MARTEDÌ 15 APRILE 2014 | Musica e solidarietà CRONACA DI REGGIO | 9 D Enrico Ruggeri in concerto per aiutare il “Grade” opo 4 anni, Enrico Ruggeri torna in teatro con un concerto sorprendente intitolato “Frankenstein 2.0”. Il tour del cantautore italiano arriva al Teatro Ariosto di Reggio Emilia martedì 22 aprile (ore 21) per un live a favore di GRADE Onlus, il Gruppo Amici dell'Ematologia impegnato nella raccolta fondi per sostenere il Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e la costruzione del CORE. L’evento rinnova la storica collaborazione tra GRADE Onlus e la Nazionale Italiana Cantanti, di cui Enrico Ruggeri è stato presidente per 5 anni rap- presentandone una delle espressioni più importanti: il concerto di Enrico Ruggeri aiuterà GRADE Onlus con un contributo da parte proprio della Nazionale Italiana Cantanti, che servirà a finanziare progetti di ricerca e assistenza ai pazienti affetti da malattie del sangue, ma anche per portare a termine il futuro Centro Oncoematologico di Reggio Emilia: i lavori, iniziati nel 2009, proseguono con l'obiettivo di inaugurare la struttura nel 2015, consegnando alla comunità reggiana, e non solo, un polo all’avanguardia in termini di tecnologie e degenza, capace di ospitare tutte le specialità relative alle patologie oncologiche. Qui a lato il logo che accompagnerà le iniziative dell’anno dell’Ariosto A Reggio Emilia 540 anni fa nasceva Ludovico Ariosto. Uno dei più grandi figli della città, una delle figure di maggior spicco della letteratura italiana di tutti i tempi. Ed in questo compleanno carico di secoli la Fondazione Palazzo Magnani intende adoperarsi per rinnovare l’attenzione su uno dei massimi interpreti della civiltà del nostro Rinascimento e sulla grande modernità del suo pensiero. Questo impegno che si snoderà lungo tutto 2014 è stato condiviso ed assunto, a fianco della Fondazione, da numerosi e diversi interpreti della comunità reggiana, istituzioni, associazioni, scuole, servizi, in una corale proposta culturale, articolata e forte. La città ed il territorio si sono dunque uniti in una rete di attività di alto profilo per un genuino affettuoso saluto al Poeta. Palazzo Magnani proporrà una grande mostra Un’incantata inquietudine. Sulle orme d’Ariosto e dell’Orlando Furioso (a Palazzo Magnani, 27 settembre 2014-11 gennaio 2015 a cura di Sandro Parmiggiani). L’esposizione intende celebrare Ludovico Ariosto, nato a Reggio Emilia nel 1474 e morto a Ferrara nel 1533, celeberrimo autore dell’Orlando Furioso, che, se si considerano le varie edizioni, le traduzioni in lingua straniera, gli adattamenti teatrali, è una delle opere che hanno goduto nel tempo, pur con qualche periodo di oscuramento, di più vasta ammirazione e interesse, proprio per la sua intima, così “moder na” struttura, con il perenne incastro di trame, “in un mondo”, come scrive Gianni Celati, “dove tutti agiscono in stati di incanta- n Palazzo Magnani proporrà una grande mostra Un’incantata inquietudine. Sulle orme d’Ariosto e dell’Orlando Furioso (27 settembre 2014-11 gennaio 2015) a cura di Sandro Parmiggiani L’EVENTO Fondazione Palazzo Magnani in campo Un anno intero per celebrare l’Ariosto mento o di fissazione, prodotti dal gioco della sorte”, “con un’idea del mondo come pura meraviglia senza inizio e senza fine” – di qui, sintonia della cultura letteraria americana con l’Ariosto, in un Paese in perenne ricerca di una frontiera da raggiungere e valicare. Anche in campo artistico, la fortuna dell’Ariosto e del suo poema ca- valleresco è stata assai diffusa, da Tiziano a Guido Reni, da Fragonard a Doré. La mostra di Palazzo Magnani, a quarant’anni dalle celebrazioni del cinquecentesimo anniversario, nel 1974, della nascita dell’Ariosto – che produssero iniziative espositive varie, in particolare al Palazzo dei Diamanti di Ferrara – parte in un qualche modo da quelle premesse – non casualmente la mostra reggiana riproporrà l’Omaggio all’A r io s t o di Franco Vaccari – e presenta gli esiti del confronto tra pittori, scultori, illustratori, autori di fumetti e fotografi, italiani e stranieri, con la figura dell’Ariosto e il testo dell’Orlando Furioso, per verificare l’influenza sull’immaginario creativo di una visione del mondo e delle umane esistenze che non può essere consegnata agli archivi del passato. L’esposizione rivisita sommariamente la for tuna dell’Ariosto nel passato, partendo dalla preziosa collezione delle edizioni del F u ri o s o di proprietà della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, e propone le suggestioni esercitate dalla sua figura e dall’atmosfera, e soprattutto da specifici episodi del poema, su alcuni importanti pittori e scultori contemporanei (circa trenta), italiani e stranieri, su illustratori e autori di fumetti, su fotografi che rivisitano i luoghi dell’Ariosto (la casa natale di Reggio Emilia, la casa a Ferrara, la Garfagnana). L’anno delle celebrazioni verrà presentato domani alle 10.30 alla Sala degli Specchi del Teatro Valli. FOTOGRAFIA EUROPEA Circuito Off invade ogni angolo C on Fotografia Europea tutto parla il linguaggio dell’immagine. Ogni luogo a Reggio Emilia e Provincia, anche il più nascosto, si trasforma in galleria d’arte. Sedi istituzionali, musei e fucine dei creativi. Ma anche negozi, alberghi, ristoranti, scuole, circoli, teatri, case private e interi quartieri. In città e in provincia, specie nelle giornate inaugurali del 2, 3 e 4 maggio. A cominciare da via Roma, cornice di una proposta insolita che animerà tutta la storica strada cittadina, fino alle Casette Elemosinarie di via Fontanelli 24, che apriranno le porte ai visitatori per ammirare le mostre e partecipare ai talk or- n Coinvolte sedi g anizzati nel istituzionali ma cortile interno. Il viaggio per anche negozi, immagini si farà globale e lo- alberghi, scuole, cale con “In circoli, teatri, Bloom” di Eleonora Calvelli case private e patrocinata da Amnesty Inter- interi quartieri national e allestita al C.E.R.E. Il tour si sposterà poi idealmente a New York, anche se siamo alla Collezione Maramotti, dove ci sono gli scatti di Jeannette Montgomery Barron che mostrano gli artisti, i divi, i club e la moda degli anni Ottanta della Grande Mela. Con Paola De Pietri si tornerà in Italia: l’artista stavolta ha realizzato “SeccoUmidoFuoco” all’Ospitale di Rubiera, una mostra sull’industria della ceramica; uno sguardo su Reggio Emilia sarà possibile con Stanislao Farri attraverso la sua personale – allo studio BFMR & Partners - dedicata alla stazione ferroviaria e ai ponti reggiani firmati da Santiago Calatrava. Quanto il circuito Off sia diventato un aspetto importantissimo di Fotografia Europea è stato evidenziato durante la conferenza stampa alla Biblioteca delle arti dall’assessore alla Cultura e Università Giovanni Catellani, che ha sottolineato la grande partecipazione della città alle iniziative del festival: “Basti guardare cosa è capace di produrre Fotografia Europea a livello di creatività: un impegno trasversale sia a livello generazionale che per quanto riguarda gli spazi pubblici per la diffusione, dai garage ai bar”. Qualche numero: “Oggi contiamo 255 mostre del circuito Off di cui 40 collegate e 174 mostre online, per 429 progetti totali. Circa millecinquecento i soggetti impegnati, tra fotografi e curatori, 270 le sedi. Sono dati che parlano da soli. Fotografia Europea ha inserito la città in un circuito internazionale che ha prodotto economia ma anche tanta creatività”. LA LETTERA Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di una nostra lettrice che riprende le perplessità sollevate su Prima Pagina sul cartellone degli spettacoli d’opera della stagione da poco conclusa. C aro direttore, il declino di una città è anche il declino delle sue eccellenze. Fra queste i Teatri, di cui andiamo giustamente orgogliosi. Quanto di recente è accaduto per la lirica è oltremodo significativo. Al di là di un’offerta davvero modesta, anche sotto il profilo quantitativo: solo quattro opere in cartellone, alcuni recenti accadimenti richiedono una riflessione. «Politiche culturali: il cartellone d’opera ha pagato le incertezze, serve uno scatto» Abbiamo un nuovo direttore artistico, ma non è chiaro a cosa serva. Si suppone che un direttore artistico vada a vedere gli spettacoli che acquista, onde evitare incidenti quali quello accaduto con “Tosca”, acquistata a prezzo pieno, ma Reggio, ha avuto la seconda scelta del cast; evidentemente il direttore Vacis ha comprato a scatola chiusa. Mi chiedo, come cittadina e affezionata utente, se questo direttore artistico sia all’altez- za del suo compito a 360’, oppure abbia bisogno di essere aiutato dai professionisti del teatro che nella lirica hanno un’esperienza straordinaria e importante; forse e’piu’ bravo a fare dell’altro!? Penso all’intervento di Baricco a presentazione della “Cambiale di matrimonio”: mi auguro che gli abbiano pagato solo la cena e l’albergo, visto l’intervento così pregnante e fondamentale!!!!! La cambiale di matrimonio e’ comunque risultato un buon spettacolo, ma abbiamo visto dei bravi e volonterosi studenti delle scuole di musica di Parma, non degli affermati professionisti. Eppure abbiamo pagato un biglietto per vedere dei professionisti, ma ci siamo dovuti accontentare di un livello differente. Questo non per i giovani cantanti ai quali vanno i miei sinceri complimenti, ma ci hanno venduto la Mercedes con il motore della Panda: Gabriele Vacis “pacco, paccotto e contropacco”. Reggio Emilia in passato ha prodotto opere importanti che ancora girano per il mondo. Basti pensare al “Rinaldo” al “Cappello di Paglia”, al ” Flauto magico”. Perché non riprendere quella tradizione? Per questo credo sia importante l’idea avanzata da Corrado Guerra direttore di Prima Pag in a che, sulla falsariga di quanto hanno fatto a Parma, propone di produrre un’opera lirica coinvolgendo le scuole reggiane: il nobilissimo Peri, che ha sfornato tanti talenti musicali, l’istituto Chierici per le scene, le scuole di formazione per sarte e modelliste, l’ITI per le luci e gli impianti tecnici, e più in generale le aziende reggiane come sponsor e/o fornitrici di materiali vari per la realizzazione dello spettacolo. Si tratterebbe, io credo, di un’occasione unica per creare nuove forme di collaborazione virtuosa fra scuole, istituzioni culturali e imprese della città. (Marzia Franchi )
© Copyright 2024 ExpyDoc