Newsletter EAM - Ottobre 2014

Banchieri svizzeri dal 1873
Newsletter EAM
Ottobre 2014
EAM
www.bsibank.com
Editoriale
Care lettrici, Cari lettori,
El Anillo è l’opera con la quale José Maria Sanchez Garcia ha recentemente vinto il
premio BSI Swiss Architectural Award 2014, quarta edizione del premio promosso
dalla fondazione BSI a favore di talentuosi architetti. Quello che mi ha maggiormente colpito di quest’opera è stata la capacità di mutare difficoltà e vincoli architettonici in punti di forza della struttura.
Interessante parallelismo con il mercato che affrontiamo insieme ogni giorno.
Come avete avuto modo di leggere sui quotidiani locali ed internazionali, il gruppo
brasiliano BTG Pactual ha raggiunto un accordo con Assicurazioni Generali per l’acquisto di BSI SA. Si tratta di un cambiamento importante, che completerà il suo iter
autorizzativo nel corso del 2015, e che ci permette di guardare al futuro con rinnovata fiducia, continuando ad essere per voi un partner solido ed affidabile.
Ci teniamo a presentarvi il nuovo azionista di BSI personalmente, incontrandone il
management, quando avrà modo di partecipare al forum EAM.
Renato Santi
CEO BSI Switzerland
Tra gli interessanti contributi di questa Newsletter vi segnalo in particolare la possibilità di accedere a finanziamenti attraverso BSI Milano. In un momento di persistente debolezza dell’economia italiana vogliamo essere vicini ai nostri partner ed ai
loro clienti con soluzioni concrete che, sono certo, incontreranno il vostro interesse.
Ringraziandovi della fiducia accordataci, vi auguro una piacevole lettura.
Contatti
Martin Hutter
Lugano
+41 (0)58 809 34 76
[email protected]
Christian Moser
Lugano
+41 (0)58 808 14 04
[email protected]
Christophe Zuchuat
Ginevra/Losanna
+41 (0)58 809 13 52
[email protected]
Lucia Althaus-Manco
Zurigo
+41 (0)58 809 80 14
[email protected]
Newsletter EAM – N. 18 – ottobre 2014
Legge federale sui servizi finanziari (LSF)
Legge federale sugli istituti finanziari (LIFin)
denziale secondo il diritto vigente, quindi gestori di investimenti collettivi di capitale, direzioni di fondi, commercianti
di valori mobiliari (chiamati ora società di intermediazione
mobiliare) e banche, sono, in linea di principio, riprese dagli
atti normativi vigenti senza modifiche materiali (LICol, LBVM
e LBCR).
Ora anche i gestori patrimoniali di patrimoni individuali nonché di valori patrimoniali detenuti da istituti svizzeri di previdenza sono sottoposti a vigilanza prudenziale. La verifica del
rispetto delle norme in materia di diritto previdenziale continua ad essere di competenza delle autorità di vigilanza a cui
rispondono gli istituti di previdenza. I gestori di investimenti
collettivi di capitale e i gestori di valori patrimoniali di istituti
di previdenza svizzeri sono ora definiti “gestori patrimoniali
qualificati” e “asset manager“ e devono soddisfare requisiti
più severi rispetto ai gestori di patrimoni individuali.
Secondo la LIFin i gestori patrimoniali qualificati sono sottoposti alla sorveglianza della FINMA. Per la vigilanza prudenziale sui gestori patrimoniali non qualificati, nell’ambito della
procedura di consultazione vengono esposte due varianti:
una vigilanza da parte della FINMA oppure da parte di un
organismo di vigilanza sottoposto al controllo della FINMA.
Per i gestori patrimoniali esistenti è prevista una clausola di
salvaguardia dei diritti acquisiti (grandfathering). Inoltre non
sono sottoposti ad alcuna vigilanza prudenziale se dispongono di sufficiente esperienza (minimo 10 anni) e se si limitano a gestire soltanto i fondi di clienti esistenti.
La LSF disciplina le condizioni della fornitura di servizi finanziari e l’offerta di strumenti finanziari. Il suo obiettivo principale è quello di migliorare la protezione della clientela. La
LIFin prevede una normativa in materia di vigilanza coerente
per gli istituti finanziari che esercitano, a titolo professionale,
la gestione patrimoniale per terzi.
Premessa
Il 28 marzo 2012 il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF), in collaborazione con il
DFGP e la FINMA, di elaborare delle proposte per una regolamentazione intersettoriale dei prodotti e dei servizi finanziari inclusa la vendita. Un primo avamprogetto è già stato
posto in consultazione (fino al 17.10.2014) e, in base al calendario attuale, la nuova legge entrerà in vigore nell’anno
2017.
Legge sui servizi finanziari (LSF)
Secondo le nuove norme, i fornitori di servizi finanziari sono
tenuti a rispettare regole di condotta attinenti alle leggi in
materia di vigilanza. Le nuove disposizioni sono incentrate
sull’obbligo di informazione e di raccolta di informazioni. Per
operare una scelta informata circa le opportunità di investimento, i clienti devono poter disporre di sufficienti informazioni sul loro fornitore di servizi e sui servizi e strumenti finanziari offerti. Quando un fornitore di servizi finanziari presta
consulenza ai clienti o gestisce il loro patrimonio, deve tenere conto delle loro conoscenze, della loro esperienza nonché
della loro situazione finanziaria e dei loro obiettivi di investimento. Le norme si orientano, sul piano materiale, alle direttive UE (MiFID), tuttavia è prevista una regolamentazione
equivalente e adattata alla realtà svizzera. I consulenti possono esercitare la loro attività solo se sono registrati in un
apposito elenco di consulenti alla clientela di nuova istituzione. L’obbligo di registrazione vale per tutti i consulenti alla
clientela operanti in Svizzera (incl. i gestori patrimoniali esterni) e per i fornitori di servizi finanziari stranieri che esercitano
un’attività in Svizzera soggetta ad autorizzazione.
La LSF introduce inoltre requisiti uniformi per la pubblicazione dei prospetti per tutti i valori mobiliari offerti pubblicamente o negoziati su una piazza borsistica. Inoltre, entra in
vigore l’obbligo di redigere un foglio informativo di base.
Questa breve documentazione ha lo scopo di permettere al
cliente privato di operare una scelta informata sui propri investimenti e di confrontare strumenti finanziari differenti. Il
foglio informativo di base deve essere redatto in un linguaggio facilmente comprensibile, includere le indicazioni essenziali sul prodotto ed essere strutturato in modo uniforme,
indipendentemente dalla natura dello strumento finanziario.
Conclusione
Nella forma attuale, le nuove leggi porteranno ad un’impennata dei costi per i fornitori di servizi finanziari (saranno colpiti in particolare gli istituti più piccoli). Gli operatori saranno
tentati di ripercuotere una parte di questi costi sui consumatori. Pertanto, in futuro, si dovranno prevedere margini ridotti nella gestione patrimoniale.
L’auspicato accesso al mercato dell’UE, nonostante queste
nuove leggi, non è comunque garantito e alcuni gestori patrimoniali potrebbero valutare se limitare la propria attività
alla sola consulenza sugli investimenti (non sottoposta alla
vigilanza prudenziale della FINMA).
Christian Moser
BSI Senior Vice President
EAM Ticino
Aggiornamento FACTA
Nel maggio di quest’anno, il Consiglio federale ha incaricato
la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali di elaborare un mandato, in collaborazione con le competenti commissioni delle Camere federali e dei Cantoni,
che dovrà gettare le basi di negoziati in vista del passaggio
dall’attuale “modello 2 IGA” a un nuovo “modello 1 IGA”.
Non è ancora chiaro quando sarà raggiunto un accordo in
materia. Il passaggio al modello 1 consentirebbe lo scambio
automatico di informazioni con gli USA. In linea con il lavoro
compiuto dall’OCSE, che a luglio ha pubblicato l’ultima ver-
Legge sugli istituti finanziari (LIFin)
La LIFin intende disciplinare in un unico atto materiale la vigilanza su tutti i fornitori di servizi finanziari che esercitano la
gestione patrimoniale in qualsiasi forma. Le disposizioni concernenti gli istituti finanziari già soggetti alla vigilanza pru3
Newsletter EAM – N. 18 – ottobre 2014
“teorico” di quest’opzione visto che, in parecchi paesi della
zona Euro, le banche sono state raramente così restie a concedere prestiti, indipendentemente dalla natura del loro utilizzo e dalla forza finanziaria del richiedente. Eppure la domanda esiste ed è particolarmente alta, generata sia dal
livello dei tassi, che dall’attuale debolezza del ciclo economico. Aggiungiamo che anche potenziali penali legate alla regolarizzazione di patrimoni all’estero possono alimentare la
richiesta di finanziamenti, così da lasciare inalterata, ad un
costo interessante, la capacità del proprio portafoglio di generare rendimenti.
sione provvisoria degli “Standard for Automatic Exchange
of Financial Account Information in Tax Matters”, il passaggio al modello 1 potrebbe essere del tutto opportuno.
BSI ha contattato per lettera tutti i suoi EAM in Svizzera e
all’estero chiedendo una conferma del loro status FATCA in
base ai moduli IRS applicabili. BSI sta valutando le risposte
ricevute. A seconda della risposta, BSI si riserva di adottare
misure per garantire la conformità all’accordo FATCA dei
conti gestiti dai EAM e registrati presso BSI. Oltre allo status FATCA, BSI ha deciso di chiedere una Inquiry Certification a determinati EAM La Inquiry Certification dei EAM è
basata sulla RM Inquiry Certification, che è esplicitamente
richiesta dalla regolamentazione FATCA, e mira a garantire che BSI sia informata correttamente e tempestivamente
dai suoi EAM riguardo ad attuali e nuovi indizi statunitensi.
Nel caso specifico della clientela italiana, la presenza a Milano della filiale bancaria di BSI Europe permette un utilizzo
ottimale del credito lombard ovviando ad alcuni svantaggi
legati a finanziamenti concessi a soggetti residenti in Italia.
Innanzitutto, grazie alla capitalizzazione di BSI, i tassi offerti
alla clientela sono decisamente più competitivi di quanto
ottenibile direttamente presso intermediari italiani. Ciò aumenta la convenienza dell’accesso al credito così da non dover intaccare la consistenza del proprio patrimonio gestito.
In secondo luogo l’erogazione del finanziamento può avvenire in Italia, indipendentemente dall’ubicazione del patrimonio messo a garanzia. In pratica un portafoglio a garanzia
in Svizzera può tradursi in un finanziamento erogato direttamente in Italia da BSI Europe.
Infine, la concessione del finanziamento dall’Italia permette
un’ottimizzazione fiscale rispetto alle erogazioni fatte dalla
Svizzera, rendendo il tasso finito per il cliente ancora più interessante.
Con effetto dal 1° luglio, BSI ha sostituito i moduli relativi
allo status US/non US delle persone fisiche con un nuovo
modulo “Declaration with regard to U.S. Tax Regulations for
Individuals”, disponibile in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo. Entro la fine dell’anno, BSI introdurrà un altro
modulo per persone giuridiche e strutture affini (“entities”)
cui allegherà l’attuale documentazione per l’apertura di conti. Il modulo è intitolato “Declaration with regard to U.S. Tax
Regulations for Entities”. Inizialmente i moduli saranno disponibili soltanto in inglese e in italiano.
Con riferimento all’accordo FATCA, BSI modificherà anche
le proprie Condizioni generali per adeguarle alle nuove norme e circostanze. Tuttavia contatterà anche separatamente
gruppi specifici di clienti allegando la lettera definita dal Dipartimento federale delle finanze come previsto dalle disposizioni dell’IGA svizzero. Le persone fisiche identificate come
“US Persons” hanno già ricevuto tale lettera. In un prossimo
futuro, BSI invierà altre lettere a tutte le FFI “prima facie” e
tutte le persone giuridiche e strutture affini per effettuare un
“repapering” sulla base del summenzionato modulo “Declaration with regard to U.S. Tax Regulations for Entities”.
Riprendendo la tematica dell’emersione dei capitali detenuti all’estero, il cliente potrebbe quindi finanziare l’eventuale
penalità dovuta tramite la messa in garanzia del proprio portafoglio e contestuale erogazione del finanziamento direttamente in Italia. Tale possibilità resta indipendente dall’opzione che il cliente vorrà adottare ovvero il mantenimento
all’estero tramite fiduciaria italiana oppure in regime dichiarativo o infine il rientro in Italia tramite BSI Europe. Le strutture di BSI, BSI Europe e EOS Servizi Fiduciari permettono
quindi di modulare più soluzioni in base alle reali esigenze
del singolo cliente.
Schur Gilbert Ferdinand
BSI Vice President
Legal
Per ulteriori dettagli il vostro consulente di riferimento resta
a vostra completa disposizione.
Crediti per clienti domiciliati in Italia
Gabriele Corte
La recente riduzione del tasso di sconto BCE è solo l’ultimo
segnale di un’inesorabile caduta dei rendimenti obbligazionari europei. Le prospettive economiche, soprattutto nell’Area Euro, non lasciano prevedere un’inversione di tendenza,
complice un livello dell’inflazione talmente basso da lasciare
indifferente addirittura la Bundesbank all’ulteriore espansione monetaria annunciata da Draghi il 4 settembre scorso. Se
da un lato il livello dei tassi rende sempre più complessa la
gestione dei portafogli dei nostri clienti, dall’altro aumenta
l’appetibilità del ricorso al credito, teoricamente ottenibile
ad un costo incredibilmente basso. Sottolineiamo l’aspetto
Head Italian domestic market
BSI Europe SA Milano
Amnistia fiscale ticinese
Il 1° gennaio 2010 in Svizzera sono entrate in vigore – a
livello federale – due precise misure atte a facilitare la riemersione di capitali non dichiarati:
1. Recupero di imposta semplificato in caso di successione: permette agli eredi di regolarizzare i fondi che il
4
Newsletter EAM – N. 18 – ottobre 2014
king, in virtù della praticità e della flessibilità. Ma se non si
vogliono sorprese si deve, da un lato, pretendere la garanzia
dai propri partner bancari che ogni contromisura possibile
sia stata messa in campo, e dall’altro, imparare i comportamenti che consentano di ridurre il rischio. Perché la pirateria
informatica non è più, come anni addietro, una sfida tra giovani talenti che operano dal garage sotto casa; oggi è vera
criminalità organizzata e attrezzata. Ecco che per le banche
il rovescio della medaglia del time to market diventa la possibile inadeguatezza dello strumentario di prevenzione e indagine che sapranno mettere in campo. Così per le banche
poco attente il time to market rischia di diventare time to
frauds, e non saranno le polizze assicurative a limitare più di
tanto i danni: la perdita di fiducia dei clienti non può essere
risarcita da nessuna assicurazione.
Le banche solide, che hanno a cuore la loro clientela, si sono
dotate di expertise altamente qualificato che le aiuta a trovare l’equilibrio tra le esigenze di business e il rischio. Attenti alle esigenze del business, gli esperti di sicurezza non hanno più la missione di impedire ma quella di consentire in
maniera controllata. Le contromisure adottate spaziano dalla
crittografia a sistemi di autenticazione complessi, accanto a
vere e proprie strutture di intelligence capaci di mettersi in
ascolto di “cosa succede là fuori”. Per questo nelle banche
il budget per la sicurezza è in continuo aumento; l’incremento degli investimenti necessari va di pari passo con l’incremento delle minacce. Oggi possiamo affermare che i partner
bancari seri hanno adottato tutte le contromisure possibili
che consentano alla clientela e ai partner di operare con fiducia sui suoi conti da qualunque parte del mondo.
La FINMA è molto attenta sulle tematiche di sicurezza: la recente circolare sui rischi operativi impone delle misure molto
stringenti che vedranno le banche impegnate con risorse
senza precedenti a proteggere i dati della clientela. Ma non
sono solo le misure tecnologiche che possono tenerci al riparo dalle minacce: non dobbiamo mai dimenticare che la
sicurezza totale non esiste; al di là di ogni contromisura tecnica, di ogni prevenzione possibile, resta sempre il fattore
umano. Clienti e partner poco attenti possono vanificare gli
sforzi della banca semplicemente con il loro comportamento
poco consapevole per cui è importante leggere gli eventuali avvisi di sicurezza che troviamo sul sito di e-banking; prestiamo attenzione alla nostra posta elettronica, non rispondendo ai messaggi di dubbia provenienza e non cliccando
sui link proposti che pretendono di “verificare le nostre
credenziali”; usiamo password complesse e cambiamole
spesso; utilizziamo solo computer e dispositivi che abbiano a bordo sistemi di sicurezza sempre aggiornati. Per i provider di posta elettronica che lo consentono, adottiamo l’autenticazione in due passaggi: è un sistema molto semplice
che ci dà la ragionevole sicurezza che il nostro account e-Mail
non possa essere acceduto da computer non autorizzati.
Insomma, la sicurezza siamo anche noi. E questo è un concetto che tutti abbiamo chiaro quando andiamo in automobile; nessuno di noi pretende che la nostra salvaguardia sia
affidata solo alle caratteristiche della nostra auto. Al contrario, sappiamo bene che è soprattutto il nostro comportamento alla guida a farci correre più rischi.
defunto non ha dichiarato, pagando solo 3 anni di imposte arretrate. Ogni contribuente ha la possibilità, una
sola volta nella vita, di fare riemergere i propri averi non
dichiarati versando le imposte arretrate degli ultimi 10
anni, ma senza pagare nessuna multa e soprattutto ottenendo il condono sui reati penali connessi alla sottrazione d’imposta.
2. Autodenuncia da pena: si tratta di procedure legali
introdotte nella LIFD (Legge federale sull’imposta federale diretta), rispettivamente nella LAID (Legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni). I principi sono stati poi implementati
nei diversi ordinamenti fiscali cantonali.
È bene ricordare che queste opzioni a favore del contribuente non sono oggetto di esame da parte del Tribunale Federale, e rimangono dunque valide ed applicabili a prescindere dalla decisione che questa istanza
renderà nell’ambito dell’amnistia fiscale ticinese.
Il Canton Ticino
Nel maggio 2014 gli elettori ticinesi hanno accettato in votazione popolare il progetto di amnistia fiscale ticinese.
Questa misura tuttavia non può ancora entrare in vigore in
quanto, come noto, è stato interposto ricorso al Tribunale
Federale da un gruppo di cittadini; la sentenza è attesa per
l’autunno. Il progetto di amnistia fiscale ticinese è correlato
all’autodenuncia esente da pena, nel senso che l’amnistia
ticinese ha lo scopo di permettere ai contribuenti ticinesi di
effettuare la loro autodenuncia esente da pena (garantita
come detto sopra dal diritto federale) approfittando di condizioni ancora più vantaggiose stabilite dal diritto cantonale; in concreto si otterrebbe uno sconto del 70% sul totale
delle imposte arretrate cantonali e comunali.
BSI Wealth Planning
Team Ticino
Cybercrime, mobilità e sicurezza
Minacce in aumento per la sicurezza dei dati. Ma le banche
non stanno a guardare.
Il rapporto tra i consumatori e gli strumenti tecnologici che
utilizzano, soprattutto quando c’è in ballo il proprio patrimonio, è basato su due tipi di fiducia: quella nello strumento che
si adopera e quella in loro stessi, nella loro capacità di accorgersi in tempo utile se qualcosa non quadra alla perfezione.
È spesso quest’ultima che è mal riposta: il diavolo si traveste
di bello e di normalità, per colpire quando meno ce l’aspettiamo.
Più siamo “mobile”, più il rischio si moltiplica: e-Banking ed
e-Mail dai computer portatili, dai “tablets”, dagli “smart
phones”; si vuole poter fare tutto dappertutto e con i mezzi
che la tecnologia mette a disposizione.
Per le banche è un importante fattore competitivo: quelle
che per prime soddisferanno tutte le esigenze di mobilità del
cliente acquisiranno più mercato. E si adopera sempre di più
la bella e accattivante tecnologia “consumer” per fare ban5
Newsletter EAM – N. 18 – ottobre 2014
Impariamo a “guidare con prudenza” anche sulle vie sconfinate di Internet.
BSI Global Security
BSI Informa
Chiusura filiale BSI di St. Moritz
Già dallo scorso anno BSI ha avviato un processo di miglioramento della propria organizzazione anche attraverso una
revisione della propria presenza in Svizzera e nel mondo, con
l’obiettivo di semplificare la propria struttura e di aumentare
al contempo l’efficienza operativa. In particolare sono state
valutate attentamente le filiali che si caratterizzano per un’elevata stagionalità di clientela e che non raggiungono un
afflusso sostenibile per consentire una presenza costante.
In questo contesto vi informiamo che la filiale di St. Moritz
cesserà la propria attività il prossimo 30 novembre 2014. Per
garantire il trasferimento delle relazioni a una delle nostre
altre succursali in Svizzera, è previsto che un incaricato BSI
resterà a disposizione della clientela presso la succursale fino
al 31 gennaio 2015.
Aggiornamento listino traffico pagamenti
Con riferimento al pacchetto di servizi bancari BSI Premium,
introdotto lo scorso luglio per la clientela legata al listino pricing EAM, vi informiamo che tutte le tipologie di pagamento eseguite online attraverso l’applicativo BSI e-connect sono ora incluse nel prezzo.
Portiamo inoltre alla vostra attenzione che il costo di ordini
di pagamento “Easy” è di CHF 0,20 a polizza (gratuita l’esecuzione online) mentre il pagamento di fatture tramite LSV
viene eseguito senza addebito di spese.
Eventi
Outlook Forum per gli External Asset Manager
– 29.10.2014 Ginevra
– 05.11.2014 Lugano
– 06.11.2014 Zurigo
6
BSI App
Newsletter EAM – N. 18 – ottobre 2014
iPhone
Android
Subscribe financial newsletter
Follow us on
Youtube
Facebook
Il presente documento ha finalità puramente informative. In particolare esso non è, né può essere interpretato, come un’offerta, un invito o una raccomandazione (né generica né personale)
all’acquisto o alla vendita di alcun tipo di strumento finanziario. Inoltre esso non deve sostituire
il giudizio proprio di chi lo riceve. Il presente documento è stato elaborato da BSI SA con le informazioni disponibili alla data in cui lo stesso è stato redatto. Pertanto le informazioni, opinioni e
stime contenute nel presente documento sono formulate con esclusivo riferimento alla data di
redazione dello stesso e sono suscettibili di variazioni in qualunque momento senza che da cio’
derivi un obbligo di comunicazione e/o aggiornamento in capo a BSI SA. Le informazioni, opinioni e stime contenute nel presente documento si basano su dati e ricerche tratte da fonti pubbliche o pubblicamente accessibili che sono considerate affidabili. Tuttavia BSI non garantisce la
loro correttezza, accuratezza e completezza e non assume alcun tipo di responsabilità derivante da danni diretti o indiretti che possano trarre origine dall’utilizzo del materiale contenuto nel
presente documento.
Gli investimenti e le strategie trattate nel presente documento potrebbero non essere adatti ad
ogni tipo e categoria di investitore. In generale, occorre considerare che tutti gli investimenti
comportano un certo grado di rischio. Il valore di ogni investimento puo’ aumentare o diminuire
sensibilmente e l’investitore potrebbe non essere in grado di recuperare l’intero ammontare investito. Deve essere inoltre tenuto presente che le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri. Laddove indicati, i prezzi riportati in questo documento hanno una
finalità meramente informativa e non sono necessariamente corrispondenti alle contabilizzazioni o registrazioni interne di BSI. Non si danno garanzie in merito al fatto che una transazione potrebbe o avrebbe potuto essere effettuata a tali prezzi. Si evidenzia come assunzioni diverse, da
parte di BSI o di altra fonte, possono portare a risultati sostanzialmente differenti. Infine, oscillazioni nel cambio delle valute possono impattare sui valori e prezzi eventualmente indicati in questo documento.
In alcuni Paesi determinati prodotti e servizi sono soggetti a restrizioni legali; le informazioni relative a tali prodotti si intendono pertanto destinate unicamente ai Paesi nei quali tali restrizioni
non sono operanti. Il presente documento potrà essere riprodotto o pubblicato in tutto o in parte solo citando il nome BSI.
© BSI Bank 2014/ottobre – BSI Business Communication
Edizione in lingua italiana
BSI SA
Viale Stefano Franscini 8
6900 Lugano
Svizzera
tel. +41 (0)58 809 31 11
www.bsibank.com
EAM