D.U.P. - 5stellemontecchiomaggiore

CITTA’ DI MONTECCHIO MAGGIORE
PROVINCIA DI VICENZA
D.U.P.:
DOCUMENTO UNICO DI
PROGRAMMAZIONE
2015-2017
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
1
DUP - DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
2015/2017
INDICE
PREMESSA
pag. 4
I. SEZIONE STRATEGICA (SeS)
I.1 Linee strategiche di mandato
I.2 Analisi strategica esterna
1.1 La popolazione
1.2 Territorio
1.3 Economia insediata
I.3 Analisi interna dell’ente
1.3.1 Strutture
1.3.2 Organismi gestionali
1.3.3 Risorse umane - Personale
Organigramma
Performance valutazione e merito
1.3.4 Indirizzi relativi alle risorse, impieghi , sostenibilità attuale e
prospettica
1.3.5 Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro
evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli ed
illustrazione delle aliquote applicate
1.3.4.2 Entrate in conto capitale
1.3.4.2.1 I proventi a costruire
1.3.4.2.2 Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di
indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato
pag. 4
pag. 10
pag. 12
pag. 13
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
14
15
16
16
18
pag. 21
pag. 21
pag. 26
pag. 27
2. SEZIONE OPERATIVA – SeO
2.1 PARTE PRIMA Redazione dei programmi per missione, finalità, motivazione e risorse
Missione 01 - Servizi istituzionali, generali e di gestione
pag. 29
Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza
pag. 32
Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio
pag. 33
Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali
pag. 34
Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero
pag. 35
Missione 07 - Turismo
pag. 36
Missione 08 - Assetto del territorio ed edilizia abitativa
pag. 37
Missione 09 - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente pag. 37
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2
Missione 10 - Trasporti e diritto alla mobilità
pag. 39
Missione 11 - Soccorso civile
pag.
Missione 12 - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia
pag.
Missione 14 - Sviluppo economico e competitività
pag.
Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale
pag.
Missione 16 - Agricoltura politiche agro - alimentari e pesca
pag.
Missione 17 - Energia e diversificazione delle fonti energetiche
pag.
Missione 50 - Debito pubblico
pag.
39
40
43
44
44
45
45
Equilibri di bilancio
Il patto di stabilità interno per il triennio 2015/2017
pag. 45
pag. 47
2.2 PARTE SECONDA
2.2.1 Programmazione del fabbisogno di personale per il triennio
2014/2016
2.2.2 Programma dei lavori pubblici
2.2.3 Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari
pag. 49
pag. 52
pag. 53
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3
PREMESSA
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE
2015 - 2017
Il DUP sostituisce, per gli enti in sperimentazione, la Relazione Previsionale e Programmatica
(R.P.P) e va allegato al bilancio. Esso è il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di
programmazione.
Va presentato entro il 31 luglio di ciascun anno da parte della Giunta al Consiglio Comunale.
Esso riunisce in un solo documento, posto a monte del Bilancio di Previsione Finanziario (ora unico
e triennale), le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del bilancio
stesso, del P.E.G. e la loro successiva gestione.
Il DUP assorbe sia la vecchia Relazione Previsionale e Programmatica sia il Piano Generale di
Sviluppo (documento non obbligatorio).
A differenza della R.P.P. non è un semplice allegato al bilancio, ma ne costituisce presupposto
indispensabile, in quanto permette l’attività di guida strategica ed operativa dell’ente, rafforzando
ancor di più la coerenza tra i documenti di programmazione di bilancio i documenti di gestione,
obiettivo che il Comune di Montecchio Maggiore si è sempre sforzato di attuare, anche negli anni
passati.
Infatti, già in vigenza del vecchio sistema, venivano delineati nella R.P.P. le linee e gli obiettivi
strategici, poi sviluppati nel Piano Esecutivo di Gestione P.E.G.
Nel DUP è compresa la programmazione in materia di lavori pubblici, personale e patrimonio.
Si compone di due sezioni:
1) la Sezione Strategica, con un orizzonte temporale pari a quello del mandato amministrativo
(nel nostro caso ormai in fase di conclusione);
2) la Sezione Operativa, con un orizzonte temporale pari al bilancio di previsione ossia tre
anni.
SEZIONE STRATEGICA- SeS
I.1 Linee strategiche di mandato
In questa sezione si concretizzano le linee programmatiche di mandato individuando gli indirizzi
strategici dell’Ente, in un orizzonte temporale di anni cinque .
Di seguito si propone una sintesi dei grandi temi che l’Amministrazione del Comune di Montecchio
Maggiore intende affrontare, sulla base delle linee programmatiche di mandato approvate dal
Consiglio Comunale con delibera n. 36 del 30 giugno 2014.
Grandi opere sovra comunali: l’Amministrazione è parte attiva nelle scelte in modo da gestire gli
impatti in maniera coerente con il territorio.
L’Ospedale Unico è il paradigma della nostra politica: visione del futuro, centralità di Montecchio,
relazione di filiera con le altre istituzioni (Provincia, Regione, Ministeri, Unione Europea, ma anche
grandi aziende partecipate come la Brescia-Padova e Associazioni di Categoria), progettualità alta e
capacità di fascinazione sui nostri programmi, problem solving.
Agganciato al tema della realizzazione della nuova Stazione Ferroviaria che sorgerà ad Alte
Ceccato, di cui abbiamo già ottenuto come opera di compensazione la promessa di realizzazione
della viabilità di collegamento da parte della società SIS che realizzerà la Pedemontana Veneta,
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abbiamo il tema della mobilità di superficie. Sarà un nostro prioritario impegno procedere con il
progetto provinciale che prevede la realizzazione di un anello di collegamento tramite una
metropolitana di superficie che collegherà Schio con Montecchio Maggiore attraverso l’Ovest
vicentino, passando poi per Vicenza e chiudendo il cerchio a nord est con Schio stesso.
La realizzazione della nuova Pedemontana Veneta porterà ulteriori benefici al nostro territorio con
le cosiddette compensazioni, che prevedono una doppia tangenziale in doppia corsia per
salvaguardare il traffico interno e la viabilità di accesso alla nuova stazione. Inoltre saranno
realizzate anche importanti opere di mitigazione e contenimento idraulico.
Con la concretizzazione della Bretella di collegamento fra l’attuale casello dell’Autostrada e la
S.R. 246 e la futura nuova Pedemontana, Alte, senza essere gravata di tale pesante traffico,
finalmente potrà essere riconsegnata ai propri cittadini. Ricordiamo che la Bretella, che sarà
operativa da gennaio 2015, è solo il primo stralcio funzionale di un’opera più vasta che vedrà la
realizzazione del nuovo casello autostradale di Montecchio Maggiore.
Sicurezza: sarà rafforzato il presidio di sicurezza con la nuova Tenenza dei Carabinieri con il
conseguente incremento di organico e servizi e sarà ulteriormente garantita dall’implementazione
di dotazioni di cui abbiamo fornito e forniremo la polizia locale, dal miglioramento della
strumentazione e dal potenziamento dei punti di video sorveglianza e la prosecuzione della
collaborazione con il gruppo di educazione civica GEC in ausilio per determinati servizi alla nostra
polizia locale. Resta sempre necessario, se le risorse e le norme lo consentiranno (oggi fortemente
limitate per disposizioni di legge le possibilità’ di acquisto immobili), la ricerca di una nuova sede
più funzionale del Comando di Polizia Municipale.
Frazioni: il coinvolgimento delle frazioni, che rimangono a volte sottorappresentate in consiglio
comunale, sarà assicurato dalla creazione di una specifica “Consulta dei Quartieri e delle Frazioni”
che sia composta da rappresentanti scelti da frazioni e quartieri stessi (quartieri e zone della città di
dimensioni significative), che periodicamente si riunisca, coordinata da un Assessore referente o
Consigliere Comunale con delega, allo scopo di segnalare problematicità e criticità e proporre
soluzioni e progetti. Successivamente verrà realizzato il PIANO FRAZIONI per mettere a sistema
tutte le periferie.
Interventi Sociali: si intende mettere in atto anche nei prossimi 5 anni ogni sforzo per mantenere il
livello delle risorse complessivamente destinate al sociale dato il persistere della crisi economica,
produttiva ed occupazionale. Si continuerà l’esperienza del fondo straordinario di solidarietà per
le famiglie in difficoltà per far fronte alle spese per le utenze domestiche e per le procedure per
rischio di sfratto. Considerato inoltre che non sempre l’erogazione di contributi risulta utile ed
efficace rispetto alle situazioni concrete che si presentano ai servizi sociali, è stato introdotto e
proseguirà per il futuro la possibilità di destinare parte dello stanziamento per l’attivazione di
tirocini di lavoro e/o di acquisto voucher intendendoli quali strumenti utili a potenziare/favorire
l’acquisizione di competenze lavorative aggiunte. Si continuerà nel segretariato sociale che tende a
coordinare gli interventi di tale settore in rete con altri servizi istituzionali del privato sociale e del
volontariato. Per quanto riguarda gli interventi domiciliari e residenziali a favore di anziani ed
adulti le nostre politiche in materia sono orientate a favorire la permanenza nella propria famiglia e
in quest’ ottica Il Servizio Assistenza domiciliare integrato del nostro comune garantirà la fornitura
di pasti caldi a domicilio per ultrasessantacinquenni in condizione di parziale o totale non
autosufficienza.
Continueranno ad avere il supporto dell’Amministrazione i tre centri anziani dislocati sul nostro
territorio.
.
Integrazione: Montecchio Maggiore è una realtà con una forte presenza di cittadini extracomunitari
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e rimane una priorità la gestione di queste comunità. In questi anni abbiamo applicato una nostra
formula nell’approccio con le famiglie di stranieri, quella legata al buon senso ed al rispetto delle
regole. Siamo e saremo accoglienti con chi si comporta da cittadino di Montecchio, ma siamo e
saremo intransigenti con chi pensa di utilizzare lo status di extracomunitario come alibi per poter
eludere le regole, scritte e non scritte, della nostra comunità.
Famiglia e minori: il Comune di Montecchio Maggiore riconosce alle famiglie un ruolo sociale
primario, assicurando ad esse particolare attenzione nell’erogazione dei servizi rispondenti alle loro
esigenze, in relazione alle condizioni socio-economiche, assicurando particolare tutela alla
maternità e all’infanzia. Si proseguirà con lo sportello “minori e famiglie” il cui fine è quello di
sostenere ed accompagnare le famiglie verso la fruizione delle diverse possibilità di aiuto offerte dal
Comune, dalla Regione e dallo Stato. Tra le idee future, un progetto di sostegno nell’accesso del
credito per famiglie in crisi. Si valuteranno le possibili soluzioni per sostenere tale progetto.
Giovani: serve uno studio serio sulla disponibilità degli spazi di aggregazione per attività di
ritrovo, musica, iniziative specifiche, in funzione di un futuro progetto per la creazione di uno
spazio/struttura specifica qualora ne emergesse in modo chiaro la necessità. Per l’Informagiovani,
serve pensare ad una sede aggiuntiva più centrale o ad una modalità di erogazione dei servizi di tipo
itinerante con un mezzo mobile che serva anche le frazioni e le zone decentrate del paese. Vanno
pensati e sostenuti i progetti di cittadinanza attiva nei quali i ragazzi si impegnano in attività
socialmente utili, con microstage a tema e riconoscimento di crediti formativi a tutti i livelli di
scuola, dalle elementari all’università.
Si proseguirà nell’opera intrapresa di sviluppo ed ampliamento dell’offerta di servizi
dell’Informagiovani sul piano culturale, dell’implementazione degli orari di utilizzo della Biblioteca
Civica e dell’ utilizzo di wifi gratuito.
Grandi Eventi Popolari: sarà prioritario per la nostra Amministrazione individuare un sito idoneo
che consenta la realizzazione di un grande contenitore per eventi popolari e musicali
(Palaconcerti).
Ex Caserma: l’Amministrazione si impegna a ricercare ogni percorso per ottenere gratuitamente
dal Demanio la proprietà del sito per farne un Centro per attività sportive e ricreative.
Istruzione e Scuola: per l’edilizia scolastica si prevedooo interventi per oltre 2 milioni di euro
finalizzati alla sicurezza ed al risparmio energetico, in coerenza con le politiche del quinquennio
passato. Vanno ancora sostenuti i progetti dei singoli istituti a sostegno del miglioramento e del
potenziamento dell’offerta formativa e continueranno ad essere cofinanziati i piani di offerta
formativa (P.O.F.) presentati dagli istituti scolastici primari e secondari del nostro comune. Serve
incentivare la musica nelle scuole e favorire ancor meglio l’attività fisica promuovendo gare
sportive e tornei tra interistituti delle primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Sport: si proseguirà nelle iniziative già intraprese con supporti alle associazioni sportive sia sotto il
profilo economico che pratico alle iniziative proposte. Relativamente alle opere si procederà alla
realizzazione della Pista di Atletica al Polisportivo “Cosaro” come da progetto definitivo già
adottato, attraverso l’ottenimento di finanziamenti regionali, la ristrutturazione della palazzina
spogliatoi e servizi del Circolo Tennis attraverso l’ottenimento di finanziamenti statali, interventi di
manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della Palestra di via Veneto e del Palazzetto dello
Sport di Alte. Si cercherà di dare risposta alla richiesta formulata dalla società US Alte Calcio per la
ristrutturazione e ampliamento della palazzina servizi e spogliatoi. Si penserà a un progetto di
ristrutturazione delle palazzine spogliatoi del campo da calcio del Polisportivo e si cercherà una
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collaborazione con privati per riproporre il grande intervento di ampliamento dell’area sportiva per
creare la “Cittadella dello Sport”. Se le risorse lo consentiranno, si rende necessario rifare il
campetto di allenamento del G.S. San Pietro con la realizzazione di un campo in materiale sintetico.
Si darà attuazione al progetto proposto dalla locale società di Nordic Walking di mappare e
tracciare una serie di percorsi naturalistici nel nostro territorio.
Associazioni: il Comune riconosce nelle associazioni di cittadini la forma collettiva attraverso cui si
sviluppano interessi e azioni che concorrono alla crescita sociale e civile del paese. Montecchio è
attenta e mira a promuovere il mondo dell’associazionismo. Le associazioni di volontariato hanno
avuto una sede adeguata tramite un importante intervento di recupero e riqualificazione dell’ex
scuola G. Pascoli. Nella neonata “Cittadella delle Associazioni” trovano infatti sede 21 delle
numerosissime associazioni esistenti nella nostra comunità. Associazioni che continueranno ad
avere tutto il supporto da parte dell’Amministrazione
Cultura e spettacolo: si proseguirà nelle opere intraprese con eventi che tenderanno a valorizzare
artisti locali e non. Di recente è stata inaugurata la “Galleria civica” esemplare recupero della
rimessa FTV di S.Vitale. Sarà uno dei centri culturali di cui Montecchio potrà vantarsi oltre al
Museo Civico Zannato con le sue collezioni uniche di fossili e reperti paleontologici e il nuovo
Museo della Storia delle Forze Armate sito in Via del Lavoro. Sarà ristrutturato il teatro S.Antonio
sede di importanti rassegne che vede attrarre sempre più presenze per la qualità degli spettacoli.
Il Castello di Giulietta e Romeo. dovrà essere un Polo di eventi e attrazione turistica dove il
ristorante ed i diversi servizi commerciali che si possono attivare siano di supporto e
completamento alle attività culturali, alle manifestazioni e alle iniziative turistiche che si
svolgeranno nel prestigioso manufatto. Il Castello è bene comune della città, è il simbolo della
nostra storia e della nostra terra e deve essere coerentemente valorizzato, come abbiamo già iniziato
a fare, ma, come è accaduto per le infrastrutture, Montecchio, con il suo Castello, deve essere anche
punto di riferimento per importanti eventi culturali dell’Ovest, della provincia vicentina e attrazione
turistica di interesse sovranazionale. A questo proposito sono stati individuati due possibili percorsi
che l’Amministrazione si impegna ad intraprendere: il primo per inserire il Castello nel progetto “I
Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) in modo da far rientrare in un circuito
internazionale questo sito riconosciuto in tutto il mondo; il secondoè la proposta di un gemellaggio
con la città di Stratford Upon Avon, dove nacque William Shakespeare, per connotare
maggiormente il legame fra il Castello, Montecchio e la suggestiva storia narrata dal Bardo ispirato
al racconto di Luigi Da Porto.
Turismo: il museo, i Castelli, le Priare, Villa Cordellina, i colli e le fontane, le frazioni
rappresentano un patrimonio da valorizzare e ancor di più promuovere. Il Comune può agevolare
convenzioni con alberghi , ristoranti, agriturismo e maneggi della zona incentivando soggiorni e
week-end tematici, promuovendo eventi di animazione nelle piazze e mercatini a tema che possano
attrarre il turismo di giornata; vanno incentivati coloro, anche privati singoli oltre che gruppi, che
propongono iniziative a supporto del turismo, quali la messa a disposizione di alloggi come
bed&breakfast, iniziative specifiche di richiamo, rievocazioni storiche e folkloristiche ecc.
Va potenziata la collaborazione con le scuole per rendere consapevoli i giovani del nostro
patrimonio, incrementati i gemellaggi sui temi dei Castelli, di Giulietta e Romeo, delle città
dell’amore.
Lavoro: è stato attivato e sarà ulteriormente implementato lo Sportello Lavoro che consentirà di
interfacciare le richieste delle aziende con le professionalità disponibili. I candidati saranno
supportati sia nella redazione dei curricula che nell’ individuazione delle aziende potenzialmente
interessate. La consulta delle categorie economiche che è composta sia dalle rappresentanze delle
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organizzazioni datoriale che dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori sarà punto nodale
nell’individuazione delle professionalità richieste dalle aziende. Individueremo
le “work
experience”. Proporremo alle parti sociali l’avvio della “banca delle disponibilità”. Lo Sportello
Lavoro è e sarà ulteriormente integrato in rete anche con l’informagiovani e al numero verde per
“l’imprenditore in difficoltà”.
Sarà nostro ulteriore obiettivo creare una Borsa delle offerte e disponibilità di tirocini e stage delle
aziende per giovani ed adulti.
Impresa: si deve proseguire nella filosofia già intrapresa in questi anni di gravare il meno possibile
sulle imprese locali sul piano dei tributi; la varietà e la significatività delle attività produttive di
Montecchio va promossa attraverso l’organizzazione di una mostra-expo dei produttori
coinvolgendo i paesi gemellati e i Montecchio d’Italia e relativa non solo all’enogastronomia ma a
tutte le produzioni manifatturiere. Si deve anche iniziare a valutare la possibilità di un piano a
stralci per la riqualificazione delle zone artigianali e industriali della città che presentano
attualmente dei segnali di degrado. Nella nostra zona industriale ci faremo parte attiva per
realizzare, utilizzando una struttura dismessa, la Cittadella dei Servizi per le imprese in
collegamento con Sindacati ed Associazioni di Categoria.
Ci faremo promotori con le aziende industriali/artigianali/commerciali di una progressiva
autogestione delle aree prospicenti le loro proprietà, nell'ottica di risistemare le suddette aree e
farle mantenere in ordine da coloro che di fatto principalmente ne usufruiscono.
Viabilità e Urbanistica: i prossimi 5 anni saranno fondamentali per lo sviluppo della città di
Montecchio dei prossimi 20 anni. Si dovranno gestire temi quali il completamento alla variante
SR. 246 con le opere di compensazione, il trasferimento del Casello da Alte al confine di
Montebello, la gestione del tracciato della TAV, la nuova stazione ferroviaria e tutte le infrastrutture
conseguenti.
Centrale sarà il riordino della viabilità di Alte con lo studio e la definizione del nuovo Piano Urbano
del Traffico. Tale piano troverà completa applicazione una volta ultimata la Bretella di collegamento
fra l’attuale casello autostradale e la S.R. 246 e nuova Pedemontana Veneta. Altro tema
fondamentale per la nostra comunità è la realizzazione della Circonvallazione Est che dovrà
collegare la strada provinciale Cordellina con la strada provinciale di via Melaro.
Una volta completate le grandi opere viarie ecco che si potrà procedere con l’adozione di un Piano
di Interventi Alte Ceccato, da agganciare a quello tematico già proposto da questa
Amministrazione lungo la Strada Regionale 11, definita “nuova strada mercato”con il quale si darà
pratica attuazione a quanto previsto dal protocollo del Piano Provinciale Vi.Ver. che prevede la
rivisitazione urbanistica e commerciale nelle aree ex Boom , ex Faeda e Ramonda. Aree, queste
ultime, che saranno riqualificate dando anche un’immagine di una città che cresce nell’ordine,
ripensando completamente gli spazi pubblici, gli arredi urbani e gli spazi residenziali e
commerciali di tutta Alte Ceccato.
Con la recente approvazione del Piano di Assetto Territoriale (P.A.T.) sono stati definiti gli obiettivi
di espansione e/o riqualificazione del territorio con l’impegno confermato di dare qualità alle aree
da valorizzare evitando la cementificazione e la creazione di nuove aree industriali, mantenendo il
più possibile le aree agricole presenti sul territorio. In quest’ottica, grande importanza avrà il nuovo
strumento del SUAP (Sportello Urbanistico Attività Produttive) che ha visto Montecchio Maggiore
in prima fila nel Veneto per la sua sperimentazione, con il quale si potranno dare risposte alle
attività produttive che necessitassero di un ampliamento o di una nuova edificazione senza correre il
rischio di operazioni speculative. Sono state inoltre individuate 22 aree sensibili di grande
importanza a cui si è cercato di dare una risposta in termini di riqualificazione. Tra queste
ricordiamo l’area dove sorge la ditta FIAMM con la quale si è raggiunto uno storico accordo che
prevede per il futuro,in caso di dismissione dell’attività’, l’impossibilità di avere una vocazione
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industriale.
Fra le priorità del nostro programma amministrativo relativamente alla pratica sportiva amatoriale e
al tema della mobilità sostenibile, ci sarà l’impegno per lo sviluppo e la realizzazione dei progetti
riguardanti le piste ciclabili, fra i più significativi citiamo: la pista ciclabile lungo l’argine del Guà,
che collegherà la Valle dell’Agno, da Montebello a Valdagno, passando per Montecchio Maggiore;
la pista ciclabile di collegamento con Altavilla (strada Melaro) e Brendola, con le connessioni alla
futura stazione ferroviaria di Alte; la pista ciclabile di unione con Vicenza, attraverso Creazzo,
Sovizzo, passante per Montecchio Maggiore e che proseguirà verso Montebello e Arzignano,
percorrendo i più bei tratti interni dei nostri territori per valorizzarne l’attrattività turistica.
Progetti su cui si è lavorato, con accordi fra comuni contermini e Provincia e che intendiamo
realizzare, malgrado le limitate risorse disponibili, cercando finanziamenti regionali ed europei.
Fibra Ottica e Smart City: sarà prioritario per questa Amministrazione individuare tutti gli
strumenti che ci consentano di dotare la città di collegamento con la fibra ottica e rendere
Montecchio sempre più “smart” nella semplificazione dei servizi anche grazie all’accesso ai fondi
specifici inseriti nelle recenti misure dell’Unione Europea e del Ministero.
Ambiente: rimane deciso e non negoziabile il nostro No all’inceneritore dei fanghi conciari sia
come impianto sperimentale che definitivo; il processo finora seguito per l’individuazione di una
tecnologia idonea è stato lacunoso e non tiene conto delle condizioni ambientali critiche di partenza
della nostra zona e dell’alto livello di antropizzazione del territorio.
Relativamente alla città, servirà rilanciare un piano per il completamento delle piste ciclabili e per la
tutela dei pedoni nelle zone critiche: anche alla luce del nuovo ospedale, va ripresa ad esempio
l’idea di una passerella pedonale a San Vitale per l’attraversamento dell’ex statale 246. Sarà
ulteriormente implementata la cura del verde cittadino con particolare attenzione ai parchi con
iniziative di animazione e sensibilizzazione dei giovani con organizzazione di giornate
dell’ambiente a tema e coinvolgimento delle scuole e dei cittadini negli interventi di manutenzione
e miglioramento del verde. Una revisione della viabilità dopo il completamento della bretella e altri
nodi viari dovrà tener conto di ridurre i flussi di traffico di attraversamento del Centro per favorire il
miglioramento della qualità dell’aria.
Patrimonio comunale: l’Amministrazione intende confermare l’impegno per il mantenimento in
buono stato del patrimonio comunale. Attraverso interventi di ristrutturazione energetica degli
edifici, si otterranno significativi risparmi economici e di miglioramento ambientale. Intendiamo
quindi proseguire con il piano di politica energetica comunale per la riduzione dei consumi e il
miglioramento dell’efficienza energetica già iniziato con il piano di pubblica illuminazione, a cui si
intende dare seguito con la realizzazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES –
SEAPS) coordinato con un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE). Ciò consentirà di partecipare a
progetti europei per ottenere finanziamenti mirati allo sviluppo sostenibile dell’energia.
Gestione amministrativa: nell'ottica della continuità con il precedente mandato
dell'amministrazione Cecchetto si proseguirà nell'ottica del contenimento della spesa corrente per il
personale attraverso processi di contenimento della struttura organizzativa dell'Ente. La normativa
generale, immutata rispetto agli altri anni, imporrà ulteriore tagli in proposito, che potranno essere
colmati negli effetti solo con una sagace capacità di riorganizzazione, da una maggior capacità
produttiva dei sei servizi, da una più meticolosa attenzione verso i servizi maggiormente richiesti,
da una maggiore compenetrazione tra servizi gestiti direttamente ed altri affidati all'esterno con un
minor costo.
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Infine, l'attenzione e l'impegno della presente amministrazione non potrà non concentrarsi anche
per una maggiore azione nel campo della comunicazione con il cittadino, al fine di rendere sempre
più trasparente e partecipata l'azione amministrativa. Oltre ad implementare l'azione di facilitazione
all'accesso e a rendere più immediatamente reperibile l'informazione richiesta direttamente sul sito
informatico comunale, necessiterà sviluppare maggiormente l'uso delle tecnologie informatiche per
l'accesso ai servizi. In tal modo per quanto possibile, si eviterà l'obbligo per il cittadino di recarsi
presso la sede municipale, talvolta, solo per un'autentica di sottoscrizione o di un documento,
oppure per il ritiro di un atto. Si implementerà, naturalmente nel rispetto della previsione normativa
vigente, l'uso della PEC e della produzione e redazione degli atti solo in formato digitale.
Quanto riportato certamente rappresenta quella parte della composita gamma delle competenze
comunali alla quale la presente amministrazione dedicherà maggior attenzione e impegno, non da
meno però sarà l'interesse e l'attenzione che verranno mostrati verso ogni altra problematica che nel
quinquennio potrà manifestarsi o che la stessa popolazione porrà come opportuna e/o necessaria per
la comunità di Montecchio Maggiore.
I.2 Analisi strategica esterna
In questa sezione vengono presentati gli indirizzi comunitari e nazionali, le condizioni e le
prospettive socio-economiche del territorio, l' evoluzione finanziaria ed economica dell'Ente.
1.Per indirizzi comunitari e nazionali si intendono gli obiettivi individuati dal Governo anche alla
luce degli indirizzi e delle scelte contenute nei documenti di programmazione comunitarie e
nazionali.
1.1 - POPOLAZIONE
1.1.1 – Popolazione legale al censimento 2011
23315
R1.1.2 – Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente (art. 156 D.Lgs
1 267/2000)
R
Di cui:
2
R
Maschi
3
R
Femmine
4
R
5
R
Nuclei familiari
R
7
R1.1.3 – Popolazione all' 01.01.2013
1
R1.1.4 – Nati nell'anno
1
R1.1.5 – Deceduti nell'anno
1
R
2
R1.1.6 – Immigrati nell'anno
1
R1.1.7 – Emigrati nell'anno
11806
11670
9283
Comunità / convivenze
9
23476
218
171
Saldo naturale
47
1.031
903
R
Saldo migratorio
1.1.8 – Popolazione all' 31.12.2013
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23476
128
23651
10
Di cui:
R1.1.9 – In età prescolare (0 / 6 anni)
1715
R1.1.10 – In età scuola obbligo (7 / 14 anni)
1
R1.1.11 – In forza lavoro 1a occupazione (15 / 29 anni)
1
R1.1.12 – In età adulta (30 / 65 anni)
1925
3593
12194
R1.1.13 – In età senile (oltre 65 anni)
1
1.1.14 – Tasso di natalità ultimo quinquennio:
Anno
Tasso
R
2009
1,20%
R
2
R
3
R
4
R
5
1.1.15 – Tasso di mortalità ultimo quinquennio:
2010
1,15%
2011
0,90%
2012
1,08%
2013
0,92%
Anno
Tasso
R
2009
0,78%
R
2
R
3
R
4
R
5
2010
0,65%
2011
0,77%
2012
0,84%
2013
0,72%
4224
1.1.16 – Popolazione massima insediabile come da strumento urbanistico
vigente
Abitanti
23.651
potenziale
30.000
1.1.17 – Livello di istruzione della popolazione residente:
(in base al censimento del 2001 in quanto i dati del censimento 2011 non sono ancora disponibili)
Laurea
Diploma
Licenza Media
Licenza elementare
Alfabeti senza titolo
Analfabeti
FEMMINE
460
1.574
3.385
4.048
1.021
87
MASCHI
875
1.813
3.897
3.282
788
75
1.1.18 – Condizione socio-economica delle famiglie:
Dato non disponibile
La composizione demografica locale mostra tendenze, come l’invecchiamento, che
un'Amministrazione deve interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
11
nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per sesso ed età, sono fattori importanti
che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la
politica degli investimenti.
1.2 – Territorio
1.2.1 – Superficie in Kmq. :
30,68
1.2.2 – Risorse idriche
Fiumi e torrenti n° :
Laghi n° : 0
2
1.2.3 - Strade
Statali km: 12,83
Vicinali km: 11,06
Provinciali km: 8,01
Comunali km: 156,89
Autostrade km: 1
1.2.4 – Piani e strumenti urbanistici vigenti
SI
NO
Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione
Piano regolatore adottato
Piano regolatore approvato
G.R.V. 2121/2007 e 815/2008
Programma di fabbricazione
Piano edilizia economica e
popolare
Delibera di C.C. n. 44 del 26.04.98
PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI
Industriali
Artigianali
Commerciali
Altri strumenti (specificare)
Piani di lottizzazione, piani di recupero,
P.U.T., P.I.R.U.E.A.
Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti
(art. 12, comma 7 D. L.vo 77/95)
SI
NO
Se SI indicare l'area della superficie fondiaria (in mq.)
AREA INTERESSATA
AREA DISPONIBILE
21000
0
0
0
P.E.E.P.
P.I.P.
PIANI URBANISTICI VIGENTI
Il P.R.G. è vigente. Esistono 7 piani di recupero (Valle, Patronato, S. Vitale, S. Pietro 1, S. Pietro 2,
S. Pietro 3 e S. Pietro 4 in itinere).
Il P.A.T è stato approvato dalla Provincia con deliberazione del Commissario Straordinario n. 100
del 28/05/2014.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
12
ECONOMIA INSEDIATA
La crisi economica che da qualche anno sta colpendo molte economie dei paesi europei e l'Italia in
maniera particolare ha purtroppo significativi impatti negativi anche per l'economia del nostro
territorio, con numerose aziende in crisi o cessate ed il problema della disoccupazione in aumento.
Al fine di agevolare le imprese questa Amministrazione ha pensato di dare un forte impulso
all'attuazione del D.P.R. 160/2010 sullo sportello unico per le attività produttive. In sostanza
l'ufficio SUAP sta operando al fine di consentire alle imprese di presentare e svolgere le loro
pratiche in maniera più snella possibile, attraverso la telematica, in linea con quanto disposto dalla
norma statale. I riscontri continuano ad essere positivi sia da parte delle imprese sia da parte dei
professionisti del settore.
L'Amministrazione Comunale, in collaborazione e di concerto con le associazioni di categoria,
persegue gli interventi più idonei a supportare, per quanto nelle possibilità dell'Ente locale, in
questo difficile momento, l'attività delle nostre aziende agricole, industriali, artigianali e
commerciali.
Alcune ex aree produttive significative, quali la “Faeda” (unitamente al “BOOM”), la “Ceccato” e
le “Fonderie Castelli” sono tuttora in fase di riconversione e vanno attentamente gestite, anche per
la particolare localizzazione di dette aree, attestate lungo l'asse plurimodale costituito dalla SS 11
(corridoio Vicenza – Gambellara e progetto VI.VER).
Questa Amministrazione, per dare attuazione ad un primo stralcio del progetto VI.VER (al quale ha
aderito con la Provincia ed i Comuni di Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Montebello
Vicentino e Gambellara), ha avviato la procedura per la formazione di un primo stralcio del piano
degli interventi tematico che dovrà occuparsi della zona dall’ex Faeda alla rotatoria dell’incrocio ex
SR 11 – ex SR 246 – ex SR 500, risolvendo in particolare l’argomento della grande distribuzione.
L'Amministrazione, oltre all'impegno relativo alla programmazione dei lavori pubblici di
competenza comunale, mantiene stretti contatti con gli enti interessati alla costruzione di importanti
infrastrutture d'interesse anche sovra-comunale, che interessano il nostro territorio, vedasi nuovo
casello autostradale con relativa bretella di collegamento e nuova superstrada pedemontana veneta,
la stazione ferroviaria e la metropolitana di superficie.
I.3 Analisi interna dell'Ente
Riguarda l'organizzazione e le modalità di gestione dei servizi pubblici; gli indirizzi ad enti
strumentali e società controllate e partecipate; gli indirizzi relativi a risorse, impieghi, sostenibilità
finanziaria attuale e prospettica; la disponibilità e la gestione delle risorse umane e la loro
evoluzione, anche in termini di spesa; la compatibilità con i vincoli di finanza pubblica.
1.3.1Strutture
TIPOLOGIA
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
ESERCIZI PROGRAMMAZIONE
IN CORSO PLURIENNALE
13
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
Anno 2017
1.3.2.1 – Asili nido
n°
0
posti 0
n°
posti 0
n°
posti 0
n°
posti 0
n°
1.3.2.2 – Scuole materne
n°
5
posti 471
n°
posti 500
n°
posti 500
n°
posti 500
n°
1.3.2.3 – Scuole elementari
n°
4
posti 1112 posti 1200 posti 1200 posti 1200
n°
n°
n°
n°
1.3.2.4 – Scuole medie
n°
2
posti 720
n°
posti 720
n°
posti 720
n°
posti 720
n°
1.3.2.5 – Strutture residenziali per n°
anziani
1
posti 100
n°
posti 100
n°
posti 100
n°
posti 100
n°
n°
n°
n°
n°
1.3.2.6 – Farmacie Comunali
1
1
1
1
1.3.2.7 – Rete fognaria in km
- bianca
49
50
50
50
- nera
66
66
66
66
- mista
54
54
54
54
1.3.2.8 – Esistenza depuratore
si
1.3.2.9 – Rete acquedotto in km
175
1.3.2.10 – Attuazione servizio idrico integrato
si
no
si
no
si
no
si
no
1.3.2.11 – Aree verdi, parchi, giardini
n°
95
n°
96
n°
96
n°
96
hq
44
hq
44
hq
44
hq
44
1.3.2.12 – Punti di illuminazione pubblica
n°
4936 n°
1.3.2.13 – Rete gas in km
133
134
135
135
1.3.2.14 – Raccolta rifiuti in quintali
103746
104000
104000
104000
- civile
91746
92000
92000
92000
- industriale
12000
12000
12000
12000
- racc. diff. ta
si
no
si
no
si
no
si
no
1.3.2.15 – Esistenza discarica
si
no
si
no
si
no
si
no
1.3.2.16 – Mezzi operativi
n°
8
n°
8
n°
8
n°
8
1.3.2.17 – Veicoli
n°
35
n°
35
n°
35
n°
35
1.3.2.18 – Centro elaborazione dati
si
no
si
no
si
no
si
no
1.3.2.19 – Personal computer
n°
121
n°
121
n°
121
n°
121
no
si
no
176
si
no
176
4950 n°
si
no
177
4950 n°
4950
1.3.2.20 – Altre strutture (specificare)
L'ente destina parte delle risorse finanziarie ai servizi generali, ossia quegli uffici che forniscono un
supporto al funzionamento dell'intero apparato comunale. Il budget destinato ai servizi per il
cittadino assume invece un altro peso, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o
istituzionali. Si tratta di prestazioni di diversa natura e contenuto, in quanto:
I servizi produttivi tendono ad autofinanziarsi e conseguentemente operano in pareggio o producono
utili di esercizio;
I servizi a domanda individuale sono in parte finanziati dalle tariffe pagate dagli utenti, beneficiari
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
14
dell'attività;
I servizi di carattere istituzionale sono prevalentemente gratuiti, in quanto di stretta competenza
pubblica.
Queste attività posseggono una specifica organizzazione e necessitano di un livello adeguato di
strutture.
1.3.2–Organismi gestionali
ESERCIZIO IN
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
CORSO
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
Anno 2017
1.3.3.1 – Consorzi
n°
0
n°
0
n°
0
n°
0
1.3.3.2 – Aziende
n°
0
n°
0
n°
0
n°
0
1.3.3.3 – Istituzioni
n°
0
n°
0
n°
0
n°
0
1.3.3.4 – Società di capitali
n°
5
n°
5
n°
5
n°
5
1.3.3.5 – Concessioni
n°
0
n°
0
n°
0
n°
0
1.3.3.1.1 – Denominazione Consorzio/i
1.3.3.1.2 – Comune/i associato/i (indicare il n°. tot e nomi)
1.3.3.2.2 – Ente/i Associato/i
1.3.3.3.1 – Denominazione Istituzione/i
1.3.3.3.2 – Ente/i Associato/i
1.3.3.4.1 – Denominazione società:
Agno Chiampo Ambiente Srl, Acque del Chiampo Spa, CIS Spa in liquidazione/concordato
preventivo,
Pasubio Group Spa, Società per l’Ammodernamento e la Gestione delle Ferrovie e
Tramvie Vicentine Spa
La gestione dei servizi pubblici di un Comune si può sviluppare con diverse modalità:
l'Ente può gestire le proprie attività in economia, impiegando personale e mezzi strumentali interni;
l'Ente può affidare la gestione di talune funzioni a specifici organismi costituiti per queste finalità.
Il consiglio comunale provvede all’organizzazione ed alla concessione dei servizi pubblici, alla
costituzione ed all’adesione a istituzioni, aziende speciali o consorzi, alla partecipazione a società di
capitali ed all’affidamento di attività in convenzione. Mentre l'ente ha grande libertà di azione nel
gestire i servizi pubblici che non sono finalizzati al conseguimento di utili, questo non si può dire
per i servizi a rilevanza economica. Per questo genere di attività, infatti, esistono specifiche norme
che regolano le modalità di costituzione e gestione, e questo al fine di evitare che una struttura con
una forte presenza pubblica possa, in virtù di questa posizione di vantaggio, creare possibili
distorsioni al mercato.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
15
SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE:
Gas Metano a Pasubio Distribuzione Srl
Pubblicita' e Pubbliche Affissioni ad Abaco Spa
Servizio Mensa Scolastica a Serenissima Ristorazione Spa
SERVIZI GESTITI IN CONVENZIONE:
Servizio Polizia Municipale con il Comune di Brendola
1.3.3 – RISORSE UMANE - PERSONALE
1.3.3.1 - ORGANIGRAMMA
Q.F.
PREVISTI IN PIANTA ORGANICA
N°.
IN SERVIZIO NUMERO
A
4
4
B1
8
8
B3
30
23
C
48
41
D1
20
18
D3
21
19
DIRIGENTI
4
3
1.3.3.2 – Totale personale al 31.12.2013
di ruolo
a tempo determ.
in convenzione
116
2
1
Segretario generale 1
1.3.3.3 – Area tecnica
QUALIFICA
PROFESSIONALE
N° PREVISTI IN
PIANTA ORGANICA
N° IN SERVIZIO
A
OPERATORE/AUSILIA
RIO
1
1
B1
ESECUTORE/OPERARI
O SPECIALIZZATO
6
6
B3
CMOC/COLLABORAT
ORE TERMINALISTA
16
11
C
ISTRUTTORE
12
9
D
ISTRUTTORE
7
6
Q.F.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
16
DIRETTIVO
D3
FUNZIONARIO
8
7
DIRIGENTE
1
1
QUALIFICA
PROFESSIONALE
N° PREVISTI IN PIANTA
ORGANICA
N° IN SERVIZIO
A
OPERATORE/AUSILIARI
O
0
0
B1
ESECUTORE/OPERARIO
SPECIALIZZATO
0
0
B3
CMOC/COLLABORATOR
E TERMINALISTA
3
1
C1
ISTRUTTORE
6
6
D1
ISTRUTTORE
DIRETTIVO
1
1
D3
FUNZIONARIO
2
2
DIRIGENTE
1
1
N° PREVISTI IN PIANTA
ORGANICA
N° IN SERVIZIO
1.3.3.4 – Area economico - finanziaria
Q.F.
1.3.3.5 – Area di vigilanza
Q.F.
QUALIFICA
PROFESSIONALE
C1
ISTRUTTORE
AMM.VO/AGENTE P.L.
13
13
D1
ISTRUTTORE
DIRETTIVO P.L.
4
4
QUALIFICA
PROFESSIONALE
N° PREVISTI IN
PIANTA ORGANICA
N° IN SERVIZIO
B1
ESECUTORE/OPERARIO
SPECIALIZZATO
0
0
B3
CMOC/COLLABORATOR
E TERMINALISTA
2
2
C1
ISTRUTTORE
4
4
D1
ISTRUTTORE
DIRETTIVO
1
0
D3
FUNZIONARIO
1
1
1.3.3.6 – Area demografica / statistica
Q.F.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
17
Strumenti di rendicontazione sistematica e trasparente dei risultati nel corso del
mandato
PERFORMANCE, VALUTAZIONE E MERITO
Performance
Nel corso del mandato si è data attuazione a quanto disposto dal D.Lgs. n. 150/2009 in materia di
ottimizzazione della produttività del lavoro e di efficienza e trasparenza delle Pubbliche
Amministrazioni.
Tra le novità più significative introdotte dal predetto Decreto vi è il cosiddetto “ciclo della
performance” ovvero un sistema di misurazione e valutazione volto al miglioramento della qualità
dei servizi offerti dalle P.A., nonché alla crescita delle competenze professionali attraverso la
valorizzazione del merito e l’erogazione dei premi per risultati perseguiti dai singoli e dalle unità
organizzative in un quadro di trasparenza dei risultati e delle risorse.
Il Consiglio Comunale, con propria deliberazione n. 107 del 20.12.2010 aveva approvato i criteri
generali in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi, al fine di poter consentire alla Giunta
l’adeguamento del vigente Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei servizi anche alle
disposizioni del D.Lgs. n. 150/2009.
Nello specifico, poi, la Giunta Comunale, con proprio provvedimento n. 396 del 30.12.2010, ha
approvato la disciplina del Ciclo di gestione della performance, introducendo i seguenti ambiti di
performance:
- performance organizzativa che valuta i seguenti aspetti:
a. l’impatto dell’attuazione delle politiche attivate sulla soddisfazione finale dei bisogni della
collettivita’
b. l’attuazione di piani e programmi, ovvero la misurazione dell’effettivo grado di attuazione
dei medesimi, nel rispetto delle fasi e dei tempi previsti, degli standard qualitativi e
quantitativi definiti, del livello previsto di assorbimento delle risorse
c. la rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attivita’ e dei servizi anche
attraverso modalita’ interattive
d. la modernizzazione ed il miglioramento qualitativo dell’organizzazione e delle competenze
professionali e la capacita’ di attuazione di piani e programmi
e. lo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i soggetti interessati, gli
utenti ed i destinatari dei servizi, anche attraverso lo sviluppo di forme di partecipazione e
collaborazione
f. l’efficienza dell’impiego delle risorse, con particolare riferimento al contenimento ed alla
riduzione dei costi, nonche’ all’ottimizzazione dei tempi dei procedimenti amministrativi
g. la qualita’ e la quantita’ delle prestazioni e dei servizi erogati
h. il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunita’.
a.
b.
c.
d.
performance individuale dei dirigenti e del personale incaricato di posizione organizzativa e
di alta professionalita’, che opera in posizione di autonomia e responsabilita’ collegata:
agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilita’
al raggiungimento di specifici obiettivi individuali
alla qualita’ del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle
competenze professionali e manageriali dimostrate
alla capacita’ di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa
differenziazione delle valutazioni.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
18
Le fasi del Ciclo di gestione della performance sono le seguenti:
a. definizione ed assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei
valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori
b. collegamento tra obiettivi e allocazione delle risorse
c. monitoraggio in corso di esercizio ed attivazione di eventuali interventi correttivi
d. misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale
e. utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito
f. rendicontazione dei risultati all’Organo di indirizzo politico-amministrativo, ai
vertici dell’Amministrazione, nonche’ ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai
soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi.
Il sistema integrato di pianificazione e controllo si realizza attraverso i seguenti strumenti di
programmazione:
a. le Linee programmatiche di mandato approvate dal Consiglio Comunale all’inizio del
mandato amministrativo, che delineano i programmi e progetti contenuti nel programma
elettorale del Sindaco con un orizzonte temporale di cinque anni, sulla base dei quali si
sviluppano i documenti facenti parte del sistema integrato di pianificazione
b. la Relazione previsionale e programmatica approvata annualmente quale allegato al Bilancio
di previsione, che individua, con un orizzonte temporale di tre anni, i programmi e i progetti
assegnati
c. il Piano esecutivo di gestione unitamente al Piano degli obiettivi e con valenza di Piano
della performance, approvato annualmente dalla Giunta, che contiene gli obiettivi e le
risorse assegnati.
Il sistema integrato di rendicontazione e controllo è gestito tramite i seguenti strumenti di
rendicontazione:
•
•
•
•
la deliberazione consiliare di ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi di cui
all’art. 193 del D.Lgs. n. 267/2000
il rendiconto di gestione di cui all’art. 227 del D.Lgs. n. 267/2000, con cui l’Ente dimostra i
risultati della gestione
la relazione con cui la Giunta, ai sensi dell’art. 151 del D.Lgs. n. 267/2000, esprime le
valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai
programmi ed ai costi sostenuti
il referto finale con cui la struttura di controllo interno fornisce, ai sensi dell’art. 198 del
D.Lgs. n. 267/2000, le conclusioni del controllo agli amministratori ai fini della verifica
dello stato di attuazione degli obiettivi programmati ed ai dirigenti affinche’ questi ultimi
abbiano gli elementi necessari per valutare l’andamento della gestione dei servizi di cui sono
responsabili.
I soggetti che intervengono nell’ambito della misurazione e valutazione della performance sono:
- il Nucleo di valutazione, che valuta la performance di Ente, dei settori e dei dirigenti
- i Dirigenti ed il Segretario Generale, che valutano le performance individuali del personale a loro
assegnato comprese quelle dei titolari di posizione organizzativa e di alta professionalità.
Il Nucleo di valutazione, nominato dal Sindaco con proprio decreto n. 6007 del 2.3.2011, prorogato
con decreto n. 5837 del 27.2.2014 fino al 1.3.2017, è costituito come segue:
• in qualita’ di Presidente del Nucleo, il Segretario Direttore Generale di questo Ente;
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
19
• in qualità di componente esperto la dott.ssa Paola Miatello, Funzionario referente
dell’Ufficio di staff alla Direzione dell’Unione dei Comuni del Camposampierese e in
particolare dell’Ufficio Unico controllo di gestione, Ufficio unico formazione e Nucleo di
valutazione, Ufficio comunicazione dell’Unione, Progetti sovracomunali di sviluppo del
territorio; Esperta di controllo di gestione e valutazione del personale;
• in qualità di componente esperto il dott. Davide Penzo, Funzionario responsabile con
incarico di Alta professionalità del Controllo di gestione, Contratti, Politiche comunitarie e
progettazione comunitaria, Segreteria di Direzione e del Nucleo di valutazione presso il
Comune di Chioggia; Esperto di pianificazione, controllo interno, management, misurazione
e valutazione della performance e dei risultati, controllo di gestione, gestione ed
organizzazione del personale, monitoraggio interno, sistemi di valutazione del personale,
controllo strategico.
Le funzioni esercitate dal Nucleo sono le seguenti:
a) monitora il funzionamento complessivo del sistema di valutazione, della trasparenza ed integrità
dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso
b) comunica tempestivamente le criticità riscontrate al Sindaco, alla Giunta Comunale, al Direttore
generale, ai dirigenti, nonché agli altri organi di controllo esterno previsti dalla legge
c) valida la relazione sulla performance e verifica che ne sia assicurata la visibilità attraverso la
pubblicazione sul sito internet del Comune
d) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione nonché dell’utilizzo dei premi
secondo quanto previsto dal D. Lgs. 150/2009, dai contratti collettivi nazionali, dal contratto
integrativo e dal presente regolamento, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della
professionalità
e) propone al Direttore Generale (qualora nominato) o al Segretario Generale la valutazione annuale
dei dirigenti e l’attribuzione ad essi dei premi, secondo quanto stabilito dal sistema di valutazione e
di incentivazione di cui all'articolo 7 del D. Lgs. n. 150/2009
f) è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti
predisposti dalla commissione per la valutazione e la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni
Pubbliche (CIVIT), limitatamente a quanto di diretta applicazione agli Enti Locali
g) promuove e attesta l’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità
h) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità
i) esprime un parere sulla proposta di metodologia per la graduazione delle posizioni dirigenziali e i
correlati valori economici delle retribuzioni di posizione
l) esprime eventuali pareri richiesti dall’Amministrazione sulle tematiche della gestione del
personale e del controllo
m) in sede di prima applicazione, come previsto dall'articolo 30 del decreto legislativo n. 150/2009,
definisce il sistema di valutazione della performance.
Con deliberazione di G.C. n. 286 del 17.11.2011 è stato approvato il nuovo Sistema di misurazione
e valutazione della performance del personale dirigente, in applicazione dell’art. 7 del D.Lgs. n.
150/2009 come proposto dal Nucleo di valutazione.
La Giunta Comunale ha adottato i seguenti ulteriori provvedimenti nell’ambito del Ciclo della
performance:
- delibera n. 198 del 4.8.2011 di approvazione del Piano esecutivo di gestione 2011
- delibera n. 287 del 17.11.2011 di approvazione degli obiettivi specifici dei dirigenti anno
2011
- delibera n. 181 del 4.9.2012 di approvazione del Piano esecutivo di gestione 2012
- delibera n. 267 del 12.12.2012 di approvazione degli obiettivi specifici dei dirigenti anno
2012
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
20
-
delibera n. 182 del 26.9.2013 d approvazione del Piano esecutivo di gestione e il Piano
degli obiettivi con valenza di Piano della performance anno 2013
delibera n. 189 del 3.10.2013 di revisione del sistema di pesatura delle posizioni dirigenziali.
Ogni amministrazione fornisce ai propri cittadini un insieme di prestazioni che corrispondono, nella
quasi totalità dei casi, con l'erogazione di servizi.
La fornitura di servizi è caratterizzata da una elevata incidenza del costo del personale sui costi
totali della gestione dei servizi stessi. I maggiori fattori di rigidità del bilancio sono proprio il costo
del personale e l'indebitamento.
Nell'organizzazione di un moderno ente locale, la definizione degli obiettivi generali è affidata agli
organi di derivazione politica mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti
di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di controllo seguito dalla
valutazione sui risultati conseguiti.
Le tabelle riportate all’inizio di questa sezione mostrano il fabbisogno di personale accostato alla
dotazione effettiva, suddivisa nelle aree di intervento.
1.3.4 Indirizzi relativi alle Risorse, Impieghi , Sostenibilità attuale e prospettica:
Si continuerà nella rigorosa gestione amministrativa che ha consentito nel quinquennio trascorso,
nonostante i tagli operati da parte dello stato centrale nei confronti di tutti i comuni, il contenimento
della pressione fiscale al fine di non gravare per quanto possibile di oneri i cittadini e le imprese
fornendo comunque uno standard di servizi di elevata qualità.
1.3.4.1 Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei
mezzi utilizzati per accertarli ed illustrazione delle aliquote applicate
ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF:
E’ applicata ai soggetti passivi aventi domicilio fiscale nel Comune alla data del 1° gennaio di
ciascun anno
Con deliberazione n. 26 del 12/06/2014 il Consiglio Comunale ha confermato l' aliquota
dell’addizionale comunale IRPEF per l'anno 2014, nello 0,70% con soglia di esenzione per redditi
imponibili inferiori a 8.000,00 euro.
IMU
E’ stata istituita con d.lgs. n. 23 del 14.03.2011 (cd. decreto sul Federalismo Fiscale), che ne aveva
fissato la decorrenza dal 1.01.2014. Il D.L. 201/2011 (cd. Salva Italia), convertito dalla L. 214/2011,
ne ha anticipato la decorrenza, in via sperimentale, dal 1.01.2012, in sostituzione dell’ICI e
dell’IRPEF sugli immobili non locati. Essa ha riguardato anche l’abitazione principale, prima non
tassata. La base imponibile è superiore a quella della precedente ICI, poiché data dal valore
catastale moltiplicato per un coefficiente più alto.
Per la sola abitazione principale, è prevista una detrazione di € 200,00 oltre ad € 50,00 per ogni
figlio convivente di età inferiore ai 26 anni, fino ad un importo massimo di € 400,00. L’ulteriore
detrazione di € 50,00 per figlio è stata prevista limitatamente agli anni 2012-2013.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
21
Ai Comuni, è stata data la possibilità di graduare le aliquote, rispetto alle soglie base stabilite dal
legislatore: 0,4% la prima casa; 0,2% fabbricati rurali a uso strumentale; 0,76% per tutte le altre
fattispecie, rispetto alle quali la metà del gettito era prevista in favore dello Stato.
Dal 2013 è cambiata la ripartizione del gettito tra Comune e Stato: soppressa dalla legge di stabilità
2013 la previgente riserva statale, allo Stato è stato destinato il gettito derivante dai fabbricati di
categoria D, ad aliquota standard dello 0,76%. Tutto il resto del gettito di tali fabbricati, qualora sia
stata deliberata un’aliquota maggiore, rimane al Comune.
Da ultimo, l’art. 1 del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 ha stabilito che per l’anno 2013 non fosse
dovuta la prima rata IMU per i seguenti immobili:
-abitazione principale e relative pertinenze, esclusi gli immobili classificati come A/1, A/8 e A/9; unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione
principale;
-terreni agricoli e fabbricati rurali di cui all’art. 13, commi 4, 5 e 8, D.L. 201/2011, convertito dalla
L. 214/2011.
Successivamente, con decreto 133 del 27 novembre 2013 è stata disposta anche la soppressione
della seconda rata IMU per le stesse tipologie di cui sopra.
La legge di stabilità 2014 ha introdotto la IUC (Imposta Unica Comunale), tributo sui servizi locali
che si compone di IMU – non più dovuta per le abitazioni principali, eccetto che per gli immobili di
lusso catastalmente classificati come A1, A8 e A9 e relative pertinenze – di TARI (Tassa sui Rifiuti)
e di TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili).
La legge di Stabilità 2014 ha cambiato il sistema della fiscalità locale, introducendo la IUC
(imposta unica comunale), da deliberare entro il termine di approvazione del bilancio di previsione,
composta dall’IMU (per tutte le tipologie diverse dalla prima casa, escluse le abitazioni di lusso
catastalmente classificate come A1, A8 e A9 e loro pertinenze); dalla TARI (tassa a copertura dei
costi relativi al servizio rifiuti urbani) e dalla TASI, finalizzata alla copertura dei costi relativi ai
servizi indivisibili offerti dai Comuni e dovuta per tutte le tipologie immobiliari.
La somma di IMU e TASI non può superare le seguenti soglie: 6 per mille per prime case di lusso
(A1, A8 e A9) e pertinenze; 10,6 per mille per ogni altra fattispecie immobiliare diversa dalla prima
casa. Tuttavia, l'art. 1 del D.L. n. 16 del 6 marzo 2014 convertito con modificazioni con Legge n. 68
del 2 maggio 2014, consente ai Comuni, per l'anno 2014, di incrementare le aliquote TASI
superando i limiti dalla legge di stabilità per un ammontare complessivamente non superiore allo
0,8 per mille, il che significa che gli amministratori comunali potranno alternativamente:
- aumentare l'aliquota TASI sull'abitazione principale fino al 3,3 per mille (cioè il 2,5, che è il
massimo di base, più questo 0,8);
- aumentare la somma tra aliquote IMU e TASI sugli altri immobili fino all'11,4 per mille (cioè il
massimo fissato dalla legge di stabilità al 10,6, più questo 0,8);
- applicare un mix tra tali manovre.
Tali aumenti non possono essere utilizzati quali manovre per reperire risorse finanziarie, in quanto il
decreto stabilisce un preciso vincolo: le risorse derivanti dagli incrementi di aliquota sono vincolate
al finanziamento di detrazioni (o di altre misure) che consentono di far sì che il carico tributario
relativamente alla TASI sia equivalente a quello che si applicava relativamente all'IMU anno 2012.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
22
Le aliquote IMU deliberate per l’anno 2014 (D.C.C. n. 28 del 12/05/2014) sono le seguenti:
Aliquota base
Aliquota da applicare
agli immobili produttivi
di categoria catastale D,
ad
eccezione
dei
fabbricati rurali ad uso
strumentale
Aliquota e detrazione
abitazione principale e
pertinenze (solo per le
categorie catastali A1,
A8 e A9)
Abitazioni di anziani e
disabili in istituti di
ricovero o di cura,
purché non locate
Abitazioni
possedute
dai cittadini italiani non
residenti nel territorio
dello Stato a titolo di
proprietà o di usufrutto
in Italia, a condizione
che non risulti locata
Fabbricati rurali ad uso
strumentale
di
cui
all’art. 9, comma 3-bis,
del D.L. 30/12/1993, n.
557
Fabbricati
dati
in
comodato
d’uso
gratuito a parenti in
linea retta di 1° grado
(genitori/figli) che vi
abbiano trasferito la
residenza anagrafica
Alloggi
regolarmente
assegnati
da
parte
dell’ATER
Aliquota
standard)
0,76 %
di
Legge
(o Riferimento
normativo
Comma 6 art. 13 D.L.
201/2011
0,76 %
Punto f) dell’art. 1
gettito riservato allo Stato
della Legge n. 228 del
24/12/2012 (Legge di
Stabilità 2013)
Aumento/R
iduzione
0,16 %
Aliquota ipotizzata
0,92 %
0,16 %
0,92 %
gettito
riservato al
Comune
0,40 %
detrazione 200 euro;
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 0,00 %
0,40 %
detrazione 200 euro;
0,40 %
detrazione 200 euro
facoltà di assimilazione
all’abitazione principale
0,40 %
detrazione 200 euro
facoltà di assimilazione
all’abitazione principale
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 0,00 %
Esenzione ai sensi
Regolamento IMU
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 0,00 %
Esenzione ai sensi
Regolamento IMU
Esenzione ai sensi di legge
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 0,00 %
Esenzione ai sensi di
legge
0,76 %
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 0,00 %
0,66 %
0,76
detrazione 200 euro
Comma 707 art.
Legge 147/2013
1 -0,30 %
0,46 %
detrazione 200 euro
TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE
Si applica sulle occupazioni di qualsiasi natura effettuate nelle strade, nei corsi, nelle piazze e,
comunque sui beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile dei comuni.
IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTO SULLE PUBBLICHE
AFFISSIONI
E’applicata sulla diffusione di messaggi pubblicitari, attraverso forme di comunicazione visive o
acustiche. Qualora il messaggio venga diffuso tramite manifesti o locandine, è corrisposto un diritto
sulle pubbliche affissioni, comprensivo dell’imposta.
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23
TARI E TASI
Dal 2014, il riordino della tassazione locale sugli immobili prevede l’istituzione della IUC, da
deliberare entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, composta dall’IMU (per tutte
le tipologie diverse dalla prima casa, escluse le abitazioni di lusso catastalmente classificate come
A1, A8 e A9 e loro pertinenze); dalla TARI (tassa a copertura dei costi relativi al servizio rifiuti
urbani) e dalla TASI, finalizzata alla copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili offerti dai
Comuni e dovuta per tutte le tipologie immobiliari, ad eccezione dei terreni agricoli.
Per gli effetti dell'art 14, D.L. 201/2011, dal 1° gennaio 2013 è entrata in vigore a copertura dei
costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati al recupero e allo
smaltimento, nonché dei costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. Tale tributo è andato a
sostituire la TIA già vigente.
La TARI sostituisce la TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi), che a sua volta aveva
sostituito la TIA, e viene determinata sulla base di un piano economico finanziario approvato dal
C.C. o altra autorità competente (D.L. 102/2013). Sono demandati ad un apposito regolamento i
criteri di determinazione delle tariffe, la disciplina di eventuali riduzioni o esenzioni in base alla
capacità contributiva della famiglia, riduzione di superficie per attività etc.
La TASI presuppone l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno,
dei relativi costi alla cui copertura la TASI è diretta.
Ha come base imponibile la stessa prevista per l’IMU (art. 13, D.L. 201/2011).
Il presupposto impositivo è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati – compresa
abitazione principale – e di aree scoperte, comprese quelle edificabili, a qualsiasi titolo adibiti.
Sono escluse, oltre ai terreni agricoli, anche le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali
imponibili, non operative, e le aree comuni dei condomini, non detenute o occupate in via esclusiva.
In caso di immobili occupati da soggetto diverso dal titolare del diritto reale, l’occupante – per un
periodo superiore a sei mesi – è tenuto al versamento di una quota stabilita dal Comune con
regolamento, tra il 10 e il 30 per cento.
In caso di pluralità di possessori/detentori, tutti sono tenuti in solido all’adempimento
dell’obbligazione tributaria.
L’aliquota minima è stabilita nella misura dell’1 per mille, quella massima nella misura del 2,5 per
mille.
L’aliquota deliberata dal C.C. deve rispettare la regola per cui la somma di aliquota TASI e IMU
non può superare – per le tipologie di immobili diverse dalla prima casa, esclusi gli immobili di
lusso - l’aliquota massima IMU stabilita dalla legge statale al 31 dicembre 2013, ovvero 10,6 per
mille e 0,6% per le abitazioni principali di lusso (A1, A8 e A9 e loro pertinenze). Tuttavia, l'art. 1
del D.L. n. 16 del 6 marzo 2014 convertito con modificazioni nella Legge n. 68 del 2 maggio 2014,
consente ai Comuni, per l'anno 2014, di incrementare le aliquote TASI superando i limiti stabilità
dalla legge di stabilità per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,8 per mille, il che
significa che gli amministratori comunali potranno alternativamente:
-aumentare l'aliquota TASI sull'abitazione principale fino al 3,3 per mille (cioè il 2,5, che è il
massimo di base, più questo 0,8);
-aumentare la somma tra aliquote IMU e TASI sugli altri immobili fino all'11,4 per mille (cioè il
massimo fissato dalla legge di stabilità al 10,6, più questo 0,8);
-applicare un mix tra tali manovre.
Le aliquote TASI previste per l’anno 2014 sono le seguenti:
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
24
ALIQUOTA
0,15 %
TIPOLOGIA DI IMMOBILE
Abitazioni principali e relative pertinenze (limite
di una sola per ciascuna categoria catastale C/2,
Detrazione 40 euro per ogni figlio convivente con C/6 e C/7) e quelle ad esse assimilate per legge o
età non superiore ad anni 26 anni, massimo di per regolamento comunale.
euro 320 (8 figli), da ripartire tra i contitolari
conviventi e fino a capienza dell'imposta.
1,0 per mille (aliquota base)
Altri fabbricati
Aree Fabbricabili
0,0 per mille
1,0 per mille (aliquota base)
Fabbricati strumentali agricoli (categorie catastali
A06 e D10 e tutti i fabbricati con annotazione di
ruralità inserita negli atti dell'Agenzia delle
Entrate)
Il gettito della TASI calcolato ad aliquota base (0,1%) ha sostituito il contributo dello Stato a
copertura del minore gettito IMU derivante dall’esenzione dalla tassazione delle abitazioni
principali e relative pertinenze. A partire dall’anno 2014 il Comune ha quindi minori trasferimenti
dallo Stato che devono essere coperti dalla TASI.
Con la legge n. 147 del 27/12/2013 art. 1 comma 714 è stata spostata di un anno l’introduzione
dell’Imposta Municipale Secondaria, prevista dall’art. 11 comma 1 del D. Lgs. n. 23 del
14/03/2011, dall’anno 2014 all’anno 2015. Tale imposta andrà a sostituire la tassa di spazi ed aree
pubbliche e l’imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni a partire dal
2015.
Per il triennio 2015 -2017 si valuterà l’applicazione delle aliquote dei tributi comunali in base
all’evoluzione della normativa e delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento dei servizi e
compatibilmente con l’obiettivo del contenimento della pressione fiscale complessiva.
FONDO DI SOLIDARIETA’
RIEQUILIBRIO
COMUNALE
E
FONDO
SPERIMENTALE
DI
La legge di stabilità 2013 ha disposto la riduzione della partecipazione dello Stato al gettito IMU,
riservandogli soltanto il gettito sui fabbricati di tipo D, ad aliquota 0,76% Perciò, gli importi già
assegnati dallo Stato ai Comuni sono stati sostituiti, a livello di comparto, dal gettito IMU.
La previsione del Fondo Sperimentale di riequilibrio (trasferimento fiscalizzato di cui al titolo I) è
stata sostituita dall’istituzione del Fondo di Solidarietà Comunale, alimentato da ciascun Comune in
una certa percentuale del gettito IMU, ad aliquota standard, come determinato dallo Stato. Ai fini
dello stanziamento del FSC per ciascun comune si tiene conto:
• della determinazione dei fabbisogni standard (ancora incompleta);
• della riduzione della spending review;
• delle variazioni di gettito standard riscontrabili in ciascun comune a fronte dell’introduzione
della TASI e dell’IMU sulle abitazioni principali.
Come già detto, la legge di stabilità 2013 ha devoluto allo Stato tutto il gettito dei fabbricati
produttivi (D), ad aliquota standard (0,76%).
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
25
Nel corso del 2013, sono state esentate dal pagamento della prima e seconda rata IMU le seguenti
tipologie di immobili:
- abitazione principale e relative pertinenze, esclusi gli immobili classificati come A/1, A/8 e A/9;
- unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione
principale e terreni agricoli e fabbricati rurali di cui all’art. 13, commi 4, 5 e 8, D.L. 201/2011,
convertito dalla L. 214/2011.
I trasferimenti di cui al FSC non sono stati sufficienti a coprire il minor gettito IMU, anche perché il
gettito effettivamente incassato è inferiore rispetto a quello stimato dallo Stato.
La sostenibilità del bilancio 2014-2016 è stata quindi garantita dal mantenimento delle aliquote
IMU ai valori deliberati per l'anno 2013, con la riduzione al 0,66% dell’aliquota per i comodati
gratuiti, e dall’applicazione della TASI nella misura di 1,5 per mille per le abitazioni principali e del
1,00 per mille per gli altri immobili, con esclusione delle aree fabbricabili.
1.3.4.2
Entrate in conto capitale
1.3.4.2 I proventi a costruire
PROGRAMMAZIONE
PLURIENNALE
TREND STORICO
PERMESSI
COSTRUIRE
%
2012
2013
2014
2015
2016
2017
1
2
3
4
5
6
311.967,31 255.393,67
TOTALE 311.967,31
255.393,67
300.000,00 300.000,00
350.000,00 350.000,00
300.000,00 300.000,00
350.000,00 350.000,00
SCOSTA
MENTO
della
colonna 4
su col. 3
0,00%
L'entrata in vigore del DPR 380/2001 dal 30/06/2003, ha abrogato l'obbligo, per il tesoriere di
tenere un conto vincolato per gli oneri di urbanizzazione ed inoltre ha abolito il vincolo di
destinazione.
Questo significa che gli oneri di urbanizzazione possono essere destinati non solo alle opere di
urbanizzazione primaria e secondaria, ma anche alla loro manutenzione, straordinaria ed ordinaria,
ed anche alle altre spese in conto capitale oltre che alle spese correnti entro i limiti imposti da
norme legislative. Sono esclusi i proventi derivanti dal condono edilizio. Nell’ultimo quinquennio
il Comune di Montecchio Maggiore non ha utilizzato tale opzione. Anche per il triennio 2015 2017
l’Amministrazione intende proseguire nella scelta virtuosa di non destinare la risorse provenienti
dagli oneri di urbanizzazione per finanziare la parte corrente del bilancio, ma solo per spese in
conto capitale.
Le entrate sempre più esigue dipendono anche da scelte di enti superiori. In particolare nell'anno
2013 la Regione Veneto ha approvato il terzo Piano Casa (LR 32/2013) il quale esclude che i singoli
comuni possano adattare alle loro realtà di riferimento la normativa regionale di deroga ai piani
urbanistici e territoriali. Quale incentivo finanziario per il rilancio del settore edilizio è prevista
l’esenzione in tutto o in parte dal pagamento dei contributi di costruzione. Questo si traduce in
minori oneri per i comuni.
Le minori entrate in conto capitale comportano una conseguente riduzione di capacità di spesa per
la parte in conto investimenti.
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26
1.3.4.3 Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di
utilizzo di risparmio pubblico o privato
Nel triennio è prevista l'assunzione di mutui e prestiti a finanziamento del programma opere
pubbliche 2014-2016 come evidenziato nella tabella sottoriportata.
Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione
sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle spese correnti comprese nella
programmazione triennale.
L'art 1 comma 735 della Legge 147 del 2013 (Legge di stabilità 2014)- modificando l'art 204 del
TUEL - definisce nell'8% a decorrere dall’anno 2012, la percentuale massima di incidenza degli
interessi su mutui e altre forme di indebitamento sulle entrate correnti. Il tasso di delegabilità dei
cespiti di entrata è rispettato, a tal proposito si veda l'allegato al bilancio di previsione secondo il
TUEL art 204.
L'incidenza degli interessi passivi previsti per il trinennio 2015 -2017 sulle entrate correnti anno
2013 (ultimo rendiconto dell'ente approvato) è pari al 2,43 % per l'anno 2015, al 2,17% per l'anno
2016 ed al 2,34% per l'anno 2017, come sotto riportato:
rate prestiti
Interessi passivi
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
consuntivo
consuntivo
consuntivo
consuntivo
previsione
previsione
previsione
previsione
575.128,14
527.050,85
469.778,74
385.319,25
379.670,00
411.053,00
Interessi passivi nuovi prestiti
quota capitale
1.757.346,61
1.600.952,72
1.619.853,33
1.645.845,16
1.733.047,00
1.334.878,00
0,00
0,00
31.387,00
173.637,00
0,00
0,00
84.181,23
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.128.003,57
2.173.813,30
2.031.164,41
1.949.015,00
2.084.657,00
2.141.653,00
1.909.263,00
(CONS 2013)
(PREV 2014)
(PREV 2015)
(CONS. 2008)
limite di legge
84.948,00
1.673.604,00
2.332.474,75
estinzione anticipata
entrate correnti
% interessi passivi su entrate
correnti
315.800,00
15.498,00
1.569.345,00
quota capitale nuovi prestiti
TOTALE
361.721,00
(CONS. 2009)
(CONS. 2010)
(CONS. 2011)
(CONS. 2012)
15.035.902,85 15.164.716,26 17.325.791,57 16.618.969,28 17.463.646,60 16.940.752,92 17.421.966,00 17.136.363,00
3,83%
3,48%
2,71%
2,32%
2,17%
2,43%
2,17%
2,34%
12,00%
12,00%
8,00%
8,00%
8,00%
8,00%
8,00%
8,00%
L'indebitamento dell'ente subisce nel tempo, la seguente evoluzione:
INDEBITAMENTO
residuo debito al 1.1
nuovi prestiti
prestiti rimborsati
estinzione anticipata
(importo nominale)
TOTALE
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
18.101.254,88 16.343.908,27 15.019.555,55 13.315.520,99 14.269.675,83 13.328.070,83 14.499.466,83 14.855.032,83
0,00
276.600,00
2.600.000,00
627.740,00
2.845.000,00
2.120.000,00
0,00
-1.757.346,61
-1.600.952,72
-1.619.853,33
-1.645.845,16
-1.569.345,00
-1.673.604,00
-1.764.434,00
-1.508.515,00
0,00
0,00
-84.181,23
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
16.343.908,27 15.019.555,55 13.315.520,99 14.269.675,83 13.328.070,83 14.499.466,83 14.855.032,83 13.346.517,83
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
27
SEZIONE OPERATIVA – SeO
+
2.1 PARTE PRIMA
Redazione dei programmi per missione, finalità,
motivazione e risorse.
Ha carattere generale e contenuto programmatico sulla base degli obiettivi strategici fissati
nella sezione strategica del DUP. Essa copre un arco temporale pari a quella del bilancio di
previsione ovvero tre anni. La presente sezione individua, per ogni singola missione, i
programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella
sezione strategica.
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28
MISSIONE 01 – SERVIZI ISTITUZIONALI GENERALI E DI GESTIONE
PROGRAMMA 01 – ORGANI ISTITUZIONALI
Finalità: L’amministrazione e il funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e
informativi, delle attività per lo sviluppo dell'ente in un’ottica di governance e partenariato e per la
comunicazione istituzionale.
L’amministrazione, il funzionamento e il supporto agli organi esecutivi e legislativi.
Motivazione: Gestire l’organizzazione, il funzionamento e il supporto alle attività degli organi di
governo e delle commissioni consiliari permanenti. Prosegue l’affidamento del servizio gestione,
conduzione e coordinamento dell'ufficio stampa comunale all’esterno con presenza di un addetto
per 12 ore presso gli uffici comunali, il tutto a cura di una figura regolarmente iscritta all'Ordine dei
Giornalisti
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Istruttore Direttivo Cat. D (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 02 – SEGRETERIA GENERALE
Finalità: L’amministrazione, il funzionamento e il supporto, tecnico, operativo e gestionale alle
attività deliberative degli organi istituzionali e per il coordinamento generale amministrativo.
Motivazione: Gestire l'ufficio e gli affari generali, gestire le gare e i contratti del Comune,
approvare ed aggiornare il piano anticorruzione, aggiornare e monitorare il piano triennale della
trasparenza – tenuta della sezione “Amministrazione Trasparenza”.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane:
N. 1 Funzionario Servizio Legale Cat. D
N. 2 Istruttore Direttivo Cat. D (di cui 1 in quota parte).
N. 2 Istruttori amministrativi Cat. C (di cui 1 p.t.)
N. 2 collaboratori professionali terminalisti (entrambi p.t. )
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 03 – GESTIONE ECONOMICA FINANZIARIA PROGRAMMAZIONE E
PROVVEDITORATO
Finalità: Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale.
Motivazione: Formulazione coordinamento e monitoraggio dei piani e dei programmi economici e
finanziari in generali, gestione del servizio di tesoreria, del bilancio, della revisione dei conti e della
contabilità ai fini degli adempimenti fiscali obbligatori per l’attività dell’ente. Gestire i rapporti con
la Tesoreria Comunale relativamente al servizio affidato fino al 31.12.2016. Gestire il contratto
servizio di consulenza ed assistenza assicurativa. Armonizzazione contabile – Nuovi sistema di
programmazione di cui al D.Lgs 118/2011. Gestione delle attività di monitoraggio efficenzaefficacia-economicità. Provvede all’approvvigionamento dei beni di consumo di uso quotidiano per
l’ente.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 dirigente (quota parte con l'Ufficio Tributi)
N. 1 funzionari capo-servizio Cat. D
N. 1 Provveditore economo Cat. D
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
29
N. 4 istruttori amministrativi (di cui 2 p.t.)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 04 – GESTIONE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE E SERVIZI FISCALI
Finalità: Attività per gli affari e servizi tributari e fiscali.
Motivazione: Amministrazione e funzionamento dei servizi di accertamento di riscossione dei
tributi di competenza dell’ente.
-La IUC Imposta Comunale Unica che si compone della attuale IMU, TARI (Tariffa sui Rifiuti) e
TASI (Tassa sui servizi indivisibili): in base alla nuova legge di Stabilità 2014, il riordino della
tassazione locale sugli immobili prevede l’istituzione della TARI (tassa a copertura del servizio
rifiuti, calcolata in base ai metri quadrati o alla quantità di rifiuti prodotta da chi occupa
effettivamente l’immobile) e della TASI (tassa sui servizi indivisibili offerti dai Comuni). Sulle
abitazioni principali non è più dovuta l’IMU ma il contribuente pagherà la TASI il cui calcolo si
riferisce alla stessa base imponibile dell’IMU.
-Concessione imposta pubblicità: gestire il contratto di concessione del servizio di riscossione
imposta pubblicità e pubbliche affissioni.
-TOSAP: coordinare lo scambio di informazioni tra tutti gli uffici che hanno competenze nel
rilascio di pareri e autorizzazioni riguardanti l’occupazione di suolo pubblico temporaneo.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 dirigente (quota parte con gli Uffici Ragioneria ed Economato)
N. 1 funzionari capo-servizio Cat. D
N. 2 istruttori amministrativi (di cui 1 p.t.)
N. 1 collaboratore professionale terminalista (p.t.)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 05 – GESTIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI
Finalità: Amministrazione e funzionamento dei servizi di gestione del patrimonio dell’ente.
Motivazione: Gestione amministrativa dei beni immobili patrimoniali e demaniali, procedure di
alienazione, valutazioni di convenienza e procedure tecnico-amministrative, stime e i computi
relativi ad affittanze attive e passive. Tenuta dell'inventario dei beni immobili.
-Manutenzione degli edifici comunali: Garantire la pronta manutenzione ordinaria degli edifici
comunali nella prospettiva di efficienza e prontezza dell'intervento manutentivo;collaborare con gli
uffici comunali che necessitano di interventi e servizi di natura operativa.
-Gestione del patrimonio comunale: Studiare soluzioni per uno sfruttamento più adeguato e
redditizio del patrimonio immobiliare del Comune, valutando l’eventuale dismissione di stabili ed
aree non più rispondenti alle esigenze dell’Ente.
Investimenti: Oltre agli investimenti previsti nel programma OO.PP 2014-2016, sono previsti
investimenti nell'elenco lavori 2014-2016 meglio dettagliati nella relazione della Giunta.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.1 Dirigente (quota parte con gli altri Servizi Tecnici)
N. 1 Funzionario cat. D
N. 1 Istruttore Tecnico C
N. 2 Conduttori macchine operatrici cat. B
N. 1 Operaio specializzato cat. B
N. 3 Operatori cat. A p.t.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
30
PROGRAMMA 06 – UFFICIO TECNICO
Finalità: Garantire il supporto amministrativo al settore tecnico ed il monitoraggio costante della
situazione esistente in merito al territorio e al patrimonio del Comune.
Motivazione: Rispondere alle esigenze di utilizzo patrimonio comunale nonché al soddisfacimento
delle esigenze di informatizzazione.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Dirigente (quota parte con gli altri Servizi Tecnici)
N. 2 Funzionario cat. D
N. 1 Istruttore Amministrativo cat. C (p.t. in quota parte con programma 2 missione 8)
N.4 Istruttore Tecnico cat. C (di cui 3 p.t.)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 07 – ELEZIONI E CONSULTAZIONI POPOLARI / ANAGRAFE E STATO
CIVILE
Finalità: Attuare le prescrizioni imposte dalla legge statale nel campo dei servizi demografici,
favorendone una migliore e più razionale fruizione da parte della cittadinanza. Garantire lo
svolgimento delle consultazioni elettorali e popolari.
Motivazione: Mantenere il livello di servizio offerto dall'ufficio anagrafe, stato civile, elettorale e
statistico per qualità e tempestività nella evasione delle incombenze, tenuto conto del carico di
lavoro e dell'afflusso del pubblico. Gestire le incombenze relative alle scadenze elettorali per le
prossime elezioni amministrative ed europee.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Dirigente (quota parte con altri servizi culturali)
N. 1 Funzionario capo servizio cat. D
N. 4 Istruttori amministrativi cat. C (di cui 1 p.t. all’90%)
N. 2 collaboratori professionali cat. B
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 08 – STATISTICHE E SISTEMI INFORMATIVI
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività a supporto, per la manutenzione e
l'assistenza informatica generale, per la gestione dei documenti informatici (firma digitale, posta
elettronica certificata ecc.) e per l'applicazione del codice dell'amministrazione digitale (D. Lgs. 7
marzo 2005 n° 82).
Coordinamento e supporto generale ai servizi informatici dell'ente, per lo sviluppo, l'assistenza e la
manutenzione dell'ambiente applicativo (sistema operativo e applicazioni ) e dell'infrastruttura
tecnologica (hardware ecc.) in uso presso l'ente e dei servizi complementari (analisi dei fabbisogni
informatici, monitoraggio, formazione ecc.).
Gestione e sviluppo del sistema informativo dell'ente e del piano di e-government, per la
realizzazione e la manutenzione dei servizi da erogare sul sito web istituzionale dell'ente e sulla
intranet dell'ente. Programmazione e gestione degli acquisti di beni e servizi informatici e
telematici.
Motivazione: Gestire e garantire l’adeguamento tecnologico e funzionale della rete informatica
comunale a supporto degli uffici municipali, con particolare riferimento alle nuove disposizioni.
Mantenere aggiornato il portale Comunale con la documentazione di interesse pubblico sviluppando
ove possibile servizi interattivi a favore della cittadinanza per fornire informazioni tramite la rete
internet.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
31
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Dirigente (quota parte con gli altri Servizi Tecnici)
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 10 – RISORSE UMANE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività a supporto delle politiche generali del
personale dell'ente
Motivazione: Programmazione dell'attività di formazione, qualificazione e aggiornamento del
personale; per il reclutamento del personale; per la programmazione della dotazione organica,
dell'organizzazione del personale e dell'analisi dei fabbisogni di personale; per la gestione della
contrattazione collettiva decentrata integrativa e delle relazioni con le organizzazioni sindacali; per
il coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavoro.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Funzionario Capo Servizio
N. 2 Istruttori Amministrativi Cat. C (entrambi p.t. )
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 11 – ALTRI SERVIZI GENERALI
Finalità: Gestione dei servizi generali dell'Ente.
Motivazione: Conservare l'efficienza e la funzionalità dei servizi generali.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le risorse umane dell’Ente in modo particolare:
N. 1 Funzionario Amministrativo cat. D
N. 3 istruttori amministrativi cat. C
N. 3 collaboratori professionali cat. B (di cui 1 p.t.)
N. 1 operatore cat. A
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 03 – ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla
sicurezza a livello locale, alla polizia locale, commerciale e amministrativa.
PROGRAMMA 01 – POLIZIA LOCALE E AMMINISTRATIVA
Finalità: Miglioramento delle condizioni di sicurezza della cittadinanza mediante la promozione di
un maggior rispetto delle normative di legge e regolamentari anche con l'intensificazione
dell'attività di educazione, correzione e prevenzione dei comportamenti irregolari.
Motivazione: Garantire servizi di polizia locale e prevenire le violazioni con l'attività di controllo
del territorio, intervenendo anche in via sanzionatoria. Mantenimento dei livelli attuali del servizio
di polizia municipale. Vigilanza sulle attività commerciali in relazione alle funzioni autorizzatorie
del Comune. Contrasto all’abusivismo su aree pubbliche. Procedimenti in materia di violazioni
della normativa e dei regolamenti, multe e sanzioni amministrative e gestione del relativo
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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contenzioso.
Investimenti: sono presenti investimenti per l’implementazione delle strumentazioni a disposizione
del servizio.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Dirigente in quota parte con altri servizi
N. 4 Istruttori Direttivi Specialisti di Vigilanza Cat. D
N. 1 Istruttore amministrativo Cat. C
N.12 Agenti Polizia Locale Cat. C (di cui 1 assegnato temporaneamente ai servizi demografici)
N. 1 Agente di Polizia Locale in distacco dal Comune di Brendola come previsto dalla convenzione
con il Comune di Brendola
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 04 – ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
Finalità: Amministrazione, erogazione di servizi di assistenza scolastica per garantire l’istruzione di
qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica,
trasporto e refezione).
PROGRAMMA 01 – ISTRUZIONE PRESCOLASTICA
Finalità: Amministrazione, gestione e funzionamento delle scuole dell'infanzia situate sul territorio
dell'ente.
Motivazioni: Nel quadro della promozione di un sistema integrato d’offerta dei servizi alla prima
infanzia sul territorio comunale, verificare annualmente l’evoluzione del rapporto fra domanda e
offerta complessiva di tali servizi. Confermare le convenzioni con le scuole dell’infanzia paritarie e
servizi alla prima infanzia accreditati in base a normativa regionale presenti nel territorio.
Investimenti: sono previsti acquisti di arredi.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane (in quota parte con altri
programmi relativi a questa missione):
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D
N. 1 Collaboratore Professionale Terminalista Cat. B.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 02 – ALTRI ORDINI DI ISTRUZIONE NON UNIVERSITARIA
Finalità: Amministrazione, gestione e funzionamento delle attività a sostegno delle scuole che
erogano istruzione primaria , istruzione secondaria inferiore , istruzione secondaria superiore situate
nel territorio dell'ente.
Motivazione: Perseguire una piena collaborazione con tutti gli Istituti comprensivi. Migliorare la
funzionalità delle scuole con l’assegnazione di contributi e dotare le stesse di arredi ed attrezzature;
dare risposte alle nuove esigenze delle scuole anche mediante finanziamenti di POF; mantenere
collegamenti con Provincia, Regione e U.S.P. per intervenire attivamente nella programmazione
dell’offerta formativa nel territorio.
Investimenti: sono previsti acquisti di arredi.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane (in quota parte con altri
programmi relativi a questa missione):
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D
N. 1 Collaboratore Professionale Terminalista Cat. B.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
33
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 06 – SERVIZI AUSILIARI ALL’ISTRUZIONE
Finalità : Amministrazione e funzionamento e sostegno ai servizi di trasporto, trasporto per gli
alunni portatori di handicap, gestione del servizio di refezione scolastica e altri servizi ausiliari
destinati principalmente a studenti per qualunque livello di istruzione.
Motivazione: razionalizzare le risorse disponibili per il conseguimento del migliore risultato. Dare
esecuzione al contratto di appalto per il trasporto scolastico per il periodo contrattuale 1.9.201331.08.2016. Assicurare inoltre il trasporto degli alunni/studenti disabili attraverso sostegni
economici e/o erogazione di servizi di accompagnamento e trasporto con ditte specializzate.
Assicurare la continuità e la qualità del servizio di ristorazione scolastica, alle condizioni del
contratto di concessione in essere presso le scuole dell'infanzia, delle primarie e secondarie di
primo grado, coinvolgendo le famiglie degli alunni nell’esprimere il grado di soddisfazione del
servizio anche ai fini del miglioramento dello stesso. Proseguire nell’attività di controllo del
servizio resa da personale esterno specializzato (dietista).
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane (in quota parte con altri
programmi relativi a questa missione):
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D
N. 1 Collaboratore Professionale Terminalista Cat. B.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici. E’ prevista inoltre la dotazione per la gestione diretta di n. 1 pulmino per servizio trasporto
scolastico.
PROGRAMMA 07 – DIRITTO ALLO STUDIO
Finalità: Amministrazione e sostegno alle attività per garantire il diritto allo studio, anche mediante
l'erogazione di fondi alle scuole e agli studenti, non direttamente attribuibili agli specifici livelli di
istruzione.
Motivazione: Garantire il diritto allo studio anche mediante contributi e borse di studio con fondi
comunali, regionali e statali; garantire la fornitura dei testi scolastici secondo le disposizioni
legislative vigenti.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane (in quota parte con altri
programmi relativi a questa missione):
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D
N. 1 Collaboratore Professionale Terminalista Cat. B.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 05 – TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE
ATTIVITA’ CULTURALI
Finalità: Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle
strutture e alle attività culturali non finalizzate al turismo.
Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle
relative politiche.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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PROGRAMMA 02 – ATTIVITA’ CULTURALI E INTERVENTI DIVERSI NEL SETTORE
CULTURALE
Finalità: Realizzare i programmi annuali di biblioteca, museo e delle attività culturali. In
particolare per la Biblioteca mantenere il “trend” positivo in termini di opere disponibili e prestiti.
Per il Museo assolvere agli obblighi propri di Comune Capofila del sistema Museale Agno
Chiampo. Amministrazione e funzionamento delle attività culturali; realizzazione, funzionamento e
sostegno a manifestazioni culturali inclusi contributi alle organizzazioni impegnate nella
promozione culturale. Programmazione e attivazione di programmi culturali per la valorizzazione
del contesto locale e sovra comunale. Programmazione di iniziative volte a sostegno delle attività di
gemellaggio.
Motivazione: favorire lo sviluppo culturale, civile ed umano della comunità locale mediante attività
varie. Gestire e migliorare l'attività della biblioteca civica e dei servizi collegati anche attraverso
adesione alla rete bibliotecaria provinciale. Collaborare con le associazioni locali per la
valorizzazione delle tradizioni e delle risorse culturali locali. Valutare ed eventualmente stipulare
convenzioni con associazioni locali che valorizzino il patrimonio locale e l’attività culturale.
Continua l’attività di Comune capofila nell’ambito del sistema museale Agno-Chiampo, mentre
prosegue l’impegno divulgativo in particolare rivolto alle scuole attraverso un ampio programma di
attività didattica. Il Museo inoltre ha una intensa attività scientifica con diverse pubblicazioni e
l’aggiornamento e l’ampliamento delle collezioni e delle esposizione. Prosegue il finanziamento
dell'attività Università Adulti Anziani. Le proposte culturali del 2014 partono da attività sviluppate e
consolidate nel corso degli ultimi anni come: rassegne teatrali (Teatro di Prosa, Teatro Ragazzi e
Domeniche a teatro curate in collaborazione con Arteven; teatro estivo all’aperto in collaborazione
con Provincia di Vicenza e FITA; supporto alla rassegna “La vasca d’argento” curata dalla ProLoco e alla rassegna “Castelli Teatrali” curata da Ensemble Vicenza Teatro). Spettacoli all’interno
della stagione culturale estiva nel Castello di Romeo e nelle piazze: rassegna di cinema all’aperto e
opera lirica e concerti vari. Altro luogo che diventerà produttore di cultura è la nuova galleria civica
nata come spazio espositivo da un restauro di archeologia industriale.
Investimenti: non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Dirigente in quota parte con altri servizi
N. 1 Funzionario capo-servizio Cat. D,
N. 3 Istruttore Direttivo Cat. D (di cui 2 p.t.)
N. 2 Istruttori Amministrativi Cat. C
N. 1 Esecutore Cat. B
N. 1 Istruttore direttivo cat. D ( in quota parte )
N. 1 Collaboratore professionale cat. B ( in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici e quelle di privati in convenzione.
MISSIONE 06 – POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO
Finalità: Assicurare alla popolazione del Comune di Montecchio Maggiore la possibilità di
usufruire di attività sportive, ricreative e per i giovani. Garantire inoltre la fornitura di servizi
sportivi e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi
e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle
relative politiche.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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PROGRAMMA 01 – SPORT E TEMPO LIBERO
Finalità: assicurare la gestione degli impianti sportivi comunali e le attività volte a favorire la
pratica dello sport e la gestione attività per il tempo libero.
Motivazione: favorire la pratica dello sport in particolare a livello giovanile. Gestire le attività dei
servizi sportivi comunali e gestire gli impianti sportivi in proprietà o in comodato. Sostenere le
attività sportive significa favorire la socializzazione ed il benessere fisico e psichico dei giovani e
più in generale di tutta la popolazione interessata. Curare l'esecuzione dei contratti e delle
convenzioni stipulati tra l'ente, le società e le associazioni alle quali sono stati affidati gli impianti
sportivi. Garantire ad associazioni sportive locali un sostegno economico sulla base dei criteri
stabiliti nel regolamento dei contributi.
Investimenti: Sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Istruttore direttivo cat. D ( in quota parte)
N. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 02 – GIOVANI
Finalità: Assicurare alla popolazione giovanile della città di Montecchio Maggiore la possibilità di
usufruire di un servizio Informagiovani nonché di un locale idoneo allo svolgimento di attività
culturali varie (Centro Giovani).
Motivazione: Sviluppare l'offerta ai giovani di servizi vari calibrati sui loro bisogni specifici
(informazioni sui corsi di studio, attività lavorative, stage, apprendimento lingue straniere ecc.).
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Istruttore direttivo cat. D ( in quota parte)
N. 1 Istruttore Amministrativo Cat. C
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 07 – TURISMO
Finalità: Gestione delle attività e dei servizi relativi al turismo e alla promozione e lo sviluppo del
turismo sul territorio.
PROGRAMMA 01 – SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TURISMO
Finalità: Assicurare alla popolazione locale le attività e i servizi relativi al turismo, per la
promozione turistica del territorio.
Motivazione: gestione in convenzione del sito delle Priare con la Pro-loco locale; iniziativa
“Montecchio Medievale” per la valorizzazione dell’area dei Castelli in collaborazione con
l’Associazione Storico Culturale Giulietta e Romeo.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Istruttore direttivo cat. D ( in quota parte)
N. 1 Collaboratore professionale Cat. B ( in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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MISSIONE 08 – ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA
Finalità: Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla
pianificazione e alla gestione del territorio e per la casa ivi incluse le attività di supporto alla
programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche.
PROGRAMMA 01 – URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi all'urbanistica e alla
programmazione dell'assetto territoriale.
Motivazioni: Attività di programmazione urbanistica e conseguente pianificazione edilizia privata
comunale. Curare la corretta gestione dei nuovi strumenti di programmazione urbanistica. Evitare
processi di degrado urbanistico favorendo uno sviluppo sostenibile del territorio edificabile.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.1 Dirigente (quota parte con gli altri servizi tecnici)
N.2 Funzionari cat. D
N.2 Istruttori Direttivi cat. D
N.2 geometri cat. C (di cui 1 quota parte)
N. 1 Istruttore amministrativo cat. C p.t.
N.1 Collaboratore professionale terminalista cat. B
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 02 – EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E LOCALE E PIANI DI
EDILIZIA ECONOMICO E POPOLARE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi allo sviluppo delle
abitazioni.
Motivazione: Gestire la convenzione con l'A.T.E.R. cui è affidata l'istruttoria per l'assegnazione
degli alloggi.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.1 istruttore amministrativo cat. C (p.t. in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 09 – SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E
DELL’AMBIENTE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela
dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e
dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria Amministrazione, funzionamento e fornitura dei
servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono
incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle
relative politiche
PROGRAMMA 02 – TUTELA VALORIZZAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività collegate alla tutela, alla valorizzazione e
al recupero dell’ambiente naturale.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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Motivazione: tutelare la cittadinanza dalle varie forme di inquinamento
Investimenti: oltre agli investimenti previsti nel programma OO.PP 2014-2016, sono previsti
investimenti nell'elenco lavori 2014- 2016, .
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane :
N.1 istruttore tecnico cat C (quota parte)
N.1 geometra cat C (quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 03 – RIFIUTI
Finalità: Amministrazione, vigilanza, ispezione, funzionamento o supporto alla raccolta, al
trattamento e ai sistemi di smaltimento dei rifiuti.
Comprende le spese per la pulizia delle strade, delle piazze, viali, mercati, per la raccolta di tutti i
tipi di rifiuti, differenziata e indifferenziata, per il trasporto in discarica o al luogo di trattamento.
Motivazione: il servizio di gestione dei rifiuti è svolto dalla società Agno Chiampo Ambiente Srl e
si compone dai seguenti servizi:
-servizio di igiene urbana con lo spazzamento e lavaggio strade e piazze che viene effettuato con
sistema misto (meccanizzato a mezzo macchine spazzatrici, e manuale) e la frequenza è
diversificata in base alle esigenze del territorio comunale. Questo servizio include oltre alla pulizia
delle piazze, anche lo svuotamento dei cestini e raccolta dei rifiuti abbandonati, la pulizia della
piazza dopo il mercato settimanale e la raccolta e smaltimento di materiali pericolosi abbandonati;
-raccolta “porta a porta” con trasporto e smaltimento rifiuto secco non riciclabile che viene
conferito dai cittadini in sacchetti trasparenti posizionati lungo la strada con frequenza settimanale;
-raccolta “porta a porta” raccolta e trasporto e smaltimento della frazione umida che viene conferito
dai cittadini in sacchetti di mater-Bi di capacità pari a 10 lt. O 20 lt. racchiusi all’interno di
bidoncini di analogo volume con frequenza 3 o 2 volte la settimana, a seconda della zona. Le utenze
con grandi quantità di scarti organici da conferire utilizzano contenitori più grandi che variano da
120 lt a 360 lt.
Viene svolta la raccolta differenziata per altri materiali che sono: carta-cartone, tetrapack e plasticalattine che viene svolto con frequenza ogni 15 giorni, e raccolta del vetro tramite le campane
stradali dedicate. Vi è un servizio di raccolta dei RUP (Rifiuti urbani pericolosi) come farmaci
scaduti e pile esauste che avviene nei contenitori dedicati ed è disponibile anche un servizio
domiciliare per i rifiuti ingombranti su prenotazione. Nel Comune di Montecchio Maggiore sono
operativi due ecocentri: quello di via Callesella, condiviso con il Comune di Brendola, e quello di
Via Sommer, inaugurato il 13/04/2013. I cittadini possono conferire alcune tipologie particolari di
materiali che non vengono raccolti nel normale circuito di raccolta. La percentuale di raccolta
differenziata certificata raggiunta si aggira intorno al 60% del totale dei rifiuti conferiti.
In merito all’affidamento in house providing fino al 31/12/2018 alla partecipata Agno Chiampo
Ambiente Srl per il servizio di igiene ambientale, sul sito internet del Comune è stata pubblicata in
data 16.12.2013 la relazione di cui all’art. 34, comma 20, del D.L. 179/2012, convertito con
modificazioni dalla Legge 221/2012 riportante le ragioni e la sussistenza dei requisiti previsti
dall’ordinamento europeo per la forma di affidamento prescelta, definente i contenuti specifici degli
obblighi di servizio pubblico e servizio universale.
Investimenti: sono effettuati dalla Società partecipata sulla base del piano finanziario.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane :
N.1 istruttore tecnico cat C (quota parte) e personale della società Agno Chiampo Ambiente Srl.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
38
PROGRAMMA 04 – SERVIZIO IDRICO INTEGRATO.
Finalità: Gestione delle attività relative al sistema idrico integrato.
Motivazione: La gestione del servizio idrico integrato è attualmente affidata alla società Acque del
Chiampo spa.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le risorse umane della società.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione alla società.
MISSIONE 10 – TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’
Finalità: Gestione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e l'erogazione di servizi
relativi alla mobilità sul territorio.
PROGRAMMA 02 – TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Finalità: Garantire il collegamento con le frazioni.
Motivazione: Gestione del servizio di trasporto settimanale con le frazioni.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.1 Funzionario cat. D ( in quota parte)
N. 1 Autista scuolabus cat. B
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 05 – VIABILITA’ ED INFRASTRUTTURE STRADALI.
Finalità: Gestione delle reti viabili e dell’illuminazione stradale.
Motivazione: Gestione ordinaria e manutenzione dei servizi e delle infrastrutture della viabilità e
illuminazione pubblica. Garantire il mantenimento dell'efficienza delle infrastrutture comunali e il
loro corretto utilizzo a beneficio della collettività.
Investimenti: oltre agli investimenti previsti nel programma OO.PP 2014-2016, sono previsti
investimenti nell'elenco lavori 2014- 2016, .
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 2 Istruttori Direttivi cat. D
N. 6 Conduttori Macchine Operatrici complesse cat. B
N. 3 Operatori cat. B
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 11 – SOCCORSO CIVILE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile
sul territorio.
PROGRAMMA 01 – SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE
Finalità: Attività relative agli interventi di protezione civile per prevenire ipotesi di rischio.
Motivazione: adempiere alla normativa vigente in materia di protezione civile pianificando
eventuali interventi di emergenza. Garantire la gestione della convenzione con il Comitato
Volontario di Protezione Civile e con l'Associazione Artemide
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
39
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Istruttore Direttivo cat. D
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 12 – DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIE
Finalità: Amministrazione, gestione delle attività e fornitura dei servizi in materia di protezione
sociale a favore e a tutela della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio
di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno al terzo settore che opera in tale ambito.
Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle
relative politiche.
Le prestazioni sociali erogate dal comune sono così elencate:
− Assistenza per l'erogazione dell'Assegno di maternità – nucleo famigliare
− Assistenza economica
− Impegnativa di Cura Domiciliare
− Assistenza domiciliare gestita su delega dall’ ULSS 5
− Telesoccorso-Telecontrollo
− Servizio di consegna pasti a domicilio
− Integrazione rette per ricovero in strutture residenziali
PROGRAMMA 01 – INTERVENTI PER L’INFANZIA E I MINORI.
Finalità: Coordinamento degli interventi in rete con altri servizi istituzionali, del privato sociale e
del volontariato. Amministrazione e funzionamento degli interventi finalizzati all’erogazione di
benefici economici e all'attivazione di servizi a favore delle famiglie con minori.
Motivazione: Sostenere e accompagnare le famiglie verso la fruizione delle diverse possibilità di
aiuto offerte dal Comune, dall’ULSS, dalla Regione e dallo Stato. Garantire assistenza e proseguire
nella gestione dei contributi economici comunali a favore delle famiglie in relazione alla loro
condizione economica e sociale e secondo il vigente Regolamento in materia assistenziale.
Collaborare con i servizi dell’ULSS 5 cui è stata conferita la delega per la gestione delle funzioni
tecnico-amministrativa degli interventi a favore dei minori, con specifico riferimento alle attività
mirate a limitare le situazioni di disagio sociale. Sostenere le spese per la gestione del “Centro
Ludico Ricreativo”, servizio diurno gestito dalla Cooperativa Piano Infinito a favore di minori della
scuola primaria. Collaborare con le Parrocchie per la progettualità di intervento a favore dei
preadolescenti.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 02 – INTERVENTI PER LA DISABILITA’
Finalità: Sostenere e accompagnare le persone invalide e le loro famiglie verso la fruizione di benefici
regionali messe a disposizione per il superamento e l’eliminazione di barriere architettoniche.
Motivazione: Destinare risorse regionali ai diversamente abili.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
40
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 03 – INTERVENTI PER GLI ANZIANI
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di interventi economici e
servizi a favore degli anziani e dei disabili in condizione di dipendenza assistenziale.
Motivazione:
-Sostenere e accompagnare gli anziani, i disabili e le loro famiglie verso la fruizione delle diverse possibilità
di aiuto offerte dal Comune, dall’ULSS, dalla Regione e dallo Stato.
-Proseguire nella gestione dei contributi economici comunali in relazione alla condizione
economica e sociale, come da vigente Regolamento in materia assistenziale, assicurando adeguata
informazione in prossimità delle scadenze previste per la presentazione delle domande di contributo
regionale.
- Garantire continuità nella gestione amministrativa del servizio di assistenza domiciliare, gestito
operativamente dall’ULSS 5 cui è stata conferita la delega fino al 31/12/2014.
-Assicurare la fornitura dei pasti caldi a domicilio, nonché il servizio di telecontrollo e telesoccorso
rivolto a persone disabili e ad anziani con ridotto grado di autonomia e gestirne la procedura
amministrativa.
- Orientare le famiglie nella presentazione delle domande di Impegnativa di Cura Domiciliare e
gestirne la procedura amministrativa.
- Sostenere l’ integrazione della spesa della retta di ricovero in struttura residenziale per persone
anziane o persone affette da disabilità congenita o acquisita, di tipo motorio o sensoriale, o da
patologie psichiatriche associate alla disabilità, che presentano situazioni di difficile gestione in
famiglia o che sono privi di rete familiare significativa, in base alle condizioni del vigente
regolamento in materia assistenziale.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 04 – INTERVENTI PER SOGGETTI A RISCHIO DI ESCLUSIONE
SOCIALE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività per l'erogazione di servizi e il sostegno a
interventi a favore di famiglie e persone socialmente svantaggiate o a rischio di esclusione sociale.
Motivazione: Assicurare gli interventi finalizzati al contrasto del disagio socio economico e della
marginalità sociale, nel quadro del sistema integrato dei servizi socio-sanitari, secondo principi di
sussidiarietà in base ai bisogni emergenti ed alle risorse disponibili, tutelando le famiglie e le
persone in condizione di marginalità o esposte a povertà estreme.
Finanziare iniziative mirate al sostegno socio-economico con interventi da realizzarsi attraverso la
riproposizione del “Fondo straordinario per le famiglie in difficoltà”. Aderire al progetto “Patto Sociale per
il lavoro vicentino” avviato dalla Provincia e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di VR VI BL
e AN. Aderire al Progetto regionale per impiegare disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità.
Gestire lo “Sportello Lavoro” che nasce da un protocollo d’intesa tra Comune, ULSS 5 e Centri per
l’Impiego della Provincia di Vicenza. Aderire finanziariamente al funzionamento dell’Asilo Notturno di
Arzignano, gestito da una Cooperativa, per poter dare una risposta alle persone che si trovano in condizione
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
41
di grave marginalità e di esclusione sociale. Interventi sociali: e’ confermato l’indirizzo di destinare gli
introiti derivanti dalle scelte dei contribuenti a favore del Comune per il 5 per mille IRPEF, a
progetti rivolti a beneficio di famiglie e minori in difficoltà. Associazionismo sociale: Sviluppare
sinergie sempre più efficaci con le associazioni locali di solidarietà sociale nella programmazione e
gestione dei servizi e nella realizzazione di interventi di contrasto ai rischi di emarginazione sociale
da integrare nella rete dei servizi istituzionali e del terzo settore.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le risorse umane dell’ufficio:
N. 1 assistente sociale cat. D (quota parte) e utilizzo di L.S.U.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 05 – INTERVENTI PER LE FAMIGLIE
Finalità: Coordinamento degli interventi in rete con altri servizi istituzionali, del privato sociale e del
volontariato. Amministrazione e funzionamento degli interventi finalizzati all’erogazione di benefici
economici a favore delle famiglie numerose.
Motivazione: Sostenere e accompagnare le famiglie verso la fruizione delle diverse possibilità di aiuto
offerte dal Comune, dall’ULSS, dalla Regione e dallo Stato. Assicurare una adeguata informazione in
prossimità delle scadenze previste per la presentazione delle domande di contributo relative al
bonus “famiglie numerose” della Regione Veneto, agli assegni maternità e nucleo familiare
dell’INPS.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 06 – INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLA CASA
Finalità: Coordinamento degli interventi in rete con altri servizi istituzionali, del privato sociale e del
volontariato. Amministrazione e funzionamento degli interventi finalizzati all’erogazione di benefici
economici, anche regionali, per il sostegno delle spese di locazione.
Motivazione: Assicurare una adeguata informazione in prossimità delle scadenze previste per la
presentazione delle domande di contributo regionale.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 07 – PROGRAMMAZIONE E GOVERNO DELLA RETE DEI SERVIZI
SOCIO SANITARI E SOCIALI
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività per la formulazione, l’amministrazione, il
coordinamento e il monitoraggio delle politiche, dei piani, dei programmi socio-assistenziali sul
territorio.
Motivazione: Servizi sociosanitari- Piano di Zona: mantenere e sviluppare l'integrazione dei servizi
sociali del Comune nell'ambito della rete dei servizi socio-sanitari dell’ULSS 5 Ovest Vic.no.
Realizzare il Progetto “Salute e Benessere”. Garantire all’ANDOS il trasporto malati oncologici.
Aderire finanziariamente alle campagne di prevenzione promosse dall’ULSS 5. Promuovere il
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
42
Progetto Regionale “Famiglia Sicura”. Proseguire l’attività riferita alla convenzione stipulata con
il Tribunale di Vicenza per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’articolo 186 del
Codice della Strada.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N.2 Assistenti Sociali cat. D (in quota parte)
N.1 Collaboratore Professionale cat. B (in quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 08 – COOPERAZIONE E ASSOCIAZIONISMO.
Finalità: sostenere, tramite l’erogazione di contributi, le associazioni presenti sul territorio che
operano in campo sociale.
Motivazione: favorire l’associazionismo sociale e la solidarietà.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le risorse umane dell’Ente.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
PROGRAMMA 09 – SERVIZIO NECROSCOPICO E CIMITERIALE
Finalità: Amministrazione, funzionamento e gestione dei servizi e degli immobili cimiteriali.
Motivazione: Offrire ai cittadini utenti un adeguato servizio di tipo cimiteriale, garantire la pronta
manutenzione dei cimiteri comunali.
Investimenti: oltre agli investimenti previsti nel programma OO.PP 2014-2016, sono previsti
investimenti nell'elenco lavori 2014- 2016, .
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Funzionario Capo Servizio Cat. D (in quota parte)
N. 2 operatori operai qualificati cat. B;
N. 1 operatore macchine operatrici cat. B.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 14 – SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della
competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul
territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di
pubblica utilità.
Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo
tecnologico del territorio.
PROGRAMMA 02 – COMMERCIO RETI DISTRIBUTIVE - TUTELA DEL
CONSUMATORE
Finalità: Assicurare che la libertà di iniziativa economica garantita agli operatori commerciali non
si svolga in contrasto con altre esigenze primarie della collettività.
Motivazione: Applicazione corretta della normativa vigente in campo commerciale e adeguamento
e miglioramento delle regolamentazioni comunali.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
43
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Funzionario cat. D
N. 1 Collaboratore professionale Cat. B
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 15 – POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di
sostegno e promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche
passive del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e
programmazione della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento
professionale.
PROGRAMMA 01 – SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO
Finalità: Garantire i servizi per sviluppo del mercato del lavoro.
Motivazioni: partecipare alle spese per la gestione, la vigilanza e la regolamentazione del centro
per l'impiego e dei relativi servizi offerti.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le risorse umane del Centro per l'impiego.
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione al Centro per
l'impiego.
MISSIONE 16 – AGRICOLTURA, POLITICHE AGRO ALIMENTARI E
PESCA
Finalità: Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul
territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico,
della caccia, della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle
relative politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale.
PROGRAMMA 01 – SVILUPPO DEL SETTORE AGRICOLO E DEL SISTEMA
AGROALIMENTARE
Finalità: Amministrazione e funzionamento delle attività connesse all’agricoltura, per lo sviluppo
sul territorio delle aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale e
zootecnico.
Motivazione : Gestione dei servizi a sostegno dell'attività agricola e di forestazione.
Investimenti: Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane:
N. 1 Funzionario cat. D
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
44
MISSIONE 17 – ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI
ENERGETICHE
Finalità: Programmazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel
territorio, nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per
incentivare l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
L’Amministrazione intende perseguire il miglioramento dell'efficienza energetica nel territorio
comunale adottando un piano d'azione per l'energia sostenibile (PAES) implementato e coordinato
con un Sistema di Gestione dell'Energia, conforme alla norma ISO 50001.
Con deliberazione di Giunta n.11/2014 l’Ente ha deciso di aderire al progetto europeo “50000 and
1 SEAPS” cofinanziato dal programma europeo Energie Intelligenti per l’Europa (EIE) per la
realizzazione di interventi in campo energetico attraverso l’adozione di un Piano d'Azione per
l'Energia Sostenibile (PAES) implementato e coordinato con un Sistema di Gestione dell'Energia
conforme alla norma ISO 50001, interventi che saranno definiti per i prossimi anni.
PROGRAMMA 01 – FONTI ENERGETICHE
Finalità: Predisposizione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES) .
Motivazione: Da alcuni anni il Comune ha attivato una serie di interventi e scelte politiche volte a
introdurre elementi di efficientamento energetico, risparmio, tutela ambientale
Investimenti:Non sono presenti investimenti per il programma.
Risorse umane: Il presente programma utilizza le seguenti risorse umane :
N. 1 funzionario caposervizio cat. D (quota parte)
Risorse strumentali: Le risorse strumentali impiegate sono quelle in dotazione ai servizi ed agli
uffici.
MISSIONE 50- DEBITO PUBBLICO
PROGRAMMA 02 – QUOTE CAPITALI AMMORTAMENTO MUTUI E PRESTITI
OBBLIGAZIONARI
Finalità: Pagamento delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall’ente.
Motivazione: Gestione dell'indebitamento dell'Ente, in relazione al pagamento delle rate dei mutui
e dei prestiti obbligazionari.
EQUILIBRI DI BILANCIO
L’art. 162, comma 6, del TUEL impone che il totale delle entrate correnti (i primi 3 titoli delle
entrate, ovvero: tributarie, da trasferimenti correnti ed entrate extratributarie) sia almeno sufficiente
a garantire la copertura delle spese correnti (titolo 1) e delle spese di rimborso della quota capitale
dei mutui e dei prestiti contratti dall’Ente. Per gli enti in sperimentazione, alle entrate correnti è
necessario sommare anche l’eventuale fondo pluriennale vincolato di parte corrente stanziato in
entrata.
Tale equilibrio è definito equilibrio di parte corrente. L’eventuale saldo positivo di parte corrente è
destinato al finanziamento delle spese di investimento.
All’equilibrio di parte corrente possono concorrere anche entrate diverse dalle entrate correnti
(entrate straordinarie) nei soli casi espressamente previsti da specifiche norme di legge. In
particolare, sino al 2014 una quota dei proventi dei permessi di costruire può essere destinata al
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
45
finanziamento della spesa corrente, sino ad un massimo del 50% e di un ulteriore 25% per il
finanziamento delle spese di manutenzione del patrimonio.
Per l’esercizio 2014, non sono stati destinati proventi derivanti dai permessi a costruire alla parte
corrente del bilancio.
Nel prospetto che segue è data dimostrazione del rispetto degli equilibri di bilancio per il triennio
2015/2017, sia per la parte corrente, sia per gli investimenti. Gli investimenti per l’esercizio 2017
saranno definiti con l’adozione del programma opere pubbliche 2015-2017 e con la predisposizione
da parte della Giunta Comunale della proposta di bilancio di previsione 2015 -2017.
Infine, il pareggio finanziario complessivo deve assicurare che il totale generale delle entrate
corrisponda esattamente al totale generale delle spese. Conseguentemente, l’equilibrio finale,
espresso in termini differenziali, deve essere pari a 0,00.
BILANCIO DI PREVISIONE
EQUILIBRI DI BILANCIO DI PARTE CORRENTE
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
COMPETENZA
ANNO 2015
COMPETENZA
ANNO 2016
COMPETENZA
ANNO 2017
-
4.777.267,17
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti
(+)
-
-
AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente
(-)
-
-
B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00
(+)
17.136.363,00
-
16.971.876,00
-
16.871.876,00
-
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati
al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche
(+)
D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti
(-)
15.462.759,00
15.207.442,00
15.363.361,00
395.300,00
385.000,00
385.000,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti
-
di cui:
- fondo pluriennale vincolato
- fondo crediti di dubbia esigibilità
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale
(-)
F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti
obbligazionari
(-)
1.673.604,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti
G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F)
1.764.434,00
1.508.515,00
-
-
-
-
-
-
ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO
DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti
(+)
di cui per estinzione anticipata di prestiti
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche
disposizioni di legge
(+)
di cui per estinzione anticipata di prestiti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a
specifiche disposizioni di legge
(-)
-
-
-
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei
prestiti
(+)
-
-
-
-
-
-
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (**)
O=G+H+I-L+M
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
46
BILANCIO DI PREVISIONE
EQUILIBRI DI BILANCIO DI PARTE CAPITALE
COMPETENZA
ANNO 2015
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
COMPETENZA
ANNO 2016
COMPETENZA
ANNO 2017
P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento
(+)
Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto capitale
(+)
4.332.550,35
1.690.000,00
R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00
(+)
3.690.431,92
2.690.000,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti direttamente destinati
al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche
(-)
-
-
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche
disposizioni di legge
(-)
-
-
-
-
350.000,00
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine
(-)
-
-
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività
finanziaria
(-)
-
-
(-)
-
-
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a
specifiche disposizioni di legge
(+)
U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale
(-)
di cui fondo pluriennale vincolato di spesa
V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie
(-)
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale
(+)
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-U-V+E
8.022.982,27
4.380.000,00
1.690.000,00
2.400.000,00
-
350.000,00
-
-
-
-
-
-
-
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine
(+)
-
-
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo termine
(+)
-
-
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività
finanziaria
(+)
-
-
X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine
(-)
-
-
X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo termine
(-)
-
-
Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie
(-)
-
-
-
-
EQUILIBRIO FINALE
W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y
-
La programmazione degli investimenti per l’annualità 2017 sarà effettuata con la predisposizione
del bilancio di previsione 2015 -2017 tenuto conto degli obiettivi di finanza pubblica che saranno
dettati per il triennio in oggetto.
2. IL PATTO DI STABILITÀ INTERNO PER IL TRIENNIO 2015 - 2017
Per il triennio 2014/2016, il saldo obiettivo ai fini del rispetto del patto di stabilità interno è calcolato
applicando alla media delle spese correnti del triennio 2009/2011 la percentuale del 15,07%, per gli anni
2014 e 2015 e del 15,62% per gli anni 2016-2017,
Agli importi risultanti è detratta, per ciascuna annualità, la riduzione operata sui trasferimenti erariali per
effetto dell’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010, pari a 901 migliaia di euro.
La normativa sul patto di stabilità impone che già all’atto dell’approvazione del bilancio preventivo gli stati
previsionali dell’entrata e della spesa risultino coerenti con i limiti imposti all’entità del saldo finanziario.
Ai fini del controllo, il Comune è tenuto ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto
contenente le previsioni di competenza e di cassa delle entrate e delle spese rilevanti ai fini del patto di
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
47
stabilità interno, fornendo la dimostrazione del rispetto dell’obiettivo fissato dalla normativa.
Nella tabella che segue sono evidenziati gli obiettivi per ciascuna annualità del triennio 2014/2016 e gli
aggregati di entrata e di spesa rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità.
Si precisa che nella quantificazione dell’obiettivo è stata considerata la riduzione disposta dall’art. 9, comma
6, del D.L. 102/2013, convertito con modificazioni dalla L. 124/2013, a favore degli enti sperimentatori della
nuova disciplina in tema di armonizzazione dei principi e schemi contabili.
Il bilancio di previsione 2015-2017 dovrà essere redatto nel rispetto degli obiettivi di stabilità interna che
saranno definiti per il triennio in esame.
PATTO DI STABILITA' 2014 -2016
CALCOLO DEL SALDO FINANZIARIO
(dati in migliaia di euro)
2014
2015
2016
Entrata
Fondo pluriennale vincolato parte corrente
409.282
0
0
Titolo 1° (Accertamenti)
13.798.500
13.828.500
13.778.500
Titolo 2° (Accertamenti)
847.226
616.463
576.976
Titolo 3° (Accertamenti)
2.776.240
2.691.400
2.616.400
Titolo 4° (Riscossioni)
2.512.382
845.432
570.000
20.343.630
17.981.795
17.541.876
0
20.343.630
0
17.981.795
0
17.541.876
16.261.903
15.462.759
15.207.442
3.619.873
1.133.036
940.434
Totale
19.881.776
16.595.795
16.147.876
- Concess. crediti - Anticipaz.
0
0
0
19.881.776
16.595.795
16.147.876
SALDO DI COMPETENZA MISTA
461.854
1.386.000
1.394.000
OBIETTIVO DA CONSEGUIRE
443.000
1.386.000
1.394.000
Totale
- Riscoss. crediti - Anticipaz.
Totale entrata ai fini patto
Uscita
Titolo 1° (Impegni)
Titolo 2° (Pagamenti)
A detrarre:
Totale uscita
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
48
2.2
PARTE SECONDA
2.2.1 PROGRAMMAZIONE DEL FABBISOGNO DI PERSONALE PER IL TRIENNIO
2015/2017
Premessa
L’art. 39 della Legge n. 449/1997 stabilisce che le Pubbliche Amministrazioni, al fine di assicurare
funzionalità ed ottimizzazione delle risorse per il migliore funzionamento dei servizi in relazione
alle disponibilità finanziarie e di bilancio, provvedano alla programmazione triennale del
fabbisogno di personale, comprensivo delle unità di cui alla Legge n. 68/1999. L’obbligo di
programmazione del fabbisogno del personale è altresì sancito dall’art. 91 del D.Lgs. n. 267/2000,
che precisa che la programmazione deve essere finalizzata alla riduzione programmata delle spese
del personale. Il D.Lgs. 165/2001 dispone, inoltre, quanto segue relativamente alla programmazione
del fabbisogno di personale:
a) art. 6 – comma 4 - il documento di programmazione deve essere correlato alla dotazione organica
dell’Ente e deve risultare coerente con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria;
b) art. 6 - comma 4bis - il documento di programmazione deve essere elaborato su proposta dei
competenti dirigenti che individuano i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti
istituzionali delle strutture cui sono preposti;
c) art. 35 – comma 4 – la programmazione triennale dei fabbisogni di personale costituisce
presupposto necessario per l’avvio delle procedure di reclutamento.
In base a quanto stabilito dal decreto legislativo n. 118 del 2011, le amministrazioni pubbliche
territoriali sperimentatrici (ai sensi del medesimo decreto) conformano la propria gestione a regole
contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati.
Il principio contabile sperimentale applicato concernente la programmazione di bilancio prevede
che all’interno della Sezione Operativa del Documento Unico di Programmazione sia contenuta
anche la programmazione del fabbisogno di personale a livello triennale e annuale.
La programmazione, effettuata in coerenza con le valutazioni in merito ai fabbisogni organizzativi
espressi dai Dirigenti dell’Ente, è riportata nel presente documento sotto forma di indirizzi e
direttive di massima, a cui dovranno attenersi nelle indicazioni operative i piani occupazionali
annuali che saranno approvati dalla Giunta Comunale.
Il rispetto dei vincoli per le assunzioni a tempo indeterminato e a tempo determinato
La programmazione di fabbisogni del personale avviene nel rispetto della disciplina vincolistica in
tema di spesa del personale in generale e di assunzioni in particolare. Da numerosi anni il
contenimento della spesa pubblica è tra gli obiettivi principali delle disposizioni normative in
materia di bilancio e programmazione economica per tutto il comparto della Pubblica
Amministrazione. Inoltre, l’introduzione delle regole per il rispetto del cosiddetto “Patto di stabilità
interno” e delle relative sanzioni connesse al mancato rispetto, ha inciso pesantemente sul tema
delle assunzioni di personale.
A ciò si aggiunge la manovra economico finanziaria di cui al D.L. n. 78/2010, convertito in L. n.
122/2010 (e s.m.i.), la quale ha disposto che, ai fini del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica:
a) ai sensi dell’art. 9, comma 7 del D.L. 102/2013 gli Enti locali in sperimentazione di cui all’art. 36
del D.Lgs. 23.6.2011 n. 118, per l’anno 2014 possono effettuare assunzioni nel limite del 50%
(anziché del 40%) della spesa riferita alle cessazioni di personale nell’anno precedente, qualora
rispettino il patto di stabilità interno, rispettino la riduzione della spesa di personale rispetto all’anno
precedente, e abbiano un’ incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente inferiore al 50%
(comprese le spese sostenute anche dalle società a partecipazione pubblica locale secondo quanto
precisato dalla Corte dei Conti Sez. Autonomie n. 14/2011 del 30.11.2011); per gli enti nei quali
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
49
l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35% delle spese correnti, sono ammesse, in
deroga al predetto limite del 50%, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle
funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n.
42 (funzioni di polizia locale);
b) il costo delle assunzioni di personale destinato allo svolgimento delle funzioni in materia di
polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale è calcolato nella misura ridotta del 50%, ai
soli fini del calcolo delle facoltà assunzionali (50% delle cessazioni dell’anno precedente per l’anno
2014 e 40% per i successivi anni);
c) per gli anni 2014 e 2015, secondo quanto disposto dall’art. 3 del recente D.L. 24.6.2014 n. 90
“Negli anni 2014 e 2015 le regioni e gli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno procedono ad
assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale
complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di quella relativa al personale di ruolo
cessato nell'anno precedente. Resta fermo quanto disposto dall'articolo 16, comma 9, del decreto legge 6
luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. La predetta facoltà
ad assumere e' fissata nella misura dell'80 per cento negli anni 2016 e 2017 e del 100 per cento a
decorrere dall'anno 2018. Restano ferme le disposizioni previste dall'articolo 1, commi 557, 557-bis e
557-ter, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A decorrere dall'anno 2014 è consentito il cumulo delle
risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni, nel rispetto della
programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile. L'articolo 76, comma 7, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e'
abrogato. Le amministrazioni di cui al presente comma coordinano le politiche assunzionali dei soggetti di
cui all'articolo 18, comma 2-bis, del citato decreto-legge n. 112 del 2008 al fine di garantire anche per i
medesimi soggetti una graduale riduzione della percentuale tra spese di personale e spese correnti.”
d) i trattenimenti in servizio previsti dalle norme del D.L. 112/2008 e le trasformazioni dei rapporti
di lavoro da part-time a tempo pieno di personale assunto a tempo parziale sono da considerarsi, in
termini finanziari, nuove assunzioni e, pertanto, da computare nel novero delle risorse ad esse
assegnate.
Per l’anno 2013 l’incidenza percentuale delle spese per il personale sulle spese correnti è stata del
42,37% (comprese anche le spese sostenute dalla società partecipate), come riportato nel Conto
Annuale trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Relativamente alla quantificazione della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente
ai fini dell’applicazione del limite percentuale da destinare alle assunzioni di personale si è tenuto
conto delle seguenti indicazioni operative:
- i risparmi realizzati per cessazione di personale a tempo indeterminato vanno calcolati “sempre sui
dodici mesi, a prescindere dalla data di cessazione del servizio e dei relativi costi”;
- per ciascuno dei posti individuati, sia in caso di cessazione che in caso di assunzione, si fa
riferimento al costo calcolato sul livello iniziale di ciascuna categoria sommando il valore del
trattamento tabellare, dell’indennità di vacanza contrattuale e dell’indennità di comparto,
necessitando confrontare valori di tipo omogeneo al fine di conteggiare l’effettiva capacità
assunzionale dell’Ente, intesa quale possibilità di coprire un determinato posto vacante di dotazione
organica. Per quanto riguarda, invece, la retribuzione accessoria (sia relativamente a personale
cessato che a nuove assunzioni) la corretta valorizzazione viene effettuata in sede di costituzione del
Fondo delle risorse decentrate, secondo le specifiche indicazioni fornite in proposito dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze;
- nell'ambito delle cessazioni non sono conteggiate le mobilità verso enti o amministrazioni
sottoposte ad un regime assunzionale vincolato, mentre sono state considerate quelle verso
amministrazioni che non hanno vincoli assunzionali (art. 1 – comma 47 - Legge n. 311/2004);
- non vanno inoltre computate, ai fini della determinazione delle risorse utili per le nuove
assunzioni, le cessazioni di personale appartenente alle categorie protette.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
50
Alla data attuale, la quantificazione del risparmio per le cessazioni degli anni precedenti, calcolata
come sopra riportato, e la valorizzazione per la parziale reintegrazione del personale - secondo la
vigente normativa - risulta come di seguito riportato:
-residuo facoltà assunzionali anno 2012
€ 7.096,52
costo personale cessato anno 2013
€ 42.125,53
-budget facoltà assunzionali 2014
€ 32.371,84
costo personale cessato anno 2014
€ 43.262,72
-budget facoltà assunzionali 2015
€ 35.435,62
costo personale cessato anno 2015
€ 20.368,87
-budget facoltà assunzionali 2016
€ 31.361,85
valori tutti ai quali vanno aggiunti, ai fini del calcolo complessivo del costo del personale, gli oneri
riflessi e l’IRAP.
In sede di programma delle assunzioni annuali e degli aggiornamenti annuali al programma
triennale verrà verificata la compatibilità delle previsioni alla luce delle effettive cessazioni degli
anni precedenti e degli eventuali risparmi di spesa originati da cessazione di personale, non
utilizzati nell’anno precedente.
Per la spesa per le assunzioni a tempo determinato e le altre forme di lavoro flessibile, si dovrà tener
conto anche dei seguenti ulteriori vincoli imposti dalla normativa vigente in tema di contenimento
della spesa per il personale:
a) ai sensi dell’art. 9 – c.28 - del D.L. n. 78/2010, “a decorrere dall'anno 2011, le pubbliche
amministrazioni statali possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni
ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della
spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009”;
b) l’art. 4 – c. 102 lett. b) – della Legge n. 183/2011 ha esteso l’applicazione della norma sopra
citata anche agli enti locali a decorrere dal 1° gennaio 2012;
c) l’art. 1 – c. 6bis – del D.L. n. 216/2011 prevede che le disposizioni di cui al sopra citato art. 9 –
c.28 – del D.L. n. 78/2010 si applicano alle assunzioni del personale educativo e scolastico degli
enti locali a decorrere dall’anno 2013;
d) l’art. 4-ter, comma 12, del D.L. n. 216/2011 ha integrato l’art. 9 – c.28 – del D.L. n. 78/2010
prevedendo che “a decorrere dall’anno 2013 gli enti locali possono superare il predetto limite per
le assunzioni strettamente necessarie a garantire l’esercizio delle funzioni di polizia locale, di
istruzione pubblica e del settore sociale; resta fermo che comunque la spesa complessiva non può
essere superiore alla spesa sostenuta per le stesse finalità dell’anno 2009”.
e) l’art. 9, comma 8, del D.L. n. 102/2013 ha stabilito che “Al comma 28 dell'articolo 9 del decreto
legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,
dopo il terzo capoverso e' aggiunto il seguente: "Per gli enti locali in sperimentazione di cui
all'articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, per l'anno 2014, il limite di cui ai
precedenti periodi è fissato al 60 per cento della spesa sostenuta nel 2009.".”
La spesa per contratti di lavoro flessibile sostenuta nell’anno 2009 ed il conseguente limite del 60%
da rispettare negli anni di riferimento del presente programma di fabbisogno di personale è la
seguente, come riportato anche nella Relazione di fine mandato 2009-2013:
- spesa anno 2009
€ 52.305,00 (inclusi oneri riflessi e IRAP)
- limite spesa anni 2014-2015-2016
€ 31.383,00 (inclusi oneri riflessi e IRAP)
Direttive in materia di assunzioni a tempo indeterminato
Dal complesso delle disposizioni che governano i processi di assunzione di personale nelle
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
51
pubbliche amministrazioni si enuclea il principio del “previo esperimento delle procedure di
mobilità” come principale modalità di reclutamento delle risorse umane in uno scenario di
contenimento e riduzione della spesa complessiva per il personale delle pubbliche amministrazioni.
Pertanto, la modalità prioritaria di reperimento del personale a tempo indeterminato è la mobilità e
solo in caso di esito negativo delle procedure di cui agli artt. 30 e 34 del D.Lgs n. 165/2001, si può
procedere all’assunzione di personale tramite l’indizione di nuovi concorsi o l’utilizzo di
graduatorie concorsuali valide.
Le indicazioni di priorità nell’ambito della programmazione stabilita sono definite tenendo conto:
a. Di quanto già previsto nella programmazione 2014/2016, in corso di realizzazione
b. Delle esigenze organizzative e funzionali espresse dai Dirigenti responsabili di Settore in
sede di formazione degli strumenti di programmazione
c. Delle cessazioni dal servizio di personale a tempo indeterminato già programmate per il
2014-2015 e 2016
d. Dei vincoli di spesa indicati nelle Linee guida
e. Del corretto e funzionale utilizzo delle forme di lavoro flessibile
f. Della attuazione di eventuali misure di razionalizzazione e snellimento delle strutture
burocratico-amministrative
g. Di attenzione al rispetto dei vincoli normativi in tema di assunzioni obbligatorie.
Oltre alle assunzioni previste nei piani occupazionali annuali, sono, altresì, autorizzate le eventuali
mobilità compensative di profili non ricompresi nel programma che non comportano nessun onere
aggiuntivo per l’amministrazione comunale.
Direttive in materia di assunzioni a tempo determinato
Le esigenze di copertura della dotazione organica, intese come esigenze di carattere continuativo e
duraturo e quindi permanente, ai sensi dell’art. 36 del D.Lgs. n. 165/2001, devono trovare soluzione
esclusivamente con le assunzioni a tempo indeterminato. Pertanto, il ricorso alle tipologie di lavoro
flessibile è consentito solo a fronte di esigenze temporanee o eccezionali.
Premesso quanto sopra, gli indirizzi per il ricorso alle forme di lavoro flessibile sono i seguenti:
a. Le assunzioni a tempo determinato possono essere attivate, fermi restando i limiti di spesa,
prioritariamente per rispondere ad esigenze sostitutive di personale in servizio a tempo
indeterminato assente per lunghi periodi al fine di non recare pregiudizio alla continuità dei
servizi erogati. Le esigenze di carattere tecnico ed organizzativo saranno oggetto di
valutazione previa attestata e motivata necessità da parte dei Dirigente di Settore, a seguito
dell’accertamento dell’impossibilità di provvedere con risorse interne al Settore stesso;
b. Il ricorso alle assunzioni a tempo determinato potrà avere luogo entro i limiti di spesa a tal
fine previsti dal PEG;
c. Per eventuali assunzioni a tempo determinato di cui agli artt. 90 e 110 del D.Lgs. n.
267/2000 dovrà di volta in volta pronunciarsi la Giunta Comunale.
2.2.2 PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI
Lo schema di programma triennale dei lavori pubblici 2014/2016 è stato adottato dalla Giunta
Comunale con deliberazione n. 255 del 28/11/2013 ed approvato con deliberazione C.C. n. 26 del
12 maggio 2014.
Il nuovo programma triennale 2015- 2017 sarà adottato dalla Giunta comunale nei tempi previsti
dalla normativa vigente al fine di rispettate il termine di 60 giorni di pubblicazione del programma
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
52
antecedenti all’approvazione del Bilancio di previsione 2015-2017 e dovrà tenere conto:
- degli interventi già programmati e di quelli previsti nel nuovo programma di mandato per il
quinquennio 2014-2019 e nelle linee strategiche contenute nella sezione strategica del DUP;
- della capacità d’indebitamento dell’Ente,
- delle priorità che saranno fissate dall’Amministrazione sulla base delle risorse disponibili.
2.2.3 PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI
La gestione del patrimonio immobiliare comunale è strettamente legata alle politiche istituzionali,
sociali e di governo del territorio che il Comune intende perseguire ed è principalmente orientata
alla valorizzazione dei beni demaniali e patrimoniali del comune.
Nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico e mediante l’utilizzo di strumenti
competitivi, la valorizzazione riguarda il riordino e la gestione del patrimonio immobiliare nonché
l’individuazione dei beni, da dismettere, da alienare o da sottoporre ad altre e diverse forme di
valorizzazione (concessione o locazione di lungo periodo, concessione di lavori pubblici, ecc...).
L’attività è articolata con riferimento a due livelli strategici:
- la valorizzazione del patrimonio anche attraverso la dismissione e l’alienazione dei beni,
preordinata alla formazione d’entrata nel Bilancio del Comune, e alla messa a reddito dei cespiti;
- la razionalizzazione e l’ottimizzazione gestionale sia dei beni strumentali all’esercizio delle
proprie funzioni sia di quelli locati, concessi o goduti da terzi.
Nell’ambito della conduzione della gestione, trova piena applicazione la legislazione nazionale che
negli ultimi anni ha interessato i beni pubblici demaniali dello Stato e degli enti territoriali ovvero:
il D.L. 25/6/2008 n. 112 (convertito nella L.133 del 6/8/2008), che all’art. 58 indica le procedure
per il riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio di Regioni, Province, Comuni e altri Enti
locali prevedendo, tra le diverse disposizioni, la redazione del piano delle alienazioni da allegare al
bilancio di previsione, nonché il D.Lgs 28/5/2010, n.85, il cosiddetto Federalismo demaniale,
riguardante l’attribuzione a Comuni, Province e Regioni del patrimonio dello Stato.
Con riguardo alla gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare, il Comune di
Montecchio Maggiore si è ispirato nel corso degli anni ai seguenti principi:
a) destinazione prioritaria degli immobili del patrimonio comunale all’espletamento delle funzioni
istituzionali, sociali e di partecipazione;
b) concessione di immobili ad associazioni, per favorire lo sviluppo del volontariato e per agevolare
altresì l’avvicinamento delle istituzioni ai cittadini e ai bisogni primari della città;
c) collaborazione con le forze istituzionali per il potenziamento sul territorio di presidi logistici
funzionali alla sicurezza, al diritto all’istruzione dei cittadini;
d) dismissione degli immobili non rilevanti per le finalità istituzionali.
In merito alla ricognizione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare degli enti locali, l’art.
58 del D.L. 25/6/2008 n. 112 stabilisce che il Comune “ con delibera dell’organo di Governo
individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i
propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali
all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione.
Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di
previsione. …”.
Le procedure di alienazione esperite nel corso del 2013 non sono andate a buon fine in quanto le
aste immobiliari sono andate deserte.
Gli immobili inclusi nel Piano riportato nel DUP 2014-2016 sono dettagliati nell’elenco sotto
riportato.
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
53
PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI
(art. 58 D.L. 25.06.2008 n. 122 convertito con modificazioni dalla Legge 06.08.2008 n. 133 e ss.mm.ii.)
Descrizione immobile
Foglio
Mappale
Destinazione
P.R.G. attuale
Destinazione
P.R.G. futura
Valore stima a
seguito
valorizzazione
e variante
urbanistica
€ 1.400.000,00
Valorizzazione
Dismissione
1) * Palazzo Fin-Schiavo
4
standard
Residenziale
2) * Ex Rimessa F.T.V.
14
423,426,472,473,428,
424,427,425,309,464,
389
139
SI
NO
standard
3) * Ex Stazione Duomo
17
132 (edificio)
e terreno di
pertinenza mapp. n.
132-925-927
standard
Commerciale/
Direzionale
Commerciale/
Direzionale
€ 300.000,00
SI
NO
€ 250.000,00
SI
NO
4) Immobili Via 1° Maggio
(edificio + terreni)
5) n. 3 case
Via Udine
20
97, 58,134,137,132
Residenziale
Residenziale
€ 162.000,00
NO
NO
7
965
Sub. 1 e sub. 2
Residenziale
Residenziale
€ 148.932,00
NO
NO
NO
NO
967
Sub. 1 e sub. 2
6) n. 2 case
Via Trentino Alto Adige
27
465
sub. 1 e sub. 2
7) Terreno Via Parri
16
8) Terreno Via Rossini
9) app.to Viale Europa
10
17
10) Terreno ex autoporto
aggiudicato
a
Siden
Immobiliare
(rif. D.D. n. 202 del
03.04.2006 e D.C.C. n. 20
del 02.04.2014
10) Terreni ex E.C.A. e altri
20
466
sub. 1 e sub. 2
697
688 (porzione)
1949
179
sub. 3 e sub. 5
graffati
361 (ex 313)
10
13
14
14
15
15
15
16
16
16
16
16
16
16
18
18
24
24
30
€ 196.425,00
Residenziale
Residenziale
€ 201.825,00
€ 135.391,00
Residenziale
residenziale
€ 238.000,00
NO
NO
Residenziale
Residenziale
Residenziale
Residenziale
€ 104.652,00
€ 68.850,00
NO
NO
NO
NO
Industriale
Industriale
€ 370.695,52
SI
SI
1950
64
112 (porzione)
407 (porzione)
98
192
346
46 (porzione)
391
394 (porzione)
397 (porzione)
809 (porzione)
815 (porzione)
818 (porzione)
54
61
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
95
513
183
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
NO
Altri beni immobili
(come da inventario
allegato alla D.G.C. n. 53 del
25.02.2009)
---
* N.B: alienazione edificio subordinata alla richiesta di verifica dell’ interesse culturale dei beni immobili di utilità pubblica ai sensi art. 12 D.Lgs n. 42 del 22/01/04 e rilascio autorizzazione alienazione ai
sensi art. 57 D.Lgs n. 42 del 22/01/04.
Compatibilmente con la situazione del mercato immobiliare sarà proposta l’alienazione di quegli
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
54
edifici pubblici non necessari all’attività comunale per ricavare risorse da destinare ad altre opere
pubbliche, compatibilmente con il contesto economico.
Montecchio Maggiore, lì 24.07.2014
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO FINANZIARIO
f.to dott.ssa Carmen Perin
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to dott. Costanzo Bonsanto
IL SINDACO
f.to Milena Cecchetto
D.U.P.. Documento Unico di Programmazione -2015-2017
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