Egr Presidnte NBHA Italia Spett.le Consiglio Direttivo NBHA Spett.le Collegio dei Probiviri Egr. Segretario Assemblea Straordinaria Oggetto: rettifica e precisazione. Egr Presidente il sottoscritto Avv. Luigi Mennella, socio NBHA, con la presente Le comunica quanto segue: in data 23/03/2014 in occasione dell’assemblea straordinaria NBHA tenutasi in Roma e nella quale lo scrivente è stato nominato presidente dell’assemblea è stato deliberato, tra l’altro, la modifica allo statuto relativamente ai capi di cui all’ordine del giorno come pubblicati. In virtù di detta modifica si è detto in loco da più parti, confermato dallo scrivente nella qualità, che il consiglio direttivo al momento vigente sarebbe decaduto di diritto attesa la modifica allo statuto come approvata. Va evidenziato che la modifica allo statuto come deliberata è da intendersi per le prossime elezioni, e cioè dopo la decorrenza ordinaria dei termini di mandato dell’attuale consiglio direttivo. Questo perché l’ordine del giorno prevedeva le diverse modifiche allo statuto ma non anche, in caso di approvazione della modifica come avvenuta, la decadenza di diritto del Presidente e del consiglio direttivo vigente. In mancanza di ciò il presidente ed il consiglio direttivo eletto con la norma vigente al tempo dell’elezione è legittimo e pertanto non è da considerarsi decaduto di diritto atteso che, e qui mi ripeto, che la modifica è da intendersi decorrente dalle prossime elezioni sia per norma di diritto, prassi ed uso. La presente Le viene comunicata per mero scrupolo, nella mia qualità atteso l’errore in cui sono incorso in buona fede, non avendo rilevato, anche per la cogitazione dell’assemblea, che l’ordine del giorno in caso di modifica dello statuto non prevedeva la decadenza di diritto del presidente del direttivo, che in ogni caso seppure prevista per diritto sarebbe stata annullabile. Resta a Sua discrezione ogni decisione in merito circa eventuali dimissioni dalla Sua carica e quindi del consiglio, come acconsentito in assemblea. Ma atteso che la S.V. è stata indotta alla dichiarazione di dimissioni da un errore materiale di interpretazione dell’ordine del giorno non è da considerare inopportuna, imbarazzante o impropria la revoca delle dimissioni come informalmente rassegnate. Nola lì 01/04/2014 In fede Avv. Luigi Mennella
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