37 [ Famiglia e lavoro] Speciale mercoledì 2 aprile 2014 TO [ IL BANDO ] “Insieme a papà” a casa con i bimbi Scade il 30 giugno 2015 il nuovo bando della Regione “Insieme a papà”, per incentivare il congedo parentale dei padri. Prevede un contributo di 400 euro che si aggiunge alla percentuale di stipendio riconosciuta per il congedo parentale. L’obiettivo è consentire alle mamme di non perdere il lavoro e ai papà di vivere, nei primi mesi di vita dei bambini, i momenti più belli. 2NXXNTSJUTXXNGNQJ [ IL CONTRIBUTO ] Chiedi il bonus bebè 250 euro a ogni nato 1BQ BUFNQPQJFOP 4DFMUBSJQBHBUB 4DFHMJJMDPOHFEPQBSFOUBMF QFSJQBQ MBWPSBUPSJEJQFOEFOUJ EFMTFUUPSFQSJWBUPMB3FHJPOF1JFNPOUF NFUUFBEJTQPTJ[JPOFVODPOUSJCVUPFDPOPNJDP 6OPQQPSUVOJU JOQJQFSDPOEJWJEFSF MFSFTQPOTBCJMJU GBNJMJBSJ C’è tempo fino al 30 agosto 2014 per chiedere il bonus di 250 euro della Regione Piemonte per i bambini nati nel 2013. Il voucher si può spendere per l’acquisto di pappe, pannolini e generi per la prima infanzia. Ecco chi può richiederlo e le istruzioni per presentare la domanda alle Aziende sanitarie locali. [ LA NOVITÀ ] “Garanzia giovani” per trovare lavoro Iniziativa realizzata in collaborazione con JOGP Ô Il commento di Giovanna Quaglia, assessore regionale alle Pari Opportunità «In quattro anni la Regione ha fatto tanto» C on questo ultimo speciale dedicato a famiglia e lavoro, la Regione Piemonte chiude un ciclo di informazione su temi di grande attualità. Parliamo ancora una volta di donne, di conciliazione e di infanzia, e dell’impegno da parte delle istituzioni per incrementare il tasso di occupazione femminile. Con specifiche misure rivolte alle mamme a ai papà, si vuole impedire la fuoriuscita dal mercato del lavoro delle donne in seguito alla maternità, un fattore che purtroppo registra ancora numeri preoccupanti nella nostra Regione. Da qui la volontà di dedicare quattro speciali alla sensibilizzazione e alla conoscenza dei molti strumenti messi in atto in questi anni, creati appositamente per facilitare e sostenere Prima in Italia, la Regione Piemonte è pronta a lanciare la Garanzia Giovani, uno strumento per consentire a tutti i giovani di 15 anni compiuti e ai laureati con meno di 30 anni, di ricevere un’offerta di buona qualità dell’impiego, di proseguire gli studi o di fare un tirocinio, entro quattro mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione o dal termine dell’istruzione formale. la vita delle donne che vogliono, al tempo stesso, lavorare e avere una famiglia. Abbiamo cercato di diffondere al meglio tutte le informazioni più utili per le famiglie piemontesi: i bandi per le aziende per incentivare il telelavoro, il part time e le altre forme di flessibilità oraria, il potenziamento dei servizi per l’infanzia, fondamentali per dare davvero l’opportunità alle mamme di poter continuare a lavorare. Da una recente indagine regionale, emerge come il Piemonte sia una delle prime sei Regioni italiane per la percentuale di servizi dedicati all’infanzia, a dimostrazione che il grande sforzo fatto in questi anni ha dato i suoi frutti. Senza dimenticare il bonus bebè, che ha con- sentito a migliaia di neo-genitori di avere un aiuto concreto nell’acquisto di prodotti per l’infanzia. Un’opportunità che la Regione adesso replica per tutti i bambini nati nel 2013. E con una punta di orgoglio, ricordo Insieme a papà, il progetto che prevede un sostegno economico di 400 euro ai padri che fruiscono del congedo parentale. Partito in via sperimentale, Insieme a papà ha saputo man mano crescere fino a diventare un modello da esportare. Insomma, una missione sicuramente possibile. In questo numero parliamo anche di lavoro per i giovani, con un focus sulla Garanzia giovani, che costituisce una grande opportunità per il Piemonte di intervenire a “gamba tesa” sulla piaga della disoccupazione giovanile. mercoledì 2 aprile 2014 INFANZIA 39 Che cos’è il congedo parentale e come funziona, chi ne ha diritto e come si ottiene. Ma non solo: come si diventa dei papà premurosi e attenti, aiutando le mamme nella gestione dei primi mesi di vita del bambino? Questi e molti altri saranno i contenuti dei corsi di sensibilizzazione dedicati ai neopapà, che prenderanno il via dal prossimo mese di settembre nelle Aziende sanitarie piemontesi. Il progetto prende forma da un bando della Regione Piemonte, dal titolo “Condividiamo con i papà…..continua”, attuato con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Destinatari dell’intervento sono i futuri padri che partecipano ai corsi preparto normalmente organizzati dalle Asl: grazie a questo nuovo intervento saranno pertanto coinvolti in specifici percorsi dedicati alla paternità ed al suo cambiamento. Insomma, oltre a tutto ciò che si deve sapere sulla gravidanza, dal travaglio al parto, si aggiungerà anche una sensibilizzazione alla funzione paterna ed alla condivisione delle responsabilità di cura familiari. I percorsi dedicati ai papà consentiranno l’avvicinamento al mondo del bambino, faciliteranno la comunicazione emotiva con lui, aiutando a superare l’imbarazzo o il disagio che alcuni futuri padri possono provare nel parlare delle proprie emozioni. L’ansia o la paura di sbagliare possono infatti condizionare negativamente l’aiuto del papà nel fare il bagnetto al bebè, nel nutrirlo o nel farlo addormentare. Si tratta di un progetto importante, perché ancora oggi l’Italia è fortemente condizionata da stereotipi legati a un modello tradizionale di gestione familiare. Quello insomma, è inutile negarlo, che assegna alla figura materna - in maniera imprescindibile ed esclusiva - l’attività di cura dei figli. Il cambiamento culturale, nonostante le azioni già realizzate, appare ancora lungo e difficile, ma in questo scenario assume ancora maggiore rilievo la volontà della Regione Piemonte di rafforzare e proseguire il percorso da tempo intrapreso. Durante i corsi saranno approfondite tutte le possibilità che la normativa mette a disposizione dei neogenitori: dal congedo parentale, all’obbligo per il padre lavoratore dipendente di astenersi dal lavoro per un giorno entro i cinque mesi dalla nascita del figlio oppure la possibilità da parte della madre lavoratrice di usufruire, in alternativa al congedo parentale, di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting, o per fare fronte alle spese dei servizi pubblici per l’infanzia o dei servizi privati accreditati. Sarò un bravo padre? Al via i nuovi corsi L’INIZIATIVA Ô Ô I servizi per la prima infanzia, come asili e baby parking, sono uno straordinario strumento per favorire l’avvicinamento al lavoro da parte delle donne. La nostra Regione, con un incremento negli ultimi anni del 70% dell’offerta sul territorio, dispone di una buona rete di servizi, che nel 2013, ha raggiunto 28.500 posti bambino in 1.132 strutture. Con questi numeri la nostra Regione si colloca tra le prime sei a livello nazionale, con 415 Comuni che dispongono di servizi 0-2 anni sul loro territorio e tutti i Comuni con più di 5mila abitanti che dispongono almeno di un servizio. Asili e servizi In Regione 28.500 posti CHI NE HA DIRITTO: Ogni bambino, nato dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013 nati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013. Tutta la documentazione, per la quale sarà rilasciata apposita ricevuta, dovrà essere consegnata entro e non oltre il 30 agosto 2014. Gli aventi diritto riceveranno una lettera inviata dalla Regione con l’indicazione del numero e della data del mandato di pagamento. Il genitore, munito di documento di identità, codice fiscale e comunicazione ricevuta dalla Regione Piemonte, si potrà recare presso qualsiasi sportello Unicredit, ubicato sul territorio piemontese, per incassare in contanti la somma di 250 euro. residente in Piemonte la cui famiglia abbia un reddito Isee non superiore a 38mila euro; i minori in tutela, nati del 2013, in affidamento familiare o in comunità alloggio e in affidamento pre-adottivo; i bambini adottati che hanno compiuto 3 anni entro il 31 dicembre 2013 e la cui pratica di adozione si è conclusa nell’anno 2013. Anche in questo caso, la famiglia adottiva deve avere un reddito Isee non superiore ai 38mila euro. La pratica di adozione si ritiene conclusa quando il minore, dopo il deposito della sentenza di adozione, ha assunto il cognome della famiglia adottiva e risulta iscritto sullo stato di famiglia dei genitori adottivi come “figlio”. In questi anni in cui la crisi ha colpito duramente anche il nostro territorio, la Regione ha messo in campo misure concrete in ambito sociale, volte a migliorare le condizioni di vita dei piemontesi. Tante sono le iniziative realizzate dalla Giunta regionale negli ultimi quattro anni nei diversi campi. Per quanto riguarda la famiglia, come da programma elettorale, abbiamo introdotto il “bonus bebè”, che è stato richiesto per 5,2 milioni di euro nel 2011, 3,7 milioni nel 2012 e 3,8 milioni nel 2013. Oltre a questo, il governo regionale ha introdotto l’iniziativa “Insieme a papà”, per tutti coloro che scelgono una pausa lavorativa per seguire i propri figli nei primi anni di vita. Altre iniziative regionali per il sociale riguardano più da vicino il mondo del lavoro, come i voucher di conciliazione e soprattutto il bando per il telelavoro. I voucher rappresentano un efficace strumento per assicurare un’effettiva conciliazione tra vita familiare e percorsi di politica attiva del lavoro, come formazione, orientamento, ricollocamento, sostegno alla ricerca individuale di lavoro, per donne in cerca di occupazione o avviate al lavoro. I principali servizi riguardano l’assistenza domiciliare socio-sanitaria per gli anziani, l’assistenza domiciliare socio-sanitaria per i disabili malati cronici o terminali, l’assistenza all’infanzia per mezzo di personale in possesso dei titoli adeguati per i bambini in età scolare. Per quanto concerne invece il telelavoro, occorre pensare che in Piemonte sono decine di migliaia i lavoratori che ogni giorno devono fare oltre 50 chilometri per recarsi sul luogo di lavoro e che, invece, grazie alle odierne tecnologie, potrebbero svolgere le proprie mansioni da casa. In questo modo il lavoratore, e soprattutto la lavoratrice, può godere di una maggiore disponibilità di presenza in casa, molto importante soprattutto in alcune situazioni di vita. Grazie al telelavoro, inoltre, si può diminuire il traffico sulle nostre strade, con un sensibile beneficio in termini ambientali, ma anche con un considerevole risparmio sulla spesa in carburante. Oggi moltissimi lavori d’ufficio possono essere tranquillamente svolti da casa, magari creando un piccolo studio nella propria abitazione. Gli interventi della Regione Piemonte nel sociale puntano sicuramente più alla concretezza che all’immagine. E credo sinceramente che, soprattutto in un momento di crisi, sia questo il modo giusto di agire. Roberto Cota Presidente Regione Piemonte «Interventi concreti per aiutare i genitori» IL GOVERNATORE ROBERTO COTA DOVE E COME RICHIEDERE IL BONUS: I genitori aventi diritto devono presentare la documentazione agli sportelli della propria Asl (ufficio “Scelta e revoca del medico/pediatra” o altro ufficio individuato dall’Asl stessa) per i bambini CHE COS’È IL BONUS BEBÈ Anche per l’anno 2013 la Regione Piemonte mette a disposizione delle famiglie il Bonus Bebè, del valore complessivo di 250 euro, per ogni nuovo nato, utile per l’acquisto di prodotti per l’igiene e per l’alimentazione della prima infanzia. e per presentare correttamente la domanda alle Aziende Sanitarie locali. Ô Sono numeri da record quelli registrati dal bonus bebè della Regione Piemonte, l’assegno di 250 euro da utilizzare per l’acquisto di pappe e pannolini per i neonati. A partire dal 2011, primo anno di applicazione del voucher, sono stati erogati più di 35mila assegni per una somma complessiva di circa 9 milioni di euro. E oggi l’impegno continua, con altri 3 milioni e 800mila euro stanziati nel 2014 per i bambini nati nel 2013. Tirando le somme, il bonus bebè è stata un’operazione da circa 13 milioni di euro. Così, ancora una volta, il Piemonte si è distinto per l’attenzione al mondo delle famiglie piemontesi e dell’infanzia, dal momento che è una delle poche Regioni ad essere riuscita ad aiutare concretamente le mamme e i papà a far fronte alle molte spese che la nascita di un bambino comporta, dall’acquisto del latte, dei pannolini, delle pappe e di vari generi per la prima infanzia. Con questo intervento, la Regione ha raggiunto più del 50% delle famiglie piemontesi con neonati: a fronte infatti di 37.757 neonati nel 2011 e 35.985 nel 2012, la Giunta regionale ha distribuito 35.414 voucher. Ecco di seguito le informazioni per sapere chi ne ha diritto IL CONTRIBUTO mercoledì 2 aprile 2014 Ô Sono più di 200 i papà piemontesi che hanno ce. Per lei è significato essere allo stesso tempo deciso di occuparsi a tempo pieno dei neonati, una mamma felice e una impiegata soddisfatta grazie a un incentivo economico della Regione del suo ruolo». Piemonte: 400 euro al mese che si aggiungono Questo progetto infatti impedisce alle donne di «Fare il papà a alla percentuale di stipendio concessa dall’Inps scegliere tra fare la mamma o lavorare. Un tempo pieno per il congedo parentale. In sostanza, in alcune dilemma purtroppo ancora molto diffuso nel famiglie piemontesi la famiglia tradizionale si è racconta Fabio nostro paese, dove il carico di lavoro tra donne “capovolta”: papà full time alle prese con pane uomini resta sbilanciato, dal momento che la è stata una scelta nolini e biberon e mamme al lavoro, senza capacità di prendersi cura della famiglia è azzeccata. Ho troppe preoccupazioni. Il progetto si chiama decisamente in capo alle donne. Ecco, nel Insieme a papà ed è ormai diventato un modello dettaglio, come funziona il progetto Insieme a vissuto momenti da copiare. Il Piemonte, dopo due anni di Papà. unici e quella sperimentazione, apre un nuovo bando con quotidianità che CHI PUO’ PRESENTARE DOMANDA? scadenza al 30 giugno 2015. Forte dell’esperienza maturata in questi anni, la Regione PieHanno diritto al contributo i lavoratori dipenmi ero perso» monte sa di centrare un altro successo. Di anno denti del settore privato, che fruiscono del congedo parentale (astensione facoltativa dal in anno infatti, sono progressivamente aumentate le domande di incentivo al congedo parentale dei lavoro ai sensi del D.Lgs 151/2001) al posto della madre papà, a dimostrazione che gli obiettivi sono stati realizzati: lavoratrice dipendente nel primo anno di vita del loro consentire da un lato ai neo papà di vivere pienamente i bambino/a, o i genitori adottivi o affidatari nel primo anno primi mesi di vita del figlio, e dall’altro impedire che le dall’ingresso del minore in famiglia. mamme, a causa della maternità, possano rischiare il posto di lavoro. Un fenomeno che, purtroppo, in Italia è ancora COSA FARE PER OTTENERE IL CONTRIBUTO molto diffuso e che costituisce per le donne, in molti casi, Dopo aver inoltrato domanda all’Inps per la fruizione del congedo parentale, il padre può presentare un deterrente alla nascita di un figlio. domanda alla Regione Piemonte per ottenere il Ma i protagonisti del progetto cosa ne pensano? I papà interpellati sono tutti soddisfatti contributo. Il modulo di domanda è scaricabile dell’esperienza fatta, tanto da consigliarla trandal sito www.regione.piemonte/pariopportunita oppure è disponibile presso gli Uffici quillamente agli indecisi. «Fare il papà a tempo Il contributo è di relazioni con il pubblico della Regione Piemonpieno per il nostro secondo figlio - racconta 400 euro mensiFabio - è stata una scelta azzeccata. Mi ha te. li. Sale a 450 eupermesso di vivere momenti unici e quella QUAL E’ IL VALORE DEL CONTRIBUTO ? quotidianità che con il primogenito mi ero ro se il congedo Il contributo della Regione Piemonte è pari 400 perso. Ho riscoperto il valore del tempo e la supera i 3 mesi. euro mensili per ogni mese solare di congedo gioia dei gesti semplici, come andare al parco, giocare con i bambini, veder spuntare i primi parentale fruito. Sale a 450 euro mensili se il Le domande si dentini e prendersi cura di loro in tutto e per congedo parentale supera i 3 mesi. possono pretutto. Anche se per pochi mesi, sono stato sentare fino al davvero contento di questa esperienza. Lo stesSCADENZA so vale per mia moglie che appena è stato Per presentare le domande c’è tempo fino al 30 30 giugno 2015 possibile è rientrata al suo lavoro, senza rinungiugno 2015. Info: numero verde 800.333.444 TO “Bonus bebè” da record Un assegno di 250 euro per i bimbi piemontesi TO «La mamma è in ufficio, oggi gioco con mio papà» Sono 200 le famiglie felici TORNA IL BANDO 38 40 mercoledì 2 aprile 2014 TO PIEMONTE CAPOFILA «La Garanzia giovani per ridare speranza a ragazzi e studenti» Ô La garanzia giovani non è solo un’ocrivoluzione copernicana che spero lacasione unica per dare una risposta ai scerà in dote alle prossime amministragiovani in cerca di lavoro ma è anche zioni un “borsino della qualità” e ad un l’ultimo treno per la politica di mettere “rating” pubblico per tutti coloro che La Garanzia Giomano, in modo concreto, ai servizi per il gestiscono servizi per l’impiego. Inoltre vani deve parlalavoro. Non può sfuggire ad alcuno che partiranno il prossimo mese dei corsi di re a ragazzi, non si può accendere la speranza di formazione intensivi per gli operatori: migliaia di giovani, ormai già fortemente perché parlare con i giovani è un lavoneet, studenti ofdisillusi, se poi entrando in un centro ro. frendo un’occa per l’impiego o in una agenzia interinale Per quanto riguarda i ragazzi che aderinon si riscontra una netta cesura con il scono alla Garanzia Giovani si tratterà sione concreta di passato. La Garanzia Giovani deve parlainvece di una vera e propria attivazione. mettere i piedi re ai ragazzi, ai neet, agli studenti offrenChe prevede diritti e doveri: il diritto di nel mondo del do loro una speranza e una occasione essere seguiti come si deve, ma dall’alconcreta di mettere i piedi nel mondo tro anche la coscienza che per trovare lavoro del lavoro. Ecco perché come Regione lavoro bisogna essere pronti e dinamici. Piemonte abbiamo deciso di investire Iscrivendosi al portale che verrà presen5,6 milioni di euro in una sperimentazione straor- tato, in occasione delle Olimpiadi dei Mestieri dinaria che anticipi quanto disporrà il Governo su (World Skill) il 9 aprile si potrà accedere oltre ad Youth guarantee. Vorremmo consegnare ai nostri attività di orientamento, anche a proposte di lavoro figli un sistema diverso, innovativo, “rock”. in Italia e all’estero, a formazione finalizzata all’ocTratteggio una fotografia di come dovrebbero esse- cupazione e a tirocini di qualità. In ogni momento re, a tendere, i servizi per l’impiego in Piemonte. I inserendo il proprio codice fiscale si potrà accedesoggetti che si candideranno ad offrire il re alla propria situazione e vedere se il servizio dovranno sottoscrivere una proprio curriculum è oggetto di verifica “Carta della Qualità”, nella quale si da parte delle aziende. Verrà inoltre impegneranno a rispettare degli stanlanciata nei prossimi mesi una speridard ben precisi di presa in carico e di mentazione in un quartiere di Torino Troppo spesso accompagnamento dei giovani. I soggetdove basterà avere uno smartphone per i curriculum ti incaricati avranno un nome e cognoricevere offerte di lavoro da parte di quei non arrivano me diventando dei veri e propri “case datori di lavoro che avranno aderito alla manager”. È giusto responsabilizzare gli Garanzia Giovani. alle aziende per operatori: troppo spesso i curriculum Il Jobs Act per l’Italia è già qui, parte dal un eccessivo non arrivano alle aziende per un eccesPiemonte. Questo non per essere i primi sivo filtro da parte di chi dovrebbe della classe ma per assicurare un sistefiltro da parte invece agevolare l’incontro domanda e ma di servizi più efficiente e coerente ai di chi dovrebbe offerta. Gli accreditati alla Garanzia Giocosti che sosteniamo per tenerlo in pieinvece agevolavani Piemonte saranno oggetto di valudi. tazione da parte dei fruitori. Penso che Claudia Porchietto re l’incontro questa costituisca una vera e propria Assessore regionale al Lavoro Ô Ô IL PROGETTO Mille occupati in più in un anno Investimento da 5 milioni di euro Si chiama “Garanzia Giovani Piemonte” il progetto sperimentale che la Regione, prima in Italia, avvia con l’obiettivo di ottenere solo quest’anno mille occupati in più, attivare 800 tirocini di qualità in Italia e in Europa e 400 percorsi formativi nelle aziende piemontesi, sostenere 50 persone nella creazione di impresa. Il programma è finanziato con 5,6 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo e vuole applicare la Risoluzione del Parlamento europeo del 16 gennaio 2013, secondo la quale si deve “garantire che tutti i giovani cittadini dell’Ue ed i residenti legali fino a 15 anni, nonché i laureati con meno di 30 anni, ricevano un’offerta di buona qualità dell’impiego, possano proseguire gli studi o fare un tirocinio entro quattro mesi dall’inizio del periodo di disoccupazione o dal termine dell’istruzione formale”. Vi può partecipare ogni giovane residente o domiciliato in Piemonte che abbia compiuto i 15 anni iscrivendosi al Portale Ggp, che conterrà tutte le informazioni per l’iscrizione e la partecipazione alle iniziative regionali e nazionali, la consultazione delle offerte degli operatori aderenti, la valutazione espressa dagli utenti. In particolare, si potranno ricevere proposte di lavoro in Italia e all’estero, formazione e tirocini finalizzati all’occupazione, si potrà partecipare a percorsi specialistici di orientamento sulla domanda delle imprese e sulle opportunità formative per la qualifica professionale, il post diploma e il post laurea. www.iolavoro.org LA NOVITÀ Per i neoassunti affitto pagato, agevolazioni, flessibilità oraria e convenzioni Ô Affitto pagato per i giovani neoassunti del Progetto Young Graduate, agevolazioni nei trasporti, flessibilità oraria, vaccinazioni gratuite, convenzioni per cure mediche e sconti nei negozi. Sono solo alcune delle azioni messe in campo dal Gruppo Dayco, tra i leader mondiali nella progettazione e produzione di sistemi di trasmissione di potenza per il comparto automotive, che tra i molti stabilimenti in Italia, ha sede anche ad Ivrea, nel Torinese. Insieme ad un gruppo di altre aziende, i manager di Dayco hanno illustrato la particolarità dei loro progetti, nel corso del seminario di presentazione del rapporto 2014 di Unioncamere sulle azioni di conciliazione messe in campo Il caso Dayco, azienda all’avanguardia dalle imprese piemontesi. Una pubblicazione che dimostra come sono sempre di più, in Piemonte, le aziende “eticamente corrette”, che credono nella soddisfazione dei propri dipendenti come valore aggiunto per il miglioramento della società e della qualità del lavoro. Tornando a Dayco, spicca su tutti il progetto Young Graduate, che coinvolge 17 giovani ingegneri neo assunti, inseriti in un percorso formativo di due anni che prevede, oltre all’attività di lavoro quotidiana, anche un master di alta professionalità, con l’obiettivo di creare una preparazione altamente specialistica. «Per i giovani neo assunti spiegano Patrizia Salemi e Vittorio Pirovano della direzione Risorse umane Eu/India/Sa - Dayco ha messo a disposizione gratuitamente gli alloggi ad Ivrea e ha supportato la mobilità casa-lavoro. Ma non solo. Per tutti i nostri dipendenti, che sono circa 1.300, abbiamo adottato negli anni una serie di agevolazioni volte a conciliare al meglio i tempi di lavoro con i tempi della famiglia: part time, flessibilità, concessioni turni speciali, senza trascurare la crescita e il supporto per l’individuo attraverso campagne sanitarie per i dipendenti, convenzioni locali e nazionali, e “pillole di felicità” in azienda, ovvero attenzioni speciali dedicate delle varie ricorrenze durante l’anno». Negli ultimi anni Dayco ha intrapreso un percorso finalizzato a realizzare un cambiamento culturale importante, investendo sulle persone per renderle parte attiva del suo successo tecnologico. «Lavoro di squadra e condivisione dell’interesse comune continua Salemi - sono la forza di Dayco. Noi crediamo che i dipendenti siano una parte viva e fondamentale dell’azienda ed è per loro che ci stiamo impegnando nel creare le condizioni di base per sostenerli, affinché non perdano la speranza in un futuro migliore».
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