salvaguardia degli equilibri di bilancio
30 settembre
Deliberazione bilancio consolidato
15 novembre
La giunta approva lo schema di delibera del bilancio di
previsione finanziario
La giunta presenta al consiglio la nota di aggiornamento del Dup
7
A regime
•30 novembre
•Termine per deliberare variazioni al bilancio
•15 dicembre
•Termine per deliberare le variazioni al PEG salvo quelle
connesse a variazioni di bilancio effettuate nel mese di
dicembre
•31 dicembre
•Deliberazione bilancio di previsione da parte dell’organo
consiliare
8
A regime
31 dicembre
Termine per:
a)
Istituire tipologie di entrata a destinazione vincolata e correlato
programma di spesa
b)
Istituzione di tipologie di entrata senza vincolo di destinazione
con importo pari a 0 a seguito di accertamento e riscossione di entrate
non previste in bilancio
c)
Utilizzo di quote del risultato di amministrazione vincolato e
accantonato per le finalità per le quali sono stati previsti
d)
Variazioni relative alla re imputazione agli esercizi in cui sono
esigibile di obbligazioni riguardanti entrate vincolate già assunte e, se
necessario spese correlate
e)
Variazione delle dotazioni di cassa garantendo che il fondo di
cassa a fine esercizio non sia negativo
9
A regime 31 dicembre
• f)
Variazioni di bilancio fra gli stanziamenti riguardanti il fondo
pluriennale vincolato e gli stanziamenti di competenza e di cassa
(escluse quelle del fondo pluriennale costituito sulla base residui
precedenti esercizi)
• g)
Variazioni degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti
di tesoreria statale intestati all’ente e i versamenti a depositi bancari
intestati all’ente.
Termine per variare il PEG in relazione alle variazioni di cui sopra
Termine per i prelevamenti dal fondo di riserva, dal fondo di riserva di
cassa e dai fondi per spese potenziali da parte dell’organo esecutivo.
10
A regime 31 dicembre
Entro 20 giorni dall’approvazione bilancio di previsione la
giunta delibera il Peg in termini di competenza e per il primo
esercizio in termini di cassa.
11
Confronto caratteristiche bilancio
caratteristica
Fino al 2014
Dal 2015
Class.entrate
Titolo, categoria,
risorsa
Titolo,
tipologia,categoria
Class.spesa
Titolo,funzioni,
servizi,
interventi
Missioni
programmi
Unità di voto in entrata=risorsa
Consiglio
spesa=intervento
entrata=tipologia
spesa=programma
12
Suddivisione entrate
13
Suddivisione spesa
.
14
Bilancio di previsione finanziario
• È triennale
• Aggiornato annualmente in occasione della sua
approvazione;
• È redatto per competenza e solo per il primo esercizio
anche per cassa;
• Indica l’importo dei residui presunti alla data del 1 gennaio
19
Transazione elementare
Ogni evento o azione che determina
•Creazione
•Trasformazione
•Scambio
•Trasferimento
•Estinzione
Di valori economici, patrimoniali e finanziari
(debiti e crediti)
Dall'interazione fra differenti soggetti per mutuo
accordo o per atto unilaterale della PA
20
Transazioni non monetarie
La rilevazione è effettuata con regolarizzazioni
contabili costituite da impegni a cui corrispondono
accertamenti di pari importo e da mandati versati in
quietanza di entrata.
Le regolarizzazioni sono effettuate solo con
riferimento a transazioni che:
Riguardano debiti e crediti
Producono effetti di natura economico-patrimoniale
21
Regolarizzazioni vietate
Sono vietate le regolarizzazioni contabili che
registrano movimenti interni di risorse fra
articolazioni organizzative prive di autonomia
contabile e di bilancio
22
Funzione autorizzatoria triennale
La funzione autorizzatoria costituisce limite
Agli impegni di spesa (triennali)
Ai pagamenti (annuali)
Alle entrate per accensione di prestiti.
Eccezione
Servizi per conto terzi
Rimborsi anticipazioni di tesoreria
23
Obbligazione giuridica perfezionata
24
Accertamento al valore nominale
Le entrate sono accertate al valore nominale per l'intero
importo del credito (salvo eccezioni di legge).
Per i crediti di dubbia e difficile esazione deve essere
effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia
esigibilità.
L'imputazione deve essere fatta nell'esercizio in cui scade il
credito.
25
Scadenza del credito
Entrate tributarie per autoliquidazione
Sulla base delle riscossioni effettuate entro la chiusura del
rendiconto e comunque entro la scadenza prevista per
l'approvazione del rendiconto
o nell'esercizio di competenza per un importo non superiore
a quello stimato dal Dipartimento finanze.
La componente dell'avanzo accertata per stima deve essere
evidenziata nell'avanzo.
26
Entrate tributarie da ruoli e liste di carico
Sono accertate nell'esercizio di emissione se la scadenza è
prevista entro i termini di approvazione del rendiconto.
L'emissione di ruoli coattivi relativi ad entrate già
accertate non comporta nuovo accertamento.
Le sanzioni e gli interessi di ruoli coattivi sono accertate
per cassa.
Per gli accertamenti tributari la rilevazione (nel caso di
mancato incasso) deve essere effettuata solo ad avviso
definitivo.
27
Entrate da trasferimenti e contributi
Sono rilevate nell'esercizio in cui l'amministrazione
pubblica concedente ha rilevato l'impegno.
La PA che ha rilevato l'impegno deve dare comunicazione
ai destinatari.
Per le erogazioni Min. Interno con la divulgazione degli
importi nel sito internet istituzionale.
28
Entrate da lotta all'evasione
Sono accertate per cassa salvo i casi in cui siano emessi ruoli
e liste di carico sulla base di documenti formali emessi
dall'ente e imputati nell'esercizio in cui scade l'obbligazione.
29
Entrate da servizi pubblici
Sono accertate sulla base di idonea
documentazione ed imputate all'esercizio in cui
il servizio è reso all'utenza.
Tale criterio vale anche se la gestione del
servizio è affidata a terzi.
30
Interessi
Per gli interessi attivi bancari esigibili al 31
dicembre e comunicati successivamente è
possibile accertare l'entrata nell'anno
successivo con imputazione all'esercizio
precedente.
Le entrate per interessi moratori sono accertate
al momento dell'incasso.
31
Entrate proprie rateizzate
L'accertamento è effettuato ed imputato nell'esercizio in cui
nasce l'obbligazione a condizione che scadenza dell'ultima
rata non sia fissata oltre i 12 mesi successivi.
Per le rateizzazioni oltre i 12 mesi l'imputazione deve essere
fatta agli esercizi in cui scadono le rate.
32
Entrate da alienazione
Nella cessione di beni immobili l'obbligazione nasce al
momento del rogito con imputazione all'esercizio previsto
nel contratto per l'esecuzione dell'obbligazione
pecuniaria.
Nel caso di pagamento differito è consentito
l'accertamento con imputazione nel primo esercizio se il
pagamento non è stabilito oltre i 12 mesi dell'anno
successivo.
33
Iva entrate da alienazione
Il provento dell'alienazione è destinato ad
investimento al netto del debito Iva.
L'entrata in conto capitale per Iva può essere
destinata al pagamento dell'Iva a debito.
Il provento da alienazione può essere destinato
anche all'estinzione anticipata di prestiti.
34
Entrate da prestiti
Sono accertate al momento in cui è stipulato il
contratto di finanziamento o, se disciplinato per
legge, al momento della concessione del prestito.
L'accertamento è imputato all'esercizio in cui la
somma è esigibile (quando finanziatore rende
disponibili le somme).
35
Entrate pluriennali da gestione di beni
Le entrate da concessioni pluriennali che non
garantiscono accertamenti costanti negli esercizi e
costituiscono entrate straordinarie non ricorrenti
sono destinate al finanziamento di interventi di
investimento.
36
Entrate non ricorrenti
In considerazione della loro natura sono da considerarsi non
ricorrenti le entrate riguardanti:
i contributi per la sanatoria di abusi edilizi e sanzioni;
i condoni;
le entrate derivanti dall’attività straordinaria diretta al
recupero evasione tributaria;
le entrate per eventi calamitosi;
le plusvalenze da alienazione;
le accensioni di prestiti;
37
Entrate non ricorrenti
L’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31 dicembre
2009, n. 196, distingue le entrate ricorrenti da quelle non
ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui
acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o
più esercizi.
E' definita “a regime” un’entrata che si presenta con
continuità in almeno 5 esercizi, per importi costanti nel
tempo.
Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti, a
meno che non siano espressamente definiti continuativi” dal
provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione.
38
Entrate non ricorrenti
E' opportuno includere tra le entrate “non ricorrenti”
anche le entrate presenti “a regime” nei bilanci
dell’ente, quando presentano importi superiori alla
media riscontrata nei cinque esercizi precedenti.
In questo caso le entrate devono essere considerate
ricorrenti fino a quando superano tale importo e
devono essere invece considerate non ricorrenti
quando tale importo viene superato.
39
Servizi per conto terzi
Sono considerati servizi per conto terzi e non hanno natura
autorizzatoria:
Le operazioni svolte come ente capofila come mero
esecutore della spesa nel caso in cui l'ente riceva risorse
da trasferire a soggetti individuati;
La gestione della contabilità svolta per un altro ente che
ha un proprio bilancio di previsione ed un consuntivo;
La riscossione di tributi ed entrate per conto terzi.
40
Servizi per conto terzi
L'ente che riscuote tributi o entrate per conto terzi provvede
all'accertamento e all'incasso e all'impegno e pagamento
dell'intero importo tra i servizi per conto terzi.
Il compenso per il servizio è rilevato tra le entrate correnti.
L'ente per conto del quale è riscosso il tributo accerta e
riscuote l'intero importo al lordo delle spese che impegna
al titolo I.
Per la differenza con l'incasso effettivo emette un ordine di
pagamento versato in quietanza di entrata.
41
Fondo crediti di dubbia esigibilità
Viene costituito in sede di bilancio di previsione ed
aggiornato durante la gestione.
Non è oggetto di impegno di spesa e genera economia di
bilancio che confluisce nell'avanzo d'amministrazione.
L'ammontare è determinato in relazione alla natura ed
entità dei crediti che si formeranno nell'esercizio e
dall'andamento del fenomeno negli ultimi 5 anni (media del
rapporto fra incassi ed accertamenti).
42
Fondo crediti di dubbia esigibilità-gradualità
Nel primo esercizio una quota di almeno il 50% dell'importo
quantificato nel prospetto allegato al bilancio di previsione.
Nel secondo esercizio una quota almeno pari al 75%
dell'importo quantificato nel prospetto allegato al bilancio di
previsione
Nel terzo esercizio per l'intero importo.
Nel rendiconto del primo esercizio (2015) l'ente accantona
nell'avanzo l'intero importo del fondo crediti di dubbia
esigibilità quantificato nel prospetto allegato al rendiconto.
43
Determinazione fondo
E' diretto ad evitare che le entrate dubbie previste ed accertate
possano finanziare spese esigibili.
Individuare le categorie di entrate che possono dare luogo a
crediti di dubbia e difficile esazione. Sono escluse le entrate:
- da crediti da altre PA
- da crediti garantiti con fideiussione
- accertate per cassa
le altre escluse devono essere indicate nella nota integrativa al
bilancio di previsione.
44
media semplice
media
anno
accertamento
incasso competenza
%
2009 2010 2011 2012 2013 aritmet. fondo
100 100 100 200 200
60 70 50 120 130
60% 70% 50% 60% 65% 61% 39%
previsione
200
fondo bilancio
78
45
media con
ponderazione
anno
accertamento
incasso competenza
2009 2010 2011 2012 2013 totale media fondo
100 100 100 200 200
60
70
50 120 130
ponderazione acc.to
ponderazione incasso
10,0 10,0
6,0 7,0
previsione
fondo bilancio
10,0 70,0 70,0 170,0
5,0 42,0 45,5 105,5 62,06 37,04
200
74,08
46
media con
ponderazione
anno
accertamento
incasso competenza
2009 2010 2011 2012 2013 totale media fondo
100 100 100 200 200
60 70
50 120 130
ponderazione acc.to
ponderazione incasso
10,0 10,0
6,0 7,0
previsione
fondo bilancio
10,0 70,0 70,0 170,0
5,0 42,0 45,5 105,5 62,06 37,04
200
74,08
47
ponderazione della
media
anno
accertamento
incasso competenza
ponderazione
acc.to
2009
100
2010
100
60
70
10,0
10,0
2011 2012
100 200
50
10,0
120
70,0
2013 totale fondo
200
130
70,0
170,0
ponderrazione
incasso
6,0
7,0
5,0
42,0
ponderazione
media
6,0
7,0
5,0
21,0 22,75 61,75 38,25
previsione
200
fondo bilancio
45,5 105,5 37,04
76,50
48
Crediti inesigibili
Il credito definitivamente ed assolutamente
inesigibile deve:
essere eliminato dalle scritture finanziarie
essere ridotta la quota accantonata nel risultato di
amministrazione a titolo di fondo crediti di dubbia
esigibilità
49
Rendiconto e FCDE
In sede di rendiconto occorre verificare la congruità
dell'FCDE con riferimento all'importo dei residui attivi
dell'esercizio e di quelli degli esercizi precedenti.
Se FCDE accantonato nel risultato di amministrazione è
inferiore all'importo considerato congruo occorre
incrementare la quota del risultato di amministrazione
dedicata a FCDE.
Se superiore è possibile svincolare la quota dedicata al
fondo.
50
Rendiconto e FCDE
• .
rendiconto
anno
residuo inizio anno
incassi
%
2009
100
50
50%
totale residui
fondo rendiconto
200
72,00
2010
100
60
60%
2011 2012
100 100
60
70
60% 70%
2013 media fondo
100
80
70% 64% 36%
51
Rendiconto e FCDE
Ad ogni riaccertamento dei residui attivi occorre
rideterminare la quota di risultato di amministrazione
vincolata all'FCDE.
In caso di incapienza del risultato di amministrazione la
quota di FCDE non compresa è iscritta come posta a se
stante della spesa del bilancio di previsione.
L'iscrizione può essere effettuata negli esercizi considerati
nel bilancio (in ogni caso non oltre la durata della
consiliatura) con un piano di rientro.
52
Disavanzo e copertura
Il piano di rientro è effettuato adottando una delibera
consiliare con l'indicazione dei provvedimenti necessari a
ripristinare il pareggio da sottoporre al parere dell'organo
di revisione.
La copertura del disavanzo derivante dal riaccertamento
straordinario dei residui compreso il primo accantonamento
all'FCDE saranno stabilite con DPCM nelle more è
ripianato con una quota pari ad almeno il 10% l’anno.
53
Sanzioni codice della strada
Accertamento alla data di notifica del verbale (o notifica
dell'atto che quantifica la sanzione).
Per il pagamento immediato (prima della notifica
l'accertamento avviene per cassa).
Per quelle non riscosse che diventano titolo esecutivo dopo
60 giorni e sono iscritte a ruolo occorre integrare
l'accertamento iniziale con interessi e sanzioni.
Per le sanzioni annullate in sede di autotutela si provvede
alla riduzione dell'accertamento originale.
54
Sanzioni codice della strada-FCDE
La stima iniziale del FCDE avviene sulla base della
percentuale storica delle somme non riscosse rispetto a
quelle notificate.
Per rispettare il vincolo di destinazione la somma da
destinare (50%) è uguale:
in sede di previsione: alle entrate da sanzioni, meno FCDE e
spese per compenso al concessionario
in sede di gestione nel caso di variazione delle entrate
occorre adeguare FCDE e quota di destinazione.
55
Indebitamento
Assunzione di mutui
Assunzione di prestiti obbligazionari
Cartolarizzazioni di flussi futuri di entrata a crediti
e ad attività finanziarie e non finanziarie
Somma incassata al momento di perfezionamento
delle operazioni derivate di swap (up front)
Leasing finanziario stipulato dal 2015
Residuo debito garantito a seguito della escussione
definitiva della garanzia
56
Indebitamento
Residuo debito garantito a seguito escussione della
garanzia per tre annualità consecutive, fermo
restando il diritto di rivalsa
Dal 1/1/2015 le garanzie devono essere rilasciate
solo a soggetti destinatari di contributi agli
investimenti finanziati con debito e per finalità ad
investimenti.
(art.75 dlgs.118 e modifiche art.3 comma 17 legge
350/2003)
57
Investimenti finanziabili con indebitamento
Acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la
manutenzione straordinaria di beni immobili
costituiti da fabbricati residenziali e non
Costruzione, demolizione, ristrutturazione,
recupero e manutenzione straordinaria di opere ed
impianti
Acquisto di impianti, macchinari, attrezzature
tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni
mobili ad utilizzo pluriennale
Gli oneri per beni immateriali ad utilizzo
pluriennale
58
Investimenti finanziabili con indebitamento
Acquisizione di aree, espropri e servitù onerose
Partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale
Contributi agli investimenti e i trasferimenti in
conto capitale a seguito di escussione di garanzie
destinati specificamente alla realizzazione di
investimenti a cura di altro ente o organismo della
PA
59
Investimenti finanziabili con indebitamento
Contributi gli investimenti e i trasferimenti in conto
capitale a seguito di escussione delle garanzia in
favore di soggetti concessionari di lavori pubblici o
proprietari o gestori di impianti, di reti o di dotazioni
funzionali all'erogazione di servizi pubblici o soggetti
che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o
contratti di servizio prevedono la retrocessione degli
investimenti agli enti committenti alla loro scadenza,
anche anticipata.
60
Investimenti finanziabili con indebitamento
Interventi contenuti in programmi generali relativi a
piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di
preminente interesse regionale aventi finalità
pubblica volti al recupero e alla valorizzazione del
territorio.
(art.3, comma 18 della legge 350/2003 modificato dall'art.
75 dlgs.118)
61
Leasing finanziario- rilevazione
Alla consegna del bene si rileva il debito pari
all'importo del finanziamento da iscrivere
- in entrata tra le “ accensione di prestiti”
- nella spesa tra quelle di investimento
(si accerta ed impegna poi si emette un mandato versato
in quietanza di entrata)
L'importo del finanziamento è pari al valore
corrente del bene (valore attuale dei pagamenti
dovuti per il leasing utilizzando il tasso di sconto
implicito o se non possibile il tasso di interesse
marginale del locatario)
62
Leasing finanziario- rilevazione
Al pagamento dei canoni si rilevano distintamente:
- gli interessi passivi impliciti (spesa corrente)
- la quota capitale rimborsata (rimborso prestiti).
La spesa di riscatto è registrata tra le spese di
investimento.
Il bene preso in carico deve essere inventariato tra i
beni in leasing ed ammortizzato.
63
Impegni di spesa
Non possono essere assunte obbligazioni per spese correnti
per esercizi non considerati nel bilancio di previsione (tre
anni) ad eccezione di:
- spese derivanti da contratti di:
somministrazione
locazione
leasing operativo
- spese relative a prestazioni periodiche o continuative di
servizi di cui all'art. 1677 c.c. (appalto di servizi)
- spese correnti correlate a finanziamenti comunitari
- rate di ammortamento
64
Impegni di spesa
L'elenco dei provvedimenti di spesa che
impegnano esercizi non considerati nel bilancio
deve essere trasmesso al Consiglio.
Gli enti strumentali trasmettono tali
provvedimenti all'ente vigilante.
65
Impegni trattamento accessorio personale
Alla sottoscrizione del contratto decentrato si
impegnano le obbligazioni imputandole agli esercizi
in cui scadono o diventano esigibili.
Alla fine dell'esercizio, nelle more della
sottoscrizione della contrattazione, sulla base della
delibera di costituzione del fondo certificata
dall'organo di revisione, le risorse destinate del
fondo risultano definitivamente vincolate. Non
potendo impegnarle confluiscono nell'avanzo
vincolato utilizzabile anche nel corso dell'esercizio
provvisorio.
66
Impegni trattamento accessorio personale
Le verifiche dell'organo di revisione per la
certificazione ex art.40, comma 3 sexies del
dlgs.165/2001 sono effettuate con riferimento
all'esercizio del bilancio di previsione cui la
contrattazione si riferisce.
In caso di mancata costituzione del fondo nell'anno
di riferimento le economie confluiscono nell'avanzo
d'amministrazione vincolato per la sola quota del
fondo prevista come obbligatoria dalla
contrattazione nazionale.
67
Impegni trattamento accessorio personale-prima applicazione
Enti che impegnavano le spese nell'esercizio di
riferimento
Con il riaccertamento straordinario il residuo è
cancellato e reimputato nell'esercizio successivo
garantendo la copertura con il fondo pluriennale
vincolato (PPV)
Se il pagamento è fatto dopo il riaccertamento
straordinario dei residui
68
Impegni trattamento accessorio personale-prima applicazione
Nel primo esercizio occorre stanziare:
La spesa dell'anno di riferimento da liquidare
nell'anno
Il fondo pluriennale dell'anno in corso da liquidare
nell'anno successivo
A seguito del riaccertamento straordinario lo
stanziamento iniziale è incrementato della spesa
riguardante l'anno precedente da liquidare e
pagare nell'anno in corso.
69
Impegni trattamento accessorio personale-prima applicazione
Se il pagamento è fatto prima del riaccertamento
straordinario è necessario è necessario imputare il
pagamento all'anno in corso e non ai residui.
Occorre pertanto:
Impegnare nuovamente la spesa riferita all'esercizio
precedente (da sommare alla spese riguardante l'anno di
riferimento da liquidare nell'anno).
Nel primo esercizio devono stanziare le spese previste in
precedenza.
70
Impegni trattamento accessorio personale-prima applicazione
Al termine del riaccertamento straordinario gli stanziamenti
delle spese di personale sono determinati:
Dalla spesa dell'anno di riferimento da liquidare nell'anno
Dalla spesa impegnata nell'anno precedente già pagata
Dal fondo pluriennale dell'anno in corso da liquidare
nell'anno successivo
Dalla spesa dell'anno precedente da liquidarsi nell'anno di
riferimento impegnata a seguito del riaccertamento
straordinario dei residui.
71
Spesa per beni e servizi
Gli impegni assunti per la fornitura di beni e servizi ai quali è
seguita nel medesimo esercizio finanziario la regolare e
completa prestazione,
possono essere mantenuti come residui e sono considerate
liquidabili se le fatture pervengono nei due mesi successivi alla
chiusura dell’esercizio
o per le spese per le quali il responsabile dichiara, sotto la
propria responsabilità valutabile ad ogni fine di legge, che la
stessa è liquidabile in quanto la prestazione è stata resa o la
fornitura è stata effettuata nell’anno di riferimento.
72
Contabilizzazione IVA
Il debito annuale IVA è imputato nell'esercizio in cui
è effettuata la dichiarazione.
Il credito IVA è imputabile nell'esercizio in cui si
effettua la compensazione o si presenta la richiesta
di rimborso.
Il credito IVA derivante da investimenti finanziati da
debito non può essere compensato né destinato a
copertura di spese correnti.
Occorre vincolare ad investimenti una quota
dell'avanzo di amministrazione pari al credito IVA
derivante da investimenti fin. dal debito.
73
Fondo rischi
Per rischi spese legali
Accantonamento sulla base di una ricognizione del
contenzioso esistente formatosi negli esercizi
precedenti.
Può essere ripartito in quote uguali nei tre esercizi del
bilancio.
Nel primo esercizio di previsione deve essere
accantonato il fondo riguardante il nuovo contenzioso
formatosi nell'esercizio precedente.
L'organo di revisione deve verificare la congruità degli
accantonamenti.
74
Fondo rischi
In sede di rendiconto è possibile vincolare una
quota del risultato di amministrazione pari agli
accantonamenti del fondo rischi rinviati agli
esercizi successivi.
Liberando in tal modo l'obbligo della previsione
nei successivi bilanci.
75
Fondo spese indennità di fine mandato
E' opportuno prevedere in bilancio un fondo per
l'indennità di fine mandato.
Sul fondo non è possibile impegnare e pagare.
A fine esercizio l'economia confluisce nella
quota accantonata del risultato di
amministrazione immediatamente utilizzabile.
76
Spese di investimento
Sono impegnate negli esercizi in cui scadono le singole
obbligazioni sulla base del relativo cronoprogramma.
Per le spese che non richiedono il cronoprogramma
l'imputazione è effettuata negli esercizi di esigibilità della
spesa.
E' opportuno indicare nel contratto le scadenze dei singoli
pagamenti.
77
Spese di investimento-copertura finanziaria
In caso di variazione del cronoprogramma occorre variare il
bilancio con il riaccertamento degli impegni assunti.
In sede di verifica degli equilibri e di assestamento l'ente
deve dare atto di avere verificato l'andamento dei lavori
pubblici finanziati ai fini dell'adozione delle necessarie
variazioni.
78
Spese di investimento-copertura finanziaria
Il Piano dei lavori pubblici dovrà indicare anche le
informazioni, necessarie alla costruzione del bilancio
annuale e pluriennale;
La previsione in bilancio e il successivo impegno di spesa
dovrà essere coerente con gli obiettivi del patto di stabilità;
In ogni caso, al momento del controllo e della verifica degli
equilibri di bilancio in corso di anno della variazione
generale di assestamento, l’ente deve dare atto di avere
effettuato la verifica dell’andamento dei lavori pubblici
finanziati ai fini dell’adozione delle necessarie variazioni.
79
Spese di investimento-copertura finanziaria
E' costituita da:
Risorse accertate nell'esercizio accantonate nel FPV
Avanzo di amministrazione
Entrate accertate imputate agli esercizi successivi la cui
esigibilità è perfezionabile mediante manifestazioni di
volontà discrezionale dell'ente o di altre PA
Entrate accertate e imputate all'esercizio in corso di
gestione destinate ad investimenti
Entrate da trasferimenti di altre PA anche se imputate
negli esercizi successivi
Entrate derivanti da mutui tradizionali con erogazione in
unica soluzione
80
Spese di investimento-copertura finanziaria
Entrate da forme di finanziamento flessibile
Entrate per prestiti il cui contratto prevede l'esigibilità del
finanziamento in relazione alla realizzazione delle spese di
investimento
Utilizzo dell'avanzo di amministrazione accertato a seguito
dell'approvazione del rendiconto
Saldo positivo della situazione corrente per un importo
non superiore alla media del saldo corrente degli ultimi
tre rendiconti. In caso di disavanzo dell'ultimo rendiconto
e di disavanzo presunto non è possibile destinare il saldo
positivo corrente a copertura di investimenti.
81
Spese di investimento-copertura finanziaria-esempio
Spesa di complessivi euro 500 finanziata con mutuo
tradizionale con erogazione immediata con il seguente
cronoprogramma:
Anno t
spesa 100
Anno t + 1 spesa 200
Anno t + 2 spesa 200
Stanziamento esercizio t
- entrata 500 tra le accensioni di prestiti
- spesa 500 nel titolo II di cui 400 nel FPV in conto capitale
82
Spese di investimento-copertura finanziaria-esempio
Stanziamento esercizio t + 1
- entrata 400 tra FPV in conto capitale
spesa 400 nel titolo II di cui 200 nel FPV in conto capitale
-
Stanziamento esercizio t + 2
- entrata 200 tra FPV in conto capitale
- spesa 200 nel titolo II
83
Fondo pluriennale vincolato FPV
E' la differenza fra risorse accertate destinate al
finanziamento di obbligazioni passive già impegnate ma
esigibili in esercizi successivi.
Rappresenta la distanza temporale tra acquisizione dei
finanziamenti ed impiego di risorse.
E' formato da entrate correnti vincolate (FPV in parte
corrente) e da entrate destinate ad investimenti (FPV in
conto capitale) accertate ed imputate in esercizi
precedenti a quelli di imputazione delle relative spese.
Sugli stanziamenti di spesa intestati ai singoli FPV non è
possibile assumere impegni ed effettuare pagamenti.
84
Fondo pluriennale vincolato FPV
E' costituito in entrata per un ammontare:
In sede di previsione
pari alla sommatoria degli accantonamenti stanziati nella
spesa del bilancio dell'esercizio precedente
Nel corso dell'esercizio
pari agli impegni assunti negli esercizi precedenti imputati
agli esercizi successivi.
85
Cassa vincolata- art.10 d.lgs.118/2011
Occorre avere separata contabilizzazione della cassa
vincolata con obbligo di registrare tutti i movimenti di
utilizzo e reintegro.
La cassa vincolata è alimentata con entrate a
destinazione vincolata per legge (legge nazionale e
legge regionale) e deve essere utilizzata per il
pagamento delle spese finanziate con le specifiche
entrate.
Gli ordinativi di incasso e pagamento dovranno essere
comunicati al tesoriere con indicazione degli eventuali
vincoli.
86
Cassa vincolata
I titoli IV e V delle entrate rilevano anche entrate che
non hanno destinazione vincolata per legge ed il titolo
II della spesa può essere finanziato con risorse non a
specifica destinazione (entrate correnti, avanzo
d’amministrazione libero, ecc.).
Occorre definire l'importo della cassa vincolata al primo
gennaio 2015 conciliata con i pagamenti ancora da
effettuare a suo tempo finanziati con entrate vincolate
per legge.
87
Cassa vincolata
Non è corretto pertanto considerare un saldo di
cassa vincolato al pagamento delle spese del titolo II.
In termini di competenza alla chiusura dell’esercizio
occorre rilevare la differenza fra entrate accertate
destinate al titolo II della spesa e somme impegnate
al titolo II per determinare l’avanzo
d’amministrazione vincolato al titolo II.
88
Cassa vincolata
Non è corretto pertanto considerare un saldo di
cassa vincolato al pagamento delle spese del titolo II.
In termini di competenza alla chiusura dell’esercizio
occorre rilevare la differenza fra entrate accertate
destinate al titolo II della spesa e somme impegnate
al titolo II per determinare l’avanzo
d’amministrazione vincolato al titolo II.
89
Cassa vincolata
In termini di cassa occorre verificare se l’entità
della cassa vincolata corrisponde con le somme
da pagare.
90
Cassa vincolata
31 dicembre 2014
Saldo iniziale cassa vincolata
400
Utilizzo cassa vinc. per cassa corrente
200-
Reintegro cassa vinc. con incassi correnti
200
Spese pagate finanziate con il prestito
200-
Saldo cassa al 31/12/2014
200
91
Cassa vincolata
Esempio:
anno 2013
entrate titolo V per assunzione prestito
500
spese pagate finanziate con il prestito
100-
saldo cassa vincolata
400
30 giugno 2014
saldo iniziale cassa vincolata
400
spese pagate finanziate con il prestito
200-
utilizzo cassa vinc. per cassa corrente
200-
saldo cassa vincolata
0
92
Riaccertamento straordinario residui
E' compiuto una sola volta con riferimento al 1
gennaio 2015.
Negli esercizi successivi si effettua un
riaccertamento ordinario.
Il riaccertamento straordinario avviene dopo il
riaccertamento disposto dal Tuel.
Il riaccertamento dei residui nel rendiconto
2014 è opportuno tenga conto dei nuovi
principi.
93
Riaccertamento straordinario residui
La procedura di riaccertamento straordinario
dei residui è così articolata:
1. eliminazione dei residui attivi e passivi cui
non corrispondono obbligazioni perfezionate
ed in particolare quelli derivanti da impegni
assunti ex art.183, comma 5 del TUEL;
94
Riaccertamento straordinario residui
2. eliminazione dei residui attivi e passivi cui in
corrispondono obbligazioni esigibili destinati ad essere
reimputati agli esercizi successivi e individuazione delle
relative scadenze;
3. determinazione del fondo pluriennale vincolato al 1°
gennaio da iscriversi nell’entrata del bilancio di previsione
annuale e pluriennale distintamente per la parte corrente
e per la parte in conto capitale, per un importo pari alla
differenza tra i residui passivi ed i residui attivi reimputati
di cui al punto 2, se positivo.
95
Riaccertamento straordinario residui
4. determinazione del risultato di amministrazione al 1
gennaio, in considerazione dell’importo riaccertato dei
residui attivi e passivi e dell’importo del fondo pluriennale
vincolato alla stessa data;
5. individuazione delle quote accantonate e vincolate del
risultato di amministrazione con particolare riferimento a:
a) vincoli determinati dall’eliminazione di impegni ex art.183
comma 5 del TUEL
b) accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità
determinato secondo i criteri indicati nel principio
applicato 3.3 (esempio 5 in appendice)
96
Riaccertamento straordinario residui
6. variazione del bilancio di previsione, se approvato, al
fine di consentire:
a) l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato in entrata della
previsione annuale;
b) l’adeguamento degli stanziamenti del pluriennale riguardanti
il fondo pluriennale iscritto nella spesa del bilancio annuale e
nell’entrata e nella spesa del bilancio pluriennale
c) eventuale utilizzo delle quote vincolate dell’avanzo
d’amministrazione
d) adeguamento degli stanziamenti di entrata e di spesa alla
reimputazione dei residui attivi e passivi
e) applicazione tra le spese di ciascun esercizio della quota
dell’eventuale risultato di amministrazione negativo
97
Riaccertamento straordinario residui
7. riaccertamento e reimpegno delle entrate e delle spese
eliminate in quanto non esigibili alla chiusura del
precedente esercizio.
Non sono oggetto di riaccertamento i residui attivi e passivi
che sono stati incassati e pagati prima dell’accertamento
straordinario.
La delibera di riaccertamento straordinario dei residui deve
indicare, per ciascun residuo non scaduto cancellato, gli
esercizi in cui l’obbligazione giuridica diventerà esigibile.
98
Riaccertamento straordinario residui
L’individuazione delle quote da accantonare e vincolare
dell’avanzo d’amministrazione deve essere fatta anche se il
risultato di amministrazione è negativo o non capiente. Il
disavanzo risultante dovrà essere recuperato negli esercizi
successivi.
Il riaccertamento straordinario dei residui è adottato con delibera
di giunta, previo parere dell’organo di revisione economicofinanziario, tempestivamente trasmesso al Consiglio.
Non è possibile effettuare il riaccertamento straordinario dei
residui attraverso successive deliberazioni. Eventuali errori od
omissioni nell’attività di riaccertamento straordinario possono
essere recuperati nell’ambito dell’ordinaria attività di
riaccertamento dei residui, in occasione della predisposizione del
rendiconto 2015.
99
Riaccertamento straordinario residui
risultato di amministrazione alla data di riaccertamento straordinario dei residui
A
Risultato di amministrazione al 31/12
1000
B
Residui attivi cancellati (non correlati ad obbligazioni
giuridiche
-
100
C
Residui passivi cancellati (non correlati ad obbligazioni
giuridiche perfezionate
+
200
D
Residui attivi cancellati in quanto reimputati agli esercizi in
cui sono esigibili
-
300
E
Residui passivi cancellati in quanto reimputati agli esercizi in
cui sono esigibili
+
500
F
Fondo pluriennale vincolato (E-D)
G
Effetti del riaccertamento sul risultato di amministrazione (A+B-C+D-E)
200
100
100
Riaccertamento straordinario residui
A seguito del riaccertamento dei residui, è
determinato il risultato di amministrazione in
considerazione dell’importo dei residui attivi e
passivi riaccertati e reimputati e al netto del
fondo pluriennale vincolato iscritto in entrata
del bilancio annuale.
101
Riaccertamento straordinario residui
Una quota del risultato di amministrazione è
accantonata al fondo crediti di dubbia
esigibilità.
Gli enti possono deliberare contestualmente il
bilancio di previsione e il riaccertamento dei
residui.
Deve essere fatto entro termini di approvazione del
rendiconto contestualmente alla approvazione dello stesso.
Pena avvio procedura nomina commissario
102
Riaccertamento straordinario residui
Esempio
riaccertamento esito
residui attivi cancellati
residui passivi cancellati
saldo/ fondo da iscrivere nel bilancio
2015
20
150
130
103
Riaccertamento straordinario residui
2015
2016
spese reimpiegate
10
80
60
150
entrate riaccertate
15
5
0
20
75
60
60
0
1^ ipotesi
quota fondo utilizzato
eccedenza di residui attivi
fondo plur. di entrata es successivo
2017 totale
5
135
104
Riaccertamento straordinario residui
2014
2015
spese reimpiegate
50
50
entrate riaccertate
10
quota fondo utilizzato
40
2^ ipotesi
eccedenza di residui attivi
fondo plur, di entrata es successivo
2016 totale
50
150
10
20
50
40
40
0
0
90
105
Riaccertamento straordinario residui
2014
2015
spese reimpiegate
140
5
5
150
entrate riaccertate
15
0
5
20
125
5
0
0
0
3^ ipotesi
quota fondo utilizzato
eccedenza di residui attivi
0
fondo plur di entrata es successivo
5
106
2016 totale
Riaccertamento ordinario
Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato
annualmente, con un’unica deliberazione della giunta,
sentito l’organo di revisione, in vista dell’approvazione del
rendiconto.
Al solo fine di consentire una corretta re imputazione
all’esercizio in corso di obbligazioni da incassare o pagare
necessariamente prima del riaccertamento ordinario, è
possibile, con provvedimento del responsabile del servizio
finanziario, sentito l’organo di revisione, effettuare un
riaccertamento parziale di tali residui. La successiva
delibera della giunta di riaccertamento dei residui prende
atto e recepisce gli effetti degli eventuali riaccertamenti
parziali.
107
Riaccertamento ordinario
Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato
annualmente, con un’unica deliberazione della giunta,
sentito l’organo di revisione, in vista dell’approvazione del
rendiconto.
Al solo fine di consentire una corretta re imputazione
all’esercizio in corso di obbligazioni da incassare o pagare
necessariamente prima del riaccertamento ordinario, è
possibile, con provvedimento del responsabile del servizio
finanziario, sentito l’organo di revisione, effettuare un
riaccertamento parziale di tali residui. La successiva
delibera della giunta di riaccertamento dei residui prende
atto e recepisce gli effetti degli eventuali riaccertamenti
parziali.
108
Risultato dopo riaccertamento straordinario residui
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2014 DETERMINATO NEL RENDICONTO 2014 (a)
5.551,00
RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE (b)
(-)
432,00
RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE ( c)
(+)
4.457,00
RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (d)
(-)
1.887,00
RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (e)
(+)
7.117,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO (f) = (e) -(d)
FPV DI PARTE CORRENTIED IN CONTO CAPITALE ISCRITTO IN ENTRATA NEL BILANCIO DI PREVISIONE 2015-2017, RELATIVO ALL’ESERCIZIO
2015
(-)
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE DOPO IL RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI (g) = (a) -(b) - ( c) - (d)+ (e) - (f)
(=)
109
5.230,00
9.576,00
Risultato dopo riaccertamento straordinario
Composizione del risultato di amministrazione dopo il riaccertamento straordianrio dei residui (g):
Parte accantonata (2)
Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/20143)
Fondo rischi spese legali al 31/12/2014
Fondo indn.fine mandatao al 31/12/2014
Totale parte accantonata (h)
1.317,00
200,00
100,00
1.617,00
Totale parte vincolata ( i)
450,00
1.402,00
1.800,00
3.652,00
Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili
Vincoli derivanti da trasferimenti
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui
Vincoli formalmente attribuiti dall'ente
Altri vincoli da specificare di
Totale
parte destinata agli investimenti (l)
Totale parte disponibile (m) =(g)-(h)- (i)-(l) Se (m) è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione 2015 (5)
2) Non comprende il fondo pluriennale vincolato.
3) Indicare l'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità determinato a seguito del riaccertamento straordinario dei residui ai
sensi di quanto previsto dall'articolo 3, comma 8.
5) In caso di risultato negativo le regioni iscrivono nel passivo del bilancio di previsione dell'esercizio 2014 l'importo di cui alla lettera l, al
netto dell'ammontare di debito autorizzato non ancora contratto.
110
4.450,00
143,00
Pagamenti per azioni esecutive
I pagamenti effettuati dal tesoriere per azioni esecutive non
regolarizzati devono essere imputati all’esercizio in cui
sono stati eseguiti.
Nel corso dell’esercizio in cui i pagamenti sono stati
effettuati, l’ente provvede tempestivamente alle
eventuali variazioni di bilancio necessarie per la
regolarizzazione del pagamento effettuato dal tesoriere,
in particolare in occasione delle verifiche relative al
controllo a salvaguardia degli equilibri di bilancio e della
variazione generale di assestamento.
111
Pagamenti per azioni esecutive
Se alla fine di ciascun esercizio, risultino pagamenti
effettuati dal tesoriere nel corso dell’anno per azioni
esecutive, non regolarizzati, in quanto nel bilancio non
sono previsti i relativi stanziamenti e impegni, è
necessario, nell’ambito delle operazioni di elaborazione
del rendiconto, registrare l’impegno ed emettere il
relativo mandato a regolarizzazione del sospeso, anche in
assenza del relativo stanziamento.
In tal modo, nel conto del bilancio, si rende evidente che la
spesa è stata effettuata senza la necessaria
autorizzazione.
112
Pagamenti per azioni esecutive
Contestualmente all’approvazione del rendiconto, si chiede
al Consiglio il riconoscimento del relativo debito fuori
bilancio segnalando l’effetto che esso produce sul
risultato di amministrazione dell’esercizio e le motivazioni
che non hanno consentito la necessaria variazione di
bilancio.
113
Variazioni di bilancio
114