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Premessa agli itinerari progettati per le scuole di Verona e
provincia
di Elena Ciresola
LE SCUOLE PROTAGONISTE A PALAZZO DELLA RAGIONE
Settembre- dicembre 2014
1 settembre 2014
L’occasione della restituzione alla città della sua galleria d’arte moderna Achille
Forti è, come dice il direttore artistico Luca Massimo Barbero, l’inizio di una nuova
relazione tra la città e la storia, raccontata nella cornice di Palazzo della Ragione,
luogo ricco di passato e presente, grazie a collezioni e mecenati che l’hanno resa
possibile.
Le opere d’arte esposte aprono nel nuovo allestimento un racconto che si presta a
essere letto in tanti modi diversi: il progetto rivolto alle scuole di Verona e
provincia vuole proprio coinvolgere gli insegnanti rispetto alle potenzialità
educative che la nuova sede offre.
Tutti gli insegnanti, non solo a quelli esperti d’arte: questa è la prima novità.
Le quattro sale del percorso espositivo offrono non solo uno spaccato cronologico
di cento anni- 1840- 1940- di produzione artistica raccolta dalle Collezioni
Civiche, Fondazione Cariverona e Fondazione Domus (in una selezione di 150
opere), ma anche e soprattutto una potente e straordinaria lettura di Verona, del
suo patrimonio culturale e paesaggistico e del collezionismo delle istituzioni
cittadine.
Il secolo di vicende artistiche narrate può diventare così un importante pretesto di
educazione al territorio, all’identità, alla relazione con la storia delle idee che
spesso è più facilmente comprensibile nelle immagini.
L’operazione educativa alla base di questo progetto mirato alle scuole veronesi è di
fornire uno strumento prezioso di educazione all’immagine, all’arte, al patrimonio
culturale, alla storia, al collezionismo e mecenatismo. Ma soprattutto di educazione
interdisciplinare, tramite un uso dell’arte non legato solo alla conoscenza della
storia dell’arte, ma un’arte disponibile a mettersi in gioco con tutte le discipline.
Abbiamo cercato di far scendere dal piedestallo l’opera d’arte, perché possa aiutare
a scuola lo svolgimento di più percorsi, consentendo così, prima agli insegnanti e
poi agli studenti di tutte le età, di riconoscere alcune caratteristiche della storia e
identità veronese tramite la conoscenza dell’arte, di inquadrare alcuni fenomeni
che si leggono ‘nei libri di storia dell’arte’ nel panorama delle storie che la città
conserva, di attraversare alcune opere d’arte con domande e problemi
contemporanei, cercando risposte inedite e soprattutto riflessioni personali e di
gruppo.
Ecco cosa cerchiamo: vogliamo avvicinare l’arte ai giovani studenti veronesi,
vogliamo far si che riconoscano la fortuna di un nostro grande e pregiato
patrimonio, vogliamo far diventare facile un ingresso al museo, vogliamo che si
incuriosiscano rispetto alla cultura dell’arte, che è uno dei nostri pilastri identitari.
L’arte è nel DNA dell’essere italiano: la cifra stilistica della nostra ricerca di qualità
passa da creatività, ricerca del bello e del ben fatto.
In tutto questo la scuola è fondamentale.
Abbiamo costruito per la scuola un percorso fatto da una fase preparatoria
dedicata solo agli insegnanti, in modo che riescano a progettare al meglio
l’inserimento nell’iter annuale dell’itinerario in mostra e del tema proposto
da noi, e da una fase successiva dedicata alle classi in cui le faremo
avvicinare a poche opere d’arte con lo scopo di farle riflettere per poi
ricostruire una nuova idea.
Perché?
Perché crediamo importante far ragionare le classi intorno ai metodi dell’arte,
riconoscendo dei vincoli tematici e definendo dei nuovi obiettivi: ecco perché
chiediamo di usare l’uscita a Palazzo della Ragione come un modo per
comprendere la nostra storia e per immaginarne una futura.
Ecco cosa chiediamo: di immaginare un futuro tramite l’esperienza dell’arte.
Le classi che partecipano alla visita e al laboratorio in Galleria avranno modo di
restituire una nuova opera che allestiremo in mostra dal 13 al 21 dicembre e una
giuria selezionerà i vincitori per ogni ordine di scuola.
Così Palazzo della Ragione- cuore di Verona- per una settimana pulserà non solo di
una grandissima storia presente e passata, ma anche di un’immensa quantità di
futuro.
È quello che mancava: un allestimento che crei un dialogo tra le grandi idee
esposte in Galleria e le nuove, piccole o grandi, idee che i nostri giovani, dai più
piccoli ai più grandi, produrranno stimolati da questo progetto.
Noi abbiamo lavorato in questi mesi a questa opportunità e ci crediamo sempre
più. Adesso aspettiamo voi insegnanti.
Non possiamo perdere un’occasione così ‘facile’…
Tutto gratuito e con un finale che restituisce a classi e insegnanti quello che si
meritano: UN GRANDE GRAZIE.
La mostra finale ha questo senso: mettere su nuovi piedestalli le diverse strade
dell’apprendimento che qui hanno l’occasione di usare l’arte.
IL NOSTRO FUTURO BEN FATTO- interpretando la ‘testa ben fatta’ di Morin- passa
anche da qui.
Cosa abbiamo organizzato per voi?
La tempistica
I tempi brevi ci hanno dato dei vincoli.
Abbiamo scelto alcune priorità negli obiettivi dei nostri itinerari, legando i temi e le
attività in mostra alla produzione finale dei lavori delle classi, facendo in modo di
aiutare il più possibile gli insegnanti nella fase iniziale dell’anno scolastico.
Il gruppo di lavoro
Tutta la novità viene costruita grazie a una squadra che nasce con due referenti
importanti in GAM: Roberta Di Nisio e Caterina Sartor. Insieme abbiamo
organizzato tutte le azioni di questo progetto che vive di novità da costruire e di
urgenze quotidiane.
Il gruppo di lavoro è stato costruito mettendo insieme figure esperte di mediatori
dell’arte, abituati a lavorare in Galleria, con studenti di Accademia di Belle Arti di
Verona che stanno seguendo il biennio specialistico in “ATELIER DIRECTION.
Mediazione culturale dell’arte”, nuovissimo percorso di laurea di 2° livello che
l’Accademia ha inaugurato quest’anno.
Il progetto dei singoli percorsi offerti alle scuole nasce da questo incrocio di
esperienze e studio: 4 disegni su misura dei diversi ordini di scuola si aprono con il
nuovo anno scolastico 2014-2015!
L’eterogeneità del gruppo è un grande valore: i giovani studenti si inseriscono in
tutte le fasi del progetto portando la loro grande energia, i loro studi e la grande
voglia di fare bene, che messe insieme alla forte esperienza maturata dalle figure
esperte crea un equilibrio nel desiderio di essere utili alle classi che verranno in
mostra.
I temi
Sono 4 i temi progettati appositamente per questa serie di itinerari che ruotano
intorno all’idea di interpretare con i cinque sensi l’opera d’arte e che vengono
spiegati nei due incontri pomeridiani rivolti agli insegnanti.
Il criterio di fondo è di accompagnare le classi a scoprire poche opere d’arte con
tempi di dialogo e discussione importanti e diretti non solo a comprendere alcuni
significati, ma soprattutto a rielaborare un’idea di gruppo che rilegga in modo
contemporaneo l’idea dell’artista. Questo è il senso dell’esperienza.
E l’esperienza nell’apprendimento lascia un segno, è quello che ci fa crescere.
Senza esperienza l’apprendimento è inutile.
O forse è utile solo rispetto a un voto immediato, non rispetto alla crescita della
persona.
Il museo si mette a disposizione di nuovi itinerari dell’apprendimento a scuola.
Perché?
Perché non suonare a ritmo di musica rap un’opera di Donghi o cucinare un piatto
adatto alla signora Madinelli della celebre opera di Casorati?
Questa è la nuova sfida.
Apriamo insieme nuove strategie di approccio alla conoscenza, fatte di esperienza
CON l’arte.
Per le scuole dell’infanzia il tema è LA SCATOLA DEI RITRATTI, una proposta
studiata intorno alle espressioni del volto e alla traduzione degli stati d’animo.
Per le scuole primarie il tema è UN VIAGGIO NEL MIO GIARDINO, una proposta
che chiede di ascoltare i suoni che il colore esprime e annusare gli odori dei
paesaggi per ricreare un giardino personale.
Per le scuole secondarie di I grado il tema è LA SCATOLA DEL TEMPO (con
tempo…aria…mente), una proposta che incontra i ragazzi adolescenti intorno alla
ricerca di particolari dell’opera che possano essere tradotti con simboli
dichiarando così l’appartenenza storica.
Per le scuole secondarie di II grado il tema è L’ARTE PARLA SUONA DANZA
MANGIA, una proposta che chiede ai ragazzi più grandi un’interpretazione tramite
l’uso di strumenti sempre più familiari come video o file multimediali.
Mostra finale
Il giorno 13 dicembre- per i veronesi piccoli un giorno molto bello- abbiamo
pensato di inaugurare la mostra dei lavori delle classi partecipanti con
l’acclamazione dei primi 4 vincitori, uno per ogni ordine di scuola.
La nuova mostra apre un dialogo con le opere della nostra storia: questa sfida
finale crede nei giovani, nei piccoli che hanno la fortuna di scoprire questi mondi
dell’immagine.
E così per una settimana le famiglie con i loro bambini e ragazzi potranno
confrontare le giovani idee con quelle dei nostri artisti, frequentando forse più
facilmente un luogo che i ragazzi non sempre riconoscono.
E magari iniziando proprio dal dialogo ad avvicinarsi all’arte…e alla nuova sede
della GAM Achille Forti a Palazzo della Ragione.
Nota alla premessa
Sono felice di essere nella mia città per questo nuovo lavoro. Un lavoro tanto
affascinante quanto complicato. Ma è sempre così all’inizio. E io sono abituata agli
inizi. Mi piacciono proprio perché nuovi e difficili. Per tanti anni ho cresciuto
strategie di apprendimento rivolte a tutti gli ordini di scuola, tutte attraverso l’arte.
Sono partita proprio con Luca Massimo Barbero a Venezia in Collezione Peggy
Guggenheim con quella piccola idea che dal 2001 a oggi continua a crescere anche
in altre realtà, temporanee e permanenti. A scuola di Guggeneheim si chiama
quell’idea.
Ma da quell’inizio abbiamo costruito molte altre cose, anche dei percorsi formativi
dedicati a professionisti diversi che possono usare l’arte per cambiare il proprio
punto di vista. Abbiamo sperimentato l’offerta sia con amministrazioni pubbliche
che aziende private, anche con la magistratura.
Sempre credendo nelle proprie passioni con forza e ricercando costantemente
qualità dell’apprendimento e nuove strategie educative. A ogni età e insieme con le
idee dell’arte: un formidabile strumento per mettersi alla prova.
GRAZIE
Un grazie particolare ai miei studenti di Accademia di Belle Arti, che testimoniano
un grande entusiasmo e desiderio di mettersi alla prova. Insieme a esperti di
mediazione didattica formano quel gruppo di lavoro nuovo che anima le sale della
nuova esposizione per i prossimi tre mesi.
L’organizzazione di tutto l’itinerario è complesso, ritmato in tempi strettissimi e
con condizioni precise, ma tutti stiamo lavorando a crescere questa idea.
Restano sempre a disposizione Roberta e Caterina, a cui dobbiamo una costante e
attenta gestione di ogni azione. Abbiamo una grande squadra eterogenea pronta a
lavorare con le scuole di Verona: un grande grazie a tutti!
Piccola bibliografia di riferimento
Alla base delle scelte educative di questi itinerari rivolti alle scuole stanno molte
ricerche e molti incroci con esperienze professionali diverse. Ho pensato che
qualcuno potrebbe essere curioso di guardare alcuni aspetti che non sempre
dentro la professione si ha tempo di ricercare.
Questo elenco breve ha la caratteristica di offrire uno sguardo in mondi
dell’apprendimento con punti di vista diversi: quello dell’economista o del
pedagogista, quello del sociologo o del filosofo. E perché no? Anche di un uomo
politico speciale, parlamentare europeo di origine bolzanina, che ha lasciato una
testimonianza particolarmente utile in relazione alla convivenza senza confini.
Sono i testi che ho consigliato ai miei studenti di Accademia per sostenere l’esame
finale, spero possano essere di aiuto anche a educatori esperti quali sono gli
insegnanti.
Arnheim Rudolf, Il pensiero visivo, Torino, Einaudi 1974.
Bauman Zygmunt, La società dell’incertezza, Il Mulino, Bologna 1999.
Ciresola Elena, Arte come esperienza. Una nuova formazione manageriale, Marsilio 2010.
Costa Giovanni, Il Nordest e i porcospini di Schopenhauer, Marsilio Venezia 2006.
Dallari Marco, Francucci Cristina, L’esperienza pedagogica dell’arte, La Nuova Italia,
Firenze 1998.
De Bartolomeis Francesco, L’arte contemporanea e noi, La Nuova Italia, Firenze 1994.
Francucci Cristina, Vassalli Paola (a cura di), Educare all’arte (vol.2), Electa, Milano 2009.
Gardner Howard, Five Minds for the Future, Harvard Business School Press, 2006, tr. It.,
Cinque chiavi per il futuro, Feltrinelli, Milano 2007.
Langer Alexander, Il viaggiatore leggero. Scritti 1961-1995, Sellerio editore Palermo 1996.
Rullani Enzo, La fabbrica dell’immateriale, Produrre valore con la conoscenza, Carocci
Roma 2004.
Sennet Richard, L’uomo artigiano, Feltrinelli, Milano 2008.
Spencer Johnson, Chi ha spostato il mio formaggio?, Sperling e& Kupfer, Trento ed. 2013.