Azione 7 Esecuzione di elaborati tecnici e ricerche dati propedeutici alla realizzazione del manuale previsto dal progetto Life RELS Le Buone Pratiche nel Ciclo dei Rifiuti LIFE08-ENV IT/000388 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ......................................................................................................3 2. CASI STUDIO ............................................................................................................5 2.1 Sistema IGENIO: applicazione nel centro storico di Ancona.......................................... 5 2.2 Raccolta differenziata nel centro storico di Firenze. ......................................................10 2.3 Raccolta differenziata nel centro di Verona. .................................................................13 2.4 Raccolta pneumatica a Barcellona. ...............................................................................17 2.5 Sistema di raccolta dei rifiuti pneumatica a Leon. .........................................................22 2.6 Raccolta differenziata con sistema di conferimento controllato nel riminese. ................25 2.7 Raccolta differenziata con sistema di conferimento controllato nella Comunità Montana dell’Alpago....................................................................................29 2.8 Borgo Valsugana: Sistema di raccolta differenziata misto (porta a porta, cassonetti stradali, cassonetti stradali con dispositivo elettronico di apertura).......................................................................................................................34 2.9 Raccolta differenziata porta a porta nel Consorzio Priula (Treviso). ..............................40 2.10 Raccolta differenziata porta a porta, il caso di un piccolo Comune: Ponte nelle Alpi. ....................................................................................................................46 2.11 Raccolta stradale mediante contenitori ed applicazione del sistema “SGR”: il caso di Modena. ........................................................................................................52 2.12 Sistema di raccolta dei rifiuti integrato nel Comune di Poggio Renatico........................55 2.13 Sistema di raccolta rifiuti integrato (cassonetti e porta a porta) a Bressanone...................................................................................................................59 2.14 Raccolta differenziata integrata a Merano.....................................................................65 2.15 Alessandria: riconversione dal sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta al sistema cassonetti stradali.............................................................................................70 2.16 Compost Terre di Siena: un esempio di filiera di raccolta rifiuto organico, produzione e vendita del compost.................................................................................74 2.17 Compostaggio collettivo nella città di Nantes. ..............................................................77 2.18 Raccolta stradale dell’olio vegetale usato a Pordenone..................................................82 2.19 Raccolta “Banco a Banco” nei mercati di Torino. .........................................................86 2.20 Raccolta differenziata del vetro bianco a Ferrara...........................................................90 Allegato 1: Sintesi dei casi - Caratteristiche tecniche Allegato 2: Sintesi dei casi - Punti di forza e punti di debolezza. LIFE08-ENV IT/000388 2 1. INTRODUZIONE Il presente elaborato raccoglie una serie di casi “buone pratiche” di efficace gestione della raccolta dei rifiuti. Sono stati raccolti in particolare alcuni esempi di: • gestione delle raccolte differenziate nei centri storici (Ancona, Firenze, Verona, Leon e Barcellona); • gestione delle raccolte differenziate con sistemi integrati di diverso tipo (Rimini, Alpago, Borgo Valsugana, Consorzio Priula, Ponte nelle Alpi, Modena, Poggio Renatico, Bressanone, Merano, Alessandria); • gestione di alcune frazioni particolari di raccolta differenziata come compost (Siena e Nantes), olio vegetale (Pordenone), vetro bianco (Ferrara). Gli esempi sono stati selezionati in base a: • metodo di programmazione del progetto di raccolta differenziata (tempi, uso di aree sperimentali..), • scelta degli strumenti (tipi di cassonetti), • tipologia del progetto (scelta di abbinare diversi sistemi di raccolta per raggiungere gli obiettivi prefissati), • risultati raccolta differenziata raggiunti. In alcuni casi sono stati proposti progetti simili per metodologia ma inseriti in contesti territoriali completamente diversi. LE FONTI UTILIZZATE Le fonti utilizzate sono principalmente le seguenti: • Rapporti e indagini a cura dell’Autorità Regionale per la Vigilanza dei Servizi Idrici e di Gestione dei Rifiuti Urbani Regione Emilia-Romagna; • Siti web di gestori e dei Comuni interessati dai progetti; • Articoli dei quotidiani web. L’elenco dettagliato delle fonti è riportato nella bibliografia posta alla fine di ciascuna esperienza proposta. GLI ALLEGATI Gi allegati rappresentano una sintesi del lavoro e permettono di comparare le diverse esperienze raccolte nelle loro principali caratteristiche. LIFE08-ENV IT/000388 3 ALLEGATO 1: SINTESI DEI CASI - CARATTERISTICHE TECNICHE Illustra i casi in base ai sistemi di raccolta usati, ai materiali raccolti, alla presenza di specifiche fasce orarie/giorni di conferimento per le utenze, alla tipologia di utenze servite, al sistema tariffe utilizzato. ALLEGATO 2: SINTESI DEI CASI - PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA. Illustra i casi in base ad alcuni temi comuni indicando se essi costituiscono un punto di forza del progetto o un possibile punto di debolezza (tale giudizio è connesso all’analisi storica e specifica del sito in cui l’esperienza è stata applicata e non rappresenta un giudizio assoluto sulla tipologia di sistema di raccolta). LIFE08-ENV IT/000388 4 2. CASI STUDIO Di seguito si riportano alcuni casi studio di “buone pratiche” di raccolta differenziata. 2.1 SISTEMA IGENIO: APPLICAZIONE NEL CENTRO STORICO DI ANCONA. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 1: Inquadramento generale della città di Ancona. CITTÀ’ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Ancona 042002 43°37′01″N 13°31′00″E Italia Marche Ancona 16 m.s.l.m. 123,23 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 102.047 100.507 (DATO ISTAT 31/12/2001) 90.565 828,10 ab/km² DENSITÀ Figura 1: Inquadramento geografico della città di Ancona. LIFE08-ENV IT/000388 5 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale con cassonetto "mobile", sistema di apertura tramite chiave magnetica. Tracciabilità dei conferimenti. Il cassonetto è apribile da entrambi i lati. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche, utenze domestiche condomini, utenze non domestiche piccole del centro storico. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, plastica, carta cartone e tetrapak, frazione organica, vetro e metalli. AREE INTERESSATE Ancona: quartiere Archi, quartiere Piano/Stazione, centro storico. DESCRIZIONE La sperimentazione IGENIO avviata ad Ancona da Anconambiente prevede il posizionamento di cassonetti mobili in determinati siti ed in determinate fasce orarie, nel centro storico ed in alcuni quartieri ad esso limitrofi, secondo un preciso calendario. I punti di raccolta sono 22 (4 al quartiere Archi, 8 in centro e 10 tra i quartieri Piano e Stazione), ciascuno munito di un totem informativo in cui sono indicati tutti i punti di raccolta presenti nel quartiere e le fasce orarie in cui è possibile utilizzarli. In ogni piazzola i cassonetti rimangono per circa due ore, dopo di che sono rimossi. L’esposizione avviene in maniera scaglionata all’interno di quattro fasce orarie (mattina, pomeriggio, sera, notte) più una aggiuntiva dedicata ai commercianti. A disposizione dei ristoratori sono stati messi anche dei contenitori asettici per l’umido, così da evitare che si diffondano cattivi odori nel locale qualora si fosse impossibilitati a gettare i rifiuti negli orari stabiliti. Gli utenti possono accedere ai cassonetti solo mediante chiavi elettroniche che sono state distribuite a residenti e negozianti nel corso della campagna di informazione. Ogni vasca è infatti corredata di due coperchi simmetrici bilaterali (con sola apertura manuale quello sul lato strada, completo di apertura a pedale quello sul lato marciapiede), forniti di un sistema di bloccaggio/sbloccaggio elettrico alimentato da una batteria a tampone autoricaricante con l’ausilio di pannelli solari. Per aprire i coperchi l’utente deve avvicinare la chiave al sensore, posto sul lato sinistro della struttura, e conferire rapidamente i rifiuti, visto che in un breve lasso di tempo la serratura tornerà a richiudersi automaticamente. La chiave elettronica apre tutti i punti di raccolta, nel caso l’utente non possa gettare i rifiuti in quella più vicina può accedere comunque alle altre postazioni. Il sistema si avvale inoltre di un software per l’acquisizione, la memorizzazione e lo scarico finale dei dati necessari a mappare i singoli conferimenti, tale sistema permetterà in futuro il passaggio dalla tassa alla tariffa collegata ai reali conferimenti di ciascuna utenza. Terminato il periodo di esposizione, il personale addetto torna, ricarica l’attrezzatura sul camion, va presso la sede deposito di Anconambiente. In questo luogo ciascuna vasca può essere vuotata in modo indipendente, grazie al sistema di ribaltamento autonomo, azionando il radiocomando in dotazione. Il progetto per la città di Ancona utilizza venti piani mobili multivasca e quattro mezzi di trasporto. Il sistema IGENIO è stato scelto dall’Amministrazione Comunale come alternativa ai cassonetti tradizionali, considerati poco adatti al contesto del centro storico, ed al sistema “porta a porta” considerato invece poco igienico soprattutto nei mesi estivi. LIFE08-ENV IT/000388 6 PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • • PUNTI DI FORZA • PUNTI DI DEBOLEZZA • • • • ottimizzazione delle frequenze di raccolta semplicità d’uso efficacia operativa per la facilità e velocità nello svuotamento dei contenitori igienicità (i rifiuti non vengono lasciati in luogo per giorni/ore quindi, rispetto al tradizionale sistema a cassonetti, questo risulta molto più igienico) necessita aree apposite segnalate in modo molto chiaro complessità organizzativa necessità di campagna di comunicazione alle utenza particolarmente chiara sulle sedi e gli orari di permanenza dei cassonetti in modo da evitare abbandoni. sistema non diffuso, efficacia da valutare Figura 2: Logistica del sistema Igenio1. 1 Fonte: sito web AnconaAmbiente LIFE08-ENV IT/000388 7 Figura 3: Autocarro con scarrabile IGENIO. Figura 4: La fase di posizionamento dello sacrrabile IGENIO. Figura 5: Postazione IGENIO a terra. LIFE08-ENV IT/000388 8 Figura 6: Esempio di volantino con mappa delle postazioni IGENIO 2. ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Vittorio Veneto (TV) da Savno servizi, a partire dal 1 marzo 2011 Bari, da AMIU, nel quartieri Madonnella, Libertà, Palese dal 1 febbraio 2011 BIBLIOGRAFIA http://www.oggitreviso.it/vittorio-sperimenta-igenio-29742 http://www.ambienteambienti.com/progetti-nel-territorio/2011/01/news/arriva-igenio-ilnuovo-sistema-di-raccolta-differenziata-a-bari-26526.html http://www.anconambiente.it/main?p=news_xxx_yyy_id_3909&begin=10&idLang=3 2 Fonte: sito web AnconaAmbiente LIFE08-ENV IT/000388 9 2.2 RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL CENTRO STORICO DI FIRENZE. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 2: Inquadramento generale della città di Firenze. CITTÀ’ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Firenze 048017 43°46′17″N 11°15′15″E Italia Toscana Firenze 50 m.s.l.m. 102,41 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 365.659 356.118 (DATO ISTAT 31/12/2001) 348.972 3570,53 ab/km² DENSITÀ Figura 7: Inquadramento geografico della città di Firenze. LIFE08-ENV IT/000388 10 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta differenziata stradale con contenitori interrati (centro storico extracastrum) associata a raccolta porta a porta con sacchi (centro storico monumentale). TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e piccole utenze non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Cassoni stradali: indifferenziato, multi materiale; porta a porta: carta e cartone. AREE INTERESSATE Centro storico di Firenze, progetto in progressivo sviluppo verso le aree esterne della città. DESCRIZIONE Il progetto prevede la realizzazione di un programma integrato per il ripristino ed il mantenimento del decoro urbano del centro di Firenze anche attraverso la cura dell’igiene urbana. In una fase successiva il progetto, opportunamente modellato, verrà applicato anche ad altre aree della città. Il piano di lavoro prevede che gli attori coinvolti: Comune e Quadrifoglio s.p.a. (azienda locale che gestisce raccolta rifiuti e l’igiene urbana) interagiscano tra loro per raggiungere gli obiettivi fissati. L'area scelta "area prototipo" comprende: Santa Maria del Fiore, l'area retrostante Santa Maria Novella fino all' Arno, il mercato Centrale, la Basilica di San Lorenzo. Tra gli interventi previsti: - Quadrifoglio: ● ristrutturazione del sistema di raccolta dei rifiuti sostituendo i cassonetti in uso con isole ecologiche interrate; ● estensione della raccolta domiciliare; ● campagne di informazione; ● implementazione delle azioni di igiene urbana. - Comune: ● Gestione cantieri, gestione viabilità, mobilità, marciapiedi, verde urbano, parcheggi; ● Incentivi ai negozianti per migliorare le proprie aree verdi (es. concorsi); ● Azioni di prevenzione per evitare il degrado; ● Interazione con forze dell'ordine, ULS associazioni varie per coinvolgere più soggetti possibili nel progetto. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • PUNTI DI FORZA • • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Integrazione del progetto con un progetto più ampio di riqualificazione del decoro del centro storico, Ottimizzazione dell'impatto visivo dei cassonetti: i punti di installazione delle isole ecologiche sono concordati con i beni culturali, Possibilità di raccogliere grandi volumi di rifiuti anche nelle aree del centro storico, Riduzione dell’inquinamento dovuto ai mezzi di asporto dei rifiuti (dovuto alle minori frequenze di svuotamento), Maggiore igienicità rispetto al Porta a Porta ed ai tradizionali cassonetti. Impatto economico degli investimenti (riconducibili agli interventi di riqualificazione urbana) - dati non disponibili Necessità di opere civili LIFE08-ENV IT/000388 11 Figura 8: Area del progetto3. Figura 9: Isole ecologiche interrate nel centro storico di Firenze. BIBLIOGRAFIA http://www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=a8.08.12.13.00 http://www.idealife.it/?tag=isole-ecologiche-interrate http://www.slideshare.net/unbacioneafirenze/il-progetto-sperimentale-diquadrifoglio?src=related_normal&rel=1086629 3 Fonte: http://www.slideshare.net/unbacioneafirenze/il-progetto-sperimentale-di- quadrifoglio?src=related_normal&rel=1086629 LIFE08-ENV IT/000388 12 2.3 RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL CENTRO DI VERONA. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 3: Inquadramento generale della città di Verona. CITTÀ’ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Verona 023091 45°26′17.37″N 10°59′37.47″E Italia Veneto Verona 59 m.s.l.m. 206,64 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 265.368 253.208 (DATO ISTAT 31/12/2001) 222.012 1.284,2 ab/km² DENSITÀ’ Figura 10: Inquadramento geografico della città di Verona. LIFE08-ENV IT/000388 13 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale tramite cassonetti a carico bilaterale riuniti in mini isole ecologiche associata a raccolta porta a porta tramite bidoni per alcune tipologie di materiali. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche (u.d.), utenze domestiche condomini, utenze non domestiche (u.n.d.) piccole utenze non domestiche del centro storico. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI AREE INTERESSATE Nelle mini isole: indifferenziato carta e cartone, plastica e lattine, organico; tramite sistema porta a porta: carta e cartone, vetro, vetro bianco, organico; tramite Ecocar varie tipologie di rifiuti. Area di primo avvio: area delimitata dal lungo Adige, Panvinio, e ponte Pietra, successivamente il progetto è stato esteso anche ad altre zone della città. DESCRIZIONE Il progetto per la raccolta dei rifiuti multi sistema (cassonetti riuniti in mini isole ecologiche associato a raccolta porta a porta) è stato attivato nel gennaio 2009 nella prima circoscrizione del centro storico della città di Verona. Sono stati ritirati i vecchi cassonetti, circa 400, adibiti alla raccolta del rifiuto misto e posizionati 200 nuovi cassonetti per la carta e la plastica organizzati in 150 mini isole ecologiche. La razionalizzazione delle postazioni dei cassonetti ha permesso la creazione di 70 nuovi posti auto. L’inizio della raccolta dei rifiuti è stata anticipata alle ore 5 per eliminare molti disagi, legati alla circolazione, e prosegue senza sosta, nel periodo estivo, fino alle ore 24. Tutti i cassonetti del centro vengono svuotati quotidianamente. Sono stati potenziati i servizi di sanificazione che prevedono la disinfezione delle aree più degradate della città. Le mini isole ecologiche sono costituite da cassonetti stradali presso i quali possono conferire sia le utenze domestiche che le utenze non domestiche per la parte dei rifiuti assimilati. La raccolta stradale è supportata da servizi specifici quali: raccolta cartone porta a porta (con bidone) per le utenze non domestiche (420 utenze servite, 494 t raccolte nel 2009); raccolta Organico porta a porta (con bidone) utenze non domestiche (170 utenze servite); raccolta vetro porta a porta (con bidone) utenze non domestiche (400 utenze servite) raccolta vetro bianco (servizio avviato nel 2010) con apposito contenitore (coperchio bianco) a servizio sia delle utenze domestiche, sia utenze non domestiche (211 u.n.d., 12.500 u.d.); raccolta imballaggi delle pescherie: servizio svolto quotidianamente nei negozi e ristoranti che producono scarti di imballaggio per il pesce; Ecocar: piccola isola ecologica per la raccolta di alcune categorie di rifiuti domestici (medicinali, pile farmaci scaduti, oli usati...), mezzo itinerante, è presente nei mercati rionali di quartiere. RISULTATI OTTENUTI Risultati di raccolta differenziata raggiunti nel centro della città: raccolta differenziata al 45,37 %. rapporto RD giugno 2008 su giugno 2009: + 11,46 % (da 33,89 a 45,37 %), ed un aumento del 11 % sulla media semestrale. Tale risultato è stato raggiunto anche se nel semestre si è registrata una produzione complessiva di oltre 300 tonnellate di rifiuti in più rispetto al 2008. Nel 2009 sono stati raccolti: carta e cartone: 494 t; organico: 526 t, vetro: 1.091 t. Per il vetro bianco i risultati di raccolta attesi sono di: 80 t/anno per le u.n.d., 24 t/anno per le u.d. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA LIFE08-ENV IT/000388 14 • • • • PUNTI DI FORZA • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Ogni mini isola ecologica contiene i cassonetti per tutti i tipi di materiali differenziabili, il cittadino non deve girare per la città in cerca del cassonetto giusto; Razionalizzazione della dislocazione dei contenitori mediante l’eliminazione dei cassonetti sparsi e concentrazione in punti specifici, guadagno di posti auto. Eliminazione dei cassonetti sparsi e concentrazione in punti specifici; Per i contenitori a presa bilaterale: miglioramento dell’inserimento nel contesto urbanistico (spazio nullo tra i contenitori); minori vincoli rispetto al sistema mono operatore laterale: è possibile la presa sia a destra che a sinistra; non ci sono vincoli di allineamento con l’asse stradale, possibile la presa anche con auto in sosta davanti al contenitore; Facilità di pulizia e quindi miglioramento dell'igiene delle aree dove sono posizionati i cassonetti; Miglioramento dell'estetica delle aree dove sono posizionati i cassonetti; Per la raccolta del vetro Bianco: maggiore qualità del vetro raccolto con conseguente maggiore valore del materiale al riciclo. Necessità di accurata progettazione del posizionamento delle mini isole. Figura 11: Servizio Ecocar a Verona. LIFE08-ENV IT/000388 15 Figura 12: Isola Ecologica a Verona. Figura 13: Raccolta del vetro bianco a Verona. BIBLIOGRAFIA http://ufficiostampa.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=9561&id_com=9944 http://www.amiavr.it/nqcontent.cfm?a_id=925 http://www.tgverona.it/index.cfm/hurl/contenuto=159141/cronaca/a_verona_raccolta_differe nziata_del_vetro_per_colore.html LIFE08-ENV IT/000388 16 2.4 RACCOLTA PNEUMATICA A BARCELLONA. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 4: Inquadramento generale della città di Barcellona. CITTÀ Barcellona COORDINATE 41°22′00″N 2°10′00″E STATO Spagna REGIONE Catalogna ALTITUDINE 4 m.s.l.m. SUPERFICIE ABITANTI 101,4 km² (2007 – Fonte Wikipedia) DENSITÀ’ (Wikipedia) 1.615.908 ab. 15.935 ab./km² Figura 14: Inquadramento geografico della città di Barcellona. LIFE08-ENV IT/000388 17 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI AREE INTERESSATE Raccolta delle frazioni carta ed organico attraverso un sistema pneumatico. Domestiche e piccole utenze non domestiche. Carta, organico. Città di Barcellona (vedi mappe). DESCRIZIONE L'esperienza di raccolta differenziata pneumatica a Barcellona inizia nel 1992 quando il sistema venne applicato nel villaggio olimpico: 4.500 abitanti, 65 ettari di città. Nel 2002 il sistema viene applicato ad alcune aree della città. La superficie coinvolta era 1.465 ha per un totale di 413 abitanti. Venne realizzata una rete di 145 km, 6.250 punti di raccolta, 12 centrali di raccolta. Nel 2006 il progetto è stato rivisto ed ampliato. I principali input per lo sviluppo del nuovo progetto sono stati: Produzione rifiuti : 1,48 kg/abitante/giorno: 10,75 litri/abitante/giorno (indifferenziata), 1,75 litri/abitante/giorno (organico). Sistema dimensionato considerando: 62 abitanti per punto di conferimento, 25 abitazioni per punto di conferimento, 24.000 abitanti per centrale di raccolta, 9.000 abitazioni per centrale di raccolta. Il nuovo progetto prevede: il consolidamento del vecchio progetto, l'estensione graduale della rete di raccolta a tutta la città: ai nuclei storici (955 ha, 338.850 abitanti, 9 centrali di raccolta, 5.475 punti di immissione 126 km di rete, investimento previsto 255,2 MEuro), al centro della città (1.310 ha, 474.250 abitanti 11 stazioni di raccolta, 6.675 punti di immissione 146 km di rete 327,1 MEuro di investimenti previsti). PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • • • • • • • • • Elimina il problema degli odori sgradevoli, Riduce il problema dei rifiuti abbandonati, Più igienico, Più silenzioso rispetto al traffico veicolare altrimenti necessario, Riduce le emissioni dei gas ad effetto serra, Favorisce la raccolta selettiva, Elimina i cassonetti in strada, Migliora la qualità degli spazi urbani, Non ha incidenza sul traffico. • • • • Difficoltà di collocazione all’interno dei nuclei storici, Non consente la raccolta del vetro, Investimento iniziale elevato, Costi di gestione elevati se il sistema non lavora a regime (10 t/giorno/centrale di raccolta in questo caso). LIFE08-ENV IT/000388 18 Figura 15: Schema del sistema di raccolta pneumatica a Barcellona4. Figura 16: Esempi di bocchette per l’introduzione dei rifiuti nel sistema pneumatico. . 4 Schema tratto da: Massimiliano M. Mutti Envac Iberia (2007), Barcellona: la raccolta differenziata gestita da un sistema innovativo pneumatico. LIFE08-ENV IT/000388 19 Figura 17: Consolidamento del sistema pneumatico (aree azzurre) 5. Figura 18: Estensione del sistema pneumatico ai nuclei storici (aree rosse) 6. 5 Schema tratto da: Massimiliano M. Mutti Envac Iberia (2007), Barcellona: la raccolta differenziata gestita da un sistema innovativo pneumatico. 6 Schema tratto da: Massimiliano M. Mutti Envac Iberia (2007), Barcellona: la raccolta differenziata gestita da un sistema innovativo pneumatico. LIFE08-ENV IT/000388 20 Figura 19: Estensione del sistema pneumatico ai centri al centro della città (aree gialle) 7. ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il sistema di raccolta dei rifiuti pneumatico è molto diffuso in Spagna dove oltre 50 città (tra cui Madrid, Leon, Siviglia, Zaragoza, Burgos, Santander) lo hanno adottato. Esempio italiano: Milano Santa Giulia. BIBLIOGRAFIA http://www.envac.fr/web/Neumatica_en_Madrid.aspx Massimiliano M. Mutti Envac Iberia (2007), Barcellona: la raccolta differenziata gestita da un sistema innovativo pneumatico. http://archive.forumpa.it/forumpa2007/convegni/relazioni/1130_maximiliano_mutti/1130_ma ximiliano_mutti.pdf 7 Schema tratto da: Massimiliano M. Mutti Envac Iberia (2007), Barcellona: la raccolta differenziata gestita da un sistema innovativo pneumatico. LIFE08-ENV IT/000388 21 2.5 SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI PNEUMATICA A LEON. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 5: Inquadramento generale della città di Leon. CITTÀ Leon COORDINATE 42°36′00″N 5°34′00″W STATO Spagna REGIONE Castiglia e León ALTITUDINE 840 m.s.l.m. SUPERFICIE ABITANTI 39 km² (anno 2007 – Fonte Wikipedia) DENSITÀ (Fonte Wikipedia) 135.059 ab. 3.460,39 ab./km² Figura 20: Inquadramento geografico della città di Leon. LIFE08-ENV IT/000388 22 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta delle frazioni carta ed organico attraverso un sistema pneumatico. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Circa 4.000 abitanti – 2.500 appartamenti e 150 utenze non domestiche (bar e ristoranti). AREE INTERESSATE Centro storico della città, superficie 37.328 m². Organico, carta. DESCRIZIONE La città di Leon, vista la sua conformazione urbanistica che la rende ricca di vicoli intricati, ha scelto di installare un sistema pneumatico per la raccolta di alcune tipologie di rifiuti. Leon è una media città del nordovest della Spagna, con una popolazione di quasi 150.000 abitanti, situata lungo il Cammino di Santiago. La città, di origine romana, si è sviluppata in modo caotico nel corso dei secoli, il suo centro storico soffre di una serie di problemi sociali ed economici; tra questi l’inaccessibilità veicolare, il patrimonio abitativo in deterioramento, l’abbandono dei giovani e l’incremento della popolazione anziana. L’Unione Europea e il Governo spagnolo hanno sviluppato un progetto per migliorare l’ambiente urbano, ristrutturare gli edifici storici e stimolare l’economia locale. Fulcro di questi interventi è un sistema di raccolta pneumatico, progettato per coprire un’area di 37.328 m^2 (circa 4.000 abitanti e 150 bar e ristoranti). Il sistema si compone di uno stabilimento centralizzato di raccolta dei rifiuti, 51 tombini di manutenzione, 71 box di raccolta, 2 valvole di aspirazione e 8 valvole per l’aria in ingresso. La massima distanza di trasporto è 1.300 metri. Lo stabilimento di aspirazione include le tubazioni d’aspirazione, separatori centrifughi, compattatori per i rifiuti, sistemi interni di trasporto container e sistemi di purificazione dell’aria. Il sistema raccoglie separatamente due frazioni merceologiche: • Box Verde: rifiuti organici, • Box Giallo: carta e cartone, Le altre frazioni, in particolare vetro e metallo, che non possono essere raccolte con questo sistema, utilizzano cassonetti stradali. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • PUNTI DI FORZA • Mancato utilizzo di camion con conseguente: diminuzione dell'inquinamento dovuto ai gas di scarico, riduzione del traffico e del rumore ad esso dovuto nel centro storico; Eliminazione di rumori ed odori; Impatto visivo ridotto: vengono eliminati i cassonetti che vengono sostituiti da colonnine facilmente inseribili (dal punto di vista visivo) nel contesto urbano; Possibilità di conferire i rifiuti in qualsiasi momento della giornata senza ricorrere in sanzioni; Riduzione dei costi operativi. • • • • Non consente la raccolta del vetro, Elevato impatto in fase di installazione (cantiere), Investimento iniziale elevato, Costi di gestione elevati se il sistema non lavora a regime. • • • PUNTI DI DEBOLEZZA Figura 21: Alcune bocchette del sistema di conferimento dei rifiuti pneumatico a Leon. LIFE08-ENV IT/000388 23 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il sistema di raccolta dei rifiuti pneumatico è molto diffuso in Spagna anche in città di grandi dimensioni come Barcellona (vedi precedente scheda). BIBLIOGRAFIA http://www.envac.net/docs/projects/438_Leon_ENG.webb.pdf http://www.barriohumedo.net/gest_web/proto_Seccion.pl?rfID=14&arefid=59 http://www.cardiff.ac.uk/archi/programmes/cost8/case/waste/leon.html http://archive.forumpa.it/forumpa2007/convegni/relazioni/1130_maximiliano_mutti/1130_ma ximiliano_mutti.pdf LIFE08-ENV IT/000388 24 2.6 RACCOLTA DIFFERENZIATA CON SISTEMA DI CONFERIMENTO CONTROLLATO NEL RIMINESE. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 6: Inquadramento generale della città di Rimini. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE ABITANTI DATO ISTAT 31/12/2009 DATO ISTAT 31/12/2001 CENTRO ABITATO CAPOLUOGO (DATO ISTAT 31/12/2001) DENSITÀ Rimini 099014 44°3′0″N 12°34′0″E Italia Emilia-Romagna Rimini 5 m.s.l.m. COMUNE: 134,52 km² PROVINCIA: 863,58 km² COMUNE: 141.505 COMUNE: 128.656 PROVINCIA: 325.219 PROVINCIA: 272.676 110.173 COMUNE: 1051,925 ab/km² PROVINCIA: 1051,925 ab/km² Figura 22: Inquadramento geografico della città di Rimini. LIFE08-ENV IT/000388 25 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Cassonetti stradali con dispositivi elettronici per la limitazione del conferimento di indifferenziato e la tracciabilità. Razionalizzazione della raccolta in isole ecologiche di base. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, carta, vetro, plastica/lattine, organico. AREE INTERESSATE Provincia di Rimini (escluse fasce turistiche, aree non residenziali). DESCRIZIONE Il progetto prevede innanzitutto la realizzazione di Isole Ecologiche di Base, punti di raccolta stradali completi costituiti da: cassonetto indifferenziato, cassonetto carta, cassonetto plastica e lattine, contenitore vetro, bidone organico. La particolarità del progetto consiste nell'installazione di dispositivi di conferimento controllato e limitato nei cassonetti dell'indifferenziato. Tali dispositivi sono costituiti da una “calotta” apribile mediante chiave elettronica in dotazione a tutti gli utenti del territorio; il dispositivo consente il conferimento massimo di volume pari a 15 litri; il conferimento viene registrato (utente, data e ora) e i dati vengono trasmessi ad un data base centrale, consentendo la piena tracciabilità del rifiuto. Il progetto prevede l’estensione del sistema su tutta la Provincia di Rimini (escluso le fasce turistiche e le aree non residenziali) ed è articolato in diverse fasi in un periodo che va dal 2009 al 2012. E’ entrato a regime nel 2010 in 15 comuni. Sono stati distribuiti, inoltre, kit di borse per la raccolta differenziata dei rifiuti domestici (blu per la carta, gialla per gli imballaggi leggeri e verde per il vetro), una pattumiera per la raccolta dei rifiuti organici ed una prima fornitura di sacchetti da 15 lt, che serviranno agli utenti per abituarsi alla corretta volumetria della calotta. Tutte le utenze domestiche sono state dotate anche di un depliant informativo contenente le istruzioni necessarie per la nuova modalità di conferimento. Al termine del progetto saranno installate 3.400 calotte per un coinvolgimento totale di 110.000 utenze RISULTATI OTTENUTI Aumento della raccolta differenziata nelle aree in cui il servizio è entrato a regime dal 33% (valore medio) al 65-70%. Le analisi hanno evidenziato una riduzione della quantità di rifiuto indifferenziato prodotta in favore dell'aumento della quantità dei materiali raccolti attraverso la raccolta differenziata. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA • • • • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Limitazione del conferimento del rifiuto indifferenziato, Tracciabilità dei conferimenti dei singoli utenti, Possibilità di adottare un sistema di tariffa puntuale, Per l'utente possibilità di conferimento dei rifiuti senza vincoli (di ora e di giorno), Richiede meno risorse (personale, mezzi) del sistema Porta al Porta. Fase di avvio difficoltosa per via del cambiamento delle abitudini dell’utenza, Necessita di accurata campagna di comunicazione. LIFE08-ENV IT/000388 26 Figura 23: Isole ecologiche con sistema di apertura controllata a Rimini. Figura 24: Dispositivi elettronici di limitazione degli accessi ai cassonetti dell’indifferenziato adottati a Rimini: kupolina di KGN. Figura 25: Dispositivi elettronici di limitazione degli accessi ai cassonetti dell’indifferenziato adottati a Rimini: e-gate di emz. LIFE08-ENV IT/000388 27 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il sistema di raccolta dei rifiuti tramite l’utilizzo di calotte ad apertura controllata con dispositivi di tracciabilità è stato scelto da diversi comuni italiani come alternativa o integrazione al sistema del porta a porta, alcuni esempi sono rappresentati dalla Comunità Montana Alpago (in Veneto), dai comuni di Pontassieve e Sedici (in Toscana), Poggio Renatico (Ferrara). BIBLIOGRAFIA http://www.gruppohera.it http://www.kgn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7&Itemid=19 http://www.emz-ta.it/sistema_egate.htm LIFE08-ENV IT/000388 28 2.7 RACCOLTA DIFFERENZIATA CON SISTEMA DI CONFERIMENTO CONTROLLATO NELLA COMUNITÀ MONTANA DELL’ALPAGO. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 7: Inquadramento generale dell’area dell’Alpago. Comunità montana dell’Alpago AREA L’area si estende tra i 10° 25' 21" e i 12° 36' 38" di longitudine ovest e i 46° 02' 51" e 46° 13' 18" di latitudine nord. Italia Veneto Belluno Minima 300 m.s.l.m., Massima 2500 m.s.l.m., Massima centri abitati circa 1000 m.s.l.m. 170,67 km² COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE ABITANTI AREA (DATO ISTAT 31/12/2009) AREA (DATO ISTAT 31/12/2001) DENSITÀ’ 10186 10177 59,68 ab/km² Figura 26: Inquadramento geografico dell’area dell’Alpago. DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA LIFE08-ENV IT/000388 29 SINTESI CARATTERISTICHE Cassonetti stradali con dispositivi elettronici di tracciabilità. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, carta e cartone, vetro/lattine, plastica, organico, pile e batterie. AREE INTERESSATE Territorio della Comunità Montana dell’ Alpago che comprende 5 Comuni: Chies d’Alpago, Farra d’Alpago, Pieve d’Alpago, Puos d’Alpago, Tambre. DESCRIZIONE La raccolta dei rifiuti nella conca dell'Alpago dal 1991 è stata delegata, dai cinque Comuni che la compongono, alla locale Comunità Montana. Dal 2005, dopo la sperimentazione di alcuni sistemi di raccolta differenziata che non avevano dato i risultati sperati, è stato attivato, prima in alcune aree e poi esteso a tutta la conca, un progetto che prevede l’installazione di calotte con apertura tramite chiave elettronica nei cassonetti dell'indifferenziato. Parallelamente all'introduzione della calotta, è stato rinnovato il parco cassonetti, in ogni paese sono state create una o più mini isole ecologiche (contenenti come minimo: un cassonetto dell’indifferenziato, un cassonetto carta/cartone, un cassonetto plastica, una campana vetro/lattine, un cassonetto umido ed in alcuni casi un contenitore pile/batterie). I cassonetti sono stati posizionati in luoghi facilmente accessibili sia alle utenze che ai mezzi di servizio, il tipo di cassonetto scelto ha migliorato l’igienicità e l’impatto visivo delle postazioni adibite alla raccolta dei rifiuti. L’apertura delle calotte posizionate nei cassonetti avviene tramite una chiave elettronica contenete un codice a barre personalizzato. La calotta, al momento dell’utilizzo della chiave, identifica gli utenti e registra data ed ora del conferimento. Il volume accettato dalla calotta (15l) permette agli utenti di utilizzare i sacchetti della spesa del supermercato come sacchi della spazzatura. A partire dal 2011, dopo il periodo di rodaggio del sistema attraverso l’uso dei dati registrati dal sistema e-gate, i Comuni dell’Alpago adotteranno un sistema tariffario che tiene conto anche del numero dei conferimenti effettuati di ciascun utente. L’installazione del sistema di apertura controllata dei cassonetti dell’indifferenziato ha permesso di completare e rendere efficiente il sistema di raccolta dei rifiuti della conca che prevede anche: • la raccolta dell'umido tramite bidoni stradali, compostiere o cumuli privati (per chi possiede orti e giardini). La pratica del compostaggio è stata incentivata mediante sconti sulla tariffa; • la raccolta degli abiti usati attraverso contenitori Caritas posizionati prevalentemente presso le parrocchie dei capoluoghi; • un sistema di piazzole ecologiche (Tambre d'Alpago, Garna d'Alpago e Chieis d'Alpago) che consentono di conferire alcune tipologie di materiali (vetro e lattine, carta e cartone, plastica, ferro e materiali metallici, legno, ingombranti) senza vincolo di giorno ed orario; • l’ecocentro della Comunità Montana a Puos d'Alpago, situato in posizione baricentrica rispetto ai Comuni dell'area, dove è possibile conferire una vasta gamma di materiali (olii vegetali usati, oli minerali, ingombranti, legno, plastica, metalli, vetro, piccole quantità di materiali da costruzione/demolizione, Raee, rifiuti pericolosi di diversa origine). La raccolta differenziata nel corso degli anni è stata supportata da diverse campagne di comunicazione. RISULTATI OTTENUTI LIFE08-ENV IT/000388 30 Aumento della raccolta differenziata, in un anno di attivazione del sistema, del 18% (dal 47% al 65%) nel 2009 la raccolta differenziata nella Comunità Montana ha raggiunto il 70%. Grafico 1: Rifiuti prodotti in Alpago dal 2004 al 2009 (fonte dati: database regione Veneto). Raccolta rifiuti in Alpago dal 2004 al 2009 (t) INTRODUZIONE SISTEMA E-GATE 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 2004 2005 2006 Raccolta differenziata 2007 2008 Raccolta indifferenziata 2009 Rifiuti totali Grafico 2: Andamento della raccolta differenziata in Alpago dal 2004 al 2009 (fonte dati: database regione Veneto). raccolta differenziata % INTRODUZIONE SISTEMA E-GATE 80 70 60 50 40 30 20 10 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 raccolta differenziata % Kg/abitante*anno Grafico 3: Rifiuti procapite raccolti in Alpago negli anni 2004 -2009 (fonte dati: regione Veneto) 440 430 420 410 400 390 380 370 360 350 340 330 2004 2005 INTRODUZIONE SISTEMA E-GATE 2006 2007 2008 Anno PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA LIFE08-ENV IT/000388 31 2009 • • PUNTI DI FORZA • • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Costi ridotti del servizio per i Comuni (anche derivanti dalla scelta di gestire il sevizio in forma associata in modo da ottimizzare il servizio); Raggiungimento in brevi tempi di buoni livelli di raccolta differenziata; Possibilità di adottare un sistema tariffario puntuale; Impatto visivo limitato (dovuto alle mini isole ecologiche opportunamente progettate e localizzate); Igiene (i cassonetti proteggono i rifiuti da contatti con la fauna selvatica); Possibilità per le utenze di gettare i rifiuti senza vincoli di orario e giorno della settimana. Fase di avvio difficoltosa, necessita di accurata campagna di comunicazione. Figura 27: Logistica del sistema e-gate 8. Figura 28: Funzionamento del sistema di apertura del cassonetto dell’indifferenziato con dispositivo elettronico3. 8 8 Fonte schema sito web ditta emz LIFE08-ENV IT/000388 32 Figura 29: Esempio di mini isola ecologica a Pieve d’Alpago (BL). ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il sistema di raccolta dei rifiuti tramite l’utilizzo di calotte ad apertura controllata con dispositivi di tracciabilità è stato scelto da diversi comuni italiani come alternativa o integrato al sistema del porta a porta; alcuni esempi sono: provincia di Rimini (progetto Hera spa) in Emilia-Romagna, Comune di Pontassive, Comune di Sedici (in Toscana), Poggio Renatico (Ferrara). BIBLIOGRAFIA http://www.emz-ta.it/sistema_egate.htm http://www.emz-ta.it/download/presentazione-alpago.pdf https://myportal.regione.veneto.it/opencms/export/sites/default/CMAL/CMAL/PrimoPiano/A llegati_Primo_Piano/depliant_riciclo2.pdf http://www.emz-ta.it/images/alpago.pdf LIFE08-ENV IT/000388 33 2.8 BORGO VALSUGANA: SISTEMA DI RACCOLTA DIFFERENZIATA MISTO (PORTA A PORTA, CASSONETTI STRADALI, CASSONETTI STRADALI CON DISPOSITIVO ELETTRONICO DI APERTURA). INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 8: Inquadramento generale del Comune di Borgo Valsugana. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Borgo Val Sugana 022022 46°3′0″N 11°27′0″E Italia Trentino-Alto Adige Trento 386 m. s.l.m. 52 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 6.733 6.177 (DATO ISTAT 31/12/2001) 5.972 129,5 ab/km2 DENSITÀ Figura 30: Inquadramento geografico del Comune di Borgo Valsugana DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA LIFE08-ENV IT/000388 34 SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta porta a porta associata a raccolta tramite cassonetti stradali e cassonetti stradali con dispositivo di tracciabilità. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Carta e cartone, multi materiale (vetro, plastica, lattine), organico, pile, farmaci, indifferenziato. AREE INTERESSATE Comune di Borgo Valsugana. DESCRIZIONE Il sistema di raccolta differenziata del Comune di Borgo Valsugana prevede quattro principali modalità di raccolta dei rifiuti: • raccolta porta a porta: carta (frequenza settimanale), indifferenziato contenitore dotato di sistema di identificazione utenza (contenitore da 80,120, 240l); • raccolta tramite cassonetti stradali: multi materiale (vetro plastica, lattine), organico (attraverso bidoni carrellati), pile e farmaci scaduti (contenitori stradali e presso farmacie); • raccolta tramite cassonetti stradali dotati di dispositivo elettronico di apertura dei rifiuti: indifferenziato; • Centro raccolta materiali dove è possibile conferire Multimateriale, Carta, Cartone, Plastica, Metalli, Ramaglie,Legno, Sfalci, Beni durevoli, Pile e Farmaci, Oli esausti, Batterie, Ingombranti, Polistirolo, Nylon, Inerte, Contenitori di sostanze pericolose. Gli utenti che possiedono spazi adeguati, per i rifiuti verdi e l’organico possono scegliere di effettuare il compostaggio domestico. Il sistema è stato scelto per la sua versatilità soprattutto per quanto concerne l’indifferenziato. Il Comune di Borgo Valsugana infatti è un Comune turistico dove le seconde case sono numerose. Il sistema di raccolta dei rifiuti scelto permette di far fronte sia alle esigenze dei residenti (in particolare di coloro che hanno appartamenti di piccole dimensioni che possono non aderire al sistema di raccolta porta a porta) che dei proprietari o affittuari delle seconde case. L’abbinamento del sistema di conferimento dei rifiuti indifferenziati porta a porta e calotta apertura elettronica permette di abbinare i vantaggi dell’uno e dell’altro sistema. L’utente può richiedere la chiave elettronica per l’accesso ai cassonetti dell’indifferenziato svincolandosi dalla rigidità dei tempi di conferimento (ora e giorno) del sistema porta a porta; contemporaneamente, sempre grazie alla chiave magnetica, è possibile monitorare e registrare anche i conferimenti nei cassonetti. Le utenze sono indirizzate all’utilizzo prevalente del sistema di raccolta porta a porta attraverso il “fattore comodità”. La raccolta dei rifiuti porta a porta, infatti, è presente in tutto il territorio comunale così come le piazzole ecologiche (che contengono i contenitori per differenziare i diversi materiali riciclabili). I contenitori dell’indifferenziato con calotta ad apertura elettronica, invece, sono in numero limitato, e posizionati prevalentemente in centro storico, permettono di conferire un volume ridotto di rifiuti (15 l). In questo modo si intende privilegiare le utenze dell’area del centro storico dove gli appartamenti dispongono di spazi minori per la conservazione dei rifiuti fino al momento del ritiro. Il sistema tariffario prevede una parte fissa legata al numero di componenti del nucleo familiare ed una pare variabile legata alla quantità di rifiuti conferiti misurata in litri. Il volume dei rifiuti prodotti di ciascuna utenza è calcolato in base alle registrazioni dei conferimenti del sistema porta a porta e delle calotte ad apertura controllata. RISULTATI OTTENUTI LIFE08-ENV IT/000388 35 In tutto il comprensorio Bassa Valsugana e Tesino la raccolta differenziata è in progressivo aumento. Nel 2010 la percentuale di RD si attesta attorno al 71%. Grafico 4: Andamento della raccolta dei rifiuti nel comprensorio Bassa Valsugana e Tesino anni 2003-20109 Andamento della raccolta dei rifiuti nel Comprensorio Bassa Valsugana e Tesino anni 2003 - 2010 14.000 12.000 rifiuti prodotti (t) 27% 61% 2007 2008 71% 2009 2010 53% 38% 10.000 58% 68% 44% 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2003 2004 2005 Rifiuti Urbani indifferenziati 2006 Rifiuti Urbani differenziati % di Raccolta Differenziata PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • PUNTI DI FORZA • • PUNTI DI DEBOLEZZA 9 • • Attraverso il sistema di conferimento doppio dei rifiuti indifferenziati si svincolano le utenze dai limiti di giorno ora del sistema porta a porta; Utenze domestiche con appartamenti piccoli non sono costrette a tenersi in casa bidoni di grandi volumi ma possono scegliere solo il conferimento dell’indifferenziato nei cassonetti; Tracciabilità dei conferimenti e quindi possibilità di adottare un sistema tariffario puntuale. Costi elevati del servizio; Necessita una buona campagna informativa per evitare conferimenti scorretti. Fonte Comprensorio della bassa Valsugana e del Tesino LIFE08-ENV IT/000388 36 Figura 31: Mappa delle posizioni delle piazzole ecologiche, dei bidoni di prossimità dell’organico, dei cassonetti dell’indifferenziato con apertura controllata, delle strade interessate dal sistema di raccolta dell’indifferenziato porta a porta e dell’ecocentro nel Comune di Borgo Valsugana. LIFE08-ENV IT/000388 37 Figura 32: Contenitori per la raccolta delle diverse frazioni riciclabili nel Comune di Borgo Valsugana Figura 33: Contenitori per la raccolta del rifiuto indifferenziato a) Bidone per la raccolta porta a porta b) Contenitore ad apertura controllata e relativa chiavetta di accesso ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE LIFE08-ENV IT/000388 38 La raccolta differenziata nel Comune di Borgo Valsugana viene effettuata dal comprensorio Bassa Valsugana e Tesino che gestisce i rifiuti di 21 comuni trentini, (circa 26.000 abitanti), in tutti i Comuni è stato adottato lo stesso sistema di raccolta. BIBLIOGRAFIA http://www.emz-ta.it/images/borgo_valsugana.pdf http://www.comune.borgo-valsugana.tn.it/borgo/index.php/prg/cat_view/142documentazione/138-regolamenti-comunali http://tecnico.c3tn.it/allegati%5CPannello%204.pdf http://www.c3tn.it LIFE08-ENV IT/000388 39 2.9 RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA NEL CONSORZIO PRIULA (TREVISO). INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 9: Inquadramento generale del Consorzio Priula STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Consorzio Priula Territorio compreso tra: 45°53’0”N -43°11’92”N 12°4’0”E – 12°29’34”E Italia Veneto Treviso Media da 0 a 100 m.s.l.m 636 km2 ABITANTI CONSORZIO 244.155 CONSORZIO COORDINATE (DATO ISTAT 31/12/2009) CONSORZIO (DATO ISTAT 31/12/2001) DENSITÀ’ MEDIA 208.884 384,1089 ab/km2 Figura 34: Inquadramento geografico del territorio del Consorzio Priula LIFE08-ENV IT/000388 40 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta porta a porta tramite bidoni. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, organico, verde, carta, multi materiale (vetro, plastica, lattine), imballaggi di plastica molle. AREE INTERESSATE 24 comuni nella provincia di Treviso: Arcade, Breda Di Piave, Carbonera, Casale Sul Sile, Casier, givera Del Montello, Maserada Sul Piave, Monastier, Monastier, Morgano, Nervesa Della Battaglia, Paese, Ponzano Veneto, Povegliano, Preganziol, Quinto Di Treviso, Roncade, San Biagio Di Callalta, Silea, Spresiano, Susegana, Villorba, Volpago Del Montello, Zenson Di Piave, Zero Branco. DESCRIZIONE Il sistema di raccolta differenziata del Consorzio Priula si basa sulla raccolta di Indifferenziato, organico, verde, carta, multi materiale (vetro, plastica, lattine), imballaggi di plastica molle tramite il sistema porta a porta. Nel dettaglio: Indifferenziato viene raccolto una volta a settimana, i rifiuti in un apposito sacco vengono messi in un contenitore grigio dotato di dispositivo di identificazione; organico: viene raccolto due volte la settimana, i rifiuti messi in appositi sacchi di carta o materbi vengono conferiti attraverso il contenitore marrone; verde viene raccolto una volta la settimana (da aprile ad ottobre) una volta ogni due settimane da novembre a marzo, i rifiuti vanno messi dentro apposito contenitore beige; multi materiale (vetro plastica lattine) viene raccolto una volta ogni due settimane, i rifiuti sono collocati dentro apposito contenitore azzurro; carta: viene raccolta ogni due settimane, i rifiuti sono collocati dentro apposito contenitore giallo. Imballaggi di plastica molle: vengono portati direttamente dalle utenze presso gli ecocentri (posti dentro sacchi trasparenti). Il sistema prevede 25 ecocentri nel territorio (in media uno ogni 10.000 abitanti). Presso gli ecocentri si possono essere conferiti anche legno, materiali ferrosi (es. reti e pentole), cartone, vetro, RAEE, ingombranti, gomme, rifiuti pericolosi, pile, farmaci. Tutte le tipologie di rifiuti conferibili all’ecocentro, in grandi quantità possono anche essere raccolti a domicilio (servizio a pagamento). Il sistema tariffario adottato dal consorzio Priula si basa sul sistema a tariffa puntuale. Ogni volta che il contenitore dell’indifferenziato viene svuotato l’operatore registra il segnale trasmesso dal dispositivo elettromagnetico chiamato "transponder", installato in ogni contenitore, ad ogni utenza corrisponde un codice identificativo (segnale) diverso. La tariffa viene calcolata in base al numero di svuotamenti effettuati. Nella tariffa di base è compreso comunque un numero minimo di svuotamenti stimato che ciascuna utenza, a seconda del tipo, si ipotizza possa fare. Nel sito web dell’azienda, inserendo il proprio codice identificativo ciascun utente può verificare il numero di svuotamenti dell’indifferenziato che ha effettuato. Le informazioni vengono trasmesse ai cittadini attraverso il sito web dell’azienda, EcoCalendari, EcoSportelli volantini disponibili nelle lingue delle diverse etnie presenti nel territorio tra cui: cinese, arabo, rumeno, albanese, russo francese, spagnolo, inglese. RISULTATI OTTENUTI Ottimi risultati di raccolta differenziata (80% circa), nel tempo è stato osservato un decisivo calo dei rifiuti indifferenziati procapite ed un incremento dei rifiuti differenziati procapite. Il totale dei rifiuti procapite prodotti, ha fatto osservare un notevole calo iniziale (de assimilazione rifiuti da urbani a speciali) che è rimasto constante nel tempo (circa 360 kg/ab*anno). LIFE08-ENV IT/000388 41 Figura 35: Percentuale di raccolta differenziata nel Consorzio Priula anni 2000-201010 Figura 36: La produzione di rifiuti (indifferenziati e differenziati) pro capite nel Consorzio Priula11 PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA 10 Fonte: sito web Consorzio Priula 11 Fonte: sito web Consorzio Priula LIFE08-ENV IT/000388 42 • PUNTI DI FORZA • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Decoro urbano: contenitori fissi sostituiti da contenitori mobili di piccole dimensioni; Ottimi livelli quantitativi di raccolta differenziata; Riduzione rifiuto urbano da avviare a smaltimento. Impossibilità di conferire i rifiuti in ogni momento a seconda delle esigenze dell’utente - Frequenza di raccolta bassa per i rifiuti putrescibili (disagio per le abitazioni senza giardino o balconi). Incremento dei lavoratori soggetti a “lavoro usurante”. Figura 37. Bidoni della raccolta differenziata porta a porta nel Consorzio Priula. Figura 38: Esempio di dispositivo per l’identificazione dell’utente (transponder) per i bidoni dell’indifferenziato. LIFE08-ENV IT/000388 43 Figura 39: Sistema di raccolta e destinazione di ciascuna frazione di rifiuti solidi urbani nel Consorzio Priula12. MATERIALE DESTINAZIONE PRODOTTO FINALE Impianto di trattamento e produzione di CDR CDR Impianto di compostaggio COMPOST Cartiera NUOVA CARTA Impianti di selezione e poi impianti per lavorazioni specifiche NUOVO VETRO, NUOVA PLASTICA, NUOVO ALLUMINIO E NUOVO ACCIAIO Plastifici NUOVA PLASTICA INDIFFERENZIATO UMIDO VERDE CARTA MULTIMATERIALE (VETRO PLASTICA LATTINE) IMBALLAGGI MOLLI 12 Fonte sito web del Consorzio Priula LIFE08-ENV IT/000388 44 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Comune di Ponte nelle Alpi (BL). BIBLIOGRAFIA http://www.consorziopriula.it/ http://www.consorziopriula.it/downloads.php http://www.consorziopriula.it/servizi_dati.php LIFE08-ENV IT/000388 45 2.10 RACCOLTA DIFFERENZIATA PORTA A PORTA, IL CASO DI UN PICCOLO COMUNE: PONTE NELLE ALPI. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 10: inquadramento generale del Comune di Ponte nelle Alpi COMUNE CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Ponte nelle Alpi 025040 46°11′0″N 12°17′0″E Italia Veneto Belluno 397 m.s.l.m. 57,98 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) 8.521 7.913 CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 4.599 (DATO ISTAT 31/12/2001) 147 ab/km2 DENSITÀ’ Figura 40: Inquadramento geografico del Comune di Ponte nelle Alpi. LIFE08-ENV IT/000388 46 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta porta a porta tramite bidoni. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Tramite il sistema porta a porta: indifferenziato, umido, multi materiale (vetro, plastica, lattine), carta; presso l'ecocentro: cartone, vetro, metallo, RAEE, legno, ramaglie (piccole quantità), inerti, ingombranti, imballaggi in plastica molle, pneumatici, oggetti in plastica, rifiuti pericolosi, neon, pile e batterie, oli, medicinali scaduti, pannoloni (servizio su richiesta); tramite cassonetti: Abiti Usati (servizio della Caritas). AREE INTERESSATE Comune di Ponte nelle Alpi DESCRIZIONE Il Comune di Ponte nelle Alpi a partire dal 2008, visti i costi elevati di smaltimento dei rifiuti in discarica e la bassa percentuale di raccolta differenziata nel Comune ha deciso di attivare il servizio di raccolta dei rifiuti porta a porta. Sono stati eliminati i cassonetti della raccolta stradale e distribuiti bidoni (di differenti dimensioni per le utenze: condomini, singole abitazioni, utenze non domestiche). Tramite questo sistema il Comune raccoglie: l'indifferenziato, il multimateriale (vetro plastica lattine), carta, vetro. Parallelamente all’avvio della raccolta porta a porta è stato potenziato l'ecocentro comunale dove le utenze possono conferire diverse tipologie di rifiuti (cartone, vetro, metallo, RAEE, legno, ramaglie (piccole quantità), inerti, ingombranti, imballaggi in plastica molle, pneumatici, oggetti in plastica, rifiuti pericolosi, neon, pile e batterie, oli, medicinali scaduti). Il Comune ha attivato anche un servizio di ritiro dei pannoloni dedicato a famiglie con bambini e persone con problemi di incontinenza. Il servizio di raccolta della plastica esclude gli imballaggi molli che vanno conferiti preso l'ecocentro. Il rifiuto secco deve essere conferito nell'apposito contenitore tramite l'utilizzo di un sacco trasparente (distribuito all'ecosportello). I bidoni devono essere esposti la sera prima del giorno di ritiro (nessuna fascia oraria prevista). L’operatore addetto alla raccolta verifica i contenuti dei bidoni, in caso di errori di conferimento compila una scheda apposita che servirà all’addetto di Ponte Servizi (società pubblica a cui il Comune ha affidato il servizio raccolta rifiuti) per richiamare l’utente. Con questo sistema la percentuale di rifiuti conferiti in modo errato è inferiore al 2,5% nel multi materiale e inferiore al 1% nel rifiuto organico Sono stati intensificati anche i controlli contro gli abbandoni, contro coloro che bruciano i rifiuti, sono state previste elevate sanzioni per chi non rispetta le regole. Il Comune ha attivato anche l'ecosportello (aperto anche il sabato mattina) che fornisce informazioni sul servizio e distribuisce i sacchi necessari alla raccolta. La fase di avvio è stata accompagnata da una intensa e chiara campagna di comunicazione. Con l'avvio del sistema di raccolta porta a porta il Comune ha sviluppato anche un progetto di riduzione dei rifiuti. In particolare: riduzione imballaggi (come a esempio: capannine del latte alla spina, attivazione presso punti vendita di punti dove acquistare prodotti sfusi), adesione alla campagna porta la sporta, Pannolini riutilizzabili. RISULTATI OTTENUTI In un anno la raccolta differenziata è passata dal 25% all'80%; Grazie alla forte spinta verso il compostaggio domestico è notevolmente diminuita anche la quantità totale di rifiuti conferiti. Forte riduzione dei costi: Prima dell’avvio del sistema porta a porta il Comune spendeva per la gestione dei rifiuti quasi un milione di euro di cui la metà (561.000 euro) per lo smaltimento in discarica. Con il nuovo servizio vi è stata una riduzione dell’indifferenziato dell’88%, il costo di smaltimento attuale è di circa 40.000 euro, il soldi risparmiati servono per pagare il personale e ridurre le tariffe agli utenti. LIFE08-ENV IT/000388 47 Grafico 5: Rifiuti indifferenziati, Rifiuti differenziati, Raccolta differenziata nel Comune di Ponte nelle Alpi Tonnellate negli anni 2004-2009 (fonte dati: database Regione Veneto). 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 80% 28% 2004 79% 25% 28% 2005 22% 2006 2007 Anno Raccolta differenziata Rifiuti indifferenziati Percentuale di Raccolta Differenziata 2008 2009 INTRODUZIONE DEL SISTEMA DI RACCOLTA PORTA A PORTA Grafico 6: Rifiuti pro capite nel Comune di Ponte nelle Alpi anni 2004 -2009 (Fonte dati: database Regione Veneto). 600 Kg/abitante*anno 500 400 300 200 100 0 2004 2005 2006 2007 Anno LIFE08-ENV IT/000388 48 2008 2009 Grafico 7: Costi trattamento e smaltimento del rifiuto secco nel Comune di Ponte nelle Alpi (fonte: sito web Ponte Servizi). PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • PUNTI DI FORZA • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Forte aumento della raccolta differenziata nel breve periodo; Materiale raccolto in modo differenziato di elevata qualità (dovuto anche alla scelta di separare gli imballaggi molli da quelli rigidi, alla perfetta organizzazione dell’ecocentro); Riduzione costi servizio13. Impossibilità di conferire i rifiuti in ogni momento a seconda delle esigenze dell’utente - Frequenza di raccolta bassa per i rifiuti putrescibili (disagio per le abitazioni senza giardino o balconi); Incremento dei lavoratori soggetti a “lavoro usurante”. 13 Iniziali costi elevati di smaltimento in discarica, ridotti grazie alla raccolta differenziata elevata ed ad elevata riduzione dei rifiuti (deassimilazione). LIFE08-ENV IT/000388 49 Figura 41: Raccolta differenziata a Ponte nelle Alpi: lo slogan. Figura 42: Raccolta differenziata a Ponte nelle Alpi: i bidoni per la raccolta porta a porta. LIFE08-ENV IT/000388 50 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Consorzio Priula. BIBLIOGRAFIA http://www.youtube.com/watch?v=DxtqpTL-KQo (dal minuto 2, video Punta Report del 1505-2011) http://www.pontenellealpi.com/elencoNews.asp?cod=411&titolo=Ottimi%20risultati%20con %20la%20raccolta%20differenziata http://gestionecorrettarifiuti.blogspot.com/p/esempi-virtuosi.html http://www.comunivirtuosi.org/viaggio-a-5-stelle/un-ponte-verso-il-futuro.html http://www.comune.pontenellealpi.bl.it/xhtml/download/func-startdown/57/ http://www.lifecolor.eu/demo/comunivirtuosi/images/scuola/ponte/relazione.pdf LIFE08-ENV IT/000388 51 2.11 RACCOLTA STRADALE MEDIANTE CONTENITORI ED APPLICAZIONE DEL SISTEMA “SGR”: IL CASO DI MODENA. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 11: Inquadramento generale del Comune di Modena. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Modena 036023 44°38′41″N 10°55′32″E Italia Emilia Romagna Modena 34 m.s.l.m. 183,23 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 183.114 175.502 (DATO ISTAT 31/12/2001) 156.717 DENSITÀ 999,4 ab/ km² RIFIUTI PRODUZIONE RIFIUTI PRODUZIONE PRO CAPITE % RD 126.513 691 49,40% Figura 43: Inquadramento geografico del comune di Modena. LIFE08-ENV IT/000388 52 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale mediante contenitori e applicazione del sistema SGR Hera - Modello gestionale Isole Ecologiche di Base. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Carta, plastica, vetro e lattine, organico, indifferenziato. AREE INTERESSATE Circoscrizione 3, aree residenziali per una popolazione complessiva di 50.000 abitanti. DESCRIZIONE Il Sistema di Gestione dei Rifiuti (SGR) applicato a Modena è caratterizzato da tre sistemi principali: • raccolte territoriali: effettuate mediante contenitori dislocati sul territorio o sistemi domiciliari (meglio noti come “porta a porta”). Queste tipologie di raccolta sono rivolte prevalentemente alle utenze familiari e alle piccole utenze non domestiche; • raccolte domiciliari presso utenze non domestiche produttrici di specifici rifiuti assimilati agli urbani in elevate quantità (cartone nei negozi, vetro o lattine nei bar, organico nelle mense e nei ristoranti, ecc.); • stazioni ecologiche o centri di raccolta: sono infrastrutture che completano l’offerta di servizio al cittadino per il conferimento differenziato di tutte le altre filiere dei rifiuti urbani anche pericolosi. Il sistema di gestione nel suo complesso consente la raccolta di buone quantità e qualità di materiali differenziati per concorrere al raggiungimento dell’obiettivo strategico comunitario europeo di recupero di materia, mantenendo una sostenibilità economica e quindi un impatto limitato sulle tariffe. Riguardo le raccolte differenziate è stato applicato un modello evoluto (denominato I.E.B., Isole Ecologiche di Base) che mette a disposizione in un unico punto di raccolta tutti i contenitori delle principali tipologie di rifiuto: carta, plastica, vetro, lattine, organico, verde (alcuni materiali anche in forma congiunta) e rifiuto indifferenziato. La razionalizzazione, oltre a migliorare l’offerta di servizio ai cittadini incrementando l’efficacia di raccolta differenziata, comporta la riduzione del numero di contenitori dell’indifferenziato a favore di quelli per i materiali differenziati. RISULTATI OTTENUTI Nella Circoscrizione 3 del Comune di Modena, popolazione servita circa 50.000 abitanti, nel corso del 2010 è stato implementato il modello I.E.B.: il progetto di riorganizzazione ha visto la riduzione di circa il 25% dei contenitori dell'indifferenziato ed il contestuale incremento dei contenitori per la raccolta differenziata nonché una riduzione del 40% del numero di postazioni totali. Il dato più significativo riguarda il numero di postazioni complete che è passato dal 25% all'80%. La razionalizzazione del sistema cassonetti, oltre ad aver contribuito ad aumentare l'efficienza di raccolta differenziata (in corso di sperimentazione; la crescita su altre realtà è compresa tra i 5 e i 15 punti %RD), ha ridotto notevolmente l'impatto dei contenitori sul territorio. Tra i vantaggi di questa nuova organizzazione vi è la liberazione di numerosi parcheggi auto, sempre preziosi all’interno dei contesti urbani). LIFE08-ENV IT/000388 53 PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • • • Razionalizzazione del sistema di raccolta stradale; Minore impatto urbanistico; Incremento dell'efficacia di RD. • Incremento della distanza media di percorrenza utenza-punto di raccolta. BIBLIOGRAFIA http://www.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=7&IDSezione=1253&ID=92091 http://www.gruppohera.it/clienti/casa/casa_lista_servizi/casa_servizio_ambiente/casa_ges_rifi uti/casa_sistemasgr/32169.html http://bs.gruppohera.it/binary/hr_gruppo/download_center/Bilancio_Sostenibilita_2010_ita.1 303124229.pdf Articolo "isole ecologiche in città si raddoppia" 20.7.2010 - Informazione Modena LIFE08-ENV IT/000388 54 2.12 SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI INTEGRATO NEL COMUNE DI POGGIO RENATICO. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 12: Inquadramento generale del Comune di Poggio Renatico. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Poggio Renatico 038018 44°46′0″N 11°30′0″E Italia Emilia Romagna Ferrara 10 m.s.l.m. 80,65 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 9.446 7.679 (DATO ISTAT 31/12/2001) DENSITÀ 3.958 117,1ab/ km² Figura 44: Inquadramento geografico del Comune di Poggio Renatico. LIFE08-ENV IT/000388 55 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta tramite cassonetti stradali integrata da sistema porta a porta tramite bidoni e sacchi. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Carta, plastica, vetro e lattine, organico, indifferenziato. AREE INTERESSATE Comune di Poggio Renatico. DESCRIZIONE Il Comune di Poggio Renatico, d’intesa con la Provincia di Ferrara, l’Osservatorio Provinciale dei Rifiuti (OPR), l’Agenzia di Ambito per i servizi pubblici di Ferrara (ATO 6) e il gestore del servizio pubblico (CMV servizi S.r.l.), ha sviluppato un sistema avanzato di raccolta, finalizzato al progressivo abbattimento della quota di rifiuti avviati a smaltimento. La raccolta differenziata è stata incrementata mediante la riorganizzazione del servizio: ciascuna tipologia di filiera (materiale) e di utenza (circuiti domestici e circuiti non domestici) usufruiscono di un sistema di filiera dedicato. Tra gli obiettivi degli attori coinvolti vi è anche quello della trasparenza del ciclo dei rifiuti. Il sistema di raccolta del Comune di Poggio Renatico prevede principalmente tre modalità di raccolta: i cassonetti stradali (organizzati apposite stazioni di base munite di contenitori per il conferimento di rifiuti differenziati ed indifferenziati), il sistema porta a porta, la stazione ecologica comunale. Utenze domestiche. ● Attraverso il sistema dei cassonetti stradali vengono raccolti: rifiuto indifferenziato, verde (ramaglie ed altri scarti di giardino), vetro/metalli, plastica, abiti usati (cassonetti Caritas). ● Attraverso il sistema del porta a porta si raccolgono: organico (tramite sacchetto biodegradabile inserito in bidoncino anti randagismo), Carta e cartone (tramite sacco azzurro biodegradabile). Integrano i due sistemi: ● il servizio di ritiro degli ingombranti a domicilio. ● La stazione ecologica comunale dove è possibile conferire altre tipologie di rifiuti differenziabili come ad esempio raee, piccoli e grandi elettrodomestici, sfalci e potature, oli alimentari e minerali esausti, rifiuti urbani pericolosi etichettati T e/o F. etc. La stazione ecologica è dotata di un sistema di pesatura e registrazione dei conferimenti, in relazione ai quali i cittadini potranno giovarsi delle agevolazioni economiche sulla TIA. Utenze non domestiche. ● Attraverso il sistema del porta a porta si raccolgono: organico (tramite sacco biodegradabile inserito in apposito bidone da 25 e 240 litri), carta e cartone (tramite il sacco trasparente azzurro inserito in apposito bidone carrellato dello stesso colore da 120 o 240 litri). ● Attraverso il sistema dei cassonetti stradali, con le stesse modalità per il servizio alle utenze domestiche: tutti i rifiuti considerati assimilabili agli urbani. Nel gennaio 2010, nella frazione di Gallo, è stato attivato un progetto sperimentale che prevede l’installazione di calotte con dispositivo di tracciabilità. L’apertura delle calotte avviene, sia per le utenze domestiche che per le non domestiche, tramite una chiave elettronica che trasmette alla calotta i dati dell’utente. Per dare trasparenza alla filiera di raccolta/riciclo dei rifiuti raccolti è stato attivato un sistema di tracciabilità nel quale tutte le fasi del ciclo dei rifiuti vengono disciplinate (attraverso la redazione di un disciplinare tecnico), controllate e certificate. Il progetto di gestione dei rifiuti di Poggio Renatico è stato attivato a fine 2009, rispetto alla precedente situazione il progetto prevede l’intera riorganizzazione della distribuzione dei cassonetti con il potenziamento di quelli per la raccolta differenziata, l’introduzione del sistema porta a porta, il miglioramento della stazione ecologica. RISULTATI OTTENUTI LIFE08-ENV IT/000388 56 Raccolta differenziata a settembre 2010 ha raggiunto il 57%. Il Comune è stato premiato da Legambiente per aver raggiunto ottimi obiettivi di raccolta dell’alluminio: 7,22 tonnellate nel 2009. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • PUNTI DI FORZA • • PUNTI DI DEBOLEZZA L’organizzazione razionale in stazioni di base dei cassonetti facilita la raccolta differenziata; Miglioramento dell’igiene e del decoro urbano complessivo grazie alla riunione in batteria dei cassonetti che riduce gli abbandoni e facilita la pulizia delle aree; Sistema porta a porta limitato ad alcune frazioni riduce i costi della raccolta migliorando contestualmente la qualità dei materiali raccolti; Il sistema di sanzioni è un invito ulteriore per le utenze a seguire le regole di conferimento. Non evidenti. Figura 45: Poggio Renatico si differenzia, lo slogan della campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata. BIBLIOGRAFIA http://www.provincia.fe.it/download/Pareschi.pdf?server=sd2.provincia.fe.it&db=/intranet/int ernet.nsf&uid=1C1731B8F0C75735C1257507002A5A07 http://www.comune.poggiorenatico.fe.it/files/5/4/4065_modalit__racc_rifiuti_e_sanzioni.pdf http://www.telestense.it/news/rifiuti-e-riciclo-a-poggio-renatico-premio-di-legambiente.html http://www.comune.poggiorenatico.fe.it/index.php?pg=45&shn=180 http://www.comune.poggiorenatico.fe.it/index.php?pg=45&shn=1719&anni=2010 LIFE08-ENV IT/000388 57 http://www.provincia.fe.it/download/bv.pdf?server=sd2.provincia.fe.it&db=/intranet/internet. nsf&uid=A42BE827D2E64C27C125753E00397311 LIFE08-ENV IT/000388 58 2.13 SISTEMA DI RACCOLTA RIFIUTI INTEGRATO (CASSONETTI E PORTA A PORTA) A BRESSANONE. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 13: Inquadramento generale del Comune di Bressanone. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Bressanone 021011 46°43′0″N 11°39′0″E Italia Trentino alto Adige Bolzano 559 m.s.l.m. 84,87 km2 ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 20.360 18.359 (DATO ISTAT 31/12/2001) 14.160 239,9 ab/km2 DENSITÀ Figura 46: Inquadramento geografico del Comune di Bressanone. LIFE08-ENV IT/000388 59 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale tramite mini isole ecologiche (cassonetti stradali, presscontainer e campane) e mini centri ecologici mobili, associata a raccolta porta a porta. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche e non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, carta, plastica, metalli, vetro, organico, verde. AREE INTERESSATE Comune di Bressanone. DESCRIZIONE Il Comune di Bressanone effettua il servizio di raccolta dei rifiuti attraverso 4 sistemi tra di loro integrati: il sistema porta a porta, i cassonetti (cassoni presscontainer, cassoni semi interrati, campane), le isole ecologiche stradali mobili, il centro ecologico comunale. I rifiuti indifferenziati sono raccolti in 3 modi: porta a porta con sacchi, porta a porta con bidoni o presscontainer. La raccolta dei rifiuti organici avviene tramite il sistema porta a porta. Le utenze sono dotate di sacchi di carta da appoggiare su appositi telai e cassonetti areati dove conferire i rifiuti. L'attrezzatura serve per mantenere il rifiuto in condizioni aerobiche per evitare la formazione degli odori fino alla raccolta o allo smaltimento (nei bidoni semi interrati). Gli utenti che dispongono di giardino sono invitati ad effettuare l'auto compostaggio. La raccolta dei rifiuti indifferenziati avviene principalmente tramite bidoni (volume 80, 120, 240 l ). Quando manca lo spazio per la raccolta dei contenitori vengono distribuiti sacchi blu con il logo ASM da 20l. I condomini sono dotati di cassonetti da 1100 l dove gettare i sacchi. In 3 punti della città sono stati posizionati dei cassoni presscontainer e dei contenitori semi interrati che permettono agli utenti di gettare i rifiuti senza vincoli di giorno, ora e quantità. Il presscontainer ed i contenitori semi interrati per i rifiuti indifferenziati ed i rifiuti organici sono dotati di dispositivo di riconoscimento dell’utente. Il sistema tariffario del Comune di Bressanone si basa sulle quantità di rifiuti prodotte da ciascun utente. Nel sistema di raccolta porta a porta ogni conferimento è pesato e registrato dai mezzi di servizio. L’accesso ai presscontainer ad ai contenitori stradali avviene tramite tessera elettronica, il sistemo identifica l’utente, pesa e registra le quantità di rifiuti (organico ed indifferenziato) conferite. Ogni utente paga una tariffa rapportata al peso dei rifiuti conferiti. Carta, vetro, metalli, vengono raccolti tramite campane o contenitori semi interrati stradali. Per le utenze non domestiche è previsto un servizio di raccolta porta a porta del cartone che avviene negli stessi giorni della raccolta dell'indifferenziato. A disposizione delle utenze vi sono anche mini isole ecologiche mobili dove è possibile conferire alcune tipologie di materiali fra cui cartone, bottiglie di plastica, batterie, bombolette spray, farmaci scaduti, oli di cucina esausti. Nella zona industriale di Bressanone è collocato il centro ecologico comunale dove è possibile conferire qualsiasi tipo di rifiuto. ASMB effettua anche il servizio di raccolta dei rifiuti verdi da giardino a pagamento. Gli oli esausti sono raccolti tramite un bidoncino apposito che viene consegnato alle utenze e, una volta pieno va riconsegnato presso le mini isole ecologiche o l'isola ecologica comunale. LIFE08-ENV IT/000388 60 PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • PUNTI DI FORZA • • • PUNTI DI DEBOLEZZA L’abbinamento del sistema porta a porta ai cassoni presscontainer ed i cassoni semi interrati permette alle utenze di conferire i rifiuti senza vincolo di ora e giorno; L'uso dei cassoni semi interrati permette: miglioramento igiene, miglioramento impatto visivo, riduzione delle frequenze di svuotamento, riduzione costi svuotamento; Quantità di rifiuti dei singoli utenti controllabile; Adozione di una tariffa proporzionale alle quantità di rifiuti effettivamente conferite dagli utenti. Plastica smaltibile solo presso l'isola ecologica e le mini isole ecologiche. Figura 47: Postazione con contenitori interrati a Bressanone. Figura 48: Dettaglio delle bocche di apertura dei contenitori seminterrati. LIFE08-ENV IT/000388 61 Figura 49: Strumenti per la raccolta porta a porta dell’organico a Bressanone. LIFE08-ENV IT/000388 62 Figura 50: Mappa delle postazioni dei presscontainer e delle isole ecologiche semi interrate nella città di Bressanone (la mappa è disponibile nel sito web di ASMB) LIFE08-ENV IT/000388 63 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il Comune di Merano adotta un sistema di raccolta dei rifiuti simile, ma con alcune sostanziali differenze, a quello di Bressanone. BIBLIOGRAFIA http://www.asmb.it/de/umweltdienste.html http://www.swb.it/App_Upload/download/3180_Immondizionario_it%20pdf.pdf http://www.eptservice.com/07_Referenze/CH/Bressanone.htm http://www.netanet.it/upload/AMBIENTE.pdf http://www.poettinger.at/et/download/multipress_eco_it.pdf LIFE08-ENV IT/000388 64 2.14 RACCOLTA DIFFERENZIATA INTEGRATA A MERANO INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 14: Inquadramento generale del Comune di Merano. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Merano 021051 46°40′0″N 11°10′0″E Italia Trentino Alto Adige Bolzano 325 m.s.l.m. 26,33 km² ABITANTI COMUNE (ISTAT 31/12/2009) COMUNE (ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 37673 33.656 (ISTAT 31/12/2001) 30.087 1430,8 ab/km2 DENSITÀ Figura 51: Inquadramento geografico della città di Merano. LIFE08-ENV IT/000388 65 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale tramite mini isole ecologiche e mini centri ecologici, associata a raccolta porta a porta TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche ed utenze non domestiche TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Indifferenziato, organico, verde, carta, cartone, vetro, lattine, metalli, Imballaggi in plastica, ingombranti, rifiuti urbani pericolosi vari, Indumenti usati, inerti. AREE INTERESSATE Comune di Merano DESCRIZIONE Il sistema di raccolta dei rifiuti della città di Merano si basa su quattro elementi principali: le mini isole ecologiche (gruppi di campane stradali), i mini centri ecologici mobili, l'ecocentro ed il sistema porta a porta. Tramite il sistema di raccolta porta a porta vengono raccolti i rifiuti indifferenziati e l’organico. Per i rifiuti indifferenziati ogni utenza ha un cassonetto personale (60, 120, 240 e 770 l) dotato di chip di riconoscimento e di lucchetto, la lettura del chip permette la documentazione dello svuotamento tramite un sistema computerizzato collegato al voltacontenitori di ognuno degli automezzi dell’azienda ASM. Ogni utenza domestica è dotata di tessera magnetica che consente di accedere alle campane stradali (per conferire organico, ed indifferenziato). Tutte le altre tipologie di materiali sono conferibili liberamente tramite campane stradali, mini centri mobili di riciclaggio, centro di riciclaggio comunale. In particolare nelle campane è possibile conferire: carta, vetro, lattine, organico (con tessera magnetica). Nei mini centri ecologici mobili è possibile conferire: cartone, imballaggi in plastica, organico (senza tessera), carta, lattine, verde, Ingombranti, oli e grassi da cucina. Per i rifiuti verdi il sistema prevede la possibilità di accedere a pagamento ad un servizio porta a porta tramite bidone stradale (dotato di lucchetto e chip di riconoscimento), la tariffa va in base al numero di svuotamenti effettuati dall’utente. Per i rifiuti organici delle aziende è previsto un sistema di raccolta porta a porta tramite cassonetti (dotato di lucchetto e chip di riconoscimento). Per facilitare le operazioni di riciclo/ smaltimento è stata distribuita una guida dettagliata che, associando ad ogni modalità di cofermento un simbolo, indica come smaltire i diversi materiali. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA • Sistema flessibile alle esigenze delle utenze PUNTI DI DEBOLEZZA • Plastica smaltibile solo presso l'isola ecologica e le mini isole ecologiche LIFE08-ENV IT/000388 66 Tabella 15: Modalità di raccolta dei diversi materiali nel sistema integrato di Merano. CARTA cassonetto provvisto di un chip minicentri ecologici mobili, bidoni con tessera magnetica, centro ecologico campane stradali, minicentri ecologici mobili, centro ecologico CARTONE minicentri ecologici mobili, centro ecologico VETRO campane stradali, centro ecologico LATTINE campane stradali, minicentri ecologici mobili, centro ecologico METALLI IMBALLAGGI IN minicentri ecologici mobili ecologici mobili, centro ecologico INDIFFERENZIATO ORGANICO PLASTICA minicentri ecologici mobili, centro ecologico VERDE porta a porta, minicentri ecologici mobili INGOMBRANTI minicentri ecologici mobili, centro ecologico RIFIUTI URBANI PERICOLOSI raccolta con punto di incontro una volta al mese OLI E GRASSI DI CUCINA minicentri ecologici mobili, centro ecologico OLI MINERALI USATI centro ecologico INDUMENTI USATI campane stradali (caritas), centro ecologico INERTI centro ecologico Tabella 16: Simboli usati dal Comune di Merano per indicare le diverse modalità di conferimento. RACCOLTA PORTA A PORTA RACCOLTA TRAMITE CAMPANE STRADALI MINI CENTRI ECOLOGICI MOBILI CENTRO DI RICICLAGGIO LIFE08-ENV IT/000388 67 Figura 52: Campane per la raccolta differenziata di metalli, carta, vetro ed abiti usati a Merano. Figura 53: Mini isola ecologica mobile a Merano. LIFE08-ENV IT/000388 68 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Comune di Bressanone BIBLIOGRAFIA http://www.asmmerano.it/726d895.html http://www.asmmerano.it/download/715dextEi8Y3w.pdf LIFE08-ENV IT/000388 69 2.15 ALESSANDRIA: RICONVERSIONE DAL SISTEMA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI PORTA A PORTA AL SISTEMA CASSONETTI STRADALI. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 17: Inquadramento generale della città di Alessandria. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Alessandria 006003 44°54′48″N 8°37′12″E Italia Piemonte Alessandria 95 m.s.l.m. 203,97 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 94.191 85.438 (DATO ISTAT 31/12/2001) 64.589 461,788 ab/km2 DENSITÀ Figura 54: Inquadramento geografico della città di Alessandria. LIFE08-ENV IT/000388 70 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI AREE INTERESSATE Sistema di raccolta con cassonetti stradali raggruppati in mini isole ecologiche introdotto dopo esperienza porta a porta. Utenze domestiche e piccole utenze non domestiche. Indifferenziato, carta, plastica/vetro, organico, verde. Quartieri e sobborghi del Comune di Alessandria. DESCRIZIONE Nel 2005 il Comune di Alessandria aveva predisposto un progetto che prevedeva l'estensione graduale del sistema porta a porta in tutte le aree del Comune. Il progetto è divenuto operativo. Nel 2009, visto l’aggravio dei costi per la gestione della raccolta porta a porta (Incremento del 25%) non adeguatamente compensato da un aumento dei ricavi, AMIU ha redatto un nuovo piano industriale che, tra le varie voci, rimodella il sistema di raccolta dei rifiuti nel Comune. Il piano ha previsto: • il mantenimento del sistema di raccolta porta a porta nel centro storico della città; • il ritorno ad un sistema di raccolta tramite cassonetti stradali nei quartieri e nei sobborghi. Nel centro storico il sistema porta a porta è stato mantenuto rimodellando le frequenze ed orari di raccolta; sono state previste inoltre 10 isole ecologiche interrate, di nuova costruzione, accessibili previa autorizzazione. Nei quartieri e nei sobborghi il piano ha previsto la reintroduzione del sistema mediante contenitori stradali, ed in particolare: • organico: contenitori da 240 l raccolto con frequenza di svuotamento 2-3 volte alla settimana, • indifferenziato: cassonetto da 2400 l presso eco punto, • carta-plastica, vetro, sfalci e potature utenze domestiche: contenitori da 2400 - 3200 l presso eco punto. Il piano prevede anche la realizzazione di oasi ecologiche nelle aree mercatali e nei parcheggi dei supermercati. I nuovi cassonetti sono dotati di aperture (feritoie) di dimensioni tali da impedire ai cittadini di inserire i rifiuti in modo casuale. RISULTATI OTTENUTI La raccolta differenziata è rimasta agli stessi livelli del porta a porta nonostante la riconversione al sistema stradale. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • Riduzione dei costi di esercizio Non evidenziabili LIFE08-ENV IT/000388 71 Figura 55: Risultato economico d’esercizio previsto dal piano industriale AMIU. In verde trend: con reintroduzione dei cassonetti, in rosso: trend con mantenimento del sistema porta a porta14. Figura 56: I nuovi cassonetti di Alessandria. 14 Fonte: piano industriale AMIU LIFE08-ENV IT/000388 72 BIBLIOGRAFIA http://www.amiual.it/ http://www.amiual.it/news/PianoIndustriale.pdf http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=103375 LIFE08-ENV IT/000388 73 2.16 COMPOST TERRE DI SIENA: UN ESEMPIO DI FILIERA DI RACCOLTA RIFIUTO ORGANICO, PRODUZIONE E VENDITA DEL COMPOST. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 18: Inquadramento generale della Provincia di Siena. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Provincia di Siena 052 CAPOLUOGO: 43°20′0″N 11°20′0″E Italia Toscana Siena CAPOLUOGO 322 m.s.l.m. COMUNE: 118 km² PROVINCIA: 3.821 km² ABITANTI DATO ISTAT (DATO ISTAT 31/12/2009) DATO ISTAT (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO PROVINCIA: 271.365 PROVINCIA: 252.288 COMUNE: 54.414 COMUNE: 52.625 CAPOLUOGO: 43.515 (DATO ISTAT 31/12/2001) PROVINCIA: 71 ab/km DENSITÀ 2 COMUNE: 461,13 ab/km2 Figura 57: Inquadramento geografico della provincia di Siena. DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA LIFE08-ENV IT/000388 74 SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta delle frazioni organico e verde delle utenze domestiche e non domestiche tramite sistema porta a porta e servizi a chiamata. Nei centri storici: raccolta porta a porta sia per le utenze domestiche che per le non domestiche. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche, utenze non domestiche TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Organico, verde AREE INTERESSATE Provincia di Siena DESCRIZIONE SienaAmbiente spa ha realizzato una filiera per la lavorazione di scarti provenienti da alla raccolta differenziata delle utenze domestiche e non domestiche dei rifiuti organici, di materiale vegetale (sfalci, potature) e di scarti organici dei cicli di lavorazione agro-industriale (pomodoro, vite, ecc..). per la produzione di compost di qualità. Il prodotto della filiera, denominato Terre di Siena, è certificata dal CIC (Consorzio Italiano Compostatori), che ne controlla i parametri con analisi bimestrali, secondo le caratteristiche chimiche è classificato come ammendante compostato misto, può essere utilizzato per le sue proprietà sia in agricoltura convenzionale che biologica (circolare Mipaf n.8/1999). Il compost di qualità viene prodotto nell'impianto di trattamento dei rifiuti di SienaAmbiente "le Cortine" (che, a regime è in grado di produrre fino a 14000 t anno di compost (47 t al giorno)) e di Poggio alla Billa. RISULTATI OTTENUTI Prodotto Terre di Siena: compost di qualità utilizzabile anche in agricoltura biologica. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • • PUNTI DI FORZA • PUNTI DI DEBOLEZZA creazione di una filiera completa a scala provinciale: raccolta scarti, produzione compost, utilizzo compost; occupazione (attraverso la costruzione dell'impianto di compostaggio) ; effetti ambientali positivi dovuti sia all'incentivo all'utilizzo del compost che alla filiera corta che riduce il bilancio di CO2 dovuto al trasporto delle merci. Non evidenziabili Figura 58: Compost Terre di Siena. LIFE08-ENV IT/000388 75 Figura 59: Impianto di Siena Ambiente per la produzione del compost. BIBLIOGRAFIA http://www.sienambiente.it/ http://www.agricultura.it/dettagli_azienda.php?ID=69 LIFE08-ENV IT/000388 76 2.17 COMPOSTAGGIO COLLETTIVO NELLA CITTÀ DI NANTES. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 19: Inquadramento generale della città di Nantes. CITTÀ Nantes COORDINATE 47°13′05″N 1°33′10″W STATO Francia REGIONE Loira ALTITUDINE 8 m.s.l.m. SUPERFICIE ABITANTI 65,19 km² (Anno 2009 – Fonte Wikypedia) DENSITÀ (Fonte Wikypedia) 295.000 ab. 4.323 ab/km² Figura 60: Inquadramento geografico della città di Nantes. LIFE08-ENV IT/000388 77 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Compostaggio multiutenza TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche - condomini TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Organico AREE INTERESSATE Condomini della città di Nantes DESCRIZIONE La pratica del compostaggio domestico rappresenta uno degli assi portanti del piano di gestione dei rifiuti della città di Nantes (Francia), che, oltre allo sviluppo della raccolta differenziata, prevede azioni di sensibilizzazione e incentivazione alla riduzione dei rifiuti dei singoli cittadini. Nella città il 75% delle abitazioni sono dotate di un'area verde di proprietà, il 25% invece sono condomini. Nelle aree dove la popolazione vive in abitazioni private è stato incentivato il compostaggio domestico, nei condomini invece è stato proposto un programma di compostaggio collettivo. Il progetto prevede che gli abitanti dei condomini si riuniscano in gruppi e, supportati dall'associazione di compostatori Compostri, pratichino il compostaggio collettivo. L'associazione aiuta i condomini nella ricerca del sito dove costruire la compostiera, nelle pratiche burocratiche, nella realizzazione della struttura per la produzione del compost, forma i condomini volontari che seguiranno direttamente la produzione del compost, fornisce supporto tecnico (con sopralluoghi mensili) durante la fase operativa della produzione di compost. I condomini volontari stabiliscono gli orari in cui gli abitanti del condominio possono accedere alla compostiera (solitamente il sabato mattina), seguono le operazioni necessarie alla produzione del compost, controllano che i conferimenti siano corretti (non contengano materiali sbagliati tipo plastica, vetro et...), ogni 3/4 mesi con il supporto dell'associazione compostatori, rigirano il compost. La compostiera collettiva svolge, oltre al suo ruolo principale alcune importanti funzioni quali: • la riduzione dei rifiuti attraverso la pratica del compostaggio, • azioni educative (spesso condomini vicini vedendo il successo del compostaggio vengono coinvolti o realizzano la loro compostiera), • diventa luogo di ritrovo e di socializzazione per i condomini. Un altro esempio concreto è costituito da Beaulieu nel cuore dell'isola di Nantes: nei cinque edifici, 60 dei 480 famiglie hanno già aderito al progetto; una tonnellata e mezzo di rifiuti sono stati recuperati. RISULTATI OTTENUTI Nella città di Nantes sono attive 12 compostiere condominiali e 8 didattiche. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA LIFE08-ENV IT/000388 78 • • PUNTI DI FORZA • • PUNTI DI DEBOLEZZA Riduzione dei rifiuti Riduzione dell'inquinamento, del traffico, risparmio economici (meno rifiuti trasportati, meno mezzi di servizio nelle strade, meno costi per mantenere i mezzi) Creazione di nuovi legami sociali a livello di quartiere Il composter è educativo: attiva processi di educazione sull'importanza della riduzione dei rifiuti e sulla pratica del compostaggio. Non evidenziaili Figura 61: Compostaggio condominiale a Nantes – Compostiera condominiale. Figura 62: I condomini compostatori eseguono il periodico svuotamento con selezione del compostato. LIFE08-ENV IT/000388 79 Figura 63: Il momento del conferimento. Figura 64: Compostiere dell’associazione Compostri attive nella città. LIFE08-ENV IT/000388 80 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE In Francia la pratica del compostaggio condominiale è molto diffusa. La prima città di grandi dimensioni che ha sviluppato la pratica è stata Renne Metropol in Normandia (209.613 abitanti) dove si pratica il compostaggio collettivo in 200 condomini. Il compostaggio condominiale, con variazioni nel tipo di compostiera ed approccio logistico (modalità di attivazione) è molto diffuso anche nei paesi del nord Europa in particolare in Svezia. La città di Zurigo (Svizzera) promuove il compostaggio decentralizzato: compostiere gestite da volontari presso le quali conferiscono almeno tre utenze. Nella città sono censiti 900 centri di compostaggio, 30.000 i cittadini (su 380 mila abitanti) che conferiscono i propri rifiuti organici ai centri di compostaggio, 3.000 tonnellate di rifiuti riciclati. BIBLIOGRAFIA http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=106246 http://www.telenantes.com/A-Nantes-le-compostage-pousse-au,40765.html http://compostri.ouvaton.org/ http://www.riduzione2-dechets2.eu/pdf/download/documenti_progetto/R2D2-guidacompost3def.pdf LIFE08-ENV IT/000388 81 2.18 RACCOLTA STRADALE DELL’OLIO VEGETALE USATO A PORDENONE. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 20: Inquadramento generale della città di Pordenone. CITTÀ Pordenone CODICE ISTAT 093033 COORDINATE 45°57′0″N 12°41′0″E STATO Italia REGIONE Friuli Venezia Giulia PROVINCIA Pordenone ALTITUDINE 24 m.s.l.m. SUPERFICIE 38,23 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) 51.404 COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) 49.122 CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 48.596 (DATO ISTAT 31/12/2001) 1344,5 ab/km2 DENSITÀ Figura 65: Inquadramento geografico della città di Pordenone. LIFE08-ENV IT/000388 82 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale tramite bidoni TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE utenze domestiche TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI olio vegetale usato AREE INTERESSATE Città di Pordenone DESCRIZIONE Nella città di Pordenone, nel maggio 2010, è stato attivato, in via sperimentale, un servizio di raccolta stradale degli oli vegetali esausti che finora potevano essere conferiti esclusivamente all'Ecocentro cittadino. Inizialmente sono stati posizionati nove contenitori (via Poffabro, viale Grigoletti, via Cappuccini, via Chiesa di Vallenoncello, via Manzoni, via Volt de Querini, via Galilei, via Damiano Chiesa e via beata Domicilla), in un secondo momento ne sono stati aggiunti altri cinque (in via Molinari, via Trento, largo San Giorgio, in via Molinari, via Julia e via della Ferriera) così da migliorare ulteriormente la copertura territoriale. Per invogliare i cittadini ad approfittare di questa nuova opportunità, il Comune di Pordenone ha distribuito anche una pratica tanica da 5,5 litri munita di tappo di sicurezza e di un imbuto con filtro. La raccolta degli oli esausti verrà effettuata da Se.FI Ambiente con la quale GEA e Comune hanno stipulato una convenzione. RISULTATI OTTENUTI Con l’introduzione dei contenitori stradali, nel 2010 a Pordenone la raccolta dell'olio alimentare esausto è cresciuta del 10%. I chili conferiti sono passati dai 4.780 del 2009 ai 5.280 del 2010; di questi, 1.880 sono stati raccolti tramite i bidoni stradali. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • PUNTI DI FORZA • • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Possibilità per le utenze di conferire gli oli vegetali usati senza doversi recare all'isola ecologica. Utenti liberi di conferire l'olio senza vincoli di orario e giorno. Aumento della quantità di materiale conferito grazie al fattore "comodità". Riduzione dei danni ambientali dovuti a scorretto smaltimento dell'olio. Campagna di comunicazione accurata per evitare conferimenti scorretti (oli minerali usati). LIFE08-ENV IT/000388 83 Figura 66: Raccolta stradale dell’olio vegetale usato a Pordenone – Schema tratto dalla campagna di comunicazione. Figura 67: Raccolta stradale dell’olio vegetale usato a Pordenone: il conferimento. Figura 68: Raccolta stradale dell’olio vegetale usato a Pordenone – il bidone. LIFE08-ENV IT/000388 84 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE Il sistema di raccolta dell’olio vegetale usato tramite bidoni stradali è attivo anche in altre città italiane tra cui: Castelfidardo, Vicenza. BIBLIOGRAFIA http://www.la-cronaca.it/news/169408 http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105688 LIFE08-ENV IT/000388 85 2.19 RACCOLTA “BANCO A BANCO” NEI MERCATI DI TORINO. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 21: Inquadramento generale della città di Torino. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Torino 001272 45°4′0″N 7°42′0″E Italia Piemonte Torino 239 m.s.l.m. 130,34 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 909.538 865.263 (DATO ISTAT 31/12/2001) 863.669 6978,2 ab/km2 DENSITÀ Figura 69: Inquadramento geografico della città di Torino. LIFE08-ENV IT/000388 86 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta porta a porta. TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze non domestiche. TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Imballaggi (carta e cartone, plastica), legno, organico (sono esclusi i rifiuti da macellazione o pescheria). AREE INTERESSATE 41 mercati rionali della città di Torino ad esclusione del mercato di Porta Palazzo. DESCRIZIONE La sperimentazione del progetto di raccolta “banco a banco” dei rifiuti nei mercati di Torino è iniziata nel 2003, in otto mercati rionali, grazie alla sollecitazione di alcune esperienze provinciali, che puntavano proprio ad aumentare i quantitativi dei materiali raccolti in modo differenziato in queste aree. Successivamente, nel 2004, altri otto mercati sono stati inclusi nel progetto, alla fine del 2005 il progetto è stato esteso a tutti e 41 i mercati rionali della città di Torino. Nei mercati dove si attua il "banco a banco" la raccolta avviene sei giorni la settimana (tutti, o quasi, i mercati sono attivi ogni mattina feriale). Ad inizio giornata gli operatori addetti alla raccolta dei rifiuti consegnano agli ambulanti dell’ortofrutta cassonetti marroni per la raccolta dei rifiuti organici. I cassonetti sono di volumetria concordata con i singoli ambulanti, a seconda del ciclo di vendita e della quantità di materiali movimentati (in media 240 l). Insieme ai cassonetti per l’organico vengono consegnati, a tutti gli ambulanti, anche sacchi (110 l) che serviranno a contenere gli imballaggi (ad esempio le scatole per le scarpe), in modo che i rifiuti siano differenziati e non ingombrino lo spazio di vendita o i dintorni. Nel corso della mattina è garantita la presenza di personale di presidio al mercato: operatori, la cui attività è organizzata in modo da ottimizzare il servizio, intervenire per rimuovere i rifiuti accumulati. Il presidio, a cui sono dedicate apposite aree all’interno dei mercati, consente infatti di portar via il cassettame di rifiuto (legno e cartone in primis); è anche una garanzia di efficienza della raccolta differenziata; aiuta i commercianti a impegnarsi in proposito e permette ai cittadini di circolare tra le bancarelle del mercato senza inciampare in rifiuti abbandonati. Il grosso della raccolta avviene comunque a fine giornata di mercato: gli operatori mantengono la separazione della raccolta imballaggi, recuperano quanto abbandonato a terra dai commercianti, avviano i rifiuti organici all’impianto di compostaggio, e provvedono al lavaggio e allo spazzamento della strada, avviando ancora una parte dello spazzato a compostaggio organico (cassette di legno e rifiuti organici ancora recuperabili). Il rifiuto secco indifferenziato che rimane a terra dopo tutti questi passaggi è irrisorio. Nelle aree mercatali di Torino sono stati eliminati tutti i cassonetti stradali, sia per incentivare la raccolta differenziata che per evitare malcostumi. Il servizio, per motivi logistici, è stato appaltato da AMIAT a ditte esterne, occupa 130 operatori, Amiat rimane il referente coordinatore delle operazioni. Nel progetto ha avuto una discreta importanza anche la comunicazione: prima dell'avvio della raccolta banco a banco è stata fatta, presso gli ambulanti, una grande campagna di sensibilizzazione ed informazione sul progetto, sanzioni sono state date a chi non ha rispettato le regole poste. Il progetto esclude il mercato di Porta Palazzo (la più grande area di mercato cittadino all’aperto dell’intera Europa) dove, per motivi logistici non è possibile applicare il sistema di raccolta "banco a banco". Amiat, tuttavia, ha realizzato un sistema di raccolta alternativo: vengono raccolte due frazioni: la “frazione secca” (gli imballaggi di tutti i materiali) e la “frazione umida” (gli scarti alimentari – rifiuti organici). La divisione per materiali viene poi effettuata presso l’impianto di selezione, mentre la frazione umida di organico misto viene consegnata all’impianto di compostaggio, dove vi è una linea specifica dedicata. LIFE08-ENV IT/000388 87 RISULTATI OTTENUTI Il servizio consente di riciclare il 90% dei rifiuti prodotti e, a fine mercato, permette ad Amiat di pulire l'area di vendita in meno tempo e con migliori risultati. Complessivamente in un anno sono oltre 5.000 le tonnellate di raccolta differenziata di imballaggi proveniente dai mercati rionali, di queste, almeno la metà è composta da rifiuti in legno. Negli ultimi tre anni infatti, ovvero dal 2008, la raccolta si è attestata a 2.500 tonnellate annue di rifiuti legnosi provenienti dai mercati Tabella 22: Rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata nei mercati di Torino dati relativi al nel 2009 15. 2.079 t carta e cartone 2.582 t legno t170 plastica 4.837 t organico di rifiuto secco misto raccolto avviato all'impianto di selezione PUBLIREC16 Circa, di rifiuti differenziati raccolti nei mercati di 10.000 t Torino nel 2009 390 t PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA • • • Elevati livelli di raccolta differenziata Grandi quantità di materiale raccolto Le aree mercatali post mercato possono essere pulite in modo più facile ed in minor tempo • Costi di raccolta più elevati 15 Fonte dati: comune di Torino 16 Dato anomalo a causa dell'incendio dell'impianto avvenuto agli inizi di aprile 2009 LIFE08-ENV IT/000388 88 Figura 70: Raccolta differenziata nei mercati di Torino. BIBLIOGRAFIA http://www.amiat.it/interno.cfm?SEZ_ID=20&SS_ID=14&PAG_ID=5 http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=106181 http://www.comune.torino.it/ambiente/rifiuti/igiene_suolo/pulizia-mercati.shtml LIFE08-ENV IT/000388 89 2.20 RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO BIANCO A FERRARA. INQUADRAMENTO TERRITORIALE Tabella 23: Inquadramento generale del Comune di Ferrara. CITTÀ CODICE ISTAT COORDINATE STATO REGIONE PROVINCIA ALTITUDINE SUPERFICIE Ferrara 038008 44°50′42″N 11°37′58″E Italia Emilia-Romagna Ferrara 9 m.s.l.m. 404,36 km² ABITANTI COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2009) COMUNE (DATO ISTAT 31/12/2001) CENTRO ABITATO CAPOLUOGO 134967 130.992 (DATO ISTAT 31/12/2001) 94.307 333,8 ab/km2 DENSITÀ Figura 71: Inquadramento geografico del Comune di Ferrara. LIFE08-ENV IT/000388 90 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ DI RACCOLTA SINTESI CARATTERISTICHE Raccolta stradale tramite cassonetti TIPOLOGIA DI UTENZE SERVITE Utenze domestiche TIPOLOGIE MATERIALI RACCOLTI Vetro bianco AREE INTERESSATE Comune di Ferrara DESCRIZIONE 4.2) Il gruppo Hera a partire dal 2007 nel Comune di Ferrara ha sviluppato in progetto per la raccolta separata del vetro bianco. Accanto alle campane verdi per la raccolta del vetro colorato sono state poste delle campane bianche per la raccolta del vetro non colorato. L’obiettivo che il progetto intende perseguire è quello di incrementare complessivamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, la raccolta differenziata del vetro in particolare di quello bianco di cui il nostro paese è importatore con costi rilevanti. Dal rottame di vetro di colore misto (il solo ‘generato’ in Italia dalla raccolta differenziata) non è possibile creare contenitori di colore bianco-trasparente. Il vetro non colorato (o bianco) infatti può essere prodotto esclusivamente da altro vetro bianco, da qui l’elevato valore del “rottame di vetro” bianco. Differenziando il vetro colorato da quello incolore è possibile ovviare a questo inconveniente, aumentando le quantità avviate a riciclo, e rendendo più efficiente il sistema. A Ferrara a fine 2008 le campane bianche per la raccolta del vetro icore (o bianco) erano 120 (660 quelle per il vetro colorato). RISULTATI OTTENUTI Nell’anno 2007 il trend della raccolta del vetro bianco nel Comune di Ferrara ha segnato una continua crescita. Nel 2008 tale andamento ha dato un’ulteriore importante crescita. I dati della raccolta media mensile evidenziano una crescita del 50% rispetto al 2007 passando da 12 t raccolte mensilmente a circa 18 t. Nei primi 11 mesi sono state raccolte 136 tonnellate di vetro bianco. Nel 2009 (servizio a regime) sono state raccolte 217 tonnellate di vetro bianco. Dopo i primi mesi anche la qualità (intesa come mancanza di corpi estranei) del vetro raccolto è migliorata, lo scarto presente è diminuito passando dal 10-12% dei primi mesi di avvio del progetto al 3-5%. PUNTI DI FORZA, PUNTI DI DEBOLEZZA • PUNTI DI FORZA • • PUNTI DI DEBOLEZZA • Maggiore qualità dei materiali recuperati attraverso la raccolta differenziata Maggior valore di mercato di materiali Necessita di una buona campagna di comunicazione per evitare conferimenti scorretti. Aumento dei costi complessivi della raccolta del vetro. LIFE08-ENV IT/000388 91 Figura 72: Cassonetto della raccolta del vetro bianco a Ferrara. Figura 73: Cassonetti per la raccolta del vetro colorato e del vetro bianco a Ferrara. LIFE08-ENV IT/000388 92 ALTRE ESPERIENZE APPLICATIVE In Italia la raccolta del vetro bianco è effettuata anche a Verona. In provincia di Perugia nel 2011 è stato attivato un progetto che prevede, in via sperimentale, la raccolta del vetro bianco in cinque Comuni. Diversi progetti sono in fase di avvio in alte città italiane del centro sud. BIBLIOGRAFIA http://www.gruppohera.it/clienti/casa/casa_lista_servizi/casa_servizio_ambiente/casa_racc_di ff/casa_tipo_rifiuti/pagina24-32152.html http://www.gruppohera.it/gruppo/strutture_territoriali/ferrara/comunicati_stampa/pagina33.ht ml http://www.gruppohera.it/gruppo/strutture_territoriali/ferrara/comunicati_stampa/pagina183.h tml LIFE08-ENV IT/000388 93
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