SEGRETERIA REGIONALE DEL VENETO Al Personale CFS VENETO E FRIULI V.G. Comunicato n. 13/2014 OGGETTO: “FUSIONI” E DOLORI Cari Colleghi, questo è forse uno dei momenti più difficili della Vita del Corpo Forestale, per questo vogliamo condividere alcune riflessioni, avendo ora di fronte la situazione che si sta delineando. Dalle informazioni trapelate avrete notato che l’UGL rispetto alla chiassosa protesta della “Consulta Sicurezza”, ha aperto un dialogo con il Governo proprio sotto l’aspetto dei “Diritti” per lo sblocco del tetto salariale per il Personale dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico, con il risultato di uno sblocco che riteniamo verosimilmente reale e positivo come si può apprendere dai giornali e dai comunicati sindacali di più OO.SS. Nostro malgrado purtroppo in questo momento c’è molto di più da “conciliare”, vista la possibilità concreta che il CFS venga dissolto dal D.L 1577, per questo ci chiediamo se siete consapevoli che proteste strumentalizzate possano finire per ritorcersi in questo delicato momento proprio contro noi stessi? Abbiamo ascoltato l’opinione di tanti Colleghi sempre più stufi del modus operandi di una parte della dirigenza del Cfs del Veneto, che vedrebbe (condizionale è d’obbligo) come nota positiva di andare in PS il cambiamento del c.d. “contesto di vertice”; tuttavia si paventerebbe una realtà molto più amara: rischio di perdita della nostra specificità e quindi della professionalità acquisita, regole più rigide delle nostre come per esempio sui trasferimenti e sulle assegnazioni (in allegato la circolare della PS che in occasione delle assegnazioni degli allievi cita testualmente: ......dando la possibilità di indicare dieci sedi in ordine di preferenza.......evitando che vengano indicate province indisponibili rammentando le preclusioni vigenti circa l'impossibilità di essere assegnati nella provincia di nascita, in quella di residenza e in quelle limitrofe) Tuttavia le premesse per tentare la nostra "sopravvivenza" e contestuale riorganizzazione definitiva erano e sono legate alla capacità di far comprendere il prezioso lavoro del CFS ai “politici”, solo grazie ad un incessante dialogo, come ha fatto l’UGL attraverso incontri istituzionali, sui media e attraverso la Campagna promossa : “Salviamo il Corpo Forestale dello Stato “ (firma la Petizione on-line: www.change.org) Le risorse economiche, i mezzi, gli alloggi, il personale... chi può dare la certezza che tutto ciò che oggi è nelle disponibilità del Corpo Forestale dello Stato anche un domani sarà messo a disposizione di un dipartimento di “Polizia Ambientale”? e comunque ci sarà una platea più vasta a pretendere le stesse cose! Ci avete pensato? Molti degli argomenti utilizzati per sostenere la soppressione del CFS sono falsi miti! L’Italia non paga sanzioni all’Europa per l’esistenza di più Forze di Polizia, l’Italia non è l’unico paese con 5 Forze di Polizia, ma soprattutto eliminando il CFS non ci saranno dei risparmi! I Comandi Stazione con 2 unità difficilmente si riempiranno di personale (sempre che non vengano chiusi, insieme ad altri per diminuire le spese), non ci saranno né mezzi nuovi né più carburante! …..Dall'altro lato però una OOSS sta spingendo ai quattro venti una fusione (a freddo) con la Polizia di Stato. Una fusione che molto probabilmente non avrà come risultato la creazione di un Dipartimento di Polizia Ambientale ben specifico ed "autonomo" come nelle intenzioni (se fosse così il confronto sarebbe aperto nei due Corpi e saremmo disponibili e costruttivi in un leale confronto). Ma i segnali che abbiamo è che andremo a tappare i buchi : fare i poliziotti ambientali nei ritagli di tempo ma contemporaneamente fare tutti gli altri servizi. Secondo noi è meglio lottare fino in fondo per un Corpo che rimanga dove è, AMPLIANDONE L’ORGANICO, salvaguardando innanzi tutto i Diritti dei Forestali. Come sapete è in discussione presso la 1° Commissione del Senato (Affari Costituzionali) il DDL n.1577 sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Si è svolta quindi un'indagine conoscitiva in Commissione anche di esperti, rappresentanti di istituzioni ed enti associativi, tutti parlano con lo “smembramento” del CFS di regalo alle ecomafie. Capirete dunque quanto sia importante l’opera di sensibilizzazione dei componenti della commissione e della politica in generale compiuta fin’ora. Il fatto dunque che il “sindacato autonomo” si presenti in audizione alla commissione con la suddetta proposta (accorpamento alla PS) ha il suo peso, e le sue responsabilità. Naturalmente, oltre a non condividere tale proposta, non condividiamo neanche - in questo momento – il tentativo di depotenziare l’Amministrazione con noti ritornelli (interviste) apparsi con straordinario tempismo su articoli di stampa. Se da una parte ci sono molti problemi e disfunzioni da affrontare e risolvere (certamente non col passaggio nella PS) dall’altra c’è anche da riconoscere che la Forestale, oggi più di prima, sia una forza di Polizia vera, con le Sezioni di PG, nella DDA, con una recente legge di riordino (36/04). Non sappiamo come andrà a finire, tuttavia speriamo che il lavoro svolto non sia per altri vanificato, ipotizziamo che la lunghezza dei tempi consequenziali “all’accorpamento” potrebbero influire anche sotto l’aspetto burocratico proprio sullo stesso sblocco salariale. Se ancora volete bene al Corpo Forestale dello Stato e volete continuare ad operare a servizio del cittadino difendendo l’ambiente non supportate con i numeri chi sta tentando di mettere in liquidazione il CFS facendo leva sul “malessere generale”: a questo punto, è fondamentale che voi, voi Colleghi del CFS, decidiate da che parte stare, a chi dare la vostra voce, il vostro consenso. Il 31 ottobre scade il termine per revocare la delega sindacale, la posta in gioco è molta alta, fatelo per la Forestale, ma Fatelo! 21/09/2014 f.to IL SEGRETARIO REGIONALE UGL-CFS DEL VENETO Fabio NAPOLI
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