Rassegna Stampa 27 ottobre 2014

lunedì 27 ottobre 2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 27 ottobre 2014
25/10/2014
Economia e imprese locali
Nazione Lucca
p. 16
Ondulati Giusti, sos per l'indotto autotrasporti
1
Tirreno Lucca
p. I
Ondulati Giusti, ditte in crisi per i mancati pagamenti
2
Tirreno Lucca
p. IX
Stipendi a singhiozzo alla Lic
Nazione Viareggio
p. 11
Authority, in ballo il futuro del Porto La ricetta della Cgil contro la crisi
4
Nazione Lucca
p. 11
Edilizia, in pochi anni aziende e lavoratori dimezzati
5
Nazione Viareggio
p. 11
Sparite metà delle aziende Chiesti interventi drastici
6
Nazione Lucca
p. 11
Lavori partecipati, che beffa Il Comune dimentica i progetti
Tirreno Lucca
p. IV
Salt, fissata la data dell'asta per acquistare le azioni
Tirreno Lucca
p. IV
Da stamani viene riaperta la passerella ferroviaria
Nazione Lucca
p. 17
Valfreddana, lavori post alluvione
10
Tirreno Lucca
p. V
Un'assemblea sui lavori post alluvione
11
Tirreno Lucca
p. XI
Capannori. Sponsor privati curano il verde pubblico
12
Nazione Lucca
p. 16
Altopascio. Viabilità, Marchetti sulla «bretellina» «Un'occasione da non
perdere»
13
Nazione Lucca
p. 17
Borgo a Mozzano. Itis, inaugurata la nuova sede Un'opera di quattro sindaci
Marco Nicoli
14
Tirreno Lucca
p. XIII
Itis, laboratori pronti entro fine 2015
Chiara Lammari
15
Nazione Viareggio
p. 14
Camaiore. «Via del Secco a senso unico a partire dal 15 aprile 2015»
16
Tirreno Viareggio
p. VII
Via del Secco a senso unico da aprile
17
Nazione Viareggio
p. 14
Recupero dell'esistente con la variante al piano strutturale
18
Tirreno Viareggio
p. XI
Pietrasanta. Una nuova ala al cimitero di Capezzano Monte
19
Arianna Bottari
3
Edilizia & Territorio
Fabrizio Vincenti
7
8
9
26/10/2014
Economia e imprese locali
Toscana Oggi Lucca p. II
Mec Industries. La storia di una piccola industria metalmeccanica che cresce
20
Tirreno Lucca
p. IX
L.I.C. «Non sono un padrone cattivo»
Arianna Bottari
21
Tirreno Viareggio
p. I
Benetti vara un superyacht da 30 milioni col nome russo
Valentina Villa
22
Tirreno Viareggio
p. IX
Stazzema vuole vendere l'aria dei suoi boschi
Tiziano Baldi
Galleni
23
Nazione Lucca
p. 4
Tempi ancora più lunghi: via Ingrillini chiusa
Paolo Mandoli
25
Tirreno Lucca
p. I
Sottopasso, via ai lavori tra mille dubbi
Federico Favali
27
Nazione Lucca
p. 5
Corteo e sit-in di protesta in viale Europa: «Vogliamo gli assi viari»
Massimo
Stefanini
29
Tirreno Lucca
p. VIII
Cittadini in corteo per chiedere di fare gli assi viari
30
Tirreno Lucca
p. VIII
Pracando, aperto il nuovo ponte sul torrente Pescia
31
Tirreno Viareggio
p. I
Viareggio. Spariscono le finte case popolari Stangate su centinaia di immobili
Nazione Viareggio
p. 13
Piano del Quercione. Iniziato il conto alla rovescia per l'apertura della rotonda
Edilizia & Territorio
Indice Rassegna Stampa
Matteo Tuccini
32
34
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 27 ottobre 2014
Nazione Viareggio
p. 19
Stazzema. Urbanistica, arriva la variante per poter recuperare i ruderi
35
27/10/2014
Edilizia & Territorio
Nazione Lucca
p. 1
Ex Lazzi: trielina i 2mila volte il limite
Nazione Viareggio
p. 4
Pietrasanta. Una nuova ala per il cimitero
Indice Rassegna Stampa
Paolo Pacini
36
37
Pagina II
A
LA FITA CHIEDE L'INTERVENTO DELLA REGIONE: «CI SONO DITTE CHE RISCHIANO DI CHIUDERE»
Ondulati Giusti, sos per l'indotto autotrasporti
L'OBIETTIVO è creare una concertazione
tra associazioni e rappresentanti dell'azienda e
chiedere l'intervento della Regione per intercedere con le banche e con i fidi per avere credito a tassi particolari per tutte quelle ditte di
autotrasporti che altrimenti rischiano di scom-
parire. Poi verrà richiesto specifico incontro
con Prefetto, sindaci e Provincia per creare un
percorso con il nuovo affittuario. E' quanto
emerso dalla riunione della Fita-Cna di Lucca
sulla vicenda della Ondulati Giusti di Altopascio. «Se infatti i dipendenti non dovrebbero
correre rischi - ha commentato Franco Coppelli presidente regionale Fita - vi sono aziende che deve incassare ancora il mese di giugno
e i crediti vantati variano da un minimo di
80mila euro, per chi ha magari solamente due
o tre mezzi al servizio dell'impresa, fino a quasi mezzo milione».
d,
Economia e imprese locali
11L,
Pagina 1
La sede d
CHIESTO
ndulati Giusti ad Altopascio
INCONTRO COL PRE F ETTO
* criki*
undulati. Gusti, ditte M
per i mancati pagamenti*
/ LUCCA
C'è forte preoccupazione nel settore autotrasporti perle vicende
che interessano la Ondulati Giusti diAltopascio che stanno mettendo in difficoltà parecchie
aziende a causa dei mancati pagamenti. Se da una parte infatti
sembra essere rientrato l'allarme per i lavoratori dello stabilimento, grazie anche all'intervento della prefettura e dei sindaci della Piana, la questione invece rimane ancora aperta per
tutte quelle imprese di Lucca, Pistoia e Firenze, che vantano crediti nei confronti della cartiera
che non riescono a riscuotere.
Una situazione di disagio che ha
portato all'organizzazione di
una riunione nella sede della
Cna in cui si è inquadrata la situazione e si è cercato di individuare possibili vie d'uscita per
uscire da una situazione di disagio sociale che rischia di travolgere decine di imprese e centinaiadilavoratori.
La Cna ha poi chiesto un incontro urgente al prefetto Cagliostro per cercare soluzioni in
Economia e imprese locali
grado di tutelare la sopravvivenza di centinaia di piccole imprese.
«È realmente difficile fare una
stima esatta dei numeri coinvolti - spiega Franco Coppelli, presidente regionale di Fita, la categoria delle imprese di autotrasporto di Cna - All'appuntamento
erano presenti una ventina di
trasportatori ma sappiamo che
ce ne sono almeno altrettanti e
tutti hanno una situazione di difficoltà per le mancate riscossioni perché sappiamo che c'è chi
deve incassare ancora il mese di
giugno e i crediti vantati variano
da caso a caso partendo da un
minimo di 80mila euro, per chi
ha magari solamente due o tre
mezzi al servizio della cartiera, fino a chi deve avere quasi mezzo
milione».
Una mappa variegata per la
quale è necessario intervenire in
tempi strettissimi per evitare la
chiusura di molti con la conseguente perdita di posti di lavoro.
«Come scadenza - prosegue
Coppelli - ci siamo imposti la
prossima settimana per iniziare
ad avere qualche risultato».
Pagina 2
Stipendi a singhiozzo alla Lic
Sciopero dei dipendenti della lavanderia industriale di Porcari: a rischio anche i minimi salariali
/ PORCARI
Scioperano le lavoratrici della
Lic (Lavanderie industriali centralizzate). L'azienda da alcuni
mesi paga gli stipendi a singhiozzo. La Lic è una tra le più
importanti società operanti nel
settore delle lavanderie industriali, se si fa riferimento al segmento che interessa i servizi ai
privati (strutture ricettive, in
particolare). Nella sede di via
della Fratina, tra uffici e lavanderia, lavorano una settantina
di persone. La stragrande maggioranza donne. I rapporti tra
azienda, lavoratrici e sindacati,
dopo alcuni mesi tensione, si sono definitivamente rotti al termine dell'assemblea che ha votato lo stato di agitazione.
«Le prime ore di sciopero le
abbiamo fatte lunedì - dice
Franco Galeotti, della Cgil-oggi
(ieri, ndr) replichiamo e siamo
pronti ad andare avanti fino a
quando non vedremo l'azienda
intenzion ata a trattare e a garantire alle lavoratrici i loro diritti».
Le prime avvisaglie dei problemi che si sarebbero poi conclamati in primavera, dipenden ti e sindacati le hanno avute alla
fine del 2013. «All'epoca - spiega Galeotti - le rappresentanze
sindacali acconsentirono al pagamento della 13a in dodicesimi, che consentì all'azienda di
spalmare la mensilità aggiuntiva su dodici mesi. La richiesta
era stata giustificata dalla pro-
Economia e imprese locali
Un presidio delle lavoratrici della Lice dei sindacalisti
prietà con difficoltà economiche che pare non siano state risolte. I problemi si sono aggravati a cominciare dalla primavera scorsa, quando gli stipendi
hanno iniziato ad arrivare a singhiozzo».
Una situazione difficile, che
aveva portato a una riunione
nella sede dell'Associazione degli industriali, durante la quale
l'azienda aveva annunciato l'intenzione di voler procedere con
una riduzione del 20 per cento
degli stipendi (e dei minimi salariali) per due anni, 13a compresa. Per il pagamento dei pregressi, la Lic aveva proposto un piano di rientro da portare a termi-
ne entro la metà del 2015. Piano
definito dai sindacati insoddisfacente.
«Assolutamente inaccettabile, invece, l'andare a toccare i
minimi salariali- sottolinea Galeotti-Avallare questa operazione significherebbe acconsentire a far perdere alle lavoratrici,
che per altro non godono certo
di stipendi ricchi, circa una
mensilità all'anno. Per di più, il
tutto viene proposto da un'impresa che abusa della flessibilità
in maniera unilaterale, che pare
non essere capace di gestire e
programmare un piano ferie in
grado di regolare la fruizione di
questo istituto contrattuale e
che non si è mai curata più di
tanto di quelle che possono essere le necessità delle donne
che lavorano. Di fronte a questo
quadro, siamo determinati a riportare le condizioni di lavoro a
una situazione di normalità che
fino a oggi è mancata».
I sindacati hanno proposto
l'utilizzo del part-time e degli
ammortizzatori sociali per uscire dalla situazione di crisi, ma
non hanno ricevuto risposta.
«Anzi, l'azienda continua a dare
lavoro a manodopera esterna dice Galeotti - particolare che
contrasta con la situazione di
difficoltà economica denunciata. Ecco perché abbiamo deciso
proclamare lo stato di agitazione, che prevede 16 ore di sciopero e il blocco di flessibilità e straordinari. Ci sono giunte voci secondo le quale la società sarebbe intenzionata a convocare le
lavoratrici individualmente per
far firmare la liberatoria perla riduzione stipendio. Noi consigliamo di non firmare e di avvalersi del supporto, in quell'occasione, di un sindacalista». I sindacati rimangono disponibili a
sedersi attorno a un tavolo per
dare inizio a una trattativa. Ma
Galeotti avverte: «Se non sarà
possibile, intensificheremo le
forme di protesta».
Ieri la Lic, più volte contattata
per telefono dal Tirreno, non ha
mai risposto.
Arianna Bottari
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Pagina 3
MERCOLEDI'SI RI UN ISCE
COMM ISSIONE CONSU LTIVA
-pí.Y111
LA COMMISSIONE consultiva dell'Autorità portuale
sia la sede di un reale confronto fra le parti sul futuro del
porto di Viareggio. Lo sostiene Lamberto Pocai, segretario della Fiom Cgil, che nelle
vesti di componente della
commissione, parteciperà alla riunione fissata per mercoledì prossimo.
«Oggi - dice Pocai - siamo
di fronte a un passaggio chiave nello sviluppo di un settore dell'economia cittadina fra
i più importanti, se non il
principale. Per questo come
sindacato siamo pronti a fare
la nostra parte propositiva
nella definizione del nuovo
regolamento portuale e degli
indirizzi socio-economici ad
esso connessi. E' l'occasione
per ridisegnare uno sviluppo
sostenibile, all'insegna della
legalità, che metta al centro il
lavoro e il processo di concertazione democratico». Nel
frattempo l'iter di aggiornamento del piano regolatore
portuale è andato avanti e numerosi sono stati gli incontri
con l'amministrazione comunale e le categorie economiche che gravitano intorno al
porto. Nel frattempo, anche
la crisi economica e sociale - e
ora anche amministrativa - di
Viareggio è andata avanti,
mentre la Fiom Cgil dava l'allarme sulle grandi questioni
irrisolte «che rischiano di
esplodere, in un quadro gene-
rale dove l'industria nazionale - prosegue Pocai - viene
smantellata e si vuole trovare
la soluzione nell'attacco ai diritti dei lavoratori. Malgrado
la funzione di tipo consultivo
della commissione, l'aspetto
SC I O
---
Oggi 150 metalmeccanici
in pa rtenza per Roma
contro il Job Act di Renzi
"pubblico" dell'intera questione richiede che non si
tratti solo di prendere atto
delle decisioni già prese, né
che vengano rappresentati
meri interessi privati, invece
che interessi sociali condivi-
si. Questo per fugare ogni
dubbio sui possibili conflitti
di interesse che possono interferire nell'attività istituzionale di soggetti che rappresentano in primo luogo la parte imprenditoriale, su materie come le concessioni demaniali
o l'organizzazione degli spazi
portuali».
La Fiom si prepara anche allo sciopero generale di oggi
con più di 150 metalmeccanici Fiom in partenza dalla provincia di Lucca per la manifestazione nazionale a Roma.
Lo sciopero è stato indetto
per il lavoro, i diritti, contro
l'abolizione dell'articolo 18 e
le norme inutili e dannose
per la ripresa dell'occupazione contenute nel Jobs Act del
governo Renzi.
SINDACALISTA
Lamberto Pocai, segretario della Fiom Cgil
Economia e imprese locali
Pagina 4
C
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"
VERTICE IN PREFETTURA. A BREVE NUOVO TAVOLO DI CONFRONTO
Ed i l i z i a, i n poch i ann i az i ende lavorator i d i mezzat i
GLI ADDETTI, nel settore edile, sono
dimezzati negli ultimi anni passando da
4mila unità a 2mila, e lo stesso numero
delle imprese si è ridotto del 52 per cento.
Numeri che fanno capire la crisi del settore, ed affrontati nell'incontro che si è svolto in Prefettura alla presenza del Prefetto
Giovanna Cagliostro, ed al quale hanno
partecipato la responsabile dell'Ufficio
Provinciale del Lavoro, dirigenti dell'Associazione Industriali, il presidente e il vicepresidente della Cassa Edile e rappresentanti dei sindacati di categoria. Sono
state così analizzate le cause che hanno
portato all'attuale grave situazione. In particolare, sono stati chiesti più rapidità ed
efficienza nell'espletamento delle gare da
parte delle stazioni appaltanti, una mag-
giore facilità di accesso ai crediti e più
controlli volti a combattere la piaga del lavoro nero. Al termine, si è deciso di indire a breve, in Prefettura, una conferenza
cui saranno invitati Comuni, Provincia,
Enti Pubblici, Istituti di credito e forze sociali, per individuare azioni da intraprendere in un settore che è vitale per l'economia del territorio lucchese.
GUIDA II Prefetto di Lucca, Giovanna
Cagliostro, ha ospitato il primo vertice
Edilizia & Territorio
Pagina 5
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VERTICE IN PREFETTURA CON LE CATEGORIE
Sparite metà . delle aziende
Chiesti interventi drastici
L'EDILIZIA ha perso negli ultimi anni oltre il 50% delle aziende
e gli addetti, nella provincia di
Lucca si sono ridotti da 4.000 a
2.000. Dati sconcertanti che danno la misura della gravità della crisi che ha investito il settore, un
tempo trainante per l'economia
della zona. Per questo si è svolta
ieri in Prefettura, convocata dal
prefetto Giovanna Cagliostro,
una riunione volta a esaminare le
tale criticità. Vi hanno partecipato la responsabile dell'ufficio provinciale del lavoro, dirigenti
dell'associazione industriali, il
presidente e il vice della Cassa
Edile e rappresentanti dei sindacati di categoria. Nel corso dell'incontro sono state analizzate le cause che hanno portato all'attuale
grave situazione. In particolare,
sono stati chiesti più rapidità ed
efficienza nell'espletamento delle
gare da parte degli enti, una maggiore facilità di accesso ai crediti e
più controlli volti a combattere la
piaga del lavoro nero. Al termine
dell'incontro si è deciso di indire
a breve, in Prefettura, una conferenza cui saranno invitati Comuni, Provincia, Enti Pubblici, Istituti di credito e forze sociali.
PRE FETTO
Giovanna Cagliostro ha
esaminato la crisi dell'edilizia
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Edilizia & Territorio
Pagina 6
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Incredibile: le proposte di Aquilea non sono state trascritte
SONO PARTITI MALE, basta pensare alle dure polemiche riguardo alla composizione dei gruppi di lavoro, stanno finendo peggio. I lavori pubblici partecipati voluti dall'amministrazione Tambellini e che dovrebbero individuare alcune priorità indicate dai cittadini nelle
opere pubbliche da realizzare sul territorio comunale, si arricchiscono di un'altra puntata a dir poco movimentata. Il
consiglio comunale di giovedì sera per il
gruppo di lavoro della zona nord ha rischiato di saltare, dopo quello per la zona ovest, ancora una volta per la mancanza del numero legale. Solo l'intervento
in tarda serata del consigliere Pd Pagliaro ha impedito di chiudere i lavori senza
poter deliberare una mozione che recepisse le richieste dei cittadini. L'opposizione, come era successo la settimana
precedente, si era allontanata per protesta. A fare rumore, stavolta, è stato il trattamento riservato alla frazione di Aquilea, le cui richieste, un parcheggio, un
parco giochi e il rifacimento di alcune
strade, non sono state nemmeno messe
in votazione nella seconda riunione del
gruppo di lavoro dove si doveva decidere quali presentare in consiglio comunale. Il motivo? Non erano state trascritte
dagli uffici comunali. Incredibile, ma vero. E non sono bastate una lettera di scu-
.._I
Scuse dell'assessore Sichi
e del dirigente. Martinella (Fl):
«Ennesimo pasticcio»
se dell'assessore Sichi e del dirigente
Dal Porto.
DI FATTO la votazione era stata falsata, ma non si è proceduto con una nuova
riunione e relativa votazione. Così in
consiglio sono arrivati solo altri progetti, tra i quali, alla fine, è stato scelto quello per la scuola di Vallebuia. Messe in lista anche quelli per la riqualificazione
del marciapiede dell'ex circoscrizione 6,
per la messa in sicurezza della palestra di
Mutigliano e per la valorizzazione degli
impianti sportivi di via Volpi a Ponte a
Mariano. Per Aquilea solo un impegno
generico e nulla più. Tra le proteste degli abitanti. «Questi lavori - spiega Stefano Battistini del comitato di Aquilea sembrano un modo per scaricare i tagli
sui cittadini, lasciati a decidere cose che
dovrebbero spettare ai politici. Noi, nel
frattempo, attendiamo dal 2006 un via libera per una stanza polifunzionale». Va
giù duro il capogruppo comunale di Forza Italia Marco Martinelli che parla di
«ennesimo pasticcio. Quella di giovedì
sera era la quarta seduta di consiglio dedicata e il filo conduttore tra tutte, lamentato dagli stessi rappresentanti dei
cittadini, è stato la mancanza di adeguate informazioni, report che non riportavano fedelmente quanto avvenuto nel
corso dei laboratori, indicazioni di priorità che tra una riunione e l'altra si sono
volatilizzate».
Fabrizio Vincenti
A D I SAGI O
L'assessore
Antonio
Sichi
CRITICO
Marco
Martinelli,
Forza Italia
Edilizia & Territorio
Pagina 7
AMM I N ISTRAZI ONE PROVI N CIAL E
1
Salt7 fissata la data dellasta
per acquistare le aziom
1 LUCCA
Entro il 13 novembre devono
essere presentate le offerte per
l'acquisizione delle
azioni Salt messe in
vendita dall'amministrazione provinciale.
La quota da alienare sarà del 90% del
pacchetto detenuto
da palazzo Ducale, e
non più come in passato del 50%. In secondo luogo, questa
potrebbe essere la volta buona: le azioni difatti fanno gola,
visto che si riferiscono a un'autostrada, settore che non conosce crisi o la conosce meno di
Edilizia & Territorio
altri. E così il dividendo è assicurato, per il compratore. Se
andrà a buon fine, i soldi che
entreranno nelle casse della
Provincia guidata da
Stefano Baccelli sono tanti.
Il 90% della quota
detenuta in Salt
equivale infatti a
3.240.00 azioni. Il valore a base d'asta di
ogni singolo titolo è
stato fissato a 4,51
euro: una semplice
moltiplicazione indica che la cifra complessiva sarà
di (almeno) 14.612.400 euro.
Il denaro servirà per la manutenzione di scuole e strade,
e per estinguere alcuni mutui.
Pagina 8
RESTYLI NG FINITO I
ANTICIPO
Da stamanì viene riaperta
la passerella ferroviana
1 LUCCA
La passerella ferroviaria
Edilizia & Territorio
Riapre oggi la passerella pedonale della stazione ferroviaria,
che collega il quartiere di San
Concordio con viale Cavour.
Nuovo piano di calpestio, gradini realizzati con strutture
metalliche e lamiere zincate,
nuova pannellatura esterna al
di sopra dei binari e riverniciatura dell'intera struttura: questi i lavori di restyling che Rete
Ferroviaria Italiana ha realizzato per la passerella, lunga 32
metri e larga circa 2,5 metri,
per migliorare ulteriormente
la fruibilità della struttura.
I lavori, iniziati il 29 settembre, sono terminati con quattro giorni di anticipo rispetto
al programma previsto. La riapertura era annunciata per
martedì 28, ma i tempi sono
stati più brevi.
L'investimento di Rfi è stato
di circa 200mila euro.
La passerella era è stata
chiusa alla fine di settembre. I
tecnici avevano ritenuto che
non potessero essere più rinviati i lavori di consolidamento della struttura anche in considerazione dei problemi che
si erano presentati più tardi
dello scorso anno per l'enorme affluenza di visitatori di
Lucca Comics arrivati in treno.
Quest'anno è da prevedere un
afflusso anche maggiore - stando almeno ai dati della prevendita dei biglietti, che va a gonfie vele - sulla passerella, anche perché una biglietteria verrà allestita nei locali delle ex
Officine Lenzi.
Insomma, la passerella diventa un passaggio obbligato
per convogliare il flusso enorme di visitatori in centro storico e all'exBalilla.
Far passare la gente dal sotttopasso ferroviario avrebbe significato creare disagi ai passeggeri in arrivo e partenza dalla stazione. Utilizzare il sottopasso ciclopedonale di San
Concordio avrebbe fatto allungare il percorso di diverse centinaia di metri.
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Pagina 9
VaLfreddana, Lavori post aLLuvione
SONO in partenza i lavori del Consorzio di
bonifica 1 Toscana Nord per il ripristino
del reticolo idraulico della Vatfreddana,
colpita dall'evento alluvionale del luglio
scorso, per un importo di 500mita euro.
Per presentare i progetti e per
raccogliere le osservazioni e indicazioni
dei cittadini , il Comune di
Pescaglia e il Consorzio organizzano
un'assemblea pubblica. L'appuntamento
è per giovedì prossimo , alle ore 21, nei
locali della scuola di Monsagrati.
Edilizia & Territorio
Pagina 10
I LUCCA
Sono in partenza i lavori del Consorzio di Bonifica
1 Toscana Nord per il ripristino del reticolo idraulico della Valfreddana, colpita dall'evento alluvionale del luglio scorso, per un importo di 500mila euro. La Regione, infatti, in sede di rimodulazione
del suo documento annuale per la difesa del suolo
per il 2014, su proposta degli enti della Lucchesia
ha assunto la situazione della Valfreddana come
priorità dell'intera Toscana, riservando a questa
area tutte le risorse che non risultavano impegna-
Edilizia & Territorio
te. E così ora possibile avviare i cantieri per la messa in sicurezza degli affluenti della Freddana, dove
in particolare si è accumulato il materiale alluvionale. Per presentare i progetti e per raccogliere le
osservazioni e indicazioni dei cittadini, il Comune
di Pescaglia e il Consorzio di Bonifica organizzano
un'assemblea pubblica. L'appuntamento è per
giovedì 30 ottobre, alle 21, nei locali della scuola
elementare di Monsagrati: saranno presenti il sindaco Andrea Bonfanti, il presidente del Consorzio
Ismaele Ridolfi e i tecnici di entrambi gli enti.
Pagina 11
Sponsor privati curano il verde pubblico
A Capannori in arrivo l'avviso pubblico che riguarda rotatorie, aiuole, piste ciclabili e parcheggi
1 CAPANNORI
La cura e la gestione di alcune
aree verdi affidata a sponsor
privati in cambio di visibilità e
cartelli promozionali.
La crisi aguzza l'ingegno e visto che la manutenzione del
verde di aiuole, rotatorie e parcheggi è anche costosa il Comune ha ideato «una formula
che consentirà di risparmiare
risorse migliorando la cura e
la valorizzazione del verde
pubblico sul nostro territorio»
spiega l'assessore ai lavori
pubblici Gabriele Bove.
La giunta ha approvato le linee di indirizzo che saranno alla base dell'avviso pubblico di
prossima pubblicazione, con
il quale il Comune individuerà i soggetti privati cui affidare
la cura e la gestione di una decina di spazi verdi, tra cui rotatorie, aiuole e parcheggi.
Per la prima volta l'amministrazione comunale utilizza lo
strumento della sponsorizzazione per mantenere in ordine
e valorizzare il verde pubblico.
Questo consentirà all'ente di
avere un servizio a costo zero,
dando in cambio agli sponsor
la possibilità di un ritorno di
immagine attraverso l'esposizione di cartelli promozionali
sugli spazi verdi di cui si prenderanno cura.
I privati potranno anche
proporre all'ente di piazza Aldo Moro progetti di nuova si-
stemazione che dovranno essere approvati dalla commissione comunale per il paesaggio.
La sponsorizzazione avrà
una durata iniziale in via sperimentale di un anno prorogabile a tre.
Tr le aree verdi che il Comune intende affidare la rotatoria
di via del Popolo, ultimamente
un po' trascurata, via della Madonna, via Colombini a Capannori, la rotatoria di via Martiri
Lunatesi e via Guido Rossa a
Lunata, la rotatoria via Lombarda, via dei Masini, in località Ceccarelli a Marlia, l'area
verde di piazza Aldo Moro di
fronte alla farmacia comunale
e al condominio Orchidea, le
aiuole lungo la pista ciclopedonale di via della Madonnina a
Lunata, parcheggio e aiuole
lungo la pista ciclopedonale di
via del Casalino a Lunata e via
Lombarda a Lammari, il parcheggio lungo viale Europa e
piazza don Matteoni a Marlia
e la zona verde di via Piaggia vicino ad Athena a Capannori e
in via Pesciatina a Lunata.
«Tenere questi spazi curati e
in ordine vuol dire migliorare
l'immagine del nostro territorio ed anche renderli più fruibili per i cittadini - dice l'assessore Bove - una collaborazione tra pubblico e privato che
credo possa dare importanti risultati a beneficio di tutta la comunità».
La pista ciclabile alla Madonnina
Seminaiipnnimin
Edilizia & Territorio
Pagina 12
Viabilità, i'ii
sulla «bretellina»
«
da non perdere»
SULLE nuove strade sul
territorio altopascese, il sindaco è
categorico . Sembrava pura
utopia, poi sono arrivati i primi
due lotti (anche se il primo con
una rotonda aggiunta a viabilità
già esistente). La
circonvallazione di Altopascio
potrebbe essere completata in
tempi brevi, mancherebbe solo la
terza parte. Sulla Romea un
tempo stazionavano ventimila
veicoli al giorno, cifre superiori
addirittura alla Fi -Pi-Li o alla
Firenze-Mare. Adesso, solo il
raccordo tra casello della
cittadina del Tau, località
Palandri e Rifoglieto, fino a
sbucare sulla Bientinese, drena
moltissimo traffico, risparmiato
al centro di Altopascio.
L'ULTIMO segmento, la «bretellina» che dovrebbe mettere in
connessione la Bientinese con il
casello del Frizzone è l'ultimo
tassello per il completamento di
un sogno atteso dai cittadini
decenni.
Il sindaco Marchetti sulla
questione strade è lapidario: «Da
tempi immemorabili viene
lamentato il gap infrastrutturale
elevatissimo che devono
sopportare le nostre aziende,
allora forse ha ragione il nostro
premier quando fa sfogare i
sindacati ma dichiara che andrà
avanti. Le strade vanno fatte aggiunge Marchetti - non si
possono colmare certe lacune, se
arrivano i finanziamenti è
l'ultimo treno utile da prendere.
Anche per Altopascio, se si
vogliono mantenere anche certi
livelli di competitività e di
occupazione».
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Edilizia & Territorio
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ANCHE il presidente della Provincia,
Stefano Baccelli, ha evidenziato il ruolo
svolto dalle Istituzioni a supporto del
progetto come un esempio «vincente»
da seguire, così come il senatore Andrea
Marcucci, l'onorevole Raffaella Mariani
ed il consigliere regionale Ardelio Pelle-
Edilizia & Territorio
ce
oe
pe g o an della ona
r G
di MARCO NICOLI
TAGLIO del nastro ieri mattina alla
nuova sede dell'Itis « Enzo Ferrari» di
Borgo a Mozzano, con una cerimonia
che ha visto la presenza di numerose personalità del mondo delle istituzioni a testimoniare, come ha sottolineato il sindaco Patrizio Andreuccetti , il lavoro di
squadra che ha portato a compimento la
realizzazione di un'opera fondamentale,
attraverso le amministrazioni di quattro
sindaci diversi . Grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio
di Lucca.
«Ho raccolto il testimone dai sindaci
che mi hanno preceduto e portato a compimento quest'opera importante. Oggi
l'istituto - ha ricordato il primo cittadino di Borgo a Mozzano - rappresenta un
ponte verso il futuro per tanti giovani
della nostra Valle. Un segnale importante, che segna l'inizio di un percorso sempre più all'avanguardia, che coinvolge
anche le aziende e fornirà un servizio
moderno e funzionale, grazie anche alla
competenza e alla professionalità degli
insegnanti, per preparare i ragazzi alla vita, così come deve essere la missione ed
il compito principale della scuola».
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r
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»
17'1AUGURA'Z2'DNE
A Borgo a
Mozzano il
sindaco
Andreuccetti
nel momento
del taglio dei
nastro con le
altre autorità
1 lavori sono costati
2 milioni e 300 ila euro
finanziati da vari enti
grinotti hanno esaltato la continuità delle sinergie messe in campo a livello di
amministrazioni locali (Regione, Provincia e Comune), insieme al contributo
determinante della Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca, per la quale era presente il presidente Arturo Lattanzio.
Presenti anche sindaci e delegazioni di
molti comuni limitrofi e delle Unioni
dei Comuni della Media Valle e della
Garfagnana.
HANNO preso la parola anche gli ex sindaci di Borgo a Mozzano Gabriele Brunini, al quale si deve l 'intuizione di richie-
dere l'apertura della scuola superiore, ottenendo il primo biennio e successivamente il triennio di specializzazione chimica e Francesco Poggi, che ha acquistato lo stabile ex Record da ristrutturare,
dove oggi è stata realizzatala la nuova sede e dato il via ai lavori.
SONO intervenute anche la preside Catia Gonnella, la professoressa Silvia Nannizzi ed alcuni studenti, emozionati nel
portare il saluto della scuola.
I lavori sono costati complessivamente
due milioni e 386 mila euro, finanziati
dalla Regione Toscana, dalla Provincia,
con quota parte dello stesso comune e
con il contributo della Fondazione Cassa risparmio di Lucca.
Infine la cerimonia si è conclusa con la
benedizione dei locali da parte di don
Emanuele Rosi, parroco di Bagni di Lucca e insegnante di religione all'istituto
«Ferrari».
Pagina 14
Itis, laboratoH pronti entro fine 2015
Tanta gente all'inaugurazione della nuova sede dell'istituto "Ferrari": le prime lezioni già lunedì prossimo
d i Chiara Lammari
1 BORGOAMOZZANO
C'erano proprio tutti ieri mattina all'inaugurazione della
nuova sede dell'Itis Ferrari a
Borgo a Mozzano: gli attuali
studenti dell'Istituto, un folto
gruppo di ex alunni, il corpo
docente, l'amministrazione
comunale, il senatore Marcucci, l'onorevole Mariani, Stefano Baccelli, Ardelio Pellegrinotti, l'assessore provinciale
Regoli, il sindaco di Coreglia
Amadei, Tintori e Pia in rappresentanza rispettivamente
di Bagni di Lucca e Barga e
tanti anzi tantissimi abitanti
della Media Valle, venuti a festeggiare l'importante traguardo raggiunto. A fare gli
onori di casa il sindaco Patrizio Andreuccetti che ha introdotto l'evento esprimendo
gratitudine nei confronti dei
propri predecessori, responsabili dell'avvio e della quasi
conclusione delle opere.
«Ringrazio - ha detto - Scipioni, Brunini e Poggi che
hanno avuto un ruolo fondamentale nella concretizzazione di questo progetto. Io raccolgo il testimone di oltre
vent'anni di lavoro; lavoro
che ci ha portato a godere oggi di un istituto superiore considerato da tutti fiore all'occhiello della Valle del Serchio.
L'Itis Ferrari è il nostro orgoglio, il nostro gioiello che faremo crescere ulteriormente
con il completamento dei laboratori. Entro la fine dell'anno andremo infatti a gara e
nel 2015 la scuola sarà completamente ultimata».
Oltre 2 milioni e trecentomila euro i soldi già spesi per
realizzare l'Istituto; denaro finanziato in gran parte dalla
Fondazione Cassa di Risparmio con la collaborazione e la
sinergia di Regione, Provincia
Edilizia & Territorio
ILSINDACO
ANDREUCCETTI
Ringrazio
chi mi ha preceduto
Questo è il nostro
grande gioiello
che faremo crescere
ulteriormente
e Comune.
«In passato si è giustamente lottato per difendere questo polo - ha affermato Marcucci - ed oggi Itis è un punto
di riferimento, un collante sociale, una scuola con docenti
di qualità e ragazzi preparati».
«Itis - ha rincarato l'ex sindaco Poggi - è una parte fondamentale del nostro territorio e
si in seri sce in una seri e di opere localizzate nell'area della
concia tra cui il Palazzetto dello Sport, il Salone delle Feste,
le piscine pubbliche. Prossimo passo necessario: la costruzione di una nuova scuola
media».
Emozionati soprattutto i diretti interessati, cioè gli alunni che, dopo gli interventi della dirigente scolastica Catia
Gonnella e della professoressa Nannizzi, hanno preso la
parola e sono stati i primi a disperdersi nelle nuove aule e
visitare i laboratori attualmente presenti.
Lunedì la campanella delle
8 suonerà e ciascuno di loro
potrà finalmente sedersi ad
un banco della nuova Itis Enzo Ferrari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un momento dell'inaugurazione della nuova scuola a Borgo a Mozzano
Pagina 15
«
a sen s o un i co
a parti re
dal 15 apn*le
»
L'AMMINISTRAZIONE
comunale di Camaiore è
intenzionata in via
sperimentale a realizzare il
senso unico in via del Secco
(nella foto): entrerà in
vigore il 15 aprile del
prossimo anno e andrà
avanti per tutta l'estate fino
al 15 settembre. Ma
l'opposizione consiliare e
anche molti titolari di
attività commerciali della
zona dicono no. Si profila
uno scontro frontale che
potrà andare avanti ancora
per mesi e mesi, con
riunioni e controriunioni.
«Moniteremo ogni giorno il
flusso delle auto - ha
sottolineato il sindaco
Alessandro Del Dotto siamo anche disponibili a
confrontarci con i residenti
e i commercianti su quali
siano i migliori strumenti di
monitoraggio e verifica
degli effetti della scelte.
Possiamo anche essere
disponibili a calibrare
eventualmente meglio i
tempi della
sperimentazione».
Edilizia & Territorio
Pagina 16
Via del Secco a senso
co da aprile
L'amministrazione comunale: «Sarà sperimentale fino alla fine di settembre»
per ragioni di sicurezza e di qualità, di separare e proteggere
questi flussi».
L'assemblea che si è svolta
martedì ha confermato la contrarietà al progetto che viene da
una parte dei residenti del quartiere e dai commercianti, soprattutto quelli più direttamente interessati all'introduzione
del senso unico, frutto di preoccupazioni legittime. Le soluzioni alternative proposte non sono in alcuni casi praticabili e, in
altri, non risolvono i problemi
evidenziati dallo studio.
/ CANIAIORE
Di fronte alle critiche giunte da
più parti sulla nuova viabilità di
via del Secco, la giunta ribadisce la propria posizione, si difende dagli attacchi e annuncia
che il senso unico si farà a partire dal 15 aprile: «Gli obiettivi
che l'amministrazione comunale ha inteso raggiungere - si legge in un comunicato - sono i seguenti: rendere più sicura la
mobilità carrabile, ciclabile e
pedonale nel quartiere del Secco, guardando con attenzione
alle esigenze degli utenti più deboli (anziani, bambini, persone
portatrici di handicap) e al tempo stesso aumentare la qualità
della vita nel quartiere a beneficio dei residenti, dei turisti e
delle attività commerciali.
L'Amministrazione infatti è
convinta che il futuro dei centri
commerciali naturali della città
si giochi sulla capacità di attrarre persone tramite misure che
innalzino in modo significativo
la qualità urbana dei luoghi. Il
Edilizia & Territorio
La pista cíciabíle dí via del Secco
tema è stato affrontato nell'ambito di un lungo percorso che si
è sviluppato in due momenti
fondamentali: la decisione dell'
Amministrazione di eliminare,
dal progetto, l'istituzione del
senso unico nel tratto di Via del
Secco da Via Trieste al mare,
con un investimento aggiuntivo di 150mila euro; il documento dei rappresentanti dei commercianti del maggio 2014 nel
quale questi ultimi, pur ribadendo di essere "fortemente cri-
tici" sull'introduzione del senso unico in Via del Secco, dichiaravano la loro disponibilità
all'avvio di una fase sperimentale con analisi dei flussi di traffico per poter disporre di dati
certi intorno ai quali parametrare le scelte».
Il Comune «ha svolto lo studio che mostra coane nel periodo estivo vi sia una mobilità pedonale e ciclabile che oscilla tra
il 30 e il 45% di quella complessiva e come vi sia la necessità,
«L'istituzione del senso unico in Via del Secco avverrà a
partire dal 15 aprile 2015. La fase sperimentale si concluderà
alla fine di settembre 2015 e ne
saranno valutati gli effetti.
L'Amministrazione monitorerà, sin dal primo giorno dell'entrata in funzione della nuova
mobilità, gli effetti del provvedimento, assumendo ogni iniziativa, nessuna esclusa, qualora si
dovessero manifestare problemi».
Pagina 17
C MAE O
Recupero dell'esistente
con la variante
al piano strutturale
IL PIANO STRUTTURALE va verso la variante con
un occhio di riguardo al recupero dell'esistente e un pungolo al Piano territoriale regionale. Sarà più semplice anche a
livello di compilazione e di descrizione: conterrà solo la divisione in unità territoriali omogenee e ridisegnerà i confini
urbano e rurale. Dal 1999 ad
oggi moltissime le leggi sovrapposte, tanto da rendere
l'avvio di procedimento del
2007 attivato da Giampaolo
Bertola oramai scaduto. Presentato alle Bocchette ieri, il
progetto di piano strutturale
del Comune vedrà molti punti di novità e discussione: la sala era piena di professionisti.
L'assessore Leo ha puntato
sui risvolti anche politici nel
senso di fruire correttamente
della variante interpretando a
buon fine le norme sovra comunali e in accordo con i piani del Comuni vicini.
Edilizia & Territorio
Pagina 18
INAUGURAZIONE
Una nuova ala
cimitero
Capezzano Monte
/ PIETRASANTA
Si inaugura stamani alle 11 la
nuova ala del cimitero di capezzano Monte: opera da lungo attesa che ha richiesto un complesso iter. Si è partiti dall'esproprio dei terreni necessari, quindi sono state realizzate le opere
di contenimento, sino all'edificazione di un centinaio di nuovi
locali e venti/30 tombe di famiglia. «L'intervento - spiega l'assessore Rossano Forassiepi - ha
incluso anche la realizzazione
di nuovi servizi igienici e di vani
tecnici, nonché l'ampliamento
del parcheggio. Anche i cittadini di Capezzano potranno scegliere di riposare nel loro paese,
mantenendo un legame cori la
propria famiglia, con il proprio
vissuto. L'opera complessivamente ha richiesto una spesa di
700 mila euro».
Stamani dunque l'inaugurazione con il sindaco Lombardi,
l'assessore Forassiepi, il Comitato Paesano e il parroco don
Giorgio.
Edilizia & Territorio
Pagina 19
La storia di una
piccola
industria
09
metalmeccanica che cresce
Dentro la crisi in
controtendenza:
«Mec Industries srl»
ha sede a Mugnano e
può puntare sulla
qualità del personale e
sulle pressanti richieste
del mercato
uando c'è una bella
notizia è bene darla.
Le cronache ci
parlano spesso, direi
quotidianamente, di
imprese che chiudono, di cassa
integrazione, di licenziamenti
(che, visto l'opera di
distrazione di massa
sull'articolo 18, è bene dirlo a
chiare lettere: anche con
l'articolo 18 si licenzia
eccome! Con tutte le brutte
conseguenze sulle vite singole
e familiari che ne
conseguono).
Le cronache poi ci parlano
pure di aziende, anche della
provincia di Lucca (tra cui vere
e insospettabili corazzate) che
emettono obbligazioni per
trovare quella liquidità utile sia
in chiave di sviluppo sia per
coprire mancanze di cassa
(operazione che va a buon fine
se ovviamente trovano privati,
enti o singoli, che hanno soldi
da investire su una
scommessa).
Insomma, in questo quadro
che racconta di una brutta crisi
che dura da anni, con buona
pace di chi la negava, c'è però
un'azienda a Lucca, giovane, la
Mec Industries srl, che ci offre
l'opportunità di raccontare una
bella notizia. Forse piccola, ma
certamente in controtendenza.
Q
spa, dimostrando così come
sia ancora possibile investire e
crescere in Italia.
La sede è a Mugnano, a meno
di due chilometri dalle Mura,
nella striscia di terra tra
l'autostrada e la ferrovia che
rappresenta il polmone del
distretto cartario. Siamo
proprio nello stabilimento
dove è nata la Fabio Perini, che
in seguito si è spostata nel
nuovo impianto un centinaio
di metri più a sud. Il percorso
nasce nel 2012 in seguito alla
volontà di esternalizzare il
reparto di produzione della
componentistica dei
macchinari: volontà che si è
sposata con la felice intuizione
di Umberto Celli (foto
piccola, a destra),
imprenditore milanese
residente ormai da anni a
Montecatini Terme, di rilevare
l'intero stabilimento,
facendone un'azienda a sé
stante. «Nonostante i numeri
di questo reparto non dessero
da anni un risultato in termini
economici» - spiega - «ho
capito che il patrimonio
culturale del personale,
nonché la qualità dei
macchinari e delle attrezzature,
erano unici nel mercato
mondiale della produzione del
tissue». Così per rilevare il
ramo d'azienda si è affidato a
Giuseppe Perricone (foto
piccola, a sinistra), siciliano
ma anche lui montecatinese di
adozione, che lo ha affiancato
nelle trattative che sono andate
abbiamo lavorato per
trasformare il reparto interno
di una grande azienda in
un'azienda vera e propria» racconta Perricone - «per farlo,
abbiamo puntato su una
nuova cultura del lavoro,
coinvolgendo le persone,
condividendo idee e processi
in modo che la Mec diventasse
una famiglia in cui ognuno si
sente parte fondamentale.
Quello che chiede il mercato
non è solo qualità, ma anche
avanti per dieci mesi, dal
capacità di tempistiche brevi e
dicembre 2012 fino al
di competitività sulle offerte.
settembre 2013. Nel frattempo
Oggi ci sentiamo pronti e
il marchio Mec
intendiamo
Industries si è
proporci come
Non ha solo
costituito e ha
soggetto in grado
salvaguardato i
di integrarsi nei
iniziato anche a
Milano un
processi
posti di lavoro
produttivi di
percorso analogo
esistenti, ma ne
grandi imprese
nel settore della
ha creati otto
contatteria
come Fabio
elettrica per
Perini spa,
nuovi nel 2014 e
grandi impianti
A.Celli spa e le
punta nel 2015 a
per domotica e
altre maggiori
per il settore
realtà del
formare altre
ferroviario,
distretto
professionalità
rilevando
cartario». I
macchinari,
numeri del 2014
dipendenti e know-how di
parlano di un fatturato
imprese in difficoltà. Una
complessivo che si aggira
intorno ai 9 milioni di euro,
storia che si è ripetuta pochi
mesi dopo anche a Lucca, dove
della completa salvaguardia
nell'ottobre dello scorso anno
dei posti di lavoro e di un
l'azienda si è avvicendata alla
piano di otto nuove assunzioni
Fabio Perini nella produzione
già fatte, che sarà completato il
di rulli in acciaio e in carbonio
prossimo anno con ulteriori
nuovi innesti, «con l'obiettivo»
per le macchine che realizzano
la carta.
- fanno sapere i due dirigenti «di formare nuovo personale e
non disperdere il patrimonio
II primo anno di vita
di conoscenza che c'è in
ciascuno degli operatori che
fa ben sperare
sono qui dentro da trent'anni».
Lor.M.
«In questo primo anno
Da reparto ad
azienda autonoma
Da reparto interno di una
multinazionale a cuore di
un'azienda autonoma che sta
sul mercato, salvaguardando
tutti i posti di lavoro e
crescendo sia in termini di
fatturato sia di personale:
questa in poche righe è la
storia di Mec Industries srl,
giovane azienda che un anno
fa ha rilevato le officine
meccaniche della Fabio Perini
Economia e imprese locali
Pagina 20
«Non sono
padrone cattivo»
Cirotti della Lic: «Chiesto ai dipendenti di tagliare lo stipendio per salvare la ditta»
/ PORCARI
Non ci sta Salvatore Cirotti, uno
dei tre soci proprietari della Lic
di Porcari, a passare da
"padrone cattivo che toglie i soldi alle lavoratrici". Dopo l'affondo dei sindacati, arrivato durante la seconda giornata di sciopero che ha coinvolto l'azienda,
una delle principali lavanderie
industriali a operare con il settore privato, Cirotti risponde e
spiega cosa ha portato la proprietà a chiedere alle dipendenti
di dare il consenso a un taglio
del 20% del salario per due anni,
per permettere all'impresa di riprendersi dopo un notevole momento di difficoltà. «La Lic è un
lavanderia industriale centralizzata che nasce dalla volontà di
tre soci che volevano contenere
i costi senza perdere posti di lavoro - racconta Cirotti - Siamo
partiti nel 2009, nonostante le
prime avvisaglie di crisi, e siamo
riusciti a dare vita a una realtà
importante».
Nonostante le buone premes-
Economia e imprese locali
La lavanderia industriale Lic invia Fratina a Porcari (Vip)
se, però, la crisi economica ha
colpito duramente questo settore e la Lic, come altre lavanderie
industriali, ha dovuto affrontare
difficoltà notevoli, culminate
con la decisione di chiedere alle
lavoratrici di dividere la 13a del
2013 in dodicesimi (spalmando-
la su tutto l'anno). «Non è stata
una scelta facile, ma non avevamo alternative - dice Cirotti - I
soldi per pagare tutto subito
non c'erano. Speravamo in un
miglioramento, ma la crisi ha
continuato a penalizzarci. Lavoriamo con alberghi e ristoranti,
che a lorovolta sono in crisi. È facile immaginare cosa stiamo
passando, con meno lavoro e
una difficoltà enorme a ottenere
prestiti».
Così l'azienda rimane indietro nel pagamento di uno stipendio. Cerca di recuperare, ma
non ci riesce e la situazione si fa
sempre più complessa. «Ma non
vogliamo chiudere e mandare
tutti a casa - sottolinea Cirotti Ecco perché abbiamo presentato ai sindacati, in una riunione
tenutasi in Confindustria, la proposta di riduzione degli stipendi». Una busta paga più leggera
del 20 per cento per salvare
l'azienda e mantenere i posti di
lavoro. «Stiamo solo cercando di
salvare l'impresa e continuare a
dare lavoro atutte le dipendenti.
Certo, abbiamo chiesto un sacrificio grosso per almeno due anni, ma questo sacrificio ci permetterebbe di continuare a garantire il lavoro. Se questo vuol
dire essere un criminale, allora
lo sono», chiude l'imprenditore.
Arianna Bottari
Pagina 21
Al NAVICELLI Di PISA
Benettii vara
superyacht
da 30 nùlìonì
col nome russo
1 VIAREGGIO
Niente rubinetti d'oro alla
Khashoggi, ma due piscine e
una pista d'atterraggio per
l'elicottero sulla Vica, la barca
varata dai Cantieri Benetti ai
Navicelli di Pisa.
Per portarla sul luogo del varo tecnico, sono state chiuse
temporaneamente delle strade nei pressi dell'Ikea e sono
stati segati, ma subito ripristinati, alcuni cartelli stradali.
Una barca lunga cinquantadue metri e larga nove, circa
trecento tonnellate di peso
con gli arredi ma escluse le
sessanta tonnellate di gasolio
che i serbatoi possono contenere.
La Vica, che in russo significa vittoria, può raggiungere i
15 nodi di velocità, una barca
non velocissima quindi ma
perfetta per le crociere. Sullo
yacht possono alloggiare dodici membri dell'equipaggio oltre ai dodici ospiti che possono occupare, comodamente,
le sei camere doppie presenti.
I progettisti paragonano la nave ad una villa per le sue dimensioni. La Vica è stata progettata interamente in Italia e
anche gli interni sono stati disegnati dall'italiana Benetti.
Si tratta di una nave da trenta milioni di euro e per mantenerla il proprietario dovrà
sborsare, banchinamento e
carburante compreso, circa
tre milioni di euro all'anno.
Bocche cucite sull'identità
dell'armatore, una persona extraeuropea che sa cosa vuole.
Molte le ipotesi, non confermate, fatte all'ombra del bellissimo scafo sul nome del proprietario: dall'onnipresente
George Clooney, a un miliardario russo a cui si arriva per
via del nome in lingua russa
della nave, al cinese tradizionalmente amante delle cose
appariscenti. Ma una cosa è
certa: il proprietario non si farà notare, perché - dicono ama pochissimo la notorietà e
il mostrarsi in pubblico.
Valentina Vllla
©RIPRODUZ IONE RISERVATA
100¢Lile ^. ° b111Mcsii-NO caent^.onvie^c
Economia e imprese locali
Pagina 22
Stazzerna vuole vendere
a dei suasi bosch
II Comune chiederà la certificazione della quantita di anidride carbonica
assorbita dall'ossigeno e poi se la farà pagare dalle aziende inquinanti
L'aria, pulita e ben ossigenata,
che producono per fotosintesi
clorofilliana i boschi di Stazzema mangiandosi l'anidride carbonica, diventerà una risorsa
per le casse del Comune. Sarà
venduta a terzi, senza essere
né imbottigliata né catturata in
contenitori - come qualcuno
potrebbe pensare - ma semplicemente messa su un mercato
libero attraverso dei certificati,
come se fossero azioni. Ad acquistarli saranno aziende che
al contrario inquinano l'ambiente e per obbligo devono
comprarli. Immaginate di poter vendere un prodotto che
crea spontaneamente la natura senza doverne fare a meno;
basta salvaguardare l'ambiente perché il processo naturale
continui.
Si tratta di una nuova opportunità alla quale l'amministrazione Verona sta lavorando
per far diventare il bosco stazzemese delle Apuane una ricchezza. Il Comune affiderà ad
una società specializzata questo progetto: avrà il compito di
valutare quanto ossigeno produce il territorio, le caratteristiche boschive, e quindi in quanti certificati può essere tradotta
questa quantità. «Già questa è
una fase importante - spiega il
sindaco Maurizio Verona - perché ci darà un quadro conoscitivo del nostro patrimonio boschivo, che il Comune si impegna a valorizzare, ad esempio
con progetti più ampi di bosco-legna-energia».
Il sindaco cita il miniimpianto del teleriscaldamento di Pruno e Volegno. La certificazione
di crediti o certificati che Stazzema otterrà, anche in base ad
una gestione sostenibile del
bosco, saranno inseriti in un
mercato, simile a quello azio-
Economia e imprese locali
nario. Un certo tipo di aziende,
ad esempio le compagnie aeree, ha bisogno di dimostrare
che a fronte dell'inquinamento prodotto dai propri mezzi attua politiche di assorbimento
di carbonio per prevenire i
cambiamenti ambientali derivanti dell'inquinamento. Alcune società acquistano i certificati anche spontaneamente.
«Non siamo i primi in Italia che
seguiamo questo percorso commenta Verona - a novembre andremo in un comune dove il progetto è in una fase più
avanzata. Il tutto è abbastanza
complicato: la parte prelimina-
Verona:
erW
re di studio è quasi come fare
una pianificazione urbanistica. Mentre per il meccanismo
d'inserimento dei certificati
sul mercato ci affideremo a
persone esperte. Ci sono norme nazionali e europee che regolano questa operazione».
Tiziano Baldi Galleni
diventa un'occasi
nche econoInIca
,,1 1 bosco per noi dovrà diventare
come Ia spiaggia per Forte dei
castagna, alla raeroIt:a della
legna che negli ultimi anni si è
persa. Oggi non soloè necessario
tenere vive queste nostre
tradizioni Don dimenticando la
nostra storia ma è possibile
trovare trategie innovative per
fare del territorio l'elemento di
forza. La nostra forza è nei
boschi che oggi bisogna tornare a
coltivare non solo per preveni re
il dissesto idrogeologico: bisogna
fare politiche per la coltivazione
dei boschi».
fl armi». così il sindaco f6 aurizio
Verona commenta iI nuovo
progetto che sta per mettere in
atto il comune. <,So che sarà
difficile ma con alcune azioni
potrà sicuramente avere un
valore maggiore. Stazzemaha
ettari ed ettari di bosco che come
ripetiamo da tempo possono
essere un'occasione per il nostro
territorio. Un tempo vi era
un'economia legata al bosco, alla
I'uris Itl'1 —1Ix u1ú
Pagina 23
Una veduta del Puntato , sopra Stazzema
Economia e imprese locali
Pagina 24
Temví ancora i®
Annuncio del Com
via
... chìusa un amo e mezzo
all'assemblea con i residenti. Il 10 novembre scatta la temuta rivoluzione del traffico
SCATTERA' lunedì 10 novembre
prossimo la temuta rivoluzione del
traffico tra San Concordio e San Filippo. Una vera e propria emergenza, dovuta alla realizzazione del sottopasso carrabile in via Ingrillini.
E' una situazione già vissuta, per alcune settimane, nell'autunno di
quattro anni fa, quando il cantiere
venne aperto, ma poi sospeso. Chi
vive nella zona sud-est della città
conosce bene quali sono gli effetti e
dunque teme una paralisi totale del
traffico, soprattutto nelle ore più intense, per esempio in coincidenza
con l'apertura e la chiusura delle
scuole.
L'ASSEMBLEA di venerdì sera
(nella foto) all'interno dell'ex Circoscrizione 7, in via Urbiciani, non è
stata sufficiente per rispondere ai
dubbi e alle perplessità, di fatto le
stesse già emerse proprio nel 2010
quando l'amministrazione comunale era a guida centrodestra e l'allora Circoscrizione 7 aveva una guida di centrosinistra. Nonostante
l'impegno e i quattro anni trascorsi
da quel finto start del cantiere, non
esistono soluzioni alternative e concrete in grado di risolvere un'emergenza che si preannuncia anche
più lunga del previsto: non soltanto un anno, ma addirittura un anno e mezzo, dunque una serniparalisi che arriverà alla primavera
2016; salvo ulteriori complicazioni
in corso d'opera, ipotesi purtroppo
possibile per un sottopasso che ha
già accumulato ritardi incredibili.
Di fatto il collegamento fra la parte
Le risposte fornite
dalia m ministratori non
hanno convinto gli abitanti
fra due auto è già disagevole fino a
diventare impossibile in caso di
guasto o incidente; senza dimenticare la presenza lungo la strada di
alcune attività produttive.
ECCO PERCHE' i presenti all'assemblea di venerdì sera non sono
usciti soddisfatti. L'assessore Celestino Marchini così come i tecnici
del Comune e di Rfi hanno cercato
di dare qualche risposta, ma alla fine hanno dovuto ammettere che
non ci sono vere alternative. Dunque nelle ore e nei punti critici verranno impiegate le pattuglie della
polizia municipale al fine di dirigere il traffico e renderlo scorrevole
proprio in via di Fontanella e all'incrocio con via di Tiglio. «Comprendiamo il sacrificio che viene richiesto ai cittadini - spiega chiaramente
l'assessore Marchini - e per questo
siamo pronti a valutare, anche in
corsa, modifiche alla viabilità alternativa con il contributo di tutti».
Ovviamente appare poco praticabile anche un diverso utilizzo della
151
La città sarà tagliata in due
Perfino per arrivare al S.Luca
si dovrà cambiare percorsi
re di San Concordio, a cominciare
dalle vie Consani e Nottolini. In
ogni caso il 10 novembre si avvicina e con questa data anche la sempre più netta separazione fra le parti nord e sud della città, con molti
ed evidenti rischi anche dal punto
di vista sanitario. La nuova regolamentazione del traffico costringerà
chi vive a San Concordio, o comunque nella zona a sud della ferrovia,
a raggiungere via di Tiglio (per
esempio il nuovo os edale «San Luca» o l'Itis «Fermi»), percorrere via
Squaglia, quindi via Mattei e via di
Fontanella, superare il passaggio a
livello della stessa strada.
LA VIA per Corte Stella resterà, come è già oggi, a senso unico con direzione opposta a quella di via di
Fontanella. Un tracciato in parte alternativo comprende via della Chiesa XXI che arriva a via di Tiglio,
ma da questo incrocio si potrà procedere soltanto con svolta a destra
verso via di Piaggia. Oltre ai nuovi
divieti e ai sensi unici che scatteranno per tutta la durata del cantiere
del sottopasso si pensa anche al
blocco del transito dei camion.
Paolo Mandoli
strettissima via per Corte Stella dove passa appena un'auto.
UNO DEI NODI più grossi riguarda il passaggio dei camion più grandi provenienti o diretti alla zona industriale di Mugnano. Il rischio è
che tutto questo traffico pesante,
che oggi passa anche da via Ingrillini si riversi sulle strade del quartie-
a nord della ferrovia, quella lato
centro storico, e la parte a sud, resterà assicurato dal viale Europa che è
al collasso per buona parte della
giornata, o in alternativa da via di
Fontanella verso est. Quest'ultima
strada non ha certo le caratteristiche di un'arteria, al più appare come un «capillare» dove lo scambio
Edilizia & Territorio
Pagina 25
CRONOLOGIA
E' QUELLO di lunedì 10
novembre quando scatta
la rivoluzione del traffico
tra San Concordio
e San Filippo
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INIZIALMENTE era
prevista a novembre
2015, ma pare sicuro che
in realtà tutto slitti a
primavera 2016
VIGILI per evitare il caos.
L'assessore Marchini
valuterà modifiche atta
viabilità alternativa anche
in corso d'opera
RISALE AL 2010 IL FINTO START: I LAVORI
CIOE' INIZIARONO, POI PERO' CI FU LO STOP
E LA STRADA RIAPRI' SENZA SOTTOPASSO
1 CODA Auto al passaggio a livello di via Ingrillini. A novembre , con la chiusura della strada, le code
rischieranno di formarsi nelle vie vicine . A sinistra, un momento dell 'assemblea tra Comune e residenti
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Solíopasso, via ai lavori tra
e dubbi
II cantiere apre il 10 novembre e durerà un anno e mezzo: tante incognite sulla viabilità alternativa indicata dal Comune
di Federico Favali
1 LUCCA
Il 10 novembre sarà una data
importante per tutta la città
che segnerà l'avvio di un'opera attesa da decenni. Quel giorno infatti via Ingrillini sarà
chiusa al traffico e cominceranno i lavori per la costruzione del sottopasso. L'opera, se
tutto andrà secondo le previsioni, potrà essere inaugurata
nella primavera del 2016. Ma
quello stesso 10 novembre, potrebbe essere anche l'inizio di
un calvario per gli automobilisti che sono abituati a utilizzare questa strada per arrivare
dalla zona di San Concordio a
quella dell'Arancio, di San Filippo o dei Macelli. E non a caso già sono cominciati i mugugni da parte di chi ha paura di
trovarsi imbottigliato in code
ancora più lunghe di quelle
che si creano oggi al passaggio
a livello.
L'annuncio ufficiale è stato
dato dall'assessore al traffico
Celestino Marchini venerdì sera durante un incontro con gli
abitanti della zona.
Alla riunione erano presenti
anche due tecnici di Rete ferroviaria italiana, che realizzerà
l'opera: Gianluigi De Carlo, responsabile nazionale per il
programma di soppressione
passaggi a livello, e Marco Marchese, responsabile del team
progetti.
L'assessore Marchini non si
è nascosto dietro un dito: ha
detto a chiare lettere che per
San Concordio, San Filippo e
Mugnano sarà un anno e mezzo difficile.
Infatti la viabilità alternativa
sarà insufficiente a sopportare
il volume di traffico attualmente presente. Per raggiungere
San Filippo si dovrà passare da
via Fontanella. Anche se saranno introdotte della limitazioni,
in quanto non potranno transitare camion sopra i 35 quintali
e lunghi più di 6 metri e 50 e saranno previsti sensi unici, i disagi non mancheranno in
quanto la carreggiata in prossi-
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L'ASSESSORE
MARCHINI
Per arrivare
a San Filippo
sarà necessario
passare da via Fontanella
e non mancheranno
le code e i disagi
mità del passaggio a livello è
assai stretta.
Gli abitanti della zona sono
molto preoccupati ed hanno
manifestato il loro disappunto
all'assessore. Molti temono
che sarà più difficoltoso sposarsi per andare a lavoro in
quanto i tempi di percorrenza
si allungheranno con San Concordio invaso dai tir.
Altri sono preoccupati perché i mezzi di soccorso dovranno passare da via Fontanella ma troveranno sicuramente lunghe file ed il passaggio a livello chiuso frequentemente. Alla fine comunque sarà consegnata alla città
un'opera che rnigliorerà di
molto la situazione traffico nella zona.
CONTROLLI
DEI VIGILI
Le pattuglie
saranno impiegate
per garantire
lo scorrimento
del traffico e multare
chi non rispetta i divieti
«Si tratta di un percorso molto migliorato - ha spiegato
Marchini - perché il primo progetto prevedeva raggi di curvatura maggiori e dunque maggiori limitazioni sui mezzi che
potevano accedere al sottopasso».
All'uscita dal lato San Filippo ci sarà una serie di sensi
unici per andare dall'area dei
Macelli fino al passaggio a livello di via di Tiglio. Sarà poi
realizzato un attraversamento
a lato dei binari che collegherà
la via di San Filippo a via dei
Macelli.
«Impiegheremo continuamente vigili nella zona - ha
continuato l'assessore - per garantire il normale scorrimento
del traffico e per multare chi
non rispetterà i divieti che metteremo. Sono previste altre riunioni coi cittadini della zona di
San Concordio per discutere
di come migliorare la viabilità
nella frazione».
Marchini in chiusura della
riunione ha precisato che chi
ha dei suggerimenti da dare
potrà farlo in ogni momento
contattando gli uffici del comune.
ORIPROD'JZIONE RISERVATA
Il nuovo sottopasso prevede
un passaggio pedonale su un
solo lato, un poco rialzato rispetto alla strada. Ogni carreggiata avrà una larghezza di
3,50 metri.
Il transito sarà vietato agli
autoarticolati che necessariamente saranno dirottati su Viale Europa. Come era già stato
annunciato, al termine dei lavori sarà chiuso il passaggio a
livello di via Fontanella.
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ai l—vri Lra niiIlclul,bi
Pagina 27
STRADA INTERROTTA
VIABILITÀ ALTERNATIVA
r <:
Ruspe in funzione
dopo anni di attesa
e di lungaggini
un'opera attesa, che sarà
senz'altro utile, e che ha avuto
un parto lungo e davvero
tribolato.
Del sottopassodi via ingrillini
si parla da tanti anni: otto, per
l'esattezza.
Quando sembrava che
finalmente il cantiere fosse in
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procinto di essere aperto era
arrivata la doccia fredda.
Correva l'anno 2012 e Rete
Ferroviaria italiana aveva
annunciato di dover rifare il
bando di gara perla
soppressione dei passaggi a
livello dal momento che era
saltata l'aggiudicazione alla
ditta Deanco di Palermo e dopo
che non era andato a buon fine
l'assegnazione dell'intervento
alla ditta seconda classificata.
Le procedure erano iniziate nel
corso dei mese di ottobre dei
2010 , ma a gennaio dei 2011
erano stati bloccati. Erano
sorti problemi (di natura
giudiziaria, secondo le
Ferrovie) sull'impresa
vincitrice. Dopo mesi di
verifiche, Rfi aveva fatto
decadere l'assegnazione e
aveva provato ad affidare
l'appalto alla seconda
classificata . Di fronte
all'indisponibilità della ditta,
d'obbl igo era scattato il bando
per procedere con la
riassegnazione dei lavori.
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Q1 :,
CONTESTATI COMUNE DI CAPANNORI E CONSIGLIERI COMUNALI MARLIESI. «EPPURE IN CAMPAGNA ELETTORALE...»
Corteo e sit-in di protesta in Viale Europa: «Vogliamo gli assi viari»
UN CORTEO sul viale Europa a metà novembre dallo stadio di Marlia alle scuole di
Lammari e una sorta di attraversamento
continuo stile sit-in al semaforo nel centro
della più popolosa frazione capannorese a
dicembre. Sono le due manifestazioni di
protesta che verranno organizzate dal comitato per il viale Europa i cui dettagli saranno spiegati domani sera alle 21, nella sede della ex Circoscrizione. «L'ordinanza di
limitazione al transito dei Tir non è rispettata e i residenti sono al collasso - scrivono
dal comitato - , ma soprattutto il Comune
di Capannori è amministrato da 11 anni
dalla stessa parte politica e adesso che ci sono i soldi e che Governo, Regione, Provincia sono tutti allineati come i pianeti in
congiunzione astrale sullo stesso colore,
non si vuole il progetto sugli assi viari? E'
facile affermare che servono nuove strade.
A suo tempo furono firmati protocolli, con
riunioni alle quali i nostri amministratori
o delegarono o non parteciparono. Oggi, a
distanza di tanto tempo, non si vogliono
gli assi sostenendo che va corretto il progetto. Ma se quest'ultimo non andava bene,
perché non fu evidenziato al momento della sua stesura?».
«ABBIAMO assistito ad un consiglio comunale, tra l'altro convocato in orario non
accessibile a chi lavora, doveva essere di sera. Solo poche decine di persone hanno
espresso la loro contrarietà senza considerare che migliaia invece sono quelle che la
strada la vogliono eccome. Ci meravigliamo dei giovani consiglieri marliesi - concludono - che abbiamo visto suonare il
campanello in campagna elettorale per avere un voto e promettendo cose che già sapevano di non poter mantenere. Come mai
hanno votato contro? Li abbiamo visti presenti a vari comitati, con quale risultato»>.
Massimo Stefanini
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Cittadini in corteo
per chiedere
di fare gli assi vi
Si mobilita il Comitato di Marlia, domani sera l'assemblea
Scelta Popolare contro Anas: ha usato cartografie superate
® MARLIA
Si mobilita il Comitato Viale
Europa che per domani alle 21
ha organizzato un'assemblea
pubblica nella sede della ex circoscrizione I. Pronto ad organizzare un corteo a novembre
a favore degli assi viari.
«Sono 11 anni che il nostro
territorio è governato dalla
stessa amministrazione e il vale Europa purtroppo è sempre
stato da tutti preso in considerazione durante le campagne
elettorali dove tutti si sono prodigati nel dire che ci vogliono
nuove strade. A suo tempo furono firmati protocolli, fatte
riunioni alle quali i nostri amministratori o delegarono o
non parteciparono sottovalutando l'importanza del tema in
discussione. Oggi, a distanza di
tanto tempo è troppo facile e
superficiale dire che non si vogliono gli assi viari e che va corretto il progetto. Perché i nostri
amministratori non lo dissero
a suo tempo? Adesso i soldi ci
sono ma non c'è la volontà amministrativa di andare avanti.
Una cosa è certa: questa amministrazione ha il vanto di avere
dalla sua parte Governo, Regione e Provincia .... Con un simile
schieramento di forze dovremmo spianare i monti ed invece
per assurdi campanilismi e liti
all'interno degli stessi partiti
viene fatto saltare un problema grave come quello della viabilità nella Piana. Ci meravigliamo dei giovani consiglieri
marliesi che abbiamo visto
suonare il campanello in campagna elettorale per avere un
voto e promettendo cose che
già sapevano di non poter
mantenere».
Ribadisce la contrarietà alla
realizzazione dell'opera, invece, Gaetano Ceccarelli presidente di Scelta Popolare.
«Come sia possibile conciliare gli esiti dell'inchiesta pubblica circa i nuovi assi viari, sulla
cui indizione va dato senz'altro merito alla Provincia, con
una valutazione di impatto am-
bientale favorevole con prescrizioni resta un enigma da valutare meglio in altre sedi. A meno che tali disposizioni, non
impongano sostanzialmente
di elaborare un altro progetto.
È finito il tempo di ragionare
per slogan in modo preconcetto, mentre vanno analizzati i
dati e bisogna prendere atto seriamente delle criticità e sono
tante, messe in luce dall'inchiesta pubblica che evidenzia tra
l'altro come l'Anas, abbia progettato su cartografie degli anni '90, dove non sono riportati
tutti gli edifici esistenti attualmente, con il prevedibile consistente aumento dei costi di
espropriazione Questo è avvenuto ed è grave, nonostante
Anas disponesse di cartografie
più aggiornate, come affermato nella relazione dei Garanti
dell'inchiesta pubblica. Perché
tutto ciò? A quale scopo? Come
è altrettanto inquietante che
né l'Arpat né l'Asl 2, cioè gli enti pubblici preposti alla tutela
della salute e dell'ambiente,
abbiano potuto esprimere valutazioni puntuali relativamente agli impatti ambientali e sulla salute della popolazione interessata dall'opera, poiché
Anas non ha fornito i necessari
specifici chiarimenti tecnici».
Secondo Ceccarelli, che
l'opera sia da considerare di interesse strategico nazionale, in
virtù della sua funzione di variante alla Brennero« fa un po'
sorridere e sa tanto di escamotage all'italiana per ottenere i
finanziamenti. Dove starebbe
il percorso di variante, se il ramo compreso fra la rotatoria di
Antraccoli al casello di Lucca
Est è praticamente irrealizzabile, ad eccezione del tratto fino
al nuovo ospedale?».
(ïnlini in cor4r
dl fvnc eli sG—
p tragico inviale Europa (Vip)
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Pracando,, aperto
il nuovo ponte
sul torrente Pesci
Inaugurato II nuovo ponte sul
torrente Pescla di Collodi, a
Pracando. l'Infrastruttura è
anditi a sostituire il ponte
crollato alcuni anni fa. dopo una
piena dei torrente, rendendo
Impossibile l'accesso ad alcune
case e a terreni coltivati. la
spesa è stata di circa 1OOonlla
euro.Anfflnanziamentoa
fondo perduto dalla Regionespiega li sindaco Giordano
DalIini -Noncisiamolimitati
alla ricostruzione del ponte, naa
abbiamo anche messo in
sicurezza un tratto dei
torrente». Il progetto è stato
portato a termine con quasi un
anno di ritardo. «Ci sono state
alcune difficoltà, causate da un
ricorso al Tar presentato dal
sindaco di Vagli - spiega E3allini
- Difficoltà che alla fine sono
state superate, naa elle ci hanno
fatto comunque perdere un po'
di tempo. l'importante. in ogni
caso, è aver rispettato
l'impegno preso coli i residenti
della zona». (a.h.)
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I
Sar°iscono le fmte case popol
Stgate su centinaia di niiniobili
L'Agenzia delle Entrate ha riclassificato molte abitazioni, aumentandole loro rendite catastali
Scoperti una valanga di falsi tra alloggi poveri e rustici: ora pagheranno le tasse come e più di altri
di Matteo Tuccini
P VIAREGGIO
Spariscono centinaia di alloggi popolari, ultrapopolari e rustici. No, non è un fenomeno
in stile Leftovers - l'inquietante serie tv dove le persone
scompaiono misteriosamente - ma il risultato di un lavoro
certosino dell'Agenzia delle
Entrate. Che ha cambiato la
classificazione di una valanga
di abitazioni in tutta Italia, e
quindi anche in Versilia. Restituendole al loro reale valore catastale, nascosto da anni
a dispetto di interventi di riqualificazione o di ristrutturazione totale. Che avevano trasformato ex case diroccate o
ruderi in abitazioni anche di
notevole pregio.
Stangate in arrivo. Un cambiamento che era visibile
all'occhio umano, ma non a
quello del Fisco. Con conseguente ingiustizia per tutti gli
altri proprietari. Il cambiamento di categoria catastale
significa, infatti, veder aumentare la rendita dell'immobile (a meno che l'abitazione
non venga declassata). Di
conseguenza, il proprietario
che si è visto piazzare in una
categoria più alta si ritroverà
a pagare più tasse: si pensi
soltanto alla Tasi. Un cambiamento che sarà radicale per le
sue tasche: specialmente
quando dietro una classificazione bassa in centro - che è
la zona delle città dove si annidano il maggior numero di
questi falsi - si cela un'abitazione di lusso, il cui valore è
accresciuto
ulteriormente
proprio dalla posizione favorevole.
Più case di valore medio-alto.
È davvero sorprendente vedere come sia cambiata la con-
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formazione delle categorie catastali in provincia di Lucca. E
come questo influisca anche
sulla variazione delle rendite.
Così si scopire che le case popolari e ultrapopolari (queste
ultime sono, per intendersi,
case senza servizi igienici propri) sono in netta diminuzione. Ma il fenomeno più rilevante è quello dei fabbricati
rurali: un 7% in meno tra il
2012 e il 2013, quasi 100 alloggi che passano direttamente
tra le abitazioni civili o quelle
di tipo economico. Queste ultime due categorie crescono
di numero, così come i villini.
Il che significa che sono venuti allo scoperto numerosi im-
mobili di valore medio-alto,
fino all'altroieri rimasti nascosti. Come detto, questo genera un incremento automatico
di ricchezza: solo per le abitazioni civili c'è un aumento di
rendite superiore ai 200mila
euro.
I controlli dl Fisco e Comuni.
Alcuni di questi immobili, afferma l'Agenzia delle Entrate,
sono emersi letteralmente
dal nulla grazie ai controlli
fatti anche attraverso le foto
dall'alto. Ora la parola passa
ai Comuni, che dovranno servirsi di questi nuovi dati per le
prossime tassazioni.
1 1, 1
Spaiiecnnu Ie finfe case Faiwlari
Stangdtc.u, ceminzia di fnuuo úG
Pagina 32
Tipo del l 'abitazione
(categoria)
Totale
Signorile (Al)
74
-2,6%
Civile (A2)
36.288
+0,7%
Economica ( A3)
118.413
+1,1%
Popolare (A4)
56.602
-0,7%
Ultrapopolare (A5)
6.846
-2,7%
Rurale (A6)
1.320
-7%
Villino (A7)
15.116
+1,1%
Villa(A8)
340
-0,3%
Palazzo (A9)
16
+33%
nel2013*
variazione
rispetto al 2012
`Numero riferito alla provincia di Lucca - Fonte: Agenzia delle Entrate
Ancora al palo la
i-rl r
È ancora al palo la maxi-riforma
del Catasto, di cui si era fatto
carico-tra le m i lle - il governo
Renzi. II progetto di riformamolto atteso anche dai Comuni - è
assai complesso, ma si può
riassumere così: al posto dei vani,
l'unitàdi misuradi riferimento
diventeranno i metri quadri. E i
valori economici per il calcolo
delle rendite saranno quelli Omi,
cioè i valori dell'ex Agenzia del
Territorio (oggi inglobata
nell'Agenzia delle
Entrate). Nel calcolo rientreranno
lazona (se è di pregio oppure no),
i lavori di ristrutturazione, le
manutenzioni svolte , e così via.
Unaveduta di Viareggio dall'alto
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ato il conto alla rovescia
per l' apertura della rotonda
ORMAI MANCA poco. Probabilmente martedì prossimo verrà
inaugurata la nuova rotonda nella
zona del Botteghino all'uscita del
casello autostradale di Massarosa.
Un intervento che fa parte dell'accordo di programma fra Comune,
Provincia e Salt che si inquadra
nell'ottica della sicurezza lungo la
via Sarzanese, in un tratto dove in
passato - con numerose segnalazioni da parte dei residenti e anche da parte degli stessi automobilisti - sono avvenuti diversi incicenti. La rotonda coinvolge dunque una zona strategica e dovrebbe (queste sono le speranze dei
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progettisti) segnare un ulteriore
passo in avanti verso il completamento di quella serie di interventi che comprendono anche la realizzazione della «Bretellina» fra la
Curva del Sasso e il Botteghino,
per escludere il passaggio del traffico pesante dal centro del paese
di Piano del Quercione.
LA ROTONDA del Botteghino
contempla anche la realizzazione
di diversi parcheggi a pettine (un
centinaio di posti) che indubbiamente vanno a risolvere un altro
dei problemi infrastrutturali della zona.
COMPLETAME &-7TO La nuova
rotonda di Piano del Quercione
è quasi pronta
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µ DOMANI SARA' DISCUSSA IN CONSIGLIO
Urbanistica, arriva la variante
per poter recuperare i ruderi
DOMANI il consiglio comunale
di Stazzema approverà definitivamente la variante alle norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico che consentirà il recupero dei ruderi. «Con
l'approvazione di questa variante
- commenta il sindaco Maurizio
Verona - facciamo un altro passo avanti per favorire la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. Una delle priorità è quella
di spingere sul ripopolamento del
Comune attraverso incentivi e facilitazioni per coloro che vogliono recuperare il grande patrimonio edilizio esistente spesso inutilizzato. Senza dubbio - eviden-
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zia Verona - una delle più importanti modifiche apportate è l'inserimento di un ampio articolo che
disciplina il recupero dei ruderi.
Il nostro territorio, soprattutto
quello rurale che costituisce gran
parte del totale è pieno di centinaia di ruderi, vecchi fabbricati abbandonati, e proprio questi edifici rappresentano la storia della nostra comunità e oggi rischiamo di
perderli per sempre. Con questa
variante - conclude il sindaco
Verona - cerchiamo di dare una
risposta a tutti i proprietari che intendono investire sul nostro territorio e contestualmente vogliamo
dare uno stimolo perché altri facciano lo stesso».
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Ex Lazzi: trielina i 2mila volte il limite
I dati choc delle analisi A rpat sulle acque nell'area del cantiere a S.Anna. Ma la boma e ancora al pala
SONO valori choc quelli che compaiono nelle analisi Arpat relative
ai campioni di acque sotterranee
nell'area delle ex officine Lazzi a
S.Anna, dove il cantiere per la trasformazione in negozi, uffici e appartamenti è fermo da quattro anni
e si è ancora in attesa di sapere
quando partirà la bonifica. I dati sono contenuti nella relazione ufficiale agli atti del tribunale nella causa
civile intentata dalla «Guinigi Costruzioni Sil» (l'acquirente) contro
la «Fratelli Lazzi Sri» e la «Lazzi
Vitur Spa». Sono valori che non
hanno bisogno di molti commenti
e che illustrano a dovere i livelli di
inquinamento interno al terreno e
alla falda sottostante quest'area alle
porte della città in mezzo al quartiere più popolato. I tecnici Arpat hanno effettuato questi campionamenti a più riprese, a partire dalla fine
r
Idrocarburi a quota 51.500
icrogr
i entre la
soglia è di appena 350
di settembre 2011 sino a inizio
2012. Sono stati prelevati campioni
di terreno e campioni d'acqua, sia
all'interno dell'area che nelle vicinanze. L'Arpat punta il dito sul superamento di numerosi parametri
relativi a idrocarburi orno alogenati e idrocarburi pesanti e leggeri. A
preoccupare maggiormente sono i
dati che riguardano le acque sotterranee nell'area che deve essere bonificata.
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IN ALCUNI pozzi ci sono valori
di cloruro di vinile pari a 49,6 e addirittura 99,2 a fronte di un limite
di legge di 0,5 microgrammi per litro. Per il dicloroetilene due pozzi
indicano 4280 e 5900 a fronte di un
limite di 60 microgrammi per litro.
Ma è la trielina (tricloroetilene) a
registrare parametri da incubo: il limite di legge è di 1,5 microgrammi
per litro, ma in due pozzi i valori
rilevati dall'Arpat sono rispettivamente 2.335 e addirittura 17.000.
Analoga situazione per il tetracloroetilene che dovrebbe restare sotto la soglia di 1,1 microgrammi per
litro, ma fa segnare valori di 5.030 e
12.000. Numeri choc anche per gli
idrocarburi totali presenti nelle acque: il limite è di 350 microgrammi per litro, ma la rilevazione in
una zona è di 26.000 e in un'altra
veleggia a quota 51.500. Nel terreno metalli pesanti come cromo, zinco, nichel, arsenico, piombo. Il tutto sarebbe imputabile alle attività
svolte qui per sessant'anni dalle Officine Lazzi e anche all'attività decennale di una lavanderia a secco
tra il 1994 e il 2005. Circa 11 tonnellate il materiale da rimuovere per
eliminare ogni pericolo di una
bomba ecologica di 6.000 metri cubi. Per evitare l'espandersi delle sostanze inquinanti (attualmente arginato con un pompaggio interno)
è necessario trivellare nuovi pozzi
idrici, pompare l'acqua inquinata,
depurarla e riammetterla o in falda
o in fognatura pubblica. Costo di
quest'ultima operazione: circa
500mila euro l'anno, per un numero imprecisato di anni. La Lazzi
non ha ancora ottemperato all'intimazione della Provincia del 29 marzo 2013 perla bonifica immediata e
il Comune non intende sostituirsi
alla società finora inadempiente.
In ballo una spesa di 4 milioni di
curo che Palazzo Orsetti dovrebbe
anticipare per poi rivalersi sulla
Lazzi.
Paolo Pacini
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CAPEZZANOMONTE
Una nuova ala
per il cimiero
ESTATA inaugurata la
nuova ala del cimitero di
Capezzano Monte: si
tratta di un'opera molto
attesa da parte della
popolazione che ha
richiesto comunque un
iter molto complesso.
«L'intervento - ha
sottolineato l'assessore
Rossano Forassiepi - ha
incluso anche la
realizzazione di nuovi
servizi igienici e di vani
tecnici nonché
l'ampliamento del
parcheggio».
Complessivamente
l'opera è costata 700 mila
curo.
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