TITOLO From Reform to Growth and Jobs – 4th Edition of the EPP Saint Gery Dialogue LUOGO E DATA 27 gennaio 2014 Halles Saint Géry, Place Saint Géry 1, 1000 Bruxelles ORGANIZZATORE European People’s Party (PPE) RELAZIONE Il Partito popolare europeo (PPE) ha celebrato la quarta edizione dei Dialoghi di Saint-Géry, affrontando il tema “Dalla riforma alla crescita e all'occupazione". Si è trattato di un forum in cui si sono discusse le riforme economiche intraprese dagli Stati membri nel contesto del superamento della crisi finanziaria e in cui i decision maker hanno spiegato quali decisioni politiche ed economiche verranno verosimilmente prese in futuro in termini di occupazione e crescita. Questa quarta edizione è stata inaugurata da Joseph Daul, Presidente del partito e del gruppo PPE nel Parlamento europeo, che ha evidenziato come l’economia europea stia mostrando segni di ripresa. È tuttavia necessario un ulteriore sforzo da parte dell’UE, per rendere l’economia del continente ancora più competitiva. La competitività rappresenta un requisito essenziale per realizzare occupazione e per creare un ambiente economico favorevole alle imprese. Di pari importanza risulta la formazione di forza lavoro qualificata, in risposta alle esigenze delle imprese e all’esodo dei giovani europei. Infine è necessario stabilire condizioni paritarie di accesso al credito a tutte le imprese europee, poiché sussistono ancora troppe differenze a livello nazionale. In tal senso, l’effettiva realizzazione di un’unione bancaria garantirebbe una corretta gestione del credito a livello europeo. Il Ministro tedesco delle finanze, Wolfgang Schäuble, ha ribadito le problematiche evidenziate da Daul, invitando l’UE a mostrare un atteggiamento proattivo nei confronti delle sfide presenti. L’obiettivo che l’Europa deve porsi è di divenire ancora più competitiva e trasparente e, a tal fine, è necessario completare l’unione economica e rafforzare l’integrazione europea, andando oltre i processi decisionali esclusivamente intergovernativi. A questo proposito, il Ministro ha fatto una dichiarazione che ha provocato molto scalpore: facendo riferimento a un desiderio di Francia e Germania (membri dell’Eurozona) di coinvolgere il PE in modo più efficace nelle decisioni della zona euro, ha detto che "sarebbe relativamente facile raggiungere questo obiettivo con la creazione di un Parlamento europeo distinto, composto da parlamentari provenienti dai 18 Paesi dell’Eurozona". Questo, secondo Schäuble, consentirebbe al gruppo più piccolo di integrarsi più strettamente. Ha poi ribadito la necessità di profondi cambiamenti giuridici per avvalorare le riforme economiche che sostengono la valuta. Dopo il suo discorso, c’è stato un panel di ministri diretto a comunicare i risultati di questi ultimi anni e a discutere sulle azioni da prendere in vista delle prossime elezioni e dell’intero futuro mandato. Luis de Guindos, Ministro spagnolo dell’economia e della competitività, ha aggiunto a quanto detto sull’importanza di chiarezza e trasparenza nei mercati finanziari, che la Spagna, per la prima volta dall’inizio della crisi del 2008, sta ricominciando a crescere. Nel quarto trimestre del 2013 l'economia spagnola è cresciuta probabilmente dello 0,3% e, se comparato all’aumento dello 0,1% del terzo trimestre, si è trattato della prima crescita dopo nove trimestri consecutivi di contrazione. De Guindos si è quindi detto fiducioso che il numero dei disoccupati calerà in questo 2014. Nella giornata successiva ha ricevuto l’incarico di co-presidente del gruppo ministeriale PPE. Anders Borg, Ministro delle Finanze della Svezia e co-presidente del PPE, ha affermato che è necessario aumentare la flessicurezza e mirare alla formazione, alla creazione di posti di lavoro e alla gestione delle spese. Ha sottolineato la rilevanza del lifelong learning, e la sua considerazione dell’educazione come politica di coesione più efficace. A proposito del commento del ministro tedesco, Borg, il cui Paese è fuori dall’euro, si è detto scettico e che avrebbe fatto poco per affrontare una possibile diffusa mancanza di fiducia a Bruxelles. Alexander Stubb, Ministro degli Affari europei e del Commercio della Finlandia, ha suddiviso il periodo di crisi in tre fasi: la death crisis, la banking crisis, e la growth crisis. Grazie al lavoro fatto finora, i primi due stadi sono stati superati e ora si hanno i presupposti per compiere un’importante svolta. Le azioni da intraprendere riguardano un cambiamento strutturale, un settore pubblico più efficiente (compresa la riforma sanitaria), un focus sul mercato interno, un cambiamento della legislazione che al momento inabilita industrie e imprese. Tra le attività portate a termine ha annoverato il fatto di avere allungato il tempo di apprendimento: si inizia a studiare da più piccoli e si finisce di lavorare più tardi. Kostis Hatzidakis, Ministro dello Sviluppo e della Competitività della Grecia, ha reso noto come la Grecia abbia primeggiato in Europa in quanto a debito pubblico (tra i €15-18 miliardi) e come ora sia il primo in crescita e creazione di posti di lavoro. In questo gap l’anello mancante è la liquidità. Fiducioso che il 2014 sarà un anno cruciale per la Grecia, ha dichiarato che per il superamento della crisi la risposta non è l’estremismo, bensì l’unione: c’è bisogno di unità a livello bancario e a livello di accesso ai finanziamenti per le PMI. In aggiunta, bisogna liberalizzare l’economia per creare posti di lavoro soprattutto per i giovani. LINK http://www.epp.eu/epp-ministers-sch%C3%A4uble-de-guindos-stubb-borg-and-hatzidakisdiscuss-growth-and-jobs-27-january Eseguito da: Silvia Celano e Camilla Paruolo UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B-1040 Bruxelles Tel. +32 2 5510491 Fax +32 2 5510499 E-mails [email protected] ; [email protected]
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