Zumiani: Borgonovo Re ha ragione

Trento
l'Adige
L’INTERVISTA
giovedì 11 settembre 2014
21
Il presidente dell’Ordine dei medici del Trentino
Stilettata anche a Luciano Flor: «Da due anni c’è
si schiera con l’assessora alla salute e critica la linea
un immobilismo a livello di Azienda sanitaria preoccupante
del presidente Rossi: «Logiche da campagna elettorale» L’aria non è delle migliori. Serve uno scossone»
Zumiani: Borgonovo Re ha ragione
«Finito il tempo del tutto a tutti sotto casa: va detto alla gente»
Il presidente dell’Ordine dei medici del Trentino, Giuseppe Zumiani, prende posizione per
esprimere il sostegno convinto
all’azione dell’assessora provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re, in questi giorni tanto
contestata anche all’interno della giunta e della maggioranza,
nel suo tentativo di «pianificare una sanità di qualità» e critica invece il presidente Ugo Rossi, che insegue «il populismo
delle raccolte di firme», ed anche l’Azienda sanitaria e dunque il suo direttore Luciano Flor
per l’«immobilismo degli ultimi
due anni».
Dottor Zumiani, si è assistito in
questi giorni a tensioni altissime
tra il presidente Rossi e l’assessora Borgonovo Re su scelte strategiche per il futuro della sanità
trentina, e sono emersi anche problemi tra l’assessora e l’Azienda
sanitaria, tanto che la giunta ha
dovuto esprimere rinnovata fiducia a Flor. Lei come vede tutta questa situazione?
Da cittadino e presidente dell’Ordine dei medici mi meraviglio che non ci sia stato sufficiente confronto prima in giunta, ma al di là della disputa politica, io penso che il futuro della sanità in Trentino, così come
«I sindaci dovrebbero
preoccuparsi della
copertura promessa
e non attivata sulle
12 e 24 ore della
medicina di base»
a livello nazionale e internazionale, abbia bisogno di pianificazione, perché ci si confronta con
la realtà della coperta corta, con
una sanità che cambia e riferimenti economici che mutano.
Quindi ben venga il piano per
la salute.
Si sta discutendo tanto di punti
nascita negli ospedali periferici,
mentre la delibera per la riorganizzazione del servizio per le
mammografie è stata sospesa per
non urtare le sensibilità dei sindaci. Condivide?
Io come presidente dell’Ordine
non ho avuto sempre sintonia
con l’assessora Borgonovo Re,
non posso dire che ci sia un idillio, però se prendiamo a riferimento l’argomento della pianificazione della sanità sono d’accordissimo con l’impostazione
dell’assessora. Negli orientamenti che ha assunto sui punti
nascita e le mammografie ha assolutamente ragione. Bisogna
fare delle valutazioni il più possibili oggettive e riferite a elementi tecnici per poi pianificare: gli accessi, la numerosità, le
strutture, le dotazioni, le esperienze, i professionisti. Sono determinanti.
Quindi non è d’accordo con il presidente Rossi che dice che si deve tener conto delle raccolte di
firme per decidere se tenere aperto o meno un punto nascita?
Le posizioni del presidente mi
sembrano molto concilianti verso la territorialità. Io non discuto le logiche delle campagne
elettorali, ma quando si parla
di pianificazione sanitaria bisogna essere estremanente coerenti e cercare di mantenere la
barra dritta. Non sono per niente d’accordo con l’assecondare la raccolta delle firme. Io la
trovo una risposta sbagliata totalmente. I sindaci hanno pieno
diritto a dire la loro ed entrare
nella discussione, ma a monte,
a livello politico, non in piazza
sugli umori della gente; perché
il tempo del tutto a tutti sotto
casa a mio parere è definitivamente finito. E questo non per
la comodità dei medici, ma perché oggi siamo chiamati al massimo della qualità possibile, che
possiamo garantire solo con la
pianificazione e non seguendo
gli umori di piazza, che capisco
dal punto di vista emotivo, ma
non politico. Si deve avere il coraggio delle scelte e parlare un
linguaggio comune tra la politici e i tecnici. Sulla mammografia questi nuovi sistemi di approccio non possono che essere fatti in centri dove c’è il massimo della competenza: il doppio cieco nella lettura dell’esame, la tridimensionale. Non possono essere fatte ovunque. Se
su Trento un utente trova oggi
la risposta migliore possibile,
io sono convinto che non ha
problemi a spostarsi. Diciamolo. Smettiamola di nasconderci dietro un dito: spieghiamo alla gente quello che si può fare
e diamoglielo.
Ma sui territori spariranno i servizi sanitari?
Ma no, certo che le prestazioni
di primo intervento vanno garantite e capillarizzate, così come va risolta nella medicina di
base la questione della copertura sulle 12 e 24 ore. Fino ad
ora c’è stata solo qualche delibera di intenti e qualche accordo sindacale che non ha portato a nulla. Solo proclami. Facciamolo. Questi sono i temi che
i sindaci devono sapere per la
tutela della salute della gente.
Che ruolo dovrebbero avere gli
ospedali periferici?
L’ospedale generalista che deve offrire prestazioni di qualità
ha al suo interno delle nicchie
di superspecialità, come la
mammografia, che non possono essere ovunque ma sono per
tutti nei centri qualificati. Gli
ospedali di valle hanno altri ruoli e ne avranno sempre di più in
futuro come strutture ospedaliere in rete. Io direi che devono garantire quella che definirei “la migliore prestazione nella normalità”, mentre le eccellenze vanno sistemate nei posti, pochi, che riteniamo idonei.
Cosa pensa della gestione dell’Azienda sanitaria da parte di Luciano Flor?
La sensazioni e il convincimento che mi viene rappresentato
da molti colleghi è che ci sia un
immobilismo a livello Aziendale preoccupante, che non è di
ieri ma è datato. Da almeno un
paio d’anni non si prendono le
decisioni che servono. C’è un
sistema bloccato di cui non so
a chi attribuire la responsabilità, se alla mancanza di feedback
tra Azienda e assessorato e viceversa, ma l’aria che si respira non è delle migliori. Serve
uno scossone. Gli operatori si
aspettano di avere dei segnali
di qualcosa che si muova, si ha
l’impressione di una grande stagnazione e questo lo sento sia
sul fronte della medicina pubblica che privata.
Lei dice due anni, quando l’assessore alla salute era l’attuale presidente Ugo Rossi, che invece difende la qualità della sanità trentina.
Talvolta siamo troppo autoreferenziali, la qualità della nostra
sanità è mediamente buona, ma
sarebbe migliorabile, come dimostra la questione del reparto di oculistica giustamente sollevata.
Cosa pensa del Centro di protonterapia?
Finalmente parte, visto che c’è.
Ma da un punto di vista deontologico come Ordine non possiamo condividere la delibera
della giunta se è vero che prevede trattamenti gratuiti solo
per chi è residente in Trentino
da almeno tre anni e non per
tutti gli iscritti al servizio sanitario provinciale. Se è così ci
preoccupa molto.
Quando si parla
di pianificazione
sanitaria non si
assecondano le firme
Giuseppe Zumiani /1
QUALITÀ
Le mammografie
vanno fatte in centri
dove c’è il massimo
di competenza
Giuseppe Zumiani /2
TUMORI
Protonterapia, preoccupa
il minimo di 3 anni
di residenza per accedere
ai trattamenti
Giuseppe Zumiani /3
Giuseppe Zumiani, dermatologo,
è presidente dell’Ordine
dei medici del Trentino
L’INCONTRO
A Tione i sindaci di mezzo Trentino per «premere» sulla giunta
Domani faccia a faccia con Rossi
GIGI ZOPPELLO
L’incontro doveva rimanere «segreto»
ed è stato organizzato dalla presidente
della Comunità di Valle delle
Giudicarie, Patrizia Ballardini. Domani
alle ore 17,30 a Tione il governatore
Rossi doveva incontrare gli
amministratori delle Giudicarie, forti
delle oltre 22 mila firme raccolta in
poche settimane a «difesa» del punto
nascite del nosocomio locale. Invece
Rossi si troverà davanti ad una platea
ben più ampia, perché a Tione
arriveranno mezzi sindaci del Trentino,
da Fabio Dalledonne di Borgo Valsugana
ad alcuni primi cittadini della Valle di
Fiemme i quali, sentito che c’era
l’occasione di parlare con il presidente,
hanno preso la palla al balzo.
L’annuncio lo ha dato pubblicamente
Dalledonne ieri sera, durante il
consiglio comunale di Borgo
Valsugana: «Venerdì abbiamo un
incontro con Ugo Rossi - ha spiegato per parlare del nostro ospedale».
Anche Borgo Valsugana, come noto, è
in predicato di subìre riduzioni ai
reparti dopo il «taglio» dei chirurghi e
la limitazione delle attività di sala
operatoria durante la notte e i
weekend.
Cosa c’entra Borgo con Tione?
«Diciamo che abbiamo preso la palla al
balzo - spiega il primo cittadino della
Valsugana - perché in giornata ho
ricevuto la lettera di invito di Patrizia
Ballardini, ed ho subito aderito».
Ma chi ci andrà, a Tione? «Penso molti
sindaci. Per la Valsugana - spiega
Dalledonne - di certo il presidente della
Comunità Dandrea e certamente il
coordinatore dei sindaci, Attlio Iseppi.
Ma penso anche molti altri».
E da Cavalese? «Io non ho segnali - dice
Dalledonne - ma magari si muoveranno
anche loro. Penso che ci andremo in
molti per cogliere l’occasione, in
coerenza con quanto abbiamo fatto
Consiglio | Ma resta l’incognita dell’aula
Omofobia, il centrosinistra
trova l’intesa sugli emendamenti
Il centrosinistra autonomista ha finalmente trovato un accordo ieri sugli emendamenti al disegno di legge contro l’omofobia. Lo hanno comunicato ieri i capigruppo di Upt, Patt, Pd,
Ual e i firmatari del disegno di legge unificato, Mattia Civico
e Paolo Zanella. L’intesa è stata raggiunta anche sulle richieste formulate dal Partito autonomista che miravano a mitigare l’impatto della legge sul fronte della sensibilizzazione
nelle scuole, le azioni a favore soprattutto dei trasessuali e
transgender discriminati sul lavoro e nelle campagne di informazione promosse dalla Provincia. «È stato un dibattito
certamente non semplice - scrivono i capigruppo - ma sempre costruttivo nella comune volontà di consegnare all’aula
e alla nostra comunità un dispositivo che faccia fare alla nostra Provincia un passo avanti sul tema dei diritti fondamentali delle persone a rischio di emarginazione e discriminazione». Tra oggi e domani saranno depositati gli emendamenti
concordati. Il disegno di legge è all’ordine del giorno del consiglio provinciale del 16 settembre, ma resta ancora tutto da
vedere se la maggioranza farà fronte comune contro l’ostruzionismo annunciato per arrivare all’approvazione entro la
settimana o sceglierà la via del rinvio come suggerito dal Patt.
finora: batterci per la nostra terra e la
nostra gente, ci siamo sempre mossi
uniti, con tutti i sindaci e la Comunità
di Valle. Ed uniti andremo a Tione».
Anche dalla val di Fiemme, dove la
raccolta firme a difesa dei reparti di
Cavalese è in pieno svolgimento, c’è
fermento. «Non sapevo di questa
iniziativa - spiega il consigliere ed ex
parlamentare Giuseppe Detomas - ma
posso capire».
Gradirà il presidente Rossi la
«sorpresa» di trovarsi una folta platea
proveniente da ogni angolo del
Trentino? «In verità lui voleva un
incontro riservato - spiegano i ben
informati a Tione - ed ha negoziato con
la Ballardini affinché fosse un incontro
a porte chiuse, solo con gli
amministratori, assolutamente senza
pubblico».
E anche senza l’assessora Borgonovo Re
la quale domani, alla stessa ora, è
impegnata a inaugurare la nuova casa
di riposo di Pinzolo.
AUTOSTRADA
DEL BRENNERO S.p.A.
Via Berlino, 10 38121 TRENTO
Telefono 0461/212611 Telefax 0461/212787
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AVVISO DI GARA N. 9/2014 – CIG 5900526417
A4090996
LUISA MARIA PATRUNO
CORAGGIO
L'Autostrada del Brennero S.p.A. ha indetto una procedura aperta per i
lavori per il consolidamento della parete rocciosa sovrastante la carreg
giata sud dell’Autostrada tra le progressive km 45+200 e km 45+350.
L’importo complessivo dei lavori è di euro 1.738.846,39 di cui euro
253.895,74 di oneri per la sicurezza.
I lavori rientrano in categoria OS21 unica e prevalente.
Presentazione offerte: entro le ore 12:00 del giorno 7 ottobre 2014.
Apertura offerte: presso la sede della Società, il giorno 9 ottobre 2014,
ad ore 9:30.
L’aggiudicazione avverrà a misura al prezzo più basso, ai sensi dell’art.
82 del D.Lgs.163/2006, mediante espressione di un unico ribasso per
centuale sull’importo dei lavori posto a base di gara.
Il bando di gara è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del
la Repubblica Italiana.
Il bando integrale e gli elaborati tecnici potranno essere visionati, e ac
quisiti mediante pagamento online sul sito internet della Società o me
diante richiesta scritta alla Società – Direzione Tecnica Generale – Uffi
cio Gare d’Appalto, previo versamento di euro 50,00, iva compresa, sul
c.c. postale 13691381. Le spese di invio saranno a carico della Società.
Trento, lì 4 settembre 2014
L’AMMINISTRATORE DELEGATO
ing. Walter Pardatscher